Ottava giornata: pomeriggio senza grandi criticità, non banale per Pasqua il posticipo Milan – Lecce

Dopo le grandi discussioni generate dagli anticipi del sabato, la domenica è scorsa via con più serenità.
Non è un’eccezione il posticipo tra Milan e Lecce, per quanto sia stata una partita tutt’altro che banale per Pasqua, chiamato a decidere su parecchio episodi al limite. E non sempre è apparso brillante e sicuro. Ci arriviamo.

Parma – Genoa 5-1, arbitro Valeri

Mi aspettavo molto di più, soprattutto mi attendevo un Genoa che non si arrendesse alla prima difficoltà. Invece la partita è durata circa 35 minuti: Valeri non ha avuto difficoltà di sorta, accompagnando la gara fino agli spogliatoi senza protagonismi od eccessi personali.

Un solo episodio interessante al minuto 86.
Hernani tenta di entrare in area di rigore e cade a terra dopo un contatto con Radovanovic:

Valeri lascia proseguire ma è un errore: il fallo di Radovanovic è evidente ed avrebbe dovuto essere punito con il cartellino giallo.
Molto più complesso comprendere se il fallo sia avvenuto fuori o dentro l’area.
Il punto fermo ormai lo conosciamo: arbitro in perfetta posizione, valuta come entro i limiti il contrasto, lascia proseguire. Perciò, anche in caso di fallo all’interno dell’area di rigore, il VAR non sarebbe intervenuto, non avrebbe “invaso” l’ambito di giudizio soggettivo dell’arbitro. Se, al contrario, Valeri avesse deciso di assegnare il calcio di punizione dal limite, il VAR avrebbe potuto intervenire per trasformare lo stesso in calcio di rigore, con depenalizzazione del cartellino giallo.

Sampdoria – Roma 0-0, arbitro Maresca

Forse il vero big match della giornata, assegnato al napoletano che vede sempre più vicino il traguardo: ottenere il pass per essere nominato internazionale dall’1 gennaio 2020.
Partita oggettivamente molto inferiore alle attese ma (quasi) perfettamente diretta da Maresca che sembra aver trovato la chiave per il salto di qualità definitivo. Non lo nego: l’ho spesso criticato e ciò perché da arbitri con talento non marginale mi aspetto molto.
Sono felice di vederlo finalmente ai livelli che mi attendevo qualche anno fa.

Al minuto 32 Bertolacci viene ammonito per un fallo commesso su Zaniolo.
Di solito non mi occupo di ammonizioni ma in questa circostanza un’eccezione è doverosa:

Il cartellino giallo ci sta ma un cartellino rosso non mi avrebbe per nulla stupito. Il fallo di Bertolacci è inutilmente pericoloso, il contatto avviene con velocità non proprio marginale (Zaniolo e Bertolacci erano quasi in piena velocità), il gomito è molto alto. Siamo al limite tra il giallo ed il rosso (per vigoria sproporzionata) ma non è certo un chiaro ed evidente errore, ciò che impedisce qualsiasi margine di manovra al VAR.

Al minuto 85 la Roma rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Kluivert, ammonito per la seconda volta per un fallo su Murru:

La posizione è perfetta e la dinamica non lascia scampo al centrocampista della Roma.
Altre immagini, però, mostrano che la sanzione disciplinare si poteva tranquillamente evitare:

C’è un leggero contatto tra gamba sinistra di Kluivert e gamba sinistra di Murru ma in presa diretta l’impatto era apparso molto più evidente.
Purtroppo sono situazioni sulle quali è difficile trovare una soluzione alternativa:
– dal campo è sempre cartellino giallo per dinamica e velocità;
– il VAR non può far nulla poiché, come sappiamo, non ha competenza sulle seconde ammonizioni.

Udinese – Torino 1-0, arbitro Abisso

Un solo episodio da approfondire.
Al 34esimo del primo il Torino chiede un calcio di rigore per un contatto in area tra Laxalt ed Opoku:

Abisso, ben posizionato, interrompe il gioco ed assegna un calcio di punizione all’Udinese per un presunto fallo di Laxalt:

Decisione senza fondamento ma ciò non significa che andasse assegnato un calcio di rigore al Torino.
In realtà questo è un semplicissimo contatto di gioco sul quale Abisso avrebbe dovuto semplicemente lasciar correre senza assegnare un calcio di punizione alla difesa che oggettivamente non ha alcuna base. In qualche situazione si nota una tendenza (antipatica, per quanto mi riguarda) di fischiare in ogni caso qualcosa, come a non voler lasciare la sensazione di aver deciso per il prosieguo dell’azione a causa di una indecisione. In realtà il problema che nasce è questo: assegnare un calcio di punizione che non esiste.
In sostanza: non serve decidere sempre in un senso o nell’altro, il calcio è un gioco di contatto che prevede anche scontri fisici ma privi di irregolarità.

Sassuolo – Inter 3-4, arbitro Giacomelli

Gara veramente molto difficile per il triestino che è stato chiamato a molte valutazioni non facili.
Esce dallo Stadio di Reggio Emilia con una prestazione eccellente, con una sola decisione dubbia e sulla quale è difficile esprimere un’opinione netta.
Ultimo anno (a meno di improbabili deroghe), sembra aver trovato un equilibrio che gli consente di dirigere con la massima serenità.
E sbaglia pochissimo, soprattutto: come spesso capita, liberati da paure per il futuro e pressioni esterne, gli arbitri sembrano più a proprio agio, più tranquilli.

