38^ giornata: il campionato si chiude senza polemiche particolari. Un plauso a Banti e Mazzoleni, all’ultima apparizione: mancheranno e non poco

Ultima giornata fondamentale per zona Champions’ e retrocessione ma, soprattutto per noi arbitri, l’ultimo atto della luminosa carriera di Mazzoleni e Banti: mancheranno a Rizzoli due punte di questo livello, l’anno prossimo sarà chiamato ad ulteriori salti mortali nella per ovviare all’assenza di ricambi all’altezza.

Ieri pomeriggio ho criticato Andreazzoli per le dichiarazioni prepartita sugli arbitri. L’ho criticato per due motivi: non ha alcun senso lamentarsi prima ancora di scendere in campo e, soprattutto, è un comportamento che non si concilia con la personalità dell’allenatore dell’Empoli.
Oggi lo ringrazio per essersi corretto nonostante la sconfitta e la retrocessione, complimentandosi con Banti per la direzione di gara. Bene così: ammettere (sebbene implicitamente) di aver rilasciato affermazioni fuori luogo è segnale di intelligenza. Che, ad Andreazzoli, non manca di certo.

Frosinone – Chievo 0-0, arbitro Di Martino (CAN B)

Non chiamiamolo “contentino”.
Definiamolo premio per un’ottima stagione, dopo annate molto complicate durante le quali Di Martino non è riuscito ad ottenere presenze nella massima serie. Naturalmente le probabilità di lottare per la promozione non esistono ma è anche giusto concedere la giusta passerella a chi, nella cadetteria, si è distinto per continuità, crescita personale e professionalità.

Classica gara di fine stagione a Frosinone, conclusa con un pareggio sostanzialmente giusto e senza episodi di particolare importanza.

Solo un flash sulla rete annullata a Pellissier (a cui rivolgo un personale e virtuale abbraccio, salutando la sua ultima gara in Serie A).
Al minuto 13 l’assistente Capone (anch’egli in forza all’organico della Serie B) lascia concludere l’azione del Chievo poi chiusa con la deviazione in rete di Pellissier. Solo successivamente segnala la posizione di fuorigioco precedente di Andreolli sul cross dalla sinistra di Jaroszynski:

Eccellente valutazione, non facilissima come si potrebbe pensare. Bene anche lasciar proseguire l’azione: non è così banale per un assistente della serie cadetta alla prima esperienza con le procedure VAR.

Bologna – Napoli 3-2, arbitro Di Paolo (CAN B)

Altro arbitro di Serie B e, in questo caso, possiamo a buona ragione parlare di uno dei big della cadetteria. Un percorso lungo quello di Di Paolo, affermatosi con molto ritardo ma che oggi rappresenta una delle certezze per Morganti. Giusto concedere anche a lui una passerella, peraltro anche pregevole per il blasone delle squadre in campo. Potrebbe non essere chiusa la sua stagione: se dovesse essere confermata la decisione di far disputare le gare di playout è quasi scontato che una delle due partite gli toccherà.

Al 57esimo minuto il Napoli accorcia le distanza con una rete di Ghoulam. L’assistente Rossi (anch’egli in forza alla CAN B) lascia proseguire l’azione per poi segnalare la posizione irregolare del giocatore del Napoli:

Valutazione che, purtroppo, si rivela sbagliata. A parziale scusante la difficoltà di questa fattispecie: Ghoulam è tenuto in gioco da un difensore del Bologna a 40 metri, pensate a quanto sia complicato valutare la linea di due calciatori a così enorme distanza.

Al minuto 59 proteste del Bologna per un contatto in area di rigore tra Albiol e Palacio. Di Paolo sembra indicare il calcio di rigore ma, in realtà, indica il calcio di rinvio con un movimento un po’ particolare, non allontanandosi dal punto del contatto ma, al contrario, quasi prendendo posizione per la massima punizione:

Chiariamo per l’ennesima volta un concetto fondamentale: questo è un episodio più da moviola che da VAR perché l’arbitro, in controllo dell’azione, è l’unico che possa giudicare l’entità del contatto. Il VAR (nella circostanza Manganiello) nulla avrebbe potuto fare proprio per la posizione di Di Paolo. Per riportare il tutto nell’ambito della realtà fattuale ci sarebbe stata solo una possibilità: un challenge della società per portare alla review. Come detto più volte, ci arriveremo.
Per tornare all’episodio, questo è chiaramente un calcio di rigore da assegnare: Albiol viene nettamente anticipato dall’attaccante del Bologna e aggancia lo stesso con la gamba sinistra. Decisione sbagliata di Di Paolo che, per la verità, commette a mio parere un errore abbastanza grossolano.

Al minuto 78 il Napoli trova il pareggio con Mertens. L’azione nasce da un passaggio in profondità di Callejon per Younes che parte sul filo del fuorigioco:

Molto bene, in questo caso, l’assistente Rossi che individua perfettamente la posizione regolare di Younes al momento del lancio: non era facile, ha riscattato perlomeno parzialmente la scelta precedente.

Torino – Lazio 3-1, arbitro Abisso

Non è stato certamente facile il dopo Fiorentina-Inter per il giovane arbitro siciliano che, nella prossima stagione, dovrà compiere un ulteriore passo in avanti per riconquistare la posizione guadagnata durante i primi sei mesi di questo campionato. Quell’episodio rimarrà negli annali, la qualificazione dell’Inter per la Champions’ League ha spento delle polemiche (senza senso, peraltro) che avrebbero potuto riaprire la vicenda relativa all’ormai celeberrimo calcio di rigore concesso alla Fiorentina.

Un solo episodio da approfondire in una gara, peraltro, tipica del fine campionato, senza praticamente nulla in palio.

Al minuto 26 la Lazio chiede un calcio di rigore per un contatto in area tra Immobile ed Aina in recupero sull’attaccante:

Corretta la valutazione di Abisso: Aina recupera appena in tempo deviando il pallone con il piede sinistro. Il contatto c’è ma è frutto della dinamica dell’azione, nulla che possa anche solo lontanamente essere valutato come irregolare.

