35^ giornata: episodio controverso a Napoli, convince nuovamente Calvarese a Roma

Giornata senza grandi problemi per gli arbitri ma che viene “agitata” dall’episodio decisivo di Napoli-Cagliari, decisa da un calcio di rigore assegnato con l’ausilio del VAR

Parma – Sampdoria 3-3, arbitro Fabbri

Rientro soft per Fabbri dopo le infinite polemiche di Juventus-Milan. Una gara che non diceva un granché a livello di classifica, ideale per ritrovare il campo e per superare un periodo sicuramente difficile, con una sospensione dall’attività lunga ma identica a quelle precedenti.

Il primo episodio dopo pochi secondi.
Il Parma trova il vantaggio con una rete di Gazzola che, da breve distanza, devia in rete un passaggio effettuato da Gervinho. Dubbi sulla posizione del pallone al momento del tocco verso il centro dell’area ma i fermo immagine fugano ogni dubbio:

Il pallone, per essere considerato fuoriuscito dal terreno di gioco, deve aver oltrepassato interamente qualsiasi linea laterale. In questa circostanza il pallone appare per una buona metà in proiezione sulla linea di fondo campo: corretto, pertanto, convalidare la rete, bene l’assistente Passeri.

Al minuto 24 la Sampdoria reclama un calcio di rigore per una deviazione di Dimarco in anticipo su Quagliarella:

Interessante la posizione di Fabbri che, come al solito, si fa trovare del tutto impreparato su fattispecie di questo genere: rimanendo statico nella sua posizione, è facile che qualche calciatore, nella dinamica dell’azione, gli occluda la visuale migliore. Non è certo un caso, dunque, che Fabbri si ritrovi completamente coperto da un giocatore del Parma al momento della deviazione di Dimarco. La conseguenza è che si perde completamente il tocco di braccio, dovendo successivamente ricorrere all’ausilio delle immagini, richiamato al monitor dal VAR Aureliano.
Comprensibile che, una volta iniziata la “on field review”, Fabbri abbia prolungato la visione delle immagini: dopo quanto accaduto a Torino qualche settimana fa, un minimo di prudenza in più è da capire, sebbene l’episodio sia chiarissimo:

Rigore giustamente assegnato: Dimarco interviene in modo scoordinato, nelle sue intenzioni vi era la volontà di allontanare il pallone con la testa ma, in realtà, la deviazione è nettamente col gomito.

Empoli – Fiorentina 1-0, arbitro Irrati

Dopo Rocchi designato per arbitrare l’Empoli, Rizzoli rompe un altro tabù scegliendo per il derby fiorentino Irrati. La curiosità è che Irrati fa parte della sezione di Pistoia ma è nato proprio a Firenze.

Un solo episodio da segnalare dopo meno di un minuto.
Su insistita azione d’attacco dell’Empoli, il pallone giunge a Traoré che tenta il tiro verso la porta difesa da Lafont, trovando la deviazione di Pezzella.
Proteste dell’Empoli per un presunto tocco di braccio, Irrati indica il calcio di rigore:

Buona la posizione di Irrati ma difficile che possa aver avuto una perfetta percezione di quanto accaduto: il tocco col braccio avviene sulla parte sinistra di Pezzella mentre l’arbitro può controllare la parte destra. E’ da ritenere, pertanto, che Irrati abbia valutato l’azione basandosi più su una sensazione, rischiando il fischio ben sapendo che un eventuale errore sarebbe stato corretto dal VAR Sacchi:

Irrati viene richiamato alla review e, dopo pochi secondi, revoca il calcio di rigore assegnando un calcio d’angolo.
La decisione è corretta: Pezzella tocca certamente il pallone con il braccio ma lo stesso braccio è aderente al corpo. Tocco di braccio che non poteva che essere considerato non punibile, revoca del rigore come unica scelta possibile.

Lazio – Atalanta 1-3, arbitro Calvarese

Altra prestazione molto convincente dell’arbitro teramano che conferma una stagione straordinaria. Impressionante la crescita di Calvarese nell’ultima stagione: da arbitro molte volte vicino alla dismissione, salvato spesso da abbandoni programmati (limiti d’età o di permanenza) ad arbitro di assoluta affidabilità per qualsiasi tipo di gare. A giugno 2020 abbandonerà l’attività (per limiti di permanenza, non essendo internazionale) ma per Rizzoli (se rimarrà…) un elemento fondamentale, soprattutto per coprire perlomeno una parte delle gare che, in questa stagione, sono state dirette da Mazzoleni e Banti (destinati, se passerà l’innovazione, ad occuparsi solo di VAR).

Nessuna particolare difficoltà in una gara comunque molto combattuta (anche per le condizioni climatiche non esattamente primaverili) a parte una flebile protesta della Lazio.
Al minuto 74 la squadra di casa chiede un calcio di rigore per un presunto fallo di Masiello su Marusic:

Dalla sua posizione, come possiamo facilmente notare, Calvarese non poteva vedere assolutamente nulla. Pertanto, in circostanze come queste, è chiaro il valore fondamentale del VAR (in questo caso Massa) che deve valutare se richiamare o meno l’arbitro alla review.

La scelta di non intervenire è corretta.
Marusic si lascia cadere a terra dopo un minimo contatto, peraltro reciproco dato che Masiello lo trattiene per la maglia ma stessa azione viene compiuta dal giocatore della Lazio.

Genoa – Roma 1-1, arbitro Mazzoleni

Gara tutt’altro che semplice per l’arbitro bergamasco che ha dominato l’incontro sbagliando praticamente nulla.

Proprio al 94esimo minuto l’episodio che avrebbe potuto consegnare la vittoria al Genoa. Su rapido contropiede dei padroni di casa, il pallone arriva a Sanabria che se lo allunga oltre Mirante. Il portiere, saltato dall’attaccante, entra in contatto con lo stesso:

Due elementi di interesse:

La posizione di Sanabria sulla sponda di Kouamé è regolare per pochi centimetri. Nulla da eccepire nemmeno sull’episodio in sé, il calcio di rigore è molto evidente.
Giusto anche non sanzionare disciplinarmente il portiere della Roma: il pallone si sta muovendo verso la linea di fondo campo, al limite si può ipotizzare un’azione potenzialmente pericolosa. Mirante, però, ha certamente cercato la contesa del pallone, motivo per cui si applica la depenalizzazione disciplinare, rendendosi non dovuto il cartellino giallo.

