Nuove regole: quali modifiche concrete nella valutazione dei contatti mano/pallone?

Nessuna.

Qualcuno, leggendo questa risposta sotto al titolo, avrà avuto un piccolo moto di sorpresa.

Nulla di cui sorprendersi: l’ho già scritto in varie circostanze e vale la pena ripetere (a pochi giorni dall’inizio del campionato) che, nella sostanza, non cambia assolutamente niente nella valutazione dei contatti tra mano/braccio e pallone.

Partiamo da un presupposto fondamentale: gli estensori del regolamento dovrebbero cominciare a comprendere che tutta la materia non può essere trattata alla voce “fallo di mano“.
Come qualcuno avrà notato, non uso MAI questa dizione in sede di interpretazione ma solo in sede di giudizio. Il motivo è semplice: non tutti i tocchi di mano sono fallosi, il fallo di mano è un sottoinsieme della più ampia categoria dei tocchi di mano, comprensivi di tocchi non punibili e tocchi punibili.

Raggruppare tutto sotto la dizione “falli di mano” è un errore molto evidente perché tale frase rappresenta qualcosa che non deve essere ancora giudicato ma che viene definito come irregolare.

Il Regolamento, come mille altre fonti del diritto, soffre di un problema intrinseco: è stato modificato in tante circostanze e, nell’inserire nuove norme e regole, sta diventando molto incoerente, confusionario, poco chiaro. Per un arbitro non si presentano grandi difficoltà perché è abituato ad interpretare le varie fattispecie che si presentano: molto più complesso diventa per un osservatore esterno che, se attento/interessato, può notare delle discrasie evidenti.

Poi è chiaro che, se non si legge nemmeno una nuova normativa, la confusione aumenti esponenzialmente. Purtroppo è il problema della comunicazione odierna: i contenuti interessano sempre meno, l’importante è ottenere visibilità, anche a costo di screditare un’intera categoria.
Così ci tocca vedere annunci di superospiti che non sanno nulla di regolamento e, spesso, nemmeno di calcio, ascoltiamo assurdità nel solco di “non mi interessa quel che dice il regolamento, questa rete è regolare”, molti (non tutti) si preparano ad un nuovo campionato pronti a sparare sugli arbitri ma senza nemmeno sapere quali siano le regole che devono essere applicate. Passiamo oltre, ormai ci stiamo abituando a contenitori di ignoranza più che ad approfondimenti ragionati.

Torniamo all’argomento e vediamo come è cambiato il Regolamento. La fonte che utilizzo, in tal caso, è la Circolare numero 1 del Settore Tecnico che, schematicamente, ben illustra la parte del regolamento modificata dall’IFAB:

Come possiamo notare in questo passaggio (inserito a pagina 91 del nuovo manuale e che trovate a questo indirizzo, sul sito dell’Associazione Italiana Arbitri) è compreso di tutto: le specifiche che abbiamo visto in merito alla rete di Gabriel Jesus in Manchester City-Tottenham, annullata correttamente e senza alcun margine di discussione (si può ragionare criticamente sulla regola in sé, non sulla decisione, sempre che non si voglia cadere nel ridicolo…), la citazione di elementi che impediscono di valutare come punibile un tocco di mano (e che, per tal motivo, non può essere un “fallo” ma semplicemente un contatto).

Nella colonna di sinistra potete vedere quali erano le linee guida per valutare un tocco di mano e per stabilire se si trattasse di episodio punibile o meno. Non è difficile accorgersi che non erano citati concetti come “volume corporeo” o “congruità del movimento”.
Ciò significa che si trattava di elementi di valutazione inventati?
La risposta è “assolutamente NO”
. Quegli elementi esistevano realmente ma facevano parte delle linee interpretative, non presenti nel regolamento ma da analizzare nel caso in cui si fosse verificato un episodio dubbio.

Sono spariti questi elementi?
Anche in questo caso la risposta è NO. Semplicemente il regolamento è stato modificato per stabilire che non potrà essere convalidata (al di là della volontarietà o meno) una rete realizzata con una mano o con una giocata di mano/braccio che abbia propiziato una rete.

