22esima giornata: una domenica da dimenticare…
Non è mai facile per un ex (ahimé) arbitro evidenziare errori commessi da quelli che sono stati e rimangono miei colleghi. Ma obiettività vuole che si prenda atto di una giornata nerissima su quasi tutti i campi, con sviste più o meno gravi, dopo un sabato polemico ma connotato da due buone direzioni di gara (puoi trovare qui l’approfondimento). Da un lato questo turno di campionato deve essere dimenticato in fretta ma, dall’altro, ricordato per evitare di cadere nei medesimi errori.
SPAL – Inter 1-1, arbitro Giacomelli
Fortunatamente nessun episodio da VAR o da moviola ma una direzione di gara che è apparsa molto mediocre.
Non ho mai nascosto di apprezzare tecnicamente Giacomelli e speravo che, dopo la terribile direzione di Lazio-Torino, avrebbe modificato il suo approccio alla gara, trasformandosi da atleta che scende in campo con una divisa in un arbitro.
La gara di ieri, al contrario, ci ha restituito un Giacomelli incomprensibile: è vero che ha interrotto più volte rispetto al solito la gara ma è anche vero che sembrava quasi aver dimenticato (di nuovo) i cartellini negli spogliatoi. Alla fine della gara si contano 7 falli della SPAL e 26 (ventisei) dell’Inter ed un solo cartellino giallo, comminato a Paloschi per aver rotto la bandierina del calcio d’angolo.
Nella gara mancano almeno 4 cartellini gialli (e sono “stretto”…) e non è tecnicamente possibile che, a fronte di ben 26 falli commessi, nemmeno un’ammonizione sia stata comminata. Sia chiaro: non mi interessa quale sia la squadra interessata, i dati son dati e la partita l’abbiamo vista (quasi) tutti.
Credo sia inutile continuare ad evidenziare questo aspetto, non è la prima volta e non sarà (temo…) l’ultima. Se va bene questo modo di arbitrare, ne prendo atto. Ma questo non è arbitrare.
Torino – Benevento 3-0, arbitro Mariani
Un solo episodio da approfondire, in una gara senza storia.
Al minuto 45 del primo tempo, il Torino realizza la terza rete con Obi. L’assistente Bottegoni segnala la posizione di fuorigioco del centrocampista granata. Non abbiamo immagini dell’assistente ma solo la chiara segnalazione di Mariani che, nell’immediatezza, annulla la rete accogliendo la valutazione del suo collaboratore:
Il fischio arriva dopo la realizzazione della rete, consentendo al VAR (Abisso) di effettuare la review.
Dopo un’attesa di un paio di minuti, Mariani assegna la rete, ribaltando la scelta di Bottegoni.
La decisione è completamente sbagliata.
La risposta al quesito per cui la decisione appare illogica ce la fornisce l’immagine sulla base della quale la rete è stata convalidata:
E’ vero, Obi è in fuorigioco di pochissimi centimetri. Per questo motivo doveva essere avallata, come ormai sappiamo, la decisione assunta in campo.
Il problema è che, sul terreno di gioco, Bottegoni aveva annullato la rete per fuorigioco.
E’ inspiegabile il motivo per cui, in presenza di immagine che conferma la bontà della scelta dell’assistente, Abisso decida di assegnare la rete.
Considerando il fatto che, ormai da mesi, si insiste sul principio di confermare le decisioni assunte in campo, non ha alcun senso ribaltare una decisione che, per inciso, assomiglia molto ad un piccolo capolavoro.
Mariani totalmente assolto: trattandosi di semplice rilevazione della posizione, è sufficiente la scelta del VAR e non consentita la “on field review“.
Genoa – Udinese 0-1, arbitro Pairetto
Anche a Genova un solo episodio da rilevare.
Al minuto 64 il difensore dell’Udinese Samir commette un chiaro fallo su Pandev, interrompendo la sua corsa a campo aperto:
Pairetto ammonisce il calciatore ma viene richiamato dal VAR Calvarese.
Fattispecie espressamente prevista dal protocollo, secondo il quale è possibile intervenire nel caso in cui l’arbitro abbia mal valutato un fallo. Nel caso specifico è evidente l’erronea interpretazione di Pairetto che non si è pienamente reso conto della pericolosità del fallo di Samir: pallone non giocabile, piede a martello, gamba alta sul polpaccio di Pandev, velocità sostenuta. Questi contatti, pericolosissimi per l’incolumità dei calciatori, non possono essere oggetto di dubbio: l’espulsione è l’unico provvedimento disciplinare accettabile.
Bene Calvarese a sollecitare la “on field review“, bene Pairetto a cambiare la sua iniziale scelta, giusto espellere il difensore dell’Udinese.
Milan – Lazio 2-1, arbitro Irrati
Un solo episodio di rilievo, al minuto 15.
Su calcio di punizione battuto da Calhanoglu, Cutrone devia in rete il pallone portando in vantaggio il Milan:
Nell’immediatezza nessuno, nemmeno i difensori della Lazio, hanno rilevato qualcosa di irregolare, tanto che le proteste sono state inesistenti.
Sia chiaro: per sanzionare un comportamento in violazione del regolamento non è necessario che si concretizzino proteste, è solo un parametro ulteriore per giudicare la difficoltà della fattispecie.
Solo parecchi minuti dopo cominciano a sorgere dubbi sulla rete, in particolare su una possibile deviazione non di testa (come sembrava in un primo momento a chiunque) ma con il braccio destro di Cutrone.
I fermo immagine successivi ci aiutano relativamente:
Siamo di fronte al solito episodio che può essere interpretato secondo la sensibilità di chi osserva, spesso con pregiudizi da tifosi. Non è una critica: è normale.
Da parte mia, dopo aver rivisto cento volte l’episodio, non ho alcuna certezza: tocco di spalla? Tocco di mano? Le varie inquadrature mi lasciano dubbi concreti, non sono in grado di assicurare se Cutrone devii il pallone con la spalla o con il braccio.
Non è certo casuale che anche la mia opinione in un primo tempo fosse orientata per il colpo di spalla e l’ho detto pubblicamente. Ho sbagliato? Probabile, MAI pensato di essere infallibile.
So bene, però, che è mio preciso dovere esprimere un’opinione chiara in merito. Ebbene, non mi sottraggo: dopo aver rivisto innumerevoli volte l’episodio, la sensazione è che la deviazione sia stata effettuata con il braccio e che, pertanto, la rete avrebbe dovuto essere annullata.
Sensazione implementata dal momento in cui il pallone cambia rotazione: non cambia rotazione in coincidenza del secondo frame, cambia decisamente rotazione in coincidenza del terzo, restituendo l’impressione netta che la deviazione sia avvenuta con il braccio destro.
Episodio molto più complesso di quanto non appaia a prima vista.
Crotone – Cagliari 1-1, arbitro Tagliavento
Non una gran giornata, purtroppo, per l’arbitro ternano. Ma le responsabilità per gli errori commessi vanno divisi, in due casi su tre, anche ai VAR.
Al minuto 27, nell’area del Cagliari entrano in contatto il difensore Faragò ed il calciatore del Crotone Nalini.
Nalini cade a terra ma si rialza quasi subito, concludendo, infine, l’azione d’attacco con un debole tiro verso la porta difesa da Cragno.
Dopo pochi secondi Tagliavento interrompe il gioco per attendere il consulto del VAR Damato che gli consiglia (come da direttive) di rivedere l’azione appena conclusasi.
Tagliavento si porta a bordo campo, effettua la “on field review” e decide di assegnare un calcio di rigore al Crotone per questo contatto:
Una volta richiamato dal VAR, Tagliavento ha più o meno le mani legate: il contatto c’è ed il rigore ha dei fondamenti.
Il problema nasce a monte: è un episodio da VAR?
La risposta, per quanto possa apparire sorprendente, è NO.
Questo non è un episodio da VAR ma da moviola: un minimo contatto c’è senza alcun dubbio ma, come ormai sapete, il rigore è una sanzione tecnica seria che necessita di una irregolarità che abbia almeno parvenze minime di punibilità.
