Anticipi 34esima giornata: male Mariani a San Siro, manca un rigore alla SPAL

Anticipi caratterizzati dalla prima vittoria esterna del Benevento in serie A e da una direzione di gara quantomeno discutibile di Mariani (deciso passo indietro rispetto al recente passato). Roma che appare in gran condizione (in bocca al lupo per la semifinale di Champions’) ma favorita da un errore di Tagliavento. Irrati ancora in ritardo di condizione ma non decisivo per l’esito della gara di Reggio Emilia.

Sassuolo – Fiorentina 1-0, arbitro Irrati

Gara condizionata dall’espulsione di Dabo dopo solo mezz’ora di gara.
Al sesto minuto il centrocampista della Fiorentina, in netto ritardo, atterra nei pressi dell’area di rigore Missiroli:

Prima ammonizione Dabo Prima ammonizione Dabo 2

Non abbiamo altre immagini a disposizione ma l’ammonizione appare più che legittima per alcuni motivi deduttivi:
– Irrati è vicinissimo, ha visuale aperta e non ha alcun dubbio nell’estrarre velocemente il cartellino giallo;
– Dabo interviene in netto ritardo sul pallone;
– lo stesso calciatore si scusa con avversario ed arbitro, accettando la sanzione come se fosse ineccepibile.

Al minuto 30 il classico episodio che un arbitro non vorrebbe mai dover giudicare e sanzionare:

Seconda ammonizione Dabo 30esimo Seconda ammonizione Dabo 30esimo suBerardi

Il fallo c’è (contatto della gamba destra con la coscia di Berardi). Nulla di eclatante: negligenza, come tale non passibile di ammonizione. Il problema è che, in questi casi, non è possibile sorvolare sulla sanziona disciplinare poiché Berardi ha campo aperto ed è chiara la potenziale pericolosità dell’azione (SPA). Secondo giallo che appare eccessivo ma, in realtà, è inevitabile, sorvolare sarebbe stato un errore evidente.

Al minuto 43 una delle solite sciocchezze di Berardi. Su un pallone in area di rigore, l’attaccante del Sassuolo si lancia verso il portiere della Fiorentina Dragowski, con nessuna possibilità di arrivare in anticipo:

Ammonizione Berardi 42esimo

Per quanto l’azione sia inescusabile, il cartellino rosso chiesto da alcuni calciatori della Fiorentina sarebbe stato decisamente eccessivo:

Ammonizione Berardi 42esimo 3 Ammonizione Berardi 42esimo 2

Gambe basse, ginocchia piegate, fallo imprudente e, pertanto, fallo da sanzionare con l’ammonizione.
Stranamente il VAR Giacomelli chiama Irrati ad una “on field review“: decisione completamente sbagliata, non siamo nemmeno lontanamente di fronte ad un chiaro errore, la decisione di Irrati non è solo supportabile ma assolutamente corretta. L’arbitro, dopo una breve review, conferma (giustamente) la scelta assunta in tempo reale.
Un inciso: non sarei affatto stupito che, in queste ultime giornate, il VAR venga utilizzato molto più spesso: troppo importanti i punti in palio per rispettare alla lettera un protocollo che limita pesantemente il ricorso alla tecnologia.

SPAL -Roma 0-3, arbitro Tagliavento

Direzione di gara precisa del ternano, ormai giunto all’ultimo mese di attività.

Incide sulla prestazione, però, l’episodio avvenuto in area romanista al minuto 12.
Antenucci, approfittando di un errore della difesa della Roma, si incunea in area di rigore entrando in contatto con Fazio:

Fallo Fazio 11esimo su Antenucci Fallo Fazio 11esimo su Antenucci 4

Inutile evidenziare che Antenucci cerchi il contatto e lo accentui molto.
Ma altrettanto inutile appare approfondire eccessivamente l’episodio: il fallo di Fazio è evidente, il rigore per la SPAL palese, l’errore di Tagliavento innegabile.

Su questo episodio sono due gli elementi da approfondire:
-VAR;
– sanzione disciplinare.

