Anticipi 7^ giornata: partita molto complessa per Mariani a Genova, un paio di dubbi tra Ferrara e Verona

La gara di Genova si presentava come la più delicata del sabato e non ha deluso le attese: Mariani, dopo una prima frazione durante la quale è successo poco o nulla, nella seconda parte ha dovuto risolvere non pochi momenti di criticità. Nervosismo molto elevato, non sono certo casuali le quattro espulsioni comminate nella ripresa.

SPAL – Parma 1-0, arbitro Guida

Rientro soft per Guida dopo la non certo esaltante prestazione offerta giovedì scorso in Torino-Milan. L’aspetto positivo è che non pare aver perso minimamente la fiducia nei propri mezzi, decidendo sempre con grande sicurezza. Tradito in una circostanza dal quarto ufficiale Dionisi e dal primo assistente Mondin, nel resto della gara ha mostrato eccellente autorevolezza, non incorrendo mai in momenti di affanno tecnico.

Al minuto 47 l’episodio di cui ho appena accennato.
Su un lancio dalla trequarti difensiva, contatto tra Petagna e Gagliolo. Il difensore cade a terra lamentando un colpo al volto:

Le due immagini chiariscono un aspetto fondamentale di questo episodio.
La posizione di Guida è tecnicamente perfetta ma nulla può vedere di quel che accade. Meno giustificabili sia Dionisi (prima immagine) e Mondin (seconda immagine): entrambi hanno una visuale perfetta sul contatto ma non intervengono per segnalare l’irregolarità.
Irregolarità che c’è tutta:

Certamente non un gesto volontario ma sicuramente imprudente: il cartellino giallo non sarebbe stato un errore anzi sarebbe stata la decisione più corretta. Petagna, peraltro, era già ammonito.
Grave che né il quarto né l’assistente abbiano aiutato Guida, sarebbe ancor più grave se l’arbitro non avesse raccolto un’eventuale indicazione dei suoi collaboratori (e spero che non sia così). Il dubbio, onestamente, mi rimane.
Resta il fatto che si è ripreso con un rimessa laterale del Parma, il gomito alto di Petagna non è stato punito nemmeno tecnicamente. Oggettivamente incomprensibile.
Inutile sottolineare (spero…) che il VAR non potesse intervenire: non è episodio da cartellino rosso ma solo da ammonizione. L’espulsione sarebbe stato “solo” una conseguenza ma nulla conta per il protocollo.

Al minuto 70 la SPAL rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Strefezza, punito col secondo cartellino giallo per simulazione:

La decisione di Guida è indiscutibile:

Un errore di gioventù del giovane centrocampista della SPAL. In tempi di VAR una simulazione del genere non ha alcun senso, due sono le conseguenze:
– ammonizione per simulazione;
– calcio di rigore guadagnato e poi revocato con “on field review“. E conseguente ammonizione per simulazione…

Al minuto 78 il Parma trova il pareggio con Gervinho ma la rete viene annullata per un fuorigioco in partenza di Inglese, ben rilevato dal secondo assistente Pagnotta (elemento in forza alla CAN B):

Poco da commentare: posizione irregolare di circa un metro. Al limite possiamo discutere il fatto che un fuorigioco così evidente sia stato segnalato alla fine dell’azione. Sono eccessi di “prudenza” che mi piacciono poco.

Verona – Sampdoria 2-0, arbitro Fabbri

Prestazione incoraggiante per Fabbri, ancora alla ricerca di una coerenza tecnica e disciplinare che tarda ad arrivare. Non è certo un caso che, in questo inizio di campionato, continui ad essere impiegato in partite di fascia medio-bassa, nonostante il ruolo da internazionale conquistato all’inizio di quest’anno solare.
A Verona si son visti dei passi avanti; Fabbri ha diretto con buona sicurezza e per una volta senza eccedere in platealità che rendono meno credibile una direzione di gara.

Al settimo minuto il Verona trova la rete del vantaggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo nato, però, su un fuorigioco in partenza di Stepinski:

Come ormai ben sapete, il VAR nulla poteva su questo episodio: è un errore dell’assistente Lombardo (in forza alla CAN B) che non ha segnalato la posizione dell’attaccante del Verona, invero non particolarmente difficile da rilevare. Una volta assegnato il calcio d’angolo, per il VAR tutto ciò che accaduto prima non ha più rilevanza poiché inizia una nuova azione. Quanto accaduto prima diventa semplice cronaca.

Al minuto 14 Ferrari viene ammonito per un fallo a centrocampo su Stepinski:

Fabbri fischia un calcio di punizione a favore del Verona ed ammonisce il difensore della Sampdoria.
Decisione corretta: l’infrazione è certamente imprudente ma ben lungi dal poter essere classificata come fallo grave di gioco. Ferrari tocca sul piede d’appoggio l’attaccante del Verona ma il ginocchio è piegato ed il piede destro a contatto col terreno di gioco.

