21esima giornata: il problema fuorigioco/VAR durerà fino a quando non avremo tecnologia tridimensionale

Giornata contraddistinta dal (per ora) irrisolto problema sul fuorigioco: il VAR è dirimente o no?
Inutile la premessa ma la scrivo ugualmente: esprimere un’opinione netta in merito agli episodi di ieri è esercizio che lascio alle persone che riescono ad avere sempre certezze. Li invidio molto.

Atalanta – Napoli 0-1, arbitro Orsato

Prima gara della giornata e subito tante, tantissime discussioni sulla rete della vittoria del Napoli. Episodio che farà discutere anche nei prossimi giorni, ponendo in secondo piano (ahimé) una direzione eccelsa di Orsato,tornato ai suoi livelli dopo una parentesi non eccezionale durata un mesetto scarso. Orsato totalmente ritrovato (il primo a gioirne è Rizzoli; il secondo il sottoscritto).

Al minuto 65 Callejon lancia il pallone a Mertens che controlla e realizza il gol che risulterà decisivo:

rete Mertens 65esimo

Questo il fermo immagine più corretto. Non mi soffermo nemmeno su altre immagini proposte perché è impossibile individuare il momento esatto in cui il pallone si muove in conseguenza del tocco di Callejon: basta un frame precedente od un frame successivo per cambiare totalmente la percezione visiva della posizione di Mertens. In alcuni casi sono stati proposti fermo immagine con il pallone già “staccato” dal piede di Callejon, ciò che assomiglia molto più ad un fake che ad un approfondimento della fattispecie.

In questo caso torniamo al solito, vecchio adagio: mancando un’elaborazione tridimensionale, è impossibile essere certi della posizione di partenza di Mertens.
Personalmente, non avendo i poteri di taluni e le certezze di tal altri, mi limito a ricordare il concetto centrale alla base della decisione assunta in questa circostanza: in mancanza di immagini che eliminino qualsiasi dubbio sulla posizione di fuorigioco o meno, la decisione del campo non deve essere modificata.
In questo caso possiamo ipotizzare sulla regolarità o meno della posizione: chi VUOLE vedere il fuorigioco, vedrà il fuorigioco; chi NON VUOLE vedere il fuorigioco, non vedrà il fuorigioco. Da parte mia, considerando velocità, momento del tocco di Callejon, posizione di partenza, prospettiva, posizione della telecamera, non riesco ad avere alcuna certezza in merito.
Detto ciò, mi affido alla valutazione di Tegoni la cui decisione è stata (giustamente) avallata perché anche davanti ai monitor non può esistere certezza sulla posizione di Mertens.

Lo stesso concetto vale per la rete annullata ad Hamsik al 92esimo:

gol annullato Hamsik 92esimo gol annullato Hamsik 92esimo con linea

Fuorigioco? Posizione regolare?
Siamo nella stessa, identica situazione precedente, con una differenza: in questo caso la telecamera è (quasi) perfettamente allineata, naturalmente solo per caso dato che si tratta di angolo di ripresa fissa. Nonostante ciò, l’assoluta certezza che Hamsik sia in posizione regolare non riesco ad averla: la spalla è oltre la linea dello scarpino del difensore in basso? Oppure è leggermente avanti?
Non ne ho idea ed è per questo che, anche in campo, è corretto avallare la scelta assunta da Tegoni che, a differenza dell’episodio precedente, ha alzato la bandierina (dopo la segnatura della rete) per segnalare la posizione di fuorigioco.

Per quanto mi riguarda potete discuterne quanto volete. Da parte mia non ho alcuna sicurezza, esattamente come non ne avevo per Napoli-Milan, quando venne assegnata la rete di Insigne: in quella occasione NON HO MAI affermato che la rete fosse irregolare o meno ma che, in mancanza di certezze visive, avrebbe dovuto essere avallata la scelta dell’assistente Costanzo (qui l’approfondimento).
Anche allora affermai quanto sostengo oggi: le certezze non mi appartengono, soprattutto per fattispecie così complesse e con la mancanza di qualche elemento tecnologico:

Napoli Milan

Solo la tridimensionalità potrà aiutare in modo definitivo (naturale una tridimensionalità certificata, non qualche tentativo casereccio): ci arriveremo ma dovremo pazientare ancora qualche tempo. Si spera qualche mese ma non escludo che sarà necessario almeno un annetto.

