19^ giornata: che caos! Sui tocchi di mano bisogna resettare tutto…

Anche nell’ultima giornata d’andata si conferma un dato che deve essere affrontato: sui tocchi di mano in area è necessario resettare tutto e ricominciare dalle basi. Quel che non è più giustificabile è l’enorme differenza di interpretazione, è fondamentale trovare una linea comune.

Milan – SPAL 2-1, arbitro Abisso

E’ l’unica gara che non ha presentato episodi dubbi ma sono contento, dopo una giornata molto complessa dal punto di vista arbitrale, di aver visto l’ennesima prestazione di alto livello da parte di Abisso, ben avviato a potersi candidare concretamente per prendere il posto di Rocchi ad inizio 2020.
Una sola sbavatura nei 94 minuti, l’ammonizione di Zapata: c’era un fallo a suo favore poco prima, il giallo successivo sicuramente fuori luogo.
Bravissimo, al contrario, nel non avere il minimo dubbio nell’espellere Suso all’89esimo, segno che ha già acquisito la capacità di dirigere senza condizionamenti del luogo in cui si trova. Espulsione, peraltro, ineccepibile.
Denota, peraltro, sempre lo stesso difetto: non riesce ancora ad essere empatico coi calciatori e ciò lo rende, in talune circostanze, quasi indisponente. Nulla di male: è giovane ed ha tutto il tempo di migliorare (e di parecchio) questo aspetto. La sua fortuna è che, per almeno altri due anni e mezzo, avrà come designatore Rizzoli che, sul rapporto coi calciatori, ha costruito una carriera straordinaria.

Edit.
Dato che in tanti mi avete segnalato l’episodio, lo aggiungo.
Presunto tocco di braccio di Missiroli su tiro di Calhanoglu al minuto 70:

Missiroli allarga molto il braccio, gesto sicuramente volontario, una vera sciocchezza.
Ma il pallone non lo tocca: si punisce il tocco non l’intenzione di farlo. Posso anche comprendere il dubbio in presa diretta ma, visto e rivisto, non si può individuare una deviazione di braccio che non c’è.

Empoli – Inter 0-1, arbitro La Penna

Direzione sicura dell’arbitro romano, al primo vero impegno nella sua giovanissima carriera in Serie A (le gare delle big del campionato in trasferta, lo ricordiamo, sono da considerare sempre di prima fascia). Per la verità non una partita impegnativa dal punto di vista degli episodi ma, nel complesso, La Penna non è mai apparso in difficoltà, né sul piano tecnico né su quello disciplinare.  Promosso a pieni voti oggi, buonissime prospettive in futuro (ed abbiamo urgente bisogno di trovare elementi che possano essere un ricambio valido per gli arbitri che stanno per abbandonare l’attività).

Un solo episodio da visionare velocemente.
Al minuto 46 l’Inter va in rete con Keità, lesto a girare in porta un lancio dalla trequarti di Borja Valero.
L’assistente Vuoto, dopo aver prudentemente lasciato concludere l’azione, alza la bandierina per segnalare la posizione irregolare:

La decisione è corretta: Keità, al momento del lancio, è chiaramente oltre la linea del penultimo difendente. Da notare la posizione di Vuoto: allineamento fantastico.

Chievo – Frosinone 1-0, arbitro Rocchi

Gara di secondo piano mediaticamente ma che ha offerto due episodi molto particolari: nel primo un plauso a Banti e Manganelli in cabina VAR, bravissimi a cogliere un particolare sfuggito a tutti in diretta. Nel secondo spicca il coraggio di Rocchi nell’applicare perfettamente il regolamento.

Al minuto 27, sugli sviluppo di un calcio d’angolo, Pellissier devia in rete il cross e Rocchi convalida:

Dopo alcuni secondi di silent check, Rocchi viene convinto dai VAR a controllare l’azione con “on field review“.
Alla fine della review, Rocchi annulla la rete per fuorigioco di Radovanovic:

Attenzione a non cadere in confusione: Radovanovic non viene punito per un fallo sul portiere ma per la sua posizione di fuorigioco. Al momento della deviazione di testa di Pellissier, infatti, Radovanovic si trova oltre la linea del penultimo difendente ed impatta chiaramente sulla capacità del portiere di giocare il pallone. Naturalmente, trattandosi di posizione irregolare in partenza, non ha alcuna importanza se il contatto col portiere sia irregolare o meno, conta che abbia influenzato l’avversario.
Perfetta la lettura dei VAR, ottima la gestione dell’episodio, ineccepibile l’annullamento della rete.

Al minuto 57 il Frosinone rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Capuano.
Prima dell’episodio il difensore del Frosinone non era stato ammonito e, per tal motivo, ha colto di sorpresa (quasi) tutti l’espulsione.
Si è pensato alla doppia ammonizione per proteste ma, in realtà, il motivo è molto più lineare: doppio giallo per due episodi avvenuti nella medesima azione.
A centrocampo Capuano entra dritto su Birsa che si era già liberato del pallone, colpendo l’avversario al collo (in modo non violento) con le braccia. Fallo imprudente sul quale Rocchi lascia proseguire, concedendo la norma del vantaggio:

Norma del vantaggio rischiosa (perché a sessanta metri dalla porta) ma un grande arbitro deve essere in grado di leggere queste situazioni particolari (e, purtroppo, oggi in Italia ce ne sono pochi). Lettura perfetta del gioco, il Chievo continua l’azione che si sviluppa sulla fascia per essere interrotta per un altro fallo di Capuano, questa volta su De Paoli:

Ammonizione differente (questa volta per SPA, avendo interrotto un’azione potenzialmente pericolosa) ma solare. Rocchi fischia, ammonisce Capuano due volte, sia per il fallo a centrocampo che per il fallo finale.
Una perla tecnica.
Bravo.

Genoa – Fiorentina 0-0, arbitro Massa

Un solo episodio nella gara di Marassi ma di grande importanza (e che ha creato i presupposti per l’allontanamento dell’allenatore della Fiorentina Pioli).
Al minuto 67 proteste degli ospiti per un tocco di mano in area di rigore da parte di Veloso su cross di Chiesa:

Massa lascia proseguire. E non gliene faccio una colpa: come ho ripetuto centinaia di volte, i tocchi di mano sono gli episodi di gran lunga più difficili da interpretare dal campo, poiché avvengono in una frazione di secondo e fan parte delle fattispecie inattese (gli arbitri non seguiranno mai il movimento delle mani, parti del corpo non validamente utilizzabili per il gioco del calcio).
Dopo alcuni secondi Massa interrompe la gara per recarsi a bordo campo, invitato alla “on field review” dal VAR Giacomelli:

E’ un episodio che si presta alla confusione per un concetto non ben compreso e che ribadisco: NON SEMPRE una precedente deviazione del pallone con altra parte del corpo determinata la NON punibilità del tocco di mano.
Questo è uno dei rari casi in cui il precedente tocco del pallone da parte di Veloso non lo assolve dall’irregolarità.
L’errore è palese, il calcio di rigore per la Fiorentina netto: il braccio di Veloso è in posizione chiaramente innaturale, molto largo, una postura sulla base della quale il difendente si assume il rischio di un’infrazione.
Non so spiegare sulla base di quale ragionamento Massa non abbia assegnato il calcio di rigore (che, peraltro, non avrebbe portato ad alcuna sanzione disciplinare dato che, come ormai sappiamo, un fallo di mano su cross al centro dell’area non significa giallo automatico ma solo in caso di interruzione di SPA o DOGSO).

Parma – Roma 0-2, arbitro Manganiello

Importante designazione anche per il piemontese che sta velocemente risalendo nelle quotazioni di Rizzoli dopo un inizio di stagione terribile.
Non ho visto la gara e, pertanto, non posso giudicare la sua prestazione nel complesso.

Un solo episodio da valutare.
Al 12esimo minuto, su un calcio d’angolo dalla sinistra, la Roma chiede un calcio di rigore per un ipotetico fallo di Bruno Alves su Dzeko:

Questa prima immagine rappresenta il momento in cui inizia il contatto tra difensore ed attaccante.
Le proteste della Roma sono tutto fuorché infondate:

La prima immagine (specie se raffrontata con quella sopra) dimostra che la trattenuta di Bruno Alves non è certo momentanea ma si prolunga per diversi secondi. Oltre a ciò deve essere evidenziato che il difensore non guarda mai il pallone ma si preoccupa solo di contestare il movimento all’avversario. Azione irregolare che avrebbe dovuto essere punita con il calcio di rigore e con l’ammonizione di Bruno Alves (si tratta chiaramente di SPA senza alcun tentativo di contendere il pallone).
Interessante la posizione di Manganiello che ha commesso lo stesso errore concettuale di Fabbri mercoledì a Firenze: posizione statica, mancata interpretazione dello sviluppo del gioco. La conseguenza è che, al momento del contatto tra la Bruno Alves e Dzeko, l’arbitro si trova nell’impossibilità di valutare poiché coperto dai calciatori in mezzo all’area che, di fatto, nascondono la coppia di cui parliamo.
Onestamente trovo difficile comprendere il motivo per cui il VAR Mazzoleni non abbia quantomeno consigliato una “on field review”: improbabile che Manganiello possa aver visto qualcosa e la trattenuta è troppo evidente e prolungata per poterla considerare nei limiti regolamentari.

Sassuolo – Atalanta 2-6, arbitro Pasqua

Anche a Reggio Emilia due episodi interessanti, soprattutto a livello didattico.

Al 19esimo minuto l’Atalanta trova la via della rete con Zapata, lesto a deviare in porta un calcio di punizione eseguito dalla sinistra da Gomez.
Proteste del Sassuolo per un presunto fallo di Toloi ai danni di Sensi:

Bravo Pasqua a leggere perfettamente la fattispecie e molto bene anche il VAR Piccinini a confermare la rete.
E’ vero che Toloi travolge Sensi ma è altrettanto evidente che la spinta del difensore bergamasco è conseguenza di un fallo subito da Magnani alle sue spalle.
La rete è regolare.

Al minuto 74 Ilicic segna la quarta rete dell’Atalanta con un tiro di destro dai 15 metri.
Interessante la posizione di Pasalic: fuorigioco punibile?

Per sbrogliare la matassa di un episodio particolare, è necessario visionare il movimento di Pasalic (che, per completezza di informazione, parte in posizione irregolare):

Pasalic si muove chiaramente in direzione del pallone ma non impatta mai un avversario e non trae vantaggio dalla sua posizione. Resosi conto di essere in posizione rischiosa, decide saggiamente di spostarsi verso la destra dell’area di rigore, lasciando campo libero non solo ad Ilicic ma anche al portiere del Sassuolo che, al momento del tiro, ha la linea di visione “pulita”.
Anche questa rete è regolare.

Napoli – Bologna 3-2, arbitro Calvarese

Partita tranquilla e ben diretta dall’abruzzese.
Un solo episodio da rilevare.
Al minuto 17 il Napoli trova la rete del vantaggio con una deviazione sotto porta di Milik.
In precedenza contatto sospetto di Mertens che sembra toccare il pallone con il braccio sinistro:

Il tocco di mano c’è ma è indubbiamente casuale, determinato da un pallone scagliato contro Mertens dal difensore di fronte a lui. Oltre a ciò il braccio è aderente al corpo.
Rete regolare, bravo Calvarese a rimanere proattivo (prima immagine) per cercare il miglior angolo visuale.

Udinese – Cagliari 2-0, arbitro Mariani

Altro pomeriggio molto complicato per il neointernazionale di Aprilia: è urgente che trovi un minimo di tranquillità per comprendere il motivo per cui, da ormai troppo tempo, le sue prestazione siano sempre connotate da errori più o meno gravi.
Ad Udine, senza cercare mezze frasi, ne ha combinate di tutti i colori ed anche il VAR ha le sue responsabilità.

Tutti gli episodi nel secondo tempo.
Al 49esimo minuto Pussetto, nei pressi del centrocampo, strappa il possesso del pallone al difensore Ceppitelli:

Azione irregolare. L’attaccante dell’Udinese carica l’avversario con la spalla. Regolare, dunque? No, perché il concetto di contrasto di spalla presuppone un contatto con la spalla dell’avversario, non contro la schiena come in questo caso. Se Mariani avesse interrotto subito l’azione si sarebbe evitato un pasticcio colossale.
Pussetto recupera il pallone e si avvia velocemente verso la porta difesa da Cragno.
Arrivato nei pressi dell’area di rigore si gira verso Ceppitelli (che, a differenza dell’avversario, sta guardando solo il pallone) per poi cadere a terra:

L’attaccante dell’Udinese ha usato molta furbizia non per cercare la via della rete ma per provocare l’espulsione di Ceppitelli per DOGSO.
Sia chiaro: se Ceppitelli avesse commesso un fallo, l’espulsione sarebbe stata non solo legittima ma obbligatoria:

Un secondo dopo il pallone giunge al centro dell’area di rigore e viene spinta in rete da Lasagna:

Rete che non viene convalidata perché Mariani aveva già fischiato il fallo al limite dell’area.
Altro errore: non ipotizzare una norma del vantaggio in questa dinamica è piuttosto preoccupante per un arbitro appena promosso internazionale. Se avesse atteso un attimo, avrebbe evitato di espellere Ceppitelli e consentito all’Udinese di realizzare la seconda rete.
Ma c’è un problema ancor più evidente: su Pussetto c’è pochissimo fallo e molta simulazione, Ceppitelli forse (e dico forse) tocca leggermente l’avversario con un braccio sulla schiena ma l’attaccante dell’Udinese era già in caduta libera ben prima del contatto.
A mio parere, in questo caso, il VAR Pairetto avrebbe dovuto perlomeno consigliare al collega una “on field review” che avrebbe portato alla revoca quanto meno dell’espulsione. Certo, sarebbe rimasto l’errore colossale di non aver concesso la norma del vantaggio ma ormai non c’era più nulla da fare (il fischio era arrivato molto prima che il pallone entrasse in porta).

Al minuto 59 Mariani concede un calcio di rigore all’Udinese per un fallo di Barella su Lasagna:

Poco da aggiungere: calcio di rigore netto.

Al minuto 75 la prima “on field review” della serata. Mariani fischia una punizione a favore del Cagliari per fallo di Mandragora su Cerri, nel contempo punendo il centrocampista friulano con il cartellino giallo:

Pairetto, dopo qualche secondo, lo richiama alla review per valutare un eventuale cartellino rosso per fallo grave di gioco.
L’intervento del VAR, in questa circostanza, è del tutto legittima per un particolare importante:

In linea di massima Mariani non ha visto nulla, se non forse una sensazione percepita con la coda dell’occhio. Errore grave tecnicamente: mai, mai, mai voltare le spalle all’azione perché anche un momento anonimo può generare una fattispecie di grande importanza. Nel caso particolare Mandragora era in pieno possesso del pallone per poi perderlo da solo. Nel voler recuperare, ha perso completamente la coordinazione intervenendo sull’avversario con la gamba alta, colpendo Cerri all’altezza dello stinco sinistro. Per sua fortuna non con la pianta del piede ma con la parte anteriore dello scarpino, scivolando velocemente oltre. Ciò non toglie nulla alla pericolosità eccessiva del tackle che ha convinto Mariani a scegliere il cartellino rosso dopo aver visionato le immagini.
Scelta che condivido sebbene il fallo grave di gioco non sia così pacifico.

Al minuto 85 l’ultima “on field review” per una trattenuta di Cerri su Styger:

Trattenuta evidentissima, totalmente persa da Mariani che (come si nota dall’immagine) aveva lo sguardo rivolto in tutt’altra direzione). Giusto l’intervento del VAR, incredibile la decisione di Mariani di non concedere il calcio di rigore che, da qualunque parte lo si osservi, è grande come un palazzo.
Inspiegabile se non aggrappandosi ad un tilt completo del giovane laziale. La pausa arriva al momento giusto per ricaricare le batterie e, forse, anche per ritrovare la fame…

Lazio – Torino 1-1, arbitro Irrati

Se la giornata di Mariani è stata da dimenticare, non meglio è andato il pomeriggio di Irrati, incappato in una gara cominciata male e finita peggio. Scontate le polemiche e, oggettivamente, con solide basi.

Al secondo minuto il primo episodio da rivedere.
Marusic entra in area di rigore e viene affrontato da Ansaldi:

Proteste per la verità molto contenute.
Non c’è assolutamente nulla: Ansaldi devia il pallone in calcio d’angolo e solo successivamente, per normale dinamica, entra in contatto con l’avversario ma senza commettere alcuna irregolarità.

Al 42esimo minuto il primo errore di Irrati, oggi molto meno lucido del solito.
Izzo, ammonito pochi secondi prima per un fallo su Correa, è di nuovo protagonista di un contrasto col medesimo calciatore:

Correa salta di netto il difensore del Torino che non trova altra soluzione che frapporsi volontariamente sulla traiettoria dell’avversario. Azione potenzialmente pericolosa, calcio di punizione e cartellino giallo pressoché automatici. La scelta di non fischiare il fallo è conseguenziale al fatto che l’arbitro sapeva che, in caso di sanzione tecnica, avrebbe dovuto espellere il calciatore ammonito trenta secondi prima.
Ma questa non è una giustificazione valida: l’errore è chiaro, Izzo doveva abbandonare il terreno di gioco.

Al minuto 45 il Torino conquista un calcio di rigore in seguito ad un contatto tra Belotti e Marusic:

Immagine che non chiarisce nulla ma che è utile per ricostruire la decisione: Irrati sta guardando proprio nella direzione di Belotti e Marusic, indicando il dischetto del rigore senza alcuna esitazione.
Il rigore c’è?

Molto discutibile la scelta: dal mio punto di vista Belotti accentua molto un contatto leggero, traendo in inganno Irrati. D’altro canto è anche poco scaltro Marusic che, appoggiando entrambe le mani sulla schiena di Belotti, si assume un rischio enorme di dover veder fischiato un calcio di rigore.
In queste circostanze il VAR non ha alcuna possibilità di intervento (quest’anno come nella scorsa stagione) poiché un contatto c’è, la visuale di Irrati è totalmente libera, l’entità della spinta è rimessa solo ed esclusivamente all’arbitro. Rigore molto generoso.

Il cortocircuito si concretizza nel secondo tempo.
Al minuto 72 Acerbi, sulla sinistra dell’area di porta, cerca di tirare in porta ma viene contrastato da Meité:

Questo episodio è certamente più chiaro di quello accaduto nel primo tempo ma la decisione è in senso opposto:

Difficile trovare spunti che possano essere di avallo alla scelta di Irrati: Meité è in netto ritardo su Acerbi, lo carica da tergo (torniamo al concetto di spalla contro schiena di Udinese-Cagliari) e, di fatto, ne impedisce il tiro a rete sbilanciandolo palesemente.
Anche in questo caso il VAR nulla può, trattandosi di una valutazione soggettiva sul quale non può interferire.
Detto ciò, quel che emerge è la differenza con l’episodio del primo tempo: se proprio vogliamo vedere un minimo fallo su Belotti, a maggior ragione non ha senso sorvolare su questo episodio.

Le gare di Irrati sono sempre caratterizzate da un comune denominatore: la grande correttezza ed il poco nervosismo, grazie all’ascendente sui calciatori.
Il segnale che qualcosa sia andato storto è nei minuti finali, periodo nel quale non si è vista più una partita di calcio ma una corrida, con una serie infinita di scontri al limite del tollerabile.
E non solo.

Minuto 85: Irrati fischia un fallo a centrocampo (netto), Marusic gli passa vicino e, presumibilmente, lo insulta. Rosso (di cui dobbiamo fidarci, non sapendo che cosa gli abbia detto).

Minuto 89: Acerbi subisce un fallo ed Irrati fischia assegnando una punizione alla Lazio. Meité arriva nei pressi del difensore della Lazio e lo spintona via. Altro rosso (e leggerezza di Meité, proprio sotto gli occhi dell’arbitro).

Minuto 91: Iago Falque recupera un pallone, Lucas Leiva interviene in questo modo:

Tackle in netto ritardo, pallone colpito con il corpo per caso (ma è particolare ininfluente in questa circostanza), velocità elevata, rischio enorme per l’attaccante del Torino. Questo è un fallo da rosso, Irrati sanziona il giocatore della Lazio con un’ammonizione che assomiglia molto ad un regalo di fine anno.

Meglio archiviare in fretta il pomeriggio dell’Olimpico ed prepararsi al nuovo anno.

Juventus – Sampdoria 2-1, arbitro Valeri

Dopo gara polemico e, soprattutto, ancora tante gravi imprecisioni regolamentari da parte di taluni addetti ai lavori. Se ne sono lette e sentite di ogni soprattutto sull’ultimo episodio che, in realtà, è di facilissima lettura. Andiamo con ordine.

Al minuto 29, su un calcio d’angolo dalla fascia sinistra, Emre Can devia il pallone verso il centro dell’area:

Valeri lascia proseguire. Questa immagine (riferita ad un momento di poco precedente la deviazione) la posto per individuare la posizione dell’arbitro e per sottolineare un primo concetto di fondamentale importanza: questo tocco di braccio è impossibile da vedere in presa diretta dato che il braccio di Emre Can è coperto dal giocatore della Sampdoria e, soprattutto, l’arbitro non ha alcuna profondità visiva.
Il VAR Maresca richiama il collega alla prima interruzione e gli consiglia di visionare l’episodio a bordocampo:

Per valutare questo episodio dobbiamo eliminare alcune imprecisioni lette ed ascoltate nel pomeriggio:
– non ha alcuna importanza che Emre Can abbia gli occhi chiusi e la testa bassa: deve essere valutata la punibilità, non l’atteggiamento del calciatore;
– il giocatore della Sampdoria non sfiora nemmeno l’avversario.
Valeri, dopo “on field review“, decide di assegnare il calcio di rigore.
La scelta, a mio parere, è corretta.
Ormai sappiamo che i parametri sui tocchi di mano in area di rigore hanno spostato da anni l’asticella dalla volontarietà alla colposità. Lo scrissi oltre un anno e mezzo fa ed anche l’IFAB, dalla prossima stagione, eliminerà dal regolamento la parola “volontarietà” dato che si tratta di concetto ampiamente superato.
Ciò non significa che dobbiamo già da ora applicare il regolamento 2019/2020 ma, al contrario, questa annunciata novità certifica che già oggi, con le indicazioni tecniche adottate, la volontarietà è elemento superato dai fatti e dalle interpretazioni.
Un calciatore che si opponga alla traiettoria del pallone in questo modo, su un pallone calciato da venti metri e senza alcun avversario davanti deve assumersi il rischio che, sbagliando l’impatto di testa, possa essere sanzionato con un calcio di rigore.
Interessante, anche per smontare obiezioni in tal senso, l’ultima immagine: non è vero che la postura di Emre Can sia l’unica possibile in elevazione dato che Praet, impegnato nella medesima azione, salta col le braccia basse, a dimostrazione che si può tentare di intercettare il pallone senza forzatamente alzare i gomiti oltre una certa altezza.
Giusto il rigore, corretto non sanzionare disciplinarmente Emre Can.

Al minuto 63 Valeri fischia un altro calcio di rigore, questa volta in favore della Juventus e per un tocco di mano del difensore Ferrari:

Maresca richiama nuovamente Valeri alla “on field review” ma per un motivo opposto: se nel primo caso è intervenuto a segnalare un chiaro ed evidente errore nel non aver assegnato il rigore, in questo caso interviene per segnalare come chiaro ed evidente errore un rigore fischiato:

Questo rigore è inesistente per più motivi.
Per fare un paragone, assomiglia molto al rigore reclamato mercoledì dalla Fiorentina contro il Parma, con la differenza che questo episodio si concretizza su calcio d’angolo e non su punizione dalla trequarti.
Ci sono almeno due motivi per i quali il calcio di rigore non sussiste:
braccio aderente al corpo: più vicino di così è impossibile;(affermazione errata dopo il nuovo video apparso in rete, errore mio)
pallone inaspettato dato che spunta all’improvviso dopo essere stato mancato dai calciatori davanti a lui di un paio di metri scarsi.
Quel che sorprende di questo episodio è che Valeri lo abbia confermato dopo “on field review“: altro episodio (di parecchi, anzi troppi, visti in questo girone di andata) che certifica la necessità di affrontare il tema con grande attenzione nei prossimi venti giorni perché, in caso contrario, questi tocchi rischiano di essere un vero e proprio terno al lotto.

