28esima giornata: giornata positiva, bene Maresca a Parma e Giacomelli a Milano

Domenica serena per gli arbitri (in particolare prestazioni eccellenti per Maresca a Parma e Giacomelli a Milano) dopo le tante polemiche per Lazio-Fiorentina di sabato sera.

Sassuolo – Verona 3-3, arbitro Giua

Un solo episodio da segnalare a Reggio Emilia.

Al 38esimo minuto il Verona chiede un calcio di rigore per un contatto tra Peluso e Stepinski:

Giua lascia proseguire e sceglie per il meglio: Peluso appoggia leggermente il braccio destro sull’avversario che cade a terra come se gli fosse arrivato addosso un treno merci.
Non c’è assolutamente nulla ma questo episodio lascia intendere un problema non da poco che si sta concretizzando in Italia: l’estrema, eccessiva facilità degli attaccanti nel cadere a terra.
Ciò è dovuto ad un dato sul quale sarà necessario tornare: nella stagione 2018/2019 sono stati fischiati 122 calci di rigore in totale, in questa siamo già arrivati a 135 e mancano ancora dieci giornate di campionato. E’ evidente che gli attaccanti tendano a cadere appena sentono un minimo contatto, probabilmente ben consci che una valutazione sull’entità non sarà mai oggetto di VAR.

Napoli – SPAL 3-1, arbitro Pairetto

Pomeriggio tranquillo anche per Pairetto, meno per l’assistente Caliari di Legnago: nel primo tempo viene smentito due volte dal VAR, la prima in occasione della rete del vantaggio di Mertens (quarto minuto), la seconda sulla rete annullata per fuorigioco di Insigne (45esimo). A discolpa quasi totale del bravo assistente veneto il fatto che entrambe le situazioni erano di estrema difficoltà.

Un solo episodio da rivedere.
Al 40esimo minuto la SPAL chiede un calcio di rigore per un contatto a centro area tra Mario Rui e Cerri su un cross dalla sinistra di Fares:

Pairetto lascia proseguire e la scelta è corretta: non c’è assolutamente niente, Mario Rui ha solo preso posizione senza spingere l’avversario.
Anche questa caduta rientra nel concetto espresso in precedenza: troppe cadute in area al minimo contatto.
Teniamo ben presente un elemento: non tutti i contatti devono essere puniti con un calcio di rigore, altrimenti rischiamo seriamente di vedere una serie di tuffi ad ogni partita con proteste continue per ogni genere di contrasto.

Sampdoria – Bologna 1-2, arbitro Doveri

Una delle due gare che ho seguito nel tardo pomeriggio (l’altra è Udinese-Atalanta).
Per quanto un episodio ad inizio gara potrebbe influire sul giudizio complessivo, anche ieri ho visto un Doveri sontuoso, in condizioni fisiche straordinarie e tecnicamente precisissimo.

Al secondo minuto l’episodio su cui si può legittimamente discutere.
Sugli sviluppi di un calcio d’angolo La Gumina finisce a terra dopo un contatto con Danilo:

Il difensore del Bologna salta in modo molto scomposto e colpisce al volto l’avversario.
Successivamente Doveri fischia un calcio di punizione a favore della difesa per fuorigioco di Colley (che c’è, sulla sinistra nella prima immagine).
Naturalmente quest’ultima sanzione ha importanza marginale dato che il contatto Danilo-La Gumina è avvenuto molto prima rispetto al momento in cui la posizione di Colley è diventata attiva.
Il fallo c’è: Danilo si assume un rischio notevole entrando in contrasto in modo molto scomposto sull’avversario. Doveri è davanti alla coppia, ha campo libero e pertanto il VAR non ha alcuno spazio di intervento: contatto valutato in campo e certo non sfuggito all’attenzione dell’arbitro.
Rimangono molti dubbi ma il calcio di rigore per la Sampdoria sarebbe stato tutt’altro che sbagliato.

Al 27esimo minuto un episodio didatticamente interessante.
Vieira, nel tentativo di allontanare il pallone, lo calcia involontariamente contro Doveri.
Il pallone sarebbe finito alla difesa ma, proprio a seguito del contatto con l’arbitro, lo stesso si “smorza” dando a Vieira la possibilità di riconquistarlo:

L’arbitro interrompe il gioco e restituisce il pallone alla Sampdoria. Può sembrare un controsenso ma è giusto così: al momento del rinvio il possesso era della Sampdoria e l’interruzione è stata obbligata perché, con il proprio tocco, l’arbitro aveva involontariamente concesso ai padroni di casa un’azione potenzialmente pericolosa.