Bologna – Benevento 3-0, arbitro Abbattista (CAN B)

Un solo episodio da segnalare ma che, personalmente, mi lascia parecchi dubbi.
Al minuto 73 il Bologna trova la rete del raddoppio con un colpo di testa del difensore De Maio su calcio di punizione battuto dalla fascia sinistra:

Bologna, gol convalidato 73esimo Mbaye De Maio posizione iniziale

Il dubbio nasce dalla posizione di Mbaye al centro dell’area perché, dopo il calcio di punizione, lo stesso calciatore prova ad intervenire sul pallone al centro dell’area:

Bologna, gol convalidato 73esimo Mbaye

Posizione regolare? Posizione irregolare? In caso di posizione irregolare doveva essere considerato come partecipante attivamente al gioco e come “impattante” sui difensori nelle sue immediate vicinanze?

Come possiamo apprezzare dal primo fermo immagine, è difficile individuare Mbaye, completamente coperto dai calciatori del Benevento. Appare, dunque, complesso ipotizzare una posizione irregolare tanto che l’assistente Schenone non segnala assolutamente nulla, reputando la dinamica priva di criticità.

Quel che accade successivamente mi lascia molto perplesso:

perché Abbattista va a vedere il monitor

Per quale motivo Abbattista si porta al monitor per effettuare la “on field review“?
Posto che non è nei suoi poteri valutare o meno una posizione di fuorigioco (trattandosi di semplice RILEVAZIONE non è consentita una valutazione soggettiva), può aver esclusivamente controllato che Mbaye abbia impattato con i difensori del Benevento, rendendo punibile la sua posizione di partenza.
Il problema nasce dalla prima immagine: sapendo che una posizione sul filo dei millimetri non può essere oggetto di review dell’arbitro, l’azione di Mbaye non avrebbe potuto essere rivista dato che Schenone l’ha ritenuta regolare.
A mio parere è stata errata la scelta di “on field review” perché utilizzata per un episodio non da protocollo o, perlomeno, al di fuori dell’interpretazione corrente del protocollo.

Verona – Crotone 0-3, arbitro Rocchi

Gara che, sulla carta, si presentava come particolarmente tesa per la classifica delle due squadre e che non ha deluso le “attese”. Tanti episodi per Rocchi che, alla fine, porta a conclusione un’altra gran prestazione.

Al terzo minuto il Crotone trova il vantaggio con una splendida esecuzione su calcio piazzato di Barberis. Punizione originata da un contrasto irregolare di Zuculini.
Perché ne parlo?
Più che altro come fonte di curiosità, per evidenziare nuovamente (ed a scopo puramente didattico) quanto espresso dopo l’ormai celeberrima sfida tra Juventus e Torino in Coppa Italia, con l’altrettanto discusso contrasto tra Acquah e Khedira (qui il testo completo sul derby di Coppa).
Nel caso specifico Zuculini interviene in tackle sull’avversario colpendo nettamente il pallone:

Fallo Zuculini 1

E’ dunque un errore di Rocchi l’assegnazione del calcio di punizione a favore del Crotone?
Assolutamente no dato che, nell’immediatezza, Zuculini travolge anche l’avversario:

Fallo Zuculini 2

Calcio di punizione diretto senza alcuna sanzione disciplinare: siamo infatti di fronte ad un fallo negligente e che, per la bassa velocità di impatto, rimane ben lontano dall’essere imprudente. Dinamica diversa ma concetto identico a quello espresso per il derby di Coppa.

Al minuto 24, il Verona colpisce un palo e, subito dopo, registriamo proteste per un tocco di mano da parte del giocatore del Crotone Trotta:

tocco di mano difensore Crotone 23esimo Trotta

In tutta franchezza, anche live, questo contatto mi è apparso del tutto fortuito, conseguenza della veloce carambola tra il palo della porta ed il giocatore del Crotone.
La scelta di Rocchi, dunque, pareva assolutamente legittima: impossibile valutare come punibile questo contatto che, concettualmente, è identico ad un ipotetico rimpallo tra giocatori. In questo caso il palo è semplicemente un oggetto su cui il pallone rimpalla prima di finire sul braccio di Trotta.
Il motivo per cui Tagliavento (VAR) abbia chiamato Rocchi mi risulta abbastanza difficile da comprendere: una chiamata al monitor a bordo campo presuppone che Tagliavento abbia ritenuto questo episodio come un chiaro errore. Sinceramente, ed al di là della stima tecnica mai nascosta per l’arbitro ternano, non posso credere che abbia anche solo potuto ipotizzare una punibilità del tocco di Trotta. Credo, al contrario, che abbia consigliato a Rocchi la review più per consentire allo stesso di spazzar via ogni eventuale dubbio (che non mi pare avesse, peraltro) che per effettiva necessità.

Una precisazione: non si pensi che questa review sia conseguenza della decisione di Rizzoli di rivedere ogni tocco di mano. Non è così per un semplicissimo motivo (che ribadisco): Rizzoli NON HA MAI affermato che ogni tocco di mano debba essere rivisto, ha detto che ogni episodio come quello di Crotone o Cagliari andrà rivisto. Questo episodio non ha NULLA in comune con i due citati, sia per dinamica che per conseguenze. Quello di Verona non è mai calcio di rigore.