Al 23esimo minuto fallo di Obiang su Barella a centrocampo, Giacomelli assegna calcio di punizione e sanziona col cartellino giallo il centrocampista del Sassuolo:

Qualche legittimo dubbio è sorto in presa diretta sul provvedimento disciplinare: poteva starci l’espulsione per vigoria sproporzionata?

Le diverse inquadrature convincono che la scelta dell’arbitro è corretta: Obiang effettua un tackle imprudente ma non da cartellino rosso: non è un’entrata con piede a martello o dritta sulle gambe dell’avversario. Le ginocchia sono piegate, il pallone è a distanza di gioco.
Giusta l’ammonizione con una precisazione: Obiang colpisce anche il pallone ma ciò non vale come “salvacondotto” né per il fallo né per il cartellino correttamente estratto da Giacomelli.

Al minuto 26 l’Inter trova la rete del nuovo vantaggio con Lautaro Martinez che sfrutta un mancato intervento di Peluso pressato da Lukaku:

Giacomelli, nell’immediatezza, assegna la rete all’Inter ma, nel giro di pochi secondi, modifica la propria decisione annullando la rete e concedendo un calcio di punizione al Sassuolo.
E’ intervenuto il VAR fuori protocollo?
Nulla di tutto ciò. Considerando i tempi ristrettissimi tra prima decisione e scelta finale, non c’è stato il tempo per rivedere le immagini, valutare e comunicare con l’arbitro.
In realtà è accaduto qualcosa di molto simile a quanto visto due settimane orsono in Roma-Cagliari, con la differenza che a Reggio Emilia Giacomelli ha agito in modo meno confusionario e con gestualità più consona. Subito dopo il cambio della propria decisione

l’arbitro indica la direzione del calcio di punizione e con il pollice sinistro rivolge un segno di assenso al primo assistente Longo che, in auricolare, gli ha segnalato l’irregolarità commessa da Lukaku.
Scelta, peraltro, impeccabile: l’attaccante dell’Inter si aiuta con le braccia spingendo l’avversario ed impedendogli di coordinarsi per rinviare il pallone. Una precisazione in merito: non conta nulla la questione del “chiaro ed evidente errore” su una valutazione dell’arbitro, gli assistenti non sono vincolati al protocollo VAR per correggere il direttore di gara.

Al 42esimo minuto l’Inter conquista un calcio di rigore a seguito di una caduta in area di rigore di Lautaro Martinez:

Ottimo il posizionamento di Giacomelli che non ha alcun dubbio nell’assegnazione della massima punizione e, oggettivamente, c’è poco da aggiungere:

Lautaro Martinez non subisce un fallo ma due, sia da Marlon alla sua sinistra che da Duncan alla sua destra.

Al 47esimo minuto l’Inter protesta per un altro contatto su Lautaro e sempre ad opera di Duncan:

Episodio sul quale Giacomelli decide di sorvolare. Il VAR, ovviamente, nulla può in tale circostanza trattandosi, come ormai sappiamo, della valutazione soggettiva relativa all’entità del contatto. Rimane più di qualche dubbio: Duncan prende posizione su Lautaro e non ci sarebbe molto di più se non utilizzasse con scarsa attenzione il braccio destro. A mio parere ci stava anche in questa circostanza il calcio di rigore.

Secondo calcio di rigore che arriva al 69esimo minuto.
Barella, in area di rigore, cade a terra dopo un contrasto con Muldur e Djuricic:

Anche in questo caso non c’è molto su cui dilungarsi: posizione perfetta di Giacomelli, entrata scomposta di entrambi i difendenti, Barella viene toccato da tutti e due gli avversari sul piede destro. Giusto, ovviamente, non ammonire: tentativo di contesa del pallone evidente, difesa schierata, al limite può essere un’azione potenzialmente pericolosa depenalizzata disciplinarmente.

Prima di affrontare il posticipo serale, uno sguardo alla Premier League ed in particolare al big match di ieri

Manchester United – Liverpool 1-1, arbitro Atkinson

Prima di tutto una curiosità: Atkinson ha 48 anni. Rispetto all’Italia, infatti, per gli arbitri inglesi non esiste il limite di età o di permanenza nel ruolo, ciò che consente di avere ancora a disposizione elementi che hanno abbandonato la carriera internazionale.

Al minuto 35 il Manchester United passa in vantaggio con una deviazione sotto porta di Rashford. Proteste dei calciatori del Liverpool per una presunta irregolarità commessa da Lindelof su Origi ad inizio azione:

Contatto molto leggero e caduta estremizzata da Origi che vola per terra non appena sentito un micro contatto sul polpaccio destro. La rete è regolare: non c’è praticamente nulla sull’attaccante del Liverpool. Peraltro mi riesce difficile pensare che nel calcio inglese ci si possa lamentare per questo metro di giudizio. Ovviamente il VAR, presente da quest’anno anche in Premier, non ha nemmeno pensato di intervenire sull’arbitro.

Al minuto 43 il Liverpool trova il pareggio con una rete di Mané:

Atkinson convalida ma viene richiamato dal VAR ad attendere la ripresa del gioco che effettuare un check su un possibile tocco di mano.
Fallo di mano di Mané (scusate il gioco di parole) evidente.
Atkinson torna sulla sua decisione ed assegna un giusto calcio di punizione per il Manchester United. Interessante un particolare che già era stato notato: in Premier, su episodi di questo genere, non è previsto la “on field review”.
E trovo la scelta condivisibile, a differenza di quanto accade in Italia:
dato che il tocco di mano dell’attaccante su una rete è una semplice rilevazione che non necessita di valutazione, per quale motivo perdere tempo ulteriore?

