36esima giornata: larga vittoria dell’Inter ma con parecchi episodi da rivedere

La larga vittoria dell’Inter ad Udine spegne sul nascere polemiche inevitabili che avremmo avuto nel caso di punteggio meno ampio. Mazzoleni si conferma in grande condizione tecnica nel complesso ma commette qualche errore di valutazione. In un caso (l’ultimo) mal assistito dal VAR Giacomelli (bravo, invece, in una circostanza precedente).

Chievo – Crotone 2-1, arbitro Massa

Scontro salvezza di grande importanza: non a caso designato l’internazionale Massa, probabilmente l’arbitro più migliorato nel corso dell’ultima stagione.

Al minuto 9 il Crotone trova il vantaggio con una deviazione nella propria rete del difensore clivense Dainelli su cross da calcio piazzato di Barberis:

Rete annullata a Ceccherini nono minuto FG

Massa annulla la rete su segnalazione dell’assistente, potendo usufruire del silent check del VAR grazie alla ritardata (e corretta) indicazione di Carbone (anch’egli reduce da una stagione di grande livello, con orizzonti da internazionale a partire dall’inizio del 2019).
Scelta corretta.
Per quanto la deviazione decisiva sia di Dainelli, è evidente che la posizione di Ceccherini (nel riquadro) impatti con il difensore, spinto alla giocata dal movimento dell’avversario.

Al minuto 51, ad un paio di metri dall’area del Chievo, Hetemaj protegge il pallone dall’attacco dell’attaccante del Crotone Trotta che vola a terra dopo il contrasto:

Gomitata Hatemaj 51esimo su trotta Gomitata Hatemaj 51esimo su trotta 2

Azione molto rischiosa del centrocampista del Chievo, deprecabile la caduta di Trotta con la faccia tra le mani.
Hetemaj muove il gomito verso l’avversario con violenza ma non lo colpisce al volto, come vorrebbe far intendere Trotta.
Ciò non toglie che il gesto, che colpisca al braccio od al petto Trotta, non poteva e non doveva rimanere impunito. Come sappiamo, il regolamento non punisce solo le conseguenze di un gesto del genere ma anche il tentativo di colpire un avversario (Regola 12, pagina 94):

regola 12, pagina 94

Dobbiamo interpretare quel riferimento alla “contesa del pallone“.
Parrebbe, in questo caso, fattispecie esclusa dato che il pallone si trova a distanza di gioco. In realtà, come suggerisce anche l’immagine allegata, per contesa del pallone deve intendersi il tentativo di giocare il pallone da parte di entrambi. In questo caso, al contrario, il pallone è certamente a distanza di gioco ma Hetemaj colpisce (o tenta di colpire) l’avversario con una gomitata che non ha alcuna possibilità di giocarlo.
Oggettivamente strano che il VAR Valeri non sia intervenuto: questo è uno di quei casi per cui la videoassistenza è stata introdotta, per evitare che autori di gesti del genere potessero rimanere impuniti.
Assolvo, al contrario, l’arbitro Massa che, dalla sua posizione, può solo aver intuito quanto accaduto. Come ormai sappiamo, un arbitro non può e, soprattutto, non deve decidere sulla base di una sensazione ma solo di certezze.
Hetemaj doveva essere espulso per condotta violenta ed un calcio di punizione diretto assegnato al Crotone.

Genoa – Fiorentina 2-3, arbitro Manganiello

Al minuto 70 Pandev entra in contatto con Bruno Gaspar:

Espulsione Pandev 71esimo su Bruno Gaspar

Il fermo immagine non rende l’idea della pericolosità del tackle affondato da Pandev: velocità elevata, gambe unite e tese. Il fatto che Bruno Gaspar sia uscito dal contrasto senza gravi danni è più o meno una casualità. Nel caso in cui l’attaccante del Genoa avesse impattato pienamente l’avversario, le conseguenze avrebbero potuto essere tremende.
Espulsione non solo legittima ma sacrosanta.