Un’ultima precisazione.
Mazzoleni ha prolungato giustamente il recupero poiché, proprio nei minuti di extratime, il Genoa ha prima pareggiato (92esimo circa) e poi provveduto ad una sostituzione: in totale circa due minuti perduti e correttamente recuperati prolungando la durata del secondo tempo.

Napoli – Cagliari 2-1, arbitro Chiffi

La gara del San Paolo assomigliava molto ad una partita di fine stagione, con il Napoli già quasi sicuro del secondo posto ed il Cagliari ormai certo della salvezza.
Al contrario l’episodio che ha deciso la gara al 93esimo ha trasformato il dopo partita in una polveriera a seguito delle dichiarazioni del direttore sportivo del Cagliari Marcello Carli (fonte: gazzetta.it).

Inizio proprio da queste dichiarazioni prima di affrontare il difficile episodio da cui è nata tutta la polemica.

Per essere diplomatici, Carli è andato decisamente “lungo”.
Posso capire la rabbia per aver perduto una partita nei minuti di recupero, posso capire anche una lamentela per un episodio molto complesso da giudicare ma non è minimamente accettabile che un tesserato definisca ironicamente “scienziato” il VAR Mariani.
Purtroppo stiamo assistendo ormai da anni a dichiarazioni in libertà da parte di dirigenti, allenatori e calciatori nel post partita, episodi mai puniti dal Giudice Sportivo: pare che sia stato abolito il deferimento da parte del Procuratore della FIGC eppure così non è. Il problema non è di poco conto: allenatori allontanati sei volte e che se la sono cavata con cinque diffide, giocatori espulsi per applausi ironici e sanzionati con una giornata, condotte violente punite con la stessa misura punitiva.
Non ci siamo.
Se non si interviene con una severità ben differente, sarà sempre peggio, chiunque si sentirà autorizzato a dire di tutto sapendo di potersela cavare con un piatto di fagioli.
E attenzione perché questa strana applicazione disciplinare non è uguale ovunque: le norme sono identiche ma, nel caso in cui taluni episodi avvengano in categorie inferiori, spesso le sospensioni o le squalifiche sono nettamente più lunghe.

L’episodio che ha scatenato le polemiche avviene al minuto 93.
Su un cross dalla sinistra di Ghoulam il pallone viene intercettato da Cacciatore:

Primo elemento: Chiffi non può MAI vedere il tocco di mano del difensore del Cagliari. Nel momento in cui Cacciatore tocca il pallone con la mano (ed il fallo c’è tutto, le braccia sono larghe rispetto al corpo) Chiffi è coperto dal calciatore stesso.
Spesso, purtroppo, commentatori superficiali gridano (letteralmente) allo scandalo perché l’arbitro non ha fischiato senza tecnologia davanti ad immagini sulle quali basterebbe ragionare solo qualche secondo: come può mai un arbitro vedere un contatto di questo genere che avviene verso la linea di fondocampo? E’ impossibile, un arbitro può solo avere una sensazione, mai una certezza.

Se il contatto fosse avvenuto in area di rigore, nulla quaestio: si sarebbe trattato di un rigore netto, senza alcuna possibilità di discussione.
Il problema nasce dalla posizione del tocco di mano: è in area di rigore o meno?

La scelta è molto complessa e non è certo un caso che Mariani abbia richiamato Chiffi alla review dopo oltre un minuto, durante il quale si è continuato a giocare.
Una premessa: per essere considerato all’interno dell’area di rigore basta che una porzione del pallone si trovi sopra una delle linee dell’area stessa, dato che tali linee fan parte dell’area. E’ diversa la disciplina rispetto ai concetti di “pallone in gioco / non in gioco” oppure “gol / non gol”, fattispecie per le quali è richiesto che il pallone oltrepassi completamente una linea.
Ieri sera Rizzoli, ospite della Domenica Sportiva, ha enunciato un fatto che, francamente, nessuno conosceva, perlomeno al di fuori dell’AIA: per episodi come questo viene utilizzata la medesima tecnologia del fuorigioco, ossia una tridimensionalità che consente di proiettare la posizione del pallone sul terreno di gioco.

Oggettivamente sono stato colto di sorpresa ascoltando tale affermazione e mi è sovvenuta immediatamente una domanda: per quale motivo lo si è saputo solo adesso?

Ricordiamo le polemiche relative a Sassuolo-Empoli (rete di Di Francesco su assist di Lirola con pallone al limite del fallo laterale) o Sampdoria-Inter (due reti annullate per pallone oltre le linee di delimitazione del terreno di gioco).
In particolare mi lascia perplesso questa affermazione se ricordiamo quanto disse Rizzoli stesso all’indomani dell’episodio di Reggio Emilia:

Ora, il problema è questo: dato che Rizzoli non si inventa una storiella per giustificare un episodio, per quale motivo non è stato comunicata prima la possibilità di utilizzo di questa tecnologia anche per accertarsi della posizione del pallone?
E’ vero che la comunicazione AIA è roba da medioevo basso ma lascia perplessi che si venga a conoscenza di tale utilizzo alla 35esima giornata.
Rizzoli ha espresso un concetto, inoltre, che mi trova solo parzialmente d’accordo: “dovremmo comunicare un po’ di più”.
Che la comunicazione sia necessaria, non c’è dubbio.
Ma l’AIA non dovrebbe comunicare un po’ di più, l’AIA dovrebbe COMINCIARE a comunicare perché non ha mai iniziato.
Certo, se si continuano ad utilizzare i social per pubblicare le foto dei raduni degli arbitri della CAN D (con tutto il rispetto possibile per i ragazzi), se ne faccia a meno, non ha senso sprecare tempo per post che interessano a tre persone nel sistema solare. Così come non ha senso una rivista di qualità pessima con contenuti banali, con interviste sempre uguali e sempre alle stesse persone, con domande che nemmeno in quinta elementare.

Tornando all’episodio, dobbiamo fidarci: il tocco di mano di Cacciatore è duplice, prima col gomito sinistro e poi con la mano destra:

In particolare il tocco più significativo è quello finale, sulla mano destra che, stando alla spiegazione di Rizzoli, è stato accertato essere avvenuto perlomeno sulla linea dell’area di rigore.