Al minuto 61, col Verona già sotto di due reti, Zuculini contrasta in questo modo il giocatore Benali:

Espulsione Zuculini 61esimo 2 Espulsione Zuculini 61esimo 3

Non c’è veramente niente da eccepire: rosso indiscutibile.
Il punto è un altro (e permettetemi una vena molto critica): sono sufficienti due giornate di squalifica per un calciatore che entra in questo modo nei confronti di un collega?
A mio parere queste follie andrebbero punite con squalifiche a tempo perché oggi Benali è tornato a casa con due gambe per una pura casualità. Gesto indecente, inqualificabile in terza categoria ed ancor più deprecabile in un contesto professionistico.

Lazio – Chievo 5-1, arbitro Abisso

Due episodi da approfondire.
Al minuto 46 (primo di recupero della prima prima frazione) Abisso fischia un calcio di rigore a favore del Chievo per un contatto tra Lulic e Stepinski:

Rigore revocato 45esimo posizione piedi

La dinamica live ben illustra come sia difficile decifrare episodi del genere e quanto il VAR possa essere dirimente, decisiva, fondamentale per non incorrere in abbagli.
In presa diretta la sensazione è stata che Lulic calpestasse il piede dell’avversario, causando un calcio di rigore non certo clamoroso ma giustificabile.
Rivedendo anche solo questa immagine, il replay ci consegna una realtà totalmente differente: non è Lulic a calpestare il piede di Stepinski ma esattamente il contrario.
Ciò che viene confermato dalla ripresa della telecamera posizionata dietro la porta della Lazio:

Rigore revocato 45esimo posizione piedi 3 Lulic Stepinski

Giusta la “on field review” (siamo di fronte ad un errore dell’arbitro ma conseguente ad una valutazione soggettiva), corretto revocare il calcio di rigore erroneamente assegnato.
Mi rimane il dubbio sulla ripresa del gioco. Abisso ha optato per la propria rimessa, non avrei disdegnato un calcio di punizione indiretto a favore della difesa ed il cartellino giallo per Stepinski poiché siamo di fronte ad una chiarissima simulazione. Questa fattispecie è una delle rare eccezioni del protocollo in merito ai cartellini gialli: a seguito di un rigore errato e dopo review, è nei poteri dell’arbitro sanzionare col cartellino giallo un calciatore che abbia palesemente simulato, come in questo caso.

Al minuto 68 seconda rete personale di Milinkovic Savic (giocatore sempre più straordinario, un fuoriclasse assoluto a parere del sottoscritto), partito sul filo del fuorigioco:

Gol Milinkovic Savic 70esimo

Torniamo al punto di partenza: è regolare o meno la posizione di partenza?
Impossibile, ancora una volta, avere certezze. Non essendoci certezze non può che venir confermata la decisione assunta in campo dall’assistente Zappatore che, nell’immediato, ha concesso la rete. Anche in questo caso, nulla da obiettare: posizione impossibile da decifrare, annullare sarebbe stato un errore. Nel caso in cui Zappatore avesse alzato la bandierina, la rete non sarebbe stata concessa, avallando anche in quel caso la scelta dell’assistente.

Ribadisco: il concetto è molto semplice, diventa difficile di fronte a chi vuol vedere quel che vuole vedere.

Cagliari – Milan 1-2, arbitro Guida

Ottima direzione del campano, molto deciso in una gara parecchio complessa dal punto di vista disciplinare.
Al minuto 34 Guida assegna un calcio di rigore a favore del Milan per un contrasto giudicato irregolare tra Kalinic e Ceppitelli:

Rigore su Kalinic di Ceppitelli 34esimo Rigore su Kalinic di Ceppitelli 34esimo 2

Da apprezzare, in particolare, la posizione di Guida: solitamente non bisogna mai trovarsi in quella posizione, troppo rischiosa perché non è certo impossibile che il pallone giunga proprio in quella zona. Nonostante ciò è proprio questo rischio che consente all’arbitro di poter vedere con certezza il contatto irregolare del difensore che colpisce sulla gamba l’attaccante del Milan che aveva in precedenza controllato il pallone portandolo fuori dalla portata del difensore.
Bene anche i tempi del silent check, si sono persi solo una quarantina di secondi tra la decisione assunta e la battuta del rigore.

