Nicchi: un’intervista che arriva da una dimensione parallela?

La giornata di ieri, a livello arbitrale, è stata resa “interessante” da un’intervista del Presidente dell’AIA Marcello Nicchi rilasciata al Messaggero (qui trovate il link al testo integrale).
In un periodo nel quale i temi arbitrali sono a riposo (come sempre capita in mancanza di episodi sui quali montare polemiche senza senso e ricostruzioni fantasiose), è stato quantomeno curioso leggere le affermazioni di Nicchi.

Ironicamente, nel complesso, potrebbe definirsi una lettura che pesca a piene mani nella fantasia e con una previsione che potrebbe legittimare l’idea che gli arbitri stessi siano oggetto di decisioni che col campo hanno poco da spartire.
Ci arriveremo.

Le questioni affrontate nell’intervista, in ogni caso, meritano un approfondimento punto per punto perché è fondamentale che il lettore possa avere a disposizione un quadro generale, basandosi su dati di fatto e non solo su affermazioni di parte (alcune molto “particolari”).

  • Ceferin ed il VAR.
    È stato il numero uno dell’Uefa, Ceferin, a criticarlo fortemente”.
    La risposta giusta a quelle parole l’ha data il presidente federale, quando dice che se tutto il mondo chiede di implementare i campionati con la tecnologia, non volerla è come darsi la zappa sui piedi“.

Nulla da eccepire, sono perfettamente d’accordo.
Certo una risposta un pelo più diplomatica sarebbe stata preferibile: non credo che Ceferin, leggendo le parole di Nicchi (e le leggerà sicuramente, dato che l’Italia rimane un movimento di primissima fascia) potrà essere molto contento dell’espressione utilizzata…

  • Gol “fantasma” di Cosenza-Empoli.
    A Cosenza, nel boxing day di serie B ce ne sarebbe stato bisogno per convalidare un gol regolare all’Empoli.
    Già, se ci fosse stata la goal line technology non ci sarebbe stato quell’errore clamoroso. A capire perché sia accaduto ci penserà ora il designatore. Da parte nostra non c’è altro da fare che chiedere scusa per l’episodio“.

Lo sappiamo: la GLT non esiste ancora in Serie B ed il motivo è presto detto: costa relativamente parecchio. Una somma limitata e sostenibile per un qualunque club di Serie A, molto meno per una società di Serie B (con bilanci sempre appesi al filo dell’attivo/passivo).
Prima ancora di scusarsi (peraltro gesto apprezzabile) sarebbe stato il caso di spiegare per quale motivo l’episodio di Cosenza rappresenta certamente un errore ma molto meno grave (in termini arbitrali) di quanto si possa pensare.
Non l’ha spiegato Nicchi, mi tocca illustrare la questione velocemente.

83esimo minuto di Cosenza-Empoli, Ricci scaglia un tiro eccezionale verso la porta dei padroni di casa, il pallone rimbalza sotto la traversa e poi oltre la linea:

C’è poco da discutere: pallone entrato di circa mezzo metro.
Errore grave?
Ma proprio no.

Teniamo presente la seconda immagine, quella che deve interessare per analizzare la questione.
La prima immagine avrebbe potuto essere importante in caso di presenza di GLT oppure anche di VAR (sì, anche senza Goal Line Technology ma con VAR la rete avrebbe potuto essere concessa) ma non certo in un campionato che, al momento, non ha a disposizione alcun supporto.
Questa tipologia di episodi viene definita, in gergo, “botta di sfiga” (scusate il francesismo).
L’arbitro non poteva vedere assolutamente nulla (visione schiacciata, prospettiva pessima).
E l’assistente?
Basta osservare la sua posizione: perfetta tecnicamente, in linea col penultimo difendente (per cortesia, non eccepite sulla linea “storta”: è la prospettiva…), il pallone sbatte violentemente a terra.
Da quella zona del campo, corretta, avrebbe avuto bisogno della tecnologia per accorgersi del pallone oltre la linea. In questa circostanza, invece, ha solo visto il pallone sbattere a terra per meno di un decimo di secondo da circa 20 metri di distanza e con il portiere che ostruiva la sua linea di visione.
Tradotto: impossibile avere certezze, ha dovuto “lanciare la monetina” per decidere sulla base di una sensazione.

Se fossi l’organo tecnico, non mi sognerei nemmeno di condannare la decisione assunta. Se fossi il Presidente dell’AIA mi sarei scusato ma non prima di aver preteso lo spazio per spiegare quanto accaduto.
Forse Nicchi dovrebbe ricordarsi di rappresentare tutti, anche arbitri ed assistenti di Serie B.

