17esima giornata: abbiamo visto il VAR di un’altra dimensione spazio-temporale (ma come lo vorrei sempre)

La premessa è d’obbligo: questa 17esima giornata non fa parte di questo campionato alla voce “VAR”. E’ un’eccezione quest’utilizzo o si è voltata pagina rispetto ai primi sedici turni?

Lazio – Cagliari 3-1, arbitro Manganiello

Pomeriggio movimentato per l’arbitro piemontese, con due episodi da rivedere, uno all’inizio ed uno alla fine della gara. E sul rigore assegnato al Cagliari c’è da evidenziare una curiosità.

Al minuto 12 la Lazio trova la rete del vantaggio con una conclusione di Milinkovic-Savic che riprende la respinta della difesa del Cagliari dopo un tiro di Correa respinto da Cragno.
Proteste (per la verità poco convinte) dei sardi per la posizione di Marusic sul tiro di Correa:

Marusic è certamente in posizione irregolare ma quel che deve essere valutato ai fini della regolarità è se lo stesso calciatore copra anche solo parzialmente la linea di visione del portiere:

Da qualunque prospettiva lo si osservi, appare evidente che la linea di visione di Cragno sia in ogni momento del tutto libera. La rete, pertanto, è regolare.

Al minuto 89 il VAR Guida richiama alla “on field review” il collega Manganiello per un contatto in area di rigore tra Bastos e Joao Pedro, all’arbitro sfuggito perché, con ogni probabilità, aveva l’attenzione focalizzata su un’altra “coppia” in area di rigore (lo si nota dalla seconda immagine).

L’episodio appare chiaro: colpo non violento ma certamente antisportivo del difensore della Lazio nei confronti dell’attaccante del Cagliari. Il rigore pare evidente ma, in realtà, è un errore:

Al momento del contatto, infatti, il pallone non era ancora in gioco dato che il calcio d’angolo non era stato ancora battuto. In questo caso, pertanto, Manganiello avrebbe dovuto intervenire solo a livello disciplinare ma non tecnico dato che, di fatto, ha assegnato un calcio di rigore a gioco fermo.
Errore banale anche di Guida, probabilmente poco attento al particolare. Per fortuna l’episodio è stato ininfluente, accaduto a partita ampiamente decisa.

Sassuolo – Torino 1-1, arbitro Banti

Altre polemiche da parte del Torino nel dopo gara. Polemiche che, in questo caso, paiono del tutto strumentali perché riferite a due episodi che di clamoroso non hanno assolutamente nulla.

Al minuto 17 proteste del Torino per un contatto in area di rigore del Sassuolo tra Zaza e Marlon:

Posizione perfetta di Banti per valutare l’episodio.
Zaza, nell’immediatezza, si lamenta non poco per il contatto col difensore del Sassuolo e, un minuto dopo circa, il VAR chiede all’arbitro di interrompere momentaneamente il gioco per poter rivedere con calma le immagini:

Episodio tutt’altro che semplice: la caduta di Zaza inganna e non poco la prima impressione.
Il primo aspetto da sottolineare è che, in questo caso, si tratta di un episodio da moviola e non certo da VAR. La valutazione di Banti rimane certamente dubbia ma non c’è alcuna certezza che ci si trovi di fronte ad un chiaro ed evidente errore. Anzi, per dirla tutta, credo che il contrasto sia molto meno banale di quanto mostrato dall’attaccante del Torino.
Corretta la scelta del VAR Aureliano di non intervenire (non ci sono gli elementi minimi per una “on field review”), complessa la valutazione di Banti sulla quale, peraltro, mi trovo sostanzialmente d’accordo.

Al minuto 54 il Torino trova la rete del vantaggio con Belotti che, servito da Zaza, supera il portiere del Sassuolo con un preciso diagonale.
Qualche dubbio sulla posizione di partenza:

Le immagini confermano la bontà della scelta dell’assistente Mondin sebbene la valutazione non fosse particolarmente complessa per la posizione molto arretrata di un difensore del Sassuolo.

Al minuto 58 contatto in area di rigore del Torino tra Aina e Di Francesco:

Banti fischia il calcio di rigore ma poi si corregge immediatamente una volta accortosi della segnalazione dell’assistente Prenna:

Attento l’assistente, al limite colpevole di aver alzato la bandierina troppo tardi rispetto al lancio in profondità: da qui il cambio di scelta di Banti che non poteva far altro che recepire la scelta tardiva di Prenna. La decisione, anche in questo caso, è corretta.

Al minuto 94 il Torino trova la rete del vantaggio (e della presumibile vittoria) con una deviazione sotto misura di Iago Falque su cross dalla sinistra di Aina.
L’assistente Mondin (questa volta non attentissimo, per la verità) convalida la segnatura ma il gioco non riprende per parecchio tempo. Alla fine il VAR Aureliano comunica semplicemente a Banti (come da protocollo) che la rete dovesse essere annullata per fuorigioco dello stesso Aina:

La decisione è corretta: sul tiro da fuori area di Rincon, il giocatore del Torino Aina è in posizione di netto fuorigioco. In questo caso a nulla vale il concetto di giocata: il pallone viene respinto da un difensore del Sassuolo che non tenta alcun tipo di giocata ma, semplicemente, si frappone al tiro da lontano del centrocampista del Torino. Siamo, pertanto, di fronte ad una deviazione, ininfluente ai fini della valutazione della posizione irregolare.

Milan – Fiorentina 0-1, arbitro Mariani

Buona gara del giovane laziale che, il prossimo 1 gennaio, diverrà ufficialmente internazionale.
Un solo episodio degno di nota nell’incontro di San Siro.

Al minuto 79 Mariani fischia un fallo a favore del Milan per uno scontro aereo tra Vitor Hugo e Calabria:

 

Pare un normalissimo scontro di gioco ma, in realtà, manca un chiaro cartellino giallo per il difensore della Fiorentina, reo di un fallo decisamente imprudente:

Quel che deve essere evidenziato in questa fattispecie è l’irruenza di Vitor Hugo che parte da almeno cinque metri di distanza per poi franare addosso al difensore del Milan. E’ senz’altro vero che colpisca il pallone ma è altrettanto evidente che travolga l’avversario con imprudenza, tale da concretizzare un rischio per l’incolumità di Calabria, colpito alla testa dal corpo di Vitor Hugo.

Udinese – Frosinone 1-1, arbitro Valeri

Diciamolo senza mezze parole: se il rigore assegnato agli ospiti si fosse concretizzato durante un big match, se ne sarebbe parlato per settimane. Per fortuna di Valeri (che conferma di essere in un periodo perlomeno non eccessivamente fortunato) il tutto si è consumato in una gara di terza fascia e per la quale ci saranno ben poche polemiche.

Al minuto 58, su un passaggio al centro dell’area di rigore dell’Udinese, Ciano cade a terra dopo un presunto contatto con Ekong:

Questo episodio assomiglia molto (ma solo concettualmente, sia chiaro) a quello precedente di Sassuolo-Torino: non ci sono immagini che chiariscano del tutto quanto accaduto ma, visto e rivisto, il contatto appare molto, molto lieve:

Possiamo ipotizzare che il difensore dell’Udinese colpisca col collo del piede la suola dello scarpino di Ciano. Sinceramente, mentre scrivo, sono io stesso molto titubante nell’affermare che tale contatto ci sia. Ed anche se un contatto ci fosse, un rigore per un episodio del genere appartiene alla categoria delle sanzioni tecniche molto generose.
Il VAR, però, non può intervenire per lo stesso motivo di Reggio Emilia: per quanto una sensazione la possiamo avere, d’altro canto non c’è alcuna evidenza che la decisione di Valeri sia sbagliata. Giusta, pertanto, la mancata “on field review“, molto meno corretta la scelta dell’arbitro di assegnare il calcio di rigore.

Empoli – Sampdoria 2-4, arbitro Calvarese

Se non è un record, poco ci manca: ben 4 gli episodi decisi dal VAR ma solo una “on field review” sulla quale, peraltro, c’è parecchio da discutere.

Al minuto 4 il primo silent check.
Su un cross dalla sinistra di Murru, Quagliarella devia il pallone in rete ma, subito dopo la realizzazione, l’assistente Mastrodonato segnala il fuorigioco dell’attaccante della Sampdoria:

Valutazione che sembra facile ma facile non è per nulla: la posizione di Quagliarella doveva essere valutata in base al calciatore dell’Empoli vicino a Murru, pertanto dalla parte opposta rispetto all’assistente.
Bene, in questa occasione, Mastrodonato (assistente attualmente in forza alla CAN B).

Al minuto 9 Calvarese fischia un calcio di rigore per l’Empoli, per fallo di Murru su La Gumina:

 

Poco da aggiungere sul calcio di rigore: errore di Murru che, invece di accompagnare l’avversario verso la linea di fondo, affonda il tackle mancando completamente l’intervento. Sulle conseguenze del tackle, colpisce col corpo le gambe di La Gumina. Corretta l’assegnazione del rigore ed anche il non aver proceduto a sanzioni disciplinari: posizione defilata, impossibile vedere una chiara occasione da rete (che avrebbe comportato l’ammonizione per l’ormai noto concetto di depenalizzazione in area di rigore). Molto bene, al contrario, l’assistente Peretti che valuta perfettamente la posizione di partenza di Caputo che successivamente innescherà l’affondo del compagno di reparto (seconda immagine).

Al minuto 50, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, contatto in area di rigore tra Silvestre e Tonelli. Quest’ultimo cade a terra e Calvarese assegna il calcio di rigore:

La prima immagine mostra la mischia nei pressi dell’area di porta, la seconda la linea di visione di Calvarese che indica il dischetto del rigore senza alcun tentennamento.
Si può pensare che a trarre in inganno l’arbitro possa essere stata la prospettiva schiacciata oppure la confusione di gambe in mezzo all’area.
Dopo l’assegnazione del rigore, il gioco rimane fermo per quasi un minuto fino a quando il VAR Sacchi richiama il collega alla “on field review” al termine della quale Calvarese revoca il calcio di rigore riprendendo con una propria rimessa.
Se, a prima vista, la scelta può sembrare corretta, in realtà la scelta del VAR Sacchi è completamente sbagliata concettualmente:

Tonelli viene effettivamente toccato sulla gamba sinistra, quella con la quale sta per calciare. Si può discutere sull’entità del contatto ma ciò che è fuor di dubbio è che il VAR non poteva intervenire dato che l’episodio c’è tutto. Rimane un mistero, per quanto mi riguarda, il motivo per cui Calvarese, dopo la review, abbia deciso di ribaltare la propria decisione. A mio parere si trattava di una decisione che non poteva essere oggetto di review e, soprattutto, il calcio di rigore ha più elementi di fondatezza.

Al minuto 76 l’Empoli trova la rete del pareggio con Caputo che scatta sul filo del fuorigioco su un lancio di Traoré:

L’assistente Mastrodonato lascia concludere l’azione e solo successivamente alza la bandierina per segnalare una posizione irregolare dell’attaccante dell’Empoli. Scelta sbagliata ma errore scusabile: anche dopo la ricostruzione tridimensionale del VAR, la posizione di Caputo appare regolare per questione di millimetri, il suo piede è perfettamente in linea con quello del penultimo difendente (ed in questa occasione la parte del corpo valida per entrambi i calciatori è proprio il piede di appoggio).
Lungo silent check (come sempre in questi casi) e, alla fine, il VAR ribalta la valutazione dell’assistente comunicando a Calvarese la regolarità della rete.

