DOGSO: sembra un insulto ma è un concetto base del regolamento. Che pochi conoscono adeguatamente…

DOGSO, ovvero quando la forma cambia più della sostanza
Il 2016 è stato un anno molto importante per l’evoluzione del calcio, infatti sono state introdotte numerose modifiche al Regolamento del Giuoco del Calcio da parte dell’IFAB (International Football Association Board), che è l’organismo internazionale che si occupa di definire, appunto, le regole del nostro tanto amato gioco.

Tra le novità introdotte, c’è stato un importante cambiamento sul “fallo da ultimo uomo”. Molti Arbitri a questo punto stanno già storcendo il naso per l’utilizzo di un linguaggio non tecnico, bensì popolare, ma la volontà è proprio quella di spiegare perché e come è cambiato il Regolamento rispetto a questa particolare infrazione.

La volontà, come spiega il Direttore Tecnico dell’IFAB David Elleray, è quella di avvicinare le Regole a ciò che il calcio vuole, e questo cambiamento è puro frutto di questa volontà.

Si parte infatti dalla decisione di eliminare la famosa “tripla sanzione”, ovvero il calcio di rigore, l’espulsione e la squalifica per la gara successiva, che subiva il calciatore (di norma il portiere) che, nella propria area di rigore, commetteva un fallo tale da negare alla squadra avversaria la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete.

Si è passati quindi dalla definizione di Condotta Gravemente Sleale (CGS) al Deny an Obvious Goal Scoring Opportunity (DOGSO), ma, all’atto pratico, non cambia assolutamente nulla, visto che in entrambi i casi si parla di negare una evidente opportunità di segnare una rete.

Come possiamo vedere dal seguente schema che riporta la versione precedente e quella attuale:

DOGSO 1

il Regolamento è cambiato solo per quanto riguarda l’aspetto disciplinare (quale cartellino merita il calciatore che commette fallo), soltanto quando il fallo è commesso all’interno della propria area di rigore. Tutti gli altri casi sono rimasti invariati.

Perché allora c’è ancora tanta confusione, anche tra gli Arbitri?

Un po’ perché il termine inglese la fa sembrare una questione diversa, un po’ perché nell’attuale Regolamento non c’è più una lunga spiegazione su cosa voglia dire Condotta Gravemente Sleale che era presente solo nella versione italiana, nella guida pratica AIA.

La mancanza di tale spiegazione è un problema più di forma che di sostanza, poiché il sunto di quel paragrafo era che la Condotta Gravemente Sleale significava, in pratica, negare una evidente opportunità di segnare una rete.

Il modo di considerare i criteri di valutazione di una evidente opportunità di segnare una rete non cambiano, ovvero le basi da cui partire per decidere se è un… fallo da ultimo uomo, sono sempre le stesse! Quindi sia la distanza dalla porta, sia la direzione dell’azione, sia la probabilità del possesso del pallone, sia il numero di difendenti che possono intervenire, restano criteri validi oggi come allora per capire se ci troviamo in presenza di una cosiddetta “chiara occasione da gol”.

Quindi cosa è realmente rimasto invariato e cosa è cambiato?

Rifacendomi a quanto detto da Alfredo Trentalange, responsabile del Settore Tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri, intervenuto all’incontro tecnico del 19 agosto 2016 sulle novità introdotte dall’IFAB, possiamo semplicemente dire che:

Resta sempre cartellino ROSSO quando, per interrompere una evidente opportunità di segnare una rete:

– il fallo avviene al di fuori dell’area di rigore
– il fallo è una condotta violenta o un grave fallo di gioco,
– un calciatore commette un fallo di mano
– un calciatore trattiene, spinge o tira l’avversario
– un calciatore commette fallo non tentando di giocare il pallone o quando non ha la possibilità, nel contrastare l’avversario, di giocare il pallone

In questi casi era ROSSO prima ed è ROSSO adesso.

Ciò che cambia è la decisione disciplinare sulla tipica azione da tripla sanzione, ovvero se il portiere in uscita, all’interno della propria area di rigore, cercando di colpire il pallone, nega una evidente opportunità di segnare una rete all’avversario travolgendolo con un intervento non violento. A quel punto si fischia accordando il Calcio di Rigore e, invece del ROSSO, si deve dare il GIALLO.

Dato l’esempio, occupiamoci quindi della spiegazione, che abbraccia anche casi in cui non è direttamente coinvolto il portiere, infatti la nuova formulazione in pratica dice che quando un calciatore commette un fallo all’interno della propria area di rigore, nel fare un “genuino” tentativo di giocare il pallone, negando così un’evidente opportunità di segnare una rete deve essere dato un calcio di rigore (come in passato) e il provvedimento disciplinare è l’AMMONIZIONE(non più l’espulsione come in passato).

Cosa significa “genuino”? Significa che il calciatore (o il portiere) cerca lealmente di contendere il pallone. Ricordiamoci che ciò è valido solo nella propria area di rigore!

Nello schema seguente vediamo riassunto il processo decisionale:

DOGSO schema

Concludo questa disamina lasciandovi qualche interessante video esplicativo di falli che negano evidenti occasioni da rete, in modo da fissare meglio il concetto.

Partiamo con alcuni casi per cui è invariata la sanzione disciplinare tra l’anno scorso e quest’anno:

– spinta in area: ROSSO l’anno scorso, ROSSO quest’anno

https://vimeo.com/album/4089856/video/178485100

– fallo di mano in area: ROSSO l’anno scorso, ROSSO quest’anno

https://www.youtube.com/watch?v=tDpx9GGH79I&feature=youtu.be&t=197

– intervento genuino del difendente fuori area: ROSSO l’anno scorso, ROSSO quest’anno

https://www.goalscout.com/video/bruno-alves-stende-carlos-bacca-in-zona-goal-espulsione-diretta-34074/

– intervento non genuino del portiere in area: ROSSO l’anno scorso, ROSSO quest’anno

https://www.goalscout.com/video/julio-cesar-stende-in-area-palacio-rigore-per-il-genoa-10241/

– intervento non genuino dell’attaccante in area: ROSSO l’anno scorso, ROSSO quest’anno (nessun dubbio: il difendente non ha alcuna possibilità di raggiungere il pallone)

https://www.youtube.com/watch?v=aHzLgrW3tQs

Passiamo ora ad un paio di esempi in cui è diversa la sanzione disciplinare tra l’anno scorso e quest’anno:

– intervento genuino del difendente in area: ROSSO l’anno scorso, GIALLO quest’anno

https://vimeo.com/album/4089856/video/178475750

– intervento genuino del portiere in area: ROSSO l’anno scorso, GIALLO quest’anno

https://vimeo.com/175742009

Concludiamo con un caso esemplificativo della reale difficoltà che ha l’applicazione della nuova formulazione del Regolamento, ovvero il classico caso border-line (letteralmente in questo caso…):

– inervento “genuino”

https://vimeo.com/album/4089856/video/179881317

L’anno scorso questo intervento “genuino” era sicuramente da ROSSO, ma quest’anno? Beh… se giudicate che il fallo sia stato commesso fuori area è da ROSSO, se lo giudicate commesso in area è da GIALLO!

Massimo Max Dotto
(Pagina Facebook: https://www.facebook.com/maxdotto)

2 commenti

I commenti sono chiusi.