Terza giornata: ad eccezione di Rocchi e Calvarese, una domenica disastrosa per gli arbitri

Probabilmente sarò noioso ma è impossibile non sottolineare, di nuovo, un problema che segnalo da anni: a parte Rocchi, Orsato e pochi altri il livello della CAN A continua ad abbassarsi. Dopo gli addii di Mazzoleni e Banti la questione è veramente complessa. Anche ieri, dopo un sabato più o meno positivo (Mariani a parte), abbiamo assistito ad una domenica incredibile, con errori in serie a cui ha parzialmente posto rimedio il VAR. Si salva Rocchi, tanto per cambiare: ma ha 46 anni, è in deroga e non si vede nessuno che possa prendere il suo posto…

Genoa – Atalanta 1-2, arbitro Fabbri

Non convince.
Fabbri, dopo la pessima serata di Juventus-Milan nella scorsa stagione, non è più riuscito a tornare al livello delle prestazioni precedenti. Il problema comincia ad essere piuttosto serio e non è certo un caso che, da quella designazione, Rizzoli non lo abbia più scelto per gare di prima fascia. Anche a Genova non lascia una grande impressione, questa volta “aiutato” a sbagliare anche dal supporto discutibile del VAR Maresca.

Al minuto 60 l’Atalanta protesta per un contatto tra i due Zapata in campo, il difensore Cristian del Genoa e l’attaccante Duvan degli ospiti.
Fabbri, in buona posizione, lascia correre:

Dopo circa novanta secondi (e senza che il gioco si sia mai fermato) il VAR Maresca lo richiama alla “on field review” e gli mostra due video molto chiari:

Duvan Zapata sposta nettamente il pallone e, senza l’opposizione di Cristian, avrebbe avuto la possibilità di calciare verso la porta di Radu.
Rigore solare e più che doveroso l’intervento del VAR, veloce anche la decisione di Fabbri di cambiare la propria scelta ed assegnare il fallo. Giusto anche il cartellino giallo per il difensore: tenta certamente di contendere il pallone e, pertanto, vale la regola della depenalizzazione che trasforma il cartellino rosso in ammonizione.

Al minuto 89 l’episodio che avrebbe potuto cambiare il corso della gara.
Su incursione in area, Kouamé cade a terra dopo un contatto con Dijmsiti. In questa circostanza Fabbri fischia il calcio di rigore senza necessità di ricorrere alla review:

Anche in questo caso pochi dubbi: non c’è assolutamente nulla di punibile. L’unico contatto tra i due calciatori è rappresentato da un mano del difensore sulla pancia di Kouamé, lontanissimo dal poter essere considerato irregolare. Il VAR Maresca decide di non consigliare la “on field review” a Fabbri e, a mio parere, commette un errore.
Il motivo per cui Maresca non ha richiamato Fabbri? La solita, quel concetto del protocollo che tante discussioni solleva e continuerà a sollevare: un contatto c’è stato (mano di Dijmsiti su Kouamé), l’entità non può essere oggetto di review né di intervento VAR. In questo caso siamo veramente al limite perché il contatto è sul confine dell’inesistente. Un intervento di Maresca non sarebbe stato sbagliato, al contrario sarebbe stato (a mio parere) doveroso.

In serata, su questo episodio, si è diffusa una teoria secondo la quale il VAR non avrebbe potuto intervenire perché non aveva a disposizione le immagini che sono state trasmesse.
Ebbene, per una volta pare che queste spiegazioni non siano elaborazioni fantasiose. Da quanto ho potuto accertare sembra che già prima dell’inizio della gara sia emerso che nel VOR (la sala che ospita il VAR) ci fossero dei problemi non di comunicazione ma di disponibilità di telecamere (la causa sarebbe da ricercare nei lavori di manutenzione dello Stadio Marassi). In sintesi pare che i VAR abbiano dovuto lavorare con inquadrature disponibili ridotte e, tra queste, non fosse disponibile una visuale che potesse fornire a Maresca una certezza assoluta sulla mancanza di contatti tra Dijmsiti e Kouamé.
Nel caso in cui dovessi accedere ad altre informazioni, ne renderò conto.

Brescia – Bologna 3-4, arbitro Rocchi

Altra partita solidissima del fiorentino che è stato designato per una gara di terza fascia probabilmente per preservarlo in vista delle prossime giornate. Difficile lanciarsi in previsioni con un’affidabilità concreta (siamo solo alla terza giornata) ma ricordiamoci che il prossimo 6 ottobre è in programma un Inter-Juventus non certo decisivo ma che non sarà (come sempre) una partita come un’altra.
Vedremo.

L’episodio fondamentale della gara al 47esimo minuto, col punteggio fissato sul 3-1 per il Brescia.
Dessena entra in area dalla fascia destra e cade a terra:

Perfetta la posizione di Rocchi che, probabilmente intuendo il rischio, assume una posizione leggermente inclinata per vedere al meglio l’episodio.
Nell’immediatezza l’arbitro fischia ed ammonisce Dessena per simulazione. Seconda ammonizione e Brescia in inferiorità numerica:

Decisione ineccepibile: Dessena allarga volontariamente la gamba destra per cercare un contatto con l’avversario più vicino che, al contrario, non fa nulla per contrastare il difensore del Brescia.
Chiarissimo il tentativo di procurarsi un calcio di rigore fasullo, giustissimo punire il gesto con l’ammonizione. A nulla vale il fatto che Dessena provi a comunicare a Rocchi la mancanza di contatto: talmente goffo il tentativo che anch’egli si è reso conto di aver esagerato. Ciò, però, non ha alcuna rilevanza: Dessena ha cercato di ingannare l’arbitro che ha giustamente reagito con la sanzione disciplinare.

SPAL – Lazio 2-1, arbitro Calvarese

Un solo episodio da rivedere ma di grandissima difficoltà, soprattutto nell’interpretazione complessiva.
In molti si sono lamentati dell’eccessiva durata della review, tanto che il rigore conseguente è stato calciato quasi sei minuti dopo.

Per comprendere quanto accaduto e la necessità di tutto il tempo impiegato, dobbiamo seguire con attenzione tutta l’azione.
Su lancio in profondità da centrocampo, Parolo scatta sul limite del fuorigioco:

Schenone lascia correre e, successivamente, la Lazio protesta per un presunto fallo di mano di Tomovic in area nel contesto di un contrasto con Caicedo:

Come possiamo notare, è difficile farsi un’idea precisa vedendo questi due fermo immagine. Ecco, questo per spiegare quanto complessa sia la fattispecie in esame ed il perché sia stata necessario tanto tempo per decidere.

Partiamo dal principio.
Il VAR Aureliano si accorge del tocco di mano ma non richiama immediatamente Calvarese perché prima deve accertarsi della posizione regolare o meno di Parolo. Nel caso in cui Parolo fosse stato in fuorigioco, infatti, il tocco di mano successivo sarebbe stato ininfluente.
La review porta ad accertarsi che Parolo è partito in posizione regolare per pochi centimetri:

Posizionare il cross air non è una banalità: bisogna accertare quale sia la parte del corpo valida più avanzata di attaccante e difensore e poi attendere l’elaborazione del software (cioè la proiezione a terra).
La seconda parte della review coinvolge l’arbitro. Una volta accertata la posizione regolare, Aureliano è libero di chiamare alla “on field review” il collega perché sarà suo compito valutare se il tocco di mano possa ritenersi punibile o meno:

Questa parte della decisione è meno complessa: il braccio si allarga, è staccato dalla “figura”, si muove verso il pallone. Calcio di rigore indiscutibile ed infatti Calvarese impiega pochi secondi per decidere. Corretta anche l’ammonizione del difendente: azione promettente, non si applica la depenalizzazione perché non si può contendere validamente il pallone con le braccia.

Parma – Cagliari 1-3, arbitro Pasqua

Credo di non sbagliare se affermo che si tratti della gara finita con il numero maggiore di minuti di recupero nel secondo tempo: ben dodici. Peraltro i minuti di recupero sono stati pochi e vedremo perché.
Non è un mistero che Pasqua, a mio parere, sia uno degli arbitri giovani più promettenti e, soprattutto, con più mezzi tecnici a disposizione. Nonostante ciò ieri mi è piaciuto pochissimo, in particolare l’ho trovato in enorme difficoltà atletica come se non fosse del tutto “a posto” fisicamente. Mi auguro, ovviamente, che sia stata colpa del caldo asfissiante di Parma. Oltre a ciò, però non mi ha convinto anche a livello tecnico: stranamente molto confusionario, fors’anche a causa del fatto che troppo spesso ha dovuto decidere trovandosi lontano dall’azione per uno spostamento lento, impacciato e spesso approssimativo.

Il primo episodio al minuto 22.
Dal limite dell’area il Cagliari usufruisce di un calcio di punizione di cui si incarica Cigarini:

Non voglio infierire ma Pasqua, per la precisione, dove si è piazzato? Possibile che su un calcio di punizione sia stato costretto ad un virtuosismo per cercare di vedere la direzione del pallone?
Al di là di ciò, ho avuto una sensazione in presa diretta e, rivendendo l’episodio, la sensazione acquista i canoni della certezza: mi pare evidente, in barriera, una deviazione di braccio da parte di Kulusevski. Il giocatore del Parma alza in modo evidente il braccio sinistro e impatta chiaramente il pallone che si alza oltre la traversa. Non so se sono vittima di un’allucinazione ma non credo: questo era calcio di rigore dato che il braccio in quella posizione non può mai essere considerato come naturale.

