33esima giornata: (quasi) tutto bene, un errore di Maresca e qualche curiosità

A Roma l’episodio più controverso, il rigore assegnato da Maresca che scatena le proteste di Juric.
Per il resto una giornata tranquilla, vissuta su piccole curiosità. Cala drasticamente il numero dei rigori assegnati ed è abbastanza fisiologico: meno partite decisive, agonismo che tende a scemare, non è solo un’ipotesi che i penalty diminuiranno molto per frequenza in queste ultime giornate.

Sampdoria – Cagliari 3-0, arbitro Pairetto

Classica partita di fine stagione tra una squadra alla ricerca dei punti necessari per la matematica salvezza (Sampdoria) ed un’avversaria già tranquilla (Cagliari). Pairetto la governa senza dover ricorrere ai cartellini (solo due in tutta la gara). Nessun episodio di rilievo da segnalare.

Atalanta – Brescia 6-2, arbitro Manganiello

Sulla carta un derby molto sentito, spesso caratterizzato da agonismo sopra le righe. Per tal motivo qualcuno si è stupito della designazione di Manganiello (all’andata venne scelto l’internazionale Doveri) ma Rizzoli, come quasi sempre accade, ha letto perfettamente la gara: la mancanza di pubblico e l’abissale differenza tecnica tra le due squadre ha trasformato il derby in un monologo dei bergamaschi, con un paio di fiammate del Brescia, ormai rassegnato alla retrocessione e per la seconda volta in pochi giorni sommersa con sei reti al passivo.
Manganiello la gestisce senza grandi difficoltà, nessun episodio di rilievo nemmeno nell’anticipo del martedì.

Udinese – Lazio 0-0, arbitro Abisso

Impegno con coefficiente leggermente superiore al solito per il siciliano, ormai da oltre un anno alla ricerca delle sicurezze perdute a Firenze nello scorso campionato.
Sarà lunga ancora ma i segnali ci sono: Rizzoli (comprensibilmente) ci crede e concede la fiducia necessaria per riprendere confidenza anche con le società più importanti in trasferta.

Due episodi da rivedere.
Al 46esimo minuto l’Udinese trova la via della rete con Okaka servito da un passaggio dalla linea di fondo di Lasagna:

In realtà, più che dalla linea di fondo, da oltre la linea di porta.
Nulla da aggiungere, le immagini sono più che chiare: al momento del passaggio al centro, il pallone era già uscito dal terreno di gioco di trenta centimetri circa.

Al 91esimo minuto protesta la Lazio per un contatto in area tra Adekanye e De Maio:

Il contatto è tutto nella seconda immagine: una mano di De Maio sul braccio sinistro del giovane attaccante della Lazio.
Ad Adekanye, dopo il contatto, cedono le gambe.
Spero che nella prossima stagione Rizzoli, di fronte ad episodio come questo, stimoli i propri arbitri non solo a lasciar correre ma anche ad intervenire disciplinarmente per la simulazione: ricordiamo che un contatto non preclude l’ammonizione se, come in questo caso, il comportamento del calciatore è chiaramente mirato ad ingannare l’arbitro.

Bologna – Napoli 1-1, arbitro Piccinini

Il Napoli già ai gironi di Europa League (grazie alla vittoria in Coppa Italia) consente al designatore di testare tanti arbitri e per vari motivi: nel turno scorso La Penna in un incontro tra due società di blasone, ieri sera il giovane Piccinini nel primo impegno con un top team in trasferta (ricordiamo che le squadre di alta classifica in trasferta aumentano il coefficiente arbitrale sebbene questo parametro, in mancanza di pubblico, perda un po’ di peso).
Nel complesso Piccinini conferma le buone sensazioni di tutta questa sua prima stagione: ciò che alimenta fiducia è l’assoluta tranquillità decisionale e la già spiccata capacità di farsi “accettare” anche nei fischi dubbi.

Serata contrassegnata dal fuorigioco millimetrico, con ben due reti del Bologna annullate per fuorigioco.

Al 21esimo Mbaye trova la rete del pareggio ma il VAR rileva la posizione irregolare di una trentina di centimetri:

Al 66esimo è Palacio a trovare la via della porta ma anche in questo caso il VAR Calvarese rileva la posizione irregolare dell’attaccante del Bologna:

In questi casi vale il detto “dura lex, sed lex“: la tecnologia ha tolto dagli argomenti di polemica e discussione il fuorigioco, essendo stata ampiamente accettata la precisione del VAR in tali circostanze.
Naturalmente qualcuno potrà eccepire l’annullamento delle reti per questione di centimetri ma dobbiamo ricordarci sempre un concetto basilare: il fuorigioco si giudica nel momento in cui l’attaccante partecipi all’azione e sia oltre il penultimo difendente, non ha alcuna rilevanza che lo sia per dieci centimetri o per tre metri, sempre in posizione irregolare si trova.

Milan – Parma 3-1, arbitro Irrati

Buona prova per il toscano che, piano piano, pare stia ritrovando la confidenza col campo dopo un lungo periodo di appannamento.
Direzione sicura a San Siro in una partita corretta nella quale ha dovuto estrarre solo tre cartellini gialli.

Due episodi da rivedere.

Al 48esimo minuto del primo tempo Irrati fischia un fallo in attacco di Ibrahimovic su Darmian che si apprestava a calciare il pallone lontano dalla propria area di rigore:

Decisione perfetta: Ibrahimovic posiziona la gamba sinistra dietro alle gambe di Darmian col solo scopo di impedire all’avversario di calciare il pallone. Soprattutto nella prima immagine si nota la distanza del piede di Ibrahimovic dal pallone.
Quel che ha stupito è stato il lungo check del VAR Nasca. Episodio nemmeno lontanamente da VAR e nemmeno da moviola: semplicemente la decisione di Irrati non si prestava a discussioni.
Evidentemente Nasca ha ritenuto questo episodio da VAR (ha cioè ipotizzato un calcio di rigore e non un fallo di Ibrahimovic) ed ha sottoposto a check l’intera azione, alla fine individuando un (corretto) fuorigioco in partenza di Hernandez.
E per fortuna che ha trovato quel fuorigioco: sottoporre questo episodio ad “on field review” sarebbe stato senza alcun senso (anche se sono convinto che Irrati, una volta riviste le immagini, non avrebbe mai assegnato un calcio di rigore totalmente inesistente).

Al 68esimo protesta (molto contenuta, limitata ad uno sguardo perplesso) di Ibrahimovic, ancora una volta a contatto con Darmian:

Irrati fischia e concede un calcio di punizione al Parma.
Anche in questo caso nulla da eccepire: Ibrahimovic trattiene in modo evidente il difensore del Parma, commettendo una chiara infrazione.

Lecce – Fiorentina 1-3, arbitro Guida

Altra direzione sicura del campano, rientrato in campo in gran spolvero tecnico e fisico.

Un solo episodio da rivedere, con una curiosità.