Milan – Lecce 2-2, arbitro Pasqua

L’ho scritto decine di volte e lo ripeto: Pasqua è un arbitro che mi piace molto. Per tal motivo non mi aspetto mai una direzione di gara banale od anonima. L’inizio di questo campionato non è stato affatto positivo e non è certo un caso che Rizzoli lo stia scegliendo per gare di seconda o terza fascia.
Non mi sorprendo dell’utilizzo attuale, anche ieri sera mi ha convinto pochissimo sotto tutti gli aspetti. Fisicamente mi è parso molto indietro (sempre che non abbia qualche acciacco), tecnicamente molto impreciso, il rigore per il Lecce imperdonabile. Ci arriveremo.

All’11esimo minuto proteste del Milan che chiede un rigore per un presunto fallo di mano in area.
Biglia entra in area, salta in qualche modo il portiere avversario, crossa al centro ove trova l’opposizione di Lucioni:

Pasqua non so dove si trovasse ma, in ogni caso, questo episodio è impossibile da giudicare in campo: posizione molto profonda in area, difensore disposto in verticale rispetto all’arbitro, prospettiva inesistente. Un arbitro, in queste circostanze, può affidarsi solo all’intuito.
Pasqua lascia correre.
Decisione corretta:

Lucioni fa di tutto per togliere il braccio destro dalla traiettoria, più aderente al corpo di così non avrebbe potuto essere. In ogni caso non c’è nemmeno contatto col braccio: il pallone rimbalza tra spalla destra e petto.

Al 56esimo minuto protesta del Lecce per un contatto tra Biglia e Mancosu in area di rigore:

Chi mi segue da un po’ può già intuire il mio pensiero su questo episodio:

Trovo insopportabili questi “svenimenti” in area di rigore. Biglia appoggia (letteralmente, senza minimamente trattenere) la mano sinistra sulla spalla destra dell’avversario che, appena sentito il contatto, sente cedere le gambe. Si può sorvolare sull’ammonizione per simulazione ma del calcio di rigore non c’è nemmeno l’ombra.
Corretta la decisione di Pasqua.

Nella stessa azione interviene Conti in tackle. Particolare che è sfuggito ai più:

Scivolando sul terreno di gioco, Conti tocca il pallone con il braccio sinistro.
Non so se Pasqua abbia potuto notarlo ma, in ogni caso, questo contatto rimane più una curiosità che un dato di cronaca: il difensore prova in ogni modo ad evitare di toccare il pallone col braccio, più vicino al corpo e ritratto di così sarebbe impossibile. Giusto sorvolare e giusto che il VAR non abbia nemmeno consigliato a Pasqua di rivederlo.

Al minuto 58 il Lecce pareggia su calcio di rigore.
Su un cross al centro il pallone finisce nella zona di Conti che lo devia, dando inizio ad un’azione del Milan. Pasqua lascia proseguire:

Questo è oggettivamente un errore difficilmente comprensibile: Pasqua è in posizione ideale, sta guardando proprio in quella direzione e, nonostante ciò, non fischia nulla.

Non ha molto senso soffermarsi per valutare il tocco di mano: evidente, con un braccio larghissimo, non ha alcuna importanza che Conti abbia o meno sfiorato il pallone con la testa (per cortesia, niente confronti con l’episodio De Ligt, non c’entra assolutamente nulla).
Pairetto richiama Pasqua alla “on field review” e, in pochi secondi, viene assegnato il giusto calcio di rigore.
Resta l’errore di Pasqua: non si può pensare di attendere il VAR per individuare un fallo di mano così evidente, questi sono calci di rigore che vanno fischiati in campo, non grazie alle immagini. E non è la prima volta: ad Udine, sempre col Milan, accadde lo stesso ma, in quella circostanza, Pasqua decise di non assegnare il rigore per motivi che ancora oggi appaiono misteriosi (al netto dell’intemerata del Presidente Nicchi che sognò un tocco di spalla di Samir).
In questo caso, per fortuna, non ha ripetuto l’errore.

All’82esimo minuto altra proteste del Lecce per un contatto in area tra Petriccione e Rebic:

Primo dato: per quanto Pasqua fosse molto lontano dall’azione, è una valutazione sulla quale il VAR Pairetto non aveva margine di intervento.

Questo contatto è una mezza follia di Rebic: senza alcuna possibilità di intercettare il pallone spinge in modo evidente l’avversario sulla schiena, lo sbilancia e gli impedisce di colpire il pallone di testa.
Pasqua ha lasciato correre ma il calcio di rigore per il Lecce sarebbe stato tutt’altro che fuori luogo.

68 commenti
  1. Ezio Cantarano
    Ezio Cantarano dice:

    Ciao Luca,
    Volevo tornare sempre alla differenza interpretativa tra l’episodio di DeLigt e quello di Conti (che secondo me è l’oggetto di discussione più “formativo” di giornata, per lo meno nella compresione del regolamento per i profani)..

    Nell’ipotesi, ovviamente, di un tocco di testa di Conti (altrimenti la discussione non avrebbe senso):
    sono entrambi tentativi di effettuare una giocata, in entrambi i casi (ipotesi) c’è un tocco con una parte del corpo, e soprattutto in entrambi i casi c’è un tocco di braccio con una postura innaturale (come hai scritto tu nel caso dello juventino).
    Quindi la discriminante dovrebbe essere la tipologia di deviazione tra il primo e secondo tocco, giusto?
    Nel caso di DeLigt netta ed evidente, con pallone che va verso il braccio; nel caso di Conti (eventualmente) poco più che impercettibile, con il pallone che praticamente ha mantenuto la stessa traiettoria.