Attenzione, però: da oggi tutti gli episodi di questo genere dovranno essere valutati e giustificati con l’utilizzo del cross air (cioè della tecnologia utilizzata a Napoli per individuare il punto di contatto)…

105 commenti
  1. Italo
    Italo dice:

    Scusa Luca una domanda, ma come mai i calciatori sputano in continuazione?
    Grazie,
    Italo

  2. Sascja
    Sascja dice:

    Faccio una domanda che poco ha a che fare con il topic della seria A.
    Sono l’unico a pensare che dagli ottavi in poi (sia di champion che di europa league), gli arbitri non vogliano “incidere” troppo con delle espulsioni?
    Guardando le partite varie ho la sensazione che , anche arbitri “severi” si siano trasformati in “gestori” della partita per non farla uscire troppo dai binari senza però volerla sconvolgere con le loro decisioni.
    Dalla partita di ritorno della juve (nessun cartellino tirato fuori), all’andata del barcellona (mi viene in mente il fallo di rakitic che ha portato alla sostituzione di un centrocampista del liverpool) o ieri la partita del Chelsea (credo almeno un rosso diretto non dato su azpilicueta o come si scrive). Gli esempi sono numerosi e non ho visto neanche tutte le partite.
    Poi magari sono soltanto sviste arbitrali ma così numerose e concentrate tutte nelle coppe, mi lasciano il dubbio.
    Anche perché non stiamo parlando di arbitri novizi ma di gente che alle spalle ha numerose partite.

    Grazie mille come al solito per il tempo che ci dedichi
    Sascja

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non sei l’unico e questo andazzo mi piace pochissimo perché viene permesso di tutto (basti vedere l’incredibile ammonizione di Azpilicueta ieri sera, un rosso clamoroso che avrebbe visto pure il mio povero nonno a 90 anni).
      Purtroppo è ormai acclarato che, nella fase ad eliminazione diretta, si pensa solo ad amministrare, arbitrare è tutta un’altra roba.

      Grazie a te per l’attenzione.

  3. Fabio
    Fabio dice:

    Gentile Dr. Marelli,
    Avrei una curiosità.
    Nella cabina VAR (o il prossimo anno nella sala apposita di Coverciano) durante la partita chi è che si occupa della parte tecnica di proposizione delle immagini (estrapolazione, zoom, ecc. ecc.).
    Nel senso, gli arbitri non credo abbiano competenze informatiche (forse ad eccezione di Mariani di Aprilia che è un informatico).
    Dunque mi chiedevo, ci sono dei tecnici esperti di computer e telecomunicazioni che affiancano gli arbitri nella sala VAR?
    Cioè funziona così: gli arbitri dicono ai tecnici “selezionami questa, zoomma qui, mandagli questa, ecc. ecc.”…giusto??
    Grazie della disponibilità,
    Fabio Chioccia

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, ci saranno tecnici appositamente presenti per tale funzione, esattamente come accade in Germania e come accaduto in Russia per i Mondiali. Naturalmente gli arbitri avranno a disposizione tutte le immagini (come oggi) e sceglieranno quali utilizzare.
      Ciao e grazie a te.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Da rivedere, non so se la tocchi con la mano.
      In ogni caso non punibile, tocco totalmente casuale.
      Ma se accadesse l’anno prossimo, sarebbe giusto annullarlo? Francamente questa norma mi lascia molto, molto, molto perplesso.

  4. Valentino
    Valentino dice:

    Salve, sig. Marelli.
    Le pongo una domanda che purtroppo non c’entra con l’articolo, ma non saprei dove altro farla.
    Durante Celta Vigo – Barcelona è stato fermato un contropiede degli ospiti per una VAR review (che poi si è tradotta in un rigore per i padroni di casa).
    La mia domanda è: si tratta di una procedura corretta, il poter fermare il gioco appositamente per il VAR?
    Esulo dal caso specifico, perché secondo me si è trattato di un errore in quanto l’azione era potenzialmente pericolosa, però se si arrivasse a una fase di gioco “statica”, sarebbe possibile per l’arbitro interromperla per una review e poi magari riprendere con una rimessa da parte sua, o è obbligatorio da procedura attendere che il gioco si fermi per pallone che esce, calcio di punizione o altre casistiche da interruzione?

    Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non è necessario attendere la conclusione dell’azione.
      Ne abbiamo avuto un esempio anche domenica a Napoli: azione interrotta col pallone in gioco per visionare l’episodio che ha poi portato al calcio di rigore per il fallo di mano di Cacciatore.

  5. Quasimodo
    Quasimodo dice:

    Gentile Luca,
    Due domande:
    1) Ma se Mazzoleni avesse ammonito Mirante in occasione del rigore (considerandola DOGSO genuina) era comunque accettabile (sostenibile) come decisione, giusto? Oppure si sarebbe trattato di un vero e proprio errore?
    2) Non mi è più chiaro quando bisogna ammonire il fallo di mano in area di rigore…
    Ad es. in Napoli-Cagliari, il fallo di mano che ha causato il rigore andava ammonito o no?
    Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – A mio parere si sarebbe trattato di un errore, non vedo proprio gli elementi per un DOGSO “genuino”;
      2 – No, non andava ammonito perché, su un cross in area, il pallone può finire ovunque. Diverso il caso di Parma, Dimarco ammonito perché, senza deviazione di braccio, il pallone sarebbe finito a Quagliarella che avrebbe avuto un’azione potenzialmente pericolosa a disposizione.

  6. Emanuele
    Emanuele dice:

    Ciao Luca,
    posso chiederti un parere sulla gestione dei cartellini e della situazione in occasione dell’espulsione di Paqueta in Milan-Bologna? C’è qualcosa da rilevare nel fatto che Di Bello abbia allontanato con un braccio Paqueta e che il brasiliano sia stato ammonito prima di chi gli ha fatto il fallo? Oppure si è svolto tutto a termini di regolamento?

    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’ammonizione di Paquetà è corretta così come l’espulsione.
      Meno bene la gestione: doveva aspettare un attimo, fregarsene delle conseguenze e poi ammonire assieme Pulgar e Paquetà per la mass confrontation.

    • Nicolò
      Nicolò dice:

      Buon pomeriggio Luca,
      perfetta la tua analisi. Ma dato che l’hai citata mi viene un dubbio riguardo la mass confrontation.
      Come mai delle volte gli arbitri prendono provvedimenti e altre no? Secondo me, da quanto sto vedendo, è una delle situazioni in cui mi sembra ci sia poca oggettività. Tra l’altro ho visto alcune volte quasi dei testa a testa in cui non sono stati presi provvedimenti, mentre altre volte semplici avvicinamenti e discussioni verbali ravvicinate sono costate delle sanzioni.
      Cosa ne pensi? Si potrebbe intervenire per stabilire dei criteri più oggettivi?
      Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché c’è sicuramente un problema di lettura delle mass e di personalità degli arbitri, è fuor di dubbio: non difendo a prescindere la categoria di fronte a problematiche evidenti.