Al minuto 42 l’episodio decisivo.
Calabria si impossessa del pallone al limite dell’area e lo calcia verso la porta del Cagliari, trovando una deviazione. Kalinic controlla il pallone e lo porge a Kessie che può realizzare la seconda rete personale di sinistro.
I dubbi nascono osservando la posizione di Kalinic:

Posizione Kalinic su tiro Calabria 42esimo

Regolare? Fuorigioco?
Ancora una volta siamo sul filo. L’assistente Di Vuolo non segnala nulla, lascia proseguire l’azione e non alza la bandierina nemmeno dopo la segnatura della rete.
Torniamo nuovamente all’inizio: per quanto possa esserci la sensazione di fuorigioco, siamo sicuri che la testa del difensore non sia più vicina alla linea di porta rispetto alla gamba dell’attaccante? Può sembrare facile la risposta ma non fatevi ingannare: è veramente impossibile essere certi della reale posizione di Kalinic al momento del tiro (il mio fermo immagine è impreciso e me ne dolgo ma non cambia di una virgola il concetto).

Anche in questa circostanza, è corretto assegnare la rete: in mancanza di certezze assolute, deve essere avallata la scelta dell’assistente. Se Di Vuolo avesse segnalato la posizione irregolare, la rete non avrebbe dovuto essere assegnata, sempre per conseguenza del concetto più volte ripetuto.

Inter – Roma 1-1, arbitro Massa

Partita ben diretta dall’ancor giovane ligure, sempre più sicuro dei suoi mezzi: ne beneficiano le sue direzioni, connotate da una crescente fiducia che si riflettono in un’altissima accettazione da parte dei calciatori.

Un paio di episodi, peraltro abbastanza marginali.

Al minuto 39 contatto tra Miranda e Florenzi in area interista:

Miranda su Florenzi

Miranda corre un rischio trattenendo leggermente l’avversario per la maglia.
Mi trova d’accordo la scelta di Damato di non intervenire: trattenuta leggerissima e caduta di Florenzi totalmente fuori luogo, difficilmente credibile il cedimento repentino delle gambe a fronte di una breve trattenuta sul petto. Ribadisco la mia posizione in merito: il calcio di rigore è una “roba seria“, questa ricerca di rigorini mi irrita non poco.

Al minuto 59 contatto tra Santon ed El Shaarawy:

Santon su El Shaarawy 61esimo Santon su El Shaarawy 61esimo 2

Episodio interessante perché, in caso di sanzione tecnica, sarebbe stata automatica l’espulsione del difensore per DOGSO poiché El Shaarawy avrebbe avuto campo aperto verso la porta difesa da Handanovic.
Siamo al limite: Santon è furbo, allarga il braccio ma non colpisce l’avversario, semplicemente si appoggia (e concordo con l’opinione di Lele Adani, commentatore straordinario) senza commettere fallo ma con una gran dose di “mestiere”. Giusto, a mio parere, lasciar correre.
Una curiosità: i VAR avrebbero potuto intervenire nel caso avessero ritenuto irregolare l’azione dato che la stessa avrebbe portato al cartellino rosso (fattispecie prevista dal protocollo). Evidentemente anche i VAR hanno ritenuto corretto o nei limiti il contrasto.

63 commenti
  1. Mirko Bergamini
    Mirko Bergamini dice:

    Gentile sig. Marelli, la seguo da ormai quasi un anno e trovo i suoi interventi sempre puntuali e molto utili anche a livello personale per la mia carriera (ancora agli inizi) da arbitro. Lei, ormai in ogni articolo, ripete (giustamente) che per la valutazione del fuorigioco necessitiamo di una tecnologia tridimensionale non ancora disponibile: cosa ne pensa quindi, della “grande invenzione” del sior Caressa a Sky che ha affermato, più o meno con queste parole, che sono riusciti a ricostruire tridimensionalmente il gol di Mertens e che quindi hanno trovato la soluzione alla fatidica domanda fuorigioco o no?

  2. Nicola
    Nicola dice:

    Luca secondo me Orsato è più forte di rocchi. Perché va Rocchi ai mondiali invece di Orsato

  3. simone
    simone dice:

    Salve Sig. Marelli,
    trovo sempre particolarmente interessanti i suoi commenti perchè permettono a ogni appassionato di capire certe dinamiche tecniche che spesso non sono così facili da comprendere.

    Tralasciando i giudizi su episodi di difficile valutazione (come i tanti casi di fuorigioco al limite che si sono visti in questa giornata di campionato), mi permetto di farle una domanda:
    sull’episodio Santon-El Shaarawy, Lei definisce corretta la decisione dell’arbitro di lasciar proseguire. Premettendo che concordo con Lei, ma questo episodio non Le ricorda il fallo di Lichtsteiner su Papu Gomez in Atalanta-Juve dove si è invece considerato falloso l’azione dello svizzero??

    Per dinamica mi sembra molto simile, se non che l’allargamento del braccio dello svizzero viene accentuato visivamente anche per la differenza di altezza che aveva nei confronti di Gomez, cosa che avrebbe fatto lo stesso anche Santon se si fosse trovato nella medesima situazione con sempre un Papu Gomez, ad esempio.

