7^ giornata Serie A: non hanno spento il VAR ma lo stanno distruggendo

Dopo le polemiche che hanno fatto seguito agli anticipi del sabato di Serie A (connotate da un’enfasi assurda e corredate anche da video demenziali che non pubblico per rispetto dell’intelligenza di chi mi onora di porre attenzione al blog), la domenica ha offerto episodi che confermano come la nuova dizione del protocollo VAR (e la sua conseguente applicazione) stiano distruggendo uno strumento che, fino alla scorsa stagione, ha funzionato (quasi) perfettamente.
Non stupisca questa presa di posizione: è una tesi che avevo anticipato fin dal mese di luglio scorso e che avevo ribadito una settimana fa, dopo una (falsa) impressione sull’utilizzo più ampio della tecnologia.

Per quanto il mio obiettivo non sia nemmeno lontanamente quello di criticare la classe arbitrale di cui sono orgogliosamente stato parte per quasi vent’anni, non si può sottacere una domenica di campionato con alcune decisioni che vanno al di là del cervellotico.

Il VAR, utilizzato in questo modo, non serve a nulla o quasi, soprattutto se non viene chiamato in causa nemmeno di fronte ad episodi evidenti, per alcuni versi facili da individuare e sui quali chiunque avrebbe gradito un esito differente. Quanto accaduto a Bologna e Firenze ha cause diverse ma segnalano, a mio parere, un fatto inequivocabile: anche gli arbitri sono caduti in una confusione pazzesca, per la quale faticano a comprendere i limiti di intervento anche su decisioni palesemente sbagliate.

Errori che si sono susseguiti fino al posticipo di Reggio Emilia, gara nella quale Giacomelli ed il suo secondo assistente hanno “pasticciato” e non poco.

Frosinone – Genoa 1-2, arbitro Sacchi (CAN B)

Due gli episodi da affrontare nella gara diretta dal giovane arbitro marchigiano in forza alla CAN B.
Al minuto 40, sul punteggio di 0-2, il difensore Spolli e l’attaccante Perica si contendono un pallone in area di rigore:

 

Sacchi interviene assegnando un calcio di rigore al Frosinone.
Per quanto si voglia essere magnanimi con la scelta del giovane arbitro marchigiano, è difficile comprendere la decisione:

Entrambi i calciatori alzano molto la gamba destra. Perica, senza alcun dubbio, anticipa l’avversario ma è complesso avere certezze su una irregolarità del difensore del Genoa che forse colpisce leggermente l’attaccante del Frosinone sul collo del piede.
Rigore, oggettivamente, molto generoso.
Il VAR (Abisso) non ha alcun margine di intervento: come sappiamo, ormai, sugli episodi concernenti un contatto in area di rigore, i VAR non interferiscono con le decisioni assunte in campo e l’episodio di Frosinone non è un’eccezione. Peraltro è da evidenziare che anche lo scorso anno, in vigenza dell’interpretazione più ampia del protocollo, non ci sarebbe stato “overrule” del VAR: in mancanza di immagini chiare (e su questo episodio non ne abbiamo, da qualunque prospettiva lo si osservi) la decisione del campo non veniva modificata. A maggior ragione quest’anno, con un ristrettissimo ambito di applicazione.
Rigore, a mio parere, da non assegnare: la scelta migliore sarebbe stata quella di lasciar proseguire il gioco, valutando la fattispecie come normale contrasto di gioco.

Al minuto 89 il Frosinone protesta vibratamente, chiedendo l’assegnazione di un secondo calcio di rigore.
Su cross al centro proveniente dalla fascia destra d’attacco, contatto in area tra Soddimo e Pedro Pereira:

Come ormai abbiamo compreso, questo è un episodio che appartiene alla moviola e non al VAR: arbitro in controllo dell’azione, linea di visione completamente aperta, valutazione dell’entità del contatto delegata al solo arbitro.
La scelta di Sacchi mi trova d’accordo:

E’ innegabile che, col suo gesto, il difensore del Genoa si sia assunto un rischio perché le sue braccia appoggiate al corpo dell’avversario avrebbero potuto essere interpretate come una trattenuta punibile col calcio di rigore. Al di là dell’apparenza, però, il contrasto tra i calciatori è troppo leggero per poterlo ritenere meritevole di sanzione tecnica (e, nel caso, anche disciplinare dato che una trattenuta non può essere considerata come un tentativo di giocare il pallone).
Corretto non intervenire.

Bologna – Udinese 2-1, arbitro Manganiello

Sull’episodio centrale, avvenuto al 15esimo minuto, sono molti gli aspetti da approfondire.
Sugli sviluppi di un’azione insistita del Bologna nei pressi dell’area friulana, il pallone giunge a Svanberg che cade a terra dopo un contrasto con Ekong:

Il primo elemento da prendere in considerazione è la posizione di Manganiello: in controllo dell’azione, con visuale completamente libera.
In questi casi, come sappiamo, l’indicazione è che il VAR non deve intervenire per non invadere la sfera della soggettività dell’arbitro nella valutazione dell’eventuale entità del contatto.
Manganiello lascia correre. invitando Svanberg ad alzarsi, avendo evidentemente valutato come regolare il contrasto con Ekong.
Il pallone finisce oltre la linea laterale e, in quel momento, Manganiello interrompe il gioco per parlare col VAR Orsato. Sono due le ipotesi:
– Manganiello ha chiesto il supporto del VAR avendo avuto dubbi sul contatto;
– Manganiello è stato richiamato da Orsato, il quale ha chiesto all’arbitro di comunicargli cosa avesse visto.

Nel primo caso, nulla quaestio: è consentito all’arbitro di chiedere supporto al VAR nel caso in cui abbia dubbi sul contatto tra i calciatori. Nel secondo caso, invece, saremmo di fronte ad un’applicazione decisamente oltre i limiti interpretativi imposti in questa stagione: trattandosi di decisione assunta in piena autonomia e senza alcun ostacolo visivo, il VAR non avrebbe dovuto intervenire, nemmeno per consigliare una “on field review“.
Detto ciò, e dopo un lungo conciliabolo tra arbitro e VAR, Manganiello decide di affidarsi alla tecnologia, procedendo alla “on field review“. Per la cronaca è stata la nona “on field review” dall’inizio del campionato ma la prima in assoluta relativa alla valutazione di un contrasto di gioco (tutti gli altri sono stati incentrati su tocchi di mano sfuggiti all’arbitro e, in un caso, per revocare un cartellino rosso erroneamente mostrato a Kurtic).

