Seconda giornata di Serie A: giornata molto positiva per gli arbitri nonostante un errore (grave) a Cagliari
Seconda giornata di Serie A che non registra alcuna polemica di rilievo: un weekend pressoché perfetto degli arbitri impegnati (qui il resoconto delle gare di sabato)).
Qualche sbavatura a Milano, un errore evidente a Cagliari, un episodio da rivedere in SPAL-Parma.
Cagliari – Sassuolo 2-2, arbitro Pairetto
Due episodi in area di rigore del Cagliari, entrambi per tocchi di mano.
Al minuto 13 Di Francesco raccoglie una sponda in area di Boateng (contrasto regolare) e calcia verso la porta del Cagliari, spedendo il pallone in curva.
Proteste vibranti dei calciatori del Sassuolo per un presunto tocco di mano di Cigarini:
Il tocco di mano c’è (lo si nota dalle immagini: la mano di Cigarini si piega indietro per conseguenza del contatto col pallone), il braccio del centrocampista del Cagliari è larghissimo e nulla conta che il tiro, anche senza tocco, sarebbe finito abbondantemente fuori.
Come spesso affermato in circostanze di questo genere, la punibilità del tocco di mano è stata negli anni sempre più slegata dalla pura e semplice volontarietà, introducendo parametri che si avvicinano più alla colposità del comportamento. Ciò per evidenziare che, in questo come in altri casi, spesso il calciatore reo di un tocco punibile non ha alcuna intenzione di intercettare il pallone con la mano ma viene punito per la postura, per l’aumento del volume corporeo, per il mancato controllo del movimento del corpo e per altri ulteriori parametri (qui trovate una guida dettagliata).
L’errore grave, in questa circostanza, è da rinvenirsi nel mancato intervento del VAR.
E’ chiaro che l’arbitro Pairetto, per quanto posizionato bene, ha del tutto perso il tocco dato che ha assegnato il calcio di rinvio.
Chiaro ed evidente errore? Senza alcun dubbio.
L’episodio è l’esempio di quel che sarà il VAR quest’anno: una “svista” dell’arbitro corretta con una “on field review” per permettere al direttore di gara di accertarsi di una mancata valutazione, per quanto soggettiva.
Inspiegabile il silenzio di Pasqua.
Al minuto 96 il Sassuolo raggiunge il pareggio con un calcio di rigore assegnato dopo il consulto del VAR, l’unico dell’intera giornata:
Prima immagine utile per accertarsi che la posizione di Pairetto fosse perfetta.
Nonostante ciò e come tutti i tocchi di mano, è quasi impossibile identificare il contatto tra pallone e braccio, valutarlo se volontario o meno, decidere in una frazione di secondo sulla base di molti parametri.
Non una novità: i tocchi di mano sono stati, sono e rimarranno la fattispecie più complessa per gli arbitri, in primo luogo perché si tratta di eventi inattesi. Il concetto di base da tener presente è sempre lo stesso: nessun arbitro concentrerà la propria attenzione su un tocco di mano per il semplice motivo che le braccia non possono essere usate validamente. Per tal ragione sarebbe un errore se un arbitro si focalizzasse su un ipotetico tocco di mano che, nei fatti, avviene molto raramente (anche se la percezione generale è di episodi frequenti poiché vengono riproposti mille volte nelle ore successive alla conclusione della gara).
Il tocco di mano, per quanto la dinamica sia molto differente dall’episodio del primo tempo, è anche in questo caso punibile:
Per quanto vada riconosciuto al difensore Romagna di aver tentato di ritrarre il braccio, l’opposizione risulta irregolare poiché il braccio stesso è molto largo in partenza: chi interviene in questo modo e con tale postura, si assume il rischio di vedersi fischiato un calcio di rigore.
Bene, nella circostanza, il VAR Pasqua a consigliare la review al collega.
SPAL – Parma 1-0, arbitro Orsato
Non mi soffermo sulla richiesta del rigore da parte della SPAL al 38esimo del primo tempo, sul quale Orsato interrompe il gioco per qualche secondo in attesa della VAR review: non c’è assolutamente nulla, Inglese tocca due volte il pallone con le gambe e mai con le braccia. Bravo ed attento Orsato.