Al 69esimo minuto l’episodio che spacca in due la partita.
Orsolini riceve il pallone sul vertice destro dell’area di rigore, lo tocca verso un compagno e cade a terra dopo un contatto con Murru:

Doveri interviene e fischia il calcio di rigore a favore del Bologna.
Curiosa la dinamica: al momento del contatto l’arbitro era coperto completamente da un paio di calciatori, molto probabilmente ha fischiato a sensazione dopo un veloce consulto con l’assistente (che, peraltro, ha immediatamente preso posizione sulla linea di fondo campo, come da direttive sui rigori).
Infondata la protesta di Ranieri a fondo campo che chiedere l’interruzione dell’azione per uno scontro avvenuto nell’altra metà campo tra Medel e Tonelli (rimasti entrambi a terra): il gioco deve essere immediatamente interrotto solo in caso di coinvolgimento della testa dei calciatori mentre, nel caso specifico, si è trattato di un problema articolare. Oltre a ciò Medel non ha commesso alcuna infrazione nei confronti del difensore della Sampdoria: normale contrasto di gioco.

Udinese – Atalanta 2-3, arbitro Di Bello

Ottima gara del brindisino, sicuro e preciso tranne in un’occasione.
E partiamo proprio da quello che, secondo me, è un errore.

Al 39esimo minuto Malinovskiy tenta (riuscendovi) di riconquistare un pallone sulla trequarti di destra.
Subito dopo aver colpito il pallone entra in contatto con Lasagna.
L’arbitro fischia una punizione a favore dell’Udinese ed ammonisce il centrocampista dell’Atalanta (diffidato, sarà squalificato):

Se il calcio di punizione ci può anche stare (un po’ tirato per i capelli, per la verità) dato che Malinovskiy dopo aver deviato il pallone alza la gamba sinistra, l’ammonizione è sbagliata: non può esserci SPA (dato che Lasagna non ha il possesso del pallone) e nemmeno imprudenza (normale contrasto di gioco).

Al 40esimo minuto protesta dell’Atalanta per un contatto in area di rigore tra Samir e Zapata:

Di Bello lascia proseguire e, a mio parere, la decisione è corretta.
Un leggero contatto c’è, come ce ne sono spesso in area di rigore. Zapata, appena sente il contatto sulla schiena di Samir, si lascia cadere.
Anche questo è un episodio che rientra nel concetto generale accennato precedentemente (e sul quale Rizzoli dovrà intervenire in qualche modo).

Milan – Roma 2-0, arbitro Giacomelli

Reduce dall’eccellente prestazione offerta in Genoa – Parma, con due eccellenti rigori per i padroni di casa, Rizzoli premia Giacomelli con una seconda gara in pochi giorni e molto importante per la qualificazione alle coppe.
Giacomelli risponde positivamente ed offre una prestazione solida, sicura e soprattutto serena (il suo marchio di fabbrica, peraltro).

Tre episodi da rivedere.
Al 22esimo minuto Pellegrini viene ammonito per un fallo commesso su Bennacer:

Qualche dubbio, in presa diretta, era sorto sul colore del cartellino: giusto il giallo o poteva starci anche l’espulsione per vigoria sproporzionata?
L’ammonizione è la scelta corretta.
Pellegrini ha commesso un fallo evidente ma ci sono due elementi che fan propendere per il cartellino giallo:
– il centrocampista entra sul pallone ed il contatto “alto” sulla gamba di Bennacer è provocato più dalla dinamica che dalla vigoria sproporzionata (il piede “scivola” sopra al pallone);
– la gamba destra è piegata, ciò che riduce di molto la pericolosità del contatto.

Al minuto 45 un episodio che è veramente molto al limite.
Su un calcio d’angolo Hernandez cade a terra dopo un contatto con il difensore della Roma Mancini:

In un primo momento non si è capito che cosa fosse successo.
Poi, rivedendo una serie di replay, ci si è accorti che Mancini ha toccato con la punta dello scarpino il piede destro di Hernandez.
Contatto molto leggero ma che c’è.
E’ anche vero che Mancini guarda sempre e solo il pallone (il braccio appoggiato sull’avversario non ha alcuna rilevanza).
Onestamente molto complesso individuare un fallo da rigore, l’entità del contatto mi pare decisamente troppo marginale per una scelta così severa.

All’88esimo minuto il Milan raddoppia con un calcio di rigore trasformato da Calhanoglu e conquistato da Hernandez dopo un contatto con Smalling:

Calcio di rigore sul quale c’è poco da soffermarsi: Hernandez anticipa nettamente il centrale della Roma che lo sgambetta. Giusto non ammonire (è un’azione potenzialmente pericolosa, dato che il pallone si muove in direzione di altri due calciatori della Roma e Smalling ha tentato di intervenire sul pallone stesso).
Diawara si lamenta per un fallo precedente di Kessié: non c’è nulla, contatto totalmente fortuito.

Parma – Inter 1-2, arbitro Maresca

Prestazione solida del napoletano, rientrato in campo con la stessa sicurezza che aveva denotato nella fase centrale del campionato prima dell’interruzione.
Preciso tecnicamente, sanzioni disciplinari quando necessarie, l’unica pecca è che in alcune circostanze ha denotato un eccesso autoritario che poteva evitare, dato che la partita (sostanzialmente molto corretta) non ha offerto momenti di nervosismo eccessivo.
Non mi soffermo sull’espulsione di Kucka (impossibile capire cosa sia successo anche se è facile immaginare qualche apprezzamento personale non esattamente oxfordiano).

