Slavia Praga-Inter: APP, rigore, gol annullato e VAR
La partita dell’Inter di ieri sera ha offerto un episodio molto interessante ma che, ancora una volta, ha evidenziato l’estrema confusione in materia di VAR.
Ciò non perché il protocollo sia indecifrabile (e vedremo che non lo è per nulla sul punto) ma per una scarsa conoscenza dei presupposti che differenziano una fattispecie dall’altra.
Vedremo anche per quale motivo quanto accaduto ieri sera sia completamente differente dall’episodio accaduto sabato in Atalanta-Juventus.
Slavia Praga – Inter 1-3, arbitro Marciniak (Polonia)
Al minuto 35 e 2 secondi lo Slavia reclama un calcio di rigore per un contatto in area tra De Vrij e Olaiynka:
Marciniak è in ottima posizione per valutare il contatto ma lascia proseguire.
L’azione poi si sposta nella metà campo opposta e, dopo un errore in disimpegno, Lukaku segna su assist di Lautaro Martinez:
Fissiamo un punto fondamentale per cominciare a comprendere quanto accaduto: il VAR non ha controllato la rete dell’Inter (regolarissima) ma quanto accaduto prima, cioè il contatto avvenuto nell’area di rigore opposta.
Prima di addentrarci nel protocollo, un sguardo proprio al contatto tra De Vrij e Oliynka:
De Vrij, nel tentativo di anticipare l’avversario, manca completamente il pallone e, con la gamba destra, tocca la coscia sinistra dell’attaccante dello Slavia Praga.
Che cosa può aver visto Marciniak?
Considerando la dinamica dell’azione, può solo aver percepito una deviazione del difensore in anticipo sull’attaccante.
Il rigore c’è?
Non è un rigore clamoroso ma, oggettivamente, tutt’altro che inesistente.
Cosa è dunque successo dopo la rete dell’Inter?
Probabilmente (ma naturalmente sto immaginando secondo logica) il VAR Gil ha chiesto a Marciniak che cosa avesse visto nell’area di rigore dello Slavia Praga. A tale domanda Marciniak ha risposto nell’unico modo possibile, cioè una deviazione in anticipo di De Vrij su Oliynka.
A quel punto Gil ha consigliato a Marciniak di rivedere l’azione ed infatti sul monitor a bordo campo abbiamo notato che il VAR ha proposto solo le immagini del contatto De Vrij/Oliynka.
Dopo una breve “on field review” l’arbitro ha deciso di concedere il calcio di rigore, di fatto annullando i 23 secondi successivi (il tempo trascorso tra l’episodio in area interista e la rete di Lukaku).
Procedura corretta?
Assolutamente sì.
Partiamo dalla base del protocollo, cioè le fattispecie sulle quali può intervenire:
Quel che ci interessa è il secondo punto: il VAR può intervenire nel caso di calcio di rigore (sia nel caso in cui sia assegnato sia nel caso in cui non venga rilevato).
Ora, la questione apertasi ieri sera, nei minuti immediatamente successivi all’episodio, riguarda una presunta mancanza di presupposti sulla base del concetto di APP (Attacking Phase Possession).
Era un concetto da tener presente?
Vediamo cosa dice il protocollo:
Per APP si intende il momento nel quale la squadra in attacco guadagna il possesso del pallone e inoltre il punto nel quale inizia la fase di attacco.
Già da questa precisazione si dovrebbe comprendere il punto della questione: la fase di attacco di quale squadra?
Ovviamente dello Slavia Praga.
Per tal motivo la questione della APP non ha alcuna rilevanza nell’episodio di cui si discute poiché il calcio di rigore non nasce da un’azione con dubbi di correttezza. Per quanto concerne l’APP, dunque, avrebbe avuto rilevanza solo nel caso in cui il calcio di rigore non assegnato fosse nato da un’azione irregolare dello Slavia Praga.
La procedura.
Nel momento in cui si concretizza il contatto in area di rigore, il VAR “lascia” il live per cominciare la review.
Da quel momento è l’AVAR che si occupa di seguire lo sviluppo della gara, perlomeno fino al momento in cui il pallone è in gioco. Se il pallone esce dal terreno di gioco oppure l’arbitro interrompe il gioco per un qualsiasi motivo, il VAR comunica all’arbitro di non riprendere dato che è in corso un check dell’azione.
In sostanza tutto ciò che accade dopo viene “freezato” ed acquisterà eventuale rilevanza nel caso in cui il check si concluda negativamente.
Invece ieri sera il check si è concluso con una “on field review” che, di fatto, ha annullato quanto accaduto dopo l’episodio.
Paradossalmente possiamo affermare che la rete di Lukaku non è stata annullata ma non è virtualmente mai esistita.
Qual è la differenza con quanto accaduto sabato a Bergamo?
Ovviamente non riapriamo la questione sul fatto che la rete andasse annullata o meno (la mia opinione l’ho già chiaramente espressa domenica in sede di commento di Atalanta-Juventus) ma concentriamo l’attenzione sulle differenze.
A Bergamo era in discussione proprio quel che abbiamo visto in precedenza, cioè l’inizio della APP:
APP che inizia con il recupero del pallone da parte della Juventus con un fallo di mano di Cuadrado.
La discussione in merito alla vicenda gira tutta attorno alla questione secondo cui non sarebbe stata questa l’origine della APP ma una fase immediatamente successiva, cioè una contesa del pallone (in situazione di open play, cioè di non chiaro possesso) tra Pasalic e Bonucci:
Chiaramente cambia tutto per un concetto banale ma evidentemente non chiarissimo: il fallo di mano non è genericamente un episodio da VAR dato che avviene in mezzo al campo e, pertanto, può assumere rilevanza solo ed esclusivamente nel caso in cui tale infrazione non rilevata in campo porti ad una rete (come a Bergamo) oppure ad un calcio di rigore.
Per evitare che si torni indietro di minuti e minuti l’IFAB ha scelto di utilizzare il concetto di APP, di fatto “liberando” quanto accaduto prima di ogni singola fase d’attacco.