All’ottavo minuto Guida assegna un calcio di rigore alla Fiorentina per un fallo del portiere Gabriel su Ghezzal:

Sull’episodio in sé c’è poco da aggiungere: Gabriel aggancia Ghezzal sul piede destro, anticipato nettamente dallo stesso giocatore che si allunga il pallone oltre il portiere.
Curioso (usiamo questo termine…) quel che accade successivamente:

Molti giocatori della Fiorentina chiedono all’arbitro l’espulsione del portiere Gabriel.
Protesta senza alcun senso che costa anche un’ammonizione totalmente inutile a Ribery, il più agitato dei calciatori della Fiorentina.
Senza alcun senso perché, ormai da anni, sappiamo che un DOGSO (chiara azione da rete) genuino (cioè con l’intento di contendere il pallone) viene depenalizzato in area, portando al calcio di rigore ed all’ammonizione. Gabriel ha certamente commesso un’irregolarità (ed infatti non ha nemmeno abbozzato una protesta) ma è altrettanto certo che abbia cercato di prendere il pallone con la mano. Giallo ineccepibile, protesta per certi versi imbarazzanti, un’ammonizione inutile da segnare sullo scout di Ribery.

Roma – Verona 2-1, arbitro Maresca

Inizio scoppiettante della gara dell’Olimpico, con tre episodi nei primi quindici minuti.

Al quinto minuto protesta del Verona per un contatto in area tra il portiere della Roma Lopez e Zaccagni:

In presa diretta la sensazione forte di un calcio di rigore per una dinamica già vista mille volte: portiere in uscita, attaccante che lo anticipa di un attimo, contatto inevitabile, cartellino giallo per l’estremo difensore.
Bravissimo, invece, Maresca a non farsi ingannare: Lopez, con eccellente scelta di tempo, tocca con entrambe le mani il pallone, lo alza da terra e solo successivamente, per normale dinamica di gioco, entra in contatto con l’attaccante.
Bene.

All’ottavo minuto il fattaccio.
Rigore per la Roma per un contatto tra Empereur e Pellegrini:

Perfetta la posizione di Maresca, visuale migliore non poteva esserci:

Un abbaglio.
Tralasciamo il fatto che Empereur tocca nettamente il pallone: come sappiamo ha una rilevanza marginale.
Il contatto tra i calciatori è frutto della dinamica di gioco: non c’è niente.
Purtroppo, come già rilevato in passato, questo è il grande limite del VAR: impossibile per Di Bello intervenire, il contatto tra i calciatori c’è e Maresca è in totale controllo dell’azione.
Ritorno incidentalmente su un concetto più volte espresso: in casi come questo un challenge della panchina avrebbe consentito a Maresca di visionare le immagini, rendersi conto dell’erronea percezione avuta e revocare il rigore.
Juric, dopo questo episodio, esplode letteralmente in panchina e si “guadagna” il cartellino rosso.
Sia chiaro: da un certo punto di vista è comprensibile la reazione dell’allenatore, d’altro canto una protesta (mai condivisibile ma certamente dettata dalla circostanza specifica) non può andare così tanto oltre il limite del consentito. Espulsione corretta, a prescindere dal motivo scatenante.

Al 14esimo minuto la Roma chiede un altro calcio di rigore per un contatto in area tra Dzeko e Kumbulla:

In questa circostanza la valutazione di Maresca è impeccabile:

E’ Dzeko che calcia il piede sinistro del difensore del Verona.
Nulla di volontario sia chiaro: Dzeko stava cercando di portarsi avanti il pallone, Kumbulla è stato molto più “svelto” dell’avversario e col piede sinistro ha coperto il pallone stesso.

Sassuolo – Juventus 3-3, arbitro Valeri

Partita davvero molto divertente, ben diretta dal romano, premiato con una seconda gara in pochi giorni dopo la prestazione offerta in Udinese-Sampdoria.
La dimostrazione che Rizzoli non penalizza all’infinito i propri arbitri: Valeri, dopo la pessima direzione di Verona-Parma, è stato riproposto in una gara di seconda fascia e poi in una di primissima (la prima in classifica in trasferta è quasi sempre inserita nelle gare a coefficiente più alto).

Nessun episodio particolare, solo qualche curiosità sparsa.

Al 48esimo minuto del primo tempo Chiriches confeziona un mezzo miracolo deviando sul fondo una conclusione di Ronaldo.
Quale sarebbe la curiosità?
Che i difensori, soprattutto quelli tecnicamente dotati e di esperienza, sono perfettamente in grado di controllare le proprie mani e le proprie braccia:

In una dinamica di questo genere, con un’opposizione “alla disperata” del difensore, è facile perdere il controllo degli arti superiori. Un giocatore d’esperienza, però, è perfettamente consapevole del rischio che corre in un’azione del genere ed infatti pone il braccio destro di fronte al petto ed il sinistro dietro alla figura (si nota nella prima immagine).
Se vi capita, cercate un rigore causato da un fallo di mano di giocatori come Romagnoli, Koulibaly, , De Vrij, Skriniar, Bruno Alves, Acerbi, Izzo stesso (che ritengo un ottimo difensore, al di là della simpatia o meno). Risparmiate la fatica: non li troverete…

Al primo minuto della ripresa, Valeri assegna un calcio di punizione indiretto alla Juventus per un tocco di mano del portiere Consigli su retropassaggio di Magnanelli.
Decisione ineccepibile.
Quel che mi ha lasciato perplesso è la sistemazione della barriera:

Che cosa si è messo a contare, per la precisione, Valeri?
Le misure del campo sono standard: tra linea verticale dell’area di porta e palo più vicino ci sono 5,50 metri, ovviamente i calciatori avrebbero potuto sistemarsi in barriera sulla linea di porta.
In particolare:

Salvare

Non ne faccio una colpa a Valeri: i rari calci di punizione indiretti in area hanno una percentuale di trasformazione prossima allo zero perché è praticamente impossibile far rispettare la distanza.
Nel caso specifico la barriera del Sassuolo è disposta più o meno a caso: per essere regolare, tutti i difendenti avrebbero dovuto rimanere fermi sulla linea di porta ed allineati fino al punto evidenziato nell’immagine (perché i nove metri e quindici vanno rispettati anche in area su una punizione indiretta).

