34esima giornata: la sagra dei contattini televisivi, da Milano a Roma…

A Milano e Roma due episodi certamente differenti per dinamica ma che sono paragonabili per effetti: da una parte nessuna polemica, dato che il Milan ha vinto largamente, dall’altra discussioni infinite perché alla fine è stato pareggio tra Roma ed Inter.
Ci arriveremo ma è necessario vedere quanto accaduto a Milano per comprendere la criticità percettiva che esiste non da oggi…

Cagliari – Sassuolo 1-1, arbitro Ayroldi (CAN B)

Seconda presenza in Serie A per il pugliese, al termine della sua prima stagione in Serie B. Se non dovesse esserci la fusione delle CAN A e B (auspicabile e non più rinviabile, essendo ormai evidentissimo il fallimento tecnico della scelta di Nicchi nel 2010), Ayroldi si propone come uno dei favoriti per la corsa alla promozione nel prossimo campionato.
A Cagliari ha mostrato progressi rispetto all’esordio non brillantissimo di Bologna qualche mese fa. Gara con ben pochi punti importanti in palio (tranne per le residue speranza del Sassuolo di agganciare una difficile Europa League) ma ben diretta. Bene nel disciplinare, qualche sbavatura sul piano tecnico (normale, nulla di preoccupante), molto deciso sull’espulsione per doppia ammonizione di Carboni. Atleticamente non ha mostrato limiti evidenti, se proprio devo trovare un piccolo difetto direi che dovrebbe lavorare sulle ripartenze perché tende ad ingobbirsi sui primi passi. Sembra una questione di puro stile ma non lo è: ingobbirsi significa perdere la visione complessiva dell’azione perché, incassando la testa tra le spalle, si tende a guardare verso terra.
Particolari di poco conto, quel che importa è aver visto all’opera un arbitro promettente che ha tutte le carte in regola per superare i “maestri” che ha in casa: Stefano (papà ed ex assistente internazionale, con un Mondiale in curriculum) e Nicola (zio ed ex arbitro di ottimo livello).

Verona – Atalanta 1-1, arbitro Abisso

Tutto sommato una partita tranquilla per il palermitano.
Rizzoli, nonostante le non brillantissime prestazioni offerte in queste settimane, decide di impiegarlo per qualche gara dal coefficiente più alto rispetto al solito, probabilmente in vista di una stagione, la prossima, che presenta enormi punti interrogativi sull’organico a disposizione.
La gara di Verona ha offerto pochi spunti, Abisso ha svolto il compito senza grandi criticità da affrontare. Anche il linguaggio del corpo pare (ripeto, pare: andiamoci cauti) in miglioramento, dopo lunghi mesi nei quali è apparso sempre timoroso, anche per le scelte più banali. E’ ricomparso qualche sorriso distensivo, un dialogo fermo ma sereno con i giocatori.
Speriamo…

Milan – Bologna 5-1, arbitro Massa

In tutta franchezza continuo a far fatica a comprendere il metro di giudizio di Massa.
Mai negato: a mio parere il ligure ha delle qualità naturali che nessuno può vantare in Serie A ma spesso si complica la vita da solo con scelte tecniche cervellotiche e sanzioni disciplinari discontinue.
Non è certo un caso che stia chiudendo la stagione sempre con partite di seconda fascia (è questa lo era, dato che il Milan giocava in casa contro una squadra senza obiettivi da raggiungere).

Un solo episodio da rivedere ma che sarà importante come metro di paragone con Roma-Inter, posticipo di ieri sera.

Al 49esimo minuto il Milan trova la rete del 3-1 che spiana la strada verso la conquista dei tre punti con Bennacer.
Proteste del Bologna per un fallo in partenza di azione da parte di Kjaer su Santander:

La trattenuta di Kjaer c’è e, se vogliamo, anche piuttosto prolungata. Non è un tocchetto sulla suola dello scarpino e nemmeno un colpo, è una trattenuta accompagnata da un leggero contatto gamba contro gamba.
Massa lascia proseguire: valutazione che mi trova pienamente d’accordo, si tratta di un contatto marginalissimo e sul quale torneremo in sede di approfondimento di Roma-Inter.
Naturalmente il VAR non ci ha pensato nemmeno di consigliare una “on field review” a Massa: episodio visto nella sua interezza senza alcun ostacolo visivo, valutazione soggettiva sulla quale non c’è spazio di intervento.

Parma – Sampdoria 2-3, arbitro Calvarese e Fiorentina – Torino 2-0, arbitro Mariani

Non ho visto nessuna delle due gare e non mi risultato episodi particolari.
Nel caso in cui dovessi venire a conoscenza di qualcosa di interessante, aggiungerò.

Napoli -Udinese 2-1, arbitro Chiffi

Il padovano, reduce da alcune buone prestazioni, trova l’ennesima designazione di questo periodo post lockdown in una gara oggettivamente di scarsissimo interesse mediatico: Napoli già ai gironi di Europa League, Udinese praticamente salva.
Nonostante ciò queste partite sono importanti, non tanto per il conto in banca ma soprattutto per accumulare esperienza, per farsi conoscere da giocatori e società, per acquisire una certa confidenza con calciatori di caratura superiore.
Bene nel complesso, le solite sbavature caratteriali (ma sta migliorando molto, pian piano riuscirà a trovare le giuste misure) ma una prova solida nonostante lo scarso agonismo in campo.

Due episodi da rivedere.

Al 25esimo minuto Mertens è costretto ad uscire per un colpo ricevuto da Becao, già ammonito:

Quanto accaduto è interessante perché non c’è alcun fallo imprudente di Becao e l’espulsione per doppia ammonizione sarebbe stata un errore. Il contatto del ginocchio destro con la schiena di Mertens c’è tutto e giustamente Chiffi, in posizione perfetta, fischia la punizione a favore del Napoli. In realtà Chiffi non lo ha visto (perché il colpo arriva sulla schiena che l’arbitro non può vedere per ovvi motivi) ma si è fidato del proprio intuito. D’altro canto questo contatto è più fortuito che altro, una classica negligenza del difensore che provoca un (mi auguro) leggero infortunio all’avversario senza che ci sia necessità di provvedimenti disciplinari. Purtroppo nel calcio (come in ogni sport di contatto) sono episodi che possono accadere ma che non per forza devono portare a conseguenze disciplinari.

All’81esimo minuto l’Udinese protesta per un presunto fallo di mano di Koulibaly su tiro di Nestorovski:

Buonissima la posizione di Chiffi (foto successiva) che interpreta perfettamente la dinamica:

Koulibaly si gira di spalle, non perde il controllo del braccio sinistro, lo tiene aderente al corpo ed il contatto rimane chiaramente nell’ambito della non punibilità.

Brescia – SPAL 2-1, arbitro Abbattista (CAN B)

Il pugliese trova una presenza in Serie A nonostante la possibilità di passare alla categoria superiore l’abbia persa l’anno scorso a favore di Giua, promosso un po’ sorpresa superando proprio Abbattista nelle ultime settimane.
Possibilità residue di approdare alla categoria superiore: nessuna, a meno che le CAN A e B non vengano riunite (anche se i rumors in proposito riferiscono di un’ipotesi di sottocommissioni A e B che non avrebbero davvero alcun senso).
Sorvolo sulla discussioni nel mondo arbitrale sulla capigliatura di Abbattista: direi che nel 2020 possiamo anche finirla di giudicare gli arbitri da un particolare insignificante come il taglio dei capelli, il medioevo è finito da un pezzo. Certo, è particolare vedere un arbitro con un’acconciatura così curiosa ma quel che conta è la sostanza.

Al 58esimo minuto Reca interviene in modo durissimo su Skrabb sulla fascia destra d’attacco del Brescia:

Tackle senza alcun senso, il pallone era già stato toccato dal giocatore del Brescia e Reca non aveva alcuna possibilità di intervenire sullo stesso. Abbattista sanziona il difensore della SPAL col cartellino giallo ma anche il rosso per vigoria sproporzionata non sarebbe stato un errore.
Il VAR Banti, al rientro dopo parecchie settimane d’assenza per problemi personali sui quali non ho alcuna intenzione di tornare, non interviene ed è la scelta giusta: episodio visto da Abbattista, valutato dallo stesso e sul quale non c’è margine di intervento. E’ un giallo molto discutibile ma non possiamo definirlo come un rosso chiaro, lampante, senza margini per altra decisione.

All’81esimo, invece, lascia molto perplessi il silenzio del VAR.
Tonali difende il pallone sulla fascia sinistra d’attacco, cade a terra ed alza la gamba destra verso Dabo:

Questo, a mio parere, è un chiaro fallo di reazione di Tonali che, col pallone già avviato ad uscire dal terreno di gioco, cerca volontariamente l’avversario con una tacchettata alta molto pericolosa. Per sua fortuna colpisce Dabo tra spalla e torace, non sul volto, altrimenti le conseguenze avrebbero potuto essere ben più gravi.
Resta il fatto che Tonali non viene nemmeno ammonito e francamente la scelta mi lascia molto perplesso: Abbattista non ha visto nulla (altrimenti almeno il cartellino giallo lo avrebbe estratto), a mio parere Banti avrebbe dovuto consigliare la “on field review” all’arbitro per una condotta violenta che mi sembra abbastanza facilmente individuabile.

Genoa – Lecce 2-1, arbitro Doveri

Lo spareggio salvezza non poteva che essere assegnato ad uno degli arbitri più in forma del momento e che ripaga Rizzoli con una prestazione sontuosa in una partita enormemente complessa soprattutto nel primo tempo, con due episodi che avrebbero potuto ingannare un arbitro meno attento e meno preparato.

Dopo soli quattro minuti la prima “grana” per Doveri.
Babacar viene lanciato in profondità e cade a terra dopo un contatto con Zapata:

Episodio che avrebbe potuto avere un peso enorme sul prosieguo della gara perché, in caso di sanzione tecnica, Zapata avrebbe dovuto essere espulso per DOGSO dato che Babacar avrebbe avuto di fronte a sé solo il portiere Perin:

Bravissimo, invece, Doveri a non cascare nel tranello.
Come purtroppo spesso capita, i calciatori non cercano più la porta avversaria ma, appena sentono un contatto, tendono o a cadere in area (ci arriviamo tra poco) oppure a far espellere un avversario.
Zapata appoggia la mano sinistra sulla schiena di Babacar che, ancora prima del contatto, è già in caduta (ultima immagine): evidente che lo scopo dell’attaccante del Lecce non fosse di cercare la rete ma di far espellere l’avversario.
Irrati ha impiegato pochi secondi per aprire e chiudere il check: bravi sia Doveri che il VAR.

Al 24esimo minuto il Lecce chiede un calcio di rigore per un contatto in area tra Barreca e Saponara:

Rientriamo nel concetto accennato poc’anzi: appena entrato in area ed al primo contatto col difensore, Saponara frana a terra.
Giusto lasciar proseguire: la tendenza delle ultime settimane è di fischiare molti meno rigori (cinque complessivi, se non vado errato, nelle ultime due giornate), evitando di intervenire su contatti marginali come questo.
Scelta che non può che trovarmi in totale accordo, sulla base del vecchio (ma sempre attuale) detto che “il rigore è una roba seria”.

