Quinta giornata Serie A: una domenica serena. Hanno riacceso il VAR? Turno non indicativo, vi spiego perché…

Prima di affrontare tutti gli episodi significativi della quinta giornata di campionato, un preambolo su una frase che probabilmente sentirete spesso tra oggi e domani.

Hanno riacceso il VAR?
La risposta sembra banale: “sì, l’hanno utilizzato di nuovo, evviva la repubblica!”.
In realtà non è così.
In questa giornata il VAR ha funzionato bene, non ha dato adito a grandi polemiche (a parte le solite sul fuorigioco che vedremo più avanti) ma è stato utilizzato (quasi) sempre per valutazioni oggettive.

Quanti rigori (decisione soggettive per definizione) sono stati assegnati col VAR in questo turno di campionato? Zero.
Quante reti sono state annullate valutando col VAR contatti irregolari? Zero.

In cosa è dunque intervenuto il VAR in questa giornata di campionato?
Elenchiamo i principali episodi:
rete annullata a Nainggolan per fuorigioco di D’Ambrosio (rilevazione oggettiva);
– rete annullata a Bonaventura per fuorigioco (rilevazione oggettiva);
– rete annullata ad Asamoah per pallone uscito dal terreno di gioco (rilevazione geografica oggettiva);
– annullamento di una rete confermata per fuorigioco di Defrel (rilevazione oggettiva).

Per tutti questi episodi l’arbitro non ha mai proceduto ad “on field review“, proprio per la natura oggettiva delle fattispecie.

Oltre a tali episodi, a Firenze c’è stata l’unica “on field review” della giornata (la sesta in totale dall’inizio del campionato) per un cartellino rosso estratto da Ghersini ai danni di Kurtic, scelta frutto di un abbaglio.

Hanno dunque riacceso il VAR?
Non possiamo affermarlo perché non ci sono stati episodi controversi (a parte qualcuno che approfondiremo più avanti): addirittura non c’è stato un singolo episodio in area di rigore che abbia suscitato proteste dall’una (difendenti) o dall’altra (attaccanti) parte. Evento più unico che raro che consegna alla statistiche una giornata molto positiva per i nostri arbitri.

Diffidate, pertanto, da chi si eserciterà a convincervi che abbiano riacceso il VAR: il VAR non è stato mai spento ma utilizzato in modo diverso, come ho ripetuto fino alla noia (e mi scuso di avervi annoiato). In questa giornata di campionato, semplicemente, non ce ne siamo accorti perché è stato un weekend molto particolare alla voce “episodi”.

Lazio – Genoa 4-1, arbitro Abisso

Seconda gara consecutiva per il palermitano dopo l’ottima prestazione offerta in Cagliari-Milan della settimana scorsa. Anche all’Olimpico conferma il suo eccellente inizio di campionato, lasciando un’impressione di sicurezza ritrovata rispetto al finale della scorsa stagione.

Un solo episodio di rilievo.
Al minuto 46 il Genoa accorcia momentaneamente le distanze con Piatek, lesto ad approfittare di un rilancio impreciso di Acerbi. Proteste (peraltro molto contenute) di qualche giocatore della Lazio per un presunto controllo col braccio da parte dell’attaccante polacco:

Dubbi sul tocco di braccio, oggettivamente, ci sono stati per qualche minuto, dopo aver visto i primi replay proposti dalla regia.
Dubbi fugati da un’inquadratura proposta successivamente:

Controllo (un po’ casuale) di Piatek con il petto, rete regolare.

Torino – Napoli 1-3, arbitro Irrati

Un paio di episodi nell’anticipo di mezzogiorno a Torino.
Al minuto 22 Koulibaly interviene in tackle su Zaza, mancando completamente il pallone:

Ammonito per fallo imprudente: è un provvedimento che ci sta nonostante abbia rischiato molto una sanzione più severa:

Il contrasto effettuato dal difensore del Napoli è molto al limite. Per poter ritenere il contatto come ascrivibile alla categoria del grave fallo di gioco mancano, però, un paio di elementi: la velocità di impatto non è elevata (si trattava di un’azione piuttosto statica) e, soprattutto, il ginocchio di Koulibaly è piegato, limitando di molto la pericolosità del contatto. Giallo del tutto giustificabile e, ovviamente, nessun intervento possibile del VAR su un’azione valutata soggettivamente da Irrati, in posizione ideale.