Al minuto 94 quarta ed ultima decisione assunta dal VAR Sacchi. La Gumina realizza la rete del 3-4:

In questo caso l’errore di Mastodonato è parecchio grave: non segnala la chiara posizione di fuorigioco di La Gumina e convalida una rete palesemente irregolare. Non si tratta di millimetri e nemmeno di centimetri: La Gumina è oltre il penultimo difendente di un metro e la valutazione è oltremodo facile perché la linea dell’area di porta fornisce un aiuto ulteriore. Peccato.

Genoa – Atalanta 3-1, arbitro Doveri

E’ la gara che ho visto nel pomeriggio. Il motivo è che voleva vedere Doveri di nuovo, dopo aver valutato molto negativamente in occasione di Cagliari-Napoli della scorsa settimana. Dato che si trattava della seconda designazione consecutiva, volevo comprendere se avessi sbagliato a giudicare la direzione di domenica scorsa.
Gara dai due volti: a mio parere primo tempo pessimo di Doveri (in linea con quanto visto a Cagliari), seconda frazione decisamente migliore (conclusa con due espulsioni impeccabili ai danni di Palomino e Toloi).

Al secondo minuto un episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti della gara.
Doveri fischia un calcio di punizione a favore dell’Atalanta per fallo di Romero su De Roon. Dopo una ventina di secondi (e pertanto con grande ritardo) ammonisce il giocatore del Genoa per fallo imprudente:

Le immagini sono impietose: per quanto sia convinto che il contrasto di Romero non fosse nemmeno lontanamente pensato per creare danni all’avversario, questo è chiaramente un grave fallo di gioco. De Roon, costretto a lasciare il campo per una distorsione alla caviglia, avrebbe potuto lasciare a Marassi la stagione se non fosse stato fortunato. Difficile spiegare il motivo per cui Orsato, di fronte alla decisione di ammonire il giocatore, non abbia chiamato Doveri alla “on field review“.

Da segnalare (oltre agli episodi di “on field review” su cui tornerò tra poco) anche la scarsa precisione di Doveri nei confronti di Veloso.
Al 16esimo minuto interviene in questo modo su Pessina:

E’ vero che Veloso colpisce il pallone ma è altrettanto vero che ciò non giustifica l’entrata chiaramente imprudente ai danni dell’avversario. In questo caso Doveri ha fischiato il fallo ma senza ammonire il centrocampista del Genoa.

Alla fine del primo tempo, al minuto 39, di nuovo Veloso protagonista, questa volta con Toloi:

Anche in questa occasione Doveri fischia il calcio di punizione a favore dell’Atalanta ma, misteriosamente, non ammonisce Veloso che, come si nota soprattutto nella seconda immagine, interviene con chiara imprudenza nei confronti dell’avversario, col piede destro ben sollevato da terra.

Due le occasioni in cui il VAR Orsato ha richiamato Doveri alla “on field review“.
Al minuto 31 contrasto in area di rigore tra Romero e Mancini, Doveri lascia proseguire fino al momento in cui viene richiamato dal VAR per un tocco di mano:

Sembra un episodio chiaro ma, per quanto mi riguarda, questo non è un episodio da calcio di rigore:

Le due immagini illustrano due momenti precisi dell’episodio: al momento del contrasto aereo Romero non guarda nemmeno il pallone ed è addirittura voltato dalla parte opposta.
In fase di ricaduta il braccio di allarga chiaramente e va a colpire il pallone. La questione da tener presente è la seguente: il movimento del braccio è consono?
La risposta è affermativa: in fase di ricaduta è del tutto normale che il braccio si allarghi in questo modo per recuperare equilibrio. Come vediamo, infatti, Romero è sbilanciato verso la sua destra ed il braccio sinistro compie un movimento del tutto naturale e volto ad evitare al calciatore di cadere a peso morto.
Doveri, al contrario, assegna un calcio di rigore.
Al di là della correttezza o meno della sanzione tecnica, giusta la scelta di non ammonire Romero: non c’è alcuna azione potenzialmente pericolosa, entrambi i calciatori sono spalle alla porta e Mancini non ha minimamente la possibilità di controllare il pallone nell’immediato.
Senza senso la citazione di questo episodio per giustificare la mancata ammonizione di Benatia in Milan-Juventus: i due episodi non hanno nulla in comune. Ma proprio niente di niente.

Al minuto 46 altro episodio rivisto al VAR.
Su colpo di testa di Gomez, l’Atalanta colpisce il palo sinistro della porta genoana. Il pallone schizza nuovamente verso il campo e viene intercettata dal capitano Criscito:

Ancora una volta Doveri non fischia nulla ma viene richiamato alla “on field review” da Orsato:

Se nel primo episodio non ravviso alcun elemento di punibilità (dato che la platealità del tocco NON è un parametro da tener presente), in questo caso trovo inspiegabile che, dopo review, Doveri non abbia concesso il calcio di rigore. Il braccio di Criscito è ben staccato dal corpo e, soprattutto, rimane in quella posizione per parecchio tempo. La sensazione (ma è solo una sensazione…) è che l’arbitro non si sia sentito di assegnare un ulteriore calcio di rigore all’Atalanta, dopo quello fischiato 15 minuti prima.

Al minuto 53 l’Atalanta conquista il secondo calcio di rigore per un contatto in area tra Criscito e Freuler:

Poco da aggiungere: fallo nettissimo e rigore ineccepibile.
La curiosità è invece in un altro aspetto:

E’ corretta l’ammonizione del capitano del Genoa: senza il fallo commesso, Freuler si sarebbe trovato solo davanti al portiere e, pertanto, con una chiara occasione di realizzare una rete (DOGSO). Avendo Criscito tentato di giocare il pallone, la sanzione deve essere depenalizzata da rosso a giallo. La curiosità è che l’ammonizione arriva parecchio dopo l’assegnazione del calcio di rigore (ed infatti i calciatori sono già al limite dell’area): probabile che Doveri avesse dimenticato l’aspetto disciplinare e che, in suo soccorso, siano andati gli assistenti od il quarto ufficiale.

Napoli- SPAL 1-0, arbitro La Penna

Gara tutt’altro che semplice per il giovane romano che si trova a decidere su due episodi complessi (ma nemmeno troppo, per la verità…).

Al minuto 11 il Napoli trova la rete del vantaggio con Insigne che ribadisce in rete un tiro di Mertens deviato da Cionek:

L’assistente Marrazzo segnala immediatamente il fuorigioco di Insigne, La Penna annulla la rete.
Giusto annullare o quella di Cionek è da considerarsi una giocata?

Nessun dubbio in merito: la rete è stata giustamente annullata.
In questo caso il concetto da tener presente è il “save“: Cionek non interviene maldestramente sul pallone tentando una giocata ma, al contrario, si frappone al tiro che evitare che lo stesso finisca in rete. In questa circostanza non ha importanza che il difensore abbia intenzione o meno di tentare una giocata (e, pertanto, perdono importanza tutti gli elementi per determinare la sussistenza della stessa) ma conta solo il fatto che intervenga per “salvare” la propria porta.
Per tal motivo la posizione chiaramente irregolare di Insigne non è stata sanata ed è stata perfetta (ed indiscutibile) la scelta dell’assistente Marrazzo).

Al minuto 59 il Napoli protesta per un tocco di mano in area di rigore da parte di Fares su cross al centro di Insigne:

L’arbitro interrompe il gioco per attendere il check del VAR Pairetto che, dopo una trentina di secondi, comunica a La Penna di riprendere il gioco.
La scelta è corretta.
Come già in episodi precedenti, questo tocco di mano non è punibile per tre motivi:
– braccio molto vicino al corpo;
– vicinanza del difensore all’attaccante e , soprattutto,
– congruità del movimento del braccio.
Per quanto concerne il secondo aspetto dobbiamo sempre ricordarci che un difensore in tackle tenderà sempre (ed in modo del tutto naturale) ad appoggiare il braccio a terra per evitare di cadere a corpo morto sul terreno di gioco.
Giusta la scelta di La Penna (che, probabilmente, ha solo intuito la dinamica), perfetta la scelta di Pairetto al VAR.

Chievo – Inter 1-1, arbitro Pasqua

Due episodi nella partita di Verona ed entrambi nell’area del Chievo.

Al minuto 42 Perisic entra in area di rigore sotto gli occhi dell’arbitro e cade a terra dopo un contrasto con il difensore Bani:

Difficile esprimersi con certezza dato che altre immagini non ne abbiamo.
La sensazione è che un contatto ci sia ma da qui ad avere certezze granitiche ce ne corre. E’ certamente vero che l’azione sia in totale controllo dell’arbitro che ha visuale libera e si trova a pochissimi metri ma il dubbio (forte, peraltro) rimane. Non sarei stato stupito se, nell’occasione, Pasqua avesse concesso il calcio di rigore.
Nulla da eccepire, al contrario, sul VAR Marinelli: trattandosi di episodio visto e valutato da Pasqua, impossibile pensare ad una review perlomeno sulla base dell’interpretazione del protocollo visto fino a questo punto del campionato. Più difficile spiegare la mancata “on field review” se pensiamo agli episodi di Empoli e Torino (a cui arriverò tra poco).

Al minuto 94 il gioco rimane fermo per oltre un minuto dopo un presunto contatto in area di rigore tra Barba e Borja Valero:

Corretta la scelta di Marinelli di non intervenire. La seconda immagine dimostra che, se un tocco c’è stato, lo stesso è da valutare come ben lontano dal poter essere considerato punibile. Borja Valero accentua e non poco, forse il suo ginocchio sinistro viene sfiorato dal ginocchio di Barba ma non c’è nulla che possa far propendere per il calcio di rigore.
Buona, molto buona la prestazione di Pasqua che, dopo un lungo periodo di appannamento, sta tornando ai livelli intravvisti nei primi mesi del campionato scorso. Fondamentale che trovi continuità perché anche il laziale, alla pari di Abisso, è tra i candidati ad un ruolo internazionale a partire dal 1 gennaio 2020.

Parma – Bologna 0-0, arbitro Abisso

Un solo episodio da approfondire, peraltro di facile interpretazione.
Al minuto 17 proteste del Parma per un presunto tocco di mano di Helander:

Perfetta e molto intelligente l’opposizione del calciatore del Bologna che porta il braccio destro dietro la schiena per evitare contatti punibili.
Il pallone tocca sicuramente il braccio di Helander ma tale contatto non è nemmeno lontanamente punibile. Giusta la scelta di Abisso e corretto il veloce check del VAR Piccinini.

Juventus – Roma 1-0, arbitro Massa

Prestazione a doppia velocità del giovane internazionale ligure. Primo tempo impeccabile, secondo tempo molto meno convincente, durante il quale ha perduto qualche fallo di troppo e, in qualche circostanza, ha giudicato erroneamente alcuni contatti. Bene, al contrario, l’aspetto disciplinare e comportamentale: pochissime proteste, segno che anche tra i calciatori ha ormai acquisito un alto grado di credibilità, anche nelle circostanze più dubbie.

Tutti gli episodi nel secondo tempo.

Al minuto 50 contatto nei pressi dell’area di rigore della Roma tra Nzonzi e Dybala. Massa applica la norma del vantaggio che non si concretizza ma non torna sulla scelta di lasciar correre:

Scelta che non mi trova per nulla d’accordo. Oltre al fatto che un vantaggio è ben difficile da individuare per un fallo ai 22 metri e con almeno due calciatori della Roma pronti ad intervenire sul pallone, Nzonzi era già ammonito e sarebbe finito per la seconda volta sul taccuino di Massa, lasciando gli ospiti per 40 minuti abbondanti in inferiorità numerica. Sull’eventuale giallo del centrocampista della Roma nessuna discussione possibile: trattenuta sulla spalla e contatto da tergo sulla gamba destra di Dybala, giallo motivabile a scelta tra SPA e comportamento antisportivo (più la prima della seconda). Errore piuttosto grave da parte di un arbitro dell’esperienza ormai acquisita di Massa.