Manganiello, dopo aver visto per lungo tempo le immagini video, decide di confermare la sua decisione, assegnando una rimessa laterale al Bologna:

La scelta dell’arbitro piemontese non ha, a mio parere, alcun senso:

Vista e rivista (come ha potuto fare anche Manganiello) è impossibile comprendere per quale motivo l’arbitro abbia scelto di non modificare la propria decisione. Al di là dei fermo immagine, non si individua minimamente quale possa essere un singolo elemento che abbia potuto convincere l’arbitro della bontà della propria scelta iniziare: Svanberg anticipa nettamente l’avversario che cercava chiaramente il pallone ma non lo trova per il tocco precedente del calciatore del Bologna. Una volta perduta la possibilità di giocare il pallone, Ekong colpisce l’avversario sul collo del piede destro e sullo stinco subito dopo, provocandone la caduta. Non c’è discussione sul fatto che Svanberg accentui la caduta (esiste un calciatore che non si comporti in questo modo in area?) ma altrettanto indiscutibile che Ekong commetta un chiaro fallo da rigore che avrebbe dovuto essere punito senza l’esibizione di alcun provvedimento disciplinare.
Con tutta la buona volontà, non trovo alcuna spiegazione per appoggiare la decisione di Manganiello: il rigore è netto.
Oltre a ciò, per una dinamica del genere e dopo review, le possibili scelte erano ridotte a due:
– calcio di rigore per il Bologna (e senza ammonizione di Ekong);
– calcio di punizione indiretto a favore dell’Udinese, con ammonizione di Svanberg per comportamento antisportivo (simulazione), ciò che è espressamente previsto dal protocollo VAR.
Riprendere con una rimessa laterale non ha alcun senso perché qualcosa, da una parte o dall’altra, è accaduta.

Fiorentina – Atalanta 2-0, arbitro Valeri

Tutta la gara si risolve nell’episodio che consente alla Fiorentina di conquistare un calcio di rigore al 60esimo minuto.
Chiesa, dopo essersi impossessato del pallone nei pressi del centrocampo, copre tutta la fascia sinistra col pallone al piede, entra in area di rigore e cade a terra:

Come vediamo dalla prima immagine, Valeri è in posizione perfetta per valutare l’entità del possibile contatto ed è per questo motivo che, probabilmente, il VAR non interviene, ritenendo che si tratti di episodio soggettivo sul quale non più consentito intervenire. Doveri (e siamo sempre nel campo delle ipotesi) ritiene che un minimo contatto ci sia e, per tal motivo, non ci fossero gli elementi minimi per consigliare a Valeri una “on field review“.
Contatto che c’è, effettivamente, ma non per colpa del difensore dell’Atalanta Toloi ma in conseguenza del tuffo (perché di questo si tratta) da parte di Chiesa.
La sequenza delle immagini non lascia spazio ad interpretazioni alternative:

Prima ancora che Toloi entri a contatto con Chiesa, l’attaccante della Fiorentina sta già trascinando il piede sinistro, iniziando una caduta non provocata dall’avversario ma determinata dalla ricerca di un calcio di rigore. Solo successivamente (seconda immagine) un contatto c’è ma tale contatto è provocato dal tuffo di Chiesa che si slancia all’indietro proprio per cercare le gambe dell’avversario.
Rigore inesistente, errore grave di Valeri ma, a mio parere, errore ancor più grave di Doveri al VAR.
Mi spiego.
Per quanto possa essere facilissimo “sparare ad alzo zero” su Valeri, in campo può capitare di essere ingannati dal tuffo di Chiesa per due motivi:
– movimento di Toloi che, dalla posizione di Valeri, è molto più vicino all’avversario (conseguenza dello schiacciamento della prospettiva);
– dinamica dell’azione.
L’errore più grave è di Doveri perché, di fronte ad una simulazione di questo genere, non c’è protocollo che tenga.
A maggior ragione se teniamo presente un altro elemento: Valeri ha ammonito Toloi.
Per cosa può essere stato ammonito Toloi?
Come sappiamo, in area di rigore un contatto tra le gambe (implicando ricerca del pallone) viene disciplinarmente depenalizzato: pertanto l’interruzione di un’azione potenzialmente pericolosa (come questa, considerando che non esiste ipotesi di chiara occasione da rete per la posizione defilata e per la presenza di altro difensore dell’Atalanta davanti a Chiesa) non avrebbe comportato il cartellino giallo ma solo l’assegnazione del calcio di rigore.
Valeri, al contrario, ha ammonito il difensore per la spinta che, in realtà, non c’è mai stata. Per questo motivo, anche senza voler forzare l’interpretazione del protocollo, siamo di fronte ad un chiaro ed evidente errore, avendo sanzionato Valeri un episodio (la spinta) che non c’è mai stata dato che Toloi, con le braccia, non sfiora nemmeno l’avversario.
Il VAR, al contrario, conferma la scelta di Valeri, completando un pasticcio che potrebbe portare alla richiesta di prova TV da parte della Procura Sportiva ai danni di Chiesa, chiaramente reo di comportamento antisportivo.
Difficile prevedere l’esito dell’eventuale richiesta della Procura sebbene sia evidente che la Fiorentina abbia conquistato il vantaggio con un rigore del tutto inesistente.

Sassuolo – Milan 1-4, arbitro Giacomelli

Tre episodi nel posticipo della domenica.

Al minuto 54 proteste del Sassuolo per un contatto in area di rigore del Milan tra Biglia e Di Francesco:

L’episodio è importante ma va ridimensionato: Biglia, già ammonito precedentemente, NON andava espulso.
Andiamo con ordine.
Di Francesco entra in area di rigore del Milan e viene contrastato da Biglia:

Inutile soffermarsi sull’episodio in sé: calcio di rigore evidente per il Sassuolo. Giacomelli non interviene ed il VAR non pone in discussione la scelta dell’arbitro, in controllo dell’azione e con la visuale libera.
Interessante, al contrario, la questione disciplinare.
Ieri sera molti hanno dato per scontato che Biglia, già ammonito, avrebbe dovuto essere espulso se il calcio di rigore fosse stato assegnato: ciò non è vero.
Come già accennato precedentemente in sede di approfondimento dell’episodio Chiesa, in area di rigore vige la regola della depenalizzazione delle sanzioni disciplinari nel caso in cui il calciatore autore del fallo abbia tentato di giocare il pallone. Ebbene, Biglia viene nettamente anticipato da Di Francesco e, con la gamba sinistra, lo atterra. Altrettanto evidente che Biglia cercasse di intercettare il pallone e che ciò non gli sia riuscito per l’anticipo dell’attaccante del Sassuolo.
La posizione del contatto è molto defilata sul lato sinistro dell’area di rigore, motivo per cui possiamo affermare con certezza che si trattasse di azione potenzialmente pericolosa, come tale sanzionabile col cartellino giallo. Poiché, come dimostrato, Biglia ha tentato di giocare il pallone, la decisione corretta avrebbe dovuto essere l’assegnazione del calcio di rigore senza alcun provvedimento disciplinare.
Biglia, pertanto, non sarebbe stato espulso.

