Anticipo 24esima giornata: benino Guida ma sul rigore revocato c’è un errore di utilizzo del VAR

Venerdì atipico con l’anticipo della gara più attesa della giornata tra Fiorentina e Juventus, banco di prova importante per Guida. Designazione, come prevedibile, accompagnata da poco intelligenti polemiche per la provenienza dell’ancor giovane campano.
Gara difficile come ci si aspettava, con un episodio molto, molto complesso: matassa da sbrogliare con l’ausilio di regolamento, direttive, interpretazioni dell’AIA e della UEFA.

Per iniziare, però, è doveroso rivolgere gli auguri per una pronta guarigione a Ghoulam, sfortunatissimo difensore del Napoli, appena rientrato dopo la rottura dei crociati del ginocchio destro e nuovamente costretto ad un lungo stop per la frattura della rotula.

Ghoulam

Oltre al doveroso “in bocca al lupo” anche una brevissima riflessione: questi recuperi “lampo” per infortuni molto seri stanno evidenziando rischi eccessivi. Non è il primo caso di un infortunio ai legamenti seguito da una frattura alla rotula: solo un mese fa stessa sorte è toccata a Luca Pellegrini, giovanissimo e talentuoso difensore della Roma (l’approfondimento sul Corriere dello Sport lo trovate qui). Incidenti che rischiano di stroncare una carriera, trattandosi di infortuni con decorso molto lungo.

Fiorentina – Juventus 0-2, arbitro Guida

Vi tolgo immediatamente la curiosità (se mai vi interessasse): la prestazione di Guida è valutabile sotto un duplice profilo, a prescindere dall’episodio centrale che affronteremo a breve.
Da un lato gli aspetti positivi:
– ottima preparazione atletica, nel periodo di recupero appariva ancora fresco come nei primi minuti;
– molto bene tecnicamente: pochi fischi sbagliati, soglia del fallo coerente, mai contraddittorio nel metro di giudizio;
– non male anche a livello comportamentale: nonostante una gara piuttosto tesa (come ampiamente previsto e prevedibile), solo in rare circostanze è apparso in lieve difficoltà ma è stato molto bravo a riprendere subito il controllo della partita.

D’altro canto non può essere sottaciuta qualche imprecisione dal punto di vista disciplinare, imprecisioni sulle quali non posso non soffermarmi brevemente. Lascio in fondo, per ovvi motivi, l’episodio del rigore revocato.

Al minuto 24, Lichtsteiner e Chiesa entrano in contatto sul lato destro della metà campo viola:

24esimo Lichtsteiner

Il contrasto originario è assolutamente regolare. La reazione di Lichtsteiner è sicuramente antipatica da vedere ma non sufficiente per essere definita violenta. Siamo di fronte ad un comportamento chiaramente antisportivo, il difensore riesce a controllare l’impeto non affondando con violenza la gamba destra sul ginocchio dell’avversario.
Giusta la decisione di Guida che punisce il difensore con un cartellino giallo. Avrei gradito anche un richiamo ufficiale a Chiesa: eccessiva la sua sceneggiata, il colpo è stato molto lieve. Antipatico, antisportivo quanto volete ma non violento.

Al minuto 41 Milenkovic contende il pallone ad Higuain sulla fascia laterale. Contrasto piuttosto ruvido ma nei limiti del regolamento. Corretto non fischiare, meno corretta la scelta successiva.
La colpa non è solo di Milenkovic. Subito dopo il contrasto è Higuain che si gira stizzito verso l’avversario che, per la verità, stava guardando dove fosse finito il pallone:

42esimo Higuain inizia protesta con Milenkovic

Milenkovic, una volta accortosi della protesta non esattamente pacata dell’attaccante della Juventus, si lascia andare ad un atteggiamento a sua volta poco sportivo:

42esimo Higuain inizia protesta con Milenkovic 3 42esimo Higuain inizia protesta con Milenkovic 2

Atteggiamenti che, come noto, non riesco a non detestare. In questi casi,  secondo la mia visione dello sport, si tratta di episodi che nulla hanno a che vedere con una partita di calcio. Oltre a ciò queste sono fattispecie per le quali la doppia ammonizione è obbligatoria. Nell’economia della gara un richiamo ufficiale come quello posto in essere da Guida può essere sostenibile in punto di regolamento e di gestione dei calciatori. In questa circostanza, però, la scena è stata troppo plateale, il cartellino giallo era doveroso per entrambi.

Al minuto 60 Pjanic contrasta Chiesa a centrocampo:

Giallo mancante Pjanic 60esimo

Come possiamo apprezzare dal fermo immagine successivo,

Giallo mancante Pjanic 15esimo 2 pallone già lontano

Chiesa si era già spossessato del pallone appoggiandolo verso un proprio compagno di squadra. Impossibile per Pjanic giocare il pallone già lontano, intervento in netto ritardo, fallo imprudente, ammonizione automatica.
Grave l’errore di Guida, peraltro posizionato perfettamente per giudicare.

Al minuto 86 ancora Pjanic protagonista. La Fiorentina si propone sulla tre quarti avversaria con un buon pallone di Simeone che controlla e si libera di Pjanic che lo ferma con un fallo:

86esimo ammonizione mancante a Pjanic

Ancora una volta Guida si trova in posizione perfetta sia per vedere l’infrazione (ed infatti fischia immediatamente) sia per valutare come meritevole di cartellino giallo la trattenuta del centrocampista juventino che interrompe un’azione promettente degli avversari: campo aperto, distanza notevole ma nelle vicinanze del raggio di tiro, Simeone sfuggito nettamente al suo controllo. Anche in questo caso non c’è nulla su cui discutere: ammonizione pressoché automatica. Ed ancora una volta Guida sbaglia a non estrarre il cartellino giallo, come già nell’episodio precedente.

Sul piano disciplinare qualche errore di troppo: rivedibile.

Riavvolgiamo il “nastro” e torniamo al minuto 18 del primo tempo.
Su una azione insistita della Fiorentina sulla fascia destra, Simeone contrasta Alex Sandro. Quest’ultimo perde il possesso del pallone che arriva sul piede di Benassi il quale crossa verso il centro trovando l’opposizione di Chiellini.

Iniziamo proprio dalla fine: il tocco di braccio di Chiellini è punibile?

Fallo di mano Chiellini 18esimo 2 Fallo di mano Chiellini 18esimo 3

Questi due fermo immagine ci dicono pochino, sebbene già si intuisca quanto avvenuto.
La terza immagine toglie ogni dubbio:

Fallo di mano Chiellini 18esimo

Il braccio sinistro di Chiellini, inizialmente lungo il fianco, è piuttosto largo e, soprattutto, molto alto. Aumento del volume corporeo, posizione innaturale, pallone che finisce direttamente sul braccio e successivamente sul petto.
Bravo, molto bravo Guida a fischiare immediatamente.
E mi preme sottolineare un aspetto.
Questo sarebbe un tocco di mano punibile anche se il pallone avesse colpito prima il petto e poi il braccio.
Chiariamo questo punto del regolamento: non è automatica la depenalizzazione di un fallo di mano se il pallone colpisce prima un’altra parte del corpo. In questo caso, se il pallone fosse finito prima sul petto e poi sul braccio di Chiellini, l’arbitro avrebbe dovuto punire ugualmente il tocco perché la posizione risulta innaturale, un ostacolo irregolare. Questo piccolo inciso per evidenziare ancora una volta quanto sia complesso il giudizio in merito alla fattispecie generica dei tocchi/falli di mano.

Dopo un lungo VAR check, Guida revoca il calcio di rigore per far riprendere il gioco con un calcio di punizione indiretto, conseguenza di un fuorigioco che, inizialmente, era sfuggito praticamente a chiunque:

Guida fuorigioco

Fuorigioco che appare netto:

Rigore revocato fuorigioco Benassi
(immagine Sky)

Il problema, però, non è tanto la posizione di Benassi (chiaramente oltre il penultimo difendente) ma quanto accade precedentemente.