Al minuto 60 ancora Nzonzi e Dybala protagonisti. Su una ripartenza della Juventus Dybala conquista il pallone e cade poi a terra dopo un contrasto col centrocampista francese:

Se, dalla prima immagine, sembrano automatici fallo e giallo per SPA, dalla seconda immagine emerge che, in questo caso, è corretta la scelta di Massa di lasciar proseguire senza nemmeno fischiare fallo: è vero che c’è contatto tra i calciatori ma è altrettanto vero che anche Dybala si aiuta col braccio destro e, oltre a ciò, è già in caduta nel momento in cui Nzonzi gli appoggia il braccio sinistro sulla spalla. Convengo con la scelta dell’arbitro.

Al minuto 63 l’assistente Vuoto segnala a Massa un fallo di mano di Ronaldo, caduto in area di rigore:

In questa circostanza la segnalazione di Vuoto non ha alcun senso: Ronaldo tocca il pallone col braccio ma ciò in conseguenza del contatto con Manolas, furbo nel cercare il contatto con l’avversario. Il calcio di punizione per la Roma è un errore, ci stava un calcio di punizione per la Juventus ma nulla di più: la carica di Manolas avviene ben al di fuori dell’area di rigore.

Al minuto 69 la Juventus trova la rete del raddoppio al termine di una concitata azione nei pressi della linea di porta:

Concordo pienamente con la decisione di Massa di annullare la rete. Olsen, nel tentativo di respingere il pallone, viene contrastato da Chiellini in modo chiaramente irregolare. Dobbiamo sempre ricordare un concetto fondamentale (che non è quello del portiere intoccabile nella propria area di porta, concetto inesistente nel regolamento): un contrasto è considerato regolare se portato spalla contro spalla. In questa circostanza Chiellini si muove verso Olsen (che, al contrario, è fermo nella sua posizione) e gli impedisce di rinviare il pallone andando a contrasto ben prima che il pallone sia giocabile (come si nota nella seconda immagine).

Al minuto 91 l’episodio più contestato della gara. Episodio che appare chiaro ma che apre un dibattito non marginale sull’utilizzo del VAR che, ieri, sembrava uno strumento del tutto diverso da quello che ci siamo abituati a conoscere in questa stagione.
In fase di disimpegno Zaniolo sbaglia un passaggio in profondità che innesca il contropiede della Juventus, concluso con un tocco sotto porta di Douglas Costa su assist di Ronaldo.
Massa convalida la rete ma, dopo una trentina di secondi, viene richiamato alla “on field review” dal VAR Giacomelli per un precedente episodio tra Zaniolo e Matuidi (ad inizio azione):

Le due immagini non sono scelte a caso.
Nella prima si nota Massa in perfetto controllo dell’azione. Nella seconda il fallo (evidente) di Matuidi che appoggia il piede sulla caviglia di Zaniolo. Nulla di grave, sia chiaro: fallo negligente, la sanzione disciplinare non è nemmeno da prendere in considerazione.
L’episodio, però, si presta a più riflessioni.
1 – Per quale motivo il VAR è intervenuto su un episodio visto e valutato da Massa? La spiegazione che più mi piace è che si stia tornando ad interpretare più ampiamente il protocollo, per cui dovremo aspettarci che (finalmente) si tornino a prendere in considerazione per il VAR anche episodi di fatto valutati dall’arbitro ma con una percezione erronea (come in questo caso);
2 – Se questa dovesse essere la ratio, la scelta di Giacomelli è perfetta: il fallo è, di fatto, l’inizio dell’azione della Juventus. Non sappiamo se, senza il fallo, Zaniolo avrebbe giocato meglio il pallone ma ciò non ci interessa dato che quel che conta è il fallo in partenza: l’APP (Attacking Possession Phase) inizia proprio col fallo subito da Zaniolo. E non conta nulla nemmeno il fatto che Zaniolo continui l’azione dopo aver subito il fallo (usciamo da queste leggende metropolitane);
3 – Che cosa è successo nelle prime 16 giornate? Oppure dobbiamo porci la domanda se questo sabato di campionato sia solo un’eccezione alla linea seguita finora?

Per quanto mi concerne il pensiero in merito lo conoscete: preferisco di gran lunga questo tipo di interpretazione, magari con una review in più che una in meno.
Pensiamo ad un fatto, a prescindere dalle squadre: se da questa azione fosse nato il gol decisivo, il fallo su Zaniolo sarebbe passato in cavalleria od avrebbe scatenato polemiche infinite?

A fine gara i giocatori della Roma formano una sorta di capannello attorno a Massa: in tutta franchezza episodio che mi ha lasciato piuttosto sbigottito, incomprensibile il motivo delle lamentele.

168 commenti
  1. Tommaso
    Tommaso dice:

    Ciao Luca,
    Innanzitutto Buon Natale e grazie sempre per i tuoi puntuali contributi.
    Una curiosità:
    Ho letto che Dzeko è stato multato di 5.000€ per avere, in seguito al triplice fischio, rivolto al quarto ufficiale frasi contestatorie in merito alle decisioni arbitrali.
    La mia domanda è:
    Come mai Dzeko ha preso una multa in denaro (5.000€) e non un provvedimento disciplinare? [ammonizione, squalifica, o quello che sia…?]
    Se non ricordo male, quando Balotelli andò a protestare da Banti a fine gara si prese un secondo giallo e conseguente squalifica.
    Qual è il criterio per decidere se applicare una multa in denaro oppure un provvedimento disciplinare?
    Grazie tante, auguri,
    Arturo da Gubbio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può capitare che delle espressioni proferite a fine gara siano ritenute non meritevoli di squalifica e punite con una multa. Pensa, per esempio, a proteste espresse solo alzando la voce ma senza insulti od ingiurie: in campo varrebbero un’ammonizione, fuori dal campo di gioco (non potendo più essere usati i cartellini) ci si limita ad annotare l’accaduto tra “incidenti, comportamento dei dirigenti, varie”. Da qui la possibilità di una sanzione pecuniaria. Balotelli venne ammonito in campo.

      Ciao Arturo e buon Natale (in ritardo) anche a te.

  2. Den
    Den dice:

    Innanzitutto buon Natale e grazie per la rubrica. Poi, devo dire che anche dopo aver letto le sue risposte agli altri lettori sull’episodio di Zaniolo, ci sono ancora delle cose che non capisco. Lei stesso non manca di sottolineare, quando dovuto, che non basta il contatto per determinare il fallo, altrimenti non si giocherebbe più, ma il contatto stesso deve determinare la caduta o comunque interferire significativamente con la giocata. Qui si vede Zaniolo che fa ancora tre passi, in perfetta coordinazione, e solo dopo essersi accorto di aver sbagliato il passaggio si butta goffamente a terra. Difficile supporre un nesso tra il contatto con Matuidi e l’esito della giocata. Quindi cosa ha giudicato l’arbitro in questo caso? L’entità del contatto? Una qualche malizia da parte di Matuidi?

    Saluti e scusi se non la lasciamo in pace neanche la Vigilia di Natale con richieste di chiarimenti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mai detto, scritto o pensato che il contatto debba provocare una caduta o determinare una giocata. Accetto serenamente opinioni differenti (siam qui per confrontarci) ma gradirei che non mi vengano attribuiti concetti che non mi sogno nemmeno di sostenere.
      Il fatto che Zaniolo faccia due passi in più non c’entra nulla: quel che va valutato è il fallo in sé. Possiamo anche discutere (come ho discusso) che il VAR sia intervenuto in discontinuità con il recente passato ma non neghiamo l’evidenza: il fallo c’è tutto.

      Sono contento che mi poniate domande anche alla Vigilia, sebbene risponda solo nei ritagli di tempo dato che, anche oggi, sono in ufficio per liberare la scrivania dalle scartoffie.

    • Den
      Den dice:

      Non se la prenda, vuol dire che la leggerò più attenzione. Né volevo dire che il fallo non ci fosse, come forse sembra, rileggendomi. Quello invece che non capisco è cosa possa aver visto Massa dalle immagini che non fosse già stato chiaro dal vivo, a qualche metro di distanza. E anche prendendo per buono che se ha cambiato decisione vuol dire che non aveva visto il contatto, siamo sicuri che in caso contrario avrebbe fischiato? A giudicare dalla partita media, in cui azioni di contrasto anche più vistose (calci, spinte e trattenute varie senza nessuna pretesa di contendere il pallone) vengono regolarmente lasciate correre, mi è difficile crederlo. E quindi il dubbio è che ad usare così la tecnologia si rischia di finire con due diversi metri di giudizio a seconda che l’azione arrivi ad una segnatura oppure no.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Semplice: Massa ha visto un fallo che gli era sfuggito per una erronea percezione. Capita che, in campo, un contatto venga mal valutato. Se Massa avesse visto il contatto oppure concesso il vantaggio, certamente non sarebbe tornato sulla sua decisione.
      Al contrario avrebbe fischiato, gli arbitri non stanno certo dietro ai complottari.
      Sulla tecnologia son d’accordo: si è fatto un passo indietro rispetto alla scorsa stagione, si capisce poco della linea adottata.

  3. Alessio
    Alessio dice:

    Buongiorno, innanzitutto Le faccio tanti auguri di buon natale e La ringrazio per il tempo che dedica a queste analisi che sono di estrema utilità. Io mi sento di assolvere l’assistente Mondin in occasione del gol di Iago Falque: credo che l’assistente non lo veda nemmeno perché ci sono altri 4 giocatori del Torino esattamente sulla stessa linea che gli coprono totalmente la visuale. Infine vorrei porle una domanda: secondo Lei col tempo si arriverà a velocizzare la durata dei silent check? Perché va benissimo un utilizzo più ampio della VAR però non se anche per episodi come quello di Borja Valero si sta fermi 2 minuti. Grazie e ancora buone feste!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Spiegazione interessante ed a cui non avevo onestamente pensato. Ci sta.

      Il silent check, in generale, è già abbastanza veloce. In alcune circostanze può esserci una difficoltà di trovare le immagini velocemente e, in altri, la necessità di utilizzare la tecnologia tridimensionale su episodi complicati di fuorigioco. Va bene così, magari si potrebbe velocizzare per episodi marginali come quello di Borja Valero anche se comprendo il motivo: trattandosi di fattispecie accaduta al 94esimo, è giusto attendere qualche secondo in più onde evitare scelte azzardate.

  4. Michele
    Michele dice:

    Ciao Luca (e buon Natale in anticipo). Io torno sulla prestazione di Massa e devo dirti che non mi è piaciuta (al netto degli episodi, comunque meglio il primo tempo, male il secondo tempo) perchè ho avuto la netta sensazione che non abbia usato un metro uniforme sia nella partita sia tra le squadre in campo e per me è stato “fortunato” in quanto la partita, arbitralmente parlando, è stata tutto sommato tranquilla. Se avesse arbitrato così Toro – Juve di settimana ci sarebbero stati un bel po’ di problemi e per questo va riconosciuta a Guida una buonissima prestazione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Che Guida abbia arbitrato benissimo il derby, non c’è alcun dubbio (episodi a parte ma, come ormai saprai, non giudico mai una prestazione da singoli accadimenti). Che Massa sia calato nel secondo tempo è innegabile ma gli va riconosciuto che, se la partita è rimasta sempre nei binari della correttezza, è anche merito suo, capace di farsi accettare anche in circostanze dubbie.