Se, per esempio, dovessimo considerare il contrasto tra Bonucci e Pasalic come un cambio di possesso, quanto accaduto prima non avrebbe più rilevanza.
Poniamo un ultimo esempio.
Cosa sarebbe accaduto se Cuadrado avesse toccato il pallone nella propria area di rigore e l’azione fosse continuata con una decina di cambi di possesso (sto eccedendo, ovviamente, a fini esemplificativi)?
La review sarebbe stata possibile perché si sarebbe trattato di un episodio espressamente indicato da protocollo VAR, cioè la concessione o meno di un calcio di rigore.
Se spostiamo virtualmente il fallo di Cuadrado a Bergamo da centrocampo in area, avremmo avuto esattamente la medesima situazione verificatasi a Praga ieri sera.
Alla fine, tutto sommato, non è facile ma nemmeno così complesso…
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Grazie a chi mi vorrà sostenere
Riguardo alla APP ho un dubbio che sono sicuro lei potrà risolvere: cosa succede in caso di gol su calcio d’angolo inesistente o fallo laterale invertito?
1) l’arbitro assegna un calcio d’angolo che in realtà è una rimessa dal fondo: calcio d’angolo battuto, colpo di testa, gol
2) fallo laterale invertito: battuta veloce, attaccante entra in area e segna
Quindi parliamo di eventi “immediati”, di gol avvenuti nel giro di pochissimi secondi a seguito di una decisione errata dell’arbitro, e causati direttamente da essa; se in generale queste decisioni errate dell’arbitro non sono tanto “gravi” da consentire l’intervento del VAR, lo diventano nel caso in cui portano ad un gol della quadra che ne ha usufruito. CI sono gli estremi per l’intervento del VAR in questi casi?
Grazie.
Ogni volta che il pallone esce dal campo o viene interrotto il gioco per un qualsiasi motivo, la APP precedente viene “chiusa”.
Grazie a te.
Salve Luca, ho letto solo ora l’articolo su questo episodio su cui avevo un dubbio sulla sanzionabilità del fallo da rigore. Siccome è stato più volte ribadito che quest’anno, in caso di contatti, prevale la decisione che l’arbitro ha preso in campo (e l’arbitro ha visto e valutato chiaramente, trovandosi in posizione adeguata) puoi chiarire qual è la differenza in questo caso e quale norma è stata applicata? Grazie
La differenza è che, in questo caso, l’arbitro ha visto qualcosa che non è mai accaduto, cioè una deviazione di De Vrji.
Grazie a te.
Gentile Dott. Marelli,
si può affermare che, qualora in seguito ad un episodio critico non rilevato dall’arbitro (mancata espulsione, mancato rigore), se la squadra che ha potenzialmente “subito il danno” produce successivamente una situazione ad essa più o parimenti favorevole di quella per il quale il check VAR è in corso (ad es. segna un gol, conquista un calcio di rigore), allora in tal caso il VAR si asterrà dall’intervenire sull’episodio anteriore perché intervenendo andrebbe a svantaggiare la squadra che ha già precedentemente “subito il danno”.
Sintetizzando, il VAR può applicare la “regola del vantaggio”? È previsto dal protocollo?
Grazie per la sua dedizione, reverendi saluti.
Direi che, in linea di massima, è una lettura corretta.
Buongiorno,
complimentandomi per i dettagli che ha fornito, approfitto per chiederle come mai l’episodio di Sensi a Barcellona non è stato valutato alla stessa maniera?
C’è qualcosa che mi sfugge nell’azione, o altro?
Cordialmente,
Alfonso Tassone
La differenza è che su Sensi non c’era niente, un contattino che in Europa non considerano nemmeno.
Buona giornata 😉
Io credevo fossero entrambi fallo netto. Dalle immagini su Sensi lo tocca. Ma se lo dice lei, mi fido. Magari essendo tifoso vedo un tantino super partes. ?
Grazie per la risposta, cordialmente.
Alfonso Tassone
Mi scusi sig. Marelli, ma noto una discordanza gia nelle prime righe della sua spiegazione e vorrei un chiarimento. Se da come si può vedere l’arbitro era in ottima posizione per valutare l’intervento e lo ha giudicato non da rigore, da quello che si è detto in questi mesi, il VAR non sarebbe dovuto intervenire, in quanto non si tratta di chiaro ed evidente errore, ma solo di diversa valutazione dell’entità del contatto. Perché questo è quello che sostenete tutti da inizio campionato, ossia se l’arbitro vede e valuta un intervento il VAR non può intervenire per protocollo. La ringrazio anticipatamente per il chiarimento.
Nessuna discrepanza, semplicemente non ho affrontato il tema perché non era l’oggetto dell’approfondimento. Non ho scritto una riga sul fatto che potesse o meno intervenire, semplicemente ho scritto che il rigore non è certo un’invenzione.
Ciao.
Buonasera, mi permetto di esprimere un dubbio sulla corretta applicazione del VAR, poichè ritengo che il gioco avrebbe dovuto essere interrotto dopo la conclusione della ripartenza dell’ Inter, a pallone riconquistato dallo Slavia, non lasciarlo proseguire a oltranza con possibili ulteriori sviluppi. Lei ha affermato che il gol di Lukaku non si può nemmeno considerare annullato, ma piuttosto ‘mai esistito’ in quanto ciò che è accaduto dopo il fallo in area è stato virtualmente cancellato. Le faccio questa domanda: se durante questo tempo ‘cancellato’ e quindi ‘mai esistito’ si fosse verificato un fatto di estrema gravità, tipo un fallo killer da rosso diretto, un pugno o una gomitata volontaria o magari anche un’ aggressione all’arbitro, cosa sarebbe successo ? Visto che quel ‘tempo’ non esisteva più, sarebbe stato tutto cancellato, come se non fosse mai successo nulla ? Oppure il VAR (anche se convinto del contrario) avrebbe omesso di segnalare il fallo per poter ‘validare’ quel tempo ? Io sostengo che nei casi dubbi il gioco deve essere fatto proseguire solo per il tempo strettamente necessario alla conclusione dell’azione, poi si deve fermare e si valuta in tutta tranquillità l’episodio. Grazie per l’ attenzione.
