25^ giornata: a Firenze tutti gli episodi più discussi (e discutibili) della giornata, benino gli esordi di Volpi e Massimi

Inutile girarci attorno: la prestazione di Abisso a Firenze verrà discussa per parecchio tempo e sarebbe del tutto inutile cercare cervellotiche spiegazioni.
Benino gli esordi di Massimi e Volpi: una buona esperienza da sfruttare in Serie B ma c’è ancora molto da lavorare per poter pensare ad una promozione nella massima serie.

Bologna – Juventus 0-1, arbitro Calvarese

Direzione tranquilla di Calvarese a Bologna, a conferma di un ottimo momento di forma.
Solo un episodio da rilevare nel pomeriggio al Dall’Ara.
Al minuto 68 Cancelo entra in area di rigore e finisce a terra dopo un contatto con Orsolini:

La posizione di Calvarese è buona ma, nonostante ciò, giudicare questi episodi è tutt’altro che banale dato che il contatto avviene tra la gamba sinistra di Orsolini e la sinistra di Cancelo. Ciò ha come conseguenza il fatto che il contatto stesso è “coperto” dalla gamba del calciatore del Bologna.

Calvarese lascia proseguire ed il VAR non interviene:

Fallo negligente di Orsolini che ostacola irregolarmente il difensore della Juventus.
Il rigore appare piuttosto evidente, un errore lasciar proseguire l’azione senza concedere il legittimo calcio di rigore alla Juventus. Discutibile anche la scelta del VAR La Penna di non consigliare una “on field review“, soprattutto in considerazione del fatto che, in campo, questi contatti sono difficilissimi da interpretare proprio per il motivo illustrato precedentemente.

Chievo – Genoa 0-0, arbitro Volpi (CAN B)

Non è un mistero: tecnicamente Volpi mi piace molto ed anche nella gara di esordio in serie A ha mostrato lampi di talento purissimo. Arbitro ben strutturato, bravo nel valutare i contatti tra giocatori ma lasciando correre il giusto. La preparazione atletica non si discute nemmeno.
Ciò non toglie che manchi ancora molto per potersi candidare ad occupare un posto nella massima serie ma, per fortuna del toscano, si tratta di difetti facilmente emendabili: fastidioso quel fischietto sempre in bocca, soprattutto dopo aver assunto una decisione; da modificare nel più breve tempo possibile l’atteggiamento di sufficienza dopo aver sanzionato tecnicamente un qualunque fallo, dopo i quali regolarmente si porta nel punto del contatto passeggiando come se la “faccenda” lo riguardasse marginalmente.
Bene, al contrario, la capacità di alternare riprese di gioco veloci a richiami verbali più o meno ufficiali. Nel complesso una prova molto positiva: mi attendevo un esordio più complesso per Volpi e più brillante per Massimi a Genova, in realtà è andata esattamente al contrario.
Naturalmente si è trattato del primo test, per nulla definitivo ma le premesse si confermano interessanti.

Un solo episodio da segnalare.
Al minuto 33 proteste del Genoa per un tocco in area di rigore di Rigoni su un cross proveniente dalla sinistra:

Episodio molto al limite perché la sensazione è che un tocco di braccio ci sia ma ritengo corretta la decisione assunta da Volpi:

Come ormai sappiamo, i tocchi di mano appartengono alla categoria delle fattispecie più complesse da giudicare, dato che esistono tanti (troppi…) parametri da tener presenti per valutare e decidere.
Nel caso specifico Rigoni tenta in ogni modo di evitare il contatto col braccio e, infatti, il primo rimbalzo avviene sul fianco sinistro del calciatore del Chievo e solo successivamente (forse…) carambola sul braccio.
La decisione mi trova d’accordo.

Sampdoria – Cagliari 1-0, arbitro Massimi (CAN B)

Avevo visto l’arbitro di Termoli più volte in Serie B quest’anno e mi aveva sempre lasciato un’eccellente impressione.
Oggi, probabilmente, l’esordio in Serie A ha coinciso con la giornata più negativa della stagione: direzione di gara non all’altezza delle (mie) attese (forse perché mi aspettavo tantissimo), sono emersi molti difetti, il più grave dei quali mi è parsa una certa supponenza, soprattutto per quanto concerne l’episodio da VAR. Attenzione a non sentirsi arrivati alla prima partita di Serie A: se non ci si cala nella massima categoria con l’umiltà necessaria, il rischio è di perdersi prima ancora di iniziare. Un nome? Ghersini, talento straordinario che si è completamente perso. Forse non per presunzione ma sicuramente per mancanza di quella fame che aveva dimostrato in Lega Pro.
Per Massimi una giornata connotata da una decisione senza alcun senso, da un rigore discusso, da tante piccole imperfezioni che non possono consentire un giudizio positivo sulla prima apparizione in Serie A. Si rifarà perché la base c’è ma manca ancora tanta sostanza. Senza dimenticare una stella cometa dell’attività arbitrale: si impara sempre, soprattutto da persone che hanno giusto un paio di centinaia di gare di A in più (ogni riferimento a Mazzoleni non è puramente casuale).

Al minuto 32 Deiola ferma con un fallo Praet sul limite dell’area doriana. Massimi, in perfetta posizione, interrompe immediatamente il gioco e sanziona il calciatore del Cagliari col cartellino giallo:

Dopo pochi istanti il VAR Mazzoleni richiama il giovane collega ad una “on field review” per valutare la correttezza del cartellino estratto:

Il fallo di Deiola è terrificante ed è solo un mezzo miracolo che il centrocampista della Sampdoria non abbia lasciato sul terreno di gioco tibia e perone.
Massimi, dopo una lunga review, conferma la sua decisione, lasciando in campo Deiola.
Decisione senza alcun senso. Se non si cambia opinione di fronte ad immagini chiarissime, le possibilità sono due: mancanza delle basi tecniche oppure un minimo di supponenza nel non voler cambiare la propria decisione iniziale.
Non ci sono altre ipotesi e la prima è decisamente più grave della seconda. Dato che conosco tecnicamente Massimi, quanto accaduto rientra nella volontà di non farsi condizionare da una review.
Mazzoleni è un arbitro con oltre 200 gare di A.
Ha richiamato Massimi nel giro di pochissimi secondi (segnale che l’episodio era molto chiaro dalle immagini).
Ha fornito l’immagine migliore ed indiscutibile.
Non cambiare cartellino dopo aver visto il video appartiene alla categoria delle scelte ingiustificabili, da qualunque punto di vista lo si voglia affrontare. Non si tratta di non farsi condizionare da un arbitro di maggiore esperienza, si tratta di incomprensibile sostegno alla propria scelta iniziale.

Al minuto 64 Gabbiadini cade in area di rigore dopo un contrasto con Pellegrini. Massimi interviene immediatamente assegnando il calcio di rigore ed ammonendo il difensore del Cagliari:

L’episodio ha suscitato le proteste vibranti della squadra sarda anche nel dopogara.
Lo premetto subito: non è un rigore solare ma è anche vero che l’azione di Pellegrini è stata parecchio ingenua:

La trattenuta c’è ed è molto prolungata: la prima immagine mostra Pellegrini già attaccato alla maglia di Gabbiadini, la seconda immagine la conclusione dell’azione con il difensore ancora intento a trattenere l’avversario.
Il fallo non è evidente ma la decisione è sostenibile:

Inutile soffermarsi sul fatto che Gabbiadini accentui il contatto e la caduta: ormai sappiamo perfettamente che tutti i calciatori hanno la medesima condotta in area di rigore. Al di là di ciò è innegabile che la lunga trattenuta di Pellegrini, se individuata, non può essere considerata come ininfluente.
Il VAR, correttamente, non consiglia una review a Massimi proprio perché la decisione appartiene alla sfera del giudizio soggettivo dell’arbitro. E tale “silenzio” del VAR Mazzoleni ci sarebbe stato anche in caso di mancata assegnazione del calcio di rigore.
Giusta anche l’ammonizione: non c’è alcun tentativo di contendere il pallone ma solo una trattenuta ai danni dell’avversario. Il rosso è escluso poiché Gabbiadini non è in possesso del pallone e, presumibilmente, non sarebbe stato in grado di arrivarci.

Il rigore viene trasformato da Quagliarella che, nell’esultanza, si avvicina al portiere Cragno con un atteggiamento non esattamente amichevole:

Comportamento sul quale Massimi sarebbe dovuto intervenire, estraendo un cartellino giallo nei confronti dell’attaccante della Sampdoria come espressamente previsto dal regolamento (Regola 12, pagina 92):

Errore marginale ma sono questi i particolari che consentono ai giovani di diventare arbitri affidabili.

Sassuolo – SPAL 1-1, arbitro Maresca

Due gli episodi nella gara di Reggio Emilia per l’arbitro napoletano, tornato ad una gara di livello inferiore dopo gli errori commessi in Roma-Milan di tre settimane fa.

Al minuto 31, al termine di una confusa azione in area di rigore spallina, Demiral controlla il pallone e lo calcia in porta, trovando la rete.
Maresca interviene con prontezza ed annulla la realizzazione:

Posizione perfetta, visuale completamente libera, apprezzabile la velocità della scelta.
La decisione mi trova completamente d’accordo:

Demiral salta con scarsa coordinazione ed il pallone colpito di testa da un difensore della SPAL viene intercettato dal braccio del difensore del Sassuolo che, successivamente, può controllare e concludere a rete. In questi casi, per espressa direttiva generale, non possono essere concesse reti conseguenza diretta di un controllo di braccio, per quanto la volontarietà possa apparire discutibile.

Al minuto 64, su calcio d’angolo battuto dalla sinistra, Floccari cade a terra dopo un contatto con il capitano del Sassuolo, Magnanelli. Maresca lascia proseguire l’azione ma viene richiamato dopo pochi secondi dal VAR Valeri:

Episodio molto complesso da giudicare dato che si tratta di un contatto cosiddetto “alto” e, come tale, dipendente dalla percezione dell’entità della spinta.
Contatto che c’è senz’altro, così come è fuori di dubbio che Magnanelli non potesse in alcun modo contendere il pallone: la sua spinta aveva come obiettivo proprio quello di ostacolare l’azione dell’avversario.
Valeri consiglia la “on field review” a Maresca che, dopo aver rivisto le immagini, concede il calcio di rigore alla SPAL:

Decisione legittima anche se rimangono dubbi di non poco conto sull’intervento del VAR: siamo di fronte ad un chiaro ed evidente errore?
Risposta difficile ma la scelta di Valeri si inserisce in una tendenza vista nelle ultime giornate, volta a riportare la giustizia del campo allargando (e non di poco) l’ambito di applicazione della tecnologia.
Non lo rinnego: preferisco un utilizzo del genere perché consente all’arbitro di valutare personalmente contatti che, anche in perfetta posizione, possono sfuggire alla sua attenzione.

