21^ giornata: eccellente prestazione di Guida a Roma ma il rigore decisivo non è una sua scelta

Altra conferma di alto livello per Guida, all’ennesima prestazione eccellente di questa stagione. Più che una spiegazione eclatante è una curiosità: il rigore decisivo non può averlo assegnato per propria valutazione. Vedremo perché.

Bologna – Frosinone 0-4, arbitro Banti

Un solo episodio ma molto importante per Banti, al rientro dopo la contestatissima Supercoppa Italiana. Una nota a margine: non ha osservato nemmeno un turno di stop, segnale che la sua prova a Jeddah non è stata giudicata negativa.

Al minuto 14 il Bologna rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Mattiello. Il giocatore del Bologna si allunga il pallone e, nel tentativo di recuperarne il possesso, entra in contatto con Cassata

Non è un episodio di così facile lettura.
Il fallo di Mattiello è certamente pericoloso per l’avversario ed in netto ritardo (il pallone è già lontano un metro abbondante) ma sul cartellino rosso c’è da discutere.
E’ vero che il piede sulla caviglia dell’avversario abbia creato una pericolosa torsione ma è altrettanto evidente che Mattiello cercasse il pallone ed il suo ginocchio, al momento del contatto, era piegato, eliminando uno dei parametri principali per valutare un intervento del genere come grave fallo di gioco.
E’ un episodio molto al limite per il quale anche il giallo per imprudenza avrebbe avuto più di un elemento di giustificazione ma, allo stesso tempo, l’espulsione non appare come una scelta concettualmente sbagliata.

Parma – SPAL 2-3, arbitro Abisso

Un paio di episodi interessanti nella gara del Tardini.
Al minuto 9 il Parma conquista un calcio di rigore a seguito di un contatto in area di rigore tra Simic ed Inglese:

Il rigore è corretto e ci fornisce l’opportunità di ribadire un concetto troppo spesso sottovalutato nel giudizio di tali episodi:

Che il difendente tocchi anche il pallone non c’è dubbio ma ciò non giustifica il fatto che travolga l’avversario frapponendo la gamba destra tra le gambe dell’avversario, causandone la caduta. Non a caso (lo ripeto nuovamente) il regolamento non indica mai il “toccare il pallone” come elemento di depenalizzazione ma, al contrario, affronta le varie fattispecie solo sotto il punto di vista dell’irregolarità o meno del contatto.
Giusto assegnare il calcio di rigore, così come il non sanzionare disciplinarmente Simic.

Al minuto 43 annullata una rete di Inglese per fuorigioco in partenza di Gervinho:

Discutibile la scelta dell’assistente Vivenzi di lasciar proseguire l’azione dato che il fuorigioco dell’attaccante parmense appare evidente e la valutazione non così complessa.
Nell’economia di una gara, in ogni caso, ci sta di lasciar correre per affidarsi, nel caso, alla “sentenza” del VAR.

Torino – Inter 1-0, arbitro Maresca

Altra prova convincente del campano che, dopo aver perduto la possibilità di essere nominato internazionale, pare essersi scrollato di dosso la pressione di dover raggiungere il traguardo.

Un solo episodio degno di nota.
Al minuto 86 l’Inter rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Politano che, passando vicino all’arbitro, ha evidentemente proferito qualche parola non esattamente conciliante.
Tutto nasce da un precedente episodio sulla fascia destra di attacco, con un contatto non sanzionato tra Aina e lo stesso Politano:

Più che una scorrettezza da parte di Aina si nota il tentativo del centrocampista dell’Inter di procurarsi un calcio di punizione pericoloso in zona d’attacco. Non è un caso che, dopo essersi allungato il pallone, sia proprio Politano a spostare la sua corsa verso sinistra ed è difficile individuare una scorrettezza del giocatore del Torino.
Del tutto condivisibile la scelta di Maresca di lasciar correre, inescusabile il comportamento del giocatore dell’Inter: una protesta ci può anche stare e l’arbitro l’aveva anche accettata di buon grado. Evidentemente, appena dopo il confronto, è “volata” un’espressione che non poteva essere ignorata.

Atalanta – Roma 3-3, arbitro Calvarese

Era la gara più interessante del pomeriggio e non ha deluso le attese. Una volta tanto posso essere contento di aver scelto una partita che ha mantenuto le premesse, offrendo uno spettacolo notevole.

Partita molto convincente di Calvarese che ha utilizzato tutta la sua esperienza per ovviare ad una condizione atletica deficitaria, tale da costringerlo ad essere spesso in affanno fin dalla mezz’ora del primo tempo. Considerando che l’abruzzese ha ancora un anno e mezzo davanti prima di lasciare la CAN A il 30 giugno 2020 (limiti di permanenza), sarebbe consigliabile di curare meglio l’aspetto fisico.

Nonostante ciò un plauso se lo merita tutto per aver controllato con polso una gara giocata su un campo reso scivoloso dalla pioggia e, alla fine, da un accenno di nevicata.

Un solo episodio, al minuto 67.
Ilicic si incunea nell’area di rigore della Roma e cade a terra dopo un contatto con Kolarov:

Calvarese non assegna il calcio di rigore ma, al contrario, ammonisce Ilicic per una presunta simulazione.
Il cartellino giallo rappresenta, paradossalmente, la miglior scelta sbagliata possibile: in mancanza di sanzione il contatto con Kolarov sarebbe passato alla cronaca come un episodio discutibile, l’ammonizione ha tolto ogni dubbio al VAR Di Bello sulla necessità di intervenire.
Il motivo è palese: in questo contatto tutto possiamo vedere tranne una simulazione e, pertanto, ciò rappresenta il più semplice dei “chiari ed evidenti errori”.
Review velocissima e decisione ribaltata:

Poco da aggiungere alle immagini: il calcio di rigore è netto, Ilicic salta in velocità Kolarov che, con la gamba sinistra, aggancia l’avversario causandone la caduta. Naturalmente anche l’ammonizione per Ilicic è stata revocata dopo la concessione della massima punizione.

Chievo – Fiorentina 3-4, arbitro Chiffi

Nella vita di un arbitro le capacità sono fondamentali ma anche la fortuna ha un suo peso. Questa stagione non è nata sotto una buona stella per l’arbitro padovano e la gara di Verona ne è la riprova: tantissimi episodi, alcuni molto al limite, uno sul quale si potrebbe discutere per ore.