  7. Manuel
    Manuel dice:

    Ciao Luca,
    non so se questo sia il thread adatto, ma volevo chiederti un parere complessivo su Milan-Bologna di ieri sera: secondo te a Di Bello è sfuggita di mano la partita?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No.
      La partita è sfuggita di mano a taluni pseudogiornalisti, pseudoesperti e pseudocommentatori, i maggiori responsabili della cagnara social.

  8. Kevin
    Kevin dice:

    Luca ma perché se Bakayoko manda a quel paese Gattuso, Gattuso si arrabbia un sacco e dice che è un comportamento inaccettabile….mentre se Bakayoko manda a quel paese un arbitro e si becca il cartellino rosso, praticamente tutti (allenatori compresi) dicono: “l’arbitro è un gran permaloso, doveva far finta di niente”…??
    Come mai c’è questa disonestà intellettuale..??
    Grazie un saluto,
    Kevin da Cortona

    • Fabrizio
      Fabrizio dice:

      Buongiorno Luca vorrei chiederti una cosa sul doppio giallo comminato ieri da di Di Bello a Sansone e Kessié (che ha poi portato al rosso del calciatore del Bologna). Non essendoci contatto fisico tra i due, dobbiamo dedurre che si sia trattato di una sanzione dovuta a qualche parolina di troppo che si sono scambiati. Ora, correggimi se sbaglio, ma mi pare che il regolamento non contempli il cartellino giallo per alterchi verbali tra calciatori, ma soltanto il rosso per grave offesa.
      A mio modesto parere, invece, il cartellino giallo per casi di questo tipo dovrebbe essere contemplato, perché una sanzione intermedia tra la grave offesa e il comportamento corretto e rispettoso verso gli avversari dovrebbe esserci.
      Ora, se così è, non avrebbe Di Bello dovuto, a termini di regolamento, estrarre il cartellino rosso per entrambi o al contrario limitarsi a un robusto richiamo?
      Ti ringrazio sin d’ora.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sbagli, nel comportamento antisportivo sono comprese anche espressioni non corrette tra calciatori, nel rapporto di gara viene definita “reciproche scorrettezze”.

    • Fabrizio
      Fabrizio dice:

      Ti ringrazio per la risposta, ma mi permetto di insistere. Preciso che non intendevo criticare l’operato di Di Guida, ma anzi, al contrario, evidenziare quella che a mio avviso è una mancanza del regolamento. Non vi è traccia infatti (ora ho verificato meglio), tra le circostanze riferite a proposito del comportamento antisportivo, di questa fattispecie (giocatori che si scambiano parole non proprio amichevoli ma senza venire a contatto); l’unica che potrebbe avvicinarsi è “mostra una mancanza di rispetto nei riguardi dello spirito del gioco”, ma mi pare si riferisca ad altri eventi. L’unico riferimento a intemperanze verbali è “distrae verbalmente un avversario durante il gioco o una ripresa di gioco”; ma anche qua mi pare che si parli d’altro.
      Inoltre, quando non siano reciproche, ma soltanto uno dei calciatori si rivolga in maniera non pertinente ad un avversario (senza tuttavia offenderlo gravemente), come dovrà comportarsi l’arbitro? O richiamo o rosso?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perdonami ma stiamo ragionando di lana caprina: ma davvero pensi che tutte le possibili fattispecie che possano accadere su un terreno di gioco siano previste espressamente?
      Ovviamente no.
      Nel caso di giocatori che si “scambino” reciproche scorrettezze si rientra nell’ampia casistica del comportamento antisportivo che, come ben saprai, non contiene un elenco rigido. Per esempio: la trattenuta prolungata per la maglia è considerato comportamento antisportivo ma, a pagina 93 del regolamento, non ve ne è traccia.
      Il regolamento è come un codice: alcune fattispecie non sono specificamente disciplinate ma vengono inserite volta per volta all’interno di una categoria.

      La seconda domanda non ha senso perché presuppone che la tua teoria sia corretta. E non lo è.

  9. Luca
    Luca dice:

    Napoli- Cagliari, premesso che l’uso di una tecnologia ignota agli altri stakeholder è una pratica mai vista in nessuna organizzazione di nessun tipo, in mancanza dei dettagli tecnici stiamo discutendo “sulla fiducia” ed é poco serio visti gli interessi in gioco, le vorrei chiedere se Il var sia intervenuto per “chiaro ed evidente errore” o per “grave episodio non visto”?

    Su Carli, il ds ha volutamente alzato il volume di una discussione che altrimenti non sarebbe mai nata. Come ha detto lo stesso ds “mediaticamente non contiamo nulla”. Veda cosa hanno scritto i quotidiani del gruppo Cairo dopo Torino-Cagliari.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Definire l’episodio di Napoli è di mera natura scolastica, non mi soffermerei un granché, soprattutto perché sia il chiaro ed evidente errore sia l’episodio grave non visto possono essere utilizzati per giustificare la corretta review.
      Carli ha sbagliato: ci sta una protesta educata, NON ci sta definire le persone con termini offensivi.

  10. gaetano
    gaetano dice:

    Una riflessione sull’episodio di Napoli.
    Può avere qualche rilevanza il fatto che il tocco di Cacciatore con le mani sia duplice?
    Mi spiego, o almeno ci provo..
    In primo luogo, dovremmo capire se fossero almeno sulla linea entrambe le braccia o solo quella del secondo tocco.
    In quest’ultimo caso, l’eventuale tocco del braccio fuori area potrebbe rendere non punibile il contatto con il braccio “dentro” l’area?
    Nel caso del rigore concesso mi sembra che comunque Cacciatore avesse le braccia abbastanza larghe, e quindi il rigore ci stesse.
    Ma se invece il secondo braccio (dentro l’area) fosse stato aderente al corpo?
    Lo so, è un caso più di scuola che concreto…ma approfitto della sua esperienza per chiedere un chiarimento! 🙂

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, quel che è stato punito è il tocco con il braccio destro, avvenuto chiaramente in area (ed anche sul tocco col braccio sinistro mi pare perlomeno sulla linea).
      Nel caso, invece, in cui il tocco punibile fosse stato col braccio sinistro, il VAR non sarebbe intervenuto.