Parma – Napoli 0-4, arbitro Chiffi

Segnali di ripresa per il giovane padovano, sebbene anche ieri sera abbia accusato alcuni passaggi a vuoto. Nulla di rilevante e, soprattutto, un passo avanti deciso rispetto alle prestazioni della prima parte della stagione.

Un solo episodio da evidenziare.
Al minuto 53 Chiffi punisce con il calcio di rigore un contatto tra Malcuit e Bruno Alves avvenuto a 5 metri dall’arbitro:

Inutile soffermarsi sull’episodio in sé: fallo evidente, il difensore del Napoli colpisce il polpaccio sinistro del difensore del Parma. Pericolosa la posizione di Chiffi: da quella distanza e con quella dinamica è un attimo prendersi una pallonata in faccia, meglio optare per qualche metro in più di margine.
Detto ciò, è bravo ed attento il VAR Di Bello a consigliare la “on field review” a Chiffi, segnalando una chiara infrazione precedente:

Gagliolo, dopo aver perso un contrasto aereo con Callejon, lo aggancia da terra facendolo cadere a terra. Contatto difficile da vedere per Chiffi, parzialmente coperto da un calciatore del Napoli proprio di fronte a lui. Bravo, invece, a cambiare opinione dopo aver rivisto le immagini, assegnando un calcio di punizione agli ospiti.

Fiorentina – Inter 3-3, arbitro Abisso

Che si preannunciasse una serata complessa per il palermitano lo si era capito dopo 17 secondi: pronti via e subito vantaggio della Fiorentina con una posizione in partenza di Chiesa sul filo del fuorigioco. Ci arriveremo.
La serata di Firenze non sarà tra i ricordi più piacevoli di Abisso proprio per il finale contestato e per le polemiche che fisiologicamente continueranno per giorni.
La prestazione complessiva del siciliano non è di facile interpretazione: ha offerto tanti buoni spunti per gran parte della gara ma è anche caduto in qualche errore non giustificabile. Paradossalmente il rigore assegnato a fine gara è della stessa gravità (ma per motivi differenti) di un episodio avvenuto mezz’ora prima.

Dopo 17 secondi la Fiorentina trova la rete del vantaggio con una deviazione nella propria porta di De Vrij. Il tutto nasce da un passaggio al centro dell’area di Chiesa, scattato sul filo del fuorigioco nei pressi del centrocampo:

Ribadiamo un concetto fondamentale: da giugno dell’anno scorso non ci sono più dubbi sulle posizioni di fuorigioco, la tecnologia tridimensionale offre la certezza che nella scorsa stagione non c’era. Per tal motivo non si deve discutere della posizione di partenza di Chiesa (sicuramente regolare) ma della strepitosa valutazione dell’assistente Mondin, bravissimo a giudicare su un episodio di immensa difficoltà.

Al minuto 5 l’Inter pareggia con Vecino che devia in porta un passaggio in profondità di Nainggolan:

Vale esattamente lo stesso concetto espresso in merito alla rete del vantaggio della Fiorentina: il VAR offre la certezza che Vecino sia partito in posizione regolare, al di là di chiacchiere che non hanno alcun senso. Anche in questa circostanza bisogna limitarsi ai complimenti per Passeri, eccezionale nella valutazione. Non una novità, peraltro: sono anni che l’umbro di segnala tra i migliori della categoria, e non solo in ambito nazionale.

Al minuto 48 il pallone spiove al centro dell’area di rigore della Fiorentina e viene respinta. Il gioco prosegue e nessuno di accorge di nulla:

La prima immagine serve a comprendere due particolari:
– la distanza di Abisso (corretta) per avere una buona visuale ma sufficiente anche per evitare occasionali pallonate;
– la sfortuna di essere coperto da un calciatore dell’Inter, ciò che gli ha impedito di avvedersi del tocco di mano di Edmilson.
Bravissimo Fabbri ad accorgersi dell’episodio ed a richiamare alla “on field review” il collega:

Non c’è molto da aggiungere: se un calciatore salta col braccio in quella posizione, il rigore è una conseguenza praticamente automatica, soprattutto in epoca VAR. La scelta di Abisso dopo la review è indiscutibile: giusto il calcio di rigore, giusto non sanzionare disciplinarmente Edmilson (dato che non si trattava di azione potenzialmente pericolosa né, tantomeno, di chiara occasione da rete).

Al minuto 61 la Fiorentina trova la rete del 2-3 con un tiro di Biraghi che raccoglie un pallone rinviato da D’Ambrosio.
Prima immagine che chiarisce quel che ho accennato all’inizio, cioè l’errore colossale di Abisso su questo episodio:

Osserviamo con attenzione Abisso: nell’esatto momento in cui Muriel e D’Ambrosio entrano in contatto a centro area, l’arbitro ha lo sguardo rivolto alla sua destra per controllare (immagino) il calciatore della Fiorentina a terra. Errore molto grave per un arbitro come Abisso che comincia ad avere un’esperienza consistente.
Mai, mai, mai distogliere lo sguardo dal “cuore” dell’azione, a maggior ragione se la stessa si sta sviluppando in un’area di rigore così densamente “popolata”: il rischio è di perdersi qualcosa di importante.
Ed infatti Abisso si è perso qualcosa di importante, salvato ancora una volta dal VAR Fabbri:

 

Il fallo di Muriel su D’Ambrosio è evidente ma, come si nota dall’immagine di sinistra, Abisso sta guardando altrove.
Dopo la scontata “on field review“, Abisso annulla giustamente la rete concedendo un calcio di punizione diretto all’Inter. Non si tratta di gioco pericoloso dato che c’è contatto tra i calciatori. Manca, in realtà, il cartellino giallo per Muriel che, nell’occasione, ha commesso un fallo evidentemente imprudente sull’avversario.

Al minuto 95 l’episodio che ha scatenato un mare di polemiche.
Partiamo da un concetto importante e per nulla marginalizzabile: i sette minuti di recupero concessi da Abisso sono stato finanche limitati rispetto a quanto necessario, tra “on field review” (due prima di quella che stiamo per approfondire), sei sostituzioni e tempo perso per un paio di infortuni.
L’azione parte dalla sinistra con un contrasto tra Chiesa e D’Ambrosio:

Se Abisso avesse fischiato in questo momento, si sarebbe evitato tutto quel che accaduto dopo. L’impatto di Chiesa sul difensore dell’Inter è discutibile ma un fallo non sarebbe stato un errore. D’altro canto si tratta di  un episodio che non può nemmeno lontanamente essere considerato da VAR, dato che rientra nella casistica di competenza esclusiva dell’arbitro. Per quanto mi concerne, infatti, ogni scelta mi avrebbe convinto, sia fischiare che lasciar correre.

D’Ambrosio si rialza e contrasta il cross verso il centro dell’area di Chiesa. Abisso, posizionato proprio di fronte al difensore dell’Inter, fischia il calcio di rigore per fallo di mano:

Le immagini sono ancor più chiare dei fermo immagine: questo non è mai calcio di rigore.
Immaginiamo le varie ipotesi possibili:
– il pallone colpisce il petto di D’Ambrosio e poi carambola sul braccio;
– il pallone colpisce direttamente il braccio.
La seconda è solo un’ipotesi ma serve a chiarire il concetto: se anche il pallone fosse finito direttamente sul braccio senza carambola sul petto, sarebbe impossibile giudicare punibile il tocco perché
– il braccio stesso è in posizione assolutamente naturale (basta vedere anche il braccio destro, esattamente speculare al sinistro);
– la distanza da cui parte il cross di Chiesa è minima.

Una volta rivisto l’episodio, a tutti è apparsa naturale la scelta di Fabbri di richiamare Abisso alla “on field review” per revocare il calcio di rigore.
Ciò che avviene.
Dopo una lunghissima review, Abisso non modifica la sua decisione e concede il calcio di rigore alla Fiorentina.
La scelta, come già evidenziato, non ha alcun senso.
Ed ancor meno senso ha la decisione di Abisso di confermare la decisione assunta sul campo.
Non credo ci sia altro da aggiungere sull’episodio se non una precisazione: è completamente destituita di fondamento la teoria che, non essendoci immagini chiare, sia stata confermata la decisione assunta in campo.
Il problema, in questo caso, è che anche un contatto diretto cross/braccio non sarebbe stato punibile e, pertanto, Abisso doveva revocare il calcio di rigore, prendendo atto del fatto che un eventuale tocco non presentava nemmeno un elemento a supporto dell’irregolarità.

177 commenti
  1. Gio
    Gio dice:

    Ciao Luca,
    Ho letto i commenti e vorrei ritornare su un argomento. Premesso che secondo me Chiesa prima del discusso rigore commette una irregolarità che io avrei fischiato, è proprio impossibile pensare che Fabbri gli abbia consigliato di rivedere l’azione “a 360 gradi” ovvero contatto Chiesa D’Ambrosio più fallo di mano (e ciò spiegherebbe la lunga OFR). Perché mentre nel primo caso posso capire la percezione diversa di un collega (Fabbri, e ripeto per me era fallo), nel secondo francamente non riesco a capire quale sia il criterio tecnico che ha portato Abisso a confermare la sua decisione se non i famosi 5 minuti di totale abbaglio mentale, che purtroppo dopo le mille situazioni della gara può accadere.
    Ciò premesso vorrei farti altre 2 domande: 1. possibile che le indicazioni ot sui falli di mano di quest’anno di cui ne abbiamo viste di tutti i colori abbiano creato nel momento topico confusione ad Abisso?
    2. Augurando ad Abisso di riprendersi e di arbitrare 1000 finali di CL, mi chiedo: per quanto sia giovane, un arbitro arriva in serie A dopo centinaia di partite, anche di un certo livello. È possibile che un arbitro di quel livello, e a me il palermitano tecnicamente piace molto, possa dare quella sensazione di insicurezza che nella partita ho visto troppe volte?
    Un’ultima considerazione/domanda..ho visto sabato un Orsato sontuoso! Secondo te è pronto per riarbitrare i big match che gli competono?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Su tutto il resto mi chiedi valutazioni psicologiche a cui non sono in grado di rispondere.
      Sull’ultimo punto è un problema serio di tutti (o quasi) i giovani arbitri: il problema è che hanno coltivato tanti soldatini tutti uguali che, alla prima difficoltà, naufragano.
      Ma nessuno, nell’AIA, se ne cura…

