Quinta giornata Serie A: Inter-Lazio è stata una partita di enorme difficoltà per Maresca, giudicarla sommando gli episodi non ha alcun senso

Mi soffermerò a lungo su Maresca e su Inter-Lazio, non solo per quantità enorme di episodi accaduti ma soprattutto per sottolineare che una partita del genere non si può giudicare sulla base dei singoli episodi: evidenziare un fallo non fischiato od un’ammonizione mancata è quanto di più sbagliato si possa pensare per valutare una gara di difficoltà elevatissima.

Roma – Atalanta 0-2, arbitro Irrati

Il toscano si conferma su eccellenti livelli, dominando con l’autorevolezza una gara che non ha offerto episodi particolari.
Come sempre capita, Irrati cresce anche a livello atletico con temperatura meno elevate, nascondendo l’unico difetto che gli riconosco: una mobilità non eccezionale, quasi sempre “nascosta” da un’intelligenza tattica fuori dal comune. A Roma esce dal terreno di gioco con l’ennesima prestazione senza sbavature, continuando nel trend positivo che lo accompagna ormai da un paio di stagioni abbondanti.
Lo vedremo impegnato anche nei big match e non certo per necessità ma per scelta di Rizzoli.

Fiorentina – Sampdoria 2-1, arbitro Doveri

Dopo la magnifica prova offerta nel derby di Milano sabato sera (ed implicitamente confermata dalla seconda designazione in quattro giorni), un piccolo passo indietro per Doveri che, in due episodi, lascia più di qualche perplessità.

Al 54esimo minuto Murillo viene espulso per doppia ammonizione per un fallo commesso su Castrovilli (azione potenzialmente pericolosa):

Ottima la posizione di Doveri.
Per quanto ci sia da discutere con le immagini da altre angolazioni, è corretto evidenziare che, in presa diretta, questa ammonizione è apparsa tanto evidente quanto di banale rilevazione:

In realtà l’ammonizione è un errore.
E’ certamente vero che Murillo interviene fuori tempo sul pallone ma è altrettanto evidente (seconda immagine in particolare) che è Castrovilli a cercare il contatto, allargando in modo palese la gamba destra. Come ormai sappiamo il VAR, in queste occasioni, nulla può: si tratta di un cartellino giallo ed il VAR può richiamare l’arbitro solo in caso di cartellino rosso.

All’88esimo minuto la Fiorentina conquista un calcio di rigore per un contatto tra Sottil ed Audero:

Questo è un episodio certamente non facile ma che è stato complicato dal VAR Pairetto con una scelta interpretativa che lascia molte perplessità:

Non ci deve interessare particolarmente che un contatto ci sia o meno. Quel che deve essere evidenziato è che questo episodio è da moviola pura, non certo da VAR.
Torniamo ad un argomento già affrontato nell’ormai celeberrimo caso Meret-Ronaldo. Allora come ieri dobbiamo tener presente un concetto fondamentale: non è necessario che un calciatore si faccia volontariamente colpire per ottenere una sanzione tecnica a favore. Così come, in Napoli-Juventus della scorsa stagione, il non contatto tra Meret e Ronaldo non implicava la mancanza dell’irregolarità, in questa circostanza vedo i medesimi presupposti. Sicuramente Sottil salta il portiere ma, se non lo avesse evitato, cosa sarebbe accaduto? Audero avrebbe travolto l’attaccante della Fiorentina.
C’è qualche differenza? Sì: a Napoli al VAR c’era Irrati, a Firenze Pairetto. Non me ne voglia il piemontese ma la differenza è nella capacità interpretativa: a Napoli Irrati non intervenne (proprio per quanto illustrato precedentemente), Pairetto a Firenze non doveva richiamare Doveri alla “on field review” perché tutto può essere tranne una simulazione.
Doveri, invece, viene richiamato e, dopo aver rivisto l’episodio, decide di revocare il rigore, di annullare l’ammonizione ad Audero e di sanzionare Sottil per simulazione. Per quanto mi concerne non sono affatto d’accordo con questa scelta: a mio parere la decisione assunta da Doveri sul terreno di gioco era corretta e la “on field review” non prevista dai parametri del protocollo.

Genoa – Bologna 0-0, arbitro Massa

Nella partita di Marassi c’è un episodio ad inizio gara che potremmo definire paradigmatico per individuare la differenza tra “giocata” e “deviazione”.
L’episodio accade al 15esimo minuto. Il Bologna manovra al limite dell’area di rigore, Soriano tenta di aprire il gioco sulla sinistra verso Krejci ma il pallone viene intercettato da Lerager. Sul tocco di quest’ultimo il pallone finisce a Sansone, ben oltre la linea del penultimo difendente:

Nessuno ne ha nemmeno accennato perché Sansone è talmente oltre la linea dei difensori da apparire come un fuorigioco solare.
In realtà potrà sembrare un paradosso ma questa rete era regolare.

