Posticipi 33esima giornata: il regolamento non è un inutile orpello…

Purtroppo oggi non ho il tempo per un resoconto completo delle gare di ieri sera (impegni di lavoro mi impediscono di dedicare il tempo necessario), pertanto mi focalizzerò solo ed esclusivamente sull’episodio più discusso di ieri sera (gara che, peraltro, non ho visto con grande attenzione perché impegnato in altra attività ben più piacevole).

SPAL – Inter 0-4, arbitro Giua

L’episodio di cui si discute l’avete visto più o meno tutti.

Al 39esimo minuto del primo tempo, Strefezza entra in area di rigore, riceve il pallone da Cerri, si allunga il pallone ed entra in contatto con Handanovic in uscita:

Primo concetto: non ha alcuna importanza che il pallone non sia più nel possesso di Strefezza, quel che il regolamento impone (Regola 12) è di giudicare se un contatto sia da ritenersi corretto o meno:

Le immagini non lasciano dubbi: furbo Strefezza, ingenuo Handanovic, pallone ancora abbondantemente sul terreno di gioco al momento del contatto, calcio di rigore evidente.
Giua non fischia e Doveri, al VAR, dopo un lunghissimo check, decide di non consigliare al collega la “on field review“.
Partiamo da quest’ultimo punto: doveva il VAR richiamare Giua alla review?
Risposta molto complessa, per quanto possa sembrare banale.
Dobbiamo sempre fare i conti con lo scoglio rappresentato dal protocollo che, come ormai sappiamo, è stato scritto volutamente in termini rigidi per evitare che valutazioni soggettive del VAR possano sovrapporsi ad altra valutazione soggettiva e cioè quella dell’arbitro in campo.
Che cosa è successo, dunque, nei minuti di check?
E’ molto probabile (ma non ho alcuna certezza in merito, è una personale supposizione) che Doveri abbia chiesto a Giua:
Che cosa hai visto?“.
Giua, in linea di massima, ha risposto qualcosa del genere:
Ho visto il portiere uscire, l’attaccante alzare il pallone ed uno scontro effetto della dinamica dell’azione“.
A quel punto Doveri si è trovato in una situazione molto imbarazzante: da un lato Giua che ha visto l’episodio, lo ha valutato secondo la propria sensibilità ed ha comunicato al VAR di aver assunto una decisione sulla base di quel che ha percepito.
Dal canto suo Doveri è rimasto molto in dubbio per parecchio tempo perché, evidentemente, era complesso  (secondo la ratio del protocollo) consigliare una review sulla base di un episodio già visto in campo e secondo l’effettiva dinamica complessiva.
Alla fine Doveri decide di non consigliare la review (fors’anche ancora memore delle polemiche sollevate dal Parma per le decisioni quantomeno curiose assunte la scorsa settimana) e di lasciar proseguire il gioco con un calcio di rinvio a favore dell’Inter.

Prendiamo il regolamento e partiamo dalle spiegazioni ascoltate ieri sera (ci stanno: nella concitazione del momento non possiamo pretendere che un commentatore possa ricordarsi ogni passo del regolamento. E sarebbe anche ingeneroso nei confronti di uno dei migliori telecronisti in circolazione) e lette questa mattina sui quotidiani (più gravi, soprattutto perché frutto delle riflessioni di chi si occupa ogni giorno di episodi arbitrali).

Secondo queste teorie, sarebbe corretta la decisione di non assegnare il calcio di rigore poiché Strefezza non aveva più la disponibilità del pallone.
Cerchiamo sul regolamento:

Risultati sulla ricerca del termine “disponibilità”: nessuno.
Non che mi stupisca ma volevo fornirvi una prova concreta del fatto che si tratta di un concetto inesistente e che non ha mai fatto parte delle 17 regole del gioco.

Cerchiamo, perciò, di portare un po’ di ordine, tralasciando le richieste di cambiare il regolamento “perché chi non ha giocato a calcio e bla bla bla“: ormai sono argomenti che hanno talmente stancato da apparire al limite del patetico.

Il regolamento non contempla MAI il pallone come elemento dirimente per la valutazione di un contatto tra calciatori.
Questo è quel che afferma il Regolamento (regola 12, pagina 91):

Un calcio di punizione diretto o di rigore è assegnato se “un calciatore commette una delle seguenti infrazioni contro un avversario“, cioè in seguito ad un contrasto che si concretizza (di solito) in un contatto diretto tra attaccante e difendente.
Fine.
Nessun riferimento al pallone.

Ciò significa che, a livello tecnico, l’arbitro il contatto qualificandolo in due modi alternativi:
– infrazione;
– regolare.
Altro non può fare.

Un contatto irregolare può essere punito con una sanzione tecnica solo ed esclusivamente se il pallone, al momento dell’infrazione, si trova all’interno delle linee di delimitazione del terreno di gioco.
Come in questa circostanza: per quanto il pallone non sia più giocabile, si deve valutare il contatto tra i calciatori.
Il fallo di Handanovic su Strefezza è evidente, negarlo sarebbe latamente ridicolo.

Passiamo ora a questa fantomatica “disponibilità”.
E’ una leggenda metropolitana.
Nel regolamento esistono altri tipi di concetto, come ad esempio il possesso del pallone o la possibilità di controllarlo facilmente.
Ma quali sono le applicazioni concrete di queste locuzioni?

Poniamo un esempio banale.
Un calciatore è lanciato verso il portiere, un difensore lo aggancia commettendo fallo.
Calcio di punizione diretto o di rigore. E fin qui problemi non ce ne sono.
Una volta sanzionato tecnicamente il fallo, l’arbitro deve prendere una decisione: nessun cartellino, cartellino giallo o cartellino rosso?
Ovviamente stiamo ipotizzando un fallo non determinato da vigoria sproporzionata o imprudenza (questi sono provvedimenti basati sull’intensità dell’infrazione).
Nel caso in cui un calciatore lanciato a rete venga fermato in modo irregolare, il difensore verrà punito come segue:
– cartellino rosso per DOGSO se avviene fuori area (sempre);
– cartellino rosso per DOGSO se avviene in area ma senza alcun tentativo di contendere il pallone (esempio: trattenuta oppure lanciarsi tra i piedi per deviare con le mani il pallone);
– cartellino giallo per DOGSO genuino in area (cioè tentando di contendere il pallone: esempio, tackle sbagliato con sgambetto).

In sostanza la presenza o meno del pallone ha rilevanza solo ed esclusivamente per determinare la sussistenza di una sanzione disciplinare mentre, per quanto concerne l’ambito tecnico, quel che conta è che il pallone sia sul terreno di gioco, null’altro.

L’episodio di ieri, una volta determinati i parametri di regolamento, ha una soluzione che, in tutta franchezza, appare quanto mai banale: calcio di rigore e nessuna sanzione per il portiere, proprio perché il pallone non poteva essere più giocato dall’attaccante (ciò che elimina ogni discussione su eventuali SPA e DOGSO).

Per dimostrare quanto sia assurda la teoria della disponibilità del pallone, qualche esempio di scuola:
– pallone spiovente verso il centro dell’area dal calcio d’angolo. Per definizione il pallone per aria su un cross non è nella “disponibilità” di nessuno. Un difensore, mentre il pallone è per aria, abbraccia ed atterra un avversario: non è rigore perché non c’è “disponibilità del pallone”?
– pallone a centrocampo. Un difendente sputa ad un attaccante in area (condotta violenta): non è punibile col calcio di rigore perché l’avversario non ha “disponibilità del pallone”?
– cross al centro dell’area, il difensore interviene col braccio. Non è punibile perché nessuno ha “disponibilità del pallone”?

