Anticipi 32esimo giornata: Giacomelli di rigore a Torino, Di Bello ed Aureliano da rivedere a Roma

Le decisioni di Giacomelli in Juventus-Atalanta sono destinate a far discutere, sebbene l’episodio più interessante sia quello accaduto in Lazio-Sassuolo. Episodio che passerà in secondo piano per essere stato ininfluente sul risultato.

Brescia – Roma 0-3, arbitro Calvarese

Per quanto la gara non abbia offerto grandi problemi per il teramano, favorito dall’atteggiamento di un Brescia che oggettivamente sembra in disarmo, Calvarese ha convinto un po’ meno rispetto alle eccellente prove offerte nelle ultime apparizioni.
Nulla di drammatico, anzi: abituati, però, a partite impeccabili ci si attende non la perfezione ma quasi.

Due episodi da rivedere.
Al 15esimo minuto qualche dubbio su una deviazione in angolo di Papetti su tiro di Kalinic:

Dopo una carambola infinita in area (cross di Bruno Peres, deviazione di Sabelli, pallone a Kalinic, tiro verso la porta), Papetti devia in calcio d’angolo, probabilmente toccando il pallone con il braccio sinistro:

Corretto lasciar correre: oltre al fatto che il braccio sinistro non aumenta il volume corporeo (si trova, come si dice in gergo, all’interno della sagoma), in ogni caso il pallone tocca il braccio dopo un rimpallo sul corpo del difensore. Oltre a ciò Papetti è di spalle ad un metro dall’attaccante di Kalinic, difficile anche solo ipotizzare un contatto punibile.

Al 60esimo minuto doppia protesta in pochi secondi del Brescia.
Il primo non lo mostro nemmeno: Fazio forse tocca il pallone col braccio ma lo stesso è vicinissimo al corpo.
Il secondo è più curioso:

E’ vero che il braccio è abbastanza largo ma il pallone viene calciato da Ibanez. In sostanza, il difensore della Roma si è calciato addosso il pallone, svirgolandolo. Non punibile e, in ogni caso, VAR tagliato fuori perché il tocco avviene fuori area (basta prendere come riferimento i piedi di Ibanez: il destro è sulla linea perciò il braccio non può che essere all’esterno).

Lazio – Sassuolo 1-2, arbitro Di Bello

Non me ne voglia Di Bello ma, in questa occasione, le polemiche lo coinvolgeranno ben poco non tanto per le decisioni assunte ma per il risultato finale.
Bene l’atteggiamento nei confronti dei calciatori, molto tranquillo e sereno ma ciò non basta per dimenticare quel che è accaduto (ma non solo per colpa sua).

All’ottavo minuto l’episodio che lascia davvero perplessi.
Bourabia si avvicina all’area di rigore, viene contrastato da Parolo ed il pallone finisce a Raspadori che realizza la rete del vantaggio:

L’assistente Galetto convalida la rete e Di Bello indica il centro del campo.
Ovvio che l’assistente, con una grande intuizione, abbia visto la giocata di Parolo che, di fatto, ha effettuato un retropassaggio:

Il VAR Aureliano, dopo circa un minuto, richiama Di Bello al monitor.
L’arbitro vede le immagini e la decisione sembra scontata.
Peraltro, proprio mentre Di Bello rivede l’azione, l’unica domanda sensata che ci si poneva era la seguente: “Ma per quale motivo Aureliano lo ha invitato alla “on field review?“.
Le immagini sembrano chiare: Parolo, in assoluto controllo del corpo, contrasta l’avversario cercando il pallone.
Classico esempio di giocata, non esiste alcun elemento che possa qualificare l’azione di Parolo come una deviazione: non si frappone passivamente ad un tiro o ad un passaggio, bensì guarda il pallone volendo toglierlo a Bourabia.
Per tale motivo la posizione di Raspadori viene sanata nonostante la posizione oltre il penultimo difendente al momento del tocco di Parolo.
Una volta rientrato sul terreno di gioco, Di Bello annulla la rete per fuorigioco.
Mi dilungo un attimo su quanto accaduto.
Primo aspetto: quale sarebbe il chiaro ed evidente errore di valutazione dell’assistente Galetto?
Possiamo anche ipotizzare che Bourabia tocchi il pallone dopo Parolo ma non c’è un’immagine che lo dimostri chiaramente. Lo si può al limite ipotizzare perché il pallone si alza leggermente dal terreno ma è solo una congettura.
Visto e rivisto, in tutta franchezza non ho più del 10% di convinzione che ciò sia avvenuto.
Secondo aspetto: su quali basi Di Bello ha annullato la rete?
Trattandosi di un episodio sul quale non c’è alcuna certezza, le direttive indicano di confermare la decisione assunta in campo.
Terzo aspetto: che cosa ha detto ai calciatori Di Bello per giustificare la scelta?
Spero (e ripeto: spero) di sbagliarmi
ma la sensazione è che l’arbitro abbia detto qualcosa del tipo “era un contrasto, non una giocata“.
Se così fosse, ci sarebbe seriamente da preoccuparsi.
Che significa che si trattava di un contrasto? E’ ovvio che Parolo abbia contrastato Bourabia ma ciò non conta nulla. Quel che deve essere valutato è se l’azione di Parolo sia una giocata oppure una deviazione.
E’ lapalissiano che Parolo non volesse rimettere in gioco Raspadori ma il concetto di giocata prescinde totalmente da quel che sia l’intenzione del giocatore. Quel che conta è l’aver cercato il pallone, aver toccato per ultimo lo stesso, avere il controllo del corpo (diverso, per esempio, l’episodio di Alex Sandro che qualcuno citerà sicuramente: in quel caso il giocatore stava cadendo a terra e non aveva il controllo del corpo).
Ripeto: spero di aver inteso male la spiegazione di Di Bello perché sarebbe molto più grave di una cattiva interpretazione.

Al 59esimo minuto protesta ancora del Sassuolo per un contatto in area di rigore tra Bastos e Djuricic.
Dopo una serie di rimpalli, il pallone giunge all’attaccante del Sassuolo che viene trattenuto da Bastos:

Importante la posizione di Di Bello: in perfetto controllo dell’azione, vede la trattenuta di Bastos e decide di non sanzionarla.
Tale elemento genera un corollario: il VAR non può nulla perché Di Bello ha visto e valutato in prima persona l’entità della trattenuta.
Sull’episodio in sé siamo al limite: Bastos, in netto ritardo, si aiuta parecchio con la mano destra, trattenendo chiaramente Djuricic. A mio parere il rigore ci stava tutto e, in un caso del genere, il cartellino sarebbe stato rosso (DOGSO non genuino, trattenere per definizione non può essere un tentativo di giocare il pallone).

Juventus – Atalanta 2-2, arbitro Giacomelli

Polemiche scontate e per i motivi con cui abbiamo avuto a che fare già parecchie volte (49, per la precisione, con i due rigori assegnati ieri sera).
Nel complesso Giacomelli mi è piaciuto molto sul piano tecnico: preciso, mai protagonista, come nel suo stile da sempre. Fisicamente bene, molto reattivo e vicino all’azione, ascendente invidiabile sui calciatori (la sua grande forza).
Sul disciplinare qualche sbavatura soprattutto nel primo tempo (manca un cartellino giallo per Toloi dopo due minuti ed il giallo per Cuadrado è decisamente sbagliato).

Al 16esimo minuto l’Atalanta passa in vantaggio con una rete di Zapata.
Proteste (invero molto limitate) della Juventus per un presunto fallo sul recupero del pallone, su un contrasto tra Freuler e Dybala:

Giacomelli, come sempre vicinissimo, lascia correre:

Decisione sulla quale c’è poco da discutere: Freuler anticipa nettamente Dybala e (forse) lo tocca per la dinamica del contrasto.
Fischiare questo contatto sarebbe stato molto eccessivo: non dimentichiamoci che il calcio è un gioco di contatto ed è normalissimo che, dopo una contesa del pallone, due calciatori possano scontrarsi.
Ovvio che ci sono dei limiti.
Esempio.
Pochi minuti prima Bernardeschi ha deviato il pallone ma, oltre a provocare un calcio di punizione per l’Atalanta, è stato anche ammonito.
Differenze enormi tra i due episodi: Bernardeschi si è lanciato in velocità in tackle, senza alcun controllo del corpo e con la gamba quasi diritta. Se non avesse preso la gamba sinistra dell’avversario (sollevata da terra) ma la destra (appoggiata al terreno) non avrebbe dovuto essere punito con il cartellino giallo ma col rosso.
In sintesi: nessuna ombra sul primo vantaggio dell’Atalanta.

Al 53esimo minuto la Juventus pareggia con un calcio di rigore realizzato da Ronaldo ed assegnato per un tocco di mano di De Roon su tentativo di cross di Dybala:

Ottima la posizione e la staticità momentanea di Giacomelli, ciò che gli permette di valutare nelle migliori condizioni possibili quel che accade a pochi metri:

L’immagine più utile è la seconda: il pallone calciato da Dybala viene intercettato dal braccio sinistro di De Roon che, per quanto non spalancato, aumenta il volume corporeo.
Mi soffermo un attimo proprio su questo concetto, più volte ascoltato negli ultimi tempi e sempre sulla discussioni relative ai calci di rigore.
Il volume corporeo è semplicemente l’evoluzione di un concetto introdotto nella valutazione dei tocchi di mano negli anni novanta. Se il tempo non ha offuscato eccessivamente i miei ricordi, fu introdotto da Casarin e la dizione utilizzata era quella di “braccia fuori sagoma”.
Nel 1994, anno nel quale ho iniziato la mia attività, questo concetto era già presente e, nel corso del tempo, è stato sviluppato fino all’interpretazione attuale.
In sostanza ciò significava che doveva essere punito con un calcio di punizione diretto o di rigore un contatto con braccio o mano poste fuori dalla proiezione del corpo, in un atto (volontario o meno che fosse) che consentisse di occupare uno spazio maggiore con un arto che non può essere utilizzato nel gioco.
Esattamente quel che viene applicato adesso, non solo in Italia ma in tutto il mondo (checché se ne dica).
Poi è chiaro che il numero totale di rigori per tocchi di mano sia aumentato rispetto all’epoca pre-VAR: come ripetuto in svariate occasioni, questa è la fattispecie in assoluto più complessa da vedere ed interpretare.
I motivi?
Li ripeto per l’ennesima volta:
– difficoltà di vedere un tocco di mano/braccio, dato che il tutto avviene in un tempo infinitesimale;
– difficoltà di interpretare l’episodio, dovendo tener presenti molti fattori decisivi (distanza, eventuali rimpalli, deviazioni e giocate, posizione, attitudine).
Il VAR ha ovviamente facilitato l’individuazione di queste fattispecie ma qualcuno si ricorda delle infinite polemiche per i falli di mano non sanzionati?
Posso anche comprendere chi critica la situazione attuale ma era facilmente prevedibile che ciò sarebbe accaduto perché le immagini e la possibilità di rivederle concede la possibilità di sanzionare fattispecie che, fino a tre anni fa, erano oggetto di moviola del lunedì.
Qualcuno preferisce tornare alle parate non viste come Zauri in Lazio-Fiorentina o Alexander Arnold in Roma-Liverpool?
In sintesi: il rigore concesso da Giacomelli non si presta a grandi discussioni, è praticamente identico a quello concesso da Calvarese in Lazio-Milan per l’infrazione commessa da Radu.
Peraltro c’è un altro fattore da considerare: se un difensore salta per intercettare il pallone con le braccia che aumentano il volume corporeo deve sapere che tale ipotesi verrà punita.
Ultima nota: se Giacomelli non avesse fischiato da solo, Irrati lo avrebbe sicuramente chiamato alla “on field review“.

All’88esimo la Juventus trova il definitivo pareggio con un secondo calcio di rigore, nuovamente trasformato da Ronaldo.
In questo caso ad essere punito è un tocco col braccio di Muriel su un pallone colpito precedentemente da Higuain:

Il fischio di Giacomelli, in questo caso, non è arrivato subito.
Probabile (ma non ne ho certezza, è solo una sensazione) che un aiuto gli sia arrivato dal secondo assistente, molto più vicino dell’arbitro a Muriel:

Su questa decisione non c’è nulla da aggiungere, direi che le immagini dicono tutto: braccio destro larghissimo, fallo di mano chiaro, calcio di rigore netto.