Al minuto 32 un episodio molto particolare e che si presta ad un approfondimento didattico interessante.
Il Verona recupera un pallone sulla trequarti avversaria. Salcedo si invola verso la porta difesa da Audero e viene atterrato da Chabot:

Prima immagine che ci permette di individuare la zona del campo: circa 18 metri dalla porta, nessun difensore di fronte a Salcedo.
Le immagini dal basso chiariscono che il fallo è netto:

Chabot non arriva nemmeno a sfiorare il pallone ma colpisce l’avversario con un calcio (non violento ma è un calcio) al polpaccio sinistro di Salcedo.
L’aspetto interessante è il colore del cartellino: Fabbri ha assegnato un calcio di punizione ed ammonito il difensore per aver interrotto un’azione potenzialmente pericolosa (o per imprudenza, è uno di quei casi in cui l’arbitro può scegliere la motivazione).  La questione è proprio questa: è un’azione potenzialmente pericolosa (SPA) oppure una chiara occasione da rete (DOGSO)?
Dopo aver preso atto che Chabot non abbia nemmeno sfiorato il pallone, dobbiamo considerare la distanza dalla porta (minima), la direzione generale dell’azione (verso la porta) ed il possesso del pallone (dell’attaccante). Tutto ciò porta ad affermare con una certa sicurezza che siamo di fronte più ad un DOGSO che ad una SPA.
Perché il VAR non è intervenuto?
Per il solito motivo: perché è un’interpretazione dell’arbitro, trattandosi di episodio che (in gergo) viene definito “grigio” o “border line“. In queste circostanze qualsiasi decisione dell’arbitro non verrà mai messa in discussione dal VAR perché il confine interpretativo è labile e, come tale, non sottoponibile all’attenzione del direttore di gara.
La scelta di Fabbri è, a mio parere, molto discutibile mentre la scelta di non intervenire del VAR è corretta.

Genoa – Milan 1-2, arbitro Mariani

Gara dai due volti: nel primo tempo non è accaduto praticamente niente, nel secondo è accaduto di tutto, tra due rigori assegnati, altri due richiesti dal Milan, quattro espulsioni e molte ammonizioni.
Sugli episodi discuteremo (serenamente, mi auguro) ma nel complesso Mariani mi è piaciuto molto. Inutile nascondere un particolare: se il Genoa avesse pareggiato col rigore assegnato allo scadere, ci sarebbero state polemiche molto più accentuate ma ogni tanto la fortuna aiuta in circostanze non sbagliate ma discutibili. Detto ciò mi pare che il laziale sia in netta ripresa rispetto all’opaca conclusione della scorsa stagione ed anche Rizzoli comincia a sceglierlo per partite di una certa importanza (Genoa-Milan, al di là della classifica “strana” per le due squadre, era sicuramente di prima fascia). Da rivedere (come sempre) lo stile di corsa e, soprattutto, lo spostamento in campo: troppe volte Mariani si è trovato a doversi esercitare in acrobazie per evitare di impattare il pallone.

Passiamo agli episodi perché sono tanti.

Al 42esimo minuto proteste del Genoa per un mancato cartellino a carico di Bonaventura, autore di un fallo ai danni di Pinamonti:

Entrambi i calciatori alzano la gamba, Pinamonti anticipa Bonaventura che commette un fallo chiaro. Velocità quasi nulla, contatto marginale, cartellino non necessario, normalissimo contrasto di gioco.

Al 49esimo minuto proteste del Milan per un tocco di braccio in area di Pinamonti su cross dalla destra di Calabria:

Il tocco c’è ed il braccio è largo.
Perciò, per quale motivo il VAR Mazzoleni non è intervenuto?

Mazzoleni, in questo caso, ha dimostrato il motivo per cui sarebbe stato un peccato mortale privarsi della sua esperienza.
Se il VAR avesse richiamato Mariani alla “on field review“, l’arbitro avrebbe confermato la sua decisione per due motivi:
– prima del tocco di braccio di Pinamonti c’è un fallo evidente di Bonaventura che si appoggia sulle spalle dell’avversario;
– il tocco di braccio (conseguenza di un movimento dovuto al fallo precedente) è totalmente casuale, Pinamonti è addirittura spalle al pallone al momento del contatto.
Probabile che Mariani non abbia visto nulla ma ottima la scelta di Mazzoleni di lasciar proseguire il gioco.

Al minuto 51 il Milan pareggia con una rete di Hernandez, sugli sviluppi di una punizione battuta velocemente da Paquetà dopo un fallo (netto) di Romero su Bonaventura:

Paquetà batte velocemente la punizione un paio di metri indietro rispetto al punto del fallo. Non è strano che l’arbitro abbia concesso di giocare: se il Milan avesse battuto due metri avanti, Mariani avrebbe interrotto il gioco. Avendo battuto due metri abbondanti indietro il problema non si pone. Rete regolarissima.

Al 52esimo minuto l’episodio centrale dell’intera gara.
Leao entra in area di rigore ed affronta Biraschi. Il pallone finisce in calcio d’angolo e l’unico calciatore del Milan ad accorgersi che qualcosa sia accaduto è Suso (in basso nell’immagine sotto) pochi attimi dopo la deviazione. Mariani non vede nulla di irregolare e concede l’angolo:

E’ ancora una volta bravissimo ed attentissimo Mazzoleni a fermare momentaneamente Mariani, decidendo di voler rivedere l’episodio:

Ci sono due aspetti importanti da approfondire in questa azione:
– il provvedimento tecnico;
– il provvedimento disciplinare.

