Dal gol di Douglas Costa al rigore di Icardi: tutti gli episodi dell’ottava giornata tra moviola e VAR

La premessa è d’obbligo: giornata estremamente positiva per i nostri arbitri, aiutati a non sbagliare dall’ausilio della VAR, spesso intervenuta per confermare “silenziosamente” le decisioni assunte in campo. Nelle gare di cartello solo un “on field review” a Torino, peraltro decisivo non ai fini del risultato ma per il disinnesco delle polemiche che ne sarebbero seguite. Partiamo proprio da qui, prima gara in calendario dell’ottava giornata.

Juventus – Lazio 1 – 2

Tre episodi che, senza aiuto tecnologico, avrebbero innescato infinite polemiche.
Al minuto 23 Douglas Costa porta in vantaggio la Juventus al termine di un’azione piuttosto confusa in area laziale. In un primo momento pareva evidente il fuorigioco del centrocampista bianconero mentre, al contrario, è doveroso evidenziare la perfetta valutazione dell’assistente Manganelli:

gol Douglas Costa

In posizione laterale, infatti, è Bastos della Lazio a tenere in gioco Douglas Costa. Nulla da obiettare sulla regolarità della rete, in questo caso non ci sono nemmeno i problemi di prospettiva che hanno portato all’erronea concessione della rete a Kean in Torino-Verona: il piede di Bastos è più vicino alla linea di fondo rispetto al piede destro del giocatore bianconero.

Minuto 52: lancio filtrante per Immobile che sfugge alla marcatura di Chiellini, anticipa Buffon che lo tocca sul piede destro.
Per togliere ogni dubbio questo è calcio di rigore. Nulla conta che Immobile accentui la caduta: trovatemi un attaccante, di qualsiasi squadra, che in area di rigore faccia di tutto per rimanere in piedi. E’ certamente un brutto “vizio” ma non possiamo accusare Immobile di essere un simulatore, perlomeno non in questo caso.
L’eccezione che ho sentito in più occasioni riguarda il fatto che sarebbe Immobile a cercare Buffon e non Buffon ad andare a contatto con Immobile.
Vediamo la sequenza:
Posizione iniziale Buffon Posizione finale Buffon

Prendiamo come punto di riferimento il dischetto del calcio di rigore.
Appare evidente che Buffon corra di gran carriera verso Immobile che prosegue semplicemente nella sua traiettoria, anticipa il portiere per poi subire il contatto sul piede destro:

Rigore Immobile Juve Lazio

Il contatto punito è senza alcun dubbio quello tra il piede destro di Immobile ed il ginocchio sinistro di Buffon.
Non vi è alcuna incertezza, inoltre, che Buffon tenti in ogni modo di evitare il contatto, d’altronde siamo di fronte al più grande portiere degli ultimi 20 anni e con un’esperienza superiore a chiunque: egli stesso è consapevole che, una volta allungato il pallone da parte dell’attaccante, il successivo contatto non potrà che essere irregolare, portando all’assegnazione del rigore.
Una nota su Buffon punito con il cartellino giallo: fino ad un anno e mezzo fa la decisione corretta sarebbe stata l’espulsione per chiara occasione da rete. La depenalizzazione in area di rigore di contatti del genere ha eliminato (per fortuna!) la tripla sanzione (espulsione, calcio di rigore e squalifica per la gara successiva). Perfetta, dunque, la decisione di Mazzoleni, autore di una prestazione maiuscola sebbene sia dovuto ricorrere alla VAR per l’ultimo episodio.

Ma c’è una spiegazione che lo giustifica.

Minuto 95: Bernardeschi recupera un pallone mal rilanciato dalla Lazio, Patric tenta di recuperare correndo incontro all’attaccante della Juventus ed entrando in contatto con lo stesso. Mazzoleni non interviene e lascia proseguire. Nei secondi successivi si accende una mischia di giocatori che l’arbitro riesce a contenere con buonissima personalità. Questi pochi attimi consentono ai VAR di rivedere velocemente le immagini, cogliendo ciò che tutti avevamo notato tranne l’arbitro.