Al minuto 68 il Sassuolo trova la rete dell’1-3 con Djuricic, appena entrato in campo.
Proteste del Milan per un contatto al centro dell’area tra Boateng e Romagnoli. Il difensore del Milan finisce a terra:

L’azione di Boateng è irregolare.
L’obiezione più semplice da immaginare è la seguente: Boateng e Romagnoli non partecipano in alcun modo all’azione e, pertanto, l’episodio diviene marginale nell’economia dell’azione.
L’obiezione è fondata nella seconda parte ma ininfluente a termini di regolamento: ogni contatto irregolare deve essere punito tecnicamente nel caso in cui lo stesso avvenga col pallone in gioco.
Pensiamo ad un eventuale fattispecie differente: il calciatore attaccante, mentre il pallone è in gioco ma lontano dallo stesso, pone in essere una condotta violenta ai danni di un avversario (per esempio una gomitata, un pugno, uno sputo). Ebbene, in quel caso è pacifico che l’arbitro debba interrompere il gioco, assegnare un calcio di punizione diretto ed espellere il calciatore resosi colpevole della condotta violenta.
Il concetto non cambia in questo caso: per quanto l’azione di Boateng non sia meritevole nemmeno di cartellino giallo (il braccio non si muove verso il volto di Romagnoli ma rimane in posizione tale da rappresentare un’infrazione), l’irregolarità appare evidente. Giacomelli avrebbe dovuto annullare la rete di Djuricic ed assegnare un calcio di punizione a favore del Milan.
In questo caso anche il VAR poteva (e doveva) intervenire: si tratta, infatti, di un episodio che Giacomelli non poteva vedere (perlomeno non poteva vederlo con l’attenzione necessaria a valutarne l’entità) perché stava (giustamente) seguendo l’azione del calciatore in possesso del pallone. Trattandosi di episodio sfuggito all’attenzione dell’arbitro, il VAR Calvarese avrebbe quantomeno dovuto consigliare al collega la “on field review” per consentire allo stesso di valutare quanto accaduto al centro dell’area.

Al minuto 94 Suso trova la rete del definitivo 4-1 con un tiro dal limite, dopo aver raccolto un suo precedente tentativo respinto dalla barriera. Il secondo assistente Di Vuolo segnala (successivamente al momento in cui il pallone varca la linea di porta) un fuorigioco:

Segnalazione incomprensibile.
Sul primo tiro solo Kessie (in alto) è in posizione irregolare ma totalmente ininfluente. Sul secondo tentativo Cutrone è chiaramente oltre il penultimo difendente ma del tutto passivo: non tocca il pallone (deviato da un calciatore del Sassuolo) e non oscura nemmeno parzialmente la linea di visione del portiere. Difficile capire che cosa abbia segnalato Di Vuolo e giusta la scelta del VAR Calvarese di concedere la rete, assolutamente regolare.

Una postilla conclusiva.
Che la stagione potesse essere molto, molto più difficoltosa rispetto a quella appena passata era chiaro: il VAR ha coperto per tutta lo scorso anno le pecche di una categoria che, nel tempo, ha perduto qualità tecnica.
L’utilizzo così limitato della tecnologia sta facendo emergere le gravi lacune tecniche di alcuni arbitri con la conseguenza che le polemiche sono destinate ad occupare gran parte dello spazio dedicato all’approfondimento delle gare.
Solitamente il momento peggiore alla voce “polemiche” arriva attorno a Natale ed a marzo: se oggi, ad inizio ottobre, siamo già a questi livelli, è doveroso correre ai ripari, nel caso anche forzando la linea interpretativa impostata ad inizio stagione.
Non ne faccio una colpa a Rizzoli: da ottimo dirigente quale si sta dimostrando, non ha potuto far altro che accogliere la linea dell’IFAB e gli arbitri, di conseguenza, stanno subendo questa restrizione. Detto ciò, la scelta dell’IFAB è talmente cervellotica da apparire incomprensibile, soprattutto considerando gli ottimi risultati ottenuti nella scorsa stagione.
La sensazione è che gli arbitri stessi siano in totale confusione, non riuscendo ad individuare i limiti stessi dell’intervento tecnologico, con la conseguenza che, per timore di superarli, preferiscano avallare qualsiasi decisione assunta in campo. Non è un caso, in tal senso, che sia stato proprio Orsato, VAR dei Mondiali ed arbitro di grande personalità, ad aver chiamato alla review per la prima volta un collega in merito ad un episodio soggettivo.
Tralasciando l’assurda scelta finale di Manganiello, Orsato ha applicato la tecnologia coi parametri dell’anno scorso.
E, a mio parere, è questa la strada più corretta altrimenti è meglio spegnere del tutto il VAR, risparmiando tanti soldi che, con tale interpretazione, paiono più buttati che investiti.

97 commenti
  1. maurizio
    maurizio dice:

    Buongiorno a tutti.
    Alcune considerazioni.
    Leggo che bisognerebbe spiegare meglio il ruolo e le restrizioni del VAR agli addetti.
    Ma non sarebbe meglio che, invece, fossero gli addetti che per una volta, spiegassero a chi di dovere cosa non va e come dovrebbe funzionare il VAR?
    Negli altri sport dove esiste l’equivalente (o quasi) del VAR è stato fatto questo. Migliori risultati e zero polemiche.
    Naturalmente, se però lo scopo del VAR è quello di ‘tanto fumo e poco arrosto’…

    Mi accuserete di dietrologia. Però non mi piace come queste prime giornate sono state trattate dai media. Le parole di Ancelotti (sull’espulsione) sono rimbalzate ovunque ed amplificate a sproposito, peraltro su un fatto assolutamente non discutibile, gli altri errori sono passati tutti quasi in sordina. Si sta ricreando il solito clima.
    “Invoco” una maggior severità almeno da parte del giudice sportivo su queste illazioni, ed una mano pesante verso chi commenta le decisioni arbitrali.

    Ma io sono di parte….

  2. Luca
    Luca dice:

    Luca nonostante la prova negativa di Skomina e lui il favorito per la finale di Champion ?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non ho la minima idea di chi possa essere il favorito per la finale: siamo ad inizio stagione e, soprattutto, è cambiato il designatore. Avanzare pronostici in merito è ad oggi impossibile.

  3. Gianluca
    Gianluca dice:

    Buonasera Luca,
    volevo chiederle se ha letto l’articolo della Gazzetta sul Var e arbitri e cosa ne pensa dei voti che la rosea ha dato loro.

  4. Sante
    Sante dice:

    Buonasera,

    io non sono così contrario al nuovo protocollo VAR che garantisce una migliore velocità e scorrevolezza del gioco senza tante spezzettature. Il problema è che gli arbitri lo stanno interpretando male perchè, una palese simulazione come quella di Chiesa, non può non essere un CHIARO ED EVIDENTE ERRORE. La nuova dicitura serve ad evitare che l’utilizzo dello strumento tecnologico venga portato all’eccesso andando a rivedere qualsiasi contatto in area (come stava avvenendo ad un certo punto della passata stagione) col rischio di prendere decisioni comunque erratem perchè certi contatti si interpretano meglio del campo che dalla tv.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In parte concordo ma dobbiamo tenere anche in debita considerazione una “domanda/riflessione”: è più importante la correttezza delle decisioni o lo svolgersi dell’evento sportivo?