SPAL – Benevento 2-0, arbitro Guida

Un solo episodio nella fondamentale vittoria della SPAL contro il già retrocesso Benevento (auguri di pronta risalita).
Al minuto 80 Antenucci sfrutta un errore della difesa campana per involarsi verso l’area di rigore, venendo contrastato dal giovane Sparandeo:

Rigore SPAL 80esimo Sperandeo su Antenucci

La prima immagine ci servirà successivamente per valutare la sanzione disciplinare.
Più importante valutare il contatto che spinge l’arbitro Guida a sanzionare l’episodio con il calcio di rigore:

Rigore SPAL 80esimo Sparandeo su Antenucci 2 Rigore SPAL 80esimo Sparandeo su Antenucci 3

In tutta franchezza mi pare veramente troppo poco per fischiare un calcio di rigore. Episodio che somiglia molto a quello che vide protagonisti Masina e Callejon in Napoli-Bologna: il difensore Sparandeo appoggia la mano destra sulla spalla sinistra di Antenucci che vola a terra estremizzando molto il contatto.
Dato che mi è stato fatto notare, questa fattispecie non c’entra assolutamente nulla con l’episodio che ha visto coinvolto Rugani nella serata di sabato: a Ferrara è impossibile rilevare gli elementi minimi per la concessione di un calcio di rigore, sia per la dinamica dell’azione che per la posizione in campo.

Una volta assodato che il contatto non fosse meritevole di calcio di rigore, rimangono due punti da chiarire:
– eventuale intervento del VAR;
– sanzione disciplinare.

Il VAR non può intervenire per lo stesso concetto espresso per Napoli-Bologna: il rigore è più o meno inesistente ma un contatto c’è e, pertanto, siamo di fronte ad una valutazione soggettiva dell’arbitro, come tale non discutibile da parte del VAR.
Per quanto concerne la sanzione disciplinare dobbiamo rifarci alla prima immagine: una volta fischiato il calcio di rigore è complesso trovare un motivo che possa giustificare il cartellino giallo. Si tratta di un fallo non genuino (sì, è termine utilizzato nella circolare numero 1/2016, checché ne dica qualcuno…) ed è difficile ipotizzare una SPA: campo aperto, nessun difensore tra Antenucci e la porta, possesso pieno del pallone a distanza di un paio di metri (perciò facilmente controllabile dall’attaccante).
In sintesi: una volta fischiato il rigore (che, ribadisco, ritengo molto vicino alla definizione di inesistente) il cartellino rosso è l’unica opzione percorribile.

Udinese – Inter 0-4, arbitro Mazzoleni

Altra gara ieri sottoposta più volte alla mia attenzione (non che ve ne fosse bisogno, per la verità…) per evidenziare il supposto diverso metro valutativo utilizzato in altre gare recenti.
Ne approfitto per un inciso.
Il calcio è uno sport straordinario che pare semplice: in realtà è maledettamente difficile da interpretare perché i contrasti sembrano uguali ma differiscono sempre per piccoli o grandi particolari.
Paragonare episodi simili ma diversi concettualmente è un giochino piuttosto sciocco.
Giochino che si trasforma da sciocco a ridicolo nel momento in cui si pongono a confronto fattispecie diverse per zona del campo, dinamica, posizione dei calciatori.

Al minuto 31 Lasagna si impossessa di un pallone ai 35 metri della metà campo dell’Inter e si invola verso l’area, entrando infine in contrasto col difensore Skriniar:

Contatto Skriniar Lasagna 31esimo

Immagine “larga” che, come in precedenza, ci servirà per affrontare il tema dell’eventuale provvedimento disciplinare.
Prima, però, è necessario stringere sul contatto tra i due calciatori:

Contatto Skriniar Lasagna 31esimo 3 Contatto Skriniar Lasagna 31esimo 2

Indubbio che Skriniar si aiuti col braccio sinistro ma altrettanto vero che Lasagna attui la medesima azione nei confronti dell’avversario con il braccio destro.
L’episodio di Rugani, con questo, non c’entra assolutamente nulla: in questa circostanza Skriniar si aiuta col braccio, Lasagna anche, il pallone è a distanza di gioco e, SOPRATTUTTO, non è coperto dall’attaccante. La conseguenza (per chi osserva obiettivamente) è che si tratta di un contrasto molto rischioso ma profondamente differente da quello di Torino, ove il difensore era impossibilitato totalmente nel giocare il pallone, coperto da Crisetig.
Se Mazzoleni avesse fischiato il calcio di rigore, non avrei avuto dubbi nell’avallare la decisione poiché è indubbio che un’azione non propriamente corretta è palese. Come è palese, d’altro canto, che anche Lasagna si aiuta col braccio (meno rispetto a Skriniar). Non mi soffermo nemmeno sull’accentuazione: ormai tutti gli attaccanti, in area, volano al minimo contatto.
Dubbi tanti.