  • VAR e Serie B.
    È la conferma che anche in B la Var è diventata indispensabile…
    E noi siamo pronti, basta che la Lega di Serie B ci dica su quali campi dare il via alla sperimentazione off line a partire dal girone di ritorno. Ci sono già quattro, cinque direttori di gara della Can B che si stanno preparando come Avar“.

Ottima iniziativa della Lega di Serie B: si sono accorti di quanto la tecnologia, per quanto criticata, sia ormai indispensabile.
D’altronde anche lo stesso Nicchi ha cambiato idea, anche se non l’ha mai ammesso. Però il web non dimentica:

Ansa.it

Corriere dello Sport, versione web

Gazzetta dello Sport

Repubblica.it

Vabbé, nulla di male.
Per fortuna il calcio non è deceduto.
Ma vedremo che Nicchi ha cambiato idea tante altre volte.
E non solo…

  • Var room a Coverciano.
    E la Var Room, invece, quando sarà pronta?

    Con il presidente federale confidiamo di dare il via alla fase sperimentale prima della fine del campionato, così da essere pronti al via della nuova stagione. A Coverciano si lavora intensamente per questo.
    Come funzionerà?
    Ci saranno dieci postazioni, più due di riserva, proprio in previsione dell’introduzione del Var in serie B. Ogni fine settimana lavoreranno, in questa Var room, circa settanta persone, tra arbitri, tecnici e dirigenti“.

Della VAR room centralizzata si discute ormai da parecchio tempo (ne ho parlato un anno e mezzo fa, nell’approfondimento che trovate a questo link), pare che i lavori siano iniziati (anche se non abbiamo alcuna certezza in merito, non ricordo una sola immagine se non un rendering su carta).
Pensavo che si potesse arrivare a questo traguardo più velocemente ma non possiamo farne una colpa ad AIA e Lega di Serie A: sappiamo quanto sia complesso, in Italia, ottenere tutte le autorizzazioni necessarie.
Speriamo di vedere questo progetto realizzato in tempo per l’inizio della prossima stagione.

  • VAR e “VARisti”.
    Crescerà anche la squadra dei “varisti”?
    Certamente. Siamo partiti con Mazzoleni, Banti, Di Paolo e Nasca ma a fine stagione contiamo di allargare il numero di specialisti, arrivando nel giro di un paio di anni a 10 arbitri specializzati“.

Nulla di nuovo: è più o meno scontato da sempre che arbitri e “VARisti” saranno due ruoli sempre più specializzati, considerando che si tratta di figure che hanno compiti completamente differenti e che tutti gli sport professionistici prevedono una divisione netta tra le due funzioni.
Naturalmente in sala VAR ci sono e continueranno ad esserci solo ex arbitri, come accade per tutti gli sport. Negli Stati Uniti, per esempio, non viene nemmeno ipotizzato per scherzo che possano prendere posto nelle sale di “review” ex calciatori, ex allenatori o giornalisti: sono tutte folkloristiche fantasie che solo in Italia potevano avere un minimo di terreno fertile.

  • Rocchi ed il suo futuro.
    Tra questi potrebbe esserci Rocchi, che a fine stagione smetterà?
    Saranno il Comitato Nazionale e le commissioni tecniche a dirci quale può essere il ruolo di chi termina la carriera in campo. Non è detto che tutti diventino varisti, qualcuno sarà anche dirigente per un naturale ricambio negli organici“.

La perdita di Rocchi sarà un gran problema soprattutto per Rizzoli (sempre che quest’ultimo decida di rimanere e non opti per le sirene estere: non è affatto escluso che voglia affrontare un’esperienza oltre confine, le offerte non gli sono mai mancate). Rizzoli, già da due anni e mezzo, sta letteralmente facendo i salti mortali per poter coniugare crescita degli arbitri ed affidabilità degli stessi.
Per quanto si voglia distribuire a piene mani positività, il panorama è tutt’altro che incoraggiante: non è certo un caso che per i big match vengano scelti sempre gli stessi arbitri, con un sovrautilizzo di Rocchi ed Orsato.
Il ricambio?
Scarso, purtroppo: qualche giovane c’è ma la loro crescita è molto più lenta di quanto non ci si aspettasse.

