Anticipi 29^ giornata: più di un dubbio a Genova, impostazione da rivedere per La Penna a Torino

Tra gli anticipi della 29^ giornata di campionato la gara più attesa era senza dubbio quella di Genova che, alla fine, ha lasciato più di un dubbio, soprattutto in merito all’esito della “on field review” al novantesimo minuto.

Chievo – Cagliari 0-3, arbitro Abisso

Come orma sapete sono profondamente contrario alle sospensioni.
E’ anche vero, però, che il clamoroso errore commesso nei minuti di recupero di Fiorentina-Inter non poteva passare sotto silenzio e che lo stop di Abisso fosse scontato, anche e soprattutto per tutelare il ragazzo, consentendogli di riflettere su quanto accaduto.
Come prevedibile Abisso è rientrato dopo la sosta della nazionale e nella gara (sulla carta) più morbida della giornata.
Direzione ben poco convincente, non tanto sul piano tecnico ma per l’atteggiamento mostrato: molto nervosismo, un eccessivo utilizzo dei cartellini (alla fine si conteranno nove ammonizioni ed un cartellino rosso) nel contesto di una partita segnata già alla fine del primo tempo.
Non è sorprendente: dopo una “pausa” così lunga si perdano tutte le certezze accumulate e per ritrovare fiducia nei propri mezzi ci vuol tempo. Rientrare dopo un mese porta con sé il timore di sbagliare nuovamente e spesso ci si rifugia nelle sanzioni disciplinari per evitare che la gara possa sfuggire di mano.

Due gli episodi da valutare.

Al minuto 16 il Cagliari trova la rete del vantaggio con Pisacane.
Proteste del Chievo per un presunto fallo di Cacciatore su Barba immediatamente precedente alla deviazione decisiva, col centrocampista clivense che rimane a terra per alcuni minuti:

La posizione di Abisso, tutto sommato, è accettabile sebbene sia trovi forse un po’ troppo lontano dall’area di rigore. Difficile, in questa circostanza, avere certezze su quanto accaduto dato che, davanti a sé, l’arbitro ha un nugolo di calciatori.
La decisione del VAR di non chiamare l’arbitro a rivedere l’azione è corretta:

Il contatto tra Cacciatore e Barba c’è ma la dinamica dell’azione è tutta a favore del difensore del Cagliari: si trova davanti all’avversario, non lo guarda mai durante l’azione, il braccio sinistro tocca leggermente il calciatore del Chievo ma non c’è alcun elemento che possa configurare il contrasto come irregolare.

Al minuto 42 il Cagliari realizza la terza rete, ancora una volta tra le vibrate proteste del Chievo:

Differente la dinamica rispetto all’episodio precedente: in questa circostanza l’attaccante si trova dietro a Depaoli e si aiuta chiaramente con le braccia per liberarsi dell’avversario.

Ionita colpisce il pallone di testa ma è indubbiamente irregolare l’azione precedente su Depaoli: lo trattiene palesemente per la maglia, gli impedisce di correre verso il pallone acquisendo un vantaggio evidente.
Sbagliato concedere la rete ed anche il VAR avrebbe dovuto essere d’aiuto ad Abisso che, dalla sua posizione, non aveva profondità necessaria per vedere con chiarezza la trattenuta prolungata di Ionita.

Udinese – Genoa 2-0, arbitro Pairetto

Nessun episodio da segnalare nella gara di Udine che ho seguito nel primo pomeriggio.
Molto positiva la prestazione di Pairetto, arbitro che in questa stagione è sempre perseguitato da preconcetti ma che ha compiuto alcuni passi avanti di valore, limitando molto atteggiamenti di supponenza e cominciando ad inserire nel suo bagaglio un minimo di dialogo con i calciatori.
Manca ormai poco alla fine della stagione, difficile vederlo impegnato in gare di qualità superiore ma nella prossima stagione Rizzoli (se rimarrà…) lo proverà senza dubbio in partite più impegnative.

Juventus – Empoli 1-0, arbitro La Penna

Mai nascosta la personale predilezione per la figura arbitrale del giovane laziale in campo, per l’eleganza che mostra in ogni impegno. Considero La Penna come il talento più cristallino a disposizione di Rizzoli per il futuro (assieme a Pasqua) ma ciò non mi impedisce di evidenziare una prestazione che ritengo ben al di sotto ai suoi standard, soprattutto per l’atteggiamento nel corso della gara di Torino.
Potrebbe apparire strana come affermazione alla luce del fatto che, alla fine, non c’è stato nemmeno un’ammonizione tra Juventus ed Empoli ma è proprio questo il punto: la sensazione che ho avuto vedendo la partita è che La Penna abbia sostanzialmente deciso di chiudere senza alcuna sanzione disciplinare nonostante parecchi episodi al limite. Atteggiamento che non mi ha convinto: c’è stato, nel complesso, grande  rispetto tra i calciatori ma, nel computo finale, mancano almeno un paio di cartellini sui quali non si poteva sorvolare, motivo per cui fischiare la fine senza ammonizioni è parsa più una scelta forzata che una conseguenza.