Al minuto 14 il Chievo trova la rete con Giaccherini, lesto a recuperare un rinvio errato del portiere Lafont.
Chiffi viene richiamato alla “on field review” dal VAR Serra per giudicare personalmente un’infrazione di Pellissier prima della rete:

La questione è stata già affrontata in passato per un episodio molto simile verificatosi in occasione di Juventus-SPAL e val la pena di riproporre lo schema presente nel regolamento:

Come possiamo vedere il Regolamento prevede la ripetizione nel caso in cui un attaccante si trovi all’interno dell’area di rigore ed interferisca con gli avversari.
Possiamo affermare che Pellissier interferisca con l’avversario? La questione è tutta qui ma se ne apre un’altra: siamo proprio certi che questa fattispecie rientri tra quelli sottoponibili ad “on field review”?
La domanda non è così banale come potrebbe apparire: pensate a quante volte abbiamo assistito a calci d’angolo col pallone fuori dalla riga che delimita la zona in cui posizionare il pallone, pensate a quante reti siano state realizzate. Ora, se dovessimo pensare che l’episodio di Verona sia tra quelli verificabili con il VAR, allora dovremmo pensare che il posizionamento del pallone debba essere rispettato sempre, portando all’annullamento di eventuali reti realizzate.
Peraltro c’è da evidenziare un altro particolare: il Regolamento va rivisto e coordinato perché, oltre a questo schema, la regola 16 pagina 121 afferma che:

Insomma, due concetti che paiono essere non propriamente identici e sul quale sarà bene far chiarezza.

Al minuto 25 accese proteste del Chievo per un contatto in area di rigore tra Pezzella e Pellissier:

Episodio molto importante perché non è in discussione solo il calcio di rigore:

Questa fattispecie rappresenta perfettamente il concetto di “possibilità concreta di impossessarsi del pallone” da parte dell’attaccante. Sul lancio in profondità è evidente che Pellissier stesse per calciare verso la porta della Fiorentina e ciò è stato impedito dalla plateale irregolarità del difensore ospite.
Al di là del calcio di rigore e dell’errore lapalissiano del VAR Serra che non poteva non consigliare la “on field review“, questo contatto avrebbe dovuto portare anche all’espulsione di Pezzella per DOGSO, trattandosi di una spinta alle spalle senza alcuna possibilità di contendere il pallone.
Inspiegabile il mancato intervento del VAR che ha privato il Chievo di un sacrosanto rigore e della possibilità di giocare in superiorità numerica.

Al minuto 58 il Chiffi assegna un calcio di rigore al Chievo per fallo di mano di Benassi:

Bravo l’arbitro padovano ad individuare l’infrazione ed a punire col cartellino rosso la “parata” del centrocampista della Fiorentina.

Al minuto 83 altro calcio di rigore per il Chievo, anche in questo caso per un tocco di mano giudicato punibile di Gerson:

Contatto di braccio più complesso del precedente perché le braccia sono piuttosto vicine al corpo e Gerson non sembra frapporre un volume corporeo aumentato.
E’ un calcio di rigore molto al limite e, correttamente, il VAR Serra non interviene, non essendoci immagini che possano chiarire la dinamica.
La decisione di Chiffi non rientra nel novero degli errori ma qualche dubbio rimane.

Lazio – Juventus 1-2, arbitro Guida

Altra gara di gran livello per il campano, sempre più sicuro dei suoi mezzi e trasformato dalla “cura Rizzoli” che, giustamente, gli sta confermando fiducia settimana dopo settimana.
Direzione sicura, qualche sbavatura marginale ma nulla che possa inficiare minimamente il giudizio complessivo.

Tra il minuto 34 ed il minuto 35 del primo due episodi che hanno lasciato qualche margine di incertezza.
Al 34esimo la Juventus protesta per un tocco di mano di Bastos:

Probabilmente il tocco di mano c’è ma, in ogni caso, è impossibile poterlo valutare come punibile dato che il giocatore ha il braccio attaccato al corpo e, soprattutto, si trova il pallone addosso dopo il contrasto aereo con un avversario. In ogni caso va evidenziato che il VAR non avesse alcun margine di intervento dato che il tocco avviene fuori dall’area di rigore.

Sul proseguimento dell’azione altra protesta della Juventus, questa volta per un tocco di mano di Wallace:

Questa fattispecie è esemplificativa del concetto di non punibilità nel caso in cui il pallone caramboli sul braccio di un calciatore dopo essere stata toccata con altra parte del corpo: Wallace interviene in scivolata per liberare l’area con il piede destro, colpisce male il pallone che gli finisce fortuitamente sul braccio sinistro.
Corretta la scelta di Guida di non intervenire.

Al minuto 86 l’episodio decisivo della gara.
Sulla fascia sinistra d’attacco Bernardeschi controlla e poi crossa al centro dell’area ove trova solo Cancelo a terra, il quale si lamenta per una presunta infrazione subito precedentemente.

Didatticamente una casistica di grande interesse.
Partiamo dal rigore:

Lulic afferra con le due braccia l’avversario, lo lascia andare e poi lo strattona nuovamente con il braccio destro.
Il rigore è netto: come sappiamo un’irregolarità va punita anche se commessa lontano dal pallone.

Il secondo appunto riguarda l’errore commesso da Guida: manca il cartellino per Lulic.
Non è un cartellino rosso perché manca del tutto il possesso del pallone ed è, pertanto, impossibile ipotizzare un DOGSO.
Al contrario si tratta di un comportamento antisportivo poichè Lulic, a pallone lontano, contrasta irregolarmente l’avversario impedendogli di partecipare all’azione liberamente.

Terzo punto: Cancelo si trova in posizione di fuorigioco sul controllo di Bernardeschi dopo il lancio di Ronaldo.
Per comprendere il motivo per cui tale posizione di fuorigioco non abbia rilevanza, dobbiamo (come sempre) far leva sul regolamento (pagina 85, Regola 11):

La parte che ci interessa è la seconda. Per poter essere punibile il calciatore in fuorigioco deve interferire in qualche modo con un avversario.
Cancelo non interferisce in alcun modo con Lulic, è suo diritto poter correre verso la porta dato che, una volta superato da Bernardeschi, sarà di fatto nuovamente in gioco. Allo stesso modo il pallone non è nelle vicinanze, ciò che gli consente di agire come meglio ritenga.
In sintesi: Lulic ha commesso un’ingenuità colossale ed il rigore è una scelta indiscutibile.

Ultimo particolare.
Guida ha fischiato il rigore con grande ritardo.
Perché?
Perché non ha visto nulla di quanto accaduto in mezzo all’area, è chiaro che abbia raccolto il suggerimento di qualcuno tra i suoi collaboratori in campo (l’assistente numero 1 Carbone?). Il VAR non può avergli suggerito nulla, troppo pochi 4/5 secondi per poter rivedere un episodio.

Ecco la dimostrazione (per fini più didattici che di sostanza):

Esattamente lo stesso momento da due inquadrature differenti: Guida sta guardando in direzione di Bernardeschi nel momento della prima trattenuta.

Questo è il momento della seconda trattenuta: lo sguardo di Guida è ancora in direzione di Bernardeschi.

