Anticipi terza giornata: manca l’espulsione (solare) di Pjanic a Parma

Gli anticipi del sabato ci offrono due gare antitetiche: pochissimo da segnalare a Bologna, molti episodi da rivalutare a Parma.

Bologna – Inter 0-3, arbitro Di Bello

Nel complesso, nonostante pochissimi episodi di rilievo, una prestazione non indimenticabile di Di Bello, spesso confusionario nella gestione tecnica della gara e che ha lasciato parecchi punti interrogativi nell’individuazione dei contatti irregolari. Nulla di grave, solo una giornata non particolarmente brillante e che, per fortuna, non ha inciso sul risultato.

Al minuto 32 l’unico episodio che abbia sollevato qualche perplessità in presa diretta.
A centro area un contatto tra De Maio e Nainggolan, col belga che cade a terra col viso tra le mani e che protesta successivamente per una presunta irregolarità del difensore:

Un leggero contatto tra De Maio e Nainggolan c’è sicuramente stato ma, oggettivamente, troppo poco per poterlo punire con un calcio di rigore (e, conseguentemente, con un cartellino giallo). Come ormai sapete, a mio parere il rigore deve essere qualcosa di “evidente”, un contatto del genere appartiene a quegli episodi marginali sui quali soffermarsi giusto il tempo di accertarsi che non si tratti di un contatto violento.

Parma – Juventus 1-2, arbitro Doveri

Serata in chiaroscuro di Doveri, sulla cui prestazione pesa come un macigno una gestione disciplinare zoppicante ed un episodio che avrebbe potuto cambiare totalmente il corso della gara.

Al secondo minuto la Juventus trova la rete del vantaggio con Mandzukic che si ritrova il pallone tra i piedi dopo un contrasto col difensore Iacoponi:

Qualche discussione per la mano dell’attaccante della Juventus appoggiata sulla schiena dell’avversario.
Il concetto, che si tratti di attacco e difesa, è il medesimo espresso precedentemente per la gara di Bologna (e per quanto esporrò per quanto accaduto al quinto minuto di Parma-Juventus): troppo poco per annullare una rete, la mano pare proprio appoggiata e non sufficiente per poterla definire come “spinta”. Non è certo un parametro di valutazione (e ci mancherebbe!) ma anche la reazione dei difendenti è sintomatico di come siano “vissuti” questi contatti: del tutto nei limiti agonistici.

Al minuto 5 proteste della Juventus per un presunto fallo da rigore commesso a centro area su Ronaldo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo:

Rientriamo, ancora una volta, nel concetto precedente: un minimo contatto c’è ma troppo poco per poter anche solo pensare alla concessione di un calcio di rigore.
Sia chiaro: tutti gli episodi finora approfonditi rappresentano un rischio per chi appoggia mani e braccia sull’avversario, poiché la sensibilità soggettiva degli arbitri è differente. Quel che scrivo è un parere personale basato su un metro di giudizio né “largo” né “stretto” ma basato su una concezione generale che mi ha guidato in tutti gli anni di attività. Il problema (se così vogliamo chiamarlo) è proprio da individuare nella differente percezione di tali contatti che, in passato, abbiamo visto giudicato in maniera difforme da arbitro ad arbitro.
Pertanto è ben chiaro quel che penso nel merito: fattispecie del genere non sono mai da sanzionare, sia che vengono commessi dalla difesa che dall’attacco.

L’episodio che avrebbe potuto cambiare il corso della gara avviene al minuto 13. La Juventus perde un pallone in fase di costruzione della manovra, Di Gaudio se ne impossessa a circa 25 metri dalla porta avversaria e Pjanic, nel tentativo di contrastarlo, commette una chiara infrazione che Doveri punisce col cartellino giallo:

Inutile girarci attorno: il cartellino giallo è sanzione completamente sbagliata, questo è un chiarissimo fallo grave di gioco e non siamo nemmeno lontani da un’ipotetica condotta violenta. In casi del genere il cartellino è sempre e solo rosso: la prima immagine mostra la velocità del contrasto (Pjanic corre frontalmente a Di Gaudio partendo in tackle da almeno 4/5 metri di distanza), il secondo frame mostra il piede a martello del centrocampista della Juventus, con gamba alzata rispetto al terreno di gioco. Fallo evidente, contrasto estremamente pericoloso per l’avversario, giallo non giustificabile nemmeno per una errata percezione: Doveri ha campo libero davanti a sé, vede perfettamente il contatto e l’ammonizione non è avallabile in alcun modo, soprattutto per un arbitro della sua esperienza.
La domanda sarà sorta spontanea: per quale motivo il VAR (nell’occasione Fabbri) non è intervenuto?
Questa è la domanda principale sulla quale soffermarsi. Per quanto Doveri fosse in controllo totale dell’azione, è difficile ipotizzare che abbia percepito l’esatta dinamica del contrasto perché, in tal caso, non avrebbe avuto alcun dubbio nel sanzionare Pjanic con l’espulsione. A mio parere questo è un caso particolare: Doveri ha visto il contatto ma non ha individuato la reale portata del fallo, probabilmente non essendo riuscito a notare con la necessaria precisione né la posizione del piede né quella della gamba.
In questo caso, pertanto, siamo di fronte ad un chiaro ed evidente errore sul quale Fabbri avrebbe dovuto consigliare una “on field review“.
La sensazione, netta, che ho ricavato da queste prime giornate è che la lettura troppo stringente del protocollo stia creando difficoltà non da poco negli arbitri, non tanto nell’interpretazione degli episodi ma nell’individuazione del margine di intervento: è probabile che Fabbri, più che rivedere l’episodio, abbia concentrato la sua attenzione su Doveri, ritenendo di non intervenire dopo aver accertato la perfetta visuale del direttore di gara. Se il motivo fosse questo, è urgente cambiare rotta, perché non è concepibile che Pjanic sia rimasto in campo dopo una scorrettezza del genere. Come sempre detto in precedenti occasioni, che Di Gaudio non abbia subito conseguenze è solamente questione di fortuna.

Al minuto 40 Bernardeschi cade nei pressi dell’area di rigore dopo un presunto contatto con Rigoni:

Perfetta, in questa circostanza, la scelta di Doveri: ammonizione per l’attaccante della Juventus per simulazione. Poco conta che ci si trovi al di fuori dell’area di rigore, l’ammonizione per comportamento antisportivo (simulazione per identificare la fattispecie) è corretta poiché è evidente il tentativo di trarre in inganno l’arbitro. Rigoni ritrae la gamba in tempo per non colpire l’avversario, Bernardeschi cade da solo senza il minimo contatto con il difendente.

Al minuto 49 ancora Bernardeschi protagonista. Appena entrato in area di rigore dopo un veloce contropiede, cade a terra dopo un contrasto con Gagliolo, chiedendo la concessione del calcio di rigore:

Proteste del tutto fuori luogo: è bravissimo Gagliolo ad intervenire coi tempi giusti, intervenendo in netto anticipo sul pallone. Successivamente si concretizza un contatto tra i calciatori ma del tutto fisiologico, non essendo possibile per il difendente smaterializzarsi. Corretta la scelta di Doveri di lasciar proseguire.

Ultimo episodio al 90esimo minuto.
Su un lancio lungo dalle retrovie, Ceravolo tenta di controllare il pallone e viene contrastato vigorosamente da Cuadrado. Doveri fischia una punizione a favore del Parma ed ammonisce il colombiano:

Sinceramente sono rimasto stupito, questa mattina, nel leggere alcuni commenti secondo i quali l’ammonizione di Pjanic sarebbe corretta mentre Cuadrado avrebbe dovuto essere espulso.
Anche solo visivamente si nota l’enorme differenza di base tra i due episodi: Pjanic interviene con piede a martello e gamba alta, Cuadrado con gamba bassa e ginocchio flesso.
E’ certamente un tackle imprudente, meritevole di cartellino giallo ma non da espulsione. Quel che inganna, in questi episodi, è l’aspetto scenico: Ceravolo pare essere travolto dall’avversario e l’impressione è quello di un intervento violento. In realtà l’attaccante del Parma salta prima del contatto per evitarlo ma è altrettanto evidente che Cuadrado non cerchi le gambe dell’avversario, tanto da concludere il tackle (sbagliato per tempi e modi) davanti all’attaccante del Parma.
Corretta la scelta di Doveri: ammonizione per fallo imprudente, il rosso sarebbe stato un errore.