Un altro passetto indietro, dunque.
Simeone contrasta Alex Sandro, passando il pallone in avanti. Immediatamente dopo il giocatore della Juventus tocca il pallone con il piede sinistro.
La domanda a cui dobbiamo rispondere è la seguente: questo tocco di Alex Sandro deve essere interpretato come “giocata” oppure come semplice “deviazione”?

Chiariamo: è un episodio terribilmente complicato, in pochissimi secondi accade di tutto. Perché non abbiamo ancora evidenziato tutte le criticità di questa azione: Simeone commette fallo su Alex Sandro?

Così come affermai, dopo il famoso episodio Khedira / Acquah nel derby di Coppa (qui un approfondimento della gara) che l’azione fosse irregolare per fallo negligente del centrocampista della Juventus, allo stesso modo ritengo irregolare il contrasto di Simeone ai danni di Alex Sandro:

Posizione Doveri rispetto azione 35 metri Fallo Simeone su Alex Sandro

Dinamiche leggermente differenti ma stesso concetto di base: toccare il pallone non significa contrasto regolare. Khedira nel derby e Simeone ieri sera hanno strappato il possesso del pallone all’avversario commettendo infrazioni che potevano essere punite.

Torniamo al fuorigioco.
La decisione è corretta.

Per comprendere pienamente questo concetto, dobbiamo rifarci alle interpretazioni ufficiali dell’AIA e della UEFA.
L’AIA, nel corso delle stagioni, ha sempre prodotto un gran numero di slides esplicative, per chiarire volta per volta fattispecie complesse.
In merito ai concetti di “giocata” e “deviazione”, dobbiamo far riferimento a questi schemi:

IMG-20180209-WA0017 IMG-20180209-WA0016

Come potete notare, la “giocata” non dipende solo dalla volontà di toccare il pallone ma anche da altri presupposti. Quel che a noi interessa è un punto nella prima slide: c’è un chiaro movimento del calciatore verso il pallone?

Fallo Simeone su Alex Sandro che tocca il pallone Rigore revocato fuorigioco Benassi tocco Alex Sandro

La risposta, a mio parere, è NO.
Alex Sandro tocca sicuramente il pallone, non per un movimento cercato volontariamente ma come conseguenza del contrasto subito da Simeone.

Ulteriori basi per valutare come corretta la scelta finale ci vengono fornite dalla “linee guida” UEFA:

Giocata deviazione 1 Giocata deviazione 2

Questi splendidi schemi sono tratti da un sito che vi invito a consultare periodicamente e che trovate a questo link: http://www.law-11.com/

Da tali linee guida possiamo evidenziare che:
– Alla voce “time” leggiamo che il tocco deve essere giudicato come deviazione (che non sana, dunque, una posizione di fuorigioco) nel caso in cui “(il giocatore) abbia avuto una reazione istintiva ed abbia giocato (il pallone) con scarsa qualità”;
Deve considerarsi come una “giocata deliberata” (volontaria) se il giocatore è in equilibrio e pronto ad intervenire sul pallone (aspetto che non ritroviamo in alcun modo nella fattispecie che stiamo approfondendo).

Insomma, tutti gli elementi oggettivi portano a giudicare l’episodio come una semplice deviazione, priva dei connotati minimi per classificarla come una “giocata”, come tale utile a rimettere in gioco il calciatore in fuorigioco.

Detto ciò, c’è un problema non da poco nella decisione assunta.
La scelta è corretta ma la procedura è sbagliata.
Perché?
Come abbiamo già visto più volte, sono due le modalità di intervento del VAR:
– “on field review” nel caso in cui si tratti di una valutazione dell’arbitro, al quale deve essere riservata la scelta finale;
non necessità di “on field review” nel caso in cui si tratti di semplice rilevazione di fuorigioco geografico.

Sebbene la scelta finale sia stata per una posizione di fuorigioco (soluzione che condivido), in realtà Guida avrebbe dovuto effettuare una “on field review” poiché si tratta di una valutazione sulla qualità dell’intervento di Alex Sandro: i VAR non avevano il potere di giudicare ma solo di segnalare la necessità di rivedere l’azione, devolvendo al solo Guida la scelta finale. Al contrario, non chiamando l’arbitro al monitor, di fatto i VAR hanno avocato a sé il giudizio di merito sul tocco di Alex Sandro, assumendo una decisione che poteva prendere solo Guida.

Piccolo inciso finale.
Il regolamento è già complicato di suo, ritengo questo episodio uno dei più complessi che abbia mai visto. In casi come questo non importa quanto tempo si perda: che il gioco si fermi per 30 secondi o per 3 minuti e mezzo (come ieri sera) è aspetto marginale, la fretta porta spesso ad errori, come abbiamo visto tra la 21esima e la 22esima giornata.

Bene così, le decisioni si assumono prendendo il tempo necessario e pazienza se il gioco rimane fermo: l’importante è arrivare alla decisione corretta.


Per chiudere un piccolo regalo per tutti Voi.
Ringraziando Fabrizio Durante per il lavoro, a questo link potete trovare il Protocollo VAR in italiano, traduzione non ufficiale ma perfettamente aderente al documento ufficiale: Protocollo VAR in italiano

149 commenti
  1. Ziofrem
    Ziofrem dice:

    Buongiorno Luca. Ho scoperto casualmente il suo blog qualche giorno fa e l’ho trovato di grande interesse. Penso che, d’ora in poi, lo consulterò spesso. Le analisi delle situazioni sono ben fatte e le sue conclusioni sono, per me, da ciò che ho visto finora, quasi sempre interamente condivisibili. Certamente più appropriate e tecnicamente più valide, proprio per i riferimenti obiettivi (senza invenzioni) al regolamento, di quelle che si ascoltano da parte di giornalisti e opinionisti dei vari programmi TV che si occupano di calcio.
    Su questo articolo mi rimangono un paio dubbi (che vorrei risolvere solo per capire meglio):
    1. Sul rigore annullato, Lei scrive che “Guida avrebbe dovuto effettuare una ‘on field review’ poiché si trattava di una valutazione sulla qualità dell’intervento di Alex Sandro”.
    Io ritengo che potrebbe essere corretta anche la decisione di non andare a rivedere l’azione, considerando che l’unico elemento certamente nuovo per l’arbitro era oggettivo (Benassi in fuorigioco) e che tutti gli altri elementi potevano essergli già noti (aveva certamente visto l’intervento su Alex Sandro e poteva aver già valutato che, mentre era in caduta, Alex Sandro non poteva certo aver effettuato una ‘giocata’).
    2. L’altro dubbio riguarda il battibecco Higuain-Milenkovic per il quale Lei conclude “il cartellino giallo era doveroso per entrambi”. Prendo questo caso solo come esempio perché questa è una situazione che ho visto riproporsi più volte e, spesso, l’arbitro ha ammonito entrambi i giocatori coinvolti.
    I battibecchi in campo capitano spesso e, normalmente, si risolvono da soli senza bisogno di cartellini di nessun colore. Qualche volta, però, un giocatore passa dalle parole ad un atteggiamento quasi minaccioso e può nascere l’esigenza di mostrare un cartellino. Ma se l’altro giocatore coinvolto non reagisce perché dovrebbe essere a sua volta ammonito? Non basta ammonire chi ha fatto degenerare un battibecco in qualcosa di più grave? Non può questa regola (ma è una regola?) essere un’arma impropria in mano a un provocatore che si fa ammonire pur di far espellere un avversario già ammonito?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ciao e grazie del commento.
      1 – E’ un episodio molto complesso. Il fuorigioco di Benassi non è il punto focale della fattispecie. Assodato il fatto che Benassi fosse in fuorigioco, ciò che andava compreso è se il passaggio di Alex Sandro fosse volontario o meno. Non trattandosi di semplice rilevazione di fuorigioco (cioè circostanza oggettiva) ma di valutazione (cioè episodio soggettivo), Guida avrebbe dovuto rivedere le immagini per accertarsi in prima persona se il tocco di Alex Sandro fosse una giocata od una semplice deviazione.