Sampdoria – Juventus 2-0, arbitro Nasca (CAN B)

Altro arbitro CAN B e che merita una riflessione in più.
Nasca è arrivato a fine carriera. Avrebbe potuto essere l’ultima apparizione in assoluto ma vale il medesimo discorso per Di Paolo: nel caso in cui dovesse disputarsi i playout, Nasca sarà quasi certamente scelto per una delle due sfide (presumibilmente quella decisiva di ritorno).
Nasca è senza alcun dubbio l’arbitro più penalizzato dalla scelta senza alcun senso di dividere la CAN A e B: per una serie di motivi che sarebbe troppo lungo approfondire in questa sede non è mai riuscito ad ottenere la promozione nella massima categoria che avrebbe ampiamente meritato. Vien quasi naturale il parallelo con Pinzani di Empoli, altro arbitro che è stato penalizzato fortemente da una sciagurata scelta di separare le carriere degli arbitri di Serie A e Serie B.

Inutile soffermarsi sulla gara di Genova: classica amichevole con tre punti in palio, nessun episodio particolarmente interessante, nessuna recriminazione nel corso di un incontro che Nasca ha potuto godersi come una soddisfazione personale di cui potrà andar fiero una volta appeso al famoso chiodo il proprio fischietto.

Spesso queste carriere passano sotto silenzio. Trovo, invece, più che doveroso ringraziare Nasca perché la Serie B, per anni, ha avuto a disposizione un arbitro che avrebbe ben figurato nella categoria superiore e che avrebbe meritato ampiamente, fors’anche più di alcuni che si sono trovati in Serie A più per circostanze casuali che per reali meriti acquisiti.

Un preambolo sulle partite disputate ieri sera in contemporanea: non affronto episodi di Cagliari-Udinese e Fiorentina-Genoa.
Nel primo caso perché non ho visto nulla della prestazione di Volpi (me ne dolgo ma, tra lotta Champions’, retrocessione e Milano-Avellino di basket non ho avuto proprio la possibilità di dare nemmeno un’occhiata alla sfida di Cagliari), nel secondo perché a Firenze non si è giocato, non è accaduto nulla per novanta minuti. Solo per cinque minuti c’è stata partita, dopo il momentaneo pareggio dell’Empoli a San Siro.

Roma – Parma 2-1, arbitro Mazzoleni

Ultima apparizione anche per il bergamasco, come Banti giunto all’ultimo impegno sul terreno di gioco. Probabile che la sua esperienza non andrà sprecata (come accaduto in passato per arbitri come Tagliavento) nel caso in cui l’AIA decidesse di avviare il progetto di istituire un ruolo VAR per direttori di gara con l’esperienza di Mazzoleni e Banti. Spero che questa innovazione venga introdotta in fretta, sarebbe oltremodo drammatico perdere quasi 500 partite di Serie A e non sfruttare il bagaglio tecnico di due arbitri che, polemiche strumentali a parte, hanno rappresentato per anni delle certezze tecniche assolute (il bergamasco soprattutto nelle ultime due stagioni, dopo anni incerti).

Due episodi ed una curiosità nella sfida dell’Olimpico che verrà ricordata come la serata di commiato di Daniele De Rossi, al passo d’addio dalla maglia della Roma.

Al minuto 38 il Parma chiede il calcio di rigore per un contatto in area tra Fazio e Dezi:

Tackle rischioso del difensore della Roma ma tecnicamente perfetto: colpisce nettamente il pallone con il piede destro e solo successivamente (per normale dinamica) la gamba destra dell’avversario. Non c’è nulla di punibile.

Al 73esimo minuto il Parma protesta per un contatto in area tra Perotti e Sprocati. Quest’ultimo, dopo l’intervento di Perotti, cade a terra reclamando il calcio di rigore:

Posizione eccellente di Mazzoleni e, come ormai sappiamo, in questo caso il VAR non può che sostenere la decisione dell’arbitro che, in posizione privilegiata, ha potuto valutare l’intensità di quanto accaduto:

Mazzoleni lascia proseguire ma, a mio parere, sbagliando. Perotti forse sfiora il pallone ma aggancia chiaramente la caviglia destra di Sprocati provocandone la caduta. Fallo evidente, il rigore per il Parma avrebbe dovuto essere assegnato.

Al minuto 80 De Rossi esce dal terreno di gioco, ricevendo l’applauso di tutto lo stadio e dei compagni.
Ma non solo:

Inutile commentare immagini di questo genere.
L’arbitro è prima di tutto un uomo che si è rapportato con i giocatori per tutta la carriera. In particolare Mazzoleni e De Rossi sono stati in Serie A per tutta la durata delle rispettive esperienze, non saranno amici ma si conoscono e si stimano da una vita. L’abbraccio non è stato forzato ma è la normale conclusione di un’esperienza comune.

Ricordatevene in futuro nel momento in cui vedrete un arbitro che abbraccia o viene abbracciato: non sono le maglie a garantire stima, sono gli uomini.

Atalanta – Sassuolo 3-1, arbitro Doveri

Chiusura non propriamente brillantissima per il romano, peraltro autore di una stagione di grande levatura dopo un inizio molto zoppicante.
A Reggio Emilia non ha offerto la sua migliore interpretazione ma, tutto sommato, non ha nemmeno commesso grossolani errori che abbiano influito sul risultato. Le due espulsioni, in particolare quella di Berardi a fine primo tempo, sono frutto di follie personali dei calciatori del Sassuolo e sulle quali non poteva far altro che applicare il regolamento.

Al 35esimo minuto l’Atalanta pareggia con una rete di Zapata al termine di un’azione confusionaria in area di rigore:

Il Sassuolo protesta per un presunto tocco col braccio da parte dell’attaccante dell’Atalanta ma le immagini chiariscono che, in realtà, il pallone è carambolato sul mento di Zapata prima di essere dallo stesso calciatore sospinto in rete. Rete senza alcun dubbio regolare.

Al minuto 64 l’Atalanta chiude di fatto la partita con la rete del 3-1 segnata da Pasalic.
Rete che è stata confermata dal VAR Di Bello dopo quasi cinque minuti di interruzione:

Non ho alcuna certezza in merito ma credo che il lungo check sia stato originato dal controllo della posizione di Gomez che riceve il passaggio nell’immagine postata dopo aver battuto il calcio d’angolo. Impossibile giudicare l’episodio in sé ma è più che logico pensare che Di Bello abbia dovuto sincronizzare vari video per riuscire a districare la matassa.

Al minuto 82 il Sassuolo rimane in 9 uomini per l’espulsione del capitano Magnanelli:

Dopo la conclusione di un’azione d’attacco dell’Atalanta, il capitano del Sassuolo protesta vibratamente con Doveri (per un motivo che non ho francamente ben capito), ricevendo un cartellino giallo. Cartellino giallo che viene seguito dopo pochi secondi dal rosso per somma di ammonizioni: facile ipotizzare che a Magnanelli sia sfuggita un’espressione eccessivamente critica.