La prima questione da dirimere è relativa alla punibilità dell’eventuale fallo di mano.
Non ci sono dubbi (dopo aver visto 30 volte almeno l’episodio) che il tocco di mano di Biraschi sia punibile: braccio larghissimo, posizione decisamente innaturale.
Il dubbio è relativo a chi tocchi il pallone per primo. Questione non di poco conto perché cambierebbe tutto: in caso di primo tocco di mano di Leao prima di Biraschi, il VAR non avrebbe avuto spazio di intervento (dato che dal tocco non è nata una rete).
Mazzoleni, ovviamente, vede un primo tocco da parte di Biraschi, richiamando alla “on field review” l’arbitro.
Sono d’accordo con la lettura di Mazzoleni: per una questioni di istanti è Biraschi a toccare il pallone con la mano sinistra che solo successivamente viene (forse) toccata anche da Leao con la mano destra. Scrivo “forse” tra parentesi perché questo tocco si intuisce ma è veramente complesso averne certezze (mentre il tocco di Biraschi è chiarissimo da qualsiasi angolazione).

La seconda questione è il provvedimento disciplinare.
Mariani opta per il cartellino rosso e la scelta non solo è corretta ma è l’unica possibile una volta concesso il calcio di rigore:

Dobbiamo ricordare un principio fondamentale: per poter consentire all’arbitro di operare la depenalizzazione disciplinare in area di rigore, il difendente deve contendere genuinamente in pallone all’avversario.
Ora, è possibile contendere il pallone ad un avversario con le mani o con le braccia? La risposta, ovviamente, è NO.
La prima conseguenza di tale (banale) affermazione è che su un fallo di mano non può essere applicato il concetto di depenalizzazione.
Perciò dobbiamo ragionare sull’episodio cercando di capire se si tratti di azione potenzialmente pericolosa (ammonizione) oppure di chiara occasione da rete (espulsione).
Ancora una volta la risposta, conoscendo i presupposti regolamentari, è semplicissima: si tratta di una chiara occasione da rete dato che Leao, senza la deviazione di mano di Biraschi, si sarebbe trovato da solo di fronte a Radu, a circa 11 metri dalla porta (prendete come riferimento il dischetto del rigore). Conseguenza: sempre e solo cartellino rosso.
Nulla da eccepire, per una volta, nemmeno sulla lunghezza della review: episodio molto complesso e che avrebbe avuto conseguenze di non poco conto sulla gara. Ci stanno tutti gli oltre tre minuti di interruzione.

All’86esimo minuto il Milan reclama (per la verità molto blandamente) a seguito di un contatto tra Leao e Romero:

Ottima la posizione di Mariani che ha la visuale perfetta per valutare il contatto:

Non c’è contatto tra le gambe, solo il braccio sinistro del difensore appoggiato sulla schiena di Leao che accentua enormemente il contatto. Non mi soffermo nemmeno sui luoghi comuni come “chi ha giocato a calcio sa che in velocità basta che bla bla bla”: gli arbitri, da giovani, non si inseguivano nelle caverne tirandosi colpi di clava in testa… Sarebbe ora di superare queste affermazioni perché sono davvero fastidiose.
Non c’è niente di punibile, bene Mariani a lasciar correre.

Al minuto 89 l’episodio che avrebbe potuto cambiare tutto il corso della gara (e, probabilmente, anche del dopo-gara).
Kouamé trova uno spazio nell’area del Milan, supera Reina e poi cade a terra:

Per Mariani dubbi non ce ne sono ed assegna il calcio di rigore al Genoa.
Primo accenno di commento: dal campo è quasi sempre automatico fischiare il calcio di rigore per la dinamica dell’azione. Una volta che l’attaccante tocca il pallone in avanti ed il portiere cerca l’intervento, il fallo è una conseguenza pressoché automatica.
Una volta rivisto da altre inquadrature, l’episodio si presta ad interpretazione differente:

La questione è sempre la stessa: perché il VAR non è intervenuto?
La risposta è la solita: perché non si tratta di un chiaro ed evidente errore
. Come possiamo notare dalle due immagini sopra pubblicate, c’è un contatto tra il piede sinistro di Reina ed il piede destro di Kouamé. L’attaccante accentua non poco il contatto (anche la caduta è oggettivamente goffa) ma Mazzoleni nulla può: si tratta di una valutazione soggettiva di Mariani sulla quale una sensazione anche differente del VAR deve rimanere estranea all’uso della tecnologia.
Il concetto da evidenziare nuovamente non è una novità: qualunque fosse stata la decisione in merito di Mariani, il VAR non sarebbe intervenuto. Non sarebbe intervenuto nel caso in cui l’arbitro avesse deciso di sorvolare (perché è un contatto molto marginale e molto accentuato), non sarebbe intervenuto in caso di ammonizione per simulazione (che può sussistere anche in caso di contatto tra i calciatori come conseguenza del tentativo di ingannare l’arbitro) e non è intervenuto per porre nel dubbio la decisione assunta.
Per quanto mi riguarda rimango sulla posizione espressa ormai in tante occasioni: c’è pochissimo di irregolare, è un contatto cercato dall’attaccante e che non avrei sanzionato col calcio di rigore. Ovviamente davanti al televisore e dopo un paio di replay: in campo, con ogni probabilità, avrei agito esattamente come Mariani.
Giusto non ammonire Reina, il pallone stava uscendo dal campo ed il portiere ha certamente tentato di contenderlo. Esclusa la chiara occasione da rete, rimane un’azione potenzialmente pericolosa con sanzione disciplinare depenalizzata.