  2. sebastiano
    sebastiano dice:

    buon giorno, vorrei sapere se creare una carriera solo per assistente al VAR potrebbe essere una soluzione e mi spiego meglio:
    prendiamo il caso di fiorentina- inter mi Fabbri ,anche lui un arbitro, segnala l’errore ad Abisso, che commette un clamoroso errore accordando il rigore alla Fiorentina,ora sarà punito con uno stop, quindi per assurdo Fabbri, essendo arbitro, viene avvantaggiato dal accaduto in quanto lui ha fatto perfettamente il suo lavoro richiamando Abisso.Ora non sarebbe meglio che le due carriere fossero distinte, come accade tra arbitro e guardalinee, e che i due possano comunicare e prendere la decisione più giusta? Se c’è la possibilità di usare la tecnologia facciamolo fino alla fine

  3. Alberto
    Alberto dice:

    Domanda balzana che mi viene dal caso Sarri-Kepa in Chelsea – City.
    Supponiamo che un allenatore decida, prima della fine dei tempi supplementari, di sostituire un giocatore di movimento con un portiere di ruolo che viene schierato come giocatore di movimento. Se la partita finisce ai rigori, può il portiere subentrato come giocatore di movimento divenire il portiere schierato nella serie dei rigori ?
    Grazie

    • Pasquale
      Pasquale dice:

      C’è di più: da tre anni è ammessa la sostituzione del solo portiere infortunato anche durante la serie dei rigori. Tutta la sceneggiata si poteva del tutto evitare

  4. Massimiliano
    Massimiliano dice:

    Buona sera Dottor Marelli,

    Dal mio punto di vista il rigore dato alla Fiorentina è frutto del clima che si era instaurato all’interno dello stadio , la Fiorentina si sentiva deufraudata ( a torto ) per gli episodi Var precedente e ha continuato per tutta la partita a lamentarsi con l’arbitro e anche il pubblico locale ha fatto lo stesso creando un clima molto teso influenza un arbitro probabilmente non ancora esperto per gestire certe tensioni, non pensa che come in altri sport ( esempio Rugby o Football americano) rendere pubblica la decisione presa subito sul campo rende il tutto più capibile per gli spettatori e per i giocatori , esempio l’arbitro con il microfono aperto dice al pubblico e giocarori gol annullato per fallo del numero 24 Muriel sul numero 33 D’Ambrosio e in contemporanea video sul tabellone , per me in questo modo ci sarebbero meno contestazioni e l’arbitro arbitrerà con più serenità , in attesa di una sua risposta le auguro una buona serata , cordialmente Massimiliano

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sulla prima parte, non lo so: è una tua sensazione. Non sono uno psicologo, non so darmi una spiegazione tecnica e logica convincente.
      Sulle comunicazioni, ci arriveremo. Ma ci vorrà tempo.

  5. Filippo
    Filippo dice:

    Dott. Marelli, a Bologna c’è stato un altro, dei tanti errori di Calvarese, al minuto 95, Orsolini, sempre lui, fa un’entrata violenta, diretta alle gambe di Dybala, senza nessuna possibilità di prendere il pallone, entrata che poteva anche causare un infortunio serio al ginocchio del giocatore argentino, in poche parole un fallo da rosso diretto e Orsolini non è stato nemmeno ammonito.

  6. Nicola
    Nicola dice:

    Buonasera Luca
    Mi è sembrato di aver letto in un tuo post precedente che la designazione di Abisso non ti convinceva perché era troppo presto. Premetto che ho fatto il designatore anche io, di un altro sport, e concordo con il fatto che se gli arbitri non si “provano” sul campo non sapremo mai se sono capaci, non credi che l’atteggiamento di Abisso dopo la OFR porti a pensare che effettivamente non sia ancora pronto per queste sfide? E altra domanda, dopo Rocchi, Banti, Orsato (che con Inter-Juve dell’anno scorso si è giocato la stagione successiva) chi?
    Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Abisso è un arbitro di talento, al di là di quanto accaduto ieri sera.
      Detto ciò, le mie titubanze sulla designazioni derivavano proprio dal fatto che lo ritengo ancora “acerbo” sotto alcuni aspetti, in particolare sotto quello comportamentale. E non credo sia un caso che l’errore di ieri sera sia avvenuto a gioco fermo…

    • domenico
      domenico dice:

      un arbitraggio talmente disastroso che non puo’ appartenere ad un arbitro da Lei giudicato in altre occasioni un predestinato.
      tanti ORRORI in una solo partita, da cui peraltro puo’ dipendere una eventuale partecipazione alla Champion, sono propri di un arbitro scarso ed inadatto alla categoria,denotando anche un’ingiustificabile presunzione pur dinanzi ad una inoppugnabile evidenza.
      sarebbe il caso di degradarlo e con una certa urgenza anche

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mai scritto che si tratti di un predestinato ma di un arbitro di prospettiva. Che abbia sbagliato non ci piove ma piano a massacrare una persona per un singolo errore, di giustizialismo ne abbiamo già a sufficienza. Anzi, ne ho piene le palle, a tutti i livelli.
      Per fortuna le persone che decidono in ambito arbitrale sono altre. Un po’ come in politica: per fortuna che esistono i magistrati altrimenti torneremmo al medioevo…

  7. Paolo
    Paolo dice:

    Buonasera Luca,
    Come valutare l’intervonto col gomito di Asamoah sulla nuca di Chiesa min 89’43”.
    C’erano gli estremi per una condotta violenta? Non è stato neanche sanzionato con l’ammonizione.
    In quasto episodio, il VAR poteva intervenire (ribadisco, se fosse stato considerato come una condotta violenta).
    Il collega arbitro è in controllo, infatti fischia la punizione e non sanziona disciplinarmente.
    Grazie

  8. maurizio
    maurizio dice:

    della serie… modi diversi di vedere il var.

    https://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/fiorentina/fiorentina-inter-ecco-perche-abisso-ha-dato-il-rigore_1263060-201902a.shtml

    Ora, sostenere che un arbitro è stato “sbugiardato in maniera palese”, significa, per me, insinuare nella mente della gente il fatto che gli arbitri sono contrari al var, perchè ogni correzione decreta il loro “sbugiardamento”. Quella è una frase che posso scrivere io, nella mia ignoranza o che si può sentire al bar. Da un giornalista che scrive su una importante testata nazionale (che ultimamente ed insieme ad altre è diventata più di gossip che di sport) mi aspetto altre parole.

  9. Marco
    Marco dice:

    Innanzitutto grazie per il blog e per le suo spiegazioni…avrei una domanda…nell’episodio del rigore FIO-INT del 3-3…hanno visionato al var, o suggerito ad Abisso di farlo, il presunto o tale fallo di Chiesa su D’Ambrosio?…fosse stato ritenuto fallo sarebbe stato annillato il rigore?grazie

  10. Enrigo
    Enrigo dice:

    Una curiosità riguardo al rigore revocato al Parma. Dopo il fallo su Callejon il pallone viene riconquistato dal Parma che prova a giocarlo sulla destra, successivamente lo perde e sul rinvio di un difensore del Napoli il pallone carambola dalla parte di Malcuit che commette il fallo. In questo caso non si parla di un’altra azione con la riconquista momentanea del pallone da parte della difesa del Napoli? Grazie

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      Grazie, non ero sicuro appunto se il rinvio fosse considerato possesso o no. Lo stesso varrebbe anche se fosse stato un passaggio ad un compagno intercettato?
      ps ovviamente intendevi possesso del Parma.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, perché deve trattarsi di un cambio di possesso con controllo del pallone.
      Peraltro è un’interpretazione che non ha molto senso perché, a mio parere, un’azione avvenuta un minuto prima può ben essere sfuggita a tutti e di difficile individuazione in tempi ristretti.

  11. Roberto
    Roberto dice:

    Caro Luca,per uno come me che crede molto nella libertà di espressione all’interno di quei paletti che un avvocato come te e uno che mastica diritto come me ben conoscono,ebbene..vedersi censurati in un blog dove la parola è sacra è come ricevere un pugno allo stomaco..ho usato ironia e sarcasmo forse ma non vedo i toni inaccettabili..ho solo romanzato fatti ironizzando un po’…ti ho ascoltato su radio 24 oggi pomeriggio,pacato come sempre ed esaustivo..nulla da aggiungere..purtroppo noi interisti siamo un po’scottati da quanto successo dal 98 in poi…io quel 26 aprile ero ad Amsterdam in viaggio di nozze pensa un po’,e solo il lunedi mattina sbirciando la gazzetta dello sport capii cosa era successo..Sarebbe bello se dedicassi un po’di tempo all’analisi tecnica di quella partita dove tutti ricordano il contatto juliano ronaldo dimenticando l’intero arbitraggio..Noi interisti a distanza di vent’anni dobbiamo sorbirci ancora il sig.agnelli che ricorre ancora sull’assegnazione di uno scudetto legittimamente assegnato ai terzi classificati.Ci chiamano prescritti non sapendo molti che la prescrizione viene accertata dentro un processo e non al di fuori..Infangano un galantuomo quale Giacinto Facchetti per il principio del cosi fan tutti volendolo equiparare a Moggi perché..anche Facchetti telefonava ai disegnatori…Dimenticando molti che non era la telefonata in sé vietata ma il contenuto a connotarne la illiceità..Va di moda il revisionismo o il negazionismo adesso..ma io non ci sto..cuisque suum..Se leggi attentamente il mio intervento non ho mai parlato di malafede per orsato e abisso né ho mancato di rispetto nei tuoi confronti perché ho solo da imparare dai tuoi approfondimenti..Ma CIÒ che ha fatto abisso ieri sul rigore sfugge a qualsiasi catalogazione..Spero,come hai promesso,che nei prossimi giorni tu ne sappia di più e condivida con noi le informazioni.Infine ad inizio var rizzoli fece degli spot con gli audio tra arbitri in campo e assistente var sugli episodi clou..Non se ne è fatto più niente..Sarebbe stato bello ascoltare ciò che si son detti fabbri e abisso il quale,se aveva dei dubbi ieri,ben avrebbe fatto ieri sera a prendere una decisione condivisa…ciao Avv.grazie per la sveglia

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Capisco il tifo ma sarò poco diplomatico, come nel mio costume: non mi interessa nulla di quanto accaduto 20 anni fa, tendo ad archiviare quel che accade 5 giorni prima, una volta esaurito l’argomento.
      Sulle informazioni spero di saperne di più ma non è affatto facile.
      L’audio non lo sentiremo ma quel che ha detto Fabbri è abbastanza scontato: “Ti consiglio di rivedere l’episodio”.

  12. Beniamino
    Beniamino dice:

    Chiedo chiarimenti sulla direzione tranquilla di Calvarese, perché dici in ottima forma.
    Dopo 6′ ammonisce Pulgar che interviene su Ronaldo con un provvedimento inesistente; spesso ad intralciare il gioco, tale che Poli lo manda a quel paese, e nel recupero finale lascia giocare la Juve come vuole, senza affrettare la ripresa del gioco, tale che Soriano chiede spiegazioni in modo anche poco educato. Su contatto in area Orsolini-Cancelo, quando si capirà che i calciatori della Juve cercano in ogni punto del terreno di gioco di esasperare qualsiasi lieve contatto?