SPAL – Milan 2-3, arbitro Valeri

Anche per il romano si conclude una stagione non perfetta ma certamente migliore rispetto alle precedenti. Ormai il treno per le grandi competizioni internazionali è perduto (è Massa il candidato unico per i mondiali in Qatar del 2022) ma ha davanti ancora molte stagioni, sempre che riesca a conservare il passaporto di arbitro internazionale. Fatto molto meno scontato di quanto si pensi, anche se (per la verità) non è un rischio immediato perché, paradossalmente, non ci sono arbitri che abbiano un’età che consenta di essere proposti per il ruolo. Altro sintomo del disastro tecnico di Nicchi in questi anni, artefice della divisione della CAN.

Un paio di episodi da approfondire nella serata di Ferrara.

Al primo minuto l’assistente Alassio segnala una posizione irregolare di Piatek su lancio dalle retrovie di Rodriguez:

Scelta molto complessa, la sensazione è che la posizione fosse regolare per una questione di centimetri. Non avremo mai certezze in merito poiché l’azione è stata interrotta subito. In ogni caso sarebbe stato preferibile lasciar concludere l’azione per dar poi modo ai VAR, in caso di rete, di valutare l’episodio con la tecnologia tridimensionale.

Al 48esimo minuto la SPAL chiede un calcio di punizione per un fallo di mano di Musacchio:

Poco da dire sul fallo di mano: è netto e certamente punibile (posizione completamente distaccata dal corpo). Quel che è interessante è la sanzione disciplinare: nel caso in cui Valeri avesse fischiato, Musacchio sarebbe stato ammonito od espulso?
Ovvio che il VAR Mariani abbia giudicato la fattispecie come un’azione potenzialmente pericolosa dato che, se avesse individuato un possibile DOGSO, avrebbe potuto richiamare Valeri alla review. Ciò che deve essere valutato, in un episodio del genere, è la direzione generale dell’azione, la velocità e la presenza di altri difendenti in zona. Presi in considerazione tutti questi parametri il dubbio sul DOGSO c’è ma, tutto sommato, è anche difficile ipotizzare che Antenucci non avrebbe trovato l’opposizione di Musacchio stesso e del difensore al centro del campo. Per tal motivo ritengo sostenibile la decisione di Mariani di lasciar correre (e, ovviamente, non poteva intervenire per segnalare un episodio da cartellino giallo).

Al 63esimo minuto il Milan trova la rete del definitivo 3-2 con Kessié, su calcio di rigore assegnato da Valeri a seguito di un contatto tra Cionek e Piatek:

Piatek accentua la caduta (ma, come detto decine di volte, tutti i calciatori accentuano gli effetti in area di rigore e non solo) ma la spinta è evidente: l’attaccante è in netto anticipo sul difendente che altro non può fare se non sbilanciare l’avversario. Giusto anche il cartellino giallo: non c’è alcuna certezza che Piatek potesse impossessarsi del pallone.

Inter – Empoli 2-1, arbitro Banti

Come prevedibile la gara di San Siro è stata la più difficile della serata e, per certi versi, anche la più equilibrata.

Prima di passare agli episodi, una valutazione generale. Anche per Banti si è trattato dell’ultima apparizione in Serie A e nella partita meno “comoda” possibile. Al di là di qualche sbavatura e di un errore abbastanza chiaro (ci arriveremo) nel complesso Banti ha dominato la partita, offrendo un’altra eccellente dimostrazione di capacità straordinarie. Si può discutere di un episodio quanto si vuole ma ciò non toglie che rappresenta certamente un merito essere uscito dal terreno di gioco senza la minima recriminazione da parte delle squadre. Un applauso a Luca, ragazzo straordinario per umiltà ed educazione, in campo e soprattutto fuori.

Al quinto minuto l’Inter recrimina per un contatto in area di rigore tra Icardi e Silvestre:

Ho riguardato cinquanta volte l’episodio e non riesco ad avere alcuna certezza in merito: dall’inquadratura alta pare che il difensore devii nettamente il pallone, dall’inquadratura bassa sembra che Silvestre calci il piede di Icardi. I dubbi che ho vedendo le immagini sono gli stessi che ha avuto il VAR e Banti in campo. In ogni caso è un episodio sul quale il VAR non poteva far nulla: contatto visto da Banti che ha deciso di lasciar proseguire. Difficile capirci qualcosa: in linea di massima mi pare una decisione sostenibile, soprattutto perché mancano certezza sull’effettivo contatto tra i piedi dei calciatori.

Al 57esimo minuto Banti fischia un calcio di rigore all’Inter per un contatto tra Dragowski ed Icardi:

Una nota preliminare: dal campo questo è sempre, sempre, sempre rigore. L’arbitro, in questo caso, vede il pallone allargarsi e subito dopo lo scontro tra i calciatori, con il portiere in disperato tentativo di evitare la rete.
Se, da un lato, è del tutto spiegabile la scelta assunta in campo, più complesso valutare per quale motivo Banti abbia deciso di confermare la propria decisione dopo aver visto le immagini, richiamato alla “on field review” da Giacomelli:

Dragowski interviene perfettamente sul pallone e solo successivamente, per normale dinamica, entra in contatto con la gamba sinistra di Icardi che, peraltro, trascina la gamba stessa per parecchio. A mio parere questo non è un calcio di rigore, è certamente prevalente la deviazione del pallone con il piede destro del portiere dell’Empoli, mentre il contatto successivo è frutto di dinamica di gioco e di un pizzico di malizia di Icardi. La decisione mi trova in disaccordo.

Edit.
Come giustamente mi ha fatto notare Gramellini su Twitter, Giacomelli ha commesso un errore non da poco al momento della riproposizione delle immagini. Ho osservato tutto il periodo di review e Banti ha visto queste immagini:

Come è facile notare, Banti ha potuto rivedere solo le immagini dalle spalle di Icardi, quelle meno chiare per evidenziare la deviazione del pallone.
In sintesi: Giacomelli ha avuto la giusta intuizione (fuori luogo pensare che non volesse intervenire, altrimenti sarebbe stato in silenzio) ma ha proposto delle immagini che hanno portato Banti a confermare un errore di valutazione.

