Recuperi 26esima giornata: serata perfetta per Guida, Meli e Carbone nel surreale ambiente dello Stadium

Nota personale.
Ho trovato molto interessante ascoltare (se possibile, come a Genova o ad Udine) i suoni del campo (e spero che qualcuno abbia seguito il mio consiglio): sentire quel che si dice in campo, la voce degli allenatori (Juric a Genova, per esempio, non è stato in silenzio mai ma sempre per sostenere e guidare i suoi calciatori), il dialogo di Valeri al VAR (ci torneremo).
Devo, però, evidenziare un particolare: il silenzio assordante degli spalti ha restituito solo una piccola parte di quelli che sono i “rumori” normali di una partita di calcio.
I calciatori hanno tenuto un comportamento esemplare su tutti i campi, protestando pochissimo perché sapevano perfettamente che ogni parola avrebbe potuto essere ascoltata (e l’espulsione di Padelli dalla panchina a Torino ne è una dimostrazione palese).
Ieri, nelle cinque gare disputate, 16 ammonizioni totali (media 3,2) e nessuna per proteste.
Bene così ma vi posso assicurare che, da questo punto di vista, la normalità è ben diversa.

Parma – SPAL 0-1, arbitro Pairetto

Direzione di gara che mi ha convinto poco in generale, in particolare ha lasciato molto perplessi la scelta decisiva per il risultato.

Due gli episodi da rivedere.

Al 56esimo minuto proteste della SPAL per un contatto in area di rigore tra Valoti e Iacoponi:

Il fallo appare abbastanza evidente.
Iacoponi tenta di intervenire goffamente sul pallone che viene controllato con la spalla dal calciatore della SPAL:

Iacoponi non sfiora nemmeno il pallone (e sarebbe stato ben difficile riuscirci) colpendo Valoti sul fianco sinistro.
Pairetto, incredibilmente, fischia fallo di mano in attacco al giocatore della SPAL, come vediamo dall’immagine:

Lunghissimo check da parte del VAR Di Paolo che, ovviamente, non poteva in alcun modo sostenere la decisione di Pairetto: le immagini sono chiarissime ed abbiamo l’assoluta certezza che l’arbitro ha visto qualcosa che non è mai accaduto.
Alla fine, però, Di Paolo individua con eccellente attenzione un fuorigioco in partenza di Petagna sul primo passaggio:

Nulla da eccepire anche sulla decisione finale: per quanto sia abbastanza particolare come scelta, sarebbe stato complesso confermare quanto sanzionato in campo (fallo di mano in attacco) e riprendere con un calcio di punizione diretto.
Alla fine Pairetto assegna il giusto calcio di punizione indiretto alla difesa, correggendo il suo errore:

Nel caso in cui non fosse stata rilevata la posizione irregolare di Petagna nella medesima APP, praticamente certa sarebbe stata la “on field review” per l’eventuale concessione di un calcio di rigore.

Al 66esimo minuto l’episodio decisivo della gara.
La SPAL conquista un calcio di rigore per un presunto fallo di Bruno Alves su Valoti:

Il fallo (molto presunto) è tutto nell’immagine seguente:

Un leggerissimo contatto tra il piede destro del capitano del Parma e la gamba destra di Valoti: un po’ poco per poter assegnare il calcio di rigore.
Ma poniamo che questo contatto sia punibile.
Dopo circa un minuto Di Paolo richiama Pairetto alla “on field review” per rivedere l’azione ed un possibile tocco di mano di Valoti prima del “fallo”:


Pairetto, dopo aver rivisto l’episodio più volte e da diverse angolazioni, rientra sul terreno di gioco e conferma il calcio di rigore.
Decisione incomprensibile.
Ormai sappiamo che un qualsiasi tocco di mano, per quanto involontario e non atto ad occupare un volume corporeo maggiore, deve essere punito se porta ad una rete od al procurarsi un’opportunità di segnare una rete (come un rigore).
Il tocco di braccio (destro) di Valoti è evidente, il rigore è definibile quantomeno come “misterioso”.

Milan – Genoa 1-2, arbitro Doveri

Partita correttissima (nessun ammonito), poche criticità per Doveri ed i suoi collaboratori.
Nulla di nuovo: continua la stagione pressoché impeccabile del romano che ha aggiunto a buone qualità tecniche una continuità sconosciuta fino ad un paio di anni orsono.