  13. Pasquale
    Pasquale dice:

    Il problema dell’episodio di ieri è che mette in discussione tutti i criteri di formazione e valutazione dei giovani arbitri. Da sempre sento dire “il rigore è una cosa seria”, “mai dare un rigore a sensazione”, “se non hai certezze assolute che ci sia il tocco di mano (o che la palla sia entrata) lascia proseguire”, “fare le cose semplici e non rischiare”, “non siate più realisti del re (SF)” . Poi arriva il var e si ribalta tutto. Il problema di ieri è che in nessuna categoria avrebbero supportato il rigore, a maggior ragione dopo il mancato fischio X fallo su D’Ambrosio. Ma allora 20 anni di carriera e di selezione a che servono?

  14. Luca
    Luca dice:

    Luca ieri e si è vista la differenza che c è in serie a dai grandi arbitro come Orsato Rocchi Valeri Banti mazzoleni massa e ci metterei anche Pasqua viste le ultime prestazioni e i vari Manganiello abisso Calvarese giacommelli ottimi arbitri per carità ma che oltre certe partite non possono andare e i migliori oramai hanno una certa età io se fossi l aia mi preoccuperei un po’

  15. Roberto D
    Roberto D dice:

    Si citano le immagini della Var ma nessuno cita “l’immagine” unica e irripetibile dal punto di vista di Abisso. In Juventus-Sampdoria, solo come esempio, venne fuori un’altra immagine in contrasto con le immagini della Var.
    A scanso di equivoci dalle immagini anche a me non sembra assolutamente rigore.
    Il punto è: perchè allora Abisso lo fischia? L’unico motivo sensato è perchè si fida molto di più di ciò che ha visto. Sbagliando? Molto probabilmente. Ma sappiamo dalla sua introduzione che la VAR non sarebbe stata la risoluzione di tutto, e che qualche errore ci sarebbe comunque stato.
    Il punto per me ora è un altro: ho guardato il post-partita su sky e, pur intuendo la rabbia, trovo però inaccettibili le dichiarazioni di Spalletti. E tutto il contorno di polemiche che sicuramente ci porteremo dietro. Chissà perchè questi allenatori non si lamentano mai di giocatori che sbagliano rigori o gol mancati a porta vuota…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nulla da aggiungere, è una tua opinione che rispetto.
      Sulle dichiarazioni di Spalletti: sono state dure ma, onestamente, non l’ho trovato mai offensivo. Ne abbiamo sentite di MOLTO peggio.

  16. Filippo
    Filippo dice:

    Buongiorno, secondo me Lei è stato troppo buono con Massimi in occasione del rigore assegnato :D. Va bene che c’è una leggerissima tirata di maglia, ma quel rigore non si dà, Gabbiadini si è palesemente buttato a terra, non si può decidere una partita con un episodio del genere.

  17. Mirko
    Mirko dice:

    Buongiorno, leggerla il lunedì è sempre un piacere ed una grande fonte di approfondimento.
    A partire dall’episodio del rigore per la Fiorentina, ho una domanda che c’entra ma non è strettamente collegata alla partita in sé. Mettiamo che un arbitro diriga tutta la gara perfettamente (meritando un 8.60) e poi sbagli in un’occasione come quella di ieri sera; per quanto riguarda il punto di vista da OA, questo errore va a pesare pesantemente sulla valutazione finale della gara?

    Inoltre, gli audio più “succulenti” delle conversazioni tra arbitri e VAR non potrebbero essere forniti alle sezioni come materiale per le varie RTO? A mio avviso aiuterebbero tantissimo anche a capire come vengono valutati (e quindi come valutare a nostra volta la domenica in campo) certi episodi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, certo.
      In linea generale gli episodi non contano ma siamo in Serie A e, pertanto, un 8.60 sarebbe una valutazione senza alcun senso. 8.40? Diciamo 8.40 ma temo che potremmo essere scesi ancora di un decimo.
      Sugli audio si vedrà: mi piacerebbe ma decide Nicchi, quello che non fa parlare gli arbitri…

  18. Ivan
    Ivan dice:

    Buongiorno Luca, che lei mi creda o no, non sono appassionato di calcio e mi sono avvicinato a questo sport solo recentemente per condividere momenti padre-figlio. Proprio non essendo tifoso non sopporto le esagerazioni giornalistiche proprie di questo sport. Per caso sono arrivato al suo blog, che è l’unica cosa che leggo sul calcio. Mi piace il suo equilibrio. Ho già letto più volte che nella vita lei fa (tanto) altro e quindi scrivere gli articoli e rispondere ai commenti è già un consistente impegno. Tuttavia non le nascondo che, vista la sua competenza e misura, mi è nata la curiosità di leggere come lei avrebbe giudicato alcune celeberrime partite del passato, pesantemente influenzate dall’arbitraggio. Pensa che prima o poi, magari durante la pausa estiva, lei potrà pensare a cimentarsi con questa ipotesi?

  19. Gianfranco M
    Gianfranco M dice:

    Gentile Luca,
    Le esprimo innanzitutto il mio apprezzamento per il suo blog.
    Sarò breve, in occasione del rigore annullato in Parma Napoli, si è visto chiaramente in tv Callejòn mimare il gesto della VAR di fronte a Chiffi che non ha fatto una piega.
    Credo sia un gesto da non sottovalutare.
    Abbassiamo ulteriormente la valutazione di Chiffi ?

  20. Alberto Fantoni
    Alberto Fantoni dice:

    lo so che andrò controcorrente, e mi scuso col padrone di casa se sarò prolisso ma vorrei vedere l’episodio sotto un angolatura diversa dalle solite: mi spiace molto per Abisso, non so se si riprenderà da un errore del genere ma purtroppo con questi linciaggi mediatici non aiutiamo certo la categoria arbitrale a cresce e migliorare, e soprattutto saranno sempre di meno i giovani desiderosi di intraprendere tale carriera, diminuendo giocoforza la possibilità che ci sia un buon numero di arbitri di alto livello.
    Detto ciò è ovvio che l’errore è grave e lo è soprattutto il non averlo corretto, ma per cercare di capire la dinamica cerco di capire il contesto, perchè è chiaro che qualcosa nella testa di Abisso deve essere scattato per aver mantenuto quella decisione.
    Avendo visto l’ultima parte di incontro mi ero accorto che all’85’50” aveva avuto inizio una scena davvero pessima che ha scaldato gli animi sia in campo che fuori e ha creato un ambiente teso e ostile anche oltre il solito.
    Martinez va in terra su un contrasto fisico nell’area viola e Martinez, finito a terra, si tocca la bocca per aver preso una spallata sul mento e non accenna a rialzarsi. Abisso è molto ben posizionato e fa continuare vedendo bene che la spallata non è di quei colpi al capo che obbligano a interrompere immediatamente per far prestare i soccorsi al giocatore. L’azione si capovolge e i nerazzurri iniziano a protestare veementemente (in particolare Perisici) perchè gli avversari buttino fuori la palla, cosa che inizialmente la Fiorentina non fa, ma dopo 4 o 5 passaggi Chiesa scaraventa con cattiveria la palla contro i tabelloni pubblicitari esterni e poi corre dall’arbitro urlando perchè vada a prendere provvedimenti contro Martinez (chissà sulla base di quale regolamento). Nel frattempo Lafont ha tirato su di forza Martinez perchè si alzasse visto che non aveva alcun infortunio agli arti inferiori e per fargli smettere la sceneggiata ma ovviamente ciò non è permesso e giustamente Abisso lo ammonisce.
    Si perdono ulteriori istanti di proteste e controproteste e Abisso cerca di calmare soprattutto Chiesa, il più scalmanato di tutti, facendogli capire che avrebbe potuto tranquillamente continuare l’azione visto che Martinez era nell’altra area e tocca all’arbitro interrompere in caso di infortunio grave e quello non lo era, quindi non c’era alcun motivo al mondo per cui il gioco si dovesse fermare (salvo questa parodia di fair play su cui, chissà perchè, i giocatori continuano a insistere).
    Da lì si sono quindi aggiunti un paio di minuti di recupero e gli animi si sono surriscaldati, anche sugli spalti, e ciò potrebbe (dico potrebbe, ovvio) aver influito sulla pressione a cui è stato sottoposto Abisso pochi minuti dopo.
    Ciò che mi dà più fastidio è che nel dopo-partita si sia messo l’accento solo sull’errore dell’arbitro mentre allenatori e giornalisti non si sono minimamente sognati di sottolineare la scarsissima professionalità di alcuni dei giocatori in campo, da Martinez a Chiesa che hanno fatto di tutto per creare le condizione peggiori per arbitrare un finale di gara già di per sè complicato.
    Alla fine hanno sempre colpa gli arbitri, tuti i loro errori vengono amplificati e non può nemmeno essere usato il condizionale per cercare di giustificarne l’errore (la parodia di Spalletti sul “potrebbe essere” è stata mediaticamente pietosa) mentre sulle pagliacciate dei giocatori in campo mai una parola viene detta da nessuno di coloro che commentano nel post partita.

    • Alessio
      Alessio dice:

      Da tempo sostengo che si dovrebbe fare qualcosa per contenere queste disgustose simulazioni, ormai i calciatori dovrebbero essere assunti come figuranti al cinema tanto sono diventati bravi in questo… è un andazzo globale ma in Italia siamo davvero a livelli insopportabili…
      Purtroppo bisogna ammettere che gli arbitri si sono un po’ “appiattiti” e stanno accettando supinamente la cosa.
      Rigori come quello su Gabbiadini ieri o su Chiesa domenica scorsa con la Spal e tanti altri a mio avviso sono una sconfitta per la classe arbitrale che sta accettando di essere presa in giro da questi abili teatranti che hanno solo lo scopo di provare ad ingannarli per ottenere un rigore, una sanzione per l’avversario o esasperare il clima…
      Possiamo dire quello che vogliamo ma la realtà è questa… sarebbe sufficiente analizzare il tipo di cadute ma il problema è che non c’è la volontarietà di farlo… tutti noi penso che abbiamo dato due calci ad un pallone anche a livello scapoli-ammogliati e sappiamo benissimo che il modo naturale di cadere in seguito ad una spinta, uno sgambetto, un pestone non è quello che vediamo tutte le domeniche… si può analizzare l’episodio e magari un contatto o una trattenuta si trova ma siamo seri, come si può pensare che ad esempio un ragazzone come Gabbiadini possa cadere in quel modo perchè gli si tiene un po’ la maglia…
      Per concludere sarei curioso di sapere quante ammonizioni per simulazioni sono state comminate quest’anno…
      Un caro saluto

    • Giulio Ongaro
      Giulio Ongaro dice:

      Io dividerei gli episodi in due. Ci sono falli in cui chi subisce il fallo fa di tutto per accentuare il contatto. Questo non e’ essere sportivo, ma non cambia il fatto che ci sia stato fallo e che come arbitro uno deve intervenire. In altri casi, il fallo puo’ non esserci ma il giocatore si butta a terra al minimo contatto. Penso specialmente alle volte che un giocatore riceve un braccio sul petto (senza fallo ecc.) e si butta a terra con le mani al volto come se l’avessero scazzottato. In questi casi, io propenderei per la prova TV durante la settimana e punizioni esemplari. Forse cosi’ smetterebbero.