Regolare l’esecuzione del calcio di rigore:

Al momento del tiro il piede sinistro di Reina è chiaramente sulla linea di porta.

Ultima nota sul recupero.
Sulla sovraimpressione di DAZN sono apparsi 8 minuti di recupero ma Mariani ha fischiato al 52esimo. Errore di Mariani? In realtà no: il quarto ufficiale ha segnalato 5 minuti di recupero e poi è stata una libera interpretazione dell’emittente di ritenere il recupero allungato fino al 53esimo. In realtà Mariani ha presumibilmente ritenuto corretto aggiungere due minuti. Non è un caso che nessuno, a fine gara, si sia lamentato del recupero differente da quello indicato dall’emittente.

Ricordo, per chi fosse interessato, che lunedì 7 ottobre risponderò a tutte le vostre domande dalle 20.30 in diretta su Facebook.
Per partecipare dovete solo collegarvi sulla mia pagina personale: Luca Marelli – Pagina pubblica

56 commenti
  1. Nicola
    Nicola dice:

    Un’aggiunta all’analisi della gara.
    Non ho visto la gara ma mi hanno riferito dell’espulsione di un componente della panchina del Genoa (non so chi fosse, Muzzi?) da parte di Mariani. Tuttavia mi hanno detto che la persona espulsa sia poi rimasta in panchina. Ti risulta o mi è stata detta una cosa infondata?
    Ho pensato che la persona espulsa da Mariani fosse il medico del Genoa, che ,vado a memoria, da regolamento anche se espulso è tenuto a rimanere disponibile in caso si richieda il suo intervento.

    Ti ringrazio in anticipo

  2. Filippo
    Filippo dice:

    Buongiorno Luca,

    accolgo l’invito a discutere serenamente, ma su Genoa-Milan ci sarebbero un sacco di cose da dire, mi soffermo su due episodi “minori” che però, a mio parere, potrebbero incidere non poco sulla valutazione dell’operato di Mariani.

    1) Tu dici nel primo tempo non succede praticamente niente e poi citi solo una presunta protesta del Genoa per una mancata ammonizione al 42′ per fallo su Lerager (non era Pinamonti). Non ricordavo neanche il fallo , sono dovuto andare a rivederlo perchè le proteste sono state molto contenute e giustamente il giallo non c’è stato, molto più importante invece è quanto accaduto al 6′ minuto quando Biglia ferma una ripartenza pericolosa del Genoa con un fallo su Kouame, qui sì grandi proteste del Genoa con Criscito che chiede spiegazioni a Mariani e giallo che non arriva, giallo che avrebbe condizionato molto la partita di Biglia, giocatore che è abbastanza spesso a rischio ammonizione.

    2) Quanto scrivi sul recupero alla fine del secondo tempo è corretto, e infatti nessuno ha protestato, ma anche in questo caso sarebbe stato molto più interessante invece soffermarsi su quanto accaduto alla fine del primo tempo, quando l’arbitro concede due minuti di recupero, poi interrompe il gioco al minuto 46’30 con Pinamoti a terra, grandi discussioni, espulso Saponara dalla panchina, bisognerebbe giocare ancora 30 secondi e invece il gioco riprende a 47’52 e Mariani fischia esattamente 9 secondi dopo, con Kouame che supera la metà campo del Milan, anche qui molte più proteste.
    Nei due casi da te citati Mariani ha ragione, in questi due ha torto.

    Grazie come sempre dell’attenzione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Vero, hai ragione, è Lerager. Sorry, mia svista (il VAR può intervenire ed infatti accolgo il tuo invito alla on field review), Ricordo l’episodio ed il giallo poteva starci, sì
      2 – può essere, non ci ho fatto caso.

      Grazie a te.

  3. Rodrigo
    Rodrigo dice:

    Luca ma il fallo di Kalinic era nettissimo…perché tutta Roma protesta?
    E poi quelle sceneggiate a fine gara, con tutti addosso a Massa…io non le sopporto quelle piazzate tutti contro l’arbitro…spero che Fonseca e il collaboratore prendano minimo 4 giornate per uno….però temo che saranno di meno…

  4. Matteo
    Matteo dice:

    Buonasera Luca,
    Nell’episodio del rigore per il Genoa, mi è sembrato evidente che ci sia stata una comunicazione tra arbitro e var, al termine della quale il sig. Mariani ha confermato la decisione presa. Giusto per capire meglio, perché parli di non intervento del var? Si intende come intervento solo una on-field review? Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, esatto, per intervento intendo proprio questo (è una questione di sintesi, altrimenti dovrei ribadire mille volte il concetto di silent check ed on field review).