Potrei andare avanti per ore con esempi di questo genere ma credo che abbiate compreso la questione.

Per sintetizzare:
– a livello tecnico (calcio di punizione o di rigore): deve essere considerato solo il contatto tra i calciatori, senza alcun riferimento al pallone;
– a livello disciplinare (niente, giallo o rosso): si deve considerare il pallone per decidere tra nulla (come ieri sera), giallo (SPA o DOGSO genuino in area), rosso (DOGSO fuori area o DOGSO non genuino in area).

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95 commenti
  1. Emilio
    Emilio dice:

    Grazie mille Federico per la risposta e la spiegazione.
    Mi hai chiarito come vanno valutati questo genere di episodi.

  2. Emilio
    Emilio dice:

    Buongiorno Luca,
    Faccio molta fatica a valutare dal punto di vista arbitrale quella dinamica quando un giocatore carica il tiro e l’avversario lo anticipa mettendogli la gamba davanti…
    Di solito finisce che il giocatore che stava in procinto di tirare molla un calcione all’avversario e poi cascano tutti e due a terra a dilaniarsi dal dolore, entrambi convinti di aver subito fallo (lasciamo perdere la dinamica di ieri sera Spinazzola-Moses in cui è troppo palese che il fallo lo commetta Spinazzola).
    Perché, a rigor di logica, il calciatore che sta caricando il tiro e finisce per calciare la gamba/piede dell’avversario è lui che commette il fallo.
    Però ricordo che in un video di spiegazione di episodi, Rizzoli disse che per “giurisprudenza calcistica” quando un calciatore sta caricando il tiro, se un avversario frappone la gamba, è lui che commette fallo, nonostante sia il soggetto che riceve il calcio addosso….
    Tu per caso hai lumi in merito? Riusciresti a schiarirmi un po’ le idee?
    Grazie mille per la sua disponibilità,
    Emilio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Onestamente no, non ricordo quel che disse Rizzoli.
      In generale è difficile classificare episodi del genere, come sempre ritengo sia meglio valutarli singolarmente.

      Ciao.

    • Federico
      Federico dice:

      Buongiorno Luca,
      Rizzoli, all’inizio del campionato 2018/19, in un intervento alla Domenica Sportiva, analizzando una situazione simile a quella di Darmian/Ibrahimovic di mercoledì, disse che era necessario distinguere la casistica in base all’azione del giocatore non “in possesso di palla”: se il suo frapporre la gamba davanti a quelle dell’avversario è un tentativo di giocare il pallone, è lui a subire il fallo; in caso contrario, se vuole solo opporre un ostacolo al calciatore che carica il tiro, il fallo lo commette.
      Il caso Ibrahimovic-Darmian è stato perfettamente valutato da Irrati: il pallone non è minimamente a distanza di gioco per lo svedese, non si può leggere nella sua azione un tentativo di giocare il pallone, quindi è lui a commettere fallo.
      Buona giornata

  3. Gek
    Gek dice:

    Da ciò che tutti vedono in campo, arbitro e Var comunicano in continuazione durante le partite, anche per episodi di basso rilievo. Perciò come fa il Var a non dire subito a voce che quello è rigore netto? Poi l’arbitro può decidere se andare o no a rivedere l’azione, a seconda di quanto lui è sicuro della decisione presa…
    Qui c’è stato, secondo me, una interpretazione sbagliata del regolamento, pensando appunto che il fatto che il pallone non fosse più disponibile eliminasse il fallo netto…
    Saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’arbitro non parla in continuazione con il VAR, l’arbitro parla in continuazione con assistenti e quarto ufficiale. Col VAR parla solo nelle circostanze in cui sia necessario od obbligatorio un check dell’azione.

  4. Cesare
    Cesare dice:

    Ciao Luca,
    Su Roma-Inter di ieri sera:
    1- Perché mandare Di Bello al monitor sul primo gol della Roma: non c’era proprio fallo e sicuramente si stava distanti miglia dal chiaro ed evidente errore. Ha sbagliato il VAR a chiamare la OFR oppure ci stava secondo te la revisione?
    2- Sul rigore per il calcione di Spinazzola: non bisognava minimo ammonirlo? il Rosso poteva starci? [perché cmq ha tirato un calcione dritto dritto all’avversario]
    Grazie come sempre.

  5. Claudio
    Claudio dice:

    Non capisco come si faccia a sostenere che la regola sia cambiata. Gli elementi che l’arbitro deve valutare sono i medesimi rispetto agli anni precedenti. È veramente, ma veramente banale dire che non sia cambiata ad eccezione del contesto gol segnato/azione da rete procurata. Anzi, quando si critica la nuova regola si evidenzia proprio che ha INTRODOTTO una disparità negli elementi per la valutazione della regolarità fra il fallo di mano del difendente e dell’attaccante, disparità che sembra poco sensata. Si critica proprio il fatto che un fallo non punibile in difesa lo diventi in attacco. Ma questo presuppone che l’unica novità riguarda il fallo di mano in attacco. Infatti prima, non essendoci questa disparità, non si criticava su questo aspetto.
    Detto questo, signor Marelli mi permetta un dubbio. Non capisco perché un normale spettatore come lei(ormai fuori dal mondo arbitrale, non avendo incarichi istituzionali) dotato di esperienza e competenza debba poter vantare un “buon feeling” con Rizzoli per poter esprimere in tranquillità e con l’educazione necessaria quella che rimane comunque una personale opinione. Cioè ormai tutti esprimono opinioni su tutto ma una persona con conoscenza e lucidità non ha la stessa libertà se l’oggetto delle proprie opinioni è il mondo degli arbitri. Per di più non può farlo nemmeno nel proprio sito, che col proprio lavoro manda avanti e indirizzato, non a Rizzoli o chicchessia, ma alla community che egli stesso ha creato.
    Penso, in sostanza che gli arbitri si sentano troppo intoccabili.
    Dovrebbero avere più serenità e meno spocchia. E forse spalle un po’più larghe.
    Prendessero coscienza che rivestono un ruolo fondamentale nello sport più seguito al mondo e che di conseguenza è fisiologico essere esposti alle opinioni e anche alle critiche altrui.
    Iniziare con le interviste post gara sarebbe utile per rimuovere questo alone di sacralità. Prevedo che la penserai diversamente su quest’ultimo punto e che mi arriverà la blastata di risposta.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Onestamente non ho capito il passaggio su Rizzoli: potresti specificare cosa intendi?

      Sulle interviste post gara, come ben sai, sono contrario per motivi esposti in molte occasioni.
      Ci torneremo.

