Anticipi 9^ giornata: VAR, prospettiva e fuorigioco, un mondo ancora sconosciuto ai più…

Ho deciso ieri sera di anticipare un episodio fondamentale deciso dal VAR a San Siro per evitare che montassero polemiche infinite su un episodio di estrema difficoltà: un’eccezione nella scelta di non commentare mai nello stesso giorno le partite di campionato.

Ho affidato il tema ad un tweet (lo trovate a questo indirizzo), cercando di chiarire a grandi linee i concetti di cross air, prospettiva, proiezione a terra della parte valida più avanzata del corpo (od arretrata, in caso di difendente).

Non lo farò MAI più.
Ringrazio chi ha compreso il post ma la marea di maleducazione sui social è diventato insostenibile.

Verona – Sassuolo 0-1, arbitro Pairetto

Leggendo il tabellino finale, con 10 giocatori ammoniti, potrebbe sembrare una partita durissima, con enorme tensione in campo.
Nulla di tutto ciò. La gara del Bentegodi è stata tirata ma ci ha messo molto del suo Pairetto con una direzione (soprattutto nel primo tempo) incomprensibile. Cinque ammoniti nei primi 19 minuti, alcuni dei quali molto fiscali.

Sinceramente non ho nemmeno voglia di soffermarmi (di nuovo) sull’atteggiamento di Pairetto ma se si inizia con questa espressione e con questa gestualità

dopo 30 secondi, è quasi scontato che i calciatori si innervosiscano.
D’altronde se dopo oltre tre anni di CAN A il designatore lo sceglie sempre e solo per gare come Verona-Sassuolo (con tutto il rispetto per le due società) un motivo ci sarà…

Genoa – Brescia 3-1, arbitro Abisso

Non ho visto la partita, perciò mi limito a segnalare due episodi.

Al 70esimo minuto il Brescia chiede la concessione di un calcio di rigore per un presunto contatto tra Romulo e Romero:

Difficile capire se il contatto sia fuori o dentro l’area di rigore ma conta poco:

Non riesco nemmeno a capire se ci sia un contatto tra le gambe dei calciatori. In ogni caso possiamo velocemente liquidare quanto accaduto alla voce “nulla di rilevante”.

Al minuto 82 Romero viene ammonito per un fallo commesso su Cistana:

Buona la posizione di Abisso che fischia e, con un po’ di ritardo, ammonisce il difensore del Genoa.
Qualche dubbio sul colore del cartellino:

L’ammonizione appare corretta. Romero entra in tackle basso sull’avversario e si “salva” dal cartellino rosso per il sol fatto di aver colpito l’avversario con le gambe basse e cercando il pallone. Rischioso per dinamica, meno per effetti reali: il cartellino giallo è stata sanzione adeguata.

Lecce – Juventus 1-1, arbitro Valeri

Il romano non convince pienamente a Lecce ma mostra qualche segnale di ripresa rispetto ad un inizio di campionato difficile (e complicato maledettamente dalla pessima serata in Fiorentina-Napoli nel ruolo di VAR, in conseguenza della quale è stato anche sospeso temporaneamente).
Continuo a pensare che, con più convinzione personale, possa dare molto di più, cominciando da un pomeriggio non certo perfetto ma con qualche elemento di positività.

Tantissimi gli episodi da approfondire.

All’ottavo minuto la Juventus chiede un calcio di rigore per un contatto in area tra Emre Can e Tachtsidis:

Eccellente la posizione di Valeri (molto centrale per controllare da posizione più vicina l’azione). In un primo momento sembra voler fischiare qualcosa per poi sorvolare. Ovviamente non sappiamo cosa avesse in mente (rigore o simulazione, difficile capirlo) ma ciò che conta è la decisione finale:

Nei riquadri il contatto.
Dopo questo leggerissimo contatto, Emre Can rimane in piedi e cade solo in un momento successivo.
Episodio che assomiglia molto a quanto visto la scorsa settimana in Lazio-Atalanta sul primo rigore concesso ai padroni di casa (Immobile/Palomino):

Non cambio certo idea da una settimana all’altra: c’è pochissimo, giusto un leggero sfioramento tra i piedi, troppo poco per pensare ad un calcio di rigore.
Scelta, a mio parere, inattaccabile: Emre Can accentua molto un contatto leggerissimo e, naturalmente, il VAR non ha alcun margine di intervento (e ciò a prescindere dalla decisione dell’arbitro: in caso di rigore assegnato non avrebbe comunque potuto far nulla, esattamente come a Roma la scorsa settimana).

Al minuto 12 altra protesta della Juventus per una caduta in area di rigore di Danilo dopo una presunta trattenuta di Calderoni:

Probabilmente basta questa prima immagine per farsi un’idea di quanto accaduto:

Calderoni allunga la mano destra verso Danilo, forza gli pizzica la maglietta ma, in quello stesso momento, il difensore della Juventus è già proiettato verso il terreno di gioco.
Il calcio di rigore è fuori discussione, non c’è nulla. Lasciar correre ci sta, l’ammonizione per simulazione poteva essere una scelta migliore. Questo è uno dei rari casi (col metro adottato in questa stagione) in cui il VAR sarebbe intervenuto, nel malaugurato caso in cui Valeri avesse deciso di fischiare il calcio di rigore: sarebbe stato un abbaglio in alcun modo sostenibile.
Bene Valeri a non cascare nel tentativo di Danilo.

Flash veloce sulla rete annullata al 14esimo minuto ad Higuain che devia sotto porta un cross dalla sinistra di Alex Sandro:

Fuorigioco molto evidente.
Quel che non mi spiego è il motivo per cui ci siano voluti quasi due minuti per evidenziare ciò che è apparso chiaro fin dal primo istante: Higuain è oltre il penultimo difendente di mezzo metro abbondante. Nulla di grave, ovviamente, ma sarebbe il caso di velocizzare i check su fattispecie di così semplice lettura.

Al minuto 17 un episodio particolare.
Dybala cade a terra nei pressi di Tachtsidis e Rossettini:

Valeri, coperto da almeno un paio di calciatori, fischia più a sensazione che con una certezza. Assegna un fallo alla Juventus (per un pestone sul piede sinistro di Dybala) ed ammonisce Rossettini:

L’episodio è interessante perché il pestone non è di Rossettini (che nemmeno sfiora Dybala) ma di Tachtsidis.
Una domanda si pone: per quale motivo il VAR non è intervenuto? Trattandosi di un chiaro scambio di persona, questa possibilità è espressamente prevista dal protocollo. Pasqua, in questa circostanza, avrebbe dovuto richiamare Valeri alla “on field review” per cambiare il destinatario del cartellino giallo.

Al minuto 41 altra protesta della Juventus, questa volta da parte di Bernardeschi che lamenta una presunta trattenuta da parte di Meccariello:

Bernardeschi, subito dopo essere caduto, si gira verso l’arbitro e chiede la concessione del calcio di rigore:

Anche in questo caso non c’è assolutamente niente: Meccariello tocca leggermente Bernardeschi sulla spalla destra ma senza trattenere o spingere.
Ottima la decisione di Valeri anche in questo caso.

Al 47esimo minuto un episodio piuttosto complesso da decifrare sia sul piano tecnico che dal punto di vista del protocollo.
Sia chiaro: per quanto riguarda il piano tecnico è incomprensibile l’entrata di Petriccione, per il quale non ha alcun rilievo il fatto che (probabilmente) tocchi anche il pallone:

Un calciatore che si lancia verso un avversario in questo modo, non può poi stupirsi se l’arbitro dovesse fischiare un calcio di punizione o di rigore:

Buttarsi a “peso morto” verso l’avversario non è una buona idea: in campo non è difficile che un contatto possa essere fischiato e, in casi come questo, il rischio di calcio di rigore è altissimo.
Più complesso comprendere quanto accaduto subito dopo. Valeri fischia il giusto fallo contro il calciatore del Lecce ed assegna un calcio di punizione dal limite. E’ vero che la sua posizione è praticamente perfetta (quasi sulla linea dell’area di rigore) ma in queste dinamiche è molto difficile interpretare alla perfezione il punto del contatto.
Pochi secondi dopo Pasqua richiama Valeri al VAR per la “on field review“.
E la domanda sorge spontanea: perché?
In queste circostanze il ricorso alla “on field review” non ha alcun senso: Valeri ha visto il contatto, lo ha giudicato irregolare, lo ha sanzionato. Se, come nel caso in oggetto, l’arbitro ha sbagliato ad indicare il punto di contatto, il VAR deve semplicemente comunicare al direttore di gara di modificare la decisione da calcio di punizione diretto a calcio di rigore: non si tratta di una valutazione ma di una semplice rilevazione. “On field review”, in conclusione, del tutto fuori luogo. A meno che Pasqua non abbia richiamato Valeri per valutare la sussistenza del fallo, ciò che non era nei suoi limiti interpretativi trattandosi di una valutazione soggettiva dell’arbitro (anche se, oggettivamente, il contatto c’è ma anche lasciar proseguire era un’opzione valida).
La scrivo “fino in fondo”: se Valeri si fosse accorto subito che il contatto era avvenuto in area, dubito fortemente che avrebbe fischiato…

Al 54esimo minuto il Lecce pareggia su calcio di rigore, assegnato da Valeri per un fallo di mano di De Ligt:

Buona la linea di visione di Valeri che, al momento del contatto, non è coperto da alcun calciatore. Certamente la prospettiva è abbastanza schiacciata ma il tocco di mano lo vede bene.
Meno facile sostenere questa decisione:

Il particolare decisivo di questo episodio è chiaramente indicato nella prima immagine: a due metri scarsi da De Ligt il capitano del Lecce Lucioni devia chiaramente il pallone con la coscia, il pallone stesso cambia traiettoria e schizza verso il braccio del difensore della Juventus:

Forse il braccio è un po’ largo ma la deviazione da pochi passi di Lucioni assume valore fondamentale per poter giudicare come punibile il tocco di De Ligt.
A mio parere il rigore non è certo inesistente ma nemmeno solare. Ho serissimi dubbi che Valeri abbia visto la deviazione di Lucioni e dubito altrettanto fortemente che avrebbe assegnato il rigore se se ne fosse accorto. Per quanto mi riguarda è un rigore che non avrei assegnato ma sul quale il VAR nulla può: interpretativamente si può pensare alla non punibilità ma non si tratta di un chiaro ed evidente errore.

All’82esimo minuto Higuain si procura una ferita alla testa dopo uno scontro aereo con il portiere del Lecce Gabriel:

Nel calcio può capitare di procurarsi infortuni più o meno seri, purtroppo.
In questo caso Valeri sbaglia ad assegnare un calcio di punizione al Lecce ma, chiaramente, non c’è alcun fallo del portiere Gabriel: in netto anticipo sull’attaccante, rinvia il pallone e poi si scontra fortuitamente con lo stesso. E’ un episodio sfortunato ma sul quale non esistono responsabilità, né dell’attaccante né del portiere.

Inter – Parma 2-2, arbitro Chiffi

Passi avanti del padovano, finalmente apparso meno “spaventato” dal dovere di decidere. Non una serata da incorniciare ma vale lo stesso discorso accennato su Valeri: un buon punto di partenza sul quale costruire qualche certezza personale in più.

Quattro episodi da approfondire, tra i quali la sopra accennata rete del pareggio.

Il Parma trova il pareggio dopo 26 minuti con Karamoh che supera Handanovic con un tiro da fuori area. Qualche dubbio sulla posizione di Gervinho, in posizione irregolare al momento del tiro:

Difficile avere certezze ma la sensazione è che il portiere dell’Inter abbia visto partire il tiro di Karamoh e che nessun effetto abbia avuto la posizione di Gervinho.
In ogni caso, sui tiri da lontano, è direttiva internazionale quella di lasciar correre a meno che il calciatore si fermi sulla traiettoria oppure impedisca al portiere di vedere partire il tiro: ciò che non accade in questo episodio.

Al minuto 40 Lautaro Martinez lamenta un fallo in area di rigore dopo un contatto con Iacoponi ed Hernani:

La linea di visione di Chiffi è eccellente e, con ampi gesti, comunica ai calciatori che non sanzionerà tecnicamente quanto accaduto.
Il VAR non può far nulla ma

l’infrazione ai danni di Lautaro Martinez è evidente: Hernani spinge sulla schiena l’attaccante dell’Inter (e su questo possiamo anche sorvolare, non è una carica di particolare entità), Iacoponi sgambetta l’avversario con la coscia sinistra, posta davanti alla gamba destra dell’avversario, impedendogli la progressione.

Al minuto 50 l’episodio di cui si parla (e parlo) da ieri sera.
L’azione ormai la conoscete a memoria: Brozovic tocca il pallone verso Candreva, Candreva crossa al centro per Lukaku che controlla e spinge il pallone in rete.
Partiamo dalla fine. Sul cross al centro di Candreva

Lukaku è in posizione regolare, trovandosi dietro alla linea del pallone. Non conta nulla che fosse in posizione irregolare al momento del passaggio di Brozovic: in quel momento la posizione era ininfluente e, sul passaggio di Candreva, Lukaku era rientrato in gioco dopo essere stato superato dalla linea del pallone.

