Anticipo 6^ giornata, Inter-Fiorentina: hanno spento di nuovo il VAR? No, come già affermato più volte…

L’anticipo della sesta giornata di campionato ci offre una gara colma di episodi e che (come ho ripetuto più volte in precedenza) certifica il ridimensionamento dovuto ad una lettura più limitata dell’ambito di applicazione del VAR. Ci torneremo nell’approfondimento dei tanti episodi.
Svelando anche il motivo per cui la review sulla rete di D’Ambrosio è durata così a lungo.

Inter – Fiorentina 2-1, arbitro Mazzoleni

Serata non brillantissima del bergamasco, per una volta rivedibile dopo mesi di straordinarie prestazioni. Direzione imprecisa non tanto negli episodi (comunque complessi, tranne uno non scusabile) ma nella gestione complessiva della gara, tra qualche cartellino mancante ed alcune interpretazioni poco comprensibili.

Il primo episodio al minuto 19. D’Ambrosio recupera il pallone sulla parte destra dell’area di rigore della Fiorentina ed entra in contatto con Mirallas:

Chi frequenta questo spazio da tempo conosce la mia filosofia sui calci di rigore: sono qualcosa di molto serio (dato che portano alla segnatura di una rete nell’80% circa delle occasioni) e quel che li determina dev’essere altrettanto serio.
C’è un contatto tra i calciatori? Sì, c’è:

E’ un contatto meritevole di calcio di rigore? A mio parere questo non è mai calcio di rigore.
Il contatto è leggerissimo tra il piede sinistro di Mirallas e quello destro di D’Ambrosio. Il difensore dell’Inter, con furbizia, tenta in ogni modo di evidenziare questo minimo contatto.
Non sfugge all’approfondimento dell’episodio, però, che il contatto sia talmente leggero che D’Ambrosio cada ben dopo il contatto stesso:

Questi due fermo immagine sono successivi al contatto: D’Ambrosio è ancora ben saldo sulle sue gambe e, prima di cadere, porta avanti la gamba destra (precedentemente sfiorata dall’avversario).
In sintesi: un minimo contatto c’è ma veramente troppo poco per poterlo considerare meritevole di un calcio di rigore.
Ovviamente il VAR non interviene, trattandosi di un episodio che nemmeno si avvicina ad un chiaro ed evidente errore. Il VAR, su questo errore, non sarebbe intervenuto neppure lo scorso anno, nonostante una lettura più ampia del protocollo: siamo ampiamente nel concetto di valutazione soggettiva sulla quale la tecnologia non può e non deve mai intervenire.

A proposito del VAR: Irrati, come sempre, è stato perfetto nell’interpretazione del protocollo, con buona pace dei complottari in servizio perenne e sempre pronti a cercare disegni massonici studiati a tavolino. Ipotesi, per dirla in francese, talmente idiote da provocare un sorriso di compassione. Come i fatti, poi, hanno dimostrato.

Al minuto 40 l’episodio centrale della gara.
Apro una breve parentesi:

Questa è una mano.
Ora, se non mi credete fermatevi un attimo e controllate di persona: toccate la falange più piccola (quella sotto l’unghia, per capirci). Dopo averla toccata, chiedetevi: “questo polpastrello fa parte della mano?”.
Da quel che so, i polpastrelli fan parte della mano e, pertanto, un tocco di polpastrelli punibile fa parte della più ampia categoria dei tocchi di mano punibili.

Chiusa la parentesi.

L’Inter recupera un pallone sulla trequarti che giunge a Candreva, il quale crossa verso Icardi al centro dell’area:

L’azione prosegue e viene poi interrotta da Mazzoleni, avvertito dal VAR Irrati del check in corso.
Dopo circa un minuto, Irrati consiglia a Mazzoleni di rivedere l’episodio.
L’arbitro effettua la “on field review” (la settima da inizio stagione, la sesta in area di rigore, queste ultime tutte e solo per tocchi di mano) e concede il calcio di rigore. Giusto, per inciso, non ammonire il difensore Vitor Hugo poiché da anni, su un cross verso il centro dell’area, non è più prevista la sanzione disciplinare.

Due le domande a cui rispondere.
La prima: il tocco di mano è in area di rigore?

Risposta facile: sì, siamo in area di rigore. Al di là della sensazione visiva, la certezza del tocco all’interno dell’area la possiamo dedurre dalla posizione del piede sinistro di Vitor Hugo: esattamente sulla linea dell’area di rigore. Trovandosi il piede sulla linea, il braccio sinistro (aperto) non può che essere abbondantemente all’interno.

Seconda domanda: è un tocco di mano punibile?
Come vedete non affronto nemmeno il quesito se il tocco ci sia stato o meno: è scontato che la risposta sia affermativa, dalle immagini si nota perfettamente il contatto tra pallone e polso, con la mano che si apre e scarta indietro.

Ricordiamoci un aspetto fondamentale sulla punibilità di un tocco di mano: un difensore che si opponga con tale postura si assume il rischio di colpire il pallone e di veder punita l’inconferenza dinamica del movimento del braccio.
Il braccio di Vitor Hugo è decisamente troppo largo per poter essere giustificato.

Il tocco è indubbio e lo sarebbe anche se fosse stato con i soli polpastrelli (che, come abbiamo dimostrato in precedenza, fan parte della mano).
Calcio di rigore né severo né eccessivo: è un calcio di rigore semplicemente giusto.
Perché il VAR è intervenuto? Semplice: perché è stato un episodio del tutto sfuggito a Mazzoleni che, al limite, può aver avuto il dubbio sul tocco o meno.

Questo episodio è interessante per un altro motivo.
In presa diretta non mi sono accorto assolutamente di nulla, non mi era nemmeno sorto il dubbio che potesse esserci stato un tocco di mano. E’ stata la protesta (ad onor del vero molto civile) di Icardi e Candreva a mettermi “in allerta arancione”.
Mi ha ricordato il gol di Cutrone lo scorso anno in Milan-Lazio:

In quella gara l’attaccante del Milan segnò col braccio destro e nessuno se ne accorse. Ci fu una timidissima protesta del portiere della Lazio ma nessun giocatore di movimento della Lazio accennò una rimostranza nei confronti dell’arbitro.
I VAR, a loro volta, non si accorsero di nulla e non cercarono nemmeno le immagini da altra angolatura, proprio perché non sorse nemmeno l’interrogativo che qualcosa di irregolare fosse accaduto.
Ebbene, se i giocatori della Lazio avessero protestato, probabilmente ai VAR (come si dice in gergo arbitrale) “si sarebbe accesa la lampadina” che segnala di far attenzione a qualcosa sfuggito in un primo momento.