Un solo (piccolo) dubbio sulla rete del raddoppio del Genoa.
Su lancio in profondità di Cassata (che poi segnerà la rete) Pandev pare partire in fuorigioco:

Gabbia interviene di testa senza riuscire a liberare la propria metà campo, il pallone torna a Pandev che lo gioca alimentando l’azione d’attacco.
E’ una giocata che rimette in gioco Pandev?
No, è una deviazione che non cambia il possesso e che non ha alcuna valenza sulla valutazione della posizione regolare o meno di Pandev.

In realtà l’attaccante del Genoa era in posizione perfettamente regolare, tenuto in gioco da Romagnoli che, per un errore di movimento, si trovava disallineato di un paio di metri rispetto alla linea difensiva.
Rete regolare.

Udinese – Fiorentina 0-0, arbitro Fabbri

Partita tranquilla anche per il ravennate, alla ricerca di un nuovo rilancio dopo la disastrosa direzione di qualche mese fa tra Lazio e Juventus.
Avrà le sue opportunità, speriamo in questa stagione (ciò significherebbe non vedere il campionato interrotto a metà marzo).

Un solo episodio da rivedere.
Protesta della Fiorentina al minuto 19.
Su un calcio di punizione battuto da Badelj, Chiesa cade in area di rigore dopo un contatto con Mandragora:

Quello che vedete nelle due immagini è tutto quel che accade: Mandragora appoggia la mano destra sull’attaccante della Fiorentina che vola a terra.
Non c’è assolutamente nulla.
Apprezzabile che Chiesa, richiamato da Fabbri successivamente, ammetta che non ci fosse nulla di irregolare.

Sampdoria – Verona 2-1, arbitro Valeri

Per molti versi la gara più interessante della giornata.
Grazie alla mancanza dei commenti dei “telecronisti tifosi”, sul canale “originale” è stato possibile seguire tutta la partita con i soli rumori del campo.
Non me ne voglia il buon Nucera di Sky se oggi ho preferito optare per un sottofondo differente.

Al 59esimo minuto proteste del Verona per un contatto in area di rigore tra Zaccagni e Bereszynski:

Valeri, in posizione ideale (prossima immagine) lascia proseguire.
La decisione è corretta:

Un contatto c’è ma è assolutamente marginale.
Non solo: al momento del contatt(in)o Zaccagni appare già in caduta.
Piccola critica all’attaccante del Verona: tecnicamente non è affatto male ma ha la tendenza ad accentuare eccessivamente ogni minimo contrasto con gli avversari.

All’82esimo minuto l’episodio decisivo della gara.
Su un cross proveniente dalla fascia sinistra Ekdal finisce a terra dopo un duello aereo con Dawidowicz, lamentando un colpo al volto:

Valeri lascia proseguire ma, alla prima occasione utile (pallone uscito dal terreno di gioco) viene richiamato dal VAR Banti alla “on field review“:

Interessante quel che ha detto Valeri (intercettato casualmente dal microfono posizionato a centrocampo, grazie anche al timbro di voce del romano). Ovviamente non abbiamo potuto sentire quel che ha detto Banti.
Valeri dice subito “non ho visto niente“, frase che giustifica ampiamente il ricorso alla “on field review“: episodio sfuggito all’attenzione dell’arbitro e sul quale il VAR non poteva sorvolare, non essendoci stata alcuna valutazione dell’entità.
Dopodiché, non ancora pienamente convinto, Valeri dice a Banti: “fammi vedere un’inquadratura frontale“.
Proprio dopo questa richiesta Valeri si convince, torna sul terreno di gioco, assegna il calcio di rigore ed ammonisce il difensore del Verona per fallo imprudente.
Decisione corretta.
Dawidowicz, in fase di elevazione, allarga imprudentemente il braccio sinistro e con lo stesso colpisce al volto Ekdal.
Sicuramente non c’era volontà di compiere un’infrazione ma saltare in quel modo espone il difendente al rischio di commettere un fallo.

