Anticipi 24^ giornata: ancora un ottimo Pasqua a Bergamo, rivedibile il giovane Giua a Torino

Anticipi di campionato decisamente tranquilli (fosse sempre così…), con Pasqua che si conferma prospetto già solidissimo. Giua deve crescere ancora tanto, un altro anno di Serie B non potrebbe che fargli bene. Buona gara nel complesso di Manganiello a Cagliari, con un piccolo “giallo”…

Cagliari – Parma 2-1, arbitro Manganiello

Continua la rincorsa del piemontese verso la conferma nella categoria (anche se sarà difficile che, quest’anno, si vada oltre le due dismissioni programmate per raggiunti limiti d’età).
Altra prova convincente con un “mistero” sull’unico episodio rilevante del pomeriggio in terra sarda.

Proprio al 90esimo minuto Joao Pedro interviene in netto ritardo su Kucka:

Buonissima la prospettiva di Manganiello che interrompe il gioco per ammonire l’attaccante del Cagliari, reo di un fallo imprudente:

Fallo abbastanza sciocco, con pallone non giocabile ed in zona poco pericolosa per il Cagliari (siamo a 60 metri abbondanti dalla porta).
La scelta di Manganiello è corretta, non ci sono gli estremi del grave fallo di gioco, il contatto è “antipatico” per la dinamica (nessuna contesa del pallone) ma più antisportivo che connotato da vigoria sproporzionata.

Il giallo subito dopo:

Sinceramente non ho capito cosa abbia detto Joao Pedro a Manganiello ma la seconda ammonizione, evidentemente per proteste, mi è parsa esagerata e fuori luogo dato che le rimostranze dell’attaccante del Cagliari sono sembrate molto rispettose.
Magari è scappata una parolina di troppo ma, in questo caso, l’arbitro avrebbe dovuto estrarre immediatamente il rosso, non il secondo giallo. Al contrario, se il motivo dovesse essere la protesta in sé, non ci sono stati gesti che possano giustificare la seconda sanzione.
Insomma, poteva risparmiarsela, espulsione che pare decisamente fuori luogo.

Juventus – Frosinone 3-0, arbitro Giua (CAN B)

Terza presenza stagionale in Serie A per il giovanissimo arbitro sardo (31 anni), lanciatissimo verso la promozione.
Non me ne voglia ma, a mio parere, il passaggio alla fine di questa stagione sarebbe una scelta forzata e, francamente, non del tutto meritata: ha ancora molto da lavorare su ogni aspetto, dal tecnico al disciplinare, dal tattico al comportamentale.
L’idea di mandarlo allo Stadium è interessante in prospettiva, per fargli conoscere l’ambiente della Serie A in una gara che ci aspettava senza storia e che senza storia è stata. Esattamente la medesima opzione già percorsa con Piccinini, anch’egli proposto allo Stadium per la terza presenza stagionale in Serie A di qualche settimana orsono.
Venerdì, nell’anticipo di Torino, Giua mi ha convinto pochissimo.
Nonostante una gara semplicissima, troppi errori di valutazione e troppo nervosismo in campo.
Giua potrebbe diventare un arbitro di primo livello ma il rischio che si senta un predestinato è elevatissimo. E lo si è visto fin dal sorteggio di inizio partita: va bene mostrarsi a proprio agio ma non ha ancora la statura tecnica per potersi proporre con leggerezza di fronte a due capitani di Serie A.
Il problema può sembrare di poco conto ma non lo è per nulla: non è certo un caso che gli stessi capitani (e non solo), durante la partita, abbiano protestato praticamente per ogni fischio. Ciò perché i giocatori non sono stupidi: se un arbitro così giovane si pone come un veterano, è facile che gli stessi calciatori se ne approfittino.
La conseguenza è stata una gara nella quale non c’è stata una singola decisione che non sia stata accompagnata da proteste più o meno evidenti che Giua non è mai stato in grado di arginare, di fatto concedendo qualsiasi rimostranza per novanta minuti, da entrambe le parti.