      2 – Milenkovic non avrebbe mai reagito in quel modo se Higuain non avesse avuto un comportamento provocatorio. E’ chiaro che, essendo di spalle, non possiamo aver certezze su quel che abbia detto ma, su questo aspetto, sarai costretto a fidarti di me: non gli ha offerto un aperitivo dopo la gara…

      Un saluto.

  2. Andrea
    Andrea dice:

    Concordo molto poco con quello che ha scritto: Simeone non commette assolutamente fallo su Alex Sandro, è un voler cercare una giustificazione alla decisione finale di non assegnare il rigore per far passare l’idea che comunque l’azione non era regolare e gli arbitri non hanno sbagliato. Simeone colpisce la palla nettamente in maniera pulita e poi successivamente finisce col piede su quello di Alex Sandro ma il tocco è lieve non certo tale da farlo cadere o da impedirgli di proseguire l’azione, per cui a termini di regolamento non è fallo, tanto è vero che Alex Sandro cade alla sua destra proprio dove sarebbe stato colpito da Simeone per cui il suo movimento è dettato dal fatto che va per per proteggere la palla ma Simeone gliela porta via con un tocco mandandola in direzione opposta al suo movimento e lui si sbilancia e cade. Successivamente poi Alex Sandro tocca due volte la palla non una sola, la prima gli va a sbattere sul piede e questa può essere ritenuta deviazione involontaria, la seconda però è lui che con la gamba va a cercare la palla nel tentativo di riconquistarla e la spinge verso Benassi. Le immagini viste dal fondo del campo sono chiarissime ed evidenziano che quello è stato un intervento volontario di Alex Sandro.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      E’ una tua opinione che rispetto.
      Se poi credi alle leggende su “due tocchi invece di uno” è impossibile discutere: mi baso sul regolamento, non su invenzioni costruite per supportare le proprie tesi.

  3. Rocco
    Rocco dice:

    ho scoperto ora questo spazio dedicato ad una analisi più approfondita delle prestazioni arbitrali e degli episodi fatta con criterio e seguendo quelle che sono le disposizioni ufficiali, complimenti da un osservatore arbitrale piemontese

  4. alenar
    alenar dice:

    Buongiorno Luca, complimenti per il blog: è davvero piacevole leggere le sue analisi, sia per la precisione tecnica sia per l’aspetto divulgativo del regolamento. Apprezzo inoltre le valutazioni sulle prestazioni dei suoi colleghi, che spesso esulano dal singolo episodio contestato, con approfondimenti che aiutano a capire quanto sia complicato arbitrare a certi livelli. Il caso di Firenze è stato già sviscerato, io ho ancora qualche dubbio sia sulla certezza del rigore sia sul fuorigioco. Ma il punto che vorrei affrontare è questo: 4 minuti di attesa per la decisione, con i giocatori fermi e la palla sul dischetto del rigore sono davvero troppi. Non oso immaginare la stessa scena nei minuti finali di una partita decisiva tipo finale di Champions…Ero e rimango favorevole al Var ma la sperimentazione, al di là degli errori inevitabili, sta dimostrando che c’è ancora molto da lavorare sul protocollo ed il rischio di spezzare le emozioni che sono il sale dello sport è troppo alto. Sono un professionista del settore televisivo, dal punto di vista tecnologico so che si sta lavorando per implementare ulteriormente la tecnologia a disposizione del Var, ma la chiave di tutto potrebbe essere ampliare il team arbitrale, inserendo come Var degli arbitri in pensione e ripristinando gli arbitri di porta. Che ne pensa?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sono tanti, è vero.
      Ma si è trattato di una circostanza eccezionale: non deve essere la normalità ma l’eccezione che conferma la regola. Concordo sulla necessità di lavorare sul protocollo (è oggettivamente scritto coi piedi) ma vedrai che, nel giro di due anni, risulterà impensabile farne a meno. I dati parlano chiaro: 55 errori evitati. Non sono pochi, anzi…

      Sui VARisti di ruolo: ci arriveremo ma solo dopo la scadenza del mandato di Nicchi. Con Nicchi non ci saranno mai VARisti di ruolo. Qui mi fermo, non voglio alimentare polemiche con l’Associazione.

  5. ALESSANDRO C.
    ALESSANDRO C. dice:

    Buonanotte Luca, premetto che secondo me è stato giusto revocare il rigore perché l’azione inizia con il fallo di Simeone, ma (copio e incollo direttamente dal protocollo): “La decisione
    dell’arbitro può ESSERE MODIFICATA SOLO se la revisione video mostri un CHIARO
    ERRORE, cioè NON “la decisione è stata corretta ?”, Ma:
    ‘la decisione è stata chiaramente errata?’”
    Io non vedo decisioni chiaramente errate, c’è un contrasto Simeone-Sandro almeno dubbio, c’è una palla giocata volontariamente dal difensore (credo volesse buttarla fuori ma la colpisce male a causa della caduta) e infine c’è il netto fallo di mano di Chiellini.
    Insomma a mio parere viene a mancare “la decisione chiaramente errata”.
    Cosa ne pensi?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Alessandro, un consiglio: non credere a tutto quello che viene scritto in rete.
      Sul fallo di Chiellini, nessun dubbio: tocco di mano punibile.
      Sul tocco di Alex Sandro: non è una giocata ma le direttive UEFA lo classificano CHIARAMENTE come una semplice deviazione.
      Trattandosi di deviazione, è chiarissimo il fuorigioco non rilevato di Benassi. L’unico errore (che ribadisco) è di Guida che non rivede personalmente l’azione ma la decisione è corretta da qualsiasi punto di vista: dinamica, regolamento, protocollo, direttive.

      Penso che sia difficile portare avanti discorsi regolamentari se, in poche ore, il web si riempie di balle, interpretazioni a caso e regolamenti inventati.
      Un esempio?
      Eccolo: circola in rete la tesi secondo cui il tocco di Alex Sandro sarebbe una giocata perché tocca il pallone due volte. Una sciocchezza sesquipedale, sarebbe una deviazione anche se avesse toccato il pallone 877 volte, il regolamento non cita doppi o tripli tocchi come neppure doppi carpiati o tripli avvitamenti.

    • giuliano
      giuliano dice:

      Caro Luca Marelli, tutto bene, articolo e risposte esaurienti e “convinte”. Ma a questa domanda però non ha (ancora) risposto: è vero o no quello che scrive il sig. alessandro c. ?
      “La decisione dell’arbitro può ESSERE MODIFICATA SOLO se la revisione video mostri un CHIARO ERRORE, cioè NON “la decisione è stata corretta ?”, Ma: ‘la decisione è stata chiaramente errata?’”
      E quindi, in assenza di chiaro errore (si tratta di interpretazione) il rigore doveva venire concesso. O no? grazie.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ho risposto: dato che quella di Alex Sandro NON è una giocata, il fuorigioco è un chiaro errore.
      Ma veramente vi attaccate al protocollo per trovare un motivo per concedere un rigore che non doveva essere concesso? Questo atteggiamento è ancor peggiore di chi vede complotti ovunque.

  6. riccardo
    riccardo dice:

    Buonasera dott. Marelli,
    la seguo da qualche mese sul blog, anche se la conosco da tempo per i suoi interventi nelle tv locali. Le esprimo i miei più sentiti complimenti per quella che mi permetto di definire “divulgazione sportiva”. Vorrei sottoporle due domande, non su un singolo episodio ma su questioni più ampie. Non crede che i vari telecronisti/commentatori abbiano contribuito a creare confusione sdoganando termini quali “chiara occasione da gol”, “ultimo uomo”, “danno procurato” o sui falli di mano sulla questione della deviazione di un’altra parte del corpo? Vorrei inoltre un suo parere sulla ragazza di Arezzo picchiata da un genitore per aver arbitrato, a detta dell’aggressore in maniera non corretta. Se il livello di cultura sportiva è questo, come possiamo sperare che all’improvviso spariscano i vari complottismi prima intorno agli arbitri e ora anche sulla VAR? La ringrazio ancora, leggere i suoi post mi lascia sperare ancora nell’umanità… ci vorrebbero tanti Marelli nel calcio e nello sport in generale. Complimenti

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sono due domande alle quali, implicitamente, hai risposto da solo.
      E son totalmente d’accordo con te.