  11. Sergio
    Sergio dice:

    Ciao Luca, come ben sai sono tifoso del Cagliari, spero di riuscire a non indossarne la casacca in queste poche righe che seguono. Diamo per buono che la tecnologia consenta di localizzare con precisione millimetrica la posizione esatta del campo in cui è impattata la palla (ho tanti dubbi). Di solito è vero che in caso di più falli del medesimo calciatore si punisce il più grave. Nel caso di Cacciatore il tocco con la mano destra c’è, ma a mio avviso, non è punibile. Secondo i criteri attualmente usati per valutare la punibilità del tocco di mano, Cacciatore al momento dell’impatto aveva il braccio sinistro largo e la mano destra davanti al petto, ragion per cui se la palla non avesse impattato il gomito non avrebbe mai e poi mani impattato la mano destra. Penso che qualche dubbio (per non dire tanti) sia venuto pure a Chiffi che si è preso abbastanza tempo per decidere. Sicuramente avrà pensato alla sorte toccata agli ultimi due colleghi che dopo aver rivisto l’azione al monitor hanno confermato la decisione assunta in campo. Come hai scritto se nella var room dispongono di questa tecnologia, perché viene fuori a alla 35^ di campionato? Lasciamo stare che non lo sapessi io, manco gli addetti (i supposti addetti) ai lavori lo sapevano e manco tu (il che mi ma sentire meno disinformato). Se almeno le società avessero saputo, i calciatori, i tecnici ed i dirigenti, quasi sicuramente (non ne ho la certezza), avrebbero accettato con più serenità la decisione di Chiffi. Chissà come deciderà il giudice sportivo? Vedremo. Concordo su tutte le valutazioni della 35^ e sono rimasto impressionato dei tre errori di valutazione di Rocchi (troppi per un elite Uefa). Non hai parlato della direzione del mio conterraneo Giua. La quarta in A in questa stagione, come Piccinini. Mi sa che l’anno prossimo arbitrerà il Cagliari. Spero di no. Capita che per dimostrare l’imparzialità rispetto ad una squadra si finisce per penalizzarla.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ una tua ricostruzione su cui non concordo ma che, ovviamente, accolgo come spunto di discussione.
      Sulla seconda parte concordo: è molto grave che non si sapesse di questo uso della tecnologia e che lo si sia scoperto dopo 35 giornate. Ciò significa che la comunicazione non solo è pessima (e già lo sapevamo) ma inesistente, perché è assurdo che una tale informazione venga resa pubblica adesso, a maggio.
      Giua non l’ho commentato perché nella sua partita non è successo assolutamente niente.
      Verrà promosso? Probabile ma, secondo me, è una promozione molto forzata per un ragazzo che non è per nulla pronto alla Serie A.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Giusto sperimentare durante una giornata di campionato.
      Da parte mia sono totalmente d’accordo sulla centrale unica lontana dagli stadi.

    • Sergio
      Sergio dice:

      Mi riferivo soprattutto a questa parte dell’articolo ” la palestra di Coverciano. Là costruiremo circa una quindicina di postazioni Var, lì sarà il nostro centro di sviluppo e di lavoro, e sarà anche il posto in cui faremo marketing, in cui faremo diffusione di regolamenti, di regole, ed in cui risponderemo settimanalmente a tutto quello che succede nelle partite la domenica perché credo che iniziare a dare anche delle spiegazioni su quelle che sono le nostre applicazioni sia importante per tranquillizzare che quello che noi facciamo, viene fatto in base ad un protocollo che tanti purtroppo non conoscono, o che magari vorrebbero a loro favore».”

  12. Fabio
    Fabio dice:

    Ciao Luca, scusa ma non sono completamente d’accordo col fatto che Chiffi non abbia visto niente. Dalle immagini TV si vede chiaramente che porta il fischietto alla bocca (quindi qualcosa ha visto…) poi ci ripensa e fa giocare. Ora io mi chiedo: non sarebbe stato più intelligente fischiare il rigore, mostrando SUBITO a tutti di aver visto qualcosa di irregolare, per poi (eventualmente) essere corretto dal VAR (costretto ad intervenire in caso di rigore), se il fallo fosse avvenuto fuori area, oppure essere richiamato alla OFR, nel caso di una ulteriore valutazione sulla “volontarietà” del tocco di mano? Avrebbe evitato di giocare inutilmente per oltre 2 minuti (al 93′ !!!), ma soprattutto si sarebbero evitate le inevitabili violente proteste dei giocatori cagliaritani, che davano oramai per acquisito il pareggio, nonchè quelle, completamente fuori luogo, della dirigenza sarda.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ha avuto una sensazione e stava per fischiare ad intuito. Non l’ha fatto (correttamente) perché in campo non si può sanzionare un episodio per un’intuizione. Le immagini, però, sono chiarissime: dalla sua posizione non può vedere assolutamente nulla a meno che Chiffi non sia un robot con vista ai raggi X.

  13. Mario
    Mario dice:

    Ma a questo punto mostrassero le immagini ottenute dall’azione di questo cursore vettoriale, in questo modo a fine partita non avremmo nessuna polemica. Evidentemente l’anno scorso per Cagliari Juve ce n’era uno difettoso. Probabilmente è il Cagliari ad essere sfortunato e a trovarlo funzionante sempre e solo quando la decisione gli è avversa. Anche il fatto che a beneficiare di questi episodi in positivo siano sempre squadre di alta classifica è senza ombra di dubbio una coincidenza.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Su questa richiesta concordo totalmente.
      QUel che mi lascia perplesso è proprio il motivo per cui ci abbiano detto dell’utilizzo ma senza mostrare nemmeno un frame.

      Il resto del tuo messaggio, con tutto il rispetto, non lo commento: come ben sai le chiacchiere da bar non mi interessano.

  14. Francesco Basini
    Francesco Basini dice:

    Ciao Luca, grazie intanto, per il servizio che svolgi puntualmente. Questa domanda non centra nulla con questo articolo, ma non sapevo dove farla, che ne pensi delle designazioni dei ritorni di champions, Cakir e Brych? Secondo me finora Rosetti ha fatto un gran lavoro alla Uefa ma queste designazioni non mi sono piaciute, è l’ora di osare e lasciarsi alle spalle qualcuno. Speranzoso di un tuo approfondimento sul rendimento stagionale di Rosetti e degli arbitri europei ti saluto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Purtroppo Rosetti deve fare di necessità virtù: Collina ha lasciato un paesaggio desolante tra gli arbitri, una qualità media imbarazzante con pochissimi elementi affidabili.
      La vera innovazione dei quadri inizierà nella prossima stagione, quest’anno è stato praticamente costretto a queste designazioni.