Più controverso quanto accade al 71esimo.
Su un rapido contropiede della SPAL, Petagna conquista il pallone sulla fascia destra entrando in contrasto con il difensore Gagliolo:
Orsato, in questa circostanza, ha giudicato l’episodio fidandosi della sua esperienza.
Per quanto l’assistente Cecconi fosse in ottima posizione per aiutare l’arbitro, lo stesso non lo ha minimamente supportato tanto da non alzare la bandierina per segnalare l’irregolarità, al contrario continuando a seguire la corsa di Petagna prima che Orsato decidesse (correttamente) di interrompere l’azione. Difficile comprendere il motivo per cui il secondo assistente non abbia egli stesso, con un contatto avvenuto a tre metri, interrotto l’azione, lasciando l’onere ad Orsato, lontano venti metri e senza la possibilità di vedere con chiarezza quanto accaduto.
Per fortuna, grazie ad intuito ed esperienza accompagnate dall’indubbia classe di Orsato, l’arbitro ha potuto intuire quanto accaduto. Orsato stesso che, comunque, ha bisogno di ritrovare una condizione di forma ottimale, essendo apparso parecchio sovrappeso e, di conseguenza, pesante nella corsa e non mobile come siamo da sempre abituati. Non ho dubbi che tornerà il grande arbitro visto fino a 15 mesi fa. Almeno lo spero.
Tornando all’episodio: il gesto di Petagna è da giallo o rosso? Poteva intervenire il VAR?
Siamo al limite ma due particolari mi portano ad avallare la scelta di Orsato (ed il silenzio del VAR). In primo luogo Petagna non si volta mai verso l’avversario, non “lo punta” (per usare una dizione del gergo arbitrale) sebbene commetta un’evidente infrazione.
Il secondo motivo è più decisivo: in casi del genere, se il calciatore autore del fallo avesse voluto provocare danni all’avversario, avrebbe chiuso il pugno per colpire con maggiore violenza. In realtà, come si nota dalla seconda immagine, la mano sinistra di Petagna è aperta, ciò che ci porta a sostenere con buona certezza che si tratti di un fallo imprudente (e, pertanto, meritevole di cartellino giallo) e non di una condotta violenta. Ed ecco spiegato il silenzio del VAR: decisione sostenibile, nessun chiaro ed evidente errore, corretto lasciar proseguire senza “on field review“.
Inter – Torino 2-2, arbitro Mazzoleni
Prestazione di ottimo livello del bergamasco che si conferma sui livelli di eccellenza degli ultimi tre mesi dello scorso campionato. Per quanto sia arrivato all’ultima stagione in carriera (un’eventuale deroga sarà giustamente concessa a Rocchi), quest’anno lo vedremo impegnato spesso nei big match.
Solo qualche sbavatura, in particolare un paio di cartellini sbagliati ma, in linea con quanto affermato in precedenti approfondimenti, basare una valutazione su novanta minuti più recupero su episodi che avvengono in pochi decimi non è né corretto né particolarmente intelligente.
Al minuto 44 De Vrij viene ammonito per aver interrotto un’azione potenzialmente pericolosa (SPA) del Torino al limite dell’area di rigore dell’Inter:
E’ un episodio che approfondisco non per andare a cercare il pelo nell’uovo di una prestazione che, ripeto, è stata di gran livello ma a titolo didattico per affrontare un tema di cui parleremo spesso nei prossimi mesi, nel caso in cui la tecnologia continuerà ad essere utilizzata con questa limitatissima frequenza.
Il calcio di punizione è inesistente e, di conseguenza, l’ammonizione è un errore.
Dalla prima immagine si nota un primo particolare: Mazzoleni non si vede. La rapida ripartenza del Torino ha colto l’arbitro di sorpresa, motivo per cui ha dovuto valutare l’episodio da una distanza eccessiva rispetto all’ottimale. La dinamica inganna e, sinceramente, in presa diretta non mi è nemmeno sorto il dubbio sulla correttezza della sanzione sia tecnica che disciplinare.
In realtà De Vrij non commette alcuna infrazione ma è Soriano che cerca, con la gamba sinistra, il polpaccio dell’avversario. La mano destra del difensore appoggiata sulla schiena del calciatore del Torino è del tutto ininfluente e, comunque, troppo poco per poter giustificare la plateale caduta.