Al minuto 88 l’Empoli va vicinissimo al pareggio con un’azione di Caputo che si chiude con la traversa colpita da D’Ambrosio che ha rischiato l’autorete.
Episodio interessante perché D’Ambrosio ha quasi realizzato un’autorete anticipando due calciatori in netta posizione di fuorigioco:

Nel caso in cui D’Ambrosio avesse realizzato un’autorete, il pareggio sarebbe stato valido. Il motivo è nell’interpretazione della regola, vigente ormai da oltre dieci anni e sulla quale c’è un’enorme confusione, dovuta non tanto alla regola in sé (chiarissima anche se discutibile nella ratio) ma alla mancanza di conoscenza del regolamento. In questa circostanza, in particolare, la rete sarebbe stata valida perché il fuorigioco non si è concretizzato dato che il pallone non è mai arrivato ai calciatori in posizione irregolare e gli stessi calciatori non hanno influito sull’azione del difendente che, volontariamente, è andato incontro al pallone effettuando una giocata. Nel caso in cui il pallone, una volta rimbalzato sulla traversa, fosse arrivato ad uno dei calciatori in fuorigioco, la loro posizione sarebbe stata sanata proprio dalla giocata di D’Ambrosio.

Al 94esimo minuto l’Inter trova la rete del 3-1 con Brozovic che, da 50 metri, centra la porta lasciata sguarnita da Dragowski, portatosi in area di rigore avversaria per tentare di sfruttare un calcio d’angolo per l’Empoli.
La rete, in un primo momento convalidata, viene annullata dopo “on field review” per un fallo di Keità su Dragowski, episodio del tutto sfuggito a Banti (che, ovviamente, stava osservando Brozovic):

Trattenuta sciocca ma nettissima. Sciocca perché Dragowski non avrebbe avuto alcuna possibilità di intercettare il pallone calciato da Brozovic ma ciò non cambia la sostanza: è un’azione palesemente irregolare sulla quale non si poteva sorvolare. Più discutibile la sanzione disciplinare: per quale motivo ammonire il calciatore? La spiegazione si trova nella dizione del comportamento antisportivo, cioè contrario allo spirito del gioco (e ciò è una trattenuta) ma è complesso vederci una SPA proprio perché Keità ha trattenuto un calciatore che non aveva alcuna possibilità di contendere il pallone. Non cambia molto sotto il profilo tecnico (il fallo doveva essere punito), rimane il dubbio sulla correttezza della conseguente espulsione. Da parte mia avrei evitato la sanzione disciplinare che non ha basi regolamentari chiare.

87 commenti
  1. Roberto
    Roberto dice:

    Ciao Luca,è finito il campionato ed io volevo ringraziarti per il tempo che ci hai dedicato,per gli approfondimenti,per le spiegazioni e anche per i misunderstanding creatisi talvolta…e anche se è solo calcio,banale calcio resta sempre uno sport bellissimo che ti emoziona sempre fino all’ultimo minuto come in ajax Tottenham o in…inter empoli (che sofferenza!!!).Ebbene grazie alla tua sapiente penna ho ampliato le mie conoscenze su questa materia e non per sembrare presuntuoso ma quando osservo un episodio dubbio la domenica nell’80% dei casi indovino ciò che scriverai il giorno dopo..E non posso sottacere che da quello che scrivi traspaia una passione notevole per il campo,per le norme,per la figura dell’arbitro come se tu non abbia smesso mai di arbitrare…E ora?Beh.adesso ci si sente come quando eravamo ragazzi alla fine dell’estate in spiaggia e ci si congedava dai nuovi amici sapendo che bisognava aspettare un anno per rivederli o chissà e ci prendeva il magone..E qui invece di un anno per fortuna bisognerà aspettare tre mesi perché il campionato ricominci e per tornare a leggere i tuoi approfondimenti..e anche se scriverai qualche articolo nel frattempo il pathos sarà diverso..E allora grazie.e a presto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Stupendo commento, mi hai emozionato.
      Ti ringrazio.

      Durante l’estate vedremo che fare, ci sono tanti argomenti che potremmo approfondire assieme.
      Intanto, tra qualche giorno (o forse ora) cominceremo con le “pagelle” (non numeriche) degli arbitri.
      A presto.

  2. Orazio
    Orazio dice:

    Buonasera Dott. Luca Marelli,
    La giornalista ha detto che data la vittoria del Chelsea ne beneficia il Lione, il quale non dovrà sostenere i preliminari d’accesso in CL (ci entra per via diretta).
    Potrebbe darmi qualche cenno sul regolamento? Perché proprio il Lione?
    Grazie per la maniera in cui si mette a disposizione degli appassionati di arbitraggio, regolamenti e calcio in generale.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché, se avesse vinto l’Arsenal, avrebbe avuto diritto all’accesso diretto ai gironi di Champions’.
      Avendo vinto il Chelsea, già qualificato, il Lione non dovrà passare dai preliminari dato che, in tal modo, la Francia ha diritto ad un ulteriore posto nei gironi.

  3. Alessandro
    Alessandro dice:

    Salve,
    mi scusi, ma in occasione dell'”auto-traversa” di D’Ambrosio, il primo giocatore dell’Empoli sembra essere dietro la linea della palla e quindi in gioco, oppure mi sfugge qualcosa?
    Grazie e saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, può essere che tu abbia ragione.
      In ogni caso l’episodio mi “serviva” più per spiegare un concetto non chiarissimo sul fuorigioco.

  4. Simone
    Simone dice:

    Luca cosa ne pensi dell’arbitro romeno Ovidiu Hategan?
    Talentuoso oppure no?
    Grazie per la disponibilità,
    Simone

  5. ilario
    ilario dice:

    Luca ma chi vince l’Europa League l’anno dopo disputa la Champions League?
    Ad esempio se la vincesse l’Arsenal, che è arrivato 5′ in campionato, grazie alla vittoria del trofeo entrerebbe di diritto in Champions League? Quindi in tal caso ci sarebbero 5 squadre Inglesi in Champions?

    • ilario
      ilario dice:

      Ultime due cose scusami Luca:
      1- E chi vince la Champions League di diritto la ridisputa l’anno successivo?
      2- se la risposta alla prima domanda è sì, allora se quest’anno avesse vinto la Champions League il Manchester United (che è arrivato 6′ in campionato), e se l’Europa League la vincesse l’Arsenal, a quel punto ci sarebbe stata la circostanza di avere 6 squadre inglesi in Champions l’anno prossimo?
      3- Se la Lazio non avesse vinto la Coppa Italia, avrebbe comunque guadagnato il diritto di disputare l’Europa League il prossimo anno visto che l’Atalanta si è qualificata per la Champions?
      Grazie mille, scusami per le tante curiosità,
      ilario

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Sì
      2 – esatto anche se ho un dubbio: mi pare che la UEFA abbia posto come limite massimo il numero di cinque partecipanti per ogni federazione. Mi informo;
      3 – No, vale solo per la vincitrice. Se avesse vinto l’Atalanta, sarebbe entrata in Europa League la settima classificata.