Più interessante la questione del punto di battuta, completamente errato.
Ci soccorre il regolamento (Regola 13, pagina 111):

In caso di calcio di punizione indiretto assegnato per infrazione commessa nell’area di porta, il pallone deve essere posizionato sul punto più vicino dell’area di porta parallela alla linea di porta.
Per tal motivo il punto corretto sarebbe stato questo:

Rispetto alla posizione decentrata da cui è stato eseguito il calcio di punizione, una bella differenza anche e soprattutto per i possibili effetti…

Al 62esimo minuto ammonizione per Ronaldo, reo di aver commesso un fallo imprudente su Magnanelli:

Valeri ci ha pensato parecchio prima di estrarre il cartellino giallo: probabile che non abbia colto nell’immediato la dinamica e che abbia voluto rivedere l’azione nella propria testa (sì, succede). Oppure che abbia raccolto il suggerimento dell’assistente.
Ammonizione corretta: Ronaldo ha cercato il pallone, non certo il ginocchio dell’avversario. Fallo involontario ma l’imprudenza è fuori discussione così come non è nemmeno ipotizzabile il grave fallo di gioco e l’espulsione: manca la velocità di impatto, il ginocchio di Ronaldo è piegato, i due calciatori era praticamente fermi sul posto.
Bene così.

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95 commenti
  1. CHRISTIAN CALABRESE
    CHRISTIAN CALABRESE dice:

    Bello il commento sulla simulazione del giocatore della Lazio. Se fosse per me ammonirei e squalificherei I giocatori che si comportano in questo modo (Neymar passerebbe più tempo in tribuna che in campo).

  2. Ciro Romano
    Ciro Romano dice:

    Innazitutto grazie per le delucidazioni sempre puntuali.
    Devo dire che anch’io ho questa mania di andare a interrogare il reglamento quando sento qualcosa che non mi quadra.
    Avevo già notato in precedenti occasioni che si parlasse di non disponibilità e pensavo fosse un indicazione generale più che una regola. In particolare l’ho più volte sentito in un caso: quando il portiere (ad esempio) colpisce la palla ma non riesce ad allontanarla abbastanza e nella dinamica dopo avere toccato la palla ostruisce l’attaccante che non ha più la possibilità di riprenderla. In questo caso ho sentito addetti ai lavori dire che se la palla non è più nella disponibiltà dell’attaccante allora non si punisce l’intervento, altrimenti si.
    E’ corretta questo tipo di interpretazione? Come ci si comporta in questi casi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      NO, non è corretta.
      E’ un modo di dire che può anche avere un senso giornalistico ma che non ha alcun valore per un giudizio regolamentare.
      Sostenere che un rigore non sia tale o che debba essere concesso sulla base della disponibilità o meno del pallone non ha alcun significato per il semplice motivo che falli e scorrettezze si giudicano a prescindere dalla presenza o meno del pallone.
      Negli episodi da te citati conta la dinamica generale, il contatto in particolare, l’eventuale giocabilità del pallone ha significato solo per eventuali sanzioni disciplinari, non tecniche.

  3. Sandro
    Sandro dice:

    Personalmente non condivido molto la sua opinione sulla trattenuta di Manolas su Tomiyasu e su altri casi simili.
    Semplificando un po’, lei spesso sostanzialmente dice che è giusto punire i falli di mano anche se palesemente involontari se scomposti/aumentano il superficie di opposizione/ecc., perché il regolamento dice così (e siamo d’accordo, anche se personalmente riformerei un po’ il regolamento). Ma allora perché lo stesso discorso non vale per trattenute (o spinte a due mani dietro la schiena, etc.), specie quelle plateali? D’accordo ci sarebbero più rigori inizialmente, ma come i difensori hanno in buona parte imparato a “nascondere” le braccia su tiri e cross, dovrebbero a maggior ragione imparare a non trattenere la maglia in quel modo, cosa che mi sembrerebbe molto più facile visto che non ci sono trattenute “involontarie”.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, considerando che la volontarietà non è un elemento base del fallo di mano, mi pare evidente che non prendo nemmeno in considerazione la questione: è regolamento, mica una mia idea…
      Paragonare tocchi di mano a spinte, trattenute ecc. non ha alcun senso: il tocco di mano non può essere di leggera entità o di evidente entità. Il fallo di mano, che sia commesso bloccando il pallone con due mani o toccando lo stesso coi polpastrelli, è comunque sanzionabile. Diversa la trattenuta: può ben essere di lievissima entità, di lieve entità, prolungata, eccessiva.
      E’ vero che non ci sono trattenute involontarie ma è altrettanto vero che di trattenutine ce ne sono decine a partita: i calciatori la utilizzano spesso, gli arbitri devono essere in grado di valutarne l’entità.

    • Sandro
      Sandro dice:

      Innanzitutto grazie per la risposta.
      Venendo al merito, sì, capisco, infatti riconoscevo appunto che sui falli di mano “il regolamento dice così” e su questo siamo d’accordo (meno su se il regolamento sarebbe da rivedere, ma si va a finire sulle opinioni, che sono irrilevanti finché il regolamento resta questo).

      Il punto che volevo fare è semplicemente che secondo me si dovrebbe essere altrettanto fiscali con i falli di trattenute o spinte, visto che danno chiari e ingiusti vantaggi a chi li commette e che nel momento che si iniziasse a essere più severi immagino che in un attimo i difensori cambierebbero le loro abitudini e trattenute del genere in area non se ne vedrebbero più. Poi la distinzione tra le varie entità e lunghezza delle trattenute sono spesso in una zona grigia, per cui se l’indicazione fosse di essere più fiscali penso lo si potrebbe fare senza bisogno di cambiare regolamenti.

      Vabbeh, scusi la ripetizione, immagino ci fossimo già capiti, ma volevo solo precisare la mia posizione.

  4. Gabriele
    Gabriele dice:

    Buongiorno dottor Marelli riguardando la partita di ieri sera ho notato che sin da dubito i calciatori(sanchez in particolare) non hanno accettato l’arbitro protestando e chiedendo il giallo per ogni contatto e questo mi ha lasciato un profondo senso di amarezza perché se è vero che è soltanto al primo anno e che i calciatori credo abbiano la predisposizione a sottoporre al battesimo del fuoco i nuovi arbitri che il loro rispetto lo possono guadagnare solo sul campo; è anche vero che dal prossimo anno tolti 4 5 elementi di cui i giocatori ai fidano si rischia di vedere delle partite che saranno delle corride se gli arbitri più inesperti non saranno in grado di tenerle. Inoltre vorrei chiederle come vorrei chiederle come vedrebbe la designazione di doveri per roma inter: a mio parere sarebbe l’arbitro migliore visto che è stato fermo nell’ultimo turno e rocchi sarà var a verona; il fatto che sia romano spero non sia una preclusione anche perché sarebbe una cosa medioevale, in nba sono anni che arbitri di chicago arbitrano i bulls o di new york i knicks. Grazie e buona giornata

  5. Gabriele
    Gabriele dice:

    Salve dottor Marelli, vorrei chiederle un parere sul rigore non concesso ieri sera alla spal. Sinceramente live mi era sembrato un rigore netto e dopo i replay ho pensato che la var non sarebbe intervenuta perché il contatto era sotto il controllo dell’arbitro ed è un peccato perché questa è una di quelle situazioni in cui il challenge sarebbe una manna. Oltre a chiederle se la mia percezione sulla punibilità è corretta vorrei chiederle secondo lei perché giua non ha punito il contatto. Si è parlato del fatto che il pallone non potesse essere più giocabile ma credo sia assurdo perché vorrebbe dire che un difensore ogni volta che un attaccante si allunga la palla oltre le sue aspettative può in maniera furba fare un fallo e farlo apparire genuino. Forse non è stato punito perché al momento del contatto la palla era già fuori dal rettangolo di gioco, ma la mia è soltanto una supposizione. Grazie e buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Corretto: rigore evidente ma VAR con le mani legate perché Giua ha visto e valutato l’entità del contatto.
      Sulla disponibilità del pallone stendiamo un velo pietoso…

    • Nicoló
      Nicoló dice:

      Ciao Luca,
      Mi inserisco nel dibattito.
      Accertata la punibilità del contatto che sanzione disciplinare avrebbe dovuto dare Giua?
      Si può parlare di DOGSO non genuino visto che il portiere interviene a palla ormai lontana?