Al 94esimo minuto Valeri espelle il capitano della Sampdoria Linetty per un fallo a centrocampo su Zaccagni:

Zaccagni accentua molto il contatto, “saltando verso l’alto” dopo il colpo subito da Linetty.
Banti chiama nuovamente Valeri alla “on field review” per rivalutare la sanzione disciplinare.
Valeri, dopo aver rivisto l’azione, revoca il cartellino rosso e lo trasforma in ammonizione.
Anche in questo caso decisione finale corretta: gamba bassa, pestone sul piede destro, ginocchio piegato. Non c’era alcun elemento per poter considerare l’azione come fallo connotato da vigoria sproporzionata.

Juventus – Inter 2-0, arbitro Guida

Prestazione eccellente del campano che, dopo l’inciampo di Torino-Milan, è tornato ad offrire un rendimento impensabile fino a due anni fa.
Con lui due assoluti fuoriclasse come Meli e Carbone.
Con l’Europeo in dubbio, ogni discorso in merito appare quasi inutile ma una parentesi deve essere aperta: nel caso in cui l’AIA avesse prorogato di una stagione Rocchi, sarebbero stati entrambi convocati.
Con un solo arbitro (Orsato) è quasi certo che non ci saranno. Uno degli assistenti di Orsato, peraltro, sarà Manganelli che, però, potrebbe perdere l’appuntamento nel caso in cui l’Europeo dovesse essere rinviato alla prossima estate: è già in proroga, dovrebbe ottenerne una terza per poter essere convocato. Difficile.
Motivo per cui rimane una finestrella di speranza sia per Carbone che per Meli.
Vedremo.

Derby d’Italia importantissimo per la classifica ma, oggettivamente, in tono minore: le porte chiuse tolgono molto da questo punto di vista.
Abbiamo visto una partita molto corretta ma, soprattutto, molto blanda dal punto di vista fisico.
Normale, nulla che mi abbia sorpreso.

La prestazione di Guida è stata ottimale.
Manca un’ammonizione a Barella al 42esimo

per SPA (Cuadrado fermato a 35 metri dalla porta con parecchio spazio libero di fronte a sé) ma stiamo discutendo davvero di piccolezze.
Nonostante il silenzio dello Stadium, però, non lo abbiamo praticamente mai “sentito”: la grande qualità di Guida è quella di essere sempre controllato, di non lasciarsi mai andare ad atteggiamenti da protagonista.

Interessanti due episodi molto simili accaduti nei primi 11 minuti.

Al secondo minuto di gioco, proteste (blande) della Juventus per un presunto fallo di mano di Young su tentativo di cross di Douglas Costa dalla destra:

Guida lascia proseguire e nemmeno l’assistente Meli accenna a segnalare qualcosa:

Il tocco di mano c’è ma è esattamente questo: un tocco, non certo un fallo.
Al di là della distanza minima tra Douglas Costa e Young, il centrocampista dell’Inter tenta in ogni modo di ritrarre il braccio destro e colpisce il pallone tra mano e fianco.
In ogni caso non ha aumentato minimamente il volume corporeo, motivo per cui il check del VAR Mazzoleni è durato giusto qualche secondo.

All’11esimo minuto un episodio dinamicamente diverso ma concettualmente identico nell’area della Juventus.
Su cross dalla sinistra di Young, Bonucci salta verso il pallone e lo colpisce con il braccio sinistro:

Guida, in questa circostanza, non poteva che affidarsi al VAR: dalla sua posizione non poteva vedere nulla, coperto da un paio di calciatori davanti a Bonucci. Nei momenti immediatamente successivi i suoi gesti sono parsi più doverosi che convinti.
L’intuizione di non intervenire, in ogni caso, è corretta:

Così come nel caso di Young, il braccio sinistro di Bonucci non aumenta il volume corporeo. Impossibile intravvedere motivi di punibilità.