All’11esimo minuto protesta (invero molto blanda) dell’Inter per un tocco di mano in area di Dermaku:

Le prime due immagini descrivono la dinamica: su un tiro molto impreciso di Barella interviene Bruno Alves che rinvia a sua volta svirgolando il pallone che arriva dritto sul braccio del compagno. Pallone inatteso, carambola totalmente casuale.
Oltre a ciò

il braccio di Dermaku è in posizione naturale, molto vicina al corpo: non aumenta il volume corporeo, motivo per il quale il calcio di rigore sarebbe stato un errore.
Giusto lasciar proseguire e, di conseguenza, corretta anche l’interpretazione del VAR che non ha richiamato al monitor Maresca.

Al 19esimo minuto Guida chiama alla “on field review” Maresca per un fallo di mano di Kurtic su colpo di testa di Godin:

Il braccio è molto largo, il calcio di rigore la conseguenza praticamente automatica.
Nell’occasione, però, Guida commette un errore (probabilmente di superficialità):

Godin, al momento della battuta del calcio di punizione dalla trequarti, è in posizione di fuorigioco.
Episodio curioso.
Se Guida, prima di chiamare alla “on field review” Maresca per il tocco di braccio, si fosse accorto della posizione irregolare, avrebbe dovuto lasciar proseguire il gioco che sarebbe ripreso con il calcio d’angolo per l’Inter assegnato dall’arbitro.
Avendo invece richiamato l’arbitro, ha forzato molto il protocollo, portando Maresca ad assegnare il calcio di punizione a favore della difesa per fuorigioco.
Decisione molto discutibile: il protocollo, infatti, non prevede l’overrule per un fuorigioco a meno che lo stesso non abbia portato ad un calcio di rigore assegnato (e non è questo il caso, dato che era stato assegnato un calcio d’angolo) oppure ad una rete.
In questo caso, protocollo alla mano, la decisione corretta sarebbe stata quella di lasciare il fuorigioco di Godin (peraltro molto complesso da individuare senza tecnologia) nella casistica degli errori di campo.

Al 36esimo proteste del Parma per un contatto in area di rigore tra Kulusevski e Barella:

Un contatto c’è tra piede sinistro di Barella e piede destro di Kulusevski.
Questo episodio rientra nella casistica, a mio parere, dei rigorini: un tocco realmente minimo e molto accentuato dal calciatore del Parma che crolla a terra appena si è sentito sfiorare.
Per quanto mi concerne sono episodi che non dovrebbero mai portare ad una sanzione tecnica.
Giusto anche il non intervento del VAR: Maresca era in buona posizione, ha visto tutta la dinamica ed ha deciso (secondo me correttamente) che il contatto non fosse sufficiente per un calcio di rigore.

Situazione simile nel secondo tempo nell’area avversaria.
Bastoni tenta di entrare in area di rigore, viene affrontato da Hernani e cade a terra:

Contatto minuscolo dopo il quale Bastoni cade a terra.
Maresca è rimasto piantato vicino all’area per qualche secondo: la sensazione è che sia stato tentato di intervenire con un’ammonizione per simulazione.
Alla fine ha deciso di lasciar semplicemente proseguire: decisione corretta, un minimo contatto c’è stato ma troppo poco per pensare ad un calcio di rigore.
Giusto anche il silent check del VAR: entità minima e, soprattutto, episodio nel pieno controllo dell’arbitro.

Per le altre partite della giornata:
– l’anticipo Juventus-Lecce di venerdì sera;
– gli anticipi del sabato, con la discussa sfida tra Lazio e Fiorentina.

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57 commenti
  1. Samuele
    Samuele dice:

    Ciao Luca, una curiosità generale: il Parma si è molto lamentato del gol del pareggio interista per una spintarella di Lautaro su un difensore. Martinez si dimostra ancora una volta un attaccante giovane ma già molto malizioso (aveva già segnato lui stesso in questa maniera in altra occasione, forse con l’Hellas?). Vorrei chiederti: qual è il “limite” tra una spintarella d’esperienza ed un fallo? Se ad esempio un giocatore è già in aria e viene sbilanciato anche con un semplice tocco, si può fischiare il fallo? Diverso è chiaramente il caso di Atletico Madrid-Juventus quando la spinta fu decisamente più “vigorosa” e quindi lì non ci dovrebbero essere grossi dubbi

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Impossibile scrivere il limite tra spintarella tollerabile e fallo, è una questione che cambia a seconda della dinamica dell’azione.
      Quella di Lautaro non è nemmeno una spintarella, è praticamente niente (ma rientra nella ricerca ormai spasmodica di qualcosa a cui attaccarsi per dimostrare la sussistenza di un rigore o di un fallo decisivo).
      Il rigore di Atletico-Juventus è facile perché fu molto evidente e parecchio accentuata.
      Ma qualificare l’intensità di una spinta è impresa inarrivabile.