Ultima immagine: con Cancelo già in piedi e che protesta nei confronti di Guida, l’arbitro è girato e sta partendo verso il centrocampo. Solo successivamente si blocca ed indica il calcio di rigore.

Non so chi abbia segnalato il calcio di rigore ma a chiunque egli sia, il mio plauso: ci vuole grande coraggio e personalità per intervenire in una circostanza di questo genere.
In mancanza, peraltro, è più che probabile che il VAR sarebbe intervenuto per consigliare la “on field review” all’arbitro che, come abbiamo visto, si era completamente perso l’infrazione di Lulic.

113 commenti
  1. giovanni stefani
    giovanni stefani dice:

    egregio,
    a leggere i giornali Politano è stato espulso per aver detto all’arbitro che è scarso.
    […]

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì ed infatti nell’approfondimento ho scritto che Politano doveva avergli detto una frase non proprio simpatica.

      Il resto del commento l’ho cancellato perché questo non è il bar sport. Grazie.

  2. Luca
    Luca dice:

    Una curiosità su cui non ho letto nulla: sul quarto gol del Frosinone (stra-ininfluente, per carità), a me sembra che Ciano non rispetti mminimamente la distanza sul calcio di punizione del Bologna. Fa una sorta di barriera “singola”, il pallone gli sbatte addosso e gli si apre il campo per il coast to coast. Episodio che accade a pochi metri dal quarto uomo che manco so chi fosse. La mia domanda, ma come è possibile che il quarto uomo che passa 90 minuti a rompere le scatole se un allenatore supera di in un cm la linea della sua “gabbia”, poi quando serve per un episodio più importante non vede nulla di cioò che gli succede sotto il naso?

  3. Mat
    Mat dice:

    Ciao Luca,
    qual è la differenza tra la casistica del gol annullato a Giaccherini e quella di un rigore in cui un giocatore entra in area prima del calcio? Se possiamo affermare che pellissier non ostacoli in maniera evidente l’azione del difensore della fiorentina, non dovremmo anche convenire che ogni rigore in cui avviene un ingresso in area irregolare debba essere ripetuto anche se tale ingresso è ininfluente?
    Chiedo scusa se tale domanda ti è già stata posta, ma non ho avuto tempo di leggere tutti i commenti.

  4. Enrico
    Enrico dice:

    Buonasera Luca
    Ho scoperto da poco il tuo blog e lo trovo molto interessante ma soprattutto educativo, perché può insegnare a tutti noi appassionati di calcio qualcosa in più del regolamento e della sua applicazione (anche se è comprensibilmente difficile dismettere le vesti di tifosi).
    Essendo il calcio uno sport di contatto non credo che ogni contatto in area sia sanzionabile, in special modo se di lieve entità; e a questo proposito vorrei sapere qual è la differenza tra il rigore concesso a Lazio Juventus e quello non concesso a Parolo in Lazio Milan? O, più correttamente, tra le azioni che hanno condotto da un lato al rigore e dall’altro al nulla di fatto. A mio parere si tratta di episodi molto simili nell’intensità di contatto tra difensore ed attaccante, perciò non comprendo la differenza di decisioni.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La trattenuta di Lulic è prolungata, quella su Parolo è un leggero tocco sulla spalla accentuato in maniera evidente.
      Per quanto possano sembrare identici, hanno pochissimo in comune: è l’errore più comune, quello di paragonare episodi completamente diversi per entità, intensità, durata dell’infrazione.

      Grazie dei complimenti, apprezzo molto.

    • Enrico
      Enrico dice:

      Complimenti più che meritati; un blog simile dovrebbe essere fatto anche dalle istituzioni arbitrali!
      Però, permettimi di dissentire dalla tua opinione. Se la trattenuta di Lulic è prolungata allora il fallo dovrebbe iniziare fuori area (prima trattenuta). Successivamente la seconda trattenuta, all’altezza degli undici metri, non pare essere di intensità tale da provocare la caduta di Cancelo che accentua più o meno come nel caso di Parolo (Cancelo cade inciampando sulle sue stesse gambe). A proposito: accentuare gli effetti o le conseguenze di un fallo subìto è sanzionabile?
      PS: per evitare equivoci, per me sono entrambi episodi in cui ci sta assegnare un calcio di rigore.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come ben sai il fallo viene fischiato nel momento in cui si concretizza: se la trattenuta inizia fuori area ma si conclude in area, è calcio di rigore sempre.
      In area accentuano tutti i contatti, è normale (anche se si tratta di un’abitudine non propriamente sportivissima.

  5. Massimo
    Massimo dice:

    Buonasera sig. Marelli,
    Ho letto tutti i messaggi inviati:almeno un 50% vertono sul rigore concesso per fallo di Lulic su Cancelo, mettendone in dubbio la sua validità. Mi duole scrivere che molti hanno scambiato il suo sito, non una palestra per affinare le proprie conoscenze sulle regole del calcio, ma una dependance del bar dello sport.
    Cordiali saluti.
    Massimo Novo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Hai ragione.
      Ed è il motivo per cui cambia il tono nelle risposte.
      Non che sia stupito, era abbastanza prevedibile.
      Detto ciò spero che chi ha scambiato questo blog per il bar dello sport cambi aria in fretta, le loro visite mi interessano poco dato che non hanno capito niente della filosofia del sito.
      Purtroppo non è facile sradicare un malcostume diventato peggio di un virus, diffuso da cialtroni che per anni hanno ammorbato televisioni e giornali con cretinate sesquipedali.
      Troppe persone non sanno più ragionare ed ogni teoria strampalata diviene quasi virale: l’ultimo esempio è “l’autosgambetto” di Cancelo, un’idiozia letta ieri sera ma che troppi hanno assunto come una spiegazione logica, senza accorgersi di ripetere come pappagalli una stupidaggine nella quale non cadrebbe nemmeno mio nipote di sei anni…

  6. Luca
    Luca dice:

    Luca non condivido il rosso a Politano se e vero che gli ha detto scarso mi sembra eccessivo. E sinceramente credo che sia giusto che non sia diventato internazionale per come arbitra in Europa non vedeva neanche i preliminari e poi credo che a Rizzoli non gli piaccia per niente come arbitro

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ molto più offensiva una frase di questo genere che un “vaffanculo”. Se, in campo, un giocatore mi mandava a quel paese, spesso ce lo rimandavo comprendendo il nervosismo, la tensione, l’agonismo.
      Ma una frase di quel genere è inaccettabile, è un’offesa personale di gravità inaudita.
      E’ vero che ormai siamo abituato a qualunque offesa sui social ma vediamo di non esagerare: gli arbitri impiegano 15 anni per arrivare in A con sacrifici enormi ed è fuori dal mondo che un giocatore (sia esso un fuoriclasse od una pippa colossale) possa sentirsi libero di esprimere affermazioni del genere.