Al decimo minuto Cancelo ferma irregolarmente Pajac sulla trequarti difensiva, La Penna fischia una punizione a favore dell’Empoli:

Fallo evidente e sicuramente non cattivo ma è chiaro che, una volta saltato, il difensore della Juventus ha cercato solo l’avversario allungando verso Pajac la gamba sinistra. Il cartellino giallo, in queste circostanze, è praticamente automatico.

Al minuto 21 La Penna fischia un calcio di punizione per l’Empoli a seguito di un contrasto tra Emre Can e Krunic:

Gesto pericolosissimo del centrocampista dell’Empoli che, in netto ritardo, interviene col piede a martello sull’avversario.
Due annotazioni:
– La Penna era chiaramente coperto da un calciatore della Juventus, motivo per cui è possibile che abbia solo intuito quanto accaduto. Per tal motivo il quarto ufficiale, in posizione ideale, avrebbe dovuto aiutarlo;
– Il fatto che Krunic abbia colpito solo di striscio l’avversario non lo solleva dalla responsabilità di un fallo chiaramente imprudente. Nel caso in cui Krunic avesse colpito in pieno il ginocchio di Emre Can, questo fallo avrebbe dovuto essere punito col cartellino rosso, trattandosi di fallo grave di gioco.
Sbagliato non sanzionare disciplinarmente il centrocampista dell’Empoli, incomprensibile il calcio di punizione fischiato contro Emre Can.

Al minuto 65 altro fallo fischiato a favore della Juventus per un’irregolarità di Di Lorenzo su Matuidi:

Anche in questo caso, come nell’episodio di Cancelo su Pajac, il difensore dell’Empoli viene saltato di netto da Matuidi e, senza alcuna possibilità di contendere il pallone, allunga la gamba destra per interrompere l’azione dell’avversario.

Questa gara passerà velocemente nel dimenticatoio perché non c’è stato alcun episodio degno di nota nelle aree e nessuna recriminazione da parte dei calciatori ma, a mio parere, non fa parte delle migliori prestazioni di La Penna che, in altre circostanze, è apparso decisamente più preciso e meno superficiale.

Sampdoria – Milan 1-0, arbitro Orsato

Orsato è e rimane uno dei migliori arbitri italiani.
L’affermazione può sembrare superflua ma è necessaria: per anni è stato indicato come il migliore dei nostri arbitri, dopo Inter-Juventus della scorsa stagione pare che sia diventato una sciagura.
Non è così ed è fastidioso leggere in continuazione critiche senza alcun senso nei confronti di un elemento che ha offerto negli anni un rendimento eccezionale.
Anche in questa stagione le prestazioni offerte sono state di ottimo livello medio e non sarà certo una serata meno brillante del solito a cambiare un giudizio complessivo.
E’ vero, Orsato non è più quello di due anni fa ma ciò non toglie che rimanga un direttore di gara di enormi qualità tecniche che, come tutti, può incorrere in qualche serata meno luminosa di altre. Questa premessa, peraltro, prescinde totalmente da quanto visto ieri sera a Genova che, nel complesso, rappresenta una direzione sicura con giudizi che possono essere molto differenti soprattutto sull’ultimo episodio, accaduto al minuto 88. Ci arriveremo.

Al minuto 24 il Milan protesta per un tocco di mano di Praet in area di rigore susseguente ad un contrasto con Bakayoko:

Questa prima immagine non ci dice nulla sulla punibilità o meno del tocco di mano ma ci fornisce un primo, fondamentale indizio: la distanza tra Bakayoko e Praet.