Affrontiamo adesso il problema principale, la posizione di Candreva.
Punto primo da ricordare: mi sono accorto con grande sorpresa che ancora in molti sono convinti che il momento del fuorigioco debba essere valutato quando il pallone si stacca dal piede.
Assolutamente NO! Il fuorigioco deve essere valutato nel momento in cui il calciatore TOCCA il pallone, non nel successivo istante nel quale il pallone si stacca dal piede (o dalla testa o dal petto). Pertanto il frame da giudicare è questo e solo questo:

La prima immagine mostra un particolare di fondamentale importanza: al momento del passaggio di Brozovic verso Candreva, la gamba sinistra di Scozzarella è indietro rispetto al corpo.
La seconda immagine, quella utilizzata dal VAR Calvarese, mostra in modo evidente la presenza del piede sinistro.

Preciso di nuovo come funziona il VAR sul fuorigioco.
Una volta individuati il punto più avanzato dell’attaccante e quello più arretrato del difendente, il VAR utilizza il cross air segnando tali punti, sui quali il software traccerà le linee. Chiaramente, in questa circostanza, il cross air ha tenuto conto della proiezione a terra del piede di Scozzarella e del punto più avanzato di Candreva (escludendo il braccio che non può essere validamente utilizzato per giocare il pallone).

In particolare il cross air pone rimedio al problema della prospettiva, in questo modo:

Questa immagine è la medesima sopra indicata (ma ingrandita) con proiezione a terra della spalla di Candreva. Come possiamo vedere il ginocchio è più arretrato rispetto alla linea tracciata mentre il piede è leggermente più avanti. Ed infatti il VAR ha utilizzato il piede come punto di riferimento, motivo per cui non si è vista alcuna linea tratteggiata.
Perché?
Banale: non serviva perché la spalla destra non era il punto più avanzato.

Torniamo, dunque, all’immagine complessiva:

Al momento del passaggio, Candreva è in posizione regolare, tenuto in gioco dal piede sinistro di Scozzarella.
Naturalmente anche la linea blu è tracciata dal software tenendo conto della proiezione sul terreno di gioco del piede di Scozzarella (sempre che non si pensi che in sala VAR abbiano perso cinque minuti per poi tracciare linee a caso). Non si vede perché la distanza tra piede e terreno di gioco è talmente limitata da essere invisibile.

Molti mi hanno fatto notare la diversità di “trattamento” in occasione di una rete di Ronaldo a Parma:

Prospettiva. Ancora.
Le linee tracciate indicano la proiezione a terra della parte più vicina alla porta di attaccante e difendente: la testa per Ronaldo, la spalla sinistra per Bruno Alves.
Con tutta la pazienza possibile, non mi pare così difficile da capire, sono proprio le basi della prospettiva, non certo materia universitaria.

Per la cronaca: il VAR di Inter-Parma, Calvarese, è ingegnere: perciò credo che non sia esattamente uno sprovveduto in materia…

Al minuto 62 proteste (invero piuttosto contenute) dell’Inter per un contatto in area tra Biraghi e Darmian:

Posizione perfetta di Chiffi che lascia proseguire.
Il VAR, come ormai dovrebbe essere chiaro, non può far altro che confermare la decisione del campo:

Entrambi i calciatori alzano la gamba, veramente poco per poter definire irregolare l’episodio che, a mio parere, è un semplice contatto di gioco.

Una postilla.
Se Chiffi, su quest’ultimo episodio, avesse fischiato il calcio di rigore, il VAR non sarebbe intervenuto per l’ormai chiara indicazione di non mettere mai in discussione una valutazione del campo. Perciò un eventuale rigore sarebbe stato confermato senza “on field review“.

172 commenti
  1. Fabio
    Fabio dice:

    Ciao Luca e complimenti per il preziosissimo contributo e per la preparazione.
    Vorrei precisare una cosa sulla prospettiva e l’errore umano. Prendo come esempio il fuorigioco fischiato a Ronaldo (gol annullato): la proiezione di un arto come la spalla o della testa sul terreno di gioco non deve terminare sul piede sbagliato ovvero sul piede opposto o comunque deve tener conto del lato destro e sinistro del corpo. In questo modo la proiezione può terminare prima o dopo e determinare erroneamente un fuorigioco. Nell’episodio in argomento ho visto che la proiezione della testa di Ronaldo termina sul piede sinistro ma dovrebbe terminare prima ovvero tra i due piedi. Terminare prima potrebbe determinare il fuorigioco.
    Non so se sono riuscito a spiegarmi…essendo prospettiva se prolungo orizzontalmente una linea tra i due piedi e raggiungo la verticale che scende il punto di incrocio cambia e arretra.
    Grazie anticipatamente per la tua cortese risposta.

  2. ernesto
    ernesto dice:

    buongiorno Luca
    ti volevo segnalare questo video (di cui non ho potuto ascoltare l’audio) ma non avendo pubblicato ancora nulla sulla giornata odierna ho postato qui. Lasciamo stare le dichiarazioni di De Laurentiis (che ho sentito altrove) ti volevo chiedere un giudizio sugli episodi.
    Il primo mi sembra un rigore chiaro, il secondo non mi sembra rigore ma manca il fallo in attacco (regola del vantaggio in area dell’atalanta?) e l’ultimo onestamente non saprei dire, non ci ho capito ancora molto su questa regola del tocco di mano.
    Grazie

  3. Enrico
    Enrico dice:

    Sul fuorigioco di Candreva fiumi di parole ma nessuno si è accorto
    che la doppia linea rossa e blu che appare a video è STORTA,
    nel senso che non è per niente parallela rispetto alla linea
    dell’area di rigore, e questo fa sembrare Candreva in fuorigioco
    mentre non lo è.

  4. Domenico
    Domenico dice:

    Salve Luca, per quanto riguarda il fuorigioco (e conseguente mare di fermo immagine, discussioni sulle linee, complotti no vax) non tutti hanno ancora capito o accettato che ormai sia impossibile sbagliare, cioè il software restituisce sempre un responso oggettivo. Vorrei giusto capire come funzioni comunque questo software, cioè in pratica cosa fa il VAR nel momento in cui deve analizzare una situazione, dove finisce l’intervento umano e come si integra con lo strumento. Grazie e sempre complimenti per il tuo impegno.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’intervento umano finisce con l’individuazione del frame giusto per il fuorigioco e con il puntamento del cross air sul punto più avanzato dell’attaccante e sul punto più arretrato del difendente.

      Sul resto è una battaglia persa in partenza con gli idioti, un compito con le persone intelligenti.

      Grazie a te per l’attenzione.

  5. Renzo
    Renzo dice:

    Buongiorno,
    quello che ho visto finora quest’anno al VAR è stato un tornare indietro quasi alla prima giornata.

    La disattenzione sul mancato scambio di persona, denota quanto ancora dopo 3 anni la tensione cali clamorosamente in sala var in lontanza dalle aree di rigore.

    Inoltre l’evidente direttiva di non “contrastare” l’arbitro centrale anche in caso di chiaro errore (nel parlare comune), ma che con qualche tecnicismo ci si può aggrappare al protocollo per non definirlo tale, sta creando la stagione più polemica delle ultime 3.

    Una frase (che personalmente condivido) mi ha dato un fastidio davvero enorme ieri sera, detta da uno degli ospiti di Sky Calcio Club (che pur in modo più giornalistico e meno tecnico è la trasmissione che più sta facendo divulgazione sulle meccaniche VAR tentando di stemperare gli animi), era: “ok, è chiaro che questo per il protocollo non era soggetto a review, ma siamo tutti d’accordo che è una decisione sbagliata e che il rigore era netto?”, tutti hanno risposto: SI!

    Non ricordo il caso di riferimento, ma è irrilevante. Se ormai viene accettato con tranquillità anche in ambito giornalistico che l’errore era solare, ma c’erano i presupposti per cui il VAR non potesse intervenire per consigliare una OFR, allora il VAR a cosa serve?
    Tantovale togliamolo del tutto sui contatti e limitiamolo a FG in cui funziona perfettamente (al di la delle polemiche sterili su cui non perdo 1 secondo).

    Un ultimo commento sulla prestazione di Valeri che Lei ha valutato “in ripresa”. Io l’ho visto invece in seria difficoltà nella gestione di una gara sicuramente di 1à fascia, ma altrettanto sicuramente tra le più facili che si può sperare di trovare in questo gruppo.

    Il facciale e il labbiale dopo la OFR trasmette tutta la frustrazione di aver fischiato un fallo credendolo fuori area ed essersi trovato a dover fischiare un rigore che come Lei ha confermato, MAI avrebbe voluto concedere!
    Un arbitro che fa selezione tra fallo dal limite: lo fischio, fallo appena dentro: allora lascio correre, CAVOLO! ora mi tocca dare il rigore perchè il VAR mi dice che era dentro, è un PARACULO, non un ARBITRO. (E non lo dico io, lo scriveva il compianto Stefano Farina ad ogni riunione a Coverciano sulla lavagna indicando quello che saremmo dovuti essere e quello che non ci potevamo permettere di essere!).

    PS se ritiene troppo forte la citazione la cancelli pure.

    Saluti e grazie per lo sforzo che sta facendo per la divulgazione di una cultura regolamentare.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti correggo su Valeri ed OFR: secondo me era discretamente incazzato per la OFR inutile. Vedendo le immagini si è accorto che doveva esserci una semplice correzione sulla rilevazione del punto del fallo.
      Sensazione, sia chiaro… 😉

    • antonio
      antonio dice:

      una risposta a Luca. Se valeri e’stato chiamato allÓFR e’perche’si il VAR ha verificato the láccadimento fosse stato in area, ma allo stesso tempo chiedeva a Valeri di verificare se fosse davvero un fallo.
      In piu concordo con il commento di Renzo. Un errore se porta o meno a un rigore e’sempre grave! se il VAR e eventuale OFR non si usano in casi come quello di Lauraro non vedo quando lo si debba usare.
      Grazie
      Antonio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può essere.
      Ma se così è stato, allora Pasqua ha sbagliato.
      E credo che anche Rizzoli sia su questa linea dato che non è stato designato nemmeno per il turno infrasettimanale.

  6. Salvio
    Salvio dice:

    Anche io ho detto Sabato che se il fallo su Pjanic fosse avvenuto 5 metri più avanti, l’arbitro non lo avrebbe proprio fischiato in partenza.
    Allo stesso modo, crede che possiamo sostenere che anche il rigore di De Ligt non sarebbe stato fischiato senza il “carico” di polemiche di 7 giorni fa sullo stesso giocatore e per lo stesso tipo di (presunta) infrazione?

    Voglio dire, ci sta nella psicologia di un arbitro-essere umano vedere quel tocco di pugno e pensare “se gliela faccio passare liscia anche stavolta a fine partita sarò nell’occhio del ciclone…”??

    Grazie, per la risposta se me la darà ma soprattutto per il blog didattico! Da quando lo leggo sono avanti anni luce rispetto a molti amici nella spiegazione degli episodi, il che non sono sicuro sia un bene perché spesso sembra di predicare nel deserto…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, sul rigore provocato da De Ligt non sono d’accordo, anche perché gli arbitri sanno perfettamente che il tocco di mano contro il Bologna è chiaramente non punibile (e le polemiche sono solo strumentali).

      Oggi si predica nel deserto ma capirai la soddisfazione di poter discutere alla pari il giorno in cui troverai qualcuno che il regolamento lo conosce…

  7. Alessandro
    Alessandro dice:

    In un commento si parlava del tempo di gioco effettivo in Lecce Juventus, che nonostante 7 minuti di recupero, nel secondo tempo si è limitato a poco più di 20 minuti. Secondo me è inaccettabile e credo che prima o poi si andrà verso il blocco del cronometro ad ogni interruzione. A questo proposito avrei una domanda: quanto tempo può stare il portiere di una squadra con la palla in mano senza giocarla? A memoria mi sembra di ricordare 6 secondi, ma mi sembra anche che sia una regola in sostanza non applicata. Ho guardato il secondo tempo di Lecce Juventus ed è capitato più volte che il portiere del Lecce si fermasse con la palla in mano anche 15 secondi o più. L’arbitro non dovrebbe intervenire in questi casi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      A mio parere il tempo effettivo non ci sarà mai (o, perlomeno, me lo auguro).
      La regola dei sei secondi esiste ma è molto discrezionale. Difficile applicarla ma, se fosse per me, la renderei molto più rigida. L’arbitro potrebbe intervenire ma questi sono comportamenti tollerati.
      Forse troppo.

  8. Andrea
    Andrea dice:

    Buongiorno Luca,

    grazie per il servizio gratuito di istruzione sul regolamento. Su alcune cose ero completamente ignorante, e su molte altre lo sono ancora, migliorerò appena si verificheranno situazioni che analizzerai (la pigrizia non mi permette di andare a guardare il regolamento…).
    Trovo troppo conservativo il fatto di limitare gli interventi del VAR. La formula chiaro ed evidente errore che avevi sottolineato tempo fa continua a starmi sullo stomaco. Il rigore fischiato per il tocco di mano di DeLigt è assurdo, gli deviano la palla da un metro di distanza, il braccio non è particolarmente largo né in posizione innaturale, non capisco proprio perché il protocollo VAR non permetta di correggere un errore del genere. L’arbitro non perderebbe autorità, anzi, non commetterebbe un errore.
    Il fallo su Lautaro, se ti sfugge in diretta il contrasto e la spinta, c’è il collega al VAR che può richiamarti senza ledere la tua autorità in alcun modo. Poi puoi sempre fare come Abisso e restare della tua idea. Non per fare polemica, ma per ribadire che la scelta ultima è sempre dell’arbitro di campo. Il VAR ti chiama ad un OFR, poi sta a te. Nessuno può decidere al posto dell’arbitro, ma la tecnologia fornisce al direttore di gara tutti gli strumenti possibili per giudicare al meglio, lasciando a lui la decisione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il ragionamento generale è condivisibile ma il rigore per fallo di mano di De Ligt non è assurdo: non è solare ma nemmeno inesistente. E’ un episodio grigio sul quale si possono avere legittimamente opinioni differenti.
      Quello su Lautaro è oggettivamente più chiaro ma il protocollo viene applicato così. Al momento possiamo farci poco se non sperare che introducano il challenge o, perlomeno, allarghino il campo di intervento.