Al minuto 50 il Torino conquista un calcio di rigore con Berenguer, bravo ad anticipare sul tempo il difensore Luperto:

Poco da aggiungere sulla decisione: perfetta la posizione di Irrati (campo libero), indiscutibile il fallo commesso da Luperto. Ineccepibile la scelta dell’arbitro toscano, giusto non ammonire il difensore.

Subito dopo, al 51esimo, Albiol ferma Belotti nei pressi dell’area di rigore:

Irrati fischia ed ammonisce il difensore del Napoli, indubbiamente colpevole di aver trattenuto Belotti. Proteste del tutto ingiustificate del Torino che chiedeva l’espulsione per DOGSO: al di là della posizione defilata, è evidente che Koulibaly avrebbe potuto facilmente intercettare l’attaccante del Torino. Non si tratta, dunque, di una chiara occasione da rete ma di azione potenzialmente pericolosa, motivo per cui il cartellino giallo è la scelta corretta.

Bologna – Roma 2-0, arbitro Massa

Al Dall’Ara l’episodio senza dubbio più interessante della giornata.
Al minuto 36 il Bologna trova la rete del vantaggio con Mattiello, abile nel controllare il pallone sul lato destro dell’area di rigore ed a battere il portiere Olsen:

Osservando questa prima immagine è subito evidente la problematica: il calciatore del Bologna davanti ad Olsen è in fuorigioco? La risposta è di prima evidenza: sì, è in posizione di fuorigioco.
Tal posizione è da ritenersi punibile? La prospettiva di questa prima immagine inganna perché la risposta istintiva sarebbe affermativa.
In realtà questo episodio dimostra, una volta di più, di quanto si possa essere ingannati da una prospettiva non ideale:

Dzemaili è senza ombra di dubbio oltre il penultimo difendente (in questo caso Fazio, esattamente davanti a lui) ma non può essere considerato in fuorigioco attivo dato che non ostruisce la linea di visione di Olsen. Il portiere appare spostare il proprio corpo leggermente sulla sua sinistra per sottrarsi alla copertura del pallone da parte del suo compagno, egli sì davanti alla linea di visione.
Ricordiamo brevemente quale sia l’elemento fondamentale per considerare attiva una posizione di questo genere (pagina 85):

In questa circostanza non dobbiamo nemmeno chiederci se la linea di visione sia chiaramente ostruita poichè Olsen non perde mai il contatto visivo col pallone e nulla conta che lo stesso pallone passi davanti a Dzemaili, in un momento in cui il portiere della Roma si è già lanciato nel tentativo di intercettare il tiro di Mattiello.
Rete regolare, ovviamente controllata con molta puntigliosità dai VAR (fors’anche memori di quanto accaduto a Milano la settimana precedente).

Al minuto 51 l’unico errore di rilievo della giornata di Massa. Svanberg recupera il pallone al limite della propria area di rigore e gestisce un possibile contropiede del Bologna. Cristante, disinteressandosi completamente del pallone, lo ferma con una spallata sulla schiena:

Non si tratta di un fallo tattico.
Non si tratta di un fallo tattico perché il fallo tattico non esiste nel regolamento.
Cristante doveva essere ammonito per aver interrotto un’azione potenzialmente pericolosa. Non importa che la distanza dalla porta fosse di 70 metri, quel che deve essere valutato è che l’azione potesse rappresentare un pericolo per la squadra avversaria. Dalla prima immagine possiamo evidenziare che Svanberg, se non fosse stato fermato dall’avversario,

avrebbe avuto a disposizione gran parte del terreno di gioco per costruire un’azione potenzialmente molto pericolosa, senza calciatori della Roma davanti e con la squadra sbilanciata in avanti.
Cristante, già ammonito, avrebbe dovuto essere espulso. Due minuti dopo Di Francesco lo ha sostituito.