E proprio perché il rigore è una “roba” seria, è corretto che Irrati consigli a Doveri la “on field review” sull’episodio del 44esimo minuto.
Lapadula entra in area di rigore, cerca di indirizzare il pallone verso la porta avversaria e viene letteralmente travolto da Perin in uscita:

Vi ricorda qualcosa?
Ebbene sì, a distanza di pochi giorni un episodio molto simile a quello accaduto in SPAL-Inter, al contatto Handanovic-Strefezza, di cui a lungo si è discusso.
Notato con una certa soddisfazione che oggi non si parli di “disponibilità del pallone“, quanto accaduto a Genova è sintomatico che questo rigore sia stato fischiato, certificando indirettamente che quanto accaduto a Ferrara è stato un evidente errore.
Giusto anche non ammonire: il pallone era stato già calciato e recuperato da Criscito vicino alla linea di porta, non c’è nemmeno un’azione potenzialmente pericolosa. Al limite possiamo discutere su un’ammonizione per imprudenza ma ritengo che sia condivisibile la scelta di assegnare solo il calcio di rigore.
Interessante capire la decisione di Doveri in campo (lo stesso Doveri che, a Ferrara, era VAR e non chiamò alla “on field review” Giua).
La risposta nella prima immagine: al momento del contatto tra Perin e Lapadula, l’arbitro non ha visto assolutamente nulla dato che, proprio di fronte a sé ad un metro di distanza, un giocatore del Lecce gli oscurava quanto stava accadendo. Rispetto a Ferrara, dunque, un particolare che ha reso molto più semplice l’intervento di Irrati perché si tratta di un episodio che l’arbitro è stato impossibilitato a valutare.

Roma – Inter 2-2, arbitro Di Bello

Lo dico senza mezze parole: la designazione di questa partita mi ha lasciato molto perplesso.
Nulla contro Di Bello ma dopo le polemiche di Lazio-Sassuolo, sepolte solo dal risultato finale, mai mi sarei atteso il brindisino scelto per la partita di Roma (ultima vera chiamata per l’Inter nella corsa allo scudetto).
Ad aumentare le perplessità la scelta di Giua come quarto ufficiale dopo il controverso episodio di SPAL-Inter di tre giorni prima.
Di Bello, ieri sera, mi è piaciuto molto poco: non si è capito mai, per tutta la durata della gara, quale fosse il metro di giudizio. Ha iniziato lasciando correre molto e fischiando pochissimo, poi ad inizio ripresa ha fischiato tutto, anche contatti marginalissimi, poi è tornato a lasciar correre e, dopo il pareggio dell’Inter, ha interrotto in continuazione la partita.
A peggiorare il quadro il comportamento di Guida al VAR che, sull’episodio centrale, ha assunto una decisione senza alcun senso.

E proprio da questo episodio iniziamo.
Al 46esimo minuto la Roma trova la rete del pareggio dopo aver riconquistato il pallone a centrocampo con Kolarov.
Nella circostanza Lautaro si rotola a terra tenendosi la caviglia:

Perfetta sia la posizione che la prospettiva di Di Bello che vede l’episodio, lo valuta e lascia proseguire il gioco.
La Roma segna la rete del pareggio e Di Bello convalida.
Dopo qualche secondo Guida consiglia all’arbitro una “on field review” sul contatto in partenza d’azione:

Come sempre se ne sono sentite di tutti i colori ieri sera: spinta di Kolarov che non c’è, solo un braccio appoggiato sulla schiena che certo non può provocare dolore alla caviglia:

Oppure proprio un colpo non visto alla caviglia di Lautaro Martinez.
Il contatto è tutto qui:

Kolarov, con la parte interna del piede sinistro, tocca la suola dello scarpino di Lautaro.
Null’altro.

Domanda: potrà mai essere questo un chiaro ed evidente errore?
Ricapitoliamo:
– arbitro a sette/otto metri, visuale sgombra, perfetta prospettiva;
– contatto minimo.
Elementi a supporto della “on field review”?
Assolutamente nessuno.

Lo scrivo chiaramente onde evitare fraintendimenti: questa, a mio parere, è stata una “furbata” di Guida che, vedendo le immagini televisive, ha deciso scientemente di declinare all’arbitro ogni scelta in merito, scaricandosi di eventuali recriminazioni.
Così non va.
Un arbitro di primissima fascia e con ambizioni di diventare Elite internazionale non può nemmeno pensare ad un comportamento del genere: se non è in grado di assumersi una responsabilità nel VOR, allora difficilmente potrà acquisire le qualità per ambire alla Champions’ League.
Naturalmente, una volta richiamato alla “on field review“, Di Bello poteva farsi furbo a sua volta e fischiare il fallo: ormai il pasticcio (televisivo) era stato combinato, inutile confermare la propria scelta iniziale.
Sia chiaro: per me questo non è niente, se consideriamo questo come un fallo, allora di falli ce ne sono 250 a partita.
Televisivamente è un fallo che si può fischiare ma vi lascio con una domanda-riflessione: se fischiano un rigore del genere contro la vostra squadra, per un contatto scarpa-suola della scarpa, lo accettate serenamente?
Se per voi il calcio è questo, ne prendo atto…

Al 62esimo minuto un episodio nuovamente mediatico.
Si cerca qualcosa a cui appigliarsi per scovare un errore a tutti i costi.
Contatto a centrocampo Barella-Veretout:

Il contatto avviene nella seconda immagini: tutto qui.
Ma davvero dobbiamo pensare che questo possa essere un fallo da ammonizione e, conseguentemente, da espulsione per doppio giallo?
Questo si può anche fischiare ma pensare ad una ammonizione per il contatto tra i due piedi sinistri significa trasformare il gioco in un bug della playstation…

All’85esimo minuto l’Inter conquista un calcio di rigore per un fallo di Spinazzola su Moses:

Direi che, in questo caso, non c’è nemmeno necessità di dilungarsi: uno dei calci di rigore più evidenti dell’ultima stagione.

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156 commenti
  1. Romolo
    Romolo dice:

    Buongiorno Luca,
    Una curiosità:
    Come si collocano i compensi dei VAR a partita rispetto ad arbitro, assistenti e quarto uff.?
    Quanto è più o meno la cifra?
    È maggiore di quella che riceve il quarto uff.?
    Grazie e buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non ho certezze in merito perché non ho chiesto recentemente, dovrebbero essere 1500 e 750 euro (lordi, ovviamente).
      Ma prendi le cifre con le pinze.

      Ciao.

  2. misterf
    misterf dice:

    ok per la censura dei commenti complottistici mi può’ stare bene ma e’ frutto di opinioni diverse e bisogna rispettarsi ( diverse situazioni nei tempi non solo attuali mi ci hanno portato a pensarlo). ma mi permetto di farle notare che i 2 casi portati ad esempio solo per comodità’ di giustificazione hanno in comune solo il gol seguente perché’ mentre nel caso ” Dybala” il difensore interviene da dietro e si vede la palla letteralmente spostata in avanti dal tocco difensore ( ( scagiona il chiaro errore ) nell’episodio Martinez la palla non e’ a disposizione del difensore che non la tocca se non dopo averlo colpito nel calcagno ( questo per me e’ un chiaro ed evidente errore) . non mi aspetto che mi dia ragione ma sarebbe carino potesse coglierne la diversità’ prima di portarlo come esempio per difendere un errore grossolano .
    […]

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Dovrei ammettere quel che non penso.
      Abbiamo capito tutti la tua tesi. Libero di esserne convinto ma non cambio certo idea.
      Accetto le scuse per avermi fatto perdere tempo dietro a commenti complottistici ma se pensi che scrivendo sempre le medesime teorie possa cambiare idea, sei fuori strada.

      L’ultima parte del messaggio è stata cancellata per due motivi:
      – non me ne frega niente;
      – non c’entra nulla con l’argomento;
      – i complottari mi annoiano terribilmente, più di una donna che mi parla del suo ex.

      Saluti.

  3. Alessio
    Alessio dice:

    Buongiorno, una domanda off topic: ho visto nella partita del Real Madrid che è stato fatto ripetere un rigore dove Ramos ha passato il pallone a Benzema, che ha segnato essendo però in area nettamente prima della battuta del rigore. È corretto aver fatto ripetere il rigore invece di assegnare un calcio di punizione per la difesa? Non credo che possa essere considerato come rigore realizzato, dato che Benzema segna proprio grazie alla violazione della regola.

  4. Bengi
    Bengi dice:

    Milan Bologna gara senza difficolta’. Pero’ a inizio 2t, se ricordo bene, Massa assegna un cp indiretto in area al Bologna dopo uscita avventata di Donnarumma! Ma non era calcio di rigore con provvedimento disciplinare? Perche’ nessuno ne ha parlato? Grazie come sempre per il tuo utile commento.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché non c’è nulla da approfondire: retropassaggio, Donnarumma tocca il pallone col braccio destro, calcio di punizione indiretto.
      Tutto perfetto.

  5. misterf
    misterf dice:

    Secondo me la verità’ si potrebbe sapere solo potendo ascoltare i dialoghi tra arbitro di campo e var . Mi spiego se Guida avesse detto ” tu cosa hai valutato la spinta o il tocco del piede ? perché se fosse la spinta guarda che c’e un tocco evidente che gli fa perdere l equilibrio ” allora non avrebbe più’ potuto far finta di niente perché non l aveva vista diverso fosse stato il contrario ma allora non sarebbe nemmeno andato al monitor e avrebbe confermato da subito la sua decisione.
    quindi per me questo e’ un errore perché’ che piaccia il calcio inglese o con pochi contatti se tu il contatto lo vedi vede ‘ in grado di farti perdere equilibrio in un controllo di palla il fallo deve essere fischiato . gestito cosi crea solo tanti dubbi e brutti pensieri perché’ non ho sentito un commentatore ( parlo di addetti ai lavori ) non tifosi o giornalisti dire che il fallo non ci fosse una volta visto il monitor .
    e cosi’ ci lasciano con episodi Orsato Pjanic il fallo di mano e il rigore di Abisso a Firenze errori troppo evidenti …che vogliono negare l ‘evidenza

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rimane il fatto che Di Bello ha confermato la decisione e che l’episodio non è mai da VAR (opinione comune tra gli arbitri, questo te lo assicuro e sei liberissimo di chiedere conferme).

      Sulle tesi complottare non perdo tempo, abbi pazienza: anche in Juventus-Atalanta il primo gol nasce da un’azione simile però in quel caso complottari silenti.
      Facciamola finita con queste idiozie, lasciamole agli stupidi.