    Il mio disappunto è il seguente: interpretazione chiara, regolamento che non chiarifica minimamente questa dinstinzione. E non parliamo delle famose “zone grigie”, ma una discriminante (tipologia di deviazione tra i due tocchi) netta e rilevante.
    Non sarebbe il caso di specificare meglio il regolamento a riguardo!??!?!
    Regolamento alla mano, chiunque potrebbe avanzare legittime perplessità riguardo il rigore di Conti (sempre nell’eventualità di un tocco, sia chiaro), paragonandolo con quello di DeLigt.

    Ciao, Ezio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Probabilmente il regolamento avrebbe bisogno di un ritocco, concordo: non tanto nei fondamenti ma proprio nella scrittura. L’iFAB, a mio parere, non ha svolto un lavoro eccelso questa volta ma ha scritto un testo piuttosto incasinato. Per un arbitro non è difficile comprenderlo, per un appassionato lo è un pelo di più, inutile negarlo.

  2. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Caro Luca come sono da interpretare queste parole di Rizzoli? L ‘episodio che fa vedere è identico al fallo di mano di dr ligt….. Rizzoli dice che è rigore…. Allora non conosce il regolamento??? https://youtu.be/E0TQ3bpQZIk

  3. Emanuele
    Emanuele dice:

    Buonasera Luca,

    una domanda riguardo all’azione che ha portato al goal del Manchester United contro il Liverpool. Il contatto da giudicare non dovrebbe essere quello successivo a quello illustrato nel fermo immagine, sulla gamba sinistra di Origi tra ginocchio e polpaccio?

    Il tocco è minimo, ma l’intervento è ben lontano dall’essere una contesa del pallone. Io il fallo lo avrei fischiato. Fornisco un replay qui sotto

    https://streamable.com/g3yzq

    Grazie del chiarimento!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, ho giudicato quello.
      Secondo me non c’è praticamente niente e, conoscendo da anni lo stile di Atkinson, quel contatto non lo fischia nemmeno sotto minaccia armata.

  4. Matteo
    Matteo dice:

    Lucas Castro che in posizione di fuorigioco si abbassa sul tiro di Nainggolan non può essere considerato attivo?
    Vero che non impalla il portiere ma si abbassa proprio perché sulla traiettoria.
    Grazie
    https://youtu.be/s10w3QC2Us8

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La linea di visione è sempre libera, non influisce minimamente sull’azione del portiere.
      E tieni in considerazione un particolare: le direttive internazionali sono molto meno fiscali su posizioni di fuorigioco sui tiri da fuori area.

  5. Francesco
    Francesco dice:

    Buonasera

    Una curiosità e una domanda per una sua opinione

    Curiosità a scopo didattico mio: ma se deligt fosse stato in piedi con la stessa postura delle braccia cosa sarebbe successo?

    Cosa ne pensa di una microcamera sul petto degli arbitri da poter usare in sala var per capire la visuale dell arbitro?

    Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non lo so, dipende. Non possiamo ipotizzare un episodio senza vederlo. Possiamo ipotizzare quel che sarebbe accaduto nella medesima dinamica senza un tocco di piede ma è impossibile immaginare le conseguenze con altra postura: potrebbero essere mille conseguenze diverse.

      Una sciocchezza. Dopo tre minuti di un esperimento di questo tipo ho avuto un principio di labirintite. Anche nel rugby hanno abbandonato queste esperimento cretino, non si capisce nulla con la ripresa in continuo movimento. L’unico guadagno sarebbe un mal di testa colossale.

      Ciao.

  6. Pietro
    Pietro dice:

    Una domanda, la spinta data da Lukaku nell’episodio del suo gol al difensore avversario potrebbe invalidare il gol oppure è una normale azione?

    Grazie, Pietro.

  7. LEO
    LEO dice:

    Ciao Luca, innanzitutto complimenti per il blog. Per ciò che concerne i tocchi di mano che causano o propiziano una rete e che quindi diventano automaticamente falli di mano, io credo, come peraltro ci avevi già fatto notare tu nel blog, che in Italia si scelga di rivederli anche tramite “on field review” per poter capire se il tocco sia volontario o meno. In quanto se fosse volontario il calciatore dovrebbe essere ammonito, e questa decisione in merito alla volontarietà può essere assunta solamente dal direttore di gara.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ proprio questo il problema: con la nuova regolamentazione in materia (l’unica vera norma nuova) ogni tocco con cui si realizzi una rete o si propizi una rete (per esempio toccando il pallone con una mano prima del tiro) deve essere puniti, volontario od involontario, casuale o fortuito. Tutti.
      Perciò non è più una valutazione ma una semplice rilevazione (esattamente come il fuorigioco).

      Per la volontarietà… oddio, sì, può essere.
      Lascio la parte iniziale della risposta per mostrare che il tuo commento mi ha messo il dubbio.
      Indago.

      Grazie.

  8. Maurizio (un altro però)
    Maurizio (un altro però) dice:

    Premetto che la mia è una mezza battuta, ma Pasqua dovrebbe forse pensare di più ad arbitrare e meno ad altro (cit. sua pagina FB)… per Abisso, lo dissi dopo Firenze che avrebbe sofferto, facile profeta.
    Ciao!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ho smesso da tempo di occuparmi di quel che dice Nicchi.
      Ho definitivamente smesso dopo quel che ha detto alla Domenica Sportiva dopo la prima giornata.
      Non ho veramente interesse per quel che dice, ritengo che ormai sia una perdita di tempo andargli dietro.