  5. Giovanni
    Giovanni dice:

    Caro Luca, a proposito di Mazzoleni, perché rinunciare a un bravo 46-47enne bravo a favore di un mediocre 37-38enne?. Ci sono i test atletici per controllare la forma e gli osservatori per la qualità. Per me, questa sarebbe una vera meritocrazia. Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo in linea generale ma bisogna però riflettere sul fatto che non ci sia il ricambio per arbitri 45enni: dieci anni fa c’era la fila di ottimi arbitri in coda per sostituire i veterani…

  6. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno e complimenti

    Forse è una cavolata forse no, ma può essere che il “disegno” del pallone quest’anno non aiuti a vedere bene i contatti un po’ al limite? Ricordo sfere dove si vedeva nettamente cambiare il giro al minimo contatto

  7. Marco
    Marco dice:

    Buongiorno Luca,
    Innanzitutto ti ringrazio per la tua analisi che é sempre molto precisa ed esaustiva. Volevo chiederti un chiarimento rispetto al tocco di mano di Pinamonti: per quanto riguarda il fatto che Bonaventura ha commesso un fallo prima ho capito, ciò che non mi é chiaro è quando hai scritto che anche se Jack non avesse commesso fallo il tocco era casuale e quindi non andava fischiato, giusto? Ti chiedo un chiarimento perché mi sa che non ho capito bene come viene trattata la casualità del fallo di mano, se c’entra il nuovo regolamento. Ricordando per esempio ill fallo di mano di Kessie nel derby (in quel caso il braccio era attaccato al corpo) mi sembrava di aver capito che ormai conta se c’é il tocco, non più il resto.

    Ti ringrazio per l’eventuale chiarimento
    Marco

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non c’è alcun nuovo regolamento sul tocco di mano.
      L’unica vera novità è il fallo di mano in attacco: non si può segnare o propiziare una rete con un tocco di mano, di qualunque “tipo” esso sia (come quello di Kessié, per esempio).
      Tutti gli altri contatti di mano vengono giudicati secondo le interpretazioni in vigore da un paio di decenni. In particolare quello di Pinamonti rientra sicuramente tra i tocchi non punibili: al momento del contatto non ha la minima idea di dove si trovi il pallone, a tal punto da poterlo ritenere totalmente casuale.
      Ciao.

  8. Valentino
    Valentino dice:

    Buongiorno sig. Marelli,

    mi perdoni, ma non trovo corretta “a termini di regolamento” la punizione battuta sul gol di Hernandez del Milan.
    Il regolamento dice proprio che la punizione va battuta dal punto in cui viene eseguita l’infrazione, e in questo caso credo abbia portato un vantaggio “temporale” a Paquetà che avrebbe perso l’attimo se avesse posizionato il pallone nel punto dove il suo compagno ha subíto fallo.

    Non trovo giusta nemmeno la distinzione tra “avanti” o “indietro” nel considerare un vantaggio. È innegabile che spostarla più avanti possa aiutare, ma non è detto che batterla indietro sia per forza uno svantaggio. Mihajlovic raccontava di spostarsi spesso la palla più indietro per guadagnare spazio di traiettoria per le sue punizioni, e anche in un eventuale calcio di punizione assegnato sulla linea di fondo, due metri indietro (ossia, verso la porta del battitore) possono fare la differenza; sebbene è evidente che in questo caso Paquetà non ha goduto del vantaggio a livello “spaziale”, come dicevo sopra.

    Poi, sono d’accordo che il vantaggio ricevuto in questo caso non sia stato quello di evitare difensori in traiettoria, però secondo me proprio a termine di regolamento non è stata una decisione correttissima. Capisco comunque che un conto è considerare la cosa seduto dalla mia poltrona a ore dalla fine della partita, un’altra in campo durante una partita così combattuta.

    Chiudo rinnovando ancora una volta i miei complimenti per il blog, che trovo come sempre uno spazio di informazione, conoscenza e rispettosi confronti.

    Saluti!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mica è compito dell’attaccante essere certo che la difesa sia pronta.
      Nella battuta non ha “tagliato fuori” nessun avversario: ha semplicemente fermato il pallone e battuto da dove si trovava.

  9. Marco
    Marco dice:

    ciao e sempre complimenti per il blog.
    Ho letto che altri hanno parlato di “pillole” che sono e dove le leggo?
    tornando alla partita di Genova:
    sul rigore all’ultimo minuto dici che il VAR non interviene perché non si tratta di grave errore. qual è la definizione di grave errore?
    l’arbitro fischia un rigore che rivedendo le immagini si vede che Kouame cerca il portiere e una volta puntate le gambe vicino ai piedi di Reina fa proprio un salto!!! non mi sembra ci sia nulla di naturale nel movimento di Kouame.
    l’utilizzo del VAR dovrebbe essere anche responsabilità della squadra che pensa di subire un torto e chiede all’arbitro di rivederlo (si chiama challenge apposta)
    si arriverà mai ai challenge come negli altri sport?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Le pillole le sto sperimentando su Twitter e Facebook.
      La definizione di chiaro ed evidente errore (non grave…) si sostanzia in un episodio che l’arbitro non ha proprio visto (esempio classico: un tocco di mano punibile).
      Che il rigore su Kouamé sia un mezzo regalo l’ho scritto chiaramente ma un contatto c’è stato (e l’ho evidenziato).
      Il challenge arriverà. Non so quando ma arriverà, è una naturale evoluzione del VAR.

  10. Gaetano
    Gaetano dice:

    Buongiorno.
    Una curiosità, sul rigore a favore del Milan la tv ha mostrato – prima del richiamo di Mariani allo schermo – un replay tratto da una telecamera posizionata sul fondo campo.
    Le immagini che l’arbitro ha visionato erano invece diverse, sempre in campo aperto.
    Sicuramente ne avrai già parlato, ma puoi illustrare nuovamente chi sceglie le inquadrature da mostrare all’arbitro?
    Grazie, come sempre, per la rubrica e l’impegno.