  6. Claudio
    Claudio dice:

    Dai signor Marelli, non si vuole vedere qualcosa per forza e convincerne qualcuno. Sono punti di vista, si commenta per avere un feedback, un confronto e quindi per ragionarci su. Anche perché lei è competente, io no. Mi esprimo con chi è più competente per imparare qualcosa. Per imparare esprimo il mio pensiero e vedo così se e dove sbaglio.
    Detto ciò:l’altro piede, il destro, è sul pallone e dall’ultima immagine sembra anche leggermente sollevato da terra. Il peso sembra pertanto spostato sulla gamba sinistra. Ma il piede sinistro è sulla punta. Il che rende Lautaro meno stabile. E quel piede viene toccato dal piede di Kolarov. Che in aggiunta ha le mani poggiate. Tra questi elementi ce né sono di irrilevanti? O che non ho considerato?
    Il tutto, comunque sottolinea la difficoltà insita nell’episodio. Difficoltà a un livello tale da giustificare quasi le valutazioni tanto di Di Bello che di Guida. Mi contrapponevo semplicemente al giudizio così netto sull’ofr e sulla regolarità del contatto. Mi sembrava chiaro il significato del commento. Non volevo affermare che fosse sicuramente fallo o che si trattasse di chiaro ed evidente errore. E non l’ho affermato. Ma semplicemente che l’episodio aveva elementi difficili da valutare senza incertezze. Ora le chiedo, lei è sicuro che quel tipo di contatto, considerando anche la postura e l’equilibrio di Lautaro, non possa fare cadere il giocatore? È sicuro che si sia lasciato cadere? Su questo ho dubbi. Ma sono dubbi, non certezze. Potrebbe essere d’aiuto focalizzarsi, guardando al rallentatore, il movimento che fa la gamba sinistra di Lautaro dopo il contatto. In onestà mi sembra un movimento non naturale per uno che si lascia cadere. Sembra che perda proprio l’appoggio e non riesca a recuperare l’equilibrio. Inoltre non pensa che la velocità con la quale si è svolto l’episodio e quindi la difficoltà nel vedere al contempo il contatto alto(braccia-schiena) e il contatto basso(piede-piede) sia stata considerata da Guida nel richiamare Di Bello all’ofr? La ringrazio per le pronte risposte.

  7. Luca Loi
    Luca Loi dice:

    È serio quando dice che un contatto come lautaro-kolarov non sarebbe rigore? Per me se non lo danno in una finale di champions ne parlerebbero per decenni

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se concedono un rigore del genere in una finale di Champions League, se ne parlerebbe per decenni: concordo.
      In Europa una “roba” del genere non la prendono nemmeno in considerazione.
      Hai mai visto una partita internazionale?

  8. Erasmo
    Erasmo dice:

    Ciao Luca,
    innanzitutto come sempre complimenti e grazie per il consueto lavoro di approfondimento che svogli.
    Un paio di dubbi che ho da un pò di tempo, uno dei quali tornatomi alla mente ieri sera dopo Roma-Inter:
    – Può un AE rifiutare l’OFR? Come avevo ipotizzato (e molto contento di leggere la conferma nel tuo articolo), una volta andato al monitor, la scelta più “logica” per Di Bello sarebbe stata quella di annullare la rete della Roma. E quindi mi domando se, piuttosto che sottostare alla (purtroppo inevitabile ormai) gogna mediatica, avesse potuto semplicemente “scontrarsi” con il suo collega al VAR e non andare al monitor. Data l’immediatezza nella decisione al monitor (10-15 secondi con una sola immagine) sembra esserci andato davvero solo per “accontentare” la richiesta del collega al VAR e non per un suo reale dubbio.
    – Secondo grande dubbio, non inerente alla giornata di ieri: continuo a sentir parlare di “nuove regole sui falli di mano” da chiunque, anche da giornalisti che ritengo professionisti veri (in ultimo Repice nella radiocronaca di Juve-Atalanta). Possibile che siano tutti influenzati dalla famosa intervista a Nicchi di inizio stagione? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa in merito e se non quell’intervista quale possano essere le ragione di questa disinformazione.

    Grazie per la risposta,
    Erasmo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – no, se un arbitro rifiutasse una OFR consigliata dal VAR può tranquillamente prenotare un periodo di riposo perché Rizzoli lo sospenderebbe al volo. Probabilmente al monitor ha visto quel che ha percepito anche sul terreno di gioco, confermando la decisione assunta;
      – No, semplicemente non hanno capito che la regola è stata riscritta senza cambiare i parametri valutativi. Se non ascoltano quel che dico io, ci sta. Se non ascoltano quel che dicono Collina (su Radio24 un paio di mesi fa) e Rosetti (sulla Gazzetta del 23 gennaio) allora il problema diventa serio.

      Ciao.

  9. Lorenzo Marcucci
    Lorenzo Marcucci dice:

    Buonasera Luca. Ti faccio una domanda off topi: ho 28 anni ma mi ha sempre interessato guardare il calcio dal punto di vista di un arbitro..sono ancora in tempo a partecipare al corso? Anche solo per coltivare e dedicare tempo ad una passione che ho sempre avuto, pur consapevole di avere un’età da non ambire a molto…ti ringrazio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, hai tempo fino ai 35 anni (sempre che non siano cambiate le regole in questi ultimi anni ma non credo). Chiaro che le prospettive sono limitate alla seconda categoria ma se vuoi divertirti è la strada giusta.

      Ciao.

  10. Mirko
    Mirko dice:

    Ciao Luca, mi trovo spesso d’accordo con te ma non in questo caso: a parti invertite, non avrei avuto tanto da dire se mi avessero annullato un gol che inizia con un contrasto come quello di Kolarov-Lautaro. Così come ho guardato 50 volte il replay del gol dell’Atalanta a Torino per capire se ci fosse irregolarità.Ma non fa niente, il calcio è bello perché con queste discussioni riempie le nostre giornate.
    Anzi, ti ringrazio perché, dopo aver letto la tua spiegazione del rigore in SPAL-Inter, sono stato in grado di spiegare a mio padre il rigore di ieri in Genoa-Lecce. Una sola domanda: tra i due episodi, può essere considerata una discriminante il fatto che Perin, a differenza di Handanovic, vada direttamente sull’uomo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perin non è un pazzo 😀
      Anche lui ha tentato di intercettare il pallone ma è stato scavalcato dal tentativo di tiro di Lapadula. La dinamica è leggermente differente ma, nella sostanza, non cambia nulla.
      Ed infatti, come avevo scritto giovedì, era da punire. Non a caso tre giorni dopo, per uno stesso episodio, il calcio di rigore è stato assegnato, in barba alle teorie sulla “disponibilità del pallone”.

      Ciao.

  11. Marco
    Marco dice:

    Buongiorno dott. Marelli, per me l’entità del contatto lautaro – kolarov é paragonabile a quello kulusesky-barella. Il varista in un caso non è intervenuto, nell’altro si…. In settimana gli episodi non vengono spiegati agli arbitri dal loro “capo “? Mi sembra che gli arbitri non abbiano presente gli episodi vecchi per giudicare quelli nuovi. Questo per uniformità di giudizio. Spero di essere stato chiaro nell’esprimere il mio pensiero. Grazie di tutto e buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Infatti a Roma non doveva intervenire, come non è intervenuto a Parma per un episodio, per la verità, più discutibile.
      Però Barella non era da punire, a Roma sì: dipende dalle maglie?
      Non mi riferisco a te ma al tenore dei commenti: memoria selettiva…

      Ciao.

  12. Angelo Luongo
    Angelo Luongo dice:

    Gentile arbitro, a chi le fa notare che molti altri ex arbitri la pensano diversamente da lei su svariati episodi, lei di solito risponde “chiedi a lui”, “non mi interessano le opinioni altrui”. Ora, se è vero che le sue risposte sono del tutto legittime, vorrei sottolineare il fatto che io (come forse altri) vorremmo un parere circa palesi difformità di vedute. La questione non è se abbia ragione Marelli o Chiesa o Pieri o Bergonzi, quanto piuttosto lo sconcerto che la diversità dei loro commenti
    provoca nell’opinione pubblica. Se quattro ex arbitri di grido non sono d’accordo, viene il dubbio che anche quelli in attività potrebbero non esserlo, e dunque verrebbe meno la certezza del diritto (come nella giustizia ordinaria, mi perdoni, lei che è avvocato). Non ne esce bene l’intera categoria, che forse dovrebbe fare di più e meglio per garantire, anche a livello mediatico, l’uniformità di giudizio.
    In definitiva, pur apprezzando molto le sue posizioni tecniche, gradisco meno il suo rifuggire da quelle “politiche”.
    Cordiali saluti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non sta a me mettere d’accordo gli ex arbitri.
      Ognuno tiri le proprie conclusioni, soprattutto pesando gli argomenti a supporto.
      Se qualcuno, per esempio, utilizza dizioni come “danno procurato” o “disponibilità del pallone” per sostenere le proprie tesi, evidentemente c’è una pecca di conoscenza.
      E non è una mia pecca, con il massimo rispetto per le opinioni altrui.

      Ciao.

  13. Andrea Crivellaro
    Andrea Crivellaro dice:

    Ciao Luca, mi toglieresti una curiosità?
    La simulazione va punita con il cartellino giallo solamente in area di rigore o in prossimità di essa? Perché ne vedo molte, in ogni partita, in qualsiasi parte del campo ed anche ad opera dei difendenti, che quando si trovano in difficoltà sulla pressione degli attaccanti avversari, si lasciano cadere come travolti da un tir.
    Personalmente, sarei molto più severo con i simulatori.
    Grazie della tua risposta

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La simulazione non prevede una zona di punibilità, può essere punita in qualsiasi zona del campo. Chiaro che vengano puniti soprattutto quelli in prossimità della porta perché sono quelli che possono portare ad un cambiamento del risultato.
      Per quanto mi riguarda, anche a me piacerebbe una maggiore severità ma mi basterebbe veder fischiare meno falli per microcontatti: vedrai che i giocatori impareranno miracolosamente a mantenere l’equilibrio…

      Ciao.

  14. Nicola
    Nicola dice:

    Ho visto Verona-Atalanta ed Abisso mi è sembrato in grande spolvero. molto preciso e praticamente zero proteste. anche zero episodi difficili. penso che potrebbe essere riproposto in qualche partita di di fascia alta prima della fine del campionato. una sola domanda: in occasione del gol zapata subisce un fallo fuori area . è un dogso e sarebbe punizione e rosso. ma credo abisso abbia applicato il vantaggio. in questo caso il rosso non dovrebbe diventare giallo, come quando si cerca di evitare la segnatura di una rete con la mano senza riuscirvi. Quindi non manca un giallo al difensore del Verona?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ stata molto positiva la prestazione di Abisso ed è stato molto bravo nel non cadere nella precipitazione di fischiare il fallo su Zapata. Chiaramente, avendo concesso il vantaggio ed avendo Zapata segnato, il DOGSO è sparito e non avrebbe senso il cartellino giallo.
      Per dirla tutta il giallo per un tentativo di parata senza esito positivo non lo capisco per niente perché secondo me non ha la minima logica.

      Ciao.

    • Nicola
      Nicola dice:

      Infatti trovo sia quasi una contraddizione o incoerenza che in caso di vantaggio concretizzato per un dogso non ci sia cartellino mentre per il fallo di mano si. per questo avevo il dubbio che fosse previsto. grazie della precisazione. e nel caso zapata non avesse segnato diciamo tirava fuori è corretto dire che comunque non si doveva prendere alcun provvedimento per ghunter? buona serata

  15. Stefano
    Stefano dice:

    Graziano Cesari: “Vediamo due cose: le braccia di Kolarov sulle spalle di Lautaro, e non mi sembrano interessanti. Quello che mi sembra interessante è la scarpa di Kolarov che colpisce Lautaro, impedendogli il controllo. Di Bello ha sbagliato nel giudicare, ampiamente. Non riesco a capire come mai Di Bello abbia preso questa decisione.”

    Casarin: “L’arbitro Di Bello va a visionare la Var, su segnalazione dei collaboratori, ma non giudica falloso l’intervento di Kolarov su Lautaro, dal quale nasce l’azione del pareggio giallorosso: decisione sbagliata dell’arbitro, è evidente il fallo di Kolarov su Lautaro”

    A quanto pare sei l’unico ex arbitro a dire che non è fallo…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Bene, ne prendo atto.
      Sono gli stessi che hanno giustificato il non rigore a Ferrara sulla base dell’inesistente concetto di “disponibilità del pallone”?

