Campionato sospeso? Tutte le bufale e le vere ipotesi alternative

Abbiamo assistito all’ultima giornata del campionato 2019/2020?
Non lo sappiamo, nessuno può davvero saperlo.
Possiamo immaginare che questa settimana sarà decisiva, valutando la crescita o l’attenuazione dell’emergenza contro cui tutti stiamo lottando.

Beh, per la verità non proprio tutti: in realtà abbiamo visto centinaia di persone poco intelligenti (e forse saremmo autorizzati a definirli in altro modo…) riversarsi sulle spiagge, nei bar, per le strade e davanti agli stadi per incitare la squadra al di là delle barriere poste dall’obbligo di porte chiuse.

Il coronavirus lo ricorderemo per decenni.
Per quanto riguarda il calcio potrebbe verificarsi quel che non è mai accaduto nel dopoguerra, cioè un campionato sospeso per un evento imprevedibile.

Ma cosa accadrebbe nel caso in cui le condizioni generali non fossero sufficienti a garantire la sicurezza di atleti, dirigenti, accompagnatori vari ed arbitri?

In questi giorni, come sempre capita in mancanza di sufficiente competenza, sono circolate le più astruse teorie: dalla validità della classifica alla fine del girone d’andata fino al congelamento della stessa all’ultima giornata completata.

Tutto falso.
Sono ipotesi completamente campate per aria.

Le norme che devono essere prese in considerazione sono solo due:
lo Statuto della Federazione (link);
lo Statuto della Lega Calcio Serie A (link).

Ebbene, in nessuno dei due Statuti è previsto alcunché in merito all’ipotesi di campionato definitivamente sospeso.
E non mi riferisco ad una sospensione per una calamità naturale (come in questo caso) ma in generale: non esiste alcuna base regolamentare che possa giustificare l’elaborazione delle teorie precedentemente evidenziate.

Cosa accadrebbe, dunque?

E’ oggettivamente impossibile immaginare cosa accadrà domani (a parte il fatto che sarà l’ennesimo giorno passato in casa, grazie alla possibilità di lavorare senza dovermi recare obbligatoriamente in ufficio. Sì, sono un privilegiato e non ha senso nasconderlo, ben sapendo che molti non possono godere della stessa mia opportunità), perciò possiamo al limite elencare quali potrebbero essere le soluzioni.

Tre le possibilità, dalla più improbabile alla più “logica”.

1 – situazione emergenziale, soluzione emergenziale: playoff per decidere lo scudetto, l’accesso alla Champions’ League ed all’Europa League della prossima stagione, la zona retrocessione.
Ipotesi che io stesso riferisco come “campata un po’ per aria” per diversi motivi:
– in dodici giornate sono disponibili 36 punti potenziali. Come decidere chi partecipa a cosa?
– per poter ottenere il via libera ad una tale soluzione c’è bisogno dell’unanimità (o quasi) dei voti in assemblea di Lega. Impossibile da raggiungere  per il motivo di cui sopra: chi accetterebbe di giocarsi solo l’Europa League con tutti quei punti a disposizione? E per quale motivo l’Atalanta (per esempio) dovrebbe accettare di giocarsi il quarto posto col Napoli che potrebbe essere a 12 punti di distacco?
Possibilità: 1%