Torniamo alla prima immagine per affrontare il tema dell’eventuale cartellino da utilizzare.
Questa fattispecie è totalmente differente da quella di sabato non solo perché il pallone non è coperto ma anche per la posizione:

Rigore Rugani su Crisetig 25esimo 5 Contatto Skriniar Lasagna 31esimo

Veramente qualcuno può paragonare le posizioni?
Possiamo (estremizzando) pensare anche ad un DOGSO ma, considerando il pallone non coperto, siamo di fronte ad una fattispecie completamente differente.
Nel caso di una sanzione tecnica (calcio di rigore), la sanzione disciplinare avrebbe dovuto essere un cartellino giallo per DOGSO genuino.
Ultima annotazione: giusto il non intervento del VAR, non si tratta di un chiaro errore (al contrario di un episodio che vedremo dopo) ma di una valutazione soggettiva dell’arbitro.

Al minuto 44 l’Inter trova la rete del raddoppio con Rafinha. Scattato sulla trequarti friulana, approfitta di un “velo” di Candreva per involarsi verso l’area di rigore. Candreva, al momento del “velo“, è in posizione di netto fuorigioco:

Secondo gol Inter 43esimo velo Candreva Secondo gol Inter 43esimo velo Candreva 2

Posizione di netto fuorigioco ma non punibile. Diverso sarebbe stato il discorso nel caso in cui Candreva avesse toccato (anche involontariamente) il pallone, ciò che non accade.
Candreva si trova in posizione di fuorigioco passivo, non impatta con alcun difensore (il più vicino si trova ad almeno 6/7 metri) e non trae alcun vantaggio dalla posizione (infatti non parteciperà in alcun modo all’azione, conclusa da Rafinha personalmente senza mai spossessarsi del pallone).
Rete regolare.

Al minuto 47, dopo un contrasto a centrocampo con Fofana, Perisic rimane a terra dolorante. Mazzoleni lascia proseguire senza fischiare alcunché:

Fallo Fofana 47esimo Mazzoleni non fischia

Pochi secondi dopo il gioco viene interrotto per consentire i soccorsi al centrocampista dell’Inter.
In quel frangente il VAR Giacomelli richiama l’arbitro alla “on field review” per rivalutare il contatto (oppure potrebbe essere stato lo stesso Mazzoleni a chiedere di rivedere la dinamica, è nei suoi poteri).
Le immagini da altre angolazioni mostrano una realtà fattuale molto differente:

Fallo Fofana 47esimo Mazzoleni non fischia 2

Fallo grave di gioco da parte di Fofana che, col piede a martello, colpisce l’avversario al polpaccio. Ottima la collaborazione tra Giacomelli e Mazzoleni che, in pochi secondi, assumono la decisione corretta: calcio di punizione diretto ed espulsione immediata del giocatore dell’Udinese.
In questo caso non si pone nemmeno il problema dell’utilizzo della tecnologia:

Protocollo pagina 9 Punto 3 reviewable decisions

L’ormai noto punto 3 a pagina 9 sancisce che il VAR (o l’arbitro stesso) possano iniziare una procedura di review nel caso in cui l’arbitro centrale non abbia rilevato un fallo da espulsione (undetected sending-off offence). Si tratta di un chiaro errore dato che Mazzoleni si è perso totalmente l’irregolarità (essendo la sua visuale completamente coperta dal corpo di Perisic, come si nota dall’ultima immagine), non fischiando nemmeno il fallo di Fofana.

Al minuto 81 altro contatto in area di rigore dell’Inter (siamo all’interno, seppur di poco): Skriniar si oppone in questo modo a Perica:

Fallo Skriniar 81esimo su Perica

Contatto senza alcun dubbio negligente ma punibile.
Interessante evidenziare che la posizione statica di Mazzoleni non gli abbia consentito di vedere quasi nulla dell’azione, essendo coperto da due calciatori dell’Udinese, uno posizionato a due metri ed un altro proprio davanti a Skriniar e Perica.
Per quanto possa apparire paradossale, il VAR non può intervenire, trattandosi di un contrasto (tenete presente questo concetto, soprattutto per l’episodio immediatamente successivo) sulla cui intensità solo l’arbitro può esprimersi.
A mio parere questo è un contatto molto evidente e l’opposizione non può in alcun modo essere ritenuta corretta.