      Ti ringrazio per il complimento finale, significa molto per me.

  7. Luca
    Luca dice:

    Luca ma quando eri piccolo che squadra tifavi? e secondo te con giudizio imparziale che vincerà lo scudetto tra la Juve e il napoli?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      La mia squadra del cuore è… non lo dico nemmeno sotto tortura.

      Sinceramente, sullo scudetto, non ho alcuna certezza. Diciamo che la Juventus ha una panchina lunghissima ma il Napoli ha dalla sua un entusiasmo infinito. Mi auguro solo di veder le due squadre contendersi il titolo fino all’ultima giornata, con un “ambiente” più sano rispetto a quello odierno. Soprattutto sui social si stanno esasperando i toni in modo inconcepibile: le persone con un profilo pubblico dovrebbero essere più equilibrate.

  8. Gabriele
    Gabriele dice:

    Ho appena scoperto questo sito: testo molto chiaro, rispetto le persone come lei che cercano di approfondire e chiarire casi difficili come quello del non-rigore di Chiellini. Diventerò un visitatore di questa pagina. Complimenti ancora ?

  9. Andrea
    Andrea dice:

    Chi sono secondo te gli arbitri più probabili per la designazione della finale di champions è quella dei mondiali

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Mi chiedi veramente troppo.
      Direi che Rocchi ha buonissime possibilità di dirigere la finale di Champions’ (sempre che non ci sia un’italiana, ciò che da sportivo italiano spero, che sia Roma o Juventus non fa alcuna differenze, perlomeno per me).
      Per la finale del Mondiale punto due centesimi su Irmatov o Pitana.

  10. Francesco
    Francesco dice:

    Buonasera Dott. Marelli,
    premetto che non ho letto tutte le domande e risposte al post, quindi può essere che abbia già risposto alla mia domanda.
    Secondo me nel processo decisionale che parte ad una review e anche – se mi permette – nelle sue analisi, si dovrebbe dare più peso al concetto di “ chiaro errore”. Il fatto che ci abbiano impiegato così tanto tempo per la review mi fa dedurre che quello del rigore non era qualificabile come un chiaro errore. Sbaglio?
    In ogni caso la ringrazio per la continua opera di divulgazione che fa sulle varie sfumature del Regolamento.

    • Francesco
      Francesco dice:

      Mi scusi per la punteggiatura carente e per un refuso. Per “parte” intendevo “porta”. Grazie ancora

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Non credo, la review sul rigore c’è stata (è obbligatoria per direttiva) ma il tempo si è perso sulla valutazione del tocco di Alex Sandro. Sul rigore i dubbi sono veramente nulli. Fidati 😉

  11. Ryuk delle Mele
    Ryuk delle Mele dice:

    Concordo su tutto tranne che su Higuain…
    Non può essere considerato un “contrasto al limite”, se Higuain non avesse tirato indietro la gamba (e comunque ha ricevuto un – doloroso, gliel’assicuro – colpo sotto al ginocchio) si sarebbe potuto fare male seriamente..aggiungo, anzi, che se avesse forzato il contrasto, probabilmente, si sarebbero rotti entrambi..
    Capisco che Milenkovic sia giovane e che l’esaltazione costruita ad arte attorno a questa partita esasperi gli animi..ma quella “garra” (sulla linea del fallo laterale e a centrocampo, oltretutto) è una grave imprudenza che avrebbe potuto tenere fuori Higuain dal campo a lungo..lo so io da amatore, lo sanno ancor meglio i professionisti..
    Da qui la rabbia di Higuain che, per inciso, gli ha detto di essere pazzo..niente “paroline”..
    La successiva reazione, intimidatoria e violenta, del viola è figlia dell’esaltazione di cui sopra ed è inqualificabile..
    Un simile atteggiamento è, per me, da rosso diretto..sempre!
    Guardi meglio le immagini

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ho letto questa tua idea su twitter.
      Non sono d’accordo ma rispetto la tua opinione. Però negare che Higuain abbia avuto un atteggiamento non propriamente sportivo è eccessivo.

  12. Francesco Lasorsa
    Francesco Lasorsa dice:

    Non è assolutamente un tono polemico, ma non ho ben capito perché Higuain andava ammonito: lancia giusto uno sguardo incattivito all’avversario (ne succedono centinaia all’interno di una partita) e, pur subendo un tentativo di nuca contro nuca, lo ignora completamente. Non reagisce mai. Comunque continua così, OTTIMO lavoro, ciao! 🙂

  13. angelo bachis
    angelo bachis dice:

    Buongiorno Luca. Nessun commento sull’episodio, solo complimenti per la precisione e la chiarezza nell’esporre il fatto e fornire le giuste spiegazioni. Tutti i canali di informazione dovrebbero avere un analista come lei.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Grazie Angelo, molto gentile. Il lavoro paga, ci saranno novità anche se non immediate. Ciò non mi impedirà di continuare ad avere interazioni con Voi che mi onorate del vostro seguito.

  14. salvatore
    salvatore dice:

    ma se questa non è giocata di alex sandro significa che il regolamento è scritto in ostrogoto. per deviazione è altro non quella. per il regolamento è una giocata che sana la posizione di Benassi.

  15. Fabio
    Fabio dice:

    Buongiorno.
    Il fatto che Simeone non voglia passare la palla al compagno (magari vedendolo in fuorigioco), ma tenti palesemente di accentrarsi verso l’area può avere qualche rilevanza?
    Grazie.

    • enzo d'aniello
      enzo d'aniello dice:

      caro luca….ti stai contraddicendo dicendo dove si dirige il pallone. E’ evidente che va verso l’area di rigore e non verso il giocatore della viola in fuorigioco. Il pallone non è diretto verso il giocatore viola, ci arriva nel momento del tocco di alex sandro (anche involontario ma sicuramente cambia la direzione del pallone) e in quel momento non è piu’ in fuorigioco. Ti apprezzo molto…ti inviterei a fare un’analisi tra qualche giorno potresti vedere altri spunti di riflessione. Tutto ciò a prescindere dall’eventuale fallo che si può fischiare o meno ,ma essendo opinabile credo sia da precisare che non sia passibile di intervento del Var.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Contraddizioni?
      E quali sarebbero?
      Evidenziare che l’intenzione di Simeone non ha alcun valore e che si tratta di una bufala regolamentare?

      Ho un problema e lo ammetto: NON sono capace di inventarmi il regolamento. E non mi bevo tutte le scemenze che si inventano certi soloni per giustificare il voler per forza vedere quel che fa comodo.

  16. Zoran Ban
    Zoran Ban dice:

    Complimenti per la chiarezza, signor Marelli! In questi tempi complicati di VAR lei è una luce nel buio! Mi auguro che Rizzoli la assuma come consulente.

  17. Marco
    Marco dice:

    Come sempre analisi lucida e competente, ritengo che la palla
    Sia proprio carambolata da un piede all altro per cui non vedo volontarietà, però continuo a non condividere prese di posizione come quella di un opinionista ex milan ed ex viola che non si è posto neppure minimamente il dubbio, per lui era solo e scandalosamente volontario ed in questa maniera non si fa altro che accendere gli animi..ne conviene? La ringrazio per il grande contributo alla verità
    .

  18. Paolo
    Paolo dice:

    Salve dott. Marelli,
    Volevo chiederle se per rilevare il fuorigioco di Benassi serva guardare la sua posizione nell’occasione del secondo tocco e non del primo.
    Complimenti per l’articolo e grazie ancora 🙂

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      No, conta la dinamica. Questa teoria del “secondo tocco” è curiosa: è priva di fondamento ed inventata per avallare la tesi della giocata. Divertente ma senza alcuna base regolamentare.

  19. Fabio
    Fabio dice:

    Altra curiosità tecnica. Oggi ti tartasso!
    Non potrebbe darsi che i VAR abbiano chiesto via radio a Guida se ritenesse volontario o meno il tocco di Alex Sandro e, ricevuta risposta negativa e concorde con loro, abbiano optato per segnalare il fuorigioco senza suggerire una OFR? Magari il fuorigioco non era stato segnalato perché il guardalinee non si era accorto del tocco sulla palla di Simeone, e bastava questo scambio di informazioni via radio per correggerlo.
    Attendo lumi!