Il rosso rimarrebbe, non c’è nulla di particolare.
E’ ovvio che ho utilizzato la dizione “virtualmente mai esistito” per esasperare il concetto e per far capire che, dopo il contatto in area, tutto quello che è avvenuto tecnicamente è come se non fosse mai esistito. Ma sappiamo (dovremmo sapere…) che a livello disciplinare cambia un po’ la questione: non credo che sia necessario puntualizzare ogni volta dei dati di fatto scontati, abbia pazienza: altrimenti dovrei scrivere 25 ore al giorno…
Il contatto di ieri mi sembra il classico contatto da moviola più che da var (almeno per il protocollo attuale). Concordo che il rigore potesse essere dato, però diciamo che questo crea una zona di grigio. Avendo quest’anno un protocollo in teoria molto rigido, il fatto di andare a una OFR per un contatto di questo tipo crea un dualismo strano. Se l’arbitro avesse visto perfettamente il contatto e comunque non avrebbe optato per il rigore il var non avrebbe potuto dir nulla. Io sarei molto favorevole al OFR di episodi del genere, il problema è che ora questi episodi non dovrebbero essere considerati, perché appunto (sfortunatamente) solo in casi speciali vengono visionati al VAR
Il protocollo è sempre lo stesso, non è più rigido. Diciamo che, perlomeno in Italia, è stato interpretato in modo molto selettivo, in Europa c’è MOLTA più confusione applicativa rispetto al nostro campionato.
C’è solo un modo per rendere più fruibile il VAR: il challenge ma ne abbiamo già parlato in passato.
Effettivamente non capivo perchè molti paragonassero i due episodi. Mi è parso subito chiaro che a Praga sia stato rivisto il rigore, non il gol dell’Inter, perfettamente regolare in sé stesso. C’è solo stato il crudele caso che l’azione che doveva finire permettere l’on-field review sia finita con un gol.
La cosa che ho trovato più interessante dell’episodio, più della questione APP, è la grande differenza nell’uso del VAR tra Italia ed Europa. In Italia è ormai diventata una regola non scritta che un contatto tra giocatori giudicato dall’arbitro non è mai soggetto a review. Qui invece vediamo come un tale contatto giudicato dall’arbitro venga fatto rivedere ugualmente. E direi giustamente, visto che un arbitro può sbagliare anche a giudicare in contatto oltre che a un fuorigioco o a un tocco di mano.
Quasi sempre.
Quanto visto a Praga è molto simile all’episodio di Genova domenica tra Sampdoria ed Udinese: uno sgambetto non visto che rappresentava senza dubbio un chiaro errore.
Perciò è raro (perlomeno con l’attuale interpretazione) ma non impossibile.
Ciao Luca.
Ottimo e preciso come sempre.
A me l’episodio di ieri sera è parso simile, non uguale, perché tu insegni che non esistono episodi uguali, a quello di Spal – Fiorentina della scorsa stagione, dove il gol spallino venne tramutato in rigore per i Viola. Si può parlare di medesima procedura per la valutazione?
sì
Buonasera Luca, grazie come sempre per il tuo contributo. Riguardo l’episodio di Praga, penso ci sia ben poco da aggiungere: se si conosce il protocollo e si giudicano gli episodi in modo oggettivo, non c’è grande margine interpretativo. Marciniak a me non piace (e neanche ieri sera è piaciuto), ma sul rigore sia la sua decisione che l’operato del Var mi sembrano inappuntabili.
Volevo poi aggiungere, restando in tema Champions League, che oggi ho avuto modo di rivedere Barcellona-Borussia, e devo dire, cosa che non avrei mai pensato di fare, che Turpin mi è piaciuto tantissimo. Lo ricordo agli esordi europei qualche anno fa, in un Feyenoord-Roma che fu una specie di corrida, andare abbastanza in confusione (in un ambiente che, va detto, non aiutava). Da un paio d’anni è in crescita e ora lo trovo un arbitro molto maturo: i primi anni mi piaceva pochissimo il suo atteggiamento in campo, ora ha lavorato molto nel rapporto coi calciatori e tecnicamente lo trovo veramente valido. So che non è un arbitro per cui stravedi, ma spero che questa crescita che ho notato possa non arrestarsi per poterlo considerare un arbitro veramente affidabile.
Grazie per l’attenzione e scusa per la lunghezza del commento.
Hai perfettamente centrato il punto su Turpin: negli ultimi tre anni ha mostrato miglioramenti straordinari ed oggi è un arbitro decisamente più completo. Non a caso si pone come uno dei favoriti per le finali di maggio e, considerando l’età, ha davanti un futuro che promette benissimo.
Peraltro la visionatura di Rosetti ieri a Barcellona non è certo casuale…
Grazie a te.
Buongiorno vorrei sapere cosa ne pensa del fallo di higuain su gollini? E cosa ne pensa del fallo sempre di higuain sul difensore dell’atalanta in occasione del gol juventino? Per quanto riguarda il rigore dello slavia mi sembra che sia l attaccante ad Andare addosso a de vrai con il piede sinistro… Grazie molto competente
C’è tutto nell’approfondimento di domenica.
Grazie a Lei, buona serata.
Intanto grazie per la – come sempre precisa et esaustiva – spiegazione sull’episodo di ieri sera che pure a me, Juventino, aveva lasciato perplesso. Però, da quanto scrivi oggi (mi perdonerai se uso il tu), la tua posizione sul mani di Cuadrado a Bergamo è cambiata o stai semplicemente spiegando perchè, a tuo parere, la terna ha deciso (giustamente o no) per considerare il rimpallo Bonucci – Pasalic una nuova APP? Grazie mille 🙂
NO, non ho affatto cambiato idea, già domenica ho scritto che si trattava della medesima APP, secondo il mio parere.
Ho semplicemente spiegato il motivo per cui il VAR potrebbe aver deciso per una nuova APP.
Grazie a te.