Secondo il mio parere ieri sera abbiamo assistito ad una sorta di “challenge indiretto”, cioè una protesta di Icardi con la quale è stata destata l’attenzione del VAR Irrati, che ha cercato immagini in più per valutare un’eventuale irregolarità del tutto sfuggita. E’ molto probabile che, in mancanza di rimostranze da parte del capitano dell’Inter, l’episodio sarebbe stato individuato in un momento molto successivo, rendendo impossibile qualsiasi correzione.
In conclusione: sono convinto che il rigore per l’Inter sia la conseguenza della richiesta di Icardi. Qualcosa che, appunto, possiamo definire come “challenge indiretto“: una richiesta di VAR attuata involontariamente con una protesta che, in un primo tempo, poteva sembrare del tutto destituita di fondamento.

Al minuto 57 protesta molto blanda anche della Fiorentina.
Su cross dalla destra Pjaca colpisce di testa il pallone che viene intercettato da D’Ambrosio:

La prospettiva inganna, ricordiamolo sempre.
Con la prima immagine i dubbi sono molti, con la seconda svaniscono
: D’Ambrosio colpisce il pallone con il petto. Bravo Mazzoleni, in questa occasione, a lasciar proseguire (peraltro, trovandosi in posizione frontale, aveva la prospettiva migliore di tutti, anche di chi stava guardando la gara in televisione).

Al 71esimo minuto contrasto sulla fascia destra d’attacco della Fiorentina tra Asamoah e Chiesa:

Mazzoleni fischia un calcio di punizione a favore della Fiorentina. Non ammonisce immediatamente Asamoah, probabilmente attendendo un aiuto sia dal quarto ufficiale che dal VAR (anche se non previsto dato che, per ricorrere alla tecnologia, è necessario assumere una decisione prima). Dopo una decina di secondi l’arbitro opta per il cartellino giallo.
La scelta è corretta.

Non ho alcun dubbio che Asamoah non avesse intenzione di colpire al volto Chiesa ma il regolamento è chiaro: un fallo imprudente non presuppone la volontarietà (anche perché, se volontarietà ci fosse stata, il cartellino avrebbe dovuto essere rosso per condotta violenta).

Al 75esimo si rinnova il duello tra Chiesa ed Asamoah, ed ancora nella stessa zona di campo. Chiesa controlla (maluccio, per la verità) il pallone e viene contrastato dal difensore dell’Inter:

Tackle in netto ritardo: Asamoah, ammonito pochi minuti prima, doveva essere nuovamente sanzionato e, pertanto, espulso per doppia ammonizione.
Questo, a mio parere, è l’errore più grave della serata di Mazzoleni: episodio di lettura semplice, non estrarre il secondo cartellino giallo è ben più di una sbavatura.

Al 76esimo minuto episodio molto discusso nel dopo gara e che vede protagonista (di nuovo, come del resto in tutta la serata) l’attaccante della Fiorentina Chiesa.
Entrato in area di rigore salta Asamoah e viene contrastato da Politano:

Chiesa era già in caduta o, perlomeno, in scarso equilibrio?
Senza alcun dubbio ma ciò non conta nulla per giudicare il contrasto effettuato da Politano.

Contrasto che è da considerare irregolare.
Il pallone, peraltro, è piuttosto lontano e, una volta fischiato il calcio di rigore, si sarebbe posto il problema del cartellino: giallo o rosso?
Ricordiamo la regola: in area di rigore ed in caso di tentativo di giocare il pallone, l’espulsione per DOGSO viene derubricata ad ammonizione mentre l’ammonizione per SPA viene punita col solo calcio di rigore.
Decisione difficile in questo caso: se Chiesa non fosse stato atterrato da Politano, probabilmente avrebbe recuperato il pallone in posizione parecchio defilata e con un angolo di tiro molto stretto.
Secondo la mia interpretazione, Politano avrebbe dovuto essere punito con un calcio di rigore e con il cartellino giallo.
Ed eccoci alla domanda regina: perché il VAR non è intervenuto?
Perché il VAR non è stato mai spento e mai riacceso: semplicemente, su questa tipologia di contrasti, i VAR non interverranno mai, sempre che (come ripeto ogni volta) non si decida di tornare indietro all’utilizzo della scorsa stagione. Non è certo un caso che Irrati non abbia consigliato la “on field review“: questa è la linea tenuta ai Mondiali e che stiamo vedendo in questo inizio di campionato, nel solco di un protocollo interpretato al fine di correggere solo “errori eclatanti”, come annunciato il 4 giugno scorso dal designatore Rizzoli.
Con buona pace di chi pensava che il VAR fosse stato “riacceso”: in realtà, nell’ultimo turno, il VAR era intervenuto solo per rilevazioni oggettive mentre l’episodio appena approfondito appartiene alla categoria della valutazione soggettiva, sulla quale sarà ben difficile vedere “overrules”.

L’ultima nota sulla rete decisiva, avvenuta al 79esimo.
D’Ambrosio passa il pallone ad Icardi, il quale chiude il triangolo col compagno che conclude battendo il portiere avversario.
Il difensore dell’Inter è in posizione nettamente regolare.
Che cosa hanno dunque controllato per così lungo tempo?
Hanno controllato un particolare di difficilissima interpretazione ma sfuggito a tutti:

Non hanno controllato la posizione di D’Ambrosio bensì quella di Icardi sul primo passaggio, in particolare la posizione del suo piede e di quelli del difensore, come evidenziato dal rettangolino rosso.
Come sempre, in questi casi, nulla quaestio: con la tecnologia tridimensionale, la posizione di Icardi è certamente regolare, non ci sono margini di discussione sulla strumentazione che calcola oggettivamente la parte utile dei corpi più vicina alla linea di fondo campo.

110 commenti
  1. Paolo
    Paolo dice:

    Sig.marelli buona sera,per la prima ammonizione di asamoah chiesa è in evidente fuorigioco e nessuno tra guardialinee e arbitro se né accorto..quindi quell azione non doveva nemmeno proseguire
    Cordiali saluti

    • Fabio
      Fabio dice:

      E’ vero che è stato visto il giorno dopo, però si tratta pur sempre di un doppio errore (fuorigioco non fischiato e seconda ammonizione non data) che viene involontariamente compensato.
      Sottolineo involontariamente perchè non era certo intenzione dell’arbitro farlo.

