13esima giornata: manca un rigore alla Juventus ma c’è ancora tanta confusione tra VAR e moviola
Permettetemi un brevissimo pensiero personale.
Questo blog è più un passatempo che altro, un modo per coltivare una passione dato che barriere dirigenziali mi impediscono di fornire il mio (modesto) contributo all’interno dell’AIA.
Non ho alcuna intenzione di “sputare” su un mondo che tanto mi ha aiutato a crescere e che immense soddisfazioni mi ha concesso.
Ciò non toglie che leggere le mie riflessioni su altri siti (che ringrazio per le cortesi citazioni) non possa che riempirmi di soddisfazione personale: evidentemente un “lavoro” apprezzato che mi sprona a fare ancora meglio. Ed apprezzo anche le critiche costruttive, meno quelle di tifosi di scarsa intelligenza che pensano di mostrarlo più lungo e duro con insulti personali di oscena volgarità.
La domenica di campionato ci ha consegnato una serie di gare ben dirette e con pochi episodi mal valutati.
Benevento – Sassuolo 1-2, arbitro Mazzoleni
Al minuto 67 Letizia, già ammonito, trattiene per la maglietta l’avversario Ragusa che stava per entrare in possesso del pallone:
Fallo evidente, corretta la sanzione disciplinare comminata da Mazzoleni: la dinamica dell’azione suggerisce un’azione potenzialmente pericolosa, ineccepibile l’intervento dell’arbitro bergamasco.
Nei minuti di recupero, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il difensore del Benevento Costa interviene in modo molto scomposto per anticipare un avversario:
Posizionamento perfetto di Mazzoleni: posizione statica, visuale completamente sgombra, attenzione concentrata proprio sulla “coppia” che potrebbe originare un episodio dubbio. In sintesi, Mazzoleni è attento perché consapevole che qualcosa potrebbe accadere ed è questa la postura del corpo e mentale che assicura una buona decisione in campo. Ricordiamo sempre un concetto: gran parte degli errori commessi sul terreno di gioco sono dovuti ad eventi inattesi che, come tali, colgono di sorpresa il direttore di gara o gli assistenti.
In questa occasione Mazzoleni ha fischiato immediatamente il calcio di rigore (netto). Bravo.
Torino – Chievo 1-1, arbitro Banti
Partita nervosa, ben diretta da Banti (mancano due giornate alla fine dei gironi di Champions’, mi aspetto il suo esordio).
Al minuto 14 il Chievo si porta in vantaggio. Sul un cross dalla destra di Cacciatore il pallone viene deviato da Meggiorini verso il compagno Hetemaj che salta assieme al difensore De Silvestri:
La rete è regolare.
Per quanto De Silvestri si lamenti per una carica irregolare del giocatore clivense, non ci sono le condizioni minime per poter ritenere irregolare il contrasto di Hetemaj che, in realtà, salta prima e meglio dell’avversario.
Ottima, anche in questo caso, la posizione di Banti che ha tutte le possibilità di vedere perfettamente il contrasto: posizione statica, visuale aperta, controllo di attaccante e difensore.
Al minuto 70 Belotti tenta di controllare un pallone difficile in area di rigore, entrando a contatto con il difensore Gobbi:
Banti assegna un calcio d’angolo inesistente, dato che è Belotti a colpire il pallone.
L’arbitro, però, viene giustamente richiamato dai VAR per un “on field review“, avendo completamente perso il contatto tra Belotti e Gobbi. Che si tratti di chiaro errore, nessun dubbio: assegnando il calcio d’angolo Banti evidenzia di non aver colto minimamente il contatto.
Dopo un brevissimo consulto al monitor, Banti assegna il giusto calcio di rigore al Torino e decide di non intervenire a livello disciplinare nei confronti del difensore clivense: anche in questo caso la decisione è corretta, non si tratta né di DOGSO (che comporterebbe il cartellino giallo per l’ormai nota depenalizzazione in area di rigore) né di fallo imprudente (si tratta di un fallo negligente, senza alcuna pericolosità concreta per l’avversario).
Al minuto 88, nella zona di centrocampo, Radovanovic interviene con una certa rudezza nei confronti di Belotti. A “difesa” del compagno accorre Niang che spinge leggermente l’avversario, che reagisce con foga:
Corretta, anche in questo caso, la scelta di Banti.