  2. gianluca
    gianluca dice:

    Ciao Luca,
    sai dirmi che fine ha fatto Manganelli? non lo vedo nelle designazioni dalla ripresa del campionato.
    Grazie

  3. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno Luca, ho una domanda riguardo Salernitana-Cremonese di Serie B di ieri sera, arbitro Baroni. Intorno al min. 80, Baroni fischia un fallo a favore della Cremonese ammonendo per SPA un calciatore della Salernitana. Al momento del fischio un altro calciatore dei campani calcia il pallone con forza per stizza, non volendo indirizzarlo all’arbitro così come ha lui stesso detto, ma rischiando di colpirlo e di fargli male. Baroni l’ha espulso (secondo me giustamente), ma ho letto di polemiche fortissime per questo episodio. Se potessi vederlo, puoi dirmi cosa ne pensi? Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Espulsione sacrosanta: stavo guardando la partita e mi sono alzato ad applaudire l’arbitro.
      Vorrei vederne molte di più di espulsioni per gesti del genere.

      Ciao.

  4. Filippo
    Filippo dice:

    Ciao Luca,
    ti chiedo un aiuto. Non riesco a capire come vanno valutati i falli/contatti/scontri che avvengono dopo che il calciatore ha effettuato la giocata (ad es. effettua un tiro, o passa la palla a un compagno).
    So bene che in base al regolamento il fatto che un calciatore si sia spossessato del pallone non rileva per valutare un fallo (l’importante è che il pallone sia in gioco).
    Tuttavia vedo che a volte gli arbitri “danno peso” al fatto che il calciatore abbia portato a termine la giocata, lasciando proseguire il gioco e annoverando quello scontro/contatto come dinamica da movimento (tipico esempio il giocatore che tira, un istante dopo il tiro l’avversario in scivolata gli finisce contro, ma l’arbitro ad esempio assegna il calcio di rinvio perché cmq la giocata è stata “esaurita”).
    In altri casi invece, seppur il calciatore abbia effettuato la giocata ed il pallone non è più da lui raggiungibile, gli arbitri “non danno peso” a ciò e fischiano cmq il fallo/rigore (vedi rigori fischiati da Giacomelli e Doveri).
    Come distinguere quando optare per la prima, e quando per la seconda?
    Grazie tante

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non è facile e ne sono ben consapevole: è questo il motivo per cui tento di spiegare alcune dinamiche di questo genere, cercando di palesare le differenze (perché ci sono differenze).
      In alcuni casi non è nemmeno fallo, altre da espulsione: è tutta questione di dinamica perché ci sono episodi che visivamente sono simili ma dinamicamente molto distanti, soprattutto per le conseguenze disciplinari.
      Vedrai che, se avrai la pazienza di seguirmi, alla fine ti risulterà facile individuare scelte tecniche e disciplinari.

      Grazie a te.

  5. Matteo Spadoni
    Matteo Spadoni dice:

    Buongiorno Luca, grazie infinite per questo modo per conoscere appieno il regolamento. Sono stato, personalmente, anche troppo tempo ad ascoltare senza comprendere e il tuo impegno, unito a quello del gruppo, sono sostanzialmente una scuola non da poco.
    Passo alla domanda: in queste 2 giornate (e mezza, visto i recuperi), abbiamo visto tutti i direttori di gara della Can A se non sbaglio. Come giudichi la ripartenza, sia da un punto di vista fisico che tecnico?
    A un occhio profano come il mio direi che sono la squadra che, almeno fisicamente, sta meglio e quindi non si può che esserne felici. Sul piano tecnico, anche se i 3 mesi di inattività sono tanti, posso dire che pensavo peggio? Invece sono felicissimo di essermi sbagliato, visto che, comportamenti dei giocatori a parte, gli errori si trovano con il lumicino.
    Grazie in anticipo per la risposta.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ne manca ancora qualcuno ma, in generale, ho visto quel che mi attendevo: una certa difficoltà nel riprendere confidenza col campo (la tecnica non si può allenare con un simulatore ma solo in campo), una condizione fisica discreta (normale) e qualche arbitro tirato a lucido (Orsato, in particolare, sembra quello di tre anni fa, anche a livello strutturale).
      In generale non è facile arbitrare in queste condizioni, per il caldo soffocante ed anche perché i calciatori stanno soffrendo la ripartenza: non è un caso che ci siano tantissimi falli determinati da entrate in ritardo perché i giocatori non sono nelle condizioni fisiche ideali.

      Grazie a te.

  6. Giovanni
    Giovanni dice:

    Il mancato secondo giallo a Barella, dopo una trattenuta prolungata quanto plateale, che Maresca non può non aver visto, condiziona non poco lo svolgimento successivo della gara.
    Come può essere stata una “buona prestazione” (senza contare il fallo di de Vrij, da dietro, con molta vigoria e pochissime probabilità di prendere la palla)?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché non è da ammonizione, semplice: è una direttiva FIFA recepita da UEFA ed AIA da ormai un paio d’anni e che verrà codificata nel regolamento.
      Quello di De Vrij è un fallo normalissimo: non tutti i falli sono da ammonizione altrimenti si finirebbe regolarmente in 8 contro 7…

    • R.
      R. dice:

      Barella non è mai stato ammonito domenica, come confermato anche dal comunicato del Giudice Sportivo. D’Aversa ha parlato di “mancato secondo giallo” ma si è sbagliato.