In pieno recupero, al 91esimo, la Sampdoria trova la rete del pareggio con Saponara che realizza una rete straordinaria superando Perin.
Dopo un minuto circa Maresca richiama nuovamente Valeri alla review per la posizione dello stesso Saponara che si impossessa del pallone rientrando dal fuorigioco.
Fuorigioco che dipende solo da un fatto: il tocco di Alex Sandro sul contrasto di Defrel è da considerarsi una giocata oppure una semplice deviazione?

Prima di tutto eliminiamo un frainteso molto comune: deviazione e giocata sono concetti completamente differenti dal “save“.
Alcuni hanno cercato un parallelismo tra questo episodio e la rete annullata ad Insigne contro la SPAL. Questo parallelismo non ha senso: nel caso di un tiro in porta, la deviazione di un difensore, per quanto volontaria, non sana MAI la posizione di fuorigioco. In questo caso non si tratta di un tiro in porta ma di un tocco che dobbiamo qualificare come deviazione (ininfluente ai fini della valutazione della posizione di partenza dell’attaccante) o come giocata (che avrebbe rimesso in gioco Saponara).
In questo caso siamo di fronte, senza alcun dubbio, ad una deviazione:

Sul passaggio di Perin, Defrel anticipa Alex Sandro che solo successivamente, con la gamba sinistra, colpisce il pallone in modo del tutto fortuito. Per tal motivo il tocco del difensore non rimette in gioco Saponara, per cui la posizione del giocatore della Sampdoria deve essere valutata nel momento in cui il pallone viene intercettato da Defrel.
E non ha alcuna importanza che Defrel volesse controllare o meno il pallone oppure fare qualsiasi altra azione: il fuorigioco deve essere valutato nel momento del passaggio, che sia volontario o meno. Nel momento del tocco di Defrel, Saponara è abbondantemente oltre il penultimo difendente.
Per fare un esempio al contrario: se Defrel avesse tentato di intervenire sul passaggio di Perin ad Alex Sandro senza riuscirci ed Alex Sandro avesse colpito male il pallone, allora saremmo stati di fronte ad una giocata concretizzatasi in un controllo sbagliato che avrebbe rimesso in gioco Saponara.
Così non è stato: il momento decisivo dell’azione è l’intervento di Defrel, determinando la semplice deviazione del difensore della Juventus.
Giusta anche la “on field review“: non si tratta di una semplice rilevazione geografica ma di una valutazione soggettiva perché è solo l’arbitro che deve determinare se si sia trattato di deviazione o di giocata.
La scelta è corretta.
Per quanto bellissimo, il gol di Saponara non poteva essere convalidato.

404 commenti
    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma che vita triste devi avere per spammare mille siti con le stesse cretinate?
      Non hai idea di quanta pena tu mi faccia.
      Cerca di crearti una vita, se vuoi posso aiutarti.

  1. Andrea
    Andrea dice:

    “Inatteso”. Allora, qualsiasi colpo di testa che si tramuta in goal su calcio d’angolo, dopo che la palla passa senza essere deviata attaverso un nugolo di giocatori, e’ un goal su pallone “inatteso”? Ne posso trovare a centinaia di goal su palloni “inattesi”. Quindi un attaccante riesce a coordinarsi su un pallone inatteso mentre un difensore no? Nel caso in questione, a me sembra che la traiettoria sia liscia e prevedibile (per un attaccante…) come una pennellata di Pinturicchio.

  2. Fabio
    Fabio dice:

    Ok la correzione di rotta, ma continuo a non comprendere come mai sul blog nessuno ti auguri…. BUON ANNO !!!! 😉

  3. Rocco
    Rocco dice:

    Buonasera Luca e buon anno!
    Una Sua considerazione su una mia riflessione su Mariani e La Penna. Mi sembra che il fischietto di Aprilia stia attraversando un periodo di appannamento ormai da qualche tempo. Non era forse meglio aspettare un altro anno per la sua nomina ad internazionale? O mancavano effettivamente alternative?
    Sperando di non fare la figura del menagramo, ho l’impressione che La Penna possa davvero togliersi molte soddisfazioni! Insieme alle convincenti competenze tecniche e disciplinari mostrate, mi sembra che abbia anche ottimi mezzi fisici. Concorda?
    La ringrazio per l’attenzione..

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Su Mariani sono d’accordo: il momento di appannamento è piuttosto evidente, non a caso è calato molto il livello delle sue designazioni. D’altro canto, nel corso dell’anno solare, ha ampiamente meritato la nomina internazionale e sarebbe stato eccessivamente penalizzante rimuoverlo dalla lista per qualche gara mal diretta tra novembre e dicembre. Ha bisogno anche lui di queste settimane di riposo per “ricaricare le batterie” ma ne verrà fuori: il ragazzo è serio, come mi viene riferito da più parti.
      Su La Penna non posso che essere d’accordo: non nego e non ho mai negato di avere “un debole” per lui a livello tecnico. E’ un primo anno, ha davanti ancora molta strada e qualche inciampo sarà fisiologico (non è “maniavantismo”, è semplicemente normale). E’ oggettivo, però, che le prestazioni sono state finora di ottimo livello, si è inserito benissimo nella nuova categoria (a differenza di Chiffi che sta facendo una gran fatica).
      Obiettivo 2021?

    • Rocco
      Rocco dice:

      Beh, se sarà davvero 2021, avremmo un enfant prodige! Ci sono precedenti illustri negli ultimi anni?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non ci sono precedenti (almeno io non ne ricordo a memoria: dovrei controllare) ma è anche vero che la CAN sta attraversando un periodo molto particolare (e sul quale dovremmo tornare nel futuro prossimo) e non vedo alternative se non cominciare a puntare sui giovani.
      Vedremo, la strada è lunga.

  4. Alex
    Alex dice:

    Voi dite sempre che se un giocatore che va in scivolata tocca la palla con un braccio larghissimo con cui si dà stabilità non è rigore perché il movimento è congruo. Se Can va a saltare di testa in avanti con un movimento congruo (e le braccia deve allargarle per forza così come chi va in scivolata deve per forza usare il braccio per equilibrarsi) “si assume il rischio di commettere rigore perché il braccio è largo”. Perdonatemi ma queste analisi fatte così non hanno senso, anche chi va il scivolata si assume un rischio, mica glielo prescrive il dottore di buttarsi per terra, eppure non sono mai rigori, mentre in questo caso è rigore. Mi dispiace ma non mi trovo assolutamente d’accordo con la sua analisi, per me quello di Can non è nemmeno vicino all’essere considerato rigore così come un braccio largo in scivolata non è punibile se utile a stabilizzare il calciatore. Ha mai visto qualcuno andare in scivolata con le braccia aderenti al corpo? Ha mai visto qualcuno staccare in avanti di testa con le braccia lungo il corpo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Che Can debba allargare per forza le braccia per saltare è una congettura che sto leggendo solo in questa circostanza: per quale motivo, dunque, nel restante 99% dei casi i calciatori non saltano in quel modo? Semplice, perché questa congettura non ha alcun senso, basta vedere una partita qualsiasi per vedere difensori saltare con le braccia in altra posizione. E c’è una bella differenza tra una scivolata ed un salto verticale, come si possono accomunare due gesti così differenti?

  5. Domenico
    Domenico dice:

    Dott. Luca, spero di condividere con lei una riflessione, almeno un parte, un tantino diversa. Prima che spuntasse il video della curva (non capisco perchè lei continui a chiamarlo fotogramma), ero convintissimo, da spettatore, che non si trattasse di rigore, soprattutto per la posizione del braccio che, tra i due assunti da lei riportati a sostegno della sua valutazione, mi sembrava quello più “solido”. Ma il video ci mostra almeno un paio di aspetti. Intanto la non scientificità della sua espressione: “braccio più vicino di così è impossibile” e poi il point of view dell’arbitro, che è perfettamente speculare, diagonalmente, a quello del tifoso autore della ripresa. Il video “apocrifo” ci mostra che Valeri ha avuto una visione chiara della “tridimensionalità” dell’episodio e, come lei spesso ci insegna, questo elemento crea una incolmabile distinzione tra la lettura “esterna” televisiva e quella reale. In altre parole: lo stesso Valeri, davanti alla revisione video, ha deciso alla fine di fidarsi di ciò che ha visto con i suoi occhi. Rimane la questione della “inevitabilità” del tocco su cui non entro nel merito. Può essere che sia come dice lei, in ogni caso, si tratta a mio avviso di una valutazione affetta da un certo grado di soggettività che, alla fine della fiera, ci consegna, nella peggiore delle ipotesi, un errore meno “madornale” di quel che si pensava inizialmente. Grazie per l’attenzione. P.s. mi perdoni se nella precedente ho sbagliato il suo nome.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Chiamo fotogramma il fotogramma che è stato condiviso migliaia di volte e che non ha alcun senso per comprendere la dinamica dell’episodio. Sul braccio vicino al corpo ho già scritto che si tratta di un’affermazione “caduta” (ma, per onestà intellettuale, avresti dovuto scrivere che nessuno conosceva quel video, a meno che tu non abbia qualità divinatorie e, in quel caso, ti chiedo di volermi favorire i numeri del lotto…). Sulla lettura dell’episodio hai ragione ma torniamo al punto precedente: chi poteva saperlo “dall’esterno”? Nessuno, troppo facile criticare questo punto: ho scritto prima e non leggo il futuro (purtroppo).
      Sulla soggettività concordo, episodio borderline sul quale, in ogni caso, continuo ad avere la mia idea, sebbene rispettando visioni differenti.
      Ultima precisazione: mai scritto che si sia trattato di “errore madornale”.

      Grazie a te per il tempo dedicato.

    • domenico
      domenico dice:

      Precisazioni doverose : mi rendo conto che la mia riflessione è risultata essere un tantino fuori tempo in quanto è stata
      inviata il giorno prima che lei postasse le sue precisazioni (come vede, purtroppo, non ho alcun potere divinatorio :-)). Inoltre mi perdoni se ho erroneamente virgolettato la parola madornale facendola passare per una sua frase. Piuttosto volevo evidenziare come, in seguito al nuovo materiale visivo, l’episodio avesse assunto maggior complessità valutativa. Come da lei successivamente confermato. Grazie ancora

  6. Giovanni
    Giovanni dice:

    Ciao Luca,
    ho scoperto il tuo blog dal sito dei tifosi della mia squadra (Atalanta). Ti voglio ringraziare pubblicamente per aver condiviso la tua autorevole opinione in maniera chiara e illuminante, tutt’altro di quanto avvenga con le altre fonti pubbliche un po’ troppo coincidenti con chiacchere e polemiche.
    Augurissimi per il 2019, Giovanni

  7. Nicola Ferla
    Nicola Ferla dice:

    Ciao Luca, Ti faccio solo un agurio di buon anno e nuovamente i complimenti per il tuo blog, anche se non sempre mi hai convinto un po’ come tu non sempre sei convinto del lavoro dei tuoi colleghi… è una battuta non ti arrabbiare mi raccomando… comunque aprezzo moltissimo il tuo lavoro e lo uso sempre per cercare di capire meglio gli episodi… non sempre ma, quasi sempre ti do ragione!!

  8. Piergiuseppe
    Piergiuseppe dice:

    Gentile Marelli buongiorno,

    provo a non annoiarla, non le chiedo nulla su Juve-Samp 🙂
    A proposito di Udinese-Cagliari sono abbastanza meravigliato dal fatto che il VAR non abbia richiamato l’arbitro sul tuffo di Pussetto in occasione dell’espulsione di Ceppitelli, mentre è plausibile secondo lei che l’arbitro non abbia concesso il vantaggio perché nella caduta Pussetto tocca il pallone con le mani volontariamente nel tentativo di fermarlo e poi gli sfugge?

  9. Alberto
    Alberto dice:

    1. Emre Can non può dire che non fosse disturbato nella visuale. Davanti a lui salta il giocatore della Sampdoria e sfiora il pallone con i capelli.
    2. https://twitter.com/Super3mp/status/1079418231528570881 Guardi questo video, e noterà come cambia completamente la prospettiva. Qui si vede che il braccio non è attaccato al corpo, ma proprio per niente. E’ almeno a 45°.
    Io da ex calciatore, non fischierei nessuno dei due comunque. Ma dire che Emre Can può saltare in modo diverso da quello è assurdo.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Praet non è davanti ad Emre Can, basta vedere le immagini (scegli tu quali). Può darsi che non possa saltare in modo diverso ma si assume il rischio di toccare il pallone col braccio.
      Su Ferrari ho già precisato.

  10. Ciro Romano
    Ciro Romano dice:

    Buongiorno,
    vorrei un chiarimento sull’infrazione del fuorigioco cosi come si è cerificato nel caso del gol di Saponara.
    Dal regolamento ( forse ho inteso male) leggo:
    “Un calciatore in posizione di fuorigioco che riceve il pallone da un avversario, il
    quale lo gioca intenzionalmente (ad eccezione di un salvataggio intenzionale di un
    qualsiasi avversario), non è considerato aver tratto vantaggio.”
    Il giocatore della Juve non voleva giocare intenzionalmente il pallone e gli è stato impedito dal contrasto con l’avversario? Qual’è il riferimento normativo al riguardo? Non le sembra che in una cosa del genere ci sia troppa discrezionalità? NOn sarebbe utile semplificare la norma?
    Grazie

  11. Domenico
    Domenico dice:

    Spero di condividere con lei una riflessione, almeno un parte, un tantino diversa. Prima che spuntasse il video della curva (non capisco perchè lei continui a chiamarlo fotogramma), ero convintissimo, da spettatore, che non si trattasse di rigore, soprattutto per la posizione del braccio che, tra i due assunti da lei riportati a sostegno della sua valutazione, mi sembrava quello più “solido”. Ma il video ci mostra almeno un paio di aspetti. Intanto la non scientificità della sua espressione: “braccio più vicino di così è impossibile” e poi il point of view dell’arbitro, che è perfettamente speculare, diagonalmente, a quello del tifoso autore della ripresa. Il video “apocrifo” ci mostra che Valeri ha avuto una visione chiara della “tridimensionalità” dell’episodio e, come lei spesso ci insegna, questo elemento crea una incolmabile distinzione tra la lettura “esterna” televisiva e quella reale. In altre parole: lo stesso Valeri, davanti alla revisione video, ha deciso alla fine di fidarsi di ciò che ha visto con i suoi occhi. Rimane la questione della “inevitabilità” del tocco su cui non entro nel merito. Può essere che sia come dice lei, in ogni caso, si tratta a mio avviso di una valutazione affetta da un certo grado di soggettività che, alla fine della fiera, ci consegna, nella peggiore delle ipotesi, un errore meno “madornale” di quel che si pensava inizialmente. Grazie per l’attenzione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vero, dopo la visione del video è molto più comprensibile la lettura dell’episodio da parte di Valeri.
      Ma, per quanto mi riguarda, continua ad essere un rigore da non fischiare ma l’errore è molto meno grave di quanto apparisse inizialmente.

  12. Francesco Risolo
    Francesco Risolo dice:

    Dopo le nuove immagini con il fermo immagine conseguente viene meno la tesi del braccio attaccato al corpo…anzi abbondante staccato, colpa delle immagini schiacciate che avevamo a disposizione. Tolta la prima causa la seconda diventa veramente da non considerare perché ha avuto tutto il tempo di valutare la traiettoria. Valeri quindi aveva visto con la giusta prospettiva il fallo, ecco perché sembra aver sorpreso anche lei della decisione confermata, proprio perché aveva nella sua mente la visione di quello che aveva visto oltre alle immagini che il var gli proponeva. Ottimo Valeri quindi che ha usato un metro uniforme. Anche i giudici in presenza di nuove prove cambiano le sentenze? Cordiali saluti.
    Francesco

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Dopo aver visionato le nuove immagini l’impressione rimane esattamente la medesima: pallone del tutto inatteso che arriva nei pressi di Ferrari dopo essere stato mancato dai calciatori davanti a lui, tentativo di evitare in ogni modo il contatto col pallone stesso.
      E’ francamente imbarazzante dover constatare la scarsa capacità di rendersi conto che il video apparso in rete non serve ad altro che a confermare quanto ho espresso senza avere quell’immagine a disposizione.
      Altro discorso meriterebbe il fermo immagine proposto e condiviso migliaia di volte da persone che, con grande coerenza, sostenevano che i fermo immagine non sono determinanti per giudicare un episodio…

    • luca
      luca dice:

      Mi scusi, però, che il video apparso in rete serva a confermare il fatto che NON sia rigore mi pare una grossa forzatura. Sembra rigore grosso come una casa sia nel video che nel fermo immagine. Il braccio non è certo aderente al corpo. La palla è inaspettata per il doriano quanto per Can prima. Possiamo discutere il fatto che il video ha una prospettiva diversa, che sia un fake, ma non che confermi il NON rigore.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il rigore rimane un errore ma non nego che cada il concetto di “braccio aderente al corpo”. Il paragone con l’episodio di Emre Can è del tutto fuori luogo.

  13. marco lombardo
    marco lombardo dice:

    Buonasera Luca. Mi saprebbe spiegare il motivo dell’ammonizione di Ferrari in Juventus-Sampdoria? Grazie per l’attenzione

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un errore: Valeri ha ritenuto che Ferrari, tentando di rimettere il pallone in area, abbia colpito imprudentemente l’avversario in rovesciata. In realtà Ferrari ha interrotto il movimento una volta resosi conto di non poter più colpire il pallone.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sei nel posto sbagliato.
      Credo che non avrai difficoltà a trovare un bar nelle tue vicinanze per andare a condividere cretinate del genere davanti ad un buon bianco della casa.

    • Giusy
      Giusy dice:

      Era evidentemente una provocazione, che però cercava un chiarimento sul concetto. “Non vuole toccare la palla, ma lo fa, quindi è rigore”, diceva su Emre Can. Su Ferrari, l’involontarietà diventa invece il motivo per cui il rigore non andava fischiato. Probabilmente ho semplificato troppo, non sono un arbitro, era un chiarimento quello che cercavo, e sono stata sarcastica sì, ma la speranza era quella di avere una risposta. Forse l’ha data altrove, ma non ho letto tutto, e capisco che a lei può scocciare ripetere le cose più volte. È chiaro che non ho la sua competenza, ma lei capisce che su certi episodi certo “giornalismo” ci costruisce i complotti (usando spesso il suo blog come “prova”): è questo il motivo per cui noi juventini siamo così “sensibili”. Era stato categorico nel dire che quello non era rigore, come fosse la cosa più limpida del mondo (da qui l’idea – forzata – del ‘regalo’ sventagliata dagli antijuventini), invece come poi ha visto non era così limpido. C’è stato un errore? Ok, ce ne son tanti perché gli arbitri sono umani, ma visto il clima dovremmo tutti cercare di evitare di dare argomenti a chi, sui presunti regali alla Juve, ci sguazza e crea malumori. Le chiedo scusa se il mio sarcasmo (come spiegato non fine a se stesso) le ha dato fastidio. Capisco quanto difficile possa essere il lavoro di un arbitro, dentro e fuori dal campo. Buon lavoro e buon anno.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      So bene che spesso il blog viene “strumentalizzato” ma non posso farci nulla: è un sito pubblico, mi infastidisce solo nel momento in cui vengono citati gli episodi che fan comodo (esempio: un sito su Lazio-Torino ha stranamente dimenticato un episodio…).
      Sul rigore ribadisco il concetto: è caduta l’ipotesi “braccio attaccato al corpo” ma continuo a sostenere che si sia trattato di un rigore da non assegnare.
      Che poi gli arbitri siano esseri umani, lo ripeto in ogni circostanza ma, evidentemente, le polemiche si costruiscono anche su episodi che si riescono a vedere solo da inquadrature particolari.
      Un po’ come chi attacca a testa bassa il giorno dopo, quando saltano fuori nuovi video…
      Il sarcasmo va utilizzato quando le circostanze lo permettono, è uno strumento che utilizzo anche io spesso.

  14. Maurizio B.
    Maurizio B. dice:

    Gentilissimo dott. Marelli, questa mia per esprimerLe l’ammirazione che nutro nei suoi confronti in quanto La ritengo persona molto corretta e preparata, che sa analizzare e giudicare molto bene le varie azioni oggetto della discussione. Anche io ero convintissimo del non rigore fino a quando uno dei suoi interlocutori non ha postato quel link di youtube. La mia “deformazione” professionale (lavoro nel campo videoriprese e montaggio da oltre 30 anni) non mi ha spinto a caricare quel video amatoriale ripreso da dietro la porta nel mio sistema di montaggio. Dopo averlo rallentato al 25% e ingrandito al 300% (seppure un po sgranato) posso senza ombra di dubbio affermare quanto segue: il pallone tocca appena sotto il gomito destro del giocatore ed il braccio è distante dal corpo di circa 30/35 cm (avanzando fotogramma per fotogramma il pallone non si muove per 3 fotogrammi, questo è il tempo di impatto del pallone con il braccio e poi cambia direzione: L’arbitro è a circa 7/8 metri dall’azione con visuale completamente aperta; quasi perfettamente perpendicolare con il giocatore e la telecamera che riprende. Non potendo pubblicare il video sono disponibilissimo ad inviarlo a Lei qualora voglia visionarlo. Le porgo distinti saluti ed i migliori auguri di buon anno (P.S.: Non sono tifoso di nessuna squadra, sono solo un tifoso del bel calcio)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’ho già visionato più volte (non mi arrocco nelle mia posizione come tanti DIVERSAMENTE INTELLIGENTI hanno scritto nei commenti, costringendomi a cancellare oltre 120 post che contenevano ogni tipo di insulto) e rimango della mia idea: pallone inatteso, Ferrari tenta in ogni modo di togliere il braccio per evitare il contatto.
      Ammetto senza problemi che il braccio non fosse così aderente al corpo come da prima impressione ma, nella sostanza, non cambia un granché.

