Tocchi / falli di mano, seconda parte: aumento del volume corporeo, pallone inatteso, mano / braccio che si muove verso il pallone

Dopo aver affrontato il tema della posizione naturale od innaturale delle mani/braccia in funzione dell’assegnazione o meno di un calcio di rigore

seconda parte relativa alla disciplina così come enunciata ed interpretata dagli arbitri (pubblicazione programmata per il 15 luglio 2020, ore 9.00):

Una precisazione.
Come da immagine di copertina, è presente anche la spiegazione della differenza (enorme, peraltro…) tra l’episodio di Bastoni in Inter-Torino ed il controllo di braccio di Callejon in Roma-Napoli (rigore giustamente assegnato dopo consulto col VAR: potete trovare l’approfondimento completo clickando qui.

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25 commenti
  1. Fabio
    Fabio dice:

    Mi avevi “promesso” che avrei compreso la differenza tra i tocchi di Bastoni e Callejon, ed in effetti concordo. La differenza c’è ed è sostanziale.
    Il passaggio del regolamento recita, come primissimo assunto, “E’ un’infrazione se un calciatore tocca il pallone con le mani/braccia intenzionalmente”, e tutte le altre considerazioni sono in subordine a questa.
    Ciò mi ha sempre spinto a pensare che l’aderenza del braccio al corpo scagioni il difendente da eventuali tocchi casuali, ma non da quelli “cercati”. Cioè l’intenzionalità prevale su qualsiasi dinamica, ed è fuori di dubbio che Bastoni si sia opposto al tiro frapponendo intenzionalmente il proprio corpo in quella maniera, tra l’altro di fatto muovendo il braccio verso la traiettoria del pallone. E poco importa se lo stesso non viene ruotato ma segue il movimento del busto, visto che si sposta da un punto A al di fuori della traiettoria ad un punto B sulla traiettoria.
    Per questo avrei giurato che fosse da punire.

  2. Angelo Luongo
    Angelo Luongo dice:

    Gentile arbitro
    Sebbene off-topic (non saprei dove altro postare), può darci la sua opinione sul famoso “fischio fantasma” di Udinese-Lazio del 2012? Se si verifica un disturbo ambientale che condiziona manifestamente i giocatori, una rete non è sempre da annullare, in ossequio ai principi di rettitudine sportiva?
    Grazie.

  3. Gabriele
    Gabriele dice:

    Salve dottor Marelli la ringrazio per questi approfondimenti che aiutano chi non è interessato ad utilizzare il fallo di mano come polemica a capirci qualcosa visto che la confusione veicolata da chi fa informazione è molta. Vorrei farle portarle solo un nuovo elemento, peraltro irrilevante. Per quanto riguarda il tocco di mano di de ligt nel derby doveri in realtà fu fenomenale perché vide tutto e disse subito è attaccato al corpo ai calciatori del torino che lo avevano circondato( credo su YouTube ci sia ancora il video in cui rizzoli fa ascoltare questo audio). Buona giornata e grazie ancora

  4. Fabio
    Fabio dice:

    Buongiorno Luca,
    innanzitutto vorrei ringraziarti sia per le analisi giornata per giornata, sia per questi ultimi video che chiariscono benissimo un aspetto che ultimamente mi stava facendo diventare pazzo, cioè i falli di mano.
    Seguo e condivido pienamente la tua “battaglia” contro contattini in area e seguenti rigorini.
    Una cosa su cui invece, credo, non ci troviamo d’accordo, sono proprio i falli di mano.
    Comincerei innanzitutto da un tuo pezzo tratto da un altro blog, in cui dici, essenzialmente, che la percentuale di rigori per falli di mano non è cambiata rispetto all’anno scorso e che quindi non è cambiato nulla rispetto alla valutazione di questi episodi.
    Mi pare una statistica che lascia un po’ il tempo che trova: se bevo una lattina da 33 cl di birra, a 5% di gradazione alcolica, o 3 litri, la percentuale alcolica è la stessa, ma nel primo caso magari mi gira un po’ la testa, nel secondo sono steso da qualche parte :D.
    Allo stesso modo anche se la percentuale di calci di rigore per fallo di mano è rimasta la stessa, siam passati dai 37-38 dell’anno scorso ai 50 di quest’anno. Un aumento del 31% con ancora 6 giornate da giocare! In proiezione potremmo arrivare a 60 rigori per fallo di mano, con un aumento del 58% rispetto all’anno scorso.
    Questo lo dico perché, sebbene ogni tua analisi sia fondata su basi logiche e soprattutto regolamentari, non mi trovo d’accordo con l’idea di base che
    le braccia debbano essere in ogni modo eliminate dal calcio, che i giocatori debbano avere un assoluto e perenne controllo del corpo e che in sostanza, come si dice, dovrebbero trasformarsi in pinguini.
    Le braccia fanno parte del corpo, aiutano l’equilibrio e i movimenti; tutte cose che, in mia personalissima opinione, dovrebbero essere, in una certa misura, tollerate.
    Ti ringrazio e ti auguro una buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, è vero, a livello assoluto c’è un incremento, a livello relativo no.
      Sicuramente c’è stato un aumento dei rigori ma, secondo me, è abbastanza casuale il numero sui falli di mano: li ho rivisti (quasi) tutti e francamente non ho trovati tanti errori (4 o 5 al massimo).
      A mio parere è fondamentalmente casuale, dovremo attendere la prossima stagione per avere le idee più chiare e termini di paragone più precisi.