Questa novella regolamentare ha effettivamente portato una novità nella parte in cui cristallizza questo concetto:

“È di solito un’infrazione se un calciatore:
• tocca il pallone con le mani / braccia quando:
[…] –
– queste sono al di sopra dell’altezza delle sue spalle (a meno che il calciatore non giochi intenzionalmente il pallone che poi tocca le mani / braccia)”.

Il concetto introdotto è che, solitamente, un braccio od una mano che si trovi in una posizione più elevata rispetto alla spalla del calciatore non può essere considerato come naturale. In queste circostanze, perciò, il contatto deve essere automaticamente punito con un calcio di punizione diretto o di rigore.
Nello stesso passaggio, però, viene introdotta un’eccezione e cioè che il tocco dovrà essere valutato come non punibile nel caso in cui lo stesso giocatore devii il pallone sul braccio in modo casuale dopo averlo colpito con altra parte del corpo. In sintesi: se braccio o mano si trova al di sopra della linea della spalla il contatto dovrà essere punito previa valutazione di un’eventuale “carambola” dopo deviazione con altra parte del corpo.

Praticamente è stata introdotta un’altra linea interpretativa, oltre a quelle che già conosciamo e che sono rimaste immutate.

La novella ha esplicitamente introdotto nel regolamento alcune delle linee guida che, fino allo scorso 30 giugno, facevano parte solo di direttive interpretative.
A titolo esemplificativo cito la circostanza che un braccio appoggiato a terra non può essere ritenuto punibile. Ricorderete l’episodio Icardi-Benatia di un Juventus-Inter di qualche tempo fa:

Come ricorderete, in quella circostanza non venne concesso il calcio di rigore. La decisione era corretta allora sulla base delle linee interpretative. Oggi non cambia assolutamente nulla se non il fatto che tale fattispecie è stata inserita esplicitamente nel regolamento.

Sono totalmente prive di fondamento le tesi secondo cui:
– tutti gli episodi saranno oggettivi (in realtà i parametri di valutazione soggettiva sono rimasti invariati);
– ogni tocco di mano sarà punito con un calcio di punizione diretto o di rigore.

L’unica vera novità è il parametro del posizionamento oltre la linea della spalla del braccio/mano.
Tutto semplice?
Per niente, anzi…

A titolo esemplificativo torniamo velocemente alla recente finale di Champions’ League tra Liverpool e Tottenham. Come ricorderete il risultato si sbloccò dopo un minuto per un calcio di rigore assegnato per fallo di mano di Sissoko su cross di Mané:

Tralasciando per un attimo la punibilità (evidente) di questo contatto, siamo sicuri che il braccio fosse oltre la linea della spalla? E dobbiamo considerare la spalla destra (forse in linea col braccio) oppure la spalla sinistra (decisamente più bassa)?

Per concludere: non ci si illuda che sarà tutto più semplice perché è una convinzione totalmente falsa. E ciò non perché sia una personale interpretazione ma semplicemente perché il nuovo regolamento non ha introdotto nessuna linea guida nuova, lasciando totalmente INALTERATI i principi di punibilità o meno a cui siamo abituati ormai da anni.

Domani, se trovo un po’ di tempo, affronterò un’altra modifica sulla quale ci sarà molto da discutere: la distanza degli attaccanti dalla barriera sui calci di punizione.

15 commenti
  1. Davide
    Davide dice:

    Salve,tra commentatori che dicono che qualcosa è cambiato e altri come lei che affermano l unica novità sia quella delle linea delle spalle sono in confusione,dunque mi affido a lei.Anche il nuovo testo è confusionario:prima si dice “si concretizzano anche se il pallone tocca le mani proveniendo direttamente dalla testa o dal corpo di un calciatore che è vicino”,poi qualche rigo dopo dice “ad eccezione delle suddette infrazioni non è di solito infrazione se il pallone tocca le mani se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (piedi compresi) di un calciatore che è vicino”. Praticamente la stessa cosa un rigo sopra è infrazione,due righe sotto non lo è.
    Seconda domanda ma che richiede un semplice sì o no,il movimento della mano verso il pallone,il movimento congruo (o naturale),e la distanza ravvicinata non li vedo più nel nuovo regolamento ma sono ancora in vigore?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sulla seconda domanda: sì, sono elementi che vanno ancora considerati sebbene la lettura normativa paia più stringente. Vedremo nel futuro quali accorgimenti verranno assunti e, soprattutto, come e se spiegheranno meglio l’applicazione.