Sul ribaltamento di fronte è l’Inter a lamentarsi per un presunto fallo subito da Karamoh su cross dalla sinistra di Perisic:

Trattenuta su karamoh 82esimo

In questo caso non si tratta di un contrasto di gioco come nel caso precedente ma di una trattenuta. Da notare che Mazzoleni, ancora una volta in posizione statica (giusta in questo caso), ha lo sguardo rivolto a sinistra e, probabilmente, non osserva il momento nel quale il difensore Samir entra in contatto col giovane centrocampista interista.

Trattenuta su karamoh 82esimo 3 Trattenuta su karamoh 82esimo 2

Calcio di rigore netto per trattenuta.
Due questioni da risolvere anche in questo caso:

  • il VAR non solo poteva ma doveva intervenire. Non si tratta di una valutazione soggettiva relativa all’intensità di un contrasto ma di una trattenuta per la maglia vistosa completamente sfuggita al direttore di gara.
  • Il calciatore dell’Udinese avrebbe dovuto essere punito con un cartellino giallo, trattandosi di azione potenziamente pericolosa (SPA) interrotta con un fallo “non genuino” (una trattenuta od una spinta non possono mai essere considerati “genuini“).

Per quanto possa sembrare contraddittorio, Mazzoleni mi è piaciuto: negli ultimi 3/4 mesi ha arbitrato veramente bene e non saranno certo un paio di episodi mal valutati a rendere negativa una prestazione brillante. Finalmente, dopo anni di anarchia tecnica, Mazzoleni ha compreso che potrà togliersi grandi soddisfazioni (perlomeno in ambito nazionale) se continuerà ad arbitrare e non ad amministrare.
Non a caso è tra i candidati per dirigere la finale di Coppa Italia di mercoledì tra Juventus e Milan all’Olimpico (anche se il favorito è Damato). Lo sapremo in giornata.

Cagliari – Roma 0-1, arbitro Di Bello

Altra eccellente prestazione per il neointernazionale Di Bello, al pari di Massa enormemente migliorato in questa stagione.
Due gli episodi da affrontare benché si tratti di fattispecie solo ed esclusivamente da moviola, sui quali il VAR non poteva in alcun modo intervenire.

Al minuto 71 Farias, approfittando di un errore della difesa romanista, si lancia verso la porta difesa da Alisson. Kolarov interviene con un tackle, ultima possibilità per fermare l’avversario:

Intervento Kolarov su Pavoletti 71esimo Intervento Kolarov su Farias 71esimo 2

Di Bello assegna calcio d’angolo al Cagliari.
Episodio molto al limite: Kolarov colpisce il pallone con la punta del piede sinistro e, nel contempo, con la tibia colpisce la caviglia di Farias.
Difficile se non impossibile, in questi casi, evidenziare un contatto punibile. E’ vero che il difensore colpisce anche l’attaccante ma è d’altro canto innegabile che calci lontano il pallone.
Decisione, dal mio punto di vista, condivisibile.

Al minuto 95 altra protesta (seppur blanda) per un contatto tra Gerson e Deiola:

Protesta Cagliari 95esimo

Anche in questo caso la postura di Gerson è molto pericolosa ma, per la verità, la sensazione è che nel momento in cui i giocatori vengono a contatto il pallone sia già passato.
E’ vero: ciò non è dirimente ma è quasi impossibile accertarsi che un contatto ci sia tra i due calciatori.
Anche in questo caso la scelta di Di Bello di lasciar proseguire mi trova totalmente d’accordo.

33 commenti
  1. Leonardo
    Leonardo dice:

    Luca allora per rocchi era la sua ultima chiamata per una finale champions o di Europa leagues

  2. Leonardo
    Leonardo dice:

    Luca ma Rocchi avendo due assistenti di 45 anni l anno prossimo da chi verrà affiancato

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Effettivamente dovrebbero entrambi smettere il 30 giugno ma, ovviamente, sarà impossibile: saranno ancora impegnati nel Mondiale.
      Avranno una deroga e lasceranno il ruolo internazionale il 30 dicembre (come pure Rocchi).
      Poi si dovrà vedere se, dopo il Mondiale, continueranno a livello europeo.