    Quindi… episodi di questo tipo come dovrebbero essere valutati in maniera uniforme, al fine di evitare una disparità di valutazione che non credo sia di aiuto a nessuno.

    La ringrazio e la saluto.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      no, sono episodi completamente differenti per dinamica e per posizionamento dei calciatori (e non mi riferisco all’aspetto geografico): sono entrambi in corsa, non c’è un colpo ma un contrasto, entrambi i calciatori cercano di intervenire sul pallone. Ripeto per l’ennesima volta: evitiamo questi commenti sull’altezza. Se al posto di Gomez ci fosse stato Kareem Abdul Jabbar, quest’ultimo avrebbe subito una gomitata nelle parti basse ma comunque fallosa (negligente, cioè non passibile di ammonizione).

      Essendo episodi totalmente differenti, cade la sua ultima eccezione.

      Saluti a Lei.

  4. Raffaele Squizzato
    Raffaele Squizzato dice:

    Buonasera Luca. Nel titolo di questo tuo commento, come sempre ben articolato ed argomentato, parli di tecnologia tridimensionale: è un qualcosa che già esiste, ma che per il momento non è applicabile al calcio? Oppure è allo studio? O ancora ci si sta già lavorando? Se si, conosci i tempi che ancora necessitano per la realizzazione e la messa in opera del progetto? Grazie…

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      No, ancora non esiste. La stanno studiando un paio di università ma risultati concreti ancora non se ne vedono. Ci vuole un po’ di pazienza, non è per nulla un sistema facile da approntare. Ma ce la faranno.

      Tempi: difficile esserne certi. E’ un sistema di grande complessità (ricordiamoci che stiamo parlando di figure in movimento, non immobili), potrebbero essere necessari mesi oppure anni, impossibile sbilanciarsi.

  5. Giovanni
    Giovanni dice:

    Annullare il gol di Mertens sarrebbe stato un errore, se anche con le immagini restano molti dubbi, alla fine credo che il Napoli comunque abbia meritato la partita concordo con Lei che le situazioni di rigore e di fuorigioco sono su due pianeti diversi, il gol di Mertens sarebbe stato gol anche senza il VAR

  6. Alberto
    Alberto dice:

    A proposito di magliette…..come mai a Bergamo al sole di mezzogiorno di gennaio il Napoli è sceso in campo con la maglia azzurra mentre nei giovanissimi si guarda il colore del nastro adesivo dei calzettoni?

  7. Riccardo
    Riccardo dice:

    ma se la tecnologia ancora non può dare risposte certe, non sarebbe stato meglio NON prevedere l’applicazione del VAR sul fuorigioco?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Direi di no perché ci sono stati casi di reti annullate in fuorigioco. Così come è accaduto di non concedere rigori (esempio: Torino-Atalanta) per posizioni di FG in partenza.
      La tecnologia non offre certezze (per ora) sul fuorigioco ma è senz’altro utile.

  8. Alessio
    Alessio dice:

    Ieri c’è stata totale uniformità nella valutazione dei fuorigioco, avallando sempre la decisione del guardalinee. Il problema è che le polemiche nascono da quel Napoli-Milan, convalidare il gol di Insigne é stato un gravissimo errore di cui paghiamo le conseguenze a mesi di distanza.
    Mi piacerebbe vedere gli arbitri tirare fuori molti più cartellini gialli per simulazione, specialmente nel campionato italiano si vedono un’infinità di sceneggiate in area di rigore (ma non solo). Se si continua a non punirli i giocatori continueranno a provarci, tanto prima o poi ti va bene e ottieni qualcosa.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Che sia stato un errore, nessun dubbio: doveva essere avallata la scelta dell’assistente Costanzo. Ma ricordiamoci che siamo in piena fase di sperimentazione, qualche errore di applicazione è più che normale. Negare gli effetti positivi del VAR è discussione surreale. Che poi si paghino oggi le conseguenze di quell’episodio non mi trova affatto d’accordo.
      Sulle simulazioni sono d’accordo.

  9. Emanuele
    Emanuele dice:

    Buongiorno,
    mi scusi ma che vuole dire quando scrive che “è impossibile individuare il momento esatto in cui il pallone si muove in conseguenza del tocco di Callejon”? Non mi pare che Callejon sia coperto da altri giocatori…

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Non è questo il concetto: c’è un momento in cui Callejon tocca il pallone, nel frame successivo il pallone è ancora attaccato al piede ma forse si è mosso, in quello dopo il pallone è staccato (e questo frame è totalmente errato dato che cambia del tutto la valutazione). Anche a campo aperto è quasi impossibile isolare il momento perfetto nel quale il pallone viene toccato e si muove per effetto del tocco, ciò che rende impossibile avere certezze sul momento di rilevazione del fuorigioco.