Torniamo al concetto di “giocata” o “deviazione”:

In particolare poniamo l’attenzione sul concetto di “giocata” che, come sappiamo, rimette in gioco un calciatore in posizione geografica di fuorigioco. Ebbene, le direttive ci dicono che non importa la qualità della giocata ma è necessario un chiaro movimento del calciatore verso il pallone.
Nella circostanza specifica Lerager è in perfetto controllo del corpo, si oppone volontariamente al passaggio e non è nemmeno pressato da qualche calciatore del Bologna. Pertanto non importa se abbia indirizzato il pallone volontariamente verso il centro dell’area, quel che importa è che si tratti di un giocata volontaria e senza costrizioni. Peraltro basta leggere la definizione di “deviazione” per escludere la fattispecie in questo caso: non è certo un pallone finito addosso al giocatore, non era un difendente in barriera ed il movimento a contendere il pallone è chiaro.

Al 76esimo minuto il Bologna conquista un calcio di rigore per un contatto in area tra Soriano e Schoene:

Oggettivamente inutile soffermarsi eccessivamente sulla concessione del calcio di rigore: fallo nettissimo, Soriano anticipa nettamente l’avversario che lo sgambetta platealmente.
Più interessante quel che accade sul tentativo di realizzazione:

Sansone opta per uno “scavetto” che colpirà la traversa. Al momento del tiro il portiere del Genoa Radu ha il piede sinistro chiaramente al di fuori del terreno di gioco, perciò non c’è alcun dubbio sul fatto che il suo movimento sia regolare. Interessante anche notare che si sia trattato di uno dei calci di rigore più regolari visti negli ultimi anni: al momento della battuta solo un calciatore ha i piedi all’interno della mezzaluna.
Dopo che il pallone ha incocciato la traversa, lo stesso torna nei pressi di Sansone che tenta una rovesciata. In questo momento il gioco deve essere interrotto ed assegnato un calcio di punizione indiretto al Genoa. Massa, dopo un iniziale momento di titubanza, assegna correttamente la punizione al Genoa, chiaramente consigliato dal primo assistente Giallatini.
Episodio banale per un arbitro ma che crea spesso interpretazioni fantasiose.
Non si tratta di fuorigioco: semplicemente un calciatore non può colpire due volte di fila il pallone su un calcio di punizione diretto o di rigore se il pallone stesso non viene toccato da un altro compagno, da un avversario o, in casi del genere, dal portiere
. E’ come effettuare una rimessa laterale e poi giocare il pallone senza che sia toccato da qualcun altro: irregolare e punito con un calcio di punizione indiretto. Come in questo caso.

Napoli – Cagliari 0-1, arbitro Di Bello

Il risultato a sorpresa della serata. La partita non è stata bellissima e, oggettivamente, nemmeno difficile da dirigere. Nonostante ciò Di Bello è apparso in crescita rispetto agli ultimi mesi, governando la gara senza grandi difficoltà e limitando per quanto possibile le interruzioni. Non mi soffermerò sull’espulsione di Koulibaly perché non possiamo sapere quale parola abbia rivolto all’arbitro ma la sensazione è che lo stesso calciatore si sia reso conto di aver esagerato dato che, dopo l’esibizione del cartellino rosso, ha lasciato il campo senza protestare eccessivamente.

Due episodi da rivedere.
All’82esimo minuto il Napoli chiede un calcio di rigore per un tocco di braccio di Klavan:

Probabilmente Klavan non tocca nemmeno il pallone col braccio sinistro ma è aspetto marginale. Se anche avesse deviato con il braccio, tale azione non sarebbe stata punibile: il pallone arriva da mezzo metro da un colpo di testa non propriamente preciso di Castro, il braccio è aderente al corpo, non c’è il minimo aumento dello spazio occupato. Check velocissimo del VAR La Penna e gioco ripreso in pochi secondi. Bene così, anche per celerità del check.

Al minuto 86 il Cagliari segna la rete della vittoria con Castro su un veloce contropiede. Il Napoli protesta con l’arbitro per una presunta trattenuta su Llorente nell’area opposta. Sulla conseguente azione il Cagliari troverà la rete della vittoria:

Se una trattenuta di Klavan dovesse esserci stata, questa è stata sicuramente di lievissima entità. Giusto lasciar proseguire, anche solo pensare all’assegnazione di un calcio di rigore per un episodio del genere è fuori da ogni logica.

SPAL -Lecce 1-3, arbitro Rocchi

Altra designazione molto atipica per il fiorentino, chiaramente “nascosto” da Rizzoli in vista di Inter-Juventus della prossima settimana. Lasciamoci un margine di dubbio sulla scelta per San Siro ma tutti gli elementi a disposizione portano a pensare che Rocchi sarà l’arbitro designato.

Due gli episodi da rivedere.
Al nono minuto il Lecce si porta in vantaggio trasformando un calcio di rigore assegnato per un fallo di Felipe su Babacar:

Prima immagine “didattica”: Rocchi fischia da una posizione atipica dato che un arbitro non dovrebbe mai “affondare” così tanto in area di rigore. Non si è trattato, però, di un errore ma di una scelta consapevole: vedendo il video Rocchi si accorge della dinamica, intuisce quel che potrebbe accadere e si porta nella posizione ideale per poter valutare. Infatti fischia subito il calcio di rigore:

Il fallo di Felipe è netto: con la gamba sinistra colpisce il polpaccio destro di Babacar che aveva già preso posizione su entrambi i difensori della SPAL.