  6. Luigi
    Luigi dice:

    Salve dott .marelli vorrei la vostra delucidazione su un episodio curioso accaduto ieri in Real Madrid villareal durante un calcio di rigore Sergio ramos passa in avanti a benzina che arrivava da dietro ma il suddetto giocatore già era in aria al momento del tocco e l arbitro annulla la rete ma poi fa ripetere il rigore ed e qui la mia perplessità perché l arbitro con l aiuto del var fa ripetere il rigore se l infrazione e stata commessa da ramos e benzina non dove riprendere il gioco con una punizione indiretta del villareal la ringrazio per l eventuale risposta

  7. Ruggero
    Ruggero dice:

    Luca una domanda,
    mettiamo conto che sono un arbitro alla CAI, CAN D, o superiore….(CAN A).
    Ed appartengo alla Sezione AIA di Parma.
    1- Posso trasferirmi a vivere a Milano (magari perché ho trovato lavoro là) ma mantenere la mia sezione d’appartenenza Parma?
    2- In tal caso, quali squadre fra Parma, Milan e Inter non potrei arbitrare? [solo il Parma o anche le milanesi?]
    Grazie mille ed un saluto cordiale

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Solo per brevi periodi. Se trasferisci la residenza in altra città, viene più o meno imposto il cambiamento di sezione (a mio parere giustamente per una serie di motivi);
      2 – Le squadre corrispondenti alla sezione di appartenenza. Farina, per esempio, non arbitrò per anni Genoa e Sampdoria poi, una volta trasferitosi a Roma, non arbitrò più Roma e Lazio.

      Ciao.

  8. Silvio
    Silvio dice:

    Una mia osservazione. Sono stati fatti gli esempi di Romagnoli , Alves ed altri difensori. Io credo che la differenza sia soprattutto nel tipo di difesa che la squadra fa, una difesa posizionale bassa e/o ben schermata dai centrocampisti è molto meno sollecitata nei movimenti e negli spostamenti repentini , il controllo dell’uomo , del posizionamento del corpo e delle braccia è facilitato. Sull’impatto con il pallone la casualità poi gioca un ruolo incredibile, un minimo errore, un evento inatteso porta a rendere la propria posizione da giusta ad errata. Solo per dire che l’eperienza del difendente è importante, ma non è la caratteristica che evidenzierei per far notare che certi difensori non commettono mai questi falli. Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può essere, è una tesi interessante.
      Sicuramente la casualità ha una sua importanza ma anche la qualità tecnica dei calciatori assume un ruolo significativo perché non può essere un caso che i calciatori di maggior talento ed esperienza non provochino mai rigori per falli di mano…

      Ciao.

  9. Robin
    Robin dice:

    Luca, il grande enigma delle valutazioni per me è questo:
    • “Colpisce il pallone ma non basta, perché poi di slancio lo prende e quindi è fallo netto: a nulla rileva il fatto che prima abbia preso il pallone”.
    • “Colpisce il pallone e poi prende l’avversario, ma è frutto della dinamica e quindi non c’è fallo: giusto lasciar proseguire”.
    Ma come si fa a discernere tra queste due casistiche?
    Complicatissimo…

  10. Alberto V
    Alberto V dice:

    Caspita….e tu il fatto di non sapere dove posizionare il pallone in caso di calcio di punizione indiretto all interno dell area di rigore per la squadra attaccante lo giudichi un episodio marginale? Questo è un errore tecnico da matita blu INACCETTABILE anche negli allievi provinciali…un errore imperdonabile

    • Giovanni R
      Giovanni R dice:

      Dai Luca, bisogna dar ragione ad Alberto. Si perdoni sempre agli arbitri il dover prendere decisioni difficili in decimi di secondo, nessuno li invidia, ma la mancata conoscenza del regolamento quella no.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In campo capita a tutti di avere un momento di blackout su una ripresa di gioco. Non dico che si possa serenamente sorvolare ma nemmeno farne una questione fondamentale.
      Capita, sono esseri umani anche loro.

  11. Stefano
    Stefano dice:

    Buonasera Luca, ti volevo chiedere come mai OFR si in Roma Parma (sul rigore poi concesso giustamente) e OFR no ieri sera sul rigore per la Roma: sinceramente mi sembravano entrambi due chiari ed evidenti errori, uno giustamente corretto ed uno no.
    Inoltre la dinamica del contatto di ieri sera (Pellegrini/difensore Verona) mi ha ricordato il rigore concesso al Bologna in Bologna Roma in cui confermasti la bontà della decisione dell’arbitro: mi puoi spiegare le differenze?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Stefano, abbi pazienza, però così non è corretto.
      Kolarov è entrato come un kamikaze su Soriano, prese la gamba del giocatore del Bologna e forse sfiorò anche il pallone (ma, ovviamente, ciò non basta per assolverlo).
      Poi il paragone col rigore concesso al Parma su quali basi poggia? Che hanno in comune? Col Parma Fabbri era a quaranta metri e non vide il contatto, Maresca ieri era a cinque metri ed ha valutato (male) un episodio che ha visto.

      Tradotto: non si possono prendere a caso un episodio a favore ed uno contro, paragonarli anche se non hanno niente in comune e chiedere per quale motivo ciò sia accaduto…
      EH!

    • Stefano
      Stefano dice:

      Scusami Luca, ti assicuro che non volevo essere polemico, anzi. Proprio perché come lo hai definito tu (abbaglio) ieri sera un OFR, secondo me, ci poteva anche stare: capisco che Maresca aveva valutato l’episodio col pieno controllo della dinamica di gioco, ma l’errore c’è e si può senza esagerare considerare chiaro ed evidente. Una situazione analoga (rigore dato e poi tolto dopo OFR con arbitro che aveva giudicato dal campo) si verificò Roma Sassuolo ed il rigore fu giustamente revocato.
      Su Kolarov-Soriano non sono d’accordo al 100% ma è un episodio su 33 giornate che non mi hai convinto…???