43 commenti
  1. Gennaro Lento
    Gennaro Lento dice:

    Report esaustivo come sempre. Tuttavia nell’episodio del minuto 5 su Ronaldo probabilmente sei stato troppo frettoloso perché da una diversa angolazione si vede chiaramente il difensore del Parma disinteressarsi del pallone e andare a spingere violentemente il bianconero. Rigore più che netto e var inspiegabilmente silente.
    Grazie

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ammetto di aver visto l’altra visuale solo ieri sera e qualche dubbio mi è sorto.
      In ogni caso il VAR non sarebbe intervenuto trattandosi di valutazione dell’intensità del contatto e non di svista: Doveri ha visto tutto.

    • Gennaro Lento
      Gennaro Lento dice:

      Mi resta il dubbio che Doveri abbia visto realmente tutto, secondo me non ha percepito appieno la violenza del contatto e, soprattutto, il totale disinteresse del difensore per la palla. Ecco perché invocavo il Var. Comunque niente di grave.

  2. Giuseppe Farruggia
    Giuseppe Farruggia dice:

    Ciao Luca sono un tifoso juventino,volevo dirti che le tue analisi riguardo la partita di Parma sono per me giustissime,concordo sul l’espulsione di pjanic e non di cuadrado.Ho anche apprezzato la tua risposta a quel tifoso che parla ancora di sudditanza psicologica,però a Verona non mi pare ci sia stata sudditanza nell’episodio di cancellarlo, giusto?Ormai lantijuventino guarda solo ciò che accade a favore della juve e purtroppo come dici tu tutto ciò non aiuta il calcio.Da quando c’è la var mi sembra che gli episodi si siano equivalsi ma per tutti non solo per la juve,lo scorso anno abbiamo avuto favori ma anche torti così come il milan il Napoli ecc.ecc.Speriamo che la gente intelligente la finisca con queste stupidaggini,il calcio sarebbe molto più bello.Cordiali saluti.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Per approfondire gli episodi di una gara, qualsiasi essa sia, bisogna spogliarsi della maglietta che si indossa durante la partita, altrimenti saranno sempre e solo esercizi di stile a difesa delle posizioni di comodo.
      E’ quel che faccio ma, purtroppo, vedo ancora comprensione troppo limitata di quel che è il mio obiettivo.

  3. Stefano
    Stefano dice:

    Ricordo non più di un anno e mezzo fa, Bologna – Milan col Milan di Montella che vince al 90’ in 9 vs 11. Li Doveri fu molto fiscale nelle doppie ammonizioni, assegnate per esempio nel caso di Kucka a pochi minuti l’una dall’altra. Con la Juve già l’anno scorso fu generoso nelle scelte nel derby di coppa Italia, nonostante l’utilizzo della VAR. Non dico sia in malafede, ma se non lo è, di certo risulta essere inadeguato al livello della serie A

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Inadeguato per una gara dell’anno scorso e per un’espulsione sabato?
      Se si dovessero giudicare gli arbitri in questo modo, dovremmo far arbitrare uno scelto a caso sull’elenco del telefono…

  4. Roberto
    Roberto dice:

    Caro Luca apprezzo moltissimo i tuoi commenti tecnici,e mi stupisco che ancora,come un bambino,ti meravigli di come quando gioca la juve,il regolamento non venga applicato,il var è silente se deve andare contro e canterino se deve andare a favore..Già ad occhio nudo si vedeva che l’intervento di pjanic fosse da rosso…Scatta il giallo,a bordocampo tutti tacciono,e mi può anche andar bene perché comunque l’arbitro ha giudicato il fallo,lo ha ritenuto da giallo e lo posso pure accettare…Ma non accetto che orsato,per un fallo simile di vecino in inter juve che ben ricordi,dia anche lui il giallo perché riteneva il fallo da ammonizione e poi venga richiamato a rivedere l’azione e dia il rosso,violando la procedura (secondo me).ecco,questa non uniformità ci fa pensar male e purtroppo è sempre la stessa squadra che è coinvolta…Vogliamo parlare di sudditanza psicologica??allora prendiamoci in giro…ti ringrazio e ti seguo sempre con attenzione

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      La tentazione di cancellare questo commento l’ho avuta, non lo nego.
      Non l’ho cancellato per un motivo: per spiegarti che è proprio un atteggiamento come il tuo a creare tensioni continue, soprattutto sui social.
      L’ambiente l’ho vissuto da dentro e ti assicuro che la tua percezione è dovuta solo ad una serie di preconcetti, bufale e memoria selettiva. Pensa solo a Verona: la Juventus, benché vincente, è stata pesantemente penalizzata dalle decisioni arbitrali e, in un caso (rigore su Cancelo) privata di un’opportunità di chiudere la gara ben prima del 94esimo.
      Fin quando si ragionerà in questo modo, selezionando solo ciò che fa comodo, si continueranno a vedere complotti ovunque, favoritismi a senso unico senza capire che gli errori ci sono, ci saranno e fan parte del gioco.
      Se volete vivere lo sport in questo modo, non è un problema mio. Ma questo non è più sana passione, è una malattia dannosa.

