Anticipi sesta giornata: per una volta la copertina è dedicata all’assistente Bindoni, eccezionale in Sampdoria-Inter

Juventus – SPAL 2-0, arbitro Piccinini

Reduce dall’eccellente prestazione offerta la scorsa domenica in Lecce-Napoli, Piccinini replica le buone impressioni lasciate in terra pugliese, governando senza alcuna difficoltà l’anticipo dello Stadium.

Un solo episodio interessante, più didatticamente che tecnicamente.

Al minuto 33 la Juventus conquista il pallone nei pressi della propria area, Ronaldo scatta col pallone al piede ed apre il gioco sulla sua destra. La Juventus continuerà l’azione d’attacco arrivando al tiro con Dybala al quale replica Berisha con un’eccellente parata. Prima del calcio d’angolo molti giocatori della Juventus si lamentano per la mancata ammonizione a carico di Valdifiori che, nella ripartenza, aveva fermato irregolarmente Ronaldo.

Piccinini non ha ammonito Valdifiori e la decisione è assolutamente corretta.
Qualcuno sarà stupito di questa affermazione ma, in realtà, la spiegazione (da regolamento) è più semplice di quanto sembri.

Torniamo al fallo (sul quale non ci sono dubbi). Si tratta chiaramente di una trattenuta che non viene punita automaticamente con il cartellino giallo come qualcuno erroneamente pensa. La trattenuta viene punita nel caso in cui venga effettuata per interrompere un’azione potenzialmente pericolosa (come in questo caso) oppure in caso di chiara occasione da rete (non è questo il caso).
Ronaldo viene chiaramente trattenuto e Valdifiori sarebbe stato ammonito nel caso in cui la Juventus non avesse avuto un’opportunità di costruire un’azione pericolosa. Ciò che non accade in questo caso: la Juventus, grazie alla norma del vantaggio perfettamente applicata da Piccinini (seconda immagine sotto, braccio sinistro alto, segnale convenzionale), è riuscita a portarsi nei pressi della porta della SPAL.

E’ chiaro, pertanto, che il fallo di Valdifiori non ha impedito alcuna azione potenzialmente pericolosa e, per tale motivo, l’ammonizione del centrocampista della SPAL sarebbe stato un errore (e nemmeno di poco conto, per la verità). Diverso, ovviamente, sarebbe stato il giudizio nel caso in cui Ronaldo fosse stato fermato con uno sgambetto: in questo caso, considerando anche la velocità dell’azione, Valdifiori sarebbe stato ammonito a fine azione per fallo imprudente (cioè, per semplificare, per un motivo legato alla pericolosità dell’infrazione per l’avversario).

Altro buon segnale per Rizzoli che sul ragazzo punta parecchio (e le designazioni di queste prime giornate lo dimostrano).

Sassuolo – Atalanta 1-4, arbitro Valeri

Partita mai in discussione, con un’Atalanta sempre più convincente e che lascia ben sperare per la Champions League.
Valeri è apparso in buone condizioni e, nonostante il risultato ampiamente deciso dopo mezz’ora, ha avuto il merito di mantenere sempre alta la soglia di attenzione, chiudendo con una direzione pulita, lineare, autorevole.

Al minuto 33 Berardi entra in area di rigore e cade a terra nei pressi di Masiello e Djimsiti.
Prima di affrontare l’episodio, una curiosità:

Dopo la caduta e prima di rimanere a terra per un minuto buono, Berardi guarda l’arbitro per capire se fosse riuscito ad ingannarlo. Poi, probabilmente sperando di evitare il cartellino giallo, è rimasto a terra per un minuto e più per un qualche colpo ricevuto ma che, francamente, non si è visto.

L’episodio:

Simulazione evidente.
Berardi, non appena avvicinatosi ai due difensori, si lancia letteralmente verso Djimsiti, fermo nella sua posizione, per poi buttarsi a terra senza la minima irregolarità.
Attento Valeri (in posizione ideale per valutare l’episodio) che interrompe il gioco, assegna un calcio di punizione indiretto all’Atalanta ed ammonisce il capitano del Sassuolo per simulazione.
Decisione ineccepibile.