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36 commenti
  1. Luciano
    Luciano dice:

    Sig. Marelli le posso chiedere cosa s’intende con la seguente espressione:
    Fare “body check”.
    Termine che sento utilizzare spesso, soprattutto riguardante i difensori in area di rigore.
    Grazie tante,
    Luciano

  2. Diego G.
    Diego G. dice:

    Ciao Luca,
    una domanda dato che eri compagno di stanza di Mimmo Celi.
    Ma è vero che quando lui era alla CAN, a un certo punto ebbe un incidente con lo scooter che rischiò di fargli smettere di arbitrare?
    Per quanto tempo stette fermo?
    Grazie,
    Saluti cordiali

  3. Romeo
    Romeo dice:

    Ciao Luca,
    Avevi detto che gli arbitri inglesi erano ‘spariti’ dalla Champions.
    Però negli Ottavi abbiamo visto in campo ben due arbitri inglesi (Oliver e Taylor).
    Come le spieghi queste scelte di Rosetti che ti hanno un po’ contraddetto?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Negli ultimi due anni erano spariti dalla fase ad eliminazione diretta: sono dati di fatto.
      Mica ho scritto che sarebbero spariti per sempre… 😉

  4. Otto
    Otto dice:

    Buongiorno,
    so che non si parla della giornata in oggetto ma non saprei dove porre questo quesito. Ieri uno dei telecronisti di Valencia-Atalanta, pensando che Wass fosse già ammonito, pronosticava un’ espulsione del giocatore per un fallo durante l’ azione non appena il gioco si fosse fermato.
    La domanda è questa: esiste il vantaggio in caso di espulsione per doppia ammonizione? Perché secondo me il ” vantaggio” esiste solo nel caso in cui l’ arbitro non si ricordi che quel giocatore è già ammonito. In tutti gli altri casi deve interrompere il gioco nel momento stesso del fallo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, esiste ma non era questo il caso: il tackle di Wass non era nemmeno lontanamente da ammonizione.
      Per fare un esempio di doppia ammonizione con vantaggio basta tornare a Chelsea-Ajax 4-4 dell’ultimo turno del girone di Champions’.

  5. Nicoló
    Nicoló dice:

    Ciao Luca
    vado in off topic, non so se hai visto Valencia Atalanta, ma volevo chiederti come valuti la direzione di Hategan.
    Secondo me molto bene a parte la gestione di qualche fallo.
    Anche il secondo rigore era difficile da vedere ad occhio nudo bene il var a richiamarlo.
    Saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Molto, molto bene.
      E’ enormemente migliorato nell’ultima stagione.
      Sono sorpreso, in tutta franchezza.
      Il secondo rigore, in campo, è impossibile da vedere.

  6. Alessandro F-
    Alessandro F- dice:

    La notizia più bella della giornata è stata il poter ascoltare Valeri. Io continuo a dire che il futuro è questo: sentire live quello che dicono. Si, ci sarà qualcuno che dirà “hai visto? Parla così perchè è juventino/interista/genoano….”, ma per uno guasto ne curiamo 10…

    Dal punto di vista didattico, può essere che abbia cambiato la decisione su Linetty perchè ha colpito il giocatore con la gamba di richiamo, quella piegata? Se l’avesse preso con il piede della gamba distesa, sarebbe stato rosso confermato? Io credo che abbia cambiato decisione proprio perchè ha valutato male in quel senso (oltre al salto sceneggiato del veronese…)

  7. Matteo
    Matteo dice:

    Ciao Luca,
    Una domanda con riferimento a una partita che sicuramente hai visto: Clippers-Lakers. A circa 1.30 min dalla fine James si è visto fischiare fallo in difesa: fischio dell’arbitro e revisione video su un contatto (almeno a detta dei commentatori) non dubbio ma quantomeno interpretabile. Dopo la conferma della decisione presa in campo l’arbitro si avvicina ai commentatori americani immagino, correggimi se sbaglio, per spiegare le basi della propria decisione.
    Si può portare qualcosa di simile anche nel mondo del calcio (ovviamente contando tutte le differenze del caso, prima fra tutte il fatto che i cronisti NBA siano a bordo campo)?
    Dato che le interviste agli arbitri a fine partita sembra essere un passo troppo lungo, questa potrebbe essere una buona soluzione per provare a “calmare” il popolo di fronte alle decisioni che non sono bianco o nero ma che sono dubbie e interpretabili per loro natura stessa.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Negli Stati Uniti sono molto più avanti di noi su questo punto.
      E, soprattutto, c’è grande rispetto verso gli arbitri in generale, ad un livello che qui è impensabile.
      Te lo scrivo per esperienza diretta: è un mondo a parte.