Il contrasto tra Nalini e Faragò mi sembra veramente di minima entità, la caduta dell’attaccante assolutamente fuori luogo, la scelta iniziale di Tagliavento più che corretta.
Come possa essere considerato un chiaro errore questo episodio, non riesco a comprenderlo. Ovvio che, una volta riviste le immagini, Tagliavento opti per il rigore, basando la sua scelta sul contatto che, seppur minimo, c’è.
Questo episodio ricorda molto quello di Sampdoria-SPAL, con rigore fischiato da Pairetto: un contatto estremamente leggero (come questo) sul quale i VAR non erano intervenuti proprio perché non si trattò di un chiaro errore ma di una valutazione errata. In questo caso è avvenuto il contrario: Damato ha ritenuto un chiaro errore un contatto marginale, troppo poco per essere considerato meritevole di calcio di rigore. A mio parere un errore chiamare la “on field review“.,
Al minuto 45 contrasto piuttosto rude a centrocampo tra Pisacane su Ricci. Il difensore del Cagliari calcia il pallone per poi finire addosso al centrocampista del Crotone:
Nessun dubbio: Pisacane interviene sul pallone con un gesto atletico pericoloso per l’incolumità dell’avversario ma siamo molto lontani da un episodio qualificabile come fallo da espulsione. Al di là del fatto che entrambi i calciatori intervengono con scarsa coordinazione, Pisacane non affonda il colpo dopo aver deviato il pallone. Al contrario entra in contrasto con Ricci, commette un fallo sicuramente imprudente e, come tale, meritevole di cartellino giallo:
La gamba è piegata, il contatto è inevitabile, il fallo non può certo essere sanato dal tocco del pallone. Ne approfittiamo per ribadire un concetto già espresso in occasione della gara di Coppa Italia tra Juventus e Torino (lo trovate qui): il regolamento non assolve da un tackle irregolare un calciatore che abbia precedentemente colpito il pallone. In questo caso non si sfugge a questa logica: Pisacane commette un chiaro fallo imprudente, nonostante abbia deviato nettamente il pallone. Chi interviene in questo modo si assume il rischio di incorrere in un’infrazione ed in una sanzione disciplinare.
Damato, al VAR, richiama Tagliavento alla seconda “on field review” della gara, in questo caso correttamente: Pisacane non era meritevole di cartellino rosso e, davanti alla tv, ero praticamente certo che l’arbitro avrebbe modificato la scelta iniziale comminando al difensore un cartellino giallo. Mi sbagliavo.
A mio parere si tratta di un errore grave: forse la troppa fretta ha giocato un brutto scherzo a Tagliavento. Sono convinto che, se si fosse preso qualche secondo in più a bordocampo, avrebbe potuto giudicare meglio il contrasto, evitando la scelta sbagliata.
Al minuto 90 l’episodio più importante. Su calcio di punizione dalla fascia laterale Ceccherini devia di testa realizzando la rete del 2-1:
E’ stato sorprendente, a fronte di una rete (lo anticipo) del tutto regolare, prendere atto che fosse in corso una review molto lunga che faceva presagire ciò che si è poi verificato.
Dopo un lungo conciliabolo tra arbitro e VAR, Tagliavento alla fine decide di consultare il monitor. L’unico motivo plausibile per visionare le immagini era la valutazione della posizione dei due calciatori del Crotone alla sinistra di Ceccherini nel momento successivo al colpo di testa:
Non c’è alcun dubbio: al momento del colpo di testa di Ceccherini entrambi si trovano in posizione di fuorigioco.
Ma può essere punita la semplice posizione di fuorigioco?
Ci soccorre il regolamento:
Il punto che ci interessa è quello a pagina 83, secondo il quale un calciatore si trova in posizione punibile nel caso in cui interferisce con un avversario (nel nostro caso col portiere) impattando sulla sua capacità di giocare il pallone. Escludo a priori il tentativo di giocare il pallone (come si vede dall’ultima immagine, lo stesso passa ad almeno un metro abbondante da Budimir) o l’ostruzione della linea di visione: sono fattispecie che non hanno alcuna rilevanza nel caso specifico.
Rimane solo l’ipotesi di impattare sulla capacità del portiere di giocare il pallone (rectius: di tentare la parata).
Oggettivamente, per quanto mi possa sforzare di vedere un minimo di sussistenza di tale ipotesi, il portiere non viene minimamente influenzato da Budimir. L’altro giocatore, quello a sinistra dell’attaccante del Crotone, non lo prendo nemmeno in considerazione: Rafael non lo vede mai, trovandosi addirittura alle sue spalle.
Budimir può impattare sul portiere con il suo movimento?
La risposta è veramente semplice: no.
Rafael ha sempre la visione del pallone aperta, pulita, sgombra da avversari in posizione irregolare.
Francamente non riesco a capire come sia stato possibile annullare questa rete che, in sintesi, è assolutamente regolare.
Una giornata non propriamente positiva di Tagliavento ma una gara non inficia certo un’intera carriera a livelli straordinari.
Napoli – Bologna 3-1, arbitro Mazzoleni
Tre episodi da approfondire.
Al minuto 22, su tiro in porta di Palacio, Koulibaly tocca chiaramente il pallone con la mano sinistra:
Sul fatto che il difensore del Napoli tocchi il pallone con la mano, non c’è dubbio alcuno. Il pallone stesso non impatta mai sulla coscia di Koulibaly come erroneamente affermato da alcuni commentatori.
Ciò che dobbiamo valutare è se questo tocco sia da considerarsi volontario e, pertanto, punibile con calcio di rigore.
Per rispondere a questa domanda dobbiamo partire, come sempre, dal Regolamento (pagina 88, Regola 12):
Rispondiamo alle domande da porsi per risolvere il rebus.
Koulibaly muove la mano verso il pallone?
La risposta è no:
Come possiamo notare il difensore mantiene la medesima posizione di mano e braccio, senza operare alcun movimento atto ad intercettare il pallone.
Possiamo parlare di “pallone inaspettato”?
La risposta è sì.
Come possiamo notare, Palacio calcia con grande violenza il pallone a tre metri di distanza da Koulibaly che non ha materiale possibilità di rendersi nemmeno conto della traiettoria del pallone:
Valutando questi elementi ritengo che questo tocco di mano non sia punibile.
Teniamo a mente un altro concetto FONDAMENTALE: è assolutamente falso che la direzione del pallone abbia una qualsivoglia valenza ai fini della valutazione del tocco di mano, questo assunto fa parte delle chiacchiere da bar che spesso appestano anche i luoghi dei cosiddetti “addetti ai lavori”. Che il pallone sia diretto in porta od al secondo anello del San Paolo non ha alcuna importanza, quel che bisogna tener presente è solo ed unicamente la punibilità. Che, in questa circostanza, non si concretizza.
Certo, il tocco è evidente ma, come dice lo stesso regolamento:
Per comprendere il regolamento dobbiamo tutti abbandonare taluni luoghi comuni, validi per sollevare polemiche ma inutili se si vuol capire a fondo la disciplina di questo gioco. Gioco che sembra semplice ma è terribilmente complicato.
Questo episodio ci consente un’ulteriore precisazione (peraltro già evidenziato): Rizzoli NON ha MAI detto che tutti i tocchi di mano sarebbero stati rivisti e questo episodio ne è la dimostrazione. Purtroppo è stato veicolato un messaggio sbagliato e sarà difficile farlo capire.
Al minuto 35 Masina e Callejon entrano in contatto sul limite dell’area di rigore del Bologna:
Callejon cade a terra e Mazzoleni fischia il calcio di rigore a favore del Napoli.
Il calcio di rigore è assolutamente inesistente.
Come ripeto spesso (e come ho ribadito in questa sede poco fa), il rigore è “una roba seria”. Masina appoggia la mano destra sulla spalla di Callejon che stramazza al suolo come se avesse subito uno strattone violento alle spalle.
Siamo di fronte ad un episodio che possiamo classificare in questo modo:
80% simulazione, 20% rinvio da fondo campo.