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il VAR non può intervenire su contatti tra calciatori valutati dall’arbitro.
      Un abbaglio NON E’ un episodio sfuggito all’attenzione dell’arbitro: un abbaglio è una valutazione discutibile dell’arbitro sulla quale il VAR nulla può-
      Roma-Sassuolo fu un episodio completamente differente: l’arbitro vide un fallo ma, in realtà, il difensore diede una pedata al pallone e solo per dinamica si scontrò con Kluivert (mi pare che il difendente fosse Peluso).

  12. Oscar
    Oscar dice:

    Ciao Luca,
    Non sono sicuro, ma sembrerebbe che in Lecce-Fiorentina, nel gol su calcio di punizione, Ghezzal tiri la punizione ‘a sorpresa’ prima che arrivi il fischio di Guida.
    L’arbitro campano aveva disposto la barriera, stava dando le ultime disposizioni, e d’improvviso Ghezzal si fionda sul pallone e tira (non si sente il fischio dell’arbitro, e ho visto infatti alcuni giocatori del Lecce rimanere perplessi per questa cosa).
    Nel caso non avesse ancora fischiato, il gol sarebbe stato da annullare ed il calcio di punizione da ripetere, giusto? L’hai notata questa cosa tu per caso?
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Certo.
      Ma non c’è stata alcuna protesta proprio perché i giocatori del Lecce perché… sei stato ingannato dalla sintesi 😉
      Guida, dopo aver sistemato la barriera, ha fischiato. Mentre Chiesa chiedeva di controllare la distanza della barriera (quando smetterà di lamentarsi per tutto sarà sempre troppo tardi…), Guida gli ha fatto segno di non scocciare. Nel frattempo Ghezzal ha battuto la punizione. Tutto qui.

      Ciao.

  13. Marco
    Marco dice:

    Buongiorno dott Marelli,per lei é normale che un arbitro di serie A non sappia la giusta posizione del pallone in un calcio di punizione in area? ( juve sassuolo) io la trovo una cosa assurda, è proprio la base… P. S. complimenti per il blog

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un episodio che accade così raramente che non ha senso buttargli una croce addosso.
      Nemmeno io ci ho fatto caso ieri sera, poi discutendo con altri arbitri è venuto fuori il particolare.
      Come hai notato nessuno ha fiatato sulla scelta di punto di battuta.
      E’ un errore, non si può negare, ma avrai notato che NESSUNO, questa mattina, lo ha scritto, proprio perché è un caso molto particolare.

      Grazie dei complimenti, sempre accolti con gioia.

  14. Franco
    Franco dice:

    Ciao Luca, su Piccicini mi sembra che ci sarebbe da analizzare come si arriva al gol del napoli: prima, vabbè, assegna al napoli un corner che appare abbastanza chiaramente toccato da Milik, da questo corner ne consegue poi un secondo, con gol di manolas che, per colpire di testa, strattona Tomiyasu. Nel secondo tempo, sullo 0 a 1, trattenuta vistosa, stavolta in area napoletana, sempre di manolas su tomiyasu, che non cade e tira: non fischia nulla perchè comunque ha tirato? Cioè è stato ingenuo il giapponese a non cadere o il fatto che abbia comunque tirato assolve il difensore? Ultima cosa su fuorigioco e gol line technology, oggetto di un commento precedente: l’elemento in comune è la tecnologia 3D utilizzata per determinare posizione del pallone e dei giocatori coinvolti nel fuorigioco attivo, ma nel fuorigioco vi è un altro elemento, la cui determinazione è affidata all’uomo, e cioè la fissazione dell’istante in cui avviene “il primo punto di contatto” tra piede e palla di chi passa la palla. Qui la tecnologia non dà certezze per via delle riprese a 50 frame/secondo, cioé un’immagine ogni 0,02 secondi: l’istante del primo tocco non è detto che sia stato immortalato in un,immagine distinta, e spesso deriverà da un confronto tra frame successivo e frame precedente al suddetto istante. La cosa fu analizzata in Premier, per un gol annullato al City contro il West Ham, e furono sviscerate le”lacune” della tecnologia, dato che una latenza di 0,02 secondi comporta, in base alla velocità del giocatore una differenza che , in base alla sua velocità di corsa, può arrivare ad una trentina di centimetri.Sottolineo in base alla velocità della sua corsa per evitare riferimenti ai due fuorigioco fischiati ieri,dove sia mbaye che palacio erano quasi fermi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sul gol del Napoli non c’è niente di rilevante, normalissimi contatti e contrasti in area di rigore.
      Sulla trattenuta di Manolas a Tomiyasu non farti ingannare dal fermo immagine: se guardi le immagini vedrai che la trattenuta dura un periodo infinitesimale e, come ben sai, sono allergico a questi rigori per trattenute o contatti marginali.
      Sulla questione cross air ne abbiamo parlato molto spesso in passato: le decisioni a favore e quelle a sfavore vengono decise sulle stesse basi, inutile mettersi a discutere di centesimi di secondi e centimetri ogni volta. Un margine di tolleranza c’è, lo sappiamo, e vale per tutti.
      Le società lo hanno accettato, gran parte dei tifosi l’ha capito.

      Ciao.

  15. Alex
    Alex dice:

    E’ imbarazzante constatare che il Var non può più correggere nemmeno gli errori evidenti, anzi, va a spulciare per vedere se avviene un minimo sfioramento per giustificare una decisione palesemente sbagliata. Mi riferisco oggi al rigore concesso alla Roma, ma situazione analoga si è verificata in Lazio – Fiorentina (rigore su Caicedo) e in tante altre partite. Il paradosso è che se Maresca avesse erroneamente concesso il rigore per il Verona nei primi minuti, il Var non avrebbe potuto correggerlo per il leggero contatto successivo alla parata del portiere.
    Urge una rapida inversione di rotta perché così è una presa in giro per tutti, in primo luogo per l’arbitro che viene aiutato a sbagliare invece che a prendere la decisione corretta.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nessun “spulciamento”: non appena visto il replay sapevo che non l’avrebbero rivisto alla OFR, è così da sempre.
      Il protocollo evolverà ma non aspettiamoci di vedere review su questi episodi perché non è il principio sotteso all’utilizzo della tecnologia.

    • Alex
      Alex dice:

      Chiarisco che non ce l’ho con lei né con gli arbitri che commettono questi errori. Ce l’ho con chi ha scritto un protocollo che impedisce ad un arbitro, seduto davanti a un monitor, di aiutare un suo collega che ha preso una decisione palesemente sbagliata. Si è introdotta una tecnologia con grandi potenzialità e la si usa solo per fuorigioco, espulsioni dirette, falli di mano e scambio di persona. E’ come avere a disposizione una calcolatrice e imporre di poterla utilizzare solo per le divisioni e le radici quadrate, per il resto devi essere in grado di arrangiarti. E se sbagli fai pure la figura del somaro perché hai preso un abbaglio.
      Ps: da interista, a mio parere ieri sera il rigore per la Spal era grosso come una casa, e lo inserisco nell’elenco insieme agli episodi citati nel commento precedente. Questo per chiarire che non mi interessa quale squadra sia a beneficiare o subire l’errore, mi interessa unicamente che gli arbitri possano essere aiutati nel prendere le decisioni giuste, almeno nelle situazioni plateali.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Posso capire il tuo punto di vista ma estendendo il protocollo a tutti gli episodi che accadono in area per contatti tra calciatori si trasforma uno strumento nato per eliminare errori eclatanti in una moviola in campo.
      Sui contatti ci saranno novità ma non sostanziali: la criticità (che comprendo) verrà superate col challenge.