  15. Marco
    Marco dice:

    Ciao Luca.
    Innanzitutto, complimenti per l’impegno oneroso nell’analisi dettagliata di tutte le partite e per le risposte ai tanti quesiti/osservazioni/obiezioni che nascono in questo blog e che personalmente frequento ormai da un po’ di tempo.
    Faccio un discorso generale agganciandomi al titolo del blog e mi scuso se sarò un po’ lungo.
    “Che caos! Sui tocchi di mano bisogna resettare tutto…” – non posso essere più in sintonia con il titolo.
    Credo che stiamo arrivando al dunque sul discorso VAR e la sua applicazione.
    Per quanto mi riguarda ogni errore evitato è un valore da preservare, un passo in avanti.
    Si vede però che non si riesce a trovare un punto di equilibrio.
    Invocare un maggiore utilizzo del VAR implica per natura “aprirlo” anche a situazioni non esclusivamente oggettive tra le quali il fallo di mano è il re indiscusso e ne abbiamo dimostrazioni quotidiane.
    Tu stesso che sei un arbitro nelle tue analisi hai alcune volte giudicato episodi diversamente dai tuoi (ex) colleghi che pure hanno avuto a disposizione le stesse immagini degli episodi (mi riferisco ai casi in cui l’arbitro ha analizzato il VAR).
    La domanda per me è questa: cosa si vuole ottenere davvero con il VAR?
    1. Uno strumento infallibile e indiscutibile: ammesso che questo sia mai possibile nel mondo del calcio, allora per me va limitato alle sole situazioni che la tecnologia permette oggettivamente di valutare.
    2. Uno strumento infallibile e indiscutibile in alcune situazioni ma anche un supporto alla direzione di gara nella valutazione di episodi dubbi accettando il fatto che la decisione rimane comunque soggettiva e non pienamente condivisibile?
    Io non avrei dubbi e ovviamente sceglierei la seconda ma quest’ultima porta con sé un problema irrisolto ovvero l’accettazione delle decisioni che soggettivamente vengono prese da chi è chiamato a prenderle.
    Questo banale ed elementare passaggio è quello che manca ma fa tutta la differenza del mondo e fa sì che ogni domenica si assista a spettacoli e dichiarazioni imbarazzanti.
    Forse far spiegare ai direttori di gara la valutazione delle decisioni analizzate al VAR potrebbe aiutare? La competenza di solito aiuta la comprensione fermo restando che stiamo parlando ci calcio e in assenza di un salto in avanti di mentalità il problema rischia di rimanere irrisolto.
    Saluti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono d’accordo con te, anche io preferisco la seconda ma non mi illudo sulla capacità di accettare le decisioni.
      Personalmente, per esempio, accetto qualsiasi decisione, anche gli errori perché so che possono accadere.
      Le conferenze stampa degli arbitri non le ritengo così importanti, soprattutto perché non potrebbero essere previste prima della decisione del giudice sportivo per ovvi motivi.
      Non so, sulla questione degli arbitri a confronto con mass media sono sempre molto dubbioso: forse si potrebbe cominciare sperimentando interviste con un solo giornalista e con domande limitate ad alcuni argomenti specifici. SI potrebbe tentare ma il rischio è che ogni mezza frase possa essere estrapolata dal contesto per creare polemiche.

    • Claudio
      Claudio dice:

      Gentilissimo Luca,
      vorrei solo sapere se la mia opinione è insensata: io penso che per facilitare il compito dei Direttori di gara sia necessario semplificare il regolamento (es. falli di mano, fuorigioco, ma ne vorrei parlare in un altro post) piuttosto che servirsi delle tecnologie come il VAR. Un regolamento semplificato permetterebbe a tutti,e non solo agli iniziati, di capire quello che è successo in campo, mentre il VAR a mio avviso è la fine del calcio attuale. Com’è ovvio la tecnologia potrà essere usata solo nei campionati maggiori e ne saranno per sempre esclusi quelli dilettanti e giovanili.Con il risultato che questi rimarrebbero sport mentre il calcio professionistico si trasformerebbe in uno spettacolo difficile da interpretare, con colpi di scena pause, decisioni modificate o no ma comunque teatralità e “colore” come il wrestling. Senza contare che polemiche e violenza resterebbero-Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La tecnologia è ormai presente in tutti gli sport, sarebbe anacronistico che lo sport più praticato al mondo se ne privi dopo averne saggiato le qualità positive.
      Indietro non si torna ma è senz’altro necessario una migliore definizione dei limiti di utilizzo.

    • Roberto
      Roberto dice:

      no guardi, a Fantàsia forse sì, ma in Italia non siamo assolutamente pronti per consegnare gli arbitri in mano ai mass media. Per carità! Va benissimo così com’è (con molto dispiacere)

    • Marco
      Marco dice:

      Le conferenze stampa non le ritengo utili nemmeno io e manco ci avevo pensato.
      Io intendevo spiegare la decisione in diretta come fanno gli arbitri ad esempio in NFL… e ci sarà un motivo se lo fanno, non credo sia un vezzo.
      Anticipo obiezione: sono professionisti, quindi va da sé che
      ovviamente ci dovrebbe essere un percorso anche formativo e non banale per gli arbitri.
      Poi è chiaro che se in Italia non siamo pronti a nulla ogni ragionamento è inutile… mi immagino pure io l’arbitro che accende il microfono e non riesce nemmeno a farsi sentire perché gli insulti sono già partiti ancor prima.
      Però a me proprio benissimo com’è non va…
      Auguri di buon anno!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ah, scusami, avevo mal inteso.
      Credo che sia abbastanza semplice ipotizzare che ci arriveremo, è la naturale evoluzione della tecnologia. Ci vorrà un po’ di tempo ma credo che faremo in tempo a vedere anche questo.
      Ecco, hai centrato il problema: è esattamente quel che mi preoccupa se tale strada fosse imboccata. Negli USA gli spettatori ascoltano in religioso silenzio, in Italia che accadrebbe?

    • Alberto
      Alberto dice:

      Se mi è consentito dirlo, questo è un ottimo intervento.
      L’opzione 1, tuttavia, comporta anch’essa che le decisioni arbitrali nei casi non oggettivi siano accettate anche se non le si condivide. E qui casca l’asino, perché è necessaria una maturità che purtroppo non tutti hanno (rectius, che solo pochi hanno, siano essi addetti ai lavori, giornalisti o tifosi).
      La seconda necessita di un protocollo non interpretabile, che di interpretabilitá ce n’è già in abbondanza nelle regole.
      Quindi per me – senza protocollo rigido e preciso – meglio la 1.
      Auguri

    • Alberto Fantoni
      Alberto Fantoni dice:

      fantastico intervento, complimenti all’autore!
      da parte mia sono per l’ipotesi 1, l’ho scritto tempo fa in un articolato commento a Luca Marelli qui sul blog e continuo a pensare che la tecnologia vada applicata in senso ON/OFF, in quanto il problema grossissimo dell’arbitraggio è la discrezionalità, e qui entra in gioco anche il “metro” arbitrale, che in teoria dovrebbe essere coerente per tutta la partita, in questo Orsato è (o forse era perchè dopo le assurde polemiche di Inter-Juve mi pare quasi depotenziato) il numero uno, e in questo per esempio arbitraggi come quello di Banti in Atalanta-Juve non sono per nulla buoni dal mio punto di vista, proprio perchè il metro cambia continuamente e i giocatori non riescono ad adattarsi.
      Ma non usciamo dal seminato: il concetto è che il nostro calcio non è assolutamente pronto ad accettare la discrezionailtà arbitrale, e non lo sarà mai, basta sentire i riferimenti al “contesto sociale” o al fatto che l’arbitro deve capire “lo stato d’animo del calcatore” e altre amenità del genere.
      Ecco perchè ritengo che il VAR debba essere usato solo per le situazioni inequivocabili e magari per gli errori davvero macroscopici, quelli del tutto sfuggiti all’arbitro o dove l’arbitro per primo si rende conto di non aver visto bene e chiede un aiuto (caso comunque del tutto episodico credo). Basti vedere che, come l’anno scorso per il fallo di Pjanic a centrocampo in Inter-Juve, tantissimi vorrebbero “piegare” il VAR alle proprie intepretazioni, facendolo arrivare là dove il protocollo non lo prevede, ma sappiamo anche bene quanto sia difficile scrivere un protocollo chiaro e perentorio se deve disciplinare una materia tanto discrezionale come il regolamento, e infatti quest’anno le polemiche continuano ad aumentare e siamo tornati ai livelli esplosivi (e forse anche oltre) di prima del VAR: e allora a che serve continuare a spezzettare la partita per i silent check (vedi Juve-Samp), a cosa serve non permettere ai tifosi allo stadio di capire cosa si stia riguardando, a cosa serve togliere l’emozione dell’esultanza sul gol perchè per altri 2 minuti non sei certo che venga assegnato, almeno fin quando non riparte il gioco da centrocampo?
      Se tutta questa parte emotiva dev’essere tolta o comunque annacquata vorrei che fosse perchè almeno tutti poi accettano il risultato senza fiatare, se invece le polemiche fioriscono tanto quanto prima meglio resettare davvero tutto e portare il VAR (come l’occhio di falco) alla situazione di ON/OFF e chiuderla lì.
      Approfitto dell’occasione per gli auguri di buon anno all’autore del blog e a tutti i lettori

  16. Giulio
    Giulio dice:

    Buonasera Luca, complimenti come al solito.
    Ho visto solo la partita della Juventus, per cui posso parlare solo di quella.
    Ero già perplesso sul primo rigore dato alla Samp, si figuri sul secondo…
    L’unica cosa che penso possa aver tratto in inganno Valeri sul secondo rigore sia stato il braccio del difensore che va ad aumentare il volume del difendente. C’è questa immagine http://www.tuttosport.com/foto/calcio/serie-a/2018/12/29-51565344/juventus-sampdoria_il_fallo_di_mano_di_ferrari/#slide-4 che rende bene l’idea di quello che intendo.
    Noto invece che il Var è stato perfetto in tutte e tre le occasioni. E che da questo bisogna ripartire, facendo chiarezza sul fallo di mano.
    Ma a parte questo, mi premeva sopratutto farle gli auguri di buon anno!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ esattamente il contrario, al limite: Ferrari, dopo aver visto il pallone spuntare all’improvviso dietro alla coppia di calciatori di fronte a lui, tenta in ogni modo di toglierlo per diminuire il cosiddetto volume corporeo.
      Sul VAR Maresca concordo: tre review consigliate, tutte impeccabili.

    • Giulio
      Giulio dice:

      Si, concordo con lei che è un rigore inesistente. La mia era solo una considerazione su cosa possa aver visto Valeri, perchè è stato “troppo” deciso nel fischiare ed era in ottima posizione.
      Ancora auguri di una buona fine e di un buon 2019.

    • Gianni Valle
      Gianni Valle dice:

      …”tenta in ogni modo di toglierlo”… ma non ci riesce
      https://www.youtube.com/watch?v=TZiDEck34ds ; il video è alquanto esplicito e, con 180° di differenza (dunque, “in asse”) è nella stessa linea prospettiva di Valeri.
      Ora, la “non volontarietà” per Emre Can non conta… e si può convenire. Ma la “volontarietà” funziona nei due sensi: Ferrari NON voleva toccare, ma non ci è riuscito… O qualcosa mi sfugge?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non si possono paragonare i due episodi, sono totalmente differenti: il pallone deviato da Emre Can non viene mai coperto da nessuno (nemmeno da Praet che non salta davanti a lui ma di fianco), quello di Ferrari viene coperto dai calciatori davanti a lui.

  17. Walter D'Ascoli
    Walter D'Ascoli dice:

    Egregio Avvocato , con grande educazione ed umiltà , le chiedo : ma la percezione in diretta sul rettangolo verde non ha più alcuna valenza in questo mondo estremamente tecnologizzato ? Se i giocatori della Samp non reclamano nulla e Valeri non riscontra , mentre sull’altro rigore tutti i calciatori bianconeri protestano e l’arbitro indica immediatamente il dischetto … tutto ciò non può rappresentare una chiave di lettura ? Vedo che lei giudica inattendibile il filmato girato dalla curva bianconera ed addirittura lo utilizza per suffragare le sue convinzioni … ma non crede , allora , che anche Benatia a Milano dia l’impressione di voler tirare indietro il braccio ( contatto molto più ravvicinato col tocco di Higuain rispetto al pallone intercettato da Ferrari ) . Mi consente una battuta di fine anno ? Leggevo di una sua querela per la questione della Jeep … a giudicare dalle sue ultime valutazioni sulle partite della Juve , devo dedurre che non le sia piaciuta molto 🙂 … Scherzi a parte , la ringrazio ed ammiro il suo coraggio , la sua disponibilità e la sua pazienza . Cordiali saluti e buon anno

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se si dovesse basare un giudizio sulla base delle proteste, hai idea di cosa diverrebbe il terreno di gioco? Diventerebbe un mercato ove vince e si fa ascoltare chi urla più forte.
      Sul resto preferisco non rispondere: sono episodi talmente differenti che faccio fatica a trovare un filo logico che li possa anche solo fantasiosamente unire.

      La Jeep è una vettura interessante ma non ho i soldi per comprarla. Magari me la regalassero…

    • Walter D'Ascoli
      Walter D'Ascoli dice:

      Naturalmente non mi riferivo solo alle proteste ma soprattutto all’istinto arbitrale . Poi , fantasia a parte , parlavo della percezione di tentativo di allontanare il braccio ( cosa che lei sottolinea per Ferrari ) … mi era sembrata palese in entrambi gli episodi , seppur assolutamente diversi. Una curiosità , non ricordo … lei ha mai arbitrato la mia magica Salernitana ?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma dove vedi il tentativo di togliere il braccio di Emre Can? Il braccio rimane lì e colpisce il pallone col braccio completamente aperto.
      Capisco la differenza di idee ma perlomeno evitiamo di inventare dinamiche che non esistono.

    • Walter D'Ascoli
      Walter D'Ascoli dice:

      Mi rendo conto che i fumi dell’alcool mi abbiano reso incapace di esporre con chiarezza … mi riferivo alla sua affermazione circa la volontà di Ferrari di allontanare il braccio … ho evidenziato , secondo il mio modesto parere , una similitudine di QUESTO PARTICOLARE ( e solo questo ) col movimento di Benatia a Milano ( anche in quell’occasione ho avuto l’impressione di un movimento istintivo finalizzato a togliere il braccio per evitare il contatto ) . Non mi sono assolutamente permesso di accomunare Ferrari ad Emre Can

    • Francesco
      Francesco dice:

      Buon anno innanzitutto. Anche io ero sorpreso della decisione di Valeri. Non più dopo la chiara immagine visionata dalla curva che da l’esatta percezione di ciò che veramente ha visto l’arbitro. Quindi due rigori da fischiare oppure nessuno dei due. Mi sembra più che logico.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma anche no.
      Ognuno si costruisca la propria idea, ci mancherebbe.
      Il nuovo video conferma quel che ho scritto: pallone inatteso che Ferrari vede all’ultimo momento e che cerca di evitare in ogni modo muovendo il braccio verso il corpo.

  18. Ilario
    Ilario dice:

    Ciao Luca,
    Una domanda;
    Come mai Massa già arbitra la Champions mentre Guida non è riuscito a sfondare a livello internazionale.
    Ho sempre pensato che fossero due arbitri simili, sia per caratteristiche atletiche/tecniche/comportamentali, sia per il percorso di crescita analogo e parallelo che hanno avuto alla CAN.
    Quali sono secondo te le caratteristiche arbitrali cha hanno mandato Massa più avanti in campo internazionale?
    Grazie un saluto,
    Ilario

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Massa è un arbitro di talento che ogni tanto cade in errori clamorosi.
      Guida è un arbitro più costruito (e costruito bene, onore alla sua sezione) ma senza picchi di talento che possano “impressionare” gli osservatori internazionali.
      In ogni caso non pensare che sia un arbitro perso: non escludo affatto che, l’anno prossimo, Rosetti lo possa testare anche in Champions’ se dovesse arbitrare come quest’anno.

  19. Andrea
    Andrea dice:

    Ciao, Luca. Concordo con te riguardo la moviola di Juve-Samp. Dato che non ne parla nessuno o quasi…sul 1-1, poco prima della traversa colpita da CR7, c’è un inserimento di Matuidi a centro area che colpisce di testa su cross dalla sinistra e la palla viene deviata in corner dalla mano di Colley. Episodio, data la velocità dell’azione, difficilissimo da vedere (pure io l’ho visto solo col repaly)…ma non doveva intervenire il VAR? Mi sembra ci sia stato silent-check…ma secondo me era doverosa la on field review. Di sicuro il tocco di Colley è involontario…ma senza quel tocco di mano la palla sarebbe andata verso la porta.

    • Cesare
      Cesare dice:

      Ciao, Luca. Auguri! Sei riuscito a trovare l’episodio in questione? Perché come per Andrea pure per me era un rigore netto e trovo strano che nessuno ne abbia parlato e che nessuno lo abbia mostrato. Dei 3 tocchi di mano in area era probabilmente il rigore più netto!

  20. Luigo C.
    Luigo C. dice:

    Mi sembra che alla luce delle immagini e video che stanno circolando in rete si possa dire con certezza che il rigore su Ferrari andasse assegnato. Il cardine su cui si basa la tesi degli “antirigoristi” (tra cui lei) cioè il braccio attaccato sia stato smontato clamorosamente. Il braccio largo è evidente e viene visto subito dalla curva, da Chiellini, Dybala, Rugani e soprattutto dall’arbitro. Il fatto che Ferrari non accenni alla minima protesta ma stia con espressione sconsolata per tutto il tempo aggiunge una conferma a ciò. Dott. Marelli, io penso che lei debba cambiare la sua opione su questo episodio. Non c’è nessun problema a fare ciò.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il video dimostra esattamente il contrario ed ho ringraziato chi me lo ha proposto. Pallone inatteso, come scritto, Ferrari non fa nulla per colpirlo ma, al contrario, cerca di evitarlo per quanto possibile.

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Buongiorno Luca, siccome il regolamento prevede che il VAR debba “intervenire su chiari ed evidenti errori”, gli addetti VAR avrebbero potuto non segnalare nulla a Valeri visto che in tempo reale nessuno (tantomeno l’arbitro) si era accorto del fuorigioco e, viste le immagini, era palese che non si trattava di suo errore lampante? L’ammonizione per Saponara verrà anch’essa annullata? La ringrazio anticipatamente per la risposta. Auguri di Buon Anno.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      State esagerando, però: il VAR è nato anche per questi episodi. Il fuorigioco di un metro DEVE essere rilevato e non c’entra nulla che in campo abbiano valutato diversamente altrimenti il VAR non dovrebbe MAI intervenire.
      L’ammonizione rimane perché è un comportamento antisportivo.

    • A Brusa
      A Brusa dice:

      Eppure in questo articolo è detto che il fatto di volontario o no non conta più. Allora l’intenzione non è importante; il braccio era lontano dal corpo e a deviato il pallone.

  21. pier
    pier dice:

    Buongiorno gentile Marelli.
    Grazie per questa bella rubrica e per la sua disponibilità al contraddittorio.
    A me pare che aderendo alla tesi secondo cui quello di Emre Can fosse rigore, lei assecondi una deriva interpretativa che finisce per snaturare un principio del gioco come quello della congruità tra tipo di fallo e tipo di sanzione. Avevo pensato la stessa cosa in occasione del rigore concesso (sempre col Var) in Milan-Parma, per fallo di mano di Bastoni, pure da lei giudicato “netto”.
    Cerco di spiegarmi. Il calcio di rigore è la “massima punizione” per le infrazioni commesse in area e, in uno sport a basso punteggio come il calcio, è spesso decisiva per il risultato finale. Ergo, dovrebbe conseguire a comportamenti egualmente “gravi”.
    Nei due casi di cui sopra, Emre Can e Bastoni non danneggiano l’avversario, né traggono alcun vantaggio dalla loro condotta, aumentando il volume del corpo: entrambi saltano, con posture congrue rispetto alla dinamica di gioco; entrambi sono parzialmente coperti dalla presenza di un attaccante che manca il pallone davanti a loro; in ambedue le situazioni la palla finisce per incocciare sul loro braccio senza che questo si sposti per cercarlo.
    Lei spiega che è sufficiente la “colpa” per giustificare la concessione del rigore… ma la colpa presuppone pur sempre una negligenza od un’imperizia… e io proprio non riesco a ravvederla in quelle due azioni.
    Per avallare la sua teoria, afferma che Praet, impegnato nella stessa azione, “salta con le braccia basse”, a differenza di Can che alza il gomito. Ma ciò non è vero. Se lei riguarda al ralenti l’episodio, nota che anche Praet, una frazione di secondo prima, ha le braccia larghe in modo non dissimile da Can e poi le abbassa “naturalmente” in fase di discesa verso terra. Can, che gli sta dietro, ha solo la sfortuna che la palla arrivi nella sua zona un istante dopo e viene colpito. Non “colpisce”, ma “viene colpito”. Un po’ come accadde a Bastoni. Proprio non riesco a scorgere nemmeno la “colpa”, qui.
    E, a proposito della punibilità della sola colpa per i falli di mano, rilevo che applicare la medesima massima sanzione che seguirebbe ad un fallo “volontario” in area (ossia il rigore), mi sembra decisamente poco equanime. Piuttosto, si conceda una punizione a due.
    La saluto cordialmente e le auguro buone Feste.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non è una deriva: sono le linee interpretative attuali.
      E se proprio vuoi saperlo mi piacciono il giusto, cioè pochino…
      Ma queste sono e queste dobbiamo “applicare”.

      Sulla punizione a due per falli di mano: NO. Snaturerebbe del tutto la filosofia del gioco.

    • Antonello Raimondo
      Antonello Raimondo dice:

      Buon giorno Luca ti leggo sempre con immenso piacere per il garbo, la competenza è la precisione con la quale provi a spiegare i vari episodi. Su Emre Can c’è qualcosa che non mi torna. 1. Ferrari ha il braccio largo ma tu dici viene colpito dal pallone. Ferrari è fermo piedi piantati per terra non contrasta nessuno e nemmeno tenta una giocata aerea, quelle che di solito sono la base per un corpo che si scompone nello sviluppo del gesto. Emre Can ha una postura più larga ma lui è in azione. E c’è una bella differenza tra tentare un intervento e stare fermo. Che ne pensi? 2. Hai scritto che non vero che per saltare serve avere braccia protese. E hai citato l’avversario di Can che gli è accanto. Be Luca, il fatto che un giocatore salti in un modo non è la prova che per ottenere il massimo sforzo si debba fare così. Potrei farti vedere migliaia di foto in cui i migliori specialisti nel gioco aereo usano le braccia anche per prevenire un possibile contatto. Anche chi calcia ha braccia aperte. Rigori e punizioni. Perché gli equilibri impongono questo. Poi si possono battere anche con le braccia incollate ma resta che la miglior postura sia quella di braccia che danno equilibrio al gesto. 3. Emre Can non allarga in modo classico le braccia per evitare un cross. La palla gli cade dall’alto infatti. E non credo si possa dire che sia il suo braccio ad andare verso il pallone, che credo sia uno dei criteri di valutazione. Un pallone che tra l’altro sbatte sulla parte superiore del braccio. E qualcuno dopo un Juve Cagliari azzardò addirittura si trattasse di spalla su un fallo in cui il pallone cadde nello stesso punto di Can ma con mille aggravanti determinate dalla postura e dalla posizione credo di Barella. Tu quel tocco lo ricordi,? Per te era rigore? Era un rigore chiaro? Non credo visto che qualcuno quel giorno decise di soprassedere. 4. Ti ringrazio per l’attenzione e ti auguro buon anno. Complimenti a cura per la qualità del tuo lavoro. Continuerò a leggerti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Esatto, hai centrato il punto: Emre Can non è passivo perché tenta di deviare il pallone (sbagliando il tempo), Ferrari no perché non si aspetta il pallone (e cerca di fare di tutto per evitarlo). Sul concetto di “non poter saltare in altro modo” non capisco: vediamo centinaia di colpi di testa dei difensori e (quasi) mai con le braccia in quella postura, è quantomeno particolare questa affermazione di cui ormai sembrate essere certi. Che il pallone vada verso Emre Can concordo ma non è l’unico parametro da valutare, è solo “uno dei” parametri. Per quanto riguarda Juventus-Cagliari la tua eccezione ha valore ma non ha senso scriverlo a me: per me quello era rigore netto, come ho scritto chiaramente: basta fare una ricerca sul sito con l’opzione “ricerca” (https://www.lucamarelli.it/anticipi-11-giornata-serie-a-var-e-caos-un-sabato-da-incubo/).
      P.S.: non era Barella ma Bradaric, chiediti per quale motivo avete ricordato l’episodio tutti riferendovi ad un calciatore diverso. Forse che avete preso l’informazione dai social senza approfondire?