Il tocco di mano di Praet è indubbio ma è altrettanto fuori discussione che questo possa rappresentare una fattispecie tale da portare all’assegnazione del calcio di rigore.
La decisione di Orsato, peraltro in posizione ideale per giudicare, è corretta.
La distanza tra Bakayoko e Praet è minima, il braccio del centrocampista della Sampdoria è in posizione consona alla dinamica dell’azione, il pallone gli arriva addosso da pochi centimetri e toccato un istante prima dal giocatore del Milan. Oltre a ciò non è il braccio a muoversi verso il pallone, tanto che il braccio stesso rimane nella medesima posizione sia al momento della deviazione di Bakayoko che nell’istante in cui viene toccato da Praet.
Bene, in questo caso, il VAR Doveri a lasciare correre, confermando in pochi secondi la scelta di Orsato.
Un’annotazione.
Nei secondi successivi Castillejo è stato ammonito per proteste. Ammonizione corretta ma veramente poco “furba”. In queste occasioni è totalmente inutile aggredire verbalmente l’arbitro per costringerlo a rivedere un’azione perché il VAR serve proprio a questo: rivalutare con calma quel che potrebbe essere sfuggito al direttore di gara, eventualmente consigliando lo stesso di rivedere le immagini per cambiare la propria decisione. Queste sanzioni disciplinari sono solo dannose: non è certo una rimostranza plateale che convincerà un arbitro a tornare sulla sua scelta ma, al limite, il VAR.

Al minuto 29 altra protesta del Milan per una caduta in area di Calhanoglu nei pressi di Andersen:

Non c’è nulla.
Andersen non commette alcuna irregolarità, è il centrocampista del Milan a cercare un calcio di rigore che non esiste.
Ammonizione per simulazione?
No, ed è stato giusto così: un contatto effettivamente c’è stato (anca di Andersen) sebbene casuale e non certo passibile di sanzione tecnica. La caduta di Calhanoglu, al contrario, è inconferente col contatto ma non per questo punibile. Peraltro il giocatore del Milan abbozza solamente una timidissima protesta.

Al minuto 59 il Milan trova la rete del pareggio con un colpo di testa di Bakayoko su angolo calciato dalla destra:

Perfetta la posizione di Orsato: fermo, con la visuale libera, senza alcun calciatore di fronte a sé.
Orsato annulla immediatamente la rete e la scelta è ineccepibile:

Prima ancora che Bakayoko colpisca di testa, lo stesso calciatore carica in modo chiaramente irregolare il portiere Audero, appoggiandosi allo stesso col braccio sinistro, di fatto impedendogli di poter intervenire sul pallone.

Ciò che mi ha lasciato stupito di questo episodio non è tanto la scelta di annullare la rete che, ribadisco, è corretta ma la spiegazione di Orsato:

Dal fermo immagine non è possibile comprendere quel che ha detto l’arbitro mentre appare chiaro dalle immagini: Orsato ha giustificato la sua decisione dicendo a Bakayoko (ed accompagnando con un gesto inequivocabile) che il portiere non può essere caricato nell’area di porta.
Ciò è profondamente sbagliato, non c’è scritto da nessuna parte che un portiere non possa essere toccato nell’area di porta perché il regolamento è chiaro (Regola 12, pagina 99):

Il portiere è un calciatore come gli altri che, a differenza dei compagni, può giocare il pallone con le mani all’interno dell’area di rigore. Allo stesso modo, pertanto, può essere caricato regolarmente ovunque, anche nell’area di porta sempre che il contrasto sia nei limiti del regolamento.
L’area di porta non è una zona nella quale viga un regolamento speciale: è semplicemente una delimitazione del terreno di gioco che serve per indicare il luogo entro il quale effettuare il calcio di rinvio e, in casi particolare, ove posizionare il pallone per eventuali calci di punizione indiretti a favore dell’attacco.
Purtroppo, negli anni, si è sedimentata questa falsa credenza secondo cui il portiere non possa essere toccato nell’area di porta: non è affatto vero. E se anche Orsato spiega una scelta in questo modo diventa poi complesso impedire che certe leggende metropolitane vengano estirpate dai talk show televisivi…

Al minuto 88 l’episodio più discusso e discutibile della serata.
Su lancio di Bakayoko, Piatek entra in contatto con il difensore Murru, cadendo a terra:

La prima immagine proposta per valutare la posizione di Orsato: sembra perfetta ma, in questi casi, è la peggiore possibile. Nel momento in cui si concretizza il contatto tra i calciatori, l’arbitro è coperto dal corpo stesso dei calciatori ed è più la sensazione che la certezza a guidare la decisione tecnica. Nell’immediatezza Orsato indica il pallone, significando di aver visto il difendente anticipare l’avversario.

Come già detto in molteplici occasioni in passato, un contrasto non deve essere valutato sulla base di un tocco del pallone ma solo ed esclusivamente in virtù del contatto tra i calciatori. Che Murru abbia o meno sfiorato con la punta di un tacchetto il pallone non ha alcuna rilevanza:

Quel che deve essere valutato è il contatto in sé e, a mio parere, quello di Murru è irregolare: è vero che il difensore cerca il pallone ma è altrettanto evidente che con la sua azione penalizza la possibilità di Piatek di calciare a rete, colpendo la gamba destra dell’avversario con l’anca e frapponendo un ostacolo evidente all’attaccante del Milan.
Può essere che Murru sfiori il pallone ma, come detto, ciò non è un elemento preponderante nella circostanza. Se anche avesse sfiorato il pallone, ciò non modificherebbe la dinamica complessiva dell’azione.