    • Livio
      Livio dice:

      Luca Marelli, il mio pensiero è andato subito all’episodio di Vecino/Orsato. Dunque in che modo è cambiato il protocollo? L’anno scorso il Var (mi pare Valeri) non sarebbe potuto intervenire perché episodio già visto e valutato dall’arbitro con cartellino giallo. A Parma il Var doveva intervenire? Non è molto chiaro. Grazie

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Perché a Milano il giallo per Vecino poteva essere sostenuto (e lo avrei giustificato, sebbene molto al limite), il giallo di Pjanic non ha alcun senso: se Doveri avesse visto piede a martello e gamba sollevata, non avrebbe potuto assumere alcun’altra scelta che non fosse il cartellino rosso.

    • Roberto
      Roberto dice:

      Va bene,accetto il tuo giudizio e ti ringrazio comunque per avermi dedicato attenzione.ti scrissi già nel campionato scorso della difficoltà degli arbitri ad estrarre il cartellino rosso in questi anni elencandoti anche gli episodi…la juve è forte e gode di un occhio di riguardo..naturalmente è la mia opinione e non pretendo che sia condivisa..ti ringrazio di nuovo e buon lavoro

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      La Juventus è la squadra migliore da anni e vince per questo motivo.
      Ogni squadra dominante, nel passato, è stata “accusata” di favori arbitrali, è fisiologico. Lo stesso accade in Spagna con Real e Barcellona, in Germania col Bayern, in Inghilterra a rotazione Chelsea, le due Manchester, ecc.
      Non mi sorprende che, di fronte ad un martellamento continuo dei massmedia, ci si convinca di false verità.
      Gli errori ci sono ma si tende a vedere solo quel che fa comodo. Quel che cerco di fare su questo blog è portare un minimo di ordine regolamentare, poi è normale che qualche stupidotto mi scriva per insultare: non è da tutti capire che la discussione fa bene, l’insulto una perdita di tempo.
      Ti ringrazio per il commento.

  5. Rocco
    Rocco dice:

    Buongiorno Luca, gradirei il Suo parere su un “difetto” che ravviso spesso in Guida, che – concordo con Lei – non è stato solo autore di una grande prova venerdì sera, ma sta anche effettivamente crescendo tantissimo. Speriamo continui così, perché è sempre un piacere avere in campo arbitri capaci!
    Ho notato che l’arbitro campano spesso deficita in gestualità: alza poco il braccio, quasi timidamente, quando segnala a vantaggio di chi ha fischiato. A volte fatico a capire chi beneficerà del calcio di punizione. Ovviamente non è lo spettatore il primo destinatario del suo gesto, ma mi chiedo se anche i calciatori possano avere questa percezione di poca chiarezza. Non dico certo che deve diventare un vigile urbano, ma penso che un pochino di fermezza in più possa giovargli, anche per rendersi più sicuro e autorevole agli occhi dei calciatori. Pensa che questa mia osservazione possa rientrare nella Sua valutazione sul suo carente linguaggio del corpo? Oppure in serie A non c’è bisogno di “platealità” nella gestualità?

    ps: Sono obbligato a scrivere qui, perché nell’articolo pertinente non era possibile lasciare commenti.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sono totalmente d’accordo: Guida sta crescendo tantissimo (finalmente, dopo 3 anni terribili) a livello tecnico ma difetta ancora in termini di linguaggio del corpo, spesso apparendo incerto e quasi spaventato dalle sue stesse decisioni.
      Sarà compito di Rizzoli correggere anche questo difetto ma bisogna riconoscere al designatore di aver già compiuto un mezzo miracolo nel recuperare tecnicamente l’arbitro campano.