Al minuto 70 il Lecce conquista un secondo calcio di rigore per un fallo di Cionek su Mancosu:

Questa decisione mi piace pochissimo. Sicuramente c’è un contatto tra difensore ed attaccante ma Mancosu si lascia cadere con troppa facilità. Questa volta la posizione di Rocchi non è stata felicissima: al momento del contatto la sua linea di visione è parzialmente coperta da un calciatore della SPAL posizionato tra lui e la coppia in area. Il VAR Mazzoleni, ovviamente, nulla può in casi come questi: Rocchi, sebbene non con visuale “pulita”, ha visto il contatto, il contatto c’è e l’entità dello stesso è di competenza solo dell’arbitro. Mazzoleni non ha potuto far altro che sostenere la scelta dell’arbitro.
Per quanto mi riguarda questo è un rigore che si poteva tranquillamente evitare.

Parma – Sassuolo 1-0, arbitro Marinelli (CAN B)

Ho pensato molto a come descrivere in poche parole questa gara. Alla fine ho ritenuto come la più aderente a quanto accaduto questa: “come un VAR ed un quarto ufficiale possono incasinare la direzione dell’arbitro“. A Parma abbiamo visto tutto ciò che non si deve fare in cabina VAR e nel ruolo di quarto ufficiale. Ma anche Marinelli ci ha messo del suo…

Al minuto 40 il Parma trova la rete del vantaggio con Gervinho, involontariamente servito da Magnanelli, pressato da Hernani:

Marinelli assegna la rete per poi essere richiamato dal VAR Nasca alla “on field review” per rivedere il contatto tra Magnanelli ed Hernani.
L’intervento del VAR è completamente fuori luogo.
Al momento del contatto, robusto ma non chiaramente irregolare, Marinelli è in completo controllo dell’azione e, come si nota dalla prima immagine, ha anche un campo visivo quasi ideale.
Ora, il VAR non è la moviola. Il VAR deve intervenire in caso di chiaro ed evidente errore. Questo è un contrasto robusto, senza dubbio, ma che rientra nel giudizio soggettivo dell’arbitro e solo dell’arbitro. Ovvio che, rivedendolo alla moviola, si possa discutere ma il punto non è questo: il VAR, almeno per ora, non è una moviola.
Marinelli rivede l’azione e decide di annullare, assegnando un calcio di punizione al Sassuolo.

Al minuto 69 il Parma reclama un calcio di rigore per un fallo di mano di Obiang nell’area del portiere:

Il tocco di mano c’è tutto. Attenzione: l’ho definito tocco di mano e non fallo, non è un refuso e nemmeno un’indicazione a caso.
Marinelli lascia correre ma viene richiamato di nuovo alla “on field review” da Nasca:

In questa occasione anche Marinelli ci ha messo del suo.
Ci può anche stare l’intervento del VAR perché effettivamente il tocco di mano è chiaro ed il braccio in una posizione che più innaturale non potrebbe essere. Ma una volta che si vedono le immagini, non può sfuggire il netto fallo di Inglese che letteralmente si aggrappa alla maglia di Obiang, tanto che il colletto gli arriva all’altezza della spalla sinistra. Marinelli, davanti al monitor, doveva notare questo particolare perché gli era consentito dal protocollo.
Questo calcio di rigore non ha alcun senso perché l’infrazione di Inglese si concretizza molto prima ed è plateale. Si doveva riprendere con un calcio di punizione a favore del Sassuolo.

Al minuto 94 il Parma trova la rete della vittoria sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla trequarti sinistra ed originato da un tocco di mano di Muldur:

Questo il tocco di mano segnalato dal quarto ufficiale: pallone calciato da mezzo metro, braccio destro attaccato al corpo. L’immagine classica per spiegare il concetto di posizione naturale e di tocco di mano non punibile. Marinelli aveva lasciato correre ed ha fischiato solo in un secondo momento, chiaramente dopo un suggerimento da parte di qualcuno. La rete decisiva del Parma è nata da un fallo di mano inesistente.

Inter – Lazio 1-0, arbitro Maresca

Crescono le possibilità che il napoletano possa ottenere dal prossimo 1 gennaio i gradi di internazionale e quello di ieri sera rappresentava un test importante in vista delle proposte alla UEFA di fine mese.
La gara di San Siro è stata enormemente complessa, soprattutto nella fase finale del primo tempo con una serie infinita di episodi che ho dovuto giocoforza selezionare per evitare di scriverne per due giorni. Giudicare la prestazione di Maresca sulla base di episodi singoli è completamente sbagliato, perlomeno sotto il punto di vista arbitrale: arbitrare non è un’operazione matematica, vanno tenuti in considerazione mille parametri ma soprattutto la gestione complessiva. Al netto di qualche sbavatura non decisiva, Maresca mi ha finalmente convinto: ha mantenuto la calma in campo nonostante molta ruvidità tra i calciatori, ha lasciato correre parecchio (a volte sbagliando, innegabile) ma, in generale, la prova è stata molto positiva.