      Ciao.

  5. Alessandro
    Alessandro dice:

    Ciao Luca,
    Penso che questa serie di video andrebbe mostrata a tutti i vari opinionisti che popolano i salotti televisivi e fanno telecronache. Sono stufo di sentire che sui falli di mano non ci si capisce nulla, che si fischia qualunque tocco o che non è calcio. Non è che non si capisce nulla, è che nessuno ci prova neanche a capire. Devo riconoscere che quest’anno, al di là di qualche errore come mancini settimana scorsa o young inter-sassuolo, c’è una sostanziale uniformità nelle decisioni. Io stesso, che mi sono formato solo leggendo il tuo blog, ormai in 9 casi su 10 riesco a definire se è rigore o meno e altrettante volte la decisione dell’arbitro coincide. La decima è una zona grigia che si presta a diverse interpretazioni.

    Io se sul mio lavoro non conoscessi i regolamenti in questo modo, sarei mandato a casa immediatamente. Qua invece a tratti sembra essere un vanto non capirci nulla. E poi si creano polemiche e discussioni sul nulla, che si trasferiscono agli spettatori, perchè non si è in grado di dire che quello di bastoni non ha neanche un solo elemento di punibilità o che quello di de roon è rigore da sempre, senza costruirci una storia attorno.

    Tutto questo per dire, complimenti per il tuo lavoro, sempre equilibrato, si percepisce sempre la linea di ragionamento/regolamento che attraversa ogni disamina allo stesso modo. Mi piacerebbe vederti in uno spazio televisivo (sky?) a spiegare il regolamento, te lo meriteresti e credo che potresti dare un enorme contributo alla discussione calcistica in generale.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti ringrazio per il commento, davvero: sono questi riconoscimenti che mi spronano a portare avanti un “lavoro” che è sfiancante, soprattutto in questo periodo, anche e soprattutto la parte in cui dici che ora riesci a comprendere da solo l’interpretazione, significa che sono sufficientemente chiaro.

      Sul futuro vedremo, deciderò entro un mesetto che fare…

      Ciao

  6. Nicola
    Nicola dice:

    Buongiorno.
    Questa serie in cui illustra le varie sfaccettature sui falli di mano è molto formativa, perchè da concretezza a qualcosa che nella sola lettura del regolamento può restare altrimenti campato in aria. Quindi la ringrazio per il suo prezioso contributo. Peccato che non può postare i video degli episodi per evidenti motivi.