Milan – Atalanta 2-2, arbitro Doveri

Due episodi simili nella gara di San Siro ma con esiti opposti.

Al minuto 18 il Milan trova la rete del raddoppio con un colpo di testa di Bonaventura su cross di Calabria. L’assistente Marrazzo convalida la rete:

Spiace doverlo evidenziare ma si tratta di un errore piuttosto grave dell’assistente: azione statica, due soli calciatori da valutare, Bonaventura anche in presa diretta era parso oltre la linea del fuorigioco. Ad annullare la rete ci pensa il VAR, peraltro dopo un check veloce stante la chiarezza dell’azione.

Al minuto 91 l’Atalanta trova la rete del pareggio con Rigoni dopo un’azione confusa in area di rigore.
Se, nel caso della rete annullata a Bonaventura, l’assistente Marrazzo non può essere assolto, in occasione del pareggio dell’Atalanta, al contrario, è stato perfetto:

Rigoni è tenuto in gioco per millimetri da Romagnoli, come confermerà il VAR. Pareggio dell’Atalanta regolare.

Frosinone – Juventus 0-2, arbitro Giacomelli

Regge 80 minuti la difesa del Frosinone, per poi cadere per una rete di Ronaldo che, anche in tempi recenti, avrebbe sollevato un vespaio di polemiche infinite:

La posizione di partenza di Ronaldo è del tutto regolare.
Ricordiamo ancora una volta il fondamento di tale affermazione: sul fuorigioco non ci saranno più dubbi. Non si tratta di considerare un chiaro ed evidente errori o chissà quale altra fantasiosa teoria: con la tridimensionalità applicata al fuorigioco, le linee tracciate che vediamo trasmesse sono il risultato dell’elaborazione del software che, precedentemente, ha già provveduto a proiettare sul terreno di gioco la parte del corpo più vicina alla linea di fondo campo.
Non si tratta, inoltre, di scelta del frame: la valutazione del fuorigioco viene individuata nel momento in cui il pallone viene toccato dal calciatore (e non, come alcuni pensano, nel momento in cui si stacchi da piede).
Bravo, molto bravo l’assistente Mondin a valutare perfettamente un episodio di enorme difficoltà.

43 commenti
  1. Roberto
    Roberto dice:

    Gentile sig.Luca le ho scritto altre volte perché mi piace ciò che leggo,alcune volte mi ha risposto altre mi ha messo in moderazione…Ho letto per curiosità la sua carriera e ho notato che Lei ha esordito in serie A a 32 anni nel 2005,poi a novembre 2007 ha subito,purtroppo,un infortunio e ha smesso nel 2008 credo..Ora mi piacerebbe avere da lei un parere che ritengo importante.Visto che nel 2005 arbitrava in serie A ovvero negli anni bui,che idea Lei si fece in quegli anni da uomo di campo?aveva la percezione che c’era qualcosa di anomalo oppure riteneva che i suoi colleghi errassero perché uomini fallibili??in altre parole se la sentirebbe di darci un contributo su Calciopoli?La ringrazio comunque e continuerò a seguirla

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ho smesso nel 2009.
      Ho vissuto in prima persona Calciopoli e non è stata una bella esperienza (sebbene non sia mai stato sfiorato dall’inchiesta).
      Non voglio tornare a quel periodo ma ti assicuro che è stato complesso, soprattutto per chi ha dovuto interrompere l’attività ma riconosciuto innocente. Solo un arbitro venne condannato, è bene ricordarlo.

  2. Luca
    Luca dice:

    Luca non so se sei d accordo ma Irrati dopo che è diventato internazione non arbitra più come prima. Si non commette gravi errori ma non convince mai a pieno

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      No, non la penso così.
      E’ indietro di condizione ma sta recuperando: d’altronde ha chiuso la stagione a metà luglio in Russia, è normale che sia un po’ in ritardo. Ma domenica a Torino l’ho visto in decisa crescita.