2 – Annullamento del Campionato di Serie A e della Coppa Italia che rimarrebbero non assegnati per la stagione 2019/2020.
Per quanto concerne la qualificazione alle Coppe Europee, potrebbe valere legittimamente il concetto di classifica cristallizzata all’ultimo turno completato.
Anche in questo caso si aprirebbero infinite polemiche dato che sappiamo bene quanta differenza ci sia tra Champions’ League ed Europa League (Atalante e Roma), oppure tra Europa League e niente (Napoli, Milan, Verona, Parma, Bologna).
Ancor più complessa la vicenda relativa alla zona retrocessione: la differenza tra diritti televisivi di Serie A e Serie B è abissale, impossibile pensare a promozioni e retrocessioni basate su un campionato largamente incompleto.
Si potrebbe pensare ad un congelamento dei partecipanti: ma poi chi lo dice al Benevento che ha praticamente vinto il campionato da dicembre?
Allarghiamo la Serie A a 22 o 23 squadre?
Assurdo anche solo pensarlo.
Al di là del fatto che la strada è di ridurre la serie A a 18 squadre, difficile ipotizzare che le 20 di Serie A possano mai accettare di dividere i diritti televisivi con 2 o 3 squadre in più.
Perché 2 o 3, poi?
Perché le promozioni dirette dalla Serie B sono solo due, la terza è la vincente dei playoff tra le squadre classificatesi tra il terzo e l’ottavo posto.
E chi ci assicura che proprio queste sei società, escluse a tavolino dal finale di stagione, non pretendano di partecipare alla Serie A, legittimamente sostenendo che avrebbero vinto sicuramente i playoff?
Chiaro che, in questo scenario, anche la Supercoppa 2020/2021 verrebbe annullata, sempre che non venga sostituita con una formula allargata a più squadre (un po’ come la gemella spagnola).
Possibilità: 14%

3 – Rinvio dell’Europeo all’estate 2021, conclusione dei campionati tra giugno e luglio.
E’ l’ipotesi più probabile, al momento.
Infantino più chiaramente, Ceferin in modo più sibillino (come al suo solito…) hanno ventilato l’ipotesi che l’Europeo possa slittare di qualche settimana o all’anno prossimo.
Onestamente dubito che l’Italia sia il crogiuolo dell’epidemia.
Dubito seriamente che in Germania il virus sia selettivo, colpendo solo persone di età inferiore ai 50 anni che, grazie ad anticorpi supereroi, non permettono la morte di un singolo tedesco.
Dubito che i contagiati francesi, spagnoli, inglesi e di tutta Europa rimangano casi isolati.
Trovo semplicemente folle pensare che, nell’epoca della globalizzazione e dei viaggi a Londra, Madrid o Parigi con cento euro di aereo si possa pensare che non ci saranno conseguenze gravi anche altrove.
Se l’Italia arriverà alla sospensione del campionato (eventualità che ritengo solo questione di tempo: se non sarà dalla prossima settimana, sarà quella dopo), stessa conseguenza ci sarà anche altrove, a meno che non si voglia continuare a giocare davanti a 65000 spettatori come a Monaco di Baviera

con oltre 800 contagi accertati e con il Ministro della Salute che, alle 15.16 (proprio nel corso di Bayern-Augsburg), ha sollecitato un provvedimento per impedire lo svolgimento di qualsiasi competizione che coinvolga più di mille persone:

In Italia abbiamo cominciato a rinviare Inter-Sampdoria con meno di 80 contagiati, in Germania tutto sembra normale con oltre 800 casi accertati: oggettivamente non ha senso.
Sono pronto a scommettere che, tra due settimane, all’estero si renderanno conto di quanto abbiano sottovalutato un’emergenza di cui si conosceva la gravità in Cina da gennaio ed oggi in Italia.
Possibilità: 85%

Chiudo con un auspicio e, nel mio piccolo, un appello.
Comportiamoci da persone intelligenti.
Stare a casa da scuola non significa organizzare i coronavirus party per bambini e genitori, per giovani nei pub o per allegre famiglie in weekend fuori porta.
A sciare si può andare tra otto mesi, il weekend con la famiglia può attendere tre/quattro settimane, l’aperitivo ce lo possiamo anche risparmiare.

Cerchiamo tutti di rimanere a casa, superare assieme questa emergenza e smetterla di comportarci come degli idioti.
Aiutiamo i medici e gli scienziati ad arginare questo disastro, altrimenti ne pagheremo tutti conseguenze che nemmeno immaginiamo, in termini di perdite umane ed economiche.
Perché quel coso in copertina è invisibile ma non risparmia nessuno, tanto meno chi va a sciare o in spiaggia…

L’approfondimento sui recuperi della 26esima giornata verrà pubblicato tra un’oretta circa, il tempo di revisionarlo.