L’aspetto che meno mi ha convinto è la qualità tecnica sui contatti cosiddetti “alti”, troppe volte giudicati con superficialità e non sanzionati secondo le direttive ormai vigenti da anni.

Non c’è stato alcun episodio nelle aree e nulla di particolarmente grave ma la sequenza di episodi simili mal giudicati lasciano spazio a dubbi sul fatto che sia pronto per il salto di categoria.

Dopo 39 minuti tranquilli, la gara registra il primo episodio degno di rilievo al minuto 39.
Nei pressi del centrocampo contatto in aria tra Goldaniga e Mandzukic:

Visuale libera, distanza dall’episodio ideale per valutare il contatto. Giua interviene con tempismo per assegnare un calcio di punizione alla Juventus:

Se, da un lato, la scelta tecnica è indiscutibile, dall’altro manca un chiarissimo cartellino giallo per il calciatore del Frosinone che interviene con imprudenza sull’avversario, colpendolo (non volontariamente, sia chiaro) al volto. In queste circostanze l’ammonizione è pressoché automatica, per tutelare l’integrità dei calciatori.

Qualche minuto dopo, stessa dinamica dalla parte opposta:

Anche in questo caso la posizione per valutare è ideale e, di nuovo, l’interruzione del gioco tempestiva.
Ma, come nel caso precedente, anche in questo caso manca la sanzione disciplinare per Chiellini: il fallo su Ciano è sostanzialmente identico a quello subito da Mandzukic qualche minuto prima:

Gomito alto che impatta il volto dell’attaccante del Frosinone, cartellino giallo automatico.
E non conta nulla che abbia tenuto lo stesso metro nelle due circostanze: non si tratta di coerenza disciplinare ma di due errori evidenti che, a questi livelli, non possono essere sottaciuti.

Nel secondo tempo, al minuto 88, contatto (sempre a centrocampo) tra Cancelo e Paganini:

Anche in questo caso l’utilizzo delle braccia è molto oltre il lecito.
A differenza dei casi precedenti, però, Giua non fischia nemmeno il fallo. Il pallone viene calciato oltre la linea laterale dai calciatori del Frosinone, richiamati dagli avversari.
In questa circostanza c’è una giustificazione: difficile, dalla posizione in campo, vedere questo contatto che, probabilmente, doveva essere segnalato dal quarto ufficiale che si trovava nella posizione migliore per individuare l’infrazione. Anche in questo caso manca il cartellino giallo.

Questo episodio è direttamente collegato a quello successivo e che vede protagonisti sempre Cancelo e Paganini. Sono passati esattamente trenta secondi dallo scontro precedente:

Sulla partenza in profondità di Paganini, Cancelo cerca l’avversario col gomito sinistro molto alto ed è bravo il primo assistente Tolfo a sbandierare per segnalare l’irregolarità.
Pensare che si sia trattato di una sorta di vendetta privata per quanto accaduto pochi secondi prima non è fuori luogo e, probabilmente, un minimo di attenzione in più avrebbe evitato questo episodio.
Detto ciò, è del tutto fuori luogo ritenere che questo contatto possa essere considerato come una condotta violenta: è vero che Cancelo non può contendere il pallone (che, calciato da un giocatore del Frosinone in direzione di Paganini, è ancora lontano venti metri) ma siamo ben lontani da un’ipotetica espulsione.
Il cartellino giallo estratto da Giua (e consigliato dal primo assistente) è corretto ma, ancora una volta, l’arbitro non è sembrato prontissimo a prevenire quanto accaduto, tanto da doversi far aiutare dall’assistente (in posizione migliore, peraltro).

Naturalmente non è il mio lavoro e non mi sogno nemmeno di fornire consigli a Morganti ma, se fossi l’organo tecnico della CAN B, ci penserei molto prima di decidere la promozione in Serie A: il ragazzo ha buone basi, non è un fenomeno ma, soprattutto, ha ancora molti difetti che potrebbero rappresentare un fortissimo rischio dato che l’impatto con la massima categoria non è così semplice. Basti pensare a Chiffi: è giovane, ha qualità indubbie ma gli sarebbe servito un altro anno ad alti livelli in cadetteria per presentarsi al piano superiore con certezze più solide.
Per quanto mi riguarda Piccinini ed Abbattista sembrano decisamente più avanti nel processo di crescita.