Sulla concessione del calcio di rigore non si soffermo nemmeno: è talmente evidente l’assurdità della scelta che mi parrebbe di offendere l’intelligenza di chi mi onoro di ospitare sul blog in qualità di lettore.
La domanda interessante è un’altra: perché il VAR Orsato non è intervenuto per evitare la concessione di un rigore inesistente? Non si tratta di chiaro errore?
La risposta è la seguente: Orsato non può intervenire perché il rigore, per quanto inesistente, è la conseguenza di un contatto che c’è e che Mazzoleni ha valutato come meritevole di massima punizione.
Siamo di fronte ad un episodio concettualmente identico a quello già più volte ricordato occorso in Sampdoria-SPAL: contatto minimo ma i VAR non possono invadere la sfera soggettiva dell’arbitro. Per tal motivo Orsato non ha alcuna responsabilità, non aveva altra scelta se non limitarsi ad un silent check, facendo sanzionare Masina con un cartellino giallo (automatico in caso di calcio di rigore) per aver interrotto un’azione potenzialmente pericolosa.
Ancora una volta ribadisco un principio: la dizione “chiaro errore” va modificata perché porta a questi cortocircuiti. Se solo avessimo la dizione di “possibile errore” i problemi sarebbero risolti quasi completamente (qui l’approfondimento)
Al minuto 47 un episodio marginale ma che, a mio parere, ben illustra la giornata di Mazzoleni.
Al limite dell’area del Bologna, Mertens si confronta con i difensori del Bologna.
Osservate la sequenza:
Dopo aver scartato verso destra, Martens continua la sua corsa e, poi, improvvisamente, cade a terra da solo.
Ammonizione per simulazione facilissima e Mazzoleni è facilitato nella scelta dalla sua perfetta posizione.
Rettifico: sarebbe stato facilissimo punire Mertens con l’ammonizione per simulazione ma, misteriosamente, viene assegnato un calcio di punizione dal limite a favore del Napoli.
Sinceramente una decisione incomprensibile.
Roma – Sampdoria 0-1, arbitro Banti
Un solo episodio da segnalare.
Al minuto 38 la Roma conquista un calcio di rigore per fallo di mano di Bereszynski sul tiro di Under.
Rigore netto, giusto anche il giallo trattandosi di tiro diretto in porta. Non si tratta di espulsione perché non si trattava di chiara occasione da rete ma solo di azione potenzialmente pericolosa.
Buonissima la direzione di Banti, una nota positiva in una domenica molto negativa.
Una cortesia dott. Marelli perché non riesco a capire la ratio della valutazione sul “presunto” fallo di mano di Koulibaly rispetto a quello di Bernardeschi.
Lei dice: “Koulibaly muove la mano verso il pallone? La risposta è no: Come possiamo notare il difensore mantiene la medesima posizione di mano e braccio, senza operare alcun movimento atto ad intercettare il pallone.” Anche Bernardeschi fa un movimento a togliere il braccio dalla traiettoria dei tiro, quindi anche in quella fattispecie non c’è l’intenzione ad andare a intercettare il pallone…eppure lei nel caso di Bernardeschi mi sembra molto risoluto nell’affermare che è rigore….Qual è il suo ragionamento per dire che sono due episodi diametralmente opposti? Grazie in anticipo per la risposta…
Dimentichi un passaggio fondamentale: la distanza. Il tiro di Palacio arriva da 3 metri, il cross su cui interviene Bernardeschi da 25. Oltre a ciò un cross è infinitamente più lento di un tiro in porta.
Spero analizzi anche il caso di Atalanta Juventus di coppa Italia, sul quale nutro molti dubbi. Magari domani, in attesa anche della seconda semifinale.
Pubblicato.
Salve,
Intanto le faccio i complimenti per il sito, molto ben curato e ricco di dettagli.
Volevo chiederle del gol di Cutrone. In particolare, se l’arbitro avesse visto e lo avesse ritenuto volontario, avrebbe dovuto ammonire il giocatore per comportamento antisportivo.
Perché si parlava di due o tre giornate possibili di squalifica da parte del Giudice sportivo?
Vorrei capire meglio con che criterio vengono assegnati.
La ringrazio molto.
Scusa l’OT anche se parziale.
Cosa frena il mondo del calcio ad adottare il TEMPO EFFETTIVO?
Sono state introdotte diverse novità (in particolare VAR e cooling time) che richiedono una situazione di stallo della partita, ma in cui il cronomentro continua a muoversi in maniera del tutto ingiustificata.
Così che anche gli eventuali recuperi, che già sono oggetto di discussione – troppo o troppo poco a seconda di chi è in vantaggio o no – diventano a totale dicrepanza dell’arbitro. E che dio ci mandi sempre arbitri imparziali, ma il diavolo a volte…
Buongiorno, in riferimento al commento sul rigore concesso in occasione del fallo di Masina su Callejon, mi sembra che lei faccia riferimento alla scarsa entità del contatto, escludendo pertanto ovviamente negligenza, imprudenza e vigoria. Ma considerato che il rigore viene assegnato in tutti i casi in cui sarebbe concesso un calcio di punizione diretto fuori area, Mazzoleni non potrebbe aver fatto riferimento al caso in cui un calciatore “trattiene un avversario” o “ostacola un avversario venendo a contatto con lui”? In questo caso l’intensità del fallo passerebbe in secondo piano, così come la caduta accentuata di Callejon, essendo la punizione relativa al solo contatto, di per sè oggettivo. Grazie per la risposta.
Probabile.
Ma quel contatto non è falloso in area, a centrocampo, in nessuna parte del terreno di gioco.
Certo, possiamo eseguire l’esegesi autentica del regolamento ma, come diceva un mio organo tecnico, “non dobbiamo essere più realisti del re”.
Buonasera Marelli,
Dopo una giornata del genere, difficilissima per la classe arbitrale, diventa logico avere molti spunti di riflessione. La mia idea è che si debba mettere dei paletti all’utilizzo della VAR per far si che si assottigli sempre più la soggettività delle decisioni. Cerco di spiegarmi meglio. La utilizzerei esclusivamente nei casi di atti violenti o antisportivi meritevoli di rosso diretto (pugni, sputi o gomitate, non per falli di gioco o entrate dure) e per determinare se una rete è stata segnata o meno in posizione di fuorigioco, magari cercando di migliorare le riprese e utilizzando strumenti più precisi di quelli attuali.
Per queste decisioni (giocoforza molto più oggettive) eliminerei l’on field review ma lascerei la scelta finale all’addetto VAR che la comunicherebbe via auricolare all’arbitro centrale, snellendo così le tempistiche spesso lunghe in questi casi. Altresì lascerei esclusivamente all’arbitro centrale le decisioni su falli di gioco gravi o meno gravi e rigori, che quasi sempre presentano davvero troppe sfaccettature e chiavi di lettura per poter essere oggettive e indiscutibili.
Lei cosa ne pensa?
Complimenti per il suo blog sempre molto dettagliato e per la sua competenza.
Togliendo dal protocollo la possibilità di rivedere i calci di rigore, si snaturerebbe completamente la ratio della novella. Sappiamo che, nel passato, le discussioni si sono sempre accentrate sui calci di rigori, le altre fattispecie sono state solitamente marginali se considerati in numeri assoluti.
Io credo che il VAR stia già funzionando molto bene ma ci siano degli automatismi da sistemare, un protocollo da migliorare e un’esperienza generale da formare. Ci vorrà qualche tempo ma, alla fine, del VAR sarà impossibile farne a meno.
Luca per favore intervieni su telelombardia che stanno dicendo delle castronerie
Ci vuole la volontà di entrambe le parti per raggiungere un accordo…
Luca secondo te Maresca può diventera un grande arbitro
Se riesce a modificare alcuni aspetti comportamentali e se si circonderà di persone per bene, sì
luca un caso che due arbitri per essendo molto bravi essendo al loro ultimo di arbitraggio possono aver usato la var in modo poco preciso? il gol del milan era irregolare rocchi non è intervenuto perchè non ha avuto le immagini giuste ?