    • maurizio
      maurizio dice:

      Concordo. Se parliamo di velocità, allora il VAR non ha senso. Se parliamo di correttezza, allora cerchiamo di utilizzarlo nel migliore dei modi. Soprattutto il discorso sul ‘chiaro errore’ va riconsiderato. Un rigore dato o non dato mi sembra un chiaro errore nel 90% dei casi…

      Per quello che riguarda il caso-Chiesa, oltre alla perplessità riguardo al mancato intervento, sono rimasto sbalordito dal fatto che il giudice sportivo non gli abbia nemmeno detto ‘birichino, non si fa così..”

  5. Luca
    Luca dice:

    Buonasera Luca,
    Premetto che mi identifico del tutto nelle tue posizioni riguardo al var e ai danni causati dal cambio di protocollo, e vorrei chiederti un parere su questa opinione, che mi rendo conto possa tendere al “complottismo”: visti i risultati senz’altro positivi (anche se sicuramente migliorabili) del var lo scorso anno, potrebbe essere che il netto e consapevole passo indietro di quest’anno sia stato pensato dai membri dell’ifab per rendere lo strumento così depotenziato più appetibile agli scettici (Premier League e Uefa), per poi tornare ad ampliarne l’utilizzo una volta che i suddetti l’abbiano adottato?
    È ovviamente una ipotesi fantasiosa, ma vorrei sapere la tua idea.
    Grazie mille!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un’ipotesi che potrebbe anche reggere se non fosse che i membri permanente sono britannici, come tali del tutto solidali con chi non vuole introdurre la tecnologia.
      Detto ciò, si tornerà indietro perché anche in Champions’, con un protocollo del genere, la tecnologia servirebbe a poco o nulla.

  6. Denis
    Denis dice:

    Caro Luca,
    Quanta pazienza bisogna avere da arbitro prima e da commentatore oggi. Confesso che in passato anche io me la prendevo con gli arbitri, da tifoso e da giocatore.
    Da qualche anno, magari mi scappa ancora qualche parolaccia, ma cerco di valutare e comprendere le scelte fatte da un arbitro durante la gara.
    Nel mio piccolo, arbitro calcio a 5 da un paio di anni e ho compreso meglio la difficoltà di fare delle scelte in frazioni di secondo. Non si può ridurre un campionato di 38 partite a soli 1 o 2 episodi per giustificare una mancata vittoria, sminuisce il lavoro di tutti gli attori in campo.
    Scusami se mi sono dilungato un po ma ho capito che con persone come te potevo farlo.

  7. Daniele
    Daniele dice:

    Luca non sarebbe meglio che Rizzoli faccia una riunione con tutti gli allenatori e giornalisti per chiarire che il protocollo è cambiato quindi non sono loro che vogliono favorire una squadra al posto di un ‘ altra. Gasperini ieri mi sembrava Hulk a fine partita , al di là degli errori arbitrali.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Secondo me la comunicazione è proprio ciò che è mancato in questo periodo.
      Ma siamo sicuri che sia Rizzoli a non voler spiegare? Oppure è il disinteresse dei media più interessanti allo share con polemiche vuote?

    • Denis
      Denis dice:

      Buonasera Luca, io ho visto Rizzoli in una puntata della Domenica Sportiva parlare del VARESE e per chiarire come funziona, a mostrato 2 episodi con tanto di audio tra arbitro e addetto VAR. Molto istruttivo e da ripetersi altre volte anche in altre trasmissioni

    • Daniele
      Daniele dice:

      Sicuramente sono le trasmissioni che ci Campano su queste cose , visto che Rizzoli è sempre disponibile la scorsa settimana è stato in Rai dove la parte più interessante è stata quando ha fatto sentire cosa si dicono gli arbitri . Io però farei una conferenza stampa dove spiego tutto chi vuol venire viene . Penso così almeno le polemiche le azzeri.

  8. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Luca Doveri avrà pensato che non potesse intervenire perché Valeri aveva visto è giudicato già lui quindi per lui non era un errore grave è chiaro come dici tu gli arbitri sono in difficoltà non sanno più quando intervenire per contatti del genere. Comunque io calciatore se vedo che se faccio la simulazione il Var non interviene c’è il rischio concreto di vedere più simulazioni in area di rigore. Luca ma adesso che è stato annunciato che il VAR ci sarà pure in Champions è la conferma che il protocollo rimane questo per sempre oppure ci sarà una possibilità di qualche cambiamento?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo sulla prima parte, è un rischio concreto.
      Spero che il protocollo venga modificato: non mi piaceva lo scorso anno, figuriamoci adesso…

  9. enrigo
    enrigo dice:

    Una domanda sull’ultimo episodio che hai analizzato: il guardalinee ovviamente in quelle situazioni ha la prospettiva schiacciata, quindi quanto Cutrone sia sulla traiettoria del tiro rispetto al portiere non può saperlo. Però è oggettivamente in fuorigioco e non dovrebbe esimersi dal segnalarlo all’arbitro, altrimenti come fa quest’ultimo a prendere una decisione sulla “attività” o meno della posizione dell’attaccante? Se non alza proprio la bandierina l’arbitro a quel punto perché dovrebbe interrogarsi sulla linea di tiro? Se alza la bandierina invece poi la palla passa all’arbitro che magari è piazzato meglio, essendo in mezzo al campo per decifrare la traiettoria e prendere una decisione complessiva. Cosa sbaglio? Esiste un modo per passare l’informazione all’arbitro sulla posizione geograficamente irregolare che non sia alzare la bandierina? Confesso che non conosco questo aspetto del regolamento. Grazie per la risposta

    • enrigo
      enrigo dice:

      Ma in passato come funzionava? Non è che siccome c’è il Var l’assistente può evitare di alzare la bandierina 🙂

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nel passato c’erano alcune reti realizzate in fuorigioco e reti regolari annullate per fuorigioco inesistente.
      Adesso c’è qualche errore (Udine) ma, in generale, sono quasi scomparse le fattispecie di cui sopra.

  10. Matteo
    Matteo dice:

    oggi ti rompo abbastanza le scatole: cosa ne pensi di questa dichiarazione fresca fresca di Nicchi?