Rizzoli è riuscito a rigenerare arbitri come Guida e Maresca ma, in generale, non si vedono veri e propri eredi tecnici di Rocchi ed Orsato.

  • Rocchi e gli Europei 2020.
    L’Uefa voleva Rocchi ancora in campo per una stagione, per portarlo all’Europeo 2020.
    A noi non risulta. Nessuno ci ha detto che qualche nazione avrebbe portato due arbitri a Euro2020. Noi abbiamo puntato su Orsato, che è meritevole di avere questa possibilità, mentre altri l’hanno già avuta, e siamo felici che sia così. Se poi l’Uefa avrà bisogno di un secondo arbitro, può benissimo sceglierlo tra i 10 internazionali che abbiamo, tutti molto bravi“.

Affermazione curiosa.
Che l’UEFA abbia ipotizzato l’utilizzo di Rocchi per gli Europei del 2020 non è certo un mistero a meno che non si pensi che tutti gli organi di informazione si siano inventati la questione.
Ovvio che Rosetti, responsabile degli arbitri UEFA, non potesse dare per certa la presenza di Rocchi agli Europei: le scelte non sono state ancora definite, i direttori di gara verranno selezionati tra fine aprile ed inizio maggio.
D’altronde sarebbe ben curioso che, in una struttura meritocratica, si conoscano già oggi, sei mesi abbondanti prima dell’inizio della competizione, i nominativi scelti. Si attende la fine della stagione e si tireranno le somme, selezionando i più meritevoli, come sempre è stato.
Ovviamente è difficile ipotizzare che un arbitro come Rocchi, da anni categoria Elite e tra i più affidabili in Europa, potesse essere escluso.
Su Orsato nulla da eccepire: meritava anche il Mondiale di Russia 2018, l’Europeo se lo è guadagnato in campo nazionale ed internazionale con anni di prestazioni straordinarie (e spero che non si giudichino venticinque anni di attività per una partita sbagliata: mi auguro che l’intelligenza prevalga sulla chiacchiera da bar…).
Certo, ricordiamo anche Nicchi lanciato in proclami che hanno anticipato il futuro:

Dichiarazione rilasciata il 21 marzo 2017 a “Radio anch’io Sport” e ripresa da “La Nuova Sardegna” (link), un anno e mezzo prima della promozione.
Strano che, un anno e mezzo prima, già sapesse con certezza che Giua sarebbe stato promosso.
Immagino come siano stati felici i colleghi di Serie B…
Per quanto possa indovinare il futuro, difficile che Rocchi rischiasse l’esclusione dalla lista per gli Europei.

L’ultima parte di questa risposta lascia molti dubbi sulla conoscenza effettiva di Nicchi in merito al funzionamento della UEFA alla voce “arbitri”.
Ebbene, Nicchi ha affermato che, in caso di necessità, l’UEFA potrà scegliere un altro arbitro tra gli altri 9 a disposizione.
Eh no, Presidente, no…
Per l’Europeo verranno selezionati solo arbitri della categoria Elite.
Al momento, con la dismissione di Rocchi, nella categoria Elite è rimasto il solo Orsato.
Pertanto solo Orsato potrà essere selezionato per gli Europei
, considerando che in Category 1 abbiamo Massa e Guida (totale presenze in Champions’ League quest’anno: una…) e tutti gli altri sono relegati in Category 2.

Un breve excursus.
Nella UEFA le categorie sono 4:
– Elite
– Category 1
– Category 2
– Category 3.
Di seguito gli arbitri divisi per categoria, così come riportato dal sito refereeingworld.blogspot.com:


Considerando che tutti i nostri arbitri sono in Category 2, allora dobbiamo considerarlo un gran successo?
Direi proprio di no perché gli arbitri italiani (così come quelli delle nazioni principali) sono inseriti d’ufficio nella Category 2.
La dimostrazione di questa affermazione?
Semplice: la seconda immagine. Maresca, che diverrà ufficialmente internazionale il prossimo 1 gennaio 2020, è inserito in Category 2.
Ciò significa che sette arbitri su dieci sono nella categoria di partenza.
Considerando che gli unici rappresentanti italiani nella Category 1 sono Guida e Massa e che, assieme, hanno totalizzato UNA presenza nei gironi di Champions, siamo di fronte a quello che possiamo definire in un solo modo: un disastro tecnico senza precedenti.
Tre anni fa (non un secolo…) l’Italia aveva quattro arbitri nella categoria Elite: Rizzoli, Rocchi, Orsato e Tagliavento.
Ci è rimasto solo Orsato: se questo è un panorama positivo…

Come affermo spesso, il modo migliore per non affrontare una criticità (in questo caso un disastro epocale) è negarla.