      A Rizzoli piace eccome.

  7. Eugenio Vezzosi
    Eugenio Vezzosi dice:

    1) Segnalo al 92esimo un fallo di Bentancur che a mio avviso avrebbe meritato almeno il giallo e non è stato sanzionato nonostante Guida fosse vicinissimo al contatto.

    2) Sul giallo di Calvarese per simulazione a Ilicic tramutato in rigore io in diretta ho avuto la netta sensazione che Calvarese non abbia affatto ravvisato una simulazione e l’abbia però punita solo per avere la certezza che l’assistente a video avrebbe rivisto l’episodio. La mia è una ricostruzione troppo maliziosa? Se fosse vera la giudicherei grave. Non in sé, infatti alla fine la scelta è stata quella giusta, ma nell’aggirare la direttiva. Curiosità mia: se Calvarese rivendendo dal campo l’episodio non avesse ravvisato il rigore ma nemmeno la simulazione avrebbe potuto togliere il giallo a Ilicic? (immagino di sì, ma vorrei conferma).
    La ringrazio anticipatamente.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Ripeto un concetto: non affronto tutti gli episodi perché non avrebbe senso. E, soprattutto, non posso scrivere 100 cartelle per ogni giornata;
      2 – E’ una sensazione che ho avuto anche io…

  8. nicola
    nicola dice:

    Gent. Avv. Morelli,
    · qual è il limite d’età per un arbitro per diventare internazionale?
    · ma è vero che l’età per un arbitro viene calcolata ‘al 30 giugno dell’anno successivo’?
    · nel senso…se un arbitro è nato il 30 Giugno 1980 e un altro il 1 Luglio 1980 vengono considerati come se avessero un anno di differenza (seppur in realtà hanno un solo giorno di differenza). è vera questa cosa?
    grazie in anticipo per la disponibilità
    nicola

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – Non ci sono più limiti posti dalla FIFA. In Italia vige il limite dei 38 anni, derogato recentemente per Doveri (e secondo me è stato un errore anche se la motivazione è di evitare la dismissione di Doveri per limiti di permanenza in Serie A);
      – sì, è vero
      – esatto.

  9. archer
    archer dice:

    Gentile Marelli mi permetto di dissentire dalle sue valutazioni avendo seguito l’andamento dell’azione da posizione ideale e vicina; il rigore concesso alla Juventus non convince assolutamente. Cancelo si autosgambetta e la sensazione che Guida sia stato chiamato da non si sa chi (forse l’assistente) è risultata evidente allo stadio. Peccato che nello stesso match dello scorso anno nessuno abbia richiamato l’attenzione del direttore di gara in occasione del ben più evidente colpo di karate di Benatia su Leiva in piena area. Queste difformità di valutazione da parte della classe arbitrale italiana stanno facendo, a mio parere, seri danni alla Serie A.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’aspetto curioso dei social è che strane teorie prendono piede chissà da dove e poi vengono ripetute come se fossero riflessioni personali.
      Ho già risposto almeno una decina di volte a questa teoria che, ovviamente, non ha alcun senso.
      In occasione della Supercoppa la teoria strampalata fu la seguente: “contatto non punibile perché Conti ha tentato il colpo di tacco non riuscendoci ed era già sbilanciato”.

      Insomma, evitiamo di assorbire tutto quel che viene affermato sui social perché, alla fine, sui social ci sono pure io. E leggo.

  10. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Ciao Luca,
    un tuo parere sull’arbitro Maresca?
    Caratteristiche, pregi e difetti….
    A me piace molto, perché mi sembra uno che non si fa mettere i piedi in testa dai calciatori…mi ricorda un po’ Tagliavento come stile…che ne pensi?
    Cordiali saluti,
    Lorenzo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un arbitro atipico per il periodo, eravamo soliti vedere personalità del genere negli anni ’90. Per i modi bruschi mi ricorda molto Braschi sebbene sia più elegante atleticamente e meno talentuoso tecnicamente.
      Il pregio maggiore è che non guarda in faccia a nessuno.
      Il difetto è che dovrebbe lavorare molto sul rapporto coi calciatori, spesso troppo ruvido.

      Ciao.

    • Teofilatto dei Leonzi
      Teofilatto dei Leonzi dice:

      “… Più elegante atleticamente…”
      E ci credo, Braschi pareva un caterpillar!!!
      Dove faceva la diagonale lui non cresceva più l’erba. 😀

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      ahahahaahhahaahahahahahahah, vero.
      Ti dirò: Braschi non mi piaceva per niente (ma zero al cubo) ma oggettivamente non gli si poteva dir nulla tecnicamente. Maresca lo vedo come Braschi: molto lontano dal mio modo di concepire la figura arbitrale e spero, un giorno, di poter utilizzare le stesse parole spese per Braschi…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ vero, nelle movenze lo ricorda.
      Però Paparesta, al netto delle vicende che ben conosciamo e che non mi interessano in questa sede, era un autentico fenomeno.

  11. Stefano
    Stefano dice:

    Buongiorno e complimenti per questo blog. L’ho scoperto oggi e lo seguirò sicuramente.
    Detto questo, secondo me, la posizione di Cancelo è assolutamente da punire col fuorigioco.

    Cercherò di spiegare il mio punto di vista, rifacendomi esclusivamente a quello che a lei, giustamente, è più caro e più.. importante: il regolamento.

    Farò un esempio. Così come nelle situazioni in cui giocatori si frappongo fra barriera e portiere, oppure ancora fra linea difendente e portiere in caso di punizioni ad esempio dalla trequarti, vengono sanzionati nel caso in cui ostacolino gli stessi difensori nella loro azione, così Cancelo che risulta effettivamente frapposto fra Lulic e la zona da difendere a causa della pericolosa azione sulla fascia di Bernardeschi, INTERFERISCE nel gioco impedendo, con la sua semplice ed effettiva presenza, seppur non servito dal compagno, di prendere la miglior posizione al laziale. Tralascio il fatto che, ad un’eventuale controllo VAR, si sarebbe potuto constatare l’assenza assoluta di contatto fra i piedi dei giocatori in esame, mentre purtroppo Cancelo casca proprio a causa di .. uno sgambetto ad opera di Cancelo, ma cadremmo in questo caso nell’errore di discussioni da bar con magliette indossate.
    A parte l’ironia, non crede anche lei che pensandoci bene, Cancelo pur non essendo registrabile come giocatore in fuorigioco poichè non servito da alcun compagno, interferisca nell’azione essendo oltre la linea dello stesso fuorigioco?!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Parti da un presupposto sbagliato e cioè che un giocatore non possa trovarsi in posizione di fuorigioco.
      In realtà un giocatore può rimanere per 90 minuti in fuorigioco senza che la sua posizione venga punita, l’importante è che non partecipi al gioco e/o non tragga un vantaggio.
      Oltre a ciò Cancelo corre verso la porta e non si preoccupa minimamente di Lulic che è dietro di lui ed è egli stesso ad entrare in contatto con l’avversario.
      Peraltro il fuorigioco è in realtà una mia semplificazione per spiegare la fattispecie dato che, in realtà, il fuorigioco non c’é: Cancelo, al momento del passaggio di Ronaldo per Bernardeschi, è in posizione regolarissima.