    • Alessio
      Alessio dice:

      Non è questione di rigori inventati, sono situazioni in cui gli arbitri abboccano con troppa ingenuità alle sceneggiate palesi dei calciatori… se secondo te le dinamiche delle cadute dei due giocatori sono fisiologiche allora mi arrendo… per me queste sono simulazioni belle e buone.
      Definizione di simulazione: qualsiasi atto o atteggiamento che tende a far sorgere in altri un falso giudizio (Vocabolario Treccani)
      Ti invito a fare una prova con un tuo amico qualsiasi… prova senza preavviso a dargli una spinta e vedi se cade come Gabbiadini…. oppure prova a pestagli un piede o dargli un calcetto sulla caviglia e vedi se cade come Chiesa. Istintivamente una persona fa di tutto per restare in piedi e/o per minimizzare gli effetti del trauma subito, si chiama istinto di conservazione… chi cade come i due in oggetto lo fa perchè lo ha premeditato e non aspetta altro che un contatto anche minimo per partire con la messa in scena
      Finchè non si contrasterà questo andazzo arbitrare sarà sempre più difficile e le polemiche continueranno perchè qui il VAR così com’è concepito ora può fare ben poco
      Cordialmente

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Tutti i calciatori, in area di rigore, tendono ad accentuare.
      Ma proprio tutti.
      Fare paralleli tra la vita reale ed il calcio… ma anche no, suvvia.

    • Alessandro S.
      Alessandro S. dice:

      Ciao Luca, personalmente considero quei momenti in cui un calciatore resta a terra (quasi sempre simulando) e la sua squadra pretende che gli avversari interrompano il gioco scagliando fuori il pallone, come fosse un gesto di “fairplay” dovuto, una odiosa e inspiegabile consuetudine. Ho un paio di dubbi in merito, che mi pongo da tempo:
      1. Non dovrebbe essere nelle facoltà dell’arbitro – e di nessun altro – interrompere il gioco nel caso in cui sospetti un pericolo per l’incolumità di un calciatore?
      2. Se è vero il primo punto, non esiste un momento ad inizio stagione in cui i responsabili del comparto arbitrale possano comunicare a tutte le squadre: “da quest’anno nessuno si aspetti più questa prassi di “fairplay” e nessuna squadra getti più fuori campo il pallone: solo l’arbitro ha il diritto di fermare il gioco”?

      Si eviterebbero tante perdite di tempo e inutili polemiche, non trovi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – E’ nella facoltà dell’arbitro, obbligato ad interrompere solo nel caso in cui sia coinvolta la testa dei calciatori;
      2 – C’è il regolamento, non ha senso fare comunicazioni in tal senso.

  21. Mario
    Mario dice:

    Buongiorno signor Marelli, vorrei esprimere due mie considerazioni. Non mi convince molto il fatto che Muriel avrebbe dovuto essere ammonito in occasione del gol annullato: si, dal fermoimmagine il piede è sulla gamba di Skriniar, però dalla dinamica dell’azione si vede che il piede di Muriel arriva in quella posizione perché stava calciando di sinistro, è semplicemente il tratto finale del movimento di una qualsiasi gamba che calcia un pallone con una certa forza. Skriniar gli toglie il pallone all’ultimo istante, perciò il contatto, seppur sicuramente falloso, non mi sembra imprudente. E poi una cosa riguardo il fallo di mano di D’Ambrosio: penso che l’arbitro abbia valutato falloso l’intervento con l’avambraccio dopo che il pallone tocca il petto, perché l’avambraccio sembra muoversi verso il pallone. Sia chiaro, non lo giustifico minimamente, volevo solo dire il motivo (errato) per il quale secondo me l’arbitro ha deciso di confermare il rigore anche al VAR; contatto di mano che non è punibile a velocità reale, nessun essere umano può avere quei riflessi, è come se l’arbitro avesse valutato la volontarietà trascurando la velocità dell’azione, come se stesse pensando che la velocità reale dell’azione e del pallone fosse quella mostrata al rallentatore.
    Le auguro una buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, certo, altrimenti staremmo parlando di fallo grave di gioco o condotta violenta: si tratta di un fallo non voluto ma imprudente perché la pedata gliel’ha data.
      Sul rigore può essere con fondamento la tua idea ma, purtroppo, non cambia nulla a livello concreto.

  22. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno Sig. Marelli, in alcune moviole di importanti testate giornalistiche viene dichiarato che in Parma-Napoli sul risultato di 2-0, successivamente al rigore giustamente revocato ai ducali, vi è stato un rigore netto negato al Parma per fallo di Malcuit su Gervinho con il pallone appena sfiorato dal napoletano che con la gamba sinistra schiaccia il piede destro del giocatore del Parma facendolo cadere a terra. Questo viene definito come un chiaro ed evidente errore non corretto dal Var. Lei ha visto quest’ episodio? Non l’ ha citato nella sua consueta precisa ed approfondita analisi moviolistica. Grazie per l’attenzione. Buon inizio di settimana.

  23. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Sempre interessante il suo blog. Una domanda sul secondo gol annullato alla viola: perché se viene calciato uno dopo che ha tirato in porta (kedira qualche settimana fa quando colpiva il palo) dice che è normale contatto di gioco, mentre su D’Ambrosio che spazza anticipando muriel, che sta calciando, dice che è fallo?

  24. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Ciao caro Luca

    Secondo te quali sono i favoriti per Lazio/Roma e Napoli/Juve ?
    Massa e Irrati?

  25. Antonio
    Antonio dice:

    Sinceramente, nel 2019, con tutti gli strumenti del caso, trovo inconcepibile che si facciano errori come quello del rigore per la Fiorentina. Quando si tratta di valutare l’entità di un contatto tra due giocatori, o per un fallo di mano valutare le tante varianti, cerco sempre di immedesimarmi nella decisione dell’arbitro. Ma per quanto riguarda l’episodio di ieri sera è davvero impossibile. Milioni di persone hanno visto che la palla va sul petto, l’unica persona a vedere fallo di mano, è stranamente l’unica persona che deve prendere una decisione. 2 sono le cose: o è in malafede (e non voglio neanche pensarlo) o non ha avuto il coraggio, dopo aver dato un rigore all’avversario e annullato un gol con l’ausilio del Var, di revocare un rigore inesistente al 97esimo minuto. Ammesso che sia la seconda (ma anche la prima,non fa differenza) a mio parere non è in grado di arbitrare. Se invece ha davvero visto fallo di mano, bhe allora neanche in questo caso è in grado di arbitrare. Inoltre l’addetto al Var, avrà sicuramente visto meglio e in maniera più lucida, ma finché non sarà data la possibilità a chi sta dietro il monitor di intervenire in modo decisivo, avendo la possibilità di vedere più immagini e con più calma, la Var rimarrà un bellissimo strumento usato in modo incompiuto.
    Grazie e complimenti comunque Luca per il servizio che ci offri ogni domenica.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono opinioni che rispetto tranne quella relativa a “non può più arbitrare”: se si dovessero allontanare tutti gli arbitri colpevoli di un errore, ogni sei mesi avremmo arbitri differenti. E tra due anni mi toccherebbe rimettermi la divisa…
      Grazie a te.

  26. vincenzo
    vincenzo dice:

    Io me la prendo con Rizzoli ,non può mandare arbitri senza esperienza in queste partite importanti dove ogni punto farà la differenza a fine campionato. Questo non capisco perchè mandare questi giovani arbitri in partite cosi delicate.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché anche Rocchi ed Orsato hanno arbitrato per la prima volta un big match. Se non si designano mai gli arbitri per i big match, quando potrebbero mai iniziare ad arbitrare gare importanti?

    • vincenzo
      vincenzo dice:

      Ma andrebbero messi secondo me nel girone di andata dove bene o male se ci sono errori arbitrali hai tutto il tempo per poter recuperare. Nel girone di ritorno ogni punto perso può costare il posto champions.

  27. Gianluca
    Gianluca dice:

    Ciao Luca, volevo solo farti i complimenti per l’episodio tra Orsolini e Cancelo e il mancato rigore.
    Non ne ho trovato traccia nelle moviole dei giornali sportivi, ma solo il riferimento sul suo fallo su Dybala che avrebbe meritato il giallo.

  28. francesco16it
    francesco16it dice:

    Ciao Luca. In alcuni casi ricordo di avere visto che i “varisti” comunicano via auricolare all’arbitro che trattasi di “evidente errore” e l’arbitro, senza andare a vedere il monitor, si fida di loro, ritornando indietro, giustamente, sulla sua decisione. Perché in questo caso non è avvenuto? I “varisti” erano diciamo dubbiosi, come Abisso? Non pensi la responsabilità sia anche la loro, cioè che abbiano potuto aver confuso ancor di più l’arbitro?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non è mai accaduto su questioni valutative come questa.
      E’ accaduto per posizioni geografiche che importano una semplice rilevazione (fuorigioco, dentro/fuori area per esempio).

  29. Gianluca
    Gianluca dice:

    Una curiosità per fiorentina Inter. Avendo rivisto l’episodio del 95′, avrebbero dovuto rivedere l’intera a azione come si fa in seguito ai goal? Lo scrivo in maniera più chiara. Giustamente il fallo su D’Ambrosio non sarebbe in quanto tale da ofr, ma una volta che l’arbitro va a rivedere il rigore può essere invitato dal Var a rivedere anche quel momento dell’azione?

  30. Marco Bianchi
    Marco Bianchi dice:

    Buongiorno,
    a mio avviso l’errore c’è anche sul rigore di Edmilson.
    1) Edmilson viene spinto da dietro;
    2) Edmilson si para il volto e non guarda nemmeno il pallone temendo di prenderlo in faccia;
    3) il cross è da lontano ma la palla viene spizzata da Lautaro a meno di un metro da Edmilson.
    Tutte queste valutazioni -ben evidenti dalla review- dovevano far propendere l’arbitro per assegnare una punizione alla Fiorentina oppure per non dare niente considerando il tocco di mano non punibile.
    La ringrazio per la risposta che mi vorrà dare.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – totalmente ininfluente. Sempre che il contatto ci sia, è un normale contrasto di gioco. In ogni caso Edmilson, su un pallone da venti metri, salta col braccio in quella posizione fin dall’inizio;
      2 -Può fare quel che vuole ma la decisione tecnica è ineccepibile: è un pallone, non una bomba;
      3 – vedi numero 1.