Al 62esimo minuto il Sassuolo trova la rete con Defrel, servito in profondità da un assist di Duncan:

L’assistente Del Giovane, dopo aver lasciato concludere l’azione, segnala una posizione irregolare di Defrel.
La segnalazione si rivela sbagliato dopo la review del VAR ma non facciamogliene una colpa: valutazione enormemente complessa, soprattutto perché il giocatore che tiene in gioco Defrel (con il piede sinistro) si trova a 40 metri dall’assistente. Questi, in ambito arbitrale, non vengono nemmeno considerati errori, trattandosi di valutazioni quasi impossibili. Senza VAR questa rete sarebbe stata al centro di discussioni infinite se, per caso, fosse accaduta in un big match. Bene il VAR (che, peraltro, è arrivato alla soluzione molto velocemente), assolto Del Giovane.

Sampdoria – Inter 1-3, arbitro Calvarese

Ammetto di essere rimasto sorpreso.
Mi attendevo una partita molto difficile per Calvarese ma l’Inter si è dimostrata di gran lunga superiore all’avversaria, trovando velocemente il doppio vantaggio e mettendo a rischio il risultato solo per un’ingenuità di Sanchez (ci arriveremo).

Per una volta, però, la copertina è da dedicare all’assistente Bindoni di Venezia che, nel primo tempo, si è reso protagonista di due valutazioni veramente straordinarie.

Al 22esimo minuto un tiro sbagliato di Sensi si trasforma in un assist per Sanchez che spinge il pallone in rete da pochi metri.
Bindoni convalida la rete:

Per comprendere la difficoltà della valutazione, bisogna guardare la prima immagine: difficile immaginare che potesse essere regolare la posizione di Sanchez, la sensazione in diretta è che fosse un fuorigioco abbastanza evidente. Inoltre queste dinamiche “ad incrocio” (difensore in uscita ed attaccante che corre verso la porta) sono le più complesse da interpretare. Bravo.

Al minuto 35 l’Inter trova la rete dello 0-3 con Candreva, lanciato in profondità da Sanchez.
Bindoni lascia concludere l’azione per poi segnalare la posizione irregolare del centrocampista dell’Inter:

Questa valutazione è sensazionale (passatemi il termine).
La linea tracciata dal software è basata sulla proiezione a terra del ginocchio di Candreva: posizione irregolare di pochi centimetri (direi, ad occhio, una quindicina), non posso che applaudire virtualmente Bindoni.

Al minuto 40 Sanchez viene ammonito (e risulterà un episodio decisivo) per un fallo commesso a centrocampo su Ekdal:

C’è poco da commentare: fallo da tergo, chiaramente imprudente, ammonizione automatica.

Al minuto 46 Sanchez recupera un pallone in area e cade a terra:

Perfetta la posizione di Calvarese che può osservare nella prospettiva migliore quanto accade in area di rigore.
La seconda ammonizione è ineccepibile:

Il difensore della Sampdoria (e lo si nota soprattutto dalla seconda immagine) sposta quanto possibile la gamba destra per evitare qualsiasi contatto con l’attaccante dell’Inter. E riesce nel suo obiettivo: quella di Sanchez è una chiara simulazione.
Non sarebbe nemmeno il caso di scriverlo ma è meglio specificarlo: non conta assolutamente nulla che si tratti della seconda ammonizione, azioni del genere devono essere punite sempre. Se un calciatore già ammonito tenta di ingannare un arbitro con un gesto del genere, si assume la responsabilità di lasciare i compagni in inferiorità numerica.
Ad onor del vero, in ogni caso, va evidenziato che Sanchez non ha praticamente opposto resistenza alla sanzione disciplinare: egli stesso si è accorto di aver commesso un piccola, grande sciocchezza. Una caduta in area non è sempre da ammonizione dato che possono esserci contatti minimi ma non sanzionabili. Diverso questa fattispecie, con un difensore che evita il contatto e l’attaccante che si lancia alla ricerca di un calcio di rigore.

