Il recupero di Cagliari-Lazio e la memoria corta…

Non mi soffermerò sugli episodi di Cagliari-Lazio: un po’ perché non ci sono state grandi criticità nella gara diretta da Maresca (ennesima conferma di un ottimo periodo di forma), pronto a partire per l’Arabia Saudita (ove svolgerà il ruolo di quarto ufficiale nella Supercoppa Italiana tra Juventus e Lazio).

La questione nata nella serata di ieri è relativa al recupero.

Partiamo, dunque, proprio dal recupero assegnato da Maresca a Cagliari ieri sera.
Eccessivo?
Per nulla.

Vediamo tutte le perdite di tempo di cui si è tenuto conto.
In primo luogo le sostituzioni (fonte: Gazzetta.it, tabellino della gara):

Nel secondo tempo sono state cinque le sostituzioni ma quattro le interruzioni a tal fine (contemporanei i cambi di Radu della Lazio e Cigarini del Cagliari).
Nel tempo di recupero, esattamente al minuto 93 e 30, Nainggolan viene sostituito da Deiola:

Elenchiamo, ora, tutti gli interventi dei sanitari nella seconda frazione di gioco.
Il primo è stato per Lykogiannis al minuto 47:

poi Lazzari al 72esimo,

Acerbi al 76esimo,

Ionita all’82esimo

e Nandez all’89esimo

Cinque interventi sanitari, qualcuno più lungo (Lykogiannis), altri più brevi (Acerbi).

Come deve essere computato il recupero?
La norma da tener presente è a pagina 70, Regola 7 (Durata della gara) e la casistica (pagina 72):

Come possiamo notare non viene indicato specificamente quanto debba essere recuperato ed il motivo è semplice: il regolamento è un insieme di norme generiche che poi possono essere specificate con direttive, linee guida ecc.

In particolare, da ormai due decenni abbondanti, il recupero viene conteggiato secondo questo schema:

  • 30 secondi per ogni cambio (compresa l’ipotesi di cambi multipli contemporanei: in tal caso non si somma il numero di cambi ma vengono considerati effettuati nei 30 secondi standard);
  • 1 minuto per ogni intervento dei sanitari (con l’eccezione di incidenti di particolare gravità che richiedono interruzioni temporanee più lunghe).

Non certo una novità dato che ne parlava già la Gazzetta dello Sport nell’edizione cartacea del 15 luglio 2000, diciannove anni e mezzo fa:

Questo schema è impartito agli arbitri fin dalle categorie giovanili (anche se, ad onor del vero, negli esordienti si tende a non concedere recupero tranne in casi particolarissimi) ed è valido da sempre.
Quest’estate, commentando le innovazioni regolamentari (qui il link completo su tutte le modifiche), espressi un dubbio in merito proprio al tempo di recupero relativo alle sostituzioni:

Dopo 16 giornate di campionato ho compreso il motivo per cui non è stata prevista alcuna modifica alla disciplina generale in merito: i cambi effettuati con la nuova regolamentazione sono in numero limitatissimo, è rimasta invalsa la prassi di uscire a centrocampo tra le panchine.
Il dubbio è scomparso: è stato giusto mantenere la linea dei trenta secondi per ogni cambio.

Torniamo a Cagliari.
Come sappiamo la Lazio ha trovato il pareggio al minuto 97 e 26 secondi:

Come accennato in precedenza, tale recupero ulteriore si è reso necessario per la sostituzione di Nainggolan ed il festeggiamento di una rete (la Lazio ha pareggiato al 93esimo circa).
Una volta realizzata una rete, l’arbitro deve prendere nota del tempo rimanente, far riprendere il gioco e fischiare la fine.
A Cagliari il gioco è ripreso al minuto 98 e 54.
Pertanto a che minuto avrebbe dovuto concludersi la gara?
Semplice: al minuto 98 e 58, esattamente quattro secondi dopo la ripresa di gioco (dato che, al momento della rete di Caicedo, mancavano proprio 4 secondi per arrivare a 97 e 30).

Spiace aver dovuto ascoltare il Presidente del Cagliari Giulini in un primo tempo convinto delle spiegazioni ricevute e poi critico sullo stesso tema (fonte: Gazzetta dello Sport):

Spiace perché queste recriminazioni non le ho sentite od ascoltate il 2 dicembre scorso, al termine di Cagliari-Sampdoria.
Che accadde in quella circostanza?
Venne concesso un recupero di 5 minuti:

Allungato di un minuto, con rete decisiva di Cerri al minuto 95 e 52:

Insomma, evidentemente con la Sampdoria venne usato il buonsenso, ieri no…
Peccato perché aveva iniziato bene l’intervista post partita per poi perdersi in una polemica senza senso.

Tutto bene, perciò?
Risposta affermativa per ieri sera, meno positiva in generale.

Ho spesso sottolineato che il tempo di recupero è un tema sul quale spesso vengono commessi errori.
Non significa che nel recupero ci siano sovente degli errori ma che spesso i minuti concessi sono pochi (esempio: un minuto a San Siro nel primo tempo di Milan-Sassuolo è oggettivamente incomprensibile a fronte di due check VAR che hanno portato via almeno tre minuti) oppure mal amministrati.

Non cambia di una virgola il mio giudizio su Mariani in Fiorentina-Inter di domenica sera ma, oggettivamente, aveva lasciato perplesso anche me la decisione di chiudere la partita al 96esimo esatto.
Ricordiamoci, infatti, che nei minuti dopo il 90esimo la Fiorentina ha realizzato il pareggio con Vlahovic e, soprattutto, si è perso parecchio tempo per l’ammonizione di Montella:

A Firenze, oggettivamente, doveva essere aggiunto un minuto ai sei concessi.

Poi, però, si evitino affermazioni poco credibili, tipo “Inter fermata in contropiede 3 conto 2”,

dato che Mariani ha fischiato in questo momento, con 11 giocatori dell’Inter in area di rigore e 3 difensori della Fiorentina rimasti a difesa della propria metà campo…

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163 commenti
  1. Francesco Viviani
    Francesco Viviani dice:

    Qui sono un semplice tifoso ATTENTO. Lei dice Il recupero è discrezionale allora cosa servono quelle norme che mostra a corredo delle foto? Un minuto per ogni intervento medico, 30 secondi per ogni sostituzione. Non c’è nulla di oggettivo. Che senso ha parlare che il secondo gol è stato segnato allo scoccare di 7 minuti e 26 secondi a fronte di un recupero assegnato di 7,30 minuti, 4 secondi prima dello scadere. Avevo chiesto, fidando nella competenza che dimostrava, cosa dicesse il regolamento in caso di intervento medico e sostituzione contemporanea, Lei ha risposto che si conteggiano 30 secondi. Bene allora devo ribadire che è stato concesso un minuto in più del dovuto. Infatti 4 minuti per gli infortuni di Lycogiannis, Lazzari, Acerbis e Nandez + 2 minuti per cambi (Jony, Cataldi, Caicedo + Oliva, Faragò per l’inforunio di Ionita) fanno 6 e non 7 ai quali vanno aggiunti 30 secondi per cambio Deiola durante il recupero. Se la matematica non è un opinione. Pertanto, se Lei, dall’alto della sua competenza, che Le riconosco, dice che il recupero è discrezionale, allora è inutile citare norme ed anche arrovellarsi a spiegare perchè o per come. Se invece ci sono delle norme e sono state applicate male, si fidi lei di un giurista, ci dovrebbe essere una sanzione, dica lei quale. Grazie e spero che il mio intervento sia stato utile per capire meglio e non rimanere sempre nel vago.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono direttive.
      Forse dovrebbe studiare la differenza tra discrezionalità nel computo del recupero e norme inderogabili (e non sono queste).
      In caso di intervento medico e di sostituzione contemporanea si conteggia un minuto: MAI scritto che si sarebbero dovuto conteggiare 30 secondi. Trenta secondi si conteggiano in caso di sostituzioni contemporanee, non di contemporanea sostituzione ed intervento medico.
      Cinque interventi medici + 4 sostituzioni fanno 7 minuti. Facile. Sempre che la matematica non sia un’opinione, come dice Lei…

      Non c’è nulla di vago: sono direttive in vigore da oltre vent’anni.
      Senza offesa ma non è colpa mia se l’informazione è piena di falle.

      Saluti.

  2. Francesco Viviani
    Francesco Viviani dice:

    su cagliari lazio peccato che Marelli non dice che la sostituzione di Jonita con Faragò avviene contemporaneamente in 50 secondi. Che dice il regolamento? si conta l’intervento medico o la sostituzione. Già perché cosi sono 6 i minuti di recupero che potevano essere concessi e l’arbitro Maresca ha commesso un errore tecnico che avrebbe comportato la ripetizione della partita.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vero, avvengono assieme.
      Perciò vanno tolti 30 secondi.
      Perciò non 7.30 di recupero ma 7.
      Se Lei fa parte di uno studio professionale (come si evincerebbe dalla Sua mail), una delle regole principali è sapere di quel che si parla.
      Il conteggio del recupero non è nemmeno lontanamente un motivo di errore tecnico proprio per la discrezionalità della commisurazione.

      Saluti.

  3. Nello
    Nello dice:

    Ciao Luca,
    sento molto parlare della designazione di Pairetto per Inter-Genoa.
    Secondo te la scelta del tuo amico Nicola ci sta, oppure era meglio evitare?
    Qual è il tuo parere?
    Grazie anticipatamente della risposta,
    Nello
    P.S.- colgo l’occasione per augurarti buone feste

  4. Stefano
    Stefano dice:

    Gentile Marelli. So già che mi risponderai che non si deve snaturare il calcio, che il calcio è altra cosa rispetto ad altri sport e che da vent’anni funziona in un certo modo, ma io la penso diversamente: “snaturare” a volte può essere solo un peggiorativo di “far evolvere”.
    Il calcio è cambiato nella sua storia, a volte con evoluzioni drastiche (il fuorigioco, il retropassaggio) per eliminare certe parti esecrabili e renderlo migliore. Io penso che lo sia diventato (riguardiamo una partita di italia ‘90, è un’altra cosa rispetto ad oggi).
    In questo senso il discorso del tempo effettivo, “hard” o “soft”, potrebbe portare enormi benefici, sono tantissimi punti di vista. Perdere tempo (che può essere “furbo” e si può intendere questa parola nel senso più positivo, ma rimane un comportamento negativo) non avrebbe senso, non ci sarebbero polemiche per discrezionalità, regole non scritte e diversità.
    Polemiche per un gol all’ultimo secondo? Basta vedere se la palla ha varcato la linea prima o dopo lo scadere, come nel basket si osserva se ha lasciato le dita prima o dopo la luce.
    Sarebbe un cambiamento epocale, ma perché lasciare intatta una indeterminatezza che oggi ogni tecnologia può aiutare a superare?

    Ci sono commenti che mostrano che il tempo effettivo delle partite muta tantissimo (da 38 a 51 minuti, mi sembra di ricordare) e capisco che questo mostri le diverse peculiarità di una partita rispetto a un’altra (anche di un metro arbitrale rispetto a un altro) ma amen.

    Tu oggi racconti che una sostituzione conta 30 secondi: allora fa bene il calciatore della squadra che vince a camminare lentamente! Perché, invece di inventarsi di far uscire il calciatore ovunque, non si dice “fai come vuoi, tanto per la partita non cambia una virgola”?

    Grazie dell’attenzione!

  5. il Pessimista
    il Pessimista dice:

    Luca il tuo beneamato La Penna a Bergamo è un bel rischio….speriamo ne esca pultio.
    Comunque prevedo un turno di campionato pieno di polemiche sugli arbitri….i giocatori e le squadre sono nervosi, stanchi…..tira un po’ un ariaccia….

  6. Roberto
    Roberto dice:

    Buonasera dott.Marelli.
    Avendo visto tutto il secondo tempo di Cagliari lazio forse i sette minuti e mezzo erano pure strettini..A mio parere ovvio..
    Samp juve..
    Come giudica la pArtita di rocchi ieri? Ci stava il.giallo su.demiral al primo tempo fallo al limite dell’area per un calcione rifilato ad un giocatore della samp?
    La ringrazio buona serata

  7. Andrea
    Andrea dice:

    Buongiorno, vorrei porre una domanda in riferimento ad una risposta da lei data. Facendo riferimento alla partita Cagliari Inter, dove i minuti di recupero sono stati 5, e noi (da tifosi del Cagliari) ci aspettavamo qualche minuto in più, lei ha fatto un’analisi precisissima e giusta secondo il suo ragionamento e probabilmente anche secondo le direttive e le regole della federazione. Ma in effetti, in quella partita specifica, le interruzioni sono state due per la Var, quattro più una doppia in contemporanea e quattro interventi dei sanitari. Insomma se nel primo tempo quei minuti non sono stati recuperati, non dovrebbero essere sommati a quelli del secondo tempo? Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il discorso reggerebbe se non si basasse su dati falsi.
      Quattro pause per cambi (2 minuti), 2 controlli VAR (circa 2 minuti totali) ed UN SOLO intervento dei medici (su Joao Pedro al 60esimo). Totale: 5 minuti.