A mio parere quest’azione era da punire col calcio di rigore e con l’ammonizione di Murru per DOGSO genuino perché è chiaro che il difensore abbia tentato di contendere il pallone all’avversario.
Il VAR Doveri consiglia correttamente la review ad Orsato il quale, dopo un paio di minuti, decide di confermare la sua scelta, non assegnando un calcio di rigore: scelta che non mi trova d’accordo.

58 commenti
  1. Beniamino
    Beniamino dice:

    Un chiarimento per una regola che non capisco sia ancora valida:
    il portiere, in occasione di un calcio d’angolo, non può essere per alcun motivo ostacolato.
    E’ ancora vero?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non La conosco ma, parafrasando l’idiota commento che hai scritto, non devi mai essere stato uno scienziato.

      P.S.: scrivo a questo indirizzo mail con la mia personale, ti invio il numero di telefono così puoi dirmi personalmente quel che hai scritto. Vediamo se dimostri coraggio oppure se sei il solito leone da tastiera.

      Mail inviata, aspetto la Sua telefonata.

  2. Mariano
    Mariano dice:

    Rispetto ad altri episodi mi sembra che la sua opinione sul contrasto Murru-Piatek non sia estremamente decisa. Possiamo definirlo un episodio interpretabile in qualsiasi modo o secondo lei al VAR l’interpretazione giusta è una sola?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, no, non ho mai detto di essere “LA” legge.
      L’episodio in questione non si sottrae al concetto di interpretabilità: non è episodio da VAR ma più da moviola ma, una volta rivisto al video, è difficile comprendere il motivo per cui non sia stato concesso.

  3. Nicola
    Nicola dice:

    Buonasera Luca, complimenti per il blog e per le spiegazioni sempre puntuali.
    Vorrei chiederti gentilmente di giudicare il mio pensiero riguardo il tocco di mano di Praet sulla giocata di Bakayoko, concordando la tua spiegazione non riesco però a capire fino in fondo questa decisione arbitrale. Vorrei confrontare questo episodio con il gol del pareggio allo scadere annullato dal Sig. Maresca all’Empoli contro la Roma 2 giornate fa. Se confronto il fallo di mano di Traorè con quello di Praet mi sembra decisamente più evidente e staccato dal corpo quello di Praet, come mai ancora una volta in questo campionato vediamo episodi valutati in modo completamente opposto? (ammetto di non aver letto il tuo giudizio sull’episodio del gol annullato a Krunic). Spesso in queste circostanze mi sembra che venga spesso favorita la squadra difendente, ma non voglio crederci perchè sarebbe davvero un grave errore ragionare così.
    Cosa ne pensi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come ho già scritto, l’errore non è stato il giudizio sul tocco di mano di Praet ma sul gol annullato all’Empoli che, a mio parere, doveva essere convalidato.

    • Nicola
      Nicola dice:

      Ok grazie, ora mi è tutto più chiaro.
      A quanto pare sei stato l’unico a giudicare regolare la marcatura di Krunic, dato che tutte le più note moviole e i giornalisti di sky avevano considerato corretta la decisione dell’arbitro. Ormai siamo abituati, quando ci sta la Roma di mezzo molti del mestiere si fanno influenzare, meno male che ci sei tu.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Infatti hanno giudicato sulla base di un sentimento comune, non del regolamento.
      Se fossimo al 1 luglio 2019, quel gol avrebbe dovuto essere annullato, a marzo 2019 no.

  4. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    In realtà 40 anni fa il regolamento diceva espressamente che nell’area di porta il portiere non poteva essere caricato. Poi, anni dopo, questa norma è stata tolta… dubito comunque che Orsato possa riferirsi al regolamento di decine di anni fa.

  5. Jeko
    Jeko dice:

    Gentile Luca buona sera,
    Oggi ho avuto da fare e le scrivo solo ora. Devo essere onesto, a me Orsato non mi fa impazzire; lo so che lei ha un debole per il fischietto veneto, ma sinceramente, almeno quando arbitra in Italia, lo trovo irritante nel porsi con i giocatori. Siamo sempre a odiare Doveri perchè non sorride mai, Orsato è la stessa cosa (anche se con un altro livello tecnico). Credo qualche sorriso in più e qualche “cazziatone” in meno possano solo fare bene, almeno a mio avviso.
    Per il resto nulla da aggiungere, disamina corretta e puntuale, sempre un piacere da leggere.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà non ho affatto un debole per Orsato, anzi: è lontanissimo dalla mia idea di arbitro, troppo rigido e troppo poco propenso al dialogo. Ciò non mi impedisce di affermare che sia stato un arbitro straordinario e che, ancora oggi, è un grande arbitro. Ho un “debole” per Pasqua e La Penna, per Rocchi e Massa (quest’ultimo deludente ultimamente ma dotato di fondamentali strepitosi), non per Orsato.
      Grazie dei complimenti.