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14 commenti
  1. Ivan
    Ivan dice:

    Buongiorno Luca, mesi fa le scrissi che pensavo sarebbe stato interessante avere suoi commenti su arbitraggi di celeberrime partite del passato. Tipo Moreno in Corea del Sud – Italia. E lei aveva gentilmente risposto che la cosa poteva essere fattibile, e l’avrebbe valutata. Sapevo che non sarebbe stato facile, lei sottrae tempo al suo lavoro per ralizzare questo blog, e in tempi normali le partite da commentare sono moltissime, tra serie A e coppe. Ma ora andiamo incontro a qualche settimana speciale. E voglio essere ottimista parlando di settimane, e non di mesi. Pensa che potrà trovare tempo (e voglia!) di cimentarsi con quella proposta? Credo che i video per rivedere le partite più interessanti non manchino su YouTube et similari. Cordialmente.

  2. SIMONE
    SIMONE dice:

    A mi avviso, a seguito della positività di Rugani, è improbabile una ripresa del campionato il 4 aprile

  3. gus
    gus dice:

    Sono d’accordo. Abbiamo la fortuna di avere il “cuscinetto estivo” (cuscinone a dire il vero…), usiamolo per tutte le competizioni (come spero si faccia per la scuola…). Spostare l’europeo è l’unica scelta percorribile. E riduciamo le partecipanti alla serie A per le prossime stagioni. Questo dramma, come tutti, ci deve insegnare qualcosa

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      D’accordo su tutto tranne sulla riduzione delle partecipanti.
      O, meglio: riduzione sì ma non da quest’anno, non si cambiano le regole in corsa.

  4. Micheangelo
    Micheangelo dice:

    Ieri io ed mio amico siamo andati a camminare in montagna, come facciamo tutte le domeniche, in un posto pochissimo frequentato: nei settecento metri di dislivello percorsi non abbiamo incontrato altre persone. Certamente è una situazione particolare. Se uno si ingegna può trovare un modo di non rimanere tutta le settimana chiusi in casa pur rispettando le restrizioni dovute all’ emergenza. Certamente non è facile e nel mio caso è stato possibile per la passione delle camminate per i sentieri montani.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma no, certo, oggi sono andato a spasso tra i campi per due ore, non mi sono tappato in casa.
      Evito posti affollati, bar, pub, supermercati.
      Ma esco qualche ora ogni giorno, altrimenti impazzisco, abituato come sono a stare in giro 14 ore al giorno…

  5. Dario Testaverde
    Dario Testaverde dice:

    Buongiorno Luca, sa qualcosa in più sull’espulsione di Padelli? Saprebbe dirmi cosa ha detto all’arbitro?

  6. Luca
    Luca dice:

    Luca se la ultima ipotesi è la più probabile ci sarebbero problemi di calcio mercato e di play off di Europa League e Champions League

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, certamente.
      In un periodo di emergenza anche le soluzioni sono di emergenza.
      Andrà tutto sistemato e programmato.
      Per ora pensiamo a superare la crisi, poi penseremo a tutto ciò che questo comporterà.

  7. Carlo Basini
    Carlo Basini dice:

    Purtroppo la situazione italiana è molto grave, le (non)decisioni prese da gennaio in poi a livello politico sono state fallimentari ed anche oggi leggo di restrizioni via via più stringenti, quando dovrebbe essere il contrario, partire con divieti assoluti per contenere finchè è possibile contenere.
    Invece questo ficcare la testa sotto la sabbia provando a minimizzare, porta dei comuni (assessore alle pari opportunità e all’istruzione!!!!) ad organizzare “feste delle donne a un metro di distanza”, annullate dopo poche ore non perchè fosse una idea irresponsabile, ma “per le polemiche”… e grazie al… che ci sono polemiche.

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