  16. Alfredo
    Alfredo dice:

    Buongiorno Marelli,

    Approfitto della parentesi sulla punizione a due in area per chiederle se il fischio di un gioco pericoloso deve sempre portare al calcio indiretto o se, eventualmente, ci sono margini per un calcio di rigore. Faccio riferimento a un Reggina Juve del 2007/2008 (non per polemiche futili, semplicemente è un episodio che ricordo bene), in cui Sissoko compie una rovesciata in area per rinviare la palla, andando però a colpire l’attaccante. A 2:33 l’azione: https://youtu.be/vYDZreP_UvU?t=153

    Perchè è stato fischiato rigore? E’ un fallo che non rientra nella fattispecie del gioco pericoloso?

    Grazie, buona giornata

  17. Loc
    Loc dice:

    Buongiorno,
    In un caso come quello del rigore assegnato alla Roma qual è il tipo di dialogo che avviene fra arbitro e Var?
    Al di là del fatto che il Var non possa intervenire, dice comunque all’arbitro qualcosa del tipo “guarda che non era rigore”? Se si come fa l’arbitro a gestire con sé stesso un errore del genere? Oppure si sorvola?
    Grazie e complimenti per il grande lavoro.

  18. Andrea
    Andrea dice:

    Buongiorno Marelli, non mi è chiaro un aspetto in merito alla punizione assegnata alla Juventus dentro l’area del Sassuolo: il regolamento asserisce che il pallone deve essere posizionato sul punto più vicino dell’area di porta parallelo alla linea di porta; a tal uopo, le chiedo:1) per più vicino intende , più vicino rispetto al fallo commesso?;2) come mai , se così fosse, non lo colloca nella parte estrema sinistra, piuttosto che nella via di mezzo tra la zona centrale e appunto l’estrema sinistra?3) perché secondo lei l’arbitro ha errato o meglio non conosceva la regola?.Grazie per le risposte.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Punto più vicino e parallelo alla linea di porta, perciò sul lato lungo dell’area di porta;
      2 – Credo che non gli sia nemmeno venuto in mente. Non dovrebbe capitare ma sono episodi così rari che non sono sorpreso che sia sfuggito. Peraltro, come avrai notato, nessuno ne ha parlato ed i calciatori non ci hanno nemmeno pensato: semplicemente perché non lo sapevano. E nemmeno tu lo sapevi prima di leggere 😉

      Ciao.

  19. David
    David dice:

    Chiedo scusa, ma mi sembra manchi un approfondimento su quanto successo sul finire del primo tempo in Udinese-Lazio. Un pallone spiovente, un difensore in anticipo su un attaccante che, nel saltare di testa, allarga le braccia colpendo con il gomito in pieno volto l’attaccante che salta per contenere il pallone. L’arbitro fischia una punizione a favore del difendente per un presunto fallo “di sfondamento”. I replay fanno vedere chiaramente che l’unico contatto tra attaccante e difendente è tra il gomito del secondo e il volto del primo. Perché, nonostante l’evidente errore, il var non è intervenuto? Grazie per la pazienza e la competenza.

  20. Roberto
    Roberto dice:

    Ciao Luca,
    Sono contentissimo per Piccinini e spero che avrà una grande carriera.
    Su Valeri, purtroppo, fatico a cambiare idea.
    Troppo macchinoso, brutto da veder correre e troppo incline alle ammonizioni (ieri 11 o 12).
    Sua chiaro, ieri ha anche fatto una buona partita, non lo nego, ma non riesco a farmelo piacere.
    È sicuramente una mia colpa e me ne scuso.
    Su Maresca una domanda: avrebbe potuto chiedere lui al VAR la dinamica del contatto del rigore ?
    Grazie e ciao,
    Roberto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non esagerare: 8 ammoniti in totale, di cui uno in panchina.
      Il VAR, a Roma, non poteva intervenire per i motivi già discussi più volte.

      Ciao.

  21. Gabriele
    Gabriele dice:

    Salve dottor Marelli come al solito la ringrazio per il suo lavoro. Sulle gare di ieri non mi sembra ci sia molto da eccepire però leggendo il suo articolo ho avuto due dubbi che spero possa chiarirmi. Il primo è inerente alla tolleranza che ha il sistema crossair sul fuorigioco: se c’è un fuorigioco molto piccolo l’incertezza relativa a tale misura è tale da ritenere ancora performante il software(che sia chiaro funziona molto bene)? Per quanto riguarda maresca non crede che il protocollo andrebbe rivisto? Da quel che ho capito se anche avesse dato rigore sull’uscita di pau lopez il var nulla avrebbe potuto perché dopo il contatto con la palla c’è stato contatto tra i calciatori. Non sarebbe opportuno l’ifab inserisse tra i chiari ed evidenti errori situazioni in cui gli arbitri decidono percependo una dinamica diversa da quella reale? Un’ultima cosa: cosa pensa della designazione di giua per spal inter? A mio avviso visto il momento difficile dell’inter che può facilmente portare a nervosismi rizzoli ha rischiato a non designare un arbitro di esperienza. Grazie e buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ne abbiamo discusso molte volte: sì, c’è una tolleranza di alcuni centimetri, esattamente come la goal line technology: è una tolleranza che va accettata e che verrà del tutto eliminata col progredire della tecnologia.
      Sul protocollo: non va rivisto, va bene così. Andrebbe implementato con il challenge ma ci arriveremo.
      La designazione di SPAL-Inter mi piace tantissimo: giusto che Rizzoli si prenda qualche rischio per cominciare a far crescere i giovani a disposizione.

      Ciao.

  22. Fabio
    Fabio dice:

    Avevo notato anch’io la sistemazione approssimativa della barriera nella punizione a due di Sassuolo-Juve. Ero curioso oggi di capire da te se, come pensavo, la barriera avrebbe dovuto posizionarsi sulla linea di porta, e me lo hai confermato.
    Una domanda tecnica: Bonucci è stato ammonito da “panchinaro”, dai gesti di Valeri perché si trovava al di fuori dell’area tecnica. Però immagino che fosse stato autorizzato per effettuare il riscaldamento in previsione di una entrata in campo. Pensi che se sul referto l’arbitro avesse segnalato questo motivo, ci siano margini per “annullare” la sanzione?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ho aggiunto un frame perché, in realtà, mi hanno aiutato a scovare un altro errore nel posizionamento del pallone.
      Bonucci non è stato ammonito perché si trovava fuori dall’area tecnica ma per proteste, zero possibilità di revoca della sanzione.