  • Nicchi ed il ricambio generazionale.
    Il ricambio generazionale a livello internazionale, come aveva detto lei due anni fa, sta andando a compimento.
    Sì, ed ha portato alla ribalta arbitri come Di Bello, Doveri, Fabbri, Guida, Mariani e Massa, che stanno facendo molto bene. E non dimentichiamo che a loro si accompagna gente esperta come Irrati e Valeri“.

Curiosa la posizione di Nicchi: a livello internazionale siamo ai minimi storici ma stanno facendo tutti molto bene.
Ah…

  • Rocchi e la deroga.
    Quindi l’idea di una deroga non è mai nata.
    Il discorso è chiaro a tutti, Rocchi compreso. Avendo già beneficiato di una deroga, sarebbe stato sbagliato concedergliene un’altra. Avrebbe significato non poter promuovere Maresca e dire ad altri che dietro ai big non ci sono arbitri di valore“.

Argomento interessante.
Sostanzialmente Nicchi afferma che una seconda deroga è fuori discussione.
Bene, ne prendiamo atto.
Considerando che Orsato dovrebbe chiudere la carriera internazionale il prossimo 31 dicembre 2020 (essendo classe ’75), ciò significa che per essere presente al prossimo Mondiale di Qatar 2022 dovrebbe usufruire di una doppia deroga (per gli anni 2021 e 2022).
Considerando che, secondo le parole di Nicchi, le regole sono chiare per tutti, possiamo escludere fin da subito che Orsato sarà presente ai Mondiali del 2022.
Perfetto: vorrà dire che, per la prima volta, non avremo un arbitro a rappresentare il movimento italiano.
Un trionfo…

  • Futuri internazionali.
    Delle nuove leve, invece?
    C’è un ragazzo che sta facendo molto bene ed è La Penna. Se continuerà così, presto diventerà anche lui internazionale“.

Eccellente.
Dando per scontato che Orsato avrà una deroga per il 2021 (automatica per gli Elite), dobbiamo pensare che Nicchi sappia già oggi (con due anni di anticipo) che La Penna verrà nominato internazionale l’1 gennaio 2022.
Oppure dobbiamo ipotizzare che sappia già che tra un anno qualcuno lascerà il posto a La Penna in anticipo (qualcuno ha detto Valeri?). Ciò significa conoscere in anticipo che qualcuno non avrà un rendimento tale da essere confermato internazionale.
Interessante: evidentemente Nicchi ha la capacità di sapere quel che accadrà nel futuro prossimo e remoto.
Un po’ come accaduto con Giua…
Come vedete nessuna accusa: semplicemente dati di fatto comparati con le dichiarazioni rese.

  • Arbitri e 2020.
    Al 2020, invece, cosa chiede?
    Che tanti operatori del settore continuino a dare supporto ai ragazzi, che hanno bisogno di una carezza, un abbraccio o una stretta di mano e non solo di essere ripresi quando commettono un errore. Ma anche che si parli sempre meno del Var, che ha evidenziato come tanta gente non conosceva i regolamenti: tante volte ci siamo sentiti rispondere, dagli addetti ai lavori, io non lo sapevo“.

Stia sereno, Presidente: ci sarò anche nel prossimo anno…

  • Arbitri dotati di capacità oratorie.
    Magari parlare nel dopo gara potrebbe aiutare?
    È una tappa che fa parte del nostro percorso di crescita, e con la Var Room ci arriveremo, anche se lo faremo dopo n ogni partita. Ci dovrà però essere anche una crescita culturale da parte di tutti, perché non possiamo sentire allenatori che provano a scaricare le loro responsabilità sulla classe arbitrale“.

Sono 10 anni e mezzo che ne parla.
Per sintesi ricordo la dichiarazione del 6 marzo 2009 (duemilanove, non è un refuso…):

Repubblica.it:

Nel 2016 stavamo ancora aspettando, ormai persi nelle promesse (Ansa, 29 febbraio):

Naturalmente non è mai accaduto.
Aspettiamo l’inaugurazione della sala VAR dato che ha nuovamente promesso che gli arbitri parleranno.
Si è atteso dieci anni e mezzo, aspetteremo undici anni.