Atalanta – Milan 1-3, arbitro Pasqua

Al di là di un paio di episodi che hanno suscitato qualche discussione, altra prova convincente del laziale che si conferma in uno stato di forma eccezionale da tutti i punti di vista. Qualche sbavatura marginale (ne vedremo una in particolare) ma tante conferme sul piano della personalità, della capacità di modulare presenza tecnica e caratteriale, bravo a lasciar giocare senza cadere in eccessi.
Il segreto del suo futuro prossimo e remoto è di non montarsi la testa: per arrivare ai livelli di Rocchi, Orsato e Banti ci sono ancora montagne impervie da scalare, siamo lontanissimi da quelle vette ma le capacità ci sono tutte.
Prenda esempio dal suo designatore: è stata l’umiltà a consentirgli di chiudere la carriera in parabola ascendente. Chi si è creduto arrivato è sempre caduto ben prima del traguardo.

Al minuto 18 l’episodio più controverso della serata di Bergamo.
Su un pallone vagante attorno ai trenta metri nella metà campo del Milan si scontrano Paquetà e De Roon, con quest’ultimo che commette un evidente fallo sul centrocampista:

Visuale perfetta per l’arbitro che fischia immediatamente il calcio di punizione per il Milan ed ammonisce il centrocampista dell’Atalanta:

Per quanto molti si siano espressi per l’espulsione, il cartellino giallo scelto da Pasqua non può essere considerato un errore.
E’ vero: il fallo è visivamente brutto, completamente fuori tempo e col pallone molto lontano dal poter essere considerato giocabile.
D’altro canto dobbiamo ricordare che il fallo grave di gioco prevede un concreto pericolo per l’integrità dell’avversario che, in questo caso, è difficile poter individuare.
I due calciatori, infatti, si affrontano quasi da fermo dato che, precedentemente, si erano contesi il pallone in gioco aereo. Peraltro è da evidenziare un particolare: se Pasqua avesse fischiato il precedente contrasto di Paquetà, ci sarebbe stato poco da obiettare dato che il brasiliano del Milan è andato più sull’uomo che incontro al pallone.
Alla fine rimare l’evidenza di un fallo chiaro, con un colpo portato da terra e ad in metro sopra il terreno di gioco ma il cartellino giallo è condivisibile.

Al minuto 26 contatto sulla linea laterale tra Suso e Castagne:

Pasqua, correttamente, fischia il calcio di punizione a favore dell’Atalanta ed ammonisce il centrocampista del Milan.
Tecnicamente la decisione è ineccepibile.
Al contrario ritengo sbagliata la sanzione disciplinare: Castagne è in posizione molto defilata, Suso non commette né un fallo imprudente né un fallo atto ad interrompere un’azione potenzialmente pericolosa.
L’unica macchia di una prestazione per il resto impeccabile.

39 commenti
  1. Oronzo
    Oronzo dice:

    Ciao Luca,
    Perchè ai mondiali Damir Skomina per valutare se il contatto era dentro o fuori fu richiamato al monitor dal VAR (poi corresse in punizione dal limite).
    Mentre ora in Atletico–Juve hanno corretto l’arbitro direttamente “da auricolare”, senza mandarlo al monitor.
    Perché in alcuni casi sul “dentro–fuori” mandano al monitor ed in altri correggono direttamente “da auricolare” senza review. È una valutazione soggettiva che fa il VAR?
    Grazie un saluto,
    Oronzo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché in specifiche circostanze si può evitare la review.
      In questo caso, per esempio, il contatto c’è stato ma fuori area di un metro, non c’era il dubbio sul punto in cui fosse stato fischiato il fallo.