      Regolamento, pagina 71, Regola 7:
      “L’arbitro non deve compensare un errore di cronometraggio occorso nel primo periodo di gioco, aumentando o riducendo la durata del secondo periodo di gioco”.

  8. Simone Anedda
    Simone Anedda dice:

    […]
    Ora, un tifoso del Cagliari che vede un comportamento del genere ai danni della propria squadra e, in più, vede quei 7 minuti di recupero che percepisce come assolutamente ingiustificati, cosa dovrebbe pensare?

    Ovviamente la mia è una domanda retorica, conosco già la risposta che mi darebbe.

    Vede, sono pienamente cosciente del fatto che fare l’arbitro sia estremamente difficile. E non posso non essere umanamente solidale con chi ha il coraggio di svolgere questo compito, per giunta beccandosi i peggiori insulti dagli spettatori in tutti gli stadi (e spesso anche da parte mia, lo confesso). Sono anche consapevole che non viviamo in un mondo dove tutti sono onesti e simpatici. E qualche individuo disonesto e antipatico c’è sicuramente anche nella categoria arbitrale. Ma, sinceramente, devo dire che non fate molti sforzi per non apparire tali.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il resto l’ho cancellato perché… perché è meglio per te, non ci faresti una gran figura.

      Alla domanda la risposta è semplicissima: dovrebbero convincersi di studiare il regolamento.

      L’ultima parte la lascio per un semplice motivo: se ritieni che ci sia qualcuno di poco onesto, vai in Procura e denuncia.
      Assumiti una responsabilità invece di sparare a caso come un qualunque avventore del bar sotto casa: vai e denuncia, il mondo dello sport te ne sarà infinitamente grato.
      Poi… oh, al limite ti becchi una controquerela per diffamazione ma tu mi pare coraggioso, no?
      Bene, dimostra questo coraggio.

      Oppure studia il regolamento se vuoi parlarne.
      Eviterai altre figuracce come questa, una parte della quale te l’ho risparmiata perché siamo sotto Natale.

    • Simone Anedda
      Simone Anedda dice:

      Beh, ovviamente nel suo blog lei è liberissimo di cancellare ciò che ritiene opportuno. Se però si aspetta un ringraziamento da parte mia per avermi, come dice lei, risparmiato una figuraccia, si sbaglia di grosso.

      Temo che lei abbia confuso l’essere disonesti con l’essere corrotti, cosa, quest’ultima, che io non ho mai scritto né sottinteso, neanche nella parte che lei si è preso la briga di cancellare. “Disonesto”, secondo la definizione del dizionario Treccani (http://www.treccani.it/vocabolario/disonesto/), è colui “Che non è onesto, che manca di probità, lealtà e correttezza, o, riferito ad atti, comportamenti e sim., che non è conforme ai principî della rettitudine morale, o della lealtà e correttezza”.

      Non mi pare qualcosa passibile di denuncia all’autorità giudiziaria. Si parla infatti di disonestà morale, che era il succo del mio intero commento, e che lei non so per quale motivo evidentemente non ha colto, confondendo con altro.

      Sa cos’è? Un arbitro che tratta una squadra o un giocatore in maniera diversa da come tratta un’altra squadra o un altro giocatore è anche una questione di rispetto. È più o meno come quando, non conoscendosi personalmente, si dà del lei a un notaio e del tu a un operatore ecologico. O del lei a un ex arbitro e del tu a un commentatore di un blog.

      La saluto cordialmente.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vero, non hai scritto corrotti.
      Ed infatti NEMMENO IO HO SCRITTO quella definizione ma la dizione “poco onesto”. Insomma, almeno stai attento a quel che leggi…
      Non girarci attorno: visto che sei coraggioso, vai e denuncia, non fare della filosofia spicciola per non affrontare la figuraccia, dai 😉

      L’affermazione successiva mi ricorda vagamente una comica dichiarazione di chi ha detto “se non si dimostra il dolo, il reato viene depenalizzato in colposo”. Insomma, definire una persona disonesta non è diffamazione solo nel tuo mondo.

      Dell’ultima parte non ho capito una mazza.
      Forse perché mi rivolgo in terza persona anche al giardiniere che mi cura la siepe da 15 anni.
      Questione di educazione.

      Quella che dovresti imparare.
      Magari trovi un po’ di tempo per impararla a Natale. Però prima leggi per la prima volta il regolamento, magari eviterai di scrivere commenti senza alcun senso, ok?

      Buon Natale.

  9. Giorgio A
    Giorgio A dice:

    Sono sbigottito dal tenore di questi commenti. Continua così su questo blog che resta un punto di riferimento per chi, anche da tifoso, vuole solo apprendere nozioni regolamentari. Il tifoso medio invece non riesce a comprendere che anche all’ottavo minuto di recupero la sua squadra non deve comunque prendere gol e che la squadra avversaria è stata brava a crederci fino all’ultimo secondo.

  10. Ruben
    Ruben dice:

    Grazie Luca per lo spiegone (propaganda live docet) e per aver confermato ciò che era stato palese ed evidente a tutti a S.Siro durante Milan-Sassuolo.

  11. Stefano1166
    Stefano1166 dice:

    Luca Marelli, la considero un insostituibile punto di riferimento sugli episodi arbitrali, almeno per chi vive il calcio con obiettività. Complimenti per la pazienza con cui risponde ai sofisti che si ostinano a polemizzare su episodi che dopo le sue disamine risultano lapalissiani. Una cosa su cui vorrei avere una sua lettura è l’episodio avvenuto al 72′ minuto in area di rigore del Cagliari, quando Milinkovic nel tentativo di stoppare e calciare viene spinto da Cacciatore mentre è in elevazione perdendo coordinazione e mancando l’impatto col pallone. Secondo lei non poteva starci il rigore? La ringrazio.per il suo prezioso lavoro e per l’eventuale risposta..

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, ci stava tutto il rigore ed il VAR sarebbe intervenuto se non che Milinkovic era in posizione di fuorigioco di mezzo metro abbondante (errore grave dell’assistente, oggettivamente).
      Grazie per i complimenti anche se, a volte, perdo pure io la pazienza…

    • AAndrea
      AAndrea dice:

      Buonasera,
      quindi se ho capito bene c’è stato un errore dell’assistente a non aver segnalato il fuorigioco ed uno dell’arbitro a non aver assegnato il rigore che comunque sarebbe stato revocato dal Var, in ogni caso il gioco avrebbe dovuto essere fermato, giusto? Oppure si può concedere un vantaggio anche per il fuorigioco non considerando il fallo su Milinkovic? Lo chiedo perché da li ha avuto inizio la ripartenza che ha portato Simeone da solo davanti al portiere laziale e mi chiedo se avesse segnato cosa sarebbe successo in termini di regolamento.
      Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, mi pare evidente che lasciar proseguire il gioco sia stato corretto.
      Il vantaggio si può concedere su qualunque infrazione (in casi eccezionali anche su un fallo da espulsione).
      Rischioso? Sì, molto ma certamente non un errore.

  12. Carlo
    Carlo dice:

    Cagliari-Inter seconda giornata…arbitro Maresca. 2 interventi VAR, 6 sostituzioni, 4 interventi dei sanitari… Recupero 5 minuti… l’Inter vinceva… Come da regolamento

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Pur di farti fare una figuraccia ho voluto perdere qualche minuto per vedere quanto accaduto nel secondo tempo.
      Cambi: 4, non 6.
      Cerri è entrato ad inizio ripresa perciò non viene conteggiato (OVVIAMENTE).
      Due cambi contemporanei (fuori Lautaro e Candreva al minuto 78). Perciò 2 minuti totali.
      Un controllo VAR (sul rigore di Sensi). Perso 1 minuto.
      ZERO interventi degli operatori sanitari. ZE RO, 0.
      Pertanto 3 minuti + 2 per perdite di tempo varie.

      Per cortesia, NIENTE BALLE sul mio blog.

  13. Riccardo
    Riccardo dice:

    Buongiorno Luca,
    volevo chiederle se in queste ormai famose direttive sul recupero è contemplata anche una quantità certa per la perdita di tempo da parte di un giocatore che poi viene sanzionata col giallo o se invece è a discrezione dell’arbitro. Perchè se per ogni ingresso in campo dello staff si conteggia aritmeticamente un minuto, a prescindere da quanto sia stato effettivamente fermo il gioco, volevo capire se nel caso limite in cui ci sia stato a giudizio dell’arbitro del dolo, invece sia sufficiente la sanzione (il giallo) a sanare la perdita di tempo. Grazie

    • Riccardo
      Riccardo dice:

      Grazie per la risposta.
      Quindi siamo di nuovo nel campo della discrezionalità. A mio modestissimo parere non c’è uniformità, e così non si fa altro che alimentare polemiche e sospetti. Se fornisci un “tariffario”, dovresti cercare di ricomprendere ogni tipo di fattispecie. Così facendo il comportamento certamente doloso potrebbe essere in alcuni casi premiante rispetto ad un onestissimo e comprensibile crampo. Non siamo più al calcio di Lo Bello, quando l’arbitro era il dominus assoluto. Oggi le partite vengono spaccate, sezionate ed esaminate facilmente da tutti. Abbiamo immagini, statistiche e ogni ben di Dio a disposizione. Ci sono collaboratori in campo, a bordo campo e davanti agli schermi. lasciare le fattispecie che configurano dolo alla discrezionalità del giudice lo trovo quanto meno strano. Anche perchè la sanzione a volte è un’ulteriore perdita di tempo. Si assiste spesso a minuti di gioco fermo per una punizione, persi a segnare righe sul campo, a misurare distanze, a chiedere eventuali verifiche. Tutta roba che quindi va a finire nell’unico calderone del computo generale, che a quanto ho capito incide nel computo totale assai meno di un sacrosanto ingresso dei sanitari, visto che nella maggior parte dei casi questi vanno solamente a porre rimedio ad una situazione che è conseguenza da un comportamento scorretto. Sarebbe probabilmente ora di rivedere queste direttive vecchie di 20 anni, cioè precedenti all’introduzione della comunicazione obbligatoria del recupero concesso e adeguarle al calcio moderno. Mi concedo un’ultima domanda contando sulla sua cortesia. Queste direttive sono solo italiane, oppure vengono adottate anche in ambito internazionale?
      Grazie per la sua pazienza e disponibilità

    • Riccardo
      Riccardo dice:

      Mi auguro non ci sia bisogno del mio suggerimento per rinnovare il regolamento. Spero ci siano a disposizione persone più qualificate. Comunque lo prendo come un gioco e la prima risposta che mi viene in mente è semplicissima. Ci sono due persone sedute in una stanza al calduccio, che potrebbero essere dotate di tutte le strumentazione necessarie a misurare le effettive e reali perdite di tempo. Esistono programmi che tracciano e calcolano i metri percorsi da ogni giocatore in campo, non credo che sia fantascienza pensare a qualcosa di simile per il tempo. Ma noi tifosi siamo aperti a qualsiasi soluzione sia meglio di questa assai empirica ma che al contempo strizza l’occhio al discrezionale. Dati che sarebbero disponibili in tempo reale senza nemmeno aspettare un silent check o altre consultazioni. Lì si che si potrebbe stilare una bella tabella. Sparo a caso, non c’è niente di scientifico in ciò. Da x a y minuti di gioco effettivo = 7 minuti di recupero. Da y a z tempo effettivo = 6 minuti di recupero etc. etc. Nelle serie minori dove non ci sono i VAR si continua così, magari dando una rinfrescata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Manca solo che i Var si debbano occupare di essere cronometristi.
      Secondo me non vi rendete nemmeno conto di quanto sia complesso il ruolo del VAR. Ma nemmeno lontanamente…

      La proposta successiva non l’ho capita, forse perché non esiste una strumentazione del genere.