      Ognuno segua chi preferisce.
      Saluti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Infatti ho scritto mille volte che non commento quel che sostengono altri, sei liberissimo di togliere il disturbo (perché sì, mi stai disturbando).
      In ogni caso vai a rivedere la moviola di Cesari dopo SPAL-Inter prima di scrivere scemenze.

      Saluti.

  16. Michele
    Michele dice:

    Buongiorno Marelli,

    Potrebbe gentilmente chiarire in quali circostanze un errore debba essere considerato “chiaro ed evidente”? Quali sono le discriminanti che portano alla sua identificazione come tale e che giustificano quindi un intervento del Var? Cosa è, in sostanza, un chiaro ed evidente errore?

    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’ho spiegato più o meno mille volte.
      Col massimo rispetto: nel blog trovi tutto, se dopo tre anni non hai ancora capito il concetto di chiaro ed evidente errore credo che dovresti farti una domanda, non credi? 🙂

      Ciao.

  17. Luca
    Luca dice:

    Ciao Luca guarda il gol di Zapata dell’Atalanta vs l’Hellas e dimmi cosa ne pensi?
    Per me avrebbe potuto fare il furbo ma siccome è un gran professionista ha proseguito e realizzato il gol,cosa ne pensi? se vai a 1’e 405′ vedi tutto. . ti posto il link spero di fare cosa gradita.

    https://www.youtube.com/watch?v=EZi2nMbH8x8

    Sono d’accordo con te sull’episodio tra Lautaro e Kolarov e spero di vedere sempre meno fischi da parte degli arbitri per questi contattii,bravo. .

    • Luca
      Luca dice:

      Scusa volevo scrivere 1′ e 40”
      Si,si vede Abisso pronto a fischiare ma la curiosità è che Zapata subisce fallo ma prosegue mentre tanti altri non subiscono falli ma svengono,questo non è un comportamento da professionista e da aiuto agli arbitri. .
      Ho visto il fallo subito da Zaniolo in Juventus-Roma sempre sul tuo blog e devo dire che sono ancora più d’accordo,un pestone di Matuidi netto . .

      Una curiosità su Chiffi,quando Mertens resta a terra per quel fallo vedendo la gravità decide di fare la pausa per dissetarsi,è stato molto bravo oppure avrebbe dovuto prima attendere lo svolgimento del calcio di punizione?
      Cmq ottimo Chiffi per aver visto in live il movimento di Koulibaly mentre io vedendo la stessa azione ho pensato a delle braccia larghe quindi bravi sia Chiffi che lo stesso Koulibaly. . ciao Luca alla prox. .

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, Chiffi è stato furbo (per una volta, sta imparando): per concedere più tempo a Mertens, ha dato la possibilità del break. Poi, purtroppo, Mertens ha dovuto uscire ma ci sta utilizzare un po’ di buon senso (ecco, in questo caso ci sta) per un problema che sperava momentaneo.

      Ciao.

  18. Andrea
    Andrea dice:

    Salve, cosa ne pensa della campagna anti Di Bello/Guida che G.L. Rossi sta conducendo da questa mattina su Top Calcio, canale di cui lei è spesso ospite ?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non so di che parli.
      In ogni caso ognuno può fare quel che gli pare, essere parte di una trasmissione non significa essere d’accordo con la linea di questo o quel giornalista: di certo non commento qualcosa sulla base dello share o della mediaticità, questi sono comportamenti che non mi riguardano.

  19. Roberto
    Roberto dice:

    Salve dott.Marelli.
    Quest’anno l’Inter ha usufruito di due sviste arbitrali clamorose:inter Atalanta con lautaro che trattiene da terra un bergamasco(rigore ed espulsione) e spal inter rigore netto per fallo di handa…Ma..Purtroppo nessuno dei due episodi è stato sottoposto ad ofr…È chiaro che con ofr ci sarebbe stata assegnazione dei due rigori..
    Per quanto riguarda kolarov lautaro sono parzialmente d’accordo con lei..A velocità normale io avrei fischiato fallo subito tagliando la testa al toro…Ma convengo che non è un chiaro ed evidente errore…Il problema è però che se tu di bello rivedi con ofr l’azione a quel punto non puoi convalidare il gol perché l’azione è viziata.È la stessa cosa successa in.bologna Juve sul rigore dato per un contattino che non doveva essere soggetto ad ofr…Lei scrisse che nel momento in cui Chiffi richiamò rocchi(forzando il protocollo) era ovvio che Rocchi concedesse il rigore.Ecco.ieri sera mi aspettavo un’altra ovvietà(anche ieri sì è forzato il protocollo)ma non è andata cosi.
    Infine mi ha sorpreso la bocciatura trasversale di di bello(rai,mediaset,sky,quotidiani,ex arbitri da molto tempo,da medio tempo,da poco tempo)la cui prestazione è stata ritenuta nettamente insufficiente.Mi piace che Lei abbia usato il termine “scarpino” riferendosi a kolarov perché così rafforza l’idea che non abbia commesso fallo.?
    Saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E dunque?
      E’ esattamente quel che ho scritto.
      Su Di Bello mi pare evidente che la prestazione sia stata sotto le attese. Da parte mia ho giudicato male quanto visto a prescindere dagli episodi ma nel complesso, motivando anche l’impressione personale.
      Rimango contrario alle sospensioni ma ormai sappiamo che chi urla in tv viene ascoltato, chi argomenta viene criticato…

      Ciao.

  20. Gennaro
    Gennaro dice:

    Caspita Luca, io sono al 100% d’accordo con la tua analisi in merito al contatto Kolarov/Lautaro, però vedo che praticamente tutti gli ex arbitri parlano di fallo netto ed evidente di Kolarov su Lautaro…
    Ciò mi fa porre dei dubbi….se così tanti ex fischietti la pensano diversamente da noi, non è che gli sbagliati siamo noi..?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Di quel che dicono gli altri non mi interessa. Non per supponenza ma perché è mia abitudine non giudicare mai le opinioni altrui (a meno che non vengano utilizzate a supporto delle corbellerie come “disponibilità del pallone”).
      Secondo me no: il problema è un’informazione sportiva appiattita sul singolo episodio.
      Tutti, giovedì, hanno parlato di “disponibilità del pallone”. Oggi, in merito all’episodio di Genoa-Lecce (molto simile) nessuno: mi pare evidente il motivo…

  21. Maurizio
    Maurizio dice:

    Ciao Luca,
    Dopo che Di Bello convalida il gol della Roma, Conte dalla panchina gli urla:
    “Maddai…Che ti sei fatto la passeggiata? Eh, Di Bello, Di Bello Maddai! Ti sei fatto la passeggiata ti sei fatto!”
    Volevo sapere se a livello disciplinare bisognava fare qualcosa nei confronti dell’allenatore salentino, oppure giusto sorvolare..?
    Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Un richiamo basta ed avanza.
      Anche se qualcuno in società dovrebbe far capire all’allenatore che certe frasi non dispongono certamente bene un arbitro…

      Ciao.

  22. Sossio
    Sossio dice:

    Luca l’episodio Kolarov-Lautaro ti ha ricordato quel mezzo falletto subito da Zaniolo a Torino contro la Juve, che poi Massa dovette annullare la rete..?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, è vero. Però c’era una differenza: Zaniolo ricevette un pestone bello pesante sul calcagno e perse il pallone. Ieri sera non c’è stato praticamente niente…

  23. Andrea
    Andrea dice:

    Concordo con la tua analisi in parte. Sono d’accordo che non era necessario chiamare la VAR in quanto non è un errore evidente quindi non avrebbe dovuto esserci neanche la chiamata VAR e quindi gol regolare.

    Non sono d’accordo che quello non sia punibile come fallo in quanto a mio parere sussistono tutti gli estremi del regolamento sui falli. Il calcio c’è e non si può negare. A mio parere è anche negligente in quanto agisce con mancanza di attenzione. Quel calcio non può portare Kolarov a prendere la palla e quindi non doveva toccare il piede di Lautaro. Che poi non venga fischiato ci può stare. Sono quei falli che a centrocampo puoi fischiare come no.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non c’è alcun calcio, c’è uno scarpino appoggiato alla suola della scarpa. Ma davvero pensate che nel calcio quello possa essere un fallo? Allora fischiamo tutti questi falli, giochiamo dieci minuti a partita, vedremo tutte le gare finire 0-0 (perché un microcontattino c’è sempre e lo si troverà facilmente) e chiudiamo le gare con 250 falli fischiati.

    • Andrea
      Andrea dice:

      Per me non è un appoggio ma è un calcio. Però su questo non concorderemo mai 🙂 . Invece mi chiarisci un dubbio che non mi riesco mai a spiegare. Vedo spessissimo il difensore coprire con il corpo il pallone quando esso sta uscendo dal perimetro del campo per guadagnare così il fallo laterale o la rimessa dal fondo. L’arbitro non fischia mai queste azioni quindi sono permesse ma in quale contesto questo movimento di difesa del difensore del pallone può trasformarsi in una sorta di ostruzione? E’ necessario che la corsa del difensore sia sempre diretta verso il pallone? Se invece si fermasse allora sarebbe fallo del difensore. Spero di essere stato chiaro nella mia domanda ma è una domanda che mi sono posto da tempo e avere un parere autorevole come il tuo sarà illuminante. Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non c’è bisogno di concordare, le immagini sono chiare: se questo è un calcio, allora stiamo parlando di uno sport che non conosco più. Fischia un rigore per questa “roba” e poi ne riparliamo.
      Proteggere il pallone non è vietato, così come non è vietato il contatto fisico.
      La differenza tra ostruzione e copertura del pallone è nel possesso: se l’attaccante in corsa viene ostacolato, il difendente deve essere punito. Se il difendente copre legittimamente il pallone non è mai un’infrazione.

      Ciao.

    • Andrea
      Andrea dice:

      Sarà, però se anche alcuni ex arbitri tipo Casarin o Cesari affermano che sono falli significa che qualche dubbio può starci. Lo dicessi io, capisco. Il mio parere da semplice amante del calcio vale zero. Però Cesari e Casarin non sono i primi che passano per la strada. Grazie per la spiegazione, non avevo pensato al concetto del possesso.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Segui loro, quelli che spiegano che il rigore di Ferrara non era da assegnare per mancata “disponibilità del pallone”, concetto inesistente nel regolamento.
      Non pretendo che tu mi segua, non ti ho mai scritto un messaggio chiedendo la tua attenzione.
      Se sei qua, evidentemente, è perché hai trovato interessante quel che scrivo e le spiegazioni REGOLAMENTO ALLA MANO, non a caso…

      Ciao.