  2. Carlone
    Carlone dice:

    buongiorno Luca,
    grazie per l’analisi. Io ero allo stadio proprio vicino alla zona incriminata. Ti dico l’impressione che ho avuto in tempo reale:
    1) su d’ambrosio non è rigore,
    2) vitor hugo ho avuto la percezione che la palla cambiasse traiettoria, quindi che la toccasse di mano.
    3) mi aspettavo il secondo giallo per Asamoah
    4) su Chiesa non mi sono posto il problema, perché era in caduta prima del contatto con Politano

    grazie comunque per l’analisi dettagliata

  3. pasquale
    pasquale dice:

    Buongiorno Luca.
    concordo su tutto tranne che sul rigore dato all’Inter. Visto che quest’anno il Var non interviene quasi mai, perché ci deve essere un chiaro ed evidente errore, secondo me non sarebbe dovuto intervenire nemmeno lì visto che il fiorentino sfiora appena la palla che, tra l’altro, non cambia nemmeno direzione, quindi non arrecando nessun danno all’Inter.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non c’entra nulla che il pallone cambi direzione e che Vitor Hugo “sfiori” solamente: il tocco di mano c’è stato, Mazzoleni non poteva vederlo, Irrati se ne è accorto.
      Il rigore è netto.

  4. Luca Sellitto
    Luca Sellitto dice:

    Mi dispiace caro Marelli di solito sono d’accordo con te…ma come tanti non ti sei accorto che sulla partenza dell’azione del primo giallo ad Asamoah Chiesa è in netto fuorigioco. Addirittura di metri. L’azione andava fermata e si doveva ripartire con una punizione a favore dell’Inter

    • luk
      luk dice:

      Grazie della considerazione ma prima di dedicarmi quell’approfondimento avresti dovuto spiegare bene cosa intendevi con “poco intelligenti”. Tu ieri hai scritto in alcune risposte che il fuorigioco non sana l’intervento di Asamoah. Ecco. Sicuramente non è stata colpa tua ma di chi ha selezionato gli episodi perchè nessuna moviola ne ha parlato. Quindi mi spiace se ho urtato la tua suscettibilità rendendomi colpevole di lesa maestà. Ma scrivere che il fuorigioco non sbandierato non sana l’errore successivo perdonami ma mi pare una grossa castroneria perchè è una conseguenza del mancato sbandieramento. Poi che Asamoah sbracci nessuno lo nega ovviamente. Ingenuo lui perchè penso volesse solo proteggere la posizione visto che era nettamente in possesso palla e non ha visto assolutamente dov’era la faccia di Chiesa

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ieri, in alcune risposte, non ho scritto un bel niente di questo episodio dato che non avevo mai visto quelle immagini sul fuorigioco (immagini che sono saltate fuori ieri sera).
      Almeno non inventare risposte che non ho mai dato.

      Sul resto del messaggio non rispondo nemmeno: non ha senso rispondere su mie presunte spiegazioni inventate di sana pianta.

  5. enrigo
    enrigo dice:

    Una domanda: se Mazzoleni avesse fischiato rigore su D’Ambrosio nel primo leggero contatto che ha esaminato, il VAR sarebbe potuto intervenire per correggerlo? L’anno scorso come quest’anno ci sarebbero stati i margini per un “suggerimento” all’arbitro di cambiare idea?

  6. Giulio
    Giulio dice:

    Caro Luca due domande

    1) mi sembra che sul gol di Chiesa Benassi intervenga in maniera fallosa su Nainggolan toccando nettamente il piede rispetto alla palla. Non avrebbe dovuto esserci chiamata arbitrale?

    2) sul primo giallo di Asamoah, mi sembra che Chiesa parta in posizione di netto fuorigioco, per cui andando poi a contestare il possesso allo stesso Asamoah il guardalinee non avrebbe dovuto chiamare il fuorigioco prima? Fosse accaduto non ci sarebbe stata ammonizione per Asamoah e non parleremmo di mancata espulsione o sbaglio?

    Sul contatto Politano Chiesa mi pare invece valgano le considerazioni fatte per D’Ambrosio Meirallas sull’entita Dell’intervento (inoltre Chiesa inizia a cadere ben prima del tocco di Politano)

    Grazie mille e buona serata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – no, normalissimo contrasto di gioco. Forse, e dico forse, Benassi tocca la punta dello scarpino di Nainggolan, troppo poco per poter pensare ad un tackle punibile;

      2 – Sembra, sì.
      E, soprattutto, sono immagini rese pubbliche il giorno dopo e da una telecamera che non fa parte delle riprese ufficiali. Una roba tristissima tirar fuori queste immagini per giustificare l’ammonizione di Asamoah: ieri era un’ammonizione discutibile per la dinamica, oggi è diventata discutibile per un fuorigioco (che potrebbe esserci, inutile negarlo) scovato una giorno dopo. Peraltro, in caso di rilevazione tardiva del fuorigioco, quell’ammonizione non sarebbe stata revocata trattandosi di fallo imprudente.

      Ripeto: una roba penosa. Ormai è la moviola della moviola: si cercano episodi precedenti per giustificare quanto accaduto dopo.

  7. Alberto
    Alberto dice:

    Capisco la filosofia sui calci di rigore e condivido la pesantezza di questa punizione nei confronti di chi la subisce. Credo però che il regolamento e la sua applicazione dovrebbero essere quanto di meno filosofico ed interpretabile esista al mondo. Un contatto in area non dovrebbe essere giudicato, ma rilevato, come in un certo senso avviene nel basket ad esempio. Se poi la pena che ne consegue è eccessiva, allora si potrebbe essere rivoluzionari su questo (ad esempio allontanando il dischetto del rigore o riducendo l’area di rigore) piuttosto che filosofici e soggettivi nelle interpretazioni. Un saluto

  8. Agostino
    Agostino dice:

    Caro Luca, mi permetto di essere informale in quanto siamo due volte colleghi. Mi piacerebbe affrontare un discorso in modo provocatorio, nel significato buono, cioè provocando una riflessione. Ammettiamo in ipotesi che chi corre come Hugo con le braccia larghe in parallelo all’avversario versi in stato di dolo eventuale ossia si assume su di sé ed accetta il rischio di commettere un fallo di mano. Allora in tesi, applicando lo stesso ragionamento dovremmo poter sostenere che chi sbraccia in modo plateale come Asamoah con l’avversario che lo contrasta nelle vicinanze si assume si di sé ed accetta il rischio di colpirlo al volto. Ma allora verserebbe anche lui nella medesima situazione psicologica di dolo eventuale e se ricordo bene colpire o tentare di colpire un avversario con un arto superiore non dovrebbe comportare l’espulsione? Un caro saluto ed a presto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, molto interessante il concetto.
      Però dobbiamo tenere distinti gli ambiti sportivi e penali: le similitudini possono esserci ma fino ad un certo punto. Non a caso il regolamento non prevede la volontarietà nel giudizio dei falli di gioco ma solo per il tocco di mano. Nel caso di Asamoah è verissimo che si assuma il rischio di commettere un fallo imprudente non controllando adeguatamente il movimento delle braccia: ed infatti escludo che Asamoah volesse assumersi il rischio di commettere una condotta violenta, perché tale condotta è connotata dalla volontarietà di provocare un danno all’avversario.
      Spero di aver compreso la tua “provocazione”.
      Un caro saluto, doppio collega.