  9. maurizio
    maurizio dice:

    ciao.
    Torno sugli episodi di Lecce.
    Io sono un po’ più severo.
    Mi riferisco a Emre Can e Danilo.
    Concordo al 100% che nessuno dei due era rigore.
    Però, a questo punto, mi scappa una riflessione.
    Un calciatore cade per un fallo, per un contrasto non falloso, perchè inciampa. Se non si verifica nessuna di queste ipotesi, il calciatore simula.
    Come giustamente tu scrivi, il ‘contatto’ con Emre Can (ammesso che esista il contatto) non è tale da provocare la caduta del giocatore.
    A questo punto (parere mio!!) dovrebbe scattare la simulazione ed il giocatore andrebbe ammonito.
    Ho professato più volte la mia fede, quindi non scrivo queste cose con addosso una maglietta, o meglio, le scrivo proprio perchè indosso una maglietta bianconera….

    ps.
    anche i o avrei cancellato il mio post dell’altro giorno…..

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      P.S.: mi fa piacere che te ne sei reso conto.

      E’ un concetto che andrebbe esteso ma dobbiamo ricordare un principio fondamentale: non sempre si cade chiedendo un calcio di rigore, può capitare di cadere anche per un contrasto al limite ma non punibile.
      Chiaro: se parliamo di Danilo la simulazione è molto chiara e ritengo un errore la mancanza dell’ammonizione. Più complesso quello di Emre Can che esaspera il contatto che, però, c’è. Mai da rigore, sia chiaro, ma il giallo forse sarebbe stato eccessivo.

      Ciao.

  10. Alessandro
    Alessandro dice:

    Buongiorno Luca,

    Sono un ex arbitro (CAI da AE e 3 anni CAN D da AA).. Faccio una domanda un po’ più ampia (credo), e naturalmente porterò ad esempio qualche episodio, ma appunto solo per cercare di spiegarmi meglio.
    Capisco che si è sempre detto che il VAR non debba diventare una “moviola in campo”.. ma non sarebbe forse il caso invece di andare in questa direzione? Credo che le variazioni dei protocolli siano state in questi 3 anni più confusionari che altro, variando i termini ma non la sostanza. A livello personale mi era molto piaciuto come ha funzionato il primo anno.. ho trovato disastroso l’anno scorso e devo dire che, sommando tutto, quest’anno mi piace più ancora del primo anno, pur permanendo quelle che, a mio avviso, sono ancora delle lacune da colmare. Parto dal presupposto che, sempre a mio avviso, il VAR non ridimensiona lo spettacolo ma anzi, creando un po’ di “suspence”, se possibile lo aumenta ancora. Non sono quindi le attese che trovo fastidiose, trovo la decisione sbagliata dopo l’attesa davvero inaccettabile (ieri sera gol di Immobile, ad esempio).
    Ancora, non capisco (e tengo ancora ad esempio l’episodio del gol di Immobile) perché alle volte gli arbitri non vadano a riguardare il video personalmente: nell’esempio, non poteva essere certo il VAR (credo) a sindacare se Lukaku avesse o non avesse commesso il fallo su Sottil, avrebbe dovuto verificare Guida.
    Passo, sempre a titolo di esempio, a Inter-Parma: ho letto che hai definito non tanto da rigore l’intervento su Biraghi; in realtà se sommo tutto sono d’accordo anche io, eppure io credo che se avesse rivisto a video l’avrebbe concesso.
    Insomma, non mi piace molto questa cosa che se una decisione viene presa “convintamente” sul campo non si possa cambiare ancorché sia sbagliata (e solo se è “clamorosamente sbagliata”)..

    Una conclusione, forse più “romantica” sui casi della giornata, ed in particolare su uno che non ho visto riportato da nessuna parte: sempre in Inter-Parma, per me il rigore più grande c’era è quello che non è mai stato considerato né su tv né sui giornali, ed è quello sempre su Lautaro nella ripresa: vogliamo combattere le simulazioni e chiediamo più correttezza, però i rigori li fischiamo solo se uno casca; solo davanti al portiere, clamorosamente sbilanciato, calcia stando in piedi.. beh, per me quello era un intervento da rigore.
    Un saluto.

  11. Valerio70
    Valerio70 dice:

    Sull’episodio del gol inter ho qualche dubbio perché, guardando la postura di candreva, questi sta affondando e caricando il piede/ginocchio destro e quindi la spalla non può trovarsi sulla linea o dietro del piede. Provi a mettersi nella stessa postura, e col carico sul ginocchio destro, e noterà che la spalla andrà sempre avanti (come gli affondi degli schermitori). Cordialità
    P.S. rivedendo adesso in tv, da prospettiva diversa , il fallo su emre can è rigore netto (pestone e ginocchiata)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ho spiegato tutto nel dettaglio, se hai ancora qualche dubbio dipende dal fatto che tifi un’altra squadra, come emerge chiaramente dal P.S.

      Abbi pazienza ma davanti all’oggettività il dubbio non può sussistere.

  12. Ricky
    Ricky dice:

    Abbia pazienza, ma il 1990 è età della pietra calcistica. Oggi abbiamo la tecnologia che puó aiutare. Secondo me la volontarietà e l’ampliamento del volume corporeo sono concetti fondamentali del gioco. Come dicevo prima: uno si taglia le braccia per giocare a calcio? Ci vuole anche buonsenso nel capire che una deviazione da un metro è impossibile da prevedere così come è impossibile e innaturale correre con le mani dietro la schiena.
    Grazie del suo splendido lavoro e della possibilità di confrontarsi con lei.

  13. Giorgio
    Giorgio dice:

    Ciao Luca, una domanda che ha del generale, su una materia spinosa che spesso (sempre) crea discrepanze: simulazione.
    Non credi che vista la palese difformità di giudizio sulle cadute in area, ma non solo si possa arrivare a una soluzione da parte dell’Ifab stile falli di mano? Cioè ogni caduta non meritevole di calcio di rigore verrà sanzionata come simulazione? Premetto io quando arbitro sono piuttosto interventista col cartellino giallo (colpa di una gara di allievi da ragazzino, tipo la mia 4a partita filmata da mio padre in cui diedi un rigore per una evidente scivolata dell’attaccante) e sinceramente quelli che al primo tocco svengono mi sono sempre stati sui nervi. Forse in questo modo anche gli attaccanti sarebbero più “invogliati” a rimanere in piedi e a non cadere a ogni minimo soffio di vento. E si eliminerebbe quella zona grigia del “non è rigore, ma nemmeno simulazione perché un minimo tocco c’è”

  14. Simone
    Simone dice:

    Nel caso della revisione di Valeri dal campo sul rigore di Pjanic, forse (forse), si è ritenuto di farla nonostante si trattasse di una decisione fattuale (dentro/fuori area) per rendere più gestibile coi giocatori e più credibile la decisione: a pagina 157 del Regolamentosi legge:”Per decisioni fattuali, ad esempio, […], posizione (all’interno o all’esterno dell’area di rigore), […], è solitamente sufficiente una revisione del VAR, tuttavia una ‘revisione sul campo’ può essere intrapresa per una decisione fattuale se aiuterà a gestire i calciatori o la gara o ‘rendere pienamente credibile’ la decisione (ad esempio una decisione cruciale nel finale della gara). E’ vero che non era il finale di partita, ma è anche vero che davanti a Valeri si era formato un capannello di giocatori solo per aver fischiato la punizione dal limite, forse (forse) hanno ritenuto di gestire meglio l’ulteriore appesantimento della situazione con una revisione dal campo, anche se generalmente non sarebbe stata necessaria.

  15. Maurizio
    Maurizio dice:

    guarda che non credo tu possa sapere chi io sia, perché è la prima volta in assoluto che scrivo un commento. e comunque mi dovresti spiegare perché “Messaggi come questo non sono credibili. Il problema delle simulazioni esiste, innegabile. Ma puntare su una partita specifica ed una squadra specifica fa perdere credibilità all’argomento.” Se “l problema delle simulazioni esiste, innegabile”, perché svicolare rispetto alla richiesta dell’opinione su alcuni episodi specifici? Vogliamo estendere a tutti gli episodi anche non riferiti ad una squadra “specifica”? Come va che il regolamento “si applica” a qualcuno e “si interpreta” nei confronti di molti altri?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché ne ho già parlato nell’approfondimento che stai commentando.
      E perché affrontare il problema facendo riferimento ad una sola squadra non è credibile, sembra (sembra?) un ragionamento da tifoso.

  16. Ivan
    Ivan dice:

    Sig. Marelli, vorrei enfatizzare come sul GOL di Karamoh la posizione di Gervinho non può essere ininfluente.
    Gervinho al momento del tiro è sulla destra della visuale di Handanovic e taglia verso sinistra. Questo significa che lungo la traiettoria del tiro passa davanti ad Handanovic e gli toglie la visuale della palla.

    Foto https://ibb.co/tZkVtyW

    Cordiali Saluti

  17. Andrea
    Andrea dice:

    Ottima disamina.
    Pongo i miei complimenti per la chiarezza con cui esprime e espone i concetti, credo, il miglior blog/moviola, per accuratezza, sul web, poi per carità a volte ci sono situazioni su cui si possono comunque esprimere opinioni contrastanti, quello però che non si riesce a fare è esprimerle con rispetto, qualità sempre più rara da trovare tra i tifosi.
    Lascio di seguito una mia disamina sugli interventi più rilevanti.
    Lecce – Juventus,
    Dal mio punto di vista il fallo su Pjanic non sarebbe così rilevante da dover essere punito con il calcio di rigore, da l’impressione di un contatto di gioco, il difendente sembra deviare il pallone contrastando l’attaccante, sebbene un contatto palesemente ci sia.**
    Riguardo a Emre can c’è poco da discutere contatto talmente lieve da far sorridere.
    Mentre, su De ligt sono situazioni che purtroppo con fatica si riuscirà ad avere la totale certezza di un chiaro errore o di una chiamata corretta, i falli di mano sono il tallone d’achille del VAR e del regolamento (per lo meno di questa tipologia), io questi tipi di interventi non li punirei, troppo casuali per decretarne una penalità come il calcio di rigore, sebbene il difendente abbia comunque il braccio leggermente largo e non contestabile come chiaro errore, per quanto possa non esser d’accordo con questo modo di applicare il regolamento in questo caso comunque il VAR di conseguenza non può che accodarsi alla decisione dell’arbitro.
    Inter – Parma,
    Primo episodio, il possibile fuorigioco attivo di Gervinho, secondo me al limite, Lei ha ragione nel sostenere che le direttive su situazione del genere, un tiro da fuori area, sono meno punitive e infatti si puo sostenere anche che l’attacante è piuttosto distante dal portiere per influire in modo rilevante sulla visione del pallone, nello stesso tempo dai replay Gervinho percorre in modo orizzontale il campo mentre il pallone viaggia verso la porta interferendo con estrema probabilità con la visione del portiere; ripeto al limite e non passibile di palese errore (siamo concordi) ma nello stesso tempo c’è da sottolineare l’evidenza dell’accaduto, intendo dire che se fosse stato considerato in fuorigioco attivo nessuno si sarebbe stupito.
    Episodio su Lautaro, secondo me, questo è un chiaro errore e sarebbe dovuto esser rivisto al VAR, innanzitutto credo non ci siano dubbi sul contatto e anche sull’entità, è un evidente fallo, gli si pone davanti con l’intera gamba dopo una leggera e prolungata ostruzione; il punto è che, e dopo paleserò la mia domanda*, l’arbitro in questo caso è con estrema probabilità impallato da duei difendenti del Parma e non può in modo chiaro constatare l’entità dell’intervento ma il VAR avrebbe potuto, lui lo giudica non punibile probabilmnente perchè appunto non vede per intero l’accaduto, ma così non è.
    Episodio del pareggio, spiegato magistralmente, quantomeno ridicoli gli attacchi a Lei destinati da tifosi appassionati che non riescono a constatare una realtà così oggettiva; la prospettiva ha ingatto tutti, giornalisti compresi, e dico la verità non mi aspettavo tanta ignoranza (senza offesa) palesarsi in questo modo, è stato creato un caso mediatico folle e infondato.
    Ultimo episodio il fallo su biraghi in area di rigore, personalmente faccio fatica a ritenerlo un normale contrasto di gioco a tutti gli effetti, non sono totalmente in disaccordo con Lei ma credo lo sarebbe stato se entrambi avessero toccato il pallone o per lo meno ci fosse stato un rimpallo o un contrasto; sebbene il contatto sembri leggero in fondo stiamo parlando di una gamba protesa totalemente verso l’avversario, in ritardo e il colpo, sebbene valutabile dal punto di vista dell’entità, è palese, il difendente viene anticipato nettamente; faccio un esmpio, se stessimo parlando della stessa tipologia di contatto ma a piedi a terra sarebbe comunque un intervento in ritardo su un giocatore che anticipa l’avversario e viene colpito interamente con l’intera pianta del piede (diverso dal caso di Emre can e Pjanic), non lo so, è vero anche che Biraghi alza la gamba a sua volta ma come da immagini è sicuramente meno tesa e gioca il pallone, l’intervento del difendente a me da la senzazione di un movimento pericoloso, in ritardo, su cui il difensore del Parma si prende un rischio di possibile penalty, a me lascia ancora molti dubbi, e qui sorge la domanda a cui facevo riferimento prima *si menziona sempre la circostanza per cui gli arbitri prendano una decisione dal campo in base alla presunta entità di un contatto e quindi, di conseguenza, il var non potrebbe più intervenire in tali circostanze, io la trovo una situazione quantomeno contradittoria, è vero che l’arbitro, dal campo, ha sicuramente una possiblità migliore di valutare l’entità dei contatti ma in questo modo stiamo comunque considerando il fatto che l’arbitro in questione abbia una visione totale e veritierà dell’intero episodio, il fatto è che sebbenne l’arbitro possa ritenere un contatto da lui percepito veniale non è detto che comunque abbia la visione chiara dell’intero accaduto, quindi prendendo in esempio la situazione di Lautaro, Lei dice che il VAR su questo episodio non sarebbe potuto intervenire, secondo me questo è un errore di utilizzo della tecnologia, l’arbitro potrebbe non aver compreso o non aver chiara l’intera dinamica della situazione, a volte per distrazione a volte per reale incapacità di visione (ostruzione della visuale) e il VAR avrebbe dissipato ogni dubbio, la OFR dovrebbe essere utilizzata in casi di possibili errori di percezione dei contatti, dando in modo all’arbitro di poter avere una visione a 360° dell’accaduto e poter determinare in base alla sua senzione dal campo e alle immagini davanti al monitor la giusta decisione da prendere, anche se così su due piedi mi sembra più una mancata chiamata che una impossibilità di farla, cone ne pensa al riguardo?