Il comportamento di Niang non è giustificabile e viene punito con l’ammonizione. Diversa la sanzione per il giocatore del Chievo che, dopo la breve scaramuccia con Niang, evidenzia una reazione plateale e solo l’intervento di compagni ed avversari impedisce che possa scatenarsi una mezza rissa in campo. Ineccepibile la decisione di Banti di espellere Radovanovic che se la caverà con una sola giornata di squalifica: se non fosse stato trattenuto il rischio di una lunga squalifica sarebbe stata molto concreta.
Udinese – Cagliari 0-1, arbitro Manganiello
Un solo episodio degno di nota, in pieno recupero.
Il Cagliari orchestra un veloce contropiede, con l’Udinese sbilanciata in attacco per cercare il gol del pareggio.
Sul limite esterno sinistro dell’area di rigore il giocatore Faragò cade a terra dopo un contrasto con il portiere friulano Bizzarri:
L’arbitro Manganiello, in buona posizione e con la visuale completamente sgombra, lascia correre. Decisione oggettivamente incomprensibile.
Giusto il richiamo dei VAR che convincono l’arbitro a rivalutare la propria decisione.
Attenzione ad un particolare: nel caso in cui i VAR avessero giudicato il contrasto solo da ammonizione, non avrebbero potuto richiamare il collega al monitor dato che il protocollo prevede la review solo per falli comportanti un cartellino rosso.
Nel caso specifico è da apprezzare la scelta dei VAR.
Si tratta di DOGSO? Bizzarri ha impedito il concretizzarsi di una chiara occasione da rete?
La risposta è sì, benché Bizzarri non possa essere considerato “ultimo uomo”. E, in ogni caso, anche se fosse ultimo uomo ciò non cambierebbe nulla dato che questa dizione non ha più alcun valore (vedasi articolo sulle “leggende metropolitane”).
La prima immagine, infatti, dimostra che non solo Faragò avrebbe potuto facilmente tirare verso la porta avversaria (priva del portiere) ma anche che, al centro, era presente un compagno di squadra completamente da solo. E sarebbe stato facilissimo depositare il pallone in rete.
Bene i VAR, un po’ meno Manganiello: in circostanze del genere sarebbe preferibile non dover attendere l’aiuto delle immagini, episodio oggettivamente di facile lettura.
Sampdoria – Juventus 3-2, arbitro Guida
Il primo episodio, per quanto marginalissimo, al minuto 27.
Su lancio di Cuadrado, l’assistente Preti segnala immediatamente la posizione irregolare di Higuain:
Segnalo questo episodio per evidenziare un grande equivoco che sto notando in questi giorni e conseguenza della rete concessa ad Insigne in Napoli-Milan (l’approfondimento lo trovate qui).
La segnalazione immediata NON è stata abolita.
Non si deve pensare che, con la presenza del VAR, gli assistenti debbano lasciar correre ogni azione, attendendone sempre la conclusione.
Gli assistenti hanno ricevuto l’indicazione precisa di non alzare la bandierina solo nei casi in cui abbiano un dubbio sulla posizione di un attaccante.
Nel caso specifico Preti non ha avuto alcuna titubanza nel segnalare il fuorigioco perché certo della sua rilevazione. Le immagini sono prive di prospettiva ideale ma Higuain pare avanti rispetto ai difensori della Sampdoria (prendete come riferimento la linea di centrocampo).
Da segnalare, nel primo tempo, un fallo molto evidente di Lichtsteiner su Praet che, pochi minuti dopo, sarà costretto ad uscire per infortunio conseguente al contrasto. Fallo da ammonizione (almeno da ammonizione), Guida lascia addirittura correre. Inaccettabile.
Al minuto 34, su lancio in area sampdoriana, Mandzukic è in netto anticipo sul difensore Ferrari che gli appoggia un braccio sulla schiena dopo essersi slanciato in aria per colpire il pallone:
Non ha alcun significato che il pallone sia (forse) irraggiungibile per l’attaccante della Juventus: il pallone stesso è in gioco ed un contatto irregolare può (deve) essere punito a prescindere dalla giocabilità o meno.