    Concordo sul fatto che gli episodi Bastoni in Inter-Torino che ho avuto modo di vedere e Callejon in Roma-Napoli non sono analoghi perchè nel secondo caso c’è una torsione delle spalle nella direzione del pallone con il giocatore in corsa invece nel caso Bastoni il giocatore è fermo sui piedi e non fa una torsione delle spalle ma solo un movimento del busto nella direzione del pallone. Malgrado i due episodi non siano sovrapponibili e nonostante muovere il busto verso il pallone sia lecito è mia opinione soggettiva che in fattispecie simili anche con il braccio attaccato al corpo debba essere assegnato ugualmente il calcio di rigore in caso di tocco di mano/braccio. La motivazione è che altrimenti qualunque giocatore può in futuro muovere il busto verso il pallone con il braccio attaccato al corpo e toccare in maniera fraudolenta (come è secondo mia interpretazione accaduto anche ieri sera nel caso Bastoni) il pallone con l’arto superiore e restare impunito. Secondo me l’episodio Bastoni andrebbe ascritto sotto la voce casi soggettivi perchè sarebbe un fallo di mano causato dalla volontarietà che quindi implica una interpretazione ed una discrezionalità maggiore del direttore di gara ed è per questo motivo che il VAR non può intervenire in un caso del genere, perchè non può mettere becco in un episodio visto e valutato dall’arbitro. Ma secondo me è un errore catalogare tutti gli episodi in cui si muove il busto verso il pallone ed avviene un tocco di braccio/avambraccio/mano come non punibili. Sarebbe stato più corretto da parte sua dire per me non c’è volontarietà. A meno che non ci sia qualche direttiva che disconosco che delinea in maniera categorica questa casistica, ed in tal caso le sarei grato se desse modo di visionarla a me ed agli lettori del suo blog.

    Infine un altro dubbio mi è sorto dal video. Lei asserisce che in caso di pallone inaspettato non va decretato il fallo di mano. Nel caso in cui si ha pallone inaspettato ed aumento di volume/innaturalezza quindi non è fallo di mano? Quindi ricadiamo in quella “zona grigia” del regolamento compresa nella dizione “di solito”?

    Grazie e pardon se mi sono dilungato

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non sarebbe un movimento fraudolento ma legittimo muovere il busto verso il pallone. E se il braccio sarà aderente al corpo, non sarà fallo.

      Quel che ritengo corretto è scrivere quel che penso e quel che so dalla conoscenza.
      E, per cortesia, evita di scrivere affermazioni come “sarebbe più corretto da parte sua” perché, indirettamente, mi sta definendo come “scorretto”: accetto le critiche, non allusioni del genere.

      Sul pallone inatteso su braccio largo dipende: come ho detto mille volte, a tavolino non si può ipotizzare una soluzione, deve essere vista la dinamica della fattispecie.
      Ti sembra casuale che, nei raduni arbitrali, si commentino gli episodi con le immagini e non solo teoricamente? C’è un motivo…

      Grazie a te ma attenzione a quel che scrivi: percepisco che non l’hai fatto con cattiveria ma…

    • Nicola
      Nicola dice:

      Mi pare ovvio che il mio commento è un chiarimento o al più una critica costruttiva. Scorretto inoltre ha una doppia accezione, può essere inteso come il contrario di giusto cioè come inesatto oppure come una persona che viola i principi di lealtà,onesta ed educazione. C’è davvero bisogno che chiarisca con quale accezione ho usato il termine corretto?
      Nonostante la consideri un totem ed un punto di riferimento della materia arbitraggio, mi considero minimamente dotato di pensiero critico e sempre scettico su qualunque argomento a prescindere da chi sia a sostenerlo. In tal senso continuo ad essere scettico sull’episodio oggetto di discussione. Ad esempio mi chiedo come mai a Coverciano si analizzano i video sulle varie casistiche perchè ,in particolar modo per i falli di mano, ogni episodio è diverso dall’altro invece nel caso di un tocco di mano/braccio avvenuto dopo un movimento del busto con braccio attaccato al corpo lei è così perentorio nell’asserire che non sia mai fallo di mano. Semplicemente mi chiedevo se ci fosse un riferimento o una fonte che corrobborasse la sua tesi sulla casistica in questione e mi ha già risposto che è la sua esperienza/conoscenza. Da cui ne deduco che comunque resta una valutazione soggettiva e per me a prescindere dall’episodio Bastoni può sussistere comunque volontarietà nel toccare il pallone con il braccio/mano in seguito a un movimento del busto verso il pallone anche se questo è aderente al corpo. Ecco perchè ho detto che non trovo corretto/giusto/esatto dire a priori che tutti i tocchi di mano/braccio derivanti da questa casistica non sono falli di mano.

      Mi dispiace se si è sentito in qualche modo offeso dal mio precedente intervento e spero di avere chiarito la natura della mia “critica”.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, ce n’era bisogno.
      Importa poco la considerazione personale, la percezione delle parole è importante e non mi sono mai permesso di giudicare una persona che non conosco (in realtà manco quelle che conosco, per la verità).
      Sono perentorio perché quello specifico caso, con quella specifica dinamica, con le conoscenze specifiche in materia e con le informazioni specifiche è da considerarsi non punibile. In casi borderline mi esprimo con cautela proprio perché sono consapevole che esistono episodi che non sono né bianchi né neri: i famosi casi grigi. Ma non è questo il caso.
      Il riferimento ai video visti a Coverciano: servono a chiarire e rimarcare le decisioni assunte in campo, spesso tracciando una linea (perché il dubbio può legittimamente sussistere anche per un arbitro di Serie A) e molto spesso per comprendere quali problematiche si sono evidenziate per arrivare ad una decisione (posizione in campo, campo visivo, reattività all’evento, intuizione del gioco ecc.).