  6. Gae
    Gae dice:

    Salve,le pongo due domande,una seria e una pura curiosità che la scorsa volta non è stata pubblicata e la ringrazio per quello che ci fa imparare (adesempio io pensavo che Traore interferisse con D Ambrosio essendo a circa 1.50 metri di distanza)
    1.Sempre più spesso anche in categorie vicine alla serie A si assiste al lancio di palloni dalla panchina,perché é previsto solo il giallo o se é previsto il rosso qual è la regola?
    2.Perché per il triplice fischio alcuni arbitri aspettano la battuta della rimessa dal fondo fischiando con la palla in aria e non prima?
    Grazie,buona giornata!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Non è una casistica prevista ma, per analogia, reputo che debba essere compresa nel gruppo del comportamento antisportivo (perciò passibile di ammonizione). Per quanto mi concerne, considerando che stanno aumentando i comportamenti di questo genere, credo che sarebbe il caso di disciplinare specificamente tali comportamenti prevedendo il cartellino rosso per l’autore (o l’allontanamento immediato se posto in essere da un dirigente);
      2 – Non lo so, è un vezzo che non ha alcun senso.

      Grazie a te.

      P.S.: se non ho pubblicato mi spiace ma capita che taluni commenti si perdano nel web.

  7. Giovanni
    Giovanni dice:

    Caro Luca, il valore tecnico degli arbitri di una nazione è proporzionale al livello tecnico dei giocatori della stessa? Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, assolutamente.
      Pensa solo alla Slovenia: oltre a Skomina (secondo me, in questo momento, il miglior arbitro europeo assieme a Rocchi ed Orsato) c’è anche Vincic, un talento straordinario.
      E ci sono nazioni che stanno esprimendo arbitri di assoluto valore come Israele e Lettonia che non possono contare su campionati competitivi.

  8. Davide
    Davide dice:

    Buonasera Luca, in occasione del rigore del rigore su Icardi sono rimasto sorpreso dalla conferma al Var da parte di Banti, il fatto che non gli abbiano mostrato le immagini da dietro è sicuramente una spiegazione valida, anche se mi lascia incredulo la scelta di mostrare quelle immagini. Quello che non ho proprio capito è il perché alcuni ex arbitri abbiano detto che quello è rigore, naturalmente Dragowski dopo aver colpito nettamente il pallone con un intervento pulito , colpisce pure l’avversario, ma questo avviene nella maggior parte degli interventi in scivolata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non mi esprimo, come ormai dovresti ben sapere, sulle opinioni di chi svolge (magari in modo differente) la mia stessa attività: ognuno segua chi preferisce.
      Per quanto mi riguarda il rigore non ha alcuna base e l’errore paradossale è di Giacomelli che ha intuito la regolarità del tackle di Dragowski ma ha mostrato a Banti le immagini sbagliate.

    • Davide
      Davide dice:

      Si si certo non era per chiedere un tuo giudizio su opinioni altrui, è solo che non capivo dal punto di vista tecnico il motivo per il quale ritenessero l’intervento punibile con il rigore, io onestamente pensavo che dopo aver visto le immagini da bordo campo di dubbi non ce ne fossero, e in effetti tu mi confermi che dal tuo punto di vista il rigore non ha alcuna base. Grazie, un saluto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In altre circostanze la differenza di veduta ci sta, proprio perché siamo nel campo delle interpretazioni soggettive.
      In questo caso non capisco quali possano essere elementi per giudicare punibile il tackle di Dragowski. In ogni caso sono opinioni personali che rispetto.

      Ciao.

    • Roberto
      Roberto dice:

      Ciao Luca vorrei rispondere ad un utente che ti ha posto la domanda degli arbitri di Premier League, io sono grande amico di un ex arbitro di Premier, Londinese facente parte della sezione di Bolton (Greater Manchester).
      In carriera ha sempre arbitrato sia le squadre della sua città Londra, che quelle di sua residenza (Manchester United e Manchester City), con uniche eccezioni della sua squadra del cuore (Obbligatorio comunicare alla FA il nome che per uno strano motivo inglese se sei arbitro e appassionato di questo sport devi NECESSARIAMENTE tifare una squadra) e quella di cui utilizzi le strutture di allenamento (nel suo caso il Bolton Wanderers FC).
      In pratica in Inghilterra non stanno a pensare come da noi che ci possa essere sotto qualcosa di losco, l’arbitro é un professionista ed il sabato va a fare il suo lavoro senza secondi fini.

  9. Aldo
    Aldo dice:

    Buonasera signor marelli,
    Che consigli darebbe a un giovane arbitro che ha esordito da pochi mesi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Di non pensare ad essere perfetto subito, di ascoltare gli arbitri con più esperienza, di non seguire le cialtronate che vengono sparate in televisione, di allenarsi e, soprattutto, di alimentare la passione senza pensare ai possibili risultati futuri.
      E divertiti.
      Sempre.

  10. Christian
    Christian dice:

    Buonasera, non concordo con la sua interpretazione del rigore assegnato al Milan che poteva assegnare il posto Champions! Il difendente non commette alcuna scorrettezza, contrasta l’attaccante con una leggerissima ancata, di mestiere ma assolutamente regolare. Non utilizza vigore e neanche le braccia. Inoltre Piatek mai avrebbe preso il pallone e si butta platealmente non appena capisce ciò…
    Il Var doveva richiamare l’arbitro, chiaro ed evidente errore.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Va bene.
      Ti invito solo ad una riflessione: sei l’unico sul pianeta a pensarla in questo modo e non credo che tutti gli altri abbiano le allucinazioni.
      Rigore chiarissimo, c’è veramente nulla da discutere.