    “Il protocollo e’ quello approvato l’anno scorso, non e’ cambiato nulla e gli arbitri lo stanno applicando al meglio che possono. Ogni tanto qualcuno, sorprendentemente, non si avvale della Var e di questo si occupera’ Rizzoli. E’ uno strumento che c’e’ e va utilizzato al massimo perche’ cosi’ le discussioni vanno al minimo”.

    se è vero che la IFAB ha imposto delle modifiche perché Nicchi non lo ammette? così non fanno una bella figura sia gli arbitri sia il loro designatore

  11. antonio
    antonio dice:

    Ciao Luca, secondo te questo giovane Sacchi è un ragazzo che ha prospettiva o sono le solite designazioni per dare il contentino o poco più all’arbitro?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sacchi, per me, è un rebus: alterna ottime gare a svarioni incredibili.
      Non so, ma credo che sia parecchio indietro nella griglia dei CAN B in lizza per la promozione.

  12. roberto
    roberto dice:

    Gentilissimo Luca,
    sono un tifoso e come tale tendo ad avere un occhio di riguardo per la mia squadra (altrimenti che tifoso sarei!), ho trovato nel suo blog molte spiegazioni “in punta di regolamento” che mi hanno aiutato a capire le situazioni di gioco e le motivazione degli arbitri.
    Sono comunque deluso dal mezzo tecnico e da come sta dividendo ed allontanando gli appassionati da questo magnifico sport, mi sento inoltre di censurare l’atteggiamento di molti dei media che trattano di sport con estrema superficialità e alzando i toni in una lotta di inutile supremazia.
    Davvero grazie le opinioni che esprime.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non posso che concordare.
      Peraltro essere tifosi non è certamente un demerito: senza tifosi non ci sarebbe motivo di “far sport”. Quel che detesto è il tifoso becero, quello che valuta tutto in funzione di quel che vorrebbe, senza alcuna attenzione all’obiettività.
      Per tal motivo il tuo commento lo apprezzo molto.

  13. Matteo
    Matteo dice:

    tralasciando il commento finale che apostrofa Orsato come arbitro di grande personalità (meglio, secondo me, con grande voglia di apparire e far parlare di se) mi chiedo: non è possibile che gli arbitri italiani, “guidati” da Rizzoli, chiedano alla IFAB la modifica delle restrizioni sull’utilizzo del VAR almeno per la Serie A?

    dovrebbe venire soprattutto da loro un grido di aiuto per cambiare le cose, ogni settimana vengono messi nel frullatore, insultati e messa in dubbio la loro credibilità.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ possibile che chiedano all’IFAB di rivedere il protocollo, soprattutto nella dizione principale. Già nella scorsa sessione (marzo 2018) Rizzoli ha chiesto l’introduzione dei challenge, elemento che ci consente di dedurre che l’ambizione italiana fosse di ampliare l’uso dello strumento, non certo di limitarlo.
      Su Orsato sbagli: ce ne fossero di arbitri con la sua personalità e, soprattutto, col suo talento…

    • Matteo
      Matteo dice:

      forse (anzi, sicuramente) sono di parte ma dopo Inter-Juventus dell’anno scorso dove ha palesemente voluto elevarsi al di sopra della partita, dopo il “conto fino a 5” detto al capitano che chiedeva spiegazioni, dopo il “vedrai, vedrai..” che ha poi portato a 2 giornate di squalifica detto sempre ad Icardi (forse gli ha trom**to la moglie) dopo essersi fatto un film sulla volontarietà di prendere Rizzoli con un pallone calciato da 30 metri a “palombella”, dopo il rigore negato al Brasile perché gli è mancata PERSONALITA’ per imporre l’OFR a Mazic e non dandola vinta all’arbitro AVAR che in quella stanza contava meno di lui.

      vado a capo e concludo i “dopo” così si capisce meglio: dopo tutte queste cose per me ha dimostrato di non saper gestire le grandi partite e spesso vuole fare il fenomeno per sentirsi più importante delle partite stesse.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Hai scritto (perdona il francesismo) un sacco di balle che dimostrano che hai creduto a quello a cui hai voluto credere.
      Legittimo tifare Inter ma questa tipologia di tifo becero non lo concepisco.
      Negare che Orsato sia un grande arbitro è quasi comico.

  14. faber63
    faber63 dice:

    Luca, adesso tiro una bomba……..
    E se si superasse il concetto che “il VAR non deve intervenire per non invadere la sfera della soggettività dell’arbitro”?
    Ovviamente intendo laddove gli errori sono marchiani, come a Bologna e Firenze, e laddove la tecnologia mostra chiaramente l’errore dell’arbitro in campo, senza possibilità di discussione (anche se l’arbitro ha visto e valutato, evidentemente in maniera completamente errata).
    Buona serata

  15. Luca
    Luca dice:

    Luca ho visto le designazioni di Napoli Liverpool e sono rimasto sorpreso di kassai che dopo Bayern Monaco real Madrid non si è più visto forse anche ingiustamente dato che è stato sempre un arbitro abbastanza affidabile

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Kassai è un arbitro di grande talento che ha subito una serie infinita di infortuni. Merita una chance di rilancio: non lo aspetta una gara facile (tutt’altro) ma, se sta bene, è una garanzia ancora oggi.

  16. Simone
    Simone dice:

    Disamina perfetta, scrivo per correggere un suo errore di battitura. Il rosso revocato in Fiorentina – Spal è di Kurtic non di Pezzella come scritto nell’articolo.
    Saluti,
    Simone.

  17. Ruggiero Distaso
    Ruggiero Distaso dice:

    A prescindere dai discorsi meramente tecnici per cui mi fido ciecamente della sua competenza, Chiesa è un cascatore che ha, a mio parere, atteggiamenti veramente antisportivi

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Le definizioni non mi piacciono.
      Chiesa tende a cadere con troppa facilità, ne convengo.
      Un’eventuale squalifica per la simulazione farebbe bene soprattutto a lui.

  18. Carlo Nicola Colacino
    Carlo Nicola Colacino dice:

    Nel ringraziarLa per la Sua analisi, mi permetto di esprimere il mio disaccordo su due punti: primo, non è scritto da nessuna parte che un contatto in area sia o rigore o simulazione. La simulazione è un tentativo di ingannare l’arbitro fingendo di aver subito un fallo che non c’è. Ci può stare che un giocatore casa in area a seguito di un contatto che però non è da calcio di rigore. Quindi, per me era rigore netto, ma non trovo assurdo che l’arbitro faccia riprendere con una rimessa laterale, non ammonendo cioè l’attaccante. Secondo, per me ha ragione Orsato, era un clear and obvious error, non c’è scritto che il clear and obvious error sia solo perché l’arbitro non lo ha visto o aveva la visuale ostruita. Un arbitro può avere la visuale libera e prendere lo stesso una cantonata. Ha fatto bene Orsato a richiamare l’arbitro, mentre non capisco come mai invece non sia intervenuto Doveri a Firenze. Clear and obvious non sono necessariamente sinonimi di objective. Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vero ma ti sembra che Svanberg cada per normale dinamica di gioco? E si rotoli a terra per cosa? Per sgranchirsi la schiena (scusa l’ironia)?