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198 commenti
  1. MARCO
    MARCO dice:

    Sento molti dire che il regolamento andrebbe rivisto perché ci sono troppi rigori per falli di mano ma non sono d’accordo. Per me vale quello che lei ripete sempre: un difensore che si oppone ad un tiro col corpo si prende il rischio. Anche il difensore che tenta di intervenire in scivolata in area sa che si assume il rischio di colpire l’avversario provocando un calcio di rigore, a prescindere dalla volontà di colpire il pallone (che dovrebbe essere peraltro scontata!). Poi è avvilente sentire alcuni parlare ancora di volontarietà! Faccio un paradosso: nel rigore giustamente concesso al Milan per la mano di Bonucci l’intenzione del gomito largo era probabilmente quella di colpire l’avversario, non il pallone: fallo di mano involontario!
    Infine mi unisco ai diffusi complimenti perché è riuscito, immagino con un lavoro molto stressante, a marginalizzare gli idioti in modo da rendere uno dei rari spazi nel web dove si possono leggere anche i commenti oltre che le interessanti analisi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo su tutto.

      Sulla chiosa.
      Sì, è stato faticoso (come per la bacheca di FB, chiusa ai non contatti e sulla quale si può parlare serenamente) ma il risultato mi pare eccellente: qualche stupidotto ogni tanto appare ma rispondervi è stimolante perché spesso mi portate elementi di riflessione non banali.

      Ciao.

  2. andrea
    andrea dice:

    Buongiorno Luca, prendo spunto dall’ episodio di Bastos per porti una domanda. Giustamente da tempo si stigmatizzano quegli attaccanti che al minimo contatto crollano a terra per cercare il rigorino, dall’altro lato pero ho l’impressione paradossalmente si penalizzano quei calciatori che giocano la palla nonostante il disturbo dell’avversario . Sicuramente con la sua azione di disturbo Bastos ha contribuito all’errore di esecuzione dell”attaccante, non è che nell’arbitro si ingenera la interpretazione comunque è riusciuto a giocare il pallone quindi non è grave? Grazie e sempre Tanti complimenti!!

  3. MAURIZIO
    MAURIZIO dice:

    Ciao a tutti.

    Ho letto di “polemiche di Gasperini”, di “lamentele di Gasperini” nel dopo partita. In realtà (l’ho ascoltato su DAZN prima e sky poi) lui non si è affatto lamentato dei rigori subiti. O meglio.. lui non li ha considerati errori. Lui ha esordito dicendo più o meno “In Italia li fischiano tutti, in Europa no” (certo… considerazione fatta un po’ a caso e dettata, probabilmente, dall’adrenalina post-partita: se dici una cosa così dovresti almeno portare dati…) e poi ha continuato dicendo “Non siamo gli unici”, evidentemente perché perfettamente cosciente del fatto che sicuramente anche la Dea avrà ‘beneficiato’ di questi errore ed altrettanto perfettamente cosciente del fatto che gli stessi rigori sono stati fischiati anche contro la Juve.
    Quindi, a differenza di quanto “architettato” da alcune testate e trasmissioni, Gasperini non ha fatto nessuna polemica sull’arbitraggio.

    E credo che ci sia ben poco da dire: a termini di regolamento, questi sono rigori. Sempre.

    Mi permetto però (e credo di poterlo fare, visto che “son il beneficiario” dei due rigori) di continuare a non voler comprendere questa norma. Sono sempre più convinto che il concetto di fallo in occasione di un tocco di mano, dovrebbe essere un po’ meno rigido. So che non sei d’accordo ma….

    a presto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, se non hai colto l’ironia delle sue dichiarazioni, forse dovresti riascoltarle 😀
      Anche perché sostenere tesi campate per aria è ormai diventato lo sport nazionale.

      Tu dici che dovrebbe essere meno rigido.
      Va bene, ti leggo: come modificheresti l’interpretazione?

    • maurizio
      maurizio dice:

      Bella domanda.
      E qui salta fuori tutta la difficoltà di redigere regolamenti chiari e la difficoltà di applicarli.
      Questa domanda, da sola, dovrebbe mettere a tacere TUTTE le polemiche arbitrali.

      Prometto che studio e poi ti scrivo.
      Posso inviarti mail ?
      .. però devi mandarmi in qualche modo l’indirizzo….

      Su Gasp, si, era ironico ed anche secondo me ha tirato fuori dati a caso, però non mi è sembrata la solita polemica “con loro è sempre così”, ma solo una polemica contro la norma o almeno la sua interpretazione….

    • misterF
      misterF dice:

      Mi permetto di intromettermi nel commento per esprimere a mio parere un idea su come dovrebbero essere interpretati i falli di rigore .
      il rigore resta una punizione spesso decisiva molto vantaggiosa per chi attacca e la concessione del penalty invece troppo spesso e ‘ legata ad interventi quasi ininfluenti quasi mai decisivi al fine di una chiara ed evidente azione da gol. Partendo da questo principio io suddividerei i falli di mano in volontari( punizione di prima) e involontari( punizione di seconda eccetto se commessi all’interno dell’area del portiere) equiparando al fallo volontario il famoso braccio troppo largo non giustificato ma valutandone il danno causato a chi attacca .
      porto esempi recenti
      1 primo rigore juventus atalanta punizione a 2 ( non chiara occasione da rete danno causato minimo ma braccio un po’ fuori sagoma
      2 fallo di mano di Muriel punizione a 2 non chiara occasione da gol e movimento casuale ( lui non cerca volontariamente la palla)
      le punizioni a 2 in area sarebbero comunque una buona possibilità’ per segnare ma non certo penalizzante come un rigore che dovrà’ essere concesso su un tiro in porta o un assist decisivo e con il var a disposizione questa decisione nel dubbio sarebbe di facile lettura
      concludo dicendo che poi il Var dovrà’ essere inteso come un ausilio continuo all’arbitro su tutti i casi evidenti anche senza stop tipo mancate ammonizioni calci d’angoli concessi da errori evidenti e commentando cosa allo schermo vedono sui contatti in area ….diventerebbe forse tutto troppo giusto
      grazie ..

    • misterF
      misterF dice:

      la mia visione prima espressa era un ragionamento pensato al contrario e visto dalla parte di chi gioca alfine di trovare il giusto equilibrio tra danno procurato e penalità’ da subire . troppe partite sono state decise da rigori x falli veniali e per lo più’ costringendo i giocatori a posizioni innaturali del corpo ( sempre visto da giocatore) . la mia proposta che so sia particolare porterebbe un po’ più’ di rispetto ai valori espressi dal campo e come la chiara occasione da gol venga gestita per altre situazioni potrebbe esserlo anche per il rigore . speravo in una risposta ma cosi’ non e’ stato eppure negli ultimi decenni regole nuove e interpretazioni ne sono state adottate
      saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Primo punto: IL DANNO PROCURATO NON ESISTE!
      L’ho scritto talmente tante volte che, come avrai notato, non utilizza più nessuno questa dizione perché hanno capito che non esiste, non è mai esistita e mai esisterà.

      Il fallo di mano è punito dal 1891 con una punizione diretta o di rigore, cambiare una regola BASILARE del gioco del calcio lo snaturerebbe perché vedremmo centinaia di falli di mano in area che, come ben sai, hanno una percentuale di trasformazione che fatica ad arrivare al 10%.

      Negli ultimi anni regole nuove sul fallo di mano e nuove interpretazioni NON CE NE SONO MAI STATE!

      Parliamo di fatti, non di fantasiose teorie.
      Almeno in questo piccolo spazio…

    • misterF
      misterF dice:

      Voglio fidarmi delle sue spiegazioni ( anche se con vena ironica nel confronto delle mie idee provocatorie e fantasiose).
      Negli anni altre regole sono cambiate dal retro passaggio al portiere ( ottima idea) al fuorigioco non più’ in linea ( ma cambierà’ ancora con l arrivo del var introducendo lo scarto minimo per fischiarlo) cosi’ come le interpretazioni sulle espulsioni( il fallo da dietro l’ultimo uomo la parata con mano su tiro in porta ecc.ecc.)
      Quindi come vede sia regole che interpretazioni si sono modificate nel tempo per favorire la correttezza e la regolarità’ del gioco.
      Non sono un amante dello stravolgimento delle regole ma trovo che il rigore sia tra le 2 situazioni più’ decisive durante una gara e per questo non trovo giusto che possano essere concessi per falli veniali spesso fortuiti o casuali che in realtà non avrebbero causato nessuna occasione da rete ( un premio esagerato).
      Quindi le chiedo umilmente non polemicamente secondo lei cosa si potrebbe fare ( sapendo della possibilità’ di utilizzo del var) per ottenere una giustizia su questa tipologia di falli che non premi oltre misura l’attaccante e penalizzi la squadra che difende .
      Per assurdo io punirei di più’ le trattenute in area delle maglie evidenti perché’ il difensore dovrebbe saper marcare con il contatto senza tiratela maglia ( pero’ tutte)
      Mi scuso ancora per il disturbo ma sono argomenti che mi piacciono e scusi se sbaglio nell ‘utilizzo del blog
      Saluti
      P

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sul fuorigioco non cambierà nulla, era solo un’idea bizzarra di Ceferin che non ha avuto alcun seguito (e spero non lo abbia mai).
      Sui rigori non sono d’accordo: se si introducesse una differenziazione del genere, vedremmo mille falli giustificati dal “eh ma tanto non andava da nessuna parte”. Per evitare troppi rigori bisogna cominciare a non fischiare i contattini ed i giocatori devono essere costretti a stare in piedi: le crisi glicemiche non devono essere la normalità.

      Ciao.

  4. Daniele
    Daniele dice:

    Al di là degli episodi specifici, è un fatto che in Italia si sta concedendo un numero abnorme di rigori rispetto al resto d’Europa: visto che il regolamento è lo stesso, qualcosa di peculiare da noi c’è, a livello di interpretazione. E anche se fossimo noi nel giusto (personalmente ne dubito, ma è un’opinione personale), rimane che questa difformità ci creerà difficoltà a livello internazionale. Prevedo ad agosto che le nostre squadre rimarranno, diciamo così, sorprese dal metro di giudizio arbitrale, con molti cartellini per proteste verso i nostri giocatori. Come ho accennato in un altro commento, questa estrema generosità nel concedere rigori sta snaturando il gioco: già in Italia si è in media più attendisti, figuriamoci con partite in cui si fischiano 2-3-4 rigori. È logica elementare: se ai fini del risultato il peso degli episodi diventa eccessivamente preponderante rispetto alla qualità del gioco, presto o tardi quest’ultima interesserà sempre meno. A questo proposito, riporto pubblicamente una provocazione che sono solito fare in privato: aboliamo i calci di rigore, se non per falli violenti e per episodi in area piccola. Non siamo più ai tempi in cui la maggioranza delle partite finivano a reti bianche o al massimo 1-0, si segna di più, si gioca più velocemente, per altro si segna molto anche su punizione: e allora, via la massima punizione (che, come ha scritto non so chi, è ormai diventata la “minima” punizione), per tocchi di mano una punizione a due è già un’occasione sufficientemente importante. Che eviterà di far “mirare” alle mani del difensore (troppo facile dire “tienile dietro anche mentre ti giri”, è fisiologicamente quasi impossibile) e di contare sui rigori (che devono rimanere un episodio straordinario nell’arco della partita) per risolvere le gare. È una provocazione, sia chiaro. Ma se continua così, forse sarà il caso di pensarci.

    P.S.: è la prima volta che intervengo su questo sito, ringrazio e il padrone di casa per l’ospitalità e mi complimento per il suo lavoro di divulgazione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Commento interessante, meno le proposte che, come hai detto, sono delle provocazioni.
      Sulla questione “mirare alle mani” è un’ipotesi puramente teorica, nella realtà nemmeno Maradona sarebbe in grado di mirare ad un braccio in movimento indovinando una posizione punibile.

      Grazie a te.

  5. Dimitri
    Dimitri dice:

    Riguardando gli highlights ufficiali della lega (https://www.youtube.com/watch?v=lQFj3vwrTD4) sulla partita Lazio Sassuolo, ho qualche osservazione sulla prestazione di Di Bello.

    Goal annullato: l’ultimo tocco è quasi con assoluta certezza di Bourabia e non di Parolo (fotogrammi 17 e 18 al secondo 36 degli highlights). Infatti Di Bello dice: l’ha toccata lui (indicando un giocatore del Sassuolo) (v. highlights sky: https://video.sky.it/sport/calcio/highlights-serie-a/video/lazio-sassuolo-gol-highlights-602613). Ammetto che questo dalle immagini proposte al VAR non era sembrava così evidente, e nel dubbio forse è corretto confermare la decisione del campo. Aggiungo un piccolo dubbio regolamentare: il concetto di giocata si applica solo ai difensori?