Di solito mi trovo sempre d’accordo con te, ma questa volta no. Non tanto per il protocollo Var, quanto per il fallo di De Vrji. Non mi sembra un chiaro errore, tanto che anche a rivederlo più volte non si capisce quanto sia il contatto a causare la caduta dell’avversario o se sia lo stesso a lasciarsi cadere; se ci fai caso lo stesso Olaiynka non protesta più di tanto e lo stesso vale per i compagni di squadra, che sono sembrati totalmente sorpresi dalla decisione arbitrale. L’entità del contatto è stata evidentemente valutata dall’arbitro durante l’azione di gioco e difficilmente può essere desunta dal monitor, dove si vede invece solamente che De Vrji manca il pallone.
Sembra assurdo dunque che il Var possa intervenire e cambiare totalmente una partita anche sui contatti dubbi.
Il punto non è quello.
Prendo atto della tua opinione ma l’oggetto del post non è la moviola, è la spiegazione della fattispecie.
Ciao.
Spiegazione spettacolare,questo non è un contatto da moviola ma da Var proprio come quello della Samp,esempio perfetto,qui non si tratta di una spintarella/trattenuta che magari l’arbitro vede e giudica ma di un contatto non visto,bravi arbitri e var. .
Io ieri ho seguito Liverpool-Napoli e sui 2 goal l’arbitro ha tenuto lo stesso metro,goal del napoli e spintarella di Mertens su Van Dijk ma nulla di che,idem sul goal di Lovren spintarella dello stesso su Mertens ma anche qui nulla da segnalare,ottimi anche qui. .
Buona serata. .
Concordo, in particolar modo su Liverpool-Napoli (anche se sono gli unici due episodi che ho visto).
Solo per farti i complimenti per l’articolo di oggi. Disamina chiarissima e che fa comprendere in maniera esemplare il regolamento.
Grazie, molto gentile.
Ciao Luca, la tua spiegazione è chiarissima e l’unico mio dubbio, come ti ho scritto in un altro commento, è solo sul fatto che vi siano differenze tra questo episodio e il possibile rigore su Sensi a Barcellona (che a mio avviso era non solo del tutto simile a questo ma anche più netto, se vogliamo).
Quello che però mi lascia davvero perplesso è che in Europa si ha la netta sensazione che si faccia un ricorso al VAR molto più sereno e costruttivo rispetto a quanto si faccia in Italia.
Converrai sicuramente che un potenziale fallo da rigore come quello di ieri sera, per giunta perfettamente visto e giudicato in diretta dall’arbitro, non sarebbe MAI stato revisionato dal VAR e men che meno dall’arbitro in campo, con la “scusa” del non chiaro ed evidente errore.
Il rigore di CR7 contro il Genoa, quello del Verona contro l’Inter, ad esempio, erano molto meno sanzionabili rispetto all’intervento di De Vrij eppure non sono stati oggetto di revisione.
Tu citi un episodio in Sampdoria-Udinese, che personalmente non ho visto, ma ciò non toglie che si tratterebbe comunque di una eccezione.
Grazie come sempre.
Quello di Sensi, al di là della tifoseria, non è mai calcio di rigore. Ma mai, per nessun arbitro al mondo perciò non ha senso invocare l’intervento del VAR per un contatto assolutamente non punibile.
In realtà è una percezione completamente sbagliata: il VAR, in Europa, non viene usato praticamente mai.
Il vero problema è che spesso viene usato a sproposito (Madrid) oppure per una situazione molto particolare.
Quel che è accaduto a Praga, in ogni caso, non è un’eccezione: anche domenica a Genova (Sampdoria-Udinese) l’arbitro è stato richiamato dal VAR per un contatto del tutto simile. Non è un’eccezione, semplicemente di tratta di episodi dei quali l’arbitro ha perso perlomeno un pezzetto…
Grazie a te.
Non è questione di tifo, Luca. A me non interessa avere la conferma da te che quello fosse rigore o meno, perchè sinceramente la totale inesistenza del rigore su Sensi mi sembra davvero un’enorme forzatura.
Ribadisco, ciò non vuol dire che fosse necessariamente rigore (per me lo è, ma è solo una mia opinione), ma se un fallo come quello di De Vrij viene rivisto per 2 minuti dal VAR e successivamente dall’arbitro in campo, quello su Sensi mi pare meritevole perlomeno di una review, che non vuol dire (ribadisco) assegnare necessariamente il rigore.
Anche perchè, se come dici tu “per nessun arbitro al mondo quello è rigore”, allora come mai quello del Verona contro l’Inter (per fare un esempio), che tu stesso giudichi un non rigore, non è stato rivisto? E con lui anche quei tanti altri “rigorini” (come li chiami tu)?
Nessuna enorme forzatura, ho sempre sostenuto che i contattini trasformati in rigore sono l’enorme criticità di questo inizio di stagione: in Italia abbiamo 0.49 rigori a partita, in Europa la media è 0,35. Il risultato è che si cade facilmente in area con la differenza che, in campo europeo, questi contattini non vengono nemmeno presi in considerazione (e giustamente!).
Se poi affermi che “quello su Sensi mi pare meritevole perlomeno di una review” allora significa che non hai capito il funzionamento di protocollo e VAR.
La risposta alla domanda su Inter-Verona (e, con un commento meno schierato, anche quello di Bologna-Inter ed altri che ho citato varie volte) la trovi nella media rigori, in Italia enormemente più alta rispetto al resto d’Europa.
Ho citato quello con il Verona a mò di esempio (l’ho anche specificato) perchè l’ho visto, quello con il Bologna non l’ho mai visto per bene. Per me non è un problema citare presunti episodi a favore della mia squadra.
Il punto, però, è sempre un altro: se un caso come quello con lo Slavia, che di sicuro, secondo quanto ci hai sempre spiegato, non è un chiaro ed evidente errore, viene lungamente visionato al VAR e poi sottoposto all’OFR, mentre tutti i “rigorini” come quello in Bologna-Inter (così va bene?!) no, allora vuol dire che in Italia, a parte l’episodio in Samp-Udinese, in questi casi si è sempre fatto un (non) uso errato del VAR?