    • Riccardo
      Riccardo dice:

      Chiedo scusa ma non ho avuto risposta se queste disposizioni siano valide solo in Italia o anche altrove. Grazie

    • Riccardo
      Riccardo dice:

      Fare i cronometristi? E chi glielo ha chiesto? Devono solo leggere il tempo reale di gioco al 90mo. E sulla base di quello e delle direttive, stabilire il recupero. Chi lo misura? Per quello dicevo è sufficiente un dispositivo che ferma il tempo al fischio dell’arbitro, senza bisogno di rivolgersi alla NASA per progettarlo. Una specie di tempo effettivo leggermente elastico come si conviene al gioco del calcio che non è basket, e dove un secondo non può cambiare una partita. Non c’era nessun’altra proposta

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Immaginati le polemiche per una rete segnata al 59’59” effettivo con cronometro partito con un secondo di ritardo al 20esimo ed al 22esimo del primo tempo…

  14. Giulio
    Giulio dice:

    Buongiorno Luca,
    se ci mettiamo a “litigare” anche su 1 minuto di recupero, non ne usciamo davvero più… 🙂

    Il minuto vale per entrambi, terribile per chi deve difendere, fondamentale per chi vuole vincere…
    Ho visto tante partite della mia squadra vinte o perse nel recupero…

    Ed allora… Buone feste e che i giorni di sosta servano a tutti per capire che alla fine, il calcio, è un gioco… il più bello del mondo, ma un gioco…

    Buone cose.
    G.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Commenti che contengono scurrilità vengono in automatico cancellati.
      Hai sbagliato indirizzo, questo blog non fa per te.
      Perciò, per cortesia, aria.

  15. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Nel rugby si applica un tempo effettivo soft. Si ferma il tempo per sostituzioni, infortuni e check. È la partita finisce all’80’ una volta finita l’azione che si stava svolgendo. Cosa pensi di introdurre una cosa simile del calcio? A me sembrerebbe una buona innovazione

    • antonio
      antonio dice:

      Inserirei anche un tempo, come nel basket, per effettuare le rimesse. Lo conta l’arbitro, esattamente come nel basket. Fino a 5 secondi per la rimessa laterale, 10 secondi per la rimessa dal fondo. Dal momento in cui si ha la palla in mano (sia laterale che portiere). Nel caso di infrazione il cronometro si ferma e si cambia la rimessa o si concede calcio d’angolo. Sempre 5/10 secondi per iniziare il gioco. Giusto una provocazione eh …

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Prendo atto di questa proposta ma mi pongo una domanda: ma davvero volete trasformare questo sport in questo modo, snaturandolo del tutto?
      A me piace così…

    • Luca
      Luca dice:

      Quella delle rimesse con conteggio stile basket non credo sia applicabile nel calcio: ad ogni rimessa l’arbitro (o assistente) dovrebbe correre sul luogo della rimessa per contare; si perderebbe ulteriormente tempo…e poi le solite polemiche se la rimessa viene effettuata sul 5 o oltre; mi sembra più sostenibile l’ipotesi di fermare il tempo per VAR e interventi medici.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Infatti è una proposta che non ha alcun senso. Pensare che il calcio sia uguale al basket od al calcio a 5 significa non aver idea di quali siano le specificità di ogni sport…

    • antonio
      antonio dice:

      Lasciamo stare le specificità dei vari sport e di quanto ne possa sapere io, non è questo il problema. Il problema è avere un tempo oggettivo e che le perdite di tempo siano adeguatamente valutate e/o sanzionate.Siete arbitri, conoscete tutto, trovate il modo.

  16. Sergio
    Sergio dice:

    Salve Sig. Marelli, vorrei precisare rispetto alla sua analisi che in Lazio Cagliari Ionita è stato sostituito quando c’è stato l’ingresso dei sanitari e l’interruzione è durata complessivamente 40 secondi. La possiamo conteggiare, per eccesso, 1 minuto, ma non certo 1 minuto e mezzo (ingresso sanitari + sostituzione). Oltre a quella ci sono state 3 sostituzioni (perché quella di Radu e Cigarini è stata simultanea) che corrisponde ad un minuto e mezzo. Siamo quindi a 2 minuti e mezzo. Contare le interruzioni ulteriori 4 minuti e mezzo è uno sproposito, considerato che le 2 che hanno riguardato giocatori laziali sono state brevissime e peraltro avvenute in fase di rimessa da fondo. Forse 15 secondi aggiunti ai normali tempi di una rimessa. Contarle complessivamente 2 minuti è contro il buonsenso. Le 2 interruzioni riguardanti giocatori del Cagliari erano state di complessivi 2 minuti e 30 (e caliamo un velo sul modo in cui ha fatto riprendere il gioco dopo l’interruzione di Lykogiannis). 6 minuti era un recupero da arbitro pignolo, 7 è fuori dal mondo. La pignoleria di Maresca peraltro svanisce magicamente con il vantaggio della Lazio, dato che il Cagliari, come dice lei, lo fa giocare solo 4 secondi (il gol dell’ 1-1 più la sostituzione di Nainggolan non avrebbero dovuto far chiudere al 98′?). Lei poi cita Cagliari Sampdoria, ma dimentica di dire che 5 minuti di recupero erano stati a fronte di 5 gol nel secondo tempo, uno dei quali con check VAR, uno annullato con VAR, 6 sostituzioni e perdite di tempo sanzionate anche con l’ammonizione di Colley. E che il recupero era stato allungato di 1 minuto a causa di un’interruzione di 2 minuti (Jankto fasciato senza uscire dal terreno di gioco).

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Davvero, non ne posso più di ripetere sempre gli stessi concetti.
      Non volete capire il regolamento? Bene, problemi vostri.
      Non volete capire quel che ho scritto? Non seguitemi.

      Qui si parla di regolamento, non di strane teorie senza basi.

      Saluti.

    • Sergio
      Sergio dice:

      Scusi, però io le ho scritto un post dettagliato e basato sui fatti. Se risponde con tal tono può evitare lo sforzo di farlo, tanto più che si rivolge ad una persona che il Regolamento lo conosce a memoria. Provi ad entrare nel merito. Si vada a vedere quanto durano le interruzioni per Lazzari e Acerbi in termini di tempo aggiuntivo rispetto a quello normale di una rimessa dal fondo. Mi dica perché si debba conteggiare, secondo lei 1 minuto e mezzo per Ionita, su cui non c’è nessun intervento sanitario (esce immediatamente) e solo 30 secondi per un gol festeggiato abbastanza lungamente e seguito da una sostituzione. Mi dica anche del paragone con Cagliari Sampdoria, perché in quel caso fossero giusti solo 5 minuti. Me lo dica però con argomentazioni, altrimenti mi fa pensare che è molto più superficiale di quanto crede di essere, tanto più quando critica uno dei presidenti più corretti verso la classe arbitrale come Giulini

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Abbi pazienza ma ci sono entrato cento volte in questo argomento.
      L’ho spiegato cento volte.
      Ho scritto cento volte che un intervento dei medici e massaggiatori è un minuto.

      Ok, lo scrivo per la centunesima volta: Acerbi e Lazzari sono stati medicati in campo, perciò sono due minuti di recupero.

      Scusami, Sergio, ma è come il gol annullato a Lautaro col Barcellona: siamo nel campo dell’ovvio, è paradossale dover spiegare l’ovvio, il banale, una prassi consolidata in tutto il mondo da vent’anni.
      E’ quasi deprimente doverlo spiegare perché è come scrivere che la scarpa destra deve essere utilizzata per il piede destro.
      Ti assicuro che sto leggendo alcuni commenti strabuzzando gli occhi e chiedendomi “ma sono seri?”.

      Siamo nell’epoca dei social, dei giornalisti che non informano ma cercano click, delle testate che sono interessate a far parlare di sé in qualunque modo ma non per i contenuti, di politici che diffondono cretinate da mattina a sera. Ma giuro che tra fuorigioco e recupero, nell’ultima settimana, si sono raggiunte vette di assurdità che nemmeno immaginavo negli incubi peggiori…

      E, infine, puoi pure pensare che sia superficiale ma vorrei ricordarti che il tuo è 58esimo commento a cui rispondo in questo thread e la risposta numero 7722 che pubblico.
      Un apprezzamento come “superficiale” dedicalo a chi scrive senza conoscere l’argomento. Perché anche i Marelli, nel loro piccolo, prima o poi si incazzano…

      Grazie.

  17. Enzo
    Enzo dice:

    Leggendo tutti i discorsi sopra citati in cui Luca spiega che Maresca ha solo applicato il regolamento, spiegando anche che per il recupero esiste anche
    una discrezionalità (a piacimento dell’arbitro). Vorrei capire la motivazione per il quale l’arbitro dovrebbe usare il “regolamento” o “la sua discrezionalità”. In base a simpatie, in base al suo umore o in base al momento? Spero il signor Luca dia una risposta a questo quisito e riesca a colmare la mia ignoranza. Saluti e grazie in anticipo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Infatti la discrezionalità sul recupero è da VENT’ANNI limitata dalle indicazioni che ho scritto.
      Più chiaro, lineare, preciso di così non posso essere.
      Ma i complottari non si convinceranno mai e li invito a non seguire il blog, non fa per loro.

  18. Francesco scarpino
    Francesco scarpino dice:

    Minuto più’ minuto meno non cambia niente.prima o poi tutte le squadre subiscono questo affronto.per risolvere il problema l’arbitro non dovra’far rientrare il giocatore INFORTUNATO prima di due o tre minuti. SOlo cosi’ un giocatore ci pensera’ due volte prima di avviare la sceneggiata e privare la sua squadra di un elemento per un tempo importante.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Era così ma hanno cambiato la procedura per evitare che un calciatore infortunato realmente per un contatto avversario debba lasciare in inferiorità numerica la sua squadra, di fatto favorendo chi ha commesso l’infrazione.
      La norma è corretta così.

  19. Fabio
    Fabio dice:

    Buonasera Sig. Marelli, da tifoso laziale ricordo delle polemiche molto simili lo scorso anno per un Lazio Sampdoria che finì 2-2 per un gol di Saponara al 99esimo minuto (alla faccia di chi dice che non si vedono mai 7 minuti di recupero). Trovai le polemiche dell’epoca completamente insensate e fuori luogo esattamente come le polemiche per la partita di ieri sera, anche perché i minutaggi di un recupero sono utilizzabili da entrambe le squadre, ergo il cagliari poteva trovare il 2-1 al 97esimo esattamente come ha fatto la lazio. Inoltre, l’arbitro stesso ha fornito una spiegazione per la sua scelta che è perfettamente conforme al regolamento, quindi non riesco proprio a capire come si possa polemizzare.
    Complimenti vivissimi per il suo blog, sta aiutando veramente tante persone ad avere una visione più oggettiva di uno sport che viene costantemente rovinato da polemiche futili e ipotesi di complotto senza senso.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma infatti è una leggenda metropolitana che non esistano recuperi molto più lunghi di quelli soliti.
      Cinque minuti sono tanti? Sì, ma nel secondo tempo sono praticamente normali (soprattutto perché raramente gli allenatori non usano tutte le sei sostituzioni che sono 3 minuti automatici).

      Grazie per i complimenti anche se giornate come quella di oggi mi convincono ogni giorno di più che forse non ne vale la pena…

  20. Ivan
    Ivan dice:

    Buonasera, per quanto non dubito della bontà del recupero in base al regolamento, può però capitare che ci siano delle percezioni in base al confronto con le altre gare. Cagliari Lazio secondo la lega è stata la terza partita per tempo effettivo con 52 minuti e 40 secondi, davanti la gara della Juve e quella del Napoli. Verona Torino si è giocata per 38 minuti e 38 secondi(7 minuti di recupero in due tempi), le altre tra i 43 e i 52 minuti. Cagliari Sampdora invece è arrivata a 51,01. Questi numeri per indicare che vedendo la gara non c’è stata la percezione di avvenimenti che richiedessero così tanto recupero. Giustamente però lei non parla di percezioni ma di regolamento. Non dubitando che sia stato giusto dare meno minuti di recupero a Verona Torino(con 14 minuti in meno giocati) e in quasi tutte le altre gare, credo altresì che si possa comprendere chi non ritiene congruo il tempo in più dato nella gara in questione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Dati interessanti.
      E questi sono gli argomenti di cui parlare, non le strane teorie messe in piedi per spiegare ciò che è ovvio da vent’anni.
      Vent’anni, non venti giorni…
      Qual è il compito dell’arbitro? Far rispettare il regolamento, non far giocare quanto più possibile.
      La traduzione di questo assunto (altrettanto ovvio) è che l’arbitro deve applicare il regolamento, le linee guida e le direttive degli organi tecnici.
      Le direttive sul recupero valgono ovunque: in Italia come in Bangladesh ma fanno parte dell’ovvio. Il dramma vero è che spiegare le direttive OVVIE, conosciute da qualunque addetto ai lavori, passa come supponenza…

  21. Marco
    Marco dice:

    …E comunque non hai risposto:

    “Sulle direttive: gli arbitri le conoscono da vent’anni e dovrebbero conoscerle tutti.
    Se il tifoso distratto è ignorante e non conosce le basi, ciò non significa che debbano essere tutti in malafede perché applicano un regolamento che l’ignorante non conosce.
    E abbi pazienza: prima di criticare, informati. Se non vuoi informarti sono problemi tuoi ma evita di dare lezioni su un regolamento di cui non sai nulla.”