  5. Francesco
    Francesco dice:

    Salve,
    d’accordo su tutta l’analisi della partita Juve Roma ma non sul gol annullato per autorete di Fazio.
    Ho visto vari replay sia in diretta che successivamente in post partita e varie immagini e non ho mai visto un comportamento falloso di Chiellini tale da ostruire ad Olsen il possesso del pallone men che meno da parte di Bonucci.
    Rispetto la sua analisi su questo episodio ma non la condivido.
    Stra-condivisibile l’uso del VAR in questa partita dopo ben 17 giornate dove il VAR ha fatto più “danni” che altro.
    Buon Natale sig.Marelli

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Su Twitter ti ho prontamente bloccato e qui non pubblico i tuoi commenti, perlomeno fin quando saranno connotati da toni da bar.
      L’educazione prima di tutto.
      Buon Natale.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie del tempo dedicatomi ma commenti come il Suo non verranno mai approvati.
      Teorie del genere, sul mio blog, non avranno MAI diritto di cittadinanza.

      Buon Natale.

  6. Pellegrino
    Pellegrino dice:

    buongiorno, sul primo gol della Lazio, la posizione di Marusic, pur non occupando minimamente il campo di visuale di Cragno, non è però attiva nel senso che, poichè la palla gli passa molto vicino, lui potrebbe intervenire deviando il tiro? Non rappresenta questo un ipotetico intervento che influisce sulla reazione del portiere?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se l’avesse deviata, la posizione sarebbe stata da punire tecnicamente.
      Non avendo nemmeno sfiorato il pallone, il problema non si pone e conta solo il fatto (evidente) che la linea di visione di Cragno non sia stata mai nemmeno parzialmente oscurata.

  7. Federico
    Federico dice:

    Buonasera, ma solo a me il rigore su Zaza sembra colossale? Come si fa ad avere dei dubbi su una cosa del genere, lo ha travolto senza badare minimamente al pallone. Non capisco anche come fa a dire che non c’è fallo di Nzonzi su Dybala (il secondo): gli ha messo un gomito sul collo e lo ha affondato, come può mai essere regolare? Nella foto che mette Lei Dybala ha le gambe piegate perché il fallo lo ha già subito, mi sembra un episodio molto semplice con giallo automatico.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non so da quali immagini tu possa giudicare il rigore come “colossale”. Se hai immagini più chiare, sarò felice di vederle. Da parte mia vedo e giudico quel che posso osservare direttamente, non ipotesi.
      Sul contatto Nzonzi/Dybala ho espresso la mia opinione. Se non sei d’accordo, ne prendo atto.

      Buon Natale.

  8. Filippo
    Filippo dice:

    Sostenere che quello di Chiellini è fallo significa dar ragione a chi dice che il portiere nell’area piccola non può essere toccato; Chiellini salta in verticale e non allarga le braccia, ma voi dite che è fallo. Allora la leggenda metropolitana riguardo alla carica sul portiere la create voi stessi. Quella è una paperaccia punto e basta.

    • Giovanni R
      Giovanni R dice:

      Suvvia Luca, con tutto il rispetto assolutamente dovuto, appunto, evitiamo di inventare cose che non esistono. Chiellini non salta da sei metri. Salta in verticale come dimostrato da questa immagine che mostra Chiellini caricare il salto esattamente dal punto in cui e’ avvenuto il supposto fallo. Dall’immagine si apprezza anche come Chiellini abbia preso posizione molto prima che arrivi la palla. Infatti la palla stessa non si vede neanche nell’immagine. E no, non e’ photoshop. E’ che la memoria a volte inganna.

      https://i.imgur.com/WLIPbRd.png

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma non cambia niente: nel momento in cui il pallone va per aria, Chiellini è a distanza di metri (l’immagine da te citata è già successiva e non di poco) mentre Olsen è fermo sulla linea di porta. Chiellini salta e contrasta irregolarmente il portiere.
      Poi pensala come ti pare, il giorno che sarai d’accordo con una mia valutazione stapperò una bottiglia di spumante.

  9. Alberto
    Alberto dice:

    Egr. Marelli quello che ritengo pericoloso nel cambiamento di rotta sulla VAR che lei invece apprezza ė appunto che avvenga a campionato in corso e valga per una singola partita di una singola squadra. Fino a ieri non avevo retropensieri …fino a ieri, ma questo non riguarda la tecnica arbitrale ma solo la maleducazione del paese.
    Grazie e a presto
    Algo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono d’accordo.
      Ma è anche vero che le prime 16 giornate sono state un disastro alla voce “episodi” in area di rigore. Meglio intervenire in corsa che portarci tutte queste polemiche fino a fine campionato, ad ogni giornata.
      Sulla maleducazione diffusa, poco conta l’applicazione di un protocollo: ormai son saltati tutti i limiti di convivenza e questo non certo per colpa del calcio ma di certi personaggi che, fino a vent’anni fa, sarebbero stati poco ascoltati anche al bar…

    • Michele
      Michele dice:

      Unica cosa è che trovo quantomeno bizzarro il fatto che si torni ad un uso “più consono” della VAR per un episodio a centrocampo, sul quale si potrebbe anche discutere, mentre abbiamo visto colossali errori in area lasciati correre…se proprio si doveva trovare una via “mediana” per evitare l’uso massivo della VAR, per me era più logico concentrarsi sui falli in area. Mio pensiero, anche perché pure l’anno scorso si è visto poco l’uso della VAR per falli di questo tipo…o mi sbaglio??

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non c’è dubbio: infatti mi chiedo se questa giornata sia stata un’eccezione o se vedremo un utilizzo differente da qui alla fine del campionato.
      No, l’anno scorso ci sono state decine di review su contatti in area: non a caso è unanime il pensiero che, nella scorsa stagione, il VAR sia stato utilizzato meglio di quest’anno.

  10. Luca
    Luca dice:

    Luca cosa ne pensi se venisse designato Orsato per la sfida tra inter e Napoli. Le due squadre che hanno subito un “ torto” nella partita dello scorso anno sarebbe un bel segnale che darebbe rizzoli

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Lo escludo.
      Secondo me l’Inter non la arbitra per tutta la stagione, a meno che non capiti un’occasione a fine campionato (tradotto: una gara ininfluente).

    • Giovanni
      Giovanni dice:

      Con la logica del fallo su zaniolo, l’anno scorso c’era un rigore per la juve (due falli consecutivi in area su matuidi che rimane in piedi). Il torto l’ha subito l’inter?

    • Dalla
      Dalla dice:

      Però in effetti -per ignoranza- non comprendo la regola per cui in un caso come quello di cui sopra (senza tirare in ballo squadre e tifoseria, ma solo per curiosità) il vantaggio non concretizzato non abbia portato ad una revisione dell’azione e al conseguente al calcio di rigore. Ti sarei grato se mi volessi piegare la regola. Grazie e buone feste!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il problema è che parti da un presupposto sbagliato, cioè che Massa abbia concesso il vantaggio.
      Se Massa avesse concesso il vantaggio, ciò significherebbe che l’arbitro non avesse visto il contatto. Al contrario Massa ha fischiato un fallo che non aveva visto perché, in caso contrario e se avesse concesso la norma del vantaggio, non avrebbe certo cambiato idea vedendo al VAR un episodio che aveva già valutato in presa diretta.
      In realtà Massa aveva visto il contrasto ma con una percezione errata, corretta dal review.

  11. Giovanni Antonutti
    Giovanni Antonutti dice:

    Ciao Luca,
    Un paio di domande sull’utilizzo del VAR in casi come quello del 2-0 annullato alla Juventus.
    Se per qualche ragione fosse chiaro che il fallo su Zaniolo non avesse avuto alcuna relazione con l’inizio dell’azione di attacco della Juve (ad esempio Zaniolo fosse riuscito a passare il pallone ad un suo compagno di squadra che poi l’avesse perso) il gol sarebbe stato annullato comunque?
    E se l’errore arbitrale fosse stato diverso da un fallo non visto? Se l’azione del gol fosse iniziata con un’altra irregolarità, come ad esempio una rimessa laterale assegnata erroneamente o irregolarmente eseguita?
    Questo tipo di analisi viene fatta anche per rigori o espulsioni?
    Forse sono domande banali ma devo confessare che ci sto capendo veramente poco….
    Buon Natale!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Dipende, se il pallone fosse stato perso immediatamente, non sarebbe cambiato nulla. Se invece la Roma avesse manovrato per un po’, sicuramente si sarebbe uscito dall’ambito di applicazione del protocollo.
      Le rimesse laterali non fan parte del protocollo perché, per definizione, sono riprese che sanciscono l’inizio di una nuova fase di gioco.
      Al contrario rigori ed espulsioni fan parte della casistica VAR.
      Buon Natale anche a te.

    • Giovanni R
      Giovanni R dice:

      Scusa Luca ma ti devo fare notare che la tua risposta alla domanda di Giovanni non e’ corretta. Se fosse stato chiaro che il fallo su Zaniolo non aveva nulla a che vedere con l’inizio della fase di attacco della Juve allora tale fallo non sarebbe stato passibile di review. Il protocollo lo riporto qua sotto (in inglese) ed e’ chiarissimo a riguardo. Questa versione che la Roma avrebbe dovuto manovrare un po’ non ha alcun fondamento nel protocollo come puoi vedere tu stesso.

      “For decisions/incidents relating to goals, penalty/no penalty and red cards for denying an obvious goal-scoring opportunity (DOGSO), it may be necessary to review the attacking phase of play which led directly to the decision/incident; this may include how the attacking team gained possession of the ball in open play”

  12. Giulio
    Giulio dice:

    Gentile Luca, questa settimana non ho quesiti da porti ma solo farti tanti complimenti. Oggi ho sbirciato tra un pò di quotidiani (compreso uno sportivo, il corriere dello sport): nessun riferimento al non rigore di Bastos. Bravo (come sempre, del resto)!

  13. Massimo
    Massimo dice:

    Stavo pensando alle sue considerazioni sulla partita di Udine. So che non è il suo pensiero, ma dire che un campionato è regolare solo se non ci sono episodi dubbi nelle partite di prima fascia non è accettabile..
    Siamo proprio messi male. Buone feste.

  14. Stefano O.
    Stefano O. dice:

    Salve Luca.
    Secondo lei è un caso che gli unici due casi di gol annullati per un fallo avvenuto parecchi secondi prima siano capitati entrambi a discapito della Juve? Non pensa che dietro ci sia una sudditanza psicologica degli arbitri nei confronti di certi media che si accaniscono sempre e solo in una direzione?
    Grazie per la risposta è auguri di buone feste.
    Stefano.

  15. Enrico Bovera
    Enrico Bovera dice:

    Una piccola aggiunta sul fallo di Vitor Hugo in Milan-Fiorentina: sarebbe stato secondo cartellino giallo!!

  16. Orlando Genga
    Orlando Genga dice:

    Le vorrei chiedere se la regola che imponeva di non allontanare la palla a gioco fermo sia ancora in vigore oppure no perché vedo che ormai di sta tornando alle vecchie abitudini di allontanarla per prenderne tempo a gioco fermo. La ringrazio anticipatamente.

  17. Rocco
    Rocco dice:

    Buongiorno Luca, una curiosità: in riferimento al calcio di rigore concesso al Cagliari, è questa una fattispecie di errore tecnico che potrebbe portare, previo reclamo, alla ripetizione della partita?
    Buona domenica.

  18. Guido
    Guido dice:

    Buongiorno Mareli e complimenti per accuratezza e stile.
    Volevo solamente mettere in evidenza quella che è una vulgata anche da parte di persone teoricamente addette ai lavori, secondo cui qualora l’arbitro sia in perfette condizioni di valutare un episodio, allora la sua decisione diventi non passibile di sindacato da parte del Var.
    Personalmente mi pare sia una convinzione errata, non deducibile dal protocollo e quasi un’offesa al buon senso e allo spirito sportivo. Per tacere poi del fatto che con ciò si commette un sacrificio sportivo rendendo omaggio al totem della burocrazia.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà è stato questo il concetto utilizzato nelle prime 16 giornate, infatti le review per contatti visti e valutati dagli arbitri in campo si contano sulle dita di una mano. Bisogna capire se la giornata di ieri è stata un’eccezione oppure una linea che verrà tenuta da oggi in poi.