Per quanto concerne il VAR, siamo alle solite: Fabbri non ha alcuna possibilità di intervenire, è un episodio che non è sfuggito all’attenzione dell’arbitro ma che, protocollo alla mano, non può essere qualificato come un chiaro errore. Purtroppo, come ripeto da un anno ormai, il vero limite alle potenzialità del VAR è proprio il protocollo che ritengo (senza girarci attorno) demenziale nella sua strutturazione. Le modifiche in progetto (cioè definire lo spazio di intervento nella fattispecie di “chiaro ed evidente errore”) tendono a restringere ulteriormente l’ambito di competenza: trovo questa scelta senza alcun senso poiché episodi come questo, piuttosto palesi, non potranno mai essere approfonditi in campo, restando nel campo della moviola, come tale fine a se stessa. Francamente mi riesce difficile comprendere il motivo per cui si voglia limitare così strettamente il ricorso alla review.

Per quanto riguarda la sanziona disciplinare, dobbiamo riportarci al momento in cui il fallo avviene: Fallo Fazio 11esimo su Antenucci 3

Per quanto la posizione sia defilata sulla parte destra dell’area, è anche vero che Antenucci avrebbe avuto ogni possibilità di colpire a rete, con unico avversario Alisson.
Non vale il concetto di depenalizzazione: che Fazio commetta fallo volontariamente o meno ci interessa poco, quel che importa è il tentativo di giocare o meno il pallone (“genuinità” della giocata).
Fazio non ha alcuna possibilità di giocare il pallone, perfettamente coperto dall’attaccante della SPAL e, di conseguenza, nessuna depenalizzazione è possibile.
Giallo per SPA, dunque, o rosso per DOGSO?
Siamo al limite: da un lato Antenucci non ha più alcun avversario davanti, il che farebbe propendere per il DOGSO.
D’altra parte la posizione è parecchio defilata e, al centro, Manolas potrebbe anche recuperare prima che Antenucci si possa sistemare il pallone.
Se avessi dovuto scegliere, avrei optato per il rosso: il recupero di Manolas è più un’ipotesi che una concreta possibilità e la posizione defilata non avrebbe impedito ad Antenucci di inquadrare facilmente la porta.

Milan – Benevento 0-1, arbitro Mariani

Deciso passo indietro rispetto al recente passato del giovane laziale, titubante nei primi 70 minuti e che, per usare una terminologia non troppo elegante ma che rende bene l’idea, è andato “nel pallone” nel finale di gara. Tanti episodi da approfondire, a partire dal secondo minuto, con una protesta di Cutrone per un contatto in area di rigore con Dijmsiti:

Protesta Milan su Cutrone secondo minuto Dijmsiti Protesta Cutrone contatto molto cercato

Mariani, in buona posizione, lascia proseguire.
Scelta condivisibile: l’appoggio delle mani del difensore sulla schiena dell’attaccante è molto leggera, il contatto tra le gambe molto dubbio (nel senso che è impossibile essere certi che ci sia), la caduta eccessiva. Il calcio di rigore sarebbe stato molto aleatorio.

Al minuto 12, Biglia si crossa al centro dell’area di rigore ove entrano in contatto il difensore Viola e Zapata:

Rigore Viola su Zapata 12esimo Rigore Viola su Zapata 12esimo 2

Mariani si trova in posizione perfetta ma, come è giusto che sia, sta seguendo l’azione, in particolare facendo attenzione al cross di Biglia e seguendo con la coda dell’occhio quanto accade in area di rigore. Come possiamo vedere, al centro dell’area ci sono almeno 5 coppie di giocatori: è praticamente impossibile che un singolo arbitro possa seguire sia l’azione sia quanto accade alla sua sinistra.
La trattenuta di Viola è evidente.
Vale quanto espresso in precedenza sul protocollo: l’eccessiva rigidità dello stesso impedisce al VAR Abisso di chiamare il collega alla “on field review” ma, a mio parere, questa è una falla evidente nell’utilizzo dello strumento.
Sono due i motivi principali: questo è un episodio che può sfuggire (proprio per l’attenzione di Mariani focalizzata su altro) ed è quasi impossibile che l’arbitro centale stesso chieda una review. Poniamoci una domanda: se l’arbitro non ha visto nulla, come può chiedere una review? Allo stesso tempo anche per il VAR diventa complesso intervenire, non potendo qualificare questa trattenuta come un chiaro errore.
La trattenuta di Viola non può essere considerata come regolare, il calcio di rigore sarebbe stata la scelta migliore (senza alcuna sanzione disciplinare a carico del difensore).