    Sul potenziale rigore, se si prende il fermo immagine un frame prima di quello pubblicato (fotogramma 5 al minuto 3’11), si nota come Djuric colpisca Bastos allargando la gamba e mettendo il piede a 90 gradi per colpire di piatto (e Bastos non è, secondo me, minimamente negligente in questa occasione). Questo contatto è il motivo per cui Djuric non riesce a indirizzare la palla in porta, e per me questo non è mai calcio di rigore.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Quasi con assoluta certezza: perciò non un chiaro ed evidente errore ma forse sì. Motivo per cui il VAR non doveva intervenire.
      Sì, il concetto di giocata si applica solo ai difensori, una deviazione accidentale in attacco, per esempio, risulta ugualmente decisiva ai fini dell valutazione del fuorigioco.
      Il rigore su Djuricic è dovuto alla trattenuta evidentissima e prolungata, non sul contatto tra gambe che non ho nemmeno preso in considerazione 😉

      Ciao.

  6. Gabriele
    Gabriele dice:

    Buongiorno dottor Marelli ho notato purtroppo che nonostante le sue spiegazioni la polemica sui rigori concessi da giacomelli continua, e ciò mi sembra abbastanza ridicolo dal momento che se la regola è questa non c’è molto da fare al limite si potrebbe discutere sulla correttezza della stessa. Ho notato, inoltre che molti puntano il dito contro giacomelli paragonando l’intervento di de roon a quello di cuadrado nella gara di andata, come se l’errore commesso all’andata dovesse essere in qualche modo “bilanciato” al ritorno. Quello che vorrei chiederle però è se non crede che polemiche sterili su episodi semplici dal punto di vista regolamentare non siano conseguenza di una “politica estera” rivedibile dell’aia. Provo a spiegarmi: rizzoli spesso dice che le polemiche nascono perché la gente non si fida di ciò che fanno e di come lo fanno, ora però ci sarebbe da domandarsi cosa fa l’aia per cambiare questo status. A mio parere nulla visto che nicchi quando parla di errori o presunti tali con affermazioni del tipo “errore ingiustificabile” non credo aiuti gli arbitri; rizzoli non so se per scelta o per obbligo non può parlare di episodi che creano “rumore mediatico” e ciò alimenta il clima del sospetto. Non crede che l’aia debba aprirsi da questo punto di vista verso l’esterno, magari introducendo una nuova figura all’interno dell’associazione che si occupi di fare ciò che lei fa nel suo blog integrando il tutto con i dialoghi var che aiutano a capire non solo il perché di scelte giuste ma anche la ratio di scelte sbagliate visto che comunque tutti sbagliano, ad eccezione di chi giudica senza decidere nulla? Grazie per la disponibilità e buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non c’è dubbio che la comunicazione dell’AIA sia da rivedere.
      Anzi, per dirla tutta, ritengo che sia rimasta al medioevo e che si dovrebbe cominciare a pensare ad un ufficio comunicazione dedicato al rapporto con l’esterno, i mass media in particolare.
      Purtroppo ciò non accadrà fino a quando rimarrà al comando l’attuale dirigenza, ormai identificata in una sola persona che, peraltro, non ha certo la comunicazione tra le sue qualità.
      Aspettiamo.
      Se Nicchi dovesse essere confermato, non cambierà nulla.
      Se Nicchi dovesse essere sostituito (da chi lo vedremo nei prossimi mesi, adesso è presto per avanzare candidature alternative) allora si dovrà cominciare a pensare ad una rivoluzione tardiva ma non più rinviabile.

      Ciao.

  7. Santacruz
    Santacruz dice:

    [episodio Bernardeschi] “Se non avesse preso la gamba sinistra dell’avversario (sollevata da terra) ma la gamba destra (appoggiata al terreno) non avrebbe dovuto essere punito con il giallo ma con il rosso”.
    Io ricordo che l’anno scorso il portiere del Napoli fu espulso per intervento potenzialmente pericoloso su Ronaldo, pur non avendolo minimamente toccato, ma semplicemente perchè Ronaldo dovette “buttarsi a terra” per evitare il contatto.
    Perchè allora in questo caso Bernardeschi, che addirittura colpisce l’avversario (seppure sulla gamba meno pericolosa), può essere soltanto ammonito?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, fu espulso per DOGSO (chiara occasione da rete), non per l’intensità del fallo.
      Se si fosse dovuto valutare l’entità del fallo, Meret non sarebbe stato nemmeno ammonito.

    • Santacruz
      Santacruz dice:

      Mi perdoni ma non andò così. Ronaldo calciò la palla praticamente verso il fondo del campo e, pur essendo solo, a termine di regolamento non si trattava di DOGSO per gli stessi motivi per cui, in PSV-Inter sempre dello scorso anno, Handanovic non fu espulso per tocco di mano fuori area (e ricordo che proprio Lei disse che, nonostante l’attaccante avesse praticamente superato il portiere, dovendo tornare indietro per riprendere il pallone allora non si poteva parlare di chiara occasione). E nel caso di Handanovic, l’attaccante era realmente solo con la porta vuota davanti a sè.

    • Santacruz
      Santacruz dice:

      Nonostante io rilegga i miei commenti prima di pubblicarli, probabilmente non mi esprimo correttamente.
      Io ho scritto che Lei parlò in questi termini dell’episodio della mancata espulsione di Handanovic, non dell’episodio di Napoli-Juve

    • Santacruz
      Santacruz dice:

      Avv. Marelli, la domanda, che è quella iniziale, verte sul fatto che nel caso di CR7 parlare di DOGSO è decisamente forzato (ribadisco, per gli stessi motivi della mancata espulsione di handanovic dove il DOGSO sarebbe stato molto più evidente) e pertanto, alla luce di ciò, l’espulsione del portiere del Napoli mi appariva decisamente in contrasto con la mancata espulsione di Bernardeschi.
      Ma se Lei mi dice che quello di CR7 è DOGSO e quello di handanovic no, allora mi taccio.
      Ma se Lei non si offende, mi permetto di affermare che a mio modesto parere ci vuole una grossa dose di fantasia per considerare i due episodi (CR7 e Handanovic) differenti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perdonami ma stai facendo una tale confusione da portarmi a confondere qualcosa: quale espulsione di Handanovic? Bernardeschi che diavolo c’entra adesso?

  8. Leonardo Sensi
    Leonardo Sensi dice:

    Salve dottor Marelli, ieri sera ho seguito la trasmissione su Sky post Napoli – Milan ovviamente hanno ampiamente parlato dei fallo di mano. Di Canio ha dato ragione a Gasperini che certi “mani” Vengono sanzionati solo in Italia portando ad esempio un episodio avvenuto nel weekend in Inghilterra nella gara Aston Villa – Crystal Palace con mani non sanzionato né dall’arbitro di campo né dopo consulto Var. Purtroppo non riesco a trovare immagini ma se lo trova lo guardi. Per me quel mani non era sanzionabile nemmeno da noi: braccio in posizione naturale vicino al corpo, il giocatore non lo sposta mai verso il pallone… In studio tutti asserivano che in Italia sarebbero rigore continuando a alimentare il falso mito che da noi ogni mano è rigore. Spero di trovare immagini perché mi farebbe piacere un suo parere. Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo, esempio che non ha alcun valore: il tocco di mano visto nella gara Aston Villa – Crystal Palace (minuto 63) non sarebbe stato punito nemmeno nel nostro campionato perché il braccio era in posizione naturale lungo il corpo e non si è mosso minimamente verso il pallone.

      Ciao.

  9. Mario
    Mario dice:

    Sig. Marelli buongiorno.
    Grazie per dedicarsi al suo blog che spesso mi chiarisce dinamiche a me sconosciute.
    Mi chiedo a proposito di tali dinamiche e sopratutto dopo aver letto la sua valutazione come un giocatore di calcio possa evitare quanto successo in occasione del primo rigore a favore della Juventus. Ho capito benissimo che in pratica con questa evoluzione del
    Gioco e delle regole il giocatore dovrebbe essere solo di una lucidità imbarazzante, non saltare mai e tenere solo il busto o le cosce in contrapposizione al pallone con le braccia Dietro la schiena. Visto che è praticamente impossibile io mi chiedo come può essere sanzionato un rigore nel caso in cui un giocatore che ha il braccio praticamente attaccato al corpo, nell’evidente tentativo di tenerlo quanto più stretto ( per non aumentare volume ) possibile, in salto, girandosi, quindi con evidente involontarietà. Io credo che non vengano attentamente valutare le situazioni. Tutto ciò senza che si capisca il protocollo cosa dica. Se l’arbitro non fischia perché non vede, l’arbitro var può richiamarlo per questo fallo da rigore? Se si, come è possibile che domenica scorsa nel derby nessuno abbia richiamato l’arbitro per il rigore di cuadrado su Belotti e come è possibile che altri falli di mano siano stati valutati diversamente? Grazie mille per la risposta

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Dato che la volontarietà è concetto superato da decenni e, nel testo del regolamento, (finalmente) dall’anno scorso, la questione non si pone.
      L’attitudine dei difensori deve essere tenuta in considerazione.
      Ovviamente non si può imporre ai calciatori di saltare con le braccia legate, saltino come vogliono ma sappiano che si assumono un rischio. L’arbitro non deve trovare soluzione, deve giudicare sulla base del regolamento.
      Che cosa si può proporre?
      Di liberalizzare i tocchi di mano con la scusante del “non possono saltare con le braccia legate”?
      Bene, sei pronto a vedere calciatori che saltano con le braccia aperte volontariamente perché “è un movimento naturale”? Sarà calcio quello?

      Pensaci.

      Ciao.

    • Mario
      Mario dice:

      Grazie per la risposta, però forse sono stato infelice nell’esporre la mia idea. Non sono pronto e capisco benissimo la regola attuale, il secondo rigore ad esempio è una grande ingenuità di Muriel che sta in aria con questo braccio largo ed è giustissimo, io parlavo del primo dove il braccio non è per niente largo, è attaccatissimo al corpo e anche piegato così da togliere più spazio possibile e il giocatore si gira anche in aria col busto, la domanda è, in questo caso cosa poteva mai fare con quel braccio? Non si può saltare in altro modo, questo dicevo…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sapere che, saltando in quel modo, il rischio di perdere il controllo delle braccia ed incappare in un tocco punibile è molto elevato.
      Non a caso i difensori tecnicamente migliori del campionato italiano non sono mai stati sanzionati per fallo di mano: sarà un caso?

  10. Rocco
    Rocco dice:

    Buonasera Luca, una riflessione sulla carriera di Giacomelli: l’impresione è che il triestino abbia avuto una crescita esponenziale paradossalmente proprio da quando ha mancato la promozione ad internazionale. Come se, privo della pressione per questo traguardo, abbia potuto finalmente esprimere le proprie qualità al meglio…Cosa ne pensa?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può essere.
      Un po’ quel che è successo a Maresca nel 2019: dopo la mancata promozione è esploso ma, a differenza di Giacomelli, è riuscito a conquistare i “galloni” internazionali l’anno dopo.

  11. Paolo Ticconi
    Paolo Ticconi dice:

    Buonasera signor Marelli, per quanto riguarda il gol non concesso al Sassuolo se ci fosse stato un tocco fortuito del giocatore del Sassuolo dopo la giocata di Parolo sarebbe stato fuorigioco o anche per chi attacca vale la regola che l’ultimo tocco deve essere una giocata? Grazie e complimenti per il suo lavoro

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come detto, il tocco del giocatore del Sassuolo non si vede, al limite lo si può ipotizzare.
      Perciò rimane inspiegabile la decisione ma, soprattutto, la OFR.

      Ciao.

  12. Ugo Giordano
    Ugo Giordano dice:

    Ho ascoltato con piacere ed interesse l’intervento di oggi su Radio 24.
    Sarò sincero: ho provato un po’ di imbarazzo nel sentire ripetere in più di un’occasione dai suoi interlocutori (che considero tra i più qualificati del panorama giornalistico-sportivo) il concetto di “nuove regole”.
    Oramai si è giunti alla mistificazione della realtà.