Naturalmente i VAR, in questa fattispecie, non possono far nulla: sia le ammonizioni che i falli commessi al di fuori dell’area di rigore non sono (e non saranno mai) oggetto di review (a parte qualche eccezione).
Cosa sarebbe accaduto se l’episodio fosse accaduto in area di rigore?
Avremmo potuto assistere ad una “on field review”?
La risposta è affermativa dato che Mazzoleni ha sanzionato un fallo mai commesso da De Vrij ed un contatto cercato da Soriano.
Al minuto 46 del primo tempo, contrasto nei pressi del centrocampo tra Icardi e Rincon:
Mazzoleni lascia proseguire e commette il secondo (ed ultimo) errore della serata, nonostante la posizione perfetta.
Siamo ben lontani da un episodio meritevole di cartellino rosso e, per tal motivo, i VAR non avevano alcuna possibilità di poter intervenire.
Detto ciò il fallo commesso da Rincon è evidente: con pallone già lontano allunga platealmente il braccio in direzione di Icardi, in tal modo impedendogli di inseguire il pallone.
La scelta corretta avrebbe dovuto essere per un calcio di punizione diretto a favore dell’Inter ed ammonizione del centrocampista del Torino.
Luca, ti aspettavi Guida per Milan Roma?
No ma è una scelta che mi piace molto. Gara molto importante per Guida che si gioca molto del suo futuro in questo campionato.
Se farà male questa stagione dici che sarà dismesso?
No, i nomi dei dismessi si conoscono già: Mazzoleni, Banti e Rocchi (tutti per limiti di età). Forse (e dico forse) potrebbe esserci una deroga che, logicamente, andrebbe a Rocchi.
Il fatto che già si conoscano i nomi dei dismessi è un paradosso ma la conseguenza della scellerata divisione di CAN A e CAN B.
Buongiorno Luca. Vado sicuramente fuori dal contesto con la domanda che ti sottopongo: immagino che anche tu, come me, hai sentito le ultime dichiarazioni di Platini sul VAR e sull’ affare CR7… Tu cosa pensi? Che Platini fosse dichiaratamente ‘nemico’ del VAR si sapeva…
Perlomeno, nella sua intervista, Platini ha sollevato dei dubbi interpretativi legittimi. Per migliorare lo strumento bisogna tener conto anche di queste critiche costruttive. E’ sbagliato, al contrario, bocciare lo strumento senza “rinvio” (mi perdonerai il termine giuridico): che lo strumento non sia (ancora) perfetto, è noto. Bocciarlo non ha alcun senso.
Massa lo vedo su Samp-Napoli. Vediamo.
Luca secondo te chi arbitrerà Roma Milan
Mi butto su Massa ma, nelle prime giornate, è difficile azzeccare pronostici di questo tipo.
Credo Rocchi, perché Massa arbitra domani sera in Romania il play-off di ritorno di EL e Roma-Milan se non mi sbaglio è venerdì.
Ne dubito massa è stato designato per l Europa League
Grazie dell’informazione, non ne ero a conoscenza.
La designazione per l’Europa League lo elimina dai pronostici, dato che Milan-Roma si gioca venerdì. Vedremo.
Ciao Luca, ho notato che dalla prima giornata ci sono state designazioni di arbitri di B nella massima serie. Secondo te chi sono i migliori talenti della serie cadetta e quelli da tenere d’occhio per una promozione a fine stagione?
grazie ciao
In pole per questa stagione ci sono Abbattista, Fourneau, Giua, Marinelli e Piccinini. Di questi i più pronti per il salto sono Marinelli e Piccinini, i più talentuosi Fourneau e Giua (quest’ultimo deve ritornare coi piedi per terra se non vuole perdersi). Abbattista è un arbitro affidabile ma, in tutta franchezza, non mi è mai stato tra i miei “favoriti”. Poi, come ogni anno, potrebbe esserci qualche sorpresa ma difficilmente si uscirà da questi nomi.
Ti ringrazio per la risposta. Non mi è chiara una cosa: il limite di età in serie B e il limite di permanenza nella categoria.