  3. enrigo
    enrigo dice:

    Mi permette una disquisizione tecnica a margine del concetto di fuorigioco valutato dal Var in modo incontestabile? I frame successivi nell’acquisizione video hanno comunque un intervallo di circa 0,04 secondi, tempo sufficiente per permettere uno spostamento di qualche decina di centimetri degli atleti e del pallone, specie quando incrociano. La tecnologia 3D ha eliminato un aspetto di incertezza, ma proprio tutti non credo che siano eliminabili attualmente.
    Ciò detto, non so se pubblicherà un commento che le ho inviato sulla posizione di Ronaldo, ho trovato l’origine di quell’immagine fotografica, ossia un video ripreso da dietro, e mi pare che il frame “congelato” in quell’immagine sia nettamente successivo al tiro, quindi inutile.

    • Ivano
      Ivano dice:

      0,04 secondi per telecamere standard, che hanno una frequenza di campionamento a 25 fps, le telecamere professionali che riprendono la serie A hanno sicuramente una frequenza di campionamento più alta, almeno il doppio, altrimenti le regie non potrebbero produrre ogni tanto gli slow motion

  4. enrigo
    enrigo dice:

    Riguardo al contatto Belotti Albiol io penso che i torinisti non abbiamo mai reclamato il fallo da DOGSO, hanno infatti cominciato a reclamare vistosamente poco dopo l’assegnazione della punizione, probabilmente quando Koulibaly (fuori inquadratura) ha sparato via il pallone. Ciò detto, quel fallo di Albiol mi pare assai dubbio, su una palla lunga è lui che arriva prima, in virtù di un rimbalzo fasullo che inganna Belotti, la prende col ginocchio allontanandola, e a quel punto Belotti si blocca nella corsa e appena toccato sulle spalle da Albiol stira i piedi all’indietro e si lascia cadere platealmente. Forse Albiol è un po’ irruento, ma Belotti con molta furbizia inganna l’arbitro sulla reale dinamica. Successivamente mezza squadra del Torino circonda l’arbitro reclamando il giallo per Koulibaly (ma non era vietato chiedere l’ammonizione di un avversario?).

  5. Matteo
    Matteo dice:

    Buongiorno,

    in riferimento alla partita Torino-Napoli nella fattispecie nell’episodio dell’ammonizione di Abiol, credo che i giocatori del Torino chiedessero la seconda ammonizione di Koulibaly in quanto allontanava il pallone in modo plateale contro la decisione dell’arbitro.

  6. enrigo
    enrigo dice:

    Ho trovato in rete (non ho la fonte) questa inquadratura della posizione di Ronaldo che mi ha alquanto stupito, visto che nella foto che mostra lei francamente non avevo dubbi sulla regolarità della posizione:
    https://ibb.co/mx6149

    Si tratta forse di un frame successivo?

    • Massimo Sanguineti
      Massimo Sanguineti dice:

      Avv.Marelli,
      colgo ironia nel Suo “…a brevissimo..”.
      Significa forse che il bravo Orsato tornerà ad arbitrare magari anche la nostra beneamata Juve ?
      Un saluto e complimenti per il Suo blog.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Nessuna ironia (la stai usando tu, in realtà).
      Orsato è incappato in una stagione negativa nel complesso, Inter-Juventus è stata “pompata” forse eccessivamente.
      Detto ciò, Orsato è stato un arbitro favoloso, ha avuto un’annata così così ma, a Manchester in Champions’ e domenica scorsa, ho rivisto sprazzi dell’Orsato che siamo abituati a conoscere.
      Un arbitro non diventa uno scarsone all’improvviso, può capitare di incappare in giornate storte. Ma è un malcostume tutto italiano dimenticare tutto per ricordare solo l’ultimo episodio perché negativo.
      Personalmente sono convinto che Orsato sia un arbitro eccezionale e che, una volta ritrovata la condizione atletica migliore, tornerà ad essere quello di un anno e mezzo fa.