Al minuto 81 un episodio banale ma che ritengo sia utile approfondire per chiarire un concetto.
Skriniar, al limite dell’area, commette un fallo (invero evidente) su Jankto:

L’ammonizione comminata da Calvarese non offre margini di discussione. Non si tratta, ovviamente, di un fallo imprudente (è un’infrazione di normalissima entità). L’ammonizione è stata comminata per aver interrotto un’azione potenzialmente pericolosa (SPA): se Skriniar non avesse commesso l’infrazione, Jankto avrebbe avuto davanti a sé parecchi metri di spazio e campo libero per entrare in area di rigore.

Questo episodio è interessante anche per un altro motivo, con riferimento alla trattenuta su Ronaldo.
Se l’azione non fosse stata interrotta (per esempio se un giocatore della Sampdoria si fosse impossessato del pallone “vagante”) l’arbitro avrebbe concesso il vantaggio e la trattenuta di Skriniar sarebbe stata derubricata a semplice fallo non sanzionato tecnicamente proprio perché l’azione potenzialmente pericolosa si sarebbe concretizzata ugualmente. L’ammonizione, invece, è in questo caso corretta e doverosa proprio per il fatto che la Sampdoria non ha potuto continuare l’azione a seguito dell’infrazione del difensore.

53 commenti
  1. vincenzo
    vincenzo dice:

    “Non puoi paragonare una decisione corretta con una sbagliata per affermare che ci sia difformità: su Mertens è un errore, la decisione corretta doveva essere l’ammonizione.” Visto che si è usato il VAR la disparità è fuori discussione; causata dall’errore(?) dell’arbitro. A proposito, l’arbitro è stato sansionato per l’eclatante errore dopo la visione del VAR?

  2. Giovanni
    Giovanni dice:

    Ciao Luca, ti leggo sempre attentamente e ti ringrazio per il tuo lavoro.

    Premesso che detesto i simulatori, e sono assolutamente d’accordo con il cartellino giallo in caso di simulazione, mi chiedo (ad esempio) come mai Federico Chiesa, che domenica si è tuffato in area dopo aver perso il pallone e senza alcun contatto evidente, non sia stato ammonito. Ogni partita che guardo, specie di campionato italiano, vedo decine di episodi di simulazioni plateali in area o a centrocampo che per me sarebbero meritevoli di cartellino giallo e puntualmente non solo non vengono puniti, ma addirittura fruttano calci di punizione a favore dei simulatori. Da questo punto di vista, dal calcio Inglese abbiamo molto da imparare, e quando gli arbitri inizieranno a far rispettare il regolamento (come fatto con Sanchez ad esempio) ma in maniera continua e non sporadica, forse avremo fatto un passo avanti. Volevo sapere cosa ne pensi, grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Penso che la lotta alla simulazione (senza far nomi dato che TUTTI gli attaccanti simulano, chi più chi meno) prima o poi debba essere iniziata con decisione.

  3. Aldo Gentileschi
    Aldo Gentileschi dice:

    Ciao Luca, grazie per questo prezioso spazio di dialogo con te. Spazio utilissimo perché permette il confronto con un (ex)arbitro e ci aiuta a capire come questi uomini ragionino in campo e perché talvolta sbaglino. Finita la doverosa premessa, vengo al dunque. Da varie parti, prevalentemente di tifo napoletano, si mugugna per un contatto, avvenuto in Juventus-Spal, tra Vicari e Ronaldo. A me pare che ci sia un contatto, ma di poco conto, tuttavia, essendo io tifoso bianconero, non vorrei che la mia indulgenza fosse dovuta a questioni di maglia. Tu che ne pensi?