  • AIA e nuove elezioni.
    Nel 2020 ci sarà il rinnovo delle cariche, Marcello Nicchi cosa farà?
    C’è ancora tempo per parlarne. Ora dico soltanto che le norme mi consentono di restare alla guida dell’Aia. Ma saranno i presidenti delle sezioni e i delegati a deciderlo quando sarà il momento“.

Direi che è venuta l’ora di cambiare.
Non credo che gli elettori potranno nuovamente votare un Presidente che passa il tempo a lodare il proprio lavoro nonostante l’oggettivo disastro tecnico che abbiamo visto nelle righe precedenti.
A meno che anche gli elettori non vengano convinti che il miglior modo per andare avanti sia quello di negare le enormi criticità tecniche che sta affrontando l’AIA.
Criticità che sta affrontando rimanendo immobile…

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44 commenti
  1. Cristiano
    Cristiano dice:

    Ciao Luca!

    Torno a scrivere perchè mi piacerebbe sottolineare un fatto, non sapendo se tu sia o meno d’accordo con la mia interpretazione.

    Si parla di “errori arbitrali gravi” secondo me spesso in modo non corretto. Cioè, si associa la gravità dell’errore su quanto abbia potuto incidere sul risultato finale.

    Se prendiamo ad esempio il gol non convalidato all’Empoli in Cosenza-Empoli, penso sia corretto dire che si tratti di errore che ha avuto un fattore di incidenza (sempre potenziale, perchè non si può mai sapere come la partita sarebbe conseguentemente cambiata, se non in casi limite in cui il tempo di gioco rimasto è praticamente assente e/o il risultato non è oggettivamente in discussione) alto ma che allo stesso tempo sia un errore assolutamente non grave (come da te giustamente sottolineato).

    I tifosi mi sembra tendano invece ad accomunare le due cose, criticando l’operato arbitrale con una prospettiva distorta.

    Sperando che il 2020 ci porti nuovi e validi esponenti per la categoria, porgo distinti saluti e auguri di buon anno nuovo.

  2. Alessandro
    Alessandro dice:

    Ciao Luca,
    secondo te, faranno questa modifica sul fuorigioco come si sta leggendo in questi giorni? Speriamo di no… Non sono per niente d’accordo, il fuorigioco o c’è o non c’è, senza nessuna soglia di interpretazione.

    Buona giornata

  3. Paolo G.
    Paolo G. dice:

    Buongiorno Luca,
    A proposito di dirigenti arbitrali, volevo chiederti, quanto ha inciso Collina nel chiudere la tua carriera alla CAN?
    Con altro designatore pensi che ci sarebbero potuti essere sviluppi diversi?
    Quali sono gli altri fattori che hanno inciso?
    Grazie mille e anche se con un paio di giorni di ritardo ti auguro un buon anno nuovo!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, lo ha deciso lui senza alcuna motivazione concreta: perciò tanto. D’altronde lo sanno anche i muri che non ci salutavamo nemmeno ai raduni, tanto era l’acredine tra me e lui.
      Con altro designatore non lo so.
      So solo che, con Mattei, ho esordito dopo sette partite di B, mai accaduto prima (nemmeno a Collina).

      Ciao.

  4. Sascja
    Sascja dice:

    Ciao Luca e buon anno.
    Hai per caso letto le affermazioni del segretario dell’Ifab?
    Dal quel che ho capito (ho letto soltanto una sintesi) ha affermato che gol annullati, come quello di Ronaldo per un unghia, in futuro potrebbero essere convalidati. O comunque che a causa della de-sincronizzazione delle immagini si avrà una soglia di errore più ampia (ho letto fino a 13 cm).
    Temo che non sarai contento delle sue affermazioni.

    Sascja

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Saranno contenti gli amanti delle polemiche.
      Poi, quando segneranno alla tua squadra un gol in fuorigioco di pochi centimetri ma convalidato grazie a questa idiozia, fatti vivo. Salvo questo commento, stai certo che mi servirà per risponderti in futuro…

    • Sascja
      Sascja dice:

      Non credo di aver mai polemizzato sull’attuale metodo con cui viene valutato il fuorigioco perché fin quando lo si applica a tutti e con lo stesso criterio, mi sta bene (ho citato Ronaldo ma ce ne sono tanti altri). Ne era mia intenzione, risultare offensivo nei tuoi confronti con il mio post ma soltanto informarti di una cosa che avevo letto di sfuggita e che magari potevi aver piacere nel commentare e/o conoscere.