  20. Francesco
    Francesco dice:

    Dott. Marelli complimenti per il blog. Avrei una curiosità che proverò a spiegarle.
    L’azione parte dal contatto Simeone -Sandro che Lei reputa falloso. Ma il Var avrebbe potuto annullare l’azione per quel contatto? Se si, un contatto del genere è definibile “chiaro errore”?
    Altra domanda: Spesso nei casi di fuorigioco si è detto che, in assenza di certezza, prevale la scelta del campo, è corretto? Lei ha spiegato che il tocco di Sandro è involontario, ma in merito mi permetto di dire che si può ipotizzare una certa involontarietà ma certezze non ce ne sono per cui non sarebbe stato più opportuno lasciare la decisione del campo?
    Grazie anticipatamente per la risposta.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Bella domanda.
      In realtà no ma avrebbero potuto aggirare il problema chiamando la review per la “giocata/deviazione”. Secondo me, davanti alle immagini, Guida avrebbe ripreso con un calcio di punizione a favore della Juventus per il fallo di Simeone.

    • Francesco
      Francesco dice:

      Grazie per la risposta, per Sandro invece? cosa pensa dell’assoluta certezza dell’involontarietà?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      E’ una mia interpretazione sulla base delle linee guida di AIA ed UEFA. Ritenerla una giocata è molto complesso e si sentirebbe un cacofonico stridere di unghie sui vetri.

  21. Stefano
    Stefano dice:

    Ci si sofferma molto (come normale) sull’episodio del calcio di rigore prima dato e poi negato e si sorvola troppo, credo, su uno degli aspetti sui quali maggiore attenzione andrebbe posta dall’arbitro e sul quale la discrezionalità incide molto sull’esito delle partite e, alla fine, del campionato e cioè l’eccessiva fallosità consentita alle squadre di maggiore blasone che consente alle stesse, anche in momenti di evidente difficoltà di reggere l’urto del gioco per poi sfruttare le indubbie capacità dei campioni che queste hanno in rosa per risolvere partite complicate. Mi spiego meglio; un arbitro meno “lassista” avrebbe dovuto sanzionare in maniera più decisa i falli anti-sportivi di Pjanic con due cartellini gialli, ergo espulsione e squalifica. Queste cose nell’economia di un campionato contano molto ma si sottolineano poco concentrandoci su episodi che forse, meno di altri, fanno la differenza.

    • Stefano
      Stefano dice:

      No nessuno stupore; ho trovato l’analisi dei singoli episodi equilibrata e condivisibile e la mia non voleva essere in alcun modo una critica ai tuoi rilievi tecnici (non ho l’armamentario cognitivo per farlo). Sono stupito però che la critica giornalistica non dia giusto risalto a questi aspetti; partite come queste la Juventus ne gioca a decine e poi le vince, non sempre perchè è brava ed ha i migliori giocatori, ma spesso perchè viene aiutata a superare i momenti di difficoltà con questi mezzucci.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Se limiti il tuo discorso alla sola Juventus, allora ti fermo: non è così. C’è qualche problemino di coerenza con le grandi squadre: tutte, non una sola.

  22. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno, complimenti per il blog e la precisione dei commenti.
    L’ unico chiarimento che vorrei è sul contrasto Milenkovic Higuain, perchè anche l’ argentino è meritevole di giallo ?
    E’ il difensore che va con la testa verso il bianconero che fa di tutto per spostarsi, inoltre prima protesta perchè nel calciare la palla il serbo lo colpisce col piede sulla caviglia non so quanto involontariamente.

    Grazie.

    Saluti.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Se Higuain non si fosse mosso con atteggiamento non certo amichevole verso l’avversario, Milenkovic avrebbe semplicemente ripreso posizione. In realtà la reazione del difensore della Fiorentina mi fa pensare che Higuain abbia rivolto qualche parolina non esattamente amichevole all’avversario. O forse lo so 😉

  23. Gian Piero Prati
    Gian Piero Prati dice:

    Gentile signor Marelli, posso concordare con lei per il primo tocco di Alex Sandro che avviene sullo sbilanciamento, ma il secondo avviene da terra e volontariamente; non mi sembra che il contatto con Simeone sia falloso, visto il metro di giudizio generale del D.G.

  24. GIO
    GIO dice:

    Come ha dichiarato Pioli……Alex Sandro tocca il pallone 2 volte….il primo è casuale ma il secondo tocco è intenzionale.
    Riguardo a ciò cosa ne pensa??
    Ciao.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Credo che il grande problema degli addetti ai lavori (e non mi riferisco solo a tecnici, giocatori e dirigenti) sia la non perfetta conoscenza del regolamento. Senza offesa alcuna ma troppo spesso si sottovaluta l’importanza di avere nelle società figure attive a livello regolamentare e non adibite a passare foglietti con le sostituzioni al quarto ufficiale.

    • Pietro
      Pietro dice:

      Questa è una bella affermazione. Perché le società non si dotano di una figura simile? C’è qualcuna che ce l’ha?

    • Marco
      Marco dice:

      Se toccasse il pallone due volte starebbe a significare che l’intervento di Simeone non è sulla palla ma sul piede di Sandro, pertanto sarebbe fallo senza bisogno di interpretazioni.

  25. Alessandro
    Alessandro dice:

    Gentile Sig. Marelli, ho una domanda sui falli di mano in area. Lei afferma che “non è automatica la depenalizzazione di un fallo di mano se il pallone colpisce prima un’altra parte del corpo.”
    Lo stesso Guida peró in un Juventus Genoa di quattro anni fa non dette un rigore alla Juventus al 94° sul punteggio di 1:1 perché il pallone prima di colpire il braccio (larghissimo) del difensore Genoa colpí prima una gamba e poi rimbalzó sul braccio. Mi ricordo bene che moviole, moviolisti, esperti di tutti i generi ed anche ex-arbitri spiegarono in quei giorni che Guida aveva fatto bene e che avendo il pallone prima toccato un altra parte del corpo per poi rimbalzare sul braccio non era assolutamente rigore. Qual´é la differenza con l`episodio di ieri (se il pallone é affettivamente rimbalzato prima sul petto)? Grazie.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Mi sono già espresso: a mio parere quel tocco di mano era punibile.
      In ogni caso sono passati tanti anni, pensiamo al futuro: non amo ritornare al passato remoto.

  26. Alex
    Alex dice:

    Buongiorno, una domanda, una curiosità.
    Sull’azione del palo della Fiorentina, Alex Sandro commette fallo a centrocampo, Guida vede, fa proseguire l’azione e con una netta gestualità, promette l’ammonizione al giocatore.
    Ora, nel caso in cui nel prosieguo dell’azione, lo stesso Alex Sandro ricommettesse un fallo passibile di cartellino giallo, cosa succede? Ne prende 2 consecutivi? O cosa?
    Grazie

  27. corona matteo
    corona matteo dice:

    Ciao Luca, il fatto che Benassi vada verso la palla rende ininfluente se Sandro faccia una giocata o deviazione…? Come Mario nel secondo tempo, alla fine sulla palla ci arriva Higuain ma lui va verso la palla da posizione di fuorigioco…cosa ne pensi??

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Penso che si tratti di due episodi completamente differenti. E ritengo corretto punirli entrambi: non si può certo affermare che Mandzukic si disinteressi dell’azione.

  28. Tommaso
    Tommaso dice:

    Forse il var ha ragionato a ritroso… Prima ha verificato il fallo di mano, poi il fuorigioco e solo qualora non ci fosse stato avrebbe analizzato la partenza dell’azione

  29. Stefano
    Stefano dice:

    Ciao Luca, ti leggo spesso e ancora una volta, impeccabile a chiara analisi. Leggerti mi da’ sempre un’enorme soddisfazione. Mi ricordo di averti incrociato all’aeroporto di Fiumicino la sera del tuo esordio in Serie A all’Olimpico – se non sbaglio uno degli AA era Ivaldi. Vi salutai entrambi. All’epoca arbitravo alla CAI. Continua cosi!