  6. Roberto Renda
    Roberto Renda dice:

    Scusi ma la prudenza o imprudenza dipende proprio dalla volontà se uno cade non fa niente di imprudente quindi ammonizione ingiusta

  7. Stefano
    Stefano dice:

    Buongiorno Luca , durante Sampdoria-Milan seconda lei l’ammonizione di Suso è corretta ?
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, è corretta.
      E’ vero che Suso non aveva alcuna intenzione di commettere il fallo ma il regolamento impone di giudicare i contatti tra calciatori non sulla base della volontà bensì tenendo presente negligenza, imprudenza o vigoria sproporzionata. Nel caso specifico il fallo è stato correttamente catalogato come imprudente, come tale passibile di cartellino giallo.

  8. Alessio
    Alessio dice:

    Buongiorno, secondo me il contatto tra Murru e Piatek è regolare: il difensore va in scivolata ma non trova ne palla ne gambe, semplicemente si è frapposto tra la palla e l’attaccante, Piatek una volta capito di aver perso palla si è lasciato andare a terra. Giusto chiamare la OFR perché Orsato ha visto un intervento sul pallone che in realtà non c’è stato (o comunque il tocco è talmente marginale da risultare ininfluente), però condivido la scelta dell’arbitro, non riesco a vedere l’intervento sulla gamba.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mah, in realtà ci sono più contatti tra Murru e Piatek.
      Onestamente posso comprendere il dubbio sulla punibilità ma non vedere contatti è decisamente eccessivo.

    • Mauro Palmirotta
      Mauro Palmirotta dice:

      c’è semplicemente uno sfioramento ma contatto regolare. sono d’accordo con Alessio.

      p.s. non capisco perché mi hai bloccato su twitter… non ti ho mai insultato non mi puoi bloccare solo perché non ero d’accordo con il rigore non dato in Lazio-Milan di coppa Italia

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché c’è modo e modo di criticare.
      Blocco solo tre tipi di utenti:
      – quelli che insultano;
      – i complottari;
      – chi manca di rispetto per il lavoro altrui.

      Saluti.

    • Mauro Palmirotta
      Mauro Palmirotta dice:

      e in quale delle tre cattegorie mi metti ?

      Ho dato semplicemente la mia opinione.

  9. Luca
    Luca dice:

    Premetto per me quello non è calcio di rigore in live ho detto calcio di rigore ma più lo vedo più mi convinco che non lo sia, ma quello che non mi è piaciuto ieri e la chiamata tattica di doveri che si lava le mani per me non potrà mai essere un chiaro ed evidente errore. Ieri Orsato mi è piaciuto ha un ascendente sui calciatori straordinario e per la prima volta un cartellino giallo per chi fa il gesto del var. Non capisco come ci sia una protezione su Rocchi quest anno sta facendo molti più errori rispetto Orsato vedi Roma spal un rosso per dogso non genuino i due calci di rigori non dati in Roma inter un per i giallorossi è un per i neroazzurri manca il doppio giallo a koulibaly in Napoli juve. Gli errori di Orsato di quest anno di Orsato mi ricordo solo un rigore per fallo di mano in Chievo Bologna

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Che Orsato abbia un’autorevolezza straordinaria non si pone nemmeno in discussione. Sul rigore, ovviamente, rispetto la tua opinione ma non condanno affatto la scelta di Doveri: al limite possiamo discutere se si trattasse di episodi da VAR o da moviola (più la seconda) ma avrebbe potuto lavarsene le mani non intervenendo e non certo chiamando Orsato alla review.
      Rocchi sta commettendo pochissimi errori: a Ferrara ha commesso un errore (è vero), in Roma-Inter manca un rigore (uno solo) e non per colpa sua ma del VAR (Fabbri, che infatti venne sospeso dopo quella gara).
      Se poi si vuol dire che Orsato sia superiore a Rocchi, lo si faccia. Ma isolare 3 episodi in 15 gare arbitrate, 3 errori in 13 ore di gioco significa non aver capito niente di questo blog, ideato proprio per evitare queste derive da trash talk show.