Al minuto 31 il primo episodio interessante. Godin, sulla fascia destra, supera Luis Alberto che lo atterra:

La dinamica chiarisce il motivo per il quale il cartellino rosso sarebbe stato completamente sbagliato. Il fallo di Luis Alberto è certamente imprudente (gamba alta e nessuna possibilità di contendere il pallone) ma non certo connotato da vigoria sproporzionata: Godin, infatti, protegge il pallone allargando la gamba sinistra per evitare la deviazione dell’avversario. Giusto il cartellino giallo.

Al minuto 33 Correa viene lanciato in area di rigore e colpisce malissimo il pallone prima di cadere a terra sull’uscita di Handanovic:

Qualche dubbio in presa diretta fugato dalle immagini da diversa prospettiva:

E’ Correa che, dopo aver calciato, cerca il contatto con il piede destro di Handanovic che, come appare chiaro, stava ritraendo la gamba. Inutile sottolineare che non ci sia stato nulla di lontanamente classificabile come irregolare ma, se Maresca avesse avuto a disposizione questa prospettiva, probabilmente avrebbe ammonito Correa per evidente simulazione.

Al 35esimo minuto dubbi per un contatto in area tra Politano e Lazzari. Il difensore della Lazio cade a terra per poi rialzarsi senza lamentarsi di nulla:

Effettivamente c’è pochissimo: forse c’è un minimo contatto tra i calciatori ma nulla che possa essere considerato irregolare. La sensazione è che il colpo Lazzari lo subisca più dal compagno di squadra che da Politano.

Al 37esimo minuto un episodio più curioso che altro.
Su un contropiede dell’Inter Acerbi intercetta il pallone in tackle ed i calciatori di casa chiedono un calcio di punizione per fallo di mano:

Episodio curioso perché è una fotografia delle norme relative ai tocchi di mano non punibili. In realtà già nelle scorse stagioni questo tocco di braccio (che c’è) non sarebbe stato punito ma l’IFAB ha specificato nel regolamento tale fattispecie che prima faceva parte solo delle direttive di applicazione. Il braccio di Acerbi è appoggiato a terra in un movimento naturale di sostegno al corpo, il tocco è da considerarsi casuale e, pertanto, non sanzionabile. Bene Maresca a lasciar proseguire.

Al 47esimo minuto D’Ambrosio viene ammonito per un fallo commesso su Correa:

Maresca assegna un calcio di punizione alla Lazio ed ammonisce il difensore dell’Inter.
Decisione corretta. D’Ambrosio ha cercato il pallone (che infatti si trova a pochi centimetri dal suo piede sinistro) ma è stato anticipato da Correa che lo ha protetto. La gamba di D’Ambrosio è vicina al terreno e, soprattutto, il ginocchio è piegato, ciò che esclude qualsiasi ipotesi di vigoria sproporzionata.

Al minuto 63 un altro episodio interessante. Su un cross dalla destra Lukaku colpisce male di testa:

L’episodio non ha avuto alcuna importanza nella gara ma è interessante per un altro motivo, richiamando il concetto di “fortuna” già utilizzato in passato.
In questa circostanza Acerbi è stato fortunato: se il pallone deviato da Lukaku fosse finito sul braccio destro del difensore della Lazio, l’Inter avrebbe usufruito di un calcio di rigore. Infatti il braccio destro di Acerbi, appoggiato al fianco di Lukaku, non rappresenta un’infrazione (non c’è spinta) ma certamente si trova in posizione innaturale. La fortuna di Acerbi è che il pallone sia passato sotto al braccio, in caso contrario sarebbe stata azione punibile.

Al minuto 81 Inzaghi viene ammonito in seguito ad una protesta plateale generata dal cartellino giallo comminato a Parolo per un fallo su Lautaro Martinez:

E’ indubbio che si sia trattato di un fallo casuale (Parolo aveva appena rinviato il pallone) ma ciò non toglie che ci sia stata imprudenza nei confronti dell’avversario. Ammonizione che lascia pochi dubbi così come la sanzione successiva all’allenatore della Lazio.

Chiudo con un’altra curiosità.
Al minuto 91 Lautaro Martinez ruba il pallone alla difesa e sfiora la rete. L’attaccante dell’Inter recupera il pallone dopo un calcio di rinvio battuto velocemente dalla Lazio:

Lautaro non è mai uscito dall’area di rigore ma, in caso di segnatura, la rete sarebbe stata convalidata come da specifica del regolamento. Le nuove norme in materia, infatti, stabiliscono che gli attaccanti devono trovarsi al di fuori dell’area di rigore al momento del calcio di rinvio con l’eccezione di una battuta veloce che non abbia lasciato il tempo agli attaccanti di portarsi all’esterno dell’area. Esattamente come accaduto in questa circostanza.