      La valutazione soggettiva è tua, non mia.
      Io ho giudicato sulla base di dati oggettivi da cui discende un corollario che definirei quasi banale.
      La tua tesi è: “secondo me è punibile”.
      La mia tesi è: “non è punibile perché (…)”

      Ciao.

    • Nicola
      Nicola dice:

      Dal tenore dell’intervento si poteva capire cosa intendessi per non corretto infatti anche lei aveva concesso il beneficio del dubbio. Anche io non sono il tipo che offende le persone solo perchè hanno una posizione diversa dalla mia.

      Lei ha scritto un tocco di mano con braccio aderente al corpo derivante da un movomento del busto verso il pallone non è mai fallo di mano quindi ho inteso che stesse generalizzando ma adesso ha puntualizzato che si riferiva solo all episodio in sè.

      Rimanendo al caso Bastoni io continuo a propendere per la volontarietá e quindi fallo, lei invece no perchè dalla dinamica e movimento del calciatore sostiene che è palese volesse prenderla di petto e casualmente va sul braccio attaccato. E per me va benissimo quanto da lei detto, lo accetto tranquillamento. Mi permetta però di storcere un pò il naso quando mi dice che è una valutazione oggettiva. Quello di Bastoni è uno di quei casi grigi/borderline che si prestano ad interpretazione. poi magari sbaglio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sei liberissimo di ritenerlo un episodio grigio.
      Ma, nell’ambiente arbitrale, non ho ancora trovato un soggetto che abbia qualche dubbio interpretativo.

  7. pier
    pier dice:

    Caro Luca,
    riprendo qui il dialogo di ieri (quello con l’articolo di Casarin, per intenderci).
    La premessa è d’obbligo: se scrivo a te, è perché ti ritengo una persona competente. Personalmente, leggo, m’informo, se possibile mi documento. E in discussioni come queste -spero lo avrai capito- non mi lascio assolutamente influenzare dalla mia fede calcistica.
    Non metto in dubbio le tue fonti. Ma ti ho riportato il pezzo di Casarin, che, per qualifica e storia personale, non puoi mettere sullo stesso piano della celebre casalinga di Voghera…
    Ad ogni buon conto, le contrapposizioni sterili non mi piacciono, preferisco qualcosa di più costruttivo.
    E per questa ragione, ti chiedo: sbaglio quando dico che qualche anno fa (non ricordo la stagione precisa) l’IFAB emise una direttiva interpretativa della regola 12 secondo cui i “falli di mano” in area non dovevano essere puniti con il rigore se il tocco con mano/braccio avveniva dopo che il pallone era carambolato su un’altra parte del corpo del difendente?
    E sbaglio se dico che, in epoca più recente (forse l’anno scorso), è intervenuta una nuova direttiva IFAB che modifica quella linea interpretativa, stabilendo che la precedente deviazione con altra parte del corpo non elimina tout court la possibile concessione del rigore, ma occorre valutare altre circostanze quali la postura del difensore ed il posizionamento delle braccia rispetto al corpo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Te lo dico chiaramente: di quel che dice Casarin non mi interessa nulla.
      L’ho apprezzato enormemente come dirigente AIA, lo ascolto distrattamente alla radio, non leggo i suoi articoli, come persona non lo reggo (tutto cominciò ad un seminario all’Ordine dei Giornalisti di Milano).
      Perciò, abbi pazienza ma non mi interessa confrontarmi con una persona che appartiene a generazione, modo di pensare ed educazione ben diverse dalla mia.
      No, l’IFAB non emette circolari o direttive: le linee guida sono generalmente della FIFA e della UEFA e vengono poi indirizzate alle varie federazioni. L’IFAB modifica i regolamenti.
      Il concetto di deviazione con altra parte del corpo esiste da almeno 14 anni, cioè da quando sono arrivato alla CAN e già si applicava questo concetto.