      Tutte queste valutazioni non sono state giustamente prese in considerazione perché infondate.

  31. sebastiano
    sebastiano dice:

    a parte l’arbitraggio molto,molto discutibile non vi sembra il momento di regolamentare il tempo di recupero,mi spiego come si può dare 3 minuti di recupero il primo tempo (persi al VAR 11 minuti) e il secondo tempo 7 minuti (4 minuti al VAR e 6 sostituzione di norma 30 secondi a sostituzione)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nel primo tempo il VAR non è mai intervenuto, ci sono stati due silent check, il primo di 30 secondi, il secondo di un paio di minuti. Recupero corretto.
      Nel secondo tempo sono stati recuperati 4 minuti di VAR più sei sostituzioni per un totale di 3 minuti. Totale: 7 minuti. Corretto.

  32. Giorgio
    Giorgio dice:

    Caro Luca, ancora complimenti per la tua rubrica. Illuminante!
    Per quanto riguarda Abisso. Io non credo nella malafede però un arbitro che deve valutare:
    1. Distanza dal pallone
    2. Posizione delle braccia
    3. Tocco con il braccio
    e le sbaglia tutte e tre dopo, 3 minuti di review…
    Vuol dire che è veramente scarso. Perché allora mandarlo a Firenze?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché se lo meritava per le ottime prestazioni offerte.
      Ed anche ieri non ha arbitrato per nulla male, purtroppo ricordiamo solo l’ultimo episodio. O, meglio, RICORDANO: da parte mia non cestino tutta la prestazione.
      Pensa a questo: se non ci fosse stato l’episodio a fine gara, come avresti giudicato Abisso? 😉

  33. Danilo
    Danilo dice:

    Luca lasciando fuori i complotti che sono cose stupide, il fatto grave che lui pur non essendo sicuro della decisione che aveva preso, infatti ha rivisto per molti minuti l’episodio ha continuato per la sua strada dando un rigore inesistente.

  34. Massimiliano
    Massimiliano dice:

    Ciao Luca, ho una domanda dal punto di vista “giuridico”. Il mondo del calcio è diventato un business gigantesco. L’Inter ha fatturato lo scorso anno più di 480 milioni di euro, ed entrare in champions league, in termini economici, conta parecchio. La VAR infatti credo sia stata introdotta anche per diminuire il rischio di errore e un eventuale danno economico per la squadra che lo subisce. Ad oggi, è possibile che una squadra di calcio, a fronte di un errore evidente nonostante l’arbitro abbia visionato delle immagini chiare e non interpretabili, può far causa per danno economico procurato?
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’Inter ha fatturato 348 milioni, non 480. Cominciamo dai dati reali: è un aspetto marginale ma se si gonfiano i conti perde di credibilità tutto ciò che segue.
      Tutto il resto non ha alcun senso, gli errori degli arbitri fan parte del gioco, per quanto fastidiosi. Se ogni arbitro dovesse rischiare di pagare personalmente per ogni errore commesso… beh, preparati perché nel giro di sei mesi non troveremmo più un uomo sano di mente pronto a dirigere una partita…

  35. Giovanni
    Giovanni dice:

    Buon giorno Luca,al solito buon inizio settimana.
    Parto da quello che per me è l’errore più grosso di giornata ,il mancato provvedimento per Deiola:qualunque sia il motivo della scelta ,come hai scritto tu,è ingiustificabile .
    Ritieni che questo giovane arbitro possa pagare a lungo questo errore o sarà riproposto a breve?
    Chiffi dopo i disastri di Chievo-Fiorentina,è stato riproposto:solitamente l’AIA quindi tende ad essere più “clemente” con i giovani?

    Come ogni domenica ,abbiamo avuto casi di diversa interpretazione dei var:review in Sassuolo-Empoli,mancata review in Bologna-Juventus.
    So come la pensi a riguardo ,ma non ritieni concreto il rischio che ad arbitrare la partita sia praticamente il var,se dovesse avere sempre più margine di intervento ?

    Concludo con Abisso,che secondo me,aveva una partita davvero molto complessa ,a causa degli episodi e diciamo pure dell’atteggiamento dei calciatori veramente vergognoso .
    Ritengo avesse arbitrato anche bene,fino agli ultimi minuti ,quando già si vedeva aveva perso il controllo,forse condizionato dal Franchi,dalle review “a sfavore “della Fiorentina e dall’ostruzionismo non punito e mal gestito da lui,dei calciatori dell’Inter.

    L’episodio finale è chiaramente un abbaglio,anche se ad essere onesti,il movimento di D’Ambrosio verso il pallone ,proprio limpidissimo non mi sembrava.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Massimi, quest’anno, non arbitrerà più in serie A e l’errore non ha rilevanza: ha esordito ma è al primo anno, bisogna lasciar spazio ad altri CAN B nelle ultime 13 giornate. Chiffi è stato riproposto perché è un arbitro della CAN A, mica possono tenerlo fermo sei mesi.
      Sulla diversità di applicazione hai ragione: la review di Reggio Emilia mi pare molto forzata, quella di Bologna molto discutibile.
      Fiorentina-Inter è una gara storicamente complessa, non avevo dubbi che sarebbe stata una sfida difficile. Concordo sul comportamento dei calciatori ma non bisogna sottacere che ciò è stato reso possibile anche da un errore di impostazione di Abisso: doveva stroncare molto prima le proteste continue.
      Il movimento di D’Ambrosio potrà anche essere non limpidissimo ma il rigore non c’è.

    • Massimiliano
      Massimiliano dice:

      E del comportamento di Chiesa dopo le due “on field review”? Qualche cartellino giallo in più avrebbe sicuramente abbassato i toni, da ambo le parti!

  36. Roberto
    Roberto dice:

    Buongiorno Marelli, le sottopongo una mia personalissima teoria. D’Ambrosio prende il pallone con il petto e, al momento del tocco, il braccio è in posizione assolutamente consona. Mi sembra di vedere, però, che successivamente al tocco di petto, il pallone percorre interamente tutto il braccio, fino alla mano e, questo scorrere sul braccio (non più in posizione consona, ma via via sempre più largo) abbia privato Muriel della possibilità di giocare il pallone. Intendo dire che senza la “percorrenza” del pallone sull’intero braccio, lo stesso pallone sarebbe finito sicuramente a Muriel, solo davanti ad Handanovic. Le ho scritto qui perchè il mio concetto, su Twitter, era difficile da spiegare. Grazie in anticipo e buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Privare Muriel di giocare il pallone non ha alcuna importanza, non è un elemento di valutazione: non è vietato impedire ad un avversario di giocare il pallone con un intervento regolare. Sul tocco di braccio, francamente non lo vedo ma, in ogni caso, il braccio stesso non si muove mai verso il pallone.

    • maurizio
      maurizio dice:

      C’è un’immagine nella quale SEMBRA che il pallone venga toccato. Ma, come è stato scritto, credo che questo non possa essere rigore nemmeno se il pallone finiva direttamente sul braccio. Sfortunata l’Inter che ha perso due punti importanti. Deplorevole l’atteggiamento e la polemica su sky durante le interviste post partita.

  37. Franco
    Franco dice:

    Buongiorno Luca , premetto che non ho visto le immagini in tv ma dalla foto che c’e’ sul tuo blog ho impressione che Abisso sia stato tratto in inganno dalla posizione del braccio di D’Ambrosio sembra che vada incontro al pallone e che il rigore sia solare puo’ essere cosi’ ? Grazie

  38. Alessandro F.
    Alessandro F. dice:

    Dott. Marelli onestamente non sono così convinto che il rigore concesso alla Sampdoria ci poteva stare. Quello è un rigore inesistente. Definirla “trattenuta” è più che generoso. Vero, c’è il braccio a contatto, anche prolungato se vogliamo dire, ma è la classica posizione che il difensore assume a controllo dell’attaccante. Insomma, per evitare di perdere il giocatore. Pellegrini però non tira mai Gabbiadini, non si avvantaggia da ciò, non è neanche possibile biomeccanicamente realizzare quella caduta con tale spinta. Non dico che fosse simulazione, bastava lasciar correre, ma il rigore è oggettivamente troppo, inspiegabile, con o senza VAR. È chiaro che in una giornata così condizionata dall’affaire Abisso, tale situazione non farà lo stesso rumore…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, no, aspetta: non è un braccio “a contatto”, c’è proprio la trattenuta. Che poi si tratti di trattenuta lieve, ne posso convenire. E’ un rigore leggerino ma non possiamo definirlo inesistente.
      Non c’entra nulla che Pellegrini si avvantaggi o meno, quel che deve essere valutato è la sussistenza di un contatto regolare o meno: usciamo da queste leggende metropolitane perché altrimenti entriamo in concetti inventati come “danno procurato” o “disponibilità del pallone” che non c’entrano NULLA col regolamento.

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      Vero che danno procurato o disponibilità del pallone non esistono, ma la trattenuta lieve in uno sport come il calcio va regolamentata. Se ne fischi una le devi fischiare tutte. Siccome nessuno lo fa, e direi anche giustamente, allora finisci col fischiare solo le trattenute più evidenti, più forti, o quelle che effettivamente hanno un effetto sul gioco, ossia… procurano un danno 🙂 Vero che non c’è sul regolamento, ma di fatto credo che il buon senso di chi arbitra finisca coll’attuare una selezione delle miriadi di contatti presenti sul campo di gioco. Sbaglio?

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      Il problema è proprio quello, occorrerebbe un’uniformità, altrimenti in qualunque momento un arbitro potrebbe selezionare, per errore, un contattino lieve e sanzionarlo. Inattaccabile sul piano del regolamento, ma nei fatti iniquo. A mio avviso la maggior parte delle volte ci si lascia condizionare dalla caduta dell’attaccante sperando di discernere tra simulazione e sincerità. Cosa assai difficile, specie in presa diretta. Per quello se il VAR potesse funzionare da moviola in campo l’arbitro potrebbe avere qualche dato in più per convincersi di aver preso la decisione giusta o per smentirsi. Così non può farlo, perché si torna indietro solo se il contatto è proprio completamente assente. Cosa assai rara.