  7. Mirko
    Mirko dice:

    Per quanto riguarda Maresca, avrei ammonito Barella per un trattenuta plateale di Barella su Kulusevski nel secondo tempo e forse anche De Vrij per un fallo da dietro sempre nella ripresa.
    Però, se la non ammonizione all’olandese posso capirla, quella di Barella davvero mi stupisce: fallo plateale e antisportivo, trattenuta reiterata. Kulusevski tuttavia ha resistito e ha proseguito l’azione. Maresca mi pare abbia dato il vantaggio, ma mi aspettavo comunque una sanzione disciplinare non appena il gioco si fosse fermato.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Episodio da casistica: è vero che Barella trattiene a lungo Kulusevski ma è anche vero che l’azione prosegue, motivo per cui sarebbe stata erronea l’ammonizione per SPA.
      Domanda: se l’azione è proseguita, che azione potenzialmente pericolosa è stata impedita dalla trattenuta di Barella?
      Risposta: nessuna, la conseguenza mi pare chiara.
      E’ una novità del regolamento ma che è già applicata ampiamente da anni, la novella introdotta dall’IFAB ha solo recepito una direttiva condivisa da tutti sia a livello internazionale che locale.

      Ciao.

    • Mirko
      Mirko dice:

      Quindi non vedremo più arbitri che assegnano il vantaggio e poi ammoniscono alla fine dell’azione (se questa era potenzialmente pericolosa)?

  8. Claudio
    Claudio dice:

    Ciao Luca, avrei voglia di rivedere l’annullamento del gol di insigne sul finire del primo tempo. La tv non ha mostrato nessuna immagine, e mertens a “occhio” mi sembrava in gioco. Un dubbio mi viene sulla posizione di Insigne nella giocata immediatamente precedente, ma c’e una respinta del difensore. Sta di fatto che l immagine non è stata mostrata. Puoi aiutarci?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Col VAR ormai non ci sono dubbi: la tecnologia ha risolto definitivamente questo problema. Hanno controllato e sicuramente il fuorigioco è stato accertato.

    • Valentino
      Valentino dice:

      Aggiungo che in realtà l’immagine è stata mostrata (ho seguito tutta la partita). Fuorigioco millimetrico di Mertens al momento del penultimo passaggio. Millimetrico in senso praticamente letterale, tra l’altro; impossibile farne una colpa al guardalinee.

  9. Lamberto
    Lamberto dice:

    Luca ma se l’Inter poi fa gol sul calcio d’angolo susseguente al fuorigioco di Godin poi il Parma s’infuria…..e quindi che si fa?
    Altra cosa, permettimi di fare un plauso a Maresca che è uno dei pochi arbitri rimasti ad avere il coraggio di tirare fuori il rosso quando viene insultato.
    Molti altri, tipo il tuo pupillo La Penna (che per carità è bravissimo), quando vengono insultati girano la testa e fanno i vaghi….a meno che proprio non gli urlano tre-quattro “vaffa” di fila…
    Io preferisco un arbitro che si “complica la partita” tirando fuori un rosso, che uno che tiene il rosso nel taschino perché vuole strappare l’8,70 a tutti i costi e quindi non vuole “incasinarsi la vita”….tu cosa ne pensi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Eh, capisco perfettamente il ragionamento ma se esiste un protocollo, quello va rispettato.
      Alla fine è stato meglio così, sono il primo ad affermarlo ma non c’è dubbio che ci sia stato un problema di applicazione del protocollo VAR.
      Sul fatto che La Penna si faccia mandare a quel paese, non ho riscontri, in tutta franchezza.
      Anche perché, se un arbitro si fa mandare a fanculo in campo, non vede nemmeno l’8.50, altro che 8.70…

  10. Osvaldo
    Osvaldo dice:

    Ciao Luca,
    ma se Guida non avesse chiamato Maresca al monitor e avessero lasciato proseguire il gioco (visto che c’era il fuorigioco di Godin), tutti avrebbero pensato che quel tocco di braccio era una ‘svista’ della squadra arbitrale, no?
    In qualche modo dovevano ‘lasciar intendere’ che quel tocco di braccio era stato esaminato, no?
    Io credo che in questo caso, per la serenità della partita, Guida abbia fatto bene a forzare il protocollo…almeno hanno messo tutti a tacere. Che ne pensi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sarebbe bastato mostrare il frame del fuorigioco per far comprendere l’impossibilità di intervenire sul tocco di mano.
      Secondo me, comunque, Guida non ha forzato il protocollo ma ha messo una pezza ad una disattenzione.

  11. Michele Cipriano
    Michele Cipriano dice:

    Salve Sig. Marelli.

    Nella valutazione della prestazione di Maresca secondo me vanno inseriti 2 errori abbastanza evidenti: le mancate ammonizioni nel secondo tempo di Barella per trattenuta reiterata su Kulu, e di De Vrij per un intervento, da dietro rischioso e in ritardo, su Corneliuson.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, su Barella hai ragione, mi è sfuggita quella trattenuta prolungata. Sorry, mea culpa. Ma non cambia il giudizio complessivo.
      Quello di De Vrij, invece, è un normale fallo di gioco molto accentuato da Cornelius.