    Come fa uno ad informarsi, se non c’è scritto niente da nessuna parte?
    E ancora: come fai a parlare di “regolamento”, se il regolamento è pubblico e dice una cosa opposta? Al massimo, puoi parlare di linee guida, di direttive, di indicazioni. Non di regolamento. Perché quello è pubblico, ed è chiaro.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti rispondo con una domanda.
      Che cosa sono il richiamo volante ed il richiamo ufficiale?
      Sono elementi BASILARI dell’attività arbitrale ma non ci sono nel regolamento, sono frutto di direttive degli organi tecnici e di indicazioni che vengono spiegate nel corso arbitri.
      Eppure ne ho scritto…
      Ebbene, questo blog nasce soprattutto per questo, per far conoscere ciò che gran parte delle persone non conosce per vari motivi: pigrizia, svogliatezza, scarsa informazione, disinteresse totale.

      P.S.: le direttive sono applicazioni concrete del regolamento. Non ne fanno parte sostanzialmente ma ne fanno parte di fatto. Ma se non interessa conoscerle, ovviamente si continuerà a parlare del ritorno di Ibrahimovic (da otto anni), di Lavezzi (dal 1898) o di Pogba (da tre anni). Non succede MAI ma pensi che gliene freghi qualcosa a qualcuno?

  22. Marco
    Marco dice:

    “Finisce che il ricorso viene rigettato perché il computo del tempo di recupero è a discrezione dell’arbitro.
    Le indicazioni relative al recupero sono indicazioni date agi arbitri.

    Ecco la differenza tra chi spara a zero (tu) e chi spiega (io).

    Saluti.”

    Premesso che io non sparo a zero ma tento di dialogare, mentre tu sei offensivo e anche un pochino arrogante, vedi che mi stai dando ragione, quindi. La REGOLA è che il tempo di recupero è a discrezione dell’arbitro.
    (E quindi, che se Maresca ha deciso che ci volevano 7 minuti e mezzo di recupero HA RAGIONE LUI).
    Tutto il resto, sono chiacchiere. Che se non sono scritte su nessun regolamento, chiarimento o direttiva, tali rimangono.

    In generale, comunque, mi pare che prendi piuttosto male il contraddittorio, io sono stato educato. Tu molto meno.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Me ne scuso.
      Ma se leggi le assurdità scritte nei commenti (ed a cui ho risposto, nonostante fosse più facile cestinare e mandare l’autore a quel dato paese) potrai capire che la pazienza ha veramente un limite.
      Sto spiegando da ore che il cielo a mezzogiorno, in mancanza di nuvole, è azzurro.

      Non ti ho risposto?
      Sì che ti ho risposto.
      Le direttive sono specifiche sul regolamento e, come tali, sono di fatto parte del regolamento da applicare.
      Se spiego il computo del recupero mi aspetto un “grazie della spiegazione” non affermazioni come “sei un po’ arrogante”.
      Non sono arrogante, sono stanco di dovermi scontrare con persone che sanno a malapena contare fino a dieci ma vengono a darmi lezioni su un’attività che ho svolto per 17 anni e di cui mi occupo da 27…

  23. Loris
    Loris dice:

    A me non piace per niente la superficialità che hanno gli arbitri di serie A nel conteggiare il recupero: 2/3 minuti in più possono fare la differenza. Ieri sera Maresca è stato perfetto, ha conteggiato tutte le interruzioni e applicato il regolamento alla perfezione. Il problema sono i suoi colleghi che spesso sono molto approssimativi nella gestione del recupero (basti vedere Manganiello o Mariani). Io accetto che ci sia l’intervento del var, i silent check e quant’altro, a patto che ogni secondo perso venga recuperato. Noto con dispiacere che molto spesso il tempo perso rimane tale. Non riesco a comprendere perchè non venga applicato il regolamento in modo uniforme, non mi sembra difficile per una quaterna arbitrale conteggiare il tempo perso per Var, infortuni e sostituzioni. Purtroppo questa scarsa attenzione genera polemiche (a mio avviso giustificate) perchè come spesso accade non c’è uniformità.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Spesso no.
      Ogni tanto capita, concordo.
      Per fare un numero, su 169 partite di serie A giocate finora, il computo del recupero sarà stato sbagliato più o meno una trentina di volte su 338 tempi (perché ogni partita deve essere moltiplicata per due, primo e secondo tempo).
      Tanto? Sì ma nulla di drammatico.

  24. Fabrizio
    Fabrizio dice:

    Buonasera, leggo i commenti e sembra che il recupero ci fosse solo per la Lazio il pareggio è avvenuto al 93′ e fin qui credo che non ci sia nessuno scandalo, nei 4 minuti successivi avrebbe potuto segnare anche il Cagliari e vincere la partita. Non capisco perché si vuole insinuare che il recupero sia stato dato solo x favorire i biancoazzurri

  25. Marcello
    Marcello dice:

    Caro Luca, rispondo qui alla tua risposta delle 15:59 a mio precedente commento citando giusto la tua chiosa finale: “Se il tifoso distratto è ignorante e non conosce le basi, ciò non significa che debbano essere tutti in malafede perché applicano un regolamento che l’ignorante non conosce.
    E abbi pazienza: prima di criticare, informati. Se non vuoi informarti sono problemi tuoi ma evita di dare lezioni su un regolamento di cui non sai nulla”

    Perdonami ma il mio precedente commento lo hai proprio frainteso.
    Il tifoso sarà pure ignorante ma secondo il tuo ragionamento, per tornare al confronto con la partita Cagliari Sampdoria, lo è quindi anche il Sig. Aureliano (verso il regolamento). Perché a leggere delle direttive verbali (che come dici tu stesso non sono esplicitate a regolamento ma sono in uso da vent’anni fin dalle categorie giovanili) contro la Sampdoria il recupero sarebbe dovuto essere altro che 5 minuti al 90esimo, così a spanne sarebbero dovuti essere una decina? Dimmi tu… E così tanti altri casi recenti come ad esempio il derby di Genova (arbitro Doveri), chiuso con 5 minuti di recupero, in cui si sono pestati come fabbri e si è registrato un tempo di gioco effettivo di 46 minuti, 47% contro il 53% di ieri giusto per continuare con i paragoni.
    Quindi fammi capire chi è l’igorante, il tifoso che si rifà alle casistiche che vede tutte le domeniche o gli arbitri che nella maggior parte delle gare non applicano lo schema matematicamente come dovrebbe essere?
    Sta forse qui il buonsenso? Sta forse nel fatto che fino a ieri in nessun caso si è applicato alla lettera (anzi alla parola) questo schema verbale da te citato e di cui io come molti altri “ignoranti” non siamo a conoscenza?
    Poi scusa ma chi ha parlato di malafede? Io ho ripreso un tuo confronto evidenziando aspetti da te tralasciati ma che secondo me sono importanti per completare il paragone tra le due partite citate.
    Con la Sampdoria il recupero sarebbe dovuto essere molto più lungo così come nel 90% delle partite di campionato.
    Facciamo un’ipotesi: almeno un paio di ingressi dei sanitari a partita (credi sia una media eccessiva? Bastano due giocatori con i crampi o la classica zuccata), tutti i cambi fatti, risultato al 90° 0-0 e nessun intervento VAR, possiamo considerarlo un caso tipo per difetto? Beh secondo i calcoli in essere tutte le partite praticamente dovrebbero avere un minimo di 5 minuti di recupero e non mi pare ci sia un riscontro reale. Se per i cambi i 30 secondi sono (quasi) sempre applicati nonostante la nuova regola, la discriminante resta quel minuto per l’intervento dei medici che tu dai per assodato ma che di fatto fino a ieri non sembrava così recepito se non piuttosto per difetto, nel senso che nonostante interruzioni maggiori al minuto alla fine nel recupero difficilmente viene recuperato il tempo effettivo.
    Mi piacerebbe, prima di essere definito ignorante e in malafede che tu riportassi elementi concreti e non solo riferimenti a “schemi verbali”. Basterebbe qualche altra partita con casistiche simili. Proprio come Cagliari Sampdoria dove però è evidente che questo calcolo matematico all’apparenza inoppugnabile non venga preso alla lettera (soprattutto in riferimento ai 5 minuti concessi inizialmente), chissà se per ignoranza o buonsenso…
    Spero di aver espresso meglio il concetto senza la pretesa di dare lezioni a nessuno, attendo tua risposta nel merito, sempre nel limite di un confronto civile e sereno. Ti ringrazio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perdonami ma 10 minuti per cosa?
      Perché, se volessi risponderti in questo modo superficiale, ti direi “no, guarda, erano giusti 4 minuti”.
      Non avrebbe senso.
      Il recupero, come ho scritto, è stato GIUSTAMENTE prolungato contro la Sampdoria esattamente come ieri.
      La verità sai qual è?
      Che nel primo caso il Cagliari ha vinto al 96esimo, ieri ha perso al 97esimo.
      E si tirano fuori casini senza senso per partigianeria, non certo per ricerca delle regole (rispettate in entrambi i casi).

      Non ho scritto che TU sia in malafede ma, se leggi i commenti, qualcuno c’è…

  26. Marco
    Marco dice:

    “Sulle direttive: gli arbitri le conoscono da vent’anni e dovrebbero conoscerle tutti.
    Se il tifoso distratto è ignorante e non conosce le basi, ciò non significa che debbano essere tutti in malafede perché applicano un regolamento che l’ignorante non conosce.
    E abbi pazienza: prima di criticare, informati. Se non vuoi informarti sono problemi tuoi ma evita di dare lezioni su un regolamento di cui non sai nulla.”
    E come fanno a conoscerle, tutti, come fanno ad informarsi, se di questo computo non c’è scritto da NESSUNA parte?
    Se ci si rifà a quello che c’è scritto, che il pubblico può conoscere, e che sono anche i documenti ufficiali, come si fa a “conoscere” la “regola” (e le virgolette non sono casuali) che indica il computo del tempo di recupero se non c’è scritto da nessuna parte?

    Non c’è scritto ma la regola è questa perché me l’ha detta Luca Marelli?
    Scusa eh, ma con tutto il rispetto (ovviamente non credo che ti sia inventato la regola lì per lì, ovvio che qualcuno te l’ha detta, in qualche riunione tecnica), verba volant…

    Mettiamola così. Ti propongo due casi.
    Uno. Maresca commette un errore tecnico (uno qualsiasi, scegli tu) molto grave ai danni della Lazio. La Lazio perde la partita. La Lazio fa ricorso. Cosa deciderà il giudice sportivo?
    Ripetizione della gara, corretto?
    Perché c’è stato un errore dell’arbitro che non ha applicato correttamente il regolamento.

    Bene. Ora supponiamo che Maresca dia in Cagliari-Lazio, secondo tempo, tre minuti di recupero. La Lazio perde la partita. La Lazio fa ricorso perché, computo alla mano, dovevano essere assegnati 7 minuti in più.
    Come va a finire il ricorso?

    …già. La Lazio perde il ricorso e la tassa di reclamo, perché quel computo non sta scritto da nessuna parte, tutto quello che c’è scritto è che il tempo di recupero è ad esclusiva discrezione dell’arbitro. Quindi, come si fa a dire che è “una regola”?

    Se lo è davvero a livello “informale”, la mettessero per iscritto. Una volta che è scritta, allora potremo dire che un certo recupero è corretto o meno, altrimenti non saranno i tifosi ad essere ignoranti e non sarà “loro” il problema, perché se non c’è scritto da nessuna parte, come possono informarsi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Finisce che il ricorso viene rigettato perché il computo del tempo di recupero è a discrezione dell’arbitro.
      Le indicazioni relative al recupero sono indicazioni date agi arbitri.

      Ecco la differenza tra chi spara a zero (tu) e chi spiega (io).

      Saluti.

  27. Matteo
    Matteo dice:

    Buonasera, come già sottolineato da altri utenti, mi chiedo quale sia il senso del Suo riferimento alla partita con la Sampdoria. Ho l’impressione che abbia travisato sia le parole degli altri utenti, sia quelle di Giulini: nei commenti precedenti, vedo più volte la Sua risposta: “Non ho mai detto che in Cagliari-Samp i minuti di recupero sono stati troppi, anzi erano corretti”. Il punto della questione è però tutt’altro. Come sottolineato da LEI i 6 minuti della precedente partita erano sacrosanti: si noti però che, in quell’occasione vi furono numerosi gol e perdite di tempo decisamente maggiori. Il problema è quindi il seguente: appurato che il tempo perso in Cagliari – Lazio è stato OGGETTIVAMENTE inferiore a quello perso in Cagliari-Samp, per quale motivazione il recupero concesso è stato superiore?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma oggettivamente in quale film?
      IN QUALE FILM?
      Giuro, comincio a chiedermi se mi stiate trollando volutamente.
      SPERO che mi stiate trollando perché se veramente, dopo una intera giornata, non avete ancora capito UN CONCETTO SEMPLICE, BANALE, SCONTATO come questo… beh, siete conciati malissimo.