  3. Gabriele
    Gabriele dice:

    Luca ma come mai in Inghilterra gli arbitri hanno tutti superato ,alcuni di tanto, i 45 anni non c è il limite

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Non c’è più da alcuni anni dopo il ricorso alla giustizia ordinaria di due arbitri dismessi per limite di età.
      I risultati si vedono: livello medio pessimo perché fisiologicamente qualsiasi uomo ha un calo di prestazioni. E ti assicuro che a 45 anni è impossibile stare al passo con i 40enni, figurati per 50enni come si vedono in Premier.
      Il limite di età pone delle questioni di legittimità costituzionale anche in Italia e, prima o poi, qualcuno solleverà la questione.

  4. Alessandro Puppo
    Alessandro Puppo dice:

    Buongiorno Luca,
    in Genoa-Atalanta dal campo ho visto un episodio dubbio: possibile fallo da rigore su Lapadula, di cui però non ho ritrovato immagini. Tu hai visto qualcosa?
    Il rosso a Pandev dal vivo mi sembrava discutibile ma rivedendo le immagini è effettivamente corretto.
    Grazie!

  5. Bruno Panesi
    Bruno Panesi dice:

    Caro Dott Marelli parlando di Juve-Bologna non sono d’accordo con la Sua premessa:le dichiarazioni di chi ha subito il danno(Lei mi pare sia anche avvocato)sono molto importanti.Crisetig dice di sentire il tocco e praticamente si lascia andare(si vede che trascina la gamba)in questo momento lui fa una scelta: preferisce il rigore a continuare l’azione quindi non si può parlare di chiara occasione da goal.
    Buon Giornata

  6. Gabriele
    Gabriele dice:

    Luca l unica spiegazione delle designazioni in Europa è l età dei due facendogli finire bene la carriera
    Anche in Italia secondo me c è stata la stessa metodologia perché damato è molto in calo soprattutto in questi ultimi mesi

  7. Federico
    Federico dice:

    Luca, mi piacerebbe sapere cosa pensi delle designazioni per le finali europee. Sinceramente Mazic, pur non avendo gare dirette nella fase ad eliminazione diretta di questa Champions’, poteva essere un nome atteso, perché anche l’anno scorso era stato in ballottaggio. Onestamente trovo strana (assurda?) la designazione di Kuipers. Non discuto il suo livello come arbitro, sarebbe folle farlo, ma è la seconda finale di EL per lui, e poiché si è sempre cercato di non dare la stessa finale per due volte ad un arbitro, non mi spiego questo cambio di rotta. Sarà che sono “deluso” della non chiamata di Rocchi, ma onestamente questa gestione non riesco proprio a spiegarmela. Non vedo motivi per cui il nostro non avrebbe potuto dirigere quantomeno la finale di EL.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      La designazione di Mazic era più o meno scontata ma rimane il dubbio sulle reali qualità dell’arbitro serbo: sinceramente non mi fa impazzire, ce ne sono 10 in Italia di quel livello e, soprattutto, ha infinite qualità in meno di Rocchi (che avrebbe strameritato il viaggio a Kiev).

      Kuipers è l’ammissione dello stesso Collina della sua gestione fallimentare: designare per la seconda volta in 5 stagioni lo stesso arbitro per una finale di Champions’ significa non aver costruito un’alternativa valida.
      Non che ciò mi stupisca: anche negli anni della CAN A non costruì nulla, lasciando macerie a partire dall’assurda scelta di dividere le CAN.

      E’ ora di cambiare ma non lo dico da oggi…

  8. Matteo
    Matteo dice:

    Buongiorno dott.Marelli,
    Potrebbe aiutarmi a capire perché il tackle di Kolarov non è negligente? Nel senso, è giusto che prende il pallone ma poi lo “travolge”. È vero che il calcio è uno sport di contatto e di movimento, ma a me sembra che il giocatore del Cagliari cada proprio per l’impatto, da dietro, del corpo di Kolarov, dopo che il pallone è stato spazzato. Grazie mille 🙂

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Non c’è dubbio ma è anche vero che prende nettamente il pallone e, successivamente, la caviglia di Farias. In tutta franchezza un fischio (con espulsione, dato che siamo fuori area) sarebbe stata una scelta ben poco comprensibile: Kolarov non può smaterializzarsi. Episodio, in ogni caso, molto “border line”.