  15. Giorgio
    Giorgio dice:

    Io credo che Rizzoli l’abbia fatta fuori dal vaso: non può esserci una certezza geometrica sul dentro/fuori area perché dovrebbe esserci lo stesso numero di telecamere della goal line technology lungo tutto il perimetro dell’area. Per me ha parlato così per coprire la colossale sciocchezza commessa da Mariani, che mai doveva intervenire in questa situazione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non so dirti.
      Posso solo affermare che ho sentito parecchie persone che mi hanno confermato che effettivamente questa tecnologia viene utilizzata.
      Non so, ho tanti dubbi…

    • Giorgio
      Giorgio dice:

      Ricordo in Real Madrid-Ajax che l’uefa spiegando una decisione del Var su palla dentro/fuori scrisse “nessuna delle immagini mostrava che il pallone fosse chiaramente fuori”. Esistesse questa tecnologia geometrica avrebbero scritto “la tecnologia ha dimostrato che la palla è dentro”. Quindi mi sembra molto strano che esista effettivamente tale tecnologia.

    • Fabio
      Fabio dice:

      Scusate, mi spiegate perchè poi Mariani “mai doveva intervenire in questa situazione”? visto che, a detta di Rizzoli, il pallone era in area, ed il tocco di mani volontario?

    • Fabio
      Fabio dice:

      Appunto Luca, per cui bollarla come “colossale sciocchezza” mi sembra essa stessa una sciocchezza!!!

    • Amerino
      Amerino dice:

      Sono del tutto concorde con quanto sottolineato da Giorgio.
      Maurizio Mariani è stato frettolosamente promosso internazionale, sfruttando una contingenza favorevole.
      La sua stagione lascia dubbi e perplessità su un sistema di valutazione imperfetto.

    • marco
      marco dice:

      ma fosse stato pure in area questo non è mai rigore, ormai si gioca con un altro regolamento.Dall’anno prossimo facciamo il tiro al piccione, andiamo sul fondo e miriamo le mani….ma ddddddaiiiiiiiiiiii

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      Perché Mariani non sarebbe dovuto intervenire in quella situazione? Per me ad occhio nudo, pur con una prospettiva “storta” pare piuttosto probabile che il fallo avvenga in area, essendo la linea ancora area di rigore. Mi sembra inconcepibile che Rizzoli inventi una cosa del genere, comunque. Siamo al complottismo, così. Peraltro non capisco la reazione, anche in campo, dei cagliaritani. Ho visto protestare con quella veemenza solo quando i giocatori si sentono SICURI di aver subito un’ingiustizia clamorosa. In questo caso quale sicurezza avrebbero potuto vantare rispetto all’arbitro che usa le immagini?? Un giocatore sa benissimo se ha sgambettato o no, o se ha toccato di mano o no, ma come mai dovrebbe sapere meglio dell’arbitro e del VAR se il suo tocco di braccio è dentro o fuori? Ultimamente grazie al VAR le contestazioni così veementi non si vedevano quasi più… Peraltro per una partita del tutto irrilevante per le sorti delle due squadre.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nessuno, qui, ha parlato di complotti.
      Stiamo dicendo che, a livello mediatico, nessuno (me compreso) sapeva dell’utilizzo di questa tecnologia per determinare la posizione del pallone.
      Le proteste del Cagliari non le ho capite nemmeno io ma, al 93esimo, sono comprensibili (ma NON giustificabili).

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      Non parlavo di te, quando ho usato il termine complotto (che immagino ti faccia venire l’orticaria), ma dell’utente che sosteneva che Rizzoli avesse parlato così per coprire il comportamento di Mariani, come a dire che avesse inventato una panzana per difenderne l’operato.

  16. Rocco
    Rocco dice:

    Buongiorno Luca, avrei due domande:
    – Lei ha avuto più volte modo di sottolineare la staticità della posizione di Fabbri in determinate situazioni – osservazione che mi trova assolutamente d’accordo. Quello che mi chiedo è: come è possibile che il ravennate non sia ancora riuscito a lavorare su questa carenza? Possibile che nessuno “ai piani alti” glielo abbia finora mai fatto notare?
    – Rizzoli ha apportato una piccola grande rivoluzione accantonando la non eleggibilità degli arbitri per le partite di squadre della stessa regione. Pensa che questo “trend” possa continuare anche nella prossima stagione? Devo essere sincero: non riesco ad immaginarmi un fischietto laziale che arbitra una delle romane…Si immagina quanto potrebbero sguazzarci i complottisti?
    Grazie per l’attenzione e buon inizio di settimana.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – Secondo me perché non ha ancora capito di essere all’inizio della sua attività e che ha solo iniziato a migliorare. Se crede di essere un arbitro completo, nel giro di tre anni finirà nel dimenticatoio. Prenda esempio da altri colleghi che, anno dopo anno, continuano a migliorare;
      – spero vivamente di sì, spero di poter vedere prima di crepare un derby romano arbitrato da un romano. I complottisti esisteranno sempre anche se la tecnologia va avanti: pensi che esistono ancora terrapiattisti e novax…

  17. Giovanni
    Giovanni dice:

    Io credo che anche gli arbitri andrebbero intervistati alla fine della partita. Finché gli attori del calcio giocato (calciatori, allenatori, presidenti ecc.) potranno sparare a zero sui giudici di gara senza che questi possano ribattere, sarà sempre molto semplice arrivare al cosiddetto “arbitro cornuto”.

    O meglio, non è fondamentale che si usi precipuamente lo strumento dell’intervista a bordo campo: basterebbe che il giorno dopo si facesse istituzionalmente ciò che fa lei, avvocato, su un blog privato e purtroppo sconosciuto ai più. Certe spiegazioni dovrebbero essere riportate nei telegiornali sportivi e “imposte” anche al tifoso complottista da bar.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, sono contrario soprattutto perché il Giudice Sportivo si esprime il martedì e, di fatto, talune domande potrebbero anticipare le decisioni successive. Credo che si debba aprire ma con raziocinio, eventualmente con interviste dal martedì sera in poi.

      Ti ringrazio per la definizione di “blog sconosciuto” che, per fortuna, non è così sconosciuto.
      Ciao.

    • grigio
      grigio dice:

      Io invece penso che dovrebbero smetterla di intervistare giocatori e allenatori a fine gara! A noi spettatori interessano le immagini della gara non le opinioni dei protagonisti!
      Far parlare di meno i protagonisti, dar loro meno importanza, farebbe MOLTO BENE al calcio.

  18. Roberto
    Roberto dice:

    Secondo te c’è la certezza che tocchi la palla col braccio destro e non col braccio e quindi come sembra fuori area, mah, mi sembra tutto molto vago e francamente l’oggettivita’ che dovrebbe essere il primo requisito, manca.