  11. Paolo Venturini
    Paolo Venturini dice:

    Ciao! Dici che Doveri non ha fatto una prova molto positiva, ma non ho capito per che cosa lo dici. Riusciresti a fare qualche esempio?
    A me vengono in mente solo il fallo non fischiato su Ilicic subito prima del gol del Sassuolo e un fallo fischiato a Gomez in area per uno scontro (non ricordo con chi, purtroppo) che non ho capito come mai fosse fallo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nel complesso mi ha convinto poco, soprattutto nel primo tempo. Per esempio c’è un fallo molto evidente (e francamente facile da vedere) su Ilicic al limite dell’area dal quale parte un contropiede del Sassuolo, spesso ha sorvolato su falli evidenti (che, in una gara come questa, è meglio evitare), ha punito troppo severamente le proteste, non ha avuto sempre lo stesso metro di giudizio.
      Insomma, alla fine non ha commesso errori decisivi per il risultato ma non è stato il miglior Doveri della stagione. Nulla di male, alla diciannovesima gara può anche capitare una gara non perfetta.

  12. Denny
    Denny dice:

    Salve Dott. Marelli,
    Grazie delle sue disamine.
    Vorrei farle due domande non connesse tra loro:
    1. Nell’attuale Premier League ci sono 7 squadre di Londra (Arsenal, Chelsea, Tottenham, Fulham, West Ham, Watford, Queens Park Rangers). Dunque un arbitro di Londra sarebbe molto svantaggiato…come fa?
    2. Dunque in CAN A non ci saranno avvicendamenti tecnici….solo Banti e Mazzoleni?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Sinceramente non conosco la situazione inglese, però la tua domanda è interessante: mi informo;
      2 – Da quel che è dato sapere, è così. Ed anche l’anno prossimo non ci saranno avvicendamenti tecnici dato che usciranno Rocchi, Giacomelli e Calvarese.
      Chiaro che un sistema del genere non ha alcun senso.

    • Federico
      Federico dice:

      Luca, seguo molto il calcio inglese, da quello che so nel Select Group of Referees (il gruppo di arbitri che dirige le partite di Premier), al momento, non ci sono arbitri originari di Londra. In ogni caso, le preclusioni contano molto molto poco: basti pensare che quest’anno il derby di andata di Manchester è stato diretto da Anthony Taylor, che viene proprio da Manchester. In ogni caso, Taylor arbitra spesso anche altri big match in cui sono coinvolte le squadre della sua città senza alcun problema

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non mi sorprende, in Inghilterra sono avanti anni luce rispetto a noi sotto ogni profilo.
      Mi sorprende, invece, che non ci siano arbitri di Londra, molto curioso. Grazie dell’info.

  13. Umberto
    Umberto dice:

    Ciao Luca,
    Un dubbio: ma la sanzione disciplinare per un giocatore che dalla panchina getta un pallone in campo per interferire con l’azione avversaria è giallo o rosso?
    Perché a rigor di logica darei il rosso, ma non saprei come giustificarlo a livello di regolamento. Dunque forse giallo per comportamento antisportivo?

  14. Marco
    Marco dice:

    Ciao.
    Sinceramente ieri non riuscivo a comprendere il perseverare di Banti nel concedere il rigore dopo la VAR review.
    Ora capisco che ha visto immagini diverse dalle mie e non chiare… ma ciò non conforta… cazzarola se ci sono immagini chiare non possono essere omesse altrimenti a che serve il VAR?
    Avevo sinceramente già avuto questa impressione dopo Tottenham – City di CL, sul goal di Llorentre, dove in TV era girato un replay che per me evidenziava il tocco di mano e la volontarietà, dopo che erano state mostrate le immagini proposte all’arbitro, e infatti quella mancava.
    Mi sembra una cosa fantozziana.
    Curiosità: il portiere dell’Empoli è stato espulso sull’azione del goal che poi è stato annullato.
    Sono previsti casi in cui anche le sanzioni che avvengono in corso ad un’azione invalidata siano invalidate anch’esse?
    Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Dragowski non è stato espulso.
      In ogni caso, le sanzioni disciplinari annullate sono solo quelle per SPA e DOGSO conseguenti ad un rigore revocato od una rete annullata, non quelle per comportamenti contrari al regolamento.

  15. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Ciao Luca,

    Sull’inspiegabile conferma del rigore su Icardi la ragione a mio modo di vedere e’ legata all’infelice inquadratura scelta dal VAR, quella alle spalle di Icardi. Da li’ era molto piu’ difficile farsi un’idea chiara dell’avvenuto a causa dello schiacciamento da teleobiettivo. Sarebbe stato piu’ opportuno riproporre a Banti l’inquadratura da dietro la porta o quella un po’ piu’ laterale ma sempre alle spalle del portiere. Da li’ l’anticipo netto sul pallone era inequivocabile. Pero’ anche Banti e’ sembrato affrettato nella sua decisione, forse anche a causa del fatto che il VAR aveva gia’ impiegato alcuni minuti prima di chiamare Banti alla review. Avrebbe fatto meglio a prendersi un po’ piu’ di tempo per rivedere altre inquadrature.

    Ciao
    Giovanni

    • Giovanni R
      Giovanni R dice:

      Questo episodio, e sono certo ve ne sono stati altri durante il corso della stagione, evidenzia come vi sia ancora molto da lavorare su training e linee guida per i VAR. Non sarebbe corretto assumere che le competenze di un arbitro siano di per se’ sufficienti per ricoprire a dovere il ruolo di VAR. Vanno integrate con competenze diverse. Anche dal punto di vista tecnologico c’e’ da fare passi avanti. Per esempio non capisco perché non vengano proposti all’arbitro quattro quadranti con immagini sincronizzate da quattro prospettive diverse.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      “Non sarebbe corretto assumere che le competenze di un arbitro siano di per se’ sufficienti per ricoprire a dovere il ruolo di VAR”: cioè?

    • Giovanni R
      Giovanni R dice:

      Altre competenze quali ad esempio saper utilizzare in maniera veloce e ottimale e corretta lo strumento tecnologico, il che comprende la capacita’ di saper individuare le immagini e inquadrature migliori e riproporle all’arbitro nel migliore dei modi. Non e’ detto che un arbitro abbia già di suo queste competenze. E’ anche possibile e umano che sebbene del tutto inconsciamente il VAR riproponga quelle immagini che piu’ corroborano la sua personale opinione sull’episodio, una sorta di bias. Addestramento e linee guida su questi aspetti sono molto importanti. Parentesi sulla riproduzione delle immagini. Molte volte ho visto VAR riproporre su falli di mano solo immagini rallentate piuttosto che immagini a velocità normale, come peraltro gia’ previsto dal protocollo stesso. Questo fa si’ che l’enfasi finisca sul dato oggettivo tocco o meno piuttosto che su quello più soggettivo volonterieta’ (o fattori qualitativi) o meno.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma infatti l’arbitro deve solo individuare le immagini che vengono poi “lavorate” da un tecnico che è presente in sala VOR da sempre.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Apprezzo che ci siano tifosi degli arbitri.
      Personalmente mi rimarrà sempre il cruccio di aver visto arbitri impresentabili in Serie A ed autentiche certezze relegate in Serie B.
      E la colpa ha un nome ed un cognome ben precisi.