      Ciao.

  12. Jacopo B.
    Jacopo B. dice:

    Buongiorno Luca,

    una curiosità su Sassuolo – Verona. Si è parlato di una possibile espulsione di Stępinski per una manata volontaria su un difensore del Sassuolo. Il polacco era già ammonito, poteva esserci il secondo cartellino giallo per lui?

    Un saluto e come sempre complimenti

  13. maurizio
    maurizio dice:

    Ciao.

    Milan-Roma.
    Nell’occasione del rigore per il Milan, i giocatori della Roma protestavano per un precedente fallo avvenuto ai loro danni al limite dell’area. Non l’hai notato o il fallo non c’è?

    grazie

  14. Paolo A.
    Paolo A. dice:

    Buongiorno, Luca. Le chiedo un semplice parere su una riflessione generale che mi faccio da tempo, seguendo il calcio da appassionato e da allenatore dilettante : cosa pensa delle continue simulazioni che, spesso, falsano partite equilibrate? Non si puo’ far nulla per evitare queste vergognose sceneggiate che stanno anche portando molti appassionati a non seguire piu’ il calcio italiano? La mia impressione è che, all’estero, il simulatore sia subito bersagliato da appassionati e addetti ai lavori mentre, in Italia, come sempre conta portare a casa il risultato. Con qualsiasi mezzo….Secondo me, basterebbe inasprire le pene e risolveremmo una problematica ormai vergognosa. Alcuni giocatori meriterebbero di saltare diverse partite per le reiterate simulazioni di cui si servono ad ogni minimo contatto. Grazie e buon lavoro.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un problema molto complesso (e sul quale sono d’accordo, peraltro).
      Inasprire le pene va bene ma si pone un problema: come si può sanzionare un calciatore se un contatto c’è, anche se leggero? Cadere non è vietato.
      Sembra tutto semplice ma non lo è per niente.
      D’accordo sui paesi anglosassoni (in Spagna la situazione è identica ed infatti il numero di rigori è enorme come da noi) ma è una questione di cultura sportiva (che, purtroppo, a noi manca).

    • Paolo A.
      Paolo A. dice:

      Ha ragione, Luca. So benissimo che non è semplice ma ci sono giocatori che, puntualmente, ogni “maledetta domenica” volano ad ogni minimo contatto. Sarebbe giusto sanzionarli pesantemente, almeno quando il contatto non esiste. Situazione difficile che lascia, continuamente, l’amaro in bocca. Della serie, spesso “vince il più furbo e non il piu’ bravo/ meritevole o anche fortunato”. Purtroppo, il calcio sta perdendo di credibilità. Altra domanda a cui credo abbbia risposto, il fallo di Lucioni su Bentancur : è ugualmente rosso se il giocatore commette un fallo involontario da ultimo uomo ? Perchè è indubbio che il fallo ci sia ma è altrettanto vero che Lucioni perde il pallone e cerca immediatamente di recuperarlo. Il fallo c’è ma è involontario. E’ sempre rosso, a prescindere da questa singola situazione? Grazie ancora.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il concetto di “ultimo uomo” non esiste da oltre dieci anni: adesso conta la chiara occasione da rete che può sussistere a 40 metri e può non sussistere a 5 metri. E’ un metodo molto meno iniquo dell’ultimo uomo che è stato abbandonato da anni perché creava delle situazioni paradossali.
      Nella valutazione dei falli la volontarietà non conta assolutamente nulla. La volontarietà ha una valenza solo in alcune specifiche fattispecie (come la condotta violenta, caratterizzata dalla volontà di creare un danno o di recare offesa come nel caso dello sputo).
      Perciò sì: in quella posizione, con il possesso del pallone e con quella disposizione geografica, non c’è altra soluzione rispetto al cartellino rosso.

      Ciao.

    • maurizio
      maurizio dice:

      scusate..
      è una cosa che fa innervosire da matti anche me.
      Se notate, tutti se ne fregano, ed anche i commentatori (a volte presunti tali) si trincerano dietro ad un politicamente corretto “il contatto c’è”.
      Mi ricordo un anno, dopo un Juve-Roma ricco di comportamenti al limite del grottesco da parte di alcuni giocatori della Roma che, soprattutto nel secondo tempo, quasi ogni volta che perdevano palla si accasciavano al suolo come morsi da coccodrilli così da “costringere” gli avversari a calciar fuori la palla, che Capello (allora allenatore della Juve) in conferenza stampa aveva dichiarato che i giocatori della Juventus, da ora in avanti non avrebbero più interrotto il gioco, ma avrebbero atteso l’intervento dell’arbitro.
      Ecco.. io mi aspetterei che dalle prossime conferenze stampa ogni società si esponesse in egual misura. Una dichiarazione del tipo “Dalla prossima partita i nostri calciatori non si lasceranno cadere al semplice sfioramento”. In questo modo “moralizzeremmo” un pochino il tutto.

      Purtroppo, adesso che sono arrivato qui in fondo, mi accorgo di avere fatto una ode all’utopia….