  11. Peppe
    Peppe dice:

    Buongiorno, vorrei capire meglio una cosa.lei dice che qualunque fosse stata la decisione in merito di Mariani, il VAR non sarebbe intervenuto. Nel caso in cui Mariani non avesse concesso il rigore o non avesse visto niente, il var, non avrebbe dovuto segnalare all’arbitro il contatto,seppur lieve,avvenuto? O un tentativo di simulazione? Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, perché il VAR avrebbe semplicemente avallato la decisione soggettiva dell’arbitro (non è un contatto che rappresenti un calcio di rigore netto, come tale qualificabile come chiaro ed evidente errore). La simulazione, al contrario, non può mai essere oggetto di VAR perché è infrazione punita col cartellino giallo (perciò fuori dal protocollo). Può essere oggetto di VAR la simulazione solo ed esclusivamente nel caso in cui sia stato assegnato un rigore chiaramente inesistente (cioè senza contatto).

  12. Alessandro
    Alessandro dice:

    Ciao Luca, ho visto una ripresa dell’episodio di Biraschi in cui si vede nettamente che è Leao a toccare di mano un attimo prima…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Diciamo che, più correttamente, hai visto un video e ti sei voluto convincere che ci sia stato un tocco precedente di Leao. In realtà non esiste un’immagine che chiarisca se Leao l’abbia toccata con la mano, è una sensazione che tutti abbiamo avuto. In ogni caso il primo tocco, per questione di attimi, è di Biraschi.

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Ho un video che ricostruisce in modo assolutamente dettagliato l’episodio e da lì mi sono convinto, mi piacerebbe condividerlo per avere la tua opinione….

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      la cosa che di quel video mi ha convinto è che non c’è nessun cambio di direzione della palla prima del tocco di Leao, quello per cui subito dopo lui ritrae la mano. Non so se invece sia stato valutato un qualche tocco precedente di mano di Biraschi che però sinceramente non ho mai percepito…

      Ultima cosa sulla sanzione disciplinare: sempre Biraschi, sempre in quell’area fu espulso per un episodio assolutamente simile nell’ultimo derby della scorsa stagione. In quel caso però mi dicesti che se fosse stato ammonito non ci sarebbe stato nulla da ridire, mentre in questo caso sei categorico sul rosso: quali diversità ci sono dal punto di vista della “dinamica sanzionatoria” tra le 2 azioni?

      Grazie mille.

      Alessandro

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti deluderò ma non ricordo l’episodio del derby dello scorso anno e, di conseguenza, nemmeno il mio commento.
      Se mi ricordi quel che scrissi, ti rispondo appena posso.

  13. BossHogg
    BossHogg dice:

    Ciao Luca! Sempre complimenti per quello che fai. Sul rigore del genoa sono d’accordo con te che sono quei rigori che dal campo si danno sempre ed anche in diretta ho subito pensato al rigore. Però rivedendo le immagini al dettaglio credo che il movimento di Kouamè sia congruo: Reina lo tocca chiaramente appena dopo l’anticipo, il poede di Kouamè non potrebbe essere altrove, è esattamente dove dovrebbe essere il piede di un attaccante che anticipa il portiere. C’è poi anche un secondo contatto, quando però Kouamè ha già iniziato la caduta e che quindi sono portato a non considerare. Ma il primo contatto non è evitanile da parte di Kouamè, e peraltro il regolamento non richiede che un attaccante debba evitare il contatto del difendente. Secondo me ci facciamo ingannare dal fatto che DOPO il contatto Kouamè accentui la caduta con un tuffo un pò troppo teatrale. Che poi in quei caso l’unico obiettivo dell’attaccante sia quello di arrivare primo sul pallone, senza nemmeno far caso a dove lo si manda, e farsi travolgere dal portiere è cosa nota ma non vietata dal regolamento. Un conto è la simulazione, un’altra è accentuare un contatto comunque avvenuto.
    Secondo me non è un rigore lampante, ma sempre secondo me è più rigore che non.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ una posizione che condivido in parte, soprattutto quella relativa al non dover evitare il contatto (un attaccante non ha l’obbligo di salvare il portiere dal contatto). Però è anche vero che, oggettivamente, quello di Kouamé sembra più un tuffo che un fallo subito. Ciò non toglie che un contatto ci sia e che per il VAR non ci sia spazio di manovra.
      Detto ciò, in campo si concede, una volta rivisto l’arbitro si interroga sul motivo del suo errore.

  14. Alessandro
    Alessandro dice:

    Buongiorno. Trovo una contraddizione tra il non-intervento del VAR sul fallo di mano di Pinamonti e il non-intervento sul rigore concesso al Genoa: nel primo caso, secondo quanto ha spiegato lei, il VAR ha autonomamente giudicato che il tocco non fosse punibile (cosa sulla quale peraltro concordo), sebbene non fosse stato visto dall’arbitro; nel secondo caso invece, nonostante un evidente errore dell’arbitro, il VAR non ha fatto considerazioni autonome ma si è rimesso al giudizio di Mariani. Parlo di “evidente errore” perché al momento del contatto tra il piede del portiere e quello dell’attaccante del Genoa, quest’ultimo è già abbondantemente in caduta libera, quindi simulando. Cosa ne pensa? Non trova che almeno uno dei due modi di procedere è sbagliato?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà no, perché per motivi diversi sono episodi che non rientrano nel concetto di chiaro ed evidente errore. Sul rigore l’abbiamo già detto: un contatto c’è ed il VAR non può farci nulla.
      Sul tocco di mano di Pinamonti la review sarebbe stata inutile perché preceduta da un fallo evidente di Bonaventura che sarebbe stato rilevato dall’arbitro. In tali circostanze è inutile perdere tempo per far assegnare un calcio di punizione alla difesa, per sintesi si lascia correre.