  13. Ciro Romano
    Ciro Romano dice:

    Grazie Luca per dedicare a tutti un luogo in cui si possa discutere tranquillamente su argomrnti inerenti la nostra passione comune.
    Sul rigore di De Roon tutti gli addetti ai lavori dicono che è rigore indiscutibile quindi ne prendo atto anche se devo dire che in diretta mi sembrava scandaloso.
    A questo punto devo chiederti una cosa: l’intenzionalità non c’entra più nulla? Mi sembra leggendo il regolamento che si lascia l’interpretazione all’arbitro quando si usa la locuzione “di solito”. Ho giocato a calcio anche se solo tra i dilettanti e mi semra di poter dire con una certa sicurezza che De Roon non avesse “l’intenzione” di colpire la palla con le mani, anzi lui parte con le mani dietro la sciena, poi, nel momento in cui l’attaccante colpisce la palla (da molto vicino) fa un gesto del tutto istintivo (lo avrò fatto milioni di volte di fronte ad una palla che da vicino percepisco che mi sta venendo addosso). Sul discorso dell’intenzionalità o meno resto sempre di più sconcertato. Ad esempio non so se ricordi un episodio in Napoli Genoa (non voglio fare nessun paragone al caso in questione) in cui in barriera un difensore si gira e colpisce la palla col gomito, perchè in quel caso l’arbitro non dà rigore? Era non intenzionale? grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La volontarietà è stata definitivamente eliminata come elemento basilare (è rimasto come fattispecie specifica) dall’anno scorso ma recependo, di fatto, ciò che viene applicato da decenni.
      Il “di solito” era una locuzione necessaria per evidenziare che è impossibile classificare rigidamente gli episodi che vanno analizzati uno per uno, perché ogni fattispecie ha una dinamica diversa. Ovvio che, in alcuni casi, la valutazione può discostarsi dalla normalità dei casi.
      In quel Napoli-Genoa, come ho scritto ai tempi, venne commesso un errore. Gli errori si ricordano sempre ma sono la netta minoranza, gli episodi correttamente giudicati (e sono la stragrande maggioranza, più o meno il 90%) vengono accantonati perché non servono per polemiche e dintorni: sempre stato così, purtroppo, in un ambiente massmediatico dominato dall’ipocrisia e dalla ricerca di click facili (non mi rivolgo a te ma in generale).

      Ciao.

  14. Davide
    Davide dice:

    Ciao Luca, il secondo tocco di Parolo è fortuito ma non può mica essere una deviazione, tra l’altro sbagliano in 2, pensi che Rizzoli interverrà su questo episodio che può fare scuola a mio parere. Su Giacomelli invece devo dire che mi ha fatto piacere non veder fischiare il contatto tra Freuler e Dybala, mentre leggere tutte ste polemiche per 2 rigori giusti, dopo tutti quelli che sono stati giustamente fischiati contro la Juve (a parte Lecce), mi fa passare un po’ la voglia di guardare il campionato

  15. Ferdinando
    Ferdinando dice:

    Gentilissimo Luca, le scrivo qui perché mi ritrovo bloccato da lei su Twitter e non riesco a capirne il motivo. L’ho sempre seguita con assoluto rispetto e ho sempre trovato un grande interesse per i suoi articoli che apprezzo e leggo fin dall’inizio. La ringrazio per il suo lavoro e le chiedo di sbloccarmi se possibile su Twitter. Non trovo altra spiegazione se non che alcuni dei miei tweet possano essere stati fraintesi. Nel caso me ne scuso. Il mio account è superkurkin.

    La ringrazio in anticipo e ne approfitto per ringraziarla per il suo lavoro.
    Ferdinando

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non è questo il modo di screditare Nicchi, se si pensa di vincere le elezioni in questo modo, Nicchi le vincerà a mani basse.
      Sono errori che capitavano in epoca pre VAR, addirittura Maradona contribuì a far vincere l’Argentina a Messico ’86 con un gol di mano…

    • Antonio
      Antonio dice:

      Era solo per sorridere. Certo, come arbitro, non era cosi male, ha fatto il quarto uomo in finale di Champions. Ma come dirigente…

  16. Salvatore
    Salvatore dice:

    Come in altre circostanze commenti un’altra immagine. Il braccio di De Ron che ha toccato la palla, non è quello che hai commentato. Lui la tocca con il braccio destro non con il sinistro.

    • Aldo Gentileschi
      Aldo Gentileschi dice:

      Non so se posso intromettermi, consiglio la visione del link postato da Max Dotto sulla pagina Fb di Luca in cui si vede, nel replay da dietro, come i muscoli del braccio sx ricevano il contraccolpo della palla.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ talmente lampante che non bisogna nemmeno rivedere le immagini, mi pare evidente dal tono che il signor Salvatore è qui solo per far casino a caso.

    • Salvatore
      Salvatore dice:

      Danno fastidio questi continui cambi di giudizi. All’andata quando c’era un lampante rigore per l’Atalanta, il giocatore della Juve salta tutto scomposto prende la palla con il braccio, niente rigore, non ricordo quali sciocchezze vennero tirate fuori. Lasciamo perdere perché quest’anno di porcherie se ne sono viste già troppe.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Allora facciamo così, Salvatore: vai a commentare il giudizio differente sulle pagine di chi ha espresso un giudizio differente.
      Se devi scrivere a caso, questo non è il posto giusto.
      Prima di generalizzare forse sarebbe il caso di leggere cosa scrissi dell’andata.
      Per agevolare la lettura e per mostrare la tua superficialità, ecco quanto sostenni in occasione dell’andata:

      https://www.lucamarelli.it/anticipi-13-giornata-pomeriggio-complesso-per-rocchi-direzioni-eccellenti-di-orsato-e-maresca/

      La prossima volta, prima di scrivere sciocchezze, informati.

    • Salvatore
      Salvatore dice:

      Qui c’è un problema di fondo.
      Io mi riferisco alle diverse interpretazioni che danno gli arbitri, non nella nostra discussione. Com’è possibile che Rocchi va ad arbitrare in Europa , quando valuta non da rigore quei due casi di cui parlavamo. Ora mi chiedo com’è possibile che è rigore quello di De Roon. Cioè l’arbitro internazionale Rocchi ?, messo davanti ai due fatti, come li giudicherebbe ???
      E a questo punto potremo dire in tutta tranquillità che è un campionato falsato ???

  17. Marco
    Marco dice:

    Buongiorno Luca. Mi scusi, ho letto una discussione sul parallelo tra il mani di ieri di De Roon e quello di De Ligt nel derby di andata, perché per le argomentazioni che lei esprime nell’analisi di oggi anche io vedo molte molte similitudini. Lei parla di volume corporeo aumentato, di valutazioni su deviazioni che non ci sono… In questo senso i due episodi vanno a braccetto: De Ligt ha il braccio lungo il corpo, ma è parallelo, non aderente (si vide bene nelle foto… c’è spazio), lei dice che non va verso la palla ma neanche De Roon ieri sera. Lei dice che De Ligt aveva i piedi piantati a terra: ma, fa differenza se uno ha i piedi a terra o meno? E tornando al volume aumentato, la distanza del punto di impatto tra la palla e il busto di De Roon non è maggiore della distanza tra il braccio e il ventre di De Ligt. Insomma, con queste motivazioni, viene da trarre la conclusione che o sono rigori entrambi o nessuno dei due. Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Abbi pazienza ma come puoi affermare che De Roon non vada verso il pallone? Salta davanti a Dybala che sta per crossare! Stava provando un passo di danza classica?
      Ma poi che diavolo hanno in comune, santa pazienza? Il braccio di De Ligt era lungo il corpo, quelle di De Roon sono ad altezza spalla, come si fanno a paragonare?
      Te lo dico io: solo per fare casino contro la Juventus che, per la cronaca, è la squadra che ha avuto il numero maggiore di rigori contro.
      L’episodio di ieri è uguale a quello di Radu a Roma ma no… bisogna tirar fuori un episodio che non c’entra assolutamente nulla per perseguire una teoria senza alcun senso.

      Ad una certa, anche basta!

  18. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Un commento di risposta a tutti quelli che si chiedono cosa dovrebbe fare un de Roon, o altri difensori in episodi simili, per evitare il rigore. E’ facile: evitare di voltarsi quando la palla viene calciata e tenere le braccia di fronte al busto. Altrimenti quando ruoti il busto le braccia finiscono ad angolo retto e aumentano il volume. E se non ti volti e ti prendi una pallonata, cosi’ sia. PS: vale anche per esempio per il rigore contro De Ligt di alcune giornate fa.

    • Andrea
      Andrea dice:

      Premesso che la lettura di Luca mi trova perfettamente d’accordo ma mi sembra molto difficile chiedere a un giocatore di saltare davanti ad un pallone senza girarsi, c’è un tema di protezione automatica del corpo che non è proprio facilissima da gestire…

    • Daniele
      Daniele dice:

      È fisiologicamente impossibile. Per ora la regola è questa e c’è poco da fare, ma prima o poi bisognerà cambiarla. Tutti questi rigori porteranno presto a un impoverimento del gioco (perché devo ammazzarmi per giocare bene se poi le partite vengono decise da questi episodi: nelle ultime giornate ci sono state gare finite 2-1 con tutti i gol su rigore.

  19. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Buonasera Luca, episodio kalicic papetti: ipotizzando contatto braccio punibile , si configura una SPA non genuina? O ci potrebbero essere i presupposti x una dogso e relativa espulsione. Grazie

  20. Mario C.
    Mario C. dice:

    Che ne pensa delle amare parole di Sconcerti sul ruolo dell’arbitro moderno rispetto a questi rigori e falli di mano?
    “Queste regole non hanno nobiltà per diventare giustizia perché escludono l’arbitro, lo rendono una macchina elementare, quasi volgare. Lo trattengono dall’imbarazzo delle moviole. C’è un tocco di mano e tutti sono assolti, inutile qualunque sfumatura”.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E prima chiedeva oggettività.
      E adesso chiede soggettività.
      E prima voleva arbitri che fossero tutti coerenti.
      E adesso chiede che giudichino secondo coscienza.

      Insomma: poche idee e ben confuse.

    • Marco
      Marco dice:

      Le parole di Sconcerti non sono solo amare ma francamente inaccettabili, ma nemmeno al bar…
      Scusate il francesismo ma trattasi di supercazzole per arrivare alle solite conclusioni trite e ritrite, il regolamento è la scusa del momento.
      Cosa non si fa per acchiappare un click.

  21. Andrea Crivellaro
    Andrea Crivellaro dice:

    Buongiorno Luca,
    per restare in argomento “calci di rigore assegnati per fallo di mano”, consiglierei tutti i difendenti, di opporsi a tiri, cross e giocate in area degli attaccanti avversari, nella posizione “mani a conca sui gioielli di famiglia “… non potrà mai essere fischiato rigore contro! Buona domenica Luca !

  22. Gabriele
    Gabriele dice:

    Ciao Luca,
    prendendo spunto da una tua risposta ad un lettore, mi hai fatto venire una curiosità.
    Ti chiedo, conosci altri esempi di arbitri del recente passato o del presente che sono stati vicinissimi all’essere dismessi, per poi invece fare una carriera più che dignitosa nella massima serie?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      mmmh, bella domanda.
      Romeo. Ma non è mai diventato un grande arbitro, ha rischiato di essere dismesso nel 2008.
      Altri non me ne vengono in mente.

  23. Tina
    Tina dice:

    La ringrazio di cuore. Ora mi è tutto più chiaro.
    Buon lavoro e sappia che apprezzo molto la sua onestà

  24. Alex
    Alex dice:

    Confesso che per una volta mi trovo completamente in disaccordo con lei su un episodio, e mi riferisco al rigore fischiato contro De Roon.
    A mio avviso il difendente tiene le braccia in uno dei due modi migliori possibili per evitare di aumentare il volume, ovvero richiamate davanti al petto oppure dietro la schiena. Dinamicamente è impossibile per un difensore evitare in senso assoluto di ampliare il volume, anche tenendo le braccia dietro la schiena. Basta una torsione del busto di 90°, gesto naturale per chiunque si oppone ad un cross, per far si che le braccia prima poste davanti o dietro al corpo finiscano per trovarsi di lato. Ma se il braccio, come in questo caso, è richiamato contro il corpo per evitare di ampliare il volume, a mio parere non dovrebbe essere punibile.
    Ps: secondo me questo episodio e quello di Radu in Lazio-Milan sono completamente diversi: il braccio di De Roon è richiamato verso il petto e la palla lo colpisce sul gomito, ovvero il punto più vicino al corpo. Radu invece aveva il braccio aperto parallelo al terreno di gioco (basta tornare indietro di un frame rispetto all’immagine pubblicata qui sul blog, col pallone già quasi a contatto) e per di più viene colpito vicino al polso, quindi con la parte più staccata dal tronco.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Un modo c’è: evitare di saltare in quel modo perdendo il controllo delle braccia. Il volume corporeo aumentato non è discutibile, le norme in materia immutate da decenni, è lo stesso rigore assegnato (giustamente) da Calvarese in Lazio-Milan.
      Sono il primo ad essere allergico ai confronti tra episodi, questo è particolare: stesso cross, stessa opposizione, stesso identico fallo di mano. Anche il braccio di Radu è aperto ma vicino al corpo, trovare differenze è veramente molto forzato.