    • Agostino
      Agostino dice:

      Capita perfettamente. E non ne avevo dubbi. Grazie per le riflessioni che fai e ci permetti di fare con il tuo blog!

  9. Quinti
    Quinti dice:

    Ciao Luca.
    Il challenge tipo NFL annullerebbe quella sorta di ombra che purtroppo a volte rimane con questo protocollo Var.Lo dico dal primo giorno,favorevolissimo alla Var ma non come è ora,c’è troppa discrezionalità.Il rigore dato all’Inter,simil-challenge,è la riprova.
    2 chiamate per tempo a squadra,se hai ragione non perdi il challenge,e tutte le reti sempre riviste.
    Che ne pensi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo.
      E sono convinto che ci arriveremo.
      La NFL ci ha messo 20 anni per arrivare al challenge (introdotto, se non ricordo male, nel 1999), il calcio credo che lo introdurrà nel giro di 2/3 anni: vedremo se ci azzecco…

  10. mirco
    mirco dice:

    Il rigore su D’Ambrosio non l’ha visto lei, i tifosi viola e della Juve, oltre a Mazzoleni. La frase “come si vede dalle immagini” , mi permetto di dire come si vede dalle immagini il giocatore viola tocca il giocatore dell’Inter che cade, il resto è un suo libero pensiero. Il rigore è netto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono pronto a scommettere che, per Lei, non è rigore su Chiesa ed Asamoah non doveva essere espulso. E forse la prima ammonizione è stata eccessiva, giusto?

  11. Felice Nicola
    Felice Nicola dice:

    una curiosità: a termini di regolamento è giusto non dare il corner su rinvio sbagliato del portiere???

    se (mitica scena fantozziana) si fosse fatto autogol avrebbero convalidato la rete??

    complimenti per l’analisi (anche se da interista non sono completamente d’accordo soprattutto sul rigore su Chiesa )

    verso fine primo tempo si parlava di una simulazione (sempre di Chiesa ) per ottenere un rigore nel caso manca un cartellino giallo (e quindi rosso) proprio a lui

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ammetto di essermene dimenticato, anche se l’avevo appuntato.
      E’ una fattispecie particolare perché il pallone non è mai stato in gioco. Il pallone, per essere in gioco su calcio di rinvio, deve uscire dall’area di rigore.
      Nel caso da te citato il portiere ha calciato il pallone oltre la linea di fondo campo ma prima che lo stesso superasse la linea di delimitazione dell’area di rigore. Per tal motivo, non essendo mai stato il pallone in gioco, il calcio di rinvio è stato giustamente ripetuto.
      Se, per ipotesi, il portiere avesse calciato il pallone nella sua porta, si sarebbe ripreso ugualmente con un calcio di rinvio.

      Su Chiesa l’episodio a cui si riferisce la presunta simulazione è nel secondo tempo ma non c’è veramente niente: Chiesa, su un contatto che c’è (ma che non ha alcun elemento di irregolarità) cade a terra (non è vietato), non protesta e si rialza subito tentanto il recupero del pallone. Non c’è fallo ma, lo ripeto, non è vietato cadere.

  12. Roberto
    Roberto dice:

    detto con simpatia, dalla lettura degli interventi viene da chiedersi se questo non sia il blog di inter-channel … 🙂

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Detto con simpatia: è tutto il giorno che arrivano messaggi che contestano le mie valutazioni sul rigore da assegnare alla Fiorentina e sull’espulsione da comminare ad Asamoah.
      Detto sempre con simpatia: se proprio non hai niente da fare, se hai tempo di scrivere scemenze del genere, dedicati a qualcosa di più costruttivo. Che ne so, uno di quei cosi con le pagine scritte fitte fitte. Sì, sì, hai capito: prova a leggere un libro. Magari riuscirai ad imparare a comprendere un testo facile…

      Saluti ed un abbraccione, robiola.

  13. tONj
    tONj dice:

    Luca scusa, nel fallo di mano non c’è più la considerazione del “movimento della mano verso il pallone” ? Grazie

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      E’ solo UNO DEGLI elementi da considerare. Può anche mancare (come in questo caso, anche se è affermazione discutibile) ma sono sufficienti altri elementi per determinare la punibilità di un tocco di mano.

  14. Francesco
    Francesco dice:

    Luca, a mio avviso nn c’ era il rigore su d’ Ambrosio nel primo tempo, come giustamente affermi, così come nn c’è contatto da rigore tra Politano e Chiesa, è un contatto minimo. Sul primo giallo su Asamoah avrei un po’ da ridire,a mio avviso è eccessivo. Un saluto.

  15. Luca
    Luca dice:

    È la prima volta che non condivido la tua opinione ( bisognerà segnarla sul calendario ) comunque sul rigore presunto su chiesa secondo me il contatto e al limite ma non punibile con un calcio di rigore infatti Politano entra in modo brusco ma la caduta e dovuto sopratutto perché è sbilanciato infatti la caduta e in avanti e non verso la destra

    • Alessio
      Alessio dice:

      Anche secondo me non è rigore… mi sembra che Politano segua la sua linea di corsa verso il pallone e sia Chiesa che, già in caduta cerchi il contatto… cosa che, come molti altri giocatori, fa un po’ troppo spesso cercando di ingannare l’arbitro… colgo l’occasione per esprimere un pensiero che ho da molto tempo e cioè che si danno poche ammonizioni per simulazione, i giocatori cadono con troppa facilità e amplificano enormemente i contatti (soprattutto i colpi in faccia)… a volte li vedi stramazzare al suolo urlanti e gementi per poi saltare come grilli un attimo dopo… io utilizzerei il VAR anche per questo…
      A mio avviso non è difficile vedere se l’attaccante cerca il contatto, lo si vede anche dal modo in cui uno cade… un esempio il rigore per la Lazio domenica scorsa con tuffo in bello stile di Caicedo.. ok che il contatto c’è ma non puoi cadere in quel modo, non è naturale, vuol dire che avevi già l’idea di procurarti il rigore…

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      I calciatori, in area di rigore, hanno sempre un piano B: “o cerco di segnare, altrimenti provo a procurarmi un rigore”. Detto ciò, il rigore su Caicedo di domenica era netto, tanto che non ho nemmeno ritenuto di doverne parlare.

    • Francesco
      Francesco dice:

      Hai anche ragione sul fatto che sia caduto in avanti, ma di fatto ha impedito a chiesa di poter arrivare sulla palla, magari sarebbe caduto da solo, ma non lo possiamo dire.