    • Claudio
      Claudio dice:

      Si signor Marelli, ho fatto un errore. Pensavo di aver inserito il commento nelle risposte a Giorgio, l’utente che quasi le rinfacciava le parole di Rizzoli sul fallo di mano. Mi ha fatto riflettere perché lei dopo aver allegato le parole di Rosetti risponde all’ultimo commento di Giorgio spiegando che è una questione complessa sulla quale non vuole andare oltre poiché non c’è grande feeling. Aggiunge anche che si è pentito di aver parlato dei rigori, che per il bene del movimento è meglio non affrontare qui sul blog determinate questioni. Il mio era un ragionamento che prende spunto da tutte queste “cautele”.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono le cautele di una persona che si sente ancora arbitro.
      E penso di dimostrarlo sempre, sia sul blog che nelle trasmissioni in cui intervengo.
      Che ci sia una certa tensione sull’argomento tra AIA, UEFA e FIFA è abbastanza noto nell’ambiente e leggendo le dichiarazioni opposte qualcosa si può intuire…

  6. Angelo
    Angelo dice:

    Sembra (sito tifosi dell’inter) che il suo ex collega Chiesa abbia dichiarato la non punibilità con il calcio di rigore, proprio perché l’attaccante aveva perso il pallone. Ovvero l’esatto contrario di ciò che dice lei. Ammesso che Chiesa l’abbia davvero detto, come è possibile che ex arbitri di serie A abbiano una così diversa conoscenza del regolamento? Cordiali saluti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Chiedilo a lui.
      Da parte mia ho dimostrato, regolamento alla mano e come ho ripetuto un milione di volte, che il concetto di disponibilità non esiste.

      Ciao.

  7. Antonio
    Antonio dice:

    Buongiorno, leggendo quel che ha scritto mi è parso un po’ difficile pensare al calcio come solo regolamento. Credo che sappiamo tutti come esso in campo vada appropriatamente applicato in base ai casi. Secondo la sua lettura, mi corregga se sbaglio, la dinamica dell’azione c’entra poco nella valutazione di un’infrazione. Ma così facendo, ad esempio, mi viene in mente Zapata che per la dinamica dell’azione colpisce al pube con un calcio De Ligt. In quel caso doveva essere espulso? Lei non ne ha fatto menzione nella suddetta partita, quindi immagino non sia di questo parere. Quindi mi chiedo: ci sono scriminanti nella valutazione di una dinamica come contestualmente rilevante o meno? In quel caso, chi le decide? E, se come penso, la valutazione della dinamica sia un fattore discrezionale, perché quella di Giua non dovrebbe essere opportuna? Grazie per il suo tempo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il discrimine è la valutazione del singolo episodio che, come detto mille volte (e non solo dal sottoscritto), è sempre diverso dal precedente. Possono esserci similitudini la un conto è un colpo totalmente fortuito, altro un portiere che viene anticipato e di scontra solo un avversario senza nemmeno sfiorare il pallone.

  8. Luigi Beatrice
    Luigi Beatrice dice:

    Salve,signor Marelli a proposito di var non so spiegarmi di come sia possibile del paradosso che 4 membri dell Ifab appartengono alle 4 federazione britanniche e che nello stilare il protocollo loro stessi nel campionato inglese se ne fregano altamente dello stesso di fatto mutuando una revisione stile rugby cioe dove non esiste on field review dove il barista comunica all arbitro se e rigore o no difatti lo usano solo su eventuali espulsioni come se lo spiega questo fatto lei perché in inghilterra non c’è l on field review in barba al regolamento che loro stesso hanno stilato e poi volevo sapere se questi signori dell ifab si conoscano i loro nomi e se sono stati nel calcio o sono solo gentiluomini che appartengono a una lobby la ringrazio Buondì

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ il motivo per cui Collina ha imposto una postilla nel protocollo, indicando chiaramente il concetto che il VAR deve essere utilizzato con le stesse modalità in tutto il mondo.
      L’anno prossimo anche in Inghilterra si adegueranno.

      Ciao

  9. Giorgio
    Giorgio dice:

    Direi che le parole di Rizzoli di oggi smentiscono tutto ciò che lei continua a sostenere sui falli di mano: la regola è effettivamente cambiata e sono stato fischiati troppi rigori per questa fattispecie. Spero che lei prenda atto di ciò.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rosetti, capo della UEFA, 23 gennaio 2020, intervista alla Gazzetta dello Sport:
      Ma la volontarietà non è stata eliminata…
      “Volontarietà e movimento del braccio verso il pallone sono immutati. Il vero e unico cambiamento, oggettivo e punibile, è il gol mano/braccio, anche se accidentale, o il procurarsi una chiara occasione da rete”.

      Link: https://www.calciomercato.com/news/rosetti-var-nelle-finali-non-ce-n-e-mai-stato-bisogno-fuorigioco-28087

      Come al solito, con la solita superficialità, si prende una frase e la si eleva a verità assoluta.
      Gerarchicamente Rosetti è un piano sopra a Rizzoli ma la superficialità porta a frasi del tipo “spero che lei prenda atto di ciò”.

      Forse sarebbe il caso di andare cauti con le certezze perché, evidentemente, c’è qualcosa su cui non ha ragionato a sufficienza.

      Sia meno superficiale e non si basi sull’ultima frase pubblicata: non sempre la verità assoluta è l’ultima…

    • Giorgio
      Giorgio dice:

      Bene, quindi Rizzoli ha detto una fesseria, ne prendo atto. Se il designatore racconta fesserie siamo in ottime mani direi

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ una questione molto complessa sulla quale non VOGLIO andare oltre.
      Sappi solo che non c’è grande feeling in questo periodo…

      E qui mi fermo.
      Ci sono questioni che, per il bene del movimento, è bene lasciare a chi deve risolverle, senza tirar su casini.
      Già mi son pentito di aver parlato della questione rigori…

  10. Stefano
    Stefano dice:

    Ciao Luca, l’episodio di Ferrara mi pare il classico esempio al limite tra VAR e moviola, al netto che (dal divano ?) mi sembrava rigore in presa diretta.
    Il protocollo VAR mi pare più rigido rispetto a quello usato a Russia 2018: è solo una mia sensazione o è cambiato qualcosa?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il protocollo non è cambiato di una virgola.
      In realtà l’interpretazione di questa stagione è molto meno rigida rispetto a Russia 2018 ma tendiamo sempre a ricordare l’ultimo avvenimento piuttosto che un quadro complessivo.
      A livello puramente strutturale, l’episodio di Ferrara non è da VAR: è su questo che l’IFAB deve ragionare più che la ratio del protocollo.

  11. Tommaso
    Tommaso dice:

    Fallo da ultimo uomo, disponibilità del pallone, tocco del pallone per valutare un contrasto, fallo di mano volontario, fallo tattico… cosa mi dimentico? Le leggende metropolitane sul regolamento sono infinite e troppo spesso spacciate per vere…

  12. Simone
    Simone dice:

    Buongiorno signor Marelli, spero risponda al commento anche se arrivo in ritardo. Ho letto che secondo lei questi rigori sono sempre stati assegnati, in realtà mi sono subito venuti in mente un paio di casi importanti (visto anche le proteste che hanno generato dentro e fuori dal campo) in cui le cose sono andate diversamente:

    quarti di champions juventus-real, fallo di ramos su cuadrado, rigore non dato.
    udinese-juventus 2-6, fallo di adnan su mandzukic, rigore non dato.
    Se li ricorderà sicuramente. Ho cercato il suo commento agli episodi, per fortuna all’interno del primo ha messo anche il link al secondo, li ha considerati casi simili.
    https://www.lucamarelli.it/real-madrid-juventus-ed-un-rigore-cui-si-discutera-anche-ventanni/
    Lei è sempre stato coerente, per lei e ovviamente per il regolamento sono tutti rigori. Anche se mi ha un po’ sorpreso la frase che ha scritto: “Difficile assegnare un calcio di rigore per un episodio del genere ma…”.