    ah, aggiungo, per provare a dissipare qualche dubbio anche ai tifosi, che dal mio personale punto di vista sulla questione Pjanic il VAR abbia chiamato al monitor l’arbitro per constatare se l’intervento era o no da rigore, in quanto come Lei afferma non ci sarebbe stato alcun motivo di OFR solo per constatare la geograficità dell’intervento, quindi, una volta che dal VAR hanno determinato che l’intervento occorreva all’interno dell’area e non fuori, è stato chiamato l’arbitro all’OFR solo per valutare se era passibile di rigore, l’arbitro ha confermato la sua sensazione iniziale concedendo il penalty, lungimirante il fatto, come Lei scrive, che se avesse saputo sin dall’inizio che si trovava all’interno dell’area probabilmente non lo avrebbe fischiato e sono d’accordo, sebbene sia solo una supposizione.

    Grazie per l’attenzione, scusi se sono stato prolisso ma ci tenevo a dare una mia visione della questione e di porgerLe la mia domanda.
    Grazie ancora per il lavoro che fà su questo blog con tanta consapevolezza e lungimiranza.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rispondo all’introduzione: ti ringrazio e non pretendo di avere sempre ragione. Anzi, sono il primo a sapere che non posso interpretare correttamente tutti gli episodi.
      Il confronto è fondamentale ed è il motivo per cui, per scelta precisa, rispondo a tutti voi che investite tempo per commentare.

      Sul resto ho letto con interesse e condivido gran parte di quanto hai scritto, tranne sul contatto Biraghi/Darmian che, per mia opinione, è molto marginale.

      Ciao e grazie dell’apprezzamento.

  18. Gianluca
    Gianluca dice:

    Ciao Luca, ho ancora una riflessione da proporti.
    Ho appena avuto il tempo di leggere la Gazzetta di oggi e a pagina 2, in merito al gol del 2-2 convalidato dopo 4 minuti trovo scritto: “com’è noto, in sala Var fruiscono di riprese ulteriori per cui ci fidiamo di Calvarese…”. Mi confermi che le loro riprese sono le stesse che vediamo noi in tv? Oppure tra immagini e riprese c’è una differenza che io non capisco?
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Lascia perdere queste affermazioni, non hanno alcun fondamento.
      Le telecamere sono esattamente le stesse.
      Per toglierci ogni dubbio facciamoci una domanda: le telecamere in più di chi sono? Gli arbitri se le portano da casa? Oppure chi produce le immagini spreca denaro per riprese da non trasmettere?
      Mi pare evidente che sia assurdo.

      Ciao.

  19. Alberto Fantoni
    Alberto Fantoni dice:

    ottimo come sempre!
    Vorrei sottolineare un aspetto che ho letto nei commenti riguardo Inter-Parma e che ieri avevo citato su twitter anche riguardo Lecce-Juve:
    nel 2° tempo di Inter-Parma sono stati giocati 25’59” di tempo effettivo (fonte report lega serie A); nel 2° tempo di Lecce-Juve addirittura 21’29”, il tutto malgrado i 7′ di recupero concessi su entrambi i campi.
    E’ evidente che se su 52′ di cronometro riesci a farne giocare solo 21’29” (41%) c’è un problema serio, d’altronde chiunque ha visto la partita si è reso conto che servivano almeno 10/11′ di recupero per avere una parvenza di calcio giocato, ma gli arbitri credo che abbiano ancora grosse riserve a entrare nell’ottica che tra VAR, infortuni, cambi e sceneggiate varie si debbano poter dare anche 10, 12 o 15′ di recupero. E’ l’unico modo per creare un deterrente e offrire un minimo di spettacolo, perchè il calcio italiano rispetto alla PL è ancora indietro anni luci pure su questi aspetti.
    Altrimenti, e lo sostengo da quando è stato introdotto il VAR, dobbiamo arrivare davvero al tempo effettivo come in tutti gli sport dove esiste la tecnologia applicata al gioco, e questo permetterebbe senza problemi anche i famosi “challenge” per cui ti batti da tempo, e che altrimenti potrebbero diventare a loro volta strumenti per “furbate”: l’ideale per interrompere il gioco negli ultimi minuti, anzi magari verrebbero tenuti apposta per quel momento della partita per ottenere ulteriore frazionamento.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo, sul tempo perduto dalle squadre c’è parecchio da lavorare.
      Il tempo effettivo no, recuperi maggiori sì (la mia posizione è chiara da sempre in materia).

    • Andrea
      Andrea dice:

      Non ho visto Lecce-Juve, ma nella sola Inter-Parma, il portiere Sepe ha iniziato a perdere tempo già dal riscaldamento. Si è arrivati ad un provvedimento disciplinare solo al minuto 88′. Se fosse stato ammonito ad esempio al minuto 40′ l’arbitro avrebbe chiaramente indirizzato il comportamento dei giocatori, dimostrando che le perdite di tempo non sarebbero state ammesse. Ricordo in Europa un episodio simile, con Handanovic ammonito nel primo tempo proprio per lo stesso atteggiamento.
      Il tempo effettivo forse snaturerebbe un po’ il calcio, noi parliamo di serie A, ma il calcio si gioca ovunque, e non sempre si può avere un bordocampista con cronometro dedicato per gestire il tutto….anche se nel basket si fa anche a livello bambini….

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono sport molto differenti.
      Ma concordo sul fatto che si debba agire con più severità nei confronti di chi perde volutamente e palesemente tempo.

  20. Giacomo
    Giacomo dice:

    Grande Luca , sempre sul pezzo preciso e lineare , non mi sorprenderebbe vederti in tv a breve .
    Ho notato che sul calcio di rigore della Juventus non ti sei espresso se era dentro o fuori area , con apposita immagine chiarificatrice che metti di solito , quindi mi sorge spontaneo chiederti se sia dentro o fuori area e se (tua opinione ) trovi giusto fare qualche strappo alla regola del var per essere sicuro della valutazione che prendi in quel momento anche se dal var non ti dicono niente , che dici ?

    P.s.
    Un abbraccio a tutti gli arbitri maltrattati nei campetti vi sto vicino, e vi ricordo di denunciare sempre chi vi maltratta e vi infamia .

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, no, è sicuramente dentro l’area, altrimenti non avrei fatto riferimento alla NON necessità di “on field review”. E non sono affatto favorevole agli strappi alla regola: si creerebbero dei precedenti pericolosi.

      Grazie per la solidarietà agli arbitri, è il messaggio più bello ricevuto oggi.

  21. Francesco
    Francesco dice:

    Caro Luca, complimenti per gli approfondimenti che riesci ad esprimere con puntualità e con dovizia di particolari. Ormai una lettura fissa del day after…

  22. Francesco C
    Francesco C dice:

    Salve Luca, condivido (da sempre) la Sua idea circa l’introduzione del challenge, in modo da risolvere la irrazionale rigidità del protocollo VAR.
    Una notazione de iure condendo: nel calcio l’obiettivo è cercare di fare goal, non ottenere ammonizioni per gli avversari o lucrare calci di rigore. L’attuale metro arbitrale, tuttavia, va in direzione esattamente contraria, frustrando chi prova a proseguire l’azione dopo un fallo (e magari sbaglia un goal) ed avvantaggiando chi si tuffa, che in alcuni casi non riceve neppure la sanzione disciplinare.
    In questo senso la partita di Lecce è uno spot per l’anticalcio, e andrebbe adeguatamente stigmatizzata in sede di riunione tecnica.
    Ex post, l’espulsione di Sanchez (che pure tutti avevamo ritenuto giusta) risulta indigeribile per un tifoso dell’Inter.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, hai ragione.
      Ma non limitare la discussione a Lecce perché altrimenti passi da tifoso e perdi credibilità.
      E’ un problema generale sul quale tornerò a breve (probabilmente durante la prossima pausa delle nazionali).
      L’espulsione di Sanchez è stata corretta, quel che non va è che ci sono state altre simulazioni non sanzionate.

  23. Camillo P.
    Camillo P. dice:

    Buongiorno avvocato,

    grazie per la sua meritevole e piacevolissima opera di divulgazione.

    Circa i due rigori concessi a Lecce, mi sono sembrati entrambi eccessivi, ma mi piacerebbe avere il suo parere sui due punti che le espongo.

    Nel primo episodio mi è sembrato che il difendente non sia entrato sull’attaccante cercando di fermarne l’avanzata, ma si sia ‘immolato’ a ribatterne il tiro, senza intenzione di intervenire sull’uono: certo, un conto è farlo intervenendo lateralmente a distanza, un conto frontalmente, da vicino e con quella vigoria; un contatto c’è stato, e questo può giustificare la decisione dell’arbitro. Ma se l’arbitro ha giudicato fallo, considerato che i piedi del difendente erano entrambi molto in alto e con i tacchetti verso l’attaccante, non doveva erogare anche una sanzione disciplinare?

    Nel secondo episodio, mi è sembrato che nella frazione di secondo fra il tocco dell’attaccante ad un paio di metri e il contatto del pallone con la sua mano (che non mi sembrava fosse in posizione particolarmente incongrua) De Ligt abbia cercato di sottrarre la mano al contatto. Nel caso l’arbitro avesse avuto la mia stessa impressione, cioè che il difensore cercava di sottrarre la mano al contatto con il pallone, ma avesse giudicato come colposamente larga la posizione iniziale della mano (che comunque non era certo un muro da volley), avrebbe dovuto fischiare il penalty?

    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Certamente. Il problema è che qualcosa è andato storto e, con il piede, ha certamente toccato Pjanic. Un difendente non può entrare in quel modo, troppo alto il rischio. E, se effettua ugualmente il tackle, deve essere consapevole di poter provocare un calcio di punizione diretto o di rigore. Sulla sanzione disciplinare non sono d’accordo: non vedo imprudenza ma tanta negligenza;
      2 – Ho avuto la medesima sensazione ed è il motivo per cui ho la quasi certezza che, se avesse visto la deviazione di Lucioni, non avrebbe assegnato il rigore.

      Ciao.

  24. Maurizio
    Maurizio dice:

    Si potrebbe avere un parere sul perché non sia stata irrogata NESSUNA ammonizione per simulazione ai cascatori di Lecce Juventus? Ricordo vagamente che tre settimane fa, quando un caso analogo (per certi versi anche meno eclatante) ha lasciato in 10 l’Inter, tutti a dire “Era ora, non sene può più di questi simulatrori!!!!”. In realtà mi pare che l’unica ammonizione (o quasi) l’abbia subita Sanchez, con relativa espulsione e squalifica per la partita successive che sfortuna ha voluto fosse quella contro la Juventus….

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Messaggi come questo non sono credibili.
      Il problema delle simulazioni esiste, innegabile.
      Ma puntare su una partita specifica ed una squadra specifica fa perdere credibilità all’argomento.

      P.S.: non cambiare mail, tanto so chi sei.

  25. Corvo
    Corvo dice:

    In quello che lei scrive c’è un evidente errore o un’evidente illogicità. Il fuorigioco si valuta dal momento in cui il pallone si stacca dal piede, non da quando il piede tocca la palla. La ragione è ovvia: toccare la palla non configura ancora una giocata, è quando il pallone si stacca verso una direzione piuttosto che un’altra che la giocata si concretizza. Se io stoppo la palla che mi arriva dal passaggio di un compagno e nel momento in cui la stoppo senza ancora aver deciso cosa fare un altro mio compagno è oltre la linea dei difensori avversari l’arbitro deve fischiare fuorigioco? Anche se non gli ho passato la palla, anche se magari nemmeno mi ero accorto che si era liberato? Secondo quello che scrive lei, Marelli, sì invece la risposta è no. Fuorigioco è quando io decido di passare la palla a un compagno, effettivamente la passo (la palla si stacca dal piede) e quel compagno in quel preciso momento si rivela essere oltre la linea dei difensori. Quindi Candreva era in fuorigioco e il gol andava annullato.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Basta la prima frase per smettere di affrontare l’argomento: il fuorigioco si valuta sul tocco, non quando il pallone si stacca dal piede. E l’ho pure scritto in grassetto per evitare che si continuasse a sostenere questa tesi senza senso.