Al minuto 88 Pasqua assegna un calcio di rigore al Parma per un presunto tocco di mano di Klavan:

Episodio di grandissima difficoltà ed è questo il motivo per cui il consulto col VAR è durato circa 5 minuti.
Klavan ha toccato o no il pallone col braccio destro?

Lo ammetto: avrò rivisto l’episodio una trentina di volte e, nonostante ciò, non ho alcuna certezza in merito. Non so se Klavan abbia o meno toccato il pallone con il braccio destro.
Per completezza di informazione: in questo caso, se Klavan avesse colpito il pallone col braccio destro, Pasqua avrebbe dovuto assegnare il calcio di rigore. E’ vero che il pallone lo colpisce prima al petto e poi scivola sul braccio ma non si tratta di una giocata: si tratta di una deviazione involontaria di un pallone che poi incoccia un braccio in posizione decisamente innaturale e sopra la linea della spalla.
Il motivo per cui la review di Doveri si è prolungata per circa 5 minuti è probabilmente basata proprio sul comprendere se Klavan abbia o meno colpito il pallone con il braccio. Alla fine Doveri si convince del non tocco ma, come è giusto che sia, richiama Pasqua alla “on field review” per la decisione finale.

Torniamo ad un concetto espresso ieri in occasione dell’anticipo Inter-Udinese, con particolare riferimento al fallo di Barella su De Paul: a volte la fortuna gioca un ruolo fondamentale anche nel calcio.
Fidandomi ciecamente di Doveri e Pasqua, i due arbitri si sono convinti che il difensore del Cagliari non abbia toccato il pallone col braccio. Ebbene, per Klavan questo è un colpo di fortuna: non aver toccato il pallone è frutto di una circostanza favorevole. Con buona pace di chi ha ironizzato sul concetto (peraltro di banalissima comprensione)…

Al minuto 96 il Cagliari trova la rete del 4-1 con Joao Pedro che si libera di Gagliolo per poi superare il portiere avversario.
Pasqua convalida la rete ma, per la seconda volta nel pomeriggio, viene richiamato da Doveri per valutare un possibile fallo commesso dall’attaccante del Cagliari prima della realizzazione:

Molto bravo il VAR Doveri a cogliere l’irregolarità, bene anche Pasqua a non cercare inutili appigli per convalidare la rete: ha commesso un errore di valutazione, lo ha ammesso serenamente non convalidando la rete. Bene così.

Piccola curiosità.
Quest’ultimo episodio è avvenuto nel corso dell’enorme recupero concesso di dodici minuti. Ebbene, Pasqua ha interrotto il gioco per circa tre minuti per la decisione ed avrebbe dovuto recuperare ulteriormente. La partita non doveva concludersi al minuto 102 ma al minuto 105. Nulla di grave in una gara dal punteggio chiuso ma attenzione a queste sviste col risultato in equilibrio…

Roma – Sassuolo 4-2, arbitro Chiffi

Un altro giovane sul quale si puntava parecchio e che sta deludendo non poco. Già lo scorso anno scrissi chiaramente che vedevo dei margini di crescita enormi in Chiffi. Non lo nego e non rinnego quel che pensavo: il problema è che, a distanza di dodici mesi, ancora non si intravvedono miglioramenti e continua ad offrire prestazioni molto discutibili.
Anche ieri a Roma, in una partita che non è praticamente mai esistita, ha mostrato limiti tecnici e caratteriali che lasciano molti dubbi sull’effettiva potenzialità di compiere qualche salto in avanti. Non è un caso che Chiffi venga regolarmente designato per partite di seconda o terza fascia.

Per sua fortuna solo un episodio degno di nota e che non ha modificato il corso della gara.
Al secondo minuto Kluivert entra in area di rigore e cade dopo un contatto con Peluso:

Chiffi fischia ed indica immediatamente il dischetto del rigore tra le proteste (per la verità molto civili) dei calciatori del Sassuolo.
Dopo un paio di minuti il VAR Giacomelli richiama Chiffi alla “on field review“:

La scelta di Giacomelli è assolutamente corretta: non c’è alcun fallo da parte di Peluso che anticipa nettamente l’avversario.
Vi chiederete: “ma non hai scritto mille volte che prendere il pallone non ha alcuna valenza per decidere sulla punibilità di un contrasto?”.
Certamente, ma ho anche scritto mille volte che gli episodi non sono uguali e che esiste anche la possibilità di contatti tra calciatori non punibili perché frutto della normale dinamica.
E’ esattamente questo il caso: Peluso non travolge Kluivert prendendo anche il pallone (ciò che avrebbe portato ad un calcio di rigore) ma anticipa nettamente l’avversario per poi scontrarsi con lo stesso per normale dinamica di gioco.
Rigore inesistente, bene Giacomelli a richiamare Chiffi e bravo l’arbitro a rendersi conto dell’abbaglio.

Verona – Milan 0-1, arbitro Manganiello

Non è stata una partita facile per il piemontese, tutt’altro.
Ciò non toglie, però, che la prestazione di Manganiello sia stata molto negativa nel complesso, tra sanzioni disciplinari non comminate, decisioni tecniche incomprensibili, il rischio perenne di perdere il controllo della gara. Si è spesso aggrappato ai cartellini per cercare di mantenere un minimo di ordine ma è oggettivo che anche queste gare di medio livello appaiono troppo impegnative. Spiace doverlo scrivere: sono sempre il primo difensore d’ufficio degli arbitri ma negare l’evidenza sarebbe ridicolo.

Approfondire tutti gli episodi sarebbe impossibile perciò ne ho scelti 6 e solo di questi parlerò anche in sede di discussione nei commenti.

Al minuto 19 l’episodio principale della gara e sul quale, lo ammetto, sono stato combattuto per un po’.
Al limite dell’area del Milan Stepinski contende il pallone alla difesa, alla fine entrando in contatto con Musacchio che rimane a terra:

Manganiello interviene ed estrae immediatamente il cartellino giallo. Dopo un minuto circa il VAR Orsato richiama l’arbitro alla “on field review” per un possibile cartellino rosso:

Il fallo di Stepinski è oggettivamente terribile. Non c’è volontarietà (non si diffondano stupidaggini del genere) ma questo conta solo per la qualificazione del fallo: fallo grave di gioco oppure condotta violenta?
Non si tratta di condotta violenta che presuppone la volontà del calciatore di colpire un avversario. Non è questo il caso: Stepinski cerca goffamente il pallone e, perdendo il controllo del corpo, colpisce con i tacchetti il viso di Musacchio. Si tratta di fallo grave di gioco caratterizzato da vigoria sproporzionata, come da regolamento:

Dopo aver riflettuto parecchio, a mio parere Orsato non ha ecceduto nel richiamare Manganiello alla review proprio perché la percezione del campo a volte può restituire una pericolosità attenuata, come nel caso del fallo di Stepinski.
In sintesi ritengo il cartellino rosso legittimo e l’intervento del VAR entro i parametri del protocollo.

Al minuto 65 il Milan trova la rete del definitivo vantaggio con un calcio di rigore trasformato da Piatek e propiziato da un fallo di mano di Gunter su tiro di Calhanoglu:

Questa prima immagine ci illustra il motivo per cui Manganiello abbia fischiato con netto ritardo: al momento del tocco di mano l’arbitro non ha visto assolutamente nulla, coperto da almeno due calciatori esattamente sulla sua linea di visione. Probabilmente è il secondo assistente Santoro a suggerire il calcio di rigore, avendo una prospettiva migliore (infatti si trovava più o meno in linea con Gunter).
La decisione è ineccepibile:

Questo è calcio di rigore quest’anno e lo era anche nella stagione scorsa: braccio largo, volume corporeo aumentato, distanza tale da consentire un intervento differente. Giusto anche ammonire il difensore: è un tiro in porta la cui traiettoria è impossibile da indovinare ma che rappresenta un’azione potenzialmente pericolosa.

Al minuto 75 il Milan reclama un altro calcio di rigore per una presunta trattenuta di Rramhani su Piatek:

Rramhani trattiene leggermente Piatek in partenza ma lo “lascia” immediatamente dopo.
Non c’è nulla, veramente troppo poco per poter anche solo pensare ad un calcio di rigore.

Al minuto 83 il Milan trova la rete del 2-0 ancora con Piatek. Il Verona si lamenta per un’irregolarità subita dal portiere Silvestri che, a loro dire, era già in possesso del pallone:

Su questo episodio non possiamo incolpare eccessivamente Manganiello: dalla sua prospettiva era impossibile rendersi conto del contatto e giudicare lo stesso come regolare o meno.
La rete è senza alcun dubbio da annullare: un portiere, per essere considerato in possesso del pallone, non deve avere entrambe le mani sul pallone, è sufficiente che abbia il pallone sotto un guantone. Esattamente come in questo caso. Nella seconda foto si nota chiaramente che Silvestri aveva il possesso del pallone molto prima che Piatek riuscisse a colpire verso la rete.
Corretta la scelta di Orsato di richiamare Manganiello alla “on field review” così come la decisione (assunta velocemente dall’arbitro) di annullare la rete.