Probabile che non abbia avuto subito le immagini.
Luca ma Irrati quando diventerà élite
Secondo me abbastanza velocemente.
Secondo te con gli arbitri attuali in serie a c è ne sarà uno che diventerà come Rizzoli o Orsato o Rocchi. Secondo me no
Massa ed Irrati sono sulla buona strada. In prospettiva confido molto in Martinelli e Piccinini. Un passo indietro Giua che, dopo un buon inizio, si è un po’ perso per strada.
Perché Fabio caressa al senza giacca ha detto che il var sul calcio di rigore su Callejon non può intervenire perché il contatto c è e il var non può intervenire se c è il contatto anche se lieve
Perché ha ragione, il tocco c’è ed è una valutazione dell’arbitro su cui il VAR non può intervenire. Nell’articolo è spiegato più dettagliatamente.
Ma non sarebbe meglio concedere l’intervento del VAR in ogni occasione (se ritenuto opportuno)?
Non so se mi son spiegato…ma questo “può intervenire” oppure “non può intervenire”, crea ancora più confusione!
Grazie
concordo, il problema è un protocollo scritto coi piedi
Gentile Luca, cosa ne pensa dell’editoriale di Mario Sconcerti pubblicato oggi sul Corriere della Sera?
Ci leggo tanta verità.
Non sono d’accordo nemmeno sulle virgole.
Secondo me in una giornata molto negativa sotto il profilo arbitrare c è stata una grande prestazione,finalmente, di Pairetto
Non ho visto la gara ma mi fido del tuo giudizio.
La leggo da qualche tempo. Ovviamente non discuto la competenza e la conoscenza del regolamento , ma talvolta non concordo con l’interpretazione che da delle immagini. Questa volta, tuttavia, mi sembrano tutte analisi azzeccate e che condivido. Incluse quelle su Napoli-Bologna (sono juventino): Koulibaly non è punibile; il rigore generoso (generosissimo, per usare un eufemismo), ma il difensore del Bologna poteva pure tenere le mani a posto, la simulazione grottesca ed incomprensibilmente ignorata. Quindi complimenti.
Ciò detto, è stata una giornata difficile per chi ritiene che ila VAR sia un’utile innovazione (io non sono tra questi, per trasparenza). Come vede perciò la scelta di usarla ai mondiali, dove ci saranno giocatori, allenatori e soprattutto arbitri che non l’hanno mai sperimentata? Non rischia di affossare una tecnologia che deve mettere a punto are chi elementi?
La differenza di vedute non è un problema, al contrario una ricchezza utile per confrontarsi.
Sui mondiali si è scelta una strada conservativa: più arbitri dalle nazioni che utilizzano già il VAR (l’Italia porterà sicuramente Orsato, quasi certamente Irrati e molto probabilmente Valeri) e raduno premondiale a Coverciano, unico centro al mondo con un’area dedicata al VAR.
E’ e rimane un rischio ma bisogna andare avanti: indietro non si torna.
Grazie per l’esaustiva lezione di arbitraggio che, anche stavolta, hai tenuto sei l’unico in Italia che fa queste cose , argomentando con chiarezza ogni episodio dubbio.
Grazie, apprezzo molto il tuo incoraggiamento 🙂
Coscia o non coscia, spalla o non spalla, io volevo andare oltre, e porti una domanda di carattere generale: pensi anche tu, come me, che sia meglio evitare di portare la VAR al Mondiale, dove l’80% degli arbitri non la ha neanche mai usata, ed anche chi la conosce, come i nostri arbitri, ancora non la domina?
Un Mondiale deciso con un errore della VAR sarebbe il funerale della VAR.
Credo che abbiano trovato la soluzione ideale: più VAR da nazioni che già la usano (l’Italia porterà Orsato, Irrati e forse Valeri), raduno a Coverciano (unico centro nel mondo con un’area dedicata al VAR).
Speremm…
In tutto ciò, sarei curioso anche di avere un chiarimento sull’episodio Cacciatore-Asamoah, immediatamente precedente all’espulsione. Era rigore?
C’è scritto nell’articolo di domenica sulla gara 😉
Caro Luca,
sono ospite di questo blog e quindi puoi trattarmi come vuoi. Mi permetto solo di farti notare alcuni punti tratti da tue frasi:
1. “Chiediti per quale motivo non vengono proposti come meme i frames da dietro la porta” : nel secondo link giratoti ci sono anche le immagini da dietro la porta, sono quelle mandate su Premium, e non danno affatto evidenza del tocco di mano.
2 . .”ma non ho tempo per cercare di convincerti, tanto è inutile” non ho preconcetti, ti ho infatti chiesto – proprio perché non ne trovo – di mostrarmi i video inequivocabili che menzioni. Non ne vedo.
3. “ma non ho tempo per cercare di convincerti, tanto è inutile” (bis) questa frase, con la quale mi liquidi trattandomi implicitamente come uno stupido, fa meno onore a te che a me.
Detto questo, continuerò a seguire questo blog perché lo ritengo imparziale e corretto.
1 – Se non vuoi vederlo, non lo vedi. Che tocchi il pallone con la mano è evidente, che il pallone non tocchi la coscia anche
2 – basta vedere le immagini in HD della gara
3 – sbagliato, non mi permetterei MAI. Ma dopo una serie di repliche si abbandona la discussione, essendo chiaro che non si riuscirà ad arrivare ad una visione condivisa.
Ciao 🙂
Un quesito: dato che in molti sostengono che il gol di cutrone sia regolare per involontarieta’ nel tocco di mano, mi può specificare la regola o la direttiva che vieta di segnare con la mano?
Grazie in anticipo e complimenti per la correttezza e completezza con cui svolge il suo lavoro.
Non è affatto vero che sia vietato convalidare una rete segnata di mano, può capitare in circostanze eccezionali. Non è questo il caso: con un cross che arriva da 25 metri è impossibile sostenere la regolarità di una rete realizzata col braccio.
La mia impressione però è che Cutrone colpisca col gomito a causa di una deviazione molto ravvicinata di un compagno, e questo potrebbe far pendere verso la totale involontarietà. Sbaglio?
Se ci fosse stata deviazione di Bonucci, avrei concordato con te.
Ma Bonucci non tocca il pallone.
Luca, qua prendi un abbaglio secondo me, perché la distanza è si elevata, ma quella palla arriva in mezzo all’area molto forte(Calhanoglu aveva calciato in porta) in mezzo a 15 uomini, Cutrone si tuffa e manca la palla che gli finisce sul polso(così pare dalle inquadrature frontali) che sta in un posizione vicina al corpo e congrua al gesto atletico..
Perciò tu lo avresti convalidato?
E se la tua squadra subisse una gol di mano, lo accetteresti? 😉
Non vedo perché non dovrei accettare una cosa prevista dal regolamento…
È così anche nell’hockey, il gol di pattino, se ritenuto involontario, va assegnato
Ciao Luca,
In riferimento all’episodio di Callejon e senza minimamente voler far polemica vorrei evidenziare la mia perplessità’ sull’interpretazione tua ma non solo tua che in caso di assegnazione di calci di rigore per intervento falloso, qualora vi sia un contatto seppur minimo, il VAR non puo’ intervenire. Non capisco su cosa si basi questa interpretazione. Il protocollo non fa nessun riferimento ai contatti, nessuno. Il test per la review e’ uno e uno solo: vi e’ stato un possibile chiaro errore? Il test per il cambio di decisione e’ uno e uno solo: che vi sia stato un chiaro errore. Che vi sia contatto o meno e’ irrilevante. E’ possibile trovarsi in presenza di chiaro errore anche qualora vi sia contatto. Se il rigore e’ “inesistente” (tue stesse parole) quello e’ un chiaro errore. Perche’ non sia un chiaro errore l’intervento deve essere per lo meno un “rigorino” vale a dire un rigore che si’ si puo’ dare, sebbene generoso. Sulla base del protocollo quell’episodio doveva essere rivisto e la decisione, qualora l’arbitro fosse stato della tua stessa opinione sul rigore inesistente, cambiata.