      Infatti è così: il fuorigioco si concretizza nel momento in cui parte il passaggio, l’ultimo tocco del calciatore verso il compagno in fuorigioco.

      Prima di giudicare il lavoro altrui sarebbe il caso di conoscere PERLOMENO LE BASI di ciò di cui si pontifica.
      Quindi non sai le regole e ti consiglio di studiarle.

  26. stefano saccinto
    stefano saccinto dice:

    Ciao Luca.
    Premessa: tifo Juventus e mi scuso per tutti i tifosi juventini che sicuramente ti avranno offeso per l’analisi tecnica che hai fatto ieri sull’episodio del fuorigioco in Inter-Parma. A difficoltà sono riuscito a capire come funziona proprio grazie al tuo intervento di ieri perché fino a quel momento ero convinto che fosse un assurdo errore del Var. La domanda che ti faccio è questa: non credi che avere una qualsiasi parte del corpo, anche il braccio, secondo il criterio attualmente utilizzato, rappresenti un vantaggio per lo slancio dell’attaccante e dunque non sarebbe meglio eliminare questa idea della parte ‘utile’ del corpo e considerare o qualsiasi parte del corpo oltre la linea oppure, ancora più semplicemente, considerare solo la posizione dei piedi perché alla fine é con quelli che si corre?
    Grazie per la pazienza e la professionalità espressa.
    Un saluto,
    Stefano Saccinto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non posso essere d’accordo: il regolamento ha zone di interpretabilità ma se togliamo anche la posizione ininfluente delle braccia sul fuorigioco è finita. Ci si lamenta dei difensori che devono essere pinguini o mutilati, manca solo il considerare punibile la posizione delle braccia sul fuorigioco.

      Ciao.

  27. Andrea
    Andrea dice:

    Ciao, Luca. La discrezionalità arbitrale deve essere accettata ma non concordo con te sul rigore Pjanic-Petriccione. Il pallone finisce in una zona senza giocatori ed è una corsa a due tra i due giocatori in questione. Pjanic arriva prima in maniera composta ed infatti calcia, Petriccione arriva in leggero ritardo ma in maniera totalmente scomposta ed imprudente (le due gambe tese in avanti, corpo all’indietro…tipica dinamica di chi si lancia “a fionda”) chiaramente con la sola intenzione di ostacolare la conclusione avversaria. Fin qui nulla da discutere, il difendente deve difendere ma si assume il rischio del suo tackle. Che Pjanic arrivi nettamente primo sulla palla è inconfutabile infatti il pallone parte via pulito. Ecco, quello che succede successivamente non può che essere un fallo! Petriccione non riesce ad anticipare ne murare od ostacolare correttamente il tiro nonostante un’entrata tanto scomposta e successivamente finisce per dinamica per stendere l’avversario. Pjanic non viene travolto nettamente solo perché ha l’accortezza di saltare, altrimenti avrebbe pure potuto farsi male ma questo non sminuisce il fatto che sia un fallo netto…e quindi se commesso in area pure un fallo da rigore con pochi dubbi. Pure tu hai detto, al tempo di Meret-Ronaldo, che non serve che l’attaccante ci rimetta per forza una gamba per far sì che una entrata scomposta ed in ritardo del difendente sia giudicata fallosa.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rispetto la tua opinione ma rimango dell’idea che il calcio di rigore assegnato sia abbastanza leggerino.
      L’episodio Meret-Ronaldo non c’entra nulla, Ronaldo aveva saltato il portiere, Pjanic non ha mai dribblato l’avversario.

  28. zack
    zack dice:

    Per quanto riguarda il fuorigioco dell’ inter ho ancora dei dubbi su un’ affermazione.
    Lasciamo stare che le misure su Candreva sono talmente macchiavelliche che dubito siano stati fatti dai giudici di gara. Pensare che vengano annullate delle azioni per un dito e poi non per mezzo corpo è illogico. Il vero problema è la posizione di Lukaku che in fuorigioco al passaggio , non si disinteressa dell’ azione e quindi trae giovamento della sua posizione. Se questo fosse regolare allora ogni centro avanti si piazza davanti al portiere e aspetta che uno dai lati arrivi , fa due passi indietro giusto per mettersi dietro la linea e poi segna.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      I controlli sulla posizione di Candreva sono esattamente quelli fatti in sala VAR: non stiamo parlando di strumenti da sottoscala, stiamo parlando di tecnologia accuratissima (e che costa una quantità enorme di denaro).
      La posizione di Lukaku è regolare, non ci sono possibilità di discussione (ed è argomento già affrontato più volte). Al momento del passaggio a Candreva non partecipa all’azione, quando riceve il pallone è dietro la linea dello stesso.
      Un calciatore può fare quel che dici.
      Poi però deve spiegare all’allenatore perché non partecipa al gioco ed aspettare che un compagno riesca ad arrivare sul fondo per passargliela…

  29. Marco M.
    Marco M. dice:

    Ciao Luca.
    Se capisco bene, l’errore del VAR sull’episodio del rigore a favore della Juventus sarebbe procedurale, in caso il richiamo fosse per la posizione del fallo, nel senso che bastava un silent check?
    Ma non sarebbe un errore ancor più grande nel caso il richiamo fosse per valutare il fallo? Valeri non ha concesso un rigore quindi perché un richiamo su un calcio di punizione?
    Ciò detto, anche io dal linguaggio del corpo di Valeri ho percepito irritazione per il richiamo che io traduco “me la potevo cavare con una punizione invece adesso mi tocca magari dare rigore”.
    Questa cosa che anche tu in qualche modo mi sembra sostieni personalmente non la trovo molto corretta benché sappiamo bene che tutti sono esseri umani. Se è fallo, giusto che sia rigore.
    Un ultimo commento sui falli di mano. Credo sia chiaro che c’è un problema, ogni episodio è vivisezionato e sinceramente trovo poca chiarezza.
    Personalmente non condivido il concetto che, da un lato il giocatore sia comunque il responsabile di come si posiziona con il corpo ma, allo stesso tempo, si mantiene anche il concetto di volontarietà.
    Forse a questo punto tanto vale essere più rigidi e abolire del tutto la volontarietà.
    Mano = Fallo, punto.
    Non che mi piaccia ma sinceramente le discussioni di questa stagione sui falli di mano le trovo abbastanza cervellotiche.
    Buona domenica.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Esatto, la “on field review” non ha alcuna spiegazione logica (e, secondo me, il nervosismo mostrato da Valeri è proprio per l’OFR non necessaria). Secondo me, invece, il linguaggio di Valeri significava “ma che mi richiami a fare? Dimmelo e basta”.
      Sui tocchi di mano posso essere d’accordo ma, a parte episodi al limite come quello di ieri a Lecce, la gran parte sono abbastanza semplici da interpretare.
      Sul concetto mano—>fallo lasciamo perdere: si è tentata questa strada al Mondiale 1998 con un disastro epocale, tanto che l’esperimento venne abbandonato nel corso della manifestazione stessa.

      E fidati che non sono cervellotiche: una volta compreso il meccanismo, è tutto abbastanza semplice.

  30. Gianluca
    Gianluca dice:

    Ciao Luca, su Lecce-Juve quando scrivi che ritieni che se Valeri si fosse accorto che il fallo del giocatore del Lecce era in area di rigore non l’avrebbe fischiato, non pensi di avvallare la tesi di quelli che sostengono che ci sono falli che arbitri hanno il coraggio di fischiare solo fuori area?
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, sostengo la tesi (lapalissiana) che in area di rigore l’asticella si alza un po’, come è normale che sia. Ed è per questo che dico spesso che “il rigore è una roba seria”.
      Ciao.

  31. Massimo
    Massimo dice:

    Buongiorno dott. Marelli,
    Ho visto e letto la Sua disamina,sul fuorigioco-non fuorigioco di Candreva, già ieri su Twitter e nulla ho da eccepire, ma mi consenta di farle una domanda in merito che le ho già posto ieri:se la var con il supporto delle tecnologie più avanzate non può lasciare dubbi sulle posizioni dei giocatori, perché ci hanno messo 4 minuti a derimere la questione? Comanda il mezzo tecnico o c’è anche il supporto umano?
    Cordiali saluti
    Massimo Novo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché è un episodio enormemente complesso e sul filo dei centimetri: giusto prendersi tutto il tempo necessario, onde evitare di andare di fretta e combinare il macello di Ajax-Chelsea.
      Il funzionamento del VAR l’ho scritto nell’approfondimento che stai commentando.

  32. Gianni
    Gianni dice:

    Buongiorno,
    mi sarà sfuggito ma… riguardo al rigore assegnato da Valeri per fallo di mano di De LIgt, la sua analisi e vari interventi si sono soffermati sul tocco ravvicinato di Lucioni. Sul braccio… sì (cito) “Forse il braccio è un po’ largo…” Forse. Ma quello che ho visto io, molto evidente dalla ripresa in controcampo, è il tentativo di De LIgt di evitare il contatto del suo braccio (“forse” un po’ largo”) con il pallone che gli schizza addozzo da due metri. La torsione del busto è molto evidente… non è che, per parafrasarla (con tutto il rispetto, ci mancherebbe) “forse De Ligt accenna una qualche torsione del busto per evitare il contatto”.
    Ora, la mia è semplicemente una curiosità da forum (l’alternativa essendo l’addentrarsi nella psicologia dell’Arbitro, che eviterei per mancanza di adeguati riscontri e dunque, in buona sostanza per rispetto): questa torsione del busto, che a me è parsa chiaramente intenzionale, l’ho vista solo io? Nel qual caso, grazie e mi ritiro in buon ordine. Oppure non è elemento degno di attenzione, nel senso che non rileva ai fini della decisione dell’Arbitro risultando, di conseguenza, priva anche di interesse discorsivo?
    Grazie per la sua competenza e attenzione

    • Giovanni Valle
      Giovanni Valle dice:

      Mi sono certo spiegato male io. Provo a riformulare, (in termini generali): il tentativo evidente di un calciatore di evitare un contatto di mano nella propria area influisce sulla decisione dell’Arbitro o resta del tutto ininfluente?
      È questa la mia curiosità?
      Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      non si può rispondere a livello generale ad una domanda di questo tipo, ogni dinamica deve essere affrontata singolarmente perché non esistono episodi identici.

  33. Giovanni Lovecchio
    Giovanni Lovecchio dice:

    Luca buongiorno, fatti i complimenti x le tue valutazioni (magari su alcune non sono d’accordo ma uno legge le tue valutazioni in quanto sei sicuramente più competente ed esperto di un semplice osservatore/tifoso come me e pertanto si accettano volentieri) volevo sottolineare l’episodio del VAR sul rigore su Pianic. Nel senso sapevo, fino ad ieri, che se un a arbitro fischia una punizione fuori area il Var verifica, così come il fuorigioco, oggettivamente se il fallo è/non è in area ed informa l’arbitro. L’arbitro deve andare a vedere il VAR? Perché se non deve andare a vedere il VAR in quanto dentro/fuori è un fatto oggettivo forse è, aldilà della eventuale violazione del protocollo (per carità non muore nessuno) che hai già evidenziato, non un errore ma una scorrettezza nei confronti dell’arbitro perché lo induci a rivedere l’azione fallosa che probabilmente non è un fallo “pesante” ma sicuramente il contatto, un po’ da ingenuo da parte del giocatore leccese, c’è stato quindi non sarebbe un chiaro ed evidente errore. O sbaglio? Poi una considerazione di carattere generale: provengo dalla pallavolo dove l’arbitro può fischiare un gesto tecnico, doppia ed accompagnata (come se nel calcio si giudicasse uno stop) e mi è capitato da giocatore che da spettatore di partite che a volte l’arbitro si accorge di un errore commesso ed improvvisamente successivamente fischia una doppia/accompagnata a favore della squadra danneggiata. Luca per carità, non si fa, è sbagliato, anzi sbagliato due volte, errore precedente e successivo, però capita e gli “esperti” se ne accorgono. Nella tua esperienza di commentatore/blog hai mai avuto la sensazione che possa essere successo pure nel calcio (sto pensando anche al rigore a favore del Lecce ma non solo) Grazie e buon week end

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perdonami Giovanni ma ho scritto quel che chiedi nell’approfondimento che stai commentando.
      Sulla compensazione la risposta è no: non mi è mai successo e non ho mai avuto una sensazione del genere nelle serie maggiori.

  34. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Gentile dott. Marelli, con riferimento al rigore fischiato a favore del Lecce, in questo caso si applica la differenza tra giocata e deviazione? Seguendo il suo approfondimento della settimana scorsa io direi che quella di Lucioni è una deviazione (e credo anche lei visto che usa il termine “devia”). Nel caso in cui si fosse trattato di una giocata quale sarebbe stata la sua valutazione dell’episodio? Un’altra cosa, il fatto che De Ligt provi a spostare il braccio non potrebbe bastare a sanare il tocco di mano dall’irregolarità?
    Grazie per il suo tempo e la sua pazienza, si senta libero di cestinare anche questo commento 🙂

  35. Francesco
    Francesco dice:

    Per quanto riguarda il fallo di Emre Can, se il difensore avesse preso non il piede d’appoggio, ma quello sollevato, il rigore sarebbe stato solare. Perché invece un tocco sul piede poggiato viene valutato diversamente? Lui si lascia cadere dopo, ma il calcio l ha ricevuto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Pensavo di trovare molti commenti su questo episodio ed invece il tuo è il primo.
      Bene, significa che tutti coloro che hanno letto si sono trovati d’accordo nel fatto che il contatto è talmente infinitesimale da non esserci alcuna base per un calcio di rigore.
      Non c’è alcun calcio, è uno sfioramento minimo.