  4. andrea
    andrea dice:

    ciao Luca. Vedo che ti hanno fatto irritare con il giallo a Valdifiori… Volevo invece mettere l’accento sui due episodi di Bindoni: so che non interesserà molti (figurati, vengono ancora chiamati guardalinee), ma – per la mia esperienza – posso dire che mentre la prima è una non-chiamata eccezionale (comprovata dal fatto che non ha segnalato al termine dell’azione, quindi per lui la posizione era regolare senza necessità di demandare al Var), la seconda è invece molto più facile da segnalare, in quanto il primo giocatore che ha davanti a sè è l’attaccante in FG, che, per effetto prospettico, copre tutti i difensori nella linea visuale dell’aa (il quale non gode del beneficio della tridimensionalità in campo!). Ciò detto, complimenti a Bindoni, prossimo internazionale per merito, e sottolineo per merito, non per “ci sono 3-4 posti”…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vero, hai ragione.
      Diciamo che ho voluto esasperare il concetto per sottolineare il valore delle valutazioni.
      Ma, tecnicamente, hai ragione.
      Sul ruolo da internazionale, temo che non sarà quest’anno: da quel che so non ci saranno avvicendamenti.

  5. Tommaso Mazza
    Tommaso Mazza dice:

    caro Luca,
    vorrei chiederle un chiarimento sulla valutazione del fuorigioco tramite VAR. Il regolamento (dal sito dell’AIA) dice “[il momento di individuazione della posizione di fuorigioco e’] quando il pallone tocca o viene giocato da un compagno del calciatore in posizione irregolare.” questo “quando”, nel momento in cui la valutazione avviene mediante l’ausilio video, viene ad essere definito in una maniera nuova: diventa un frame specifico dell’acquisizione in cui e’ ripreso il calciatore che gioca la palla. Se la telecamera acquisisce, diciamo, a 30 frame per secondo, un pallone calciato a 50km/h percorre 44 cm tra un frame e l’altro, che diventano 11 nel caso di 120fps (ignoro le specifiche tecniche delle telecamere in uso al VAR). Come e’ definito quindi il “quando” di cui sopra: quale frame viene scelto? Quello in cui il pallone è a contatto con il giocatore? Il primo in cui c’è “luce” tra pallone e giocatore?
    Venendo poi al giocatore di cui deve essere determinata l’eventuale posizione di fuorigioco, in una dinamica, come l’ha chiamata lei, “ad incrocio” come quella del 2-0 dell’Inter, la velocità relativa dell’attaccante rispetto al difendente può essere facilmente di 60km/h o più (l’attaccante scatta a 30km/h verso la porta e il difendente fa altrettanto in direzione opposta per metterlo in fuorigioco). La posizione relativa tra i due giocatori cambia sostanzialmente da un frame acquisito al successivo: a 30fps nel caso in esempio qui sono 56 cm, a 120fps “solo” 14 cm. Quindi in una situazione in cui il fuorigioco è di pochi centimetri, non solo diventa critico quale frame viene utilizzato, ma addirittura si puo’ avere la situazione in cui avere a disposizione una telecamera con velocita’ di acquisizione maggiore cambierebbe il responso sia in positivo che in negativo: avendo a disposizione un altro frame da scegliere si avrebbe il giocatore in fuorigioco piuttosto che no!
    E’ ovvio che l’uso del VAR per determinare infrazioni di fuorigioco permetta di risolvere senza dubbi ne’ conseguenti polemiche infinite tante situazioni limite. D’altro canto mi pare apra questioni nuove sulle quali non sono sicuro di quanto le regole e la prassi siano definite. La ringrazio in anticipo se vorrà rispondere a queste mie considerazioni.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il fuorigioco viene rilevato al momento del primo contatto del pallone con il giocatore che effettua il passaggio.
      Però non esagerare: già trovare due giocatori che in velocità piena raggiungono i 30 chilometri orari è difficile ed alla velocità massima si arriva dopo 40 metri di spinta (sì, su questo particolare sono informato, adoro l’atletica leggera).
      In ogni caso la tecnologia è uguale per tutti, il margine di errore è di 3 centimetri (non è un mistero, lo dice anche la FIFA), verrà ancora migliorata in futuro.
      Non lamentiamoci: sul fuorigioco le polemiche sono praticamente ridotte a zero, godiamoci questo risultato.