  16. Luca
    Luca dice:

    Luca non concordo sul secondo giallo che doveva essere estratto ad Asamoah secondo me quello non è giallo per il semplice motivo che Chiesa anticipa asamoah mentre sta passando la palla ed è impossibile per asamoah fermare il piede perché è già sullo slancio

  17. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Buon pomeriggio Luca analisi perfetta come sempre , aspettavo di leggere cosa ne pensavi del tocco di mano. Io da tifoso neroazzurro ho detto in diretta che Politano non aveva fatto fallo , ma mi fido della tua imparzialità e competenza.Una curiosità quanto il portiere della Fiorentina ha sbagliato a fare la rimessa mandando la palla fuori , perché non è stato dato calcio di angolo?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Porca miseria, mi sono dimenticato di inserirlo! Accidenti a me!

      E’ corretto ripetere il calcio di rinvio: il pallone, infatti, non è mai uscito dall’area di rigore ma è finito sul fondo prima. Pertanto non è mai stato in gioco. Se invece di tirarlo fuori l’avesse calciato nella propria porta, ugualmente sarebbe stato ripetuto il calcio di rinvio.

  18. Massimo B.
    Massimo B. dice:

    Buongiorno Luca, grazie per l’approfondimento.
    Mi è sorta una domanda leggendo l’articolo, al passaggio: “Perché il VAR è intervenuto? Semplice: perché è stato un episodio del tutto sfuggito a Mazzoleni che, al limite, può aver avuto il dubbio sul tocco o meno.”
    Astraendo dall’episodio oggetto di analisi, come funziona la comunicazione VAR/arbitro per stabilire se si è verificato un “chiaro ed evidente” errore? Se avviene un fallo in area, l’arbitro può averlo giudicato (rigore o azione regolare) oppure può non averlo visto del tutto: è ipotizzabile che i VAR chiedano all’arbitro se ha visto/giudicato per applicare il metro “chiaro ed evidente errore”?
    Spero di non aver ingarbugliato troppo la domanda :/
    Grazie!

  19. Sorrentino S
    Sorrentino S dice:

    Sul presunto rigore su chiesa, trovo che la sua interpretazione è del tutto errata. Chiesa é in volo perché sImola, mentre è in volo va a sbattere contro il giocatore dell’inter, ed é rigore ???? Per me è secondo giallo ed espulsione.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Il soldatino (come mi definisci con non invidiabile educazione) non si sofferma su episodi inesistenti. Contrasto normalissimo di gioco, Baselli (forse) pizzica lo scarpino di Nainggolan che, a sua volta, non accenna nemmeno la minima protesta. E non si tratta di un calciatore molto propenso ad accogliere le decisioni arbitrali…

  20. mirko
    mirko dice:

    Salve, volevo far notare un episodio del quale non si è parlato. Durante l’azione del pareggio della Fiorentina ho notato che Nainggolan ha subito fallo quando hanno recuperato palla. Lei non ritiene che la Var sarebbe dovuta intervenire ed annullare la rete? Grazie

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      No, non l’ho affrontato perché non trovo nulla di irregolare, è un contrasto. Forse viene pizzicato scarpino di Nainggolan ma è veramente troppo poco per poterlo considerare irregolare.
      Se si dovessero affrontare questi contrasti, tutte le partite finirebbero 0-0

  21. Antonio
    Antonio dice:

    l’analisi mi pare molto corretta. Condivido l’interpretazione della terna arbitrale sull’episodio di D’Ambrosio. L’unica cosa che non riesco a comprendere è perchè lei non ritiene sovrapponibile questo episodio all’episodio che ha visto Chiesa come protagonista nell’area nerazzurra. Un cordiale saluto.
    Antonio

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Perché sono molto differenti: D’Ambrosio viene toccato leggermente sul piede destro, non perde nemmeno l’equilibrio e cade molto dopo, addirittura dopo aver compiuto due passi. Chiesa, al contrario, viene contrastato sul un fianco da Politano che lo prende in pieno col corpo. Possiamo discutere sul rigore in sé ma non sono affatto episodi simili.

    • Bralin
      Bralin dice:

      Buon giorno io sostengo e come lei ne sono certo che è chiesa a cadere su politano… poi si può dire tutto anche chi i contatti sono minimi

  22. Luca
    Luca dice:

    Le foto aiutano ma ingannano anche, per una valutazione precisa delle azioni servirebbe un filmato e dall’angolazione giusta poi… Mi piacerebbe rivedere con dei filmati la presunta seconda ammonizione di Asamoah, che per me è un contrasto di gioco, probabilmente falloso, ma non da ammonizione (il piede è di “piatto”, il ginocchio è piegato e il tentativo di intervento è sul pallone e praticamente istantaneo con Chiesa), e soprattutto il contatto Politano Chiesa, perché dalla foto sembra che Politano sia davanti a Chiesa e che cerchi al massimo un contatto spalla contro spalla e senza nemmeno scostarsi dalla sua traiettoria di corsa che è verso il pallone. Chiesa sembra essere dietro Politano e in tuffo, perché è rigore?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sul secondo giallo ad Asamoah stai citando elementi per il cartellino rosso che non hanno attinenza con l’imprudenza. Che il calcio sia di piatto o di collo non conta nulla, conta l’imprudenza del gesto (che c’è tutta).
      Su Politano davanti a Chiesa non mi soffermo nemmeno: va bene discutere sul contatto, non va bene inventare circostanze inesistenti.

  23. Valerio
    Valerio dice:

    Buongiorno Luca.
    Senza entrare nel merito di nessun episodio. Essendo molto difficile stabilire la volontarietà di un tocco di mano, prima di valutare elementi come braccia larghe e movimenti consoni ecc, non sarebbe più logico almeno inizialmente, porsi la domanda: “se il difensore avesse voluto toccare il pallone con le mani a tutti i costi, avrebbe fatto quel movimento?”

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ripeto: sul fallo di mano il concetto di volontarietà si è spostato di molto su quello di colposità, motivo per cui nessun difensore (o quasi) ha mai intenzione di toccare il pallone con mano/braccio.
      Gli elementi di valutazione sono stati inseriti proprio per cercare degli elementi condivisi sui quali basare le valutazioni.

    • Valerio
      Valerio dice:

      Intanto grazie per la risposta. Non voglio esagerare ma semplicemente quello che scrivevo sopra sarebbe un modo nuovo per approcciare i diversi casi, ed oltre a riportare il concetto verso la volontarietà (cioè verso quanto scritto nelle regole), aiuterebbe molto nell’interpretazione.
      Provi se le va, a valutare partendo dalla domanda che proponevo i casi di DeSciglio in Milan-Juve, il caso di Dimarco in Inter-Parma, il caso di Hugo di ieri.
      Grazie ancora.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      La fattispecie del tocco di mano è maledettamente complessa, le indicazioni inserite sia nel regolamento che nelle varie linee interpretative tendono a rendere il più oggettivo possibile il giudizio su questa tipologia di azioni. Non si arriverà mai ad una regolamentazione rigida, quasi tutti gli episodi di questo genere sono differenti.