Al minuto 29 il Benevento trova la rete del vantaggio con Iemmello, lanciato sul filo del fuorigioco. Propongo due immagini, identiche ma con l’aggiunta della linea immaginaria nella seconda:

gol Benevento 29esimo gol Benevento 29esimo 2

Le propongo per rendersi conto di quanto possa essere ingannatrice la prospettiva: in presa diretta (e senza linea immaginaria, Sky) il fuorigioco pareva netto. Una volta tracciata la linea, i dubbi sono enormi.
Per quale motivo la rete è stata convalidata?
Per un motivo molto semplice, che ci riporta alle direttive impartite ad inizio stagione: l’assistente Bottegoni non ha segnalato la posizione di fuorigioco e, dopo l’analisi dei VAR, la scelta è stata avallata. La sensazione è che Iemmello sia leggermente avanti rispetto a Bonucci (perlomeno considerando la proiezione di testa e spalla destra sul terreno) ma non abbiamo alcuna certezza in merito.
Come da direttive impartite ad inizio stagione, in casi del genere (ed in mancanza di tecnologia tridimensionale) la decisione del campo deve essere avallata.
Per quanto mi riguarda ritengo corretta la decisione di convalidare e giusta la scelta di Bottegoni di non segnalare la posizione di Iemmello, in accordo con la norma non scritta che “nel dubbio, non si annulla” (che non è stata mai revocata).

Al minuto 39, su calcio di punizione dalla fascia sinistra di Bonaventura, Cutrone finisce a terra dopo un contrasto con Letizia:

Trattenuta su Cutrone 39esimo Letizia Trattenuta su Cutrone 39esimo Letizia 2

L’immagine più interessante, per valutare la fattispecie, è la seconda: cosa può mai vedere un arbitro in un caos del genere? La risposta è la più semplice: nulla. Al limite può intuire qualcosa ma è impossibile che possa individuare con certezza un’ipotetica infrazione, sia a danno di un attaccante che di un difendente.
La trattenuta di Letizia è evidente, come lo era quella su Zapata. Mariani ha il controllo visivo dell’azione ed Abisso non può far altro che lasciar proseguire l’azione, di fatto avallando la scelta discrezionale dell’arbitro. Torniamo sempre al punto di partenza: con un protocollo così rigido non vedremo mai “on field review” chiamate dal VAR e, come ieri sera, trattenute del genere non verranno punite.
Anche in questo caso proteste del Milan più che legittime.

Nel secondo tempo l’attaccante del Benevento Diabaté viene espulso per due ammonizioni nel giro di 5 minuti.
Al minuto 75 la prima sanzione per un fallo su Zapata:

Primo giallo Diabaté su Zapata 29esimo Primo giallo Diabaté su Zapata 29esimo 2

Fallo non particolarmente grave ma giallo corretto: trattenuta ai danni dell’avversario con spazio di fronte a sé, SPA indiscutibile.

Al minuto 80 la seconda ammonizione per un fallo commesso ai danni di Bonucci:

Seconda ammonizione Diabatè Seconda ammonizione Diabatè 80esimo su Bonucci

Fattispecie differente ma, anche in questo caso, giallo corretto: fallo imprudente, l’attaccante colpisce senza alcun dubbio il difensore del Milan con una gomitata in faccia. Sia chiaro: fallo involontario ma imprudente, in caso di volontarietà Diabaté avrebbe dovuto essere punito con l’espulsione diretta per condotta violenta.
Non conta nulla che Diabatè sia più alto, più grosso o altro: quel che importa è il fatto che il gomito è alto e colpisce al volto l’avversario.

Al minuto 82 Mariani (su segnalazione dell’assistente Bottegoni) fischia un fallo di Cutrone (scelta corretta, per la cronaca), il quale reagisce prendendo con foga il pallone, correndo verso l’assistente e continuando a protestare sia vocalmente che gesticolando platealmente: ingiustificabile il comportamento, ingiustificabile che l’arbitro non ammonisca per proteste l’attaccante del Milan.

