IFAB, cambio di regolamento, fuorigioco, protocollo e non notizie: ecco cosa è realmente accaduto

Si è rapidamente diffusa nella giornata di oggi la notizia secondo cui l’IFAB avrebbe deciso di compiere un passo indietro su fuorigioco e tecnologia, introducendo una sorta di tolleranza esplicita sui casi di reti realizzate (ed annullate) per una questione di pochi centimetri.

Il tutto nasce da un articolo di Repubblica (a questo link trovate un rilancio di Mediaset in proposito) pubblicato questa mattina, secondo il quale l’IFAB avrebbe in programma di cambiare l’utilizzo del VAR sul fuorigioco, restituendo potere agli assistenti (guardalinee nell’erronea definizione utilizzata dal quotidiano).

In realtà, al di là della confusione tra regolamento e direttive presente nel testo, l’articolo in oggetto necessita di qualche chiarimento perché descrive come dato di fatto qualcosa che è molto differente.

Partiamo dai virgolettati.
Si afferma che “questa vivisezione non piace all’IFAB” e che tale posizione è stata spiegata dal segretario generale Lukas Brud con le seguenti parole:
In teoria un fuorigioco di un millimetro è fuorigioco ma se la decisione è di non fischiarlo e poi il VAR deve usare 12 telecamere, vuol dire che errore chiaro ed evidente non era. Lo comunicheremo presto a tutte le competizioni“.

Letta così, parrebbe un passo deciso verso quanto chiesto da Ceferin in merito alla questione della tolleranza (argomento di cui mi sono occupato lo scorso 4 dicembre, dopo l’intervista rilasciata al Daily Mirror e che trovare qui).

In realtà ciò che viene riportato da Repubblica non è esattamente aderente alla realtà fattuale e che dobbiamo ricostruire.

Prima di tutto un cenno alla persona di cui si tratta.
Lukas Brud è il segretario generale dell’IFAB.
Non è un “operativo”, nel senso che non si tratta di persona che abbia potere in merito alla scrittura ed approvazione di novità regolamentari.
E’ un giovane dirigente dell’IFAB che si occupa di amministrazione dell’ente e che è stato interpellato in merito dall’Associated Press qualche giorno fa: ci arriveremo.

Il punto di partenza è la giornata di campionato della Premier League dello scorso 29 dicembre, caratterizzata da una rete annullata al Wolverhampton contro il Liverpool. Una rete di cui si è discusso molto e che ha suscitato le ire dell’allenatore Espirito Santo (questa la sua conferenza stampa a fine gara) ma anche le critiche da parte di importanti commentatori inglesi (in primis da parte di Gary Lineker).

Il giorno seguente vari quotidiani inglesi hanno riportato alcune affermazioni del segretario generale dell’IFAB Lukas Brud, intervistato dalla Associated Press:

The Independent

The Sun

The Standard

Come possiamo facilmente notare, si tratta di articoli pubblicati tra il 30 ed il 31 dicembre 2019, quattro/cinque giorni fa.
Tutti gli articoli contengono le medesime frasi riportate oggi su Repubblica ma che, contestualizzate e ben tradotte, ci forniscono indicazioni completamente differenti.

Analizziamo per punti quel che ha detto Brud.

  • Clear and obvious still remains — it’s an important principle.

There should not be a lot of time spent trying to find something marginal.

If something is not clear on the first sight then it’s not obvious and            shouldn’t be considered.

Looking at 15 camera angles, trying to find something that was potentially not even there, this was NOT the idea of the VAR principle“.

Non vedo alcun riferimento al fuorigioco.
Brud, in sostanza, ha detto che il principio fondamentale del VAR è il concetto di “chiaro ed evidente errore” e che non dovrebbe essere utilizzato troppo tempo per trovare qualcosa di marginale (e che possa portare all’annullamento di una rete). Conclude Brud affermando che se qualcosa non è chiaro fin dal primo sguardo allora non dovrebbe essere considerato. Osservare la medesima azione da 15 angolazioni per trovare qualcosa non era un principio nel momento in cui è stato ideato il VAR.
Insomma, un discorso generico, non incentrato sul fuorigioco.