  15. ernesto Gnassi
    ernesto Gnassi dice:

    Lunedì risponderà alle domande su Facebook.
    Come faccio a farle se non posso commentare?
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La pagina pubblica è aperta a tutti 😉
      L’ho aperta proprio per concedere a tutti coloro che vogliono interagire di avere uno spazio libero dai vincoli che NON toglierò dalla bacheca privata.
      Ciao!

  16. Alessandro
    Alessandro dice:

    Il contatto tra il piede di Kouamé e quello di Reina non avviene dopo il tuffo dell’attaccante del Genoa? In questo caso, il contatto non sarebbe causa della caduta di Kouamé (come ha pensato Mariani in campo), ma conseguenza della stessa: non sarebbe possibile, quindi, parlare di “chiaro ed evidente errore”? Comunque è abbastanza strano pensare che Mazzoleni sia rimasto a vedere l’azione per capire non se ci fosse un fallo(dopo un replay avrà già notato la simulazione), ma se ci fosse un contatto che rendesse inutilizzabile il var.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Avviene quasi in contemporanea.
      Non si può parlare di chiaro ed evidente errore ma, al limite, di valutazione molto discutibile. Molto molto.
      Mazzoleni ha una grande esperienza sia in campo nazionale che internazionale, è proprio questo che distingue un bravo VAR come lui da un VAR mediocre (come ce ne sono parecchi): un bravo VAR come lui non interpreta alla leggera il protocollo.
      E fa bene: le norme possono non piacere ma ci sono. E le norme vigenti vanno rispettate anche se non ci si trova pienamente d’accordo.

  17. Nicola
    Nicola dice:

    Buongiorno Luca, come sempre tutto chiaro e conciso nelle tue spiegazioni, a me Mariani ieri è piaciuto molto, avrei preso le sue stesse decisioni. Esco fuori dalla tematica ma non capisco come facciano in tanti a continuare a criticate Rocchi come arbitro, secondo me il ? in Europa, io lo considero una garanzia, in Italia e in Europa. Buona Domenica e grazie per un eventuale risposta.

  18. Marco
    Marco dice:

    Buongiorno Luca.
    Innanzitutto complimenti per il blog, mi trovo quasi sempre in sintonia con le sue disamine, sempre molto ben spiegate e documentate.
    Sul rigore per Milan c’è una ripresa in cui si vede in maniera secondo me abbastanza chiara che Leao tocca la palla qualche frazione di secondo prima di Biraschi (nel suo post di Twitter dovrebbe trovarlo).
    Vorrei sapere cosa ne pensa.
    Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Diciamo che c’è un’inquadratura da cui vuoi vedere un tocco di Leao precedente.
      In realtà non esiste un’inquadratura che dimostri chiaramente un tocco di mano di Leao, al limite si può intuire. Poi, seguendo un certo link sottotitolato, si può vedere un cambio di rotazione del pallone che non esiste: ma è proprio lo scopo di quel video (sì, l’ho visto. Sorridendo…).

  19. enrico ristori
    enrico ristori dice:

    Mi scusi se insisto, me e’ evidente che paqueta’ riceve la palla due metri indietro al punto esatto del fallo, la ferma e batte velocemente trovando impreparata la difesa. Troppo facile. Se avesse spostato la palla sul punto esatto perdeva qualche secondo e forse la difesa si sistemava. il var doveva verificarlo, come verifica se viene commesso un fallo molto prima di un gol senza che l avversaio venga in possesso della palla. Mi dispiace, ma il gol e’ irregolare.Peccato che nessuno se ne sia accorto e lo dica.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Tutto nella norma, Paquetà ha semplicemente ripreso da dove si trovava il pallone, non “saltando” dei difendenti nel posizionamento del pallone. Gli attaccanti non devono attendere che la difesa si sistemi e non è compito nemmeno dell’arbitro.
      Il gol è assolutamente regolare, è una discussione che non ha la minima base regolamentare.

  20. enrico ristori
    enrico ristori dice:

    Non sono d’accrdo sulla regolarita’ del primo gol del milan; il giocatore batte la punizione due metri indietro e cosi facendo accelera il gioco trovando impreparata la difesa. se avesse portato la palla sul punto giusto avrebbe perso qualche secondo. Le punizioni vogliono battute sul luogo esatto del fallo. secondo me grosso errore non rilevato dal var.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se il VAR dovesse intervenire su ogni punizione battuta un metro avanti od indietro, le partite durerebbero 12 ore. Peraltro quale possa essere il vantaggio di battere una punizione due metri indietro qualcuno me lo deve spiegare. Il pallone è lì, Paquetà lo ferma e batte: non c’è assolutamente NULLA di irregolare.

  21. Alberto83
    Alberto83 dice:

    Buongiorno Luca,

    il rigore dato ieri al Liverpool al 95′ per fallo su Mané si può paragonare a quello dato al Genoa?

    Cioè: rivisto al replay, Mané sembra cercare il contatto… ma il VAR non può intervenire perché comunque un leggero contatto c’è?