  8. Raffaele Squizzato
    Raffaele Squizzato dice:

    Buonasera Luca. Una domanda: giusto il giallo a Brozovic per fallo su Matuidi? Per me poteva starci il rosso…

  9. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Ciao Luca

    Andro’ in controtendenza ma a me le porte chiuse non sono dispiaciute per nulla. Preferisco ascoltare i rumori del campo piuttosto che gli insulti beceri di tanti idioti.

    Anche dal punto di vista agonistico io non ho notato molte differenze, almeno in Juve Inter, con squadre che hanno fatto per buona parte della partita molto pressing alto che richiede livelli di sforzo molto sostenuti.

    Capisco che possa essere diverso per chi in effetti scende in campo, che sia arbitro o giocatori.

    Ciao e bentornato (probabilmente non per molto…)
    Giovanni

  10. Ermanno
    Ermanno dice:

    Ciao Luca,
    La sensazione è che Guida abbia studiato a fondo e nei particolari Rizzoli, e che cerchi di emularlo in tutto.
    E devo dire che ci riesce benissimo.
    Quando lo vedo arbitrare mi sembra di rivedere Rizzoli in campo.
    Tu cosa ne pensi?
    Grazie, un saluto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rizzoli aveva più talento e miglior capacità comunicativa.
      C’è ancora una gran differenza tra i due.
      Gli auguro di raggiungerlo, anche come risultati.
      Ma, in tutta franchezza, secondo me c’è un abisso tra i due.

  11. Daniele
    Daniele dice:

    Salve Luca,

    Riguardo il tuo commento su una eventuale deviazione o no di Gabbia nell’azione che poi porta al 0-2 il Genoa. Non capisco quale sia il tuo punto di vista. Nel caso Pandev fosse stato in posizione di fuorigioco, l’intervento di Gabbia a mio parere non può essere mai considerata deviazione, ma giocata a tutti gli effetti. Perciò il gioco sarebbe continuato. È quanto affermi anche tu nell’analisi del match? Perché sinceramente si fa fatica a capire il tuo punto di vista.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un episodio al limite.
      Secondo me è una deviazione, per altri una giocata.
      A mio parere, se fosse stato Pandev in fuorigioco, la rete avrebbe dovuto essere annullata.
      Ma siamo davvero al limite.

  12. FEDERICO PILIEGO
    FEDERICO PILIEGO dice:

    ciao Luca, felice del tuo ritorno. Desideravo una tua valutazione su Juve – Inter di ieri sera in cui, nel quadro di una partita sostanzialmente corretta, nei primi 60 minuti, in fase di ripartenza della Juventus, l’Inter commetteva sistematicamente fallo su Ronaldo (Skriniar e De Vrji) per poi riposizionarsi a difesa del forte. La domanda è: questi falli potevano essere valutati come falli tattici e passibili di ammonizioni? O, nel contesto di cui sopra, è stato giusto valutarli come normali falli di gioco? Grazie e bentornato 🙂

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sistematico mi pare eccessivo.
      Nel primo tempo sono stati fischiati 11 falli, di cui 4 su Ronaldo.
      Non ci sono stati falli passibili di cartellino giallo, nemmeno per SPA.

      Il fallo tattico NON ESISTE 😉

      Grazie a te.

    • Michele74
      Michele74 dice:

      Ciao Luca,
      Bentornato, è un piacere rileggerti, riguardo Skriniar anche io “a pelle” l’avrei ammonito prima per i falli ripetuti su Ronaldo, forse la memoria mi inganna, ma ricordo 3 falli a distanza di tempo ravvicinata tutti uguali, Ronaldo riceve palla spalle alla porta a centrocampo e Skriniar lo “tampona” per non farlo girare.
      Poi magari il regolamento nemmeno cita i falli ripetuti.
      Per il resto poco da dire e concordo con la tua analisi degli episodi

  13. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno, Luca. Credi che la prestazione di Pairetto sia stata condizionata dall’incertezza sul fare giocare o meno Parma – Spal? Come si fa a gestire queste situazioni in cui la concentrazione può venir meno? Ciao

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non si è aspettano sei ore ma solo sessanta minuti.
      Se un arbitro di Serie A non sapesse gestire un’ora di ritardo sarebbe ben grave 😉
      Ciao.