  2. domenico
    domenico dice:

    Mi perdoni se il mio contributo al suo blog è sempre e solo questo: Farle i complimenti per il servizio che offe gratuitamente a tutti noi! Sarebbe bello se Lei o altri arbitri andassero in giro per le scuole ad insegnare che il calcio non è solo tifo o titoloni ruffiani sui giornali ma, soprattutto, un profondo articolato di REGOLE (il maiuscolo, ovvio, lo legga come un grassetto) spesso ignorate da una massa capace solo di criticare con la “pancia” e (quasi) mai con il cervello. Grazie

  3. Stavrogin
    Stavrogin dice:

    Domanda generale sulla scia delle scelte di Giua in Juv-Fro.
    Dopo aver “mancato” il giallo per la gomitata a Mandzukic, dopo è più importante mantenere lo stesso metro (risparmiandolo anche a Chiellini) ma fare un secondo errore, oppure evitare un secondo errore ma rischiare di innervosire la gara e ritrovarsi i bianconeri coi brutti musi addosso per il prosieguo del match?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Un errore precedente non giustifica MAI un errore successivo, rimangono due errori.
      Nel vocabolario arbitrale il primo termine da dimenticare è “compensazione”.

    • Stavrogin
      Stavrogin dice:

      Non pensavo al termine “compensazione” ma al termine “coerenza di metro”, ma il tuo messaggio è chiaro. Grazie, come sempre.

  4. FRANCESCO GRECO
    FRANCESCO GRECO dice:

    Ottimo giudizio su Fabrizio Pasqua, un arbitro eccellente, di cui senz’altro sentiremo parlare (ed in bene). Secondo il suo autorevole giudizio, ha la possibilità, ovviamente secondo le sue capacità, per aspirare alla promozione ad internazionale? Ancora auguri per i suoi … 29 anni, con l’auspicio che possano arrivare ad oltre gli anni a numeri invertiti, sempre, però, in gamba e con lo spirito e la mente di adesso. Adelante siempre, Luca!

  5. Amedeo
    Amedeo dice:

    Caro Luca,
    Visto che oggi è il tuo compleanno, ti faccio una domanda non tecnica…se mi permetti!
    Qual è l’arbitro della CAN A-B con cui avevi legato di più?
    Buon compleanno! Tanti Auguri!
    Amedeo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se lo scrivessi, metterei in difficoltà qualcuno.
      Ho buonissimi rapporti con il 90% degli arbitri a tutti i livelli ma, purtroppo, gran parte del restante 10% fa parte di chi comanda.

      Anticipo la tua domanda conseguente: no, non è un bell’ambiente da una decina d’anni.

  6. Danilo
    Danilo dice:

    Egregio Luca,
    Tanti auguri di buon compleanno.
    Ho trovato interessante la sua disamina sul modo di porsi di un giovane arbitro che si affaccia alla Serie A…
    Una domanda, secondo lei Fourneau ha possibilità di passare in CAN A la prossima stagione?
    Di nuovo auguri,
    Danilo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie per gli auguri.
      No, Fourneau quest’anno è fuori dai giochi, per l’anno prossimo se la potrebbe giocare ma è forse l’ultima possibilità: la carta d’identità, purtroppo, non è così favorevole.
      E’ un arbitro che mi piace, l’ho sempre scritto chiaramente.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Quest’anno è molto indietro rispetto a Giua e Piccinini (3 gare) ed anche ad Abbattista che vedremo a breve nella terza apparizione stagionale in A.