    • Michele Salerno
      Michele Salerno dice:

      Caro Marelli,ho letto con attenzione la spiegazione del motivo per cui secondo Lei-non sono certo anche secondo il regolamento che parla di condotta violenta,la sussistenza della quale Lei stesso ha espresso in forma dubitativa nel caso di specie-quale elemento discriminante per l’espulsione di Pjanic.Che si e’ reso responsabile di un intervento senza dubbio scomposto e come tale prontamente sanzionato col giallo dall’arbitro,che si trovava nella posizione migliore per decidere-qui concordo con Lei-e quindi,a meno che non lo si voglia accusare implicitamente di colpevole acquiescenza,negando la possibilita’ stessa dell’errore(tertium non datur),di giudicare adeguata la sanzione irrogata(ben diversamente da quanto avvenuto nel caso Vecino dove la condotta violenta e’ provata ad abundantiam dalla modalita’ dell’intervento).Il Var Fabbri puo’ dunque aver legittimamente pensato che l’arbitro avesse valutato l’episodio,ritenendo sufficiente il cartellino giallo.Ben piu’ vistoso a tutti-ma sempre largamente al disotto dell’entrata assassina di Vecino sulla quale Lei,cosi’ pronto a giudicare cosi’ severamente l’intervento certamente scomposto di Pjanic curiosamente sorvola-e’ sembrata l’entrata di Cuadrado a fine gara.Il che prova quanto le dinamiche di gioco possano essere ingannevoli;anche per un esperto come Lei che,a differenza di Doveri,ha avuto tutto il tempo per guardare e riguardare le azioni incriminate.E non dimentichiamo che anche il Regolamento lascia lo spazio all’interpretazione che e’ sempre soggettiva non essendo obiettivamente quantificabile il grado di veeemenza ed intenzionalita’ che trasforma un fallo di gioco anche duro in condotta violenta passibile di espulsione.Grazie per l’attenzione che potra’ e vorrà prestarmi e,comunque,per il prezioso contributo che la Sua rubrica intende offrire al fine di favorire una piu’ serena valutazione degli episodi di questo nostro meraviglioso gioco,ormai sempre piu’ spesso stravolti da interessate e malevole ricostruzioni che tacendo volutamente quelli favorevoli trasformano quelli contrari in prove certe di ricorrenti complotti.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Caro Michele, è necessaria una premessa.
      Ho cancellato altri sui due commenti nel corpo dei quali, abbandonando latinismi che (fortunatamente) conosco per formazione sia liceale che universitaria, si è lasciato andare ad accuse più o meno velate di essere antijuventino. Ora, di queste accuse non so che farmene, a rotazione mi arrivano accuse di essere antiquesto, antiquello, antisopra ed antisotto. Lo scorso anno, purtroppo, sono riuscito ad essere qualificato come filotutto tranne beneventano e sassuolese: una piccola macchia. Pertanto, se vuol essere ineducato, irrispettoso e tifoso da bar, lo sia sempre, non a corrente alternata.

      Sull’episodio Vecino-Duncan ho già risposto a suo tempo, perciò TRE SETTIMANE fa: non torno mille volte su qualcosa accaduto nel passato ogni volta che un utente me lo chiede, altrimenti non troverei nemmeno il tempo di dormire qualche ora per notte. Ho scritto quel che ne penso 2 o 300 volte.

      Ma torniamo all’episodio de quo.
      Tra le righe esprime il solito, noiosissimo, concetto: Doveri era in campo, Fabbri davanti al VAR, io a casa e, pertanto, sicuramente hanno visto meglio loro giudicando bene.
      Perfetto. Anzi no, per nulla perfetto ma ci torniamo.
      Poi, però, decide che su Cuadrado Doveri ha visto male e che sarebbe stato intervento da rosso.
      Ebbene, in quel caso Doveri non era in campo, Fabbri russava, io ero troppo attento e, pertanto, “va tutto bene madama la marchesa”?