L’ultimo episodio è molto complesso e richiede parecchi step per essere compreso pienamente.
E’ il 93esimo minuto passato da qualche secondo. Nonostante il recupero fosse tecnicamente finito, i secondi in più sono legittimi perché molte sono state le interruzioni durante i tre minuti concessi.
Il primo elemento sul quale dobbiamo soffermarci è una posizione di fuorigioco degli attaccanti del Verona su un’azione immediatamente precedente al fallo di Calabria su Pessina:

Non c’è il minimo dubbio che i due attaccanti del Verona siano in fuorigioco ma è altrettanto vero che la loro posizione non è punibile perché non hanno mai partecipato attivamente a QUESTA azione e non hanno tratto vantaggio. Allo stesso modo, come già visto più volte (esempio: gol dell’Inter a Cagliari) non conta nulla l’azione dei difendenti per giudicare una posizione di fuorigioco passivo.
Dopo il rinvio di Romagnoli inizia una nuova azione per la quale non ha alcuna rilevanza questa posizione iniziale.
La parte successiva è enormemente complessa. Calabria, nei pressi dell’area di rigore, commette un fallo evidente su Pessina:

Prima di addentrarci nel problema vero di questo fallo (e cioè se si trattasse di punizione dal limite o di calcio di rigore) dobbiamo capire di che tipologia di fallo si tratti, elemento fondamentale.
Vediamo, perciò, quel che ci dice il regolamento, pagina 94, Regola 12:

La norma in esame stabilisce che una trattenuta deve essere punita con un calcio di punizione diretto o di rigore nel punto in cui si esaurisce.
Differenza fondamentale con un fallo normale che deve essere valutato nel punto in cui inizia.
Il punto è dunque il seguente: Calabria commette un fallo oppure trattiene l’avversario?

Questa è oggettivamente una trattenuta e, per tal motivo, deve essere assegnato un calcio di punizione o di rigore nel punto in cui si conclude, non nel punto in cui inizia.
Il problema sembra dipanarsi ma in realtà non è così: la trattenuta inizia sicuramente fuori area ma dove finisce?

La sensazione è che la trattenuta si concluda in area o, quantomeno, a cavallo della linea dell’area di rigore.
Per quanto ci si possa sforzare di trovare un punto preciso, è veramente difficile avere la certezza che il fallo si concluda in area. Dal mio punto di vista ritengo che sia più rigore che calcio di punizione dal limite ma non sarei obiettivo se non specificassi che ho tantissimi dubbi sul punto esatto e, pertanto, non mi sento di criticare la scelta di confermare il calcio di punizione dal limite dell’area.

Ultima nota sull’espulsione di Calabria.
Anche su quest’ultimo punto togliamoci ogni dubbio: non si tratta di cartellino rosso per condotta violenta oppure per fallo grave di gioco bensì per DOGSO, cioè per aver impedito il concretizzarsi di una chiara occasione da rete (Regola 12, pagina 97):

Detto che la scelta di Manganiello è stata assunta per DOGSO, l’espulsione appare decisamente eccessiva.
E’ vero che Pessina, senza la trattenuta di Calabria, avrebbe avuto il possesso del pallone all’interno dell’area di rigore ma è anche vero che la difesa del Milan non era fuori posizione e che il giocatore del Verona avrebbe dovuto prima controllare per poi calciare in porta, da una distanza non certo ridottissima. La sanzione più adeguata sarebbe stata l’ammonizione ed il VAR Orsato, in questo caso, non poteva correggere l’arbitro: si tratta chiaramente di una valutazione soggettiva e che non presenta alcun elemento del chiaro ed evidente errore.

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124 commenti
  1. Konan
    Konan dice:

    Ciao Luca,
    Il rigore per il Napoli è da dare o non da dare?
    Il VAR doveva richiamare Brick alla review oppure no?
    Grazie buon lavoro

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il rigore mi piace pochissimo.
      Ma il VAR non può intervenire: un contatto c’è ed è da escludere una review sull’entità.
      Vai a cercare Benevento-Juventus sul blog, il quella circostanza spiegai il motivo di tale concetto.

    • Konan
      Konan dice:

      Luca per andare a ripescare Benevento-Juventus come mi hai consigliato, mi sono imbattuto in un sacco di tuoi vecchi articoli interessantissimi…tipo il racconto di quando hai iniziato ad arbitrare a Como, quello su Raiola, sugli Europei 2016, sulla refertazione sbagliata di Irrati, sui Mondiali 2018, e vari altri…sono rimasto più di un’ora a leggere tuoi articoli! ?
      Complimenti!
      Per la cronaca, poi l’ho trovato Benevento-Juventus.
      Comunque sono rimasto positivamente colpito da quante opinioni e racconti personali hai condiviso con i tuoi lettori (che tra l’altro ho notato che sono aumentati tano dal numero di commenti col passare degli anni).
      Ciao!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Bene, mi fa piacere che non ti sia annoiato nel trovare scritti del passato.
      Venerdì, nella diretta FB sulla pagina, credo che verranno fuori tanti altri piccoli racconti ed aneddoti 🙂

  2. Alberto V
    Alberto V dice:

    Buongiorno…se Giua avesse assegnato il secondo rigore al Torino quale sarebbe stata l’eventuale sanzione disciplinare?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nessuna, Belotti non aveva possesso del pallone e sarebbe stato impossibile considerarla un’azione potenzialmente pericolosa, tanto meno chiara occasione da rete.

    • Sossio
      Sossio dice:

      Luca perdonami ultime tre domande rapidissime:
      – Rosetti designa anche gli arbitri di Europa League o solo quelli di Champions League?
      – Designerà anche gli arbitri per le gare dell’Europeo 2020?
      – Chi sono i ‘bracci destri’ di Rosetti…nel senso Rizzoli ha Gava, Gianniccaro e Stefani…invece Rosetti chi ha?
      Grazie tante

  3. Ferruccio
    Ferruccio dice:

    Salve Avv. Marelli,
    Vedendo la partita di ieri ho maturato una riflessione:
    Quando l’arbitro viene richiamato allo schermo ma poi mantiene la propria decisione iniziale, non sta implicitamente dando delle “capre” ai VARisti?
    Non è paragonabile a quando nell’assegnazione di una rimessa laterale l’arbitro va da una parte e l’assistente dall’altra?
    Secondo me bisogna rivedere qualcosa, perché così si ha la sensazione che gli arbitri siano in difformità tra loro stessi, che a livello di immagine non è un bel messaggio.
    Lei cosa ne pensa?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Che l’interpretazione non potrà mai essere univoca, ci saranno sempre differenze soggettive tra un arbitro ed un altro.
      E per fortuna: mi spaventa l’idea di arbitri-robot…

  4. Pier Luigi
    Pier Luigi dice:

    Buongiorno Luca,

    volevo chiederle qual è la motivazione tecnica che ha portato all’annullamento del gol di Belotti in Torino-Lecce, visto che è un giocatore del Lecce che tocca per ultimo il pallone prima che questo finisca nei piedi di Belotti.
    Grazie mille.

    • Pier Luigi
      Pier Luigi dice:

      Quindi è come se si fosse trattato di un passaggio diretto di Zaza.
      In pratica, se un attaccante effettua una giocata che colpisce un difendente che, involontariamente, serve un altro attacante in fuorigioco, è come se il passaggio fosse stato indirizzato direttamente da attaccante ad attaccante? E’ corretto?
      Grazie per la disponibilità.

  5. Benedetto
    Benedetto dice:

    Ciao Luca,
    Dove posso trovare le ultime versioni ufficiali del Regolamento del Gioco del Calcio e del Protocollo VAR?
    Grazie e scusami per il disturbo

  6. Alessandro
    Alessandro dice:

    Ho letto che Lei non concorda con Giua sul rigore non dato al Torino; io, invece, devo ammettere di essere rimasto felicemente sorpreso dalla scelta del sardo. Credo che, per assegnare un penalty al 98′ e decidere una partita, serva un contatto più netto di quello visto ieri: è impossibile stabilire dalle immagini l’entità della trattenuta su Belotti, ma si nota che, comprendendo la situazione, il giocatore granata punta i piedi a terra e aspetta il momento buono per tuffarsi a terra e trascinare con sé il difensore. La consapevolezza che il Gallo sia un calciatore che tende a simulare può aver influito sulla scelta di Giua (ricordo che Maresca non gli diede un rigore molto più evidente in Torino-Sampdoria 2-1, probabilmente per questa ragione)?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un episodio sul quale si possono avere differenti interpretazioni, ne convengo.
      Sicuramente siamo al limite e proprio per questo motivo ritengo che l’errore vero non sia tanto la scelta di Giua ma l’on field review che non aveva fondamento dato che non si trattava di un chiaro ed evidente errore.

  7. Paolo Venturini
    Paolo Venturini dice:

    Buongiorno: ho una domanda sull’episodio di Genova. Alcune ricostruzioni riportano che a inizio primo tempo non andasse una sola camera; avvisate le società si è deciso di giocare. Al 12′ si sarebbero rotte altre due camere. Se il VAR non funziona non si dovrebbe interrompere il gioco? O funzionando parzialmente si può proseguire?

    Seconda domanda: le immagini televisive mostrano chiaramente che non è rigore. Ma per il VAR non è possibile osservare quelle immagini dal momento che le telecamere ufficiali non funzionano?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non è prevista la sospensione. Anzi, è previsto che si continui a giocare anche se non funzionasse per nulla con l’unica avvertenza di comunicarlo al pubblico con gli altoparlanti.
      In questo caso, da quel che ho saputo, è stato chiesto di comunicare il problema ma si è preferito sorvolare, forse pensando che non sarebbe cambiato nulla con qualche inquadratura in meno.
      Purtroppo la sfortuna ha voluto che nella sala VOR non ci fosse proprio l’immagine decisiva per chiarire il rigore concesso al Genoa, ciò che ha impedito una correzione.