  25. Sergio
    Sergio dice:

    Ciao Luca,

    sono d’accordo per quanto riguarda la direzione di Giacomelli, il fisico conta eccome, anche se la gestione dei cartellini nel primo tempo non mi è piaciuta soprattutto su Cuadrado, come hai scritto, ma anche sul giallo a Bernardeschi, nel primo tempo su un contrasto che non ritengo imprudente, forse neanche fallo considerato che il pallone cambia velocità/direzione nel contrasto. Un cartellino che ha pesato,secondo me, nella gara dello juventino. Per il resto tutto bene, ok sui rigori che sono che sono corretti dal punto di vista regolamentare, ma sono la rovina del calcio moderno, decretati così. Mio parere. Sicuramente ne avrai parlato tante volte in passato, penso.
    Invece sulla gara Lazio – Sassuolo anche io ho pensato subito che c’era qualcosa di strano nella chiamata del VAR. Visto e rivisto, oltre a essere un goal regolare, spero non abbia parlato ai giocatori dicendo quello che dici. La mia sensazione è stata che non avendo capito bene se ci fosse o meno il tocco del giocatore del Sassuolo, si sia affidato alla chiamata punto e stop, non avendo lui stesso chiara la dinamica (difficile peraltro da valutare), giusto per non andare contro al collega al monitor che ha avuto modo di vedere e rivedere meglio se ci fosse il tocco o meno. Non so come la pensi. Ciao.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Bernardeschi deve ringraziare di non aver toccato la gamba destra dell’avversario, altrimenti andava a farsi la doccia: che il pallone cambi direzione non conta nulla, nel regolamento prendere il pallone non vale come salvacondotto.
      Lazio-Sassuolo: in tal modo, però, è andato contro il suo assistente dopo otto minuti. Ed è più importante un assistente di un VAR nell’economia di una partita…

      Ciao.

  26. Dimitri
    Dimitri dice:

    Buongiorno

    Ho avuto per tutta la gara la sensazione che nel tentativo di essere vicino all’azione, Giacomelli si sia trovato spesso troppo dentro l’azione, disturbando anche i giocatori. Il tocco del pallone nel secondo tempo non mi è parso una casualità ma un errore di posizione che solo per caso non si è verificato in altre occasioni in cui non ha saputo leggere la corsa del pallone e dei giocatori. Cosa ne pensi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Uhm…
      L’essere vicino all’azione aumenta il rischio di essere d’intralcio. E’ capitato una volta, non ne ricordo altre in cui abbia corso il medesimo rischio.

      Ciao.

  27. Diego
    Diego dice:

    Ciao Luca. Leggendoti ho imparato che la posizione di un arbitro debba essere il più vicino possibile all’azione, ovviamente, al fine di poter valutare al meglio qualsiasi situazione. E anche oggi hai rimarcato più volte che la posizione di Giacomelli in Juventus-Atalanta costituisca un’ulteriore motivazione per la valutazione positiva della sua prestazione. Tuttavia, ieri sera ho notato come la vicinanza di Giacomelli all’azione sia stata più volte di disturbo al normale fluire del gioco e, diverse volte, la sua posizione sulla linea di passaggio (specie quando il pallone si trovava nei lati della trequarti) ha costretto i giocatori a modificare le loro (molto probabili) intenzioni iniziali e/o ritardare lo scarico del pallone per consentire all’arbitro di fare un passo indietro. Pensi che questo possa essere dovuto a una forma fisica non impeccabile o a una comprensione delle dinamiche di gioco limitata? Ti ringrazio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ capitato una sola volta che abbia toccato il pallone, altre occasioni in cui abbia intralciato il gioco non ne ricordo.
      Detto ciò, essere vicini al gioco impone un rischio maggiore di essere d’intralcio ma è sempre meglio correre un rischio del genere piuttosto che decidere regolarmente da trenta metri di distanza.

      Ciao.

  28. riccardo
    riccardo dice:

    Cos’è che alla fine annunciata di una carriera arbitrale, porta arbitri incostanti a raggiungere livelli che, se ottenuti in periodi precedenti, li avrebbero portati ad ottenere successi professionali ancor maggiori?
    Penso a Giacomelli e Calvarese questa stagione ma negli anni precedenti arbitri (vado a memoria) come Tagliavento, Celi, Mazzoleni, etc.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La maturazione.
      In realtà tutti gli arbitri citati non hanno “imbroccato” solo l’ultima stagione ma le ultime 3/4.
      Pensa che Calvarese, nel 2010, si è salvato per pochissimi millesimi di punto dalla dismissione della CAN A/B…

  29. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Ciao Luca

    Già stamattina quando il blog aveva problemi tecnici ,cercavo la motivazione dell’insensato annullamento del gol del Sassuolo .
    Sarei davvero curioso di sapere cosa si sono detti il var e Di Bello…
    Secondo me ,questo è ancora peggiore dell’errore di Fabbri nell’ultimo turno :
    Perché Di Bello aveva già praticamente deciso in campo e non so perché ha cambiato opinione.
    Giacomelli secondo me perfetto ieri sera ,anche nelle azioni che passano inosservate .
    Pochi falli fischiati ,ha lasciato andare a contrasto con intensità ed è stato puntuale nelle decisioni.
    Personalmente ,ricordo benissimo le polemiche pre var sui falli di mano e il fatto che si fischi molto su dinamiche che ammetto possono far storcere il naso,è un prezzo che pago volentieri in favore dell’ uniformità di giudizio

  30. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Buon pomeriggio Luca,
    ho una domanda relativa al chiaro ed evidente errore. Si dice che quando l’episodio è nella chiara visione e visuale dell’arbitro il var non possa intervenire (vedi episodio di Bastos). Se c’è però comunque un errore di valutazione non sarebbe corretto considerarlo chiaro ed evidente errore? Lo dico perché così si rischia di non sanare situazioni evidenti quando invece in altri frangenti si puniscono, giustamente, infrazioni microscopiche. Grazie mille per il lavoro che fai

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La valutazione è per definizione oggettiva: quel che a te può sembrare evidente, a me potrebbe apparire molto meno evidente.
      Per esempio: io considero il fallo di Bastos netto, altri arbitri considerano corretto non fischiare perché la trattenuta è stata di breve durata.

  31. Tina
    Tina dice:

    Buonasera. Le vorrei porre una domanda, premettendo che sono molto ignorante in materia. Nel caso dei rigori concessi alla Juventus, nessuno dei giocatori atalantini era da ammonire? Lo chiedo in quanto ho visto spesso dare cartellini gialli a giocatori che avevano commesso fallo di mano.
    La ringrazio

  32. Massimo
    Massimo dice:

    Salve Luca. Avrei due domande da porti sull IFAB che è la vera causa di questo scempio sui falli di mano.
    1) la UEFA e le federazioni nazionali non possono dissociarsi o andare contro le nuove regole votate dall’IFAB?
    2) non credi che il fatto che 4 membri su 8 siano britannici sia semplicemente assurdo e illogico?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Non esiste alcuna nuova regola, non può avere responsabilità l’IFAB per norme che sono le stesse da decenni;
      2 – Sono i membri permanenti. Sicuramente è un controsenso ma, negli anni, il potere dei membri permanenti si è molto ridotto.

      Ciao.

  33. Dario Testaverde
    Dario Testaverde dice:

    Gentile Luca Marelli,
    Vorrei solo ringraziarla per il suo giudizio sui rigori concessi alla Juve, vorrei tanto che il suo blog fosse letto da certi “giornalisti” che sanno solo buttare benzina sul fuoco. Una buona giornata.

  34. Nicoló
    Nicoló dice:

    Ciao Luca,
    Il secondo rigore su muriel è netto senza dubbio.
    Il primo c’è per regolamento ma per me è un insulto al calcio e nessuno mi toglierà dalla mente questa opinione. Cosa bisogna fare difendere con le mani dietro la schiena? quelle di de Roon erano leggermente larghe è vero ma erano a protezione.
    Bisognerebbe cercare di interpretare il regolamento in base alle situazioni.
    È anche vero che così viene garantita uniformità perché anche in Lazio Milan è stato fischiato un rigore così.
    Ed anche quello era assurdo per me

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rispetto la tua opinione, ci mancherebbe ma una domanda sorge spontanea: a protezione di che? Del petto? Perché le braccia non sono davanti al volto ma davanti al petto.
      Posso dirti che questa giustificazione mi pare molto debole e strumentale solo a negare un rigore evidente?

  35. Marco
    Marco dice:

    Con questo andazzo non sarà difficile prevedere che i giocatori più tecnici si specializzino nell’andare a pescare il braccio del difensore distrattamente aperto. Alla Roberto Baggio contro il Cile a Francia 98…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Baggio mirò il braccio perché, in quell’edizione del Mondiale, venne introdotta una direttiva che imponeva di fischiare ogni tocco di mano in area. Direttiva abbandonata in fretta e furia.
      I giocatori mireranno?
      Può essere, è già successo e gli arbitri non ci sono mai cascati.
      Quando accadrà di nuovo, ne parleremo. Adesso sono solo congetture che non servono ad un granché.

    • grigio
      grigio dice:

      Posso dire che questo timore che i giocatori mirino alle braccia mi fa un po’ ridere? Attaccanti che non riescono a centrare una porta larga più di 7 metri sarebbero in grado di centrare un braccio che, bene che vada, è largo 10 cm?

  36. Massimiliano
    Massimiliano dice:

    Buongiorno Luca,
    Sul primo rigore per la Juventus , il comportamento/ atteggiamento di De Roon non potrebbe far pensare al non rigore , De Roon in un primo momento mette le mani dietro la schiena poi per cercare di contrastare il cross salta e per trovare l’equilibrio muove le braccia colpendo il pallano , dal mio punto di vista in questo caso l’atteggiamento del difensore andava premiato , ha provato di tutto per non prendere la palla con le mani , cosa ne pensi ? Grazie buona domenica

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Un difensore deve sapere che un movimento del genere porta al rischio di un fallo di mano.
      Gli arbitri non devono premiare nessuno, devono applicare il regolamento.

      Ciao.

  37. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Ciao Luca – Forse dovrebbero eliminare la parola “unnaturally” dalla regola “the hand/arm has made their body unnaturally bigger”, e rendere la regola oggettiva. Tutti gli “aumenti di volume” diventerebbero fallosi, non solo quelli innaturali, visto che si possono avere interpretazioni diverse su cosa sia naturale o innaturale.

  38. Ernesto
    Ernesto dice:

    Il braccio di muriel è allargato perchè sta correndo, la palla giunge inaspettata sul suo braccio (non c’è movimento del braccio verso la palla) visto che schizza via dal piede di higuain nel suo tentativo di anticiparlo e con una traiettoria imprevedibile a uscire dall’area di rigore.
    Come mai questo sarebbe rigore e quello di de ligt nel derby di andata s’è affrettato a spiegare che non lo fosse?
    Quale parte del regolamento distinguerebbe i due casi?
    Saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Spero che non ti offenda se reagisco a questo commento con una risata…
      Pensa pure che sia filojuventino, tre giorni fa ero antijuventino per il rigore di Bonucci.

      Buona domenica.

    • Ernesto
      Ernesto dice:

      Comunque rileggendomi ha ragione, con quel “s’è affrettato” avevo insinuato una mancanza di obiettività 🙂

    • Ernesto
      Ernesto dice:

      Però ora, chiarito quest’aspetto, mi rispondi gentilmente alla mia circostanziata domanda? Perché quello di De Ligt al derby d’andata non era rigore (condivido che non lo fosse) e questo di Muriel sì?
      Due braccia distanti dal corpo, in posizione naturale, con palloni inaspettati che gli sbattono contro. Anzi, nel caso di De Ligt che era quasi sulla linea di porta, avrebbe potuto assumere una posizione con le braccia attaccate al corpo come i suoi altri compagni nelle vicinanze, nel caso di Muriel la palla è schizzata dal piede di Higuain in direzione esterna all’area di rigore e l’atalanta o correva per arrivare per primo sulla palla e non per opporsi a una giocata.
      Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ok, ti rispondo.
      Hai preso un episodio di De Ligt per trovare una tesi secondo la quale la Juventus viene aiutata dagli arbitri.
      I due episodi NON HANNO NULLA IN COMUNE! Ma niente di niente.
      Ora, se vogliamo discutere , sono disponibile e mi confronto con chiunque, ma ad una certa mi cominciano anche a girare i cosiddetti.
      Sei l’unico a contestare quel rigore (grande come il pirellone) citandomi un episodio che non c’entra niente.