  10. Nicola
    Nicola dice:

    Buongiorno Luca, grazie per le preziose analisi. Quello che oggettivamente mi infastidisce da tifoso rossonero sono i continui cartellini gialli. Si vedono su altri campi arbitri circondati dai giocatori, altri che li mandano palesemente a quel paese e nulla. Romagnoli 6 giallo, di cui 5 per proteste da capitano e uno per essersi tolto la maglia. Anche ieri due gialli per proteste. Gli errori possono essere anche accettati ma queste sono valutazioni differenti secondo me. Grazie. Buona domenica

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Posso essere franco?
      Le ammonizioni di Romagnoli non sono certo sbagliate: che sia il capitano non c’entra nulla, il capitano NON può protestare ma chiedere spiegazioni. E ti assicuro che Romagnoli viene ammonito per i modi, non certo per il gesto di protestare.
      Forse sarebbe il caso di chiedersi per quale motivo i giocatori protestino così tanto, evidentemente non c’è nessuno in società che faccia capire come rapportarsi con i calciatori.
      I due gialli di ieri sera per proteste sono ineccepibili.

  11. Sascja
    Sascja dice:

    Grazie come al solito per il tempo che dedichi al blog.

    Mi soffermo soltanto sull’unica partita che ho visto, quella della juve.
    Sono assolutamente d’accordo con te che La Penna sia stato poco lucido nella partita ma non solo dal punto di vista dei cartellini.
    Ci sono state almeno 3 occasioni nitide in cui veniva fischiato un fallo e la palla rimaneva in possesso della squadra che lo subiva o viceversa, come nel fallo su pjanic, che invece non veniva fischiato. Cosa che ha lasciati interdetti anche i giocatori, che secondo me, da quel momento in poi hanno iniziato a spezzare il gioco con più frequenza (senza nessuna accezione positiva).
    Ho visto solo io questa tendenza?

    Sul comportamento di Orsato, che spiega a Baka dove ha commesso il fallo, mi esprimo in maniera ipotetica invece.
    Do per assodato che Orsato conosca perfettamente la regola. Credo abbia semplicemente espresso il suo aver visto un fallo, senza avere la volontà di entrare nello specifico con un calciatore nella dinamica dell’azione, visto che non è neanche loro competenza. Un modo sbrigativo per evitarsi inutili discussioni e perdite di tempo.
    Sbagliato? Forse ma se ogni direttore di gara dovesse spiegare il per come e il per quando di ogni fallo, ci vorrebbero 20 minuti di recupero ogni partita.
    Fino a quando non ci sarà una disamina, da parte degli arbitri stessi che hanno condotto la gara, che venga fornita pubblicamente dubito si riuscirà a migliorare la cultura sportiva.
    Ci arriveremo?
    Ai posteri l’ardua sentenza.

    Buona domenica

    P.s. hai visto le partite della nazionale? Come ti esprimeresti sul cartellino rosso di Pjanic e sul giallo di Lautaro? Per me sono entrambi cartellini arancioni ma probabilmente quello di Pjanic più rosso di quello di Lautaro.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nulla da aggiungere.
      Su Orsato concordo: non mi passa nemmeno per l’anticamera del cervello di pensare che non sappia il regolamento. Probabilmente ha voluto essere sbrigativo ma un arbitro delle sue capacità deve ben ponderare le spiegazioni perché Orsato è un modello per migliaia di arbitri. Pensa a quanti giovani arbitri, magari non ancora nella piena conoscenza del regolamento, da ieri sera sono convinti che il portiere non possa essere toccato nell’area di porta. Se Orsato spiega in questo modo una decisione (giusta), è un problema non da poco.
      I falli di Lautaro e Pjanic erano entrambi da espulsione diretta.

    • Sascja
      Sascja dice:

      Ritieni che il Carisma, inteso come capacità di rapportarsi ai giocatori, sia una pecca di Orsato?
      Sono d’accordo sull’esempio che si deve dare ai giovani. Visto che le comunicazioni fra arbitri non sono ancora possibili, ritieni che sarebbe sbagliato esprimere, in forma scritta, le proprie decisioni? Simil resoconto da fornire dopo un po di tempo dalla partita?
      Potrebbe essere un buon avvicendamento fra le due fasi (se alla seconda si arriverà).

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’anno prossimo potrebbe esserci una sperimentazione relativa alla spiegazione degli episodi: l’importante è che l’AIA trovi qualcuno in grado di spiegare le varie fattispecie perché il rischio di spiegazioni orientate fortemente dalla protezione della categoria è altissimo.