Non si tratta di un fallo così evidente ma ciò non toglie che una spinta di questo genere ai danni di un calciatore senza alcun appoggio a terra sia più che sufficiente per rendergli impossibile la coordinazione.
Le condizioni di giudizio per Guida sono perfette: visuale aperta, due soli calciatori in area, posizione ideale.
La scelta migliore? Calcio di rigore.
Provvedimento disciplinare? Nessuno ed il motivo è presto detto: Ferrari commette un fallo sciocco, inutile, perché per Mandzukic è pressoché impossibile raggiungere il pallone.
Proprio su questo episodio, però, è necessaria una precisazione: questo non è un episodio da VAR ma solo da moviola. Perchè?
Perché non si tratta di un chiaro errore: Guida ha visto, ha valutato, ha deciso sulla base del proprio metro soggettivo. Non si tratta di un episodio sfuggito alla sua attenzione (come, per esempio, il contatto Belotti/Gobbi a Torino, di cui sopra) ma di un contatto valutato. E’ dunque errato sollevare polemiche sui VAR: in occasioni come questa un eventuale intervento avrebbe invaso la sfera di giudizio dell’arbitro ed è ciò che il protocollo VAR impedisce.
Al minuto 47, sul limite destro dell’area di rigore doriana, Cuadrado tenta di calciare il pallone verso il centro dell’area. Il pallone viene intercettato da Strinic, sollevando le proteste dei calciatori della Juventus:
Giusto lasciar proseguire, il contatto tra pallone e mano di Strinic non è punibile per tre motivi ben precisi:
1 – la distanza è minima (direi attorno al metro e mezzo);
2 – il braccio di Strinic è attaccato al corpo e non si muove per intercettare il pallone;
3 – il pallone, prima di incocciare sul polso del difensore doriano, colpisce il ginocchio destro dello stesso calciatore (prima immagine), rendendo del tutto casuale il successivo tocco di mano.
Al minuto 92 rigore a favore della Juventus per un contrasto tra Strinic e Douglas Costa:
Poco da eccepire, fallo indiscutibile.
L’errore più grave, a mio parere, Guida lo commette a fine gara.
Higuain viene fermato dall’ottimo assistente Carbone in fuorigioco sul limite esterno sinistro dell’area di rigore (le immagini confermano la bontà della scelta).
L’attaccante della Juventus reagisce in modo scomposto, urlando nei confronti dell’arbitro ed accompagnando le parole con ampi gesti.
Guida sorvola.
Anche in questo caso, atteggiamento non giustificabile.
Siamo al limite del cartellino rosso ma avrei tranquillamente accettato un’ammonizione, in considerazione di stanchezza, risultato negativo della sua squadra e nervosismo per l’andamento della gara.
Chiudere entrambi gli occhi di fronte ad una reazione del genere denota scarsa personalità che, a questi livelli, non può essere passata sotto silenzio, a maggior ragione se consideriamo (e dobbiamo considerarlo) che Guida è al decimo anno ed internazionale.
Ultima nota.
Ho molto apprezzato, a fine gara, l’atteggiamento dei calciatori della Juventus (in particolare Chiellini) e di Allegri che, in sede di dichiarazioni, non hanno minimamente cavalcato la polemica arbitrale, evidenziando i problemi avuti in campo. Comportamento degno di nota.
Spero che, un giorno, l’eccezione sia la protesta e non questa eccellente pacatezza.
Ciao Luca. Una domanda. Giustamente dici che la spinta su Mandzukic è fallo. La spinta da dietro, con le mani sulla schiena, per quanto anche solo “negligente”, è sempre fallo; il regolamento è inequivocabile.
L’episodio è IDENTICO alla spinta di Zapata su Khedira, che infatti protesta molto. Mani sulla schiena, nessuna possibilità per il difensore di arrivare sul pallone, giocatore in salto… di diverso c’è solo che Khedira, senza la spinta, sarebbe arrivato sul pallone.
Guida in effetti li ha ignorati entrambi, come a voler stabilire un metro molto tollerante. Tu però dici che il primo è fallo mentre il secondo non è neanche degno di essere rivisto. Perché? Sinceramente non capisco.
Ti rimando alle risposte fornite su commenti molto simili al tuo.