      Prego.
      Ciao.

  39. Roberto
    Roberto dice:

    Buongiorno.
    Io sono convinto della non punibilità di certi tocchi di braccio, come quello di DeRoon che è un gesto a protezione del viso. Ma non intendo certo sollecitare la sua risposta a questo, già la conosco.
    Le pongo invece un’altra domanda: non è un po’ preoccupato dal fatto che gli attaccanti inizieranno a tirare sul braccio dei difensori – e secondo me hanno già cominciato a farlo? non è preoccupato dall’impoverimento dell’aspetto sportivo con risultati ribaltati da tocchi casuali e totalmente involontari? Per togliere discrezionalità sul tocco volontario / involontario si è finito per punire un rimpallo, anche ad azione offensiva ormai sfumata, al pari di una deviazione decisiva e volontaria.

    Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può essere ma gli arbitri sanno riconoscere una furbata da un gesto irregolare.
      I rimpalli non vengono mai puniti (basti vedere ieri a Brescia), l’aumento del volume è punito da decenni.

      Ciao.

  40. Federico
    Federico dice:

    Caro Luca,
    Grazie come sempre per le spiegazioni dettagliate e ben argomentate. Volevo chiederti un chiarimento: il tocco di mano di De Roon mi e’ sembrato tutto sommato non troppo (concettualmente) dissimile da quello di De Ligt nel derby di Torino dell’andata. Entrambi involontari, entrambi molto vicini, entrambi con il braccio che aumenta un pochino ma non molto il volume del corpo. Secondo te qual e’ la differenza sostanziale che ha portato a valutazioni diverse? Grazie mille e buon pomeriggio!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mi spieghi, in poche parole, cosa abbiano in comune i due episodi?
      De Ligt ha il braccio lungo il fianco destro, ha i piedi piantati a terra e le braccia ferme.
      Se vuoi fare un paragone, fallo col rigore causato da Radu in Lazio-Milan che è praticamente identico ma su fascia laterale opposta.

      Ciao.

    • Federico
      Federico dice:

      Ciao!
      Certamente: come dicevo sopra, mi sembra che in entrambi i casi il braccio mi pare porsi in modo molto naturale con quello che sta facendo il calciatore, in entrambi i casi la palla parte (o viene deviata) molto da vicino e in entrambi i casi il braccio aumenta un po’ il volume del giocatore.
      In altri termini: se e’ un discorso di volume, mi pare che le conseguenze “volumetriche” delle due azioni involontarie siano simili. No?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non capisco, perdonami: se il volume aumenta, il rigore va assegnato, a prescindere dal movimento naturale o meno. E’ un rischio che il difensore corre, ovviamente in modo involontario (anche perché, negli ultimi 20 anni, ricordo forse un paio di episodi di fallo di mano volontario sul pallone).

  41. Roberto
    Roberto dice:

    Ciao Luca,
    personalmente ho un debole per il modo di arbitrare di Giacomelli: sempre vicino all’azione, sereno, tranquillo, mai arrogante, comprensione del gioco.
    E’ vero che ieri ha sbagliato un paio di ammonizioni ( penso soprattutto al fallo su Dybala verso la linea di fondo ), ma ha un’autorevolezza “gentile” in campo che gli permette di gestire serenamente anche le eventuali proteste.
    Mi sfugge il motivo per il quale sia a volte considerato un arbitro “debole” o di seconda fascia.
    Per me un grande arbitro.
    Ciao,Roberto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Su Giacomelli sono d’accordo, peccato che in passato ha sempre fallito gli esami di maturità, ciò che gli ha impedito di diventare un arbitro di primissima fascia.

      Ciao.

  42. Giggi
    Giggi dice:

    Il secondo rigore su Muriel per me è la sintesi perfetta di una regola assurda e scritta peggio.
    Che volontarietà mai ci potrebbe essere infatti a bloccare con le mani una palla che da dentro l’area va verso fuori?
    Ammetto di non saper fare una controproposta su 2 piedi per scrivere meglio la regola, ma allo stato attuale mi sembra evidente che non va.
    E sono juventino eh ….
    Giggi

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Una regola potrebbe essere di non tenere le braccia aperte in quel modo: un professionista non può approcciarsi al pallone in quel modo, discutere questo rigore è francamente eccessivo.

      Ciao.

    • grigio
      grigio dice:

      La controproposta potrebbe essere che se il pallone è diretto fuori area e non c’è una chiara intenzione del difendente a toccarla (palla che va verso il braccio e non braccio che si muove verso la palla) come eccezione non si fischia rigore. Sarebbe assurda come eccezione?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, lo sarebbe.
      A quel punto, con pallone che esce dall’area, tutti potrebbero controllare con le mani e sistemarsi il pallone per controllarlo meglio.
      Lasciamo le regole così, cerchiamo solo di convincerci che bisogna stare attenti alle mani come ai tackle.

    • grigio
      grigio dice:

      Scusa, ma per controllare il pallone con le mani necessariamente dovrebbero muovere le braccia verso la palla, ed è proprio il caso che io ho escluso (ho scritto palla che va verso il braccio no rigore, braccio che va verso la palla rigore).

  43. Elia
    Elia dice:

    Gentile Luca, avevo scritto un intervento un po’ più elaborato ma per un errore di compilazione del captcha è purtroppo andato perduto.
    In soldoni:
    Pensa che vedremo una modifica al regolamento riguardo al fallo di mano? Secondo me sarebbe utile una depenalizzazione dei falli di mano in area non antisportivi (insomma le fattispecie che non prevedono sanzione disciplinare), con calcio di punizione diretto dal limite dell’area invece del calcio di rigore.
    Per come stanno le cose, la massima punizione sembra sproporzionata rispetto alla quasi totalità delle infrazioni di questo tipo.
    Sarebbe forse un regolamento meno elegante, ma secondo me il gioco ne gioverebbe.
    Pensa che nei prossimi anni vedremo modifiche al regolamento al riguardo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Depenalizzazione no, altrimenti si snaturerebbe il gioco.
      Un’ideuzza ce l’ho da tempo: ridurre l’area di rigore.
      Nei prossimi anni, comunque, non ci saranno modifiche e non solo allo studio idee alternative (perlomeno ad oggi 12 luglio 2020).

    • Elia
      Elia dice:

      Forse non mi sono espresso bene, forse depenalizzare non è il verbo giusto, a chiarificare specifico che intendo l’assegnazione del calcio di punizione diretto invece del rigore.

      Riguardo alle dimensioni dell’area l’idea era già girata per la mente anche a me e mi piace molto, è al contempo semplice ed efficace, sembra però un altro esempio di modifica molto difficile da accettare per i Paesi più conservativi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vale lo stesso concetto: verrebbe snaturato il gioco. Assegnare un calcio di punizione diretto in area non ha alcun senso. Pensa ad un pallone non diretto in porta ma colpito di mano a sei metri dalla porta: calcio di punizione diretto? Oppure portare il calcio di punizione fuori area: come si potrebbe giustificare?
      😉

  44. Bengi
    Bengi dice:

    Siamo a metà luglio e mi interessa una tua previsione.
    Siamo vicini alla fine dell’era Nicchi?
    Se sì, chi sarà il prossimo Presidente AIA, Trentalange, Rocchi o Pisacreta?
    Grazie per la risposta.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Lo spero.
      Ma se la strategia è quella di attaccarlo personalmente, allora auguriamo fin d’ora un buon quarto mandato a Nicchi.
      Nicchi ne ha combinate di ogni come Presidente, ha disastrato il livello tecnico ma attaccarlo sul personale significa non aver capito niente delle necessità comunicative per mandarlo a casa.

      Non so chi sarà il prossimo presidente.
      Ciao.

  45. Marco M.
    Marco M. dice:

    Ciao.
    Quando tu dici che molti sono convinti che questi tocchi di mano siano “non punibili” io ammetto di essere tra questi.
    Intendiamoci, non a termini di regolamento, quello ormai è chiaro.
    Mi riferisco al senso che questo approccio dà oggi a un calcio di rigore.
    Se per tutto quello che hai giustamente evidenziato i rigori aumentateranno di quasi il 50% (50 per fallo di mano alla 32ma giornata), bene questo cambia di fatto il peso specifico di un calcio di rigore nel contesto del gioco. Con a mio avviso l’aggravante che su questo aspetto specifico si spacca il capello in quattro ma restano sempre per contro i casi che tu indichi “da moviola” che spesso sono più rilevanti. Esempio giocatore del Sassuolo a due metri dalla porta, quello per me è incomprensibile che non possa essere rivisto.
    Due punti quindi da discutere a mio avviso:
    – Accettare che nel gioco del calcio ci saranno molti rigori a partita oppure rivedere il regolamento (per me non è un paradigma, forse è solo questione di abitudine del resto in alcuni sport è già così e fra l’altro con molti rigori scende anche in teoria il peso specifico di eventuali errori)
    – Bilanciare questo approccio così rigido sui tocchi di mano e armonizzare l’utilizzo della tecnologia sugli altri aspetti del gioco che spesso a buon senso sono molto più importanti e decisivi nel contesto del gioco.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – i rigori per fallo di mano non diminuiranno di molto. Devono diminuire (e di tantissimo) i rigori per contattini, trattenutine e spintarelle che non farebbero cadere manco mio nipote di sette anni. Questi sono i rigori che non vanno fischiati, sui falli di mano era scontato che il VAR ne avrebbe scovati molto di più;
      – non ho capito cosa intendi nella seconda parte.

  46. Christian
    Christian dice:

    Buongiorno, non sono del tutto convinto sulla punibilità del mani di DeRoon, la distanza è ravvicinata (anche se so che non conta), le braccia sono comunque aderenti al corpo in protezione (sebbene il gomito sx sia un po’ piegato) e la dinamica di gioco mi sembra comunque naturale.
    Io non fischierei tali rigori, avallando un’interpretazione del regolamento più “europea”, che tende a non privilegiare il caso fortuito rispetto alla reale negligenza del difensore.
    Buona giornata, ringrazio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non sei d’accordo ma ammetti che il gomito è largo e la distanza non conti. In sostanza stai dicendo che il rigore doveva essere concesso 😉

      Interpretazione europea…
      Non esiste alcuna interpretazione europea, se non si fischiano questi rigori si commettono errori. Vai a vederti, per esempio, Liverpool-Manchester City: se non fischiano certi rigori anche in Italia arriviamo facili a 5 falli di mano in area…

      Ciao.

  47. FRANCESCO TRAVAGLINO
    FRANCESCO TRAVAGLINO dice:

    Idiosincrasie italiche:
    ci si lamenta che il calcio italiano è troppo difensivista e chiuso, poi quando si applica una regola che serve a costringere il difendente a non lanciarsi casualmente per stoppare i cross avversari (o almeno assumersene dei rischi, non goderne solo i vantaggi) la si considera un’ingiustizia (“cosa devono fare i difensori, tagliarsi le braccia?”)…

    Riguardo Lazio-Sassuolo:
    per quanto mediaticamente poco risonante, è possibile che possa costare a Di Bello (o ad Aureliano) qualche turno di stop?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sulla prima parte nulla da aggiungere.
      Spero che Di Bello non venga sanzionato (sono contrarissimo agli stop tecnici) e mi auguro che ad Aureliano spieghino che non è obbligatorio intervenire, si può anche rimanere silenti per tutta una gara.

  48. Michele
    Michele dice:

    Io penso che questo modo di valutare i falli di mano per quanto vada un po’ contro la logica del gioco sia corretta perché fa una maggior definizione del fallo e riduce la discrezionalità della valutazione stessa. Questo alla lunga dovrebbe accontentare scontentare tutti a seconda che venga fischiato contro od a favore ma quanto meno tende a rendere ‘scientifica’ -mi si passi il termine- la fattispecie da giudicare. In fin dei conti dovrebbe ridurre le polemiche, anche se, come dimostrano i casi di ieri, ce ne saranno sempre quando vengono giustamente e correttamente fischiati a favore della squadra che sappiamo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Eh, appunto: il VAR ha reso oggettiva la punibilità dei falli di mano ma non va bene nemmeno così. Si riduce la discrezionalità ma non va bene. Si lascia discrezionalità e non va bene.

      Alla fine i soloni criticano ma proposte… nada al cubo.

  49. Simone
    Simone dice:

    Condivido totalmente; l’unica osservazione che vorrei fare é questa: contrasto Djuricic/Bastos, se il metro di valutazione mondiale fosse sempre quello usato da Di Bello in questo caso, sarei il tifoso di calcio più felice del mondo.
    Ciao, alla prossima!