  36. Owen
    Owen dice:

    Prima di tutto i dovuti complimenti per il suo blog interessante e istruttivo in tempi dove la irrazionalità e l’intolleranza sembrano avere il sopravvento. Visto la sua predilezione per la correttezza, volevo giusto attirare la sua attenzione al fatto che in inglese si scrive “crosshair” (letteralmente ‘capelli incrociati’ e, tradotto, sinifica il reticolo di un mirino). Grazie ancora per l’ottimo lavoro.

  37. Paolo Venturini
    Paolo Venturini dice:

    Buongiorno,
    forse è già stato chiesto in qualche altro commento, spero di no.
    Ho letto il suo articolo senza aver visto le partite e senza essere tifoso di alcuna di queste squadre: mi è sorta una domanda per come ha commentato la presunta trattenuta di Calderoni su Danilo (avendo visto solo il fermo immagine). Perché il VAR avrebbe potuto intervenire? Non rientra nel caso in cui l’intensità di una trattenuta è a discrezione dell’arbitro e con le immagini non si può far valutare l’intensità?
    Oppure ho capito male io e la on field review avrebbe mostrato l’assenza di contatto?

    Grazie,
    Paolo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché non c’è alcuna trattenuta.
      C’è uno sfioramento della maglia col calciatore già in caduta.
      L’errore c’è: manca l’ammonizione, è una simulazione evidentissima.

      Ciao.

    • Paolo Venturini
      Paolo Venturini dice:

      Grazie per la risposta. Purtroppo non ho avuto modo di vedere il video, da qui la mia domanda

  38. Filippo
    Filippo dice:

    Buongiorno, la inviterei a rivedere l’intervento di Tachtsidis su Can, il contatto non è tra i piedi dei giocatori ma tra ginocchio e tibia, ed è piuttosto evidente.

  39. Enzo
    Enzo dice:

    Autentico punto di riferimento.
    Sei un salvafegato: se Marelli dice che è ok allora è ok. Sia nel bene (da tifoso) che nel male (da tifoso).

    Consiglio PERSONALISSIMO. È utile scrive quello che pensi che avrebbe fatto un arbitro se… non sono pure illazioni e che quindi non potranno mai essere comprovate?
    La tua forza è L’oggettività di quanto con pazienza ci spieghi 😉
    GRAZIE GRAZIE GRAZIE… non sai quanto tempo ci fai risparmiare in discussioni inutili

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non sono illazioni, sono ipotesi.
      Naturalmente non le scrivo come certezze ma, appunto, come possibilità, calandomi (per quanto possibile) nei panni dell’arbitro.

      Grazie per l’attenzione.

  40. MisterGP
    MisterGP dice:

    Buongiorno, concordo sul fatto che una volta assegnato il calcio di punizione l’arbitro si è sentito “costretto” ad essegnare il calcio di rigore e se si fosse accorto subito che il contatto era avvenuto in area non lo avrebbe mai fischiato. Nel fischiare il rigore al Lecce ha usato lo stesso metro di giudizio, trattandosi entrambi di episodi al limite, se sei stato severo nel primo caso devi esserlo anche nel secondo. Alla fine, relativamente ai rigori, non si può parlare di errori secondo me, e la prestazione si può considerare positiva. Le faccio per l’ennesima volta i complimentri, ormai non seguo più trasmissioni, mi limito a vedere le sintesi che mi interessano e a leggere il suo blog, per me il Law & Order del calcio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ una tua opinione che rispetto e di cui prendo atto.
      Ma, se permetti, credo di essere libero di giudicare secondo le mie impressioni, non in base ad una necessità “di fare 0-0”.
      Ti ringrazio per l’apprezzamento ma quella frase non mi è piaciuta per niente.

    • MisterGP
      MisterGP dice:

      Mi riferivo a Valeri, non a lei, anche perchè non le ho mai dato del tu e poi inoltre cadrebbe il mio discorso di uniformità di giudizio adottato da Valeri, di cui volevo un’opinione. Non leggerei il suo blog se, secondo me, quello che scrive fosse condizionato dal qualche “necessità”. I miei complimenti sarebbero falsi, e cadrebbe anche il paragone anche con Law & Order, una serie che mette in risalto come dovrebbe essere applicata la legge. Per me il suo blog è questo: spiega come vengono applicate, e come in alcuni casi dovrebbe essere aplicate, le regole del calcio. Mi dispiace che ha frainteso quello che ho scritto, anche perchè inoltre stravolge tutto il mio discorso, fa sembrare che parlo di “errori e compensazioni”, mentre non è affatto così. Buona serata

  41. Angelo
    Angelo dice:

    Buongiorno dott.Marelli , io non capisco come il fallo su Biraghi possa essere considerato un semplice contrasto da gioco , Biraghi anticipa e viene colpito alla caviglia , questo è fallo ..
    Faccio un esempio : sé la palla fosse stata a terra e Biraghi anticipava il giocatore del Parma che in ritardo lo colpiva cosa era ? Era rigore , è vero che è un contrasto di gioco ma’ è un contrasto di gioco falloso .. dentro area (inoltre chiffi sono sicuro che non abbia visto il fallo perché la palla era alta ed è veramente difficile per lui ) il var doveva intervenire

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il pallone era per aria, i calciatori sono entrati entrambi con le gambe alte, il contatto è marginalissimo e, secondo me, non c’è veramente niente.
      Se ti fischiano un rigore contro per una roba del genere, sicuro di affermare “è netto”?

      In ogni caso il VAR non aveva alcun margine di intervento: episodio valutato sul campo da Chiffi a campo aperto, non siamo nemmeno vicini ad un chiaro ed evidente errore.

  42. Ricky
    Ricky dice:

    Signor Luca, sono assolutamente convinto che il regolamento sui falli di mano vada assolutamente cambiato. Non è possibile assegnare un rigore come quello assegnato ieri al Lecce per un semplice motivo: De Ligt si deve tagliare le braccia? Il movimento mi sembra molto congruo e il braccio non così largo da definirlo “ aumento dello spazio occupato”. La deviazione di Lucioni è forse a 1 metro e il difensore olandese fa di tutto per togliere quel braccio da lì. In questo caso secondo me è il var che deve intervenire spiegando la dinamica dell’azione visto che in diretta puó sembrare una cosa mentre rivisto può sembrare un’altra versione. Di questo passo giocheranno solo calciatori senza braccia. In questo caso dove avrebbe dovuto mettere le braccia De Ligt? Secondo me il var servirebbe su questo tipo di azioni, dove la dinamica è complessa e in diretta non si puó perfettamente vedere tutto. Poi il regolamento andrebbe cambiato riportando i concetti di involontarietà, vicinanza e aumento del volume corporeo. Così ci sono troppi calci di rigore e troppe polemiche inutili. Se una finale di champions o di un mondiale fosse decisa da un episodio simile sarebbe una vergogna per tutto il sistema.

  43. Gae
    Gae dice:

    Salve,aspettavo con ansia la sua disamina settimanale essendo uno dei pochi,purtroppo,che prova a capire senza farsi trascinare dal tifo.
    1.Cito una sua frase “Forse il braccio è un po’ largo ma la deviazione da pochi passi di Lucioni assume valore fondamentale per poter giudicare come punibile il tocco di De Ligt”,ha dimenticato il NON oppure intende che quello è il momento in cui fermare le immagini?
    2.Poi non ho capito quando è richiesta la on field review sui falli di mano?Da prassi mi sembra che si intervenga quando l arbitro non fischia mentre è difficile che una volta fischiato si torni indietro.L ho vista fare spessola review,seguendo che Rizzoli disse che il chiaro ed errore evidente decade sui falli di mano perché il toccare la palla con la mano è una situazione extra.
    3.Riassumendo il tocco di mano di De Ligt rientra nel caso “unnaturally bigger” e il fallo di Petriccione “imprudente” almeno secondo l arbitro che li ha giudicati così?

  44. Simone
    Simone dice:

    Buongiorno,
    premetto che sono un semplice appassionato di calcio che si permette di esprimere un’opinione. Secondo me in episodi di fuorigioco così dubbi come quello del secondo gol dell’Inter si dovrebbe sempre convalidare il gol. Le faccio tuttavia due domande:
    1) perché (ammesso che valga il fermo immagine su cui si sono basate le valutazioni dei commentatori) non si valuta la proiezione a terra del piede del difensore del Lecce, ma la sua posizione aerea?
    2) La tecnologia del var sarà sicuramente molto efficace, ma avrà un seppur minimo margine di errore, cioè dovrà essere in grado di discriminare un fuorigioco all’interno di un dato intervallo. Qual è questo intervallo? È quest’ultimo che determina lo spessore delle linee utilizzate per indicare la posizione dei giocatori?
    Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Pensa che in tanti mi hanno scritto esattamente il contrario, cioè che in casi del genere bisogna annullare sempre. In realtà la soluzione è quella attuale: annullare solo le reti in fuorigioco e convalidare le altre.
      1 – Perché il contatto avviene a livello del terreno di gioco e, in ogni caso, era chiaro che il fallo fosse avvenuto all’interno dell’area;
      2 – Il margine è minimo, pochi centimetri (2/3), non credere alle sciocchezze che si leggono in giro.

      Ciao.

  45. Mauro
    Mauro dice:

    “Naturalmente anche la linea blu è tracciata dal software tenendo conto della proiezione sul terreno di gioco del piede di Scozzarella”
    si vede chiaramente che la linea blu è stata tracciata come se il piede fosse a terra…
    Non si sono accorti che il piede era in aria.
    Prova a mettere la linea bianca come hai fatto per Candreva sul piede di Scozzarella e vedrai che il piede è più dietro della linea blu

  46. Antonio
    Antonio dice:

    Buongiorno Luca, ritorno sul rigore assegnato al Lecce. Non è un errore chiaro ed evidente e quindi il var non può intervenire, chiarissimo. Ma sarebbe ammissibile che il var chieda all’arbitro se ha visto e valutato la deviazione del pallone due metri scarsi prima del fallo di mano fischiato? E che in caso negativo l’arbitro stesso decida rivedere le immagini?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non è questa la procedura: l’episodio deve essere valutato nel complesso.
      Credo (ma vado a sensazione, sia chiaro) che abbiamo deciso in sala VAR che la deviazione di Lucioni non abbia avuto impatto definitivo sull’episodio tanto da poterlo qualificare come chiaro ed evidente errore.
      E vedrai che questo rigore verrà sostenuto anche dai dirigenti AIA.

    • Peppe
      Peppe dice:

      Vorrei aggiungere un dettaglio: la deviazione del giocatore del lecce sicuramente sorprende il difensore che non non accenna nemmeno un movimento per togliere il braccio per la velocità e l’inaspettato cambio di direzione del pallone. Su un cross che arriva direttamente su di te invece , a mio avviso, hai l’accortezza di stare più composto possibile. Su questo poteva basarsi un errore dell’arbitro nel giudizio, quanto meno vederlo. Sono d’accordo sul fatto che è un rigore che non può mettere d’accordo tutti

  47. Frank
    Frank dice:

    Spiegazione perfetta. E’ incredibile come personaggi televisivi di un certo rilievo diano opinioni sbagliate su un caso dove l’oggettività assoluta della geometria non lascia spazio a interpretazioni soggettive.

  48. Alessio
    Alessio dice:

    Caro Luca, nulla da domandare perché sei sempre chiaro, preciso ed esaustivo. Scrivo solo per ringraziarti, non amo le polemiche da social e tu sei l’unico rifugio sicuro per l’approfondimento, che comunque mi interessa molto. Ancora grazie per quello che fai e sinceri complimenti.

  49. Dani
    Dani dice:

    Signor Marelli
    Come si fa a non ritenere un chiaro errore la mancata assegnazione del rigore nel doppio fallo su Martinez?
    L episodio e simile a quello avvenuto a Reggio Emilia, ci vuole molta fantasia a non chiamare il rigore su quel sandwich dove Martinez riceve un doppio fallo

    Posso capire lasciar correre su episodi borderline come quello su pjanic ( a mio avviso contatto troppo lieve per chiamare il rigore), ma quello su Martinez e talmente netto che c e poco da discutere.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Lo penso anche io ma è il problema è la rigidità del protocollo. In presa diretta ero praticamente certo che il VAR non sarebbe intervenuto.
      La soluzione l’ho già evidenziata ma è necessaria una rivoluzione che non so quanto l’IFAB abbia in mente…

  50. Attilio
    Attilio dice:

    Ciao Luca! Ti racconto una cosa che spero ti farà piacere… Ieri sera, grazie alle spiegazioni più volte lette in questo blog, in due minuti ho “disinnescato” una discussione molto accesa sulla posizione di Candreva, chiarendo il concetto di proiezione, prospettiva e punti da cui tracciare le linee. Ovviamente mi sono poi state preziosissime le immagini che hai messo nella pagina. Questo ovviamente non per vantarmi ma per ribadire l’estrema utilità di questi approfondimenti, se letti con obiettività. E a questo mi lego per una considerazione: leggendo alcuni commenti (e chissà quanti ne devi eliminare) mi chiedo ogni volta di più quanta pazienza e quanta passione tu abbia, per non mandarci tutti a quel paese. Anch’io sono tifoso (juventino) ma non mi sognerei mai di attaccare chi esprime solo un parere tecnico e cerca di aiutarci a capire meglio perché vengano prese certe decisioni. Scusa per la lunghezza e grazie sempre per il tuo lavoro.