    • Fabio
      Fabio dice:

      Bé, poco ma sicuro che Valeri debba ripassare il regolamento sui calci di punizione indiretti in area!

      Venendo all’altra curiosità, non mi pareva che Bonucci avesse protestato, non c’è stata nessuna decisione arbitrale di cui lamentarsi. Aveva “solo” battibeccato sulla mancata interruzione del gioco per un avversario a terra con un calciatore del Sassuolo che, per il battibecco, non è stato ammonito.
      Le mie comunque sono solo ipotesi. In effetti mi interessava sapere se in una fattispecie come quella che ho esposto (cioè l’arbitro ammonisce per un comportamento che comunque era stato autorizzato dal quarto uomo) ci sarebbero stati i margini per la revoca del cartellino giallo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non puoi sapere cosa sia successo, come non lo sapevo io fino a quando non mi sono informato.
      In ogni caso la risposta è no, i cartellini gialli non possono essere revocati se non per scambio di persona.

  23. Gianluca
    Gianluca dice:

    Ciao Luca,
    sono incuriosito riguardo alla punizione indiretta in area.
    Se la barriera va correttamente posizionata sulla linea (e immagino gli altri giocatori fuori dalla barriera a 9.15m), dove si mette il portiere? A lato barriera? Perché immagino che in teoria davanti non potrebbe perché sarebbe più vicino.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il frame sembra inchiodare Manolas: in video la trattenuta c’è ma dura un attimo. Ha rischiato molto ma, a mio parere, il rigore sarebbe stato eccessivo (ormai sapete come la penso sui rigori).

      Saluti.

  24. Mirko
    Mirko dice:

    Sul rigore assegnato alla Roma, vedendo e rivedendo il replay e osservando il giro del pallone, mi pare di notare il tocco sia di Pellegrini che del difensore. Ovvio che Maresca abbia avuto l’impressione che ci fosse solo il tocco dell’attaccante e che quindi il contrasto successivo, con il difensore che non tocca la palla, fosse punibile.
    Ma il problema è come al solito il protocollo VAR: non è possibile che un contrasto successivo ad un tocco del difensore sia punibile. Il VAR dovrebbe lasciare all’arbitro l’interpretazione dell’episodio nel caso in cui fosse da valutare solo l’intensità del contatto. Ma se all’arbitro sfugge un intervento PULITO del difensore, seguito poi dal contrasto ritenuto falloso, è inconcepibile che la tecnologia non possa farglielo notare.
    Stesso discorso per Caicedo-Dragowski: il VAR non può correggere l’arbitro sull’intensità del contatto, ma dovrebbe poterlo fare sul,a sua dinamica. Se è Caicedo che si tuffa sul portiere, è inaudito confermare il rigore.

    Praticamente in sala VAR hanno convalidato rigori che sapevano anche loro non esserci.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come ho scritto, il tocco del pallone è ininfluente: il contatto tra i calciatori è normalissimo, non c’è alcuna infrazione nemmeno in ipotesi.
      Sull’argomento OFR ne abbiamo parlato già parecchie volte: le regole di ingaggio sono queste, possiamo discuterne teoricamente ma, per ora, non possiamo che approfondire sulla base delle norme vigenti.
      Si supererà anche questa criticità evidente ma, al momento, la situazione è questa.

    • Mirko
      Mirko dice:

      Il fatto che nemmeno il contatto in sé sia falloso e che il VAR non possa intervenire per me è svilente, non mi immagino per chi al VAR ci lavora.
      Non ci resta che sperare che se ne accorga anche l’IFAB. E non vorrei che, affinché ciò accada, servisse un errore del genere in una partita importante a livello internazionale. Anche se temo che andrà a finire esattamente così.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Già accaduto anche a livello internazionale (ricordo un clamoroso rigore per il Brasile su Gabriel Jesus al mondiale di Russia, sul quale il VAR non poté intervenire)…

  25. Giovanni
    Giovanni dice:

    I pochi centimetri o millimetri per un fuori gioco che la tecnologia ora riesce a individuare credo possano essere assimilati ai centimetri o millimetri che un pallone vada in rete o prenda un legno della porta…. È una questione di sfortuna ma anche una giusta decisione che in passato sarebbe stato impossibile da individuare

  26. Luca
    Luca dice:

    Gentile Luca, non c’era un rigore per il Verona sul punteggio di 2-1 per un contatto (tra il romanista Ibanez e un attaccante dell’Hellas) che Maresca prima ha giudicato come un fallo in attacco e poi – per tutelarsi? – mi è sembrato voler correggere alzando il braccio e segnalando quindi un fuorigioco (che però non poteva esserci, dal momento che l’ultimo tocco era stata una giocata di un difensore della Roma)?

  27. Paolo Venturini
    Paolo Venturini dice:

    Buongiorno,
    volevo chiedere come mai non è stato analizzato il tocco di mano di Dzeko (se non ha visto le basta cercare gli highlights su youtube)

    MI pare che, essendo l’avambraccio in posizione orizzontale, ci sia un aumento del volume corporeo, per quanto minimo. Quindi non capisco come mai non sia dato il rigore.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Distanza dal tiratore un metro e mezzo circa, braccio destro attaccato al corpo (si sposta solo per effetto dell’impatto col pallone), nessun aumento del volume corporeo: non è mai un tocco di mano punibile.

    • Ernesto
      Ernesto dice:

      Grazie per le lucide ed esaustive analisi, come sempre.
      Io, con La regola dei falli di mano, ho qualche problema, evidentemente.
      Ci potresti spiegare perché è rigore in Juve Atalanta (Cross di Djbala) e non questo della Roma?
      La mia non è una provocazione, è solo voglia di capire.
      Grazie.

    • Paolo Venturini
      Paolo Venturini dice:

      Mi scusi, sono andato a rivedermi le immagini per essere sicuro di non dire stupidaggini.
      Anche Dybala e De Roon erano a 1 metro e mezzo di distanza, massimo 2. Perchè con De Roon non conta niente?

      Il punto del braccio di De Roon che tocca il pallone (il gomito) è distante dal busto tanto quanto la mano piegata di Dzeko: 10cm. Se applicassimo il criterio usato con Bastoni (ho in mente i suoi disegni con le mani ipoteticamente messe dietro la schiena) Dzeko non avrebbe preso la palla con il braccio. Invece così ha la mano aperta e quindi aumenta il volume corporeo. Di poco, ma lo aumenta.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      De Roon si oppone ad un cross, Dzeko si vede arrivare addosso un tiro verso le porta.
      De Roon ha il braccio sinistro fuori sagoma, Dzeko no.
      De Roon salta verso il pallone, Dzeko no.
      De Roon salta per opporsi al pallone, Dzeko no.