      Ho scritto nell’approfondimento di ieri del concetto di post-verità: ecco, i suoi dotti commenti con latinismi banali sono l’esatta rappresentazione del concetto. Lei, in sostanza, avalla tutto ciò che Le fa comodo, con un pizzico di benaltrismo citando un episodio avvenuto tre settimane fa e che non c’entra una mazza (perché Vecino rischia molto su Duncan, è talmente chiaro che non c’è nemmeno bisogno di evidenziarlo), il tutto per giustificare l’ingiustificabile e per scaricare su altri i suoi preconcetti. Da una parte Doveri ha visto benissimo e perciò devo tacere, dall’altro Doveri ha visto malissimo su Cuadrado ma devo tacere sempre io. Curioso. Anzi no: la conferma di quel che ho scritto. Peraltro non sono stupito ed anzi son contento del Suo commento: QUALE MIGLIOR CONFERMA DI UNA TESI? Il Suo commento è strutturalmente perfetto, non avrei potuto scriverlo meglio.

      Tertium non datur?
      Falso, palesemente e chiaramente falso. La terza via è la più semplice ed è quella che OGNI ARBITRO accetta da sempre: un direttore di gara può sbagliare. Ho commesso errori io, ha commesso errori Doveri, ha commesso errori Rizzoli ed anche Collina. Nell’attività arbitrale è normale commettere errori, è fisiologico. Se dovessi seguire la Sua tesi (che altro non è che la summa dei luoghi comuni che si leggono noiosamente sui social ogni santo giorno), allora Doveri era in malafede sull’episodio Cuadrado, chiaro a tutti tranne che a me e lui. Giusto?

      La verità è un’altra: Lei è la dimostrazione liquida del concetto espresso nell’approfondimento pubblicato ieri, Doveri ha sbagliato come capita a tutti gli arbitri (che, per la cronaca, non son perfetti, trattandosi di esseri umani). Il Suo commento si basa sull’assunto che Lei abbia interpretato tutto alla perfezione: allora apra un Suo blog, mi faccia concorrenza (gratuitamente, senza inserire banner che mi porterebbero tanti bei soldini) ed esprima le Sue verità.

      In caso contrario eviti di comportarsi come un qualunque solone social: prima di impartire lezioni basate su sensazioni, cerchi di essere perlomeno coerente. Non dico tra un commento e l’altro, ma almeno nello stesso commento.

      Un abbraccione.

  6. Manuel
    Manuel dice:

    Concordo che rivedendola in TV l entrata di Pjanic meritava probabilmente il rosso, purtroppo non è nuovo a interventi così sciagurati…ho rivisto da altra angolazione la spinta su Ronaldo…e se subito non mi sembrava nulla di che, da altra prospettiva mi sembra evidente il disinteresse del difensore del Parma per il pallone, al contrario di Ronaldo che cerca di saltare, ma gli viene impedito da una bella “bottarella”

  7. Pino Pinto
    Pino Pinto dice:

    Caro Luca, ogni volta che leggo questo blog imparo qualcosa.
    Gradirei, se possibile, che approfondissi il concetto di SPA; è possibile che si realizzi anche a 60 metri dalla porta, e quali sono i presupposti? la trattenuta di un avversario per la maglia è sanzionabile col giallo solo in caso di SPA o in qualsiasi caso?
    Grazie
    p.s. avrei voluto scrivere sull’articolo precedente ma non è stato possibile.

  8. Luciano
    Luciano dice:

    L’anno scorso Vecino ha provocato una ferita di 12 punti a mandzukic di conseguenza Vecino è stato espulso e tutti gli antijuventini come te hanno gridato allo scandalo…… Forse avrebbe dovuto staccargli la gamba per meritare l espulsione?

  9. Alberto
    Alberto dice:

    Non sono d’accordo sul fallo di Pjanic.
    Per chiarezza, concordo con l’espulsione, ovviamente. Nel senso che rivisto in tv pare un fallo da espulsione (pare a me come pare a lei, intendo) e quasi sicuramente, se rivisto al VAR, anche l’arbitro in questione l’avrebe espulso.
    Ma se l’arbito ha fischiato il fallo ed ha ammonito, allora ha visto. Perciò come può essere un “chiaro ed evidente errore”?
    Capisco che questo episodio sia eclatante. Ma se non lo giudichiamo secondo questo metro, allora la VAR avrebbe dovuto intervenire anche nei casi di Mandzukic e di Ronaldo e probabilmente annullare il primo gol e concedere il rigore (perché i contatti c’erano e a quel punto non puoi più discriminare l’entità del contatto).
    Insomma, ho capito che a lei questo protocollo non piace, ma personalmente ritengo che sia l’unico applicabile per mantenere in qualche modo la VAR. Perché l’alternativa è che venga eliminata. Oppure, che venga utilizzata solo la VAR per decidere, ma a quel punto da un arbitro che non è in campo.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sull’utilizzo del VAR torneremo spesso in questa stagione perché, a mio parere, l’interpretazione così ristretta porterà ad un utilizzo talmente limitato da essere quasi marginale. Il concetto di “ha visto e perciò non può essere review” è quello più volatile in assoluto: Doveri ha visto la gamba alta ed il piede a martello? Oppure, nella velocità del contatto, ha “fotografato” male l’episodio? Il discrimine è tutto qui e, secondo me, è troppo ambiguo per non creare infinite discussioni.
      Urge, sempre a mio parere, correre ai ripari. In caso contrario sarà una stagione da incubo per gli arbitri.