  • If you spend multiple minutes trying to identify whether it is offside or not then it’s not clear and obvious and the original decision should stand.

This is the problem — people are trying to be too forensic. We are just trying to get rid of the clear and obvious mistakes“.

Questo riferimento specifico al fuorigioco si trova solo nella versione del Sun e non nelle altre due fonti citate: per tal motivo tale affermazione deve essere presa col beneficio di inventario.
Poniamo che siano dichiarazioni effettivamente rilasciate.
Brud avrebbe affermato che passare interi minuti a verificare che un fuorigioco sussista o meno sarebbe in contraddizione con il concetto di chiaro ed evidente errore.
Secondo il suo parere, conclude, “il problema è questo: le persone (chi siano queste persone non è dato sapere, nda) stanno tentando di diventare troppo “pignole” (non facile la traduzione del termine “forensic”), stiamo tentando di eliminare il concetto di chiaro ed evidente errore“.

Una frase che, oggettivamente, non ha molto senso, soprattutto considerando che il concetto di chiaro ed evidente errore, nel fuorigioco, non ha alcun significato.

In ciò ci aiuta Pierluigi Collina, responsabile degli arbitri per la FIFA che lo scorso 29 giugno, in occasione dell’incontro con la stampa presente ai Mondiali Femminili, così si espresse:

The Guardian

It doesn’t matter if it is 2cm or 20cm, there isn’t a small offside and a big offside“: non importa che ci siano 2 o 20 centimetri, non esiste un piccolo fuorigioco od un grande fuorigioco.
Più chiaro di così non poteva essere, soprattutto a corollario di un’affermazione precedente:
Today, in matches with VAR, if the technology makes us able to view something we cannot ignore it“: oggi, nelle partite col VAR, se la tecnologia ci consente di vedere qualcosa non possiamo ignorarlo.
In sostanza Collina disse che anche un minimo fuorigioco individuato con la tecnologia non poteva essere semplicemente ignorato. Ciò significa che, nella visione della FIFA (di cui Collina è il massimo esponente arbitrale), il concetto di “chiaro ed evidente errore” sul fuorigioco non ha più senso di esistere.
Questo porta ad una conseguenza piuttosto semplice: se Brud ha espresso un concetto tanto avventuroso, probabilmente ha rilasciato una dichiarazione a titolo personale, non comprendendo appieno la posizione della FIFA.

  • Lukas Brud, general secretary of the International Football Association Board, (IFAB) said he will reissue guidance on best practice regarding VAR to competitions which use it.

Forse è proprio da questo inciso riportato da “The Standard” che si è innescato un piccolo/grande fraintendimento.
In sostanza il quotidiano ha affermato che Brud invierà nuovamente alla federazioni che utilizzano il VAR le linee guida.
Ciò non significa che verrà inoltrata una direttiva innovativa sull’utilizzo della tecnologia ma, semplicemente, che tali linee guida verranno ribadite dall’IFAB in modo tale che il VAR venga usato allo stesso modo da tutti.
Concetto che appare altresì più evidente dalla successiva affermazione:

  • This is likely to take place after IFAB’s annual general meeting at the end of February, which will include information on offsides.

In sintesi si sostiene che queste linee guida, contenenti informazioni sul fuorigioco (e perciò NON NUOVE informazioni…) verrà inoltrato alle federazioni dopo la conclusione dell’annuale meeting dell’IFAB che si terrà alla fine del mese di febbraio 2020.
Tradotto: non ci sarà alcuna novità (almeno per ora, a fine febbrario si vedrà) in merito alla lettura del fuorigioco, semplicemente verranno ribaditi alcuni concetti del protocollo per evitare che si ripetano errori attuativi.

In conclusione: non ci sono all’orizzonte novità sul fuorigioco e, soprattutto, Brud non ha mai accennato al concetto di “tolleranza” che, invece, ha invocato ad inizio dicembre Ceferin.

UPDATE.
In serata Brud stesso ha chiarito la questione:

“Even if it is only a centimetre. Offside is offside.”

La precisazione è riportata da ESPN.com, citando il virgolettato poc’anzi citato (qui il link) e conferma quanto ho sostenuto nel pomeriggio.