  51. Michele
    Michele dice:

    Ciao,Luca,sono ancora io,Michele,quello che sosteneva l’umana possibilità che qualche volta le decisioni arbitrali,pur intenzionalmente corrette,possano essere determinate da considerazioni,come dire?,di opportunità’.Converrai con me riguardo al fatto che avanzare il dubbio(e’ un’espressione retorica,visto che tu hai usato i puntini sospensivi)che Valeri avrebbe deciso di non fischiare calcio di punizione nell’episodio,poi rivisto al VAR,che ha portato alla concessione del calcio di rigore alla Juventus se si fosse reso conto che l’intervento,sanzionato come falloso,era avvenuto fuori area,equivale a riconoscere come determinante ai fini della decisione proprio le considerazioni di opportunità di cui sopra.E che,aggiungerò,mi sembra potrebbero giustificare-sempre al di la’ dell’interpretazione rigorosa a norma di regolamento,in questo caso,del protocollo-ANCHE l’irrituale richiamo alla on field review(“hai dato punizione,e va bene;ma vieni a vedere perche’ e’ in area;poi fai tu…”-immagino che possa essere stato questo l’invito di Pasqua,e per quale ragione se non per sottrarre il collega alle immancabili polemiche per un fischio..generoso a favore della (solita-l’ho messo tra parentesi,per evitare di essere accusato di sostenere ipotesi complottare)Juventus?)e,nel secondo tempo,l’assegnazione del calcio di rigore al Lecce.Come escludere,infatti,a questo punto che Valeri abbia in realtà visto il tocco di coscia di Lucioni a deviare il pallone sul braccio di De Ligt in modo imprevedibile per questi e,data la distanza minima,valutabile anche come non punibile,ma,condizionato in qualche modo dalle infernali polemiche sull’episodio non sanzionato a carico dello stesso in Juventus-Bologna abbia ritenuto OPPORTUNO soprassedere al principio giuridico del “in dubio pro reo”?Un abbraccio e sempre complimenti per l’esposizione puntuale ed esauriente delle casistiche di gioco ed un sincero ringraziamento per aver ideato e deciso di continuare,nonostante la maleducazione e la faziosità imperanti,questa rubrica.

  52. Luca
    Luca dice:

    Buongiorno Luca,
    Premetto che per me il fallo sul tocco di de ligt non c’è. Al di là della deviazione, comunque fondamentale, per me il braccio di de ligt non è in posizione innaturale per aumentare il volume del corpo, unica norma della regola possibilmente applicabile in questa situazione.
    Ti faccio una domanda, che forse non ti piacerà: non pensi che le polemiche dell’altra giornata abbiano portato l’arbitro a fischiare questo rigore? Ancora un tocco di braccio di de ligt, giusto dopo una settimana. Immagino le polemiche se non l’avesse fischiato.
    A mio avviso, però, sono proprio questi rigori fischiati in queste occasioni che alimentano la confusione tra i tifosi, e non solo, e danno adito a confronti con altre decisioni in altre situazioni non comparabili e quindi adito a polemiche. A mio avviso è anche grazie a queste decisioni, e all’ignoranza in materia dei commentatori, che passa la vulgata che ormai ogni tocco di mano è fallo.
    P.s.: non parlo per tifo, ma da (ormai ex da un anno, perché deluso, ma è un’altra storia) arbitro, e soprattutto amante del calcio, e sono sempre stato in fissa con i falli di mano, in particolare. Soprattutto NON sono juventino, anzi (è un eufemismo).
    Ancora grazie per il tuo lavoro e disponibilità.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non sono d’accordo.
      In realtà è un’episodio molto al limite. Per me non era da sanzionare ma ci sono elementi a supporto della tesi contraria (come può capitare in un gioco come il calcio, molto sensibile alle dinamiche dei singoli episodi). Detto ciò, su questi episodi grigi ci sarà sempre discussione (ed è anche interessante se mantenuta nei limiti della civiltà) ma non penso proprio che un arbitro con oltre 25 anni di esperienza possa fare ragionamenti del genere.
      O, perlomeno, me lo auguro…

    • Luca
      Luca dice:

      Grazie per la risposta.
      Ma pee te quali sono quesri elementi a supporto del fallo di mano?
      A l’unica norma applicabile mi sembra quella del braccio in posizione innaturale per aumentare il volume del corpo, che però mi sembra un giudizio assolutamente non condivisibile.

    • Luca
      Luca dice:

      Per quel che concerne il var, questi non poteva sincerarsi in comunicazione che l’arbitro avesse effettivamente visto il tocco precedente del giocatore avversario vicino, e in caso di risposta negativa, chiedergli di andarlo a rivedere al video?
      Non sarebbe rientrato nel protocollo?
      In quali casi un arbitro può essere chiamato al var per un rigore causato da fallo di mano?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma probabilmente questa conversazione c’è stata ma, a prescindere dalla deviazione precedente, rimane un episodio grigio sul quale prevale comunque la decisione assunta in campo.

  53. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno Sig.Marelli, pongo alla sua attenzione una riflessione e due domande: 1) appena ho visto l’ intervento su Emre Can a Lecce ho subito pensato al rigore fischiato erroneamente a Immobile contro l’ Atalanta e che lei avrebbe giudicato identici i due episodi, cosa che mi trova d’ accordo. 2) Sul rigore concesso alla Juve ieri ha scritto che giustamente l’ arbitro ha fischiato il fallo concedendo il calcio di punizione e che l’ Ofr era inutile per una rilevazione solamente geografica del punto del contatto (e su questo non vi sono dubbi…basta un silent check in questi casi) però poi non capisco quando afferma che se l’ arbitro avesse visto il contatto dentro l’ area quasi sicuramente non avrebbe concesso il rigore..perché? Presumo quindi che lei giudichi questo fallo come molto dubbio, come un rigorino forse eccessivo…a me invece pare un fallo netto di un giocatore che arriva in ritardo colpendo il giocatore avversario. 3) Il tocco di braccio di De Ligt punito col rigore m’ ha ricordato subito due episodi a cui lei dedicò ampio spazio in approfondimenti speciali, ovvero il braccio di Ferrari in Juve-Sampdoria del dicembre 2018 anch’ esso punito col rigore ma che lei disse categoricamente che era un rigore inesistente in quanto il pallone era inaspettato dal giocatore blucerchiato..e mi ricorda anche un tocco di braccio di Benatia in Atalanta-Juve di Coppa Italia 2018 (arbitro Valeri…come ieri a Lecce) punito col rigore e che lei disse che assolutamente non vi erano gli estremi perché davanti a Benatia un giocatore atalantino mancò l’ impatto col pallone ingannandolo. Questi due episodi secondo me sono perfettamente sovrapponibili al tocco di De Ligt a Lecce, su cui lei però, pur dicendo che personalmente non avrebbe assegnato il rigore, si mostra possibilità affermando che comunque l’ assegnazione del rigore non è un errore. Quindi interpreto ciò pensando che secondo lei, a differenza mia, l’ episodio di De Ligt non sia paragonabile ai due episodi da me sopraccitati. Che cosa ne pensa? Grazie. Buona domenica.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Bene, ne sono contento perché significa che hai capito il mio metro di giudizio su questi episodi;
      2 – Perché è normalissimo che un contatto in area di rigore (portando ad un’occasione da rete favorevole come un calcio di rigore) venga giudicato con un’asticella leggermente più elevata;
      3 – Ottimo, vedo che hai buona memoria. Subito dopo, però, dissi che le immagini nuove dall’alto (prese da un tifoso) lasciavano qualche dubbio interpretativo, come questo. Detto ciò, sono due episodi completamente diversi: nel caso di Ferrari si trattò di un pallone spuntato all’improvviso, in questo caso De Ligt vede sempre il pallone ma non può far nulla sulla deviazione di Lucioni. Fattispecie che possono sembrare identiche ma non sono nemmeno simili.

      Ciao.

  54. Antonino
    Antonino dice:

    Buogniorno Luca.
    Innanzitutto, continua con le pillole anche a ridosso delle partite. Ieri vedendo le immagini in rete ero sicuro che Candreva fosse in fuorigioco (senza l’ausilio delle linee ho temuto in un caso simile a quello che hai commentato durante la tre giorni europea), ma leggendo il tuo post mi sono “tranquillizato”.

    Domanda sul rigore concesso alla Juve. Appena visto il primo replay, ho concordato sul dare fallo (fallo comune in tante partite), ma vedendo la review del VAR e quindi il rigore ho pensato “fallo sì, ma non da rigore” (ragionamento da tifosotto, ovvio – sono juventino -). Il mio dubbio nasce però sull’utilizzo del VAR. Poteva Valeri, rivedendo il fallo, non dare rigore perchè “troppo generoso”, cambiando quindi il suo giudizio iniziale?

    Grazie mille!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Avrebbe potuto, sì.
      Però il contatto c’è, è sua scelta assegnarlo.
      Ci sta, per carità, ma il mio “metro” è differente: io non l’avrei concesso.

  55. Roberto
    Roberto dice:

    Ciao Luca e grazie per le tue sempre lucide e precise spiegazioni (sono stato arbitro per 15 anni fino alla allora Serie D, ho iniziato con Rizzoli, a Bologna, poi ho dovuto abbandonare velleità di carriera per seri problemi fisici ). Purtroppo il mondo è pieno di “giornalai” e finti moviolisti che non fanno altro che alimentare polemiche ad uso e consumo del proprio tifo o editore. Detto questo, ti chiederei un parere su Valeri, arbitro che a me non è mai piaciuto e spiego il perché. Mi da sempre l’impressione di essere lento nelle scelte, macchinoso, mai sicuro e, per me cosa peggiorativa, ha in campo un atteggiamento quasi altezzoso e supponente ( come se l’aiuto del VAR lo mettese in discussione come arbitro ). Ad esempio ieri nell’episodio del rigore per la Juventus, mi ha dato l’impressione di essere quasi “arrabbiato” quando ha visto al monitor VAR che il contatto era dentro l’Area. Tu che ne pensi ? Grazie mille, Roberto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non posso darti torto.
      Il motivo per cui mi esprimo sempre positivamente sulle sue qualità (e non perché siamo amici, non lo sento da due lustri) è che mi ricordo il Valeri neopromosso alla CAN A/B: ti assicuro che era fenomenale. Poi si è un po’ perso tra errori, perdita di fiducia, infortuni più o meno fastidiosi. Spero sempre che torni ad essere quel magnifico arbitro neopromosso ma temo che ormai abbia perso per strada tanta brillantezza tecnica e, soprattutto, atletica.
      Secondo me non era arrabbiato per il punto del contatto: era un po’ alterato per una review che non doveva esserci (e su questo aspetto ha ragione).

  56. Giacomo
    Giacomo dice:

    Buongiorno Luca, il fallo su Pjanic mi sembra fosse netto anche per te, come sembrava anche a me in diretta. Non riesco a capacitarmi come il commentatore di Sky e come il direttore di Raisport (se non erro) si siano potuti permettere di parlare di invenzione, fallo inesistente, ecc. Se coloro che si fregiano di essere professionisti dànno valutazioni che sembrano quelle di un tifoso “hater”, dove andremo a finire?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Un contatto c’è, indubbio. Sul fatto che sia sufficiente per un calcio di rigore od anche solo per un calcio di punizione, ho forti dubbi.
      Su quel che dicono altre persone non mi esprimo, come ben sai.

  57. Federico Russo
    Federico Russo dice:

    Buongiorno Marelli, perdoni ma non ho capito se nel merito il rigore per la Juve era corretto.

  58. Luca
    Luca dice:

    Buongiorno Luca, come sempre complimenti per la precisione con cui commenti gli episodi del week end. Volevo sapere un tuo commento in merito alle continue perdite di tempo messe in atto dalle squadre sulla carta più “deboli” ogni volta che si trovano in situazione di punteggio favorevole contro squadre sulla carta più “forti”.
    Ieri ero a san Siro, ormai abbonato da parecchi anni, e ho trovato inaccettabile il comportamento del portiere del Parma che dal minuto 31 del primo tempo (dopo il vantaggio della squadra ospite) ha cominciato a perdere tempo su ogni rimessa dal fondo/calcio di punizione. La cosa che più mi ha lasciato frustrato è stata l’atteggiamento dell’arbitro che in numerose circostanze ha intimato al portiere di procedere alla ripresa del gioco, senza mai procedere ad ammonire il portiere stesso.
    C’è qualcosa che si può fare in merito? Perché ormai in alcune partite la situazione è insostenibile, considerando che tutto il tempo perso non viene mai effettivamente recuperato.
    La ringrazio della risposta a questo mio “sfogo”

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo, è necessario stringere un po’ la tolleranza sulle perdite di tempo: vedendo la partita mi ha annoiato molto il secondo tempo, episodi a parte.

  59. Gennaro Di Giaimo
    Gennaro Di Giaimo dice:

    Ma se una palla deviata dal’attaccante non causa il rigore, come ce lo spieghiamo il rigore contro Zielinski con la Fiorentina ? Lì il tocco dell’attaccante era chiarissimo e la distanza si misurava in centimetri.