    In ogni caso, quello che volevo sottolineare è che se da regolamento questi casi sono indiscutibili, in realtà sembra esserci una “prassi” oltre il regolamento ben radicata nel giudicare questa dinamica, evidentemente sia a livello nazionale che internazionale (cakir in champions). Dico così perchè come ho ricordato questi due casi ce ne saranno sicuramente altri, infatti quegli stessi episodi all’epoca vennero esaminati basandosi sulla famosa “disponibilità”, che non è una novità di questa settimana.
    Perciò il problema non è il giornale o l’opinionista che non conosce il regolamento. Il problema è che se ARBITRI importanti valutano un episodio in un determinato modo, poi quando l’episodio si ripropone tutti quelli che non conoscono il regolamento alla perfezione (opinionisti, giornalisti, tifosi…) si ricordano il passato e giudicano il caso di conseguenza. Sinceramente io, che non sono arbitro, quando ho visto l’episodio ho pensato che non fosse rigore perchè aveva già tirato, come cuadrado e mandzukic. Bisognerebbe capire da dove nasce questa “prassi”, perchè sicuramente non è la prima volta che un episodio del genere è valutato in questo modo.

    Chiudo con una personalissima opinione: so che a lei non piace questo pensiero, ma il regolamento può anche essere cambiato e migliorato. Quando un contatto/contrasto avviene in modo onesto e come dinamica di gioco, se la palla è irraggiungibile per tutti, sarebbe corretto non sanzionare il fallo, dato che la punizione (in questo caso il rigore) è molto più pesante della situazione di gioco. Anche Rizzoli oggi ha detto qualcosa del genere sulla gazzetta parlando dei falli di mano in risposta a Veltroni. Il fallo di mano di muriel in juve-atalanta, quello del secondo rigore, provoca involontariamente un danno notevolmente più grande dell’effettiva pericolosità in campo (retropassaggio verso l’esterno, fuori dall’area).

    Un saluto, e tanti complimenti per questo eccezionale blog.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Caro Simone,
      come avrai notato ho sempre considerato un errore non fischiare questi falli. E continuo a pensare che questi siano rigori da fischiare per regolamento.
      La prassi impone una riflessione: è vero che sovente (non sempre) questi rigori non vengono fischiati ma ciò non significa che sia corretto non assegnarli.
      Per dirti la reazione dell’ambiente arbitrale sull’episodio di Ferrara, è stato definito “rigore ciclopico”.

      Ciao.

  13. Giulio
    Giulio dice:

    Luca, anzitutto complimenti per l’articolo, chiaro ed esaustivo. Dovresti scrivre un libro: il regolamento 4 dummies. Ti chiedo: i giornalisti che si occupano di moviola sui quotidiani sportivi ignorano il redolamento o sono tifosi? Questo è Edoardo Lusena sulla gazzetta: “…Giua non concede il penalty valutando che il pallone, pur tecnicamente in campo, non fosse più nella disponibilità del giocatore spallino ed è una decisione non semplice ma che convince…”. Edmondo Pinna sul Corriere (dello Sport): “…Pro rigore: contatto netto, portiere in ritardo e intervento comunque scomposto, pallone in gioco. Contro il rigore: pallone non più nella disponibilità dell’attaccante, il tiro di Strefezza…”

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non voglio risponderti perché ho troppo rispetto per il lavoro altrui (ciò che non sempre hanno altri nei miei confronti: questione di cultura ed educazione).
      Di certo posso dirti (come ho dimostrato) che il concetto di disponibilità del pallone non esiste.

  14. Franco D'Anna
    Franco D'Anna dice:

    Bravo Luca.
    Spiegazione chiarissima e ben articolata – come al solito.
    Mi ero accorto della confusione del giornalista riguardo all’applicazione “del possesso del pallone o della possibilità di controllarlo” per sanzioni disciplinari. Poi ho cercato di formularla per iscritto.. lavoro molto lungo e complicato. Fortunatamente sei intervenuto te col tuo grosso lavoro di ricerca, conoscenza e qualità giornalistica che ci aiuta a capire il regolamento è la sua interpretazione. Grazie.
    Ti ho appena mandato un piccolo contributo sperando che tu continui con questo tuo “labor of love”.
    Franco D’Anna – Fort Myers, Florida

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie Franco per il commento e per il contributo che ho ricevuto.
      Grazie ancora (ed un po’ di invidia per il luogo da cui mi scrivi).

      Ciao.

  15. Luigi
    Luigi dice:

    Salve signor marelli volevo chiederle se in seno al movimento arbitrale e mi riferisco nel calcio professionistico oltre alle riunioni tecniche e alle prestazioni fisica dell arbitro non sia il caso di effettuare esami e studiare più approfondimenti il regolamento dico anche dei giocatori che molti di loro nn conoscono come accade nel golf dove i giocatori devono studiare il regolamento a volte ho la sensazione che arbitri giovani come giuia non ne conoscano le finezze e le sfaccettature perché grazie anche al fatto che si sente tutto lui dice chiaramente ai giocatori della spal no no e andata e andata la palla e andata e la var poverina ha avuta le mani legate perché secondo l arbitro era frutto di dinamica

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’esperienza è tutto anche per gli arbitri: non basta la conoscenza, a volte (come in questi casi) è fondamentale aver affrontato casi simili.
      Certo, se Giua ha detto quella frase, è grave.

  16. Enrico Frosio
    Enrico Frosio dice:

    Ciao, Luca!
    Ricollegandomi a un tuo tweet, ti segnalo che il quotidiano che nel 2020 parla di “disponibilità del pallone” è il medesimo che la scorsa giornata, insieme ad altri, si stracciava le vesti per il rigore non dato per il (non) fallo di mano di Bastoni. Stessa squadra, la moviola un giorno reclama un rigore inesistente, quello dopo giustifica la non assegnazione di un rigore solare. A ulteriore riprova, se mai ce ne fosse bisogno, che, più che malafede (Arbitro cornuto! Giornalista servo!), in giro c’è davvero tanta ignoranza.
    Su questo, però, credo influiscano anche problemi di comunicazione “verso l’esterno” da parte del mondo arbitrale: strumenti come il tuo blog sono utilissimi per avvicinare gli utenti del pallone alle dinamiche arbitrali di una partita, ma penso che prima o poi bisognerà lasciar parlare anche gli arbitri, un po’ come a fine partita ogni tanto si fa commentare al giocatore un’azione interessante che l’ha visto protagonista. Così, credo che ci risparmieremmo fantasiose (ed evitabilissime) ricostruzioni riguardo le ragioni di alcune decisioni. Fermo restando, ovviamente, che chi vuol fare polemica trova appigli pure su una parete liscia…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sicuro?
      Considerando lo stato pietoso della stampa (non quella italiana ma in generale, con poche eccezioni come il New York Times) eventuali dichiarazioni degli arbitri servirebbero solo ad aumentare i complottismi e le polemiche, andando a scovare virgole interpretabili.
      La criticità è ormai evidente e lo scontro latente tra AIA e UEFA/FIFA rischia solo di aumentare il caos…

    • Enrico Frosio
      Enrico Frosio dice:

