Juventus-Inter, polemiche inevitabili

Nei giorni precedenti la gara si sono sprecati i pronostici sulla sfida dello Stadium. Nemmeno il vostro modesto scriba si è sottratto al giochino del risultato esatto.  E, come al solito, ho completamente sbagliato: questo è il motivo per cui non ho mai giocato un centesimo in scommesse, non ne azzecco una manco per sbaglio.

Se, al contrario, mi avessero chiesto se avremmo assistito a polemiche successive al triplice fischio finale, la mia risposta sarebbe stata banale e certa: ovviamente sì. Polemiche che, puntualmente, stanno riempiendo i social.

Inevitabili per tanti motivi: stato di forma dell’Inter, rivalità storica tra le due società, contesto di gara, condizione delle due formazioni, classifica. C’erano tutti gli ingredienti per prevedere con estrema facilità l’inevitabilità di polemiche, naturalmente sotto il piano puramente arbitrale.

Se analizziamo con freddezza (e senza alcun coinvolgimento da tifosi) la gara non è stata arbitrata affatto male da Rizzoli, ben coadiuvato dagli assistenti che non hanno sbagliato una singola valutazione in tutti i 95 minuti di gioco. La prestazione di Rizzoli, sotto il piano puramente tecnico, non mi è dispiaciuta. Anzi, se proprio devo dirla tutta, mi ha convinto molto più il Rizzoli dello Stadium rispetto a quello osservato negli ultimi due anni e mezzo in Italia. Specifico in Italia perchè, all’estero, Rizzoli non sbaglia un colpo da anni. Il motivo non lo posso sapere ma presumo che si tratti più di motivazioni che di qualità. Potrà non piacere il suo modo di approcciare le gare, potrà essere discutibile nel comportamento con i calciatori (a cui, ogni tanto, concede troppo) ma, tecnicamente, discutere Nicola dovrebbe portare ad una perizia psichiatrica.

Naturalmente la discussione non è sulla prestazione complessiva ma, come sempre, sui singoli episodi. Sgombero subito il campo da inutili chiacchiere: sul piano disciplinare Rizzoli è stato quasi impeccabile, espulsione di Perisic compresa. Mi tengo un piccolo dubbio sul comportamento di Icardi (non punito con l’espulsione dato che non c’è stata esibizione del cartellino rosso, cartellino che avrebbe dovuto estrarre in caso di sanzione, trovandosi ancora nel recinto di gioco) ma, trattandosi di un finale convulso, è più che comprensibile che il gesto sia sfuggito.
Sull’espulsione di Perisic, invece, non ho alcun dubbio per un motivo banale: Rizzoli è sempre stato un arbitro piuttosto “morbido” sulle proteste, utilizzando il dialogo prima della fermezza disciplinare. Se ha deciso di estrarre il rosso sventolandolo sotto il naso di Perisic che si trovava alle sue spalle, è certo che le parole proferite siano andate ben oltre la tollerabilità. Motivo per cui la squalifica del centrocampista interista sarà di minimo due giornate se non qualcuna in più. Tutto dipenderà, come sempre, dal referto di gara e dalla valutazione del giudice sportivo.

Gli episodi che prenderò in esame sono solo due e precisamente i rigori chiesti per gli interventi su Icardi e D’Ambrosio.

Per mia scelta parto dal secondo, il contatto tra Mandzukic ed Icardi in prossimità della linea di fondo. Episodio di difficoltà estrema sia per dinamica che per posizione del contatto. Sulla dinamica tornerò tra poco, sulla posizione è necessario (a scopo puramente didattico) evidenziare un particolare che sfugge ai più, in particolare a chi non è mai stato in campo con la divisa arbitrale.

Il contatto avviene in una zona che non può essere nel pieno controllo di Rizzoli, vale a dire dalla parte opposta rispetto a quella che viene occupata dall’arbitro in un corretto spostamento secondo il vetusto (ma sempre attuale) concetto di diagonale. Episodio, al contrario, sotto il pieno controllo del secondo addizionale Mazzoleni che, nel caso, ha la posizione perfetta per poter valutare.

Contatto Mandzukic Icardi Juventus Inter

Per giudicare con massima obiettività un episodio di questo genere, non dobbiamo mai dimenticare che il calcio è e rimane un gioco di contatto. Ovviamente ciò non significa che possano essere concesse azioni fallose nei confronti degli avversari, altrimenti non esisterebbe la regola 12 (falli e scorrettezze) così come non si discuterebbe di ammonizioni, espulsioni, rigori.
Il calcio viene definito come sport di contatto perchè i calciatori non hanno l’obbligo di evitare di toccarsi ma possono, nella dinamica dell’azione, urtarsi o contrastarsi senza che ciò rappresenti un’azione forzatamente irregolare.
Nel caso specifico il contrasto tra Mandzukic ed Icardi è certamente a rischio rigore perchè il giocatore della Juventus si assume il rischio che, non toccando il pallone, avrebbe atterrato l’attaccante dell’Inter imponendo la sanzione tecnica del calcio di rigore.

Per fortuna (o bravura, scegliete voi) sua e della sua squadra Mandzukic colpisce il pallone e, solo successivamente, viene a contatto con Icardi.

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E’ indubbio che l’azione possa lasciare dubbi, soprattutto per le conseguenze visive che portano ad una caduta plateale di Icardi. Il quale, però, chiede subito e con chiari gesti la concessione del calcio d’angolo, non del rigore. Il motivo è semplice: nessuno, più di un attaccante, è consapevole che i contrasti sul pallone sono spesso seguiti od accompagnati da un contatto tra corpi, a maggior ragione se l’azione non è statica ma dinamica come in questo caso. Mandzukic, dopo aver colpito il pallone, entra in contatto con Icardi e tale contatto è assolutamente inevitabile dato che ancora non è stato inventato il teletrasporto.
In questo caso, pertanto, concordo con la decisione di valutare regolare il contrasto e con l’assegnazione del calcio d’angolo.

Più difficile concordare con la scelta di Rizzoli di sorvolare sulla trattenuta ad inizio gara che ha visto come protagonisti Lichtsteiner e D’Ambrosio.
In questo caso non riesco a trovare alcuna spiegazione per la mancata concessione del calcio di rigore e per due motivi sostanziali:
– la trattenuta è evidente, prolungata e sicuramente dannosa per l’equilibrio di D’Ambrosio;
– l’episodio avviene nella zona di campo direttamente controllata dall’arbitro che vede la trattenuta ma decide di sorvolare.

Contatto Lichtsteiner D'Ambrosio Juventus Inter Trattenuta Lichtsteiner Juventus Inter

A nulla vale l’eccezione che il giocatore non protesti: se dovesse mai passare un concetto del genere, allora dovremmo giustificare qualsiasi tipo di rimostranza in campo e fuori.
In tutta franchezza ed in presa diretta, ero talmente sicuro dell’irregolarità da attendermi la solita, elegante segnalazione di Rizzoli col braccio destro teso ad indicare il dischetto del rigore.

Ultima postilla sul finale di gara.
Non mi è piaciuta la reazione dei calciatori dell’Inter ma, soprattutto, mi ha amareggiato il comportamento di un autentico signore quale è Pioli.

Proteste finali Juventus Inter

Per quale motivo?
Perchè l’Inter mi è piaciuta enormemente, per qualità di gioco, compattezza, personalità. Sia la protesta in campo che le dichiarazioni post-gara hanno parzialmente oscurato l’eccellente prestazione della sua squadra. Il cui merito, a mio parere, è proprio di Pioli…