      Quel “a brevissimo” è un augurio a lui ed al movimento arbitrale in generale: ce ne fossero di Orsato…

  7. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno Luca, bell’articolo come sempre, è un piacere leggere le tue analisi ogni fine settimana. Una domanda, vedendo le designazioni del turno infrasettimanale in cui risulta assente, e considerato che non ha arbitrato neanche in questo fine settimana appena terminato, è verosimile dire che Banti è il nome più probabile per Juventus Napoli?

  8. Sergio ser.pu@tiscali.it
    Sergio ser.pu@tiscali.it dice:

    “Il protocollo non è mai cambiato, non è vero che se ne fa un uso minore. È stato soltanto aggiunto il termine ‘ovvius’, in certi episodi in cui è tutto chiaro non serve rivedere nulla. Rispetto allo scorso anno ci sono gli stessi controlli ed anzi più errori corretti. L’arbitro prova sempre a fare del proprio meglio, il Var è un salvagente, serve a fare giustizia”. E’ il virgolettato attribuito a Rizzoli che sembrerebbe dar ragione a Nicchi. Che ne pensa. Io, ovviamente, sul tema sono d’accordo con Lei. Complementi e grazie per il lavoro che fa anche per noi.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Rizzoli non poteva andare allo scontro con Nicchi, per ovvi motivi (ricordiamo che Rizzoli viene confermato annualmente proprio da Nicchi). Ma, tra righe, lo dice eccome che il protocollo è cambiato poco nelle parole ma molto nell’applicazione. D’altronde si può pensare che un turno di campionato con una sola review sia un caso, ma se in sei giornate le on field review sono state 6 in totale un motivo c’è…

  9. Giorgio Cesare
    Giorgio Cesare dice:

    Ciao Luca, tre brevi chiarimenti su Bologna Roma: Giusto il giallo su Pellegrini? De Rrossi è stato ammonito per SPA? Se sì, cosa potrebbe aver spinto Massa a non dare il secondo giallo a Cristante, dato che ha commesso un fallo quasi analogo? Grazie mille e complimenti per il blog

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Pellegrini e De Rossi sono ammonizioni perfette.
      In telecronaca è stato detto che Massa, fuori inquadratura, aveva messo mano al taschino per Cristante. Può essere che si sia ricordato che era già ammonito ed abbia preferito sorvolare. E’ un errore, in ogni caso.

  10. Kko
    Kko dice:

    Buongiorno, Luca, da avvocato sai meglio di me che una legge in termini di diritto costituzionale può nei fatti decadere perché non applicata. Non ti sembra che sui falli di mano fuori dall’area e sui palloni calciati via si stia sorvolando troppo?

    Ieri Molinaro ferma volontariamente col braccio un cross di Cuadrado l’ammonizione non arriva, Koulibali allontana il pallone, Perica e un paio d’altri calciano via con rabbia il pallone. Mi stupisce che non venga estratto il giallo perché sono situazioni oggettive non frutto di interpretazione.

    Come mai vengono sempre meno sanzionate queste situazioni?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sui palloni calciati via posso essere d’accordo anche se, lo ripeto, non hanno trasmesso l’episodio di Koulibaly a cui vi riferite e, pertanto, non posso esprimermi.

      Sul cross al centro dell’area non si ammonisce più da anni e per conseguenza del regolamento: un cross non è considerato come azione potenzialmente pericolosa (possono prendere il pallone in dieci all’interno dell’area) e la platealità non è più un elemento di valutazione.

    • Kko
      Kko dice:

      Allora ricordo male io. Mi ricordavo che il giallo fosse sanzione per l’interruzione volontaria di un’azione col braccio.

      In ogni caso in tema di ricordi ma perché è scomparso il fallo a due in area?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Il giallo automatico per il fallo di mano è stato abolito da almeno una quindicina d’anni.

      Sulle punizioni a due: se fosse per me lo abolirei del tutto tranne che per il fuorigioco. E’ un’ipotesi talmente marginale che non ha quasi motivo di esistere nel regolamento.
      Ricordiamo un elemento fondamentale: il gioco pericoloso si concretizza solo ed unicamente se NON c’è contatto tra calciatori. Quante volte capita? Una volta ogni sei mesi?