      Lo so, Luca. Ma, scusami l’espressione, non si possono trattare gli arbitri come gli ultimi pezzi di merda del sistema calcio. Ogni giorno sentiamo allenatori, calciatori, dirigenti sparare carriolate di letame sulla categoria, senza che nessuno alzi la mano anche solo per dire “scusi, ma lei che regolamento ha letto?”. Secondo me, se un allenatore/dirigente/calciatore ha il legittimo diritto di indicare alcune decisioni arbitrali come sbagliate, l’arbitro ha parimenti diritto di dire perché fossero corrette o perché abbia sbagliato. Per esempio, io sono interista, ma, anche dopo il fatidico 2-3 con la Juventus, secondo me Orsato avrebbe dovuto avere il diritto di spiegare il perché di certe sue scelte, magari anche soltanto per dire “ho sbagliato, mi dispiace”. Polemiche? Certamente. Ma dopo che per 10-15-50 partite avremo sentito gli arbitri ammettere di aver sbagliato e circostanziare i loro errori, forse entreremo nella logica che anche gli arbitri possono sbagliare e, anzi, secondo me inizieremo ad apprezzare di più anche le dinamiche arbitrali della partita. Non dico che arriveremo a commuoverci per un fuorigioco millimetrico chiamato correttamente dall’assistente come ci emozioniamo per un gol in rovesciata, ma perlomeno apprezzeremmo piccole perle arbitrali che certe partite ci regalano. Tornando su Orsato: opinione personale, ma il fatto che non abbia avuto “facoltà di smentita” secondo me ha inciso sul montare del complottismo e del linciaggio (tipo andare a cercare suoi parenti di sesto grado che tifassero Juve) di cui è stato oggetto. Poi per carità, sono sicuro che se Orsato avesse detto “ho sbagliato a non espellere Pjanic” i giornali del giorno dopo avrebbero titolato “CAMPIONATO SBAGLIATO”…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sei sicuro che, di fronte all’ammissione di un errore, ci sarebbe semplicemente la presa d’atto?
      Oppure non comincerebbero a circolare teorie sul “sapeva di aver sbagliato, perché lo ha fatto? Si è scusato per salvare la faccia ma lo sapeva di sbagliare!!11!1!”.
      Scommettiamo?

    • Enrico Frosio
      Enrico Frosio dice:

      Non lo so, Luca. Io ti posso dire, frequentando per ovvi motivi i profili Twitter di parte interista, che a volte partono davvero crociate sul nulla (ricorderai bene quando si voleva giustificare il mancato rigore + espulsione su Lautaro vs Atalanta cercando fotogrammi di mani appoggiate sulla schiena e bla bla bla…). Però, se non offriamo agli arbitri la possibilità di dire la propria “verità”, siamo condannati ad ascoltare quella dei vari influencer del pallone…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Da parte mia sostengo con forza che, conoscendo i mass media italiani, si aggiungerebbero la moviola delle parole degli arbitri.
      E preferisco evitarmelo…

  17. Tiberio
    Tiberio dice:

    …”non ho visto con grande attenzione perché impegnato in altra attività ben più piacevole”…
    …Luca, non mi dire che stavi giocando a Poker? ?

  18. Gae
    Gae dice:

    Buonasera,vorrei porle una domanda che non ho avuto modo di fare ieri
    In Sassuolo-Juventus su una punizione laterale di Dybala un difensore degli emiliani ha anticipato C.Ronaldo che era in fuorigioco mettendo in angolo.L arbitro ha dato punizione per il fuorigioco nonostante CR7 non abbia conteso il pallone e come da lei più volte detto quello del metro e mezzo di distanza è un concetto che non esiste più. È stato un errore? Altrimenti si deve fischiare praticamente su tutte le punizioni in cui almeno un attaccante è oltre la linea

  19. Valentino
    Valentino dice:

    Buongiorno sig. Marelli.

    Le rinnovo ancora una volta i complimenti per il blog, ormai lettura fissa dopo ogni turno di campionato e non, e anche per i due video sui falli di mano pubblicati su Youtube che sto consigliando a destra e a manca a tutti i miei conoscenti calciofili.

    Arrivo ora all’episodio. Ieri rivedendo il replay ho pensato che la motivazione sulla mancata concessione del rigore fosse dovuta al fatto che il portiere nella parte finale dell’uscita smette di correre direttamente in avanti ma si tuffa su un lato, a coprire nelle sue intenzioni lo specchio della porta. Strefezza colpisce il pallone, che supera lo sloveno, e proseguendo la corsa finisce per colpire Handanovic.
    Pertanto ho immaginato che secondo l’arbitro potesse essere successo “il contrario”, ovvero che fosse Strefezza ad aver colpito Handanovic e non viceversa.

    Volevo quindi chiederle se è plausibile che l’arbitro possa aver fatto questo ragionamento e se gli interventi in uscita del portiere si possono paragonare, come rischio assunto, a scivolate dei difensori che, nel caso l’attaccante sia lesto a togliere il pallone dalla loro disponibilità e finiscano così per intralciare la sua corsa, possono trasformarsi in falli?

    La ringrazio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Tutto è plausibile per un motivo chiaro: dato che l’arbitro ha commesso un errore evidente, è normale che abbia ragionato seguendo uno schema che lo ha portato ad una decisione errata.
      Per tal motivo può essere giusta la tua interpretazione.
      Da parte mia credo che la percezione sia stata completamente errata e che abbia inibito l’intervento del VAR con un utilizzo precipitoso della comunicazione con Doveri.

      Ciao.

  20. Marco
    Marco dice:

    Salve Luca e complimenti per il blog. Bravino Giua. Pensi che la sua prestazione sia gravemente inficiata da questo errore o ci sta considerando la dinamica?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, è un errore sul quale dovrà riflettere, non tanto per la decisione quanto per il motivo che lo ha portato a questa valutazione.
      Ripeto quel che penso da sempre: a Giua avrebbe giovato e non poco un altro anno di Serie B, come gioverebbe a Volpi. E come gioverebbero ad Ayroldi altre due stagioni nella cadetteria.
      Mi auguro che questi problemi siano superati con la riunificazione immediata delle CAN: mi interessa poco che Nicchi ammetta implicitamente (in modo palese non lo farà mai) il fallimento tecnico della sua gestione, l’importante è che si superi in fretta questo obbrobrio delle due CAN.

      Giua ha talento, è innegabile.
      Ma se si pensa che possa sostituire Rocchi od Orsato, ci si illude: c’è un abisso di mezzo.

      Ciao.

  21. Simone
    Simone dice:

    Quindi Sign. Marelli secondo il regolamento è calcio di rigore ma mi può spiegare come mai non vengono mai assegnati rigori per falli subiti dopo che l’attaccante calciato in porta??? Questo non è sposto il pallone e subisco fallo ma calcio in porta non la prendo e dopo che il pallone è a 4metri da me subisco fallo…facciamo i seri dai se no il calcio divento un gioco per i furbi

  22. Tommaso
    Tommaso dice:

    Gentile dr. Marelli, avrei due domande per lei:

    1) sul rigore per la roma contro il verona, mi pare relativamente simile la dinamica al rigore tolto a kluivert vs sassuolo a inizio anno (https://www.lucamarelli.it/terza-giornata-ad-eccezione-di-rocchi-e-calvarese-una-domenica-disastrosa-per-gli-arbitri/), in cui il difensore arriva prima e il contatto avviene dopo e solo per la normale dinamica del contrasto. In quel caso il VAR richiamò l’arbitro, non capisco perchè in questo caso non ha potuto farlo.