Ringrazio chi mi ha seguito.
Il problema è che, domani, nessuno parlerà di questa vicenda ma molti rimarranno convinti che dal prossimo turno di campionato cambierà il regolamento…

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34 commenti
  1. Livio
    Livio dice:

    Le camere usate per il Var corrono a 50 frame al secondo.
    IPOTESI: al momento del passaggio del calciatore X (cioè il momento in cui presumibilmente il pallone viene toccato) possono essere utilizzati almeno DUE frame che chiameremo frame A e frame B. Se un calciatore Y in velocità corre a 20 Km/h, quanti centimetri percorre in 1/50 (un cinquantesimo) di secondo? Risposta: circa 10 centimetri. Ecco dimostrato matematicamente che il calciatore Y: nel frame A può essere in posizione regolare, e nel frame B in fuorigioco.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà non hai dimostrato nulla, hai solo riportato un argomento vecchio di mesi che non ha alcuna base concreta. La dimostrazione è che la fonte originale parlava di 13 centimetri, tu scrivi di 10.

    • Livio
      Livio dice:

      Mi scuso se non riesco a fare i conti a mente. Usando la calcolatrice sono 11,11 cm. Ma mi sono tenuto abbastanza basso sulla velocità ipotetica di 20kmh. I calciatori più veloci come Mbappe o Vardy superano tranquillamente i 30kmh. Nel loro caso i centimetri aumentano…

  2. Gianluca De Lorenzo
    Gianluca De Lorenzo dice:

    si dovrebbe capire un concetto abbastanza semplice. dove è possibile avere valutazioni oggettive come sul goal e fuorigioco non ha senso il concetto di chiaro ed evidente errore. goal e fuorigioco non sono soggetti ad interpretazioni, quindi dire che non si dovrebbe fischiare un fuorigioco di un cm è un’idiozia se lo strumento è un grado di vedere il centimetro

    • Frank .
      Frank . dice:

      @Luca Marelli, ma veramente il margine di errore della GLT è di 3/5 cm? Mi sa che a noi spettatori non ce l’hanno venduta così fallace questa grande innovazione…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Confermo.
      Ma proprio perché è accettato questo margine, non si fanno tanti casini.
      Ma anche i calciatori non ne fanno mai sui fuorigioco: hai mai sentito un calciatore lamentarsi di un fuorigioco di centimetri?
      No, sono sempre e solo giornalisti, pseudo opinionisti e persone che passano la vita sui social…

  3. Ubaldo
    Ubaldo dice:

    Luca non c’ho capito niente… Molto tortuoso…
    Quindi, vuol dire che in sostanza ed alla fine, non cambia nulla?
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Esatto.
      In che senso tortuoso? Ho citato le fonti, ho chiarito il significato di talune affermazioni per arrivare alla conclusione che, in sostanza, è tutta una (non) notizia.
      Non cambia assolutamente nulla, almeno per ora.
      Poi vedremo cosa deciderà l’IFAB il 29 febbraio.

  4. Giulio Ongaro
    Giulio Ongaro dice:

    Complimenti come al solito. Per “forensic” suggerirei “fiscale”. Non bisogna essere troppo fiscali.

  5. Attilio
    Attilio dice:

    Ciao Luca! Grazie per questo approfondimento, e sono lieto che a quanto sembra non verrà messa in discussione una delle poche cose su cui il Var riesce a essere praticamente infallibile… Una curiosità: in uno dei commenti sopra scrivi “Perché gli inglesi non vogliono il VAR”. Secondo te, perché questa ostilità?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché gli inglesi sono da sempre molto chiusi nei confronti delle novità.
      Non a caso sono stati gli ultimi a posizionare gli assistenti sulla destra, non hanno mai introdotto gli addizionali e sono stati gli ultimi ad utilizzare il VAR (perlomeno tra i campionati maggiori).

  6. Ivan
    Ivan dice:

    Un dettaglio: dal momento che nessuno dei tre articoli inglesi che riporti ne parla, la presunta “spiegazione tecnica” riportata da Mediaset (e immagino anche da Repubblica), ovvero quella della difficoltà a individuare il frame esatto da valutare, sembra un’invenzione dei media italiani per cavalcare le polemiche nostrane?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono teorie dogmatiche, cioè non dimostrate.
      E sono teorie riprese (guarda caso) sempre dalla stampa inglese che ha pubblicato questi fantomatici studi ad inizio campionato.