  10. umberto comin
    umberto comin dice:

    Caro Marelli, apprezzo il suo sforzo di obiettività, ma lo ritengo sprecato perché credo sia ormai evidente a tutti che è la “regola” del fuorigioco che è fasulla. Così come non si può ritenere attendibile una “scala di rischio” numerica al 4° decimale (= grande oggettività) se si basa la valutazione su “sensazioni soggettive” con elevata variabilità interosservatore (= grande soggettività). Trovo errata soprattutto questa fase del ragionamento: visto che il “fermo immagine” non è in grado di avere una valore assoluto, allora affidiamoci al giudizio soggettivo dell’assistente che ovviamente ha una affidabilità ancora inferiore. Spero che questa incertezza di giudizio anche utilizzando mezzi sofisticati faccia capire a chi di dovere che devono essere modificati non il singolo giudizio, ma i criteri di giudizio. Così come il “rigore”, anche il fuorigioco è “roba seria” e non può essere affidato al caso. Il tutto partendo da un concetto: il fuorigioco deve punire l’attaccante che cerca di acquisire un vantaggio illegittimo, non deve premiare la furbizia ostruzionistica del difensore. Concludendo: basta con “piedini”, spalline”, “testine”; torniamo ad una regola del tipo: “busto dell’attaccante chiaramente oltre quello del difensore”. Questa a mio avviso è la campagna da sostenere se non si vuole che si continuino ad assegnare o annullare gol (e campionati?) affidandosi al puro caso. La mia non è una critica a lei; anzi apprezzo molto lo sforzo che sta compiendo, ma vorrei che fosse rivolto a obiettivi più concreti. Cordiali saluti. Umberto.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ma non è affatto affidato al caso: semplicemente, in caso di incertezze, si conferma la decisione assunta live, come accade in TUTTI gli sport. Sul rigore è tutt’altro discorso, dato che si tratta di valutazione e non di rilevazione come sul fuorigioco: siamo su due ambiti che non hanno nulla in comune.

    • Francesco
      Francesco dice:

      Vorrei effettivamente capire quando è fuorigioco o almeno quali sono le parti del corpo per cui dover fischiare il fuorigioco,e mi spiego. In una difesa alta, che lavora per mettere in fuorigioco gli attaccanti,spesso i difensori nel salire verso il centrocampo il busto sarà direzionato in avanti e quindi verso il centrocampo,al contrario l’attaccante avrà il busto direzionato verso la porta avversaria, quindi visti di profilo formeranno quasi una Y ,per cui a mio modesto avviso dovrebbero essere i piedi ad indicarmi l’allineamento tra il difensore e l’attaccante non certo le spalle,in caso contrario l’attaccante sarà quasi sempre in fuorigioco è un fatto incontrovertibile. Gradirei una risposta chiara.

  11. marco
    marco dice:

    Egr.Sig. Marelli come lei sa da alcuni giorni è attivo il sistema di segnalazione delle fake news.Se lei non provvede a correggere la sua valutazione sul gol irregolare di Mertens mi vedrò costretto a segnalarla alla polizia postale.E’ inutile che cercate mille ghirigori, si tratta di un gol irregolare, di poco ma lo è.
    Quindi o corregge oppure segnalo.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Segnali pure.
      Da parte mia Le assicuro che sto ridendo di gusto, che salverò questa schermata e che la pubblicherò sui social: mi parrebbe veramente egoistico ridere da solo per un commento che è ai limiti della comica involontaria.

      Segnali segnali.

    • marco
      marco dice:

      c’èpoco da ridere, le fake news valgono anche per lo sport non solo per la politica.
      Corregga anche il giudizio su Milan-Cagliari visto che persino a mediaset(la tv del padrone) dicono chiaramente(col frame giusto quello che lei non è stato capace di postare) che si tratta di fuorigioco.
      Se lei non è in grado di valutare questi fuorigioco che sono netti, 1 cm o un metro sempre fuorigioco è, forse è meglio se chiude il blog.

      http://www.premiumsporthd.it/serie-a/foto/cagliari-milan-kalinic-in-fuorigioco-sul-secondo-gol-di-kessie-2018_3798.shtml

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Speravo che fosse uno scherzo (di pessimo gusto) ma credo che Lei abbia bisogno di rilassarsi un attimo. Respiri profondamente, chiuda gli occhi e pensi a qualcosa di bello.
      Fatto?
      Ecco, se apre gli occhi e continuerà a pensare quel che ha scritto, cominci a preoccuparsi. Ma seriamente…

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Io credo che Lei sia un caso umano da rispettare.
      Mi ha scritto dei commenti surreali di cui, fino ad ora, ho tenuto conto solo per divertirmi un po’.