  19. Rocco
    Rocco dice:

    Buongiorno Luca, gradirei un Suo parere su Giacomelli.
    Non lo nego, non mi piace come arbitro, soprattutto per il suo linguaggio del corpo e del viso. Tralasciando quello che può essere un semplice gusto personale, mi sembra innegabile che abbia tradito molte attese. E’ in organico di CAN A da 6 anni, eppure non riesce ancora a dare ancora quella sensazione di affidabilità e solidità necessaria per guadagnarsi più spesso designazioni prestigiose. In altre parole, trovo che non sia avvenuta quella “esplosione” che ci si aspettava. Ti trovi d’accordo o il mio giudizio è influenzato dalla “antipatia arbitrale” che nutro verso di lui?
    Grazie per l’attenzione e complimenti per la rubrica.

  20. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno Luca, perdona l’off topic. Da quello che so, oggi scade il termine per consegnare i nomi dei nuovi arbitri internazionali. Per caso si sa qualcosa di nuovo rispetto alle indiscrezioni che facesti qualche settimana fa? Quando saranno resi pubblici?

  21. Paolo
    Paolo dice:

    Pour parler….Krasic, a suo tempo crocifisso per un episodio del tutto analogo ( 2010) costituisce un precedente di sicuro riferimento per una richiesta della Procura

  22. Luca
    Luca dice:

    Luca io mi chiedo una cosa però, ho bisogno di capire alcune cose:
    l’IFAB nel regolamento ha scritto “chiaro ed evidente errore”, ok, ma non ha specificato cosa vuol dire giusto? Quindi è lasciato all’interpetazione degli arbitri (della singola nazione o vale per tutta Europa?) che hanno stabilito una linea comune “di chiaro evidente errore” in una delle loro svariate riunioni? Il fatto che sia stato stabilito che il corretto uso del Var, secondo questo regolamento, dovrebbe essere riservato essenzialmente o solo sulle sviste, chi l’ha deciso? E soprattutto visto che non ci sono dei paletti (a quanto ho capito) scritti nel protocollo, ma solo la dicitura “chiaro ed evidente errore” perché fare come ha fatto Orsato sarebbe una forzatura dello stesso? O forse è una forzatura rispetto all’interpetazione che gli arbitri (italiani o europei non so), hanno dato al protocollo?
    Se anche tu parli di rigore “netto”, o “oggettivamente generoso”, vuol dire, appunto, che ci sono dei parametri oggettivi per cui il Var dovrebbe intervenire.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Le linee sono quelle del Mondiale.
      Avendole utilizzate per il Mondiale, tutto il resto si deve adeguare (e si è adeguato).
      Il problema è che, per un Mondiale, il sistema può funzionare (anche per il livello medio molto più alto degli arbitri), per un campionato no. Quest’anno va così, l’anno prossimo vedremo tutt’altro. Ed anche in questa stagione, ne ho come la sensazione…

  23. Manuel
    Manuel dice:

    Buongiorno, a mio avviso biglia doveva già essere ammonito in precedenza, precisamente al 7′ del primo tempo per una trattenuta a metà campo fermando una promettente azione per il Sassuolo. La sensazione che ho avuto è che Giacomelli, sbagliando, non lo abbia ammonito perché ancora ad inizio gara.

  24. Alberto Fantoni
    Alberto Fantoni dice:

    Di solito condivido appieno le tue disamine ma stavolta non sono d’accordo: il VAR non era quasi perfetto l’anno scorso (anche se ci fu molta spinta mediatica per farlo credere) e non è da buttare quest’anno: errori come quello della simulazione di Chiesa c’erano anche l’anno scorso, basta vedere la simulazione di Kolarov in Roma-Crotone con rigore decisivo ai fini del risultato.
    https://www.lucamarelli.it/decima-giornata-roma-torino-cagliari-firenze-ce-tanto-riflettere/
    Anche in quell’occasione un minimo tocco c’era, ma nel tuo commento all’epoca scrivesti in grassetto che “il rigore risulta totalmente inesistente” giustificando magari l’arbitro per la dinamica ma anche in quel caso il VAR non intervenne, anche se il protocollo era quello dello scorso anno e non restrittivo come quello in vigore da giugno, quindi nulla di nuovo sotto il sole.
    Così come di errori ce ne furono tanti l’anno scorso, in particolare nei primi mesi (per poi diradarsi nel corso della stagione) credo sia normale che ce ne siano anche quest’anno, magari dopo Natale avremo un miglioramento pure stavolta.
    Da parte mia sono più che contento che ora le tecnologia possa davvero decidere con assoluta perfezione sui caso di ON/OFF e oltre all’occhio di falco sulla linea di porta siamo arrivati ad avere certezze assolute anche sui fuorigioco e sulla possibilità di valutare il dentro o fuori area (vedi Spal-Atalanta che a tutti pareva rigore).
    Su altri episodi secondo me bisogna rassegnarsi all’errore umano, magari facendone di meno, ma un protocollo che permetta di eliminarlo secondo me è pura utopia. Ad esempio ieri mi hai risposto dicendo che con la soluzione del “challenge” si risolverebbe un problema come quello del mancato giallo di Orsato a Pjanic dell’anno scorso (che è stata la polemica principale dell’anno, e che nulla ha a che vedere col VAR), ma allora ti chiedo: i challenge potrebbero essere chiamati anche su situazioni che esulano da quelle specificate dal VAR che sono reti, rigori e cartellini rossi? quindi un fallo a centrocampo non da rosso, un corner o una punizione dal limite magari al 92′ che può essere più decisiva sull’esito finale della partita che una chiamata sul fuorigioco al 7′ entrerebbero nei challenge? Ti rendi conto che in questo modo 3 challenge forse nemmeno basterebbero? alcune squadre li finirebbero già al 60′, tale e tanta è la mancanza di accettazione delle decisioni arbitrali anche su una rimessa laterale, e in questo condivido quanto detto da Rizzoli: “dovreste iniziare a fidarvi di più dell’arbitro”, e questo prescinde dal VAR e dal suo protocollo.
    Ti chiedo scusa se sono stato prolisso ma l’argomento è ampio e secondo me sarebbe interessante sviscerarlo al di là dei singoli episodi di giornata.

    • Luca
      Luca dice:

      Dico solo una cosa sul challenge. Negli altri sport, se hai ragione il challenge non viene tolto, ergo, li finirebbero al 60’ coloro che li chiamano per situazioni sbagliate, non per chi ha ragione. Detto ciò, credo comunque che, almeno inizialmente, bisognerebbe limitare il challenge a situazioni come rigori o espulsioni. Ammonizioni, fuorigioco, corner e falli, dovrebbero essere lasciati alla decisione dell’arbitro altrimenti diventa uno sport esclusivamente di moviola..

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non è così per tutti gli sport: per esempio, nella NFL, il challenge non viene tolto solo se il primo è “vinto” (di fatto avendone a disposizione tre invece di due).
      In ogni caso sono convinto che si arriverà al challenge, è la normale evoluzione della tecnologia.