  30. Michele
    Michele dice:

    Certo che le “interpretazioni” sui falli di mano ormai sono diventate tantissime…. se questo è rigore per la non congruità del braccio di Chiellini nonostante il pallone colpisca il petto allora mi si deve spiegare i tanti altri episodi a cui abbiamo assistito. Perché questo sarebbe rigore, quello di Bernardeschi pure (nonostante ritrae il braccio) mentre i tre falli di mano (o presunti tali) commessi dai giocatori del Napoli sono tutti involontari e con le braccia spesso in posizione incongrua (Maertens per esempio)? Si cambi la norma o è sempre fallo (come nel,basket per il piede) o si allarga la fattispecie della involontarietà.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Stai facendo un po’ di confusione.
      Il rigore di Bernardeschi è netto, indiscutibile, evidente.
      Lo stesso dicasi per quello di Mertens.
      Qualche errore c’è stato ma l’interpretazione sui falli di mano è complessa ma non così irrazionale.

    • Giovanni
      Giovanni dice:

      A titolo di pura curiosità, preciso che anche nel basket toccare la palla con il piede non è sempre violazione (non fallo) e posto il relativo articolo del regolamento tecnico.
      “13.2 Regola
      Un giocatore non deve correre con la palla, deliberatamente calciarla o bloccarla con
      qualsiasi parte della gamba o colpirla con il pugno.
      Comunque, entrare in contatto o toccare la palla accidentalmente con qualsiasi parte
      della gamba non costituisce violazione.
      Un’infrazione all’Art. 13.2 costituisce una violazione.”
      Grazie per il tuo blog, Luca, un blog serio gestito da una persona competente e finalmente un po’ di regolamento, questo sconosciuto.

    • Carlo
      Carlo dice:

      Basta guardare qualche partita e si vedrà che spesso i tocchi di piede non vengono sanzionati quando è il pallone che “va incontro” al piede e non viceversa. Sostanzialmente viene punito l’intervento volontario come per il fallo di mano nel calcio.

  31. giuseppe fantini
    giuseppe fantini dice:

    Buongiorno. Solo grazie per il suo lavoro. Attendo la pubblicazione del suo commento ed evito di farmi impelagare in ogni tipo di discussione prima di leggerlo. È un grande contributo alla serenità in un ambiente troppo troppo caldo.
    La saluto

  32. Gianluca
    Gianluca dice:

    Buongiorno, come al solito molto chiaro ed esaustivo. Complimenti davvero. Un’unica ed imperdonabile, a mio parere e naturalmente senza nessuna sua responsabilità, grave inesattezza: nella slide della federazione e dell’aia si legge “và”. La terza persona del presente indicativo del verbo andare è “va” senza accento. Urge correzione! Grazie

  33. Massimo B
    Massimo B dice:

    Non sono un arbitro, ma se lo fossi troverei in questo spazio un punto di riferimento molto prezioso per crescere nella mia attività. Come semplice tifoso, lo ritengo un rifugio lontano dalle sciagurate polemiche che stanno avvelenando il nostro amato sport. Grazie!

  34. francesco
    francesco dice:

    quello che emerge come certezza relativamente a questo episodio è l assoluta complessità del caso che, a mio parere, da un lato assolve l arbitro da qualsiasi possibile errore, dall altro proprio perché non si tratta di chiaro errore esclude la possibilità di intervento del var, a meno che non richiesto dall arbitro. In conclusione il var non avrebbe dovuto modificare la decisione dell arbitro.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Concordo sull’enorme difficoltà dell’episodio. Non sono d’accordo, invece, sull’intervento del VAR: sul fuorigioco non solo può ma deve intervenire. Al limite possiamo evidenziare il fatto che Guida avrebbe dovuto rivedere personalmente l’episodio trattandosi di una valutazione.

  35. Nicola
    Nicola dice:

    Buongiorno Sig. Marelli, secondo lei come mai i VAR non hanno consigliato la “on field review” del probabile fallo su Alex Sandro? Ho pensato che lo abbiano visto ma che forse nn se la siano sentiti di andare contro la valutazione presa in campo dall’arbitro. Ho letto tutti i suoi articoli sul sito, giornata per giornata, e ho come l impressione che ci sia un po di paura nel correggere una decisione dei colleghi in campo per quanto riguardo dei falli simili, ovvero visti dall’ arbitro in campo ma giudicati male (anche se qualche volta è capitato). Secondo me andrebbero fatti rivedere anche questi falli, tipo quello di Napoli-Bologna, può darsi che l arbitro rivedendo il contatto al monitor cambi idea. La ringrazio per gli articoli che scrive, sempre oggettivi e non volti a fare “audience”, ormai li aspetto con ansia ad ogni giornata di campionato. Grazie mille.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ciao Nicola e grazie per il commento.
      Sinceramente credo che non abbiano riflettuto sul fatto che si trattasse di una valutazione e non di una semplice rilevazione. Certamente è un episodio che verrà analizzato a fondo ed utilizzato come “giurisprudenza”: ricordiamoci che siamo al primo anno, l’esperienza si forma su episodi nuovi come questo.

    • Nicola
      Nicola dice:

      Grazie mille. Avrei un’altra domanda, è possibile far rivedere all’arbitro due episodi sospetti nella stessa azione? In questo caso il possibile fallo su Alex Sandro e il tocco per il successivo fuorigioco?

  36. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Ciao Luca – una curiosita’ OT. Giocatori e arbitri in campo si danno sempre del lei o dipende dalle circostanze etc..?

  37. Raffaele
    Raffaele dice:

    Scrive un sacco di inesattezze, il pallone toccato nettamente dal giocatore della viola NON VA IN AVANTI ma va verso l’interno del campo e resterebbe nella sua disponibilità se Alex Sandro non intervenisse. Non c’è alcun fallo, e la traiettoria della palla è diversa da quella che descrive lei.
    Tutto ruota intorno alla disponibilità della palla, Alex Sandro sta difendendo e la sposta verso il fondo. Non è mai fuorigioco, lei parte da una serie di premesse sbagliate

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Grazie per le correzioni. Poi, quando avrà tempo, mi indicherà in quale parte del regolamento sono evidenziati gli elementi di cui parla.
      Probabilmente lo hanno cambiato completamente questa notte a mia insaputa.

      Saluti.

    • Raffaele
      Raffaele dice:

      La palla va verso l’interno del campo e no questo non lo trova nel regolamento.
      Il giocatore della viola stava giocando la palla correttamente, Alex Sandro gliela porta verso il fondo, cambia poco se sia giocata o deviazione, stava difendendo.
      Non c’è un passaggio fra due giocatori viola, quindi il fuorigioco non esiste.
      Vi state inventando un nuovo regolamento ad hoc, poi quando ha tempo me lo indichi lei dove risulta che sia fuorigioco pur non essendoci un passaggio fra due giocatori della stessa squadra.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Guarda, ti rispondo per educazione.
      Non so quale sia il tuo regolamento ma ti consiglio di aggiornarti: quel che hai scritto non esiste in nessun regolamento, nemmeno in quello del cricket.
      Poi pensala come ti pare ma tendo a discutere su basi certe, non su regolamenti inventati.

    • Marco
      Marco dice:

      Alex Sandro non è in equilibrio per poterla giudicare volontaria e quindi sanare il fuorigioco. E’ postato nelle direttive UEFA citate sopra: “Deve considerarsi come una “giocata deliberata” (volontaria) se il giocatore è in equilibrio e pronto ad intervenire sul pallone”. D’altronde pare chiaro che il tocco del brasiliano è conseguente dell’azione di Simeone: se Simeone non avesse toccato, pur leggermente, il piede di Sandro, questi non avrebbe giocato la palla in quel modo a favore di Benassi. O questo è poco chiaro?