  19. Claudio
    Claudio dice:

    Gent. Sig. Marelli, la leggo spesso e trovo questo spazio assolutamente corroborante rispetto a tante isterie giornalistiche e non. Le chiedo: secondo lei l’azione del 91′ si sarebbe dovuto fermare tramite Var anche se la Juventus si fosse limitata ad una melina in vista della fine della gara? Grazie, ancora complimenti e Buone Feste

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie dei complimenti, sempre ben accetti e graditi.
      No, ovviamente non sarebbe stato oggetto di review perché tali episodi acquistano importanza in termini di VAR solo se precedenti alla realizzazione di una rete (o alla concessione di un calcio di rigore od un’espulsione per DOGSO).

  20. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Salve Luca, complimenti per la completezza delle analisi, come sempre.

    Su Juve Roma. L’episodio di Chiellini/Olsen mi lascia ancora molti dubbi. Ma diciamo che in questi casi si tende a massimizzare la tutela del portiere ed in linea di massima è una cosa che mi trova favorevole.

    Sul fallo di Zaniolo invece credo che mi manchi qualche passaggio. Subisce certamente fallo ma francamente anche solo ipotizzare che sbagli per questo il passaggio mi pare azzardato. Lei dice che è ininfluente faccia diversi passi prima di calciare ma non capisco perché. In cosa si concretizzerebbe se no un vantaggio dopo che uno ha subito fallo? Per me una interpretazione altrettanto corretta poteva essere: Zaniolo subisce fallo, continua ad avere la disponibilità del pallone (nonncontrastato) ed in pieno equilibrio effettua un passaggio. Ergo, il vantaggio si è concretizzato. Dunque azione da far proseguire. Pensa sia peregrina come interpretazione?

    Grazie, la leggo sempre molto volentieri a prescindere se concordo o meno con lei. Perché si questo blog si respira aria di neutralità. Perla rara.

    G

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Come avrai notato non ho fatto alcun riferimento alla correttezza o meno del passaggio ma, al contrario, sottolineato che non importa quel che è accaduto dopo: un fallo deve essere rilevato se il contatto non è nei limiti del regolamento, a prescindere dall’esito della successiva giocata. Quale sarebbe il vantaggio dopo un fallo se il giocatore perde il pallone? La disponibilità del pallone non esiste nel regolamento, è un concetto inesistente.

      Grazie dei complimenti 🙂

    • Giovanni
      Giovanni dice:

      Ma allora perché dà il vantaggio dopo il fallo di nzonzi su dybala (la palla schizza su ronaldo che la butta più o meno via)? E quando si dà il vantaggio?

  21. Michele Padoan
    Michele Padoan dice:

    Caro Luca concordo con te per l’interpretazione degli episodi,vorrei che le interpretazioni fossero uguali per tutte le squadre, a me è sembrato paura di sbagliare a favore della juventus.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Percezione del tutto sbagliata, sono episodi che possono accadere. Gli arbitri sono esseri umani, come i tifosi. Ed infatti i tifosi, di qualunque squadra siano, si comportano tutti allo stesso modo di fronte ad episodi complessi.

  22. Giulio
    Giulio dice:

    Buongiorno Luca solo due domande veloci che poi in realtà è una sola:
    Se non erro c’è la regola del portiere che può tenere il pallone in mano non più di 8 secondi.
    Ci sono stati due episodi intorno al ventesimo minuto sia del portiere della Roma sia del portiere della Juventus che hanno tenuto il pallone in mano più di 8 secondi (me ne sono accorto perché avevo la comodità del tempo partita sul televisore, a differenza dell’arbitro che non ce l’ha, ed è qualche giornata di campionato sto tenendo sott’occhio la cosa per curiosità mia).

    È un caso che non venga più sanzionato questo tipo di fallo? O comunque è un tempo indicativo con una tolleranza?

    Grazie e complimenti per il blog.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La regola dei secondi è poco rispettata in generale ma si tratta più di un termine ordinatorio che perentorio: la ratio è di impedire che il portiere tenga il pallone in mano mezzo minuto.
      E’ una norma che potrebbe anche essere eliminata ma che rischierebbe di portare alla non punibilità di portieri che terrebbero il pallone tra le mani per minuti interi. Le norme ordinatorie esistono anche nel diritto comune per evitare esagerazioni nei termini (si pensi alla motivazione di talune sentenze) e per evitare che i tempi si allunghino ulteriormente.
      Per quanto mi riguarda, va bene così: uno o due secondi in più non cambiano molto.

    • Sergio
      Sergio dice:

      Allo stadio mi è capitato di contare anche 20 e più secondi prima che il portiere della squadra in vantaggio, o che è soddisfatta del risultato, si spossessi del pallone. Trascorsi i sei secondi dovrebbe essere concesso un calcio di punizione indiretto. E’una norma dhe prevede una prescrizione e la sanzione in caso di inadempienza. Penso che sia questione di direttive, come per l’utilizzo del VAR.

    • Sergio
      Sergio dice:

      Non ho link. Infatti ti ho scritto di aver contato allo stadio. In tv sai che la regia manda tante altre immagini in repaly, o primi piani di altri giocatorie non puoi verificare quanto impiega il portiere a liberarsi della palla. i venti secondi li ho contati in Cagliari – Roma del maggio scorso.Il portiere era il romanista. Però è un pratica assai diffusa che non dipende dalla suqadra, ma dal risultato. Buon Natale.

    • Sergio
      Sergio dice:

      In Cagliari Genoa, sul punteggio di 1 a 0 per il Cagliari, Cragno, dopo una parata, tiene la palla in mano. Comincio a contare. Non riesce a servire un difensore a causa della pressione degli attacanti del Genoa. conto sei secondi, poi la regia manda in onda primi piani dei calciatori che hanno partecipato all’azione precedente. Continuo a contare, la regia torna su Cragno con la palla ancora in mano. Il conteggio è arrivato a 14, subito dopo il rinvio lungo.

  23. Alberto
    Alberto dice:

    A Empoli sul rigore revocato alla Samp passa il concetto che ormai non esiste più un protocollo Var e che ormai ogni arbitro ha il proprio, chi non va a vedere episodi netti e chi va a vedere con la lente di ingrandimento contatti magari lievi ma che ci sono. Questa mancanza di uniformità crea solo confusione facendo perdere credibilità a uno strumento che invece è di grande utilità.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Purtroppo non posso che essere d’accordo ma converrai con me che è un aspetto che evidenzio da mesi.
      Spero sempre che modifichino il protocollo, perlomeno per omogeneizzare il ricorso alla tecnologia. E se dovesse essercene qualcuna in più, non casca il mondo. Anzi…

  24. Andrea Manna
    Andrea Manna dice:

    Una domanda, vista la lunghezza delle attuali azioni attacco, spesso ci sono magari 20-25 passaggi senza che l’avversario tocchi palla, a suo parere (o a norma regolamentare se esiste) un in girls review che chieda all’arbitro di rivalutare un contatto tipo quello di matuidi e zaniolo fino a quanto tempo indietro sarebbe corretto andare.
    Mi spiego in questo caso siamo andati tra 20-25 secondo di al goal ma, se ci fosse stato un possesso continuativo di 2 minuti o più, e poi il goal un annullamento del goal era possibile oppure no?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non è una questione di tempo ma di APP (attacking possesion phase) che può durare 5 secondi oppure due minuti: in questo senso il protocollo non va toccato ma, al limite, spiegato meglio.
      Ma quello della comunicazione è un problema atavico dell’associazione e della categoria arbitrale in genere.

    • Guido
      Guido dice:

      Salve,
      trovo questa regola, questo protocollo, così aleatorio in termini temporali, sinceramente una vera truffa nei confronti dello spettatore.
      Mi spiego meglio: senza una limitazione temporale di quella che Lei chiama APP, si potrebbe assistere alla riconquista del pallone da parte di una squadra molto abile tecnicamente, tale squadra per assurdo potrebbe tenere il pallone per tutto il tempo rimanente della frazione di gioco, fare un gol nel finale e vederselo annullato.
      Ora, una cosa del genere FORSE la capisce il pubblico a casa, ma come la si spiega a chi spende centinaia di euro per una partita allo stadio e si vede di fatto “defraudato” di un tempo di gioco, visto che di fatto tutto quel possesso palla poteva concludersi solo o con la riconquista avversaria, o con un tentativo sbagliato, per “acquisire valore”?
      Opinione personale, DEVE esserci un limite di tempo, altrimenti il calcio dal vivo per il tifoso perde di credibilità, ma una partita intera può perdere di credibilità, sia che venga vista dal vivo, sia che venga vista in tv.
      In qualsiasi altro sport dove si utilizza la tecnologia a supporto delle decisioni arbitrali, la correzione avviene in brevissimo tempo, il pubblico mantiene il contatto con la realtà di quello che vede (penso al tennis, alla pallavolo, al basket: al più 5-10 secondi e si sa qual è la chiamata, se ce n’è una), non esiste un utilizzo così “indefinito” nel tempo come quello che promuove il VAR, in queste situazioni, nel calcio.

      Saluti e buona domenica .

      Guido.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non per assurdo ma per applicazione del concetto di APP: può accadere (ed è accaduto nel settembre 2017 nella SuperCoppa d’Olanda) che una squadra segni una rete per poi vedersela annullata con contestuale assegnazione del calcio di rigore alla squadra avversaria.

    • Guido
      Guido dice:

      Prima di tutto La ringrazio per la risposta, ma al contempo tale risposta non mi convince e cercherò di spiegare meglio le mie ragioni: mi dice che è già successo e che hanno fermato tutto per dare un rigore alla squadra avversaria, immagino però che in quel caso il possesso sia stato non prolungato, perché se c’è un fallo da rigore, sfuggito agli arbitri, ha senso far continuare indefinitamente l’azione per poi tornare indietro?
      Ho sempre visto chiamate piuttosto rapide in questi casi.

      Ma ammettiamo che il Suo controesempio sia del caso di specie: io non dico di non punire i falli, solo di rendere le chiamate più comprensibili per chi guarda la partita, perché nell’esempio che faccio sopra si avrebbe un pubblico che guarda 30 minuti, mettiamo, di calcio che vengono spazzati via da un fallo commesso all’inizio del prolungato possesso.
      Io mi metto nei panni dello spettatore da stadio: pago centinaia di euro (lo metteranno anche in Champions e lì i biglietti non li regalano) per vedere partite della durata media di 60′ di tempo effettivo e con questa indeterminazione nell’utilizzo del VAR in queste situazioni, potrei vedere 30′ (su circa 60) di calcio surreale: si gioca, ma una squadra di fatto non può segnare.
      Mi ripeto: non c’è sport che sia videoassistito dove sia contemplata una possibilità del genere: ci sarà un motivo…

      Un cordiale saluto.

    • Andrea Manna
      Andrea Manna dice:

      Ok grazie ma mi viene un dubbio, nel momento in cui si annullasse di fatto il risultato ottenuto da minuti di gioco, quel tempo va recuperato? È considerato giocato?
      Grazie in anticipo

    • Guido
      Guido dice:

      Più che prolungato, insomma: sono 3 passaggi in verticale e tiro, respinta e gol sulla ribattuta, venti secondi circa dal mancato rigore, è un ribaltamento di fronte repentino: io parlo di altra situazione di gioco, una cosa tipo questa: https://www.youtube.com/watch?v=8UgLZCt0ppQ, ma con palla guadagnata in maniera fallosa.