Un caro saluto.
ciao Luca, quando analizzi il possibile fallo (ma vale in generale) su Mandzukic affermi che la VAR non è intervenuta perchè non si tratta di un “chiaro errore” in quanto Guida ha visto e valutato a suo giudizio (ma non è quello che hanno fatto anche tutti gli arbitri e assistenti in molti dei casi in cui la VAR è comunque intervenuta?), però poi dici che secondo te la scelta giusta era dare il rigore……. ma se il rigore era la scelta giusta allora non si tratta di chiaro errore? rimango perplesso e mi chiedo: mi stai dicendo che se alla VAR ci fossi stato tu avresti richiamato Guida per segnalare un suo chiaro errore? dov’è il confine tra “scelta giusta”, “errore” e “chiaro errore”? chi lo stabilisce? mah! Saluti
Secondo il mio metro di giudizio e vedendo le immagini, si trattava di un rigore da assegnare.
Secondo il metro di giudizio di Guida e senza vedere le immagini, non si trattava di fallo sanzionabile.
Secondo i VAR, che hanno rivisto le immagini, non si trattava di chiaro errore ma semplicemente di una valutazione: un intervento avrebbe significato invadere la sfera di giudizio dell’arbitro.
E son d’accordo: per quanto, a mio parere, il fallo fosse tale da portare ad un calcio di rigore, altri arbitri hanno un’idea differente. E rispetto il loro punto di vista perché è soggettivo il giudizio.
Ricordiamoci che il VAR NON porta a questo schema:
A = fallo
B = non fallo.
La soggettività non potrà mai essere eliminata e non è lo scopo del VAR. Lo scopo del VAR è quello di eliminare errori palesi e questo NON è un errore chiaro. E’ un semplice EPISODIO che personalmente valuto come punibile ma che altri arbitri valutano come non punibile. E sono giudizi perfettamente rispettabili.
Nel calcio non esisterà mai una visione unica. E ciò vale tra gli arbitri (esseri umani) come tra gli osservatori (esseri umani) con il loro giudizio: al netto dei tifosi che vedono tutto pro o contro, i giudizi in merito si sono molto divisi, a dimostrazione che non si trattava di un chiaro errore ma solo di una valutazione soggettiva.
Capisco che non sia un concetto semplice ma, se si pensi su un attimo, alla fine non è così complesso.
grazie per il tuo commento, ma purtroppo capisco molto bene il concetto e infatti il mio post era appunto una provocazione riferita a quel concetto e al perchè ci siano molte contestazioni (alcune “a mio giudizio” motivate) alla applicazione della VAR.
Le molte critiche al VAR sono motivate da scarsa conoscenza e non comprensione di concetti complessi come la differenza tra “chiaro errore” ed “interpretazione” oppure tra Var e moviola.
Ci provo ma so bene che è difficile scardinare i preconcetti dei tifosi.
Ma non è troppo complicato stabilire la differenza tra grave errore ed episodio valutato diversamente? I VAR chiedono all’arbitro se ha visto e/o cosa ha visto? Idem il fuorigioco: se l’assistente è sicuro ma sbaglia nel non segnalare e l’azione finisce in gol il VAR può correggere, ma se sbaglia fermando l’azione il VAR non può far niente. In tutto ciò complimenti per la tua chiarezza, sono solo curiosità perché in realtà io vorrei un calcio senza VAR e senza moviole…
ti rimando alle risposte fornite precedentemente ad altri utenti.
Grazie del complimento.
In Italia non arriveremo mai ad un calcio senza moviole, troppi mass media campano solo su questa.
Perfetto come sempre Luca una curiosità c’era il rigore per l’Inter su Icardi? Alla prossima settimana:)
No, trattenuta veramente marginale.
grazie per l’analisi. un suo collega segnalava un fallo su kedira durante l’azione del 3 a 0 della sampdoria. ha un opinione in merito? grazie marco
Non l’ho trattato perché, a mio parere, non c’è un granché di cui discutere. Per carità, rispetto le opinioni di tutti anche in questo caso: se qualcuno lo ritiene irregolare, ne prendo atto.
Ciao Marco.