      L’unica cosa “positiva” dell’articolo e che mi sembrava si volesse ridare un peso maggiore, rispetto all’attuale presente, alle decisioni degli arbitri di linea (ritengo che attualmente siano stati un po’ scavalcati dalla VAR o che spesso ci si affidino troppo, sapendo di avere sempre le spalle coperte, anche quando il fuorigioco è macroscopico).

      Ancora buon anno.
      Sascja

  5. Alessandro
    Alessandro dice:

    Ciao Luca, scusa se vado fuori tema, mi spiegheresti, se lo sai, il motivo di non designare rocchi e orsato per questa giornata?

  6. Mario
    Mario dice:

    Ciao Luca, una domanda tecnica che esula dall’intervista a Nicchi.
    Nel caso di valutazione di un fuorigioco in cui il penultimo difendente é il portiere, quale parte del corpo dello stesso si considera per la valutazione? Spalla o mano? E nel caso in cui il portiere sia penultimo difendente, ma fuori area, cambia la parte del corpo da considerare per la valutazione del fuorigioco?
    Grazie mille e buon 2020

  7. Timo
    Timo dice:

    Ciao Luca,
    Forse un po’ troppa acredine nelle tue parole….
    Al mondiale in Qatar del 2022 comunque ci andrà Massa…quindi continueremo a essere rappresentati…
    Buon anno venturo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Lo spero.
      Ma su quali basi un’affermazione come la tua?
      Facile sparare “troppa acredine nelle tue parole” senza aggiungere un elemento di discussione, un appiglio su cui basare la speranza di Massa ai Mondiali dopo una stagione da zero presenze in Champions’.
      Ti auguro un buon anno, magari con qualche argomentazione concreta. Perché questi sono i classici messaggi che si ascoltano nelle sezioni da parte di chi “non c’è alcun problema, va tutto bene”.

  8. Egidio
    Egidio dice:

    Buongiorno Luca,
    mi fa piacere che tu abbia definito non grave l’errore in Cosenza-Empoli: purtroppo siamo “condizionati” da quanto si vede in TV, o dalle gradinate, e non ci rendiamo conto di quanto possa essere diversa la visione dal terreno di gioco, anche da una posizione corretta di arbitro e assistenti, come in questo caso.
    Ti faccio una domanda: anche la Goal Line Technology attuale (che se non erro è in uso dal 2014) ha un costo poco sostenibile per le società di serie B? Non sarebbe possibile pensare a tecnologie diverse e più economiche (5 anni possono sembrare pochi ma in alcuni campi sono un’eternità: basta pensare ai cellulari o alle TV di 5 anni fa)?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Qualche partita l’ho arbitrata e conosco perfettamente la differenza tra errore grave ed errore televisivo. Solo chi non ha la minima idea di quel che significa arbitrare e decidere in un decimo di secondo può credere che quello di Cosenza sia un errore grave.
      I costi della GLT non li conosco ma dobbiamo pensare che ci sono società davvero molto piccole come l’Entella e Cittadella (con tutto il rispetto, ovviamente) per le quali una tecnologia del genere sarebbe stata molto dispendiosa.
      In ogni caso adesso ci sarà il VAR e, pertanto, anche questo problema verrà risolto.

  9. riccardo
    riccardo dice:

    Ai metà del mese di novembre, a Coverciano, nessun segnale di inizio lavori per la Sala VAR.
    Ne ho avuto conferma dalla segreteria del Direttore del Centro Tecnico a cui mi ero rivolto per informazioni in merito a dei lavori da realizzare.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Prendo atto di quel che hai scritto, ammetto serenamente di non sapere nulla in merito all’avanzamento dei lavori. So solo che verrà trasformata in sala VAR quella che era la palestra.
      E ti dirò di più: è un sollievo sapere che quella maledetta sala non esisterà più: è il luogo ove iniziò l’incubo per alcuni di Calciopoli, il luogo ove consegnarono gli avvisi di garanzia nel 2006…

  10. Federico
    Federico dice:

    Buonasera Luca, so che è periodo di feste e di riposo anche per te, ma ti chiedo, se ti è possibile, di cercare le immagini del gol dell’1-0 del Man City sullo Sheffield United di oggi. Credo sia un episodio didatticamente interessante perché il gol è stato segnato con un’evidentissima interferenza dell’arbitro che ha portato a un cambio di possesso, avvenuta però senza essere colpito dal pallone. Credo che il gol sia regolare, ma vorrei un tuo parere.
    Se non riuscirai a trovarlo non fa niente, grazie lo stesso per l’attenzione.
    Buone Feste