    • ilpugliese
      ilpugliese dice:

      Sono un ex e ho avuto il piacere di conoscerlo e condividere qualche anno della mia vita con lui. Grande amico prima che grande arbitro

  16. Giorgio
    Giorgio dice:

    Banti è stato molto molto fortunato ieri sera, se Icardi avesse realizzato il rigore oggi ci sarebbero enormi polemiche (perché la decisione davanti al monitor è davvero priva di qualsiasi base regolamentare). Speriamo che il prossimo anno qualche arbitro riesca a fare il salto di qualità per poter ereditare le partite di Banti e Mazzoleni. E speriamo anche che si faccia un bel passo in avanti col VAR, perché quest’anno a mio avviso non è stato utilizzato nel migliore dei modi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vero, ogni tanto la fortuna serve anche agli arbitri.
      Sul VAR condivido il tuo auspicio però c’è un aspetto che mi rinfranca: nell’andata è stato un disastro, nel ritorno la situazione è migliorata molto.
      La mia preoccupazione maggiore, in ogni caso, è la qualità degli arbitri, non sono per nulla ottimista.

    • Fabio
      Fabio dice:

      Perdonami Luca…solo un po’ di goliardia di fine stagione. Era solo per dire che l’evento che ho citato ha spostato l’attenzione della maggioranza degli italiani dal calcio. Tutto qua. So bene che questo blog vuole restare ben lontano da quel mondo lì.
      Sorry!

  17. Roberto
    Roberto dice:

    Luca ma nel tuo richiamo a Fiorentina-Genoa c’è una vena polemica?
    Secondo te questo genere di partite sono inestirpabili?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, nessuna polemica.
      Per utilizzare un termine “varista”, si tratta di una semplice rilevazione oggettiva, difficile che possano esserci valutazioni soggettive differenti. A Firenze si è giocato solo dopo il pareggio dell’Empoli a San Siro e si è tornati a palleggiare a centrocampo dopo il secondo gol di Nainggolan.
      C’è un solo modo per evitare queste pantomime: playoff e playout.
      Arriveremo anche a questi.

  18. vincenzo d'aniello
    vincenzo d'aniello dice:

    Caro Luca…credo solo che sia giunto il momento della centrale Var…quello sarà il passaggio determinante per fare un ulteriore passo avanti nelle decisioni che si prestano ad interpretazioni. Mi riferisco chiaramente agli episodi che, come tu hai sempre evidenziato , lasciano perplessi dopo aver rivisto le azioni al Var. Ieri davvero Banti mi ha lasciato senza parole dopo la conferma del rigore. Peggio solo Damato nel rigore assegnato alla Juve contro atalanta per l’ipotetico fallo di braccio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non so se ci sarà un aumento della qualità delle valutazioni.
      Certamente è un passo in avanti, soprattutto se al VAR ci saranno arbitri di grande esperienza e che si occuperanno solo di quello.

  19. Italiano Medio
    Italiano Medio dice:

    Mazzoleni ha abbracciato De Rossi…ecco perché non ha fischiato il rigore per il Parma…

  20. Matteo
    Matteo dice:

    sorvolando sull’espressione “polemiche senza senso” riferita all’errore più grave da quando c’è il VAR di Abisso a Firenze, volevo se possibile un chiarimento sull’episodio del gol annullato a Brozovic: come mai quando c’è una trattenuta in area o comunque un intervento punibile con il rigore si tiene conto della possibilità di giocare il pallone (es. trattenuta di un difensore al saltatore ma che non essendo in zona in cui può arrivare la palla non è punibile col rigore) mentre se Keita o chi per lui trattiene il portiere che non può mai arrivare sul pallone porta all’annullamento del gol? non poteva essere una soluzione valida la convalida del gol e l’ammonizione a Keita per gioco scorretto?
    grazie e buone vacanze!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non è vero che si tenga conto dei principi da te evidenziati. Al contrario questi elementi vengono citati da giornalisti poco competenti in materia o da opinionisti che non hanno mai aperto il regolamento in vita loro.
      Il fallo di Keità è evidente ed andava punito tecnicamente, sul disciplinare ho espresso le mie riserve in altre risposte.

      P.S.: non ho intenzione di andare in vacanza, per quelle c’è tempo a luglio. O forse a settembre, non ho ancora deciso.

    • Renzo
      Renzo dice:

      Capisco quello che intendi dire, però non mi è chiara una cosa: stai dicendo che per qualsiasi fallo commesso lontano dalla posizione di svolgimento del gioco è giusto fermare l’azione in corso? Se è così, mi sembra francamente che abbia poco senso: capisco una sanzione disciplinare ma interrompere il gioco no…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma ci mancherebbe se non fosse così!
      Il gioco deve essere nei termini di regolamento in qualunque parte del campo, come in ogni sport. E sarebbe ben grave se fosse differente la disciplina.

  21. Francesco
    Francesco dice:

    Scusa Luca, una curiosità: nel fermo immagine del passaggio di Caputo al centro dell’area, mi sembra di vedere il primo dei due giocatori dell’Empoli dietro la linea del pallone. Perché dici che entrambi sono in netto fuorigioco? Grazie. Un saluto e buon riposo in attesa della prossima stagione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché ho la sensazione che la prospettiva inganni: secondo me erano entrambi oltre D’Ambrosio ma posso sbagliarmi. Non lo sapremo mai con certezza.
      In ogni caso era un episodio interessante per il concetto generale più che per l’episodio in sé 😉

  22. Goffredo
    Goffredo dice:

    Luca io concordo con il secondo giallo di Banti comminato a Keita.
    In quel contesto atterrare il portiere secondo me è un netto comportamento antisportivo (dunque passibile di ammonizione).
    Questo perché il portiere è un giocatore un po’ ‘speciale’, essendo concessogli dal regolamento (solo a lui) di utilizzare mani e braccia per toccare il pallone.
    Quindi a mio avviso se la trattenuta fosse stata ai danni di un altro calciatore in quella posizione, Banti poteva chiudere un occhio e non ammonire…ma al portiere ha un peso diverso.
    Tiene secondo te il mio ragionamento oppure sono fuori strada?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vero, e posso anche concordare con te.
      Ma c’è un problema: nel regolamento non è minimamente previsto, nemmeno per analogia, il giallo per questa tipologia di falli. Sono più direttive degli organi tecnici che, però, cozzano vistosamente con la lettera della regola 12.
      Basterebbe aggiungere questa fattispecie nel regolamento per chiarire ogni dubbio in merito.
      Rebus sic stantibus è una sanzione accettabile ma che non è prevista espressamente e nemmeno latamente dalla regola 12.