  7. Alberto Fantoni
    Alberto Fantoni dice:

    Pasqua ieri è piaciuto molto anche a me, per quanto arbitrare l’Atalanta è sempre impresa non facile, visto che imposta gran parte del suo gioco sul contatto fisico, spesso anche duro, e definire con precisione quali contatti siano fallosi e quali siano nei limiti della regolarità non è mai facile; soprattutto non è per nulla facile tenere lo stesso metro per 90′ con questo tipo di gioco: proprio per il problema dell’omogeneità mi aveva convinto poco Banti in Atalanta-Juve e anche lo stesso Pasqua nella sfida di coppa Italia non aveva tenuto un metro coerente: aveva alzato 2 gialli in 2′ per gli atalantini solo dopo il 2-0 e a mio avviso è mancato un rosso per una forbice in salto pericolosissima di Hateboer su Alex Sandro sulla linea laterale nel 2° tempo, Pasqua diede solo il giallo anche perchè lui vide il fallo da posizione centrale ma il fallo a mio avviso era da review col VAR, era molto più pericoloso per l’incolumità di A.Sandro rispetto ad esempio a quello di Kessie su E.Can nella finale di Supercoppa dove il VAR intervenne a far “correggere” il giallo dato in diretta da Banti.
    Essendo coppa Italia non avevi fatto il solito articolo quindi non avevo commentato, mi sono permesso di scriverlo ora, ma vedendo spesso l’Atalanta in questi mesi mi sono convinto che sia complicatissima da arbitrare quando gioca col massimo agonismo.
    Ieri invece Pasqua mi è piaciuto moltissimo, forse l’unico errore è un giallo mancato a Piatek a inizio secondo tempo, per uno scontro a c.campo dove con la gamba molto alta colpisce l’avversario che aveva già rinviato il pallone, ma se ho ben capito Pasqua non ha nemmeno fischiato fallo, quindi forse l’episodio è sfuggito completamente. Comunque lungi da me l’idea di bocciare una prestazione per un mancato giallo a centrocampo, si tratta ovviamente di quisquilie.
    p.s.: visto che siamo nati lo stesso giorno mi corre l’obbligo di farti gli auguri di buon compleanno e di ringraziarti per l’ottimo lavoro che fai 🙂

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Su Atalanta-Juventus non commento, è passato troppo tempo e non ricordo nemmeno gli episodi. Prendo atto delle tue osservazioni col beneficio di inventario.
      Sulla gara di ieri poco da aggiungere: manca ancora qualcosa per diventare una certezza ma Pasqua è sicuramente sulla buona strada.
      E grazie per gli auguri 🙂

  8. VarBasten
    VarBasten dice:

    Ciao Luca, a inizio secondo tempo non manca un fallo (e un giallo) a piatek per un’entrata imprudente su Palomino? Minuti 50 credo. Grazie.

  9. Pasquale
    Pasquale dice:

    Leggo con molto interesse le Sue diamine, mi aiutano a comprendere meglio il regolamento…che ho sempre guardato dalla parte del calciatore. Auguri per il Suo compleanno…32 anni e non sentirli…?

  10. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Ciao Luca, innanzitutto buon compleanno e complimenti per il forum. Volevo chiederti, cosa ne pensi di Sacchi? L’ho visto in Palermo-Brescia e mi è piaciuto tantissimo, pensi che sia anche lui un po’ troppo avanti con gli anni per essere promosso?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sacchi, per me, resta un piccolo mistero: arbitro di talento che non è mai riuscito a raggiungere una continuità tale da potersi proporre per la promozione in Serie A.
      Vorrei rivederlo presto nella massima serie e, considerate la gare di quest’anno, direi che sarebbe ampiamente meritata.