Eppure avevo capito che, purtroppo a causa del protocollo, quei rigorini non erano revisionabili, mentre a quanto pare ci stai dicendo che è possibile.
Ripeto, non è questione di cambiare o meno la decisione, è solo una questione di cosa si può sottoporre al VAR e cosa no, e sinceramente giriamo sempre attorno al punto senza mai entrare nel merito.
Grazie
Forse non mi sono spiegato bene: del rigore fischiato non è che mi interessi molto, quel che mi interessava mettere in evidenza era la fattispecie, per spiegare la differenza tra quanto accaduto a Praga e quanto successo a Bergamo sabato scorso dato che c’è una confusione pazzesca.
A mio parere i rigori come quelli di Praga andrebbero assegnati, quelli di Inter-Verona e Bologna-Inter revocati.
Ma è una mia idea.
Grazie a te.
Ciao Luca, volevo sapere se eri riuscito a vedere il replay VAR del quarto gol annullato a Lukaku allo scadere.
Ovviamente non ha influito sul risultato, ma didatticamente mi sembrava interessante.
E’ stato annullato per fuorigioco. Ora, in mancanza di replay non posso dire se fosse o meno fuorigioco (evidentemente sì, per il VAR, essendo una rilevazione puramente geometrica).
Ma ipotizziamo che Lukaku fosse stato sì oltre la linea del penultimo difendente, ma con un piede sulla riga di centrocampo. Essendo la riga sia parte della metacampo difensiva che offensiva, sarebbe stato un gol valido visto che non c’è fuorigioco se un giocatore parte nella propria metacampo? Pur avendo la parte del corpo più avanzata nella metacampo avversaria?
(ecco perchè sarebbe utile vedere il frame esatto di valutazione della posizione di FG, ed è introvabile sul web. Magari tu sei più fortunato!).
Grazie per il tuo aiuto nel far capire il lavoro degli arbitri, spiegato sempre bene, con civiltà ed educazione.
no, non me ne sono interessato proprio per il motivo che hai evidenziato. In ogni caso, trattandosi di fuorigioco, possiamo stare tranquilli, con la tecnologia non si può più sbagliare.
La linea di centrocampo fa parte di entrambe le metà campo, pertanto un piede a cavallo significa che il calciatore si trova nella metà campo offensiva.
Grazie a te per l’attenzione.
in realtà sarebbe stato identico il caso di Napoli Atalanta se il var avessi ritenuto valido il rigore per il Napoli su Llorente, giusto?
Esatto.
Ed infatti si attese molto prima di riprendere il gioco (un po’ anche per le proteste) perché, nel caso in cui Banti avesse ritenuto l’episodio un chiaro ed evidente errore, avrebbe potuto richiamare Giacomelli al VAR.
Tutto molto chiaro. Grazie per le spiegazioni.
Grazie a te.
Luca una curiosità , nel caso lo sparta Praga segnava durante il controllo della azione , cosa sarebbe successo : VAR lo annulla lo stesso è da rigore , oppure lo da buono ?
Non avrebbe avuto senso annullare una rete per assegnare un calcio di rigore.
Avrebbero semplicemente chiuso il check precedente assegnando la rete.
Mi aggancio per un’altra domanda (un po’ intricata ma che potrebbe capitare):
Nel caso in cui, in seguito a quel contatto in area di rigore (Olayinka-De Vrij) il pallone finisce ad un altro giocatore dello Slavia Praga sempre dentro l’area di rigore, il quale dribbla un giocatore dell’Inter e viene trattenuto per la maglia e messo giù; l’arbitro fischia calcio di rigore e commina una seconda ammonizione al giocatore dell’Inter per SPA non genuino, con conseguente espulsione.
A quel punto il VAR che fa, interviene per far rilevare il precedente rigore (che però non genera un’espulsione per l’Inter), oppure dato che è scaturito un secondo rigore con espulsione non fa nulla (e dunque applica una sorta di ‘vantaggio’, penalizzando però l’Inter)?
Grazie della pazienza!
Episodio molto complesso e veramente al limite.
Un VAR sveglio chiama l’arbitro per rilevare il primo calcio di rigore ed evitare l’espulsione.
Mettiamola così: speriamo non succeda mai…
Ciao Luca, non è complesso ma è evidente che ci sono delle falle non banali.
L’area di rigore è una piccola parte del campo da calcio e la maggior parte del gioco avviene al di fuori di essa, non vedo logico l’affermare (ovviamente è riferito al protocollo VAR, non a te) che se succede qualcosa in area tutto deve essere rivisto mentre quello che succede fuori è vincolato da parametri al limite dell’assurdo, che devi stare a vedere i secondi che passano o i cambi di possesso palla o se questi sono volontari o casuali.
Se si decide di introdurre il VAR per cercare di dare più credibilità e rendere il risultato finale più veritiero possibile si deve dare l’opportunità di rivedere tutto in tutte le posizioni del campo.
Ovviamente non intendo rimesse laterali invertite o rimesse dal fondo che sono angoli o viceversa, ma nei casi di giocate irregolari (falli di mano, trattenute, falli non visti, etc..) il VAR dovrebbe poter intervenire sempre se poi sull’azione successiva avviene qualcosa di importante (che sia gol o rigore).
E, a giudicare dal tuo commento all’episodio di Frosinone-Milan con il gol annullato a Ciano per un fallo valutato male da Guida, penso che tu sia d’accordo con me.
“sono schierato apertamente per questa applicazione della tecnologia: quel che, a mio parere, deve essere il punto di arrivo è che la tecnologia deve essere al servizio del regolamento prima ancora che dell’arbitro. Perché il regolamento che deve essere applicato e l’arbitro è tenuto all’applicazione dello stesso. Pertanto ritengo del tutto assurdo pensare che si debba tutelare più la discrezionalità che l’applicazione delle regole.