  50. Antonio
    Antonio dice:

    Buongiorno Luca. Non hai accennato a un fallo su Dybala da parte di Giacomelli al secondo tempo che secondo me meritava il giallo. Su di bello, decisione al limite, non credo sia un errore grossolano.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non commento mai i singoli episodi da ammonizione, a meno che non abbiano una ripercussione sulla partita, altrimenti non finirei mai di scrivere.

  51. Enrico Frosio
    Enrico Frosio dice:

    Ciao Luca!
    Che ne pensi della recente norma IFAB che prevede l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per chi usi espressioni come “intervento duro ma ha toccato anche la palla”, “fallo da ultimo uomo”, “le nuove regole sul fallo di mano”? Non è un po’ troppo leggera?
    Scherzi a parte: personalmente, credo che la cosa che più lasci l’amaro in bocca riguardo partite come Juventus-Atalanta e Lazio-Sassuolo non siano le (evitabilissime) polemiche, ma l’ignoranza marchiana di tifosi e “influencer” del pallone (giornalisti, blogger, etc.). Passi il fatto di non usare le voci “DOGSO” e “SPA”, che magari sono tecnicismi. Ma leggere i commenti di persone che non hanno ancora capito la differenza fra “deviazione” e “giocata” e a luglio parlano ancora di nuove regole sul fallo di mano, ecco, fa quasi venir da piangere. Se non si riesce a raggiungere questi obiettivi mentali minimi, avoja a far capire al popolino del pallone che gli arbitri non sbagliano per malafede, ma 1. perché sono umani anche loro e 2. perché se dopo Rocchi e Orsato e Irrati c’è pressoché il nulla (non me ne vogliano Chiffi e Pasqua!), evidentemente abbiamo un sistema arbitrale che non aiuta l’arbitro a migliorare (cough cough divisione fra CAN A e CAN B cough cough).
    Scusa il messaggio-fiume!
    E grazie per il lavoro che fai con questo blog, davvero: se quando guardo le partite con mio padre mi diverto a spiegargli il perché di un mancato rosso, o la differenza fra fuorigioco attivo e passivo, etc. è soprattutto merito tuo.

  52. Gabriele
    Gabriele dice:

    Buonasera dottor Marelli per prima cosa la ringrazio per il consueto approfondimento. Per quanto riguarda il primo rigore concesso da giacomelli molte personalità, anche autorevoli hanno espresso dubbi sulla punibilità e lo stesso gasperini ha lasciato intendere che punire questi contatti è direttiva autonoma assunta in Italia da rizzoli. Dal suo approfondimento ho capito che il contatto è punibile( anche se per dinamica pura ho avuto e continuo ae avere dubbi sulla correttezza della norma) e quindi è inutile attaccare giacomelli; sarebbe come dire un sindaco fa una legge per multare chi indossa dei jeans e la colpa sarebbe del vigile che si limita ad applicare la norma. Le vorrei però porre un quesito: qualche anno fa non ricordo se rizzoli o collina disse che le regole sono scritte da esperti ifab in cui non c’è nessuno che abbia mai arbitrato; alla luce di ciò posto che la punibilità su falli di mano e contattini sta generando un caos non sarebbe auspicabile una modifica netta della norma(magari scritta da chi in campo ha avuto esperienza) in modo da rendere oggettiva la valutazione di un tocco col braccio senza che l’arbitro debba essere attaccato usando la “scusa” dell’interpretazione?
    Inoltre avrei una curiosità: ma pasqua e banti che fine hanno fatto? Non sono stati designati quasi mai dalla ripartenza. Buona giornata e grazie per la disponibilità.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sai che mi fa sorridere l’accezione “molte personalità anche autorevoli”?
      Sinceramente, in ambito regolamentare, di persone autorevoli ne conosco pochine e nessuna di loro si è espresso tra ieri ed oggi.
      In realtà le regole le scrive (assieme ad altri) proprio Collina, perciò credo che ricordi male.

      Pasqua è infortunato, Banti ha qualche problema personale da risolvere.

    • Gabriele
      Gabriele dice:

      Per autorevoli inendevo dire persone che comunque hanno un seguito ed una credibilità tra gli appassionati molto ampia. Ad ogni modo cercherò di colmare la mia lacuna sulla questione collina rizzoli perché sono abbastanza certo sia stato detto. Buona giornata

    • Gabriele
      Gabriele dice:

      Ha ragione ho utilizzato un termine improrio piu che autorevole avrei dovuto dire famose, eccezion fatta per gasperini che dal suo ruolo dovrebbe conoscere la materia di cui parla e che ha denunciato una cosa non da poco dicendo che questa è solo interpretazione italiana. Se poi è cosi o no purtroppo non posso saperlo non avendo mai avuto possibilità di chiederlo a rizzoli.

  53. Alberto v
    Alberto v dice:

    Se non ci sono discussioni sui rigori perché ci devono essere polemiche? Per il resto come hai detto tu sbagliato non ammonire Palomino per il fallo su Dybala…giusta invece secondo me quella su Quadrado…severa ma non astratta la decisione di ammonire Bernardeschi…sull intervento che da il via all azione che porta al primo gol dell’ Atalanta non sono d accordo….il fallo sembra evidente

    • Danilo Mandara
      Danilo Mandara dice:

      Scusi se mi intrometto signor Marelli, solitamente non commento mai in quanto sia quando sono d’accordo che quando non lo sono rispetto e mi affido alla sua analisi, che ovviamente reputo più precisa e attendibile del mio sguardo inesperto, ma in questo caso mi permetto di contraddirla, il punto è che Freuler non anticipa per niente sulla palla, ma prende solo e soltanto gamba e piede di Dybala, cosa che si nota anche dalla stessa immagine da lei mostrata, dove, tra scarpa di Freuler (rosa) e palla, si nota distintamente la scarpa di Dybala (gialla), detto questo grazie comunque per le sue puntuali e dettagliate disamine e complimenti per il blog
      Danilo

  54. Luca Bonazzi
    Luca Bonazzi dice:

    Sig. Marelli avrei una domanda riguardo al tocco di braccio di De Roon. Se la palla avesse colpito prima il braccio destro (aderente al corpo) e poi il sinistro che era largo, sarebbe stato comunque rigore?

  55. Filippo
    Filippo dice:

    Non è possibile che sul primo fallo di mano le braccia fossero messe in quella posizione per proteggere il viso? Come una guardia da pugilato?

  56. Stefano C.
    Stefano C. dice:

    Buongiorno e grazie come sempre per le accurate analisi.
    Ho letto altrove un suo commento nel quale afferma che non verrà mai premiato il tentativo da parte dell’attaccante di mirare alle braccia del difendente.
    Sarà, mi fido di lei che è infinitamente più esperto, ma mi rimane quella sensazione che, una volta che il difendente è lì con gli arti superiori “fuori sagoma”, intanto l’attaccante ci prova a tirare a quell’altezza. Ovviamente, per tirare in porta o per crossare o anche solo per passare il pallone ad un compagno; poi se l’altro la tocca con il gomito beh, se ne è assunto il rischio e si becca il calcio di rigore contro.
    Oltretutto il regolamento come lei ci ricorda è sempre lo stesso da decenni, ma è un fatto che grazie al VAR nessun tocco di mano in area di rigore può ormai sfuggire al vaglio, con le necessarie conseguenze.
    Giusto per chiarire, le mie simpatie vanno alla Juventus e la maglia preferisco non toglierla (o non fare finta di toglierla), ma un punto preso per due episodi fortunati come è successo ieri non mi rende particolarmente fiero e soddisfatto. Diciamo che preferisco un tipo di calcio il cui fine sia il tiro in direzione della porta avversaria.
    Alla prossima occasione, buona Domenica e buon lavoro.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Dipende dalla dinamica.
      Se il braccio è alto, il rischio c’è: inutile negarlo, sarei sciocco ad affermare il contrario.
      Ma se viene mirato un braccio lungo il corpo, magari leggermente aperto, non verrà mai fischiato un rigore. Sicuramente ricorderai il rigore conquistato da Baggio nel ’98 che mirò il braccio del cileno Fuentes: in quel caso venne assegnato il rigore perché c’era la direttiva (assurda) di punire col rigore qualsiasi tocco di mano.
      Oggi un episodio come quello non verrebbe neanche preso in considerazione e, se assegnato in campo, sarebbe oggetto di OFR per revocarlo.

      Ciao.

  57. Simone
    Simone dice:

    Buongiorno Luca; vorrei chiedere una delucidazione sul contrasto Dybala-Freuler che porta al primo gol dell’Atalanta: a me sembra che al momento dell’intervento, il difensore colpisca contemporaneamente la palla col piede ed il polpaccio di Dybala con lo stinco, facendolo cadere; non mi sembra un intervento pulito, ma una infrazione perché lo scontro è nello stesso istante, non successivo, sbaglio? Grazie dell’attenzione e del tuo solito ottimo “lavoro” di analisi degli episodi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può anche essere ma è calcio, non danza classica: è un gioco di contatto, non si può trasformarlo in un videogioco nel quale non si può sfiorare un avversario.
      Il problema è proprio questa assurda percezione: sono stati assegnati anche dei rigori per queste “robe” ed è assurdo, come ho scritto decine di volte proprio su queste pagine (e non solo).
      Non possiamo stare a guardare se Freuler sfiori il parastinchi destro di Dybala oppure se c’è un contatto della punta del piede con la suola della scarpa: ma che è ‘sta roba?
      Non è più commento di un episodio, è la ricerca di un minimo contatto per polemizzare o per conquistare un vantaggio inesistente.
      Non credi?

    • Simone
      Simone dice:

      Diciamo che sono interpretazioni: in situazioni simili (attaccante che stoppa la palla proteggendola col corpo e difensore che interviene da dietro con un braccio appoggiato sulla schiena), un arbitro, nella stessa partita, può fischiare fallo o meno. Il mio discorso non è sulla danza classica o il contatto sempre fallo, bensì sul concetto che il gioco del calcio dovrebbe tutelare la tecnica e che anche una mano furba sulla spalla, può sbilanciare un attaccante e quindi essere una infrazione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non ne veniamo più fuori se continuiamo a ragionare in questo modo.
      E’ come l’affermazione che “basta un minimo contatto in aria per sbilanciare un giocatore”: siamo sempre lì, il calcio è un gioco di contatto e non ci credo nemmeno se lo provo direttamente che io, 80 chili, possa essere sbilanciato da un braccio appoggiato sul fianco in volo.
      Si loda tanto il calcio inglese, un calcio nel quale la fisicità è apprezzata e poi stiamo a discutere di un contattino del genere?
      Ti dico la verità: non l’avrei manco inserito ma sapevo che sarebbe stato tirato fuori questo “niente”.

  58. Luca Santo
    Luca Santo dice:

    Buona Domenica Dott. Marelli. Mi chiedevo: non è che le Sue valutazioni (sempre precise e corrette) ed il Suo sito abbiano bisogno dell’inserimento di una nuova sezione? Mi spiego meglio. Io penso che la squadra arbitrale, tolto qualche elemento (Fabbri, Giua, Giacomelli) sia assolutamente in grado di gestire il nostro complesso campionato. Anche gli arbitri della CAN B fanno ben sperare. Il problema enorme, a mio avviso, sono le designazioni. Ma come si fa a mandare Giacomelli ad arbitrare per la prima volta l’Atalanta in un big match dopo il disastro di Napoli-Atalanta dell’andata? Giacomelli avrebbe dovuto arbitrare sia l’Atalanta che il Napoli in match anonimi di fine stagione. È chiaro che sarebbe andato in difficoltà alla prima occasione. E qui giungo alla proposta di integrazione del suo sito: una rubrica in cui commentare ex ante le designazioni. A me la squadra arbitrale ricorda il mio Napoli sotto la gestione Ancelotti: ottimi giocatori messi male in campo. Ultima domanda e la saluto: si è mai pensato ad un designatore straniero? La saluto cordialmente.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sulla designazione di Giacomelli non ho avuto nulla da eccepire alla vigilia. Peraltro ha arbitrato benissimo e non vedo il motivo per cui tirare fuori adesso la necessità di fargli dirigere l’Atalanta a fine campionato in partite inutili.
      Da parte mia non ho mai capito queste preclusioni (per esempio Orsato con l’Inter, due anni che non si incrociano è irreale), a maggior ragione non trovo sensate le idee di chi pensa che basti una direzione contestata o negativa per precludere questa o quella società.
      Le designazioni non le commento se non raramente perché, in verità, a me vanno bene tutte: il designatore è Rizzoli, lo ritengo una persona di grande intelligenza che sta commettendo alcuni errori (soprattutto comunicativi).