55 commenti
  1. ernesto
    ernesto dice:

    Buongiorno Dott. Marelli.
    La seguo da un po’ di tempo ed ho già avuto modo di mostrarle il mio apprezzamento per le sue spiegazioni.
    Volevo porre una domanda e fare una proposta (un poco folle).
    Quando si deve fischiare rigore e quando non si deve nel caso di contatti reciproci con le braccia/mani?
    A tal proposito allego un video su un contatto fra Llorente e Cacciatore.
    Credo che abbia già risposto ad un altro utente dicendo: “Ma ho anche visto tutto il video con Llorente che usa le braccia per tenere lontano Cacciatore”.
    Quindi se ci si “tocca” reciprocamente, non conta la forza con cui lo si fa e il danno subito/arrecato? ho capito bene? O forse non è fallo perché Llorente colpisce comunque la palla e/o l’attaccante resta in piedi?
    Faccio una proposta “strana” per eliminare le trattenute, sempre oggetto di polemiche: dotare i calciatori di una sorta di muffole che impediscano ai calciatori, portieri esclusi, di poter fare presa sulle maglie?
    lo so, sarebbe una cosa molto bislacca, ma anche molto utile ad impedire questa pratica che, a mio parere, limita molto lo spettacolo attraverso una palese scorrettezza che andrebbe sempre sanzionata (mi corregga se sbaglio).
    Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se si dovesse fischiare per forza in caso di reciproci “aiutini” con le braccia (come nel caso Llorente-Cacciatore) gli arbitri dovrebbero fischiare 10 rigori a partita oppure 10 falli a favore della difesa. In realtà, in casi come questi, si lascia correre proprio per la reciprocità delle infrazioni. Poi è ovvio, soprattutto nel mondo social attuale, che si strumentalizzi un’immagine che non significa nulla per gridare allo scandalo (che non esiste).
      La tua proposta non è bislacca: è semplicemente inattuabile.
      Il calcio è un gioco di contatto, se si dovessero fischiare tutti i contatti non si giocherebbe mai.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nei commenti ci sono centinaia di utenti che esprimono un’opinione differente dalla mia.
      E le accetto.
      Ma solo quelle scritte in modo educato e rispettoso.
      Nei tuoi commenti non c’è un filo di rispetto e nemmeno l’ombra di educazione.

      Perciò o impari l’educazione o puoi sfogare le tue pulsioni altrove. Chiaro?

  2. Sergio Q
    Sergio Q dice:

    Buonasera Avv Marelli, vorrei porle due domande. Sta girando on line la foto della maglia trattenuta di Llorente, ha avuto modo di rivederlo l’episodio in video?
    Ho la sensazione che in Italia il “tempo perso” dagli arbitri davanti al monitor del Var sia molto di più di quello che fanno gli stessi in Champions League. È solo una mia sensazione ?
    Complimenti sempre !
    Sergio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, l’ho vista.
      Ma ho anche visto tutto il video con Llorente che usa le braccia per tenere lontano Cacciatore.
      Non hai visto questa parte dell’episodio, vero?

    • Sergio Quirino
      Sergio Quirino dice:

      No Avv Marelli, non l’ho visto davvero. Volevo sapere la sua opinione al riguardo . Non tifo Napoli.
      Riguardo la seconda domanda? Non ha la sensazione che in Italia gli arbitri che vanno al monitor richiamati al Var impiegano tanto tempo a rivedere le immagini ?
      Grazie ancora per la disponibilità
      Sergio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, ho la medesima sensazione.
      Fai caso: gli arbitri di grande nome decidono in un attimo, quelli più giovani impiegano una vita.
      Tira tu le conclusioni…

  3. Francesco
    Francesco dice:

    Ciao, Luca.
    In merito all’episodio del calcio di rinvio di Inter-Lazio in cui Lautaro Martinez ha conteso il pallone ad un difensore della Lazio, mi sorge questo dubbio. In un calcio di rinvio il pallone è in gioco quando è calciato e si muove chiaramente. Dunque Lautaro Martinez per poter contendere il pallone può farlo solo quando questo è in gioco. A questo punto il giocatore dell’Inter deve aspettare che il pallone sia toccato da qualche avversario o esca dall’area per poterlo contendere? Oppure può toccare il pallone in gioco (calciato dal portiere) già dentro l’area di rigore senza attendere alcunché?
    Grazie ancora per la disponibilità e la professionalità che utilizzi nel chiarire dubbi sul regolamento

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No: nel caso in cui non abbia fatto in tempo ad uscire dall’area, può giocare il pallone in qualsiasi momento, anche intercettando il passaggio del portiere al compagno.

  4. Francesco
    Francesco dice:

    Rettifico e ritiro la domanda, l’episodio che ho discusso non è l’episodio del rigore ma è un episodio differente, probabilmente fuori area (qui c’è Cacciatore mentre nell’episodio in area di rigore c’era Klavan)