      Ieri sera l’unico elemento oggettivo era il recupero che DOVEVA essere di sette minuti.
      A cui oggettivamente andavano aggiunti 30 secondi per il cambio di Nainggolan.

      FINE della discussione.
      Saluti e buona serata.

  28. AAndrea
    AAndrea dice:

    Buonasera,
    anche a me, a naso, non avendo la possibilità né forse le conoscenze per confrontare le altre partite, sembra che queste indicazioni sui tempi di recupero non sempre vengono applicate alla lettera; è possibile che Maresca abbia deciso di essere così fiscale perché indispettito dal comportamento dei giocatori del Cagliari che praticamente da quando sono andati in vantaggio all’8° del primo tempo hanno inziato a perdere tempo? Ieri si è visto tutto il repertorio: allontanamento del pallone a gioco fermo, giocatori che simulavano infortuni e compagni che buttavano fuori il pallone , nonostante il regolamento lo vieti, per fermare il gioco e per farsi restituire la palla alla ripresa, rimesse dal fondo e falli laterali al rallentatore, polemiche su ogni decisione arbritale; posso capire l’ultimo quarto d’ora quando magari ti manca il fiato e hai bisogno di un po’ di tempo per recuperare ma così è veramente fastidioso, brutto a vedersi e antisportivo soprattutto se coinvolgi in questa attività i ragazzini delle giovanili che fanno i raccattapalle (ieri spesso i giocatori della Lazio sono dovuti andare a recuperare loro stessi il pallone perché tornava in campo molto ma molto lentamente), stando così le cose la vedo dura a cambiare la cultura sportiva e la mentalità. Perciò pur comprendendo le sue perplessità sul tempo effettivo forse una sperimentazione andrebbe fatta, sul suo esempio del gol allo scadere capisco che la misurazione del tempo non possa essere precisa al secondo ma se sul tabellone ci fosse, come nel Basket, un cronometro tutti saprebbero in tempo reale quanto manca alla fine e ciò diminuirebbe di molto le polemiche, sempre che uno non voglia farle in malefede.
    Grazie per il lavoro che fa su questo blog
    Saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Maresca è un neo internazionale.
      Davvero credi che rischierebbe il posto per una rivalsa nei confronti di una squadra?
      Ma poi, in concreto, di che stiamo parlando?
      Dati alla mano, il recupero è stato perfetto. Perché tirar fuori strane teorie di personalismi contro qualcuno?
      Pensaci e capirai che non ha senso quel che hai ipotizzato.

      Grazie a te.

  29. gianni
    gianni dice:

    partita senza ombre cagliari vs lazio perdonami Luca no…il piu’ grave è (mani in area di cataldi ) ….prima del gol cè un fallo su Farago’ da ammonizione (il laziale prende la maglia del cagliaritano) niente giallo e niente punizione sono episodi che poi vanno a sfavore come per es cartellini a senso unico ti saluto con stima

  30. Marco
    Marco dice:

    “No.
    Come non si può trovare un documento che specifichi la differenza tra richiamo volante e richiamo verbale.
    Ti rimando ad un commento di poco fa sul regolamento generico.”

    Quindi, se non esiste nessun documento che lo specifichi, ma esiste un preciso punto del regolamento che invece indica che il tempo di recupero è a discrezione dell’arbitro, possiamo dire che è pacifico che questa NON E’ una regola, giusto?
    Mi chiedo, del resto, come mai non esista una circolare o una decisione che indichi che questo è il computo da adottare, mentre ne esiste una che stabilisce “cosa è” una interruzione da recuperare, che è allegata alla regola 7.
    Mi sembra che una simile differenza alimenti lo scetticismo…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Oh santo cielo.
      Allora te ne dico un’altra: lo sai che, nel regolamento, non è previsto il triplice fischio finale per chiudere la partita?
      Lo sai che non è scritto da nessuna parte che una rete debba essere assegnata con un fischio?
      Lo sai che in Europa non si fischia la segnatura di una rete?
      Lo sai che esistono richiami volanti e richiami verbali (alla base dell’attività arbitrale) ma che nel regolamento non esiste una definizione?

      E basta, santo cielo!
      Sono qui a vostra disposizione, vi spiego e vi comunico elementi che non conoscete.
      Se non volete conoscere, continuate a seguire trasmissioni e siti spazzatura che alimentano ‘sto schifo di informazione.

  31. Ivan
    Ivan dice:

    Buonasera Luca, da tifoso di Inter e Cagliari sono stato doppiamente sfortunato negli ultimi due giorni.
    Lasciando da parte per semplicità di analisi la mia personale convinzione che si tratti di un complotto dell’intero sistema calcio ai miei danni, ho sempre trovato singolare che ci sia discrezionalità su un aspetto tanto importante.
    Vero che il 99% delle volte un minuto in più o in meno non fa la differenza, ma non mi vengono in mente altri sport in cui l’arbitro possa decidere a propria discrezione il momento in cui un incontro deve finire (forse gli sport di lotta, ma lì si tratta comunque di giudizio sul singolo episodio che determina la fine, non sulla durata dell’incontro).

    Qualche settimana fa discutevo con un amico ex calciatore del fatto che durante Manchester City – Atalanta si era perso più tempo nel solo episodio a cavallo dell’80esimo minuto (tra VAR e sostituzione del portiere) di quanto non ne sia stato recuperato, e lui sosteneva che il recupero deve essere proporzionale al tempo perso, non corrispondente.
    Nell’estratto del regolamento che pubblichi si legge invece che “deve” essere recuperato “tutto” il tempo perduto. Mi sembra però che la prassi sia non di rispettare alla lettera questa regola (ammesso che sia umanamente possibile farlo), ma come indichi tu utilizzare degli schemi con tempi più o meno fissi. Altro particolare in cui la prassi mi sembra diversa dalla regola è quello di recuperare a sua volta l’ulteriore tempo perso durante i tempi di recupero, decisione che nella prassi (e anche dalla dicitura “può aumentare il tempo di recupero ma non può diminuirlo” del regolamento) sembra essere a discrezione dell’arbitro, ma che in realtà, secondo la stessa prima frase della regola di cui sopra, sembrerebbe essere obbligata.

    Ora mi chiedo, non sarebbe il caso di superare questa regola poco applicata, e questa differenza tra regola e prassi, e avere un regolamento certo, eventualmente che ufficializzi lo schema già in uso, magari perfino con qualche automatismo che chiarisca già in anticipo qual è il tempo di recupero totalizzato? Questo in aggiunta al tempo effettivo su VAR e interventi medici su cui ovviamente concordo.
    La situazione attuale mi sembra oggettivamente difficile da gestire per gli arbitri e inevitabilmente fonte di errori umani e polemiche.

    Inoltre, sempre ovviamente escludendo la malafede, quello che mi ha infastidito particolarmente e che non ho visto sottolineato da altri è il fatto che il tempo perso per l’ammonizione di Montella è frutto dell’ostinazione di Mariani nel volerlo redarguire mostrandogli il cartellino giallo personalmente, quando l’operazione poteva anche essere effettuata più in fretta. Trattandosi di una perdita di tempo non responsabilità di nessuna delle due squadre, mi sembrava particolarmente importante per entrambe le squadre che questo tempo dovesse essere recuperato, quasi in analogia a quanto accade quando l’arbitro tocca inavvertitamente il pallone.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non lo indico io: è il settore tecnico che ha indicato questa via (tutt’oggi seguita) vent’anni fa.
      Non sono la legge, semplicemente comunico le norme a chi non le conosce.

      Sul resto sono tue opinioni che rispetto ma ti invito a riflettere su un concetto centrale: un regolamento generale non potrà MAI essere preciso su tutto, è ovvio che sia generico.
      Se domani mi mettessi in testa di scrivere un manuale con tutte le casistiche possibili, quel manuale avrebbe 10mila pagine.
      E ne mancherebbero 2000.
      Se volessi poi aggiornarlo, lo scriverei di 15mila pagine.
      E ne mancherebbero ancora 2000…

      E’ impossibile che un regolamento preveda tutto.
      E’ ovvio che alcune parti rimangano generiche e che vengano regolamentate volta per volta. Ovviamente questa parte è stata gestita 20 anni fa, le direttive non sono mai cambiate e non ha senso riproporle ogni anno. Ormai sono date per scontate.
      Se poi chi commenta e chi vive di calcio non ne è a conoscenza… eh beh, saranno anche problemi suoi…

    • Ivan
      Ivan dice:

      Sì beh, con “indichi” volevo dire che le riporti, non che le detti, dubito che sarebbe un ruolo desiderabile!

      Ovviamente è impossibile prevedere tutte le casistiche (e anche se lo fosse sarebbe impossibile per l’arbitro ricordarle e seguirle), tanto che anche lo stesso episodio di Mariani lo vedo più come una questione di buon senso che come qualcosa che dovrebbe essere regolamentato.
      Però ritengo auspicabile fare il più possibile per ridurre questo margine di discrezionalità così unico nello sport, standardizzando il più possibile. Soprattutto dal momento che la regola attuale che prevede di recuperare “tutto” il tempo sostanzialmente non è applicata (e probabilmente non è applicabile). Poi chiaramente non avendo idea di come fare la mia opinione lascia il tempo che trova.

      Mi viene da pensare che potrebbe essere paradossalmente preferibile finire tassativamente al 90esimo, ma probabilmente in questo caso le polemiche sulle perdite di tempo volontarie sarebbero il triplo di quelle attuali sulle entità di recupero!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Infatti il recupero è standardizzato da vent’anni, con i 30 secondi per le sostituzioni ed il minuto per gli interventi dei medici.
      Sinceramente non so come si possa standardizzare meglio.
      Senza polemica, davvero, ma stiamo discutendo del nulla, un po’ come il gol annullato all’Inter contro il Barcellona: è banale, è ovvio, è tutto scontato.

  32. Luca
    Luca dice:

    Buon pomeriggio, complimenti per la chiarezza espositiva.

    Avrei una sola domanda da porle: quando lei fa riferimento alla linea guida secondo cui da “ormai due decenni abbondanti, il recupero viene conteggiato secondo questo schema”, si tratta di una prassi oppure c’è una specifica direttiva/regolamento/linea guida che si può trovare all’interno di un qualche documento?

    Molte grazie,

    Luca

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No.
      Come non si può trovare un documento che specifichi la differenza tra richiamo volante e richiamo verbale.
      Ti rimando ad un commento di poco fa sul regolamento generico.

  33. Alberto
    Alberto dice:

    Mi spiace ma non mi trovo d’accordo con il recupero di ieri: Maresca ha eseguito le regole in maniera troppo fiscale, mancando della famosa regola 18, quella del buonsenso. Tra l’altro giova ricordare che nel recupero si perde tempo per l’esultanza di Luis Alberto e dei suoi compagni. Una squadra che vuole recuperare un altro gol non fa riversare la propria panchina in campo, e l’autore del gol raccoglie il pallone dalla porta invece di fare sceneggiate con la mano all’orecchio facendo finta di telefonare. Perdi tempo ad esultare? Affari tuoi.
    E quello che dico ha ancora più forza visto ciò che è successo in Fiorentina-Inter

    • Alberto
      Alberto dice:

      Il messaggio è oltremodo chiaro, ma lo rispiego in quanto capisco che il contenuto possa essere difficile da capire, essendo difficile (e cervellotica) da capire la scelta di Maresca. Nel calcio, se siamo fortunati, si gioca come tempo effettivo 60′-65′ in Serie A. Alle partite di mio figlio, che ha fatto la CAI, se ne giocavano al massimo 50′ effettivi. Se in tutte le partite di A tutti gli arbitri fossero fiscali come Maresca, i minuti di recupero sarebbero 10 in media. Allucinante. E ripeto: affari tuoi se perdi tempo ad esultare per il gol, in occasione del pareggio, invece che raccogliere la sfera e portarla a centrocampo per battere il calcio d’inizio in fretta. Addirittura i calciatori della Lazio, ripeto ancora, si sono riversati dalla panchina per festeggiare Luis Alberto (”far finta di telefonare” fa riferimento alla sua esultanza). Ora è tutto chiaro?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Era chiaro anche prima.
      Ed è anche chiaro che l’arbitro NON ha recuperato l’esultanza del pareggio della Lazio ma la sostituzione di Nainggolan al 93esimo (esattamente i trenta secondi finali).