  24. irma
    irma dice:

    buongiorno. il passaggio in cui si evidenzia che la civile protesta di icardi risulta essere in fin dei conti un challenge indiretto, mi ha acceso a sua volta la lampadina della curiosità, ovvero quella relativa alla ipotesi di introdurlo a titolo definitivo, concedendo alla squadra (portavoce il capitano, quale icardi stesso è) la possibilità di appellarsi al challenge in un numero di casi appositamente regolamentato, come avviene in altri sport come la pallavolo. è un’ipotesi ancora in discussione o, almeno per il momento, è stata accantonata? grazie

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sono d’accordo, sempre sostenuto.
      Ed anche Rizzoli lo è, tanto che ha proposto all’IFAB l’introduzione dei challenge. Purtroppo l’IFAB l’ha bocciato, almeno per ora.

    • Stefano
      Stefano dice:

      Da quanto ho capito l’ECA invece ne vuole fortemente l’introduzione, speriamo possa avvenire a breve perché sarebbe sicuramente utile per placare gran parte delle polemiche sul tema “oggi il VAR è spento” nonché limiterebbe le sceneggiate dei giocatori in campo. A questo punto più si protesta più è probabile richiamare indirettamente l’attenzione dei VAR

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Su episodi invisibili come questo sì.
      Sul 99% degli episodi le proteste sono inutili ma, oggettivamente, questa è una di quelle circostanze in cui una protesta può anche essere “utile”.

  25. Diego B.
    Diego B. dice:

    Buongiorno avvocato,
    Dall’alto della mia ignoranza, volevo chiederle un commento un po’ più approfondito sul perché considera irregolare il contrasto di Politano. Come mai è tale, se Chiesa era già in caduta? Non si può dire che se lo sia ritrovato addosso? Sulla base di questo, a me verrebbe da dire che il contrasto non sia “serio” a sufficienza per determinare il calcio di rigore.
    Grazie per il suo blog e per la pazienza

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Perché Politano corre velocemente verso Chiesa, sicuramente per intercettare il pallone. Il problema è che il pallone non lo vede nemmeno e Politano stesso contrasta piuttosto nettamente l’attaccante della Fiorentina.
      Difficile, veramente difficile considerare nei limiti un contatto del genere, a prescindere dall’inizio di caduta o meno.

    • Guido Traficante
      Guido Traficante dice:

      Mi scusi, però lei dice che Chiesa avrebbe recuperato il pallone senza il contrasto di Politano. Ma se era in caduta, come fa a essere certo che avrebbe recuperato la palla? A me sembra un contrasto simile a D’Ambrosio – Mirallas, giustamente non punito con il calcio di rigore. Grazie per le sue disamine serie e competenti.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Che fosse in caduta lo stai dicendo tu, non l’ho mai scritto. Ho scritto che “può essere” ma non ne ho certezza. L’unica certezza è che Politano colpisca nettamente Chiesa e la caduta è più dovuta al fallo che allo sbilanciamento precedente.

      Grazie per i complimenti, sempre graditi.

  26. Fabio
    Fabio dice:

    Scusa Luca, abbi pazienza, ma trovo una incoerenza con il tuo concetto “il rigore è una cosa seria” e va concesso solo per “episodi seri”. Se non va dato per il lieve contatto tra Mirallas e D’Ambrosio, perchè mai va dato per il lievissimo tocco di mano di Vitor Hugo, del quale (quasi) nessuno se n’era accorto perchè non ha deviato la traiettoria del pallone (posto che, fra l’altro, è pure involontario ed eventualmente punibile solo per il braccio un pò largo)?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ma sono fattispecie del tutto differenti: il contrasto tra calciatori va valutato nella sua entità, il tocco di mano è un tocco di mano e basta. Nel caso del contrasto tra calciatori bisogna valutare tanti aspetti, nel tocco di mano solo ed esclusivamente la volontarietà, sulla base di parametri piuttosto chiari.
      E’ come confondere mele e pesche: hanno più o meno la stessa forma ma sono del tutto differenti.

    • franco
      franco dice:

      veramente va valutata la congruità del gesto….tra l’altro il braccio è parallelo alla spalla e non va ad occupare spazio.Ormai squadre come l’Inter hanno come unico scopo quello di andare sull’esterno e crossare a caso(lo fanno 50 volte a gara e prima o poi una mano la prendi….)Non è un caso che questi rigori sono sempre più frequenti mentre una volta erano rarità(vedi Baggio ad Italia-Cile 98)

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Vabbé, arrivare a scrivere che l’Inter crossi al centro per cercare rigori mi sembra fuori da ogni logica. L’esempio del Mondiale 1998 non c’entra niente: in quella manifestazione venne introdotta la punibilità di qualsiasi tocco di mano, regola abolita in fretta e furia perché (in quel contesto sì) c’era un vero e proprio tiro al bersaglio per conquistare rigori inesistenti.

  27. Domenico
    Domenico dice:

    Salve Luca, chiederei un paio di chiarimenti. Una questione mi chiedo da sempre: il medesimo fallo, commesso fuori area, rispetto che in area, deve essere sempre ugualmente sanzionato? O la discrezionalità dell’arbitro consente di decidere se lo stesso contatto, in area non sia da punire con un rigore? Mi riferisco alla tua “filosofia sui calci di rigore” e l’episodio dei presunti rigori su D’Ambrosio e Chiesa. In queste situazioni, si ha la sensazione che fuori area, un arbitro sia più propenso a sanzionarli, quindi ritenendoli falli punibili, mentre in area viga quella necessità di un qualcosa di più consistente. Correggimi se sbaglio, a termini proprio di regolamento.
    Secondariamente, e a voler essere un po’ fiscali, l’assegnazione del rigore per tocco di mano di Vitor Hugo non sarebbe proprio correttamente eseguita da protocollo, se effettivamente è andata come descritto (segnalazione di Icardi, Irrati accende la lampadina). O quantomeno si può parlare di una certa zona grigia.
    Grazie, un saluto

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      1 – certamente. Spesso, purtroppo, falli più leggeri vengono puniti più in area di rigore che nel resto del terreno di gioco, ne sono consapevole ma ciò è dovuto anche al fatto che i calciatori, in area, tendono a volare molto di più e per ovvi motivi;
      2 – Quello è un concetto che prescinde dal protocollo, è una valutazione personale ed interpretativa della specifica fattispecie.