      Grazie a te.

  6. stefano
    stefano dice:

    buonasera,
    ringrazio per la disamina e spiegazione regolamentare sull’episodio Ronaldo (non ammonizione del difensore). sarebbe auspicabile una modifica per evitare la non ammonizione in casi eclatanti e contrari allo spirito del gioco del calcio come questi.
    ps. divagazione extracalcistica della serata (avevo Messina coach fantabasket)

  7. Fabio
    Fabio dice:

    Il regolamento recita che un calciatore è passibile di comportamento antisportivo se “commette un fallo che interferisce con o interrompe una promettente azione d’attacco”. E’ vero, come affermi, che la trattenuta di Ronaldo non ha interrotto l’azione d’attacco, ma ha interferito eccome con la stessa, avendo Valdifiori impedito al miglior attaccante della squadra avversaria di parteciparvi.
    Stavolta sono perplesso. Capita. Una o due volte all’anno su centinaia di tue valutazioni, capita. 😉

    • Stefano A.
      Stefano A. dice:

      Confermo la risposta di Marelli. Se leggiamo il regolamento è ovvio che si presta a più interpretazioni, tutte in teoria corrette come quella di Fabio. Ma la casistica ufficiale (per ora) afferma che l’ammonizione per trattenuta deve essere contestuale al fallo: se viene concesso il vantaggio e l’azione viene portata a termine, decadono i presupposti per il provvedimento disciplinare.

    • grigio
      grigio dice:

      Rimango perplesso ogni volta che sento ex arbitri “di livello” che giudicano la stessa azione in modo diverso, ognuno dei quali esponendo le ragioni regolamentari che suffragano la sua tesi.
      E’ il caso, ad esempio, della trattenuta di cui stiamo parlando (dove qualcuno sostiene che va sempre data l’ammonizione e altri che va data solo se si ferma l’azione della squadra), ma succede spesso e volentieri per altri casi.
      Io mi chiedo, e ti chiedo: ma siete tutti ex-arbitri, tutti avete arbitrato ad un livello alto, com’è possibile che ci siano queste interpretazioni diverse? Se il Regolamento è uno e le direttive pure dovrebbero essere uguali anche le vostre valutazioni, o sbaglio?
      A questo punto può sorgere il dubbio che anche tra gli arbitri in attività i pareri siano diversi e le interpretazioni pure!!!!
      Lo so che non ami parlare di quel che dicono gli altri ma il mio quesito è di carattere generale, non specifico su una persona, spero tu mi risponda. Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rispondo per me, non per altri.
      Se hai qualche domanda, ti rispondo volentieri.
      Se hai qualche osservazione, la leggo con piacere.
      Se vuoi commenti su altre persone che si occupano dello stesso argomento, non rispondo: il rispetto per il lavoro altrui è per me fondamentale.

    • grigio
      grigio dice:

      Scusa se insisto, ma hai scritto”Se hai qualche domanda, ti rispondo volentieri.” e io la domanda l’ho fatta “com’è possibile che ci siano queste interpretazioni diverse?”, forse non mi sono spiegato bene oppure mi hai frainteso (o franteso le mie intenzioni).
      Non sto chiedendo di darmi un parere su quanto pensano gli altri commentatori, non sto chiedendo di fare commenti su altre persone che si occupano dello stesso argomento, sto chiedendo com’è possibile che ci siano pareri diversi su uno stesso punto del regolamento.
      Il mio sport è il basket, sport che so che ami e che quindi presumo tu conosca abbastanza anche a livello regolamentare. Nel basket oltre al regolamento tecnico ci sono le interpretazioni Fiba, che evidenziano i casi che possono capitare e che potrebbero essere dubbi leggendo solamente la regola, per cui non può succedere che due persone la possano pensare diversmente su una azione di gioco. Nel calcio non ne ho mai sentito parlare, è questo il motivo per cui possono esistere pareri diversi su una azione di gioco?
      Oppure semplicemente il calcio non è uno sport “preciso” (passami il termine impreciso) e quindi ognuno può pensarla come vuole?
      Perchè io continuo a non capire, a non spiegarmi, come possano esserci pareri così contrastanti provenienti da persone che il regolamento e le sue sfaccettature lo dovrebbero conoscere bene.
      Scusami ancora per il tempo che ti faccio perdere e ancora grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non lo so perché ci siano opinioni così differenti.
      Io mi baso sul regolamento e sulle direttive vigenti (ovvio che abbia contatti diretti e mi tenga sempre aggiornato)
      Gli altri non so.
      Diciamo che sentir parlare di danno procurato o disponibilità del pallone nel 2019 fa accapponare la pelle, per esempio…
      Oltre non vado, abbi pazienza.

  8. Matteo
    Matteo dice:

    Ciao Luca, mi porto avanti.
    Chi sceglierà secondo te Rizzoli per Inter-Juve di domenica prossima?
    Viste le prestazioni convincenti di Orsato se la sentirà di rischiarlo rimandandolo a San Siro?

    Sulle tue valutazioni ormai non c’è più nulla da dire, sei un riferimento per noi tifosi per comprendere al meglio le decisioni arbitrali.. se devo essere sincero mi stupisco che non ti abbiano cercato quelli di sky per commentare ed esaminare gli episodi in modo da spegnere sul nascere critiche o inesattezze (come ieri Trevisani che ha affermato “fallo tattico, ferma la ripartenza, giallo automatico”)

    Buona domenica!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rocchi, lo ha nascosto per bene nell’ultimo mese.

      Sulla questione tv, per ora ho chiuso ed attendo proposte serie. Altrimenti mi dedicherò all’hockey su ghiaccio 😀

  9. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Ciao Luca

    Non mi trovo d’accordo sull’episodio Ronaldo/Valdifiori in quanto sebbene non ha fermato un’azione pericolosa ha chiaramente interferito con la stessa riducendone la pericolosita’. Un’azione può avere vari gradi di pericolosità. Ad esempio, un contropiede due contro due e’ si’ pericoloso, ma di certo meno pericoloso di uno tre contro due, che a sua volta e’ meno pericoloso di uno quattro contro due, e cosi’ via…Sulla base di questa interpretazione i difensori verrebbero legittimati a fermare irregolarmente con placcaggi da dietro attaccanti che possono aggiungersi a una azione d’attacco già di per se pericolosa. Per evitare tali circostanze il legislatore ha usato un linguaggio più ampio di quanto riportato nel testo del blog, che fa riferimento soltanto a “interrompere [o impedire] un’azione potenzialmente pericolosa”. Il regolamento infatti recita: “commits a foul that ***interferes with*** or stops a promising attack”. L’interferenza va a coprire esattamente circostanze come quella in discussione.

    • LORENZO TADDEI
      LORENZO TADDEI dice:

      Sulla trattenuta di Valdifiori ai danni di Ronaldo direi che è assolutamente inutile continuare a insistere su quella che è la lettura corrente. L’azione prosegue, non c’è ammonizione, Luca è stato chiarissimo. Credo sia invece interessante discuterne in vista di una possibile e, per me, auspicabile revisione della lettura corrente. A mio modesto parere, una trattenuta palesemente antisportiva come quella di Valdifiori deve essere punita con l’ammonizione, l’intendimento del giocatore è chiaro, fermare Ronaldo e evitare illecitamente che possa partecipare all’azione. E’ un atto totalmente contrario allo spirito sportivo e io mi auguro, già da un po’ a dire il vero, che la salvaguardia dello spirito sportivo prenda il sopravvento su altre considerazioni quando si deve stilare una casistica delle sanzioni disciplinari. Ci metto dentro le odiose simulazioni, sia per procacciarsi il rigore o la punizione, sia per far ammonire o, peggio, espellere un avversario.
      Vorrei si fosse più tolleranti verso interventi energici, ma chiaramente messi in atto per contendere il pallone, e si fosse invece inflessibili verso i comportamenti anti sportivi.
      Ne verrebbe fuori un calcio migliore e un esempio per i giovani ben più formativo.
      E’ un commento a ruota libera, Luca, non una domanda,
      ti ringrazio per la tua rubrica,
      ciao,
      Lorenzo

  10. Giacomo
    Giacomo dice:

    Concordo sulla seconda ammonizione su Sanchez, però mi sembra che non ci sia uniformità di giudizio da parte degli arbitri. A mertens addirittura è stato assegnato un rigore dopo revisione al var per un episodio simile. Si può fare qualcosa per uniformare il giudizio (tipo come stanno provando a fare con i falli di mano)?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non puoi paragonare una decisione corretta con una sbagliata per affermare che ci sia difformità: su Mertens è un errore, la decisione corretta doveva essere l’ammonizione.

  11. Marco M.
    Marco M. dice:

    Ciao Luca.
    Assolutamente convinto anch’io che fosse errore clamoroso la non ammonizione di Valdifiori ma prendo atto e riconosco di imparare ora che non è così.
    Resta il fatto che però se si deve guardare una partita di calcio con il regolamento in mano per capire certe decisioni che a buon senso appaiono banali per me c’è un problema.
    C’è a mio avviso una iper complessità che va risolta direi anche nel rispetto del pubblico.
    Questo episodio è stato irrilevante e quindi lo stupore di molti commenti credo sia genuino e non dettato dal tifo.
    Quindi per me a maggior ragione un problema che dovrebbe far riflettere chi detiene il regolamento.
    Sono contento per l’arbitro se ha azzeccato una chicca regolamentare ma all’atto pratico è solo un episodio confuso.
    Grazie.

  12. Nicola
    Nicola dice:

    Ciao Luca, quindi l’ammonizione di Hysaj per la trattenuta su Romulo è per aver fermato un’azione potenzialmente pericolosa, giusto? Grazie

  13. Simone
    Simone dice:

    Buongiorno Dottor Marelli,
    leggo da tempo la Sua pagina, ma è la prima volta che scrivo.
    Vorrei avere, se possibile, un giudizio e una spiegazione sull’eventuale concessione di un calcio di rigore per la Sampdoria, sul risultato di 1 a 2, per la trattenuta di De Vrij ai danni di un attaccante sampdoriano.

    Ringrazio in anticipo per l’eventuale risposta.

  14. Dino
    Dino dice:

    Luca ma quando c’è un fallo da ammonizione e si va avanti per il vantaggio, poi l’arbitro alla prima interruzione di gioco non deve ammonire il giocatore che ha commesso il fallo?
    Ho visto questo accadere un sacco di volte in passato…l’arbitro fa finire l’azione e poi va a comminare il cartellino giallo.
    Non sapevo di questa cosa che viene “derubricato”; per caso è cambiato qualche anno fa il regolamento in merito o mi sono perso io qualche pezzo?
    Grazie buona domenica, e visto che tutti scrivono forza Ferrari, io dico forza Ducati!

  15. Calogero
    Calogero dice:

    Il regolamento menziona lo spirito del gioco tra le infrazioni passibili di ammonizione: secondo lei quella trattenuta a palla lontana c’entra qualcosa col gioco del calcio?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il gioco del calcio è un gioco di contatto.
      In punta di regolamento quella trattenuta non ha impedito alcuna pericolosa e, pertanto, non era passibile di ammonizione.