Mancata ammonizione Cutrone 82esimo 2 Mancata ammonizione Cutrone 82esimo 3

Al minuto 85 Calabria, per interompere la ripartenza del Benevento, ferma con un fallo Djuricic:

Mancata ammonizione Calabria 85esimo Djuricic Mancata ammonizione Calabria 85esimo 2

Qualche anno fa questa tipologia di fallo era definito come “fallo tattico”. Dizione abbandonata e ricompresa nella più ampia definizione di SPA: interruzione di un’azione potenzialmente pericolosa.
Mariani, come vediamo, è perfettamente posizionato ma, misteriosamente, decide di non ammonire il difensore del Milan. Inspiegabile.

Al minuto 89, sulla fascia laterale destra, Suso contende un pallone a Letizia:

Mancata ammonizione Suso 89esimo

Suso certamente prova a difendere il pallone ma, altrettanto evidentemente, colpisce l’avversario all’altezza del ginocchio con la suola del piede destro. Ci stava il giallo (imprudenza), si poteva sorvolare sulla sanzione disciplinare ma appare abbastanza incredibile che nessuno tra arbitro, assistente e quarto ufficiale, si sia accorto della chiara infrazione commessa da Suso.

Andrà meglio la prossima, non è certo una serata storta a San Siro che possa cambiare le prospettive di una carriera.

11 commenti
  1. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno sig. Marelli, volevo chiederle una cosa riguardante la moviola di Spal-Roma che alimenta molti miei dubbi e riflessioni: lei ha ha parlato di espulsione per Fazio che commette il fallo da rigore negando una chiara occasione da goal. Ma il regolamento per la chiara occasione da goal non era cambiato nel 2016? Mi pare che avessero deciso per l’espulsione solamente per i falli da chiara occasione da goal compiuti fuori area, mentre per le infrazioni in area da chiara occasione da goal solamente rigore ed ammonizione, a meno che il fallo non sia una spinta, una trattenuta, un pugno, una gomitata, un fallo di mano (comportamenti antisportivi o violenti, che non sono il caso di Fazio in Spal-Roma che compie solamente un fallo negligente). Mi farebbe piacere se potesse chiarirmi questa questione, perché con queste continue variazioni del regolamento si fa confusione. Grazie.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      No, l’espulsione è prevista per qualsiasi fallo commesso senza la genuina intenzione di giocare il pallone.
      Sicuramente, in questo caso, siamo in una zona grigia, anche il cartellino giallo sarebbe stato accettato senza particolari polemiche. Naturalmente offro la mia visione personale ma non è detto che sia la più giusta: non mi sogno nemmeno di essere un vangelo apocrifo 🙂

  2. Raffaele Squizzato
    Raffaele Squizzato dice:

    Buongiorno Luca. Una domanda, sicuramente OT: direttore di gara e assistenti di campo tra il primo ed il secondo tempo, dal loro spogliatoio, hanno la possibilità di dialogare con i VARisti?

  3. Gaetano
    Gaetano dice:

    Nell’analisi della Partita Spal-Roma, manca l’episo Relativo al fallo subito da Pellegrini… poco prima del vantaggio della Roma. Evidentemente è il metro di giudizio di Tagliavento,

  4. Andrea
    Andrea dice:

    Non ho mai condiviso la scelta di far arbitrare andata e ritorno allo stesso arbitro..
    gia’ era andato male alla ‘andata…
    Magari non era sereno…
    .

  5. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno Luca, grazie come sempre per il tuo lavoro. Ho una domanda da farti: premesso che l’ammonizione sarebbe stata probabilmente la scelta corretta per Calabria, è possibile che Mariani non l’abbia ritenuta un’azione promettente? In fondo, Djuricic ripartiva da solo (c’era un suo compagno che provava a seguirlo ma si trovava parecchio indietro) contro la difesa del Milan che mi sembrava schierata. È una valutazione che ci può stare?

  6. Alessio
    Alessio dice:

    Noi tifosi spallini siamo stanchi di subire rigori contro senza che ci sia dato ciò che è dovuto!!!
    Ormai si è creato un clima di grande insofferenza nei confronti della classe arbitrale, le decisioni dubbie salgono di numero, ma noi ci salveremo!!!

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