      Hai capito adesso che i due episodi non hanno nulla in comune?

  28. Alessandro
    Alessandro dice:

    In realtà un tocco di mano di Skriniar dubbio c’è, nel famoso Inter-Lazio 0-0 con arbitro Rocchi: rigore prima dato e poi tolto con l’ausilio del var Calvarese. In effetti si trattava di un tocco non punibile, come detto anche da Rizzoli; lo stesso Rizzoli, però, l’anno dopo ha cambiato improvvisamente idea, quindi resteremo a vita con il dubbio.
    Per il resto, ho visto un ottimo Abisso: deciso (un giallo dopo due minuti spesso non viene dato, anche se netto), sicuro, perfino sorridente verso la fine (sicuramente meglio lui di Trevisani “ha stoppato un cross con la mano, qui manca un giallo” “l’arbitro fischia punizione invece di dare vantaggio e non si capisce perché” con il fallo subito da un difensore dell’Udinese in prossimità della sua area di rigore). In campo non ricordo suoi errori rilevanti da mesi; al Var il rendimento è inferiore.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rizzoli, semplicemente, si è confuso nella spiegazione. Infatti, rispondendo alle domande successive, è tornato alla non punibilità del tocco di Skriniar. Può capitare, soprattutto se si parla da soli davanti ad una platea per parecchio tempo.
      Su Abisso sono dalla tua parte: vedo miglioramenti negli ultimi mesi (a parte Parma-Fiorentina, partita nella quale è stato pesantemente condizionato dalle OFR consigliate da Doveri).

      Ciao.

  29. NICOLA
    NICOLA dice:

    Egr. dott. Marelli
    Da diverso tempo seguo il Suo blog che, non essendo io un tecnico, mi ha aiutato a togliere il vestito da tifoso per cercare di capire alcuni episodi controversi, per la qual cosa non smetterò mai di farLe i complimenti.
    Ma non mi dilungo oltre e vado a porLe il mio quesito.
    Mi aiuta a capire le differenze tra il calcione rifilato da Stepinski a Musacchio al 21′ di Verona-Milan del 15.09.1019 (costatogli il rosso dopo OFR) e quello rifilato da Zaniolo a Empereur in Roma-Verona al 71′ di ieri sera?
    Incollo il link delle due immagini, non so come altro postare la foto.
    https://www.facebook.com/groups/2246136763/permalink/10158456605731764/
    Grazie della risposta e del Suo servizio.

    Nicola

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Forse dovevo inserirlo, mea culpa.
      La differenza è abbastanza semplice da cogliere: la velocità d’impatto. Nel caso di Stepinski l’impatto fu (involontario ma) violentissimo, ieri sera molto meno. L’ammonizione è corretta per Zaniolo.

      Ciao.

    • NICOLA
      NICOLA dice:

      Grazie Luca. Perdonami se passo a darti del tu, ma ti seguo da così tanto che mi riesce difficile non farlo. Ti ringrazio per la sollecita risposta che mi aiuta a comprendere il motivo del colore del cartellino. In questo specifico confronto però, dopo aver visto le immagini dei due episodi proposti da una tv locale, permettimi di non essere d’accordo: la velocità dell’impatto in entrambi i casi appare del tutto simile (non ho trovato il video da condividere) e i segni della pericolosità dell’intervento di Zaniolo di ieri sera li porta in faccia (e sulla maglietta) il povero Emepereur.
      https://www.facebook.com/groups/2246136763/permalink/10158457702231764/
      Grazie dell’attenzione che mi hai dedicato.
      Buona serata.

  30. Tommaso
    Tommaso dice:

    Ciao Luca! Anche oggi non mi risparmio con le domande:
    – In tanti (spesso in TV si sente, anche da giornalisti sportivi noti) non hanno ancora capito che il grave fallo di gioco (con conseguente espulsione) è un fallo che non denota la volontà di fare male. Se così fosse sarebbe condotta violenta no?
    – Ieri sera ho adorato Guida. Personalmente (insieme a Rocchi) per me è un punto di riferimento. Ieri ho apprezzato una sottigliezza: alla protesta di un giocatore leccese, si è sentito chiaramente da parte dell’arbitro un “porta rispetto”. Non urlato. Con voce ferma e decisa. Fantastico.
    – Se Gabriel, saltato da Ghezzal, avesse volontariamente impedito all’attaccante viola di raggiungere il pallone commettendo fallo sarebbe stato rosso, no?

    Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – Esatto;
      – Concordo. Peraltro è un tratto del suo carattere anche fuori dal campo: riflessivo, mai una parola fuori posto. All’inizio era troppo timido (lo ricordo come quarto in una partita da me arbitrata, Salernitana-Rimini, nella quale mi fece infuriare perché non riuscì mai a controllare le panchine), adesso ha acquisito molta più sicurezza nei propri mezzi e nella propria personalità. Ero condizionato da quella partita nel giudizio sul futuro di Guida, sono felicissimo di essermi sbagliato;
      – sì ma non è questo il caso.

      Ciao.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sacchi e Volpi, al momento.
      Potrebbe inserirsi Fourneau ma ne dubito.
      Peraltro vedremo se ci sarà la riunificazione delle CAN, l’assenza di arbitri CAN B da parecchi turni mi fa pensare a questa eventualità…

  31. Giovanni Tumicelli
    Giovanni Tumicelli dice:

    Buongiorno Luca, complimenti per la chiarezza che c’è sempre nelle tue analisi. Faccio una considerazione sul Var riferendomi all’episodio di Roma Verona, è chiaro il concetto dell’arbitrato in totale controllo della situazione, ma se anche in controllo l’arbitro commette un chiaro ed evidente errore (probabilmente l’arbitro ha visto il giocatore della Roma anticipare quello del Verona e quindi il contatto provocato da quest’ultimo e non il contrario) il Var non poteva /doveva intervenire? Grazie della risposta che vorrai fornirmi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ne abbiamo già parlato più volte: un contatto c’è stato, l’entità dello stesso è soggetta alla sola interpretazione dell’arbitro, in episodi del genere il VAR non interverrà mai a meno che non sopraggiungano modifiche del protocollo o l’introduzione del challenge.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non manca l’espulsione ma l’episodio sì: avrei dovuto inserirlo.
      La vigoria sproporzionata è da escludere perché manca velocità di impatto. Giallo sacrosanto, il rosso sarebbe stato eccessivo.

  32. Massimiliano Cassano
    Massimiliano Cassano dice:

    Buongiorno Luca, grazie ancora per l’ottima analisi. Una considerazione su Sassuolo-Juventus: 5 minuti di recupero nel secondo tempo, a 92’09” il pallone finisce in calcio d’angolo e Bentancur della Juventus resta a terra per un infortunio, per il quale entrano anche i medici. Il gioco riprende a 93’10”, l’arbitro fischia la fine a 94’57”. Come è possibile?

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