  8. giorgio
    giorgio dice:

    Due annotazioni 1) La serataccia di Guia è resa evidente secondo me dal diverso metro adottato nei finali di tempo. Corner del primo tempo non fatto battere al Lecce. Corner del Torino al minuto 96.32 (giusti i 2 e 30 di recupero extra) fatto battere (è per me questa comunque è la scelta giusta).Ti chiedo: dal punto di vista regolamentare c’è diversità tra la fine dei due tempi di gioco? 2) Concordo poi, il rigore su Belotti si può dare. Vedevo però che Guia si faceva dare le immagini a velocità normale: credo che a velocità normale la “furbizia” di Belotti si percepisce un pò di più (pianta i piedi quando sente la trattenuta). La trattenuta al rallenti è più evidente. Può essere questo che lo ha spinto a non dare rigore? Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – No, non c’è alcuna differenza. Anche io avrei preferito che non facesse battere l’angolo nel secondo tempo, non ce n’era alcun motivo avendo già recuperato il tempo perduto nei minuti di recupero;
      2 – Può essere ma, ovviamente, non posso averne certezza. In ogni caso è un episodio al limite, ci stava il rigore (secondo me) ma anche il non assegnarlo non può essere considerato un errore.
      Ciao

  9. Eugenio Vezzosi
    Eugenio Vezzosi dice:

    Secondo me il fallo di Stępiński su Musacchio non ricade negli episodi per i quali la Var possa consigliare una revisione, perché l’arbitro vede distintamente il contatto e quindi ne può valutare autonomamente l’entità. In questo genere di contatto la pericolosità mi sembra del tutto condizionata dalla dinamica e dalla velocità. Manganiello mi sembra in posizione abbastanza favorevole da poter avere buona contezza di entrambe. Diversi sono i casi in cui l’arbitro intravede il fallo e magari gli sfugge il particolare di una gamba pericolosamente tesa. In quei casi l’errore dell’arbitro non è imputabile a una valutazione troppo clemente, ma semplicemente al fatto che ha visto, ma non ha visto tutto.

  10. Fabio Mariani
    Fabio Mariani dice:

    Non mi convincono alcune cose.
    Innanzitutto l’espulsione di Stepinski; qualsiasi cosa dica il regolamento quello non è fallo da rosso anche perché chi ha giocato sa che quello non è terribile come fallo. Stepinski quando vede la sagoma blocca e non spinge il piede.
    In secondo luogo sono andato a leggere il regolamento del fuorigioco. Penso che la ratio della regola (che anno dopo anno peggiora, come sempre) sia quella di far fluire maggiormente il gioco, nella fattispecie in questione (Verona Milan ultimo minuto); allo stesso tempo, a meno che non ci sia un’interpretazione autentica a monte (non so, nelle riunioni degli arbitri ad esempio), il regolamento rimane ambiguo. Non partecipano attivamente due giocatori che fanno lo scatto sopra i difensori? Scherziamo o cosa? Ma tra l’altro ci sono un paio di punti discutibili del regolamento con questa azione.

    […]

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Per chi ha giocato a calcio è rosso. Per chi arbitra od ha arbitrato è rosso. Per chi osserva è rosso.
      Che dici, la finiamo con questo luogo comune del “chi ha giocato a calcio”? Tutti abbiamo giocato a calcio…

      Sul fuorigioco non c’è alcuna ambiguità: il regolamento dice chiaramente ed espressamente che un calciatore non influisce sull’azione del difendente se non contende il pallone. Nel caso di Verona nessuno dei due attaccanti ha mai conteso il pallone.
      No, non scherziamo: è il regolamento.
      Sai, chi ha giocato a calcio lo conosce. O, meglio, dovrebbe conoscerlo…

      L’ultima parte l’ho cancellata perché certe affermazioni da bar sugli arbitri le puoi serenamente scrivere altrove. Non qui.

      Saluti.

  11. Oscar
    Oscar dice:

    Sera Luca.
    1- Di Paolo e Nasca dovevano richiamare al monitor Giua sul rigore assegnato a Zaza?
    2- Perché due VAR Pro in cabina di regia?
    3- Al di là dei singoli episodi, Giua mostra di avere le stigmate del fuoriclasse?
    Thanks. Night.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – No, non era un chiaro ed evidente errore ma un’interpretazione soggettiva da rispettare;
      2 – Scelta strana, concordo;
      3 – Del fuoriclasse no, di un eccellente arbitro sì.

      Ciao.

  12. Giovanni Milesi
    Giovanni Milesi dice:

    Buona sera e come sempre complimenti per la serietà e precisione con cui tratta i casi di giornata.
    Volevo cortesemente un commento sul posticipo del lunedì e quindi sulla prestazione di Giua.

    In particolare sull’episodio al termine del recupero, su cui mi permetto due semplici considerazioni, in attesa del suo responso, ben più affidabile e preciso delle mie considerazioni.
    1. Troppo il tempo che Giua passa al monitor, circa 2 minuti, segno di grande indecisione o non di che… Francamente, al di là della decisiome presa in seguito, non una bella immagine di sicurezza.
    2. Vedendo il rigore concesso su Zaza, per uniformità di giudizio, si poteva dare anche il secondo. I due episodi mi sembrano simili ed entrambi punibili.

    Scusandomi per la lunghezza del commento, attendo la sua disanima che mi chiarirà, come sempre, ogni dubbio. Grazie di cuore per il servizio che fa a noi appassionati.
    Giovanni

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ciao.
      1 – Concordo, mentre guardavo le immagini pensavo “ma decidi in fretta, ragazzo, così dai una sensazione di poca certezza, qualunque sia la decisione che prenderai”. Troppo tempo per la scelta ma gli concediamo le attenuanti: non ha nemmeno dieci partite in Serie A.
      2 – Il rigore su Zaza è ai limiti dell’inesistente. Anzi, non c’è proprio.
      Il secondo, a mio parere, è abbastanza evidente anche se un po’ di furbizia Belotti l’ha usata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Certo che ne hai di tempo da buttare…
      A differenza tua, non ho tempo da perdere perciò ti chiedo cortesemente di evitare di inviare queste fregnacce.
      Buona serata anche a te.

  13. Giacomo
    Giacomo dice:

    Ciao Luca.
    Come sarà possibile designare i big match in Serie A senza Rocchi e Orsato?
    Tolti Irrati,Massa e Guida non vedo niente di sicuro fino a Giua ma per un primo anno è troppo presto ancora.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ah boh…
      Sono anni che dico che si sarebbe arrivati a questo punto.
      Alcuni scienziati nell’AIA mi hanno tacciato come catastrofista.
      Una persona insensata dovrebbe adesso, io amo troppo l’AIA per poter gioire di questo DISASTRO tecnico.

  14. Davide
    Davide dice:

    Ciao Luca,

    Sono un tuo ex collega di Como e voglio complimentarmi per il Blog, lo trovo interessante, utile e senza inutili polemiche sugli episodi.

    Anche se me ne sono andato dall’AIA, sto andando avanti ad arbitrare a livello locale (con altra associazione). Se avessi bisogno di qualche consiglio e/o delucidazione regolamentare, dove posso contattarti?

    Continua così. Un abbraccio.

    Davide

  15. Franco
    Franco dice:

    No, è una macanza mia, avendo scritto in macchina. La considerazione è sull’arbitraggio di rocchi e sulla sinergia col Var. Nell’episodio citato vi è stato un primo errore dell’arbitro che non fischia il rigore, che pure sembra netto, ma fischia una simulazione che non c’è. Non avesse fischiato questa non ci sarebbe nulla da dire, e potremmo derubricare il tutto tra le normali imprecisioni del gioco. Però, per il fatto stesso di aver fischiato una simulazione inesistente, se ne deduce che non abbia visto il contatto del difensore: a prescindere dalla fallosità del medesimo perché, lo tocca, e anche duramente, la simulazione è esclusa. Questo, a mio parere, concretizza il “chiaro ed evidente errore” richiesto per il richiamo del Var, a nulla rilevando che di giallo, e non di rosso si tratti, perchè l’episodio viene riassorbito nella più ampia fattispecie del fallo da rigore non rilevato. L’episodio è stato ininfluente, ma credo che interessi pet la sua peculiarità. Da qui la richiesta del tuo parere. Grazie per l’attenzione

  16. mario80
    mario80 dice:

    Grazie per gli approfondimenti, sempre interessanti. Non capisco perché hai bocciato la prestazione dell’arbitro a Verona, leggendo i tuoi commenti mi sembra sia andato tutto per il verso giusto e che le situazioni al limite siano compatibili con le valutazioni espresse in campo (anche perché tu avendo avuto molto più tempo per riflettere hai ancora dei dubbi sostanziali).
    p.s. l’arbitro avrebbe potuto far qualcosa per i cori vergognosi? credo di no, ma cosa pensi dell’account twitter del Verona che oggi smentiva ogni accusa di razzismo nascondendo tutto sotto il tappeto e chiedendo rispetto?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come ben sai, non giudico mai un arbitro dai singoli episodi.
      Peraltro ha sbagliato un cartellino rosso (Stepinski, corretto grazie al VAR) ed ha espulso ingiustamente Calabria. In ogni caso il problema è che la gara ha rischiato di sfuggirgli di mano più volte, è sempre stato alla rincorsa della gara e non ha mai dato la sensazione di averla in mano.
      Sui cori non poteva far nulla, come ribadito dalla Federazione nel febbraio scorso: è il responsabile dell’ordine pubblico che deve imporre la sospensione.
      Sull’account Twitter del Verona non mi esprimo, è meglio…

  17. Diego Bruzzese
    Diego Bruzzese dice:

    Sarò breve, ieri sera ho visto la partita Verona-Milan su Sky da amici, tra telecronisti e ospiti in studio nel post partita si è assunta la tesi che non si doveva espellere Stepinsky perchè era solo il 22esimo minuto del primo tempo e perchè ha sfiorato il pallone prima di colpire alla tempia Musacchio. Hanno avuto anche dubbi riguardo il rigore assegnato al Milan giudicando come CONGRUO il movimento delle braccia di Gunter.