  28. Giorgio
    Giorgio dice:

    E’ vero che nel regolamento si parla solo di “contatto” con il pallone ma mi chiedo: possiamo, nel caso che il pallone sfiori solamente le dita, ritenere esistente (perdonami l’analogia) il nesso causale? Se il pallone non subisce nessuna deviazione di traiettoria come si deve comportare l’arbitro: deve dare rilevanza a quel tocco? E, domanda ulteriore: con le magliette invernali a manica lunga, se il pallone in quella stessa situazione “sfiorasse” la maglietta del giocatore, sarebbe fallo di mano? Grazie

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      La risposta nella tua prima riga: il regolamento si sofferma sul contatto, non sulle conseguenze del contatto.
      Ovviamente no, il tocco della maglietta non è irregolare. Non a caso, per evitare problemi del genere, le divise sono diventate molto aderenti, anche quelle a maniche lunghe, non si vedono più magliette con maniche svolazzanti.

  29. Lor
    Lor dice:

    Ciao, mi ha molto colpito l’analisi finale sul possibile fuorigioco di Icardi. Allo stadio infatti tutti si domandavano cosa ci fosse da guardare con tanta attenzione. Una riflessione circa una possibile evoluzione regolamentare: mettiamo che Icardi avesse avuto il piede molto all’indietro, oltre il difensore, con regole attuali sarebbe fuorigioco. A me pare concettualmente sbagliato che una posizione come quella (schiena appoggiata al petto del difensore) possa mai essere fuorigioco. Visto che la tecnologia lo consente, non sarebbe il caso di tornare a misurare il fuorigioco solo sul tronco del giocatore (no piedi, no mani, solo da bacino a spalle)?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sarebbe una forzatura del regolamento: il fuorigioco va valutato sulla base delle parti del corpo utilizzabili per giocare a pallone. Se eliminiamo i piedi, parte che viene utilizzata per il 90% del gioco, snaturiamo del tutto i principi cardine del calcio, non credi?

  30. Martino
    Martino dice:

    Ciao Luca,

    niente da dire sulla seconda ammonizione (mancata) a Chiesa per simulazione? Il che avrebbe precluso l’1-1, oltre che il secondo giallo ad Asamoah? Articolo comunque scritto molto bene, complimenti.
    Ciao

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Non è mica vietato cadere in area e poi rialzarsi senza accennare ad una minima protesta. Sul contrasto Chiesa è caduto per terra, si è immediatamente rialzato tentanto di recuperare il pallone.
      Posso essere d’accordo sul fatto che tenda a cadere con troppa facilità in alcune situazioni ma non ho visto alcuna simulazione. Anche perché un contatto (regolare, sia chiaro) c’è stato, la caduta non è vietata.

    • Martino
      Martino dice:

      Non sono convinto sia andata proprio così Luca, tanto è vero che il suo sguardo si incrocia speranzoso con quello di Mazzoleni, che gli fa ampi cenni di rialzarsi immediatamente. Un caro saluto!

  31. observer
    observer dice:

    …. a proposito di “secondo giallo” risparmiato……Marelli, secondo lei, il tuffo gratuito in area di Chiesa (sempre lui…), alla fine del primo tempo, non era meritebole di attenzione? Cortdialità

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Copio/incollo una risposta precedente.

      Non è mica vietato cadere in area e poi rialzarsi senza accennare ad una minima protesta. Sul contrasto Chiesa è caduto per terra, si è immediatamente rialzato tentanto di recuperare il pallone.
      Posso essere d’accordo sul fatto che tenda a cadere con troppa facilità in alcune situazioni ma non ho visto alcuna simulazione. Anche perché un contatto (regolare, sia chiaro) c’è stato, la caduta non è vietata.

  32. Giorgio
    Giorgio dice:

    Buongiorno Luca, piccola curiosità: secondo te l’episodio di Politano su Chiesa sarebbe stato oggetto di OFR lo scorso anno? In ogni caso, a mio parere, il mancato fischio in presa diretta su quel contrasto è un errore al pari del mancato secondo giallo ad Asamoah

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      No, mi pare di averlo scritto: è una valutazione soggettiva sulla quale ho espresso una mia opinione.
      Come potrai notare non tutti sono d’accordo e proprio questo particolare è utile per comprendere perché non si trattasse (nemmeno nella scorsa stagione) di un episodio oggettivo.

  33. luigi
    luigi dice:

    Luca provo a promuovere il tuo blog e il tuo modo di affrontare le questioni arbitrali/regolamentari ma anche i miei amici più stretti di tutte le squadre preferiscono il sangue e le urla…. mah
    io sono pessimista sul fatto che si voglia giustizia o arbitraggi di alta qualità ma soltanto avere ragione.
    ma ragione e giustizia sono 2 cose diverse….
    comunque continua così fornisci competenza e civiltà cose rare nel calcio italiano.
    grazie

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ci provo.
      Per comprendere il mio obiettivo, utilizzo un’esempio: se riesco a convincere della necessità di ragionare senza magliette addosso un tifoso su cento, sto già ottenendo un successo. Magari domani ne convinco due su cento…

  34. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno, leggo spesso e sempre apprezzo i contenuti del suo blog.
    Sono anni che penso che la regola del fallo di mano vada rifondata interamente. Sono d’accoro con il fatto che l’applicazione di ieri sia stata del tutto legittima e corretta, ma non pensa che, a livello ontologico, un intervento come il tocco di mano di Vitor Hugo non possa essere punito con un provvedimento così grave come il calcio di rigore? Penso, da un po’, che il fallo di mano in caso di braccia larghe su cross potrebbe essere più coerentemente punito con un calcio di punizione indiretto da dentro l’area. Così come penso che si possa dare il calcio di rigore per palloni palesemente diretti verso la porta in caso di falli di mano compiuti anche a distanza molto ravvicinata.
    Non le chiedo dunque un parere sull’applicazione della regola, ma sul suo fondamento logico. Cosa ne pensa?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sulla prima parte sono d’accordo però dobbiamo fondare le spiegazioni sul regolamento attuale e sulle linee interpretative utilizzate oggi.
      La secondo parte no: un fallo di mano non potrà MAI essere punito con un calcio di punizione indiretto per il semplice motivo che un tocco di mano involontario, semplicemente, NON è irregolare.
      E poi pensa: la polemica si sposterebbe dal “è punibile?” al “non era indiretto, era rigore!”. Non cambierebbe nulla, si aggiungerebbe solo un elemento di confusione.