  9. Alex
    Alex dice:

    Buonasera Luca,
    probabilmente non ho studiato bene il regolamento, ma può cortesemente spiegarmi perché su Milan-Lecce si ritiene corretto l’ intervento del VAR al minuto 58 con l arbitro a pochi metri, mentre al contrario si ritiene corretto il non intervento del VAR al minuto 82 (la mezza follia di Rebic) con l arbitro molto più distante?
    La ringrazio anticipatamente.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché nel primo caso il tocco di mano non sanzionato è chiaramente una svista, un abbaglio. Non esiste intensità di un tocco di mano: che sia un pugno al pallone od un colpo di polpastrelli, sempre fallo di mano è. Se Pasqua non ha fischiato, evidentemente ha preso una topica e giustamente è stato richiamato da Pairetto all’OFR.
      Nel secondo caso si tratta di un contatto sulla cui entità (regolare, nei limiti, irregolare) è riservata alla valutazione soggettiva dell’arbitro.

  10. claudio
    claudio dice:

    Buongiorno,
    intanto complimenti per il suo lavoro.
    Volevo tornare su Parma Genoa per chiederle se gli episodi di (presunti) falli parmensi in occasione di 2 dei gol, avrebbero dovuto essere oggetto di review o no. Tra l’altro le proteste per uno di essi hanno portato all’espulsione di un componente la panchina del Genoa…

  11. Andrea76
    Andrea76 dice:

    Ciao Luca, grazie sempre per le tue delucidazioni. Avrei una curiosità sul rigore di conti: come giustamente osservi era rigore netto anche live, invece Pasqua ha aspettato il Var e una volta al Var si anche attardato prima di prendere la decisione. Da profano pensavo che volesse capire se conti l’avesse presa di testa, tu ci scrivi che l’eventuale tocco di conti sarebbe stato comunque inifluente ai fini del rigore. Quindi che guardava Pasqua?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La verità?
      Non ne ho idea.
      Forse stava valutando l’ipotesi di un cartellino ma sinceramente anche la review mi ha convinto poco, come tutta la gara di Pasqua.

  12. Alessandro F.
    Alessandro F. dice:

    Dottor Marelli, si è dimenticato Cagliari-SPAL o non ha notato nulla di rilevante?

    Una domanda in merito la vorrei comunque fare: è normale che in una partita abbastanza tranquilla, ci siano stati 9 cartellini??? Cioè il discorso è che “da manuale” molti gialli ci potevano anche stare, però in una partita quasi mai in discussione, ha davvero senso sventolare tutti quei gialli?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La seconda: non ho trovato nulla di particolarmente interessante (meglio così: fossero tutte così tranquille le partite, sarei il primo ad esserne contento).

      Possono esserci partite tesissime che finiscono con zero sanzioni disciplinari e partite tranquille che prevedono 14 cartellini ma tutti obbligatori. Dipende, non tutte le gare sono uguali (e pensa che noia se lo fossero).

  13. Stefano
    Stefano dice:

    Buongiorno Luca. Ieri sera ho seguito la Domenica Sportiva su Rai 2, e ricordo perfettamente l’incipit dei conduttori: stasera faremo chiarezza sul regolamento riguardante i falli di mano. Lo ammetto, mi sono fatto imbonire da questa promessa. Non l’avessi mai fatto! Tra chi diceva che De Ligt non avesse toccato il pallone con la gamba, chi che in ogni caso avesse il braccio larghissimo, chi diceva che il rigore per il Lecce non c’era, chi diceva che Irrati sarebbe dovuto comunque andare a rivedere il VAR “per far stare tutti tranquilli”, in barba al protocollo… Possibile che la non conoscenza delle regole (anche se si potrebbe tranquillamente dire ignoranza) raggiunga livelli così alti, anche in trasmissioni che fanno milioni di spettatori? E poi, cui prodest? Non sarebbe meglio a questo punto avere un ospite fisso, DELEGATO dall’AIA o dalla CAN A, per spiegare come si deve queste cose? È ovvio che per le televisioni e radio private questo diventerebbe difficilmente praticabile anche per motivi economici, ma visto che la Rai dovrebbe offrire un servizio PUBBLICO, mi sembra quantomeno doveroso aspettarsi che le cose, almeno lì, si facciano come si deve… Complimenti per l’articolo, come sempre, e scusami se ho alzato un pochino i toni, mi dispiace, ma ieri sera sono rimasto di sasso.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come è noto, non rispondo delle opinioni altrui: già è per me una fatica gigantesca rispondere a tutti voi (ed è doveroso, dato che investite del tempo per scrivere sul mio blog), non posso occuparmi anche delle baggianate che si ascoltano sulle varie emittenti.

      Mi limito solo a dire che la disinformazione è frutto della mancanza di studio. Spesso ex calciatori pensano di insegnare per il sol fatto di essere stati in campo, dimenticando che anche in campo il regolamento lo conoscevano pochino. Fin quando si tratta di giocare, ci può stare: se si tratta di commentare la questione cambia un pochetto.
      Potrei farti esempi di tanti conosciutissimi giornalisti che mi chiamano per delucidazioni: li ammiro, davvero, perché hanno l’umiltà di rendersi conto di non sapere tutto.

      Sulla questione AIA: sicuro di voler ascoltare, per esempio, Nicchi che, in occasione del fallo di mano di Samir, disse che l’aveva presa di spalla?

    • Stefano
      Stefano dice:

      Su Nicchi sono d’accordissimo con te, ha portato solo altro caos, ma se si trovasse una persona con determinate caratteristiche, perché no; anche se, purtroppo, il modo per creare la polemica si trova sempre…
      Sono contento, infine, che qualche giornalista abbia capito che prima di sparare sciocchezze a raffica, è meglio informarsi presso qualcuno di competente, con umiltà.