Dalle sue analisi mi sto convincendo sempre di più che il protocollo del VAR è quanto di più bizantino si potesse pensare. Vediamo il caso del goal di Insigne (validato VAR) e di quello di Higuain (VAR neanche coinvolta). In entrambi il possibile fuorigioco era stato segnalato dall’assistente. Come spiega questo differente atteggiamento, fermo restando che da quanto ho potuto verificare dalla mia registrazione Higuain era assolutamente in linea e quindi il fuorigioco inesistente.
Grazie
La differenza è tutta nella tempistica: a Napoli il dubbio è legittimo tanto che oggi, a distanza di due giorni, ancora si discute della regolarità o meno. E’ un episodio al limite.
Per quanto concerne Higuain, l’assistente Preti nel primo tempo e Carbone nel secondo hanno deciso di segnalare immediatamente la posizione irregolare perché certi della propria valutazione.
Dalle immagini hanno ragione.
Ma se l’episodio di Napoli è dubbio, non dovrebbe restare valida la prima scelta, visto che non c’è chiaro errore?
Esattamente.
E la prima scelta è stata quella di Costanzo, che segnala la posizione irregolare di Insigne. Il fatto che lasci proseguire NON significa che abbia deciso per la regolarità ma è esattamente il contrario: lascia correre perché ha un dubbio ma la sua impressione è che si tratti di fuorigioco. Decide scientemente di far concludere l’azione per poi segnalare la sua valutazione che era per la posizione irregolare.
Radovanovic in realtà reagisce (si in maniera spropositata) contro Lijaic, reo di avergli tirato una pallonata addosso. In questo caso quest’ultimo non era da punire almeno con un’ammonizione?
Ci poteva stare, sì.
L’ultima parte del Suo commento tocca la regola 18, quella del buon senso. Ma oggi che la tecnologia sta prendendo piede e che il buon senso è prerogativa umana, non sarebbe opportuno che se un fallo è da rosso, rosso sia? Perchè l’uomo deve perdonare quando subito dopo la macchina non potrà farlo? Sembra lana caprina ma, trattandosi di giustizia, non lo è.
Saluti
Riccardo
p.s.: smaltita la botta da nazionale?
Ciao Riccardo. Capisco il tuo discorso ma non siamo di fronte ad un episodio chiarissimo: sappiamo che Higuain ha protestato molto vistosamente e l’ammonizione era il minimo. Peraltro non sappiamo che cosa abbia detto e, infatti, non condanno il gesto senza appello, lasciando il dubbio sulla sanzione perché non ho percepito insulti.
Sulla nazionale: no.
Ciao Luca,
Non hai commentato sulle proteste di Khedira sul terzo gol della Samp. Su varie moviole si e’ fatto notare come sia stato spinto a due braccia dall’attaccante della Samp una volta che era gia’ in aria. Li’ per li’ non credo fosse chiara la ragione delle evidenti proteste di Khedira ma non e’ compito del VAR valutare nel suo complesso ogni azione che porta a un gol per assicurarsi che non vi fossero irregolarita’ durante l’azione stessa? A presto Giovanni
Ciao Giovanni.
Ho risposto a questa domanda in un commento precedente.
Dal mio punto di vista si tratta di un episodio più televisivo che concretamente degno di nota. Secondo il mio parere la rete è regolare ma, ovviamente, rispetto le opinioni differenti.
Quindi a Bergamo, dove Lichsteiner-Gomez è stato giudicato regolare in diretta da arbitro, guardalinee e quarto uomo, tutto ok l’intervento del VAR?
Tutto perfetto.
Caro Alessandro, non si possono porre a confronto due episodi completamente differenti. A Bergamo Damato si trovava in posizione perfettamente lineare con i due calciatori, ha probabilmente intuito che qualcosa fosse accaduto ma non poteva fischiare sulla base di una sensazione. Quando gli è stato chiesto cosa avesse visto la risposta è stata “ho visto cadere Gomez ma non so per quale motivo”.
Perdonami ma, per proporre confronti, è necessario che gli episodi siano perlomeno simili.
Ciao.
Due note: riguardo al goal di Hetemaj, sicuro che non si possa trattare di fallo? In fondo quando il difensore prova a salire in verticale per intercettare il pallone si trova con il gomito dell’attaccante (che tra l’altro salta in maniera molto scomposta arrivandogli addosso addirittura girato di spalle) sopra la testa che gli impedisce di fatto di saltare, magari non sarebbe comunque arrivato sul pallone ma il fallo mi sembra abbastanza evidente.