    • Quinti
      Quinti dice:

      Io sono un fautore del challenge dalla prima ora,pensavo che ci saremmo arrivati,ma queste disposizioni dell’IFAB,come ho già commentato sotto,mi fanno pensare male,mi sembra che si voglia sabotare tutto.

      Commentando il discorso di Luca sopra invece,il challenge lo userei per le stesse casistiche della Var attuale.

      Allargando il discorso,per evitare perdite di tempo,Sig.Marelli,che ne pensa di riformare il recupero?Mi spiego:introdurre il tempo effetttivo solo per il recupero,oppure abolire il recupero e introdurre il tempo effettivo per gli ultimi 5/10 minuti.

  25. Jeko
    Jeko dice:

    Gentile Marelli,
    Mi volevo soffermare sull’episodio di Bologna-Udinese, il mancato rigore su Svanberg. Forse sarà solo una mia impressione, ma a seconda di quale inquadratura si scelga, la situazione appare diversa. Mi spiego meglio: sull’inquadratura da fondocampo il contatto tra Svanberg e Ekong appare nettissimo, da rigore sacrosanto. Rivendendola da altra angolazione, sembra quasi una simulazione dello svedese, con un tocco davvero minimo sulla caviglia che non giustificherebbe la caduta successiva. Può essere che Manganiello l’abbia pensata come me?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può essere ma il contatto è evidente. Anche da dietro, sebbene il movimento della gamba possa sembrare atto a cercare il contatto, certifica per Ekong ha preso il piede dell’avversario.
      Rimane, in ogni caso, il problema centrale: se si tratta di simulazione, per quale motivo non ha ammonito il calciatore del Bologna e ripreso con un calcio di punizione indiretto per l’Udinese? Avendo anche rivisto le immagini, era nelle sue facoltà.

  26. alessandro cimarelli
    alessandro cimarelli dice:

    nel ringraziare per la risposta, mi scuso per l’errore da me fatto, cioe’ volevo chiedere se ritieni AUSPICABILE un intervento del giudice sportivo per un fatto cosi’ evidente ( aggiungo diseducativo)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ritengo Chiesa un potenziale fenomeno ma sono altresì convinto che farebbe bene a lui per primo una sanzione per il tuffo di ieri. Se continua in questo modo, arriverà il momento in cui non gli fischieranno nulla nemmeno se gli sparano alle gambe.

  27. alessandro cimarelli
    alessandro cimarelli dice:

    chiedo , alla luce della evidente simulazione di Chiesa, e’ possibile la sanzione per il giocatore attraverso la prova TV

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sinceramente è difficile fornire una risposta convincente.
      In linea di massima sono quasi certo che la prova tv verrà richiesta, difficile prevedere cosa deciderà il Giudice Sportivo: la simulazione è plateale ma è anche vero che l’episodio è stato giudicato sia dall’arbitro in campo che dai VAR davanti agli schermi.
      Non so darti una risposta, siamo 50/50.

  28. Quinti
    Quinti dice:

    Già il protocollo dello scorso anno era cervellotico per arbitri, giocatori e tifosi, quest’anno siamo alla farsa.Se volevano sabotare tutto ci stanno riuscendo.Se in CL l’anno venturo sì userà la Var in questo modo meglio lasciar perdere.

  29. riccardo
    riccardo dice:

    Gentile Marelli,
    il dubbio sulla decisione di Valeri da parte di Doveri, parte dalle limitazioni dettate dall’introduzione dei limiti di applicabilità del VAR.
    E se Valeri avesse detto a Doveri che aveva visto tutto lui?
    Grazie di tutto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sicuramente Doveri gli ha chiesto cosa abbia visto. Valeri ha risposto di aver visto un fallo di Toloi. Doveri ha visto, grazie alle immagini, un minimo contatto tra Chiesa e Toloi ed ha deciso di non intervenire.
      Il problema è che il contatto è provocato da Chiesa e, per tal motivo, trovo senza spiegazione il mancato intervento del VAR.

  30. valerio pero
    valerio pero dice:

    L’AIA ha facoltà per Bypassare le direttive Ifab? C’è autonomia in questo senso? La risposta è importante poichè in caso affermativo se non si ritorna al protocollo dello scorso anno l’AIA è complice dell’annacquamento del VAR

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, purtroppo: l’IFAB è l’ente sovranazionale che decide la vigenza delle regole, tutte le federazioni sono tenute a rispettare ed applicare le norme imposte.
      Come già scritto più volte gli arbitri stanno subendo questa restrizione, non ne sono minimamente artefici.

  31. Albi Coghi
    Albi Coghi dice:

    Ma questo proble,a col protocollo c’è solo in italia o anche in altri paesi che hanno introdotto il Var? al di là di errori fisiologici anche con il var mi pare che non ci sia tutta questa difficoltà di applicazione e interpretazione, che appare un anomalia italiana.

  32. Francesco
    Francesco dice:

    Commento lucido e, come sempre, senza peli sulla lingua che evidenzia una situazione molto seria. Sono contento che finalmente questo blog stia raggiungendo la visibilità che merita a giudicare dal numero di commenti degli scorsi articoli.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Cerco di fare del mio meglio e, soprattutto, di essere critico rispettando chiunque operi nel mondo del calcio.
      Poi fa parte dell’intelligenza personale prendere spunto dai concetti che si reputano validi e quelli che vengono ritenuti (legittimamente) superflui.

  33. Luca
    Luca dice:

    Abbia pazienza se la prendo alla lontana. Ho letto recentemente di un fatterello di cronaca avvenuto a Torino, per cui due vigili hanno multato una coppia di novantenni che, bagnando alcuni vasi di fiori sul loro balcone, facevano cadere l’acqua in strada rischiando di “colpire” i passanti. Probabile che i vigili abbiano fatto rispettare un qualche comma di una qualche legge, però ci vorrebbe anche un po’ di intelligenza per non infrangere la soglia del ridicolo. Ecco, a me pare che la situazione degli arbitri sia simile: ok è arrivata la pessima novità di protocollo da parte dell’Ifab, però basterebbe un po’ di intelligenza ed elasticità non dico per deformare completamente quesa norma restrittiva, ma almeno per non applicarla pedissequamente facendosi ridere dietro come quei due vigili. Oppure, Ifab o non Ifab, l’unica alternativa è che gli arbitri sbaglino sapendo di sbagliare (“protetti” dalla nuova norma restrittiva) per depotenziare il Var e tornare a dimostrare che in campo il potere è solo loro. Ma non voglio credere che arrivino a questi livelli. Che poi comunque basterebbe fermarli un attimo: Manganiello e Valeri sono imbarazzanti, avevano già fatto danni enormi in Inter-Parma e Udinese-Torino, bisognava tenerli fermi almeno un mesetto. Se invece vengono riproposti poco dopo ecco i risultati.
    Un saluto e sempre complimenti sinceri per il blog.
    Luca

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sulla prima parte del commento prendo atto della tua obiezione ma, da uomo di legge, non posso avallarla.
      Sulla seconda parte.
      Manganiello ha effettivamente iniziato malissimo la stagione ed è molto più negativa la prestazione di ieri rispetto a quella di Milano, ove ha pagato anche colpe non sue.
      Su Valeri sono totalmente in disaccordo: ad Udine ha raccolto (giustamente) la segnalazione dell’assistente. La colpa dell’errore è solo marginalmente sua. Ieri non ha arbitrato per niente male, purtroppo la gara di Firenze verrà ricordata per la simulazione di Chiesa nella quale, con la massima franchezza, saremmo caduti (quasi) tutti. La responsabilità più evidente è di Doveri più che di Valeri.