Ed è proprio questo il concetto su cui insisto da due anni: è assurdo limitare l’utilizzo della tecnologia in questi casi perché, davanti al monitor, sarà sempre l’arbitro a decidere, tutelando egli stesso la propria soggettività valutativa, semplicemente ammettendo (di fronte all’evidenza) che la percezione è stata differente da quanto realmente accaduto.
Alla fine, a Frosinone, è stata discutibile l’interpretazione del protocollo ma, d’altro canto, si è evitato che il Frosinone potesse vincere la partita con una rete irregolare in partenza.”
Se si dovesse rivedere ogni singolo contatto, le partite durerebbero 8 ore: impossibile non limitare geograficamente il potere di intervento del VAR.
E perché non rivedere calci d’angolo, calci di rinvio e rimesse laterali? Possono essere situazione da cui può nascere una rete od un rigore 😉
La frase che hai riportato è decontestualizzata: intendevo, ovviamente, azioni dalle quali nascano reti o rigori, anche se viste ed osservate dall’arbitro, non i falli in generale in ogni parte del campo.
se però ci pensi non si gioca quasi mai dentro l’area se non per terminare l’azione, se una squadra ha il dominio territoriale gioca comunque dal centrocampo al limite dell’area avversaria, non è che fa possesso o giocate continue dentro l’area.
comunque quello che intendi te è quello che intendevo anche io, non rivedere ogni contatto ma solamente se un’azione irregolare porta ad un gol, senza però dover rimanere dentro 100 parametri.
es. Cuadrado tocca di mano e sull’azione successiva la Juventus segna? lo guardi e lo annulli;
es2. Vecino trattiene il giocatore X in modo “furbo” e l’arbitro non nota nulla e sulla ripartenza l’Inter segna? lo guardi e lo annulli.
penso che tutti i tifosi dovrebbero essere interessati ad una equa e chiara direzione di gara, perché oggi va male a me ma domani potrebbe andare male a te e dopodomani potrebbe andare male all’altro..
Questo è tutto un altro discorso.
Per quel che riguarda il VAR rimando alla risposta precedente.
Ciao.
Salve Luca, prima di tutto ti faccio i miei complimenti per il blog e per la tua disponibilità a rispondere alle domande, ma ora andiamo subito al sodo. Minuto 35, contatto in area tra De Vrij e Olaiynka, l’arbitro a pochi passi lascia giocare, poi l’inter segna, vanno a rivedere annullano tutto e rigore per lo Slavia. Quello che proprio non riesco a capire e che si dice sempre che il VAR può intervenire solo in caso di grave errore, se l’arbitro è li a 2 passi vede e giudica il VAR solitamente non interviene, lei stesso ha detto che il rigore c’è ma non è cosi clamoroso. Io ricordo per esempio alla 9° giornata Inter-Parma contatto al 40° minuto tra Martinez Iacoponi ed Hernani rigore che ci poteva stare ma si è detto che il VAR non può intervenire perchè l’arbitro ha visto e ha lasciato correre, la stessa cosa in Barcellona-Inter, il rigore su sensi per me era sacrosanto, perchè anche se il tocco è leggero anticipa il difendente che lo fa cadere facendogli perdere il possesso della palla. Ovviamente sono tutte mie opinioni che possono essere condivisibili o meno, però questa cosa che il VAR interviene solo quando fa “comodo” andrebbe rivista.
Al di là del fatto che non è argomento dell’approfondimento il rigore in sé…
By the way, rispondo ugualmente e ti faccio una domanda: se un arbitro ha visto una deviazione del difensore che non c’è, possiamo parlare di chiaro ed evidente errore (quantomeno di percezione) e consentire all’arbitro di valutare quel che non ha visto?
Abbiamo avuto un esempio di questo genere anche in Italia, Sampdoria-Udinese, gara nella quale Pairetto si era evidentemente perso un “pezzo” di azione.
Che il protocollo vada perfezionato, non c’è dubbio.
Che intervenga quando gli fa comodo, no.
Ti rispondo assolutamente si, avrei però voluto lo stesso trattamento in barcellona-inter dove è stato il VAR a decidere e non l’arbitro. Ti ringrazio nuovamente per le risposte e il grande lavoro che fai con questo blog.
Beh, in quel caso non ha deciso il VAR semplicemente perché il rigore era inesistente.
Grazie a te.
Buongiorno Marelli, se ho ben capito , se un episodio avviene dentro l’area di rigore(ad esempio un fallo di mano) non è rilevante L’APP ovvero il cambio di possesso, viceversa ,se avviene fuori area ( a centrocampo per esempio ,come nel caso di cuadrado a bergamo), ha rilevanza qualora ciò porti a una rete o all’assegnazione di un rigore dico bene?
Esatto, il concetto di base è questo e, naturalmente, deve esserci anche un check iniziato dal VAR su un ipotetico episodio da rigore.
Condivido pienamente la perfetta applicazione del protocollo VAR in Slavia-Inter.
Che ha una conclusione immediata: è assolutamente possibile chiamare un VAR check per un contatto in area comunque ben visto e giudicato dall’arbitro sul campo, anche parecchi secondi dopo. Protocollo perfetto, ma in Italia, chissà perchè, si è convinti che se l’arbitro ha avuto piena vista su un contatto in area, allora il VAR non può intervenire. Niente di più falso, e qualcuno lo dovrebbe spiegare a Rizzoli.
Ciao
E’ un altro argomento (sul quale ci sarebbe da discutere parecchio) che non fa parte dell’approfondimento.
Grazie.
La seguo sempre e la prendo come riferimento nei casi arbitrali che mi lasciano perplesso. E più la seguo più mi rendo conto che le regole sono troppo cervellotiche. Ero sicuro che siccome la squadra di Praga era entrata in possesso della palla, dando vita a una nuova azione, era escluso si potesse andare indietro a guardare un fatto dell’azione precedente. No, perché il caso non è un fallo a centrocampo ma un sospetto rigore. Ok, però che casino! Inizio a pensare che ci siano talmente tante sfaccettature nel regolamento che alla fine il VAR scontenti tutti (e nessuno ci capisce nulla, a parte lei, per fortuna).