      Per quanto concerne il mio esempio è palesemente per assurdo, è una situazione altamente improbabile, ma se succedesse sarebbe grottesco e questa applicazione della regola prevede un’eventualità simile, mentre secondo me una cosa del genere non dovrebbe essere proprio contemplata: o si accetta l’errore, o lo si corregge in un lasso di tempo ragionevole.

      Interpreto, infine, la domanda di Andrea Manna, che è un po’ anche mia: se un’azione di possesso “inutile” dura mettiamo 5 minuti (sarà un record, ma è plausibile), poi si torna al fallo originario dopo aver consultato il VAR, oltre al tempo perso negli eventuali festeggiamenti per il gol -annullato-, a quello perso per la consultazione del VAR, si devono recuperare anche i minuti passati dal fallo non concesso originariamente? Perché, nell’esempio, con un possesso così lungo, se il VAR interviene quasi a tempo scaduto, e se si è in una situazione come quella successa in Olanda, dare un rigore 5′ prima o 5′ dopo fa molta differenza, per l’una e per l’altra squadra.

      La ringrazio per la pazienza, aggiungo ce apprezzo molto il lavoro che fa settimanalmente, anche perché comprendo che stare dietro a tutte le domande dei tifosi di 20 squadre di A in un turno simile non dev’essere esattamente divertente 🙂

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Quando accadrà (ma non accadrà mai) ne parleremo. Teoricamente tutto è possibile, anche abolire la povertà su un balcone e sconfiggere la mafia con un post su facebook ma la realtà è qualcosa di differente.

      Per quanto concerne le risposte, sono doveroso oltre che divertenti (tranne rare eccezioni). Peraltro sono io che ringrazio te e tutti gli utenti: grazie a voi sto per raggiungere un risultato che nemmeno potevo immaginare dodici mesi fa…

  25. MisterGP
    MisterGP dice:

    Buongiorno,
    ho letto solo l’analisi del posticipo e condivido le sue riflessioni. Il fallo su Zaniolo mi ricorda quello commesso da Lichtsteiner su Gomez in Atalanta-Juventus nel 2017, gol annullato di Mandzukic con l’ausilio della VAR. Sono due episodi simili dal punto di vista dell’utilizzo della VAR, di come veniva utilizzata e di come doveva essere utilizzata quest’anno. Non riesco ad interpretare il quesito finale, il Atalanta-Juventus il gol poteva essere decisivo ed è stato annullato e anche in questo caso poteva essere decisivo ed è stato annullato. Quindi non penso proprio che il fallo su Zaniolo sarebbe passato in cavalleria. Le polemiche, quelle ci saranno sempre e comunque, un esempio quelle a fine gara dei giocatori della Roma.
    Le aguro buone feste e complimenti per il blog.

  26. riccardo
    riccardo dice:

    Prima di tutto i più sinceri gli auguri per le prossime festività a Lei e ai Suoi cari.

    Intervengo solo sulla valutazione della mancata sanzione a Hugo in Milan Fiorentina.
    Il giocatore tenta di intervenire in maniera composta, senza braccia larghe e già in elevazione. E’ l’altro difensore della Fiorentina che condiziona il movimento del milanista che si scompone e si sbilancia verso l’accorrente Hugo. Ed infatti Mariani ha fischiato il fallo e la conseguente punizione.
    La ritiene una lettura totalmente errata?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Auguri anche a te.
      Sul contatto di Vitor Hugo non ho citato le braccia perché è un elemento marginale: quel che conta è l’impatto che, con quella velocità, può essere causa di problemi all’avversario a prescindere dai colpi con le braccia. L’imprudenza, infatti, non viene valutata sull’utilizzo o meno di qualche parte del corpo ma sull’entità del contatto e sul rischio per l’avversario.

  27. Antonio
    Antonio dice:

    Salve e soliti conplimenti,
    Ho una domanda: sarebbe stato corretto, con una azione più pericolosa, che Massa avesse fatto proseguire il gioco e dopo ammonito per la seconda Nzonzi?
    (Considerando sempre una SPA e non un DOGSO che avrebbe portato a un tiro pericoloso e non al gol perchè penso che se la juve avesse segnato, il vantaggio sarebbe stato considerato “concretizzato”)
    Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà la circolare numero 1 di quest’anno prevede la depenalizzazione della SPA in caso di concessione della norma del vantaggio. Circolare che mi fa rabbrividire perché, nel regolamento, questo indirizzo non esiste nemmeno cercandola con molta fantasia. Ritengo la circolare numero 1, su questo punto, da modificare quanto prima per evitare che episodi del genere vengano regolarmente amministrati e non giudicati.

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      Ma la ratio dell’ammonizione per SPA sta proprio nel fatto che un difendente viene sanzionato col giallo quando ferma un’azione promettente, quindi il semplice calcio di punizione non compensa a sufficienza. Se quindi l’arbitro valuta che in realtà l’azione promettente non viene pregiudicata dal fallo non vedo ragione di ammonire il reo. A meno che il fallo non sia imprudente, ovviamente. E salvo errore di valutazione del vantaggio da parte del direttore di gara, ma la circolare presuppone che l’arbitro assegni un vantaggio legittimo.

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      Direi che nel caso di SPA e DOGSO l’azione in sé è comunque condizionata dalle circostanze, al contrario di un fallo imprudente o violento etc. Se l’azione resta promettente nonostante il fallo non ha più senso sanzionare, perché la squadra vittima non ha subito un danno. Diventa come un fallo qualunque “sanato” dal vantaggio. Se c’è una trattenuta evidente al limite si può sanzionare per la condotta scorretta, ma a volte i falli da SPA o DOGSO sono addirittura involontari, perché mai dovresti stabilire di punire (nel senso di comminare il giallo) chi li commette quando le circostanze “esterne” sono cambiate? Lo dice la parola stessa, d’altra parte: SPA, ossia STOPPING promising attack, se l’attack non si stoppa non è più SPA!

  28. Thomas
    Thomas dice:

    Le chiedo un chiarimento sulla regola di vantaggio, in particolar modo sul concetto del “si concretizza”. Mi spiego meglio: nel primo contrasto tra Dybala e Nzonzi, dopo il fallo, il pallone arriva a Ronaldo che da buona posizione sparacchia in curva. Il non fischio ha concesso alla Juve una discreta occasione da gol. Quali sono dunque i parametri della “concretizzazione” in un caso del genere ? Resta ovviamente la mancanza del secondo giallo al romanista.
    Grazie in anticipo e buone feste.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Preliminarmente una precisazione: è una norma, non una regola. La regola va applicata sempre, la norma a discrezione dell’arbitro (sebbene esistano dei presupposti ben precisi).
      La circolare numero 1 prevede che, in questi casi, l’ammonizione non vada comminata perché concettualmente l’azione potenzialmente pericolosa non è stata impedita. A mio parere è una forzatura ingiustificabile del regolamento che, in nessuna sua parte, prevede un concetto del genere. E poi devo capire quale sia il vantaggio di non concedere un calcio di punizione dal limite con la difesa schierata.

  29. Paolo Ciaravino
    Paolo Ciaravino dice:

    Non sono d’accordo su Manolas su Ronaldo, rispetto al quale contatto personalmente non avrei fischiato niente, né il fallo perché il contatto non mi pare irregolare né il tocco di mano che come giustamente scritto avviene per via del contatto tra i due. Non credo di essere molto d’accordo su Chiellini perché a me non sembra proprio che vada addosso al portiere ma che salti dritto per dritto. Tuttavia ci posso stare dentro. Non sono per niente d’accordo sulla rete di Costa. Lo sbaglio di Zaniolo è indipendente dal fallo e non capisco per quale motivo questa considerazione sia ininfluente. L’azione della Juve comincia dall’errore gratuito di Zaniolo il quale accortosi della scemenza si butta a terra, non dal fallo. Rispetto al problema dell’utilizzo del VAR invece sono molto d’accordo, nonostante non condivida poi la decisione dell’annullamento.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non c’entra nulla che Zaniolo faccia due passi e poi passi il pallone: il fallo c’è e poco importa che cerchi di stare in piedi. Se dovessimo basarci su questo presupposto, allora dovremmo pensare che i calciatori devono cadere per vedersi riconosciuto un fallo: nel regolamento non c’è traccia di una tale tesi.

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      Ma se invece di due passi teneva palla per 10 secondi si poteva ipotizzare che l’arbitro avesse semplicemente lasciato proseguire per il vantaggio? A quel punto anche se il fallo c’è stato il VAR non avrebbe dovuto tenerne conto, sei d’accordo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, cambia molto: in dieci secondi sicuramente avrebbe ritrovato perlomeno equilibrio. Spero non si voglia negare anche che Zaniolo ha passato il pallone in equilibrio precario…

    • Enrigo
      Enrigo dice:

      Non parlavo del caso specifico, ma sembrava quasi che tu affermassi che essendoci un fallo a inizio azione poco importava il fatto che l’errore successivo dipendesse o meno da quello. Se uno subisce fallo ma decide di restare in piedi se successivamente sbaglia un passaggio è sempre delicato per l’arbitro regolarsi per la norma del vantaggio.

  30. Domenico
    Domenico dice:

    Mi aggiungo ai tanti che, ogni volta si complimentano con lei per questo servizio (tale lo ritengo). Sono un tifoso juventino e sono convinto che, se tanti juventini e antijuventini leggessero attentamente le sue analisi, assisteremmo a molto meno litigi nella rete. Buone festività.

  31. Massimo
    Massimo dice:

    Buongiorno Luca e rinnovati complimenti per le sue analisi sempre impeccabili e formative.
    Dal momento che ha visto l’intero incontro di Genova, colgo l’occasione per manifestare un dubbio riguardo un posibile episodio da aggiungere o meno alla conta delle scelte poco felici prese da Doveri nella prima frazione di gara: mi riferisco in particolare alla discrepanza tra recupero assegnato e giocato.
    Inizialmente i minuti aggiuntivi comminati sono 3. Al 46:20 il direttore di gara segnala che andrà a effettuare una OFR, la quale si conclude al 47:05 con il fischio per la ripresa del gioco.
    Com’è possibile che, senza altri episodi di gioco fermo accaduti negli istanti successivi e, quindi, a fronte di una perdita (volendo arrotondare) di un minuto a causa della review, la partita continui oltre il 49′ con due calci d’angolo battuti fuori tempo (tra cui il secondo, il quale origina il gol del vantaggio genoano, calciato al 50:02)?
    Grazie per l’attenzione ed auguri per un felice Natale.

  32. Fabio
    Fabio dice:

    Puntuale e chiaro come al solito… anche con 10 partite da analizzare nello stesso giorno. Chapeau.
    Una domanda tecnica. Ammesso e non concesso che sull’autogol di Olsen l’arbitro avesse valutato male, la VAR avrebbe potuto correggerlo? In poche parole, visto che anche il fallo su Zaniolo è stato visto e valutato dall’arbitro, ma è stato chiamato lo stesso alla OFR (ed anch’io concordo con questo tipo di applicazione della VAR), cosa prevede il protocollo in caso la svista provochi un annullamento di un gol invece regolare? Parlo di annullamento perché l’arbitro ha fischiato con la palla già in porta. Ci sarebbe margine d’intervento per la VAR?
    Credo di no, ma vorrei una tua conferma.
    Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Bene le 10 gare nella stesso giorno ma anche basta 😀
      Quando ho finito era ora di colazione…
      Sul gol annullato per carica ad Olsen, il VAR avrebbe potuto intervenire ma non l’ha fatto per il semplice motivo che la decisione è del tutto legittima. In linea teorica, se Chiellini non avesse toccato (chiaramente, peraltro) il portiere, è più che probabile che avremmo visto un overrule di Giacomelli.