  35. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Ciao Luca, vorrei chiederti il motivo per cui quest’anno l’ifab ha rettificato il tiro. Ci sono state delle proteste da parte degli arbitri che hanno visto ridotto il loro campo d’azione? O si è magari valutato negativamente l’eccessivo ricorso al var della scorsa stagione? Peraltro avvenuto nel solo girone d’andata almeno in Italia, in quello di ritorno quasi mai utilizzato e senza alcun motivo

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      No, affatto.
      Al contrario gli arbitri (nella persona di Rizzoli) hanno addirittura proposto l’introduzione del challenge degli allenatori, ciò che avrebbe limitato e non di poco l’insindacabilità della valutazione soggettiva.
      L’IFAB è un’istituzione ancora molto britannica, con dei paletti ideologici molto radicati: non è un caso che in Premier League non abbiano mai introdotto gli addizionale e, quest’anno, abbiano rifiutato il VAR. L’IFAB, semplicemente, ha ritenuto che la tecnologia fosse intervenuta troppo spesso ed hanno posto un paletto enorme aggiungendo un solo aggettivo.
      Anche sull’utilizzo nel girone di ritorno stai dando per certo un dato che non lo è per niente: rispetto al girone di andata i check furono esattamente gli stessi, le “on field review” inferiori di una percentuale attorno al 5%. In sostanza: non ci fu alcun cambiamento di approccio, sono teorie strampalate veicolate per “far casino”.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Nessuna malafede, sono opinioni.
      Dobbiamo uscire anche da questi preconcetti: se qualcuno esprime un’opinione, non è per forza in malafede se non incontra la personale visione. La cultura del rispetto altrui nasce anche e soprattutto dall’accogliere criticamente le idee differenti. Poi si può rimanere in disaccordo ma pensare alla malafede è il viatico per il sospetto su tutto.

  36. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno, io vorrei capire una cosa, premesso che sono concorde su tutti gli episodi, su Chiesa, trovo che non è accettabile il fatto che l’arbitro stesso non abbia voluto andare a vedere di persona.
    Capisco il protocollo, ma essendo un episodio chiave (nell’azione successiva, nata da questo fallo da rigore è nato poi il secondo gol dell’inter) in area di rigore, io credo che dovrebbero verificare più spesso questi episodi.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sono d’accordo ma, al momento, l’IFAB ha voluto ridurre al minimo l’incidenza della tecnologia sulla gara.
      In linea teorica, se fossi ancora in campo, sarei del tutto d’accordo con te. Però devo approfondire in questo spazio sulla base della regolamentazione attuale, non su quella che gradirei maggiormente.

  37. riccardo
    riccardo dice:

    Buongiorno Marelli,
    Ma se c’è stato l’invito ad “accendere la lampadina”, non sarebbe stato corretto ammonire Icardi?
    Grazie

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      No, non è più previsto con il protocollo in vigore dal 1 giugno. Peraltro Icardi ha protestato molto civilmente, senza nemmeno fare il segno del VAR. L’ammonizione non avrebbe avuto alcun senso.

  38. Adler
    Adler dice:

    Bravo Luca, è sempre un piacere leggere il tuo blog, adesso anche con lezioni di anatomia! 🙂

  39. DIEGO ALVAREZ
    DIEGO ALVAREZ dice:

    Complimenti, Luca. Ho da poco scoperto il tuo blog, e devo dire che tratti i casi con la competenza necessaria, senza condizionamenti di sorta e con il linguaggio che serve per “spiegare e far capire”. Ogni lettura per me è un arricchimento…..complimenti. Continua cosi!

  40. jeanloupverdier
    jeanloupverdier dice:

    mi chiedo soltanto, e te l’ho scritto pure su twitter, perchè (ai fini della concessione del rigore) il principio del “molto serio” valga per i contatti tra calciatori e non per i tocchi di mano: sinceramente, quello di ieri sera mi è parso talmente lieve e (per lo sviluppo dell’azione) ininfluente, da non poterlo definire “molto serio”, o no..?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      E su twitter si ho risposto.
      Copio ed incollo:

      “C’è un tocco? Sì.
      Il tocco di mano è punibile? Sì.
      Mi pare evidente la soluzione del problema.
      Il concetto è identico a quello del fuorigioco: che differenza c’è tra un fuorigioco di 3 centimetri ed uno di mezzo metro? ;)”

    • gus
      gus dice:

      Discorso che condividerei se non esistesse la volontarietà. Posto che esiste e che sui discorsi posturali esistono situazioni comunque al limite e soggettive, trovo che il paragone con il fuorigioco sia forzato e credo che l’osservazione di jeanloupverdier sia interessante e inviti alla riflessione. Il mani è sempre stato visto, storicamente, come il prototipo del fallo da rigore, è qualcosa che agita ancora tifo e coscienze, fa parte delle radici culturali del giustizialismo sportivo. E, nonostante i tentativi, credo giusti, di depotenziarlo e di dargli un valore pari agli altri falli, il risultato è che ancora oggi riveste un’attenzione superiore. Io credo sia grottesco vedere difensori che contrastano con le mani dietro alla schiena e d’altra parte è chiaro che di mani puramente volontari ce ne sarebbero 2 a campionato. Sul braccio largo, 90% trattasi di scompostezza legata al gesto atletico, non credo a chi dice “si è preso il rischio di allargare il braccio”. Lo sforzo per limitare i movimenti a rischio mi sembra evidente, ma spesso è, involontariamente, ineludibile. E discernere innaturale da naturale non è cosi’ semplice La sostanza pero’ è che per i tocchi di mano il campanello scatta quasi sempre, per i falli molto meno, e personalmente non mi sembra equo. Sul fuorigioco la dicotomia è evidente, ed infatti il Var è stata la soluzione definitiva.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      E’ un ragionamento che apprezzo dall’inizio alla fine ma che continua a non tener conto di un concetto imprescindibile: possiamo “far filosofia” sui tocchi di mano ma l’attuale regolamentazione non ci consente di valutare in modo differente questi contatti mano/pallone. Non è un caso che, da tempo, sostenga che la volontarietà si è spostata (e non di poco) verso la colposità. Questo spostamento ha fatto sì che tocchi di mano poco volontari siano ritenuti tali, responsabilizzando i difendenti forse oltre le proprie intenzioni.
      Ma, al momento, non posso farci nulla.
      E, soprattutto, non possono farci nulla gli arbitri, tenuti al rispetto delle regole vigenti.

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Il VAR non potrebbe essere d’aiuto nel discriminare tra tocco di mano volontario o “colposo”, come lo definisci tu? Adesso mi sembra che vengano puniti con il rigore anche falli di mano palesemente involontari.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      stiamo ancora discutendo della volontarietà o meno dopo 14 ore e sulla base di immagini viste mille volte. Convinciamoci: su questi episodi le polemiche e le interpretazioni differenti ci saranno sempre.

I commenti sono chiusi.