  39. claudio
    claudio dice:

    Buongiorno Avv.
    Scusi ma, se come dice lei, ci fosse un eventuale tocco con il braccio, perché non può essere rigore? La teoria del braccio in posizione assolutamente regolare e la minima distanza non viene a cadere dal fatto che il difensore non è ben stabile con i piedi sul posto ma fa un passo e molto lungo a cercare la palla?

  40. Maurizio
    Maurizio dice:

    Abisso: É inspiegabile come, davanti ad immagini chiare, si possa prendere la decisione sbagliata. Secondo te, Luca, davanti all’OA meglio presentarsi con questo errore o con tre OFR che lo hanno smentito? Secondo il mio modesto parere, l’arbitro è lí per assicurare il corretto svolgimento della gara, usando tutti i mezzi a sua disposizione. Non lo ha semplicemente fatto, chissà se sapremo mai cosa gli è passato per la testa.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sicuramente con tre OFR revisionate perché, ieri sera, Abisso si è presentato con tre OFR ugualmente ma con un errore inspiegabile.
      Non ci provo nemmeno a capire cosa abbia pensato, magari lo sapremo nei prossimi giorni: ma non ci penso nemmeno a diventare psicologo, non ne ho le competenze.

  41. Alessandro
    Alessandro dice:

    Nella partita Bologna Juventus, l’errore più evidente di Calvarese secondo me è stata la mancata ammonizione di Orsolini, per un brutto fallo su Dybala negli ultimi minuto di partita.

  42. Filippo
    Filippo dice:

    Buongiorno Luca, l’azione di gioco sviluppatasi successivamente al fallo di mano di Edmilson, é stata interrotta dal sig. Abisso, per poter verificare al VAR l’effettivo fallo di mano. Non era successo così la settimana precedente, quando il fallo su Chesa fu verificato e assegnato dopo il termine dell’azione che aveva portato al gol la SPAL, annullando di fatto quest’ultimo. Quale deve essere la corretta scelta: faccio terminare l’azione o la interrompo per la verifica? Grazie tanto.
    Filippo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Entrambe sono corrette: a Ferrara l’azione è proseguita fino alla rete, a Firenze in quel lasso di tempo l’azione si è svolta lontano dalle aree ed interrotta in zona neutra a centrocampo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Prova a riscrivere il commento, sul mio blog questi toni non sono accettabili.
      Ti rispondo volentieri ma non rispondo ad insinuazioni: sei una persona sveglia, non fare la figura del terrapiattista.

  43. riccardo
    riccardo dice:

    Concordo sulle valutazioni per Massimi e Volpi. E concordo sulla prosopopea dell’aretino (di Città della Pieve) che ho paura sia l’imprinting del Presidente che frequenta la sua sezione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non lo so.
      Spero di no ma una precisazione è doverosa: Volpi ha qualità ma vederlo arbitrare mi irrita per la supponenza e, in alcuni casi, la superficialità.

  44. Gianda
    Gianda dice:

    Mettiamo che Abisso, ben piazzato, abbia visto il ticci direttamente sul braccio e le immagini non chiariscono. È però evidente dalle immagini VAR che c è un chiaro mivimento del braccio, che pur vicino al corpo, va verso il pallone per cercare di colpirlo. Forse questo ha indotto Abisso a confermare il rigore

  45. Paolo Falaschini
    Paolo Falaschini dice:

    Buongiorno, vista anche la dinamica, la palla va dal basso in alto e avrebbe comunque colpito il braccio nella parte alta,braccio che non va mai verso la palla ma che proprio nell’intento di colpire con il petto va all’indietro …come si spiega la decisione ? avrà pensato che le correzioni avute erano troppe ?

  46. Jeko
    Jeko dice:

    Gentile Luca buongiorno,
    come sempre grazie e complimenti per la chiarezza. Due episodi che non sono stati citati (ma capisco la mole di lavoro della giornata) che vorrei chiarire:
    – BOL – JUV, 6° minuto. Fallo di Pulgar su Ronaldo, ammonito il mediano rossoblu. Mi è apparso un po’ esagerato, secondo lei?
    – SAS – SPAL, 94°. Espulso Duncan per doppia ammonizione per fallo a metà campo. Il VAR richiama Maresca che estrae il rosso diretto dopo aver già espulso il ghanese. Non le pare un po’ una fiscalità, oppure a termini di regolamento è corretto?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – Quel fallo me lo hanno mostrato: concordo, ammonizione esagerata;
      – L’espulsione di Duncan me la sono totalmente dimenticata. Il rosso è corretto, non è mai fallo da ammonizione. Non è nemmeno fiscale, è semplicemente la decisione corretta. E bravo Maresca a convincersi dell’errore.

  47. supertanino
    supertanino dice:

    Buongiorno Luca,
    io ho visto la partita della Juve, e mi chiedevo perché il Var non fosse intervenuto sul contatto tra Orsolini e Cancelo.
    Piuttosto secondo te ci sarebbero stati gli estremi per una on field review sul fallo dello stesso Orsolini su Dybala o non era molto grave (visto che l’arbitro non l’ha nemmeno ammonito….).
    Grazie

  48. Ferdinando
    Ferdinando dice:

    Luca secondo me Chiffi non ha personalità, è una mia impressione forse? Lascia un senso di indecisione anche quando decide, insomma un arbitro da compitino che non riesce ad avere quello step in più, non fa il salto di qualità.
    Cosa ne pensi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ giovane, è stata una scommessa sulle qualità tecniche sperando che potesse compiere il salto di qualità.
      Per ora è una scommessa persa ma confido ancora che sappia calarsi nella realtà della Serie A sebbene cominci ad essere complesso vedere un orizzonte positivo.

  49. Gabriele Petrocchi
    Gabriele Petrocchi dice:

    Caro Luca ti seguo sempre con tanta stima ma, da tifoso interista, ad essere onesto devo dire che in occasione del fallo di mano del 1-3 il giocatore della Fiorentina mi sembra essere stato spinto da Vecino come si vede bene anche nel fermo immagine che hai pubblicato;inoltre non mi sembra un episodio cosí grave(nessuno se ne era accorto, non ha influenzato alcun che) da meritare la Var che per me, se usata in questo modo, diventa fastidiosa.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, nessuna spinta.
      In ogni caso Edmilson, su un pallone da venti metri, salta col braccio alto fin dall’inizio con una postura che si presta ad una sanzione tecnica.

  50. Angelo
    Angelo dice:

    Abisso una volta fischiato in diretta il rigore non può più tornare indietro.
    C’è una dinamica che ti è sfuggita ed e il movimento del difensore, che si sposta lateralmente verso il pallone muovendo contemporaneamente il braccio.
    Secondo me dal campo e dalla posizione di Abisso lui interpreta volontario il movimento del corpo (braccio compreso) a chiudere la traiettoria del pallone.

  51. Dalla
    Dalla dice:

    La tua risposta mi fa sorgere un altro dubbio: fino a quando non è consentito l’utilizzo di strumenti di comunicazione? Solo durante la partita o sempre e comunque se ci si trova nell’area tecnica?
    Ti dirò una cavolata (che potrai correggere togliendomi un altro dubbio): “ai miei tempi” quando calcavo i campi nella tua zona, mi dicevano che all’interno del centro sportivo un eventuale atteggiamento irriguardoso di un giocatore fosse punibile sia prima che dopo la partita. Immagino non sia realmente così: potresti darmi ragguagli? Grazie!

  52. Matteo
    Matteo dice:

    Luca te lo chiedo onestamente in quanto sei una persona molto trasparente: come può continuare ad arbitrare Abisso avendo evidenziato una falla enorme in personalità? Aveva già sbagliato due volte (a favore della Fiorentina) e grazie all’intervento di Fabbri ci aveva messo una pezza e i casi sono 2: o se l’è fatta addosso (passami il termine) e, visti i mugugni dei tifosi ad un nuovo utilizzo del VAR, non ha voluto incendiare l’ambiente prendendo una decisione sbagliata ma comoda oppure avendo già toppato due volte ha voluto sbagliare consapevolmente per non ammettere di aver sbagliato di nuovo.

    Dici spesso che un arbitro prende pochissimo in confronto ai colleghi di campo (giocatori e allenatori) e che ha una carriera molto più limitata ma con le sue scelte può far perdere milioni e milioni di euro ai club.

    Spero in una qualche azione da parte dell’Inter, dopo il mani di Di Marco e questo non si può stare sempre zitti e subire.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Abisso ha diretto bene parecchie gare in stagione, se dovessimo condannare un arbitro per una serata da dimenticare dovremmo cambiare tutti gli arbitri ogni sei mesi. Gli errori si commettono, fan parte del ruolo, bisogna approfondirli e comprenderli, il giustizialismo è roba per coglioni, non per persone che ragionano.
      L’Inter agirà come crede ma una società matura gira pagina già da oggi.

    • Matteo
      Matteo dice:

      secondo me la tua analisi è corretta a metà, è vero che gli arbitri possono sbagliare ed è assolutamente legittimo ma se sbagli davanti all’evidenza allora c’è qualche problema di fondo.

      l’Inter se sta zitta di certo non fa una cosa giusta, tutti quando subiscono un torto poi vanno in TV a piangere con dirigenti, allenatori e giocatori e puntualmente il regalino o l’attenzione in più arriva, l’Inter sta zitta e sembra sempre che vada tutto bene, facendo in questo caso veramente la figura dei coglioni, non chi chiede un po’ di onestà di giudizio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ok, arriviamo al punto senza diplomazia: se pensi che ci siano complotti o strani disegni, vai e denuncia.
      Poi, però, dovrai spiegare anche il rigore assegnato con VAR ed il gol annullato a Biraghi e sempre con l’utilizzo del VAR.

      Ieri sera Spalletti si è lamentato e non poco. A ragione, aggiungo, peraltro con un linguaggio molto rispettoso. E di ciò mi compiaccio.

    • Matteo
      Matteo dice:

      ma infatti se leggi non discuto il VAR, anzi, senza VAR e affidandoci esclusivamente alle abilità del sig. Abisso tornavamo a casa addirittura con 0 punti.

      discuto il fatto che abbia preso una decisione totalmente senza senso nonostante abbia guardato per 3 minuti l’episodio e su questo credo che i vertici dell’AIA debbano approfondire e prendere provvedimenti, se vogliono tentare di ridare un minimo di credibilità a questa tecnologia.

      archiviato questo discorso, secondo te si potrà mai arrivare ad un punto nel quale l’arbitro VAR “peserà” come quello di campo? per quanto mi riguarda è evidente che qualcosa nel meccanismo non funziona, non può avere la precedenza di decisione una persona che vede l’episodio a velocità normale e che capita che lo vede anche di sfuggita, rispetto ad uno che lo vede e rivede da diverse angolature e diverse velocità.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’AIA farà quel che deve fare, in primis parlare col ragazzo per capire cosa sia successo.
      L’arbitro al VAR non potrà mai pesare come l’arbitro in campo perché prende una decisione ogni tot minuti, l’arbitro ne prende un centinaio per tempo. Il meccanismo non funziona? Può essere ma ricordiamoci di non spostare troppo il punto che è e rimane la qualità media degli arbitri italiani, bravi ma non più bravissimi.