  10. Kko
    Kko dice:

    Oggi mi trova in quasi totale disaccordo. Se entrare di spalla con vigore sulla schiena dell’avversario non è rigore, allora eliminino i rigori e lasciamo che si azzuffino comeeglio credono attaccanti e difensori.

    Mi pare eccessiva l’espulsione di Pianic, visto che io contatto tutto sommato minimo e mi stupisce che non abbia stigmatizzato Doveri per un’entrata a forbice da dietro che al giocatore del Parma a fruttato solo un giallo.

  11. Andrea
    Andrea dice:

    A mio avviso pure il fallo di Rigoni su Alex Sandro al 47′ (che qui non hai riportato) meritava l’espulsione e non l’ammonizione. Fallo totalmente inutile e gratuito, da tergo ed a forbice con palla non giocabile.

    • Andrea
      Andrea dice:

      Sono curioso di sapere il tuo parere a riguardo. Per il resto concordo al 100% con la tua moviola.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      L’ho visto e lo aggiungo appena possibile.
      Ma ti anticipo che sono episodi del tutto differenti. Più simile al fallo di Cuadrado, giustamente punito con un cartellino giallo.

    • Andrea
      Andrea dice:

      Grazie per la risposta. Resto comunque della mia idea ed evidentemente non sono l’unico in quanto qualche ora fa, in Perugia-Ascoli, il Sig. Guccini ha espulso Kingsley del Perugia per un tackle da tergo a forbice uguale a quello di Rigoni su Alex Sandro. Ovviamente qui si aprirebbe l’annosa questione sulla difformità di giudizio che troppo spesso varia da arbitro ad arbitro…

  12. giuppy91
    giuppy91 dice:

    In diretta il fallo di pjanic mi sembrava da giallo ma rivedendo le immagini e anche le foto da lei pubblicate era da rosso al 200% ( per evitare polemiche inutile dico che sono un tifoso della juve). Inoltre sono anche d’accordo con lei sia sul gol che sulla richiesta del rigore cioè giusto convalidare il gol e giusto non dare il rigore, sarebbe stato rigore solo se avesse annullato il gol( secondo me visto che le 2 spinte sono simili).
    P.s. domanda off-topic in caso di un gol, il giocatore esultando si toglie la maglia e quindi viene ammonito ma successivamente il gol viene annullato con il var, l’ammonizione viene revocata?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Perfetto, hai colto il concetto relativo al gol ed al rigore invocato: o son due falli o sono entrambi episodi su cui sorvolare.

      No, non viene revocata l’ammonizione, trattandosi di comportamento antisportivo (sul quale, sia chiaro, non sono MAI stato d’accordo).

    • giuppy91
      giuppy91 dice:

      Ok ok grazie per la risposta anche io sono contrario all’ammonizione quando un giocatore si toglie la maglia al gol

    • Roberto
      Roberto dice:

      Ciò che rende evidente la differenza tra la mano appoggiata di Mandzukic el spinta su Ronaldo sono gli effetti prodotti. Il difensore non viene sbilanciato in alcun modo e non “sente” neppure il contatto (nessuna protesta, nessuna reazione), la spinta su Ronaldo ne provoca la caduta. L’intensità del contatto è chiaramente differente.

    • Roberto
      Roberto dice:

      Lo deduco. Questo il mio ragionamento. Partendo da un fatto noto (da un lato il difensore non si sbilancia, non protesta né manifesta alcun tipo di reazione, dall’altro Ronaldo si sbilancia e cade) risalgo al fatto ignoto (la diversa intensità del “contatto” esistente tra la mano appoggiata di Mandzukic e la spinta su Ronaldo).

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