Ad ogni gol della nostra squadra del cuore non si esulta più ma si sta a fissare l’arbitro sperando che non faccia quel maledetto gesto rettangolare. Poi ecco, la sensazione è che ci siano talmente tanti cavilli che l’arbitro o il var abbiano sempre mano libera per agevolare una squadra (potente) rispetto a un’altra. Cmq Grazie!
In realtà hai scritto tutto nelle prime tre righe, ciò significa che hai capito perfettamente.
Non è un casino, semplicemente bisogna capire il concetto di base, poi tutto il resto vien di conseguenza 😉
Grazie a te.
A me non sembra difficile, si tratta di una OFR per un potenziale rigore a favore dello Slavia. Il fatto che l’Inter abbia segnato prima che il pallone uscisse (e quindi prima che il var potesse chiedere all’arbitro di fermare il gioco) è marginale in questo contesto.
Successe la stessa identica cosa in spal-fiorentina (o fiorentina-spal, non ricordo) lo scorso anno, ma all’epoca non si fece polemica su “quanto è complicato il protocollo” (solo su un’ipotetica simulazione di Chiesa).
Buongiorno.
Io seguo spesso le sue disamine e il più delle volte non posso non concordare, anche perchè sono un semplice appassionato di calcio e di mestiere ho fatto e faccio tutt’altro.
Quello che non capisco è come mai gente del mestiere (sia suoi ex colleghi, ma soprattutto giornalisti) si lascino andare a frasi e dichiarazioni opposte a quanto lei afferma (regolamento alla mano). Come possiamo pretendere obiettività dai tifosi, che chiaramente non lo sono, quando una parte di addetti ai lavori, e non in buona fede (è palese), neanche ci prova?
I giornalisti (sportivi) le risulta seguano corsi di aggiornamento sul regolamento? Non sarebbe il caso di farli far loro?
Continuerò a seguirla sempre con interesse,
Francesco di Castri
Come ben sai, non giudico mai frasi od opinioni di altre persone che si occupano del medesimo argomento.
Non è arroganza ma rispetto del lavoro altrui.
Per quanto mi concerne spiego coi regolamenti, poi si è liberi di seguire chi parla o scrive sulla base di regolamenti del pianeta Nibiru…
Grazie dell’interesse, lo apprezzo molto.
Buongiorno…Per chi la segue da tempo e conosce il suo modo di pensare e spiegare accostare i due episodi non verrebbe naturale ma lo potrebbe pensare solo qualche tifoso accecato dalle proprie visioni..In ogni caso lei spiega perfettamente la differenza ed è stato molto esaustivo..Piuttosto,se mi è consentito,io sposterei l’attenzione su un altro punto..Premesso che in Italia quest’anno si è creata una giurisprudenza per cui questi episodi vengono valutati direttamente dall’arbitro in campo e difficilmente il var interviene..Premesso anche che in Europa il ricorso al var,da ciò che ho potuto vedere in altre partite,sia ancora più stringente ovvero deve esserci qualcosa di clamoroso. Premesso tutto questo ho ritenuto che il var non dovesse intervenire sull’episodio di de Vrj e quindi convalidare il gol di Lukaku…Non voglio essere presuntuoso ma forse se fosse successo in Italia,per l’orientamento creatosi quest’anno,il gol sarebbe stato convalidato..
La ringrazio comunque per la sua attenzione
Non lo, è difficile ipotizzare quel che sarebbe potuto accadere in Italia.
Però un indizio lo abbiamo: domenica, in Sampdoria-Udinese, il VAR è stato utilizzato per un episodio del tutto simile, perciò…
Grazie a te.
Gentile Luca, leggendo da mesi il suo blog sono arrivato ad una conclusione, magari lapalissiana ma certamente ben definita: il problema del calcio italiano non risiede nella categoria arbitrale, ma nella professione che si occupa di comunicare e commentare le decisioni arbitrali.
Ho spesso avuto il dubbio che taluni non comprendessero e/o studiassero correttamente i regolamenti ma ora, da qualche mese, grazie anche e soprattutto a questo blog ed alla sua diffusione capillare, dove si trovano spiegazioni precise e dettagliate, è davvero difficile credere che chi si ostina a diffondere determinate teorie lo faccia esclusivamente per ignoranza.
La ringrazio per quello che ha fatto, che fa, e che spero continuerà a fare.
Credo che tu abbia centrato perfettamente il punto.
Grazie a te per il commento, davvero…
La ringrazio per avermi risposto..E sempre riagganciandomi all’episodio di Cuadrado e alla presunta impossibilità del var di intervenire per rilevare il fallo di mano e al concetto di possesso palla..Ho letto con attenzione le dichiarazioni di Casarin persona sempre misurata che in modo apodittico ha dichiarato che il var non poteva intervenire perché l’Atalanta aveva il possesso….Secondo lei(e non sono provocatorio,come non lo sono stato in precedenza mi creda)non sarebbe opportuno che il disegnatore degli arbitri approfondisca il concetto di possesso palla,cosa è,come si interrompe?sarebbero delle semplici direttive,oggettive,univoche in modo da limitare il più possibile la discrezionalità decisionale..Gioverebbe a tutti..Agli arbitri e var nella corretta applicazione del regolamento e a noi semplici utenti per una serena comprensione di CIÒ che vediamo..Saluti…A quando la prossima puntata su Sky????
Per la televisione attendo proposte serie. Se arriveranno bene, altrimenti sto a casa mia: è comoda comunque.
Per quanto concerne il possesso del pallone vale quel che concerne anche altre mille sfumature del regolamento: andrebbe spiegato sempre, di continuo, a costo anche di annoiare.
Ma certamente un designatore non può pensare di intervenire ogni volta che succede qualcosa di particolare.
Forse sarebbe il caso che chi cerca spiegazioni del designatore provasse ad informarsi, no? 😉
Buongiorno Dott. Marelli,
2 Domande:
(1) Quello di Marciniak nel non rilevare il rigore si poteva configurare come ‘chiaro ed evidente errore’? [non è un rigoretto che rientra nella soggettività dell’arbitro?]