  38. Raul
    Raul dice:

    Mi imbatto per la prima volta in questo blog/sito (già messo tra i preferiti) e non posso fare altro che complimentarmi per l’analisi super partes dei singoli episodi.
    Non è facile in un momento dove conta “il contesto sociale”.
    Grazie

  39. CRISTIAN MENOZZI
    CRISTIAN MENOZZI dice:

    Buongiorno Luca, sempre molto belle le su analisi. In ogni caso, dal mio personale punto di vista, il tocco di mano o braccio di Chiellini sembra non esserci, da un’altra immagine che ho trovato, e la sua è molto sfocata e poco chiara sulla prospettiva. Sul resto concordo.
    Cordialità

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Il tocco di braccio c’è ed è abbastanza evidente. L’immagine da dietro la porta toglie ogni dubbio: mi spiace che (effettivamente) sia abbastanza sfocata ma non ho trovato nulla di meglio ma il video toglie ogni dubbio.
      Saluti a te.

  40. Pasquale
    Pasquale dice:

    Come sempre analisi degli episodi approfondita e super partes. Complimenti per il suo blog. Manca solo la sua valutazione di un episodio accaduto nel secondo tempo ignorato dalle tv: higuain solo davanti al portiere fermato per un fuorigioco abbastanza dubbio di mandzukic. Mi faccia sapere. Grazie

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Vero ma non mi sono soffermato perché il fuorigioco di Mandzukic è punibile: partecipa attivamente all’azione e tenta di giocare il pallone. Valutazione perfetta di Meli.

  41. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Luca sei sempre il migliore fossi il direttore di una televisione privata ti pagherei tanto per farti venire a lavorare da me. Ieri non avevo capito nulla perché era fuorigioco,con il tuo modo di scrivere hai reso un episodio difficile semplice da capire.

    • Pietro
      Pietro dice:

      Non lo faranno mai. Perché togliere la vis polemica a trasmissioni sportive (per le TV) non avrebbe senso, nessun tifoso le guarderebbe. Ogni tifoso ha bisogno di sentirsi dire che la sua squadra ha perso per colpa di qualcos’altro, non della propria incapacità (o al limite sfortuna). Purtroppo.

  42. Carlobono
    Carlobono dice:

    Veramente esemplare per competenza, chiarezza e pacatezza di stile. Il calcio ha bisogno innanzitutto di queste cose: bravo!

  43. Alessio
    Alessio dice:

    Uno degli episodi più contorti che abbia mai visto!! Posto che non credo ci siano dubbi sul fallo di mano, secondo me é un piccolo capolavoro del var essersi accorti di quel fuorigioco: é una situazione talmente strana che poteva tranquillamente sfuggire. La cosa più evidente era forse il fallo su Alex Sandro, perché Simeone pizzica appena il pallone, l’intervento é sul piede del difensore e da alcuni replay si vede molto bene l’irregolarità!!

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Concordo: al di là del piccolo errore procedurale, è giusto riconoscere il merito di Fabbri e Di Fiore, bravi nel cogliere un fuorigioco che era sfuggito a tutti.

    • Pietro
      Pietro dice:

      Questo dimostra una volta di più quanto sia difficile il lavoro di chi deve dirigere una partita. Che sia in campo, su un bordo o davanti al video non ha importanza, è molto difficile. Questa rubrica fa un lavoro imprescindibile!

  44. Franco Pagano
    Franco Pagano dice:

    Buondì Sig. Marelli, seguo molto le sue spiegazioni, è sempre chiarissimo e per questo la ringrazio, spero anche che qualcuno di dovere nelle grandi emittenti nazionali le faccia una bella telefonata, è quello il posto che si merita. Detto questo volevo farle presente una considerazione che forse avrebbe semplificato la vita a tutti gli arbitri ieri in campo e fuori: visto l interpretabilità del tocco di allessandro sul fuorigioco (è ben diverso farla dopo un attento studio regolamentare) non sarebbe stato più semplice, comodo e chiaro al mondo intero se l arbitro fosse stato chiamato all on field review per il fallo su alex sandro, visto che poi è stato anche il gesto ancestrale di tutta l azione? Perchè in 3 minuti i var nn sono arrivati a questa conclusione molto più semplice e comprensibile per tutti che avrebbe portato comunque ad una decisione corretta? Saluti

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Grazie Franco.
      Non nego che qualche telefonata l’ho ricevuta ma, così come in campo, anche nella vita reale la fretta è cattiva consigliera. Mi prendo il tempo necessario per valutare le opportunità e poi deciderò cosa fare, anche tenendo in considerazione che ho una professione da oltre 20 anni. Qualche novità ci sarà ma è ancora presto per parlarne.

      Sì, concordo sul fallo e sulla “on field review”, avrebbe semplificato tutto. Ma va bene così, l’importante è che sia stata assunta una decisione corretta.

    • Franco Pagano
      Franco Pagano dice:

      Sono contento che l hanno già contattata. Anche se sono un appassionato che conta poco o nulla ci tenevo a dirle che il calcio italiano miediaticamente parlando ha bisogno di persone come lei, detto questo fa bene a prendersi tutto il tempo che vuole, è ancor più segno di maturità ed equilibrio.
      Buona fortuna per la sua decisione Sig. Marelli.

  45. simone
    simone dice:

    Buongiorno Luca; come sempre la ringrazio per la precisione e la chiarezza nell’interpretazione degli episodi, le chiedo però un ulteriore spiegazione sul tocco di avambraccio di Chiellini: vedendo il replay dell’azione, si vede che negli istanti appena precedenti al cross di Benassi, il difensore della juve lo fronteggia con le braccia dietro la schiena, ma quando parte la palla, nell’allungare la gamba destra, Chiellini le allarga per assecondare il movimento del corpo che ruota verso sinistra. Oltre tutto il braccio sinistro che viene colpito dalla palla è molto aderente al petto; è così sicuro che ci sia l’intenzione del difensore di occupare maggiore volume? Scusi la prolissità e ancora grazie.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ciao Simone.
      Sì, è vero, Chiellini si frappone (in un primo tempo) col braccio controllato dietro la schiena per poi allargarlo molto. Un difendente deve sapere (e Chiellini lo sa perfettamente) che un eventuale tocco di mano verrebbe punito: si assume il rischio della sanzione tecnica. Sulla punibilità del tocco, in questo caso, ci sono veramente pochi dubbi, perlomeno dal mio punto di vista.

    • Michele
      Michele dice:

      Ma Luca è mi perdoni se insisto, ma se questa è la logica allora mancano almeno 10 rigori per falli di mano quest’anno! Ribadisco che la norma così com’è, è troppo soggetta a interpretazione, io sarei più drastico o in un verso ( sempre rigore) o nell’altro (volontarietà conclamata tralasciando rischi, volumi e storie varie)

    • Pietro
      Pietro dice:

      Io la vedo come te, secondo me i regolamenti (a partire dal fuorigioco) andrebbero modificati e renderli più semplici. Troppe interpretazioni. In questo modo i giocatori sanno che non devono fare cosa e si regolerebbero di conseguenza.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Vero, ci sono mille variabili. Detto fuori dai denti, tutte queste interpretazioni non mi piacciono un granché ma esistono. Ed esistendo, ne dobbiamo tener conto, anche se non le apprezziamo particolarmente.

    • Fabio
      Fabio dice:

      Mi aggancio a questa risposta per porti una domanda che ti ho fatto su quel pollaio che è Twitter. Magari qui c’è più calma e rispondi!
      Tu parli di tocco di mano, ma a me il tocco pare più col bicipite, che è molto più aderente al corpo della mano e, tra l’altro, anatomicamente non spostabile dietro la schiena. Sarebbe fallo lo stesso?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sì: in questo caso il problema è il braccio troppo alto. Se, per ipotesi, il pallone avesse colpito il petto pieno e poi il braccio, sarebbe stato ugualmente punibile.

    • Pietro
      Pietro dice:

      Una curiosità. Secondo Lei un attaccante tenta volutamente di lanciare la palla vicino le braccia del difensore? Non che questo giustifichi nulla, sia in questo caso che altri, ma è qualcosa che mi sono sempre chiesto. In fondo il calcio è uno sport fatto di queste piccole “furbizie”…..