  5. Enrigo
    Enrigo dice:

    Vorrei tanto sentire le comunicazioni tra direttore di gara e VAR, specie quella dell’anno scorso tra Irrati e Rocchi. Scommetterei che Irrati ha visto e rivisto le immagini dell’intervento di Meret e si è limitato a dire che non poteva essere sicuro se l’intervento ci fosse stato o no, di fatto affidandosi all’istinto di Rocchi, che era invece convinto, sbagliandosi, che ci fosse stato il contatto. Questo ci dice il buonsenso, e anche il protocollo VAR, in mancanza di immagini chiarificatrici, perché il mancato contatto è diventato certezza per noi spettatori dopo forse 50 volte che l’abbiamo rivista da varie angolazioni, figuriamoci Irrati in un minuto se poteva essere categorico. La regola del tentato fallo non è mai stata nominata da nessuno dei due pur bravissimi arbitri. Se l’attaccante salta e poi si butta per terra volontariamente, come nel caso di Ronaldo, peraltro tenendosi una gamba a caso fingendo un grande dolore, questa situazione ha una definizione chiarissima. E non è tentato fallo…
    Nel caso di Sottil non prova neanche a saltare il portiere, appena toccato il pallone stira le gambe e si lascia cadere.
    Ora non creiamo questo nuova (perché di fatto mai applicata e mai evocata prima dell’anno scorso) figura mitologica regolamentare che assolve i furti. SONO SIMULAZIONI!! Se salti e per la conseguenza del salto davvero perdi l’equilibrio o il passo è fallo, ma se salti e decidi di buttarti stai solo imbrogliando l’arbitro. E devi essere punito, non certo premiato!

    Allego immagine che dimostra come Sottil a saltare il portiere non ci pensi proprio, il suo unico interesse è buttarsi.

    https://ibb.co/MPH0PsY

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti sbagli sul dialogo Irrati-Rocchi.
      Ovviamente devi fidarti di me ma comprenderò se non lo farai.
      In ogni caso il mancato contatto, come ripetuto un milione di volte, non c’entra nulla con la punibilità: il fallo di Meret c’è tutto anche senza contatto, non ero d’accordo (e non lo sono tuttora) sull’espulsione.

      Fammi capire: come fai ad affermare che gli arbitri non abbiano detto qualcosa? E chi sei? Dai, su…

      Mi spiace dovertelo dire: dopo cento messaggi ancora non hai capito un accidente del regolamento.
      E comincia a farsi strada la convinzione che non vuoi proprio capirlo perché non ti interessa.
      Perciò che scrivi a fare?

      Perdi tempo per qualcos’altro, no?
      Sei sempre qui a provocare. E adesso te ne esci con questa sciocchezza della figura mitologica: dei tentativi di fallo se ne discute nelle sezioni da quarant’anni…

      E falla finita.

  6. Pascal
    Pascal dice:

    Luca il VAR interviene sugli errori di identità anche nelle ammonizioni? (nel senso se l’arbitro ammonisce il calciatore sbagliato, il VAR lo corregge?)

  7. Filippo
    Filippo dice:

    Buonasera Luca, naturalmente vorrei riportare la tua attenzione sulla partita Genoa-Bologna. Non sono molto convinto che il gol annullato al Bologna fosse regolare, avevo dei dubbi visto in diretta ma dal replay si vede abbastanza chiaramente che quella di Lerager è una deviazione, la palla è calciata da Soriano e sbatte sul piede di Lerager che si oppone ma non cerca di giocare la palla.
    Seconda cosa, alla fine del primo tempo c’è uno scontro appena dentro l’area tra Bani e Kouame, secondo me poteva anche essere fischiato il rigore ma quello che mi interessa notare è che nessuno ne ha parlato, nessuna moviola ha esaminato il caso eppure i giocatori hanno protestato e Zapata è stato anche ammonito.
    Grazie per l’attenzione.
    Filippo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In tutta franchezza ho visto l’episodio da te citato ed ho deciso di non citarlo perché, secondo me, non c’è veramente nulla di particolare. Un contattino sì, c’è: ma troppo poco per poter discutere su un possibile calcio di rigore.
      Sul gol del Bologna annullato, Lerager non è fermo ma si muove verso il pallone. Che poi non indirizzi il pallone ma lo intercetti non conta nulla, quel che conta è che sia stato un movimento volontario verso il pallone, di cui non si può oggettivamente discutere.
      Ma, come sempre, rispetto la tua opinione.

  8. Leo
    Leo dice:

    Ciao Luca, innanzitutto grazie perché leggere il tuo blog il lunedì e analizzare gli episodi arbitrali della giornata è ormai diventato per me un appuntamento settimanale che non posso perdere. Una curiosità: Rizzoli, in qualità di organo tecnico, è tenuto obbligatoriamente a visionare allo stadio almeno una gara di un suo arbitro a giornata oppure può capitare che per una o più giornate non visioni nessuno? La domanda è perché la stagione scorsa era spesso inquadrato dalle telecamere allo stadio mentre in questa mi pare di non averlo ancora visto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ciao e grazie dell’apprezzamento.
      No, non ha alcun obbligo ma lo scorso anno come in questo è quasi sempre impegnato a vedere gare allo stadio, anche se non viene inquadrato.

  9. Pino
    Pino dice:

    Buongiorno Luca. In merito all’arbitraggio di Di Bello in Napoli-Cagliari, nulla da eccepire sugli episodi che tu hai citato, nessun errore. Non so se hai potuto seguire la partita integralmente, probabilmente no, visto le diverse partite in simultanea, ad ogni modo mi è sembrato non altrettanto bravo nella gestione dei cartellini (in un paio di occasioni, ho visto sia falli sanzionabili che falli tattici), inoltre poco attento alle moltitudini perdite di tempo del Cagliari.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ho visto tutta la gara (su due schermi, uno su Napoli ed uno su Milano) e non ho notato questa incoerenza. Certo, un’ammonizione può anche averla sbagliata ma, nel complesso, non mi è dispiaciuto affatto. Rispetto ad altre partite è stato decisamente positivo.