  11. Leonardo Sensi
    Leonardo Sensi dice:

    Giuste considerazioni. Ci vorrebbe un cambio radicale ma purtroppo in Italia è dura. E L’Aia darà sempre più l’idea di casta all’esterno e i primi a rimetterci saranno gli arbitri anche potenzialmente preparati e validi che non possono maturare e crescere come potrebbero

  12. Eliseo
    Eliseo dice:

    Salve Luca. Ti volevo porre un semplice quesito: con l’inserimento della VAR anche in serie B dall’anno prossimo non potrebbe magari avvenire (finalmente e magari) una riunificazione della CAN A e B, anche perché ci sarebbe meno “differenza” tra questi due organici?
    Inoltre credo che porterebbe un incremento della qualità arbitrale poiché sarebbe possibile ricreare meno differenza tra questi due campionati che ad oggi sono molto lontani e fanno che un neo arbitro della CAN A impieghi molto tempo ad effettuare questo fatidico “passaggio”.

  13. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Caro Luca, seguo sempre e con molto interesse i tuoi articoli ed il tuo blog. Purtroppo credo che ancora una volta tutti quelli che eleggeranno il presidente nazionale non ragioneranno come dovrebbero, ma facendo considerazioni politiche invece che tecniche. Lo dico e lo penso con una infinita tristezza, ma con la consapevolezza di chi, nel suo piccolo, ha subito in maniera pesante gli ultimi quattro anni di presidenza. Grazie sempre per il tuo impegno e per il tempo che ci dedichi. Giuseppe

  14. Marcello
    Marcello dice:

    Buongiorno , Calvarese non rientra nella categoria “elite” degli arbitri italiani , ho visto che non né fa’ menzione nell’articolo.
    Grazie. , Buone feste.

  15. Luca
    Luca dice:

    Caro Luca,
    Leggendo questo articolo mi sale una domanda da farti a bruciapelo. Ma se alle prossime elezioni Nicchi non dovesse essere rieletto avresti intenzione di far domanda per rientrare nell’AIA? Ne avresti ancora la possibilità?
    Grazie dell’attenzione e ti auguro di passare delle buone feste

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Si può rientrare entro 4 anni dalle dimissioni.
      Mi sono dimesso nel 2010, perciò direi che sono leggermente fuori dai termini.
      Sono tutti discorsi molto prematuri, per ora è importante che chi sarà chiamato a votare si renda conto della reale situazione perché vedere l’AIA in queste condizioni è drammatico.

  16. Alessandro
    Alessandro dice:

    Non capisco perché concedere una deroga a Rocchi comporti automaticamente la preclusione di Maresca, visto che poteva essere dismesso un altro dei tanti internazionali senza prospettive: il primo nome che mi viene in mente è Valeri, ormai inaffidabile sia come arbitro che come var. Le frasi sui var pro sono preoccupanti: non esistono così tanti esperti al monitor, c’è il rischio concreto che vengano promossi altri Nasca o di Paolo, che dietro lo schermo danno più o meno la sicurezza di un Manganiello. Detto questo, condivido l’articolo, anche se continuo a nutrire qualche dubbio sui “miracoli” di Rizzoli: come scritto, siamo passati da 3 elite (il quarto era lo stesso Rizzoli, ovviamente) ad 1, tutti gli internazionali sono senza prospettive (Doveri è stato messo lì per non perderlo, Fabbri non fornisce la minima garanzia, Maresca ha 39 anni ecc), l’età media si alza (anche in serie A). E non mi pare che sia impossibile avere arbitri di quel livello, visto che l’Inghilterra, che pure ha un movimento messo decisamente peggio del nostro, di elite ne ha due! Dati alla mano, è molto più semplice pensare che Rizzoli abbia trovato un movimento in grande difficoltà e non sia riuscito ad arrestarne il declino; tra poco anche Orsato lascerà e sarà la fine.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non rispondo nel merito perché è ingeneroso giudicare gli arbitri: sono pur sempre delle persone che hanno faticato non poco ad arrivare nella massima serie. Non è oggetto di questo blog sparare sentenze di questo genere (e ancora non l’hai capito…).
      Su Rizzoli: forse dimentichi che è designatore CAN A da due anni e mezzo e che tutti gli arbitri a disposizione li ha trovati, non li ha scelti. Nonostante ciò ha rivitalizzato Guida (arbitro che, due anni fa, era disperso in terza/quarta fascia), Maresca (stesso discorso), ha valorizzato Doveri (che non era quello che vediamo oggi).
      Certamente non ci aspettano tempi particolarmente positivi ma la svolta nasce proprio da un primo passo: rispedire nelle loro sezioni di appartenenza chi ha creato questo disastro epocale, cioè Nicchi e tutti coloro che lo hanno appoggiato in ogni scelta in questi undici, lunghissimi anni…