    O sono due episodi diversi?

  22. Christian P
    Christian P dice:

    Al termine di Genoa Milan ero molto curioso di leggere le considerazioni di Luca Marelli non tanto sui singoli episodi, e ce ne sono stati tanti, ma quanto sulla gestione della partita da parte di Mariani.
    Da quello che ho visto io, entrambe le squadre dal primo minuto di gioco non hanno accettato le decisioni di Mariani, anche le più chiare ed evidenti, che ha dovuto tamponare la situazione utilizzando sopratutto nel secondo tempo parecchi cartellini. Questo comportamento da parte delle tue squadre è sicuramente dipeso dalla tensione che ha accompagnato questa partita durante tutto il corso della settimana: basti pensare che entrambi gli allenatori erano dati per esonerati in caso di perdita della partita.
    In tutto questo, secondo me, Mariani è stato esemplare: ha dimostrato sempre serenità e tranquillità anche nelle decisioni degli episodi più complessi cercando di non cadere nella trappola di rispondere con atteggiamenti aggressivi e arroganti alle varie provocazioni che ci sono state specie nel secondo tempo. Sarebbe bastato un suo gesto o una sua parola fuori posto per far esplodere quella partita.
    Alla fine anche la fortuna è stata dalla sua parte: il rigore assegnato al genoa è sicuramente dubbio.
    Se non l’avesse assegnato il Genoa avrebbe perso per colpa dell’arbitro
    Se il genoa lo avesse segnato il Milan non avrebbe vinto per colpa dell’arbitro
    Auguro la stessa fortuna che ha avuto ieri sera Mariani a Rocchi… perchè ne avrà bisogno.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo su tutto tranne sull’ultima frase: Rocchi è un arbitro straordinario e non ha bisogno di fortuna stasera.
      Certo, è innegabile che la fortuna sia parte della vita, anche per i migliori…

  23. Antonino
    Antonino dice:

    Buongiorno Luca,
    Evito la parte dei complimeti, sappi che per colpa tua quando ci sono partite passo sempre qui o su facebook a controllare se hai pubblicato nuovi articoli (geniale l’idea delle “pillole”, spero che avrai tempo per fare articoli anche per la Champions)

    Guardando il rigore dato al Genoa, ieri sera ho subito immaginato che avresti parlato del “chiaro ed evidente errore” e del protocollo VAR. Per aumentare l’utilità del VAR, oltre al già proposto Challange sarebbe possibile, secondo te:
    1 – modificare il protocollo, tale che l’arbitro venga richiamato anche non in presenza di “chiaro ed evidente errore”, ma anche in situazioni borderline. Ovviamente si rischierebbe di delegittimare l’operato dell’arbitro, ma si darebbe meno spazio a errori umani;
    2 – dare la possibilità all’arbitro di richiedere il VAR. Non so se questo è possibile già adesso, ma in situazioni scomode in cui l’arbitro può giudicare correttamente, dare la possibilità allo stesso di rivedere l’azione sarebbe un’ottima cosa.

    Grazie ancora per l’ottimo lavoro!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Le pillole sono una sorta di esperimento: sono contento che abbiano avuto un riscontro positivo. Cercherò di migliorarne la leggibilità anche se non sarà facilissimo.

      Sulle domande:
      1 – No, non mi piace perché il rischio è di trasformare il VAR in una moviola. Il che renderebbe le partite infinite. Meglio introdurre un challenge sulle situazioni “grigie” superando la necessaria rigidità del protocollo.
      2 – E’ già possibile adesso.

      Grazie a te per l’attenzione.

  24. Luca
    Luca dice:

    Mi ero perso completamente il contatto tra i piedi di reina e kouamé… Immagino sia questa la differenza tra chi guarda le partite e i professionisti!

    Faccio anche notare che la gazzetta continua a ritenere il rosso a Biraschi “fallo da ultimo uomo”… Non riesco a capire perché non chiedano a te di gestire questa rubrica sul loro organi. Misteri.

    Grazie per l’ottimo lavoro educativo!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Questione di “allenamento” 😀
      Sulle informazioni veicolate da persone o quotidiani non rispondo, il mio obiettivo è di veicolare la corretta interpretazione del regolamento, non gli errori (od orrori) altrui.
      Ad onor del vero, comunque, la Gazzetta riporta la corretta dizione di “chiara occasione da rete”: credo che tu ti sia confuso con altro quotidiano.

  25. Attilio
    Attilio dice:

    Ciao Luca! Avrei una curiosità a cui probabilmente avrai già risposto in qualche approfondimento ma che mi è sfuggita… Durante l’on field review arbitro e Var parlano sulle eventuali sanzioni tecniche e/o disciplinari da prendere, o il Var si limita a mostrare le varie immagini?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, sono decisioni del solo arbitro in campo.
      Anche in caso di review su un possibile cartellino rosso (esempi: violenza a pallone lontano, DOGSO ecc.) il VAR propone le immagini e l’arbitro decide in totale autonomia.

  26. Carlo Arbini
    Carlo Arbini dice:

    Il portiere del Milan,nell’azione del calcio di rigore a favore del Genoa, si muove prima e non rispetta la regola di stare dietro la linea di porta.Mi sembra che il rigore andava battuto di nuovo.Cosa ne pensa? Grazie

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