  7. Andrea
    Andrea dice:

    Buongiorno Luca e come sempre complimenti per la competenza e la serietà dimostrata: risalire alle fonti per verificare è ormai cosa rara nel giornalismo e, spesso, nella vita quotidiana.
    Le faccio una domanda da totale profano: per rendere un poco più chiara e forse più veloce la valutazione del VAR, avrebbe senso valutare soltanto la posizione dei piedi dei giocatori per stabilire se c’è fuorigioco o meno anzichè utilizzare le proiezioni di altre parti del corpo, come accade oggi?
    Se ho scritto una sciocchezza, mi perdoni.
    Buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Bisognerebbe cambiare la regola 11.
      Spetta all’IFAB ma, nella sostanza, non cambierebbe nulla: come valutare se un piede è più avanti?
      Con il VAR?
      E dunque cosa cambia, dato che, col cross air, abbiamo la certezza della proiezione a terra della parte più avanzata del corpo?

      Buona giornata anche a te.

  8. David
    David dice:

    Buongiorno dott.MARELLI. La ringrazio per queste specifiche delucidazioni. Sono 3 gg che sui social sta montando un casino su questa possibile “marcia indietro” del VAR sul FG. E non parlo solo di tifosi o appassionati di pallone, ma anche (purtroppo) di alcuni giornalisti di testate nazionali.
    Toccare l’unica cosa matematicamente certa (oltre alla GLT) che abbiamo oggi sarebbe stato allucinante.
    Per fortuna, Lei ha fatto chiarezza.
    La ringrazio ed auguri di buon anno!
    David

  9. Eliseo
    Eliseo dice:

    Sempre sul pezzo Luca complimenti. L’unico a spiegare con rapidità un'”incomprensione” che ha portato e avrebbe portato tanto scalpore
    Grazie mille.

  10. Nicola
    Nicola dice:

    Grazie Luca. Non capisco neanche perché in PL si facciano tutti questi problemi sul fuorigioco. Tra l’altro, visto che a Liverpool anche il gol segnato da Manè era stato annullato per tocco di braccio di Lallana, alla fine del primo tempo si era 0-1 alla faccia della giustizia.

  11. Alessandro
    Alessandro dice:

    Ciao Luca, ho una considerazione e una domanda.

    Quotidianamente leggo commenti riguardo a gol annullati per fuorigioco “di 1 centimetro” col var che starebbero rovinando il calcio, mai invece leggo di quei gol regolari di 1 centimetro che sono stati assegnati grazie al var. Questi ultimi è come se non esistessero, quando i numeri sono assolutamente paragonabili. Cioè, se il giocatore del wolves fosse stato 10 centimetri indietro e l’assistente avesse sbandierato (possibilissimo) il var avrebbe restituito il gol, klopp non si sarebbe lamentato e nessuno avrebbe parlato di calcio rovinato, anzi, esattamente il contrario.

    La domanda invece è prettamente didattica: mi potresti spiegare brevemente il concetto di “luce” nel fuorigioco che per questioni anagrafiche mi è totalmente oscuro?

    Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un concetto talmente fumoso che non è chiaro nemmeno a chi lo propone.
      Ti dico solo che questo concetto ho dovuto applicarlo per un annetto circa e, quando lo abolirono, gli arbitri fecero i salti di gioia. Una follia perché si sposta solo il problema altrove: pensa, per esempio, ad un fuorigioco da valutare in prospettiva. Che si fa se non esiste una telecamera allineata che dimostri la presenza di luce tra i polpacci dei calciatori?
      Insomma, una follia.
      E, da quanto so, non c’è nulla di concreto.

      Per fortuna.

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  1. […] originariamente dal segretario generale è stata ben riportata dall’ex arbitro Luca Marelli (al quale vi rimandiamo per non dilungarci troppo). Inoltre lo stesso Brud ha tenuto a ribadire […]

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