Un cordiale saluto
Quella trattenuta, minima ed inconsistente, è comunque ipotizzabile come un intervento non regolare. Per (quasi) tutti non è nemmeno lontanamente ipotizzabile come punibile, Mazzoleni in campo lo ha valutato diversamente. Da questo concetto deriva l’impossibilità di intervenire perché avrebbe invaso la sfera di competenza soggettiva dell’arbitro.
Gentile Luca,
non mi trovo d’accordo con lei sulla valutazione del rigore su Callejon.
Masina non aveva nessuna ragione diciamo “dinamica” di poggiare la mano sulla spalla di Callejon. Quindi il suo intento di ostacolare irregolarmente l’avversario è chiara. A mio avviso, in questo caso, che lo ostacoli tanto o poco non conta per la valutazione della punibilità del gesto.
Ad esempio nel caso dell’intervento di Faragò su Nalini il contatto non è voluto, il giocatore cerca di prendere il pallone e invece colpisce lievemente l’avversario, in questo caso, a mio avviso, è corretto chiedersi quanto abbia danneggiato l’avversario prima di assegnare un calcio di rigore.
Se la nostra diversità di vedute dipendesse da una mia misconoscenza del regolamento apprezzerei molto una Sua risposta diciamo esplicativa.
Il concetto di “danneggiare un avversario” è identico a quello di “danno procurato”: NON esistono.
Bisogna valutare il contatto in sé.
Non mi dilungo di nuovo: se fischiassero contro il Napoli un rigore del genere, difenderebbe la scelta? Suvvia, cerchiamo di essere obiettivi: quel minimo appoggio di mano non creerebbe problemi di equilibrio nemmeno a mio nipote di 5 anni.
mi fa piacere sapere di non essere l’unico a pensare che il rigore del Crotone sia inesistente. Nelle trasmissioni che ho visto ieri la tesi dominante era che seppur minimo il contatto c’è stato e giusto quindi assegnare il rigore.
Volevo esprimere un parere in crotone-Cagliari,
Come è possibile che in serie A, e dopo anni di gavetta un’arbitro possa, assistente o var a seconda della situazione, ( parlo in generale ma riferendomi a questa situazione), possa commettere un’errore del genere che compromette tra l’altro il risultato e quindi anche un’eventuale corsa salvezza di una squadra, e se fosse capitato all’ultima di campionato e la squadra doveva retrocedere? Cose che nei settori giovanili fermano dalle 2 alle 3 settimane, incredibile una cosa del genere.
Poi voglio fare i complimenti a Maresca un’ottima partita, speriamo si riprenda per vederlo ai massimi livelli internazionali.
Grazie a te per l’ottima analisi e per il lavoro che fai per noi lettori
La risposta è molto più semplice di quanto possa apparire: una giornata storta. Può capitare, sono capitate a tutti. Se poi aggiungiamo alla giornata storta di Tagliavento anche la giornata no di Damato, il quadro è completo.
Secondo me con la VAR si era partiti bene, seppur con qualche piccola sbavatura. Poi a fronte delle reiterate critiche dei “pezzi da 90” (Juve e Lazio in prima fila) i “capi varisti” non hanno avuto coraggio: 1. fuorigioco sì, ma se di pochi cm … 2. fallo di mano sì, ma non basta braccio staccato dal corpo … 3. contatto in area sì, ma se è solo un calcetto … 4. non basta l’oggettività delle immagini, ma bisogna sofisticare se il Varista era autorizzato a intervenire ecc. ecc. ecc. E penso che ne vedremo ancora delle belle perché ora tutto è incerto e opinabile. Secondo me il REGOLAMENTO DEVE ESSERE MODIFICATO ALLA LUCE DEI MEZZI DI RILEVAZIONE ORA DISPONIBILI: 1. FUORIGIOCO: c’è solo se c’è “luce” fra i due corpi 2. FALLO DI MANO: sempre se il braccio “non è a contatto” col corpo 3. CONTATTO IN AREA: sempre rigore se l’attaccante (o il difensore) viene ostacolato o anche solo sbilanciato con gli arti (braccia e gambe) … e così via. Senza regole chiare continuerà questo casino. CON REGOLE CHIARE: i difensori impareranno a: 1. non mettere le mani addoso all’attacante in area 2. staranno più attenti prima di allungare improvvidamente una gamba 3. impareranno a mettere le braccia dietro la schiena … e così via. E poi basta polemiche sul tempo “perso”: ci si deve mettere tutto il tempo che serve pur di evitare errori grossolani come ieri sul gol di Cutrone. E’ sufficiente introdurre il tempo effettivo o semieffettivo. Esempio: ad ogni interruzione del gioco si hanno 10-15 secondi per riprendere il gioco, dopodiche il cronometro si ferma (anche per le decisioni VAR). Senza regole chiare e tanto coraggio anche il suo sforzo è assolutamente sprecato. L’obiettivo deve essere portare sempre più in alto la percentuale di occasioni nelle quali si possa dire “E’ o NON E'” e ridurre al minimo quelle nelle quali ora si dice “PER ME”. Con stima Umberto
Non è cambiato niente, in verità. Ti rispondo con ordine:
1 – è una scelta assunta dopo Milan-Udinese, per una rete annullata a Kalinic
2 – è sempre stato così
3 – è sempre stato così
4 – non capisco cosa tu voglia dire.
1 – metodo già utilizzato ma abbandonato perché il caos creato fu ancor peggiore
2 – no, ci sarebbe il tiro al bersaglio da parte degli attaccanti. Metodo già provato ma abbandonato nel 1998
3 – assolutamente no, non tutti i contatti sono fallosi.
Sul resto sono ipotesi sulle quali mi soffermerò in futuro.
Terrei solo a invitarla in maniera garbata a riguardare con più attenzione l’episodio riguardo Koulibaly e qualora ritenesse opportuno farlo, rettificare il suo articolo per rendere un servizio di trasparenza e dissipare polemiche realmente inutili: Ci sono diversi video, anche molto nitidi, che dimostrano come il pallone colpisca pienamente la coscia del calciatore senza mai venire in contatto, nemmeno uno sfioramento, con la mano. Non è necessario sviscerare il regolamento a riguardo (opera comunque meritoria, sempre per aiutare a portare chiarezza per chi ha meno chiare le varie pieghe del regolamento). Può controllare anche qui, se ritiene: https://www.facebook.com/pages/Napoli/115247758487174
Come già scritto, quel video è sgranatissimo e mancano parecchi frames.
Mi baso sulle immagini originali ed il pallone non tocca mai la coscia.
Temo non abbia visto quello che ho linkato a fine articolo. Per nulla sgranato e col numero di frames sufficiente a seguire la traiettoria completa del pallone. Del resto sarebbe un po’ assurdo il fatto che il direttore di gara non fosse neanche sfiorato dal dubbio in un caso del genere, no? Se non avesse visto in prima persona che il pallone ha colpito la coscia dubito che si sarebbe astenuto dall’on field review.
In realtà l’arbitro ha giudicato il tocco non punibile, ha fermato il gioco perché i VAR stavano valutando le immagini ed ha ripreso il gioco perché anche i VAR hanno ritenuto il tocco non punibile.
Chiedo scusa, ma si è domandato perché nessuno dei 5 giocatori del Bologna presenti in area abbia minimamente protestato su questo presunto fallo di mano?
Perchè è accaduto tutto talmente in fretta che non si sono nemmeno resi conto di quanto successo.
beh questo però non può saperlo, a meno che non abbia parlato direttamente con l’arbitro e il var.
E chi ti dice che non abbia parlato con qualcuno? 😉
Ora io non so se i video in questione si possano trovare in rete, ma nel postpartita di Sky e su Sky Calcio Club hanno mostrato un’inquadratura, forse esclusiva, con la telecamera posizionata di fronte alla porta nella quale si vede nitidamente che il contatto è con la mano senza lasciare spazio al minimo dubbio.