  34. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Luca, ho provato a elencare i benefici del tempo effettivo: niente perdite di tempo dei portieri sul rinvio, niente “risse” dopo i gol segnati per prendere la palla per velocizzare la ripresa, niente sceneggiate per finti infortuni volti a perdere tempo, niente sostituzioni con l’uscente che si trascina per il campo per guadagnare pochi secondi, niente polemiche sulla discrezionalità del tempo di recupero.
    Per contro, faccio fatica a capire come possa snaturarsi il gioco, servirebbe solo un “cronometrista” (potrebbe essere anche il quarto uomo, ma in serie A non si farebbe fatica anche ad aggiungere una persona, nel basket lo fanno a tutti i livelli).
    Peraltro non mi pare sia stata provata alcuna sperimentazione. Sarebbe curioso verificare cosa potrebbe cambiare davvero.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché il pallone esce dal campo decine di volte.
      Vuoi una controindicazione?
      OK.
      Tiro al minuto 30 (tempo effettivo 30′). Il minuto 30 scatta nel momento in cui il calciatore tira. Rete annullata.
      Si rivede tutto il tempo e, su 50 interruzioni, vuoi non trovare un secondo “rubato”?
      Si sposta solo l’asticella, aumentando gli argomenti di polemica…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Affermazioni diffamatorie nei confronti di associati, per cortesia, scrivile da altre parti.
      Sei capitato (sicuramente per sbaglio) nel posto meno indicato per scrivere certe assurdità.

      Grazie.

  35. Luca
    Luca dice:

    Anche oggi ci dedichi del tempo,grazie. .
    Ti spiego la mia idea,su ogni interruzione tipo:
    1)Interventi medici
    2)Var
    3)Rete
    Bisogna fermare il cronometro e poi farlo ripartire,giusto assegnare i 30” per i cambi grazie anche alla nuova norma ma per le altre non si può fare standard per ingresso sanitario,anzi bisogna andarci calmi su queste cose perchè a volte ci vuole più tempo del previsto,tipo botte alla testa etc etc tanto il cronometro si ferma e questo vale anche per gli infortuni leggeri fatti per perdere tempo(problema culturale) mentre per i gol farei come i cambi ed i cartellini ed assegnerei 30”
    Bisogna solo voler modificare per rendere la vita più semplice (non è una battuta) per gli arbitri. .
    Ps si protesta sempre quando è a sfavore mentre a favore va sempre tutto bene(altro problema culturale) ed eccellente rivedere che in Cagliari – Sampdoria Ranieri(uomo elegante come pochi) non ha detto una parola fuori luogo ma ha accettato il verdetto del campo. .

  36. Nicola
    Nicola dice:

    Salve, io credo che in Italia abbiamo il malcostume generale di recriminare quando qualcosa ci va contro e non di non ammettere quando qualcosa gira a favore. Anch’io ho ascoltato l’intervista al presidente del Cagliari e, all’inizio, mi son detto: “Finalmente uno che non cerca scuse”, invece poi…
    Mi dispiace che pochi, o forse nessuno, abbiano sottolineato che l’essere sfortunatamente scivolato da parte di Faragò davanti al portiere laziale è, forse, l’episodio chiave della partita.
    Ritornando alle perdite di tempo, ho visto un pezzo di City – United, il portiere dello United è stato ammonito al 64esimo, perché da noi Italia, tali comportamenti sono, solitamente, tollerati fino ad almeno l’85esimo?
    Per quanto riguarda i vari infortuni, escludendo quelli che appaiono subito gravi, perché non fare come ai mondiali di Usa ’94? Hai bisogno di cure? Subito fuori dal campo a farti curare e non in campo, forse diminuirebbero di un bel po’. Ricordo che in quella occasione c’era una macchinina, tipo quelle che si usano nel golf, che portava il giocatore fuori dal campo per avere le adeguate cure.
    Anch’io mi accodo ai complimenti e ringrazio per farvi capire le varie sfaccettature del regolamento.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      C’è un po’ troppa tolleranza sulle perdite di tempo, ne convengo.
      Ma è così da sempre…
      Ricordiamoci di quante partite internazionali delle italiane (tutti, chi prima e chi dopo) sono state portate a termine con clamorose meline.

      Sugli infortuni si è cambiato registro per un motivo molto semplice: era paradossale che un calciatore che aveva subito un fallo dovesse uscire lasciando la sua squadra in inferiorità numerica.
      Oggi un calciatore deve uscire dal campo solo nel caso sia stato vittima di un fallo NON punito con sanzione disciplinare (proprio per evitare perdite di tempo strumentali). Le macchine elettriche ci sono ancora (pensa a Roma, ad esempio) ma non devono essere usate sempre, solo in caso di infortuni potenzialmente seri.

      Grazie per i complimenti.

  37. Valentino
    Valentino dice:

    Buongiorno sig. Marelli,

    capisco la sua opinione riguardo alla quale dice che il tempo effettivo snaturerebbe il gioco, però penso che risolverebbe diversi problemi che trovano fondo proprio sul tempo “continuo”:
    – si sarebbe certi che le interruzioni non impattino sulla durata della partita
    – si eviterebbero portieri che ci mettono 10+ secondi a battere un calcio di rinvio
    – si eviterebbero giocatori che, in vantaggio, iniziano a sentire qualunque dolore possibile
    – si eviterebbero palloni che magicamente diventano introvabili da parte dei raccattapalle

    Ammetto però che questi punti, a parte il primo, siano anche “culturali”, però almeno non avrebbero più senso di esistere.

    Ne approfitto invece per farle qualche domanda off topic: come vedrebbe…
    – calci di rigore durante la partita “tramutati” in tiri di rigore (con palla al portiere in caso di non segnatura)? Si eviterebbero le polemiche per i giocatori che entrano in area, ma si perderebbe il “continuum” del gioco.
    – aree di rigore semicircolari?
    – rimesse laterali da battere con i piedi?

    Sono più “chiacchiere da bar” che altro, ma mi interessava avere un suo parere.

    Ovviamente rinnovo come a ogni commento i complimenti per il blog!

    Saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Potrei essere d’accordo solo con due tipologie di interruzione:
      – per controllo VAR;
      – per infortuni.
      Il resto sarebbe impossibile da gestire.

      I rigori lasciamoli così, non trasformiamo il calcio in un altro sport. Le aree secondo me non hanno forme sbagliate, sono solo troppo grandi. Io le ridurrei a 11 per 25.
      No alle rimesse laterali coi piedi: lasciamo al calcio a 5 le sue regole.

      Grazie per i complimenti.

  38. Gianluca
    Gianluca dice:

    Ciao Luca, in merito alle dichiarazioni di Giulini nel post partita, mi sarebbe piaciuto che qualche giornalista/opinionista avesse ricordato al presidente la partita Cagliari-Samp come hai scritto tu.
    Possibile che siano sempre ossequiosi e non abbiano il coraggio di fare domande scomode?
    Ciao

  39. Andrea
    Andrea dice:

    Buongiorno Marelli 2 domande vorrei porle o meglio avere 2 chiarimenti:1)per computare 2 sostituzioni in contemporanea, come verificatosi ieri in Cagliari Lazio, si considera come tempo , come se ci fosse stata un unica sostituzione ( cioe 30 secondi ) o come se fossero 2 ( ovvero 1 minuto, 30 secondi ciascuna)? Se ho ben capito è come se fosse una sostituzione cioe, 30 secondi totali
    2) il gol di caideo è arrivato al minuto 97:30 circa, ma se gli interventi dei sanitari sono stati 5(ergo 5 minuti di recupero da regolamento, 1 minuto per ogni intervento) e i cambi sono stati 5( 2 in contemporanea) più quello di Naingolan, ergo, 2 minuti e 30 secondi, perché in totale non sono stati dati 7 minuti e mezzo di recupero? Non doveva finire al minuto 96:30 la partita ,invece che 97:30? Il minuto in più e’ stato dovuto al gol di Luis alberto? Grazie per la risposta 🙂

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Viene considerata come un’unica interruzione, perciò si recuperano solo 30 secondi;
      2 – Perché il recupero viene sempre arrotondato. Sotto i 5 minuti si arrotonda per eccesso, sopra i 5 minuti (di solito) per difetto. Perciò 4 minuti e mezzo diventano 5, 6 minuti e mezzo diventano 6.
      A Cagliari ci sono stati 5 interventi medici (5 minuti), 4 pause per sostituzioni (30″ x 4 = 2 minuti), nel recupero c’è stata la sostituzione di Nainggolan (30″) perciò:
      90′ + 5 + 2 + 30″ = 97’30”.
      Hai commesso un errore nella somma perché i minuti da te calcolati erano giusti ma hai sbagliato l’addizione finale.

      Grazie a te.

  40. Sergio
    Sergio dice:

    Ciao Luca , lei ha ragione a pensare che il tempo effettivo snaturi il gioco, ma è altrettanto vero che ci sono partite dove si sfiorano i 20 + 20 effettivi. Rimesse laterali da 30″ ecc. Servirebbe anche rispetto per chi paga un biglietto o una Pay tv. Un approccio al tempo effettivo serve assolutamente. Buon Natale

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono favorevole al tempo effettivo su VAR ed interventi sanitari.
      Sul resto non sono d’accordo ma, soprattutto, ritengo che sia impossibile proprio per la struttura del gioco.

      Manca ancora molto al Natale, scommetto che ci “risentiremo”.
      Ciao.

  41. Roberto
    Roberto dice:

    Giustissimo che Maresca abbia dato 7 minuti più i 30 secondi. Il regolamento è chiaro. Il problema è che in quasi tutte le partite si danno in genere 3 minuti non tenendo conto di tutte le volte che i sanitari entrano in campo e vi entrano almeno 3/4 volte ogni partita. Sarebbe bello se tutti usassero lo stesso metro.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vediamo di capirci una volta per tutte.
      Su questo blog si discute.
      Regola d’oro: chi non rispetta non verrà rispettato.

      Questa è l’ultima volta che ti chiedo toni più pacati.
      Alla prossima inserisco il tuo ip direttamente nello spam. Ok?

  42. Marcello
    Marcello dice:

    Trovo interessante il confronto con la partita Cagliari Sampdoria. Credo che per correttezza però sarebbe stato utile spiegare anche come sono stati determinati i 5 minuti (iniziali) di recupero dati in quella partita rispetto ai 7 (iniziali) di ieri.
    Cosi a memoria (corta) con la samp ci sono stati lo stesso numero di cambi ma ci sono stati ben 5 gol nel secondo tempo con relative verifiche VAR (soprattutto sul gol di ramirez si è stati parecchio fermi, ma su tutti i gol si è attesa la verifica). Non considero ovviamente l’intervento VAR sul rigore perchè nel primo tempo. Molti più falli fischiati rispetto a ieri (vedi statistiche gara) e diverse interruzioni soprattutto nel secondo tempo (dopo il gol di ramirez i doriani erano sempre a terra). Mi manca il conteggio dell’ingresso dei sanitari, potrei anche fare lo sforzo di verificarlo ma non credo sia necessario considerando già le altre interruzioni (VAR soprattutto). Il recupero deciso è stato comunque di 5 minuti, pur avendo perso di fatto più tempo rispetto a ieri. Certo è che il recupero è stato allungato, e questo sarebbe stato onesto scriverlo nella disamina, soprattutto perchè in uno scontro di gioco non si è giocato per ben 3 minuti (molto più del 1:30 dell’infortunio di lycogiannis per dire) e non solo per il cambio di cerri. Io sinceramente se prima avevo qualche dubbio dopo questo confronto di dubbi ne ho molti di più. E trovo stucchevole che solo in situazioni di comodo ci si appelli alle singole sillabe del regolamento e a schemi impartiti verbalmente che noi umani non possiamo comprendere e che probabilmente solo Maresca ha compreso fino ad oggi. Perché la verità è che possiamo fare confronti con qualsiasi partita della stagione ma sono convinto che in circostanze simili mai si sia determinato ad oggi un recupero del genere, e a questa cosa prometto di prestare molta più attenzione d’ora in poi, e vediamo a fine stagione quanti altri casi simili ci saranno.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perfetto.
      E dunque?
      Mica ho detto che sia stato errato il recupero, ho scritto che, ai 5 minuti iniziali, ne è stato aggiunto un altro (giusto) durante il quale il Cagliari ha vinto la partita.
      Perciò?
      Quel che ho contestato NON è la vittoria del Cagliari al 96esimo.
      Quel che ho contestato è Giulini che parla di “buon senso” su un recupero di 7 minuti (che c’era tutto), dimenticando un recupero di 6 minuti (che c’era tutto) contro la Sampdoria.
      Dobbiamo pensare che il buon senso si perda tra il sesto ed il settimo minuto di recupero?

      Cerchiamo di non far finta di non capire…

      Sulle direttive: gli arbitri le conoscono da vent’anni e dovrebbero conoscerle tutti.
      Se il tifoso distratto è ignorante e non conosce le basi, ciò non significa che debbano essere tutti in malafede perché applicano un regolamento che l’ignorante non conosce.
      E abbi pazienza: prima di criticare, informati. Se non vuoi informarti sono problemi tuoi ma evita di dare lezioni su un regolamento di cui non sai nulla.