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Non Le chiedo certo di appoggiare le mie considerazioni, sono opinioni personali (peraltro espresse educatamente) che lasciano il tempo che trovano.
      Su Rizzoli, sì è vero, ma si possono anche fare considerazioni opposte, ad esempio affermando che sotto di lui si è “bruciato” Massa. Proprio per questo mi sono limitato ad elencare dati oggettivi che, purtroppo, non sono rosei. Poi che le colpe siano tutte da attribuire ad altri personaggi (uno in particolare) è fuori discussione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Massa, in tutta franchezza, era già in crisi nera prima dell’arrivo di Rizzoli. Non trova la strada per uscirne e, oggettivamente, sembra ormai essere stato risucchiato nell’imbuto della mediocrità.
      Ha un talento pazzesco ed è questo il motivo per cui continuo a sperare.
      Sul tuo modo di commentare: non ho affermato che tu sia maleducato (non accostarmi espressioni che non utilizzo, grazie), ho scritto (e ribadisco) che forse non hai ancora ben compreso lo scopo del blog.

  17. Alessandro F.
    Alessandro F. dice:

    Da profano del mondo AIA percepisco anche io che Nicchi sia un disastro, ma percepisco anche che sia un mondo molto chiuso e oligarchico, dove tutti criticano poi alla fine per qualche motivo a molti conviene che funzioni così e quindi si mantiene lo status quo. Gioco a pallavolo, nelle federazioni regionali funziona uguale: tutti si lamentano perchè il livello è penoso, ci son meno giocatori, meno soldi, però alla fine la corte di yesman porta a rieleggere sempre gli stessi organi dirigenziali. Magari sbaglierò, ma la sensazione dall’esterno è questa…

    Faccio una domanda comunque relativa alle categorie: Cosa si intende nel concreto per Elite e Categoria I, II e III? Nel senso se si è categoria III quali competizioni si arbitrano? Europei/Mondiali under? Preliminari di Europa League? E via dicendo…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sulla prima parte mi limito ad affermare che il problema è molto più complesso: bisognerebbe capire come funzionano le elezioni (e magari ne scriverò in futuro).

      Per quanto concerne le fasce europee, non è facile rispondere. Diciamo che la Champions, per esempio, è riservata ad Elite e Category 1, chi fa parte di Category 2 e 3 viene designato per competizioni internazionali giovanili, preliminari di Europa League, primissimi turni di Champions (per intendersi: prime eliminatorie con squadre di San Marino, Andorra, altre piccole federazioni di queste dimensioni) e manifestazioni minori.
      Per fare un esempio: ai recenti Mondiali Under 17 in Brasile l’Europa ha mandato Ekberg (Svezia), Treimanis (Lettonia), Jovanovic (Serbia), Kabakov (Bulgaria) e Kovacs (Romania), tutti Category 1 tranne il rumeno, già Elite. Il nostro Di Bello ha partecipato solo come VAR.

  18. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Nicchi è attaccato alla poltrona con la colla attak .La non deroga di Rocchi è un errore gravissimo , si mangia a colazione tutti gli arbitri Italiani solo Orsato riesce a stare al suo livello .

  19. Angelo
    Angelo dice:

    Buongiorno , chi potrebbe essere eventualmente il successore di nicchi ? Pierluigi collina sarebbe tra i candidati ?
    Grazie , buone feste

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Troppo presto per poter ipotizzare un reale candidato.
      Non è il momento e, soprattutto, non mi interessa un granché. L’importante è capire che Nicchi è già in campagna elettorale ed evitare che possa diffondere informazioni del genere che ben poco hanno di aderente con la realtà.
      Collina?
      E’ solo una bella ipotesi ma è impossibile: non avrebbe senso (e non lo farei al suo posto) lasciare il ruolo di designatore della FIFA (il massimo possibile) per la presidenza dell’associazione nazionale.
      Senza considerare che anche Collina ha le sue belle responsabilità: è stato lui a dividere con Nicchi la CAN, divisione che è origine di tutti i problemi tecnici attuali.

      Buon anno.

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