    • maurizio
      maurizio dice:

      L’unico che potrebbe partecipare a queste trasmissioni per competenza e carisma è Rizzoli. Ma non ha il dono dell’ubiquità. E poi se ciò accedesse, come farebbero i vari giornalisti, presidenti, allenatori ad alimentare le polemiche?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, ti sbagli.
      Ci sono parecchie persone nell’AIA che potrebbero tranquillamente spiegare episodi e regolamenti.
      Comunque ho colto la frecciata ma non perdere tempo con queste bassezze: non mi feriscono minimamente.

  14. Gae
    Gae dice:

    Salve,da quanto letto ho capito che la posizione del braccio di Conti è talmente innaturale da non sanare un eventuale tocco di testa.Invece,tornando all episodio di De Ligt ho capito che in caso di giocata (anche se quasi un liscio) il difensore è salvo ma in caso di deviazione è rigore (il famoso caso Granqvist è dunque rigore,il caso Skriniar citato nella conferenza di Rizzoli non lo è).Lo si capisce anche citando lei “Poniamo che De Ligt si fosse opposto con questa postura ad un tiro in porta, non tentando una giocata (rinvio del pallone) ma una deviazione (opposizione col corpo). Nel caso in cui si fosse opposto ad un tiro deviandolo sul proprio braccio in quella posizione, anche in una tal circostanza sarebbe stato calcio di rigore”.
    Detto questo,1.perché si punisce la deviazione e non la giocata (in cui il difensore è più colpevole poiché ha più tempo di prepararsi),per logica non dovrebbe essere l opposto visto che De Ligt non si calcia la palla addosso come Granqvist?
    2.Dal regolamento “nuovo” c è scritto che non è infrazione se la palla proviene dalla testa o dal corpo,piedi compresi, del calciatore stesso senza distinzione tra giocata e deviazione.Dal punto di vista regolamentare dove si trova la parte della distinzione tra giocata e deviazione sul fallo di mano?
    Grazie sempre

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Perché l’opposizione al tiro presuppone una non volontà di giocare il pallone ma solo un ostacolo al tiro, motivo per cui un braccio innaturale interrompe una traiettoria. Ciò che, ovviamente, non si materializza nel caso di specie perché si tratta di una giocata sbagliata. In caso di deviazione sul tiro il difendente sa che un braccio innaturale potrà essere punito (o deve saperlo, perlomeno)M
      2 – Linee interpretative note da anni.

  15. Alessio
    Alessio dice:

    Buongiorno, in occasione del rigore per il Lecce non manca un cartellino per Conti? La palla era inequivocabilmente destinata a 2 giocatori del Lecce completamente privi di marcatura

  16. Luca
    Luca dice:

    Buongiorno Luca,
    innanzitutto mi complimento per la tua rubrica, corro sempre qui il lunedì mattina per leggere e imparare qualcosa; riesci sempre ad essere chiaro ed imparziale, cosa che, nel calcio di oggi (intendo ad ogni livello, da arbitri ad opinionisti & co.) non è facilmente riscontrabile. Ciò detto, ieri sera ero allo stadio per vedere Milan – Lecce e ho prestato attenzione ad un particolare su Pasqua: era SEMPRE lontano dall’azione, spesso dalla parte opposta del campo. La domanda è: pensi sia un comportamento errato di Pasqua (o anche di altri arbitri) o è più un’attitudine data dalla sicurezza di avere lo strumento VAR per rimediare ad eventuali (ed evidenti) errori di posizionamento?
    Ciao e Grazie (p.s. continua così!!)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vero, me ne sono accorto anche io ed è per questo che mi sorge il dubbio che non stia benissimo (spero di sbagliarmi, ovviamente).
      Penso soprattutto che Pasqua debba riprendere sicurezza, ultimamente ne vedo poca.

      Ciao e grazie a te.

  17. Sascja
    Sascja dice:

    Sisì avevo letto il tuo commento a riguardo della partita.
    Solo che avevo visto un giocatore del Lecce cercare di prenderla di tacco, cosa immagine non riuscita e poi carambolato sul braccio di Conti e mi era venuto quel dubbio.

    Sui cartellini che portano all’espulsione è evidente che si debba trovare un compromesso. Però quella espulsione, oltre l’uomo in meno per gli ultimi minuti, creerà un bel danno alla già corta rosa della Roma.
    Al più potrebbe essere una soluzione che le squadre possano richiedere una riduzione della pena (almeno sulla giornata successiva) ma temo che questo creerebbe non poche polemiche a riguardo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Kluivert sarà squalificato per un turno, impossibile chiedere una riduzione.
      Comunque l’IFAB discuterà dell’ipotesi di review sulle seconde ammonizioni.