  24. Fabio
    Fabio dice:

    Ciao Luca, capisco che a termini di regolamento VAR non ha senso la chiamata di Guida (errore bello grosso per un arbitro che aspira a diventare elite internazionale), però fortunatamente Di Bello è rimasto (giustamente, il contatto è quasi assente) sulla sua valutazione iniziale, senza creare ulteriori danni. Quindi cos’è successo? Si è perso un pò di tempo in più, del tutto recuperabile? FORTUNATAMENTE (non a caso scritto in maiuscolo…) non c’è nessun regolamento che impone all’arbitro in campo di cambiare la decisione presa al momento, quindi se capita (per un errore di applicazione del regolamento VAR, certo) di rivedere in TV un’azione dubbia, che male c’è? Anzi, la decisione dell’arbitro in campo ne esce rafforzata, se qualche minimo dubbio c’era.
    Prendiamola come un’anticipazione del futuro challenge, che l’Inter avrebbe sicuramente chiamato in questo caso.
    Infine, in generale, meglio vedere un errore del genere da parte del VAR (per eccesso di dubbio??) piuttosto che vedere degli errori grossolani in campo, quelli sì non rimediabili.
    Ciao e ad maiora 🙂

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Di male c’è che, se l’asticella alla review fosse così bassa, dovrebbero esserci 30 review a partita e non sarebbe più niente di simile al gioco che conosciamo.
      I limiti del protocollo sono stati imposti proprio per questo motivo, per impedire che una gara diventi un’infinita moviola.

      Ciao.

  25. Nicola
    Nicola dice:

    Ho una domanda relativa al fatto che non hai trovato uniforme la direzione di Di Bello. Non sono finiti i tempi in cui un arbitro entrava in campo con uno stile predeterminato, insomma l ‘arbitro odierno non dovrebbe stabilire la soglia del fischio in base all andamento della gara? e questa soglia può essere sinusoidale cioè variare all interno della stessa gara? Ogni arbitro ha il suo stile e il suo modo di arbitrare, ma duttilitá adattamento e resilienza sono visti come incoerenza e mancanza di personalitá o sono un pregio?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono cambiati i tempi ma, soprattutto, la qualità degli arbitri: inutile negare il periodo critico, la classe arbitrale è mediamente di valore inferiore rispetto al passato. Rispetto a dieci anni la curva qualitativa si è inabissata, oggi ci sono arbitri in A che avrebbero faticato ad esordire in C/1 quindici anni fa…

    • Nicola
      Nicola dice:

      Quindi stai dicendo implicitamento che gli arbitri odierni devono fischiare di più o usare molti cartellini perchè non ci sono arbitri con il carisma di un tempo? che si facevano accettare con la personalitá mancati fischi come quelli di ieri sera kolarov-lautaro. credo sia anche un problema di cultura sportiva italiana, in inghilterra non mi sembrano migliori di quelli italiani gli arbitri eppure si fischia molto di meno e ci sono meno proteste.

  26. Luigi Beatrice
    Luigi Beatrice dice:

    Buongiorno Sign Marelli, secondo lei si arriverà a una revisione nell arco di 2-3 anni del protocollo var senza snaturare il gioco ma apportando migliorie sensate e se ilconcetto per gravi errori verrà limato il calcio e un gioco adrenalinico e dinamico rispetto anche al football americano dove il gioco e incentrato sui tentativi che una squadra a disposizione o il rugby dove il gioco e stazionato sul breackdown immagino già le polemiche sui challenge a chiamata applicata al calcio personalmente oltre l aspetto di ci sopra secondo me il challenge nel calcio non e più calcio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, credo che il protocollo rimarrà identico perché funziona bene.
      Al limite potrà essere implementato con il challenge ma chi pensa che questo protocollo sia sbagliato è completamente fuori strada perché non ha capito la ratio del VAR.

  27. Stefano
    Stefano dice:

    Ciao Luca, tu dici che Guida è stato “paraculo”, ma in realtà è lui, e non Di Bello, che esce malissimo dalla questione passando sia da pavido sia da scarso conoscitore del protocollo VAR.
    Secondo me in futuro sarà necessario scindere le due carriere, Varista ed arbitro, per una migliore specializzazione ed anche per evitare spiacevoli sudditanze tra arbitro esperto in campo e meno esperto al VAR (e viceversa).

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Prego?
      Chi ha consigliato la OFR?
      Di Bello o Guida?
      Nessuno ha scritto che qualcuno conosca o meno il protocollo, ho scritto che Guida ha scaricato la responsabilità su Di Bello chiamando un’OFR senza senso e forzando oltre misura il protocollo stesso.

      Sul fatto che siano necessarie due carriere separate, nulla da eccepire: è la strada che verrà seguita nel futuro.

    • Stefano
      Stefano dice:

      Forse mi sono espresso male. Guida scarica su Di Bello la responsabilità forzando l’OFR, che nello specifico mi puzza tanto di moviola, responsabilità che peraltro si era già preso in campo.
      Il protocollo può essere scritto più o meno bene, ma è l’uniformità dell’applicazione che andrebbe chiaramente standardizzata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Chiaro, sono d’accordo.
      Ma l’uniformità c’è, ogni tanto ci sono errori come quello di ieri sera a Roma ma un episodio non può cancellare altri 99 utilizzi corretti del VAR.

  28. Jacopo
    Jacopo dice:

    Salve signor Marelli, vorrei una sua opinione sul calcio in faccia a Gagliardini di Diawara e sulla gomitata di Mancini nel primo tempo (mi sembra su Lautaro) neanche ammoniti, grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nessun calcio in faccia (è stato del tutto casuale, non farti fregare da ricostruzioni demenziali sui social), è stata una circostanza sfortunata. Su Mancini, era giallo: gesto imprudente, sicuramente non una condotta violenta.

  29. Lox
    Lox dice:

    Buongiorno, scusa forse ne hai già parlato e mi sono perso io il commento, ma come mai in questa fase non viene più designato Pasqua? Credo abbia fatto solo una partita dopo la ripresa. Si è fatto male oppure è soltanto fuori forma? In queste ultime giornate possiamo aspettarci qualche designazione a sorpresa in A per gli arbitri di Can B? Grazie adoro leggere il tuo blog.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Pasqua è infortunato, ha avuto un risentimento prima di SPAL-Milan (gara per la quale era designato prima di dare forfeit, “passando” la designazione a Mariani).
      Nelle ultime giornate vedremo qualche CAN B in Serie A in partite totalmente inutili, che servono a pochissimo se non ad una minima esperienza.
      Motivo per cui è urgentissimo riunire le CAN e porre rimedio al fallimento tecnico della divisione di Nicchi.

      Grazie a te.

  30. Alex
    Alex dice:

    Dopo 32 giornate in cui ogni sua spiegazione mi ha pienamente convinto, per la seconda volta in poche giornate non riesco ad essere d’accordo, stavolta per il fallo su Lautaro.
    O meglio, sono d’accordo sul fatto che il Var non sarebbe dovuto intervenire con questo protocollo, anche se apprezzo che sia intervenuto perché è come mi piacerebbe che fosse gestito l’ausilio tecnologico (anche se preferirei i challenge).
    Non sono d’accordo sulla sua valutazione del fallo: per me non è un tocchetto, è un calcio. Kolarov è in ritardo e va dritto sull’avversario per impedirgli di controllare il pallone. Lautaro, che normalmente è un furbetto (userei un’espressione meno tenera ma non voglio essere volgare), stavolta non può restare in piedi: col piede destro non ha appoggio perché sta cercando di stoppare il pallone, col piede sinistro l’appoggio gli viene tolto dal calcio di Kolarov. E’ logico che finisca col sedere per terra, e non capisco come questo contrasto possa essere considerato regolare.
    A mio parere è ben diverso dalle molte volte in cui vediamo (anche ieri sera, anche Lautaro) giocatori sfiorati sul gomito lanciarsi con un triplo carpiato come se fossero stati travolti da un tir in corsa.
    Ps: in diretta non mi sembrava ci fosse nulla, ma avevo visto solo le braccia sulla schiena e conosco l’attitudine di Lautaro a “lasciarsi cadere”. Dal replay il fallo mi pare netto. Se mi fischiassero un rigore contro per lo stesso fallo direi la stessa cosa.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se si intervenisse per tutti i microcontatti, tutte le partite finirebbero 0-0 perché qualcosa si trova sempre: ma è calcio, uno sport di contatto, non ballo liscio, suvvia!
      Se per te quello di Kolarov è un calcio, allora vale veramente tutto.
      Voglio vederti come reagiresti se assegnassero un rigore contro l’Inter per una roba del genere…

    • Antonio
      Antonio dice:

      Il calcio è un gioco maschio. Non si può fischiare ogni contatto, la partita deve avere un certo ritmo. Se lo mettano bene in testa giornalisti e giornalai. Infatti a me piace l’arbitraggio all’inglese.

    • Alex
      Alex dice:

      Su questo posso rassicurarla che mi vanto di non farmi influenzare dal colore della maglia, motivo per cui spesso mi trovo a discutere con altri interisti. Come ho scritto anche prima, per me quel calcio sarebbe fallo anche se lo tirasse Skriniar a Dzeko o Ronaldo nell’area dell’Inter.

    • Alex
      Alex dice:

      Tra l’altro, per me è molto simile al rigore fischiato in Inter-Sassuolo per fallo di Young, e non ho mai messo in discussione che fosse rigore netto. Così come non ho avuto problemi pochi giorni fa a dire che per me il rigore non dato alla Spal era grosso come una casa.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Molto simile?
      Ma Young ha tirato una pedata a Muldur, come si fa a paragonare gli episodi?
      Negare il rigore per la SPAL era complesso.
      Certo, c’è sempre la baggianata della disponibilità del pallone ma è una tesi che nessun arbitro potrà mai ipotizzare.

    • Claudio
      Claudio dice:

      Non mi ritrovo anche qui nella ricostruzione del contatto Kolarov-Lautaro, secondo me troppo netta. Concordo parzialmente con Alex: solo parzialmente però, perché quello di Kolarov non mi sembra un calcio ma un contatto più lieve. Detto questo penso comunque che sia fallo. Perché il contatto( che non so se classificare come micro, macro o medio anche perché ignoro, non conosco, il significato di queste etichette) avviene sul piede di appoggio di Lautaro che in quel momento fa i passetti stretti per frenare e rimanere in equilibrio. Quindi mi sembra che il contatto sia concretamente IDONEO(termine probabilmente inadatto, ma non saprei come sostituirlo per spiegarmi chiaramente) a far perdere l’appoggio e quindi l’equilibrio a Lautaro che aveva il possesso del pallone in protezione. Non so poi se Lautaro ha accentuato la caduta, penso però che un contatto di questo tipo in una situazione di equilibrio difficile possa far perdere al giocatore l’equilibrio,e quindi il pallone, in modo irregolare. Meno rilevanti le mani sulla schiena, ma anche questo elemento se aggiunto al contatto piede-piede aumenta le probabilità di considerare l’intervento di Kolarov in grado di far cadere Lautaro. Problematica anche la chiamata all’ofr:
      Si, Di Bello è vicino ai giocatori e non ha altri corpi davanti, però la situazione si è consumata molto velocemente e a mio parere quelle braccia di Kolarov, che di per sé non determinano un’infrazione, possono aver distratto Di Bello dal contatto piede-piede. Potrebbe in sostanza e per questo motivo non averlo visto proprio. Penso sia il tipo di ragionamento svolto da Guida. Non mi sento, però, nemmeno di dire che Di Bello abbia sbagliato a confermare la valutazione fatta in diretta. Comunque è un episodio molto al limite, nel quale qualsiasi scelta può risultare discutibile. Situazione più complessa e difficile, a mio parere, di quanto lei ha illustrato. Forse sono io prevenuto perché considero Guida l’arbitro più performante di questa stagione e con un ottima stagione fatta lo scorso campionato e spero possa fare il meritato salto per le gare internazionali. Infine proprio per la difficoltà dell’episodio mi sembrano molto severi i giudizi dei quotidiani sportivi su Di Bello. CDS lo definisce addirittura inadatto. Nello stesso articolo poi: “l’intervento a gamba tesa del già ammonito Barella su Veretout”. Intervento a gamba tesa… Ma dove?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Piede d’appoggio?
      Come può essere stato colpito il piede d’appoggio se il contatto avviene sulla suola della scarpa?
      Se poi vogliamo vedere per forza un fallo, facciamolo ma dobbiamo essere consapevoli che si sta trasformando il gioco in un calcio virtuale nel quale un minimo contatto produce effetti così devastanti.
      Questo è dovuto, purtroppo, alla giustificazione di qualsiasi fischio al minimo contatto che sta facendo perdere lo spirito del gioco che, lo ricordo, è un gioco di contatto.