Eh… vallo a spiegare a migliaia di persone che quel video non l’hanno visto ma si sono fidati di una colossale bufala diffusa in rete, sono due giorni che lo ripeto…
mi permetto di intervenire, ma ritengo che tra l’episodio di cutrone e quello di koulibaly sia molto più netto il primo che il secondo. Come le hanno già mostrato, ci sono video in cui il difensore la prende con la gamba. Non so se il link che le hanno inviato sia corrispondente a questo:
https://www.youtube.com/watch?v=XwfvtCTpcCM
a me qui mi pare sia nitidamente coscia.
In ogni caso, non è errore del var (se fosse mano non lo sarebbe stato nemmeno se avesse dato il rigore naturalmente). Anche se fosse braccio, rientra nel campo delle interpretazioni dell’arbitro.
perdonami ma guarda i pantaloncini: possibile che un contatto col pallone non provochi nemmeno un minimo movimento?
Questo video è sgranato, impreciso e mancano parecchi frames tanto che il pallone passa da davanti a Koulibaly a dietro senza fase intermedia.
https://www.youtube.com/watch?v=zmnk-qlb650
questo è un altro video. A me pare che sia proprio il video attraverso il quale la moviola di Mediaset Premium abbia sentenziato sia mano e a me continua a sembrare coscia netta.
Non capisco invece quale sia il video in cui tu (mi permetto il tu) distingui nettamente che sia mano.
Facciamo così: se vedi il tocco di coscia, ne prendo atto. Il tocco con la gamba non c’è (e la ripresa da dietro la porta elimina qualsiasi dubbio in proposito) ma non ho tempo per cercare di convincerti, tanto è inutile.
Chiediti per quale motivo non vengono proposti come meme i frames da dietro la porta: semplice, chiariscono che Koulibaly non tocca il pallone con la coscia ma una tale immagine non sarebbe utile per avallare questa assurda tesi che le immagini smentiscono categoricamente.
Il tocco è chiaramente di mano, si vede anche da come il pallone viene deviato. Anche io sono rimasto in dubbio per un po’, ma poi ho guardato le ombre del pallone e della coscia e si vede chiaramente che la palla viene deviata quando le ombre sono ancora distanti almeno 10 centimetri. Il contatto con la coscia non avviene mai. Ma come abbiamo visto è irrilevante perché l’intervento è abbastanza chiaramente involontario.
Piuttosto sul rigore di Callejon, come fai, mi rivolgo a Luca, ad affermare con certezza che la trattenuta è minima? Il giocatore del Napoli subisce abbastanza chiaramente un’immediata torsione al contatto, possibile che abbia una tale prontezza di riflessi da reagire col movimento “giusto” al tocco del bolognese? Le simulazioni di solito avvengono qualche istante dopo il tocco, perché le cadute non avvengono meccanicamente ma comandate, volontarie e il cervello deve passare l’ordine alle membra. In questo caso la corsa di Callejon viene frenata immediatamente. Non è possibile che la trattenuta rapida ma decisa ci sia e che sia quindi quanto meno un rigorino? Lo stesso difensore sembra abbastanza rassegnato alla sanzione (so bene che non è indicativo, ma di solito non si subisce una simulazione avversaria così a cuor leggero). Per fare un esempio, la trattenuta di Bastien che gli è costata la seconda ammonizione non è tanto più evidente (ok, un po’ sì, ma non tanto), con un giocatore in corsa basta poco per disturbarne l’equilibrio.
https://www.youtube.com/watch?v=56OD_dGqEHI
Questa trattenuta è poi tanto più evidente? In compenso qui sì che Dzeko cade solo perché decide lui di farlo, non certo per l’azione meccanica della mano avversaria (se ti trattengono cadi all’indietro, non in avanti, no?). Callejon cade all’indietro, immediatamente sul tocco del bolognese. Diciamo che se ha simulato è stato molto bravo, perché di solito le simulazioni sono sempre assai goffe, innaturali nella dinamica.
Come al solito ottima analisi, ben argomentata e che lascia pochi dubbi. Persone che provano a discutere senza cadere in polemiche é difficile trovarne. Sarebbe un piacere scambiare due chiacchiere con lei, davanti ad un caffé magari.
volentieri, quando sei nei paraggi fammi un fischio 🙂
In una domenica da dimenticare vorrei aggiungere alcune considerazioni alla già perfetta analisi. La Var è, fa sempre bene ricordarlo, in sperimentazione e una domenica del genere, con tutti i suoi errori forse è piuttosto da ricordare per trarre gli spunti giusti per migliorare il protocollo. Assolutamente ingiustificate alcune considerazioni che ho sentito su nostalgie del passato. Da questo punto di vista mi piace anche mettere in evidenza che le polemiche, in particolare degli allenatori coinvolti, siano state tutto sommato accettabili.
In merito agli episodi voglio aggiungere solo una considerazione, che peraltro ho già espresso, sul fuorigioco analizzato a Torino. Continuo a pensare che su un elemento oggettivo (c’è/non c’è) come il fuorigioco, tranne nel caso debba essere valutata la partecipazione dei giocatori, non possa essere contemplata la regola della preferenza della valutazione in campo. Non so da dove siano venuta fuori le tolleranze della macchina, si parla di 10cm, e se le stesse siano contemplate in qualche nota regolamentare. Mi piace ricordare che ogni macchina, anche il più preciso microscopio, ha una tolleranza, e che, se accettati i 10cm, un fuorigioco di 4cm esprime comunque una percentuale in favore del fuorigioco del 70%.
Interessante, argomento da sviluppare.
il punto è che la regola dice che in caso dubbio, il fuorigioco non si fischia.
Se si parla di percentuali in favore del fuorigioco stai ammettendo il dubbio, grande o piccolo che sia. Ci vuole il 100%. non il 70% né l’80% o il 90%.
Nella regola del fuorigioco il caso dubbio non è contemplato; magari esiste qualche nota, che non trovo e spero Luca Marelli ci fornirà indicazioni, che suggerisce di non alzare in casi “dubbi”. Trovo questa indicazione comunque sensata perchè quasi sicuramente suggerita dalla statistica in cui appunto, nei casi dubbi, rianalizzati in video è emerso che il fuorigioco nella maggior parte dei casi non c’è. La spiegazione è anche semplice: avendo un guardalinee un ritardo di circa un decimo di secondo dal momento in cui vede partire il pallone al momento in cui torna a visualizzare la linea dell’ultimo uomo, se percepisce un dubbio è molto più probabile che l’attaccante sia partito regolarmente rispetto all’ipotesi in cui sia in fuorigioco.
Ma da questo anno esiste la Var, e le mie considerazioni erano volte a modifiche regolamentari: nel dubbio sempre meglio una immagine ferma, quasi sempre in linea ma anche ricostruita attraverso linee parallele precise, a quanto sembra, con margine di 10cm.
Una valutazione che dice fuorigioco al 70%, ovvero 2 casi su 3, sarà sempre meglio del dubbio; ed in prospettiva, in tutti i sensi, la tecnologia, quando “stuzzicata”, corre.
Direi che hai centrato il punto.
Per quanto riguarda la questione fuorigioco, gran parte delle direttive sono interne all’associazione, nel regolamento trovi qualcosa nella regola 11 ma le indicazioni su “wait and see”, “nel dubbio non alzare” ecc. sono frutto di decenni di analisi, riflessioni, direttive, indicazioni degli organi tecnici.
Complimenti davvero per l’analisi sempre corretta ed imparziale. Vorrei domandarle una cosa però; è normale che oramai nelle trasmissioni televisive ogni allenatore possa dire quello che vuole senza contraddittorio? Domenica scorsa ad esempio, Gasperini ha detto che il gol di Mertens col VAR non poteva essere convalidato, quando è chiaro a tutti ormai che in mancanza di certezze si lascia la decisione del campo. Ieri lo stesso Donadoni ha accusato Mazzoleni non tanto per il “rigorino” su Callejon, quanto per la giusta decisione di non concedere il rigore sul mani di Koulibaly. Non sarebbe oppurtuna anche in tv, in tempo di VAR una figura di riferimento dell’AIA (non ex arbitri) che faccia chiarezza?