  11. Francesco~
    Francesco~ dice:

    Ciao, Luca. Innanzitutto tanti tantissimi auguri (oggi ho anche un compleanno in famiglia e brinderò anche per te) ?
    Disamina perfetta, sopratutto penso che tu abbia (come al solito) inquadrato ottimamente il giovane Giua. Non mi sento solo di concordare sul rosso di Manganiello perché (sappiamo bene cosa dice il regolamento) sebbene su questi episodi spesso si sorvoli, sebbene bisogna sapersi adattare alle proteste e gestirle – magari con una reprimenda – anziché punirle rigorosamente, per un calcio più corretto e rispettoso nei confronti dei ddg questa è la strada migliore. Il regolamento parla chiaro. A questo punto o si cambia il regolamento o si inizia realmente ad applicarlo (vedi norma dei 6 secondi). Si metta “è consentito chiedere spiegazioni a qualsiasi calciatore” oppure “sono permesse rimostranze”. Il regolamento non tollera la minima protesta. Di certo se avesse detto qualcosa di offensivo, sarebbe gravissimo l’errore del secondo giallo. Le proteste sembravano molto flebili anche a me, ma pur sempre proteste sono, il messaggio deve passare. Se si dà questo esempio forse la cosa si recepisce anche nei campi di periferia, troppo spesso emulatori (eufemismo) di ciò che avviene nei campi professionali, nel bene e nel male. Altrimenti cambiamo sta regola sulle proteste. In altri sport viene fatta rispettare quasi pedissequamente. Un caro saluto è sempre un immenso piacere leggerti (aspetto un futuro tuo libro)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Innanzitutto grazie degli auguri, apprezzo molto.
      Sulle proteste capisco il tuo messaggio ma attenzione a non esagerare: se la seconda ammonizione fosse per le rimostranze, rischieremmo di chiudere una partita dopo 30 minuti per mancanza del numero legale.
      La capacità di un arbitro è anche di relazionarsi con i calciatori che, in quanto esseri umani, hanno il dono della parola. Non sono mai stato contro il dialogo, se questa venisse considerata una protesta da ammonizione il rischio di esasperazione sarebbe troppo alto.

  12. Alessio
    Alessio dice:

    Buongiorno e tanti auguri innanzitutto!! Pasqua mi è piaciuto moltissimo ieri sera così come in tante altre occasioni, speriamo che continui su questa strada perché abbiamo davvero bisogno di nuovi arbitri di alto livello. Ho visto Cagliari-Parma e devo dire che Manganiello mi piace davvero poco sia da un punto di vista tecnico che del rapporto coi calciatori: mi è sembrato in enorme difficoltà nel gestire la partita, tante decisioni a mio avviso non corrette (anche se non determinanti ai fini del risultato), molto grave invece il doppio giallo a Joao Pedro che priverà il Cagliari di un giocatore importante per la prossima partita, non c’era nessun elemento per ammonirlo una seconda volta. Già l’avevo visto in fiorentina-Roma di coppa Italia dove aveva gestito malamente la partita, è un arbitro che sinceramente spero venga dismesso. Secondo lei Piccinini riuscirà a fare il salto di categoria senza incontrare tutte le difficoltà avute da Chiffi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie degli auguri, innanzitutto.
      Da parte mia non auguro a nessuno di essere dismesso sebbene rispetti la tua opinione: è legittimo non avere predilezione per un qualche arbitro ma ricordiamoci sempre che parliamo di persone, non di cose. Purtroppo questo concetto viene spesso dimenticato anche dai dirigenti dell’AIA ma è un altro discorso.
      Piccinini è arbitro decisamente più maturo. Spero che Chiffi si riprenda ma è evidente che sia stato un rischio più o meno calcolato.

  13. FANFANI
    FANFANI dice:

    date le scontate dimissioni a fine anno di banti e mazzoleni, chi sono i favoriti per la promozione? io penso che saliranno abbattista di sicuro e uno tra piccini e aureliano. tu cosa ne pensi? PS: auguri di buon compleanno!!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Dismissioni (scusami ma sai che sono pedante sulle terminologie da utilizzare).
      Per fine anno Piccinini è quasi sicuro, Aureliano non passerà mai (troppo avanti con gli anni), Abbattista se la gioca con Giua (ma preferisco il primo, al momento, anche se non è tra i miei preferiti).
      Grazie degli auguri.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Purtroppo ho dovuto chiudere i commenti a coloro che non fan parte dei miei contatti per ovvi motivi: troppi haters, troppi insulti da persone che venivano solo per seminare casino.
      Mi spiace perché tante brave persone sono state penalizzate ma era diventato invivibile.

  14. Alessandro
    Alessandro dice:

    Ieri Pasqua mi ha fatto letteralmente tornare la voglia di andare in sezione, chiedere di essere reintegrato e tornare ad arbitrare. Grandissima prestazione e ne è uscito benissimo agli occhi di tutti riuscendo a tenere un metro di giudizio decisamente alto, nonostante una gara estremamente fisica. Grande grande grande

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