    Devo dedurre che o sono pazzi o sono in malafede.

  18. elvis
    elvis dice:

    Buongiorno Marelli.
    Complimenti per il blog.
    Una domanda che magari le è già stata fatta (e nel caso mi scuso).

    Noto una crescente incertezza negli arbitri, e che spesso gli arbitraggi finiscono per impattare poco sul risultato finale solo grazie alle correzioni del VAR.
    Ma secondo lei, quanto può arbitrare serenamente un arbitro come Manganiello che dopo nemmeno 20 minuti viene messo davanti ad un video che gli mostra un suo stesso errore?
    Quanto può togliere fiducia avere la certezza di aver sbagliato la prima valutazione importante del match?

    Quando arbitrava lei poteva rimanerle un dubbio, ma sapeva di dover attendere la fine del match per sapere se aveva sbagliato o no.
    Adesso lo scoprono live. Non può essere che il VAR, creato per risolvere anche i pochi errori che venivano commessi, abbia finito con l’autoalimentarsi, generando insicurezze e quindi maggiori errori?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il problema è molto più profondo.
      Ringraziamo l’esistenza del VAR perché senza la tecnologia questo campionato e gli ultimi due sarebbero stati un caos pazzesco.

  19. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Ieri Chiffi mi ha fatto proprio una brutta impressione. Oltre agli episodi (la partita era finita al 30′) è proprio il linguaggio del corpo che mi ha colpito in negativo. Pareva esprimere quasi timore e una palpabile insicurezza. E la riprova, secondo me, è stata in alcune reazioni dei calciatori, piuttosto accese nonostante la partita fosse senza storia. Spero sia una impressione sbagliata ma vedo un difetto caratteriale che poi non porta ad una necessaria autorevolezza in campo. Impressione sbagliata la mia? O forse, vista la partita, non c’era alcun bisogno di tirare fuori una ‘spiccata’ personalità?

  20. Marco Bergonzoni
    Marco Bergonzoni dice:

    Buongiorno,
    Nel giudicare perfetto l’arbitraggio di Rocchi ha omesso un giudizio sul rigore abbastanza netto su Skow Olsen…
    Cosa ne pensa?
    Grazie

  21. Giuppy91
    Giuppy91 dice:

    Salve per quanto riguarda il rigore dell’atalanta( rigore netto) io ho visto l’arbitro fare segno a Zapata di alzarsi quindi presumo che lo abbia visto e ritenuto non punibile, quindi chiedo il var poteva intervenire? Grazie mille

  22. Franco
    Franco dice:

    Ciao Luca, una considerazione su un episodio di Brescia – Bologna. Nel finale Skov Olsen tenta una percussione, salta l’uomo, fuori area viene palesemente sbilanciato ma continua la corsa e, entrato in area subisce un contatto e cade: a mio parere, se avesse lasciato correre, ci stava che il non intervento del Var, ma rocchi, sbagliando, fischia la simulazione di skov Olsen, forse pensando che avesse tentato di fare il furbo, a quel punto, cambia la fattispecie. Con quel fischio rocchi dimostra di non aver visto ciò che è accaduto: il contatto, anche duro, c’è tutto e, se fischi la simulazione è perchè quel contatto non hai visto. Quindi c’è il “chiaro ed evidente errore” richiesto dal protocollo e il Var sarebbe dovuto intervenire, per sottoporre all’arbitro il possibile ricorrere del fallo in area. Se il var tace perché si tratta di giallo e non di rosso è, a mio parere, un errore di interpretazione del protocollo

  23. Alessandro
    Alessandro dice:

    Buongiorno.
    Secondo lei la condotta di Kouamé nell’occasione del rigore per il Genoa potrebbe essere passibile di prova tv? Premesso che (anche con la scusante dei problemi tecnici del VAR) mi sembra un grave errore dell’arbitro in campo e del controllo VAR stesso, se si ammette che il contatto sia inesistente è automatico affermare che il giocatore del Genoa abbia simulato.
    Il VAR avrebbe dovuto disincentivare certi atteggiamenti antisportivi dei giocatori in campo ma il suo utilizzo confuso mi pare abbia avuto l’effetto opposto: pensa che un aumento della severità sulle simulazioni possa aiutare anche gli arbitri a non farsi ingannare così spesso dai comportamenti dei giocatori?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Un contatto, seppur minimo, c’è stato perciò diventa impossibile utilizzare la prova TV. Peraltro abbiamo visto che ormai, e perlomeno per la Serie A, la simulazione come oggetto di prova TV è praticamente caduta in disuso.
      No, non ci sarà prova TV.

  24. Giuseppe Rombo
    Giuseppe Rombo dice:

    buongiorno, ho scoperto per caso questo blog ed ho iniziato a leggerlo dalla prima di campionato. volevo complimentarmi per le attente analisi degli episodi e le annesse spiegazioni del regolamento. in un periodo dove i media si preoccupano solo di becero giornalismo acchiappa click, questi articoli sono acqua fresca per chi vuole sentir parlare solo di calcio. al di là delle proprie opinioni che possono essere condivise o meno

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti ringrazio molto per il commento, lo apprezzo infinitamente.
      Speriamo che, prima o poi, anche i media comincino a parlare con cognizione di causa e non secondo sensazioni. Per quanto mi riguarda continuerò con questa impostazione.
      Grazie.

  25. GIANLUCA SORRENTINO
    GIANLUCA SORRENTINO dice:

    Caro Dott. MARELLI le ho scritto in occasione di iuve – Napoli, relativamente alla punizione che porta al quarto goal della iuve. Episodio fondamentale perché se non ci fosse stato, non solo la classifica ma ancheo stato d’animo delle due squadre, oggi, sarebbe completamente diversa. In quella circostanza contro la mia visione lei ha affermato che il fallo con conseguente ammonizione di Elmas era corretto perché” anche se prendeva la palla quasi in contemporanea commettava anche fallo” . Premesso che quasi in contemporanea, per me, comunque significa prima la palla mi spiega la differenza con l’entrata di Peluso e relativo rigore annullato dal Var che lei condivide. Mi sembra un pochino in contraddizione la sua visione sui due episodi. Anche Peluso prende la palla e quasi contemporaneamente travolge l’avversario tra l’altro in un modo più evidente rispetto all’episodio Elmas-Dybala.
    Grazie per la risposta

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il grande errore, più volte sottolineato, è di confrontare episodi completamente differenti.
      Peluso entra lateralmente, prende il pallone ed impatta con Kluivert per dinamica.
      Elmas è entrato da tergo, colpendo Dybala con le gambe a forbice.
      Il concetto da imparare (ed in fretta, se mi permetti) è di evitare il paragone tra episodi che sono visivamente differenti.

      Non c’è alcuna contraddizione, c’è approfondimento di ogni episodio preso singolarmente perché è quasi impossibile che due fattispecie siano identiche.
      In questo caso si tratta di due fattispecie che non hanno NULLA in comune.

    • GIANLUCA SORRENTINO
      GIANLUCA SORRENTINO dice:

      Veramente a me sembra che Peluso entra da tergo mentre Elmas lateralmente. Peluso prende la palla e poi l’avversario, quindi, secondo il mio punto di vista, corretto non dare il rigore, Elmas prende la palla e poi Dybala in modo molto simile. Quindi in questo caso, sempre secondo il mio punto di vista, non c, ‘era ne la punizione ne l’ ammonizione. Comunque io sono un tifoso e lei non lo n arbitro quindi sicuramente mi sbaglio. Grazie per la sua disponibilità

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Va bene tutto ma affermare che Elmas sia intervenuto lateralmente anche no…

      Elmas

      Se dev’essere una discussione, si parta dai fatti e non da ricostruzioni fantasiose altrimenti si perde solo tempo.

  26. Giovanni R.
    Giovanni R. dice:

    Buongiorno Luca ,come ogni volta ,rinnovo il piacere nella lettura del tuo blog anche in questo campionato.

    Mi trovo assolutamente concorde con te su tutto,in particolare nel sottolineare la prestazione di Rocchi in una partita niente affatto semplice,ricca di gol ed episodi.

    Ho un dubbio riguardo l’episodio finale di Calabria a Verona :

    Tu ritieni a sensazione il fallo si sia concretizzato in area di rigore :
    In questo caso,non era possibile avvalersi del var per stabilirlo con certezza ?
    Io ero certo,guardando la partita ,che fosse in automatico avvenuta la comunicazione “geografica “,prima di far battere la punizione.

    Ricordo una cosa vagamente simile in coppa Italia l’anno scorso ,in un inter-Lazio di coppa Italia.
    Fallo di Milinkovic su d’Ambrosio,dove fu rettificata la decisione iniziale dal var.

    Mi sembra l’arbitro fosse Abisso.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Probabilmente anche Orsato, al VAR, non ha avuto la certezza che il fallo si sia concretizzato in area di rigore. Per tal motivo (a mio parere correttamente) ha deciso di sostenere la decisione assunta in campo in mancanza di immagini chiare sul punto in cui la trattenuta si è conclusa.

  27. Filippo
    Filippo dice:

    Buongiorno sig. Marelli,
    argomento “presunto fuorigioco attaccanti del Verona”. Lei dice che non si tratta di off-side, in quanto è Romagnoli ad allontanare la palla, dopodiché comincia un’altra azione e i due rientrano in gioco.
    Senza addentrarsi in valutazioni assurde, è pure vero che il pallone che Romagnoli si trova ad allontanare era destinato ai due in fuorigioco. Altrimenti non avrebbe avuto motivo proprio di essere stato calciato, di trovarsi in aria e di essere allontanato dal capitano del Milan. Il fuorigioco è applicabile solo se il destinatario riceve il pallone, d’accordo, ma l’azione di fatto è stata condizionata comunque.
    Attendo sue. La ringrazio.