      Poi, per carità, si può anche ritenere il contatto come un fallo però non lamentiamoci dei troppi rigori, perché di questi contatti ce ne sono decine. A partita, non in un campionato…

  31. Antonio
    Antonio dice:

    Ciao Luca, in merito al fallo da rigore di Spinazzola, mi è sembrata un po’ strana la mancata sanzione disciplinare. Sicuramente non è una condotta violenta volontaria e cerca di contendere il pallone. Però è un fallo potenzialmente pericoloso per l’avversario, inoltre Moses e Lukaku si sarebbero trovati a pochissimi metri dalla porta senza alcun difensore. Sinceramente, anche sbagliando non mi sarei stupito per un’espulsione, ma sono ancora più sorpreso per il fatto he non sia stato ammonito. A rigor di regolamento, cosa ne pensi? Ciao e Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’espulsione è fuori discussione: Spinazzola ha cercato il pallone, perciò al limite potremmo parlare di DOGSO non genuino.
      Sul giallo possiamo discutere.

  32. Emmeci
    Emmeci dice:

    ciao Luca, sicuramente te ne fregherà meno di zero ma stavolta non sono d’accordo con te.

    1) come hai detto tu Guida ha fischiato in 20 modi diversi, mi sta bene che non consideri fallo quello su Lautaro ma non mi fischi un fallo su Dzeko per un avambraccio di De Vrij appoggiato sulla schiena e sempre su Dzeko nel secondo tempo, con l’Inter che aveva recuperato un pallone nella trequarti della Roma, un “contattino” come quello su Lautaro. Sono esempi, di certo non recrimino due punizioni ma se vuoi arbitrare all’inglese o lo fai per tutta la partita o non lo fai;

    2) come ci hai insegnato in questi mesi la OFR può essere chiamata solo se l’arbitro non vede oppure se vede male, non può essere che Guida abbia chiesto “hai visto il contatto Lautaro-Kolarov?” con risposta “non ho visto contatto, per me si è buttato” aprendo così la possibilità di una review?;

    3) per quanto riguarda il fallo in se per me è più fallo che no, è vero che il contatto è minimo ma Kolarov ha l’unica intenzione di disturbare Lautaro visto che per lui è impossibile arrivare sul pallone. Ho letto su twitter che ieri sera hai detto a qsvs “chi ha giocato a calcio sa che non può essere fallo” o una cosa simile: Lautaro viene disturbato al momento della sponda e infatti regala palla agli avversari che poi segnano. Entrambe le mani sulla schiena e un calcetto sul piede non so come possano non essere considerate fallo.. anche perché solitamente, soprattutto con qualche calciatore, quando sono girati di spalle e vengono pressati con le mani addosso 90 su 100 hanno già il fischietto in bocca;

    4) abbaglio clamoroso di Rizzoli che manda un arbitro che veniva da una partita raccapricciante a Roma e lo ripropone in una sfida valida sia per la lotta scudetto che per la lotta al 5⁰ posto, probabilmente era meglio Guida in campo e Di Bello a casa o in sala VAR.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Se ho scritto che non si è capito mai il metro, mi riferivo anche a fischi che non comprendo. Se mi citi qualche episodio si fa solo confusione: stiamo parlando del contatto Kolarov-Lautaro che, nel mio modo di intendere il calcio (non l’attività arbitrale, il calcio in generale), non è mai fallo;
      2 – In un caso del genere, il VAR non deve manco chiedere: episodio nel pieno controllo dell’arbitro e contatto marginalissimo, mai da VAR;
      3 – Che Kolarov volesse contrastare il giocatore è ovvio, mica può dire “prego, accomodati”. Ma da contrasto a fallo ce ne passa: se dovessero essere fischiati tutti questi contatti, si giocherebbe dieci minuti e tutte le partite finirebbero 0-0 (perché qualcosa si trova sempre nel giochino del contattino). Le mani sulla schiena non sono niente, il fatto che Lautaro si tocchi la caviglia (nemmeno sfiorata) la dice lunga. Su questi contatti 99 arbitri su 100 non fischiano mai niente;
      4 – Sulla designazione anche io ho avuto delle perplessità, non lo nego.

      Ciao.

  33. Guglielmo
    Guglielmo dice:

    Buongiorno,
    per prima cosa volevo ringraziarla per il sevizio che ci offre così puntualmente.
    Volevo approfittare dell’episodio della on field review dell’Olimpico durante Roma-Inter per porle una domanda in ottica futura. Per ora il protocollo non prevede l’intervento del Var in queste circostanze, ma solo per rimediare a chiari ed evindenti errori. Conoscendo già il suo pensiero per quanto riguarda l’eventualità dell’ingresso dei challenge da parte delle squadre (che condivido in toto), cosa pensa sarebbe accaduto in caso di chiamata da parte della squadra che ha subito gol? Ovviamnte il contatto c’è stato, conocordo con lei che non sia da sanzionare, però una volta rivisto allo schermo come dice lei potrebbe passare la linea del “poteva farsi furbo e fischiare”.
    Non si rischia poi di avere molti gol annullati per “contattini da moviola”?
    La ringrazio anticipatamente per la risposta e le auguro una buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Penso che sarebbe stato confermata la rete come ha deciso Di Bello ieri sera, mi pare chiaro.
      Ma se io fossi stato l’addetto al challenge per una società, non avrei mai chiamato il challenge stesso perché questo non è mai fallo.

      E credo di averti risposto anche sull’ultima domanda 😉

      Ciao.

  34. Federico
    Federico dice:

    Ciao Luca, anche io vedendo il contatto su Lautaro ho subito pensato a quello su Dybala in Juve Atalanta, e ho apprezzato molto il non fischio in entrambi le situazioni. Onestamente, vedere gente che vola per terra ad ogni tocco ha stancato, e noto che dall’arrivo del Var la situazione è peggiorata..aspetto ancora con ansia di vedere i simulatori puniti con continuità. La mia domanda comunque è un’altra: non pensi che sia ora di cambiare la regola che prevede l’uso del var per falli a 60 metri dalla porta che originano un gol? Credo che come non si rivedano gli angoli o le punizioni dal limite, non si debbano nemmeno rivedere questi casi..succedono troppe cose tra il contatto ed il gol per trovarci una relazione diretta!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, va bene.
      Però deve essere usato per episodi chiari ed evidenti, non per ‘ste robe.
      Per esempio: giusto intervenire per la gomitata (involontaria) di Lichtsteiner su Gomez (che l’arbitro non aveva visto), fuori luogo queste review.

  35. Mauro
    Mauro dice:

    Ciao Luca. Impeccabile come sempre. A quanto pare Nicchi ha altre gatte da pelare (dopo le polemiche sui rigori degli ultimi mesi e le elezioni) mo’ si parla di un arbitro corrotto in serie c, e su questo punto ha detto praticamente che non c’è un indagine aperta sull’arbitro. lo so, argomento scottante, ma a me questo atteggiamento teso sempre a sminuire tutto infastidisce molto, tu cosa ne pensi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nicchi deve essere criticato quando lo merita (cioè quasi sempre, soprattutto per il disastro tecnico degli ultimi 5/7 anni) ma in questo caso sono totalmente d’accordo con lui: non c’è alcun avviso di garanzia a carico del ragazzo, i fatti mi paiono un po’ campati per aria, non si può mettere alla berlina una PERSONA (perché un arbitro è prima di tutto una persona) accusandolo pubblicamente di un fatto che non è stato nemmeno accertato come ipotesi di reato.
      Se io fossi nel ragazzo (di cui volutamente non faccio il nome), procederei a querela di CHIUNQUE abbia associato il suo nome ad una vicenda dai contorni ben poco chiari se non molto fumosi.
      Pubblicare il suo nome è stato una schifezza, tipica del giornalismo di merda di questo periodo.

  36. Federico
    Federico dice:

    Salve, volevo solo farle i complimenti. Sono tifoso e sono conscio delle mie inevitabili distorsioni cognitive. Il suo blog davvero aiuta ad avere una prospettiva più neutra e fredda, in punta di regolamento. Spero che possa contribuire a creare un modo di vivere il calcio più sano.

  37. Ermanno
    Ermanno dice:

    Salve, non capisco perché considera quella di Guida una furbata. La furbata, a mio parere, sarebbe stata non richiedere la on field review e dare per scontato che l’arbitro avesse visto e giudicato l’intensità del contatto. Immagino invece che l’arbitro abbia ammesso di non aver visto il contatto del piede e che Guida sia stato quindi costretto a richiamarlo alla On field review. Non è così che funziona?

    Saluti,
    Ermanno

  38. Mauro
    Mauro dice:

    Buongiorno, volevo chiederle secondo lei è possibile che in Roma inter l’arbitro abbia pensato dal vivo che kolarov avesse preso il pallone e abbia detto questo al Var? A quel punto il Var gli potrebbe tranquillamente consigliare di rivedere l’azione, giusto? E a quel punto l’arbitro dal monitor potrebbe aver valutato l’intervento cmq non falloso. È un’ipotesi per spiegare il motivo dell’intervento del Var, altrimenti come dice lei da regolamento non sarebbe dovuto intervenire.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può essere ma, in ogni caso, il contatto è talmente leggero che l’OFR non ha comunque basi minime per essere consigliata.
      Per intervenire il VAR deve cogliere un chiaro ed evidente fallo sfuggito all’arbitro. Questo è un chiaro ed evidente fallo? Un tocco sulla suola della scarpa?
      Posso avere dei dubbi? 😉

  39. Norberto
    Norberto dice:

    Buongiorno sig. Marelli.
    Vorrei sapere cosa pensa delle dichiarazioni di Conte.

    Grazie e buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ho letto solo quelle relative a Di Bello e onestamente mi è piaciuta la risposta.
      Sul resto non so nemmeno cosa abbia detto, non seguo praticamente mai le conferenze stampa pre e dopo gara.

      Ciao.

    • Norberto
      Norberto dice:

      Ha spudoratamente dichiarato che il calendario è stato stilato per sfavorire l’Inter, che solo loro devono giocare ogni 3 giorni.

  40. andrea
    andrea dice:

    Buongiorno Luca, grazie sempre per le tue analisi. Una curiosità su Napoli Udinese: se fosse entrato la conclusione di zieliniski Callejon che abbassa il testa sarebbe stato considerato in posizione attiva di fuorigioco?

  41. Giovanni
    Giovanni dice:

    Mi permetto di dire che tra SPAL – Inter e Genoa – Lecce qualcuno abbia sbagliato. Se è da VAR il rigore di Genova, lo è anche quello di Ferrara. È un ragionamento corretto?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, sì: non a caso ho scritto che il rigore di Ferrara andasse assegnato e che ieri, per episodio molto simile, è stato assegnato con VAR. L’unica differenza è che Doveri ieri era completamente coperto ed Irrati non ha avuto problemi di protocollo, quelli che ha avuto Doveri a Ferrara.