      Il regolamento va sistemato, non c’è dubbio.
      Il vero problema, però, è che si fa una confusione pazzesca: i due paragrafi non sono contraddittori, semplicemente illustrano due concetti differenti su situazioni differenti.
      Ci tornerò.

    • Davide
      Davide dice:

      Grazie mille,il regolamento in inglese letto poco fa ha poi chiarito le mie idee sulla prima domanda.

  2. Alessandro
    Alessandro dice:

    Buongiorno e grazie per questi approfondimenti. Ho due domande:

    1 – Il nuovo testo del regolamento prevede che è automaticamente punibile qualsiasi tocco di mano che propizia una rete. È possibile immaginare una situazione analoga per la difesa invece che per l’attacco? In altre parole, se un tocco di mano (anche totalmente fortuito) impedisce la creazione di un’occasione da gol si può applicare lo stesso criterio?

    2 – Lei ha scritto, riguardo le situazioni in cui le braccia sono più alte delle spalle, che “il contatto deve essere automaticamente punito”: perché? Nel testo che ha riportato viene detto che questa è “di solito” un’infrazione, non sempre.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – No, non è previsto. E questa, a mio parere, è una criticità evidente del regolamento attuale;
      2 – Il “di solito” anticipa le eccezioni della regola generale. E’ sempre punito tranne nei casi in cui il giocatore (per esempio) giochi il pallone e se lo spedisca casualmente sul braccio alzato oltre la linea della spalla.
      Resta il fatto che il regolamento è stato scritto malissimo e dovrà essere modificato.

  3. Andrea Cardone
    Andrea Cardone dice:

    A me sembra tu abbia completamente travisato il significato dell’ultimo paragrafo che non aggiunge “eccezioni” che annullano i casi precedenti.

    Altrimenti mi devi spiegare come giustifichi la seconda “eccezione” – se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro
    calciatore che è vicino, quando poco prima dice testualmente

    Le suddette infrazioni si concretizzano anche se il pallone tocca le mani / braccia
    del calciatore provenendo direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di
    un altro calciatore che è vicino.

    Quelle eccezioni stanno semplicemente a dire che in quei casi non è infrazione MA le braccia non devono essere in posizione innaturale e non devono essere ad altezza spalle o superiori.

    • Andrea Cardone
      Andrea Cardone dice:

      Tu scrivi “Nello stesso passaggio, però, viene introdotta un’eccezione e cioè che il tocco dovrà essere valutato come non punibile nel caso in cui lo stesso giocatore devii il pallone sul braccio in modo casuale dopo averlo colpito con altra parte del corpo. In sintesi: se braccio o mano si trova al di sopra della linea della spalla il contatto dovrà essere punito previa valutazione di un’eventuale “carambola” dopo deviazione con altra parte del corpo.” parlando di questa eccezione (- se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) del calciatore
      stesso ) dopo la quale ci sono altri punti, la seconda eccezione (- se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino) come la spieghi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Lo spiego dicendo che stai facendo una confusione colossale.
      L’eccezione che citi è relativa alla posizione di mano/braccio oltre la linea della spalla che, in questa fattispecie, non c’entra nulla.

  4. maurizio
    maurizio dice:

    Uno aspetta le tue spiegazioni rispetto a queste novità non per prepararsi a far polemiche da bar, ma solo per potersi guardare le partite potendo comprendere meglio il motivo per cui (al netto di errori) un direttore di gara fischia o meno un’infrazione, un fallo, etc etc.
    Poi, gironzolando sui siti pseudo-sportivi leggi delle interviste rilasciate da altri ex-arbitri. Stavo facendo un riassunto dell’intervista, ma poi ho preferito eclissare…
    Non sparisce il mio stupore. Premesso che il modo di arbitrare e di giudicare dell’ex in questione non mi è mai piaciuto (ma è un fatto di gusto personalissimo), mi permetto però di dire che non ho mai sentito (letto) nulla di così assurdo.