    • Stefano
      Stefano dice:

      Concordo sul fatto che possa stare per 90′ in fuorigioco, così come sul fatto che al momento del passaggio per Bernardeschi sia in posizione regolare. L’oggetto del contendere è proprio il momento successivo e quel VANTAGGIO di posizione che Cancelo assume, in posizione punibile se servito dal compagno, INTERFERENDO in tale stato però con l’azione difensiva laziale, PARTECIPANDO all’azione di attacco.
      Scusi il maiuscolo ma è solo per riportare gli elementi della discussione agli aspetti cardine del regolamento.
      Quantomeno una situazione molto particolare e forse non ben regolamentata, a questo punto?
      Scusi ancora, solo per chiarire bene. Io ne sarei abbastanza convinto….

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Forse non ci siamo capiti: Cancelo non è stato mai in fuorigioco, era una forzatura mia per spiegare che, se anche fosse stato in fuorigioco, non sarebbe stato punibile perché non ha interferito con l’azione del difendente: che colpa ne ha lui se Lulic, invece di cercare il pallone e la posizione, lo trattiene due volte?
      Non è un problema di Cancelo e della sua posizione, è un problema di Lulic e della sua infrazione.

  12. Sergio
    Sergio dice:

    In Sassuolo Cagliari Joao Pedro interviene con entrambi i piedi a martello alzandoli nella fase finale . Irrati non è intervenuto minimamente. Per lei è giusto ?

  13. Antonello
    Antonello dice:

    Però è semplice dire quando non li danno “contatti come questi ce ne sono a decine” e quando li danno in situazioni simili “eh ma c’è la trattenuta” e non si nota che cancelo cade perchè si autosgambetta come un calciatore di terza categoria.. Caro Marelli lei accusa troppo spesso altri di non togliersi la maglietta ma Lei quella di arbitro se l’è tolta? Perchè il vero problema sa qual è? Che i tifosi facciano i tifosi ci sta ma che la categoria arbitrale che avrebbe uno strumento utilissimo per diminuire (e non di poco) gli umani errori in cui inevitabilmente si può incorrere decida invece di utilizzarlo (o non) in modo tale da aumentare le critiche a proprio danno lascia spazio a tanti, troppi pensieri.. Oltre a ciò aggiugiamo che per intepretare completamente un fermo immagine o uno slow motion ci vorrebbero competenze che vanno aldilà della semplice valutazione di una gamba tesa o di un ginocchio piegato.. lo sa che in area riesco a non farla saltare semplicemente appoggiandole un dito sulla spalla? Con stima

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Tutto vero ma manca la domanda principale: chi ti dice che tu abbia ragione e gli arbitri torto?
      Sulle immagini ripeto un concetto: non ho milioni di euro per poter acquistare le immagini. Se mi regali i diritti tv, li prendo volentieri.
      Offro (gratuitamente) il servizio migliore possibile, se non ti piace basta evitare di clickare la pagina.
      Non mi offendo.

      Saluti.

    • Luca Pierroco
      Luca Pierroco dice:

      A mio parere il problema rimane sempre l’uniformitá di giudizio, ci sono state recentemente altre occasioni estremamente simili, mi pare una fosse in milan-juventus dove chiellini fa un fallo analogo , che non vengono fischiate e su questo bisogna lavorare, ad oggi é inammissibile che falli simili abbiano trattamenti diametralmente opposti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Chiellini su Romagnoli NON è un fallo analogo, è una trattenuta minima completamente differente da quella di ieri sera.
      Sicuramente ci sono problemi di uniformità ma molti, molti, molti più problemi ci sono nella comprensione della punibilità dei contatti nel grande pubblico, probabilmente drogato da decenni di sciocchezze lette ed ascoltate in ogni dove…

    • Luca Pierroco
      Luca Pierroco dice:

      Lo abbraccia , gli gira intorno e gli tira un lembo di maglia, ma mi affido a quello che dice lei, rimane il discorso sull’uniformitá in generale.

  14. salomone 70
    salomone 70 dice:

    Il rigore su Cancelo sarebbe stato concesso senza la caduta rovinosa del giocatore? Credo di no. Ma il giocatore cade perchè si autosgambetta, cosa che lei non ha visto o comunque non ha minimamente evidenziato. La forza del calcio su Insigne è difficilmente valutabile. Dalle immaggini ravvicinate sembrerebbe frutto di considerevole impeto e soprattutto non cercato dal giocatore del Napoli , che infatti sullo slancio dell azione non cade , ovvero non si lascia andare ( come tanti) col tipico atteggiamento di chi non aspetta altro che il contatto. Lei invece dalla tv deduce ” la forza del contatto” senza alcun fondamento logico e in maniera assolutamente fantasiosa. Distinti saluti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non l’ho minimamente evidenziato perché queste teorie social mi fan ridere. Un po’ come la teoria strampalata della scorsa settimana secondo cui il rigore su Conti non andasse assegnato perché il giocatore del Milan avrebbe sbagliato il colpo di tacco 😀
      Diciamo che, prima di commentare, sarebbe il caso di togliersi la maglietta…

    • Fra7878
      Fra7878 dice:

      L’autosgambetto c’è perchè Lulic inciampa sulla gamba di Cancelo, fa un vero e proprio sgambetto, probabilmente in maniera involontaria ma punibile ed è quello il motivo della caduta ancor più della trattenuta.

  15. Paolo Rossi
    Paolo Rossi dice:

    Tutto perfetto, tranne il fuorigioco di Cancelo che non c’è mai: il fermo immagine proposto è nel momento in cui Bernardeschi si allunga il pallone, non mentre crossa a centro area, manca il fermo immagine del passaggio di Ronaldo in cui è evidente la posizione regolare. Piccola sbavatura che non toglie una virgola alle sue analisi (ma che forse toglierei dal titolo, visto che è falsa)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, sulla posizione iniziale hai ragione, mi riferivo alla posizione nel momento in cui Bernardeschi gioca il pallone sulla fascia.
      Peraltro è vero che la definizione di fuorigioco non è corretta dato che si tratta di una semplice posizione di campo e, pertanto, non qualificabile come potenzialmente irregolare. Era una scorciatoia per far comprendere il concetto.