  18. Tommaso
    Tommaso dice:

    Ciao Luca:
    – Sei d’accordo con me che il rigore per il Lecce (il tocco di mano di Conti), anche in categorie inferiori e senza l’ausilio di VAR sarebbe stato un errore grave lo stesso (considerando poi il posizionamento di Pasqua)?
    – Come mai gli inglesi hanno ottenuto il VAR solo quest’anno e noi siamo già al terzo anno di esperienza? E’ una questione di federazioni o della FIFA che decide in base alla correttezza o meno dei campionati?
    – Curiosità: come le ricevevate voi le designazioni tempo fa (non parlo di Serie A)? Perchè oggi noi abbiamo Sinfonia4You ma senza tecnologia come funzionava? Per posta?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – assolutamente sì: è vero che i falli di mano sono l’incubo di ogni arbitro ma questo era troppo evidente per non essere visto;
      – questione di scelte. La Federazione inglese è storicamente allergica alle novità, pensa che ancora negli anni ’90 gli assistenti erano posizionati a sinistra… No, ogni singola federazione può scegliere se adottare o meno la tecnologia (lo stesso vale per la Goal Line Technology, in Spagna non l’avevano ancora adottata nel campionato scorso);
      – telefonata della segreteria CAN dagli Scambi in su, lettera prioritaria prima con conferma telefonica entro il giovedì precedente la partita. Mi fai sentire un anziano…

    • Tommaso
      Tommaso dice:

      Era per sapere com’era l’AIA in tempi passati… a proposito un ulteriore domanda: te che l’hai vissuta sia in anni passati sia ci hai a che fare oggi, come consideri l’AIA oggi e come la consideri vent’anni fa? Meglio prima o meglio oggi (anche se sospetto la risposta 🙂 )

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Meglio vent’anni fa.
      Era un’associazione, non un’oligarchia.
      Nulla di illecito ma vent’anni fa c’era più possibilità di confronto e, soprattutto, non c’era campagna elettorale continua come oggi.

  19. Lox
    Lox dice:

    Ciao, ero allo stadio a vedere Sampdoria-Roma. Sul finire del primo tempo Quagliarella in un contrasto aereo è stato colpito ed è stato medicato con una sorta di turbante. Gioco fermo per qualche minuto, poi si è ripreso e Quagliarella è rimasto in campo.. È corretto? Non avrebbe dovuto uscire prima di poter rientrare? Grazie e tantissimi complimenti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Episodio che mi sono perso.
      Vado a rivederlo.
      In ogni caso un calciatore NON deve uscire se l’infortunio è stato causato da un fallo fischiato ed accompagnato da sanzione disciplinare.

    • Lox
      Lox dice:

      Okay allora perfetto. Fallo di Mancini che è stato ammonito. Non conoscevo questa situazione pensavo dovesse automaticamente uscire. Grazie ancora!

  20. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno Luca, ieri ho seguito con attenzione la partita di Reggio Emilia. Giacomelli è stato entusiasmante, ha abbandonato la sua tendenza a non voler ammonire per nessun motivo e ha iniziato ad Arbitrare. La partita era molto complessa, lui non è stato mai in difficoltà. A mio modo di vedere, questa è stata la direzione migliore del campionato fino ad ora. È un peccato che sia la sua ultima stagione, un arbitro così avrebbe fatto molto, molto comodo negli anni a venire. Comunque tanti complimenti per la gara di ieri, se li merita tutti.

  21. Pier Luigi
    Pier Luigi dice:

    Buongiorno Luca,

    mi piacerebbe conoscere la sua opinione in generale sull’arbitro Abisso.
    Ieri ho visto Udinese-Torino e la sua prestazionbe mi è sembrata nettamente insufficiente.
    Oltre al contatto Laxalt-Opoku (dove sono perfettamente d’accordo con la sua valutazione) in un paio di occasioni ha fischiato falli inesistenti, confermando la sua valutazione di voler sempre fischiare in ogni caso qualcosa.
    Inoltre, se ricordo bene verso il 60′, non fischia a centrocampo un evidentissimo fallo di mano da parte di un giocatore dell’Udinese, per poi tornare sui suoi passi dopo le proteste dei giocatori del Torino (dando la fastidiosissima sensazione di aver fischiato a richiesta).
    E’ stata solo una giornata storta?
    Ecco perchè mi piacerebbe conoscere il suo parere sull’arbitro Abisso indipendentemente dalla partita di ieri.
    Grazie come sempre per la sua disponibilità.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non ho visto la partita, perciò non ho espresso un giudizio sulla direzione di gara.
      Abisso, in ogni caso, sta facendo molta fatica a riacquistare fiducia dopo la sciagurata serata di Firenze e comincia a preoccuparmi il fatto che non riesca più ad essere sicuro dei suoi mezzi.
      Non è un fenomeno, sia chiaro, ma nemmeno l’arbitro quasi terrorizzato di decidere che abbiamo visto in questo inizio di stagione.
      Rizzoli ha un compito difficile col siciliano: va bene il contraccolpo ma sta cominciando a diventare complesso il recupero.

  22. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Ciao Luca,una curiosità sul mani di Conti:

    Perché non c’è stato nessun provvedimento disciplinare?

    Mi viene in mente il fallo di mano di Biraschi,in questo caso c’era un calciatore del Lecce solo davanti a donnarumma,prima che Conti intercettasse il pallone con il braccio,che non credo possa mai essere valutato come “genuino”.

    Quando Pasqua ha perso tempo alla review ,infatti ero certo stesse valutando il colore del cartellino

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché era un cross e, come ormai accade da molti anni, sui falli di mano su cross non è prevista sanzione disciplinare (tranne eccezioni ma non è questo il caso). Il fallo di Biraschi è totalmente differente: non era un cross ma un dribbling a rientrare di Leao che aveva pieno possesso del pallone. In questo caso il possesso di chi era? Di nessuno, dato che si trattava di un cross al centro dell’area.

  23. Sascja
    Sascja dice:

    Probabilmente non ti troverai d’accordo con me ma penso che sulle ammonizioni che portano all’espulsione di un giocatore, si potrebbe rivedere il regolamento VAR.
    Chiaramente un espulsione all’85esimo poco inficia una partita ma non mi dispiacerebbe potesse dire la sua in questo caso.