  43. Riccardo
    Riccardo dice:

    Ma mettere uno della squadra arbitrale a fermare il cronometro nel caso di interventi medici, gol e similari? Probabilmente si perderebbe l’abitudine a perdere tempo.

  44. Stefano
    Stefano dice:

    Caro Marelli, trovo del tutto fuori luogo il titolo e l’ironia sulle parole di Giulini, anche perché se la si butta sulle polemichette arriverà qualcuno a rinfacciarle le frequentazioni radiofoniche romane, e non mi sembra lo spirito di questo blog. Trovo completamente sbagliato anche il paragone con Cagliari Samp: in quella partita (più volte “rallentata” per silent check, almeno 2 volte nel solo secondo tempo), i minuti di recupero vennero “funestati” dalla capocciata tra Nandez e Jankto, che impose l’interruzione e le cure al doriano, con tanto di fasciatura al capo. Non mi pare che ieri sia successo qualcosa di analogo. Ma la vera questione è un’altra: se questo “tariffario”venisse sempre applicato gran parte delle partite avrebbero 6/7/8 minuti di recupero (oltre a quelli legati alla VAR), e ciò non capita mai. O quasi mai. Ma se una regola viene utilizzata rarissime volte, è più giustificata l’ironia su Giulini o il richiamo al buonsenso di quest’ultimo? Per me il secondo, anche perché in caso contrario mi aspetto da che, da ora in poi, lei e tutti coloro che si occupano di questioni arbitrali vi mettiate a sindacare sull’entità del recupero di ogni partita. Ne salterebbero fuori delle belle, mi creda.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Allora, Le rispondo una sola volta.
      1 – Partecipo a trasmissioni di radio nazionali, milanesi, torinesi, romane, napoletane ed anche siciliane. Se mi chiamasse una radio di Cagliari, interverrei senza alcun problema.
      Tradotto: la Sua insinuazione è vergognosa, inutile, infamante.

      Cagliari-Sampdoria.
      Su questo passaggio dobbiamo metterci d’accordo: o non sapete leggere oppure c’è della malafede.
      Non ho MAI scritto che quel recupero fosse sbagliato.

      Te la faccio semplice:
      – Recupero di Cagliari-Sampdoria: corretto;
      – Sesto minuto aggiunto: corretto;
      – Vittoria del Cagliari: senza ombre;
      – Recupero Cagliari-Lazio: corretto;
      – 30 secondi aggiunti al recupero: corretti;
      – vittoria della Lazio: senza ombre;
      – 6 minuti di recupero vanno bene;
      – 7 minuti di recupero sono contrari al buon senso.

      Allora mettiamoci d’accordo: 6 minuti sono accettabili, 7 contrari al buon senso?
      Oppure sei minuti vanno bene perché si vince e sette no perché si perde?

      Suvvia, un po’ di testa.

    • stefano
      stefano dice:

      Mi perdoni, ma se si parla di oggettività non la si può buttare in caciara dicendo cose tipo “6 minuti vanno bene e 7 no?”… dipende dall’evoluzione della partita e dalle circostanze che possono essersi verificate, lo dice lei stesso, no? E allora la “brava giornalista di Roma” (sicuramente imparziale) che gliel’ha segnalato ha fatto un esempio niente affatto calzante. Non si può dire che doveva essere per forza giusto ieri in quanto lo era anche in quel caso, perché le condizioni erano completamente diverse: ripeto, ieri totale assenza di VAR, con la Samp varie interruzioni per verifiche alla VAR e recupero interrotto per lo scontro Nandez – Jankto. Tanto è vero che la partita durò un altro paio di minuti, dopo il gol di Cerri. E comunque, visto che mi accusa di essere in malafede e/o di non saper leggere, le ripropongo la domanda a cui non ha risposto: se il “tariffario” è quello preso in esame alla lettera in questo caso, in quante partite il recupero sarebbe di 6/7/8 minuti a prescindere dal VAR? E quante volte capita? Questa è la domanda che ha posto Giulini e che faccio mia, e a cui nessuno ha ancora risposto. Altrimenti succede come per i calci di rigore, laddove esistono delle regole che nessuno applica (invasioni, movimenti irregolari del portiere) e in cui ogni arbitro fa come gli pare.
      Saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La giornalista di Roma è una giornalista di Roma.
      FINE.
      Già in partenza il tuo messaggio andrebbe cestinato perché, nonostante tu non abbia la minima idea di chi sia, l’hai già etichettata: tipica superficialità di chi pensa di sapere tutto.
      Ora, la giornalista in questione si occupa di cronaca giudiziaria e non ho la minima idea di chi tifi (perché, per dirla in francese, non me ne frega niente).
      Il recupero di Cagliari-Sampdoria era corretto? SI’!
      Il recupero di ieri sera è stato corretto? SI’!
      Se poi vuoi continuare a pensare che non lo sia stato, fai pure. Anche i terrapiattisti sono convinti di quel che tutti sappiamo perché è come un dogma, perché nessuno ha mai visto la Terra dallo spazio. Eppure le persone dotate di cervello prendono solo per il culo i terrapiattisti (giustamente…).

      Vai a vederti tutte le partite e ti accorgerai che le partite senza VAR e con recuperi lunghissimi sono tante e per tanti motivi.
      In ogni caso il discorso non ha senso in partenza: ieri sera il recupero è stato calcolato perfettamente. Ma di che stiamo parlando?

      Ciao.

  45. massimo
    massimo dice:

    Sig. Marelli in merito a Cagliari Sampdoria non scrive una cosa corretta: l’arbitro concede 5 minuti di recupero, al 93 avviene il cambio Simeone Cerri, al 94 si fa male Jakub Jankto della Sampdoria che rimane a terra due minuti, quindi la prossima volta verifichi meglio i fatti precisi dopo il 90, saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Esattamente quel che ho scritto.
      Mica ho scritto che il recupero fosse errato.
      Forse dovresti essere tu ad impegnarti per capire un testo semplice, no?

      Saluti.

  46. Alessandro F.
    Alessandro F. dice:

    Dott. Marelli però dai, non guardiamo calcio da ieri. Forse di quelle pause solo quella di Lykogiannis è durata un minuto, le altre se le sommi fai un altro minuto. Nelle altre partite 7 minuti e mezzo li danno se ci sono on field review, qua se ne avessero dati 5 era già tanto!

    Oltretutto la partita è stata davvero scorrevole, non si sono mai lamentati di alcuna interruzione o perdite di tempo neanche i laziali! Lo stesso Cagliari non ha mai speculato, non è mai andato alla bandierina, anzi ha provato a fare il 2-0, e nessuno ha mai simulato perdite di tempo o altro. Al Derby di Genova quanti ne avrebbero dovuti dare, che si stavano picchiando ogni 10 secondi?

    Lei poi compara la partita con quella contro la Sampdoria. Li ci son stati 6 GOL nel secondo tempo, 6 cambi (non 5 e un gioco molto più spezzettato (con la Samp che si provò invece a congelare almeno il pareggio). In tutto ciò li diedero “solo” 6 minuti.

    Ieri i 7 minuti non sono giustificabili, poi si può anche andare li direttiva alla mano, ma allora certe partite per prassi e per direttiva alla mano dovrebbero avere (se il parametro è quello di ieri) 9-10 minuti di recupero. Ciò come sa meglio di me è impossibile e questo dovrebbe far capire che l’anormalità era ieri, non nelle altre partite come lei da questo articolo vorrebbe mostrare.

    Tutto qua…peccato perchè come ha detto lei, Maresca ha arbitrato 90 minuti benissimo, anzi direi 98 minuti (il che fa capire come fosse abbastanza scorrevole), come sempre del resto, è uno dei migliori, ma quel +7 non ha senso di esistere e ha condizionato irrimediabilmente una partita.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Per la serie: inventiamo il regolamento, poniamo le invenzioni come un dato di fatto e costruiamoci sopra un commento senza alcun senso.

      Allora vediamo di chiarirci: qui si parla di regolamento, non di invenzioni. Per quelle c’è il web, pieno di siti spazzatura che sostengono tesi senza basi facendo leva sulla colossale ignoranza dilagante.
      Qui l’ignoranza è accolta ma solo se umile.
      L’ignoranza che impone tesi senza senso dura poco. Molto poco.

      Sul commento non rispondo nemmeno, non c’è una riga sensata o con un minimo riferimento regolamentare.

      Arrivederci.

    • massimo
      massimo dice:

      Ma infatti, ci sono state partite con Var, infortuni, ecc con recuperi max 5 minuti, o il regolamento si applica per tutti oppure vorrei capire meglio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Seguimi e vedrai che lo capirai meglio.
      Quello dei “5 minuti massimo” è una boiata: ci sono decine di gare finite oltre il 95esimo, addirittura Roma-Cagliari è finita al 101esimo minuto…

    • Alessandro F.
      Alessandro F. dice:

      Ma non c’è nessuna invenzione di regolamento. Prendendo spunto dai suoi esempi citati, io le sto chiedendo se a fronte dei 6 gol, 6 cambi e delle perdite di tempo nella seconda frazione di Cagliari-Sampdoria e i 5 cambi (2 in contemporanea) e dell’assenza di perdite di tempo (nessun laziale si è lamentato, Maresca non ha mai dovuto neanche richiamare i giocatori del Cagliari perchè gli stessi hanno anche provato a chiuderla) nel secondo tempo di Cagliari-Lazio, a fronte di tutto ciò è normale che vs Sampdoria siano stati dati 5 minuti mentre ieri 7 minuti.

      Tutto qua, poi liberissimo di non rispondere. Non ci si può rifugiare sul “1 minuto a intervento di sanitari”, quando in qualsiasi partita di calcio questa è una direttiva si ma sovente non rispettata (e nessuno si è mai lamentato, perchè poi esiste una certa analisi della partita che l’arbitro stesso deve fare).
      Se davvero dovessimo far rispettare 1 minuto per ogni intervento sanitario, anche se esso è di 30 secondi esagerando, non la finiremmo più. Poi è legittimo pensarlo eh, ma a quel punto non comprendo la sua contemporanea opinione che il tempo effettivo snaturerebbe il gioco, tutto qua.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mi riporto alla risposta precedente.
      Perdonami ma non ho veramente tempo da perdere, come vedi ho decine di domande basate sul regolamento a cui rispondere.
      Mi dedico a loro, non a deduzioni senza basi regolamentari.

  47. Daniele
    Daniele dice:

    Molto puntuale come al solito. Una domanda. Anche se in maniera informale mi sembra di aver capito che ci sono direttive relative a 30 sec. di recupero per i cambi e ad 1 minuto per le interruzioni per infortuni e VAR. Ma se nel recupero viene segnato un gol, con relativo festeggiamento si deve recuperare? Ieri ho sentito molti affermarlo, e potrebbe anche avere senso, ma, mi chiedo, allora bisognerebbe recuperare un tot. di tempo per ogni gol segnato, anche fuori dal periodo di recupero. E non mi sembra sia così, o mi sbaglio?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Teoricamente si dovrebbe recuperare tutto il tempo perduto, non solo quello perso per una rete.
      Nella realtà spesso si recuperano solo sostituzioni ed infortuni.

  48. Antonio
    Antonio dice:

    Salve Luca, io seguo spesso il campionato inglese e tedesco e raramente lì (soprattutto in Germania) il recupero supera i 4 minuti. E non è che pure lì non ci siano perdite di tempo o intervento di sanitari
    il problema qui è l’uniformità. O si da il giusto recupero sempre oppure no. 6 sostituzioni ci sono in tutte le partite, così come almeno due interventi dei sanitari e perdite di tempo varie ma io a memoria non ricordo altre partite in cui senza var si siano recuperati oltre 7 minuti. Sarà anche corretto a termini di regolamento ma allora che lo si applichi sempre

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ricordi male, ci sono state partite finite al 101esimo minuto (Roma-Cagliari, per esempio).
      Che all’estero si recuperi molto meno è vero, come è vero che ci sono zero polemiche su queste sciocchezze.
      Forse perché sono più evoluti…

    • Antonio
      Antonio dice:

      il caso di Roma-Cagliari fu particolare. Pisacane perse quasi i sensi e il tempo rimase fermo per oltre 5 minuti con barella in campo

  49. Massimo
    Massimo dice:

    Buongiorno dott Marelli,
    Lei si dice contrario all’introduzione del tempo effettivo nel calcio perché, a Suo parere, snatura l’essenza del calcio. Lei ritiene valida questa pratica solo per sport che si svolgono in luoghi chiusi:non vorrei errare, ma sia nel rugby che nel football americano non viene adottato il tempo effettivo?
    Cordiali saluti.
    Massimo Novo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nel rugby solo in alcune circostanze, nel football americano il tempo si interrompe non alla fine di ogni azione ma in circostanza particolari (esempio: passaggio incompleto, penalità, TD, uscita dal campo).
      Ciao.