  23. Giacomo Piazza
    Giacomo Piazza dice:

    Buongiorno Luca. E’ incredibilmente “triste” che ogni volta tu debba specificare o motivare un gesto di stima tra un arbitro ed un calciatore. Siamo ancora troppo lontani da una “civiltà sportiva” degna dell’essere umano. Un saluto.

  24. Giorgio
    Giorgio dice:

    Buongiorno Luca e grazie per la consueta analisi.
    Volevo chiedere sulla traversa di D’Ambrosio, il difensore dell’Inter interviene sulla palla per intercettare un passaggio diretto a due giocatori in fuorigioco, non vedo come ciò non possa condizionare e influire sulla giocata del difendente. Mi sembra molto plausibile che senza la loro presenza D’Ambrosio non avrebbe tentato quella giocata un po’ “alla disperata” rischiando un quasi autogol.
    Davvero si può dire che non abbiano influito?
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Capisco la tua perplessità e la corrente interpretazione mi piace più o meno “virgola”.
      Ma è questa è l’interpretazione corrente e non possiamo far finta che non esista.
      Peraltro sono d’accordo con te, non ha senso ritenere ininfluenti due calciatori in fuorigioco, della cui posizione il difendente non può aver certezze.

  25. Dante
    Dante dice:

    – secondo lei de rossi sapeva che era l’ultima partita anche per mazzoleni? ai giocatori gli interessa un minimo della carriera degli arbitri?
    – il fallo di Keita era piuttosto plateale…perché non sono intervenuti direttamente quarto ufficiale o assistente a segnalarlo?
    – l’assistente può fare come per il fuorigioco, che segnala un fallo ad azione finita?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – sì, lo sapeva e te lo dico con assoluta certezza (fidati…)
      – bella domanda, probabilmente stavano guardando tutti Brozovic (peraltro è corretto che sia così, sarebbe un errore guardare altrove con un’azione di quel tipo);
      – sì.

  26. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno Luca, grazie per il lavoro che hai fatto durante tutto l’anno, è davvero prezioso.
    A proposito dell’espulsione di Magnanelli, credo sia stato espulso non per rosso diretto, ma perché era già stato ammonito nel parapiglia a fine primo tempo insieme a un giocatore dell’Atalanta, non ricordo se Freuler o De Roon. Per il resto, sono come sempre d’accordo con te su tutti gli episodi.

  27. Gianluca De Lorenzo
    Gianluca De Lorenzo dice:

    Sull’espulsione di Berardi… Giusta perché ha fatto il pazzo, ma vorrei vedere meno giocatori che per una carezza stramazzano al suolo tentando di ingannare arbitro, cercando rigori, o l’espulsione dell’avversario. Sono comportamenti da punire severamente perché antisportivi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Infatti sono stati ammoniti entrambi, sia chi è rimasto a terra sia chi ha cercato di sollevarlo.
      Ma ciò non giustifica l’assurdo comportamento di Berardi.

  28. supertanino
    supertanino dice:

    é possibile che venga richiesta la prova tv per la simulazione di de roon nell’occasione dell’espulsione di berardi (ovviamente ingiustificabile)?

  29. Alessandro
    Alessandro dice:

    Sinceramente non credo che Banti abbia concluso bene l’anno: dopo le polemiche in coppa Italia, la prestazione di ieri è stata controversa. Praticamente non c’erano né il rigore né il rosso, il Var è dovuto intervenire per segnalare un fallo abbastanza evidente di Keita, e personalmente sono rimasto perplesso dalla gestione del recupero (su 5 minuti se ne sono giocati 3 e 40). Con Rocchi e Guida (nettamente i migliori arbitri quest’anno) non disponibili, mi aspettavo che Mazzoleni, Orsato e Irrati si spartissero le partite più importanti; a sorpresa, invece, sono stati impiegati per delle amichevoli. Una domanda su Atalanta-Sassuolo: ricordo un fallo non sanzionato su Ilicic al limite dell’area poco prima del gol di Berardi; se l’azione è la stessa, il Var può intervenire per annullare la rete?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sul fallo di Ilicic concordo, c’era e piuttosto evidente: come sai, però, tratto solo gli episodi più importanti, se dovessi soffermarmi anche sulle punizioni non riuscirei mai a pubblicare nulla.
      La designazione di Mazzoleni mi ha sorpreso, lo ammetto, ma Orsato è stato scelto per quella che avrebbe potuto essere una polveriera. Irrati era al VAR a Firenze non per caso, la partita era sulla carta molto temibile.

  30. Nicola
    Nicola dice:

    Buongiorno

    come sempre complimenti
    interessante la ‘situazione’ di D’ambrosio credo che ci sia molta confusione fra noi “comuni” tifosi.

    riceverà probabilmente molte “domande” ma vorrei capire meglio il gol annullato a Brozovic. nel senso il fallo è indiscutibile(e assurdo) però è un fallo che non “contamina” l’azione la palla è relativamente lontana e non ci sarebbe mai arrivato. la distanza palla \ fallo è una discriminante??

    grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti pongo un esempio esasperato: se Keità avesse tirato un cazzotto a Dragowski, avresti espresso il medesimo concetto?
      Il problema non è tanto l’azione nella quale si concretizza il fallo ma il fallo stesso. Non importa che l’infrazione non fosse all’interno dell’azione principale, altrimenti dovremmo consentire tutto a pallone lontano.
      Non è questo lo spirito del gioco.

  31. Michele
    Michele dice:

    Ciao Luca.
    AMEN! Oggi concordo su tutto…. 😉
    E ti dirò: mi sono emozionato all’abbraccio tra De Rossi e Mazzoleni, bello bello bello!!! E che la dietrologia vada a quel paese….
    Buona estate….

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