Perchè Mazzoleni non ha fischiato?
E’ da escludere che possa aver ritenuto preponderante il tocco sul pallone di Patric: in occasioni del genere il contatto col pallone è pressoché marginale

Contatto Patric Bernardeschi

Il fallo è netto, basterebbe il contatto a peso morto tra il corpo di Patric e le gambe di Bernardeschi. A togliere ogni dubbio la gamba destra del difensore della Lazio, altissima ed evidentemente atta ad impedire che l’avversario possa continuare la corsa.

Il problema di Mazzoleni è dovuto alla sua visuale dell’azione: non vede nulla. Lo si nota dal movimento della testa per non perdere il contatto visivo con l’azione: prima sposta la testa a sinistra poi a destra per cercare di osservare l’azione ma non ci riesce per la posizione di Caicedo:

Mazzoleni guarda a destra guarda a sinistra Rigore VAR Juventus Lazio

Senza VAR si sarebbero aperte infinite discussioni sulla buona fede di Mazzoleni, la tecnologia ha potuto evitare una settimana di polemiche dato che, al bar, non interessa capire per quale motivo l’arbitro fosse impossibilitato a decidere su un episodio che non poteva aver visto con certezza per una dinamica di campo.

Roma – Napoli 0 – 1

Un solo episodio, ininfluente per il risultato.
Nell’area della Roma entrano in contatto Fazio e Mertens:

Pestone Fazio Mertens Roma Napoli

Sono onesto: non mi sono accorto di nulla in presa diretta fino al momento in cui la regia ha proposto le immagini strette dei piedi di Fazio e Mertens.
Questo episodio è, come facile intuire, meritevole di calcio di rigore: intervento imprudente di Fazio che calpesta involontariamente il piede di Mertens provocandone la caduta.
Impossibile per Rocchi vederlo, episodio che solo ed esclusivamente la televisione poteva individuare.
Perché Banti non interviene col VAR?
Probabilmente perché anche in cabina hanno visto le immagini solo in un momento successivo, quando le abbiamo viste noi da casa, pertanto dopo che il gioco era già ripreso. E non possiamo nemmeno incolpare Banti di non aver visto in diretta qualcosa di particolare proprio perché tutti noi ci siamo persi il reale motivo della caduta, valutandola come conseguenza di un normale contrasto di gioco.

Una postilla su Rocchi: tornava a Roma dopo quasi 3 anni, conseguenza di quel famoso Juventus-Roma del quale si è parlato per settimane. Una lontananza dall’Olimpico senza alcun senso: va bene “proteggere” l’arbitro per qualche tempo ma 3 anni sono decisamente ingiustificabili. Benissimo Rizzoli (che si sta dimostrando designatore di grande qualità) che ha colto l’opportunità per riproporre appena possibile il nostro arbitro da mondiale a Roma, il quale lo ha ripagato con una prestazione eccezionale: pulito tecnicamente, presente a livello fisico, preciso sul lato disciplinare, impeccabile nell’ascendente sui calciatori. Prova pienamente superata da parte di Rocchi, sempre più consapevole delle sue enormi qualità.

Inter – Milan 3 – 2

Un solo episodio, anche in questo caso, ma decisivo.
Al minuto 92, su un’azione piuttosto innocua da calcio d’angolo, con pallone deviato verso il fondo, Tagliavento fischia un calcio di rigore a favore dell’Inter sorprendendo un po’ tutti, telecronisti compresi.

Il motivo di tale sorpresa è che tutti siamo abituati da sempre a lotte greco-romane in area di rigore e che l’attenzione si focalizza su eventuali trattenute solo DOPO la conclusione dell’azione.

Nel caso specifico Tagliavento, da grande arbitro qual è, assume una decisione fondamentale senza far alcun conto sulla VAR: non attende l’esito della rivisitazione dei colleghi, non opera alcuna “on field review”, non mostra alcun dubbio ma indica immediatamente il dischetto.