  33. jeanloupverdier
    jeanloupverdier dice:

    sinceramente, mi viene difficile capire il mancato secondo giallo a Nzonzi, per il fallo su Dybala nemmeno fischiato (per un presunto vantaggio?), e (ti) chiedo: ammesso, e non concesso, che sia stato accordato il vantaggio, la sanzione disciplinare poteva/doveva essere cmq applicata, o sbaglio? la chiosa, invece, e lo dico ridendo, è per tutti coloro che, con faccia di bronzo senza eguali, continuano a sostenere che il VAR è “complice” della Juve, unica squadra a cui sono stati già annullati (e non entro nem merito) 3 gol in questo scorcio di campionato, e aggiungerei pure l’espulsione di Costa contro il Sassuolo: alla faccia del VAR dormiente.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, la circolare numero 1 prevede la depenalizzazione del fallo in caso di concessione del vantaggio: la ratio è che, concedendo la norma, la SPA non ha comunque impedito la concretizzazione dell’azione.
      Indicazione che non mi piace per nulla perché si pone molto al di fuori del regolamento e le forzature non mi sono mai piaciute. Non a caso ho evidenziato il fatto che non capisco quale vantaggio possa esserci nel concedere la norma con la difesa schierata a fronte di una punizione diretta ai 22 metri.

  34. Stefano
    Stefano dice:

    Non capisco per quale ragione sia irrilevante che Zaniolo prosegue l’azione dopo aver subito il fallo: non è vantaggio? Non mi sembra che si possa sostenere che il.vantaggio non si è concretizzato perché il centrocampista della Roma sbaglia il passaggio…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se fosse un vantaggio (perciò episodio visto e valutato da Massa) per quale motivo l’arbitro avrebbe cambiato opinione davanti al VAR? La risposta più semplice è quella corretta: Massa non aveva visto il contatto o, perlomeno, aveva avuto una percezione differente rispetto a quella assunta col video. Se, al contrario, avesse rivisto esattamente quel che ha deciso in campo, non avrebbe cambiato la propria scelta.

    • Stefano
      Stefano dice:

      Allora riformulo la domanda: lei non avrebbe dato vantaggio? Io sì (ma ho arbitrato solo all’oratorio).

  35. Tomasz
    Tomasz dice:

    Luca su fallo di zaniolo per me e rosso non interesa pallone se rompe achilles finito 3 ani stop non esagerare siamo per escludere episodi di farsi male o mi sbaglio?

  36. Gianluca
    Gianluca dice:

    Le faccio i complimenti per aver trovato l’immagine del gioco fermo nel caso del rigore per il Cagliari al 90esimo. Ieri nessuno ha mostrato quell’immagine, ne’ tantomeno i giornali sportivi hanno sottolineato l’episodio. Come ha detto lei meno male che la partita era conclusa, ma resta un errore grave da sottilineare.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ solo questione di occhio allenato e di attenzione ai particolari.
      Sono io che ringrazio te di aver notato questo passaggio dell’approfondimento odierno: ci tenevo molto che qualcuno lo evidenziasse 🙂

  37. Massimo
    Massimo dice:

    Articolo lunghissimo, superlavoro prima delle feste!
    Oggi non commento il contenuto ma voglio solo ringraziare per il sempre ottimo servizio offerto e augurare un sereno Natale ed un felice anno nuovo!

  38. Marco
    Marco dice:

    A caldo la direzione di Massa e del resto del team arbitrale mi era parsa pessima, solo per puro caso ininfluente sul risultato.
    A freddo restano a mio avviso una direzione con un solo vero (grave) errore di Massa sulla mancata espulsione di Nzonzi. Concordo pienamente sulla tua analisi degli episodi.
    Capitolo VAR: io non ci capisco più nulla… a volte le toppe sono peggio del buco.
    Il principio meglio una chiamata in più che una in meno sta bene, ma dove serve.
    Esempio: Alex Sandro in fuorigioco, tiro parato e palla in calcio d’angolo. Se la Juventus avesse segnato sul corner, apriti cielo. Per me in questi casi il VAR deve intervenire anche perché è una situazione oggettiva.
    La chiamata di ieri sera sul gol invece la trovo francamente incomprensibile e penso abbia messo anche in imbarazzo lo stesso Massa chiamato a rivedere una decisione che difficilmente non aveva già giudicato dal vivo.
    Inoltre la scelta di proseguire il gioco è di Zaniolo che sbaglia il passaggio ben dopo e senza che il fallo precedente abbia conseguenze sulla sua giocata. Zaniolo stramazza a terra a passaggio sbagliato e 30 secondi dopo è quello che fa un recupero miracoloso e falloso (protestando pure) sull’ultima azione della Juventus. Con lo stesso principio se il gol fosse stato decisivo anche il suo annullamento avrebbe suscitato discussioni e non solo l’eventuale convalida.
    Saluti e auguri.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sul VAR non nascondo che anche io comincio a non capirci nulla: aspetto sempre la giornata successiva per capire come verrà utilizzato. Così, ovviamente, non va bene, bisogna avere perlomeno un’idea definita dei limiti, non possono ondeggiare da una settimana all’altra.
      Per quanto riguarda il fallo sui Zaniolo, ti invito ad una riflessione: Massa aveva visto e valutato ma se avesse visto al video quel che aveva visto live, avrebbe annullato la rete? oppure ha annullato perché si è reso conto di aver avuto una percezione differente?

    • Marco
      Marco dice:

      Il punto è che così ci può stare tutto e la non chiarezza fa gioco ai polemisti, complottisti e inquinatori di ogni sorta di questo sport.
      Paradosso, solo perché accaduto nella stessa partita con gli stessi attori: azione Dybala/Nzonzi con tiro di Ronaldo che invece di finire in Piazza San Carlo viene respinta dal portiere della Roma che si invola in rapido contropiede e segna … che si fa?
      Auguri!!!

  39. Pino
    Pino dice:

    Salve, concordo in tutto. E’ possibile che in passato, episodi analoghi al presunto fallo di mano in ara della SPAL, su assist di Callejon, sia stato valutato fallo? Sia chiaro, da tifoso del Napoli, non avrei concesso rigore e trovo giusto l’annullamento del gol di Insigne, ma a memoria, ricordo di aver visto concedere rigori molto simili. Cosa che peraltro, ha fatto sorridere anche Ancelotti, anche se in modo scherzoso.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, su questi episodi c’è una sostanziale equità di giudizio: ricordo il mancato rigore in Juventus-Inter dello scorso anno (dinamica simile, Benatia su tiro di Icardi).
      Io, sinceramente, non ricordo rigori concessi su dinamiche simili.

  40. Alessio
    Alessio dice:

    Buongiorno Marelli, sempre un piacere leggerla. A me Massa non è piaciuto nella gestione dei falli, ha tenuto un metro ondivago che ha un poco innervosito giocatori. Sensazione di ingiustizia esiste perché forse prima volta che si interpreta var in questo modo, con arbitro in visione. Se è una svolta sono contento, se rimane episodio isolato allora sarei perplesso (e mi rimarrebbe amaro in bocca).

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono d’accordo con te ma solo nel secondo tempo: nel primo tempo la gestione tecnica è stata pressoché perfetta. Sul nervosismo dei giocatori non posso essere d’accordo: Juventus-Roma è per definizione una gara nervosa ma ieri non ho visto mai proteste al di sopra delle righe e di questo va dato merito a Massa, nonostante qualche sbavatura nella seconda frazione di gara.

  41. Gianluca
    Gianluca dice:

    La ringrazio per la consueta attenta disamina, molto spesso illuminante, delle prestazioni arbitrali nella giornata calcistica. Da tifoso devo però esprimere un senso di profondo disagio nel constatare una forte confusione nella gestione del VAR. Non si riesce a capire quale sia il regolamento in base al quale questo strumento viene usato e il sospetto che le chiamate siano influenzate dalla potenza mediatica delle squadre coinvolte è forte. In fin dei conti le proteste assurde dei giocatori della ASRoma derivano proprio dal senso di impunità derivante loro dalle reazioni diametralmente opposte della stampa – e fatto ancor più grave del sig. Nicchi – allorchè la ASRoma subisce un “torto” (roma-Inter) e quando invece usufruisce di un “regalo” (roma-Genoa). Il problema vero è che questo disagio che spesso si trasforma in sfiducia nei confronti dell’arbitraggio io lo esprimo scrivendo un commento sul Suo blog, altri lo esprimono picchiando un arbitro durante una partita di Promozione nella periferia romana. Ringrazio per lo spazio concesso e Le auguro buone feste.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Oggettivamente è difficile non essere d’accordo ma converrai con me che sottolineo il rischio fin da luglio, ben prima che iniziasse il nuovo campionato. Sulle reazioni delle squadre non evidenzierei le “colpe” delle singole società: si comportano tutte nello stesso modo.

  42. Gaetano Guarino
    Gaetano Guarino dice:

    Per me l’errore più grave di ieri è l’espulsione mancata a Nzonzi. Il vantaggio è inesistente, penso che l’arbitro abbia ben compreso che fischiando quel fallo avrebbe dovuto ammonire Nzonzi e quindi espellerlo. Un pò come Doveri in Genoa Atalanta sul rigore mancato per l’Atalanta.
    Sugli altri episodi si può discutere e non si troverà mai l’unanimità.

  43. Gianluca De Lorenzo
    Gianluca De Lorenzo dice:

    Caro Luca… Un caso non basta per dire che si è tornati indietro, ma ieri si sono visti più casi da moviola visti al var…meglio così. Da tifoso del Toro stendo un velo pietoso su Mazzarri che ancora si lamenta sistematicamente facendo finta di non aver capito come funziona quest’anno e la differenza tra var su fuorigioco e var su episodi da rigore. Riconosco che ci siano stati diversi episodi a nostro sfavore. Spero che quella di ieri non sia solo un caso sporadico e che si torni ad un uso razionale e frequente del var. Buon Natale!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Innegabile che il Torino abbia avuto qualche episodio sfavorevole in più ma apprezzo che tu, da tifoso, riconosca gli eccessi di Mazzarri che, alla fine, sono controproducenti soprattutto per i calciatori che hanno sempre una scusa a cui attaccarsi.
      Sulla giornata di ieri non so che dirti: dovremo attendere le prossime gare per capire se si sia trattato di un’eccezione o di una linea che verrà tenuta fino alla fine della stagione.

    • Gianluca De Lorenzo
      Gianluca De Lorenzo dice:

      Volevo aggiungere una cosa. Considerato” il protocollo” dell’ultima giornata, l’arbitro non avrebbe dovuto rivedere anche il presunto rigore su Zaza? Ammetto di aver visto solo un paio di replay e di non aver capito nulla

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Dalle immagini oggettivamente si capisce poco. E altrettanto poco può capirci il VAR, dato che ha a disposizione le nostre stesse immagini. Per tal motivo, in mancanza di certezze, la decisione del campo deve essere confermata.
      L’episodio è dubbio, non ci piove, ma è altrettanto vero che si capisca poco da qualunque inquadratura si osservi.