      Buon anno anche a te e grazie per il complimento, apprezzo molto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perfetto.
      Se guardi senza pregiudizi il video, ti accorgerai che Ferrari fa di tutto per togliere il braccio e che il frame isolato sui social è strumentale e molto ingannevole.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Video che, visto senza pregiudizi, conferma che Ferrari faccia di tutto per togliere il braccio.
      E dimostra che il frame isolato è strumentale per prendere in giro gli utenti.

    • Mirco
      Mirco dice:

      Video, che visto senza pregiudizi, fa vedere un braccio molto distante dal corpo e un intervento quantomeno scomposto, si può pensare che il tocco non sia volontario, come del reso non lo era nemmeno quello di Can,
      ma questo video restituisce giustizia a Valeri attaccato dai media sulla base di un video che schiacciando l’immagine dava l’impressione di un braccio molto vicino al corpo, cosa che nob è.
      Valeri nel giudicare gli episodi pare, a mio parere, usare lo stesso metro di giudizio, fidandosi, tra l’altro, nel secondo caso di quanto visto sul campo,

    • gianni malotto
      gianni malotto dice:

      Nel caso di Emre Can lei scrive “quello che conta è che il braccio molto largo impatti il pallone […] Se quel braccio fosse stato aderente al corpo non discuteremmo neanche dell’episodio, ma quel braccio è larghissimo e considerarlo non punibile vuol dire andare volontariamente contro le norme interpretative vigenti”.
      Da queste immagini pare che anche il braccio di Ferrari fosse larghissimo. Che veda il pallone all’ultimo istante o che cerchi di evitare il contatto è sufficiente a considerare il tocco non falloso?
      In sostanza: se viene punita la “negligenza” (giocatore che impatta il pallone con la mano non volontariamente ma ha il braccio largo o alto), qui è presente in entrambi i casi.

    • Carmelo
      Carmelo dice:

      dopo questa analisi mi è davvero scaduto il suo blog. Continui pure a dare del visionario a Valeri che piazzato a 4 metri senza nessuno davanti ha visto perfettamente quello che è successo. Ma no, invece di ammettere di aver sbagliato è meglio dire che l’arbitro è pazzo, complimenti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Caro Carmelo, tutta la mia comprensione.
      Se un utente come Lei mi scrive che il “blog è scaduto” mi fa solo piacere: preferisco perdere utenti di tale superficialità e, soprattutto, persone che si INVENTANO affermazioni per sostenere la propria idea.
      MAI scritto che Valeri sia visionario.
      MAI scritto che l’arbitro sia pazzo.
      Scrivo chiaramente che Lei ha tutta la mia compassione: è patetico scrivere falsità per delegittimare chi si presta a fornire gratuitamente un servizio.

      La ringrazio se vorrà NON seguire più il blog, non ho bisogno di persone come Lei.

    • Gianni Valle
      Gianni Valle dice:

      Emre Can aveva gli occhi chiusi. Dunque, nemmeno all’ultimo momento ha visto il pallone. Dove sarebbe la differenza sostanziale? Senza polemica, per carità: è che proprio mi sfugge…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il fatto che abbia gli occhi chiusi non conta nulla, ovviamente: non può essere una discriminante, altrimenti chiunque commetta un fallo chiudendo gli occhi non dovrebbe essere punito.

  22. Massimo
    Massimo dice:

    Signor Marelli sulla sua interpretazione sul tocco di Can non sono per nulla d’accordo. Il movimento è congruo ed è certo che Can non potesse nemmeno immaginare di prenderla di mano. Non so quale sia il cambio regolamentare previsto per anno prossimo ma se si prospetta che ogni tocco sia rigore allora fa ribrezzo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vogliate perdonarmi ma mi tocca scrivere una risposta per tutti, altrimenti non finisco più.
      Che il tocco di Emre Can non sia voluto, è palese. Che colpisca il pallone con il braccio, è palese. Che il braccio sia largo è oggettivo.
      La volontarietà, ormai da tempo, è un concetto superato nei fatti e non è certo un caso che l’IFAB, a marzo, eliminerà il concetto di volontarietà dal regolamento, prendendo atto (con colpevole ritardo) che i parametri introdotti sono andati oltre già da parecchio.
      Non conta nulla che Emre Can abbia la testa abbassata, che non voglia colpire di braccio, che non veda il pallone perché ha chiuso gli occhi, che l’avversario lo disturbi (peraltro non è vero) o tutte le altre teorie che sto leggendo.
      Quel che conta è che il braccio molto largo impatti col pallone e che con le braccia non si possa giocare. Se quel braccio fosse stato aderente al corpo, non discuteremmo nemmeno dell’episodio ma quel braccio è larghissimo e considerarlo non punibile vuol dire andare volontariamente (questo sì) contro le norme interpretative vigenti.
      Non piacciono queste direttive? Perfetto, non piacciono nemmeno a me. Ma ritenere che il tocco di Emre Can non sia punibile va ben oltre l’interpretazione, sconfina nel tifo. Ed il tifo non è mai un buon punto di partenza per essere obiettivi.

  23. Peppino Fazio
    Peppino Fazio dice:

    Signor Marelli ,fa bene a parlare al signor Tiziano Pieri, perché con complicità di Errico Varriale (di partissima napoletana!) cercano di condurre una “GIOSTRA DEL GOL” ampiamente anti -juventina. ..e questo ci duole cambiare canale ogni volta!. Non c’é una domenica mattina che questo stuff non butti benzina su episodi che riguardano semplicemente e unicamente la JUVENTUS. Affermare che Saponara fosse in fuori gioco le fa molto onore,. La ringrazio e le auguro un Felice e prospero Anno Nuovo . Saluti da Montreal . Peppino Fazio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Tiziano è un amico e persona integerrima.
      Non ho mai visto la trasmissione ma mi hanno segnalato il paragone che hanno proposto e, a mio parere, sono episodi completamente differenti.

  24. giancarlo
    giancarlo dice:

    Caro Luca, ti leggo sempre con piacere e ci tengo ad esprimerti sempre il mio apprezzamento.
    Questa violta, però, mi sento di esprimere un’opinione contraria. Mi hai pienamente convinto sulla correttezza della decisione di Valeri sul rigore in favore della Sampdoria; pensavo che non fosse giusto accordarlo, ma le tue argomentazioni mi hanno pienamente convinto.
    Non sono d’accordo, invece, sulle tue argomentazioni circa la insussistenza del rigore in favore della Juve.
    Parto, come sempre da due presupposti: 1) la tua indiscutibile imparzialità e serenità di giudizio; 2) la assoluta buona fede degfli arbitri nelle loro decisioni.
    Sulla base di questi presupposti non mi sento di condividere il tuo giudizio, nella misura in cui tu affermi che il braccio del giocatore della Samp è perfettamente aderente al corpo. Non mi baso su quelle foto che sarebbero fake, ma su altre argomentazioni. Innanzi tutto mi sembra che Valeri fosse nella posizione perfetta per valutare la posizione del braccio rispetto al corpo, mentre le immagini disponibili appiattiscono e credo che la prospettiva falsi completamente la realtà ed effettivamente sembra che il braccio sia aderente al corpo. Credo che Valeri sia andato a vedere il VAR perchè chiamato dall’arbitro del VAR e che abbia preso la sua decisione coniugando le immagini del VAR con la visuale che lui aveva avuto in diretta, operazione che gli ha consentito di valutare che il giocatore ha colpito la palla con il braccio e che (valutato dalla sua prospettiva) il braccio non era aderente al corpo ed ha interrotto la traiettoria della palla. Da considerare che lui ha fischiato il rigore immediatamente e ciò deporrebbe a favore della ipotesi che lui abbia visto chiaramente il braccio scostato dal corpo. Ho trovato sul web un filmato che sembrerebbe confermare la mia ipotesi; purtroppo non riesco a copiare il link, ma potresti trovare il filmato sul mio profilo facebook (puoi facilmente reperirlo digitando il mio nome e cognome) o sul profilo facebook di giulemanidallajuve.com (www.facebook.com/glmd/videos)j; non credo sia un filmato taroccato e mi pare che dimostri chiaramente quanto ho descritto.
    D’altronde non penso che tu abbia la convinzione di essere dotato di “infallibilità” e che la tua onestà intellettule potrebbe anche convincerti a rivedere un tuo giudizio; e poi credo che il confronto con i tuoi lettori dovrebbe avere anche questo scopo, sempre nell’ottica di maturare il giudizio più corretto ed aderente alla realtà dei fatti.
    SEmpre un piacere confrontarmi con te, Giancarlo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Apprezzo la qualità del tuo commento e rispetto la tua opinione.
      Non sono d’accordo ma non è mia intenzione cercare di convincere qualcuno: esprimo le mie idee e fornisco gli elementi di valutazione.

    • Pier
      Pier dice:

      ciao luca , concordo anche io , il braccio non è aderente al corpo o come tu lo definisci “ più di così impossibile “ inoltre , il braccio va verso la palla e li si ferma a incontrarla . Sul fatto poi che il giocatore non si sia accorto del,pallone che arrivava è una tua valutazione , io dissento . Sul primo rigore lo si può fischiare , ma paradossalmente il 2 era più rigore del primo . cordiali saluti

  25. Claudio
    Claudio dice:

    Gentilissimo Luca,
    volevo lasciare un commento generico su alcuni aspetti del regolamento, ho preparato lo scritto ma non posso copia-incollarlo in questo spazio e non no voglia di riscriverlo
    Verrà l’occasione (?) Auguri di buon anno

  26. mattia
    mattia dice:

    non capisco quando dice che dalla prossima stagione verrà eliminato dal regolamento il concetto di volontarietà del fallo di mano… io in effetti sono rimasto a tale definizione, ma se attualmente da regolamento è fallo se volontario, su quali basi lei dice (in più occasioni) che è rigore anche se non volontario? quanti regolamenti esistono? sono perplesso

  27. Gaetano
    Gaetano dice:

    Buongiorno Luca Marelli, le spiego il mio punto di vista e le vorrei far sorgere questo dubbio.
    Il risultato di questa giornata non è altro che l’utilizzo del Var portato all’estremo.
    Quando si chiede che si violi il protocollo chiedendo di andare oltre al chiaro ed evidente errore, poi all’estremo succede questo.
    Lei è arbitro e saprà che ci sono in 95 minuti, episodi dubbi e controversi, non si può andare a vedere per un episodio che al 50% può essere fallo o rigore o altro considerato in un modo o in un altro a seconda dell’opinione di ognuno.
    La Var aumenta la discrezionalità perchè somma l’opinione dell’arbitro a quella del varrista in certi casi, creando confusione interpretativa. Non tutti gli uomini sono uguali, non tutti interpretano il regolamento in modo univoco. Accade anche nel diritto la stessa cosa, infatti richiedere di eliminare la discrezionalità è impossibile.
    Non si può andare ad eliminare tutte le situazione dubbie. La Var serve per il gol di Saponara o espulsione di Mandragora per dire.
    Lei è un arbitro ma magari un altro arbitro valuta gli episodi analizzati da lei in modo diverso. Questo nei casi dubbi è inevitabile.
    Quindi per me dovrebbe pensare e riflettere al suo auspicio che di fatto si è concretizzato, in un maggior utilizzo del var, il maggior utilizzo del var così risulta arbitrario e crea ancora più confusione.
    L’utilizzo al mondiale dello strumento fu perfetto proprio perchè si iinterveniva poco e solo quando l’errore risultava molto evidente.
    Il var non è la moviola , così si usa come moviola.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      A me va benissimo quest’utilizzo del VAR: non ho avuto alcun problema ad accettare qualche interruzione in più.
      Che poi la mia visione possa essere differente da quella altrui, nessun problema: è normale, sempre che si resti in ambito civile.

    • Gaetano Guarino
      Gaetano Guarino dice:

      Non mi riferivo alla possibilità che ci fossero maggiore interruzioni, o che ci possano essere visioni differenti restando nell’ambito civile.
      La ricordo perchè era un sostenitore del Var applicato oltre il protocollo del chiaro ed evidente errore, che era un protocollo invece a mio avviso corretto e demonizzato all’inizio dell’anno erroneamente .
      Andare oltre porta questo utilizzo, porta confusione.
      Se si ammette lo utilizzo oltre il confine del protocollo, si finisce ad analizzare episodi grigi, che 3 arbitri valutano un un modo e altri 3 in un altro e fin quando questi arbitri lavorano in tv o sui siti non ci sta problema, il problema si verifica magari quando l’opinione è diversa tra Var e arbitro più volte all’interno della stessa partita.
      La discrezionalità è impossibile da eliminare nei casi dubbi è controversi e il var in questo campo non poteva intervenire in senso risolutivo.
      Infatti dove si hanno problemi applicativi, sui falli di mano e sulle spinte.
      Dalla tv non si può certo percepire intensità di una spinta o colposità o dolo dei protagonisti in un tocco di braccio. Solo l’arbitro potrà sciogliere questi dubbi anche perché le immagini al rallentatore non ci permettono di apprezzare l’insieme di un gesto in questo caso.

      Preferivo un utilizzo minore e mirato che eliminasse le sviste e gli errori marchiani non le zone grigie, che in nessun ambito, che sia io diritto, o la scienza, o la medicina, può essere eliminata.
      Ma nel calcio invece si ha questo obiettivo convincere che il Var possa risolvere qualsiasi situazione arbitrale.
      Capirà anche lei che è un utopia.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non ho mai sostenuto di usare il VAR oltre il protocollo (ed infatti NON apprezzo le linee interpretative sul tocco di mano), ho sostenuto e sostengo che il protocollo vada modificato.
      Al limite insisto su un concetto: superare la soggettività valutativa così rigidamente applicata che, peraltro, è un’interpretazione e non una regola imposta.

  28. Vincenzo Assisi
    Vincenzo Assisi dice:

    Sarei d’accordo sull’ episodio di Saponaro però rammento il primo gol dell’Inter al Genoa con una deviazione del tutto fortuita che è stata considerata giocata, Gagliardini aveva un metro di fuorigioco. È vero che Alex Sandro devìa in modo fortuito ma volendo forzare potrei considerare una giocata difensiva maldestra. Troppa non uniformità di giudizio.

    • Vincenzo Assisi
      Vincenzo Assisi dice:

      Vero episodi differenti, peccato che a volte si sbaglia in quelli più facili. Speriamo ci siano direttive più chiare e meno discrezionali che aiutino gli arbitri.

  29. Alberto
    Alberto dice:

    Vedo che su Twitter hanno già smontato pezzo per pezzo le Sue analisi sui rigori di Juve-Samp.. Guardi che ammettere di aver sbagliato è un pregio, non un difetto. È inutile fossilizzarsi su idee sbagliate quando i fatti dicono il contrario.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E secondo te non me lo aspettavo?
      Se per te è “smontare” citare immagini precedenti al contatto buone per prendere per il culo le persone, il problema è tuo, non mio.
      Un abbraccione <3

  30. Mani
    Mani dice:

    Ciao Luca, ho già scritto ma non trovo il commento, probabilmente deve essere approvato ma nel dubbio scrivo nuovamente. Ho analizzato nel dettaglio per oltre dieci minuti l’immagine che gira su Ferrari e, inizialmente mi sembrava fake, ma guardandola bene sembra perfetta. Tutti i giocatori sono nello stesso identico posto in cui si trovano al momento del tocco e con identica postura, idem Ferrari che piega il braccio solo nel momento del tocco come è riportato in foto, quindi sono certo al 100% che il momento in cui si scatta la foto è quello del tocco effettivo di mano. L’unica cosa su cui non si puó avere la controprova è la larghezza del braccio, potrebbe essere un photoshop come potrebbe essere reale, perchè è l’unica immagine che si ha da quella prospettiva. Inoltre se così fosse si spiegherebbe anche la sicurezza con cui Valeri assegna il penalty visto che è posizionato meglio di ogni telecamera televisiva

    • Manu
      Manu dice:

      No Luca, non c’è luce tra pallone e mano. Le faccio notare anche qualcosa: guardando sia il video che l’immagine, si nota che Quagliarella ha la maglia alzata per metà corpo ed è in volo, cosa che non puó succedere per tutto il tempo. Chiellini ha la stessa e identica postura, non una virgola spostata, quindi è chiario che sia il momento adatto. Secondo me sta sottovalutando l’immagine che, ripeto, inizialmente sembrava anche a me fake ma poi guardandola bene nel dettaglio ho notato che non è assolutamente così.

    • Manu
      Manu dice:

      Ho analizzato tutti i frame precedenti al tocco di mano e c’è sempre qualcosa di diverso. Il momento esatto in cui si scatta quella foto è questo qui:
      https://prnt.sc/m1c79n
      https://prnt.sc/m1c7kd

      Se vado già un millesimo di secondo più indietro non può essere, perché rugani ha la gamba sinistra più indietro rispetto a quella destra per almeno 1 secondo e chiellini ha il braccio destro troppo avanzato
      https://prnt.sc/m1c9c5
      https://prnt.sc/m1cag9

      Chiedo davvero scusa se sto facendo perdere tempo con questi dettagli, però mi piace discutere di queste cose con le persone con le quali lo si può fare

    • MisterGP
      MisterGP dice:

      Buanasera, ho riguardato più volte questo video e un altro, cercando di fermarli al fotogramma “giusto”, ma i dispositivi utilizzati per le riprese non sono professionali e quindi è difficile trovare il momento giusto. Quindi non “certificano” se il braccio è largo o meno al momento dell’impatto. Il movimento del braccio verso il corpo non può essere usato per giudicare l’episodio perchè potrebbe essere causato anche dall’impatto con il pallone. Troppi dubbi, l’unica certezza è che da questi video si vede che l’arbitro è posizionato benissimo ed è l’unico ad aver visto il fotogramma giusto in diretta, con i propri occhi e senza l’ausilio di tecnologie. Per una volta, vogliamo dare fiducia all’arbitro? Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono d’accordo sulle immagini proposte: non hanno alcun valore, troppo sgranate ma, viste senza freeze, dimostrano che Ferrari faccia di tutto per evitare il contatto.
      Sul resto sono d’accordo, anche sul dare fiducia all’arbitro (e ci mancherebbe).

    • Manu
      Manu dice:

      Su Ferrari sono d’acccordo con te, anche perchè queste cose regolamentari non le sbagli mai e sicuramente sei più esperto di me. Io discutevo solo sulla foto, che effettivamente non è facile da analizzare visto che non ci sono inquadrature adatte

  31. Alessio
    Alessio dice:

    Buongiorno e come al solito grazie per il tuo contributo…
    Concordo totalmente sullo stato confusionale che imperversa nella valutazione dei tocchi di mano anche se ho poca fiducia che la cosa migliori…
    Mi permetto di non essere d’accordo su un paio di situazioni
    – quarto gol dell’Atalanta, Pasalic va in direzione del pallone e passa oltre quando vede Ilicic, attraversando la visuale del portiere che non può non essere disturbato da quel movimento, ok che nell’istante del tiro non è davanti ma lo era una frazione di secondo prima… se rendiamo regolare un gol così allora tanto vale mettere un attaccante davanti al portiere tutto il tempo, basta che si sposti un pochino un attimo prima del tiro
    – Lazio-Torino: da tifoso del Toro dico che manca un rigore alla Lazio e due rossi a Luis Felipe e Lucas Leiva. Rigore su Belotti generoso ma la prima cosa che insegnano ai difensori è di non mettere le mani sulla schiena dell’avversario che ti sta davanti, con lo stesso metro concordo che anche quello su Acerbi fosse rigore, così come con lo stesso metro lo era su Belotti nel derby e probabilmente anche quello su Iago Falque con la Roma (tutte spinte leggere ma decisive nello sbilanciare l’avversario)… la prima ammonizione a Izzo è inesistente, quasi al limite della simulazione del giocatore laziale, appena sfiorato sul fianco, sulla potenziale seconda ammonizione dalla ripresa distante dall’alto io non riesco a capire se Izzo sia fermo o si sposti e ostacoli l’avversario, ci vorrebbe la ripresa frontale o da dietro… Luis Felipe graziato due volte nel secondo tempo dal secondo giallo per un fallo tattico e uno da dietro… Lucas Leiva inspiegabile il mancato rosso diretto, e protestava pure… in conclusione giornataccia di Irrati, che talvolta vuole fare un po’ il fenomeno.
    Concludo dicendo che così come più volte è stato stigmatizzato il comportamento di Mazzarri (come puoi leggere su vecchi commenti anche da noi tifosi del Toro), non ho sentito nulla sulle dichiarazioni di Inzaghi (cascatore di prima categoria da giocatore) e Tare (non presente allo stadio) che in una partita in cui gli errori sono stati in entrambe le direzioni e in cui la squadra avversaria ha preso due pali e si è mangiata due gol davanti alla porta, ha ancora il coraggio di dare la colpa della non vittoria all’arbitro…

    Un caro saluto e buon 2019

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      -Attraversare la linea di visione non è punibile. E’ punibile solo se ostruisce la linea di visione sul tiro;
      – sugli altri episodi mi sono già espresso: si può essere d’accordo o meno, chiaramente. Ma la prima ammonizione di Izzo è ineccepibile.

    • Alessio
      Alessio dice:

      Ok. Esco dai singoli episodi per chiederti se ritieni che in Italia si tenda ad ammonire con troppa facilità? A mio avviso sì. Ho visto varie volte giocatori espulsi per 2 falli… questo alimenta, se ce ne fosse ancora bisogno, la teatralità di molti calciatori, diventati ormai abilissimi a ingigantire contatti minimi o a simularne di inesistenti con lo scopo di ottenere una sanzione…
      Ci sono poi situazioni, come le proteste o la richiesta del cartellino da parte di chi subisce il fallo che restano quasi sempre impunite

      Rinnovo gli auguri di buon 2019

  32. Red5goahead
    Red5goahead dice:

    Difficile credere che stravolgeranno un concetto così radicato nel calcio come la volontarietà del fallo di mano. Nel caso specifico in entrambi per me si può parlare di rigori ingiustamente assegnati. Nel primo Emre Can salta con le braccia larghe e cerca di evitare il contatto con l’avversario. Il movimento è del tutto congruo (chi salta con le braccia aderenti il corpo) ed è il pallone a colpire il braccio non viceversa. Come nel caso del rigore concesso alla Juve, ma in questo caso è sbagliato da parte sua parlare di braccia aderenti al corpo perché non è vero, non c’è alcuna intenzione di colpire la palla e nemmeno di favorire questa eventualità.

    • Barbabietola
      Barbabietola dice:

      Caro Luca, grazie dell’eccellente lavoro come sempre.
      Una domanda: la spizzata di testa (lieve ma ravvicinata) sul rigore dato contro alla Juve non è rilevante?
      Il pallone devia la traiettoria finendo sul braccio del tedesco: è comunque rigore?
      Grazie mille se vorrai rispondere!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La deviazione è minima e probabilmente non sposta il pallone nemmeno di un centimetro.
      Ma se anche la spostasse, la sposta VERSO Emre Can che, nonostante ciò, tocca il pallone nettamente col braccio.

  33. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Non capisco come mai nel rigore di Emre Can non venga tenuto in considerazione il motivo “pallone inaspettato dato che spunta all’improvviso dopo essere stato mancato dai calciatori davanti a lui di un paio di metri scarsi” dato che l’avversario gli salta davanti, sfiora appena il pallone ma, esattamente come per l’altro rigore, ne impedisce la visuale e la prevedibilità della traiettoria, tanto più che non c’erano metri ma decine di centimetri tra i due.