  60. Roberta
    Roberta dice:

    Caro Luca ho un dubbio riferito alle sue parole riguardo il rigore a favore della Juventus: Lei dice che se Valeri si fosse reso conto che il contatto era avvenuto in area probabilmente non avrebbe fischiato. Devo presumere che per Lei non sia fallo o che non sia sufficientemente fallo per concedere rigore? E’ solo una curiosità: del resto altre volte Lei ha qualificato come rigorini falli per i quali Lei non avrebbe deciso così e come ho già detto l’ applicazione delle regole sui contatti è soggettiva e quindi mai contestabile, al limite non condivisibile. Grazie per il suo prezioso contributo e complimenti anche per i quiz (non ho Twitter per scelta ma la leggo sempre: ho azzeccato il primo ma ho sbagliato alla grande sul secondo)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, sto dicendo che è umano avere qualche dubbio in più sugli episodi in area di rigore.
      E questo, secondo me, è un rigorino. Per un contatto fuori area si punisce con più facilità, in area è normale che si faccia una cernita degli episodi alzando (pur leggermente) l’asticella.

    • Roberta
      Roberta dice:

      Grazie per la risposta! Ho dimenticato di chiederLe un’altra precisazione: il fallo su Dybala è materialmente compiuto da Tachtsidis, ma il giallo è per Rossettini. Il VAR sbaglia a non correggere Valeri quindi la sanzione resta comunque a carico di Rossettini o si può fare ricorso? Immaginiamo se fosse accaduto uno scambio di persona su un rosso e non fosse stato corretto in campo (è possibile, poco probabile ma possibile): pongo questa domanda che è più materia di giudice sportivo solo perché non riesco a trovare una risposta univoca, non dettata da tifo, superficialità o incompetenza. Ancora grazie e non si stanchi mai di fare chiarezza: credo che ogni nuova puntata del suo blog contribuisca a migliorare il livello di conoscenza (per chi non impara e insulta non c’è nulla da fare).

  61. davide
    davide dice:

    Ciao Luca, mi chiedevo come mai il var non abbia segnalato il chiaro fallo su Karamoh nell’inizio dell’azione del gol di Lukaku. Ricordo che in un juve atalanta (per fare un esempio) si tornò a diversi secondi prima del gol per un contato lichsteiner papu. grazie 😉

    • Filippo
      Filippo dice:

      Karamoh prende posizione in anticipo e viene colpito con una ginocchiata alla schiena, era un fallo gigantesco. L’ottimo Calvarese stava sudando per valutare il fuorigioco e si è dimenticato di quanto accaduto prima, d’altronde non è la prima volta che al var è quantomeno distratto. Sul commento di Marelli non c’erano dubbi, a parti invertite quel contatto su Lautaro era da espulsione

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Oh, finalmente un altro genio: la settimana scorsa ero juventino dopo aver giudicato non punibile il tocco di De Ligt.
      Dai, torna anche domani: dopo Roma-Milan sicuramente mi potrai giudicare romanista o milanista.

      Una domanda (retorica): ma hai compiuto i 14 anni?
      Se non li hai compiuti, posso scusarti. Altrimenti la questione è grave…

    • Ommariuolo
      Ommariuolo dice:

      Suvvia, Dott. Marelli, non sia timido. Può ammettere che tifa per tutte le squadre contemporaneamente! :p

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      ahahahahahhaahahahahhahahhaah.
      Ammetto di tifare una squadra in particolare.
      La risposta è scontata, lo so, ma è la verità: tifo sempre la squadra arbitrale.

      E l’Olimpia Milano, ovviamente.

  62. Davide
    Davide dice:

    Buongiorno Luca,
    sul rigore di DeLigt, se si fosse concretizzata la tua ipotesi secondo la quale Valeri non abbia visto il tocco di Lucioni, perché il Var non poteva intervenire

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché, a prescindere dal tocco, è un episodio “grigio”: il rigore non è inesistente, è solo molto discutibile. Siamo sempre nel famoso ambito della sussistenza o meno del “chiaro ed evidente errore” che, a mio parere, in questo caso non sussiste.

    • Davide
      Davide dice:

      Non è un chiaro ed evidente errore, e non dico nemmeno che sia un rigore che non avrebbe dato dopo essere andato a rivederlo, però siccome il tocco di Lucioni è influente sulla decisone anche da regolamento, l’ on field review non mi sembrava una violazione del protocollo. Nel caso di contatti di gioco valutati in diretta mi sembra giusto lasciare la valutazione all’arbitro, in casi come questo no. Buona domenica

  63. Riccardo
    Riccardo dice:

    Buongiorno Luca. Ho una domanda sul rigore concesso al Lecce: essendoci stata una deviazione abbastanza ravvicinata di un attaccante, ed essendo stata quest’ultima decisiva per il tocco di braccio, non sarebbe stato corretto un intervento del VAR? La deviazione ravvicinata mi sembra un elemento oggettivo.
    Grazie per la risposta e per il blog.

    • Riccardo
      Riccardo dice:

      Ho visto ora che in una risposta hai scritto che ci sono margini di discussione. di che tipo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il braccio è oggettivamente in una posizione “pericolosa”, la deviazione c’è ma non è così netta, Lucioni è vicino ma non a contatto.
      Insomma, ci sono margini di discussione ma, per quanto mi riguarda, è un rigore che mi convince molto poco.

  64. Alex
    Alex dice:

    Buongiorno, le pongo tre domande su aspetti che tutt’ora mi sfuggono:
    1) sul gol di Karamoh, fatico a comprendere come la posizione di Gervinho possa essere considerata ininfluente. Un instante dopo il tiro di Karamoh (decimi di secondo? centesimi?) Gervinho attraversa la linea di visione del portiere nascondendo, per un istante, col proprio corpo il pallone al portiere. Come si può ritenere che questo “passaggio” tra pallone e portiere non abbia influito sul tentativo di parata di quest’ultimo?
    2) indipendentemente dalla valutazione, perché il Var non si è preso qualche secondo per controllare attentamente? Come il pallone è stato posizionato al centro del campo, Chiffi ha autorizzato immediatamente la ripresa del gioco. Evidentemente dal Var non gli hanno segnalato la necessità di una verifica.
    3) qual è il limite del chiaro ed evidente errore? In occasione del possibile rigore su Lautaro Martinez, la posizione di Chiffi lascia immaginare che non abbia visto lo sgambetto di Iacoponi perché coperto dai giocatori (Hernani su tutti), e che abbia pertanto valutato come regolare solo la leggera spinta di Hernani. Se ogni contatto valutato dall’arbitro sul campo non può essere oggetto di intervento da parte del Var, è come affermare l’infallibilità dell’arbitro. Cosa che non è pensabile per nessuna persona al mondo, indipendentemente dal ruolo che ricopre. Pertanto, perché non ricorrere all’ausilio tecnologico in occasione di decisioni evidentemente sbagliate?
    Ringrazio in anticipo per la risposta e per la pazienza con cui cerca di insegnare a noi tifosi la corretta applicazione del regolamento.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Vero. Ma, come ho scritto, è indicazione agli arbitri di considerare con meno rigidità queste posizioni “di passaggio” su tiri scagliati da oltre il limite dell’area di rigore. E’ un’interpretazione che, a mio parere, è sostenibile ma è una discussione ancora aperta. Per ora ci adeguiamo a quelle che sono le linee guida in materia;
      2 – Hanno controllato (come accade PER OGNI RETE realizzata) ma, evidentemente, hanno ritenuto ininfluente la posizione di Gervinho;
      3 – Ci sono mille approfondimenti in materia sul blog.

      Ciao.

  65. Riccardo
    Riccardo dice:

    Il rigore assegnato al Lecce per mani di De Ligt meriterebbe, a parere mio, una valutazione decisa, perché può essere un caso scolastico. La deviazione da pochi metri del giocatore del Lecce derubrica definitivamente l’episodio a NON rigore, ma anche qualora la deviazione non vi fosse stata, quale sarebbe la colpa di De Ligt, se non di essere dotato di braccia? Il braccio e’ in posizione naturale, disteso lungo il corpo. Insomma per assegnare un rigore, dovrà ben sussistere una responsabilità, anche se non “volontaria”, ma anche solo in termini di distrazione, goffaggine, errore. Ma De Ligt cosa mai poteva fare per evitare, in quel frangente?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non sempre quel che chiedi è possibile.
      La mia impressione l’ho scritta ma, d’altro canto, sarebbe quantomeno supponente esprimere un giudizio netto su un episodio che, comunque lo si guardi, presenta aspetti di opinabilità.
      Per esempio: non si può sostenere che il braccio sia lungo i fianchi (altrimenti significa avere una visione da tifoso) ma si può sostenere che il braccio sia in posizione naturale per la postura di De Ligt.
      Cosa doveva fare? Nulla, ed è il motivo per cui ritengo il rigore più no che sì.

  66. Stefano
    Stefano dice:

    Buongiorno sig. Marelli e grazie per le disamine che sono sempre utili per farci capire meglio il Regolamento. Una domanda: sull’intervento su Biraghi, come mai è un semplice contatto di gioco? Perchè entrambi alzano la gamba? In questa situazione non conta chi tocca prima il pallone e chi tocca l’avversario? La ringrazio in anticipo per la possibile risposta.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Conta ma siamo di fronte ad un contatto davvero leggerissimo: non è una pedata, è un contatto aereo tra due piedi.
      Ormai dovrebbe essere chiaro che ritengo la gran parte dei contatti in area molto accentuati e questo non è un’eccezione.

  67. Salvatore Alfonso
    Salvatore Alfonso dice:

    Salve Luca, complimenti per il blog. Una domanda, come può assumere valenza il tocco del giocatore leccese e parlare di distanza ravvicinata (al di là che il braccio sia largo o no) quando alla prima si è concesso il rigore alla fiorentina contro il Napoli? La ringrazio per le delucidazioni

  68. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Rigore De Ligt. Regolamento: “Solitamente non e’ rigore se il pallone proviene direttamente dalla testa o dal corpo di un altro giocatore che e’ vicino”. Luca, alla luce di quanto sopra mi lascia un po’ sorpreso la mancata presa di posizione da parte tua quando dici “A mio parere il rigore non è certo inesistente ma nemmeno solare.”. Il regolamento parla chiaro, non vi e’ infrazione, ed e’ stato scritto cosi’ proprio per evitare circostanze come quelle di ieri.
    Ciao,
    Giovanni

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ho scritto che non lo avrei concesso.
      Non prendo una posizione netta perché non è un caso chiaro come quello della scorsa settimana, ci sono margini di discussione.

  69. Alessandro
    Alessandro dice:

    Mi è parso che anche ieri Chiffi abbia avuto problemi a farsi rispettare: se non sbaglio, è stato costretto a tirare fuori tre gialli (Candreva, Conte, d’Aversa) per proteste. Non capisco, però, a cosa siano dovute queste difficoltà: sinceramente a me pare un arbitro molto più affidabile di tanti colleghi (Pairetto e Manganiello su tutti) e non ricordo particolari errori gravi commessi da lui.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Tecnicamente è molto valido (e l’ho sempre detto) ma è ancora molto acerbo sul piano comportamentale, fatica ad imporre la propria autorevolezza.
      In ogni caso, al di là degli episodi, ieri pomeriggio ho visto qualcosa di positivo da questo punto di vista.

  70. Alessio
    Alessio dice:

    Ormai nel leggere i suoi post/articoli sembra di essere su Inter Channel: Lautaro si tuffa palesemente, dove sarebbe il fallo da rigore? Questo ogni volta che entra in area collassa, e lei puntualmente giudica da rigore dei mezzi contatti. Sono allibito

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma come?
      La settimana scorsa ero juventino!

      Fai una bella scelta, Alessio: non seguire più il blog e non scrivermi nemmeno: questo è l’ultimo tuo commento che pubblico, preferisco investire tempo con persone più intelligenti.

      Sono stufo di leggere le tue cazzate. Grazie.

  71. Marco
    Marco dice:

    Può essere che il Var abbia chiamato Valeri non convinto del tocco di Petriccione su Pjanic e non per fargli vedere il punto del fallo?

    Io l ho vista così.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un’ipotesi che ho ventilato nell’approfondimento ma non sarebbe stato corretto: non aveva margine di intervento, un contatto (per quanto leggero) c’è stato.

    • Salvatore Costa vi
      Salvatore Costa vi dice:

      Salve e grazie, ormai è diventato il riferimento del giorno dopo 🙂
      Due curiosità, una su un episodio e una di metodo.
      Nell’eventualità in cui Valeri non avesse visto la deviazione di Lucioni che ha portato al tocco di mano di De Ligt, non ci sarebbe stato modo di comunicarglielo? Siccome il tocco del difensore è decisivo nell’economia della decisione, il non vederlo non sarebbe stato un chiaro ed evidente errore?
      L’altra questione: perché nei calci di rigore si vedono gestualità così teatrali e prolungate da parte degli arbitri per ricordare le nuove regole sull’ingresso in area? Sono professionisti, ormai dovrebbero sapere il da farsi senza che glielo si ricordi… Inoltre nel frattempo il tiratore sta friggendo sul dischetto ?

      Un saluto e grazie.
      PS: ero al Palalottomatica oggi… Sgrunt. Ma grande Chacho.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Probabilmente sì, si poteva comunicare ma, in ogni caso, anche quella deviazione non rende la valutazione errata: è una decisione discutibile ma non certamente un chiaro ed evidente errore.

      Sui rigori è una direttiva degli Organi Tecnici ed anche a me piace pochissimo.

      Un saluto anche a te e FORZA OLIMPIA!

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