  10. Luca
    Luca dice:

    Salve Sig.Marelli, complimenti per la sua pagina e i suoi interventi sempre estremamente interessanti. Volevo chiedere di risolvere una mi ignoranza.
    Come in Genoa-Bologna se il rigorista colpisce palo o traversa senza il tocco del portiere, non può ribadire in rete senza prima il tocco di un altro giocatore?
    Così anche su punizione di prima?
    Grazie
    Buona giornata

  11. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Buongiorno,una curiosità: parlando del gol del parma nato su punizione inesistente ,secondo il protocollo var, va rivista la punizione? Si poteva annullare?

  12. luca
    luca dice:

    Gentile Luca, scusami se utilizzo questo spazio per una comunicazione non inerente alle partite di ieri; ma ci tenevo a farti i complimenti per quanto da te scritto su FB (dove purtroppo non riesco ad inserire commenti) a proposito della “beatificazione” della ragazzina Greta. Mi trovi completamente d’accordo, in particolare sulla situazione ambientale che avevamo negli anni 70-80. Si può certo fare ancora di più per l’ambiente ma i “millennials” non sono in grado di rendersi conto di come era la situazione 30-40 anni fa.
    cordiali saluti

  13. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Ciao Luca buongiorno, volevo chiederti se hai notato anche tu che in Inter-Lazio è stata fischiata la fine del primo tempo a quasi 10 secondi dal termine con una ripartenza in atto dell’Inter. È possibile che i cronometri non erano sincronizzati?

  14. Pasquale Forenza
    Pasquale Forenza dice:

    scusa, dici “In questo caso il fuorigioco di Lautaro si è concretizzato nella metà campo dell’Inter ed è giusto battere da quella posizione.”
    Ma come può essere? il fuorigioco non vale solo a partirte da centrocampo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vero.
      Il fuorigioco è la posizione iniziale (che può essere solo nella metà campo avversaria) che si può concretizzare nella propria metà campo col tocco del pallone.

  15. AstroMaSSi
    AstroMaSSi dice:

    Ho visto lunghi spezzoni di Parma-Sassuolo e condivido in toto le osservazioni. Grande caos e poca chiarezza, la cosa che stona è che l’interpretazione di quando debba intervenire la VAR risulta sempre confusa e spesso non in accordo con le regole che dovrebbero essere ormai digerite da tutti. Il rigore concesso poi è a mio avviso un errore davvero incomprensibile.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà ci sono decisioni discutibili ma l’utilizzo del VAR è lo trovo eccellente.
      La partita di Parma emerge proprio per una serie di interpretazioni del protocollo quantomeno curiose…

  16. Luca
    Luca dice:

    Ciao Luca, complimenti per i tuoi articoli sempre molto precisi e utili. Una sola curiosità su Inter-Lazio che ho notato ieri essendo allo stadio. A pochi minuti dalla fine la Lazio usufruisce di una punizione in seguito a un fuorigioco di Lautaro, punizione che viene però battuta 3/4 metri dentro la metà campo dell’inter. Nel caso in cui buttando in area il pallone la Lazio avesse segnato il gol del pareggio, sarebbe successo qualcosa?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ corretto.
      Da due stagioni la punizione per il fuorigioco viene battuta nel punto in cui si concretizza. In questo caso il fuorigioco di Lautaro si è concretizzato nella metà campo dell’Inter ed è giusto battere da quella posizione.

  17. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Luca ho riguardato il secondo rigore concesso da Rocchi a favore del Lecce :
    Nel fotogramma non è chiaro,ma c’è il tocco con i piedi del difensore della Spal.

    Chiaramente non è un intervento clamoroso ,però secondo me la decisione è assolutamente sostenibile

    Beh su Parma -Sassuolo hai detto tutto tu:
    Ahimè la tendenza del var ad intervenire ,così come dell’arbitro a fischiare 8/10 contatti del genere ,è una tendenza che noto solo nella nostra serie A.

    Ritengo il livello tecnico degli arbitri nelle altre leghe molto molto scadente ,quindi non riesco a spiegarmi se questo tipo di contatto viene punito molto più spesso degli arbitri italiani per una questione più “culturale “(passami il termine)che regolamentare.

    Guardavo diretta gol e già prima del check ero certo sia del richiamo che dell’ingiusto annullamento.

    Mentre sul rigore assegnato ,beh quella è una topica che purtroppo capita ,della quale temo si sia già pentito un secondo dopo aver rivisto bene le immagini

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Infatti ho scritto che, secondo me, si poteva sorvolare, non che il rigore sia inesistente. Da sempre sostengo che il rigore sia qualcosa di “serio”, onestamente non mi pare questo il caso, anche e soprattutto considerando il metro di Rocchi che ormai conosciamo piuttosto bene.