    2) Ieri in Real Madrid – Villareal, il real ha usufruito di un rigore (molto discutibile) e sergio ramos l’ha “tirato” passando la palla a benzema, stile crujff o messi e suarez per capirsi. Tuttavia il gol è stato annullato perchè benzema era entrato in area prima che la palla fosse calciata. La cosa che mi ha stupito (e che ha stupito tutti, commentatori compresi) è che l’arbitro ha fatto ribattere il rigore, non ha dato una punizione al villareal. Abbaglio clamoroso, o scelta a norma di regolamento?

    Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – No. In quel caso Peluso (se non ricordo male) calciò chiaramente il pallone in angolo ed il contatto ci fu solo per dinamica dell’azione. Inoltre (e soprattutto!) l’arbitro non vide nulla, fischiò per intuito dato che si trovava dalla parte opposta. Contro il Verona, invece, il contatto c’è stato e Maresca era di fronte all’azione, impossibile per il VAR ipotizzare che l’arbitro non abbia visto e valutato quel contatto. Errore di percezione, purtroppo capita ma, al momento, il VAR non può nulla in casi del genere;
      2 – Corretto. Al momento del passaggio a Benzema non c’era solo l’attaccante del Real in area ma anche quattro giocatori del Villareal. Per tal motivo, per plurime infrazioni di giocatori di entrambe le squadre, il rigore deve essere ripetuto.

      Ciao.

  23. Timoteo
    Timoteo dice:

    Buonasera Luca,
    Ma all’arbitro, negli episodi dubbi, non basterebbe semplicente dire sempre al VAR:
    “Guarda io ho fischiato a sensazione ma non ho visto granché bene i dettagli”….in tal maniera si lascia sempre la porta aperta per farsi correggere….
    Con un pizzico di furbizia in più, gli arbitri non potrebbero far così?
    Grazie in anticipo della risposta!

  24. Gabriele
    Gabriele dice:

    Salve dottor Marelli avrei una curiosità: secondo lei il check prolungato di doveri(che probabilmente cercava un appiglio per poter richiamare il collega all’on field review in modo da non lasciare l’errore a macchiare la prestazione di giua) può aver indotto giua a capire che la sua valutazione fosse errata? In caso affermativo come fa un arbitro che si rende conto di un errore in campo con ancora tutto il secondo tempo da giocare a liberare la testa per il resto della partita? Sono pur sempre uomini e nel caso di ieri anche con poca esperienza e può capitare di prendere un fischio d’istinto figlio di un condizionamento involontario dell’errore commesso. È soltanto una mia supposizione o spesso in campo accadono queste cose? Grazie e buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Possibile.
      Ma ormai la comunicazione era finita, non poteva certo tornare sui suoi passi.
      Concordo sul fatto che il lungo check sia stato dovuto al trovare un appiglio per la OFR.
      Ciao.

  25. Salvatore
    Salvatore dice:

    In questi casi se il portiere non tocca la palla, dovrebbe essere sempre rigore. E il portiere se esce, deve essere sicuro di prendere la palla, perché basta che l’attaccante gli rovini addosso, ed è rigore. Quindi il portiere deve evitare di uscire…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Basta non buttarsi tra le gambe dell’avversario come in questo caso: in circostanze del genere un portiere è consapevole che, se anticipato, è rigore sicuro.

  26. Aimone
    Aimone dice:

    Se un calciatore commette infrazione DOGSO ed in più è anche grave fallo di gioco, la squalifica sarà di due giornate o di una?
    Thank you

  27. Marco
    Marco dice:

    Buongiorno Luca,
    disamina dell’episodio Strefezza-Handanovic che trovo perfetta e lineare, non potrebbe essere altrimenti in un episodio dalla limpidezza evidente.
    Nonostante ciò ho letto l’ex arbitro Massimo Chiesa su calciomercato.com rilanciare l’ipotesi di “pallone non più nella disponibilità” di Strefezza, per cui giusto non dare rigore.
    Francamente la trovo un’assurdità inaudita e non capisco come qualcuno che nel calcio ha vissuto, e per di più ad alto livello, possa dare un’interpretazione simile dell’episodio.
    A questo punto, seguendo questa logica, se la squadra BLU è in possesso del pallone nella propria metà campo e un attaccante della suddetta squadra prende un pugno da un difensore della squadra ROSSA in area di rigore, sarebbe giusto non concedere il penalty in quanto l’attaccante non è in possesso del pallone.
    Assolutamente folle.
    Ancora complimenti per le Sue analisi e la sua competenza che mette a disposizione di tutti su questo sito.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      DI quel che dicono altri non mi interessa: chiedete a lui dove abbia pescato il concetto di disponibilità del pallone. Io mi baso solo ed esclusivamente sul regolamento, lui non so.
      Peraltro sarebbe il caso (e questo lo sottolineo, senza entrare nel merito delle considerazioni sull’episodio) di non farsi presentare come ex arbitro internazionale, altrimenti potrei qualificarmi come Papa o astronauta in pensione. Chiesa non è mai stato internazionale.

      Ciao.

  28. Gianluca
    Gianluca dice:

    Ciao Luca,
    secondo te Doveri, una volta appurato che il collega aveva visto il contatto e l’aveva valutato con una visuale perfetta, avrebbe potuto “forzare la mano” e chiedergli come avesse valutato la posizione della palla nel momento del contatto tra i 2 giocatori?
    Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Molto difficile: mi metto nei suoi panni e capisco perché ha titubato per così tanto tempo.
      Non so, forse anche io, seguendo alla lettera il protocollo VAR, non avrei consigliato la OFR. Almeno per le disposizioni attuali…

  29. Giorgio
    Giorgio dice:

    Sono convinto che un domani, guardando indietro, proveremo un sincero imbarazzo a rileggere l’attuale protocollo VAR e frasi del tipo “se l’arbitro era in controllo il VAR non può intervenire su un contatto da rigore”. In realtà fa già ridere adesso. So di essere duro, ma è frustrante vedere rigori netti non assegnati (così come i “rigori manco p’u’cazx” (cit.) generosamente distribuiti) per una questione, a mio avviso, esclusivamente burocratica. Grazie Luca come sempre per il tuo contributo

  30. Omar
    Omar dice:

    Buon pomeriggio,ho conosciuto per caso e da poco il suo blog e da arbitro con 22 anni di tessera posso tranquillamente affermare che resta l’unico punto di riferimento per fare un po’ di didattica e ripassare il regolamento con episodi giocati..
    Volevo chiederle in proiezione Mondiali 2022 quale sarà secondo lei il nostro collega.. Massa sembrava favorito ma a molti non convince.
    Grazie e.. Continua così, ti sosterrò con una donazione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Al momento il favorito per Qatar 2022 è… Orsato in deroga.
      So che potrà sembrare azzardato ma, se non verrà scelto il veneto, ho il timore che sarà un Mondiale senza terna italiana.

      Spero davvero di sbagliarmi.

      Ciao e grazie.