      Ora, però, basta: questo blog è, per me, un divertimento attraverso il quale coltivare la mia enorme passione arbitrale.
      Non sono mai volgare su questo blog ma mi concedo un’eccezione: non me ne frega un beatissimo cazzo di quel che pensa gente che ha aperto il regolamento per l’ultima volta nel 1997. Segua chi Le pare, continui a farsi pugnette davanti a chi la pensa come Lei, continui pure a non vivere. Perché, caro il mio signore, scrivere certe puttanate significa non avere la minima idea di quel che possa essere una vita normale. Sotto sotto mi auguro che Lei sia un quattordicenne in preda alle prime caldane adolescenziali, se avesse un’età superiore ai 18 anni ci sarebbe molto di cui preoccuparsi.

      Questa, chiaramente, è l’ultima volta che Le rispondo, Le ho già concesso eccessiva importanza. Ho preso nota dei Suoi IP e, ovviamente, non avrà più accesso al blog.

      La saluto con un abbraccione.

      P.S.: gli altri suoi commenti sono stati cancellati. Questo è il mio blog, non un luogo adatto a Lei: qui si discute civilmente, Lei è fuori luogo.

    • riccardo
      riccardo dice:

      Io ringrazierei chi valuta con obiettività eventi che certa stampa, o tv, cerca di indirizzare per interessi “politici”. Se non si sente d’accordo può evitare di leggere e di intervenire. E poi fake news è sinonimo di notizia falsa e, al limite, la valutazione su un’Azione di gioco può essere classificata come tendenziosa.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Lascia perdere, Riccardo, con certa gente non c’è nemmeno la possibilità di parlare seriamente.
      Ed infatti non lo sto facendo, tempo perso 😉

    • Fabio
      Fabio dice:

      Marco, non ci stai facendo una bella figura. Se hai voglia di polemizzare ad ogni costo, vai su twitter che è pieno di discussioni fatte apposta per i faziosi e rancorosi come te.
      Questo blog è uno dei pochi luoghi su Internet in cui si può SERENAMENTE discutere del difficile lavoro dell’arbitro e dei vari episodi che accadono ogni domenica, avvalendosi del paziente e disinteressato lavoro di chi lo cura. Turpiloquio e prepotenza sono fuori luogo in ogni contesto, ma in questo in particolare per mancanza stessa dei motivi che li potrebbero, come extrema ratio, giustificare.

  12. Michele
    Michele dice:

    Buongiorno dott. Marelli.
    Per quel che conta, sono d’accordo praticamente su tutto ma, se mi è permesso, due soli appunti:
    1. magari si usassero sempre toni così concilianti con gli errori (o presunti tali) degli arbitri. A differenza dell’episodio di cagliari juve che ha sollevato un bel polverone..aiuterebbe a vivere il calcio in maniera più serena e apprezzeremo molto di più un bellissimo sport spesso rovinato proprio da commenti beceri proprio dei commentatori e poi, a seguire, dei tifosi….
    2. Su Santon non sono proprio d’accordo o per lo meno allora dovremmo derubricare il fallo di Litchsteiner in Juve Atalanta (per me sono episodi molto simili e nel caso di Gomez lui accentua e la sua bassa statura inganna l’enfasi dell’episodio).
    Buona giornata

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      1 – Non da parte mia, non è parte del mio costume alzare i toni per un episodio che rimane pur sempre un episodio di sport. Discutibile quanto si vuole ma sempre e solo un episodio di sport;
      2 – Sono due episodi completamente differenti 😉

  13. Alessandro Martinez
    Alessandro Martinez dice:

    Mi scusi ma qui siamo al bue che da del cornuto all’asino! È lei che esprime sempre certezze granitiche sugli episodi, tipo quello di cagiari-juve, dove peraltro entrava in gioco l’intenzionalità del gesto di Bernardeschi Mentre qui la valutazione è oggettiva.. a me sta bene tutto accettiamo sempre la decisione dell’arbitro ma sempre!

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Rispondo per educazione.
      Porre sullo stesso piano l’episodio di Cagliari e quello di ieri è surreale.
      Glielo ripeto: studi il regolamento, si tolga la maglietta prima di commentare ed eviti giudizi sommari: nel commento ho scritto più volte di non avere certezze su questi episodi di fuorigioco mentre non ho avuto alcuna difficoltà ad esprimermi su calci di rigore. Forse sarebbe il caso di cominciare a capire che fuorigioco e calci di rigore sono due pianeti differenti nel medesimo sistema solare.