(2) Una volta che il pallone era tornato in possesso del difensore dello Slavia Praga, Marciniak doveva fischiare per interrompere il gioco? [in modo da darsi la possibilità di andare al monitor senza far proseguire ulteriormente il gioco]. Oppure va bene come ha fatto, lasciando correre senza interrompere..?
Grazie in anticipo per le delucidazioni,
Lothar
1 – Ho qualche dubbio in merito ma non è oggetto di questo approfondimento. L’episodio è utile per evidenziare la procedura e la differenza con un episodio simile ma completamente differente;
2 – No, ci sta lasciar correre perché il VAR deve avere il tempo per effettuare il check e per decidere di soffermarsi ad osservare altre immagini. Poi siamo d’accordo che la “sfiga” ci ha visto benissimo ma 23 secondi non sono tanti tra episodio da rigore e gol dell’Inter, non credi?
Grazie a te.
Ciao Luca, sono d’accordo con te sul fatto che questi episodi siano facili da capire, mentre per me sono sempre complicati quelli relativi ai falli di mano con la fantomatica zona grigia e il concetto di giocata che li accompagna.
Seguimi e, tra qualche mese, sarai in grado di interpretare correttamente questi episodi in pochi minuti 😉
Fidati, non sono così complessi.
Buongiorno luca
Che Differenza passa tra sensi Barcellona e devrij ieri?
Grazie
Che su Sensi non c’era niente.
Perdonami Luca, ma stavolta questa tua risposta non ha senso.
Il fallo su Sensi è “abbastanza” più netto del fallo di ieri sera.
Se viene chiamata la on field review ieri (e ci sta, perchè fuori dall’Italia si ha un concetto del ricorso al VAR molto più sereno e costruttivo), a maggior ragione andava chiamata a Barcellona.
Poi, in tutti e due i casi, si può decidere o meno di non assegnare nulla, ma il tipo di decisione da parte del VAR doveva essere il medesimo.
Anche perchè, ripeto, aveva più senso modificare la decisione a Barcellona piuttosto che ieri.
Non sono tifoso e perciò guardo gli episodi con gli occhi di un arbitro.
Da arbitro quello su Sensi a Barcellona è più simulazione che niente. E’ un rigore totalmente inesistente, non a caso né Skomina né il VAR ci hanno manco pensato di sanzionarlo.
Se nello svilupparsi della ripartenza dell’Inter ci fosse stato un momento in cui un giocatore dello Slavia per un attimo giocava il pallone per poi tornare subito in possesso di un giocatore dell’Inter, e poi nel prosieguo scaturiva il gol dell’Inter che succedeva?
Comunque si tornava indietro per assegnare il calcio di rigore allo Slavia?
Ho intuito che più o meno l’hai spiegato nella disamina…ma ancora non mi era chiaro….
Grazie
Nulla, come ho spiegato: una volta individuato l’episodio in area, ci possono anche essere 30 cambi di possesso ma verrebbero “posti nel nulla” dal check sull’episodio da VAR.
Grazie a te.
Domanda un po’ spinosa ma da fare: Qualcuno ci spiegherà prima o poi perchè in Italia a quanto pare non si utilizza più la review per i contatti e magicamente in Europa si?
Io sono convintissimo che in Italia non avrebbero mai avviato una review per quel contatto proprio per quella foglia di fico chiamata “l’arbitro ha visto e giudicato”.
È così difficile ritornare a quello che succedeva l’anno scorso?
In realtà un episodio simile lo abbiamo avuto domenica in Sampdoria-Udinese. Anzi quasi uguale.
Ci rimane in mente quello di Praga e non quello di Genova per due motivi:
– è una partita di Champions’ molto più importante;
– quella di Genova è stata una gara poco mediatica.
Non facciamo un minestrone di tutto, come ho detto spesso ogni episodio ha una storia, delle caratteristiche particolari, un’attenzione differente.
L’anno scorso, più o meno, accadeva lo stesso.
L’unica cosa, a me, poco chiara è: per considerare finita una fase d’attacco basta un open play (un contrasto, un rimpallo senza perdere possesso, una palla contesa) o è necessario che l’altra squadra conquisti il possesso e giochi la palla? Grazie e complimenti
La seconda che hai scritto anche se non è proprio banale interpretare la definizione di possesso del pallone. Diciamo che è necessario un minimo di controllo del pallone (ciò che, per esempio, non c’era a Bergamo da parte dell’Atalanta, secondo il mio parere).
Grazie a te.
Buongiorno Luca,
Quello che mi rende un po’ perplesso è che questi tipi di contatto (non clamorosi e valutati dall’arbitro) siano stati difficilmente oggetto di on field review, sopratutto in Europa. Sbaglio?
Grazie e complimenti per il lavoro che fai.
No, non sbagli: né in Italia né in Europa sono frequenti questi ricorsi al VAR.
Peraltro non lo nego: io lo preferirei sempre così…
Grazie a te.
Buongiorno,
Credo di aver capito che se il fallo di De Vrij fosse stato fuori area la rete sarebbe stata convalidata ma se il fallo avesse comportato la possibilità di un’espulsione diretta il VAR avrebbe potuto intervenire?
Grazie per questo eccellente servizio.
In linea di massima sì perché non sarebbe stato un episodio da check automatico (dato che era fuori area) e soprattutto ci sono varie fasi di APP: il rilancio di Brozovic verso Lukaku (una chiara giocata in possesso del pallone), il controllo della difesa dello Slavia, l’azione di Lautaro e Lukaku.
La differenza sta proprio nel fatto che si tratta di un episodio rientrante nel protocollo VAR.
Grazie a te.
Chiarimento eccellente, grazie!
Ieri sera si è letto di tutto sui social, sebbene la situazione fosse abbastanza chiara (soprattutto sulle differenze tra quanto successo a Bergamo ed a Praga).
Ormai quello che era il sano scambio di opinioni tra tifosi al bar si è “evoluto” in una guerra tra cafoni ignoranti (nel senso che ignorano i regolamenti) sui social… Che brutto
Trovatevi qui e ragionate con calma 😀