Calcio di rigore indiscutibile, come indiscutibile la sciocchezza di Rodriguez che trattiene D’Ambrosio il quale non avrebbe avuto alcuna possibilità di deviare in rete il pallone, ormai lontano:

Inizio contatto Rodriguez D'Ambrosio Fine contatto Rodriguez D'Ambrosio

Trattenuta che inizia sulla deviazione di testa in area e che prosegue anche dopo il passaggio del pallone. Da evidenziare la posizione perfetta di Tagliavento: visuale completamente libera, posizione statica (la migliore per valutare contatti e trattenute).

I frame successivi consegnano agli archivi una decisione di grande qualità e mezzo punto in più per l’arbitro, peraltro autore di una prestazione molto positiva:

Rigore Inter

Qualche piccola imperfezione disciplinare durante la gara ma nulla di penalizzante: è pur sempre il derby di Milano, non certo un’amichevole estiva.

Cagliari – Genoa 2 – 3

Considero Massa un arbitro di grandissimo talento, dotato qualità eccelse che, se ben curate, lo porteranno ai livelli che oggi occupano Orsato, Rocchi e Tagliavento.

Ieri, però, mi ha lasciato molto perplesso sulla decisione di assegnare il calcio di rigore al Cagliari per il tocco di braccio di Veloso su calcio d’angolo.

E’ una dinamica che, senza review, avrebbe potuto giustificare l’assegnazione del rigore. In presenza di immagini diventa più complesso comprendere la scelta finale:

Deviazione difensore Genoa Tocco Veloso involontario

Sul calcio d’angolo Veloso ha il braccio sinistro molto aperto verso il centro del campo ma ciò non implica un’azione irregolare: non è vietato tenere le braccia larghe. Un suo compagno di squadra devia col piede sinistro il pallone che schizza sul braccio di Veloso. Il tocco c’è ma non può mai essere ritenuto volontario.

Due i motivi:
– Veloso tenta in ogni modo di evitare il contatto, proprio accorgendosi del fatto che il pallone stia andando in direzione del suo braccio
– è il pallone che si muove verso il braccio e non il contrario.

Nonostante Massa abbia rivisto l’episodio al monitor, decide di assegnare il calcio di rigore: decisione incomprensibile.

Nel complesso un’ottima giornata di campionato, in particolare tre ottime direzioni nei tre incontri diretti tra le prime 6 in classifica.

In attesa di Napoli-Inter, sfida tra la prima e la seconda in classifica, gara che andrà ad Orsato nel caso in cui riuscisse a recuperare dall’infortunio (ipotesi remota). In caso contrario la scelta si focalizzerà su un solo nome plausibile: Banti, con la possibile sorpresa (a cui non credo molto) di Irrati.

12 commenti
  1. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Preciso Come sempre Luca il lunedì è davvero un piacere leggere il tuo articolo. Ti volevo fare una domanda su Fabbri ho notato che già 4 volte è stato alla var soprattutto in una partita importante come juve Lazio mentre tre volte è stato un arbitro mi sembra che abbiamo il primo arbitro che si sta specializzando come var Rizzoli si fida molto di lui come var cosa ne pensi ?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Fabbri è certamente un arbitro interessante in prospettiva ma che, in questo inizio di stagione, non sta brillando. E’ nelle mani migliori possibili, cioè quelle di Rizzoli, che sarà in grado di renderlo da promessa a risorsa del futuro. Almeno così mi auguro…

  2. Giovanni
    Giovanni dice:

    Bene. La VAR e’ lungi dall’essere perfetta ma se ne vedono gia’ i molti benefici. Sara’ difficile tornare indietro.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Impossibile tornare indietro.
      Oggi si parla di Milan in crisi, di Juventus in difficoltà e di Napoli senza limiti.
      Senza VAR, oggi, si sarebbe parlato di rigori non concessi e decisioni dubbie. Un passo avanti gigantesco.

  3. Massimo
    Massimo dice:

    E sull’episodio VAR di Bologna-Spal nessun commento? A parte i 3 minuti che sono stati necessari, un’ulteriore conferma di come il VAR disinneschi le polemiche.

I commenti sono chiusi.