Salve,
Volevo porre questa domanda: nel secondo gol dell’Inter Vecino in posizione di fuorigioco passiva ostacola diventado attivo il difensore granata Izzo. Gli arbitri hanno considerato che il difensore non potesse comunque arrivare sul pallone?
Grazie per la curiosità didattica
No, semplicemente non si trattava di una posizione cosiddetta “attiva”, non avendo né partecipato né ottenuto un vantaggio dalla sua posizione.
Complimenti Luca. Le immagini le guardo da solo e poi il Lunedì la leggo per avere conferma di quello che ho visto..
Bene, ne sono contento.
Ma sei sicuro che sia un bene? 😀
Battute a parte, ti ringrazio per l’attenzione.
Gentile Luca, innanzitutto le faccio due premesse: la prima è che non ho visto la partita, la seconda è che sono tifoso del Toro, dunque la mia domanda nasce da uno specifico interesse.
Amici mi hanno riferito che, a loro parere, la punizione da cui nasce il raddoppio dell’Inter non fosse da assegnare. Il suo parere a proposito? Grazie.
Fallo netto: spinta di Meite sulla schiena dell’avversario.
Grazie mille.
…seconda giornata….e l’Inter danneggiata per la 2a volta…per a verità ieri sra in maniera non decisiva : ma che Rincon abbia finito la gara senza beccare un solo cartellino giallo, nonostante la miriade di falli, resta un misteo
Episodi non decisivi per il risultato. Temevo un commento del genere, oggettivamente troppo da tifoso: sono episodi che ho approfondito più per una visione didattica. Spero che, in futuro, capirai che non c’è nulla di “tifoso” in questo blog.
Grazie del commento.
buongiorno luca, non pensi converrebbe far partecipare i commentatori delle varie tv (o almeno alcuni) a qualche riunione arbitrale? ieri, sentir parlare di braccio aderente al corpo in occasione del rigore procurato da romagna a favore del sassuolo, mi ha fatto preoccupare……
o forse consiglieresti l’oculista?
grazie
Purtroppo lo stato del giornalismo sportivo non è certamente dei migliori. Se anche organizzassero riunioni aperte sul regolamento, non si presenterebbe nessuno (come accaduto in occasione del primo raduno arbitri a Coverciano: presente tutta la dirigenza AIA e zero giornalisti). Il problema è che si continua ad inseguire lo showtime senza preoccuparsi dei contenuti.
Fin quando sarà così, egoisticamente, avrò spazio ed attenzione ma, oggettivamente, così non va.
sinonimi chiaro: evidente (agg.), certo (agg.), ovvio (agg.), esplicito (agg.), palese (agg.), scontato (agg.), indubbio (agg.), etc etc
Lei avrà anche piu’ attenzione, ma non dice mai che aggiungere la parola “evidente” (dizionario alla mano) nella sostanza non cambia nulla al protocollo Var. Direi che dovrebbe dire questo nelle sue 453453 interviste.
Qualcuno potrebbe pensare per una mera questione di potere che gli arbitri, ifab, fifa, uefa, o non saprei chi, hanno voluto “meno var per tutti”.
Peccato che chi ha preso questa assurda decisione, non sia stato in grado di spiegare questo usando una terminologia corretta. “Chiaro e evidente” sono due sinonimi, ma pare che nessuno, nemmeno Lei lo sappia.
Forse perché la spiegazione più ovvia è quella più logica?
Come ho detto nelle mie 453453 interviste, il fatto di aver aggiunto un aggettivo simile è stato pensato proprio per limitare l’uso del VAR perché l’IFAB ha strutturato lo strumento per intervenire proprio su episodi evidenti, certi, ovvi (infatti la dizione inglese è “obvious”), palesi ed indubbi. Scontati non c’entra, è un concetto differente.
Può darsi che non sappia nemmeno io di cosa parlo, per fortuna c’è Lei. Grazie.
Luca strano che non hai evidenziato l ammonizione per il gesto del rettangolo per chiamare la var del giocatore del Torino.
Me lo sono perso, per la verità. Ricordi il minuto?
Al gol di De Vrij
Mi è sfuggito, lo recupero appena posso.