    • grigio
      grigio dice:

      A mio parere sarebbe sufficiente introdurre la prova televisiva: certo un dubbio può rimanere se c’è, come dici tu, un contattino, ma almeno nel 50% dei casi la simulazione o comunque la ricerca del fallo con furbizia da parte dell’attaccante è evidente. Come, ad esempio, nei casi in cui il giocatore viene colpito sulla spalla o sul petto e l’avversario stramazza al suolo tenendosi il viso tra le mani!
      Se per queste simulazioni (o comunque fatti antisportivi) i giocatori ricevessero due giornate di squalifica sarebbero le società stesse a convincerli a non simulare.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma la ricerca del contatto è esso stesso parte del gioco: se un contatto c’è, come lo si può definire simulazione? E’ il motivo per cui l’esperimento è stato abbandonato dopo una sola stagione, durante la quale ci furono polemiche feroci.
      Sulle fattispecie che hai indicato, invece, sono d’accordo.

  15. Andrea S.
    Andrea S. dice:

    Salve, ho una domanda tecnica su Parma Inter: il Parma ha effettuato i cambi in 4 slot, ma una di queste era l’inizio del secondo tempo. Quindi i 3 slot di cui si parla sempre sono in realtà relativi a quando si sta giocando e non a fine intervallo? Immagino sia corretto così, volevo solo una conferma. Se invece fosse un errore, una svista di Maresca, ci sarebbe una sanzione per arbitro e/o società?

  16. Raffaele DG
    Raffaele DG dice:

    Signor Marelli, una domanda: ma se avessero lasciato proseguire l’azione sul fuorigioco di Godin, a quel punto non sarebbe dovuto esser fischiato il calcio di rigore? Ho ben compreso l’overrule di cui lei scrive ma non perché si sarebbe dovuto riprendere dal calcio d’angolo e non dal calcio di rigore. È sempre un piacere leggerla.

  17. Dario Trevisan
    Dario Trevisan dice:

    Luca, in caso di ipotetico rigore sull’episodio di Godin, provvedimento disciplinare? Rosso, col pallone che va in porta?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Giallo, c’è il portiere che può ancora intervenire (e, peraltro, la sensazione è che il pallone sarebbe finito fuori).
      In ogni caso mai rosso.

  18. Gabriele
    Gabriele dice:

    Buonasera dottor Marelli ho appena letto il suo approfondimento e devo dirle che secondo me Maresca nel non ammonire bastoni per simulazione ha tirato fuori una perla non da poco. Provo a spiegarmi: mettiamo che l’arbitro avesse ammonito bastoni per simulazione allora essendoci stato un contatto seppur minimo e non punibile guida avrebbe dovuto richiamare il collega al monitor perché se ho ben capito la simulazione è tale se c’è assenza di contatto e quindi maresca si sarebbe trovato nella difficile situazione di dover revocare il giallo a bastoni ma contestualmente anche non assegnare il rigore. Anche se è rimasto fermo qualche secondo la decisione finale per me è corretta. Sul mancato angolo per l’Inter devo dirle che personalmente se violare il protocollo è servito a fare giustizia non mi crea un problema perché da tifoso interista un angolo è un’occasione da gol ma qualora avessero segnato avrei reputato ingiusto rimontare così dopo che al var avevano visionato l’episodio. Lei cosa ne pensa?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sulla prima affermazione sono d’accordo, il rischio di una review per un episodio di tale “leggerezza” era concreto.

      Sulla seconda parte posso essere d’accordo ma ciò non toglie che si tratta di una forzatura del protocollo. A livello di giustizia assoluta ci sta, a livello regolamentare no.

      Ciao

  19. Roberto
    Roberto dice:

    Buongiorno Luca
    Volevo innanzitutto farle i complimenti per il blog, è stato un piacere tornare a leggerla dopo la pausa.
    Volevo solo esporle una mia perplessità riguardo il contatto che vede protagonista kulusevski nell’area interista. Sono pienamente d’accordo con lei per quanto riguarda l’entità del tocco, che è senza dubbio lieve, ma vedendo il replay mi sembra che il tocco del nerazzurro arrivi sul piede dello svedese quando quest’ultimo sta per appoggiarlo, causando la caduta del giocatore che non ha più un appoggio.
    La ringrazio per il suo tempo e le auguro una buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se fai caso, Kulusevski sta già scivolando sul piede d’appoggio.
      Il contatto c’è ma è veramente infinitesimale, se questi sono rigori il rischio è di doverne fischiare cinque a partita.

      Grazie a te.