    • kko
      kko dice:

      nel novero di un discorso più ampio sulla modernizzazione del calcio e delle sue regole, non sarebbe una buona alternativa al calcio di rigore per tutti quegli interventi che in un qualche modo oggi passano impuniti o puniti troppo severamente?

  11. pasquale
    pasquale dice:

    Buongiorno Luca,
    vorrei chiederti chiarimenti sul rigore del Torino. Che fallo commette Luperto ? A me sembra che Berenguer si tuffi su di lui alla ricerca del rigore.

  12. Fabio
    Fabio dice:

    Luca una curiosità: ieri sera in diretta su Sky è apparsa evidente una bestemmia di Sportiello del Forsinone. pensi interverrà il giudice sportivo?
    grazie

  13. angel ros bw
    angel ros bw dice:

    il var, determinante per le valutazioni cosidette oggettive, è già un grande passo in avanti. Lo applicassero in tutti i campionati e soprattutto nelle coppe europee. Partissero da lì, come per il goal-line technology. Per il resto, secondo me, andrebbe messo mano prima al regolamento, in alcuni casi lacunoso, che lascia troppo margine alla valutazione soggettiva del singolo arbitro (e quindi anche alla buona e cattiva fede dello stesso)

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Il regolamento viene modificato ogni anno.
      Un esempio: la questione dei tocchi di mano è stata affrontata decine di volte e tutti gli elementi di valutazione presenti oggi sono il frutto della volontà di rendere il più oggettivo possibile il giudizio sugli episodi.
      La discrezionalità esisterà sempre: il calcio è un gioco di contatto e, come tale, è impossibile classificare tutte le fattispecie possibili. Se volessero scrivere un volume con tutte le fattispecie ipotizzabili, quel volume avrebbe almeno 10mila pagine. E mancherebbero sempre almeno 1000 pagine…

    • Roberto
      Roberto dice:

      Basterebbe punire tutti i falli di mano prescindendo dalla volontarietà, mi rendo conto che qualche caso sarebbe ingiusto ma non ci sarebbero più discussioni perché diventerebbe oggettivo.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ci hanno già provato, Mondiali di Francia 1998: esperimento abbandonato nel giro di un mese per gli effetti disastrosi. Si pensi, per esempio, al rigore conquistato da Baggio in Italia-Cile: Baggio mirò alla mano.
      Scelta assurda allora, fortunatamente non c’è nessuno che stia ripensando ad un follia come quella.

  14. jeanloupverdier
    jeanloupverdier dice:

    solo un chiarimento… qualche minuto dopo essere stato ammonito, a gioco fermo Koulibaly ha calciato il pallone lontanto dal punto di ripresa del gioco: era passibile di una seconda ammonizione? cosa dice al riguardo il regolamento?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Non qualche minuto dopo ma dopo l’ammonizione di Albiol. Almeno così si dice, perché non ci sono immagini ma solo le proteste dei calciatori del Torino. Proteste del tutto fuori luogo perché allontanare il pallone va punito in caso di intenzione ostruttiva del calciatore (perdere tempo, per esempio): in questa circostanza, se davvero Koulibaly avesse allontanato il pallone, l’ammonizione sarebbe stata senza senso dato che, avendo l’arbitro provveduto ad una sanzione disciplinare, il gioco non poteva essere ripreso se non dopo un fischio.
      Polemica sulla quale non mi sono minimamente soffermato perché totalmente infondata.

    • Alessio
      Alessio dice:

      Premetto che sono un tifoso del Toro e che dal punto di vista del gioco abbiamo strameritato di perdere ma da quello che leggo credo che l’episodio sia sfuggito anche a te… io ero allo stadio e in realtà Koulibaly non si limita ad allontanare semplicemente il pallone dandogli un calcetto come fanno praticamente tutti ma reagisce di stizza prendendo in mano il pallone e rinviandolo a mo’ di portiere a 50 metri di distanza… non è questione di perdita di tempo ma di reazione spropositata ad una decisione arbitrale…

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