    Sul rigore della Sampdoria, ok braccio vicino al corpo, ma non esattamente aderente visto che forma un angolo ben visibile con il gomito.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vogliate perdonarmi ma mi tocca scrivere una risposta per tutti, altrimenti non finisco più.
      Che il tocco di Emre Can non sia voluto, è palese. Che colpisca il pallone con il braccio, è palese. Che il braccio sia largo è oggettivo.
      La volontarietà, ormai da tempo, è un concetto superato nei fatti e non è certo un caso che l’IFAB, a marzo, eliminerà il concetto di volontarietà dal regolamento, prendendo atto (con colpevole ritardo) che i parametri introdotti sono andati oltre già da parecchio.
      Non conta nulla che Emre Can abbia la testa abbassata, che non voglia colpire di braccio, che non veda il pallone perché ha chiuso gli occhi, che l’avversario lo disturbi (peraltro non è vero) o tutte le altre teorie che sto leggendo.
      Quel che conta è che il braccio molto largo impatti col pallone e che con le braccia non si possa giocare. Se quel braccio fosse stato aderente al corpo, non discuteremmo nemmeno dell’episodio ma quel braccio è larghissimo e considerarlo non punibile vuol dire andare volontariamente (questo sì) contro le norme interpretative vigenti.
      Non piacciono queste direttive? Perfetto, non piacciono nemmeno a me. Ma ritenere che il tocco di Emre Can non sia punibile va ben oltre l’interpretazione, sconfina nel tifo. Ed il tifo non è mai un buon punto di partenza per essere obiettivi.

    • Diego Sonz
      Diego Sonz dice:

      A me pare che sul rigore per la Juve il difensore della Sampdoria non abbia nessuno così vicino per dire che il pallone gli sbuca all’improvviso, e il braccio risulta un po’ largo anche se leggermente tanto che se fosse veramente aderente al corpo probabilmente la palla sarebbe passata.

  34. Luigi C.
    Luigi C. dice:

    Buonasera dott. Marelli. Mi sorprende il fatto che lei sia così netto sulla valutazione dei due rigori di Torino. Per come la vedo io sono due episodi che possono essere valutati in un senso o in un altro. Personalmente non assegnerei rigore ad entrambi ma ciò fa parte del mio modo di vedere il calcio. Tuttavia anticipo che per me è molto più dubbio quello su Ferrari.
    Per quanto riguarda l’episodio di Emre Can mi sono fatto più domande: 1) il movimento è congruo? A me pare di sì ma potrebbe essere visto anche come un movimento scordinato. Uno stacco di testa finalizzato ad allontanare quanto più possibile il pallone dall’area presuppone un movimento delle braccia di questo tipo ma può essere fatto anche più elegantemente diciamo. 2) Il giocatore muove/alza/sposta le braccia per costituire maggiore ostacolo al pallone? A me sembra proprio di no! Non porta le braccia in quella posizione al fine di ostacolare il proseguimento del pallone. 3) Il pallone è inaspettato? Forse. Io vedo che Praet sfiora il pallone proprio pochi centimetri di fronte. Sicuramente glielo contende. Tant’è che Emre Can per paura di una spizzata all’indietro più consistente da parte di Praet chiude gli occhi e magari ha paura di prendere il pallone sul volto. 4) Il braccio/ va verso il pallone? Assolutamente no. Le braccia sono hanno un ruolo passivo nel tocco.
    Anche per quanto riguarda il tocco di Ferrari mi sono fatto delle domande. 1) Il giocatore muove/alza/sposta le braccia per ostacolare il pallone? Un movimento da parte di Ferrari c’è. Ferrari sposta il corpo al fine di intercettare il pallone e lo colpisce con il braccio. Mi sorprende che lei parli di braccio attaccato o meno al corpo. Il braccio di Ferrari NON è completamente attaccato al corpo ma non possiamo neanche dire che sia molto staccato…..ma il punto non è questo: il regolamento non menziona mai come criterio di valutazione l’attaccamento delle braccia al corpo! Lei lo sa meglio di me che questo non è assolutamente un criterio di valutazione. Va valutato se viene creato un ostacolo al pallone muovendo/alzando/allargando le braccia. Per come la vedo io un minimo di movimento del braccio verso l’esterno si nota (e il giocatore non protesta neanche perché sa che un movimento c’è stato). Il movimento è congruo rispetto al movimento del corpo? Pare di sì ma rimane il fatto ma rimane il fatto che Ferrari sposta se stesso e il braccio per intercettare il pallone. Ferrari fa una giocata e ha la sfortuna che l’impatto avvenga con il braccio! Non ha un ruolo passivo rispetto all’azione ma lui quel pallone lo vuole intercettare. Penso che questo sia un esempio lampante di colposità. Tuttavia c’è da dire che il movimento del braccio sembra congruo rispetto alla giocata e al movimento del corpo. È un pallone inaspettato? Non sembra proprio! I giocatori che mancano il cross (e lo mancano di molto) sono a circa 4 metri da lui. Se fosse inaspettato questo pallone lo sarebbero tutti.
    In conclusione, se dovessi seguire il regolamento rigidamente io assegnerei entrambi i rigori ma avrei più dubbi proprio su quello di Emre Can. Per cosa lo assegniamo? Movimento incongruo? Movimento finalizzato ad ostacolare il pallone? Pallone non inaspettato? Io ho dubbi su tutti i quesiti. Per quello di Ferrari io ho meno dubbi propro sul movimento finalizzato ad ostacolare il pallone e sul pallone non inaspettato.
    Cordiali Saluti e Buon Anno

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vogliate perdonarmi ma mi tocca scrivere una risposta per tutti, altrimenti non finisco più.
      Che il tocco di Emre Can non sia voluto, è palese. Che colpisca il pallone con il braccio, è palese. Che il braccio sia largo è oggettivo.
      La volontarietà, ormai da tempo, è un concetto superato nei fatti e non è certo un caso che l’IFAB, a marzo, eliminerà il concetto di volontarietà dal regolamento, prendendo atto (con colpevole ritardo) che i parametri introdotti sono andati oltre già da parecchio.
      Non conta nulla che Emre Can abbia la testa abbassata, che non voglia colpire di braccio, che non veda il pallone perché ha chiuso gli occhi, che l’avversario lo disturbi (peraltro non è vero) o tutte le altre teorie che sto leggendo.
      Quel che conta è che il braccio molto largo impatti col pallone e che con le braccia non si possa giocare. Se quel braccio fosse stato aderente al corpo, non discuteremmo nemmeno dell’episodio ma quel braccio è larghissimo e considerarlo non punibile vuol dire andare volontariamente (questo sì) contro le norme interpretative vigenti.
      Non piacciono queste direttive? Perfetto, non piacciono nemmeno a me. Ma ritenere che il tocco di Emre Can non sia punibile va ben oltre l’interpretazione, sconfina nel tifo. Ed il tifo non è mai un buon punto di partenza per essere obiettivi.

  35. Roberto D
    Roberto D dice:

    Forse non è arrivato, lo ripropongo.
    Buongiorno Luca. Stavolta mi trovo in disaccordo sul rigore concesso alla Juventus. Succede di rado ma in questo caso credo sia giusto fidarsi dell’arbitro, che gode di una prospettiva nettamente migliore delle immagini presentate. In queste ultime è impossibile quantificare la distanza braccio/mano corpo perchè frontali e schiacciate. L’unica cosa certa che si evince è il gomito largo e probabilmente la sola mano attaccata al corpo. Con il pallone che colpisce l’avambraccio. Al massimo zona grigia, ma il rigore non mi pare proprio possa definirsi inesistente.

  36. Luigi Cosentino
    Luigi Cosentino dice:

    Signor Marelli, salve e buona giornata.
    La seguo spesso e al di là del concordare o meno sulle sue valutazioni apprezzo molto lo sforzo da lei eseguito per spiegare alla luce del regolamento i vari episodi delle partite.
    Intervengo per segnalarle che ieri ero allo Stadium e nell’episodio del rigore assegnato alla Juve dallo stadio si è visto piuttosto chiaramente che il braccio del difensore sampdoriano non era attaccato al corpo, come può sembrare dalle immagini televisive.
    Io non sono in grado di valutare se l’immagine che sta girando sui social sia un fake o meno per dare più risalto al braccio staccato, ma la stessa è sostanzialmente confermata dal video visualizzabile a questo indirizzo
    https://streamable.com/4c08f
    effettuato dalla curva (e vista la prospettiva credo non troppo distante da dove ero presente io)

    Inoltre sia dall’immagine che dal video si nota come Valeri fosse in ottima posizione per valutare l’episodio, non può essere che non abbia annullato la concessione del calcio di rigore appunto perchè dalle immagini televisive la prospettiva dell’intervento col braccio risultasse falsata rispetto alla propria visione iniziale?

    Approfitto dell’occasione per augurare un sereno 2019 a lei e ai suoi cari

    • Fabio
      Fabio dice:

      Dal video non si capisce nulla, se non lo sconforto di Ferrari, che al fischio si immobilizza e non va nemmeno a protestare. Se, come spesso dici, il “linguaggio del corpo” è un elemento di valutazione…
      Circolano altri contributi che, se non sono fotomontaggi (di questi tempi ci si può aspettare di tutto), acclarano che il braccio al momeento dell’impatto è staccato dal corpo. L’unica certezza è che l’arbitro era posizionato meglio delle telecamere e, se dalla OFR non ha avuto un’immagine più chiara di quelle che abbiamo visto noi, ha fatto bene a non cambiare la sua decisione.
      Per me, rigore da “zona grigia”, ma tutt’altro che inventato.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mai scritto che sia inventato.
      Ho scritto che per me non è mai rigore.
      Poi ognuno la pensi come preferisce ma, perlomeno, senza utilizzare immagini freezate PRIMA del contatto.

  37. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Credo che il titolo “sui tocchi di mano bisogna resettare tutto”, sia azzeccatissimo. Mi permetto però di non essere completamente d’accordo con la spiegazione che lei dà sull’interpretazione attuale del fallo di mano. Quando lei scrive “la volontarietà è un concetto ampiamente superato”. Prima cosa, non capisco il senso di citare quel che (forse) sarà per spiegare quel che è attualmente. Tra l’altro lei rimanda giustamente a un suo articolo in cui fa chiarezza in modo direi definitivo sulla vicenda. Non c’è alcun dubbio che il regolamento parla di volontarietà (mai di dolo).
    “Il fallo di mano implica un atto intenzionale di un calciatore che con la mano o il
    braccio viene a contatto con il pallone. ”
    Da qui, a mio parere si deve partire.
    Poi nella guida pratica.
    “1. A quali criteri deve attenersi l’arbitro per stabilire che un calciatore ha
    toccato il pallone con le braccia o con le mani intenzionalmente?
    Deve valutare se il contatto tra il pallone e la mano o il braccio è voluto dal
    calciatore o se questi allarga, alza, muove o, comunque, tiene le mani o le braccia
    con l’intenzione di costituire maggior ostacolo alla traiettoria del pallone”
    Sottolinea sempre e comunque la volontarietà (di toccare la palla o di costituire maggiore ostacolo).
    Lei cita anche le precisazioni del Settore Tecnico. che ribadiscono il concetto “per essere punibile DEVE essere volontario”.
    Non solo la volontarietà non è un concetto superato, ma attualmente è l’unico punto di partenza possibile nel giudicare un tocco di mano. Poi in futuro magari sì, non lo so, né mi pare rilevante.
    Nello specifico, le uniche domande che si possono fare sul tocco di mano di Emre Can sono “Ha volontariamente toccato la palla col braccio? Ha volontariamente assunto quella posizione del corpo per toccare la palla col braccio?”.
    Alla prima la risposta è chiara: NO. Alla seconda domanda invece non ho una risposta così precisa.
    Esiste anche la possibilità che stia sbagliando completamente io, non sono così arrogante da pensare di essere portatore della verità, è semplicemente il mio pensiero da ex arbitro, e ho voluto esprimerlo.
    Detto questo mi auguro che nel futuro entrambi i rigori di ieri non vengano dati. Davvero vogliamo che una partita sia decisa in questo modo? Io vorrei che le partite fossero decise da giocate, non da un salto forse scomposto nella foga, che fa sì che il pallone sfiori il braccio. Non mi pare possa essere lo spirito del gioco.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nel futuro tutti questi rigori verranno ancora concessi perché il concetto di volontarietà è stato (di fatto) superato da anni in favore della colposità (come dimostrano i tanti rigori fischiati su contatti che di volontario hanno poco se non nulla).
      Si è perso il contatto col regolamento puro e semplice?
      Sì, da anni.
      E pertanto, come conseguenza, verrà eliminata la volontarietà ma, concretamente, non cambierà nulla rispetto ad oggi nella valutazione di tali fattispecie.

    • Giuseppe
      Giuseppe dice:

      Allora sono sempre più confuso, c’é un regolamento chiarissimo, con tanto di guida pratica e chiarimenti del Settore Tecnico che vanno nella direzione della volontarietà come unica discriminante, però si preferisce nell’attualità seguire la linea del dolo, che (forse) verrá implementata in futuro.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Evidentemente non conosci le linee del Settore Tecnico che, OVVIAMENTE, difende la lettera del regolamento ma cita concetti come il volume corporeo che non c’entrano proprio niente con la volontarietà.

    • Giuseppe
      Giuseppe dice:

      Un momento, io sto citando proprio il suo post, in cui cita il PDF del 2015 del Settore Tecnico.
      L’integrazione non dice che viene considerato fallo un tocco di mano volontario e POI ANCHE un tocco di mano con posizione innaturale del corpo.
      Dice che il tocco di mano deve essere sempre VOLONTARIO e poi specifica “viene considerato VOLONTARIO un contatto in cui un calciatore” etc. etc.
      Non si scappa, l’unico punto di partenza è la volontarietà, se un calciatore assume una posizione innaturale tale che aumenta il suo volume corporeo, lo fa volontariamente.
      Questo è, secondo me, lo spirito del regolamento e di tutte le integrazioni.
      Quindi nel casi di Emre Can, posto che non c’é tocco volontario, c’é da stabilire se salta in modo innaturale volontariamente PER eventualmente toccare la palla col braccio. Ci deve essere intenzione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perdonami ma non posso risponderti cento volte.
      Il concetto è chiaro, se vuoi continuare ad insistere sulla volontarietà fai pure ma è un concetto che deve essere tenuto presente ma che è stato evidentemente depotenziato al punto che si tratta di volontarietà presunta. Cioè di comportamenti colposi. E l’IFAB si limiterà a recepire questa evoluzione, consolidatasi negli anni.

  38. Amelio
    Amelio dice:

    Luca analisi che non mi trova d’accordo in Juve Samp e Napoli Bologna.
    Per me:
    Immagine sbagliata quella di Ferrari da proporre per l’analisi. Il braccio non è affatto attaccato al corpo. Anzi è largo. In rete stanno postando le giuste immagini (no fotomontaggi)
    Rigore netto.
    Milik usufruisce del tocco di Mertens per lo sviluppo del gol. Per me non c’entra che il braccio sia vicino al corpo perché Mertens col tocco praticamente si porta avanti il pallone.
    Il rigore di Emre Can è ridicolo. Manco voglio commentarlo.
    Non si può dare un rigore del genere.
    Spero che pubblicherai il commento visto che su Twitter stai bloccando tutti quelli che non sono d’accordo con te nelle analisi che fai, compreso il sottoscritto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In rete circola un’immagine chiaramente fake col pallone lontano dal momento del contatto.
      Su Mertens non perdo nemmeno tempo: se non conosci il regolamento non posso farci nulla ma tesi inventate su “portarsi avanti il pallone” non mi interessano, sono roba da bar.

    • renato ratti
      renato ratti dice:

      l’immagine che circola in rete non è per niente fake né freezata prima del contatto, basta confrontarla con i vari video disponibili per accorgersi che tutti i giocatori erano nella medesima posizione del fotogramma proposto dal var, l’unica differenza è che il var era posizionato in una zona che non permetteva di apprezzare quanto fosse largo il braccio di Ferrari. L’arbitro in campo invece ha potuto accorgersene in diretta e infatti ha fischiato subito e senza esitazioni, e Ferrari stesso è palesemente conscio di averla combinata grossa. Sarebbe bastato dire: “i filmati precedenti non permettevano di valutare la reale posizione del braccio di Ferrari, che non è per niente attaccato al corpo” e invece continua a parlare di fake pur di non ritrattare una valutazione palesemente errata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se solo perdessi due minuti per informarti…
      Hai scritto questo commento 4 ore dopo il post in cui ho scritto sull’argomento.

      Brutta bestia la superficialità 😉

  39. Albert
    Albert dice:

    Buongiorno, premesso che sono milanista quindi al 99% il mio giudizio è di parte, mi permetto di dissentire sulla “prestazione di alto livello da parte di Abisso”. A parte che il tocco di braccio di Missiroli è tanto stupido quanto netto (mi spiace che Lei non lo veda ma la palla cambia proprio traiettoria, non posso far altro che consigliarle di riguardare bene il video che le hanno linkato) ma in questo caso è più colpa del Var che non se ne accorge pur avendo tutti i mezzi a disposizione per farlo e la svista dell’arbitro in campo ci può stare benissimo, non ho nulla da eccepire sul secondo giallo per Suso (anche lì, pollo lui a fare un fallo del genere sapendo di essere già ammonito) ma l’atteggiamento e il metro che l’arbitro ha tenuto nei minuti precedenti a mio parere sono inaccettabili e al limite del provocatorio: ha fischiato a favore della Spal diversi falli per contatti veniali, cascando come sempre nel malcostume dei nostri giocatori di volare in terra appena vengono sfiorati, poi per una spinta molto più netta ai danni di Zapata non fischia fallo, Zapata si rialza, insegue l’avversario e in scivolata colpisce nettamente la palla, risultato, vengono ammoniti Zapata per il fallo e Suso per proteste (che non sembravano nemmeno così plateali dalla tv, ma per onestà bisognerebbe vedere tutte le immagini e soprattutto sapere cos’ha detto Suso). Ora, per me uno può pure dire che la spinta su Zapata non era fallosa, ma se nei minuti immediatamente precedenti mi vengono fischiati contro dei falli per contatti molto più leggeri, a me qualche cosa non torna e non posso di certo dire che la partita almeno in quel frangente sia stata arbitrata bene, il metro di giudizio deve essere uniforme nell’arco di tutta la partita altrimenti basta un attimo per far innervosire i giocatori e condizionare la partita… Buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Missiroli non tocca il pallone, potete vedere tutte le immagini che volete. La colpa è di chi crede ciecamente (nel senso più vero del termine) di affermazioni di parte.
      Sul resto rispetto il tuo parere di parte ma non sono per nulla d’accordo.

    • Albert
      Albert dice:

      Non guardo le immagini, guardo i video e si vede la palla che cambia traiettoria, con tutto il rispetto non capisco perché si ostina a negare l’evidenza. Posso sapere, se le va di rispondere, perché non è d’accordo sul resto? Sicuramente esagero quando parlo di atteggiamento provocatorio, ma in passato mi fecero una testa grande così sul fatto che l’arbitro dovrebbe avere un metro di giudizio uniforme nell’arco della partita e io ieri sinceramente non l’ho visto. Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ripeto: opinione tua che rispetto ma sulla quale non sono per nulla d’accordo.
      Io non voglio convincerti, rimani della tua idea, ci mancherebbe. Ma non provare a convincermi sulla base di tue sensazioni. Grazie.

  40. Filippo
    Filippo dice:

    Sig.Marelli buongiorno, ritengo il rigore dato alla Juventus invece corretto.
    Nessuna tv ha dato un’immagine chiara ma dalla curva si vede il braccio del difensore della sampdoria invece largo, cosa che dalla immagini nessuna ha dato ragione della prospettiva.
    Nella stessa immagine che provo ad allegare inoltre si vede come Valeri fosse posizionato benissimo per dare questo fallo e credo che abbia ignorato l’OFR proprio per questo motivo e rimasto sulla sua decisione.

    https://twitter.com/MomblanOfficial/status/1079349372058517504/photo/1?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1079351222757453824&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.tifosibianconeri.com%2Fforum%2Findex.php%3Fapp%3Dcore%26module%3Dsystem%26controller%3Dembed%26url%3Dhttps%3A%2F%2Ftwitter.com%2FMomblanOfficial%2Fstatus%2F1079351222757453824%3Fs%3D19

    Spero la foto sia visibile e attendo un suo parere
    Grazie

    • Giuseppe
      Giuseppe dice:

      No, non è un fake, è la prospettiva che inganna. Quel fotogramma non è il momento in cui tocca la palla, Ferrari aveva il braccio largo e lo ritrae per non impattare il pallone e infatti lo tocca quando ha il braccio aderente al corpo. Ne è una prova l’atteggiamento del giocatore dopo il fischio: abbassa lo sguardo e non protesta. Non ha nessun valore per l’arbitro, sia chiaro, ma sembra l’atteggiamento di uno che sa di aver toccato la palla con la mano e non è certo di aver completato il movimento del braccio per evitarlo. Per me tocco involontario, non è rigore, ma capisco perchè l’arbitro (che mima prontamente il tocco perchè l’ha visto) sia stato tratto di inganno.

    • Filippo
      Filippo dice:

      Un momento fake si intende una foto video non vera o artefatto, qui si tratta di una visione reale, che sia un attimo prima o dopo, per me Valeri come dalla curva ha avuto la stessa visione di braccio largo da li il rigore dato.
      Di sicuro questa immagine come tutti i video mostrati dalle tv non rendono l’idea. O ci vorrebbe una ripresa360° come fanno in Spagna e fa Sky in maniera artificiosa o il risultato non è mai corretto.
      Speriamo comunque cambino sta regola

  41. Lox
    Lox dice:

    Luca, grazie al tuo blog mi sono riavvicinato al campionato di calcio! Sono arbitro di basket, ma adoro l’arbitraggio nella sua essenza di qualsiasi sport esso sia. Ho un dubbio Var che fatico a capire. Differenza fra Irrati che vede e giudica situazione Belotti all’Olimpico e Guida che vede e giudica situazione a Frosinone di Crisetig che porta poi al goal annullato a Ciano. Se arbitro giudica, perché il Var interviene a Frosinone ma non a Roma? Penso ci sia una grande confusione attualmente, e si spreca una risorsa preziosa come la Var. Grazie ancora per tutto tanti auguri ciao!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’episodio di Roma, per quanto discutibilissimo, ha delle basi di fondatezza perché il contatto c’è. A Frosinone l’applicazione del VAR mi lascia molti dubbi ma è altrettanto vero che NON ci sono elementi per poter giudicare regolare il contatto Maiello/Calhanoglu.

  42. egon
    egon dice:

    quindi dal prossimo anno basterà tirare la palla sul braccio dell’avversario per avere rigore?

  43. Alessio
    Alessio dice:

    Buongiorno, trovo davvero poco sostenibile la tesi della non congruità del movimento di Can: provi a farsi riprendere in video mentre salta in avanti correndo e vediamo come ha posizionate le braccia; i calciatori non sono dei pinguini, non sta scritto da nessuna parte che bisogna saltare con le braccia attaccate al corpo (cosa impossibile quando si stacca in avanti), sostenere che “da regolamento” quello è rigore mi sembra una grossa invenzione. Si può dire che ultimamente i rigori su fallo di mano hanno perso ogni logica e quindi vale tutto e il contrario di tutto, abbiamo visto rigori per tocchi ancora meno punibili di questo. L’unica cosa che mi ha infastidito della sua analisi è la frase che “da regolamento” è rigore: non è vero, da regolamento non è rigore. È rigore con le attuali interpretazioni che sono lontanissime dal regolamento.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vogliate perdonarmi ma mi tocca scrivere una risposta per tutti, altrimenti non finisco più.
      Che il tocco di Emre Can non sia voluto, è palese. Che colpisca il pallone con il braccio, è palese. Che il braccio sia largo è oggettivo.
      La volontarietà, ormai da tempo, è un concetto superato nei fatti e non è certo un caso che l’IFAB, a marzo, eliminerà il concetto di volontarietà dal regolamento, prendendo atto (con colpevole ritardo) che i parametri introdotti sono andati oltre già da parecchio.
      Non conta nulla che Emre Can abbia la testa abbassata, che non voglia colpire di braccio, che non veda il pallone perché ha chiuso gli occhi, che l’avversario lo disturbi (peraltro non è vero) o tutte le altre teorie che sto leggendo.
      Quel che conta è che il braccio molto largo impatti col pallone e che con le braccia non si possa giocare. Se quel braccio fosse stato aderente al corpo, non discuteremmo nemmeno dell’episodio ma quel braccio è larghissimo e considerarlo non punibile vuol dire andare volontariamente (questo sì) contro le norme interpretative vigenti.
      Non piacciono queste direttive? Perfetto, non piacciono nemmeno a me. Ma ritenere che il tocco di Emre Can non sia punibile va ben oltre l’interpretazione, sconfina nel tifo. Ed il tifo non è mai un buon punto di partenza per essere obiettivi.