  16. enrico varriale
    enrico varriale dice:

    Gentile Doto Marelli,il voto sulla posizione di Guida sul rigore quant’è? A mio modesto modo di vedere al netto della buona prestazione,mi sembra da 4 e non è la prima volta che lo vedo lontano dal nucleo delle azioni di gioco… Sbaglio io oppure dovrebbe trovarsi in posizioni diverse e piu vicine?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perfetta, si trova nella posizione ideale per valutare eventuali contrasti tra il portatore del pallone e gli avversari in chiusura. Ovviamente, avendo solo due occhi, l’arbitro deve scegliere: o segue l’azione oppure segue quanto accade in altra zona del campo. Per tal motivo sono fondamentali i collaboratori che possono vedere anche ciò che può sfuggire alla sua attenzione.

  17. Giacomo
    Giacomo dice:

    Il fallo di mano di Wallace. D’accordissimo sulla sua valutazione. Mi chiedo però, se D.Costa fosse stato più vicino e il tocco di mano gli avesse tolto la possibilità di prendere la palla, sarebbe stato rigore?

  18. Flavio
    Flavio dice:

    Però Luca lo stesso Banti proprio in Supercoppa.. col criterio della gamba piegata.. manco aveva ammonito Matuidi.. Non sono assolutamente per complotti e cavolate varie.. ovviamente.. Però che uno stesso arbitro utilizzi due criteri diversi su un episodio quantomeno con delle somiglianze.. francamente mi dispiace ma per la stima che ho per Banti soprattutto in questa stagione più che per la squadra che tifo..

  19. Alessandro
    Alessandro dice:

    Buongiorno, riguardo al gol annullato a Giaccherini non capisco perché il var possa intervenire, dato che la palla viene persa da Lafont e non dal difensore che avrebbe “subito” l’infrazione di Pellissier: con l’errore di Lafont non inizia una nuova APP?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il problema è che la cattiva giocata di Lafont è successiva all’infrazione di Pellissier.
      Per giustificare l’intervento del VAR bisogna leggere nelle pieghe del protocollo ma, a mio parere, è una lettura forzata: la mia idea è che non si tratti di fattispecie da VAR ma credo che ci sarà una precisazione in merito.
      O, meglio, me lo auguro.
      Non so da parte di chi dato che la comunicazione dell’AIA è rimasta al diciottesimo secolo…

  20. Giovanni
    Giovanni dice:

    Ciao Luca e buon inizio settimana:

    Parto dai disastri di Chiffi a Verona:a prescindere da tutte le valutazioni,la presunta “interferenza” di Pellissier,considerarla come chiara errore dal Var,non è quanto meno umana forzatura enorme del protocollo che parla di chiaro errore?
    Episodio che probabilmente ha condizionato anche la partita di Chiffi stesso,visto che non trovo alcun motivo plausibile per giustificare il mancato intervento sul contatto Pellissier/Pezzella.
    Trovo alquanto forzato e assolutamente non supportabile,il calcio di rigore di Gerson.Movimento congruo dettato dalla bio meccanica del corpo,distanza ravvicinata,braccio attaccato al corpo.
    Infine concludo su 2 episodi che ritengo simili ma tu hai valutato diversamente:
    Il contatto di Kolarov con Ilicic per me è marginale tanto quanto quello Insigne/Bakayoko.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo e credo si sia intuito il mio pensiero sulla base di quel che ho scritto: secondo il mio parere è stato forzato il protocollo in questo caso come in Juventus-SPAL.
      Sul tocco di mano di Gerson siamo alle solite diatribe sugli elementi portanti della punibilità: da parte mia rimango col dubbio perché non abbiamo immagini che possano darci certezze su quanto fosse allargato il braccio del giocatore.
      I due contatti di Bergamo e Milano non hanno assolutamente nulla in comune.

  21. Raffaele
    Raffaele dice:

    Buongiorno signor Marelli, nella gara Bologna vs Frosinone, durante espulsione, l’arbitro sembra espellere il giocatore del fr a terra.
    O meglio inizialmente estrae il cartellino verso il calciatore laziale a terra.
    Ho visto male?o confusione?
    Grazie buon lavoro

  22. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Ho una curiosità derivante dal rigore per la Juve. L’arbitro, non avendo visto il contatto, è tenuto a fidarsi della segnalazione del guardalinee o, visto che ora c’è il var, non sarebbe più giusto che lo vada a rivedere lui di persona?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, gli arbitri in campo devono agire (e lo specifica il protocollo) come se la tecnologia non esistesse.
      Carbone si è preso un bel rischio ma del tutto legittimo, il VAR avrebbe potuto correggerlo in caso di errore.
      La collaborazione si basa su un principio fondamentale: la fiducia tra l’arbitro ed i suoi collaboratori, con o senza VAR.

  23. Luigi Salemme
    Luigi Salemme dice:

    Buongiorno Marelli, grazie per le sue precisazioni. Il regolamento intende che un’irregolarità va punita anche lontana dall’azione. Domanda: in caso di azione violenta (es. Testata o gomitata) in area di rigore, va concesso un calcio di rigore alla squadra che subisce il fallo? Grazie

  24. Sergio
    Sergio dice:

    Premesso che il Captcha ogni tanto impazzisce e fa domande sempre più complicate :-), a proposito ci Chievo Fiorentina il regolamento a pag. 120, 1 Procedura, alinea 3 recita testualmente: “i calciatori avversari devono stare fuori dall’rea di rigore fino a quando il pallone non sia in gioco”. Dalle immagini si nota chiaramente che Pellissier calpesta la linea e quindi è in area. L’infrazione c’è, il pallone non è in gioco e quindi si deve ripetere il calcio di rinvio. Rete irregolre, perchè il VAR non poteva intervenire?
    Sassuolo Cagliari, 34° del secondo tempo, Rogerio tira la maglia di Joao Pedro. Dai vari replay la trattenuta si è vista. Poichè non l’hai inserita nella tua analisi, come il contatto Ceppittelli Boga nel recupero, mi paicerebbe sapere se hai ritenuto non ci fsse bulla o non l’hai visto?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Hai ragione e l’ho evidenziato.
      Il problema è che, in altra parte del regolamento, lo schemino indica la ripetizione del calcio di rinvio nel caso in cui l’attaccante impatti sulla capacità di giocare dell’avversario. In questi casi, in presenza di due affermazioni parzialmente discordanti, è importante chiarire definitivamente onde evitare problemi interpretativi.
      Non ho affermato che il VAR potesse intervenire o meno, ho solo posto l’interrogativo. E, nel porre l’interrogativo, mi sono chiesto se anche le reti segnate sugli sviluppi di un calcio d’angolo con pallone oltre la linea vadano rivisti.
      Non è un problema di poco conto.

    • Sergio
      Sergio dice:

      Secondo il mio modestissimo e profano parere si Secondo il regolamento la palla fuori dall’area d’angolo non è in gioco ed la battutta dev’essere ripetuta. Se hai tempo, mi interessa conoscere la tua opinione sull’episodio di Sassuolo Cagliari che ho descritto prima.