  14. Roberto
    Roberto dice:

    Riguardo la posizione di Mertens c’è un enorme problema però. Si rimanda giustamente alla decisione del guardalinee, tuttavia mi pare di aver capito che nel dubbio i guardalinee lascino correre. Se, come succede spesso, il guardalinee ha avuto l’impressione del fuorigioco, ma ha lasciato correre in attesa del var, ed il var non potendo giudicare rimanda alla non decisione del guardalinee mi pare ci sia un bel problema…

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Questa sta diventando una leggenda metropolitana. Basta vedere la medesima gara: al 92esimo lo stesso assistente ha segnalato la posizione irregolare di Hamsik in una dinamica praticamente identica.
      Insomma: non è vero che gli assistenti non segnalino più, non è assolutamente vero.

    • Roberto
      Roberto dice:

      Non mi pare tanto leggenda se lo stesso Rizzoli si è espresso in merito:
      …Direttiva apprezzata dagli allenatori. Che pure sul fuorigioco hanno chiesto un cambio di rotta, prontamente accolto dai dirigenti arbitrali. La questione ruotava sulle segnalazioni in ritardo degli assistenti persino in presenza di offside evidenti, un modus operandi avviato dopo lo sbaglio in Bologna-Torino (gioco fermato per un falso fuorigioco prima del gol dei granata e Var impossibilitata a intervenire). Due le direttive illustrate ieri da Rizzoli: si tornerà ad alzare la bandierina immediatamente in caso di offside evidente anche in presenza di chiara occasione da gol così da evitare possibili infortuni, scatti inutili oppure scontri di gioco; resterà la valutazione del campo quando sono in ballo i centimetri e la Var non ha immagini in linea

      http://www.fiorentina.it/var-numeri-positivi-ma-su-mani-e-fuorigioco-si-cambia/

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Esattamente ciò che è successo, sono scomparse per la gran parte le segnalazioni in ritardo ingiustificate ed in presenza di FG evidenti che non necessitavano di ritardi nel sollevare la bandierina.
      Ma i casi esaminati oggi non erano e non sono fattispecie di chiara evidenza ma, al contrario, episodi estremi sui quali è corretto non segnalare nulla.

    • Roberto
      Roberto dice:

      Ho letto il suo articolo sul problema del “chiaro” errore e condivido pienamente la proposta della sostituzione del “chiaro” con “probabile”. In maniera proporzionata ci troviamo nello stesso campo: cosa vuol dire evidente? Perchè fino alla precisazione di pochi giorni fa di Rizzoli alcuni guardalinee non hanno ritenuto di alzare la bandierina pure in casi “evidenti”? Secondo me perchè per loro non era così evidente, altrimenti avrebbero alzato.

    • Roberto
      Roberto dice:

      Mi esce forbidden, forse qualche carattere.
      Riprovo a pezzi.
      Ho fatto arbitro e soprattutto guardalinee a livello dilettanti (non figc) e conosco abbastanza bene il “problema” dell’inseguire la linea dell’ultimo difensore guardando “contemporaneamente” la palla.

    • Roberto
      Roberto dice:

      (tra virgolette perchè dimostrato da uno studio inglese di qualche anno fa impossibile, lo spostamento degli occhi richiede almeno un decimo di secondo). Da questo punto di vista, e soprattutto nel caso in cui l’elaborazione delle immagini in prospettiva sarà migliorata (ma già ora mi pare sufficiente) bisognerà lasciar decidere alla macchina, un po come avviene per il gol-non gol. E’ per questo motivo che mi pare “strana” la sequenza di “non decisioni” nel caso esaminato. Bastava si dicesse: Var valuta regolare, non il Var ha margine di tot cm e si lascia la decisione presa dal guardalinee. Proprio perchè comunque una immagine ferma, anche se ricostruita in prospettiva, è sempre meglio di due occhi in corsa che hanno un difetto di un decimo di secondo.
      Spero di essere stato chiaro.

  15. Alessandro Nicotra
    Alessandro Nicotra dice:

    Buongiorno, come sempre analisi perfetta. Il problema del fuorigioco resterà sempre, la mia personale opinione è che nel dubbio, quindi quando è questione di cm, bisogna lasciare correre sempre. Quando poi sarà disponibile una tecnologia che segnali senza ombra di dubbio la posizione regolare o meno allora sarà giusto usarla. Ho visto per intero Atalanta-Napoli ed Inter-Roma e devo dire che sono state arbitrate bene e senza avere la sensazione, da tifoso o spettatore, di un arbitraggio a senso unico, che non è dato dai rigori ma da falli simili fischiati da una parte e dall’altra no, cartellini dati ad una squadra ed all’altra no. Questo mi fa enormemente piacere

    • Giovanni R
      Giovanni R dice:

      Attenzione a non confondere. “Nel dubbio” e “questione di cm” non sono sinonimi. Vi possono essere situazioni in cui sebbene sia una questione di cm non vi e’ un ragionevole dubbio. Ad esempio con giocatori molto vicini ben allineati, etc…Convalidare quei goal sarebbe un errore.

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