  42. Alberto Fantoni
    Alberto Fantoni dice:

    come sempre ottimo lavoro, grazie Luca!
    condivido pienamente l’analisi su Roma-Inter, però mi sorge un dubbio su quanto hai scritto, cioè che, una volta combinato il pasticcio, “Di Bello poteva farsi furbo e fischiare il fallo”
    .
    Secondo te perchè non l’ha fatto? ha pensato anche lui che Guida avesse fatto una st…upidaggine? o aveva davvero visto tutto anche diretta e non gli pareva il caso di cambiare idea davanti alla tv?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non so.
      Una volta che le immagini mostrano quel microcontatto, difficile capire perché sia rimasto sulla sua idea.
      Sia chiaro: in linea di principio sono anche d’accordo con la scelta finale (che sarebbe stata la medesima se Guida non avesse consigliato l’OFR) ma era molto più semplice accogliere l’indicazione implicita di Guida.
      Diciamo che, in questi casi, Rizzoli dovrebbe farsi sentire soprattutto con Guida: da un internazionale non si deve accettare una forzatura del protocollo del genere…

  43. Marco
    Marco dice:

    Perché scrivi che Di Bello, una volta chiamato, avrebbe potuto farsi furbo e fischiare quello che non è fallo? Avrebbe commesso un secondo errore dopo quello di applicazione del protocollo Var commesso da Giua.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non sarebbe stato un errore di protocollo.
      L’errore è richiamare per un episodio che non ha nulla del chiaro ed evidente errore, giudicare irregolare il tocchetto di Kolarov ci poteva anche stare, soprattutto una volta richiamato alla review.
      Il punto è l’OFR: se si pensa che questa OFR possa essere corretta, allora davvero vale tutto.
      Già che un casino irreale a livello mediatico, se poi ci si mette pure un internazionale di prima fascia…

    • Marco
      Marco dice:

      Non mi sono spiegato bene. L’errore nell’applicazione del protocollo lo ha commesso Giua, non Di Bello. Non doveva chiamare. Una volta chiamato, per me, Di Bello a fatto bene a tirare dritto confermando quanto già deciso.

  44. Giulio
    Giulio dice:

    Casarin: “L’arbitro Di Bello va a visionare la Var, su segnalazione dei collaboratori, ma non giudica falloso l’intervento di Kolarov su Lautaro, dal quale nasce l’azione del pareggio giallorosso: decisione sbagliata dell’arbitro, è evidente il fallo di Kolarov su Lautaro”

  45. Daniele
    Daniele dice:

    Luca, di solito sono più d’accordo, questa volta proprio no.
    In una partita in cui un arbitro fischia tra gli 8 ed i 10 falli identici a Skriniar e DeVrij su Dzeko, quello su Lautaro non si può non fischiare. Sfortuna per l’arbitro ha voluto che poi da lì è nato un gol, ma un po’ di coerenza nei fischi aiuterebbe ad evitare polemiche e proteste…
    Inoltre mi permetto di segnalarle un intervento di Mancini a Sanchez, non l’ha valutata volutamente perché non ritiene che ci sia niente, oppure non l’ha notata?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mancini su Lautaro l’ho notato ma non l’ho trovato così interessante: giallo per imprudenza, chi ci vede una condotta violenta ha avuto un abbaglio. Un calciatore che voglia commettere un fallo volontario con una gomitata chiude il pugno per caricare il colpo, dalle immagini si nota invece che la mano sinistra di Mancini è aperta.
      Certamente andava sanzionato ma non con il cartellino rosso. Corretto che il VAR non sia intervenuto.

  46. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Ciao Luca, assolutamente d’accordo su Guida. Dopo la chiamata all’OFR continuavo a chiedermi se Guida avrebbe mai suggerito l’OFR qualora quel medesimo contatto fosse avvenuto in area di rigore e l’arbitro non avesse assegnato il rigore.

  47. Cesare
    Cesare dice:

    Luca bisognava dare un cartellino a Spinazzola nell’episodio del rigore su Moses?
    Grazie

  48. Leonardo Sensi
    Leonardo Sensi dice:

    Luca, ieri sera al di là del fallo che fosse o meno infatti ero rimasto sconcertato dalla On Field Review. Non era un chiaro e evidente errore (definizione che comunque andrebbe rivista), contatto visto e valutato dall’arbitro in campo… Da protocollo non aveva proprio senso la On Field Review. Mi fa piacere vedere che non ero fuori strada. Chi dice che comunque essendoci nato un goal va comunque rivisto non ha capito ancora che il Var non è moviola.

    • Francesco Terlizzi
      Francesco Terlizzi dice:

      Ieri nn mi è piaciuto per nulla di Bello.
      Nel primo tempo andavano ammoniti sia Mancini per gomitata su Lautaro e sia Diawara su Gagliardini.
      Il gol per me era da annullare perché Kolarov non prende mai palla e colpisce al piede Lautaro.
      Un saluto e grazie per questo interessante Blog.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mancini: sono d’accordo.
      Diawara: per niente, contatto fortuito. Capita, colpo fortuito e sfortunato Gagliardini ma vederci imprudenza o peggio volontarietà è fuori dal mondo.
      Sulla rete abbiamo parlato abbondantemente: se per te quello è un fallo, voglio vederti scrivere lo stesso concetto per un rigore assegnato contro l’Inter per una “roba” del genere.

      Ciao.

  49. Antonio D
    Antonio D dice:

    La leggo spesso molto volentieri, però stavolta non mi trovo d’accordo su un punto: secondo il metro arbitrale utilizzato in Italia durante quella stagione, il contatto di Kolarov su Lautaro è sempre fallo. Evito ovviamente paragoni con altre squadre ed episodi, ma condivido il suo approccio: cambiamo criteri di valutazione, alzando verso l’alto l’asticella dell’entità dei falli, ma dalla prossima stagione e per tutte le squadre.

    Grazie come sempre per la sua analisi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Secondo il metro arbitrale che sostieni, allora doveva essere annullato anche il gol di Zapata per il contatto su Dybala?
      Oppure in quel caso andava bene? 😉

    • Antonio D
      Antonio D dice:

      Andava sicuramente annullato anche quello. Non ne facevo un discorso di squadra o di episodio, ma di uniformità di giudizio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Uniformità di giudizio è il gol dell’Atalanta concesso dopo il contrasto su Dybala, il gol del Milan concesso dopo il contrasto su Santander. Annullare il gol della Roma sarebbe stato un errore.
      Poi, ripeto, se volete trasformare il calcio in un giochino buggato, siete liberi di pensarla in questo modo…

    • Antonio D
      Antonio D dice:

      Guardi che io la penso come lei, è solo che si rimane perplessi rispetto a certe decisioni considerato il metro arbitrale che viene utilizzato in Italia, mentre nei campionati esteri si lascia correre molto di più e a livello europeo ci troviamo in difficoltà. Sull’episodio singolo, è abbastanza probabile che, qualora fosse avvenuto in area, sarebbe stato fischiato un calcio di rigore (e non avremmo avuto parlamentari indignati pronti a gridare allo scandalo).

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il metro italiano è sbagliato e lo sanno anche all’AIA perché vedrai che l’anno prossimo ci saranno molti meno rigori.
      Dei parlamentari, in tutta franchezza, mi interessa nulla: il folklore lo apprezzo in altre circostanze…

    • Antonio D
      Antonio D dice:

      Mi fa piacere che la pensiamo allo stesso modo. Quella dei parlamentari era ovviamente una metafora per spiegare quanto in alto possano arrivare le polemiche. E’ sempre un piacere leggerla, buon lavoro.

  50. Alex
    Alex dice:

    Bentrovato Luca,complimenti come sempre per le tue analisi.
    Come ti avevo scritto in passato riguardo Fabbri, lo stesso discorso vale per Di Bello arriva in Serie A, gli viene data fiducia con la nomina ad internazionale poi un rendimento a mio giudizio sotto le aspettative, la scorsa stagione del tutto anonima (ricordo scrivesti che la partita più importante diretta fu Milan-Bologna) e anche questa stagione non credo abbia fatto il salto di qualità. La serie A sicuramente è un mondo complesso e competitivo però dispiace.
    Massa e Guida li ritengo il futuro della Can A e i portabandiera internazionali però anche loro non riescono a trovare la consacrazione (soprattutto Massa).
    Infine trovo veramente odioso l’atteggiamento dei calciatori (ormai tutti) e alimentato da alcuni opinionisti e giornalisti per cui ogni singolo contatto sono a terra doloranti, in area anche un soffio di vento è sufficiente per cadere.
    In Europa mi sembra però che anche i calciatori di squadre italiane abbiano un atteggiamento diverso, secondo te per quale motivo?

    Grazie mille Un saluto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Per colpa anche degli arbitri, inutile negarlo: in Italia si fischia troppo e soprattutto troppi rigorini.
      Ricorderai l’episodio Arthur-Sensi in Champions a Barcellona: si urlò allo scandalo per un microcontattino tra punta del piede e lato della scarpa, l’arbitro non fece una piega e, ovviamente, giudicai assolutamente fuori luogo la richiesta del rigore.
      Certo, se si urla allo scandalo per quell’episodio e poi si ritiene da non assegnare il netto fallo di Benatia a Madrid…

      Ciao.

  51. zjl
    zjl dice:

    Luca why its no faul when player X kick player Y in leg? why Spinazzola kich was faul and Kolarov not? for me Kolarov kick cause Inter player fall – it was light but Martinez run and it knock out him, and Moses fall to accent the kick, not just because he cant run… in witch art. is wroten you can kick the rival but you must do it lightly?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Really?
      Spinazzola made a great mistake touching the ball with the other feet and after kicked Moses clearly.
      There are great differences between the episodes, nothing in common.

      Regards.

  52. maurizio
    maurizio dice:

    buongiorno.

    Premesso che sto ancora studiando a come redigere il mio regolamento sui falli di mano, devo ammettere che aspettavo il tuo commento con ansia.

    Perché pensavo di essere improvvisamente impazzito. Durante la partita non avevo capito il senso della chiamata del VAR: non riuscivo a capire dove fosse l’evidente errore (a meno che Dibello non avesse detto di non aver visto nulla…), e durante le varie riprese mi son detto che era impossibile annullare un gol per un fallo del genere, a meno che a tutti fosse sfuggita la freccia scagliata dagli spalti che ha colpito Lautaro…

    Spero che questi due episodi siano i primi di una applicazione molto meno “fiscale” dei falli da contattino…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ironia a parte (si capisce lontano un chilometro che proprio non riesci ad essere imparziale), il concetto è corretto: questi microcontatti fan parte del gioco, altrimenti trasformiamo il campo in un’immensa moviola.