    • Sergio
      Sergio dice:

      Ho capito che non hai visto la partita, pazienza. Hai visto le designazioni per i quarti di coppia italia? Tutti arbitri della Can A, centrale, IV uomoe Var, tranne Aureliano che è della Can B. Evidentemente è molto bravo al Var? Valeri è in Asia e Rocchi? non è in punizione, spero.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti rispondo per correttezza: se chiedi di nuovo su una partita che non ho visto, cosa devo fare? Ribadisco di non aver visto per evitare giudizi sommari.

      Le designazioni sono molto interessanti e coraggiose: tanti giovani e Giacomelli, che Rizzoli tenta di rilanciare sui grandi match. La scelta più importante è sicuramente Pasqua per Atalanta-Juventus.
      Aureliano, come VAR, è considerato come un arbitro CAN.
      Valeri è in Asia, Rocchi al raduno UEFA.

  25. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno Avv. Marelli,
    volevo ritornare su un episodio, già discusso in precedenza, relativo al “mancato” rigore su Insigne.
    E’ vero che Insigne dà la sensazione di cadere in ritardo, ma nel riguardare il video solo io vedo dopo il “calcetto”, BaKayoko tirare per il braccio il giocatore del Napoli ed in contemporanea Calabria che lo spinge?
    Complimenti per la sua chiarezza e buona giornata.

  26. Davide
    Davide dice:

    Buongiorno Luca, il fallo di mano di Benassi è sempre rosso o è stato ritenuto intenzionale?
    Sull’ episodio del gol annullato a Giaccherini, così come quello in Juve Spal, perché si tende ad essere così precisi mentre sui rigori, che sarebbero da ribattere quasi tutti tra giocatori in area e portiere al limite dell’area piccola, gli arbitri non intervengono mai?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ praticamente una parata sulla linea di porta (un metro avanti alla linea non cambia la sostanza): rosso automatico.
      Sulla seconda domanda concordo: si deve aprire un bel ragionamento su questo concetto.

    • Alessio
      Alessio dice:

      A me non dispiacerebbe che in situazioni lampanti tipo il fallo di mano di Benassi invece che rigore e rosso si assegnasse il gol …
      Nel basket se non sbaglio esiste una cosa del tipo che si concede il canestro in caso di “stoppata” con il pallone in parabola discendente.
      Faccio due esempi:
      – rigore trasformato ed espulsione nei primi minuti della partita… match pesantemente condizionato
      – rigore sbagliato e rosso negli ultimi minuti: inferiorità numerica ininfluente o quasi e negazione di un gol fatto
      Concedi il gol e la partita va avanti come dovrebbe senza penalizzazioni da nessuna delle due parti
      Ho scritto una cavolata?

  27. Simone
    Simone dice:

    Gentile Luca, grazie come sempre del suo lavoro profuso nel blog, ormai non discuto più di casi o moviola con amici e parenti prima di aver letto le sue disamine. Una domanda su Maresca e sul principio di parapiglia in cui è stato ammonito Dalbert: non meritavano il giallo anche Brozovic e Ansaldi? E in questo caso può intervenire il Var o non c’entra assolutamente nulla? Buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, il Var non può intervenire a meno che non si verifichino fatti passibili di espulsione.
      Per quanto valga la mia opinione, in quella circostanza Maresca è riuscito a riportare la calma senza intervenire disciplinarmente in un lasso di tempo molto limitato. Ho apprezzato il fatto che abbia deciso di non ammonire altri calciatori.

  28. Marco
    Marco dice:

    Ciao Luca.
    Puoi spiegare se esiste davvero da regolamento l’ammonizione per somma di falli?
    O se è una direttiva, una “best practice” o cosa?
    Ci ho pensato ieri sera dopo che per due volte Guida (Rugani e credo Milinkovic Savic) ha accompagnato il cartellino giallo con una mimica che le “spiegava” in tal senso.
    Fra l’altro nel contesto di un buon arbitraggio, in una partita corretta come quella di ieri mi sono sembrati un po’ tanti i cartellini.
    Guida peraltro lascia parecchio giocare.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, è presente nel regolamento il concetto di ammonizione per “ripetute infrazioni”. Naturalmente è la complessa strada dell’interpretazione soggettiva sulla quale si discuterà anche tra un paio di secoli (se l’uomo non si autodistruggerà prima).
      Vero, parecchi cartellini ma, se li osservi uno per uno, non c’è stata una singola sanzione che possa ritenersi “eccessiva”.

  29. Rocco
    Rocco dice:

    Buongiorno Luca, è evidente che l’ambientamento di Chiffi in serie A si stia rivelando per vari motivi più difficoltoso del previsto. Quale sarebbe attualmente la miglior medicina per il fischietto padovano? Qualche turno in serie B per recuperare serenità e consapevolezza dei propri mezzi sarebbe una soluzione percorribile? Oppure per la sua crescita sarebbe più consono insistere con partite di terza fascia?
    Grazie per l’attenzione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In Serie B non può andare per regolamento (ecco uno dei grandi problemi derivanti dalla fallimentare scelta di dividere CAN A e B). L’unica soluzione possibile è affidarsi a qualcuno di cui si fidi e che sia in grado di fargli capire quali sono gli errori strutturali nei quali sta cadendo spesso.
      Non sarà facile recuperarlo, soprattutto alla voce “fiducia” ma Rizzoli è la persona migliore possibile (basti ricordare il mezzo miracolo compiuto con Guida, arbitro che sembrava ormai perduto).

  30. alberto
    alberto dice:

    a me maresca ieri in torino-inter non è piaciuto, falli invertiti da entrambe le parti, un pestone a skriniar almeno da giallo neanche fischiato, de vrij graziato di un rosso (gomito dritto sulla faccia di belotti) con ammonizione inizialmente data addirittura a skriniar, gestione della mini rissa discutibile, il tutto in una partita sostanzialmente facile da amministrare

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Praticamente hai riportato la moviola della Gazzetta.
      Catapano è un amico ma ragioniamo da soli, ognuno esprime le sue opinioni secondo la propria sensibilità tecnica.