    • Roberto
      Roberto dice:

      Scusami volevo dire se c’era la certezza che il tocco fosse col braccio destro e non prima col sinistro che sembra essere fuori area

    • Massimo
      Massimo dice:

      Buonasera dott. Marelli.
      Ho avuto Anch’io l’impressione che il défensore del cagliari abbia prima toccato la palla con il braccio sinistro,che é sicuramente fuori dall’area di rigore:non dovrebbe essere punito con un calcio di punizione fuori area?
      Cordiali saluti.
      Massimo Novo

  19. danilo robello
    danilo robello dice:

    buongiorno,
    mi potrebbe chiarire la definizione di chiara occasione da rete?
    la discriminante più importante è la direzione del pallone, se cioè è “verso la porta” o meno?
    perchè l’azione da cui è scaturito il rigore di Sanabria, nell’aria piccola a porta sguarnita, mi pare perlomeno etimologicamente rientrare appieno della definizione.
    la ringrazio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Direzione generale dell’azione, distanza dalla porta avversaria, difendenti tra calciatore e porta.
      Sanabria si era allungato il pallone verso la parte esterna dell’area, nel caso non fosse stato atterrato probabilmente non sarebbe arrivato sul pallone oppure, in ogni caso, non sarebbe stato in grado di tirare senza controllare prima il pallone.

  20. Michele
    Michele dice:

    Buongiorno Luca, una curiosità sul fallo di mano in Napoli Cagliari. La palla tocca prima il gomito sinistro e poi la mano destra. Perché rileva questo secondo tocco e non il primo? Effettivamente se tocca prima con la sinistra (e quindi presumo fuori area) e rimbalza sulla destra (sulla linea d’area), il secondo tocco non va considerato “non punibile” e quindi mi devo limitare al primo tocco? Voglio dire, se non ci fosse stata la linea d’area da considerare, era fallo di mano per il primo o per il secondo tocco??

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché, nel caso di due falli commessi dallo stesso giocatore nell’immediatezza, si punisce il più grave, non quello avvenuto prima. Pertanto, in questo caso, il più grave è il secondo perché porta al calcio di rigore.

    • Alberto V
      Alberto V dice:

      Però il regolamento parla di fallo contemporaneo e non nell immediatezza…….

    • Alberto V
      Alberto V dice:

      Verissimo…..ma quello che intendevo dire è tutt’altro…..sono gli episodi che fanno giurisprudenza; per esempio solo ora è stato stabilito dal regolamento che se il portiere su di un “retropassaggio” (non è corretto definirlo cosi) compie una giocata maldestra (svirgolata…) potrà prendere il pallone con le mani.
      Anni fa (molti purtroppo) ne parlammo in sezione durante un R.O. di un caso simile e alla fine come sempre, (non io però) si tirò in ballo la solita regola 18.

      Quindi perché non ipotizzare in futuro che in un episodio come quello di Napoli, ovvero ipotesi di doppio tocco di mano non contemporaneo ma immediatamente successivo,( se si parla di centimetri con la tecnologia si può parlare anche di millesimi di secondo) debba essere considerato punibile il primo contatto ?

      E’ un ipotesi, però……..

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un’ipotesi.
      Ma, al momento, in caso di fischio successivo a due infrazioni (come in questo caso) si punisce quella più grave.
      E non lo trovo sbagliato.

  21. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Buon giorno,
    Ho una curiosità diversa sul rigore del Napoli, il fatto è accaduto nel recupero e la palla non è mai uscita, è stato quindi interrotto appositamente il gioco dopo un paio di minuti scarsi per poter usare il VAR. Se nel frattempo fosse scaduto il recupero cosa sarebbe successo? Il tempo di recupero da dove dovrebbe ripartire dal momento del fallo o da quello in cui viene sospeso il gioco?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Si sarebbe potuto ricorrere al VAR fino al momento in cui l’arbitro non avesse lasciato il campo di gioco (specifico: fino al momento in cui non avesse imboccato il tunnel per gli spogliatoi).

    • Giuseppe
      Giuseppe dice:

      Spero tanto di vederla prima o poi la scena di un arbitro che fischia un rigore a partita conclusa. possibilmente senza la mia squadra coinvolta. 😀

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      Perdonami se mi inserisco, ma la domanda è diversa ed è effettivamente interessante. I due minuti trascorsi tra il fallo e l’interruzione del gioco in effetti è come se non fossero mai stati disputati, dal momento che l’arbitro alla fine assegna il rigore. Sono cancellati, annullati. Quindi vanno rigiocati tutti. Dico bene? Il minutaggio riprende a partire dal momento del fallo (qualcuno lo calcola e lo segnala all’arbitro?). Se nel frattempo fosse scaduto il tempo, avrebbero dopo la ripresa del gioco giocato di nuovo quei due minuti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rigore battuto al 95esimo, partita finita al 96esimo, recupero concesso 4 minuti, allungato di due minuti.
      Francamente non riesco proprio a capire il senso di queste polemiche.

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      ?? Quale polemica? L’utente ti chiedeva da quando si sarebbe dovuto far ripartire il recupero, visti i due minuti trascorsi prima dell’interruzione (” Il tempo di recupero da dove dovrebbe ripartire dal momento del fallo o da quello in cui viene sospeso il gioco?”). Gli spiegavo, chiedendoti conferma, che i due minuti (in realtà circa 70 secondi) giocati di fatto spariscono, sono cancellati (tranne le sanzioni disciplinari, mi pare), quindi la partita dopo il rigore riprende a scorrere dal minuto in cui è avvenuto il fallo (a cui andrebbe sommato il tempo per battere il rigore, che è di nuovo parte della partita). I minuti di recupero assegnati erano 5, il fallo è avvenuto al 93esimo, il rigore è stato battuto al 99esimo, si è proseguito per i restanti minuti di recupero, quelli che separavano il minuto del fallo (92’43”) dalla fine del recupero prevista.

  22. Achille
    Achille dice:

    Ciao Luca, ma c’e un comunicato ufficiale o una qualsiasi pdf scaricabile dove risulta quello che ha detto Rizzoli?