  44. Umberto
    Umberto dice:

    Sono d’accordo sui giudizi in Juve Samp, in aggiunta all’assurdità del rigore fischiato alla Juventus (come è possibile confermarlo dopo revisione?), secondo te non c’è una spinta di Sandro su Ramirez sul primo palo?

  45. Fabrizio Chessa
    Fabrizio Chessa dice:

    Ciao Luca, innanzitutto grazie x il percorso che hai intrapreso di fornire mezzi didattici x creare le basi corrette di discussione.
    Ieri ero allo stadium, non voglio entrare in discussione sugli episodi in oggetto ma in generale su un certo scollamento che si sta creando tra gestione arbitrale sul campo e contributo var, la ricerca della perfezione secondo me non era il fine primario, ma quello di limitare le polemiche e ridurre al minimo le situazioni oggettive di errore, che con glt, review su fuorigioco e condotta violenta, sono state limitare.
    Se hai avuto modo di seguire Juve samp ho contato almeno 5 situazioni di check prolungato che hanno spezzettato il gioco e creato tensione nei giocatori, vado a memoria Sandro con palla in fallo laterale, Perin in presa alta dopo piazzato, altri due angoli con ripresa del gioco ritardata senza apparenti problemi particolari.
    Ho paura che tutto questo porti alla delegittimazione dell’arbitro di campo e del suo metro di valutazione, quando grazie al livello raggiunto basterebbe aggiungere solo la valutazione sui tocchi invertiti x raggiungere l’obiettivo (vista incidenza statistica dei piazzati sui gol effettuati nel calcio moderno).
    Questo anche x ridare il piacere di vivere l’evento ai tifosi da campo.
    Un salutone e buona domenica

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie del contributo.
      Sì, concordo, credo che si debbano evitare le troppe pause viste ieri anche se, ad onor del vero, si è trattato di una gara molto particolare.

  46. Antonio I.
    Antonio I. dice:

    Attendevo con ansia la sua analisi degli episodi di Juventus-Sampdoria. La condivido totalmente (a dir la verità, la sua competenza mi spinge ad essere d’accordo con lei praticamente sempre e a priori). Unica cosa: avrei speso due righe per spiegare le differenze tra l’episodio Sandro-Defrel e quello Gagliardini-Biraschi, considerando sia che l’arbitro era lo stesso ma le decisioni opposte, sia che qualche giornalista ha fatto questo parallelismo. Penso che la distanza tra i giocatori rappresenti l’elemento chiave, come già disse Rizzoli, all’incontro sul Var tenutosi a novembre, ed anche lei, nella sua moviola di Inter-Genoa. Auguri. E forza Juve.

  47. Nicola
    Nicola dice:

    Buongiorno,
    nel vedere le modalità di lettura degli episodi in area relativi ai tocchi di mano mi pare proprio che si stia avvicinando a un punto di non-ritorno. Mi spiego meglio: il var rappresenta uno strumento di indubbia utilità, tuttavia quando arbitro e assistenti sono chiamati ad una decisione sui falli di mano l’ausilio di detto strumento tende giocoforza a far aumentare la quantità di calci di rigore assegnati, anche quando non ce ne sarebbero i presupposti regolamentari. Il mio timore è che la visione “rallentata” al var amplifichi la visione del tocco, e al contempo minimizzi la valutazione delle altre circostanze, spingendo l’arbitro a sanzionare con la massima punizione nella stragrande maggioranza dei casi. Dubito che ci siano più falli di mano di prima, ma i rigori sono decisamente in aumento. Cosa ne pensa? Grazie e cordiali saluti.

  48. Massimo
    Massimo dice:

    Gentile sig. Marelli,
    leggo sempre con piacere le sue disamine sugli episodi inerenti alle partite di calcio di serie a e trovo sempre più spesso termini e frasi quali volontarietà, casualità, involontarietà, congruità, assumersi il rischio etc. :non trova che tutto questo possa essere rubricato alla voce soggettività? Solo che adesso, con la var, i soggetti che giudicano soggettivamente (perdoni la cacofonia) oltre a quelli presenti sul campo, si sono aggiunti anche quelli addetti al var. Concludendo, il var sanerà alcuni episodi, ma sempre passando attraverso il filtro della soggettività degli addetti.
    Cordiali saluti.
    Massimo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo, è un rischio inevitabile fino a quando non si troverà una “quadra” definitiva sull’utilizzo della tecnologia. Ci vuol tempo e pazienza ma, purtroppo, viviamo in una società che non ha più la capacità di proporre ma solo di criticare, pontificare, pretendere. Meglio se senza far nulla…

  49. Mirko
    Mirko dice:

    Sul primo rigore sarà forse vero che il braccio è largo, oltre che involontario ma nn conta, ma Can nn ne ha alcun vantaggio. Non è come quando si ferma un tiro o un passaggio, anzi quasi si fa autogol proprio per braccio.
    Inesistenti il primo e il secondo per me

  50. Giovanni
    Giovanni dice:

    Sempre preciso e puntuale.
    Mi fa piacere che hai puntualizzato l’episodio di Marassi,Il mani di Veloso.
    Questo tipo di tocchi,dove il difendente si assume il rischio palese di commettere infrazione,vengono sempre sanati da una deviazione.
    Mentre la tendenza sui tocchi di mano come quello di Ferrari,ho notato che è quella di fischiare.
    Permettimi solo di segnalare la non buona gestione di Calvarese in Napoli Bologna nei minuti finali.
    Non fischia inspiegabilmente una punizione dal limite con ammonizione per trattenuta al Bologna,concedendo un vantaggio incomprensibile e francamente ai limiti del ridicolo.
    Aspetto regolamentare che andrebbe evidenziato agli arbitri stessi,perché ho visto fare lo stesso a Massa in Juventus-Roma quando ha concesso “vantaggio “ sulla trattenuta di N’Zonzi,sanando la posizione di quest’utimo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come ben sai non valuto e non valuterò mai una prestazione da un singolo episodio, non casco nel “like” facile. Se dovessimo giudicare sempre su queste basi, non ci sarebbe una singola direzione di gara positiva.

  51. Cole
    Cole dice:

    Buongiorno Luca, ritengo che lei sia ferratissimo in fatto di regolamenti, ma allo stesso tempo credo che il tocco di Emre sia del tutto involontario che salti un po’ scomposto è evidente ma da qui ad assegnare un rigore mi sembra troppo. Allo stesso modo anche quello di Ferrari mi sembra del tutto involontario. Però mi avrà che la sua caparbietà nel voler assegnare il rigore alla Samp è più figlia di un alimentare le polemiche che altro. Grazie per lo spazio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vogliate perdonarmi ma mi tocca scrivere una risposta per tutti, altrimenti non finisco più.
      Che il tocco di Emre Can non sia voluto, è palese. Che colpisca il pallone con il braccio, è palese. Che il braccio sia largo è oggettivo.
      La volontarietà, ormai da tempo, è un concetto superato nei fatti e non è certo un caso che l’IFAB, a marzo, eliminerà il concetto di volontarietà dal regolamento, prendendo atto (con colpevole ritardo) che i parametri introdotti sono andati oltre già da parecchio.
      Non conta nulla che Emre Can abbia la testa abbassata, che non voglia colpire di braccio, che non veda il pallone perché ha chiuso gli occhi, che l’avversario lo disturbi (peraltro non è vero) o tutte le altre teorie che sto leggendo.
      Quel che conta è che il braccio molto largo impatti col pallone e che con le braccia non si possa giocare. Se quel braccio fosse stato aderente al corpo, non discuteremmo nemmeno dell’episodio ma quel braccio è larghissimo e considerarlo non punibile vuol dire andare volontariamente (questo sì) contro le norme interpretative vigenti.
      Non piacciono queste direttive? Perfetto, non piacciono nemmeno a me. Ma ritenere che il tocco di Emre Can non sia punibile va ben oltre l’interpretazione, sconfina nel tifo. Ed il tifo non è mai un buon punto di partenza per essere obiettivi.

  52. giuseppe
    giuseppe dice:

    Tralasciamo la marea di commenti di tifosi della juventus che sto leggendo ora sul tuo sito e che vogliono a tutti i costi giustificare il rigore concesso alla juventus. L’arbitro ha sbagliato, si può commettere un errore a favore della juventus senza dover per forza pensare alla malafede e senza dover pretendere che l’errore sia in realtà una decisione giusta…fatevene una ragione. Poi volevo fare una riflessione sul regolamento. Siamo d’accordo che con il regolamento attuale il gol di saponara sia da annullare, ma a me sembra assurdo che un tocco di defrel che andava in tutt’altra direzione porti poi ad un fuorigioco. Concettualmente non mi sembra giusto. Tu cosa ne pensi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concettualmente sbagli: nel regolamento non è scritto da nessuna parte che il passaggio debba essere in avanti, importa che il passaggio sia in direzione o venga recuperato da un compagno di squadra.
      Posso concordare sul fatto che Saponara non tragga alcun vantaggio dalla posizione iniziale ma ciò non toglie il problema iniziale: Saponara è in fuorigioco di un metro abbondante.

    • Giuseppe
      Giuseppe dice:

      Ma infatti non contesto il fatto che con il regolamento attuale sia fuorigioco ma secondo me è ingiusto sanzionare con il fuorigioco una situazione dove il passaggio del compagno era diretto in tutt’altra direzione e per una deviazione fortuita dell’avversario arrivi al proprio compagno

    • Giiseppe
      Giiseppe dice:

      Certo, vanno rispettate ci mancherebbe. Ma se non sono eque o giuste possono essere cambiate, questo intendo

  53. mauro
    mauro dice:

    sul rigore per la Juventus, vorrei agevolare questa immagine: https://twitter.com/MomblanOfficial/status/1079349372058517504

    si vede benissimo che il braccio del difensore NON è minimamente attaccato al corpo ma molto largo, sarebbe disonestà intellettuale sostenere altro.

    Vero invece che la traiettoria sia difficile da prevedere per via della vicinanza degli altri giocatori, ma lo stesso si può dire del colpo di braccio di Emre Can per la mancata deviazione di un attaccante della Samp, ben più vicino di questo caso.

    L’Arbitro sembra inoltre posizionato benissimo per vedere il contatto a braccio allargato. Revisione VAR e rigore ineccepibile

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un FAKE grosso come il Pirellone.
      Spiace che ci sia cascato Momblano che, solitamente, è molto attento a non cascare in queste trappole social.

    • Massimo
      Massimo dice:

      Mi scusi ma il FAKE sono le immagini laterali che non forniscono la prospettiva giusta per esprimere un giudizio corretto sul tocco. Perché non ci hanno mostrato la ripresa da dietro la porta?

    • Massimo
      Massimo dice:

      Fermando il video al momento del tocco, e zoomando, mi sembra che Ferrari abbia il braccio piegato a 90 gradi e largo. Non voglio convincerla, però secondo me ci sono gli estremi perché lei si faccia venire qualche dubbio che Valeri, perfettamente posizionato, possa aver visto dal vivo il braccio largo.

    • Manu
      Manu dice:

      Ciao Luca, da cosa deduci sia fake? Guardando al rallentatore è tutto congruo, i giocatori sono posizionati allo stesso modo e il braccio di Ferrari si sposta così solo nel momento dell’impatto con il pallone. L’unica differenza è la distanza dal corpo, ma c’è una prospettiva diversa. Lo dico solo perchè sono stato oltre 10 minuti ad analizzare l’immagine che sembrava fake anche a me ma in realtà combacia tutto e sembra assolutamente veritiera

    • Amelio
      Amelio dice:

      Scusa Luca ma in base a cosa affermi sia un fake? Tutto può essere per carità ma se affermi ciò poi voglio capire perché lo affermi. Magari hai delle prove in merito per capire?

  54. angelo
    angelo dice:

    Buongiorno Dott. Marelli , ma’ perche’ Valeri che conosce il regolamento ha dato il rigore per la samp ? E’ stato anche richiamato dal var .

  55. Antonio
    Antonio dice:

    Buongiorno.
    Volevo sapere cosa ha visto al monitor Valeri sul rigore concesso alla Juventus. Perché in diretta mi è sembrato che non stesse guardando il tocco di mano, ma un possibile fallo di Alex Sandro. Sbaglio?

    • Antonio
      Antonio dice:

      Ovviamente no. Ha guardato un possibile fallo di Alex Sandro, prima del tocco di mano. La mia domanda è cosa ha visto Valeri quando è stato chiamato al monitor per la seconda volta.

  56. Tomas
    Tomas dice:

    Salve Luca,

    avrei voluto postare un’immagine che ho visto stamattina, ma non e’ possibile sul tuo blog. E’ un fermo immagine dalla curva, dalla quale si vede perfettamente come il braccio di Ferrari sia parecchio largo (nelle immagini televisive la prospettiva inganna non poco). Oltretutto Valeri e’ in posizione perfetta e non credo commetta un errore. Per me e’ un rigore evidente. Valeri, a mio avviso, e’ contrariato dalle immagini VAR perche’ sono meno nitide di quel che ha visto in presa diretta.

    Sul tocco di Can, il rigore si puo’ dare o non dare: e’ un’interpretazione soggettiva.

    Ti auguro un felice anno nuovo.

    • Tomas
      Tomas dice:

      No, c’e’ il video da cui e’ preso il fermo immagine. Puoi riguardare il video (e’ postato sul tuo account Twitter) e fare tu stesso il fermo immagine. E’ vero al 100%.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ fake il momento in cui è stato preso il frame: il contatto avviene dopo.
      E vedendo il video viene confermata quel che ho scritto: pallone inatteso, Ferrari cerca in ogni modo di togliere il braccio.

    • Tomas
      Tomas dice:

      Ferrari cerca di togliere il braccio nel momento in cui colpisce il pallone: e’ un gesto istintivo (lo fanno tutti). Rimane il braccio largo. L’unico elemento a discapito di Ferrari e’ che pur essendo il braccio largo, l’aumento del volume non e’ eccessivo. Pero’, se vedi il video, noti come Valeri sia posizionato perfettamente. Si e’ fidato di quel che ha visto, e non credo che abbia commesso un errore.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Le idee differenti sono una ricchezza, non un problema.
      Nello specifico ognuno è libero di farsi una propria idea ma è abbastanza particolare la tesi secondo cui l’arbitro avesse una prospettiva migliore: dalla sua posizione non aveva alcuna profondità.
      Braccio largo? Non mi pare, il braccio non si muove affatto verso il pallone ma, come hai scritto, Ferrari tenta in ogni modo di ritrarlo per evitare il contatto col pallone.

  57. Ivan
    Ivan dice:

    Buongiorno Luca e prima di tutto grazie per le tue analisi. Ieri i dubbi sono stati tanti, e con l’inserimento del VAR spero che man mano si possa fare meglio di così: ne sono un fermo sostenitore e sono sicuro che l’utilizzo dello strumento migliorerà moltissimo, ma per adesso vedo che siamo ancora “indietro”. Ieri guardando Juve-Samp ero sicuro solo di una cosa, cioè che il rigore per la squadra di casa non ci fosse, e sono soddisfatto di non aver preso un abbaglio. Per l’ultimo caso, quello del fuorigioco, ho trovato come unica spiegazione quella che poi hai addotto tu, pur restando in una mia incredulità data dalla norma del regolamento. Vorrei partire da qui per farti alcune domande, sempre nella speranza che potranno interessarti. Nessun tono polemico, e nonostante da tifoso i casi di ieri mi abbiano “colpito”, soprattutto la prima domanda è un dubbio che mi porto dietro da tempo, e non è certo nato ieri per difendere qualche interesse di tifoseria.

    1) L’applicazione ieri della regola sul tocco involontario è stata corretta, sospettavo che potesse essere l’unica ragione dell’annullamento e il tuo articolo lo conferma. Quindi non contesto più la decisione. Vorrei discutere con te della norma. Mi scuserai della domanda personale se inizio con: a te soddisfa? A me no, e lo notai già tempo fa in una partita completamente diversa. Al momento, a mio avviso, la norma è “teorica” in quanto teoricamente è inattaccabile il concetto di volerla giocare, avere intenzionalità sul tocco, i concetti di giocata / deviazione / save. Eppure questo non mi sembra rifletta il dinamismo del gioco. Una norma differente che definirei “pratica”, basata sul cambio di direzione della palla, sull’efficacia della deviazione / giocata, e su concetti simili a quelli che dal 2019/20 ti auspichi applicati al fallo di mano, secondo me gioverebbe. Sia alle interpretazioni arbitrali, che diventerebbero meno cervellotiche anche in tempo reale e prima del VAR, sia al gioco. Insomma, valutare fattualmente l’impatto di una deviazione è così assurdo, lo penso solo io? Vedere che impatto ha una deviazione, eliminando il concetto di sguardo, volontarietà ed involontarietà, non sarebbe meglio? In tal modo una giocata cercata e sfiorata ma che non cambia la traiettoria non sanerebbe più, mentre una fortuita ma che modifica completamente il passaggio o tocco originale (come oggi) sanerebbe, perché di fatto (e non di volontà!) è diventato un passaggio o tocco del tutto diverso. Io la penso così, vorrei sapere una tua opinione da esperto, anche se ho il sospetto che potrebbe piacerti un cambiamento del genere, visto che hai espresso apprezzamento verso una maggiore fattualità del fallo di mano. Come oggi.

    2) Evitando di dilungarmi ancora così tanto: in Napoli-Bologna ho notato due casi dubbi. Il primo è un Fuorigioco con portiere rimasto indietro e fischiato senza VAR prima di un tiro a porta vuota, attorno al 90′. Alla fine il tiro prende il palo, ma ad azione già ferma… e al replay (frettoloso) mi pareva che il calciatore azzurro fosse dietro la linea della palla. L’hai visto? Inoltre al 92′ circa, Ounas del Napoli si inserisce in area e viene trattenuto. Mi pareva fosse una trattenuta fallosa (e penso fosse sulla riga dell’area), per te è rigore?

    3) Ritornando ad un concetto che hai espresso nell’ultimo articolo, è possibile che in futuro gli arbitri più zelanti ricorrano ad un sistema di auto-aiuto per i doppi gialli e casi simili? Vale a dire, nel caso in cui non sappiano se dare il secondo giallo (casistica non coperta dal VAR, quindi niente review), è possibile che gli arbitri chiedano supporto “mascherato” alla cabina VAR per sentire cose tipo “non è rosso, non è rosso” e quindi ammonire? Naturalmente in caso solo di dubbi palesi (arbitro impallato) e ben ravvisabili dal VAR.

    Spero in tue risposte, arrivederci 🙂

    Ivan

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – E’ un argomento molto articolato che non possiamo affrontare qui. Magari ci torno con un approfondimento dedicato;
      2 – fuorigioco corretto, valutazione di enorme difficoltà;
      3 – Si arriverà anche a questo ma non è il momento: per ora è importante definire i limiti del VAR, poi si scendere in finezze regolamentari.

    • Ivan
      Ivan dice:

      Grazie mille, aspetto speranzoso un approfondimento sul primo tema! Mi auguro che le regole possano sempre evolvere, magari in meglio, per semplificare la vita ad arbitri e calciatori.

  58. Filippo Ghisetti
    Filippo Ghisetti dice:

    La dinamica da cui scaturisce il fuorigioco di Saponara è singolare e secondo il mio parere il regolamento porta ad imporre una riflessione. Vero è che il giocatore della Samp entra in possesso della palla dopo che il pallone ha subito il tocco di ben due giocatori; vero è che corre verso la propria porta per intercettare il pallone essendo in svantaggio metrico rispetto ai due difensori; vero è che l’azione continua ancora per parecchi secondi ed il pallone passa attraverso un successivo scambio con defrel prima del tiro; troppi fatti secondo me per essere una dinamica punibile a tergo.
    Vero è che sto cazzo di Saponara poteva evitare sto eurogol.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ahahahahahaahahhahahah, sei sempre il numero 1 Filippo.
      La regola è contorta, me ne rendo conto ma nessuno meglio di te può comprendere il concetto che spesso ripeto: “il regolamento del calcio è semplicissimo ma maledettamente complesso”.

  59. CARLO
    CARLO dice:

    Buongiorno Luca
    Finalmente grazie ai tuoi chiarimenti sto iniziando a capire i ragionamenti di cui devono tenere conto gli arbitri durante una partita. È veramente un mestiere difficile, soggetto ad una pressione mediatica pazzesca ed avvelenato da un clima sempre più spesso oltre misura. Quello su cui resto interdetto è l uso di questo strumento nell on field review. Come è possibile che in Juve-Samp ed Udinese-Cagliari l arbitro non veda chiaramente ciò che è successo? È l ambiente? La mancanza di lucidità? Un mix di cose?

    P.S. Ieri in Napoli-Bologna ho visto un contrasto sanzionabile su Ounas nell ‘area del Bologna nei minuti finali. Poteva essere calcio di rigore?

    Grazie e buon anno
    Carlo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Un mix, anche i migliori possono incappare in decisioni sbagliate.
      Non c’è nulla di male.
      Certo, se poi si crede a bufale colossali e si diffondono clamorose immagini fake, il problema diventa complesso…

  60. Manuel
    Manuel dice:

    Buongiorno Luca, una curiosità, volevo sapere come vengono suddivise le varie fascie e quante sono. Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Solitamente le fasce sono 4 ma non sono più così importanti.
      Erano importanti al tempo del sorteggio, oggi vengono considerate di prima fascia tutti gli scontri diretti e tutte le gare delle big in trasferta. Più altre partite come, per esempio, Chievo-Frosinone di ieri che rappresentava già una sorta di spareggio.

  61. andrea
    andrea dice:

    Frosinone derubato. Non solo manca un rosso a Pellissier nel primo minuto del secondo tempo, l’arbitro Rocchi si è anche inventato le due ammonizioni in una stessa azione (mai successo nella storia). Altro che perla e finezza!

  62. Francesco perna
    Francesco perna dice:

    Buongiorno volevo chiederle in occasione del gol annullato all Samp il fatto che defreil giochi il pallone all indietro non dovrebbe “scagionare “Saponara dal fuorigioco

  63. Angelo
    Angelo dice:

    Salve Luca,posso chiederle un chiarimento? Lei ha parlato di colpositá sui falli di mano e non di volontarietà,ottimo,da giurista sono anche d’accordo.Colposità vuol dire che in una situazione un giocatore non ha osservato regole prestabilite o una dovuta diligenza nel colpire il pallone.Ottimo.Ma emre can salta con un movimento del tutto congruo,a meno che lei non salti a pesce,ma essendo stato arbitro e non calciatore potrebbe anche essere,penso si impossibile dire che nell’atteggiamento di emre can ci sia colposità.Lo dico per chiarire il concetto di colposità e lo dico perchè gioco a calcio da 21 anni.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come può essere del tutto congruo un movimento con le braccia alzate a 90 gradi rispetto al busto? Se il gesto può anche essere giustificabile, ciò non giustifica che devii il pallone con il braccio. Se salta in quel modo, con un braccio ben oltre la figura, si assume il rischio di vedersi fischiare un fallo contro.