    Fallo di mano. La vera rivoluzione (secondo me non positiva) riguarda il gol: dal 1.7 non si può più segnare di mano, nemmeno involontariamente, Come scrivi tu stesso si crea una differenza di giudizio tra chi attacca e chi difende: non una cosa ‘carina’..

    Barriera. Ho letto polemiche (assurde ed inutili) riferite a Juve-Inter, in merito al gol di Ronaldo. Era evidentemente irregolare. Ma altrettanto evidentemente (tra l’altro lo scrivi tu stesso in altro articolo) non è così automatico che il VAR riesca a segnalare il problema.

    Finita qui? nemmeno per idea! Una sola norma provocherà un giudizio ineccepibile: la posizione dei piedi del portiere durante il rigore. Se non ho capito male, si utilizza la stessa tecnologia della GLT o del fuorigioco. In ogni caso due sistemi infallibili (se non lo fossero, bisognerebbe rivedere tutte le teorie su gol/non gol e fuorigioco). In ogni caso non sarà l’arbitro a rilevare l’eventuale infrazione, ma il VAR. Bene. Questa regola non piace, è di difficile applicazione: non si può chiedere ad un arbitro di controllare, durante un calcio di rigore, anche le posizioni dei piedi del portiere.

    ma… io dico? ma non si rendono conto che in questo modo non si fa altro che aumentare la confusione e le polemiche? o… lo stiamo facendo apposta?

    scusami…
    son già incavolato e mancano ancora due giorni…..

  5. Sascja
    Sascja dice:

    Ci sono episodi che rientrano nella casistica del “queste sono al di sopra dell’altezza delle sue spalle” che, per esempio nella scorsa stagione, non sono stati puniti e adesso invece lo sarebbero stati? Se si quali?
    Perché sinceramente faccio fatica a ricordarmi un episodio del genere (l’unico episodio che vagamente mi ricorda questo tipo di caso è un juve-qualcosa, in cui il difensore non-juventino per non scivolare si appoggio con entrambe le mani sul terreno di gioco mentre la palla gli carambolò fortuitamente sul braccio. Ma sinceramente non sono neanche sicuro che fossero sopra la linea delle spalle).

    Pensi che il VAR in questo caso possa dare una mano a “tirare una linea” immaginaria sulle spalle del giocatore? Oppure, come nel caso della distanza dalla barriera, verrà lasciato a interpretazione dell’arbitro?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nemmeno io ricordi episodi di questo genere.
      Possiamo pensare, ad esempio, al famoso “rigore di polpastrelli” di Inter-Fiorentina che venne correttamente assegnato ma tra polemiche enormi. Con questa innovazione non ci sarebbero più dubbi mediatici su quella fattispecie.
      Il problema che segnali è proprio quello che immagino già nelle trasmissioni sportive…

  6. Nathan
    Nathan dice:

    Ciao Luca,
    Scusami per la non stretta pertinenza col presente articolo.
    Hai letto che l’arbitro messicano Marco Rodriguez (te lo ricordi?..quello che assomiglia a Dracula!) farà l’allenatore per una squadra di Serie B Spagnola.
    Ha detto che il suo sogno è diventare un giorno Commissario Tecnico della Nazionale Messicana.
    Dunque ti chiedo, come valuti la possibilità di fare gli allenatori per gli arbitri finita la carriera?
    Mi piace questa novità, sarebbe bello vederla anche in Italia.
    Ad esempio, tu saresti pronto ad allenare il Como Calcio? 🙂

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Per quanto mi riguarda non ho alcuna competenza per svolgere il ruolo di allenatore: ognuno si deve occupare di quel che ha studiato.
      Per quanto concerne l’allenatore ed ex arbitro Rodriguez, evidentemente ha studiato da allenatore. Gli auguro di arrivare all’obiettivo che sogna ma, onestamente, non ho alcun dato per valutare.

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