    • Alessio
      Alessio dice:

      E’ assolutamente vero che dalle immagini si capisca poco ed è quindi comprensibile che il VAR non si sia espresso… ma io ero allo stadio in buona posizione e il doppio fallo su Zaza (uno lo tiene/spinge e l’altro lo colpisce alla gamba) è stato veramente molto evidente tanto è vero che durante il silent-check eravamo tutti sicuri della concessione del rigore… Banti era anche ben piazzato e si fa davvero fatica a capire come non abbia fischiato

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ne prendo atto e non c’è motivo per non crederti.
      Purtroppo non c’era una telecamera in posizione ideale per eliminare ogni dubbio. Che, ad oggi, non posso togliermi, pur avendo una testimonianza diretta. Sarà che, da avvocato, devo basarmi sul concetto di prova per una decisione.
      La posizione di Banti sembra ideale ma non lo è: visuale schiacciata, un contatto tra Marlon e Zaza non avrebbe potuto mai vederlo.

  44. Stefano
    Stefano dice:

    Dott. Marelli mi trovo in completo disaccordo sul presunto fallo fischiato a chiellini sul gol annullato. Se invece di fermi immagine si va rivedere l azione vedrà che chiellini non va contro olsen, chiellini prende prima posizione in maniera regolarissima, poi salta in verticale, perpendicolare al terreno. Olsen va completamente fuori tempo da solo. Vedendo questo video https://twitter.com/Gianfra2809/status/1076583333197434880?s=19 mi sembra assolutamente una bestialità fischiare fallo. Un saluto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Dipende da come si vogliono vedere le immagini.
      Se vuoi vedere Chiellini fermo, ne prendo atto. Ma tendo a valutare quel che vedo, non immagini che non esistono.

  45. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Ciao Luca, Complimenti per l’analisi puntuale. Non mi trovi d’accordo su due episodi.

    1. Su Chiellini ti chiederei di rivedere l’episodio perché secondo me non hai giudicato correttamente la dinamica. Chiellini prende posizione nel punto dove pensa la palla ricadrà, si ferma (!) e poi salta in direzione perfettamente verticale. Chiellini non cerca e non causa alcun contatto. La seconda immagine mostra solo due giocatori entrambi (!!) in elevazione alla ricerca del pallone. Non ci sono da parte di Chiellini movimenti con le braccia verso il portiere o ancate. Non vi e’ alcun movimento orizzontale verso il portiere. Solo un miglior posizionamento. Quel movimento e quel salto non sarebbe fischiato come fallo in nessun’altra zona del campo in nessuna circostanza. Bisogna essere intellettualmente onesti su questo. La conclusione e’ che e’ stato fischiato proprio per quella regola, di cui tu neghi giustamente l’esistenza, che offre maggiore protezione al portiere nella sua area piccola. E ci puo’ stare. Pero’ diciamo le cose come stanno.

    2. Sul gol annullato a Douglas Costa l’unico fatto da determinare e’ proprio stabilire se Zaniolo ha sbagliato il passaggio a causa del fallo subito. Se il fallo e’ avvenuto prima del passaggio sbagliato ma non ne e’ stata la causa allora non può essere oggetto di review in quanto ininfluente e avvenuto prima dell’APP. Quindi non e’ corretto affermare che “non conta nulla il fatto che Zaniolo continui l’azione dopo aver subito il fallo”. E’ al contrario un elemento importante, certo non l’unico, che l’arbitro puo’ e deve utilizzare per determinare se Zaniolo ha sbagliato il passaggio a causa del fallo subito.

    Con tanti auguri di Buon Natale.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Chiellini salta ben prima che il pallone sia giocabile: il fermo immagine (nel quale Chiellini è già in aria) è nel momento in cui il pallone si trova in fase discendente. Il portiere ha il diritto di saltare verso il pallone senza essere caricato da un avversario e senza contesa del pallone. L’episodio è di facile interpretazione e, non a caso, in ambito arbitrale non c’è la minima discussione in merito: le discussioni ci sono in ambito social e massmediatico e non è colpa degli arbitri se il regolamento è conosciuto a spanne;
      2 – Non c’entra nulla che abbia sbagliato o meno il passaggio, quel che conta è che abbia subito un (chiaro) fallo. Il regolamento non prevede in alcun passaggio la valutazione sul fatto che un giocatore abbia proseguito o meno l’azione.

      Buon Natale anche a te.

    • Giovanni
      Giovanni dice:

      Mi auguro che in un episodio simile (inter juve di un anno fa con doppio rigore su matuidi che rimane in piedi e perde palla) in futuro il varrista richiamerà l’attenzione dell arbitro. Anche dovesse succedere in.un’azione d’attacco della Juve.

  46. Luca
    Luca dice:

    Quindi dopo Juve-Roma sta di nuovo cambiando il registro del Var? Bene, però peccato che al solito non ci siano state comunicazioni ufficiali. Io la ringrazio per lo sbattimento di spiegare tutte le varie decisioni (e il fatto che NON dia sempre ragione agli arbitri per me la rende credibile). Ma il problema, secondo me, risiede tutto da un’altra parte. Al solito l’Aia non è chiara, quando parla Nicchi fa solo dei danni creando ulteriore confusione (“Il protocollo non è cambiato”; “Quello che è successo in Roma-Inter – ma solo in quel caso in tutto il campionato, chiedo? – è inconcepibile”) e alla fine il risultato è che non solo il semplice tifosotto, ma nemmeno i soloni addetti ai lavori non hanno la minima idea del protocollo. Sui giornali, o in tv e radio sento delle robe allucinanti, poi tutti a dare la colpa al piangina Mazzarri (per dirne uno) che semplicemente non sa bene il regolamento come tanti “esperti” che si parlano addosso per giorni interi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà non dopo Juventus-Roma ma dopo questa giornata perché sono stati tanti gli episodi in discontinuità con le prime 16 giornate (il più evidente è quello di Empoli).
      Su Nicchi evito qualsiasi commento: le sue sparate senza senso si commentano da sole ma, prima o poi, mi auguro che chi l’ha votato si renda conto del presidente che ci ritroviamo da dieci anni.
      Sugli addetti ai lavori: persone che conoscono il regolamento ce ne sono poche, che conoscono il protocollo si contano sulle dita di una singola mano.

  47. Gus
    Gus dice:

    Concordo sull’utilità di questo utilizzo del var. Ma bisogna che venga chiarito urbi et orbi: mi si gela il sangue se penso cosa sarebbe potuto succedere a parti invertite

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non sarebbe accaduto nulla di particolare: Massa avrebbe agito esattamente allo stesso modo. E se pensi invece ai tifosi, ti invito a leggere quello che mi hanno scritto taluni “tifosi” della Juventus: alla fine sono tutti uguali, la maleducazione non è prerogativa di qualche società. Tutte le tifoserie sono composte da persone perbene e da idioti conclamati.

    • Gus
      Gus dice:

      Dici che se avesse annullato al 90’ il goal del 1 a 1 non sarebbe successo niente? C’entra poco la civiltà dei tifosi…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Così come c’è differenza tra 1-0 e 2-0, allo stesso modo c’è differenza tra 2-0 e 1-1. Ovvio che sono circostanze differenti.
      Pensa al rigore per il Cagliari: oggi, in ambiente Lazio, non ne parla nessuno. Se avesse portato al pareggio od alla vittoria del Cagliari, stai tranquillo che se ne sarebbero accorti in tempo zero.

    • Gus
      Gus dice:

      Anche se, in linea generale, bisognerebbe fare lo sforzo culturale di svincolare gli errori degli arbitri dal risultato finale. Altrimenti si continuerà in eterno con la retorica della sudditanza, quando spesso gli errori contro le grandi passano in secondo piano perchè le grandi squadre spesso li rendono ininfluenti vincendo comunque e viceversa con le piccole. Ma capisco sia pressoché impossibile

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Bisognerebbe sperare in un avanzamento culturale collettivo.
      Invece stiamo andando indietro verso un analfabetismo funzionale generalizzato.
      Sì, è impossibile. Ma ci proviamo…

  48. Gianluigi
    Gianluigi dice:

    Una curiosità in merito al gol annullato ad insigne: quando si parla di giocata del difendente che sani la posizione di fuorigioco dell’attaccante, si deve intendere la volontà di far ripartire un’azione e basta? Il fatto che il difensore, in questo caso, vada a cercare il pallone per salvare la propria porta è ininfluente? Grazie mille:)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, deve intendersi il controllo del corpo e la volontà di impattare il pallone.
      Questo è un caso particolare perché si tratta di un “save”, secondo il quale non ha alcuna importanza la volontà o meno: se il pallone è diretto in porta, l’eventuale giocata del difensore che si opponga al tiro non sana mai la posizione di fuorigioco di un avversario.

  49. Alberto
    Alberto dice:

    Va bene, egregio Marelli, purtroppo siamo su posizioni distantissime nei riguardi dell’applicazione delle review: molto, molto meglio una review in meno che una in più.
    Anzi, a dirla tutta, ne abolirei completamente l’utilizzo (eccezion fatta sui fuorigioco, ovviamente) perché il gioco ne risulta gravemente snaturato e – a mio parere, che non pretendo di imporre a chicchessia – assai meno godibile e comprensibile. Un prezzo troppo alto da pagare per una limitazione marginale degli errori arbitrali, senza peraltro alcun beneficio sul lato delle polemiche. L’esempio del gol annullato a Costa è emblematico, al di là delle spiegazioni tecniche e degli auspici che si tratti di un’inversione di tendenza.
    Ciò detto, è bene che ognuno restri con le proprie convinzioni, se queste rientrano nella dialettica civile. Quindi, come di consueto, le faccio icomplimenti e, questa volta, anche gli auguri di buone feste.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ una tua opinione che rispetto ma sulla quale non sono affatto d’accordo: nell’era della tecnologia il calcio non può rimanere al medioevo. Il mezzo va perfezionato ed il protocollo di utilizzo specificato ma non è un caso che, velocemente, tutti se ne stiano dotando.
      Ti ringrazio per i complimenti e ricambio gli auguri di buone festività (anche se ci rivedremo prima del nuovo anno).

  50. Alberto V
    Alberto V dice:

    Il prevedente di ieri sera rischia di essere pericoloso…basti pensare all episodio iniziale di alex sandro che in fuorigioco più che sospetto tira , il portiere para e ne scaturisce un corner…..bene se da quel corner fosse nato un gol cosa sarebbe successo?
    Personalmente preferisco la linea delle prime 16 giornate altrimenti che serve l arbitro in campo quando basta quello in cabina?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non sarebbe successo nulla se non polemiche a cui siamo abituati. Da quel punto di vista, però, il protocollo va bene, non si può sottoporre a review tutto ciò che accade in campo, altrimenti davvero si rischia di vedere gare di 4 ore.
      Sull’utilizzo del VAR non sono d’accordo ma, ovviamente, rispetto la tua opinione.

      Ciao Alberto, buon Natale 🙂

  51. Alessandro
    Alessandro dice:

    Buongiorno
    Analisi ineccepibile come al solito. Un solo dubbio sul gol di Chiellini. A me sembra che il contatto sia regolare dato che Chiellini va sul pallone e poi entra in contrasto con Olsen, senza usare le mani. Per il resto spero anche io che Il VAR vada in questa direzione.
    Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il fermo immagine rappresenta il momento in cui Chiellini salta: il pallone è nettamente al di fuori delle sue possibilità, almeno mezzo metro sopra Olsen e lo stesso difensore della Juventus.

    • Michele
      Michele dice:

      La palla come ogni corpo in caduta sul pianeta terra è soggetta all’accelerazione gravitazionale che produce una forza peso che a sua volta ne impedisce la fluttuazione. Quella palla sta cadendo sulla testa di Chiellini che per colpirla ovviamente deve saltare prima che gli arrivi sulla testa. Chiellini salta perpendicolarmente al suolo. Mi meraviglio a questo punto che non abbiano annullato il gol di Mandzukic che travolge Santon.

      Una volta era una mosca bianca nella giungla delle moviole, ultimamente si è uniformato a tanti colleghi che pur di dar contro alla Juve si inventano di tutto.

      Adios.

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