  64. Edoardo
    Edoardo dice:

    Considerazione generale: c’è ancora troppa disparità di giudizio tra gli arbitri nella valutazione dei falli di mano. Per intenderci, è surreale che – con la on field review – venga concesso quel rigore alla juventus e non venga concesso rigore alla fiorentina, per due episodi che sono palesi. E questo non può essere dovuto a una giornata no del singolo arbitro. Perché se in diretta si hanno pochi decimi di secondo per decidere, e ci sono mille fattori che possono incidere sul giudizio, con l’aiuto della review c’è tutto il tempo per prendere, con calma e con tutti gli strumenti a disposizione, la decisione corretta. Quindi, escludendo la malafede, quali possono essere secondo te le possibili spiegazioni per decisioni così contrastanti?

    1. Mancanza di conoscenza, non del regolamento, ma delle possibili interpretazioni di un espisodio
    2. Errata applicazione del protocollo var, per via della dicitura “chiaro ed evidente errore” (ma nei due casi sopracitati non ha senso)
    3. Arbitri che si sentono desautorati dalla presenza del var e agiscono di conseguenza, per recuperare autorevolezza o per – insconsciamente – sminuire l’utilità del var
    4. Cecità temporanea

  65. Antonio
    Antonio dice:

    Buongiorno. Ho un dubbio su ciò che è andato a vedere Valeri nel rigore concesso alla Juventus. Mi sembra che sia stato chiamato per valutare l’intervento di Alex Sandro sul giocatore della Sampdoria, e non per rivedere il tocco di mano. Può dirmi se sbaglio?

  66. Michele
    Michele dice:

    Non avevo dubbi che il rigore della Juve fosse inesistente e quello della Samp netto. Di questo passo l’assunzione in qualche programma TV arriverà presto, non demorda caro Marelli.

  67. Pierluigi Pozzessere
    Pierluigi Pozzessere dice:

    Nella valutazione dei 2 rigori di Juve Samp lei ha detto che Ferrari non era punibile, tra le varie cose, anche perché non si aspettava l’arrivo del pallone perché non colpito da giocatori ad un paio di metri da lui. Questa attenuante però non la riconosce ad Emre Can con Praet che salta 30 cm davanti a lui sfiorandola con i capelli. Come vede essendo un ragionamento molto complesso soggetto a diverse interpretazioni definirlo errore mi sembra eccessivo. Personalmente alla luce della breve distanza da cui sbuca il pallone e dalla congruità dei movimenti (entrambi muovono le braccia in modo funzionale alla giocata) non avrei concesso nessuno dei due.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché Emre Can ha sempre la visione del pallone: Praet gli salta di fianco o, al limite, davanti ma non coprendo mai la traiettoria del pallone. Ci sono le immagini, non capisco perché si debbano inventare dinamiche mai avvenute.
      Boh.

  68. Roby
    Roby dice:

    Sempre con la massima stima, mi schiero tra coloro che a Torino non avrebbero fischiato alcun rigore, trovando attaccato al corpo il braccio di Ferrari e non ravvisando, sottolineo, parere personale è fallace, alcun comportamento colposo in Can.
    La domanda è diversa e riguarda l’espulsione nel posticipo di Suso. L’eventuale ma penso inevitabile squalifica verrà scontata in campionato, come pensavo oppure come ho letto in Supercoppa che si giocherà prima? Ancora grazie e buon 2019!

  69. MisterGP
    MisterGP dice:

    Buongiorno,
    non sempre concordo con le sue valutazioni sugli episodi e ho notato anche una certa bravura nel dribblare osservazioni valide. Nella sue valutazioni parla di “scelta corretta”, ma ricordiamoci che l’arbitro è l’unica persona ad essere nel campo con i giocatori e forse è l’unica persona ad aver visto qualcosa che è sfuggito anche alle tecnologie. Quindi in realtà non si tratta di una scelta, perchè in realtà per l’arbitro è l’unica opzione. Lo stesso anche quando parla di “scelta non corretta”, per l’arbitro era l’unica opzione secondo regolamento. La mia curiosità è un’altra: tralasciando il tempo necessario nella ricerca delle immagini, quindi con tutto il materiale a dispozione, quanto tempo impiega a valutare un episodio? Voglio capire quanto può incidire l’aspetto “live” nella valutazione per un arbitro. Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sulla prima parte non posso risponderti perchè non ho capito niente.

      Sulla seconda: sono ben consapevole che sia molto più facile giudicare dal divano e non a caso tendo sempre a cercare una spiegazione su qualsiasi valutazione, giusta o sbagliata che sia. E perciò evidenzio posizione, staticità, intuizione della manovra ecc., ben consapevole di quanto sia complesso arbitrare. Allo stesso modo non scriverò MAI “arbitro scarso” od “inadeguato” perché so quanto lavoro ci sia per arrivare a quei livelli. Ed un arbitro scarso può essere raccomandato da Dio in persona ma, senza qualità, non arriva in A.

  70. Antonio
    Antonio dice:

    Buongiorno Sig. Luca, è possibile avere ulteriori chiarimenti sul gol annullato per fuorigioco a Saponara? In particolare, sebbene sia un episodio di rara difficoltà di interpretazione, si tende a considerare deviazione se il pallone va verso il giocatore mentre giocata volontaria se è il giocatore ad andare sul pallone. In questo caso mi sembra che sia Alex Sandro ad andare volontariamente a contrasto con Defrel e con il pallone, per non consentire all’avversario di trovarsi in campo aperto. Per questo il tocco mi sembra frutto di una giocata volontaria col fine di interrompere il contrattacco avversario e se fosse così, dovrebbe rimettere in gioco Saponara. Alex Sandro con il suo contrasto e la sua giocata impedisce a Defrel di ripartire per questo mi sembra una cosa volontaria. Sbaglio del tutto?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come ho spiegato, se Defrel avesse mancato il pallone, quella di Alex Sandro sarebbe stata da qualificare come giocata. In realtà tocca il pallone per caso dopo la deviazione di Defrel ed è in questo momento che deve essere valutata la posizione di Saponara, anche se il pallone torna indietro e non viene toccato in avanti.
      Alex Sandro devia il pallone per caso, non escludo che non se ne sia nemmeno accorto.

  71. Richi
    Richi dice:

    Buongiorno avv.to, una curiosità, dall’anno prossimo un difensore che scivola, non tackle, scivola proprio perdendo equilibrio e controllo del corpo, tocca la palla col braccio varrà la non volontarietà oppure no?
    Grazie mille.

  72. Marco
    Marco dice:

    Buongiorno dott. Marelli e complimenti anche da parte mia per il servizio che svolge, ad integrazione del già importante contributo che porta a quella che ritengo la miglior trasmissione radiofonica di sport.

    Un chiarimento didattico sul gol di Ilicic in Sassuolo-Atalanta.
    E’ evidente che Pasalic, resosi conto di essere in fuori gioco, fa di tutto per togliersi dall’azione, però mi pare costituisca comunque un elemento di disturbo per il portiere: nel terzo fotogramma che pubblica c’è un allineamento perfetto Ilicic-pallone-Pasalic-portiere e solo al momento del tiro la visuale del portiere è libera; anche il salto per non rischiare di intercettare il tiro è mi parrebbe elemento attivo.

    Uscendo dal singolo episodio, mi interesserebbe allargare la questione sulla valutazione del fuorigioco passivo: se ad esempio Pasalic fosse rimasto fermo a centro area, il fuorigioco sarebbe stato (almeno credo) comunque non punibile. Il mio dubbio è però che un giocatore in una posizione del genere costituisca in ogni caso un elemento di disturbo per portiere e difendenti i quali, non potendo valutare con certezza la regolarità della sua posizione, potrebbero essere indotti ad ipotizzare un passaggio verso di lui, tentando quindi una marcatura quindi deviando l’attenzione dall’unico pericolo reale, ovvero il giocatore in possesso della palla.

    Grazie per il chiarimento che vorrà dare.

    P.S. incidentalmente, perché preferisce sempre il termine “difendente” al più comune “difensore”?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In che modo, secondo te, disturba il portiere?
      Gli passa davanti velocemente e, al momento del tiro, è ben lontano dalla linea di visione del portiere del Sassuolo.
      Sul fuorigioco passivo sono d’accordo con te ma la regola esiste e dobbiamo tenerla presente.
      Ci sono tante norme che non mi piacciono: sui tocchi di mano, sul fuorigioco passivo, sul concetto di giocata/deviazione. Ma ci sono perciò non possiamo far finta che non esistano…

      Il termine difendente è tecnico perchè indica qualsiasi giocatore che, in una particolare circostanze, sta difendendo. Anche un attaccante può ripiegare in difesa ma non si tratta di un difensore ma di un difendente 😉

  73. marcello lo russo
    marcello lo russo dice:

    Gentile Marelli,trovo quantomeno curioso che le motivazioni per l’insussistenza del rigore pro juve più che all’apisodio in esame calzino perfettamente per l’episodio del rigore dato alla samp dato che,a differenza del contatto di emre can non c’era nessuno a coprirlo e il braccio non era attaccato al corpo (ancorché la posizione fosse congruente col suo movimento).
    Lo steso calciatore della samp ha ammesso davanti alle telecamere il suo errore.
    Auguri di buon anno

  74. maurizio
    maurizio dice:

    Dott. Marelli, volevo farle i complimenti, in generale, per la sua obiettività, alcune volte posso non essere totalmente concorde ma le sue analisi degli episodi sono comunque frutto di profonda conoscenza del regolamento e non dettate da faziosità ed è quello che gli addetti ai lavori dovrebbero sempre tenere ben presente. Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma ci mancherebbe: essere sempre d’accordo significherebbe che uno dei due non ha una sua opinione. La diversità di idee è una ricchezza, non un problema.

  75. Raffaele Rubino
    Raffaele Rubino dice:

    Buongiorno, eliminare la volontarietà sul tocco di mano secondo me è una sciocchezza: si snatura il gioco del calcio, in cui alcuni movimenti sono naturali con la giocata (vedi rigore Can), saranno fischiati rigori sempre più assurdi. Che ne pensa?

  76. Sandro
    Sandro dice:

    Ciao ti seguo tramite Tutti convocati e seguo ogni tua analisi con molto interesse.
    La cosa “buffa” di tutti e 3 gli episodi di Juventus-Sampdoria è che nessuno dei giocatori in campo ha protestato per ciò che si è rivelato decisivo.
    Aggiungo che, purtroppo, la discrezionalità dell’arbitro in tutti gli episodi è sempre una parte fondamentale del gioco e ritengo che i toni “disinnescanti” che utilizzi nelle tue review siano una cosa utile ad un mondo troppo concentrato nella ricerca costante di alibi per giustificare insuccessi e fallimenti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La mancanza di proteste è una (buona) conseguenza della presenza del VAR: tutti si sentono più tutelati.
      Poi gli errori ci possono essere, è fisiologico.

  77. Roberto
    Roberto dice:

    Buongiorno la definizione “ pallone inaspettato dato che spunta all’improvviso dopo essere stato mancato dai calciatori davanti a lui di un paio di metri scarsi.”
    E,aggiungo io, il braccio a protezione, si largo ma verso il pallone e avversario, non sono da considerarsi anche per emre can?
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se paragoni i due episodi, evidentemente non hai molto chiaro il regolamento.
      Perdonami ma è una perdita di tempo se si paragonano due fattispecie simili come il giorno e la notte.

  78. Angelo
    Angelo dice:

    Buongiorno dottor Marelli , la cosa che è proprio impossibile da capire e credo se lo stia chiedendo anche lei : come fa’ un arbitro che conosce le regole come Valeri nonostante l’ausilio della var concedere un rigore del genere ? Il rigore contro la Samp rappresenta da quanto c’è la var il caso più assurdo e incomprensibile.

  79. Alessandro
    Alessandro dice:

    Leggerti è un piacere immenso, grazie per spiegare il regolamento e le dinamiche aia, senza remori e soprattutto con imparzialità.

  80. Alessandro F.
    Alessandro F. dice:

    Sul fallo da rigore di Cerri in Udinese-Cagliari, chiedo, può essere che non sia rigore perchè la palla comunque finisce dall’altra parte (primo palo) e il giocatore dell’Udinese non avrebbe mai e poi mai partecipato all’azione attivamente, oppure tutto ciò non c’entra nulla? Nel senso, il volgarmente detto “fallo a palla lontana” è solo per condotte violente o anche per trattenute del genere? Magari è una domanda stupida, per carità, però non conosco alla perfezione il regolamento…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E che c’entra?
      Se dovesse passare un concetto del genere, allora un giocatore lontano dal pallone potrebbe essere preso a pedate tanto non può partecipare all’azione.
      C’è qualcosa che non quadra…

  81. Sergio
    Sergio dice:

    Buongiorno sig. Marelli. In Napoli Bologna ho notato un fallo, per me da ultimo uomo, di Malcuit su Palacio, nel secondo tempo, oltre che ammonizioni non date, in almeno due occasioni, ad allan. Lei che ne pensa?

  82. Luca
    Luca dice:

    In Lazio Toruino mancano due falli, secondo me molto netti e meritevoli di cartellino giallo, di Luiz Felipe (già ammonito) su Belotti. Stessa situazione di Izzo.

  83. Supertanino
    Supertanino dice:

    Premesso che per me non ci sono entrambi i rigori di juve – Samp, ma è mio parere personale, e che urge fornire una migliore “casistica” e criteri di interpretazione al più presto.. Ma che tanto mai servirà a eliminare la mentalità antisportiva di molti tifosi e (purtroppo) molti commentatori, vorrei chiederti un parere.
    Da quanto mostrato in tv sembra che Valeri, nell’episodio del secondo rigore, stesse rivedendo al monitor più le immagini del contatto tra Alex Sandro e il difensore della Samp che il tocco di mano. Puoi verificare se è così? Grazie

  84. Franco Pagano
    Franco Pagano dice:

    Buondì Avv. Marelli, perché secondo lei il fallo di mano di Emra Can non è punibile disciplinarmente? Non sta interrompendo in area un’ occusione da gol con una parte del corpo non utilizzabile per una giocata e quindi non depenabizzabile?

  85. Diego
    Diego dice:

    Ciao Luca, condivido in pieno la lettura degli episodi della mia Juve….ho un unico dubbio. Sul rigore per la Samp, il Var richiama Valeri per segnalare il chiaro ed evidente errore sul “fallo di mano” di Emre Can; mi chiedo, una situazione del genere, obiettivamente dubbia, può essere considerata tale? Inoltre, ho la sensazione che, come sostieni da tempo, la situazione sui falli di mano stia sfuggendo di mano e che si vada senza che ci sia uniformità di giudizio, necessaria per stoppare le sterili e inutili polemiche del dopo gara. Con stima.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Assolutamente sì.
      Il problema è che è stato montato un casino irreale per un episodio facile sul quale, nell’ambiente, non c’è alcun dubbio.

  86. Valerio
    Valerio dice:

    Buongiorno, La seguo sempre e La ringrazio per i chiarimenti, tanto interessanti che ormai tendo a seguire di più gli arbitri che la partita stessa. Seguendola ho capito che, almeno in questa prima parte del campionato, l’utilizzo del Var è stato, in alcuni casi, più incerto che nello scorso anno, tanto da quasi avallare la tesi di coloro che lo ritengono uno strumento inadeguato o, in alcuni casi, che snaturerebbe la funzione degli arbitri. Io sono un sostenitore del Var, e Le chiedo se questi problemi legati al suo utilizzo siano “dolori di crescita” che prima o poi si sistemeranno, oppure se sussiste una qualche eventualità che la strada intrapresa venga interrotta

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Hai centrato il punto e la definizione mi piace molto: dolori di crescita è molto aulico ma rende l’idea.
      Sì, il problema è questo e me lo aspettavo: è uno strumento nuovo e rivoluzionario, era abbastanza semplice aspettarsi delle “ondulazioni” di utilizzo, esattamente come accadde nella NFL, associazione nella quale l’istant replay venne addirittura abbandonato per 7 anni dal 1992 al 1999. Poi venne reintrodotto con la declinazione di oggi, challenge compresi.
      Ci vuole un po’ di pazienza ma arriveremo ad un utilizzo più coerente, l’importante è che vengano anche recepiti i suggerimenti dall’esterno.

    • Valerio
      Valerio dice:

      Grazie per la risposta. Aggiungo che io penso che sarebbe opportuno, per la chiarezza, che gli arbitri potessero motivare pubblicamente e in diretta le loro decisioni, proprio come accade nella NFL.

  87. Alberto V
    Alberto V dice:

    Mi spiace ma sulla disamina del rigore dato alla juve non sono d’accordo…..il pallone arriva da quasi 30 metri a velocita contenuta per non dire ridotta, impossibile che il giocatore della Samp non ne abbia potuto calcolare la traiettoria anche se momentaneamente gli fosse scomparso dalla visuale ..in secondo luogo la mano non sembra cosi attaccata al corpo ,(il fotogramma postato non permette di valutare la profondità ) secondo me la scelta di Valeri è corretta come lo è su Emre Can

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Alberto, sei l’unico che sostenga la legittimità del rigore.
      Va bene essere tifoso ma l’episodio è chiaro. Peraltro il velo dei giocatori davanti è fondamentale, Ferrari vede il pallone (se lo vede) all’ultimo momento. Ed il braccio è attaccato al corpo.
      Sei stato arbitro 20 anni, non posso pensare che ritieni l’episodio punibile.

    • Roberto Nizzotti
      Roberto Nizzotti dice:

      La scorsa stagione se non erro un rigore simile venne assegnato all’Atalanta, in Coppa Italia.
      Fu quindi errore anche in quel caso anche se non suscitò ire funeste di certi addetti ai lavori ?
      La ringrazio per la sua sempre precisa informazione

    • Stefano
      Stefano dice:

      Ma come, il velo di giocatori distanti “un paio di metri” (cit.) diventa giustificabile nel caso di Ferrari, mentre l’intervento di testa a vuoto di Ekdal a neanche mezzo metro di distanza da Emre Can non conta nulla? Tra l’altro il movimento delle braccia di Emre Can è perfettamente congruo con la dinamica del salto, non poteva certo farlo con le braccia dietro la schiena. La deviazione con la parte superiore dell’avambraccio è stata talmente accidentale che se non fosse stato per il salvataggio di Chiellini sulla linea la palla sarebbe finita in rete. In quel caso sarebbe stato interessante vedere se il VAR avrebbe chiamato Valeri per valutare l’annullamento dell’autogol e la concessione del calcio di rigore.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma che discorso è?
      E’ OVVIO che il VAR non avrebbe chiamato la review dato che la squadra che avrebbe dovuto usufruire di un rigore avrebbe realizzato una rete. Che vantaggio potrebbe esserci nell’annullare una rete e calciare una rete?
      Ma ragionate quando commentate?

    • Massimo
      Massimo dice:

      Concordo assolutamente con Alberto. Le immagini non aiutano a definire con certezza (come lei sostiene) che il braccio sia aderente al corpo, anzi a me sembra il contratto. Concordo quindi con la decisione dell’arbitro che (viste le immagini a disposizione) non poteva tornare indietro sulla decisione presa in diretta

    • Massimo
      Massimo dice:

      Buongiorno sig. Marelli,
      Emre Can ha davanti Praet che buca il colpo di testa :l’intervento di Emre Can non è né volontario né colposo ;a mio avviso rigore del tutto inesistente, anche perché il movimento di Emre Can, nel tentare di colpire il pallone, come suol dire lei, è del tutto consono. Oramai siamo arrivati a livello di video game.
      Cordiali saluti. Massimo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vogliate perdonarmi ma mi tocca scrivere una risposta per tutti, altrimenti non finisco più.
      Che il tocco di Emre Can non sia voluto, è palese. Che colpisca il pallone con il braccio, è palese. Che il braccio sia largo è oggettivo.
      La volontarietà, ormai da tempo, è un concetto superato nei fatti e non è certo un caso che l’IFAB, a marzo, eliminerà il concetto di volontarietà dal regolamento, prendendo atto (con colpevole ritardo) che i parametri introdotti sono andati oltre già da parecchio.
      Non conta nulla che Emre Can abbia la testa abbassata, che non voglia colpire di braccio, che non veda il pallone perché ha chiuso gli occhi, che l’avversario lo disturbi (peraltro non è vero) o tutte le altre teorie che sto leggendo.
      Quel che conta è che il braccio molto largo impatti col pallone e che con le braccia non si possa giocare. Se quel braccio fosse stato aderente al corpo, non discuteremmo nemmeno dell’episodio ma quel braccio è larghissimo e considerarlo non punibile vuol dire andare volontariamente (questo sì) contro le norme interpretative vigenti.
      Non piacciono queste direttive? Perfetto, non piacciono nemmeno a me. Ma ritenere che il tocco di Emre Can non sia punibile va ben oltre l’interpretazione, sconfina nel tifo. Ed il tifo non è mai un buon punto di partenza per essere obiettivi.

  88. Daniele
    Daniele dice:

    Buongiorno Luca,
    Una curiosità, visto che sostiene che non c’è più la volontarietà sui falli di mano, presuppone ilnil fatto fatto che ogni tocco di mano in area sia da punire con il rigore. Quindi anche il rigore per la Juve dovrebbe ricadere in questa casistica ( tocco di mano non volontario). Non vi è contraddizione in quello che dice?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, no, aspetta: la colposità di un tocco di mano presuppone un comportamento perlomeno rischioso ed è questo il motivo per cui sottolineo spesso il concetto di “assumersi un rischio” nell’intervenire in un certo modo.
      La volontarietà è superata da anni, su questo non c’è dubbio ma la colposità è concetto diverso da “qualsiasi tocco anche casuale”. Anche nel diritto esiste la figura della colposità che viene punita con minor rigore della volontarietà mentre la casualità non viene punita.

    • Michele
      Michele dice:

      Buongiorno Luca,
      A tal proposito mi piacerebbe avere un commento anche sul contatto di mano di Colley al 57’.
      Grazie.

    • Enrico
      Enrico dice:

      Salve, nel regolamento di parla di volontarietà… Per me nessuno dei due tocchi sono volontari…

  89. Filippo
    Filippo dice:

    Buongiorno, nella sua disamina quindi implicitamente ritiene voluto l’errore di Valeri sul rigore assegnato alla Juve? Perché non si spiega come pur rivedendo l’azione abbia confermato (consultandosi anche con altri arbitri) la decisione presa.
    Oppure considera l’arbitro Valeri poco conoscitore del regolamento sui “tocchi di mano”
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Illazione che non raccolgo: per poter fare i furbi bisogna discutere con qualcuno che non si accorga della sottile presa per il culo (scusa il francesismo). Valeri conosce il regolamento ma ha sbagliato.
      Se dovessimo seguire il tuo (assurdo) ragionamento, allora dovremmo prendere atto che non ci sono mai errori perché gli arbitri conoscono il regolamento.
      Tesi senza senso, come il tuo commento.

    • Andrea
      Andrea dice:

      Volendo fare un passo ulteriore nel ragionamento: cosa induce in errore un arbitro di esperienza? Rivedendo l’azione in camera é chiaro che il braccio é aderente al corpo? Come è possibile sbagliare per un arbitro di esperienza?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ah, può capitare a tutti.
      Non sai quante volte, dopo aver valutato un episodio in campo e rivisto a casa mi sono chiesto: “ma che cavolo ho visto?”.
      E’ normale, siamo esseri umani. Ed anche davanti al video può capitare di non individuare in modo perfetto l’episodio. Fin quando non si capirà questo concetto, saremo destinati a polemiche infinite.