      Posso essere franco?
      Hai dei bei contenuti, se solo riuscissi ad essere meno tifoso…

  53. Giorgio A.
    Giorgio A. dice:

    Una curiosità. Premesso sulla disamina del primo episodio di Genoa Lecce che alla fine la scelta di Doveri è corretta (ma da tifoso avrei preferito il contrario), che secondo me (ma non voglio convincerti del contrario) Babacar viene effettivamente ostacolato avendo “rubato” il tempo all’attaccante ,e che comunque Zapata è bravissimo “a rimediare” creando una situazione “al limite” quando a quel punto era molto più facile per lui commettere fallo con tutte le conseguenze del caso, ti chiedo una cosa: un arbitro valuta tutti questi aspetti in quel frangente, nella valutazione di un contatto? Cioè nel momento in cui “decide”, nella sua testa passano “tutte le possibili conseguenze”? O la sua valutazione è comunque non influenzata da tutti questi fattori (dal punto del campo dove avviene il fallo, dalle conseguenze disciplinari, dal minuto della partita)? Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Assolutamente sì: è l’esperienza di centinaia di partite arbitrate ed episodi simili (magari anche qualche errore in passato su fattispecie con qualche punto di contatto) a portare una sensibilità di giudizio che consenta di non cadere in topiche colossali.
      Prendiamo il contatto Zapata-Babacar: un arbitro meno esperto e magari meno in forma avrebbe fischiato calcio di punizione e rosso, cambiando una partita decisiva per una furbata dell’attaccante del Lecce che si è letteralmente buttato per un microcontatto che non avrebbe sbilanciato nemmeno mio nipote di sette anni.
      Purtroppo questo malcostume di cercare la caduta è un problema enorme, creato anche dagli arbitri che spesso intervengono senza motivo a sanzionare contatti normalissimi su un terreno di gioco.

      Certamente c’è una parte di istinto ma gli arbitri più esperti sanno riconoscere una sanzione cercata da una effettiva. E’ questo che li differenzia da arbitri scadenti oppure con esperienza molto limitata.

      Ciao.

  54. Dario Testaverde
    Dario Testaverde dice:

    Buongiorno Luca,
    I soliti noti, hanno parlato di “calcio da dietro più spinta” di Kolarov su Martinez. Dalla TV non le nego che mi sembrava fallo, dal replay mi sembra che Martinez accentui parecchio cadendo in maniera eccessiva. Se non erro, questo è uno di quei casi che non dovrebbe essere da VAR perché rientra nella discrezionalità dell’arbitro il quale, come ha detto Lei, era ben piazzato per vedere il tutto.
    Per fortuna il magnanimo allenatore dell’Inter ha perdonato l’arbitro ieri nella conferenza post partita…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non ironizzerei su Conte, in questo caso: è stato molto corretto nel giudizio e trovo ingeneroso criticarlo sempre.
      Lo critico quando esagera ma ieri sera mi è parso davvero equo nel giudicare Di Bello, l’episodio in sé e la prestazione in generale.

      Ciao.

  55. Tommaso
    Tommaso dice:

    Ciao Luca!
    – Per me il fallo era da fischiare, non netto, ma, per dinamica, appena visto il contatto in diretta ho detto “fallo”. Detto questo anche a me ha lasciato perplesso la OFR.
    – youtube.com/watch?v=R-YXs2qNepA al minuto 0.48. Il fallo, per te, era da rosso?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Secondo me no: se Mancini avesse volontariamente voluto colpire l’avversario, avrebbe chiuso il pugno sinistro per dare forza al colpo. Invece, come noti, la mano è aperta.
      Giallo per imprudenza, mai rosso e mai VAR.

    • Tommaso
      Tommaso dice:

      Grazie mille! Un ultimo dubbio: hai per caso avuto modo di sentire o di leggere le dichiarazioni (a mio avviso sconcertanti) di Tagliavento sull’arbitro, nella partita di Serie C? Cosa ne pensi?

  56. Matteo Spadoni
    Matteo Spadoni dice:

    Buongiorno Luca, grazie, come sempre ma non è mai abbastanza ripeterlo, per il prezioso lavoro che fai per tutti noi.
    In tutta sincerità non seguo le designazioni arbitrali. Sogno che un giorno si farà come nella pallavolo, sport che praticò, dove il giorno della partita vedi arrivare l’arbitro e via (riconosco però che ciò avviene in altri sport e anche calcisticamente, dove però c’è un’altra cultura). Ma purtroppo, in Italia e nel calcio, ormai è utopia. Devo però dire che, una volta iniziata la partita, mi sono trovato interdetto a vedere impegnato il Sig. Di Bello, proprio per le tue stesse ragioni. La ragione può essere il risultato di Sassuolo-Lazio, che ha favorito gli emiliani? In tutta sincerità non vedo altra soluzione, visto che l’errore era stato grave…
    Ero rimasto perplesso anche sulla on field review sul gol della Roma, e vedo che la cosa non riguarda solo me. A memoria, nelle ultime giornate, mi ricordo 3 episodi del genere (oltre a quelli sopra descritti, anche in Juventus-Atalanta): stiamo arrivando a una situazione in cui, appena sei toccato, razzoli a terra tenendoti 3 articolazioni diverse. È possibile che il direttore di gara, una volta riviste le immagini, abbia pensato che quello non fosse un caso da Var, lasciando la decisione sul campo? Le immagini rallentate, almeno per me, falsano molto la prospettiva e l’entità di un colpo e rimanere su quello che si è visto in presa diretta permette una ricostruzione migliore, almeno per capire la forza di un tocco.
    Grazie in anticipo per la risposta.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Certamente il risultato di Lazio-Sassuolo ha influito molto sulle “conseguenze”: se il risultato fosse stato diverso dubito fortemente che avremmo visto Di Bello ieri sera in campo all’Olimpico. E questo particolare, a mio parere, non va bene: se si giudica una prestazione dalle conseguenze, allora si rischia di innestare un cortocircuito nella scelta degli arbitri.
      Sulla scelta di Di Bello non so che dirti: probabilmente ha ritenuto il contatto minimo (come lo ritengo anche io) e non tale da essere considerato irregolare.
      Resta il fatto che l’errore è di Guida e che, una volta richiamato a rivedere le immagini, diventa complicato convalidare la rete.
      Però mi auguro che questo episodio serva per comprendere il motivo per il quale il VAR deve intervenire solo per chiari ed evidente errori: se si dovessero rivedere tutti questi microcontatti, le partite finirebbero tutte per 0-0…

      Grazie a te.

    • Matteo Spadoni
      Matteo Spadoni dice:

      Grazie ancora per la risposta. Si, il fatto che giudico un arbitro per il risultato fa capire quanto poco ne capisco, lo ammetto. Credo però che, almeno per chi non sia nel mondo arbitrale, sia la cosa che lampeggia di più in caso di errori. Sarebbe bello per te una trasparenza maggiore per permettere a tutti i tifosi di comprendere sempre più il mondo arbitrale? Penso all’NFL: raramente ci sono proteste accese di tutto il pubblico, che grazie alla spiegazione del Ref, comprende il suo processo decisionale. In Italia sarà mai possibile?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Con i tempi giusti ci arriveremo: nella NFL gli arbitri hanno cominciato a comunicare le decisioni al pubblico nel 1999, circa vent’anni dopo l’introduzione dell’instant replay.
      Ci vuole tempo, il VAR è ancora una novità, per quanto attivo da tre stagioni.

  57. Gabriele
    Gabriele dice:

    Salve dottor Marelli la ringrazio per il consueto approfondimento. Per quanto riguarda la la designazione di di bello anche io ho avuto dei dubbi che le ho espresso in un commento sotto il precedente post; venendo invece alla partita io ho pensato che guida abbia richiamato collega al monitor perché a di bello è sfuggito il contatto tra i piedi e forse ha visto solo le braccia appoggiate sulla schiena di lautaro. Detto ciò secondo me dopo ha sbagliato a non concedere il fallo per due motivi: sono abbastanza sicuro che se anziché a centrocampo tale contatto ci fosse stato in area sarebbe stato punito vista la tendenza stagionale, e ciò è assurdo perché anziché alzare l’asticella in area di rigore gli arbitri la alzano a centrocampo perdonando quasi zero se si parla di calci di rigore; il secondo motivo è moviolistico: a me la chiamata di guida ha ricordato la chiamata di chiffi in bologna juve in quel caso anche rocchi che aveva visto e giudicato in campo davanti al monitor non ha avuto scelta ed ha cambiato decisione. Si può discutere sulla convenienza della chiamata ma davanti alle immagini credo ci sia poco da fare perché quelle non restituiscono l’entità ma solo la dinamica del contatto e un arbitro a mio parere se vede un contatto che può essere sfuggito non deve ragionare troppo sull’eventuale durezza( a meno che non stia giudicando un rosso) ma solo sull’esistenza dello stesso. È un peccato però rizzoli sapeva il rischio che stava correndo e sinceramente non capirò mai la scelta di lasciare fuori rocchi con una partita così delicata. Va bene sperimentare per il prossimo anno, ma intanto sarebbe il caso di chiudere bene questo, e visto che i big match rimasti sono pochi non rischierei mai in questa fase della stagione. Grazie e buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se venisse punito col rigore una “roba” del genere, se ne discuterebbe per settimane: questi non sono episodi da fischiare, bisogna finirla con questi microfalli per microcontatti. E’ calcio, mica danza classica!

  58. Giorgio Torino
    Giorgio Torino dice:

    Buyongiorno, faccio due premesse: la prima è che sono un tifoso del Torino e la seconda è che del risltato di questa partita nutrivo un interesse riassumibile nella formula zero fratto infinito.
    Non ho nulla da chiedere sul contatto su Bremer in area viola in quanto rientra nella fattispecie dei “rigorini” che lei, a mio parere giustamente, non considera cosa seria.
    Vorrei invece che si soffermasse sull’azione fermata a seguito di quella che a mio parere è una (l’ennesima) sceneggiata di Chiesa e conclusa con la rete a gioco fermo di Edera.
    A suo parere sarebbe stato opportuno fare proseguire l’azione? Esiste un modo per fare sì che un giocatore di indubbio talento come l’attaccante viola la smetta con queste odiose recite?
    Grazie e buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, non c’è praticamente niente, il gioco doveva essere lasciato proseguire.
      Un modo per evitare che i calciatori (in generale, non solo Chiesa) si lascino andare a questi teatrini che hanno abbondantemente stufato? Fischiare molto meno.
      Certo che se poi si utilizza addirittura il VAR per microcontatti come quello di Roma…

      Ciao.

  59. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Ciao Luca,
    del fallo di Kolarov su Lautaro ne ho visti fischiare veramente tanti in questi anni, al di là del io non lo fischierei, per me non c’è nulla, ma ne ho visti tanti fischiati senza il VAR. Una volta che lo vai a vedere per me è un’aggravante.

    Per il resto ti consiglio di aggiungere alla tua disamina di ieri l’azione in cui in ordine Gagliardini viene intrattenuto da Mikhytarian, Veretout e ciliegina sulla torta calcio in faccia di Diawara. In questo marasma pensi che un cartellino ci possa scappare?
    Da non dimenticare assolutamente la gomitata clamorosa di Mancini a Lautaro, per me da rossa oscurata da i 27 replay del goal di De Vrij, ma che sul web trovi facilmente.
    Attendo gentilmente il tuo riscontro.
    Ti ammiro per il tuo lavoro e ti ringrazio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come ho scritto, se vogliamo trasformare il calcio in un giochino della playstation avrei inserito gli episodi che citi:
      – la trattenuta c’è ma al limite è da giallo. Sono episodi che ritengo marginali, non è lo scopo del blog vivisezionare ogni episodio;
      – il contatto Diawara-Gagliardini è casuale, vederci volontarietà è senza alcun senso;
      – gomitata da giallo: se Mancini avesse voluto colpire Lautaro, avrebbe affondato il colpo con il pugno chiuso (tipico gesto per dar forza), invece la mano sinistra è aperta.

      Ciao.

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