    Non ho ancora guardato gli highlights del Milan ma mi ponevo un dubbio. Se la palla fosse stata toccata dal giocatore del Lecce e poi deviata sul braccio eccessivamente largo di Conti, avresti assegnato cmq il calcio di rigore?

    Grazie mille come al solito
    Sascja

  24. Rocco
    Rocco dice:

    Buongiorno Luca,
    io credo che questa stagione Pasqua non sia del tutto a posto dal punto di vista fisico: ieri è stato “pizzicato” più volte dalle telecamere con il fiatone (già nel primo tempo!) e raramente ha mostrato una progressione consona al livello dell’azione. Quanto potrebbe incidere una poca brillantezza atletica sulla sua lucidità e precisione tecnica? E qualora lamentasse un vero e proprio infortunio, non sarebbe più saggio fermarsi per qualche settimana o sarebbe controproducente per le graduatorie?
    Un’altra domanda/curiosità: in occasione del rigore (inizialmente) non fischiato a favore del Lecce, Pasqua segue il contropiede del Milan con un giocatore del Lecce che lo tallona per almeno 20 metri urlandogli di tutto. Inspiegabile che non lo abbia ammonito, segno – forse – che lui stesso non era convinto della decisione presa. Concorda?
    Spero di non essere stato troppo petulante con le mie domande e ringrazio per l’attenzione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ho la medesima sensazione per quanto riguarda la condizione fisica: spero di sbagliarmi ma ho la vaga idea che abbia qualche problemino (tendini?).
      La poca brillantezza fisica incide enormemente, soprattutto nel momento in cui la stanchezza fa perdere un po’ di lucidità. E sì, credo che sia il caso di fermarsi per qualche tempo se esistesse un problema fisico.
      Sulle proteste non ci ho fatto caso, sono onesto. Poi dipende da cosa gli abbia detto, non possiamo saperlo.

      Grazie a te.

  25. Luigi
    Luigi dice:

    Ciao Luca,

    complimenti per l’articolo, come sempre ben fatto. In riferimento alla frase “per cortesia, niente confronti con l’episodio De Ligt, non c’entra assolutamente nulla” riusciresti a entrare un minimo nel dettaglio? In particolare mi piacerebbe capire come considerare correttamente un tocco di una parte precedente del corpo prima del tocco di mano (ovviamente ipotizzando che Conti la tocchi con la testa).

    Ciao e grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Spiegazione banale (senza offesa per te, sia chiaro): se anche avesse sfiorato con la testa, è lampante che il pallone sarebbe finito ugualmente sul braccio aperto in modo chiaramente innaturale.
      E’ solo una differenza specifica ma, col caso De Ligt, ci sono tante altre diversità (che ritengo inutile evidenziare, basta guardare le immagini).

    • Andrea Drudi
      Andrea Drudi dice:

      Se sfiori la palla non è scontato per niente che ti finisca nel braccio largo. A me questa cosa della innaturalità mi fa un po’ ridere. Se mi trovate un giocatore che quando colpisce la palla di testa non allarga le braccia per trovare la coordinazione ve ne sarei grato.
      È un caso che a norma di regolamento dovrebbe essere punito ne più ne meno dell’intervento di De Ligt(che risposta a Conti ha pure una visuale migliore) che buca/non esegue correttamente un intervento e ne paga le conseguenze.
      Infatti, in casi tecnicamente simili, come i seguenti si sanziona senza pensarci troppo perchè è una scelta logica:
      -un portiere che manca/svirgola un rinvio e la colpisce di mano fuori area
      -un attaccante che sbaglia un controllo/tiro e se l’aggiusta involontariamente con un braccio traendone un vantaggio

      Questi distinguo regolamentari son grotteschi e danno sempre adito a sospetti.

    • Aldo Gentileschi
      Aldo Gentileschi dice:

      Scusa Luca,
      spero tu non ti annoi se chiedo anch’io di aiutarmi a capire le differenze, perché mi è stato chiesto quali fossero e non vorrei dire fesserie. Provo a scriverti la mia, poi tu mi correggerai o aggiungerai ciò che manca.
      De Ligt è tutto sommato libero, ha tempo di preparare la giocata, sbaglia il tempo (o la coordinazione), la palla cambia direzione, tuttavia il suo è un chiaro tentativo di giocata.
      Conti salta quasi a contatto con un avversario, fa un tentativo di interferenza un po’ alla disperata e tocca quasi in contemporanea tra testa e braccio.
      Che ne pensi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Al di là del fatto che Conti non tocca il pallone (la mia era solo un’ipotesi per spiegare l’episodio) mi pongo una domanda: ma davvero stiamo cercando una via per poter definire non punibile questo colpo di mano?
      Suvvia, va bene tutto ma non esageriamo, perlomeno non su episodi banali come questo.

    • Aldo Gentileschi
      Aldo Gentileschi dice:

      No, assolutamente. Per me De Ligt non è rigore e Conti invece lo è. Non sto cercando le somiglianze per scagionare Conti, semmai le differenze per avvalorare l’assegnazione del rigore. Detto questo mi taccio 😉

    • Peppe
      Peppe dice:

      Che noia parlare ancora di de ligt. non era rigore, fatevene una ragione. Se proprio vogliamo fare un paragone con conti, paragoniamo il rigore assegnato in inter juve. Sono entrambi rigori netti e fallo di mano evidente. Il discorso giocata e/o deviazione è stato spiegato molto chiaramente

    • Aldo Gentileschi
      Aldo Gentileschi dice:

      Ragazzi davvero, sbagliate bersaglio. Io sono convinto che De Ligt non era rigore e concordo ap 100% con Luca. Non era quello il motivo delle mie domande.

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