  16. Roberta
    Roberta dice:

    Caro Luca per l’ennesima volta mi accorgo che il regolamento è più complesso di quanto abbia mai creduto e mi stupisco, ancora una volta di più, quanti presunti esperti ne siano digiuni. Questa è, a mio parere; la vera problematica del calcio “parlato” italiano: tutti parlano, pochi sanno e nessuno si informa. Non si può dissentire su una regola: è quella, non cambia, è oggettiva e qualora sia male applicata si commette un errore. Si pretendono rigori o cartellini o VAR non secondo regola ma secondo casacca e se la regola non ci piace o non ci accontenta è sbagliata. Due ingiustizie non fanno mai una giustizia. Grazie per la sua pazienza e forza Ferrari!!!

  17. Calogero
    Calogero dice:

    Secondo me ha dimenticato un dettaglio: Valdifiori trattiene Ronaldo quando quest’ultimo non è in possesso del pallone, questo fa la differenza. Una trattenuta a palla lontana viene punita col giallo per condotta antisportiva, altrimenti su ogni ripartenza basterebbe abbattere tutti quelli che stanno accompagnando l’azione per evitare ogni rischio e senza essere sanzionati. Le sembra possibile che il regolamento preveda una cosa del genere?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non cambia assolutamente nulla.
      Il regolamento è questo. Può non piacere ma non ha alcun senso inventarsi regole che non esistono per sostenere una tesi.
      Buona domenica.

  18. Gianluca
    Gianluca dice:

    Ciao Luca, ieri durante l’episodio Valdifiori-Ronaldo ho subito pensato che non andasse ammonito perché ricordavo che avevi già affrontato questa dinamica spiegando il motivo per cui il cartellino non andasse estratto. Mi considero uno studente giudizioso…?

  19. Simone
    Simone dice:

    Spiace, ma sulla questione Ronaldo-valdifiori dissento TOTALMENTE.
    Il contropiede la Juve ha potuto così farlo solo con Dybala, peraltro partendo defilato, che poi è potuto arrivare al tiro tra l`altro resistendo pure ad una carica (regolare) prima di rientrare sul sinistro, ma ha dovuto giocoforza tirare lui, nemmeno trovandosi in un vero 1 Vs 1 perché tutti i difensori rientrando hanno potuto concentrarsi su di lui.
    Diverso il caso se avesse potuto partecipare pure Ronaldo, offrendo un’alternativa (e che alternativa!) alla giocata, anche solo portando via un uomo per la sua marcatura.

    Tuttavia, Lei ha citato il Regolamento: potrei cortesemente sapere in quale parte viene citato che qualora un’azione arrivi alla fine da parte della Squadra cui appartiene chi ha subito il fallo, ma SENZA segnare un gol, allora non va comminata la sanzione disciplinare a chi ha commesso il fallo?

    Per la didattica, grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Puoi dissentire quanto ti pare ma il regolamento è questo.
      Può piacerti o meno ma non è questo il punto.
      Il regolamento NON prevede ammonizione.
      Ciao.

  20. Renato
    Renato dice:

    Buongiorno Luca, sull’ammonizione di Valdifiori avrei scommesso nell’errore di Piccinini ma la tua spiegazione è impeccabile, c’è sempre da imparare, grazie

  21. Attilio
    Attilio dice:

    Ciao Luca! Attendevo con curiosità di leggere questo tuo approfondimento, per l’episodio Valdifiori/Ronaldo… E anche questa volta ho imparato una cosa che non sapevo: credevo che in caso di trattenuta il cartellino giallo fosse automatico, indipendentemente dal concretizzarsi di un’azione pericolosa. Grazie!

  22. Alessandro
    Alessandro dice:

    Nella sua scheda deve aggiungere….malato di Ferrari e Leclerc.
    Complimenti sempre preciso ed esaustivo.

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