    • alberto
      alberto dice:

      giuro che la gazzetta non la apro, neanche on line, da anni. ho solo riportato le mie impressioni dopo aver visto il match in tv. da interista mi ero arrabbiato, parecchio, per la mancata ammonizione su skriniar, ma dopo de vrij secondo me era da rosso (dopo aver visto il replay ammetto) senza discussioni. in ogni caso complimenti per il blog

  31. stefano
    stefano dice:

    Buongiorno,
    mi piacerebbe leggere una sua valutazione sull’azione che ha portato alla quarta segnatura in Bologna-Frosinone, mi riferisco alla punizione battuta da Pulgar, senza alcuna convinzione, ed alla distanza del giocatore del Frosinone. Chiaramente tutto ciò non sposta ne l’andamento ne il risultato finale ma da Arbitro amatoriale mi sembra interessante l’episodio in se?
    Grazie

    • maurizio
      maurizio dice:

      … se posso…
      calcio di punizione battuto da un calciatore del Bologna, con Ciano evidentemente non a distanza regolamentare…
      ecco, in questi casi, cosa dovrebbe succedere?
      cioè, il calciatore che non è a distanza regolamentare va ammonito, oppure la distanza deve essere chiesat da chi batte la punizione?
      grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In linea di massima dovrebbe essere ripetuto ma dovrei prima vederlo per capire.
      La regola generale è di portarsi a distanza di 9 metri e 15 ma ciò non accade mai pertanto è fondamentale la sensibilità arbitrale. Spesso, infatti, si interrompe il gioco, si procede alla ripetizione della punizione con previo richiamo del calciatore non a distanza.

    • Luigi Mazzei
      Luigi Mazzei dice:

      Un gol la cui azione è nata da una punizione battuta senza rispetto della distanza sarebbe passibile di segnalazione del VAR per chiaro ed evidente errore?
      Se sì, in questo caso VAR disattento a mio avviso, la distanza a occhio sembrava la metà di quella regolamentare!
      https://youtu.be/7wAxr7SxKcY

      Ps: complimenti per il blog e per le sempre chiare e documentate analisi e spiegazioni

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rete palesemente irregolare.
      Il VAR, secondo me, non ha alcun margine di intervento ma, in questo caso, l’errore è soprattutto del quarto ufficiale.
      La giusta decisione avrebbe dovuto essere ammonizione di Ciano e nuova punizione per il Bologna.

  32. Alessandro
    Alessandro dice:

    Buongiorno. Durante la 12° giornata, in Milan-Juventus, ci fu una trattenuta di Chiellini ai danni di Romagnoli che a me sembra molto simile a quella di Lulic su Cancelo: palla lontana, trattenuta evidente e a due mani. All’epoca lei non analizzò neppure l’episodio sul blog, ma rispondendo ai commenti disse l’arbitro avrebbe dovuto lasciar correre (in partita fu fischiato addirittura fallo di Romagnoli). Come mai i due episodi sono diversi?

  33. Davide Terraneo
    Davide Terraneo dice:

    Una domanda sul rigore per la Juventus (netto e indiscutibile): non è sbagliata la modalità con cui è stato concesso? L’arbitro non vede l’infrazione, l’assistente non la segnala e il quarto uomo da metà campo non so quale visuale potesse avere. Hanno avuto ragione, e penso (spero) che la Var avrebbe corretto un mancato fischio, ma non si tratta di una forzatura? Solo per capire e imparare a livello arbitrale ovviamente

  34. Stavrogin
    Stavrogin dice:

    Sul gol annullato al Chievo, la mia opinione.
    Che Pellissier interferisca con l’azione è evidente: è per la sua pressione che Hugo sceglie di ridarla a Lafont anziché proseguire a costruire l’azione.
    Il problema semmai è temporale-logico. Quel momento è ben distante dall’essere incluso nel campo di applicazione VAR perché non fa parte dell’APP né le dà inizio. La APP del gol di Giaccherini comincia infatti con l’errore di Lafont che gli mette la palla sui piedi.
    Che ne pensi?

    • Anto
      Anto dice:

      Penso che probabilmente Serra abbia valutato che se il difensore della viola non avesse subito l’interferenza di Pellissier non avrebbe dato la palla a Lafont.. è come un vantaggio non concretizzato..

    • Alessio
      Alessio dice:

      Oltre a quello che già hai evidenziato l’annullamento di questo gol rischia di innescare un meccanismo perverso… A questo punto ogni gol su calcio piazzato dovrebbe essere vivisezionato e quasi sempre annullato:
      – calci di rigore: a termini di regolamento nessun rigore viene battuto regolarmente… prima del tiro il portiere si muove sempre e ci sono sempre già giocatori in area
      – calci di punizione e calci d’angolo: sulle punizioni il più delle volte la posizione del pallone non corrisponde a quella del fallo e sui calci d’angolo ci sono contatti e trattenute ben più influenti rispetto all’infrazione di Pellissier

      In generale all’introduzione del VAR ero felicissimo e speranzoso ma su situazioni come i contatti in area, i falli di mano, eventuali espulsioni e roba del genere le polemiche invece che diminuire sono aumentate perchè il suo utilizzo fluttua in base all’estro di chi è in sala VAR senza la benchè minima uniformità di comportamento … perchè questa azione è stato rivista e quella no? Perchè una domenica si vanno a vedere i minimi contatti e la successiva rigori netti vengono ignorati? Considerando che si ha a disposizione il VAR questo secondo me è uno dei campionati più falsati che io ricordi.
      A questo punto usiamolo solo sul fuorigioco o per gli scambi di persona… per il resto delle situazioni lasciamo stare e stiamocene della decisione dell’arbitro sul campo, il numero degli errori non cambierebbe molto ma almeno in questo caso ci sarebbe l’attenuante dell’assenza del replay e l’errore sarebbe più accettabile

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo pienamente sulla prima parte ed infatti ho sollevato il problema proprio per questo motivo.
      Sul VAR e sull’utilizzo dello stesso ricordiamoci che siamo nel secondo anno, ci vorrà ancora tempo per trovare una “quadra” definitiva.

  35. domenico
    domenico dice:

    Continuo a ripeterlo: tutti i tifosi d’Italia, almeno quelli desiderosi di conoscenza ed obbiettività, dovrebbero leggere il suo blog. Grazie!

  36. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno Dott. Marelli,
    Per quanto riguarda il rigore su Cancelo, non crede che quest’ultimo caschi a terra dopo aver impattato la sua gamba destra sulla sua stessa gamba sinistra? Il braccio di Lulic è evidente e la forza della trattenuta, per quanto esistente, non è quantificabile. A questo punto potrebbero essere rigori anche quello su Insigne in Milan-Napoli o quello su Romagnoli in Milan-Juve, non trova?
    Grazie mille e buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Stai mettendo assieme episodi che non hanno nulla in comune. La trattenuta su Romagnoli fu minima (completamente diversa da quella di ieri sera), il contatto Bakayoko-Insigne non c’entra nulla trattandosi di un contatto tra i piedi.

  37. simone
    simone dice:

    Buongiorno Luca ed ovviamente complimenti per la competenza e la chiarezza espositiva di situazione spesso complicate. Una curiosità: può essere che la frase incriminata di Politano a Maresca sia stata “Sei scarso!”? (citando qualche quotidiano sportivo) E’ irriguardosa da rosso pur non essendo un insulto volgare?

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