  23. Matteo
    Matteo dice:

    Ciao Luca,
    grazie ancora per le precisazioni.
    Sull’episodio di Napoli ieri, da tifoso del Cagliari, le ho pensate davvero tutte. Oggi, a freddo, resta una questione che non riesco a capire comunque.
    Diamo per buono, e come poter fare il contrario, che ci sia questa tecnologia 3D, allora perché:
    – come giustamente scritto da te, spunta alla quartultima giornata, per lo meno mediaticamente?
    – nessuno può vedere le immagini come per i fuorigioco, nemmeno dopo più di 5 minuti dal fatto?
    – Chiffi non ha fermato il gioco al primo momento utile (palla nel frattempo uscita), visto che era consapevole che fosse in corso una review al VAR? Quei due minuti di distanza fanno tutta la differenza del mondo a livello di polemiche.
    Un appunto sulle dichiarazioni di Carli: non penso che con scienziato volesse essere offensivo, ma non sapendo neppure lui dell’esistenza del 3D ha usato questo termine per sottolineare come fosse impossibile capire se il braccio fosse dentro o fuori.
    Ultima domanda: un arbitro, nel dubbio, non potrebbe per tutela personale prima fischiare e poi, al limite, tornare indietro? Esattamente l’opposto di quello che avviene giustamente per il fuorigioco. Si eviterebbero così episodi come quello di ieri e come quello di Spal Fiorentina.
    Trovo comunque le parole di Rizzoli fuori luogo e tempo e atte a creare ancora più confusione. Ci vorrebbe chiarezza, e la chiarezza porta trasparenza.
    Grazie ancora per il tuo servizio, dovrebbe essere l’Aia a farlo 😀
    Buona giornata!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – per le grandi pecche dell’AIA che è rimasta al medioevo sulla comunicazione e che affida alla stessa a persone che non ne sono minimamente capaci;
      – sarebbe da introdurre anche la trasmissione di tali immagini, concordo;
      – il pallone non è mai uscito dal campo, anche io avevo avuto questa percezione ma ti assicuro che si è trattato di un’errore di percezione perché hanno mandato un paio di replay col pallone in gioco.

      No, su Carli è un’obiezione che non accetto: scienziato è un’accezione utilizzata in tono dispregiativo, non nascondiamo pure gli errori comunicativi chiari. Quella frase è inaccettabile.

      No, è chiara direttiva quella di arbitrare come se il VAR non esistesse.

      Secondo me il problema non è Rizzoli ma il fatto che non può fare tutto lui: lui deve essere designatore e tecnico, stop. La comunicazione deve essere compito di altri ma ti assicuro che, in questo momento, non c’è una persona che abbia le qualità per comunicare in modo decente, tralasciando i social dell’associazione che sono una roba deprimente.

      Sì, dovrebbe essere l’AIA a farlo.
      Ma invece di ringraziarmi mi rompono le balle…

    • Matteo
      Matteo dice:

      Grazie per la risposta e chapeau per la chiusura. Guardando alla FA, spesso è successo che addirittura l’arbitro sia andato a spiegare nel postpartita una decisione controversa. Spero, ma dubito che accadrà, che un giorno succeda anche da noi.

    • Tenco
      Tenco dice:

      Luca perché dici che ti ‘rompono le balle’…??
      L’AIA ti ha detto che non apprezza questo blog o ti ha mandato qualche diffida per caso..??
      Sarebbe un peccato,
      Tenco

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non si permetterebbero mai di comunicare direttamente.
      Diciamo che, appena possono, parlano male del blog e di me.
      Ma non mi preoccupo, sono solo una cinquantina di mediocri persone le cui opinioni mi interessano quanto l’ultima puntata di Beautiful…

  24. Luca Ferrara
    Luca Ferrara dice:

    Grazie Luca come sempre. Una domanda: se, come dice Rizzoli, è oggettivo che la palla sia in area, perché è stato necessario che l’arbitro andasse al Var a rivederlo? Secondo te è andato per vedere la punibilità del fallo di mano? Grazie e saluti da un ex-collega

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché l’arbitro doveva valutare il tocco di mano che, come ben sai, non è scelta che possa competere al VAR. Il VAR ha accertato la posizione del pallone, l’arbitro doveva valutare il contatto.
      Non avrebbe dovuto vedere le immagini solo nel caso avesse fischiato calcio di punizione dal limite: in quel caso la valutazione sul tocco ci sarebbe già stata ed il rigore sarebbe stata il risultato di una mera rilevazione.

  25. Marco
    Marco dice:

    Ciao Luca.
    Si sta prendendo una piega che fa solo danni a uno strumento eccellente.
    Prendo atto di quello che dice Rizzoli ma adesso basta confusione.
    Per sdrammatizzare: hai visto dell’arbitro nella MLS USA che ha usato il VAR per rivedere un’azione nella quale aveva lui stesso disturbato un’azione da cui è nato un goal e dopo la VAR review l’ha annullato?
    Spero davvero sia un fake, altrimenti siamo alla VAR creativa.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sulla confusione sono d’accordo ma, indirettamente, è colpa dell’AIA: non si può lasciare che ogni leggenda metropolitana diventa una certezza per la mancanza di comunicazione di un’associazione. Hai presente che danni ha creato il continuo chiacchiericcio senza senso su danno procurato, ultimo uomo ed altre amenità del genere?
      Sull’episodio americano non so nulla, mi informo.

  26. MICHELE PACIELLO
    MICHELE PACIELLO dice:

    Ciao Luca. Vorrei porti una questione sul gol del Cagliari: l’azione parte da un vantaggio concesso da Chiffi al Napoli dopo un fallo subito da Hysaj. Vantaggio che poi non si è concretizzato e, anzi, ha portato al gol dei rossoblu. Può intervenire il Var in questo caso fino all’annullamento del gol? Un episodio simile, se la memoria non m’inganna, capitò in un Atalanta-Juventus. Magari la fattispecie è diversa, o magari è passato troppo tempo dal fallo subito dall’albanese. Grazie (se vorrai) per il chiarimento.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, perché è iniziata una nuova azione ed il vantaggio non poteva essere più oggetto di review.
      Atalanta-Juventus fu completamente differente: il pallone era in possesso della Juventus e vi rimase fino alla rete di Mandzukic.

  27. Luc
    Luc dice:

    Buongiorno,

    solo una puntualizzazione sul caso del rigore in Napoli-Cagliari: io credo che la “on field review” da parte di Chiffi, si sia resa necessaria per valutare l’eventuale punibilità del tocco di mano di Cacciatore…la verifica dell’arbitro si è lungamente protratta solo per accertare questa fattispecie. Stando, infatti, a quanto affermato da Rizzoli, il VAR ha rilevato con certezza assoluta il fatto che l’irregolarità presunta sia avvenuta all’interno dell’area di rigore.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, chiaro: non è una rilevazione ma una valutazione che spetta solo all’arbitro. Quel che è stato rilevato dal VAR è solo la posizione del pallone al momento del contatto, se fosse stato individuato fuori area non sarebbe stata possibile la chiamata alla review.

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