    Filippo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ne abbiamo già discusso ampiamente nei commenti precedenti.
      Bisogna tener conto di due elementi:
      1 – Per regolamento questa azione è regolare (oggettivo);
      2 – Può non piacere l’interpretazione (soggettivo) ma non possiamo giudicare senza tenere conto del punto numero 1.

      Ciao.

  28. Andrea
    Andrea dice:

    Ciao Luca,
    Calvarese dopo aver visto il monitor si accinge a tornare sul terreno di gioco, poi si ferma, e torna un momento verso il monotor, per poi ritornare nuovamente verso il campo e assegnare il rigore. Hai idea di cosa fosse stato quel momento di esitazione?
    Un’altra cosa, possiamo dire che Aureliano al VAR ha fatto un capolavoro per come ha gestito quell’episodio?
    P.S.- A mio avviso sei stato troppo severo con Manganiello, è un buon arbitro. Il tasso di difficoltà delle decisioni che ha dovuto prendere era elevatissimo, e secondo me nel complesso ne è uscito bene (ho sentito dire anche un giocatore del Verona che ha fatto scelte corrette, o perlomeno accettabili). A mio parere nella valutazione di una gara bisogna anche considerare la difficoltà degli episodi che vi si presebtano….perché, oggettivamente, in alcune gare non succede ‘niente’, mentre in altre accade ‘di tutto’ (questo a mio parere è legato molto alla sorte, non all’arbitro).

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Secondo me il momento di esitazione è riferibile alla sanzione disciplinare.

      Su Manganiello: l’ho sempre difeso, l’anno scorso ho anche sperato che venisse lanciato in partite più impegnative. Purtroppo ieri sera ha offerto una prestazione molto negativa e negarlo sarebbe non credibile.
      La gara è stata difficile (l’ho scritto) ma pensare di dover usare il VAR per l’espulsione di Stepinski è grave: un episodio del genere va visto in campo, soprattutto se a campo aperto. Punire con il giallo una “roba” del genere è oggettivamente drammatico tecnicamente.

  29. colotti
    colotti dice:

    Buongiorno luca, subito dopo il tocco di mano di gunter, calhanoglu viene spinto da un difendente! Era passabile da condotta violenta??

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, al limite da cartellino giallo.
      In quelle circostanze, però, è sempre meglio gestire la situazione con un richiamo ufficiale per entrambi, i cartellini rischiano di esacerbare ulteriormente gli animi già tesi.

  30. Massimo
    Massimo dice:

    Gentile dott. Marelli,
    scrive che per lei è difficile stabilire se la trattenuta di Calabria su Pessina termini dentro o fuori dall’area:ma non è anche per questi specifici casi che deve intervenire la tecnologia della Var?
    Cordiali saluti.
    Massimo Novo

  31. Francesco
    Francesco dice:

    Dott. Marelli buongiorno, io trovo che lo spasmodico utilizzo della Var sia, come dice giustamente Lei, la cartina al tornasole di un livello medio arbitrale mediocre.
    Ovvio che ci possa essere l’episodio discutibile, ma trovo che utilizzarlo anche per episodi tutto sommato semplici, e uso come esempio il rigore su zapata , crei anche nei calciatori l’idea che l’arbitro sia scadente.
    Riscontro, inoltre, il totale appiattimento della figura degli assistenti di linea che sull’episodio Piatek avevano la possibilità di intervenire avendo la visuale chiarissima dando anche ai calciatori l’idea che la Var è una stampella, non la moviola per cui ogni cosa debba essere rivista.

  32. Roberto
    Roberto dice:

    Ciao Luca,
    potresti spiegarmi meglio per favore la situazione del fuorigioco dei due giocatori del Verona in occasione del successivo fallo (con relativa espulsione) di Calabria? Non è punibile dal VAR perché si considera un’azione successiva o non è proprio punibile la loro posizione perché considerata non attiva o comunque non influente?

    Ti ringrazio in anticipo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Entrambe.
      Non è punibile perché i calciatori non hanno conteso il pallone al difensore e perché, dopo il rinvio di Romagnoli, è iniziata una nuova azione. I giocatori del Verona, dopo il rinvio di Romagnoli, sono rientrati in gioco tornando in posizione meno avanzata rispetto al penultimo difendente.

    • Roberto Palmiero
      Roberto Palmiero dice:

      Intanto ti ringrazio per la risposta.
      Però ti chiedo ancora: so che tu valuti e rispondi sempre sulla base di ciò che dice il regolamento, ma non ritieni assurdo considerare in fuorigioco passivo due giocatori nettamente al di là dell’ultimo difendente che costituiscono motivo dell’intervento dello stesso? In soldoni: se quei due non fossero stati in quella posizione, Romagnoli non avrebbe avuto la necessità di intervenire. Secondo me alcune fattispecie sono regolate davvero in maniera insensata e questa – oltre ai i falli di mano in area, che ne sono l’emblema – è una di queste.

      Un saluto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come scritto ad altri utenti, soggettivamente si può considerare sbagliata questa lettura. A me non piace particolarmente ma rimane una valutazione fine a se stessa e che porterebbe solo a confusione nell’interpretazione dei singoli episodi.

      Ciao.

  33. Enrigo
    Enrigo dice:

    Buongiorno, mi dispiace ma continuo a non essere convinto riguardo agli interventi del tipo del rigore presunto su Kluivert. Trovo che ci sia una netta incoerenza nella valutazione, anche da parte tua, non solo degli arbitri. Troppe volte con sicurezza in questo blog hai affermato che urtare o meno il pallone è irrilevante, ma nel calcio il contatto dei giocatori è continuo, dopo quasi ogni intervento sul pallone (specie in scivolata) ci sarà uno scontro tra i contendenti. Allora o li fischiamo tutti o nessuno. Quando Elmas colpisce Dybala ben dopo aver nettamente preso pulito il pallone abbiamo tutti dovuto ammettere che fosse fallo (e addirittura ammonizione) perché sullo slancio dopo un paio di passi l’attaccante subiva uno sgambetto. Ma avendo Elmas colpito il pallone non possiamo anche in quel caso sostenere che fosse in anticipo (se prende il pallone…) e che lo scontro successivo fosse semplice dinamica di gioco? Io posso capire che si fischi un fallo in caso di intervento particolarmente duro e pericoloso, per cui il prendere la palla non sana la pericolosità del gesto. Ma il concetto di dinamica del gioco che hai, per me giustamente, evocato nel caso di Kluivert a mio avviso vale quasi sempre! Se si falcia l’attaccante prendendo palla e gambe, ok, fallo, e forse anche giallo se particolarmente duro. Ma se si prende il pallone di giustezza e DOPO si tocca l’attaccante a mio avviso non ci possono essere gli estremi del fallo. Non era fallo quello su Kluivert, non era fallo quello su Dybala (lo dico per pura accademia, non per alludere ad un eventuale vantaggio ottenuto dalla juventus nella gara col Napoli).

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma possibile che non ti renda conto della differenza?
      Peluso interviene lateralmente, prende nettamente il pallone e poi Kluivert, proseguendo la corsa, finisce addosso al difensore che non può certo smaterializzarsi.
      Elmas, invece, intervenne da tergo, toccò il pallone e travolse Dybala con le gambe a forbice.
      Sono due episodi completamente diversi: devi uscire da questo tuo modo di pensare, continui da due anni a paragonare episodi che non hanno NULLA in comune.
      Io ti rispondo ma se continui a non voler capire la differenza mi costringi a bypassare i tuoi commenti che si fondano sempre su paragoni assurdi.

  34. Ezio Cantarano
    Ezio Cantarano dice:

    Buongiorno Luca,
    Da difensore giocante ormai da anni in campionati dilettantistici a ridosso di quelli professionistici, volevo discutere di un aspetto relativamente all’epidodio dell’espulsione di Calabria in Verona-Milan.

    In termini regolamentari il fuorigioco precedente al fallo non c’è, poichè non inteferisce con l’avversario (non gli impedisce di giocare il pallone, non glielo contende, non tenta la giocata,ecc), però avrei due spunti di discussione a riguardo:
    1) il numero 10, in posizione di fiorigioco, non trae vantaggio giocando il pallone (fa l’assist per il giocatore che ha subito il fallo) immediatamente dopo il “salvataggio” di Romagnoli ?!?!
    In tal caso sarebbe fuorigioco secondo il regolamento
    2) Da difensore, ritengo che si debba comunque allargare il concetto di “salvataggio” del difendente. Romagnoli, di fatto, procede con un salvataggio al limite solo ed esclusivamente perchè i due giocatori in fuorigioco stanno scattando verso la porta, con EVIDENTE volontà di voler partecipare potenzialmente all’azione. Per quanto l’episodio in questione non ricada in nessuno dei casi citati di fuorigioco nel regolamento (ad eccezione, forse, del dubbio espresso nel punto 1), credo che bisognerebbe estendere il concetto di “tentativo di giocata” da parte di un attaccante: che Romagnoli impatti il pallone a 20cm dal giocatore che sta scattando verso la porta (fuorigioco secondo il regolamento) o che lo impatti a 2 metri (non fiorigioco secondo il regolamento) secondo me è un concetto del tutto sbagliato.
    Perchè ?!?! perchè il concetto di “vicinanza” ha un problema. Quando si può ritendere che il salvataggio del difendente sia abbastanza vicino ?!?! 30 cm? 47 cm? 1 metro? ok.. ma magari il centimetro successivo non viene considerato allo stesso modo. Un’assurdità. Occorre valutare l’intenzionalità: l’attaccante scatta verso la porta perchè vuole partecipare all’azione, il difendente effettua un salvataggio SOLO ed ESCLUSIVAMENTE perchè gli attaccanti voglio partecipare all’azione e credo che debba sempre essere fuorigioco, poichè influenza in modo netto e deciso la giocata del difendente, e la discrezionalità non può derivare dal fatto (soggettivo) che il difendente colpisca il pallone 30 centrimetri più vicino dall’attaccante o meno.