  31. Alessandro
    Alessandro dice:

    Non ne ho mai avuta occasione per farlo ma… Bentornato! Sulla sua spiegazione del rigore (secondo lei) mi crea dei dubbi: non abbiamo inventato noi il concetto di “pallone a distanza di gioco” ma è vero che questo concetto per lo più determina il provvedimento disciplinare fino a che lo consideri per determinare quel famoso momento in cui tutti a spulciare “… ha toccato prima il pallone! “… per poi veder giustificato qualsiasi scontro successivo! Cosa che nei corsi e aggiornamenti vari fatti con i suoi Colleghi veterani mi hanno sempre detto ma mai ponendosi il problema del ” Con il search di acrobat non lo trovo”! Prendo atto delle sue parole e seguirò i commenti futuri. Le auguro buon proseguimento

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Eh, anche nell’AIA dovrebbero cominciare con seri programmi di aggiornamento perché il pesce puzza dalla testa ma spesso puzza già quando viene pescato perché l’acqua è inquinata…

  32. Luigi
    Luigi dice:

    Ciao Luca, hai spiegato benissimo e in modo inequivocabile questa parte del regolamento mentre per quanto riguarda il DOGSO uno dei criteri necessari per identificarlo (probabilità di ottenere o mantenere il controllo del pallone) si potrebbe sintetizzare come disponibilità del pallone, poiché il termine possesso potrebbe risultare limitativo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma anche no, abbi pazienza: se il regolamento evita una dizione del genere e ne utilizza un’altra, ci sarà un motivo. O no? Luigi, non mi deludere…

  33. Marco
    Marco dice:

    Buon pomeriggio Luca, sono d’accordo sull’assegnare il calcio di rigore (nonostante molto furbo Strefezza e molto ingenuo Handanovic), però secondo me il regolamento non convince tantissimo come nei casi del fallo di mano: questa prendila come mia personalissima opinione ma in questi casi dove oggettivamente il pallone non è più nella disponibilità del giocatore, se si commette un fallo di gioco, sarebbe meglio non rischiare il fallo, mentre per condotta violenta come un pugno in area (senza disponibilità del pallone appunto) sarebbe da punire con il rosso e rigore se la palla è in gioco, se la palla non è in gioco rosso; per il fallo di mano sarebbe, sempre secondo me, più giusto quando è il pallone ad andare verso il braccio non fischiare a meno di posizione del braccio davvero innaturale o sopra la linea delle spalle, o con il braccio che va sul pallone e non viceversa, così da avere meno dubbi ancora ma ripeto, per entrambe le situazioni è una mia opinione comunque fammi sapere cosa ne pensa Lei, dato che è l’unico di cui mi fido parlando di episodi arbitrali, buona giornata

    • Marco
      Marco dice:

      Ah e non l’ho detto ma nel caso dei cross o quando il pallone ancora è giocabile che ne so, magari un giocatore la prende e fa sponda di testa a un qualsiasi giocatore, lì è giusto punire la trattenuta con il fallo, io intendo solo quando non è proprio più a disposizione (il caso di ieri quindi, nonostante il fallo avvenga ancora in gioco)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Scusa se ti rispondo con un po’ di ironia ma… cambiamo il regolamento!!11!
      Ormai ogni giorno dobbiamo leggere questa affermazione: e cambiamo il protocollo, e cambiamo sui falli di mano, e cambiamo sui rigori, e cambiano sui cambi che cambiano…
      Ma non sarà, per caso, che basti studiare il regolamento per comprendere che è scritto in modo logico e coerente?
      Abbi pazienza, non è che si deve urlare al cambiamento per ogni episodio.
      Sul pugno: è già così, rigore e rosso se il pallone è in gioco e solo espulsione se il pallone non è in gioco.
      SUl fallo di mano quando è davvero innaturale? Da che distanza iniziamo? Ma capisci che si sposta solo il problema con l’aggiunta della questione discrezionale del “quanto sia innaturale”?

      Boh, davvero mi spiace di apparire iracondo ma c’è davvero da impazzire in questi giorni…

    • Marco
      Marco dice:

      Va bene grazie della risposta, io ho detto quello che secondo me potrebbe essere migliorato perché Le assicuro che il regolamento lo conosco e l’ho studiato, e trovo che sia scritto in modo coerente ma sono un po’ perplesso riguardo queste due situazioni, infatti Le ho scritto che un gesto antisportivo come pedate dovrebbe essere punito, un contrasto falloso di gioco (esempio Handanovic-Strefezza ieri) no.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Marco, perdonami, non ce l’ho con te.
      Ma è veramente imbarazzante dover leggere certe robe: ogni giorno ne salta fuori una, ogni giorno c’è una regola da cambiare, adesso spuntano fuori come funghi ex arbitri internazionali che non sono mai stati internazionali.
      E basta, davvero!

  34. Giulio
    Giulio dice:

    Buonasera Dott. Marelli.
    Nulla da obiettare sugli aspetti regolamentari e pertanto ineccepibili. Però una curiosità mi nasce in merito al suo post su fb in cui ha giustamente “cazziato” il moviolista della Gazzetta. Perché tali “cazziate” non sono state indirizzate a tuttosport quando ha titolato in prima pagina “Toro era rigore” a proposito del presunto mani di Bastoni? Ho sempre apprezzato il suo dichiararsi non interessato ai moviolisti di altre testate, ma oggi ha fatto un eccezione. Come mai? (P.S. volevo chiedere anche del placcaggio su Lucioni in Lecce Fiorentina, visto che successivamente a una sua risposta sempre su FB in cui aveva dichiarato “Nada”, sono uscite delle immagini eloquenti in cui tra l’altro si vede l’arbitro ben posizionato dietro e in linea con i giocatori, ma con lo sguardo verso il pallone. Il VAR non sarebbe dovuto intervenire visto che lui non ha proprio visto?). Grazie per le sue eventuali cortesi risposte.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché non se ne può più.
      Ed è colpa anche di miei ex colleghi che inventano ‘sta stupidata della disponibilità del pallone, dimostrando di non conoscere minimamente il regolamento. Non si rendono nemmeno conto che stanno facendo fare una figura di merda all’AIA che li ha designati per anni…

  35. Marco
    Marco dice:

    Buongiorno dottor Marelli, l’Inter avrebbe comunque vinto ma l’errore è secondo me gravissimo. Posso capire che durante il gioco un arbitro possa non vedere bene un contatto minimo ma quando l’episodio è così evidente(giocatore travolto) e l’arbitro sbaglia perchè non conosce il regolamento fa del male a tutto il movimento. Questa regola che lei ha spiegato perfettamente nel blog la conoscevo persino io che non ho mai arbitrato in vita mia….. Per lei la classe arbitrale attuale è di buon livello o è pessimista per il futuro? Per me poi il var dovrebbe intervenire sempre per aiutare l’arbitro, lei vede possibile in futuro un cambiamento del regolamento?grazie per il lavoro che svolge e la pazienza che dimostra. Buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono molto pessimista da anni.
      Li difendo perché voglio bene a tutti gli arbitri, dalla CAN A ai giovanissimi, ed auguro a tutti di diventare come Collina.
      Ma continuare a negare il disastro tecnico è imbarazzante: Nicchi, per esempio, dovrebbe prendere atto del fallimento e tornarsene a casa, invece dobbiamo ancora sorbircelo a raccontare di risultati ottimi che vede solo lui.
      Il VAR è un discorso diverso, gli arbitri italiani lo applicano benissimo, molto meglio di altre federazioni, non farti intortare dalle sciocchezze che leggi ed ascolti.