Ti rispondo senza diplomazia (come sempre): gradirei che si tornasse ai deferimenti per utilizzo di espressioni lesive dell’onorabilità della categoria. Il problema è che tali dichiarazioni non vengono più punite, ciò che autorizza chiunque a dire quel che vuole, spesso scadendo nell’insulto. E’ inaccettabile.
Io trovo inaccetabile che dopo un incontro allenatori – arbitri di poche settimane fa, ci sia ancora chi non ha chiaro l’utilizzo dello strumento VAR con tutte le problematica annesse dovute alla sperimentazione. Concordo con i deferimenti, ma se il Gasperini o il Donadoni di turno avessero trovato un RIZZOLI o un suo delegato, gli stessi avrebbero potuto esprimersi cosi? o avrebbero ottenuto le giuste spiegazioni?
Ho come la sensazione che Rizzoli si sia dovuto mordere la lingua per non cedere alla tentazione di parlare…
La ringrazio davvero per aver, regolamento alla mano, dissipato tantissimi dubbi che purtroppo sono alimentati da certi commentatori che fanno passare per verità assolute certi postulati che nel regolamento non ci sono. Le volevo solo fare un appunto, avendo visto la partita del Napoli in diretta alla tv. Il fallo fischiato su Mertens ritengo sia assolutamente identico al fallo fischiato su Callejon nell’area di rigore avversaria. Infatti, rivedendo il replay si vede che l’avversario tira la maglia di mertens, in pratica sarebbe il frame tra la prima e la seconda immagine da lei pubblicata. Lo paragono al fallo su Callejon per dire che in entrambi i casi vi è un contatto che tuttavia i giocatori del Napoli ingigantiscono, inducendo in errore l’arbitro che a mio avviso nel caso di Mertens è ancor più facilmente tirato in inganno rispetto al fallo su Callejon, dal momento che lui vede la maglia di Mertens allungarsi.
Può essere, grazie per lo spunto. Vado a rivedere le immagini ma il concetto rimane lo stesso: Mertens cade da solo, senza alcun contatto ed in un momento decisamente successivo all’eventuale (marginale) trattenuta.
La dizione di “possibile errore” sarebbe migliore, ma il protocollo riporta già che il VAR segnalerà all’arbitro i “potenziali chiari errori”; sarà quest’ultimo poi, dopo l’On Field Review, a decidere se la decisione iniziale costituisse un chiaro errore o meno.
“I VAR non possono invadere la sfera soggettiva dell’arbitro. Per tal motivo Orsato non ha alcuna responsabilità”.
Anche qui il protocollo specifica che l’On Field Review vada utilizzata per le valutazioni soggettive, quindi per quale motivo Orsato – qualora avesse ritenuto la concessione di tale rigore un “potenziale chiaro errore” – non avrebbe potuto consigliare all’arbitro di andare al monitor? Inoltre nel protocollo stesso è spiegato che anche l’intensità di un contatto è presa in esame.
Bravo, è verissimo.
Tra pochi giorni, sul gruppo FB “Regolamento del giuoco del calcio e casistica” pubblicheremo il protocollo tradotto in italiano e sarà più facile notare che il documento è stato scritto malissimo, con continue contraddizioni di termini. E’ urgente modificarlo, renderlo più utilizzabile e con meno contraddizioni interne.
Ed eliminare la dizione di “chiaro errore” che porta solo una confusione surreale.
Caro Luca buongiorno,
Napoli Bologna, rigore su callejon;
Il VAR non avrebbe potuto controllare se L episodio fosse in area di rigore o meno?
Grazie mille
Lo ha sicuramente controllato, fa parte dei doveri del VAR.
Il contatto avviene in area o, al limite, a cavallo della linea: in caso di sanzione tecnica, giusto il rigore. Il problema è che il rigore non c’è ma i VAR non possono intervenire a causa di un protocollo scritto male.
Le motivazioni per le quali Marelli sostiene che quello di Koulibaly non e’ rigore e quello di Bereszynskisi si contraddicono :
– K muove la mano verso il pallone ?
No (cit.)
Ma non lo fa nemmeno B, la alza in un movimento naturale di allungamento della gamba (scivolata) ma sicuramente non vanno “verso” il pallone.
– Si puo’ parlare di pallone inaspettato ?
No,Palacio calcia con grande violenza il pallone a tre metri di distanza da Koulibaly che non ha materiale possibilità di rendersi nemmeno conto della traiettoria del pallone (cit.)
Ma nemmeno B se ne puo’ rendere conto, la distanza e’ la medesima e la violenza del tiro la stessa.
Allora perche’ in un caso ritiene “che questo tocco di mano non sia punibile” e nell’altro “rigore netto, giusto anche il giallo trattandosi di tiro diretto in porta”. Le motivazioni DEVONO essere diverse, tipo il classico “braccio staccato dal corpo” o “l’aumento di volume” di cui si sente parlare. Perche se sono quelle evidenziate da Marelli sono in palese contraddizione l’una con l’altra.
Ps) Se Koulibaly fosse stato sulla linea di porta ed avesse “parato” un gol allo stesso modo, non sarebbe stato rigore uguale ? Auguri e figli maschi …
I falli di mano non sono tutti uguali.
Per il fallo di Bereszynski i parametri sono i seguenti:
– braccio allargato
– volume corporeo aumentato.
Parametri che, nel tocco di mano di Koulibaly, non hanno rilevanza: il braccio è vicinissimo al corpo, non c’è aumento del volume corporeo.
Inoltre il tiro di Palacio è molto più ravvicinato rispetto a quello di Under.
P.S.: non credo fosse necessario scrivere l’ultima riga. Si discute con educazione, mi pare inelegante porsi con tale tono. Saluti.
Non voglio assolutamente commentare gli errori di questa domenica, anche perchè non capisco più nulla. Una giornata un tipo di metro di giudizio, quella dopo un’altro, “cambio regolamento” a campionato in corso. Mah!!! Per fortuna ho trovato il suo blog che mi aiuta a capire certi errori e ad arrabbiarmi meno per uno sport che “amo”.
Se il var poteva eliminare al 99% la sudditanza psicologica invece con parolina “chiaro errore” …. fatta la legge trovato l’inganno, non mi vergogno a dirlo, dopo un girone d’andata diciamo quasi perfetto ora tutti questi errori che fanno veramente pensare a qualcosa di strano, speriamo di essere smentito.
Comunque dopo queste ultime due giornate ho fatto un “fioretto” con me stesso: vedere solo e solamente le partite della mia squadra del cuore (speriamo di farcela),
L’errore in Napoli – Bologna sta a monte, dopo quello successo a Bergamo la domenica precedente qualcuno ha avuto il coraggio di assegnare un arbitro della sezione di Bergamo a Napoli. Professionista o no, è sempre un uomo.
Aspetta, aspetta: cambio di regolamento? Assolutamente NO, non è stata cambiata una virgola né del regolamento né del protocollo.
Sui sospetti relativi alle sezioni di appartenenza, è una sciocchezza.
Talmente una sciocchezza che, seguendo il suo ragionamento, Mazzoleni avrebbe dovuto sfavorire il Napoli. Non mi pare che sia accaduto. Evitiamo, almeno qui, queste teorie da social, parliamo seriamente.
Non parlo di sfavorire o favorire, infatti ho scritto è sempre un uomo. Come poteva dirigere una gara in modo quasi perfetto con tranquillità? Sempre un uomo è. Poi oh, io non ho mai fatto l’arbitro
Su Cutrone nessun dubbio, si fidi:-D se le dico che SKY ha tirato fuori un’immagine frontale dove si vede chiaramente che l’attaccante colpisce la palla di gomito.
Sui falli di mano in area (che non capirò mai, bene). Chiedo: perché Koulibaly non è rigore e Bereszynski in Roma-Samp si? Entrambi sono a circa 3 metri di distanza, entrambi non spostano la mano dopo il tiro, entrambi non hanno il braccio attaccato al corpo.