    • Matteo
      Matteo dice:

      Un’ultima curiosità sul contatto in area tra Skriniar e Lasagna: perché la sanzione dovrebbe essere il cartellino giallo? Mi spiego meglio: Skriniar, di fatto, si aiuta con le braccia, allontanando Lasagna dal pallone e dalla porta. Lei ha detto che, come nel caso di Rugani, utilizzare le mani è considerato non genuino e meritevole di rosso. Qui è diverso perché il difensore interista cerca di giocare il pallone? Grazie ancora per la pazienza.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Perché si aiuta con le braccia ma il pallone non è coperto dal corpo dell’avversario.
      Poi c’è anche la posizione, molto più defilata rispetto a Rugani.

    • Matteo
      Matteo dice:

      Non semplicissimo avere dimestichezza in tutte queste casistiche. Grazie e buona serata 🙂

    • Sergio Putzu
      Sergio Putzu dice:

      Se posso intromettermi, ricordo che scrivesti da qualche parte, che ti convincesti del rigore (contestatissimo) concesso alla Juventus per la famosa uscita di Reina su Cuadrado che prese nettamente la palla eppoi travolse lo Juventino, arbitro Valeri, Bologna Cagliari 2016 rosso a Storari per fallo su Krejci. Anche in questo caso Storari colpisce prima la palla eppoi stende il giocatore del Bologna. Abisso dopo qualche esitazione lo Espelle. Derby di Torino Acquah colpisce nettamente prima il pallone eppoi travolge Mandzukic. Velri ammonisce il torinista. 3 gennaio 2018, a parti invertite, Mandzukic colpisce prima Acquah e poi il pallone, Doveri non fischia e la Juventus va in rete. L’arbitro va pure a rivedere l’episidio e conferma la decisione presa. Se hai pazienza puoi spiegare le differenze tra questi episodi e quello Kolarov-Farias. Ammetto sono tifoso del Cagliari.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sono tutti casi differenti (complimenti per la memoria, in ogni caso).
      Ho cambiato idea da molto sul contatto Reina-Cuadrado, sugli altri dovremmo scrivere un approfondimento dedicato.
      Chissà, magari lo faccio pure per evidenziare le differenze 🙂

  9. Stav
    Stav dice:

    Avendo visto per intero Genoa-Fiorentina, devo dire che la partita si è dimostrata molto più complicata del previsto, ma Manganiello l’ha portata a casa con personalità e senza sbavature. Complimenti a lui.

    Tra i primi anno comunque concordo che Pasqua sia il più promettente.

  10. Putipo
    Putipo dice:

    Ciao Luca. Vediamo se ho capito bene: nel caso dell’espulsione di Vecino in Inter Juve la procedura che ha portato all’espulsione (giusta) del centrocampista è “errata” perché Orsato ha visto e sanzionato il fallo è solo lui a questo punto, e non il VAR (come pare sia accaduto), può chiedere l’ausilio tecnico per rivedere l’episodio e cambiare il colore del cartellino. Nel caso di Fofana invece è ammissibile anche la richiesta del VAR (e quindi non solo dell’arbitro) in quanto l’episodio è sfuggito all’arbitro stesso che non lo ha né fischiato né sanzionato. Ciao e grazie come sempre.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Perfetto.
      Con una precisazione: Vecino andava espulso e ritengo che sarebbe stato un errore non arrivare al cartellino rosso per colpa di una falla del protocollo. Ho evidenziato quel particolare non per condannare la scelta di Orsato e Valeri ma per sottolineare un punto (dei tanti) che andrebbe perfezionato onde evitare forzature per giungere alla scelta corretta.

    • Stav
      Stav dice:

      Domanda: nella ricostruzione per cui sarebbe stato lo stesso Orsato a chiedere di rivedere le immagini, secondo te la falla procedurale rimane?

  11. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno Luca, tra gli arbitri che ormai sono alla fine del loro primo anno, chi è, secondo te, che ha offerto il miglior rendimento? Personalmente, quello che mi ha più convinto è stato Manganiello, cosa ne pensi?

I commenti sono chiusi.