  50. Giovanni
    Giovanni dice:

    Ho letto gli interventi precedenti, personalmente penso che col tempo effettivo, se si lasciassero 45 minuti per tempo, le partite non finirebbero veramente mai. Farle durare di meno comunque per me snaturerebbe il gioco del calcio, che è nato proprio per essere giocato col tempo “normale”.
    La soluzione a queste polemiche sui gol segnati sui recuperi è solo una, a mio giudizio, e la si evince dalla sua analisi: uniformarsi a degli standard che per quanto difficilmente potranno garantire omogeneità, comunque sarebbe un minimo punto di riferimento. In parole più chiare: ci sono tanti arbitri che non prendono neanche in considerazione il recupero del recupero, mentre altri sì, e questa è già una cosa che si potrebbe regolare, mentre l’invito caldo sarebbe quello di dare un recupero realmente rispecchiante l’accaduto nella gara. Evidentemente, per un Maresca che lo fa, tanti non lo fanno. Veda per esempio il primo tempo di Milan – Sassuolo anche citato da qualche parte Infine, il Cagliari poco può dire perché al contrario nella gara con la Sampdoria ha segnato ben oltre il recupero e ben oltre pure l’aggiunta extra. Se si parla di “buonsenso” si parla di voler fare qualcosa per chiudere gli occhi, non è giusto. Ma penso che lei concordi, ci sono tanti arbitri che in serie A gestiscono male il recupero. Questo per me il nodo della questione.

  51. mauri pinigol
    mauri pinigol dice:

    Ah dimenticavo, su Sassuolo Cagliari lei ha detto che la gomitata di Magnanelli su Cigarini, faccia piena di sangue, non era passibile di ammonizione. Vedo che posta sempre il regolamento, dato che è l’unico che ha detto che non era da ammonizione,, vorrei che mi trovasse la norma in cui si dice che correndo si può proteggere la palla e dare una gomitata al giocatore che arriva da dietro, grazie per la cortese attenzione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Confermo.
      Azione totalmente casuale, non passibile di ammonizione.
      Abbi pazienza ma, a naso, chi dovrebbe aprire un regolamento dovresti essere tu: mi pare che abbia le idee abbastanza confuse…

  52. Giovanni Lovecchio
    Giovanni Lovecchio dice:

    Buongiorno Luca, vedendo la partita mi sono reso conto che spesso gli allenatori per fare i furbi pagano il conto. Il cambio di Naingollan non aveva alcun senso. Serviva solo per perdere tempo. Che poi è stato recuperato. Non hai anche tu l’impressione che spesso, aldilà degli interventi dei medici nella partita di ieri, ci si adagi un pò troppo in mancamenti fisici dovuti a contatti lievi, fatti spesso per dilatare i tempi? Per esempio Izzo. Un mal costume secondo me

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      I cambi nel periodo di recupero, a mio parere, sono senza senso: per perdere tempo spesso si concede a chi sta attaccando di riposarsi un attimo e ripartire con più forza.
      Senza considerare che quel tempo poi viene recuperato…

  53. Diego
    Diego dice:

    Buongiorno Dr. Marelli.
    Innanzitutto grazie per l’ennesima spiegazione, chiara e approfondita come sempre.
    Volevo porle una domanda in merito alla tempistica delle partite riferendomi al topic del suo post.
    Non crede che in un periodo di (per fortuna) riforme importanti e sostanziali nel gioco e nell’arbitraggio si dovrebbe aprire a proposte innovative in merito al tempo effettivo? Non mi riferisco solo alle decisioni sull’extra time, che attualmente, indicazioni e protocolli vari, restano comunque estremamente soggettive e cambiano da arbitro ad arbitro, ma anche tra campionati e campionati. In particolare trovo alquanto paradossale che ci siano discrepanze di addirittura 10 minuti di tempo effettivo tra diverse partite. Che lei sappia gli organi competenti hanno in cantiere qualcosa? Lo stoppare il cronometro per casi come var o interventi medici dal mio punto di vista sarebbe un primo importante passo.
    Grazie e buon lavoro
    Diego

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sul tempo effettivo non c’è alcuna riflessione in corso.
      C’è qualcosa (ma da anni, in realtà) sul recupero, cioè renderlo tempo effettivo ma solo partendo dal 90esimo. Secondo me non se ne farà nulla (anzi: in realtà spero che non se ne faccia nulla perché snaturerebbe questo gioco).
      Forse si potrebbe stoppare il tempo per VAR e sanitari, come hai proposto: potrebbe essere una buona idea.

    • Egidio
      Egidio dice:

      A me piacerebbe che in qualche manifestazione giovanile a carattere internazionale si testasse lo stop del tempo in conseguenza di interventi del VAR, ingresso dei sanitari e, in subordine, anche dopo un gol e durante le sostituzioni. Sarebbe l’occasione per vedere sul campo gli effetti di questa modifiche che, a mio parere, non dovrebbero snaturare più di tanto il gioco e che sarebbero applicabili in tutte le categorie direttamente dall’arbitro.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ già stato provato.
      E’ un progetto testato anni fa ed abbandonato perché era impraticabile in uno sport come il calcio.
      Interrompere solo per VAR ed interventi del personale sanitario, invece, potrebbe essere una buona idea.

  54. mauri pinigol
    mauri pinigol dice:

    Mi spiega quale sarebbe la memoria corta? Contro la Sampdoria ci son stati 3 giocatori blucerchiati che si sono buttati a terra durante i 5 minuti e spiace che lei si dimentichi di dirlo! Ora Maresca applicherà sempre i 7 minuti? Da oggi seguirò sempre il suo blog e mi segnerò tutte le volte che i giocatori, del mio Cagliari e non, andranno i terra, cronometro alla mano. Vorrò proprio vedere… ah, magari mi parli delle ammonizioni non date ai laziali, eppure c’è una finale da giocare per loro…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La memoria corta riguarda la dichiarazione di Giulini: “7 minuti sono mancanza di buon senso”. Con la Sampdoria, invece, 6 minuti di recupero erano buon senso?
      Ora, ammiro il Cagliari e quel che sta costruendo ma questo commento fornisce proprio la misura di quanto si stia perdendo la misura: ho citato un episodio ma non vale niente per il tifoso. Le perdite di tempo contano solo per gli altri, non per i propri calciatori.
      Ammonizioni non estratte per la Lazio? Onestamente non ne ricordo manco una…

    • Giorgio
      Giorgio dice:

      Secondo me non hai ben capito la natura di questo blog. Questo è un luogo per chi ha voglia di analizzare la gestione arbitrale delle partite e per comprendere meglio il regolamento e la sua spesso difficile applicazione. Per sfogare le proprie frustrazioni o cercare la conferma delle proprie convinzioni (spesso basate sul tifo o sulla non conoscenza del regolamento, come anche a me succedeva) ci sono mille altri posti, dai social ai commenti agli articoli online dei giornali sportivi. Da tifoso del Bologna non sai quanto ho rosicato per il tocco di mano in area di De Ligt, quanto mi sembrasse ingusta la non assegnazione del rigore, ma qui ho accettato, molto a malincuore, la spiegazione di Marelli: per il regolamento quel tocco di mano non è fallo. Pace.
      Per me che vengo dal tennis dove il regolamento disciplina unicamente fatti oggettivi (palla dentro, palla fuori, net, fallo di piede, ecc.), comprendere, grazie a Marelli, la natura interpretativa del regolamento del calcio, i suoi limiti e la sua impossibilità nel comprendere ogni situazione di gioco mi ha completamente cambiato la prospettiva con cui guardo le partite. Mi ha fatto adottare molta più cautela nel giudicare gli episodi di gioco, mi ha fatto sviluppare anche un po’ di empatia nei confronti dell’arbitro che ha un compito difficilissimo, ma soprattutto, e di questo ringrazio Marelli per il tempo che ci dedica, mi ha fatto abbandonare quel malsano vittimismo da tifoso di squadre medio piccole che, per ignoranza del regolamento, davanti a determinati episodi con le grandi, una volta pensava “al contrario quel rigore lo avrebbero dato”.

  55. Luca
    Luca dice:

    Mi permetto di farti un’altra domanda;
    citandoti: “i cambi effettuati con la nuova regolamentazione sono in numero limitatissimo, è rimasta invalsa la prassi di uscire a centrocampo tra le panchine”. Da quel che ti risulta questi comportamenti vengono sanzionati con l’ammonizione (prevista, se non sbaglio)?

  56. Andrea Paresi
    Andrea Paresi dice:

    Ottima disamina, al solito.

    La domanda che mi pongo, da ignorante in materia, è: perché non si pensa seriamente al tempo effettivo? tipo 60 minuti di gioco effettivi, qualcosa di simile.

    Diritti televisivi e palinsesti da ripensare? Pigrizia? Difficoltà di applicazione?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Soprattutto l’ultima.
      Il tempo effettivo è utilizzato negli sport da luoghi chiusi.
      Sinceramente non mi attira per nulla il tempo effettivo nel calcio: credo che verrebbe totalmente stravolto lo spirito stesso del gioco.

    • Andrea Paresi
      Andrea Paresi dice:

      sì, anche secondo me stravolgerebbe il senso del gioco ma allo stesso tempo penso sia necessaria una maggiore oggettività (come anche in altri ambiti del regolamento) che alleggerisca la responsabilità del direttore di gara e dei suoi collaboratori. grazie per la risposta.

  57. Luca
    Luca dice:

    Buongiorno Luca,
    ti chiedo una precisazione sul recupero in occasione di reti segnate: in questi casi c’è un tempo standard da recuperare sempre o solo in occasione di festeggiamenti eccessivamente prolungati? In questo specifico caso, secondo te, si poteva aggiungere qualcosa al recupero viste le due reti della Lazio? Grazie, buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Dipende.
      Ci sono reti che non necessitano recupero (esempio: attaccante che segna e porta il pallone a centrocampo subito) ed altre che necessitano un minuto pieno. Varia da caso a caso, non c’è una regola fissa e nemmeno una direttiva specifica.
      A Cagliari Maresca ha considerato 30 secondi per la rete e per la sostituzione di Nainggolan (avvenute nello stesso istante).
      Sulla seconda rete no: realizzato al minuto 97 e 26, mancavano 4 secondi e 4 secondi si sono giocati.
      Grazie a te.

  58. Fabio
    Fabio dice:

    Certo che stare sempre a sentire lamentele ogni volta che si perde è ridicolo.
    Possibile che a nessuno venga in mente di dire siamo state dei polli a prendere 2 gol nel recupero?
    Invece si devono leggere titoloni sui giornali tipo “Scippo alla Sardegna Arena” per una situazione che oggi è sempre più normale: prendere gol nel tempo di recupero.
    Oggi lo fa il Cagliari ma stiamo certi che al prossimo gol subito dalla Lazio allo scadere del recupero toccherà a loro e via via a tutti gli altri.
    Questo è il male del calcio!!! Vergogna!!!
    PS Scusi lo sfogo

  59. Giorgio
    Giorgio dice:

    Ciao Luca, piccola domanda off-topic: vista la designazione di Calvarese in Supercoppa, credi che anche per Giacomelli ci sarà qualche “passerella” verso fine stagione? Magari anche da Var di Rocchi in finale di coppa. Grazie

  60. Marcello
    Marcello dice:

    Penso che la soluzione a questo problema sia l’introduzione del tempo effettivo (magari non di 45 minuti per tempo, altrimenti le partite durerebbero ore), così da placare eventualmente le polemiche e adottare una linea uniforme per tutti gli arbitri. Se ieri Maresca avesse adottato la linea di Mariani il giorno prima, probabilmente la Lazio non avrebbe vinto e ora si troverebbe con due punti in meno in classifica, ma alla fine è stato giusto così, è Mariani che ha “sbagliato” a fischiare la fine della partita al 96esimo esatto.
    Per evolverci secondo me le cose importanti da fare sono due: tempo effettivo e var a chiamata con un un limite massimo di chiamate per tempo da parte delle panchine.

    • Franco
      Franco dice:

      Mi pare che ieri sera Giulini contestava il regolamento in quanto per lui 1 minuto per l’intervento dei sanitari era eccessivo, e non il recupero decretato dall’arbitro.
      Non trova che dall’inizio del recupero visto i molti gol che avvengono sarebbe preferibile il tempo effettivo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, sono vent’anni che si applica questa direttiva.
      Grazie a questa direttiva ha vinto contro la Sampdoria nel sesto minuto di recupero, aggiunto per un infortunio della Sampdoria.
      Se ne ricorda solo ieri?
      Curioso…

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