  20. Umberto
    Umberto dice:

    Giusto per amor di discussione, volevo tornare sulla curiosità del fuorigioco/rigore in Parma-Inter (non essendo tra i tuoi amici su Facebook non potevo pubblicarlo sulla bacheca, ho addirittura provato a mandarti un messaggio via Messenger per cui mi scuso se mi ripeto).
    Probabilmente non ho capito nulla io, ma non sono così sicuro che il VAR abbia commesso un errore; spiegandomi meglio, credo che la situazione possa essere descritta con questa sequenza:
    1) inizialmente è stato concesso un corner, per cui secondo il protocollo il VAR non può controllare la posizione di Godin (che porta appunto a un calcio d’angolo e non a un rigore o gol) ma deve limitarsi a segnalare il tocco di mano;
    2) l’arbitro, giudice unico e insindacabile, va a controllare e si aprono due strade;
    3a) il tocco viene giudicato non punibile, la conseguenza è un corner e il VAR non dice più nulla;
    3b) il tocco viene giudicato punibile, l’arbitro informa il VAR che però dice “ok, a questo punto però se è rigore rientriamo nel protocollo e io devo andare a controllare la posizione di partenza”. Conseguenza: fuorigioco e ripresa con calcio di punizione a favore del Parma.
    Grazie in anticipo per la risposta e grazie a prescindere per il lavoro che fai.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti dimentichi di un punto fondamentale: il fuorigioco si concretizza in un momento precedente al tocco di mano e, perciò, il tocco di mano stesso perde qualsiasi valore.
      La procedura corretta era questa:
      – interrompere il gioco;
      – valutare la posizione di fuorigioco;
      – riprendere con il calcio d’angolo.
      A livello di giustizia assoluta è meglio così però dobbiamo occuparci anche della questione procedurale.

      Ciao.

  21. Davide
    Davide dice:

    Ciao Luca,
    da tifoso mi capita molto spesso di guardare solo la partita della mia squadra e, conseguentemente, l’arbitro designato.
    Quest’anno Maresca ha già diretto 5 volte l’Inter, compreso un derby e una sfida con la Lazio (non proprio “partitine”).
    Da tifoso, quindi di parte, ti dico che potessi avere sempre Maresca sarei felicissimo. Ieri, come hai giustamente sottolineato, grande direzione (magari qualche giallo di troppo tipo Lautaro, ma visto il numero di falli commessi ci stava) e sembra sempre in pieno controllo della partita.
    La cosa che mi infastisce un po’ è vedere sempre polemiche su questi rigorini ridicoli, un utilizzo più pesante del giallo sarebbe una soluzione? (Vale sia per Kulusevski che per Bastoni)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un discorso molto complesso.
      Già in passato si è tentata la strada della squalifica per simulazione ma è stata abbandonata perché si sono create delle storture non da poco (esempio: ammonizioni per simulazioni su rigori che si potevano concedere).
      E’ una questione di cultura sportiva: in Inghilterra chi cade per questi contattini viene fischiato, in Italia si invoca addirittura il rigore.
      Difficile uscirne, una soluzione non ce l’ho.

  22. Emanuele
    Emanuele dice:

    Vorrei chiedere se hai capito per quale motivo D’Aversa ha protestato con una certa veemenza in campo e davanti ai microfoni. È vero che l’Inter dopo il secondo goal ha perso parecchio tempo (in modo anche un po’ irritante devo ammetterlo…) ma non capisco il suo punto di vista.
    In ogni caso, aggiungo un commento indipendente da quello precedente: a mio avviso sarebbe stato giusta l’ammonizione per Bastoni, il contatto in questo caso non è frutto della dinamica (come Caicedo o Kulusevski) ma del tentativo di Bastoni di cercarlo. A mio parere è una simulazione con pochi margini di discussione. Va però anche detto che Maresca ha gestito l’episodio con un’autorevolezza convincente.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non so dirti con precisione il motivo delle proteste ma ho preso atto con gioia della sua ammissione (nel dopo partita) di aver esagerato.
      Su Bastoni non c’è un allargamento della gamba destra, correndo sfiora la gamba destra di Hernani. Diciamo che l’ammonizione per simulazione non sarebbe stata uno scandalo ma va bene anche così: già è stato bravo a non cascare in errore per la dinamica dell’azione.

  23. Emmeci
    Emmeci dice:

    Ciao Luca, una domanda per quanto riguarda Parma-Inter..
    – ci sono stati 5 cambi “in gioco”;
    – diverse volte, con il Parma in vantaggio, Maresca ha fatto cenno ai ducali che avrebbe recuperato le perdite di tempo;
    – circa 3 minuti di gioco fermo in occasione del pareggio di De Vrij fra check, proteste, rosso a Kucka, giallo a D’Aversa etc..;
    non sono stati pochi 5 minuti di recupero?

    Inoltre, per una mia curiosità, volevo sapere se da regolamento il giallo su rinvio tardivo del portiere è a discrezione dell’arbitro mentre su rimessa laterale è automatico.. Sepe più volte è stato richiamato perché tardava a rinviare e Maresca l’ha sempre “graziato”, Moses alla prima perdita di tempo su rimessa laterale in zona difensiva Inter è stato subito ammonito.

    Grazie e buon inizio settimana

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, pensare di recuperare il tempo perso dal Parma non sarebbe stato un po’ troppo?

      Nessuno dei due è automatico, è discrezionale.
      Sepe, ad onor del vero, ha sempre accelerato dopo i due richiami, Moses ci ha messo quasi mezzo minuto per una rimessa laterale.
      In tutta franchezza, davanti alla televisione, ho cominciato a sbracciare per vedere il giallo…

      Grazie a te.

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