    • Alessio
      Alessio dice:

      Perdonami ma non sono d’accordo… Valeri a mio modo di vedere è indifendibile… sta facendo più danni di Carlo in Francia… a Udine va bene che l’assistente ha sbandierato erroneamente ma lui ha fischiato quando il pallone stava entrando in porta e non poteva più raggiungerlo nessuno, nessuno lo ha obbligato a fischiare, cavolo, aspetta un attimo… ieri a Firenze era chiarissimo già in diretta senza replay che Chiesa si era buttato (cosa che francamente fa troppo spesso)… un arbitro con un minimo di esperienza non può fare un errore così… poi che Doveri avrebbe dovuto essere più convincente non ci sono dubbi…
      Aggiungo che è arrivato il momento di dare un giro di vite contro questi simulatori, ormai il calcio sta assomigliando sempre di più al wrestling, giocatori che si rotolano come travolti da un TIR e dopo pochi secondi zampettano senza problemi o addirittura tuffi senza alcun contatto… qualche giornata di squalifica con la prova TV e vediamo come va…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ad Udine ha fischiato sul colpo di testa perché non poteva nemmeno immaginare che il pallone sarebbe entrato in porta con una traiettoria assurda e beffarda. Ha sbagliato? No, ha raccolto la segnalazione dell’assistente e non poteva immaginarsi una traiettoria del genere.
      Ieri, in presa diretta, non mi è venuto nemmeno il dubbio sulla simulazione: ero convinto che fosse rigore netto.
      Sui simulatori non posso che essere d’accordo con te: è diventato insopportabile assistere a sceneggiate per ogni minimo contatto.

    • Alessio
      Alessio dice:

      https://www.lucamarelli.it/quarta-giornata-di-serie-a-squalifica-severa-in-arrivo-per-d-costa-ma-non-ci-sono-gli-estremi-per-la-prova-tv/

      Non per fare il pignolo ma ok che a Udine la traiettoria del pallone è strana ma dalla foto che hai messo mi pare che Valeri fischi quando il pallone ha già scavalcato il portiere… l’errore secondo me è principalmente suo perchè comunque l’azione è vicina alla porta e non gli sarebbe costato nulla aspettare a fischiare… comunque è acqua passata…
      Ieri l’errore più grosso secondo me lo ha fatto Rizzoli o chi per lui rimettendo in campo Valeri con l’ausilio di Doveri al VAR… secondo me sono i due arbitri più scarsi della serie A insieme a Massa e Calvarese…
      Un caro saluto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Fischia quando il pallone è per aria e, con la sua prospettiva schiacciata, quel pallone potrebbe essere più o meno ovunque.
      Fidati: se avesse avuto anche solo la sensazione che il pallone potesse avere quell’assurda traiettoria, si sarebbe cacciato il fischietto in tasca.

  34. giuseppe
    giuseppe dice:

    Lasciamo perdere Orsato, dopo aver falsato un campionato già il fatto che sia ancora al suo posto per me è scandaloso. Se cominciassero ad introdurre delle punizioni serie per chi sbaglia sono sicuro che gli errori diminuirebbero di parecchio. Fermiamo doveri, valeri e manganiello per 10 giornate e poi mandiamoli ad arbitrare Ascoli-Cremonese e vediamo come cambiano le cose!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Commenti come il tuo, solitamente, vengono cestinati senza nemmeno pensarci un attimo.
      Questa volta faccio un’eccezione per dimostrare quanto si parli senza minimamente conoscere la materia.
      Orsato non ha rovinato proprio niente: ha diretto (male) la gara di Milano ed ha pagato rimanendo fermo fino al termine della stagione scorsa. Perdendo parecchie migliaia di euro.
      Gli arbitri di serie A non possono essere designati in Serie B dopo la divisione della categoria in A e B.
      Prima di scrivere commenti che rischiano di essere usati per ridere, perlomeno ci si informi sull’argomento.

    • Giuseppe
      Giuseppe dice:

      Il fatto che le le categorie A e B siano separate non vuol dire che le cose non possano cambiare… Il tuo modo di rispondere in tono sarcastico ed offensivo a chiunque dica cose differenti dalla “tua verità” certo non ti fa onore. Porta rispetto per chi la pensa diversamente senza fare il professore. Sul fatto che orsato abbia perso migliaia di euro penso che alla gente non interessi o dovremmo avere pietà per i suoi mancati introiti?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rispondo sarcasticamente solo a chi merita risposte sarcastiche.
      Leggi gli altri commenti (oltre 3000): nel 99% dei casi rispondo seriamente, ci sarà un motivo. O no?
      Sul resto manco perdo tempo a rispondere, pensala come ti pare: preferisco investire la mezz’ora che ho libera per dialogare con chi ha voglia di dialogare e non di sputar sentenze senza conoscere la materia.
      Saluti.

    • Matteo
      Matteo dice:

      Luca ti leggo spesso e con piacere, ma da arbitro “distaccato” ed imparziale come ti definisci (e nel 90% dei casi sono d’accordo con le tue analisi) non puoi far passare l’arbitraggio di Orsato in Inter-Juve come una serata storta.
      Le sue scelte (palesemente a senso unico tranne la spallata finale a cose fatte di Skriniar che non ha fischiato solo per non far crollare San Siro) hanno indirizzato una partita che a sua volta ha determinato il campionato.
      Con la sconfitta o pareggio (sono buono) della Juventus a Milano il Napoli avrebbe potuto andare a +2/+1 vincendo a Firenze a 3 giornate dalla fine, non sono così sicuro che la Juventus, che aveva ancora la trasferta di Roma, avrebbe vinto lo scudetto.

      Vedo già il commento “sì ma il Napoli doveva giocare bene a prescindere da Inter-Juventus” e perciò rispondo subito: voi andreste ad affrontare un concorso pubblico sapendo già che qualcuno dei candidati ha le risposte alle domande?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vabbé, ognuno ha le sue idee. Da parte mia, per esempio, non ho nulla contro Pistocchi e non mi passa nemmeno per la testa di criticarlo. Le sue idee le rispetto, come spero di essere rispettato sempre.
      Se, poi, si superano i limiti, allora procedo allo “spam”…

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