  12. Gianluca
    Gianluca dice:

    Ciao Luca, pensi che Orsato verrà fermato per questo rigore non concesso nonostante l’utilizzo del Var (come è successo ad Abisso) oppure questa situazione è meno grave di quella capitata all’arbitro siciliano? Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, è un episodio al limite che si presta a valutazioni differenti.
      La mia è solo un’opinione, non escludo che Rizzoli possa pensarla in maniera differente.
      Non sono questi gli errori che portano ad una sospensione.
      Quello di Abisso è un errore enormemente più grave, nessuno può giustificare una scelta del genere.

  13. Salva
    Salva dice:

    Ottimo come sempre; prendo atto del tuo parere sul caso Murru-Piatek: ieri in una discussione, forse appena influenzata dai colori rossoneri del mio interlocutore, ho difeso un punto di vista differente. Vedendo il video si nota che, con l’astuzia REGOLARE del grande attaccante, il polacco, dopo l’ottimo controllo a seguire, allarga, per difendere la posizione, prima il braccio (in maniera secondo me non necessaria alla corsa) e successivamente la gamba destra. Non voglio arrivare a sostenere che commetta fallo l’attaccante, ma che il contatto sia più causato dai citati movimenti piuttosto che dall’intervento del sampdoriano a me sembrava abbastanza chiaro. Ripeto, prendo atto che un parere autorevole come il tuo va in senso contrario.
    Un saluto.

  14. Matteo
    Matteo dice:

    Buongiorno, a mio avviso manca anche un giallo più punizione al limite dell’area per un fallo su pjanic (pestone), dove La Penna ha lasciato un “vantaggio” senza senso. Buona domenica

  15. Flavio
    Flavio dice:

    Grazie Luca. Nel review il tocco di mano mi era sembrato punibile ma quanto hai illustrato sulla distanza e il movimento consono mi trova concorde, a malincuore come Rossonero. Circa episodio finale.. Altrettanto. Dispiace soprattutto perché la conferma avviene dopo un lungo review. Sullo stile di Orsato: bravo, in passato non convinceva per una certa durezza nel dialogo coi calciatori, un po’ come Doveri. Mi sembra che talora sia però al limite in un arbitraggio “all’inglese”, lasciandomi quindi più convinto da uno stile di presenza in campo come Rocchi. Mi spiace per Abisso.. Spero recuperi in serenità. Sarebbe un peccato perderlo. In ultimo una domanda a latere: ma come mai una così alta concentrazione di arbitri del centro sud Italia, a fronte credo di una diffusione territoriale credo più densa al nord di calcio giovanile.. E quindi di arbitri da ” promuovere”?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Che Rocchi sia superiore ad Orsato lo affermo da sempre, anche se ciò non mi impedisce di sostenere che Orsato sia un arbitro tecnicamente straordinario. Ma è un essere umano con i suoi difetti, a volte può capitare che sbagli (come sbaglia anche Rocchi).
      Sulla provenienza geografica degli arbitri mi sorprende la tua affermazione: in realtà ci sono un siciliano, due campani, un pugliese oltre ai romani. Se facciamo un computo totale la metà degli arbitri è del nord.

    • Flavio
      Flavio dice:

      Mi correggo hai ragione.. Espresso male: il senso era diverso. Penso all’area milanese soltanto, senza dimenticare il resto della Lombardia in confronto ad esempio a Roma e limitrofi (per esempio Tivoli). Le sezioni milanesi da quanto non esprimono arbitri di categorie superiori? Non sto parlando di politiche geografiche nelle promozioni, ma come di un investimento in altri ambiti dei giovani milanesi o lombardi rispetto all’arbitraggio. E di conseguenza in percentuale anche le eccellenze che vengono promosse sono forse meno.. Ripeto sensazione.. Senza campanilismo o discriminazioni territoriali

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In Lombardia c’è effettivamente un problema qualitativo ma non dipende da Pizzi (presidente regionale) perché i suoi arbitri si affacceranno nelle categorie superiori tra qualche anno.
      Diciamo che, in questi anni, si stanno vedendo gli anni di lavoro precedenti che, per essere magnanimi, non sono stati un granché.
      Chissà, magari qualcuno poteva concedermi di insegnare qualcosina invece di farmi fare centinaia di chilometri per ascoltare le sue lezioni di tecnica…

  16. Rocco
    Rocco dice:

    Buongiorno Luca, devo ammettere che mi ha molto colpito l’episodio in cui Orsato “mima” a Bakayoko la sua carica nell’area piccola. Non riuscendomi a spiegare come sia possibile che un fischietto del suo valore possa commetterre tale leggerezza, l’effetto collaterale del suo gesto che più mi preoccupa non è tanto il suo eco nei talk show televisivi, quanto sui campetti di provincia dove i giovani arbitri OTS si dovranno trovare a spiegare a petulanti calciatori che Orsato ha detto una stupidaggine.
    Complimenti per la rubrica.