      Designatori stranieri?
      Ti sei mai chiesto per quale motivo sia il designatore FIFA che quello UEFA sono italiani? E per quale motivo ci siano arbitri italiani in mezzo mondo presso federazioni straniere?
      Pensa, sono stato contattato pure io per andare due anni in un paese calcisticamente in via di sviluppo all’altro capo del mondo…

      Ciao.

    • Mario C.
      Mario C. dice:

      Domanda: nel primo rigore la posizione del gomito mi sembra coerente con quella della “sagoma” mentre il resto del braccio no. Il pallone peró finisce sul gomito, tra l’altro dopo un rimbalzo sull’altro braccio, mi sembra onestamente un rigore molto generoso, il gomito, anche a braccia aderenti al corpo, avrebbe occupato lo stesso spazio, mi sembra si stia esagerando nel non concedere centimetri a giocatori di 180/190cm che corrono, saltano e difendono in serie A!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Che vuol dire “gomito coerente con la sagoma”? Se De Roon non devia il pallone col braccio, quel pallone finisce in area di rigore. Se il tocco fosse stato col braccio destro allora si sarebbe detto che il braccio non aumenta il volume perché, in mancanza, il pallone sarebbe finito sul busto del difensore.

    • Mario C.
      Mario C. dice:

      Con “gomito coerente con la sagoma” intendevo che il punto in cui sbatte il pallone è coerente con la sua posizione, il gomito, anche a braccia in posizione naturale, occupa identico spazio. La parte restante del braccio è fuori posizione (anche se sembra a difesa del viso) ma quello che voglio far notare è che il gomito non occupa una posizione in cui guadagna volume, è solo girato al contrario. Spero sia chiaro, non c’è vantaggio ad avere il gomito lì, il pallone sbatteva lo stesso suo gomito a braccia in giù ma non sarebbe stato fischiato il rigore perché aderenti al corpo non facevano aumentare il volume. Sbaglio?

  59. Pasquale
    Pasquale dice:

    Buongiorno Luca,
    io rimango perplesso sul primo rigore perché Dybala tira veramente forte e la distanza è ravvicinata. Non dico che non andasse assegnato ma che c’è un problema da risolvere a livello regolamentare altrimenti i calciatori cercheranno sempre più spesso di mirare alle braccia ( secondo me ieri l’argentino ha fatto proprio questo).
    Per me le partite non debbono essere decise x degli episodi del genere.
    Volevo sapere cosa ne pensi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La distanza minima non è un buon motivo per non assegnare un calcio di rigore.
      Pensa se venisse regolamentata la non punibilità per tocchi di mano su cross da (ipotizzo) due metri: in quel caso tutti i difensori salterebbero con le braccia il più larghe possibili per impedire un cross.
      La verità è che i difensori devono responsabilizzarsi: che senso ha saltare in quel modo? Quel cross passa, c’è poco da fare, a meno che non venga deviato dal corpo o dalla testa. Ma se il pallone finisce sulle mani larghe… concediamo la possibilità di giocare con le mani? Non sarebbe più calcio ma una sorta di ibrido col football australiano.

      Ciao.

  60. Sandro
    Sandro dice:

    Carlo Luca, ancora una volta sono d’accordo con l’antica disamina degli episodi. Non capisco però perché metti in risalto il fatto che le decisioni di Giacomelli siano destinati a fare discutere. Perché nel caso della Juventus, avendo chiarito che entrambi i rigori secondo le regole attuali sono solari, bisogna discutere mentre quando non si tratta della Juventus sono solo episodi o sviste a cui si accenna ma di cui non è necessario che si discute?!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’ho evidenziato perché è quel che sta accadendo.
      Il motivo è strumentale, penso sia evidente: ovvio che l’errore più inspiegabile è quello di Roma ma qualcuno ne parla? Ovviamente no, perché la Lazio ha comunque perso.
      Purtroppo mi confronto tutti i giorni con l’opinione pubblica ed ormai ho capito come funziona (male).

      Dello juventinismo o dell’antijuventismo, francamente, non me ne frega niente e mi pare di averlo ampiamente dimostrato.

  61. Innocenzo
    Innocenzo dice:

    Premesso che ho chiaro che con le regole di oggi il primo rigore è sempre rigore. Però il movimento di De Roon mi sembra naturale, nel senso che un giocatore trovandosi in quella posizione è portato a ruotare il corpo, altrimenti rischierebbe di intercettare un cross con la faccia. Quello che voglio dire, più in generale, che certe braccia larghe che si vedono in area servono per mantenere l’equilibrio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Un pallone in faccia, eventualmente, non è che sia come prendersi un proiettile, abbi pazienza: sono calciatori professionisti, rischiano i legamenti ogni giorno e non credo che un pallone sul volto sia una tragedia.
      Chiaro, si può pensare ad un gesto istintivo ma un professionista deve sapere che rischia con una certa postura che aumenti il volume corporeo.
      L’equilibrio che c’entra con la protezione del volto?

  62. Tommaso
    Tommaso dice:

    Ciao Luca! Una considerazione personale e una domanda:
    – Il gol annullato al Sassuolo è stato annullato per provare ad impedire alla Lazio di perdere la partita. Non lo penso io, è ciò che penseranno i complottari di turno. Per evitare questo tipo di ragionamenti, gli arbitri dovrebbero evitare errori grossolani come questo, secondo me.
    – Un arbitro è un pubblico ufficiale?

  63. Tommaso
    Tommaso dice:

    Buongiorno Luca, rinnovo i miei complimenti per l’accuratezza e la passione con le quali cura questo blog.
    Le volevo porre due domande:
    – per quanto riguarda il gol annullato a Raspadori, ha più colpa il Var Aureliano che ha richiamato all’on field review Di Bello o l’arbitro stesso che dopo aver rivisto le immagini ha cambiato la sua decisione?
    – A me sembra che le prestazioni di Giacomelli siano migliorate dopo il Lazio-Torino dello scorso anno dopo il quale fu fermato per qualche settimana a causa degli errori commessi in quella partita; le chiedo quanto è importante per un arbitro essere fermato (anche solo per una giornata) per poter ragionare sui propri errori.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – Aureliano non doveva richiamare Di Bello perché si può discutere moviolisticamente di questo episodio ma non esiste alcun elemento che possa far ritenere la fattispecie specifica come un chiaro ed evidente errore. Poi Di Bello ci mette del suo ribaltando la decisione su presupposti video che francamente non comprendo;
      – Sono sempre stato contrario agli stop tecnici perché, secondo me, minano la fiducia nei propri mezzi e si torna in campo con paura di sbagliare nuovamente. Ci sono, però, episodi particolari che non possono essere semplicemente classificati come errori, come quello della gara che hai ricordato. Detto ciò, non è uno stop a far maturare un arbitro bensì l’umiltà di riconoscere l’errore, capirlo, porre rimedio.
      E non tutti ne sono capaci…

  64. Matteo
    Matteo dice:

    Ciao Luca, grazie come sempre per lo splendido lavoro. Riguardo al primo rigore in favore della Juventus, si nota come appena Dybala entra in controllo della palla, De Roon si avvicina e inizialmente pone entrambe le braccia unite dietro il corpo (come al momento si dovrebbe fare) nel frame successivo, ovvero quando il giocatore della Juve sta caricando il tiro, si nota come il centrocampista atalantino levi le braccia dalla posizione naturale di contrasto corretto e le ponga quasi a protezione del corpo ( soprattutto la destra che è attaccata al corpo) ma aumenti lo spazio occupato con la sinistra, che è il luogo di contatto con il pallone. Credo che questo particolare sia molto importante perché nel giro di due secondi un giocatore è passato dal non potersi vedere fischiato in alcun modo un possibile rigore a giustamente vederselo assegnato. Credi che questa linea di giudizio verrà portata avanti anche il prossimo anno con conseguente adattamento da parte dei difensori a questo tipo di situazioni oppure Rizzoli o chi altro per lui ( non conosco chi decide il regolamento, io ignorante ) deciderà di porre a tutto ciò impostando linee guida più precise?
    Grazie mille della sua attenzione e buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Credo che i calciatori debbano rendersi conto che un gesto di questo genere ed in caso di perdita del controllo delle braccia, è a rischio rigore. Rischio calcolato? Non lo so ma l’ipotesi di lasciar correre questi episodi porterebbe ad un numero enorme di difensori che volutamente salta con le braccia larghe eccependo la necessità di ripararsi (come se un pallone in faccia possa creare chissà quali danni).

      Grazie a te.

  65. Carmine
    Carmine dice:

    Ho una curiosità sul regolamento. Nell’azione dell’ipotetico rigore per il Sassuolo con l’espulsione del giocatore della Lazio, cosa succederebbe se prima che l’arbitro vada a rivedere le immagini il giocatore venisse sostituito? Immagino che in caso di espulsione la sostituzione verrebbe annullata, no?

  66. Tommaso pirotta
    Tommaso pirotta dice:

    Buongiorno Luca, anzi tutto complimenti per aver sistemato il sito, ora non ha problemi di connessione. Volevo chiederle se per caso il movimento di De Roon sul primo rigore potrebbe aver influito sulla decisione dell’arbitro? Nella dinamica dell’azione si approccia all’attaccante con le braccia dietro la schiena e, poco prima del cross, le porta avanti al corpo.

  67. riccardo
    riccardo dice:

    La ricerca di sminuire le polemiche ha portato alla generazione di questo “mostro” di antispettacolo.
    Si è voluta disinnescare la possibilità che l’arbitro possa influenzare il risultato secondo valutazioni personali, quelle che però danno sapore anche ad una azione e allo spettacolo.
    Sembra quasi che non si consideri più il contesto per cui si gioca, ovvero per far divertire lo spettatore. E la vittima oramai è diventata l’arbitro.
    A quando ,a valutazione da parte di un computer anche per i falli di gioco?
    E a chi pensa che il problema dell’imparzialità così sarà risolto una volta per tutte vorrei ricordare che le impostazioni della macchina le gestirà sempre una macchina.
    Poi, anche se quasi ci sono arrivati,passeranno all’impostazione dei giocatori.

    • grigio
      grigio dice:

      Quel qualcuno che vorrebbe il calcio arbitrato così troverebbe comunque qualcosa di cui lamentarsi: basta leggere la quantità innaturale di persone che commentano il primo rigore di ieri della Juventus dicendo che la palla ha toccato il braccio destro oppure che ha toccato il braccio destro e poi il sinistro oppure che il braccio era a protezione del viso, ecc… Se uno non è capace neanche a “vedere” cosa succede è chiaro che ci sarà sempre chi troverà qualcosa da ridire, anche di fronte ad un arbitro automa.

  68. Raffaele Squizzato
    Raffaele Squizzato dice:

    Buona domenica Luca… Mi permetto di aggiungere un dettaglio, probabilmente poco o nulla rilevante, riguardo il primo rigore concesso alla Juventus: rivedendo le immagini al TG Sport delle 12 e 30 di oggi, trasmesso da RaiNews24 (canale 48 del DTT), si vede come il difendente dell’ Atalanta si ‘presenti’ davanti a Dybala con le braccia dietro il corpo e che, al momento del cross, le allarghi: non credi che questa dinamica, ammesso che io l’ abbia interpretata nel modo corretto, possa aver tolto ogni eventuale dubbio a Giacomelli?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Certamente.
      D’altronde se un difensore salta in quel modo, ben sapendo che rischia di perdere il controllo delle braccia, se ne deve assumere la responsabilità.
      Negli altri campionati non accade? Accade meno, forse perché i giocatori sono tecnicamente migliori? Domando…

      Ciao.

  69. Nicola
    Nicola dice:

    Caro Luca, semplice dimostrazione che gli arbitri applicano il regolamento punto, non guardano in faccia ai giocatori o alla maglia, poi il regolamento è discutibile, ma gli arbitri no… al massimo possono commettere degli errori e chi non li commette? E’ normale che quando ti fischiano certi rigori ti senti un po’ preso per il c… però i tifosi e gli addetti ai lavori devono capire che verranno fischiati sia contro che a favore gli arbitri sono di fatto neutrali. Grande Luca ti seguo sempre con molto interesse!!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sai qual è il vero problema?
      Che molti sono convinti del fatto che siano tocchi non punibili…

      Per il resto nulla da aggiungere.
      Grazie a te.

  70. Carlo Nicola Colacino
    Carlo Nicola Colacino dice:

    Tutto perfetto. Il braccio di Muriel però è il destro, non il sinistro.

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