      Su Parma direi che ho scritto tutto, anche con la durezza che ogni tanto ritengo necessaria.

  18. Tommaso Stefanini
    Tommaso Stefanini dice:

    Ciao Luca ho alcune domande da farti:
    – Ripeti sempre che gli arbitri possono essere ingannati dalla prospettiva che hanno (e lo so per esperienza personale), ma in Serie A la prospettiva migliore cel’hanno i VAR no? Quindi perchè a volte data la prospettiva sbagliata dell’arbitro e in caso ovviamente ci siano i requisiti per intervenire, troppo spesso si assiste ad un utilizzo del VAR quanto meno fantasioso?
    – Sul contatto Castrovilli – Murillo, in caso ci fosse stato fallo, l’ammonizione sarebbe stata per SPA o per fallo imprudente?
    – Chi vedi favorito quest’anno per un salto di qualità, come quelli tentati nella scorsa stagione con Abisso e Fabbri (falliti)? Io adoro e venero Pasqua ma non disdegnerei nemmeno un La Penna o un Abisso 2.0…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – Perché ciò che deve essere valutato dal VAR è se sussista un chiaro ed evidente errore. Perciò una visuale non ottimale non è sufficiente per un intervento nei casi in cui sia predominante il concetto di entità. Al contrario diventa importante nel caso in cui un arbitro comunichi di non aver visto nulla, ciò che di fatto autorizza il VAR a consigliare la review nel caso ravvisi un fallo non rilevato;
      – SPA, come ho scritto 😉
      – La Penna, ci scommetto un euro…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Pasqua mi piace, mai negato.
      Ma mi hai chiesto un nome e, se un nome solo devo fare, punto tutto il mio euro su La Penna.
      Abisso si sta riprendendo ma ha ancora bisogno di tempo: la legnata di Firenze (per colpa sua) non è facile da riassorbire.

  19. Fabiano
    Fabiano dice:

    Ciao Luca,
    grazie per l’analisi. Volevo chiederti, avendolo “perso” dalla diretta gol di Sky e trovando assolutamente irreperibile online alcun video, un commento sul rosso diretto a Koulibaly, a cui mi pare tu non faccia menzione. Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’ho scritto: non possiamo giudicare dato che si tratta chiaramente di una protesta. Considerando che Koulibaly non accenna nemmeno una protesta nell’immediato, la sensazione è che abbia detto qualcosa di irripetibile.

    • Fabiano
      Fabiano dice:

      Grazie, me l’ero perso saltando subito all’episodio del gol, aspettandomi un commento subito dopo. Chiaramente non volevo contestare l’espulsione, anzi solitamente in queste situazioni nemmeno con le immagini è possibile ricostruire gli episodi verbali per cui mi allineo sempre alle scelte arbitrali, è che trovo davvero assurdo non riuscire a reperire nemmeno un video amatoriale. Peccato, avevo curiosità di vederlo.

  20. Alessandro
    Alessandro dice:

    Sono rimasto sorpreso vedendo il rigore non dato alla Fiorentina: magari i falli fossero sempre così netti, eviteremmo moltissime polemiche… Per quanto riguarda Parma-Sassuolo, come mai Rizzoli ha scelto di non utilizzare nessun arbitro di serie A (nemmeno var o quarto uomo)?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ecco, questo è un punto interessante.
      A mio parere, con un arbitro CAN B in campo, sarebbe meglio utilizzare al VAR un arbitro di esperienza o, quantomeno, uno tra Mazzoleni e Banti. Sinceramente vedere Mazzoleni a Ferrara con Rocchi mi è sembrato uno spreco, avrei preferito vedere invertiti i VAR di Ferrara e Parma.

  21. Lorenzo Pertinale
    Lorenzo Pertinale dice:

    Ciao Luca,
    come sempre ottima l’osservazione sul gol annullato al Bologna (era venuto anche a me il dubbio). Parlando di pronostici (condivido Rocchi per Inter-Juve) che ne pensi di Orsato per Milan-Fiorentina e Calvarese (sta arbitrando bene) per Samp-Inter?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rocchi per Inter-Juventus mi pare scontato (anche se, per evitare figuracce, è meglio tenerci un 10% di dubbio), le designazioni da te ipotizzate ci stanno, soprattutto “mi piace” quella di Genova, partita che sarà molto, molto difficile.

  22. Antonio
    Antonio dice:

    Ciao Luca, come sempre grazie per il servizio.
    Solo una segnalazione, in Inter Lazio, appena entrato Alexis Sanchez ha subito 2 falli in 2 minuti molto molto simili a quello di Parolo si Martinez, se non erro entrambi ad opera di Lucas Leiva. In nessuno dei due casi il giocatore della Lazio è stato ammonito, nonostante il secondo in particolare è avvenuto a 3 metri dall’assistente. Sicuramente non li avrai segnalati per mancanza di spazio ma vorrei sapere se è completamente sbagliato il mio pensiero. Grazie a presto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, li ho notati ma sono stati molto differenti da quello di Parolo. A mio parere ci sta di aver punito tali infrazioni solo dal punto di vista tecnico.

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