    • Matteo
      Matteo dice:

      ben appunto che potrebbe avere senso metterli allo stesso livello, una partita come quella di ieri è complicata anche a livello mentale e poi capita che all’ultimo ti si annebbia il cervello e prendi una decisione senza senso, quello al VAR avendo meno da fare e non essendo direttamente esposto alle ire dei tifosi ha anche più tranquillità di decisione.

      comunque per quanto mi riguarda è stato un confronto interessante, ti ringrazio per le risposte e buona giornata

  53. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno. Lasciando ovviamente ogni forma di polemica e assurdità varie del tutto estranee alla mia persona, ti sei fatto un’idea su quale possa essere stato il processo mentale di Abisso nel confermare la decisione presa? Grazie per le puntuali indicazioni che dai.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No e non ci provo nemmeno: come ben sai non mi addentro mai in materie che non conosco. Nella vita ho questa passione per gli arbitri e sono avvocato: non mi invento psicologo.

  54. giorgio
    giorgio dice:

    Luca una curiosità. Rischia qualcosa a termini regolamentari Gagliardini per avere avuto uno smartphone in panchina, e per aver mostrato ad Abisso un’immagine sullo stesso?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non sono permessi strumenti di comunicazione in campo ma è impossibile avere certezze che lo abbia sempre avuto. Credo che non sarà sanzionato in alcun modo.

    • Alessandro F.
      Alessandro F. dice:

      Secondo me verrà sanzionato. Non per altro, ma in quel momento si vede l’assistente osserva la scena più volte e incomincia a parlare al microfono, quasi ad “annotare” la situazione. Non mi sorprenderebbe fosse aggiunto al referto, anche per evitare precedenti.

    • andrea
      andrea dice:

      Luca, per la precisione…Regola 4, pag. 38 “è consentito l’uso di apparecchiature elettroniche da parte dei dirigenti… (anche) per ragioni tecnico tattiche”. Non da parte dei calciatori. Un caro saluto

  55. Luca
    Luca dice:

    Buongiorno Luca, una curiosità in punta di regolamento, giusto per conoscerlo meglio: visto la peculiarità dell’errore e la sua incomprensibilità, se Abisso lo ammettesse, ciò potrebbe portare alla ripetizione della gara? Grazie della risposta e complimenti per le sempre chiarissime disamine, anche per un semplice appassionato come me.

  56. Dario
    Dario dice:

    Buongiorno Luca Marelli, se possibile le.vorrei porre 2 domande:1)non crede che non avendo certezza al 100% che il braccio avesse toccato solo il petto e non il braccio, l’arbitro come dispone la direttiva generale abbia avallato la decisione presa in campo? Lei sostiene che anche qualora avesse toccato esclusivamente il braccio non fosse rigore ,per i motivi da lei esposti, ma erro o il difensore poteva e doveva tenere le mani dietro la schiena dentro l’area di rigore? Nonostante il braccio destro sia speculare a quello sinistro ,fa volume e quindi non è uno scandalo fischiare il rigore, per intenderci, Zambrotta teneva sempre le mani dietro la schiena quando era fermo dentro l’area di rigore ,così come Romagnoli, D’Ambrosio doveva e poteva sapere ciò;2) molti erroneamente credono che il toccare la palla col braccio dopo che la stessa abbia toccato un’altra parte del corpo esenta sempre dalla concessione del rigore, ma come lei insegna così non è per regolamento, cortesemente vista la mia non completa e piena preparazione in materia, potrebbe dirmi da quale norma o comma del regolamento si desume ciò,in modo tale da prenderne visione e farlo presente ai posteri? La ringrazio anticipatamente per le risposte ai miei quesiti:)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Quella è una direttiva che deve applicare il VAR, non l’arbitro. Una volta rivista l’azione l’arbitro decide, non avalla la sua decisione. E, oggettivamente, non c’è nemmeno un elemento che possa qualificare il tocco di mano di D’Ambrosio come punibile. Tenere le braccia dietro la schiena è solo una precauzione ma non è un principio regolamentare. Le braccia dietro la schiena si mettono per evitare il rischio di una sanzione tecnica ma l’arbitro deve essere in grado di valutare gli elementi di punibilità al di là delle precauzioni dei calciatori;
      2 – Vero, non è sempre così. Naturalmente non tutto è compreso nel regolamento, ci sono anche direttive e tabelle illustrative del procedimento di valutazione che ho pubblicato qualche tempo fa (lo trovi a questo link https://www.lucamarelli.it/rigori-falli-mano-un-po-ordine/).
      Ciao.

  57. Luca
    Luca dice:

    È possibile che Abisso abbia considerato il movimento del difensore con la spalla verso il pallone e quindi deciso per il fallo di mano?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Impossibile entrare nella testa di Abisso, non ne ho idea.
      In ogni caso il movimento della spalla è del tutto ininfluente, dato che il pallone può essere giocato di spalla.

  58. JulianRoss
    JulianRoss dice:

    Prendo atto che la tecnologia tridimensionale quest’anno permette di dirimere immediatamente i casi di fuorigioco/non fuorigioco nelle azioni da gol.
    Ma perchè nel caso dell’autogol di De Vrji l’ok per la posizione di Chiesa è arrivato in 10 secondi mentre per il gol di Vecino c’è stato un conciliabolo di quasi 3 minuti tra Abisso e gli arbitri del Var?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, perché era molto, molto più difficile.
      Nel primo caso (durato quasi un minuto, peraltro) si trattava di valutare solo Chiesa e De Vrij, nel secondo c’erano in area 15 calciatori, alcuni dei quali quasi perfettamente in linea.
      Normale.

    • JulianRoss
      JulianRoss dice:

      Quindi solamente un problema di lentezza della tecnologia dovuta a immagini meno chiare?

      Ma quindi Abisso di cosa parla per 3 minuti con gli arbitri della Var, se in pratica dovevano solo aspettare che il computer fornisse il suo responso?

    • Gabriele Petrocchi
      Gabriele Petrocchi dice:

      Scusa ma se c’ènla trcnologia che toglie ogni dubbio di coasa hanno discusso per 3 minuti?

  59. Alessio
    Alessio dice:

    Buongiorno, io penso che la valutazione di Abisso sia dovuta a mancanza di personalità, e non ad una valutazione errata dell’episodio: semplicemente non ha avuto il coraggio di prendere una terza decisione contro la Fiorentina davanti al monitor, quindi ha cercato in ogni modo di trovare un motivo per confermare il rigore (si spiega solo così la durata eterna della review). Non è giustificabile ma umanamente lo capisco, per il clima che si era creato era meno semplice di quanto si possa credere.
    Massimi purtroppo ha commesso un errore altrettanto gigantesco, speriamo che gli serva per crescere ed imparare!!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può essere, è una valutazione che lascio all’opinione di chi legge, osserva e commenta. Da parte mia preferisco attendere qualche informazione in più, sperando di poterne ricevere.

  60. Edoardo
    Edoardo dice:

    Premetto che per me non è calcio di rigore quello di D’Ambrosio, ma non sono molto d’accordo con la sua analisi, perchè se il pallone fosse finito direttamente sul braccio di D’Ambrosio sarebbe stato rigore. Nonostante la distanza se un difensore si pone a braccia larghe dinanzi al cross si assume tutti i rischi del caso e non può considerarsi involontario.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Le braccia sono tutt’altro che larghe, ricordati che D’Ambrosio si era alzato da terra un secondo prima per recuperare posizione dopo il contrasto con Chiesa.

  61. Alessandro
    Alessandro dice:

    Buongiorno,
    quali sono le conseguenze che può subire un arbitro che commette un errore così grave come quello di Firenze nonostante le immagini Var fossero così chiare? Un errore che, per come si sono svolti i fatti, in molti potrebbe far nascere il dubbio della mala fede? Io ritengo solo che l’arbitro sia stato pesantemente condizionato dall’atmosfera che si respirava allo stadio visto tutto quello che era successo, ma un arbitro così è un arbitro completamente privo di personalità. E stava arbitrando solo Fiorentina-Inter di campionato, partita sicuramente importante, ma non certo una semifinale o una finale di una qualsiasi coppa nazionale o internazionale dove le responsabilità sarebbero ben maggiori!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà sei il primo a cui è sorto il dubbio della malafede. La malafede, ovviamente, è una sciocchezza: è un errore, un errore evidente che andrà capito a fondo (e spero di potervi dire di più nei prossimi giorni).
      Sulle ipotesi non mi sbilancio, per ora mi limito ad osservare i fatti. Certo è che questo episodio peserà e non poco per il finale di campionato di Abisso.

  62. Achille
    Achille dice:

    In generale credo che ci sia una evidente penuria di arbitri bravi.

    Il tutto, a mio modesto parere, è dovuto al fatto che oggi i ragazzi preferisco fare altro piuttosto che andare in giro per i campi a farsi insultare per 30 euro.

    Senza parlare dell’aspetto dirigenziale.
    Urge un profondo rinnovamento.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Problema serissimo a cui non si è posto rimedio in alcun modo, tanto che ormai l’AIA sta per cadere sotto il numero di 30mila associati, un numero esiguo che non si vedeva da 30 anni.
      E intanto si fa la guerra a Gavillucci, un associato…

    • Giulio Ongaro
      Giulio Ongaro dice:

      D’altra parte, come dici giustamente, un ragazzo che voglia cominciare sa che fin dall’attivita’ nei campetti di periferia gli pioveranno addosso insulti e dubbi sulla sua malafede, se non di peggio, e quindi chi glielo fa fare? Io faccio tanto di cappello a tutti gli arbitri perche’ so quanto possa scoraggiare questo modo di seguire le partite che si vede sui media. Quando arbitravo (non a questi livelli) se sapevo di aver sbagliato, ci ripensavo tutta la settimana, e mi rodeva, poi dovevo sgombrare la testa da certi pensieri e prepararmi alla partita seguente. Ho sempre assunto le mie responsabilita’ per i miei errori. Quello che mi dava piu’ fastidio, pero’, era essere criticato da spettatori e allenatori (e giocatori) per decisioni che sapevo essere tecnicamente ineccepibili, o che sono in quella zona che lascia ampio spazio a interpretazioni. C’eano volte che ho pensato: ma chi me lo fa fare?
      Dico da molto tempo che ci vuole una cultura sportiva diversa. Si gioca, si tifa, poi si torna a casa e non si guardano otto ore di moviola su cinque canali diversi.

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