    Ciao, Ezio Cantarano

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – No, perché dopo il rinvio di Romagnoli inizia una nuova azione e, pertanto, quella posizione viene sanata dal rientro in gioco del calciatore del Verona;
      2 – Parti da un presupposto sbagliato: se anche il giocatore fosse stato a 20 centimetri, non sarebbe stato fuorigioco punibile. Lo sarebbe stato se il calciatore del Verona avesse conteso il pallone a Romagnoli, di fatto impedendo una giocata “pulita”.

      La tua posizione ha un senso, non lo nego.
      Ma le regole sono queste e dobbiamo valutare le azioni sulla base del regolamento vigente.
      In questo caso, pertanto, l’azione è stata valutata correttamente. Si possono avere opinioni differenti sul regolamento ma non ci sono margini di discussione sull’episodio specifico.

      Ciao.

    • Ezio Cantarano
      Ezio Cantarano dice:

      ciao Luca, grazie perla risposta.
      Il punto è proprio questo: è evidente ch secondo il regolamento non c’è fuorigioco, ma personalmente riterrei opportuno una revisione sui casi simili a quello di Romagnoli.
      La costrizione di dover effettuare un salvataggio al limite, come in questo caso, dovrebbe necessariamente (secondo me) essere trattata in maniera più specifica nel regolamento: allargando il concetto di “tentare chiaramente di giocare il pallone quando questo impatta sull’avversario” (punto differente rispetto alla contesa).
      Secondo me se un giocatore scatta verso la porta con la volontà di impossessarsi del pallone deve esssere considerato un tentativo di giocata.

      Ovviamente difendo la categoria, ciao!!! 🙂

  35. Francesco
    Francesco dice:

    Ver-Mil, episodio finale.
    “Non hanno mai partecipato attivamente a QUESTA azione e non hanno tratto vantaggio.”
    Da regolamento tutto ok (più o meno, personalmente ritengo la partecipazione degli attaccanti più che attiva, il loro movimento influenza i movimenti e la giocata dei difendenti ed il passaggio è chiaramente e volutamente indirizzato a loro favore).
    Mia opinione è che il regolamento è punitivo x i difendenti. Non credi che si possa migliorare considerando l’intervento di Romagnoli come un inizio di “vantaggio” e che se non mantenuto il possesso del pallone dalla sua squadra si debba tornare sul fuorigioco e conseguente punizione a favore del Milan? (qualcosa del genere mi sembra già ci fosse).
    Altrimenti ci potrebbe essere uno spirito antisportivo da parte di attaccanti che volontariamente in fuorigioco fanno movimenti e contro movimenti alle spalle dei difensori influenzandone il posizionamento, la concentrazione e le giocate sperando che sullo sviluppo immediato dell’azione ci sia un vantaggio x la propria squadra.

    Grazie per mettere a disposizione di tutti la tua passione e professionalità

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il regolamento è soggetto a critiche (e nemmeno a me piace particolarmente) ma, sulla base delle normative vigenti, l’azione è del tutto regolare.
      L’importante è scindere le due questioni:
      1 – l’azione è regolare (oggettivo)
      2 – il regolamento andrebbe rivisto (soggettivo).
      Al momento non possiamo far altro che giudicare sulla base del regolamento. Sulla base del regolamento questa azione è regolare.

  36. Marco Feli
    Marco Feli dice:

    Dottor Marelli,
    non mi trovo assolutamente concorde sulla sua valutazione circa l’espulsione di Stepinski. A mio modo di vedere si tratta del classico caso nel quale la riproposizione video accentua la gravità di un intervento e ne determina un provvidemento disciplinare esagerato ed errato. Mi spiego meglio: Stepinski va calciare per il pallone, il difensore del Milan non può neppure vederlo perchè sta guardando il pallone, impatta il pallone e solo dopo impatta anche la testa del difensore milanista che si butta letteralmente abbassando la testa verso il pallone (per me è chiarissima condotta di gioco pericoloso del difensore milanista), a quel punto Stepinski cosa può fare ? E’ gia coordinato per calciare il pallone e si trova la testa di Musacchio insieme al pallone. Posso affermare che essendo molto severi si poteva punire Stepinski con un cartellino giallo per condotta di gioco imprudente ma estrarre il rosso diretto a mio modo di vedere è un gravissimo errore. Mi piacerebbe saperne cosa ne pensa e magari se mi può sbloccare da twitter visto che mi ha bloccato senza che io le abbia mai rivolto nè insulti nè io abbia mai scritto qualcosa di lesivo nei confronti di nessuno. Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Guarda, di strane valutazione ne leggo a centinaia ogni giorno ma passare da un gesto pericolosissimo di Stepinski ad incolpare Musacchio di aver abbassato la testa ce ne passa.
      Musacchio è in posizione eretta, sposta la testa per cercare il pallone e rischia di lasciarci la salute per una gamba che si trova ad quasi due metri di altezza.
      Stepinski cosa può fare? Evitare di entrare in quel modo rischiando di spaccare la faccia all’avversario. Nel caso in cui, come in questa circostanza, colpisce al volto l’avversario si assume le responsabilità di quanto accaduto e prende la via degli spogliatoi per un’espulsione legittima se non addirittura doverosa.
      Su Twitter non blocca mai nessuno se non per insulti o per attacchi personali. Evidentemente devi aver scritto qualcosa del genere…

  37. Gae
    Gae dice:

    Salve,approfitto della situazione sul fuorigioco prima della punizione su Calabria con quella di Romagnoli che è una “giocata” (come quella di Dellafiore in un vecchio derby della mole),per capire una volta per tutte.Ricordo che adesso si parla di “contendere” il pallone ma è vera questa cosa della distanza di 1.50 metri oppure è una bufala come “disponibilita del pallone”? Grazie

  38. Alessandro
    Alessandro dice:

    Probabilmente ricordo male, ma mi pare che, in occasione del rigore dato alla Roma, sia stato determinante l’assistente: Chiffi, appena avvenuto il contatto, si è voltato indeciso verso il suo collaboratore e subito dopo ha indicato con sicurezza il dischetto.

  39. christian
    christian dice:

    Ciao, Luca. A Parma si discute anche di altri due episodi:
    – ammonizione di Ceppitelli al 16′ per fallo su Kulusewski al limite dell’area: era un DOGSO oppure no?
    – gol annullato a Bruno Alves per fuorigioco millimetrico (mi ricordava il fuorigioco di Ronaldo in Parma-Juventus a livello di millimetri): ok il Var, ma complimenti anche all’assistente che ha vito questo fuorigioco.

  40. Lorenzo Pagliuca
    Lorenzo Pagliuca dice:

    Ciao Luca, ti volevo chiedere il contatto Caicedo-Tomovic in Spal-Lazio sarebbe stato punibile lo stesso con il calcio di rigore se non ci fosse stato il tocco di mano?

  41. gianni
    gianni dice:

    salve seguo spesso il suo blog e ritengo che sia misurato e imparziale , devo farle però un piccolo appunto , con solerzia settima scorsa ha precisato e segnalato i buu razzisti di 50 (erano 4/5) cretini allo stadio cagliaritano avrei preferito da lei e dagli altri cronisti altrettanta diligenza e sollecitudine nel segnalare dalla splendida Verona cori di tutta la curva dove urlano Terrone a Donnarumma e simulano lo scimmione al giocatore di colore . saluti a presto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà non ne ho trattato né oggi né in occasione della partita di Cagliari: è un argomento di cui preferisco occuparmi in altra sede, lasciando nel blog spazio al solo regolamento ed a quanto accade in campo.

  42. Luigi barbera
    Luigi barbera dice:

    Ciao Luca, mi sono accorto che nella maggior parte delle sostituzioni i giocatori non escono dalla linea laterale del campo più vicina a loro ma sempre da quella mediana, semplicemente accelerano il passo per velocizzarla. Mi sembra che il regolamento non contempli questa possibilità. Perché gli arbitri continuano a permetterlo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ vero.
      Credo che Rizzoli debba sensibilizzare gli arbitri in merito a questo particolare.
      Capisco che non sia facile e che abbia ben altri problemi da risolvere ma la regola c’è e va rispettata.

  43. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno Luca, avrei un paio di osservazioni su Parma-Cagliari.
    1) Pasqua è parso in grossa difficoltà a livello fisico anche a me, il che è strano perché solitamente, a livello atletico, è uno dei migliori di tutto l’organico di Rizzoli. Al momento del terzo gol dei sardi, tra l’altro, è stata fornita un’inquadratura da dietro la porta del Parma, e visto frontalmente sembrava quasi che Pasqua zoppicasse leggermente, non vorrei che fosse stato un problema di altro tipo, non legato strettamente al caldo. Spero per lui che non fosse così.
    2) sul gol (giustamente) annullato a Joao Pedro, ci sta il solo fischio senza sanzione disciplinare? Rivedendo l’azione del giocatore del Cagliari, sinceramente, mi sembra molto più un fallo imprudente che negligente. Che ne pensi?
    Grazie mille.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Bravo, me ne sono accorto anche io ma, essendo una sensazione, preferisco tenermi in dubbio. Effettivamente pareva che zoppicasse in partenza e solo in velocità si notava meno. Resta il fatto che l’ho visto molto poco mobile in campo e spesso lontanissimo dall’azione, non sembrava nemmeno Pasqua in campo…
      2 – L’ammonizione per fallo imprudente ci stava “meglio”…

      Di nulla.
      Ciao.