      In sintesi: questa cronistoria a cosa serve di preciso? Non capisco dove tu voglia arrivare.

    • pier
      pier dice:

      Vado con ordine.
      1- Chiudiamo la “questione Casarin”: il confronto qui è tra noi due.
      2) Apprendo che l’IFAB non emette “direttive”; in un tuo articolo dell’aprile 2020 (“Nuove regole per il 2020-2021”) avevo letto, a proposito della regola 12, “Questa innovazione trasferisce all’interno del regolamento una direttiva di cui vi ho parlato spesso nell’ultima stagione”.
      Di qui, il mio fraintendimento sul termine direttiva, legato all’IFAB.
      3) la questione relativa al tocco di mano preceduto da altra parte del corpo serve, a mio parere, per sostenere la tesi che, nel corso del tempo, la punibilità di alcuni interventi è stata valutata diversamente e che, in particolare, certi falli di mano che nell’ultimo ventennio del secolo scorso erano ritenuti “involontari” e non portavano alla concessione di un rigore, sono invece oggi sanzionati con la massima punizione.
      Ricordi l’episodio di Couto in un Inter-Parma del 2008? Gervasoni concesse un rigore per l’Inter nonostante il pallone fosse finito sul braccio di Couto dopo aver rimbalzato sulla testa del parmense.
      All’epoca, a tutti quel rigore apparve un errore, proprio perché la carambola testa-braccio eliminava il carattere della volontarietà del tocco (ed infatti anche Collina, all’epoca capo degli arbitri, bollò quel fischio come “uno sbaglio”).
      Qualche tempo dopo quel fatto, entrarono in vigore delle linee guida con le quali sostanzialmente si eliminava ogni dubbio, stabilendo che in caso di precedente deviazione con altra parte del corpo da parte del difendente, il fallo di mano non poteva essere considerato “da rigore”.
      Da poco, invece (l’anno scorso? magari sbaglio), quel concetto è stato modificato ed ora un arbitro può anche concedere un calcio di rigore, pur se il tocco di mano è conseguente ad una carambola con altra parte del corpo, nel caso in cui il braccio non sia aderente al corpo o in posizione non consona.
      Quindi: un episodio “simil Couto”, che nel 2008 ed anche in precedenza NON ERA RIGORE, oggi potrebbe invece essere ritenuto tale.
      Ed io, personalmente, giudico questo tipo di rigori dei “rigorini” ed auspico che si torni a non concederli, come non li si concedevano senz’altro sino quasi al 2010.
      Spero di aver chiarito la mia posizione…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Meglio così. Non sono oggettivamente sereno sul personaggio, la mancanza di rispetto è uno dei comportamenti che non tollero, chiunque sia l’interlocutore;
      2 – Direttive e linee guida della FIFA, recepite dalle varie federazioni. Considera che l’IFAB è formalmente indipendente ma sostanzialmente controllata dalla FIFA che paga gran parte delle spese dell’ente. Tutti i parametri oggi utilizzati e recepiti dal regolamento in vigore sono di emanazione FIFA: volume corporeo (evoluzione del concetto di “braccia fuori sagoma”), pallone inatteso, mano che si muovono verso il pallone e, soprattutto, la colposità del fallo di mano ora trascritta nel regolamento ma vigente già da parecchi anni.
      3 – I concetti di pallone sul braccio dopo deviazione su altra parte del corpo risalgono a Collina designatore della CAN, perciò da gennaio 2007 (c’ero, perciò posso ben assicurarti che lo scrivo per esperienza diretta). No, non ricordo il rigore assegnato da Gervasoni ma non ha senso paragonare epoche pre e post VAR.

      Fino al 2010 questi rigori non si concedevano.
      E nemmeno nel campionato 2016/2017.
      Ma non perché non c’erano o non fossero punibili, semplicemente perché senza VAR non si vedevano.

  8. Mirko
    Mirko dice:

    Leggere del tocco di mano di Silva in Liverpool-City mi fa commuovere. Per mesi e mesi credevo di essere l’unico ad averlo visto.

    • Mirko
      Mirko dice:

      Comunque, se posso permettermi, per video/articoli futuri consiglierei ulteriori approfondimenti del regolamento, quali i concetti di DOGSO, SPA, APP, fuorigioco attivo e passivo e altri aspetti fondamentali del regolamento (attuale o futuro) che ti vengono in mente ma che noi comuni mortali spesso trascuriamo.
      Buon lavoro!

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