Su Cutrone rimango perplesso ma l’immagine di Sky mi fa propendere nettamente, come scritto, per l’annullamento.
Sulle differenze Koulibaly/Bereszynski ti rimando ad una risposta precedente.
Può essere che Tagliavento abbia pensato che il portiere abbia indugiato nell’intervento perché valutava possibile una deviazione di Budimir davanti a lui?
A me pare questa l’unica spiegazione
Può essere.
Ciò non cambia la valutazione: visto e rivisto il gol era regolare e rimane un errore il fuorigioco.
Mi scusi forse non ho capito ma io noto una difformità di giudizio tra il caso Koulibaly e quello del goal di Cutrone. Nel primo lei ha analizzato tutti i criteri che per regolamento portano al fallo di mano, nel secondo no. Il fatto che la deviazione abbia portato al goal, come lei stesso scrive prima, non è rilevante. Dunque anche in questo caso si dovrebbero se il pallone è inaspettato e se il braccio si muova verso il pallone. O no?
Involontariamente hai colto il punto: il tiro di Palacio è arrivato da 3 metri, il cross di Calhanoglu arriva da 25 metri di distanza.
il cross di Chalanoglu però viene deviato sia dal difensore della Lazio che da Bonucci..Se mi si dice che quello di Koulibaly non è volontario allora anche quello di Cutrone non può esserlo
Non è vero, Bonucci non tocca minimamente il pallone.
In un caso con visuale piena, nell’altro no però. Il pallone infatti sbuca, ed è forse anche deviato, tra due giocatori. E il giocatore non fa nessun movimento del braccio verso il pallone ma ha un movimento congruo alla torsione della testa per colpire la palla.
Grazie comunque della risposta.
prendo atto della sua opinione ma rimango dell’idea che non sia sostenibile la tesi della regolarità.
solo una osservazione: sul cdr il giallo non è automatico. Da quest’anno, con un intervento onesto, se non c’è DOGSO non si dà il giallo. In questo caso l’intervento non può essere onesto e quindi si dà giallo, ma solo perché è una SPA. Fosse un DOGSO avrebbe dato rosso, non fosse stata nemmeno una SPA non avrebbe dovuto dare niente. L’inferenza “giallo automatico in caso di cdr” è falsa.
Si fa per dire, ma combatto ogni domenica con i calciatori che vogliono per forza “almeno” il giallo su cdr.
Esatto.
Buongiorno Luca, io non sono d’accordo sull’episodio di Koulibaly: come fa ad essere un pallone inaspettato? Palacio è dentro l’area di rigore, cosa vuoi che faccia se non calciare in porta? Il difensore vede anche che sta caricando il tiro, oltretutto la distanza non è affatto ravvicinata. Senza quel braccio la palla passa, se lo tieni cosi largo per me è sempre rigore. Se poi parliamo di “tocco volontario” allora non fischiamo mai più un rigore per fallo di mano, quale difensore commette un fallo di mano volontario in area? Per il resto concordo con le tue analisi, in particolare su Giacomelli. Gli interisti ad un certo punto hanno capito che veniva permesso tutto e sono ricorsi al fallo sistematico, c’è stato un momento della partita dove hanno commesso 6-7 falli in 3 minuti. Veramente una direzione di gara sconcertante
Che possa calciare in porta, nessun dubbio. Che Koulibaly debba indovinare anche dove vada il pallone con l’avversario a tre metri è tesi complessa da sostenere.
Il braccio, peraltro, non è per nulla largo: rimane nella stessa posizione ( perfettamente congrua al movimento del corpo) prima e dopo il tiro di Palacio.
Gentile Sig. Marelli, sul tocco di mano di Koulibaly ho una mia teoria. Se il difensore si posiziona davanti al portiere il suo unico scopo è tentare di intercettare il tiro dell’attaccante prima del portiere. Quindi nonostante il movimento “congruo” del braccio lo stesso è leggermente staccato quindi aumenta il volume. Un difensore se si vuole posizionare davanti al portiere per difendere il tiro dovrebbe difendere con le braccia dietro al corpo. Saluti
Tua opinione che rispetto ma sulla quale non sono per nulla d’accordo.
Grazie per la sua risposta
Signo Marelli, lei ritiene che ai mondiali, almeno nella prima fase, con arbitri non abituati a fare i varisti e a ricevere i suggerimenti del var, possano esserci dei problemi seri con la gestione delle partite?
Onestamente se per allora il protocollo non subirà un miglioramento è difficile pensare che tutto possa andare liscio. Ovviamente la vostra professionalità non è in discussione ma francamente a livello pratico siamo ancora lontani da un funzionamento chiaro del nuovo sistema.
Sì, è un’ipotesi tenuta in considerazione.
Non a caso si va verso la decisione di portare varisti dai campionati che già usano lo strumento. Per l’Italia ci sarà sicuramente Orsato, ci sarà quasi sicuramente Irrati e molto probabilmente anche Valeri. Scelta oculata per evitare che debbano usare il VAR arbitri che non l’hanno mai visto. Ed anche la scelta del raduno premondiale a Coverciano, prima location con una postazione VAR virtuale, va in questa direzione.
Salve Luca, è possibile come si è detto che la Lega non aveva le stesse immagini di Premium e Sky e che quindi il VAR non ha potuto rivedere il gol di Cutrone da tutte le angolazioni?
Semplicemente è falso.
Se applichi i criteri di Napoli Bologna non è rigore neanche quello di Roma Sampdoria, poiché non esiste la volontarietà, non c’è neanche il movimento della mano verso il pallone, la mano è già lì, praticamente non ci sarebbe mai un rigore.
Ti rimando ad una risposta precedente sullo stesso argomento.
Gli episodi non sono affatto uguali.
Solo su una questione non concordo, Callejon sviene dopo essere stato sfiorato, secondo me qua, si non si può nemmeno parlare di sfera dell’ arbitro che valuta l’ entità del contatto, questo è fuor di dubbio un chiaro errore.
concordo sul 80% simulazione 20% giallo, ma se si fosse effettuata una “on field review” penso che non si potesse scappare da un 100% simulazione.
Io non sono d’accordo e credo che il rigore andasse assegnato; certo Callejon esagera nella caduta però quando ci si deve muovere in un fazzoletto di terreno, al confine con la linea di fondo e dopo aver superato con uno scatto un difensore dal fisico doppio rispetto al suo, è fondamentale mantenere un equilibrio perfetto ed anche un semplice tocco sulla spalla dal difensore ormai superato (che comunque in altre parti di campo viene regolarmente punito) va a compromettere il buon esito dell’azione.
Ps: Grazie mille Luca per il lavoro svolto e la professionalità.
E’ un tuo punto di vista che rispetto ma sul quale non posso essere d’accordo: se dovessimo assegnare un rigore per ogni tocco in area, allora prepariamoci a gare che finiscono 25-24 con 50 rigori.
Grazie per la chiosa del commento, apprezzo molto.
Chiedo scusa, ecco il video correttohttps://m.youtube.com/results?q=napoli%20inter%202%202&sm=3
Avevo notato anche io la somiglianza col rigore assegnato a Palacio qualche anno fa (che nessuno mise in dubbio e che portò all’espulsione del difensore del Napoli oltre che al pareggio dell’inter). Ma non ho capito il messaggio, cosa vuol dire ecco il video corretto?
Vi dico solo di guardare il video frontale dal quale si capisce perfettamente che Koulibaly non sfiora nemmeno il pallone con la coscia.
Non credete a video artefatti, vi portano fuori strada ed a credere a false rappresentazioni.
Non mi sembra vero che “nell’immediatezza nessuno, nemmeno i difensori della Lazio, hanno rilevato qualcosa di irregolare”. Strakosha, che tra l’altro mi sembra anche il giocatore posizionato meglio per rivelare il tocco, rileva vistosamente qualcosa di irregolare alzando i guantoni al cielo e guardando assistente e arbitro in segno di stupore.
La prego di rispondermi. Continui così.
Osservazione pertinente e che dimostra quanto fosse difficile accorgersi del tocco di mano.