  44. Andrea
    Andrea dice:

    Salve luca Marelli, in merito all’episodio del fallo di Calabria da lei citato ,vorrei sapere:come mai per un fallo normale di gioco si valuta il punto in cui inizia il fallo, mentre per la trattenuta si valuta il punto in cui si esaurisce? Qual’e la ratio di tale divergenza di interpretazioni?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La trattenuta è un fallo prolungato ed è corretto giudicare il punto in cui si conclude. Gli altri falli, al contrario, si concretizzano nel momento del contatto: pensa ad uno sgambetto, è impossibile pensare ad uno sgambetto prolungato…

  45. Luca
    Luca dice:

    Non conoscevo la regola in merito alla trattenuta “prolungata” che porta al calcio di rigore, tuttavia questo aspetto del regolamento mi toglie qualunque dubbio in merito al tumultuoso finale di Hellas Verona vs Milan: dalle immagini reperibili mi appare chiaro come Pessina fosse dentro l’area sia con i piedi che con quasi tutto il resto del corpo e che la conseguenza della trattenuta di Calabria fosse un calcio di rigore.
    La ringrazio per rendere note anche queste parti di regolamento che ricevono poca visibilità.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Attenzione, però: non conta in quale punto si trovasse la parte più avanzata del corpo, conta il punto di contatto. Perciò, in questo caso, conta la posizione del braccio di Calabria nell’istante finale della trattenuta.
      Anche io ho la sensazione che sia all’interno dell’area ma occhio a non creare confusione 😉

  46. Giovanni Armanini
    Giovanni Armanini dice:

    Ciao Luca,

    ti segnalo che nel finale di Brescia-Bologna lo stesso metro di giudizio (ammonizione per simulazione) viene utilizzato anche contro Skov Olsen. Qui qualche dubbio di contatto c’è, ma l’attaccante accetta il giallo senza fiatare.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ vero ma per questioni di spazio mi sono limitato agli episodi che hanno influito direttamente sull’esito della gara, altrimenti non finivo più 🙂

  47. Valentin Pauluzzi
    Valentin Pauluzzi dice:

    Ciao Luca,

    Se non erro, erano 10 i minuti di recupero annunciati dal 4° uomo in Parma-Cagliari al quale Pasqua ne ha aggiunti due per l’ultima review (me la son studiata pe run pezzo).
    Il record dovrebbe essere detenuto da Frosinone-Parma di due stagioni fa con gol vittoria di Ciofani su rigore al 103°.

    Un saluto e complimenti per le analisi

    VP

  48. Nicola
    Nicola dice:

    Buongiorno dott. Marelli
    Seguo il Suo blog da diverso tempo ma non sono mai intervenuto. Non sono un addetto ai lavori ma un semplice tifoso; Le faccio i complimenti perché questo Suo spazio mi sta aiutando a cominciare a comprendere le decisioni arbitrali basandomi non tanto sulla sensazione del tifoso quanto sulle basi regolamentari che portano ad esse. Quest’anno la mia squadra gioca in serie A pertanto attendo con ansia le sue disanime per confrontarle con le mie sensazioni.
    Sono d’accordo col Suo giudizio sull’operato complessivo del sig. Manganielllo: sembrava sempre sul punto di perdere il cntrollo della partita… Le faccio solo un esempio sul gol annullato a Piatek: prima indica il fallo a favore del portiere del verona per poi, dopo pochi secondi, indicare il centrocampo ed assegnare la rete ai rossoneri.
    Le faccio una domanda, poi chiudo scusandomi per la lunghezza del contributo: non Le sono parsi pochi 3 minuti di recupero alla fine della partita? Quattro cambi e dverso tempo perso in occasione del rigore e poi della review sul gol annullato al Milan.
    La ringrazio per l’attenzione e Le rinnovo i miei complimenti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie dei complimenti ed anche del suo “following”: ne sono felice.
      Sul recupero concordo: ci sono state molte interruzioni, mi aspettavo cinque minuti di recupero, non certo tre.

  49. Daniele
    Daniele dice:

    Luca buongiorno.
    Prima di tutto grazie mille come al solito del tempo che dedichi a questi episodi.
    Tornando su Verona – Milan, proprio sull’ultimo episodio, che ne pensi del fatto che Manganiello abbia calcolato due volte la distanza della barriera? Era andato in confusione o il var magari gli ha “suggerito” che essendo appena fuori dall’area di rigore il pallone era stato posizionato troppo dietro?
    Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Scena abbastanza surreale: non solo aveva sbagliato a piazzare la barriera ma ha dovuto anche tracciare nuovamente con lo spray la linea. Sintomo di una confusione totale che si è accentuata negli ultimi minuti.
      No, il VAR non gli ha segnalato nulla (non può), più probabile che sia stato l’assistente numero 1 a fargli notare che la barriera si trovava troppo vicina (ed aveva ragione, peraltro).
      Grazie a te.

  50. Filippo
    Filippo dice:

    Kouame viene toccato dal difensore, è un contatto sufficiente a dire che è rigore? Non lo sapremo mai, ma nessun var potrebbe mai intervenire, l’entità del contatto la può stabilire solo l’arbitro. Inspiegabile tutta la polemica che ne è seguita e inopportuno l’intervento di Nicchi alla radio.

  51. Luca Marelli
    Luca Marelli dice:

    Negare che si tratti di un rigore inesistente mi pare decisamente troppo.
    Va bene essere tifosi ma un minimo di obiettività…

    Nicchi non l’ho sentito e non so cosa abbia detto.

  52. Filippo
    Filippo dice:

    La mia osservazione era “tecnica”, sull’utilizzo del var, il tifo non c’entra nulla, mi spiega allora perché tanto clamore per il rigore inesistente su Kouame e tutti zitti, compreso Nicchi, per il rigore altrettanto inesistente per la Fiorentina contro il Genoa. Quello che dà fastidio è il diverso trattamento di episodi analoghi.

  53. Luca Marelli
    Luca Marelli dice:

    Non parlo per altri.
    Ho scritto chiaramente che il rigore per la Fiorentina era inesistente perciò il tuo “sfogo” in questa sede è del tutto fuori luogo.
    Ma conferma che sei troppo tifoso per essere obiettivo 😉

  54. Filippo
    Filippo dice:

    Mi sembra di aver scritto un paio di messaggi dai toni molto pacati, definirli “sfogo” lo trovo abbastanza offensivo e devo dire sono molto sorpreso e dispiaciuto.
    Mi sembrava di aver trovato un sito dove si poteva parlare di calcio e regole in modo pacato e sereno, peccato. Se ha ancora un minuto mi piacerebbe sapere cosa ha di tifoso e poco obiettivo il mio messaggio, nel quale non ho mai detto che il rigore c’era ma solo che il var non poteva toglierlo.

  55. Luca Marelli
    Luca Marelli dice:

    Ti offendi per poco, io spesso mi sfogo anche pubblicamente.
    Mica ti ho insultato, ho solo scritto che hai sbagliato luogo di sfogo perché mi hai rinfacciato un errore che ho evidenziato palesemente.

    Calma 😉

  56. Filippo
    Filippo dice:

    Ok, ho capito, forse mi sono espresso male, so quello che hai scritto sul rigore per la Fiorentina, ma non ha avuto il risalto mediatico di quello di domenica scorsa. Comunque io sono molto calmo, anzi mi sto facendo anche delle belle risate perché ho visto proprio ora il rigore per il Napoli…var guasto anche al San Paolo?

  57. Luca Marelli
    Luca Marelli dice:

    Ma è normale, è arrivato sul 2-0 e non ha mai messo in dubbio la partita che il Genoa ha dominato. Il rigore di domenica è arrivato al 90esimo ed ha portato al pareggio: ormai dovresti saperlo che anche il momento della partita ed il risultato influiscono molto sulla rilevanza mediatica.
    Il rigore del Napoli mi piace pochissimo ma è un problema di protocollo: un contatto c’è ed il VAR non può intervenire. Io lo preferirei più invasivo, per evitare rigore come questo o quello di Genoa-Fiorentina.
    Ciao.

  58. Filippo
    Filippo dice:

    Buongiorno, prima di tutto grazie per la chiacchierata di ieri sera, mi rendo conto che è andata un po’ per le lunghe, però proprio non ce la faccio a non aggiungere una ultima cosa, dopo il rigore molto dubbio per la Fiorentina si sono giocati altri 20 minuti e al 90° Chiesa ha preso il palo, quindi quel rigore poteva essere molto pesante. Andrezzoli ha scelto di non commentare come peraltro anche Klopp ieri, Gasperini ha alzato un po’ i toni e come sempre chi grida più forte ha ragione…ma adesso mi fermo qui, perché già ieri sera qualcuno mi ha dato del tifoso poco obiettivo ? ??.
    Grazie ancora per l’attenzione.

    Graz

  59. Luca Marelli
    Luca Marelli dice:

    Non posso che ribadire il concetto precedente.
    Se Chiesa avesse pareggiato, se ne sarebbe parlato di più. Ed Andreazzoli (persona peraltro correttissima) probabilmente ne avrebbe parlato di più.

    Grazie a te della conversazione.
    A presto (su altro argomento 😉 )

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