      Ciao.

  36. Andrea
    Andrea dice:

    Ciao Luca, disanima sulla quale non riesco a trovarmi totalmente d’accordo, nonostante il regolamento sia molto chiaro. Ieri sinceramente ero convinto che l arbitro venisse richiamato dal VAR ma così non è stato. Per fortuna data la mia fede interista. Vorrei però porti un quesito. Di logica il calcio è uno sport di contatto e nella tua disanima grossa importanza ha il fatto che l’attaccante arriva per primo indipendentemente da cosa ne fa di quel pallone. Non trovi che questo modo di ragionare possa far pensare che in un contrasto si debba arrivare sempre in anticipo sul pallone? Soprattutto in area di rigore un attaccante dovrebbe sempre cercare di prendere la palla senza interessarsi del portiere tanto nella valutazione del rischio l attaccante al massimo si prende una ammonizione in caso arrivasse in ritardo mentre se arriva in anticipo allora guadagna un rigore.

    È normale che un attaccante debba interessarsi solo di arrivare sulla palla senza interessarsi di poterne avere poi il controllo?
    Inoltre guardando il regolamento a me sembra che handanovic sí colpisca il giocatore ma siamo sicuri che lo faccia in modo negligente e non sia invece un contrasto necessario data la dinamica dell attenzione? Se così non fosse devo pensare che ogni volta che c’è un contatto allora è fallo a favore di chi tocca la palla.

    Il mio è solo un interesse costruttivo senza alcuna voglia di polemica naturalmente. Semplicemente esprimo dei dubbi sui quali la sua competenza può essermi di aiuto per chiarirmi le idee.
    Grazie per la pazienza e per l attenzione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il regolamento è chiaro ma non sei totalmente d’accordo.
      E’ come se guardassi il cielo, ogni completamente azzurro, ma dicessi “però non sono d’accordo che sia del tutto azzurro”.
      Abbi pazienza…
      Il gioco del calcio è basato sull’arrivare prima sul pallone, non mi risulta che i calciatori tentino di arrivare dopo: scusa ma non riesco proprio a seguirti.

      Poi sul resto non so che dire, sono davvero in difficoltà: alla stregua di quel che dici ogni giocatore potrebbe entrare come un kamikaze giustificandosi con “eh ma la dinamica!”.
      Va bene tutto ma non esageriamo…

      Ciao.

    • Andrea
      Andrea dice:

      Forse non mi sono spiegato bene. Da regolamento è rigore solare. Mi chiedo solamente se il regolamento non sbagli a non dare alcun peso a dove va a finire il pallone.
      La mia era una domanda per andare oltre il regolamento, e se possibile migliorarlo. Il regolamento è in continua mutazione e quindi mi interrogavo sul dare importanza almeno in area di rigore sulla raggiungibilità del pallone. Chiaro che a centrocampo o in parti poco pericolose è poco importante ma su un calcio di rigore mi chiedo cosa sia meglio. L attaccante in questo caso, e lo dicono in molti è furbo. Si preoccupa solo di toccare il pallone senza pensare al possesso. Handanovic è ingenuo chiaramente però non va addosso al giocatore. Il suo tuffo è laterale e il giocatore va da tutt altra parte rispetto a dove la palla viene calciata. Il giocatore della spal prosegue nella sua corsa mentre il pallone va verso l’interno.

      Il gioco del calcio non è basato solo sull arrivare prima sul pallone ma ad arrivarci avendo anche la possibilità di giocarlo se no che me ne faccio dell esserci arrivato prima?

      In realtà un giocatore entrerebbe come un kamikaze appunto perché c’è l’interesse solo a toccare il pallone e non a giocarlo. Era quello che cercavo di sostenere. Se io entro con l’obiettivo di prendere il pallone e mantenerne il possesso dovró arrivare sul pallone che una certa attenzione altrimenti posso arrivare alla viva il parrocco.

  37. Emmeci
    Emmeci dice:

    ciao Luca,
    che Gazzetta, CdS o giornalisti del settore parlino a sproposito lo posso capire (ma è assurdo, se parli di qualcosa dovresti sapere di cosa parli) ma la cosa strana è che un ex arbitro come Chiesa dica prima che quello di Bastoni contro il Torino era rigore netto e oggi invece parla di scelta corretta di Giua perché Strefezza non ha più la disponibilità del pallone.
    Possibile che un regolamento che in teoria deve essere compreso da tutti nello stesso modo si presta a così tante interpretazioni?

    Sia chiaro che non è riferito a te il fatto di dire cose strane, ad ogni tua analisi alleghi gli estratti del regolamento per supportare le tue affermazioni.. è Chiesa che essendo un ex arbitro, se non ho letto male addirittura internazionale, non dovrebbe inventarsi delle regole

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non dico niente, davvero.
      Io sono davvero allibito nell’ascoltare persone che dovrebbero recitare il regolamento in endecasillabi sciolti dire e scrivere certe scemenze.
      Mi spiace esprimermi su qualcuno ma non se ne può più di ascoltare e leggere certe assurdità.
      Chiesa non è mai stato internazionale e, per la precisione, ha diretto esattamente il mio stesso numero di partite in A.
      Sinceramente trovo squallido che accetti di essere definito con un ruolo che non ha mai avuto: è come se venissi definito “Giudice della Corte Costituzionale in pensione”…

  38. Raffaele Squizzato
    Raffaele Squizzato dice:

    Buon pomeriggio Luca… Mi permetto solo di aggiungere che, oltre alla assurda teoria che la disponibilità del pallone sia la discriminante per assegnare o meno un tiro dal dischetto, ce ne sarebbe pure un’ altra da sfatare, o meglio sarebbe dire da smitizzare: quella del danno procurato. Mi pare che nemmeno di questo si parli nel regolamento…

  39. Stefano
    Stefano dice:

    Buongiorno Luca, vorrei un tuo commento su questa spiegazione datami da un arbitro:
    “In questi casi è un vantaggio dato nel breve termine, per evitare di rischiare di dar rigore mentre il pallone sta entrando in porta e quindi provocare un danno all’attaccante. In questi casi da direttive aia, è punibile solo se:
    -È volontario
    -È violento
    -Mette a serio rischio l’incolumità dell’avversario
    -l’intervento falloso ha disturbato il gesto tecnico (in questo caso il tiro)

  40. Massimo
    Massimo dice:

    Buongiorno Luca,
    grazie per le tue spiegazioni puntuali e perfette.
    Questa mattina quando ho letto che il rigore non c’era perché il pallone non era più disponibile per l’attaccante mi sono messo a ridere.
    Possa capire una discussione al bar…ma cavoli chi scrive certi articoli basterebbe che leggesse il regolamento!
    Ben vengano siti come il tuo che fanno chiarezza, piaccia o non piaccia!

  41. Daniele
    Daniele dice:

    Ciao Luca,

    a livello puramente didattico, nel caso il rigore fosse stato assegnato, non sarebbe stato necessario intervenire anche disciplinarmente in quanto si tratta di giallo che viene poi depenalizzato giusto?

    Grazie sempre e buon lavoro!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Al limite si poteva intervenire con ammonizione per imprudenza ma sarebbe andato bene anche il solo rigore. No, SPA non è ipotizzabile perché Strefezza non aveva più la possibilità di controllarlo.

      Ciao.

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