  46. Biagio
    Biagio dice:

    Luca, ma secondo te il fuorigioco di higuain sulla punizione di Bernardeschi non c’è o non è punibile ?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Non è punibile.
      Assomiglia molto, come dinamica, al gol (ingiustamente) annullato al Crotone due settimane fa: il portiere della Fiorentina ha visione libera sempre.

  47. Enrigo
    Enrigo dice:

    Ottima analisi, come premessa nel tuo caso scontata ma sempre doverosa.
    Mi restano dei dubbi interpretativi sul caso principale esaminato.
    Per prima cosa la questione fallo sì fallo no. Vorrei che si arrivasse ad un comportamento coerente degli arbitri, perché questi interventi sul pallone non sono praticamente fischiati MAI. D’altra parte col criterio che si danneggia l’avversario nel contrasto allora andrebbero fischiati 100 falli a partita perché è davvero raro effettuare un contrasto senza che l’avversario venga sbilanciato.
    Comunque il var non sembra aver segnalato fallo.
    Sul fuorigioco a mio avviso sia pur istintivamente in caduta Sandro colpisce il pallone in modo volontario per toglierlo dalla disponibilità di Simeone. E qui viene il mio dubbio. Simeone nel contrasto non sta eseguendo un passaggio, il pallone si sposta pochissimo. Se finisce due metri più in là è unicamente per il tocco successivo di Sandro.
    In generale volevo chiederti se la deviazione anche involontaria del difensore agisce su un CONTROLLO DI PALLA di un attaccante che non aveva le caratteristiche del passaggio trasformandolo in un assist a giocatore in offside è fuorigioco o no?
    Se un attaccante tenta un dribbling, ad esempio, e il difensore nel contrastarlo serve un attaccante oltre l’ultimo difensore va fischiato o no? Oppure se l’attaccante stava passandola dietro ad un compagno e la deflection cambia totalmente direzione?
    Indipendentemente dal caso in questione, puro dubbio regolamentare.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      In questo caso bisogna tener presente un parametro fondamentale: Alex Sandro è nel pieno controllo del suo corpo al momento del tocco? E’ questa la differenza, nel caso specifico, tra “giocata” e semplice “deviazione.

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      Certo, quello nel valutare la volontarietà del tocco del difendente.
      Il mio rilievo successivo però prescinde dal tocco del dipendente ma si focalizza su quello dell’attaccante. Immaginiamo un’azione sulla trequarti con un centrocampista che prova a liberarsi del pressing tornando indietro e nel contrasto col mediano avversario perde palla con questa che schizza verso l’area di rigore dove, in fuorigioco, è appostato un attaccante. Non c’era alcuna intenzione di passaggio, né del difendente ma neanche del trequartista. Il pallone “capita” in area. È fuorigioco o no? Perché ieri magari Sandro non voleva spostarla ma anche Simeone non voleva certo passarla a nessuno, voleva solo rubar palla…

    • Carlo
      Carlo dice:

      Non so come risponderanno, ma per me è si, ossia è fuorigioco punibile. In analogia ad un tiro che, intenzionalmente era diretto in porta, ma che a causa di una deviazione involontaria giunge ad un giocatore in posizione irregolare. La volontarietà della giocata è richiesta per il difensore, non per l’attaccante.

    • Pietro
      Pietro dice:

      Io credo che la regola del fuorigioco con le sue varianti si presti a troppe interpretazioni. Per esempio un giocatore non è considerato in fuorigioco se si disinteressa del pallone. Però è considerato poi in gioco se il compagno che ha ricevuto il pallone glielo rende in posizione corretta. Ora è vero che nella seconda parte il giocatore che prima era in fuorigioco ritorna in posizione giocabile ma è anche vero che rispetto ai difensori ha, faccio per ipotesi, un vantaggio di un metro che non avrebbe avuto se non fosse più avanti nella prima parte dell’azione. Per me se non vieni considerato parte attiva dell’azione non devi più partecipare alla stessa (a meno che non diventi un’altra). L’azione deve essere finita, con un tiro o con un passaggio verso altri compagni, da chi ha ricevuto la palla.
      Correggetemi se ho detto qualcosa di sbagliato.

    • Maestro Oldman
      Maestro Oldman dice:

      Per colpire un pallone non è necessario essere nel pieno controllo del proprio corpo, si fanno anche gol meravigliosi mentre si è sbilanciati da un avversario. Quello che mi fa ritenere che Alex Sandro ha colpito volontariamente il pallone è che il tocco decisivo avviene dopo un primo tocco di palla ininfluente sulla prima traiettoria, proprio a ribadire la volontà di allontanare il pallone.
      Approfitto per chiederle come può definire nella premessa buona la prestazione di Guida e poi nell’analisi della partita individuare due errori molto gravi e decisivi nella partita stessa. Questi errori di mancate ammonizioni sono, nell’arco di un campionato, davvero decisivi e non accettabili facilmente visto che le statistiche alla fine li riconducono sempre verso la stessa squadra.
      Grazie per l’attenzione

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Stiamo discutendo di regolamento, non di gesti atletici.

      Per quanto concerne Guida, bisogna scindere la prestazione giornalistica e quella arbitrale. Nella valutazione di ieri pesano molto gli errori disciplinari ma, a livello puramente arbitrale, pesano altrettanto le ottime letture tecniche, la condizione atletica, l’aspetto tattico ed il buonissimo ascendente sui calciatori.
      Ricordiamoci che la valutazione di un giornale è molto, molto, molto differente da quella di un osservatore AIA. Giustamente, aggiungo: sono due ambiti che viaggiano su due piani dissimili.

    • Maestro Oldman
      Maestro Oldman dice:

      Grazie della risposta comprendo la sua posizione e il suo giudizio finale, da tifoso chiaramente faccio più fatica a comprenderla e questo come può immaginare è lo stesso sentimento di milioni di tifosi come me a cui valori come la fisicità e il carisma dell’arbitro interessano davvero poco. Ma evidentemente non è questo il luogo dove i valori dei tifosi possono essere più importanti di quelli di un osservatore AIA. Grazio

  48. Mirko Bergamini
    Mirko Bergamini dice:

    Mi trovo d’accordo con tutto quello scritto nell’articolo, ho solo una domanda: molte volte quando noi giovanu arbitri, ancora in categorie giovanili, veniamo visionati dagli osservatori, ci viene detto che “il nostro fischio non era pulito, troppo leggero” ecc ecc ecc. Su questo fatto, ieri sera, il modo di fischiare do guida non poteva essete ritenuto un po’ troppo “leggero”? Quasi come se, fischiando così, dicesse “scusate se interrompo il gioco ma sarebbe fallo”?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Eccezione che condivido pienamente: la modulazione del fischio è una delle caratteristiche principali di un arbitro. E sì, quando ha fischiato il rigore ho avuto anche io la sensazione di una scelta non convintissima.

  49. Fabio
    Fabio dice:

    La tua imparzialità, preparazione, precisione e, non ultima, la tua chiarezza espositiva sono incredibili. La tua passione è commovente.
    Diciamocela tutta: basta avere pazienza, attendere l’indomani, leggere il tuo blog e d’un tratto tutti quei personaggetti, spesso anche ex arbitri, che la sera prima hanno insensatamente vaticinato in TV dovrebbero andare a nascondersi.
    Complimenti.

    • Pietro
      Pietro dice:

      Secondo me non esagera. Le TV sono un ricettacolo di polemiche. Devono farle per stimolare la parte più viscerale del tifoso, quella che pensa sempre al complotto contro la propria squadra, che non ha il minimo senso critico, ciò che serve a far capire se una squadra ha meritato o meno. In un campionato non esiste che la propria posizione finale sia determinata da un arbitro. Ma questo lo capiscono in pochi….

  50. Roberto
    Roberto dice:

    Bravo Marelli, ottima analisi della condotta arbitrale che può aiutare anche noi “ignoranti” tifosi a capire situazioni e decisioni dell’ arbitro e quindi a non cadere in facili ed inutili polemiche.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Grazie Roberto, apprezzo molto. Il mio scopo è proprio questo: fornire elementi (spesso non approfonditi) per consentire a tutti di poter giudicare con cognizione di causa.

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