  14. Alessandro
    Alessandro dice:

    Breve storia triste: Pairetto fischia un rigore inesistente; pochissimi secondi dopo, Pairetto dice sicuro ai giocatori “il var ha confermato la scelta!”; Pairetto viene richiamato da di Paolo (che per la prima volta dall’inizio della stagione aveva fatto la cosa giusta); Pairetto va al monitor palesemente scocciato; Pairetto conferma un rigore inesistente. La difficoltà della partita era veramente ridotta: se non si riesce a gestire nemmeno questa dopo 3 anni di serie A, non si può continuare ad arbitrare a quei livelli, mi spiace. Nessuno mette in dubbio i sacrifici fatti per arrivare nella massima serie, ma non bastano per giustificare la permanenza in can A, se le prestazioni offerte sono queste.

  15. Alessio
    Alessio dice:

    Una curiosità, l’espulsione di Padelli rientra in quella casistica che diceva in suo articolo, cioè senza pubblico frasi che gli arbitri non sentono sono invece ben udibili e per questo vengono sanzionate?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Esatto.
      E ti posso dire che il motivo dell’espulsione è esattamente il medesimo che mi costrinse ad espellere Calaiò dalla panchina nel 2007 in Napoli-Piacenza 😀

  16. Giorgio A
    Giorgio A dice:

    Grazie Luca ho due curiosità sulle “porte chiuse”.
    1) Hai detto di avere arbitrato una volta a porte chiuse (ad Ascoli se ricordo bene in serie B) e non ti è piaciuto. Ma dal punto di vista “tecnico” non è più facile per un arbitro gestire la gara senza il boato che in ogni stadio c’è “per ogni contatto” da parte del pubblico di casa? Ieri Guida (in grande forma) mi è sembrato davvero eccellente. Io giocatori stessi, in questo contesto, mi sembrano memo portati alle proteste.
    2) Ieri ho ascoltato l’audio dal campo di Samp-Verona… a un certo punto si è udita un’imprecazione blasfema di Juric (… Cane!) tanto che mi sembra sia stato richiamato dal quarto uomo. Perché non è stato preso alcun provvedimento disciplinare? Giulio Donati ha preso 1 giornata la settimana scorsa

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – No, era Napoli-Piacenza in Serie B il 10 febbraio 2007 (ad Ascoli mi ruppi una gamba, e mi piacque ancor meno…). Sicuramente è più facile, non tanto tecnicamente ma a livello disciplinare perché i calciatori sono più “controllati” perché sanno che si sente veramente tutto in uno stadio vuoto;
      2 – Sicuro che abbia bestemmiato? Ho ascoltato tutta la gara e non me ne sono accorto.

    • Giorgio
      Giorgio dice:

      Juric non ha bestemmiato, ha solo imprecato usando la parola “porco”. Il quarto uomo lo ha richiamato dicendogli di stare attento poiché potrebbe essere frainteso. Mossa efficace, visto che non è più ricapitato.

  17. Emmeci
    Emmeci dice:

    Buongiorno Luca,
    da interista ieri Guida è stato veramente impeccabile, non so se la mancanza di pubblico gli ha dato più serenità (mancando fischi e proteste che possono accentuare episodi) ma è sembrato in controllo della gara dal 1° al 94°.
    Ho solo una domanda: Skriniar nel 2° tempo è stato ammonito per aver atterrato Ronaldo che l’aveva saltato accentrandosi. Il fallo è molto simile a quello di De Ligt su Lautaro fischiato nel 1° tempo, dove però l’olandese non è stato “punito” con il giallo. Volevo sapere se da regolamento questo tipo di fallo (atterrare un giocatore che si è liberato per il tiro al limite dell’area) è da giallo o se per Skriniar ha fatto la somma di tutti i falli commessi in precedenza.
    Grazie e buon inizio settimana!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Skriniar, ieri sera, è stato abbastanza “falloso”, l’ammonizione ci stava sia per SPA che per somma di infrazioni.
      Guida è stato certamente favorito dall’assenza di pubblico (credo che chiunque si sia accorto della carica agonistica “anestetizzata” almeno parzialmente) ma è anche vero che sta vivendo un periodo di forma straordinario.
      Ciao.

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