  17. Ferdinando
    Ferdinando dice:

    Gentile Luca, una domanda veloce su Juventus Empoli. Verso la metà della ripresa Pjanic termina a terra a seguito di un pestone al limite dell’area. Fallo evidente, ma la palla rimane in possesso della Juve. La penna opta per il vantaggio ma dopo qualche secondo i giocatori della Juve buttano fuori il pallone per soccorrere Pjanic. La penna assegna rimessa laterale.

    Non sarebbe stato corretto assegnare il calcio di punizione non essendosi concretizzato il vantaggio?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sarebbe stato meglio fischiare il calcio di punizione ed ammonire il giocatore dell’Empoli. Ciò che avrebbe dovuto fare in ogni caso anche dopo dato che si tratta di fallo chiaramente imprudente.
      Purtroppo non ho trovato le immagini ma era un episodio piuttosto evidente.

  18. Antonino
    Antonino dice:

    Buongiorno Luca,
    Ottima disamina come sempre sulle varie partite. Mi spiace solo ci sia stata la pausa delle nazionali, leggere il tuo blog sta diventando un’abitudine, e 2 settimane senza pesano 😀
    Ho visto la partita Samp-Milan, ed in generale ho visto parecchie imprecisioni da parte di Orsato. Ovviamente seduti sul divano con i replay a disposizione, tutto risulta molto semplice, come vedere pestoni e robe simili che l’arbitro spesso non può notare, magari sbagliando decisioni.
    Però un episodio su tutti mi ha lasciato qualche dubbio: l’ammonizione di Suso nel primo tempo. In quel caso il giocatore palesemente scivola per colpa del campo, e cerca di evitare il contatto con l’avversario. Il fallo è ineccepibile, ma l’ammonizione mi sembra esagerata. Dai gesti Orsato pare abbia indicato che Suso avesse alzato la gamba, quindi gioco pericoloso.
    Tu come valuti l’episodio?

    Grazie mille!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Diciamo che ho sfruttato queste due settimane per riposarmi un po’: scrivere è per me un divertimento ma chiudere il computer all’una di notte non è esattamente il modo migliore per svegliarsi la mattina seguente ben riposato.

      Concordo, anche a me non è piaciuto un granché ieri sera Orsato: molto impreciso, qualche fallo di troppo passato in cavalleria: un piccolo passo indietro rispetto alle ultime “uscite” ma era doveroso evidenziare i pregiudizi che lo perseguitano da un anno, sono insopportabili.
      L’ammonizione di Suso, peraltro, è corretta: non importa se scivoli per motivi legati al terreno di gioco, l’imprudenza è stata evidente ed un calciatore si deve assumere la responsabilità nel caso in cui intervenga in quel modo.

  19. Luca
    Luca dice:

    Buongiorno Luca, completamente d’accordo col tuo commento. Una sola annotazione: secondo me Orsato ha mimato il gesto del cilindro in cui il portiere non può essere toccato, non l’area piccola. Buona domenica

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E sarebbe pure peggio: il cilindro è un concetto del regolamento del basket, non del calcio. Preferisco pensare che abbia indicato l’area di porta.

  20. jeanloupverdier
    jeanloupverdier dice:

    ma è l’anca di Murru che colpisce la gamba di Pjatek o viceversa..? boh…
    (perchè hai questa certezza, visto che il difensore è davanti?)

    e poi…

    distanza minima, braccio in posizione consona all’andamento dell’azione, non è il braccio a muoversi verso il pallone… sembrerebbe la descrizione del tocco di Alex Sandro, a Napoli, sanzionato con il rigore.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ una mia opinione guardando le immagini. Che poi Murru sia in vantaggio su Piatek è una forzatura nemmeno da poco: se fosse in anticipo che necessità avrebbe avuto di entrare in scivolata?
      L’episodio di Alezx Sandro a Napoli è completamente differente.

    • jeanloupverdier
      jeanloupverdier dice:

      certo, non ho detto che i 2 episodi siano identici nella “meccanica, però mi pare che le “attenuanti” che hai elencato a proposito dell’episodio di ieri (e che io ho riportato) possano essere accostate anche a quell’altro episodio, tutto qui.

  21. Alessandro
    Alessandro dice:

    Buongiorno, analisi impeccabile come al solito. Un piccolo appunto. Nel contrasto Emre Can-Krunic l’arbitro ha fischiato fallo per l’Empoli. Per il resto analisi
    impeccabile.

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