    • Massimo
      Massimo dice:

      Sig Marelli,
      al netto della volontaria o involontaria perculata del suo lettore, potrebbe anche prendere in considerazione che Valeri non ha sbagliato e magari lei si?
      Questa sua rigidità nel rispondere a chi ha parere diverso dal suo mi lascia perplesso.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rispondo rigidamente a chi TENTA di percularmi.
      Rispondo discutendo con chi si pone educatamente.
      Se non vi sta bene, non è un problema: ci sono migliaia di gruppi social ove poter scrivere cretinate.

  90. Massimo
    Massimo dice:

    Ciao Luca,
    concordo pienamente su secondo e terzo episodio di Juve-Samp, sul primo la tua descrizione e’ perfetta, io aggiungerei pero’ che per colpire di testa si puo saltare in modi differenti, Praet ha quella postura perche’ sta spizzando all’indietro, Emre Can ha quella postura perche’ e’ quella che si assume per spingere con forza il pallone in avanti, non puoi dare forza al pallone con le braccia aderenti al corpo, nelle scuole calcio insegnano a colpire cosi e non a pinguino. Detto questo, il movimento di Emre Can a mio parere e’ congruo, in piu’ c’e’ contesa della palla con Praet, sono molto vicini, io questo rigore non lo avrei dato, pero’ ci sta la tua interpretazione, il problema e’ che anche dopo la revisione del regolamento e l’applicazione del concetto di colposita’, l’episodio e’ affidato a una scelta oggettiva. A questo punto pero’ dobbiamo rivedere anche il secondo episodio e dire che, anche se hai le braccia vicino al corpo in posizione congrua, ti assumi il richio di stare nella traiettoria del pallone, allora e’ meglio che le tieni dietro la schiena.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perfetto Massimo, spiegazione tecnica che ci sta tutta.
      Ma se un calciatore salta in quel modo per dar forza, si assume il rischio di “ciccare” il pallone e di colpirla col braccio, rendendo punibile la sua deviazione. E’ proprio su questo punto che si gioca il concetto di “rischio tecnico”: se un calciatore si frappone in quel modo, si assume il rischio che il gesto venga considerato punibile.

    • Massimo
      Massimo dice:

      Quindi tutte le volte che salti con le braccia in posizione congrua ti assumi il rischio. Quindi la posizione congrua non è più una discriminante?

    • Massimo
      Massimo dice:

      Concordo con l utente e per saltare e dare forza al pallone l’ unico modo è saltare in quel modo. Non sono tifoso mahogiocato acalcio 🙂

  91. Luca
    Luca dice:

    Inca ho due domande
    1) è possibile sostituire un internazionale con uno che non lo è ad esempio Valeri con Maresca anche se il secondo non mi piace come arbitra
    2) come giudichi la prova di Valeri a me personalmente mi è piaciuto perché ha tenuto una partita dal 1 all ultimo con le ammonizioni date tutte al momento giusto ma vorrei un giudizio da una persona preparatissima come te ( mi scuso se la offendo nel dargli del tu e non del lei)

  92. Battista
    Battista dice:

    A questo giro mi permetta di dissentire, fare una distinzione così cervellotica sui 2 rigori di Torino mi pare azzardato… troppo! O lo sono entrambi o non lo sono ambedue… sennò veramente diventa un casino!
    Con immutata stima…

  93. Filippo
    Filippo dice:

    Buongiorno, non sono assolutamente d’accordo sul rigore per la Samp: leggendo il regolamento non vedo nessun elemento per cui questo debba essere fallo: Emre Can ha semplicemente sbagliato il tempo dell’intervento sul pallone e casualmente gli carambola sul braccio; non mi pare che il regolamento punica un intervento perché goffo, rigori così per me non hanno senso.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vogliate perdonarmi ma mi tocca scrivere una risposta per tutti, altrimenti non finisco più.
      Che il tocco di Emre Can non sia voluto, è palese. Che colpisca il pallone con il braccio, è palese. Che il braccio sia largo è oggettivo.
      La volontarietà, ormai da tempo, è un concetto superato nei fatti e non è certo un caso che l’IFAB, a marzo, eliminerà il concetto di volontarietà dal regolamento, prendendo atto (con colpevole ritardo) che i parametri introdotti sono andati oltre già da parecchio.
      Non conta nulla che Emre Can abbia la testa abbassata, che non voglia colpire di braccio, che non veda il pallone perché ha chiuso gli occhi, che l’avversario lo disturbi (peraltro non è vero) o tutte le altre teorie che sto leggendo.
      Quel che conta è che il braccio molto largo impatti col pallone e che con le braccia non si possa giocare. Se quel braccio fosse stato aderente al corpo, non discuteremmo nemmeno dell’episodio ma quel braccio è larghissimo e considerarlo non punibile vuol dire andare volontariamente (questo sì) contro le norme interpretative vigenti.
      Non piacciono queste direttive? Perfetto, non piacciono nemmeno a me. Ma ritenere che il tocco di Emre Can non sia punibile va ben oltre l’interpretazione, sconfina nel tifo. Ed il tifo non è mai un buon punto di partenza per essere obiettivi.

  94. Orlando
    Orlando dice:

    Si può dire che in Juve Samp il Var sia stato perfetto? E che l’unico errore sia stato quello di Valeri sul secondo rigore, errore di “orgoglio” perché lui il fallo lo aveva visto, e forse sentito, assegnando il penalty con grande decisione?

  95. Paolo
    Paolo dice:

    Buongiorno sig. Marelli e, in primis, buone feste.
    Le sue disamine sempre brillanti ed esaustive mi sono sempre piaciute, ma quella relativa a questa giornata mi lascia un po’ perplesso.
    La dinamica dell’episodio di Veloso a Genova mi ricorda tanto l’episodio Mandzukic – Fernandes a Firenze, quando lei disse che non poteva essere calcio di rigore: in entrambi gli episodi il braccio mi sembra largo, un po’ di più nel caso di Veloso, ma non così tanto da poter determinare una valutazione diversa. Perché questa differenza?
    Quello che mi lascia più perplesso è però la valutazione che lei fa dell’episodio di Can. La invito e rivedere il video dell’episodio e a fermarlo qualche istante prima del tocco di braccio: si accorgerà che anche Ekdal salta con le braccia larghe e che lei vede le braccia lungo il corpo perché nel fotogramma postato il sampdoriano è già in fase di caduta (salta troppo in anticipo, per questo non prende il pallone). Anche qui mi rifaccio ad un episodio di Fiorentina – Juve: perché, se era consono l’intervento col braccio in scivolata di Biraghi, non può essere consono il movimento del braccio di Emre Can?
    Una nota a margine: trovo che gli arbitri di Serie A abbiano un incredibile bisogno di riposarsi. Non è che giocare tre partite in più a fine dicembre li ha logorati?
    Cordiali saluti e complimenti per il blog.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vogliate perdonarmi ma mi tocca scrivere una risposta per tutti, altrimenti non finisco più.
      Che il tocco di Emre Can non sia voluto, è palese. Che colpisca il pallone con il braccio, è palese. Che il braccio sia largo è oggettivo.
      La volontarietà, ormai da tempo, è un concetto superato nei fatti e non è certo un caso che l’IFAB, a marzo, eliminerà il concetto di volontarietà dal regolamento, prendendo atto (con colpevole ritardo) che i parametri introdotti sono andati oltre già da parecchio.
      Non conta nulla che Emre Can abbia la testa abbassata, che non voglia colpire di braccio, che non veda il pallone perché ha chiuso gli occhi, che l’avversario lo disturbi (peraltro non è vero) o tutte le altre teorie che sto leggendo.
      Quel che conta è che il braccio molto largo impatti col pallone e che con le braccia non si possa giocare. Se quel braccio fosse stato aderente al corpo, non discuteremmo nemmeno dell’episodio ma quel braccio è larghissimo e considerarlo non punibile vuol dire andare volontariamente (questo sì) contro le norme interpretative vigenti.
      Non piacciono queste direttive? Perfetto, non piacciono nemmeno a me. Ma ritenere che il tocco di Emre Can non sia punibile va ben oltre l’interpretazione, sconfina nel tifo. Ed il tifo non è mai un buon punto di partenza per essere obiettivi.

  96. Roberto D
    Roberto D dice:

    Buongiorno Luca. Stavolta mi trovo in disaccordo sul rigore concesso alla Juventus. Succede di rado ma in questo caso credo sia giusto fidarsi dell’arbitro, che gode di una prospettiva nettamente migliore delle immagini presentate. In queste ultime è impossibile quantificare la distanza braccio/mano corpo perchè frontali e schiacciate. L’unica cosa certa che si evince è il gomito largo e probabilmente la sola mano attaccata al corpo. Con il pallone che colpisce l’avambraccio. Al massimo zona grigia, ma il rigore non mi pare proprio possa definirsi inesistente.

  97. Michele
    Michele dice:

    Buongiorno Luca
    Concordo sulla perla don Rocchi….tanta roba!
    Sui falli di mano ribadisco quel che dico da un paio d’anni: per me è eccessiva questa interpretazione di colposità (tornerei alla involontarietà di una volta, punto) perché troppo soggetta a valutazioni interpretative e meno opzioni dai all’arbitro, meglio è!
    Una cosa che non ho capito: primo tempo di Juve Samp c’è un silent check su un’azione d’attacco della Juve che dura parecchio ma francamente non ne ho capito il motivo…tu l’hai capito?

  98. Michele
    Michele dice:

    Visti gli episodi di Juve samp e ricordando altri episodi in Genoa Atalanta e Milan Parma, è possibile che sia stata un indicazione di maggiore punibilità sui falli di mano?anche se poi episodi come quello di ieri di Genoa fiorentina rimettono tutto in discussione, creando nuova confusione

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, nessuna raccomandazione di severità.
      C’è una confusione pazzesca, questa pausa sarà fondamentale per rimettere in ordine un po’ di elementi sul concetto di punibilità.

  99. Alberto
    Alberto dice:

    Bene, eccoci arrivati a fine anno. Ho letto tutto ma commenterò solo su Juve-Samp (tifo per la Juve).
    Dopo un primo momento di sconcerto, mi sono convinto che il rigore causato da Can fosse per l’appunto tale. Come dice lei, è un intervento colposo. Per quanto – ed è l’unico appunto che le muovo qui – la posizione delle braccia fosse del tutto congrua. Il problema è che Can è saltato fuori tempo e/o da una posizione sbagliata rispetto alla traiettoria della palla e ha quindi dovuto usare le bracci per darsi una spinta. Avesse saltato come Praet, la palla gli passava davanti a mezzo metro. Comunque nulla da dire, era rigore e molto bene pr il superamento del concetto di volontarietà a favore della colpositá (che peraltro è comunque un parametro soggettivo, quindi non le mancherà il lavoro anche l’anno venturo).
    Rigore per la Juve: per me era rigore. Può benissimo essere che io sia influenzato dal tifo, ma nelle immagini video si vede molto bene che il braccio resta indietro rispetto al corpo. Può essere per mantenere l’equilibrio mentre sta frenando la corsa? Puo essere un riflesso involontario? Fatto sta che qualcosa c’è. Ció detto, il punto interessante è che il fallo è stato confermato dopo la review. Significa che l’arbitro, dopo aver rivisto le immagini con calma, ha preso una decisione medidata e – nel margine di manovra lasciato libero dalle norme non categoriche – ha ritenuto che fosse fallo. Capisco che magari altri arbitri avrebbero scelto diversamente, ma qui il presupposto ineludibile è che il tocco di braccio c’è stato.
    A questo punto, visto che auspivca un intervento per evitare che queste circostanze diventi un terno al lotto, le chiedo come lei personalmente affronterebbe la questione dei tocchi di mano in area (tocchi, non falli!) e della loro review. Perché personalmente non vedo molte alternative: o li si rivede tutti senza distinzione (ma poi ogni arbitro farebbe comunque valutazioni soggettive e che non troverebbero un accordo da parte di tutti, come in questo caso), o li si rivede solo se l’arbitro non li ha visti (ma in questo caso lo ha visto ed ha fischiato) o se ha visto e fischiato un tocco che non c’era (cioè proprio inesistente, a prescindere da volontarietà, collosità, deviazioni, distanze, ecc.).
    Fuorigioco: tutto chiaro.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Finalmente trovo un commento di critica intelligente.
      Sul secondo episodio non siamo d’accordo ma ti ringrazio: una boccata d’aria dopo decine di commenti demenziali (è la prima volta che mi capita di dover cancellare decine di messaggi).

  100. jeanloupverdier
    jeanloupverdier dice:

    egregio Marelli, posso chiederti, soltanto, perchè il concetto di “rischio assunto” (che io capisco e condivido) non l’hai associato, qualche giorno fa, all’intervento di Romero nella partita contro la Fiorentina..? in quel caso, pur in presenza di una situazione poco prevedibile (o inaspettata), il braccio era molto, molto largo, e il giocatore sapeva di essere in area.

    anyway, buon 2019!

  101. Emanuele
    Emanuele dice:

    Ciao Luca, è sempre molto interessante seguirti! Tre cose volevo evidenziare personalmente:
    – il rigore su Belotti “””giornalisticamente””” è giusto definirlo generoso, ma secondo me ci sta. Con le mani sulla schiena provochi fallo nel 97% dei casi. Gallo moooooolto furbo, ma per me il fallo c’è
    -come giudichi la prova di Valeri? Al di là degli episodi… a me come arbitro non piace, ma ieri generalmente mi ha convinto. Sulle sue scelte “in diretta” avrei fatto similmente, credo.
    -per il rigore della Juventus, secondo te ha influito sulla scelta della conferma del calcio di rigore il fatto che il difensore abbia in qualche modo allargato (leggermente) il braccio? Secondo me Valeri si è focalizzato su quel dettaglio (sbagliando)
    Grazie per i tuoi continui spunti, mi aiutano molto in campo!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – concordo. Ma ciò prescinde da una valutazione personale;
      – non mi è dispiaciuto nel complesso, gara non facile e molto particolare;
      – può essere ma non ho certezze. Ho semplicemente ricostruito l’episodio per come l’ho visto io.

  102. Thomas
    Thomas dice:

    Buongiorno Luca,
    Ma il fatto che Ekdal devia di fatto la palla sul braccio a 30cm di distanza non è considerabile al pari del giocatore del Bologna che la tira sul braccio di Mertens?
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se (e dico se) lo devia, in che direzione lo devia?
      Verso Emre Can.
      Perciò, se non avesse deviato il pallone, lo stesso sarebbe finito ancor più nettamente sul braccio.

  103. Alex
    Alex dice:

    Che differenza c’è tra questo episodio ( Saponara) e quello del rigore prima dato e poi tolto alla Fiorentina l’anno scorso?

  104. Maurizio
    Maurizio dice:

    Secondo il mio parere, se un giocatore va a contrastare l’altro in possesso di palla il suo tocco é effettuato con l’intenzione di recuperare la sfera quindi é sempre una giocata, non una a deviazione.

  105. Alex Scotti
    Alex Scotti dice:

    Buongiorno, ho un solo dubbio sugli episodi da lei descritti: siamo sicuri che Defrel tocchi il pallone sul rinvio di Perin? Io, specialmente nelle immagini dall’inquadratura dietro la porta, ho l’impressione che il giocatore della Sampdoria manchi il pallone, situazione che coglie di sorpresa Alex Sandro che se lo vede arrivare addosso senza possibilità di controllarlo. È possibile che il Var abbia avuto a disposizione immagini non mandate in onda dalla televisione che certificano il tocco di Defrel? Oppure la scelta è stata presa solo supponendo che questo abbia toccato il pallone?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, il tocco di Defrel c’è, il pallone cambia completamente direzione.
      I VAR hanno a disposizione tutte le immagini che vediamo noi, non una di più e non una di meno.

    • Alex Scotti
      Alex Scotti dice:

      Sicuramente avrà ragione lei che ha più esperienza in merito, però sono andato a riguardare nuovamente e il tocco di Defrel continuo a non vederlo dalle immagini mostrate dalla tv. O meglio, con la gamba sinistra il pallone non lo prende proprio, resta qualche dubbio se gli sia rimbalzato sul piede d’appoggio, ma evidenze su questo aspetto proprio non ne vedo. Anche un rimbalzo “irregolare” secondo me non è da escludersi riguardo al leggero cambio di traiettoria quando il pallone tocca terra, in quanto il rinvio di Perin è completamente sbilenco e con un effetto strano. In ogni caso niente di scandaloso, può anche essere che Valeri o il suo assistente abbiano avuto evidenza del tocco già in diretta dalla loro posizione. M’interessava perlopiù capire se era possibile che in tv non avessero mostrato tutte le immagini. Grazie mille per la risposta e per la precisione con cui, ogni settimana, analizza gli episodi più delicati.

    • Giuseppe
      Giuseppe dice:

      L’unica cosa che sbagli a mio modo di vedere e che dici che quello della Sampdoria non é rigore perché il pallone spunta improvvisamente perché era coperto da più giocatori. Stesso discorso vale nel caso di emre can dove ekdal e non praet salta 20 cm più avanti di più. Seconda interpretazione sbagliata a mio modo di vedere sta nel fatto che dici che emre can possa saltare in maniera diversa perché praet (ekdal) lo fa in maniera diversa senza alzare i gomiti. Io penso, avendo giocato un Po A calcio, che ci sono vari modi di colpire il pallone. Quello di ekdal é una spizzata ed é giusto andare a colpire la palla in quel modo, quello di emre can deve essere un rinvio e se fosse saltato come ekdal la palla si sarebbe alzata in aria e non eventulamente rinviata come sua intenzione. Io non vedo un intervento scomposto da punire con il rigore anche perché Exdal gli salta un metro avanti. Poi queste sono situazioni limite dove, come dici tu, bisogna fare più chiarezza e o si fischiano sempre o non si fischiano mai. Entrambi per me sono rigori generosi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Praet non toglie MAI la visione del pallone ad Emre Can, ci sono le immagini a testimoniarlo.
      Emre Can ha tutto il diritto di saltare come voglia ma, una volta che salta con le braccia così larghe, si assume il rischio di un rigore nel caso colpisca il pallone con il braccio e non con la testa.

  106. Luc
    Luc dice:

    Buongiorno sig. Marelli, desidererei un chiarimento relativamente all’episodio del goal annullato a Saponara in Juve-Samp. Lei afferma che la posizione di fuorigioco in questione è stata correttamente valutata, perchè il momento da verificare è quello dell’intercetto da parte di Defrel, che effettivamente anticipa Alex Sandro determinando il prosieguo dell’azione in una certa direzione. Ma l’intercetto, di per sè, non costituisce una giocata: semplicemente Defrel va verso la palla per impossessarsene…nessuno di noi (inclusi l’arbitro e gli addetti al VAR) avrebbe potuto con certezza valutare cosa l’attaccante della Samp avrebbe fatto se avesse conquistato il pallone vincendo il duello col difensore della Juventus. Voglio dire, in altre parole, che quello è un puro e semplice contrasto in cui il pallone schizza via imprevedibilmente in una carambola del tutto fortuita. Davvero il regolamento prevede la punibilità per un fuorigioco di un giocatore che si impossessa in questo modo del pallone?
    Grazie per la Sua attenzione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ho scritto in merito proprio per evitare questo fraintendimento: la giocata/deviazione è un concetto che si applica per i giocatori difendenti, non per gli attaccanti. La posizione di fuorigioco si concretizza al momento del tocco del compagno. Pensa ad una esasperazione del concetto se fosse valida la tua teoria: gli attaccanti potrebbero eccepire che l’ultimo passaggio al calciatore in fuorigioco non fosse volontario, in tal modo non esisterebbe più il fuorigioco.
      Che quella di Defrel sia una giocata volontaria o meno non conta nulla.

  107. Stefano
    Stefano dice:

    “Su un pallone calciato da 20 metri, e senza nessun avversario davanti” ma ekdal dov’é scusa se non davanti ? Gli salta davanti, non più di mezzo metro e quasi sfiora il pallone.

  108. Tiziano
    Tiziano dice:

    Per Romero, in Gen-Ata, dici che aveva valenza il fatto che non guardasse la palla e fosse addirittura girato, e il braccio in ricaduta, largo, larghissimo, fosse parte di un movimento congruo. Ieri, per Emre Can, vai nella direzione diametralmente opposta. Il tedesco salta a braccia larghe come qualsiasi calciatore nell’atto di cercare la palla con la testa, non c’è volontarietà (che per quanto da cassare nel 19-20, ancora è nel regolamento e credo abbia un peso), non c’è movimento del braccio verso la palla, ma viceversa. Rigore del tutto infondato, sia a termini di regolamento che per un fatto di buonsenso.

  109. Roberto
    Roberto dice:

    Concordo sul rigore alla Juve e sull fuorigioco, un po’ meno sul rigore alla Samp, secondo me il movimento è congruo con l’azione di Emre Can, il regolamento non è stato ancora cambiato e mi sbaglierò ma il pallone se non ci fosse stato il braccio avrebbe colpito il fianco di Emre Can , comunque quando c’è di mezzo la Juve si divertono sempre tutti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il regolamento non è stato cambiato e non cambierà: verrà eliminato il concetto di volontarietà che è stato superato da parecchi anni. L’anno prossimo i parametri rimarranno i medesimi di quest’anno, si eliminerà solo una dizione ampiamente superata dall’interpretazione.

    • Massimo
      Massimo dice:

      Ecco, sig. Marelli, lei ha centrato, o meglio, condensato in pieno queste diversità e divergenze :i regolamenti vengono interpretati, non applicati.
      Cordiali saluti. Massimo

    • luca nove
      luca nove dice:

      Da difensore per me è un grosso fastidio vedere assegnati due rigori come quelli di torino, sicuramente quello per la juventus è inesistente, e c’è poco da discutere, è inconcepibile che sia stato dato, ma ho un’idea molto simile anche su quello dato alla sampdoria, si, braccio largo ma uomo che salta davanti bloccando la visuale, si vede bene in una delle immagini da lei postate, e postura congrua per un salto di chi sta difendendo (che è per me un errore paragonare al salto di chi attacca).

    • Chiara
      Chiara dice:

      Una piccola precisazione. Secondo la biodinamica chi salta in avanti (come Can) accompagna naturalmente il gesto alzando e braccia e portandole in avanti. Di contro chi compie un salto indietro (come Praet) tende a tenere le braccia basse e avanzate per bilanciare il corpo. Provare per credere! 🙂
      Ne consegue che il movimento di Can sarebbe congruo.

      Buon anno!

  110. Eugenio Ronga
    Eugenio Ronga dice:

    Salve dott. Marelli, ieri allo stadio San Paolo mi era parso evidente, anche poi al replay, il sospetto contatto in area di rigore tra Milik e un difensore bolognese intorno al minuto 72. Lei ha notato qualcosa?

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  1. […] «Massa lascia correre, e va bene perché i falli di mano avvengono in una frazione di secondo e fanno parte delle fattispecie inattese. Poco dopo l’arbitro di Imperia viene richiamato alla “on field review” da Giacomelli: è un raro caso in cui la devizione di un’altra parte del corpo (il piede, ndr) determina la punibilità del tocco di mano. Era rigore, il braccio di Veloso era in posizione innaturale per difendere» spiega l’ex arbitro Luca Marelli, dal suo blog. […]

  2. […] la Lazio. Soprattutto quello che non riesco a capire è il metro di giudizio dell’arbitro. Se il contatto su Belotti di Marusic che è stato definito leggero dall’ex arbitro Luca Marelli, viene visto come fallo da rigore allora il contatto nel secondo tempo fra Maitè e Acerbi è […]

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