Riguardo invece al comportamento della Juventus ok la mancanza di polemiche a fine partita, ma non hanno ancora perso il vizio di aggredire circondandolo il direttore di gara, arrivando addirittura a fine primo tempo con tutti i dirigenti presenti in panchina a chiedere le solite spiegazioni… Non mi sembra proprio corretto permettere ancora un simile comportamento che dovrebbe essere sanzionato per quanto mi riguarda molto più severamente visto che, come dici anche in altri articoli, a nessun componente della rosa dovrebbe essere permesso nemmeno di protestare, figuriamoci atteggiarsi in questo modo…
Per il resto d’accordo su tutto, e sempre complimenti per gli ottimi articoli.
Hetemaj: ho proposto la mia idea in merito ma rispetto opinioni differenti. A mio parere non c’è alcun fallo ma, come detto, si tratta di punti di vista: non è mia intenzione imporre una tesi.
Sulle proteste: nessuna squadra ha perso totalmente il “vizio” di protestare con toni oltre le righe ma certamente siamo un bel passo avanti rispetto a quanto visto nelle ultime stagioni. E questo è sicuramente un merito del VAR.
Domanda…l’intervento di Zapata su Kedhira non poteva essere rivisto dal VAR? Inoltre attendo con ansia i primi errori a sfavore del Napoli per vedere come reagiranno… adesso decisioni giuste e dubbie tutte a loro favore ci sono momenti così… Da Juventino ti dico che il campo dice sempre la verità e la verità è che la Juve gioca così così subendo gli eventi che dovrebbe invece affrontare… quindi chi è colpa dek suo mal pianga se stesso!! ma, la memoria mi dice che nel 2015 il campionato era bellissimo sino al goal di Zazza poi magicamente diventò noioso e falsato… Continuo a pensare che il VAR debba essere centralizzato e formato un team di specialisti…
Su Khedira ho già risposto pertanto non ti annoio ulteriormente.
Sulla centralizzazione: è un’ipotesi ma non per l’immediato. In Germania si è scelta questa strada ed è stato un autentico disastro. Probabilmente si arriverà ad una soluzione del genere (anche per questioni di costi) ma ci vorrà tempo: prima bisogna perfezionare lo strumento che ha tanti aspetti positivi ma anche qualche magagna di gioventù.
Ciao Luca, ma quando parli di un intervento che avrebbe invaso la sfera di giudizio dell’arbitro ti riferisci al fatto che la VAR non è potuta intervenire non essendoci stato un chiaro errore? Grazie
Esattamente.
E allora qualcosa non mi torna, ma per fortuna credo di sapere già cosa sia essendo una situazione che vedo ogni domenica e che mi mette i brividi: io vedo un fallo, una valutazione errata, un rigore negato e non vedo nessuno che ha sbagliato. Non credi che questo sia un altro caso alla Ponzio Pilato da parte dei Varisti? Secondo me stiamo tutti sottovalutando la dicitura del protocollo del VAR che impone di intervenire se e solo se ci sia stato un CHIARO errore, e il fatto che i varisti siano protetti da ció mi preoccupa molto.
Altra considerazione strettamente legata a quanto già detto: com’è possibile che la VAR sia intervenuta in occasione del gol di Insigne? Le immagini non sono per niente chiare, dalla telecamera sulla tre quarti Insigne sembra in linea, ma dalla telecamera posta a centrocampo ti assicuro che non sembra affatto: ho la netta sensazione che abbia il corpo proteso in avanti superando la linea dell’offside. E dove sta il famoso CHIARO ERRORE (in questo caso dell’assistente)? Dove stanno le immagine per cui i Varisti hanno avuto la certezza che l’assistente avesse preso una decisione chiaramente sbagliata? Non solo la VAR non doveva intervenire, ma è intervenuta modificando la decisione dell’assistente basandosi sul NULLA.
A mio avviso pessima giornata per arbitri e VAR condita con la ciliegina finale: mancata ammonizione a Perisic per aver platealmente richiesto l’utilizzo della tecnologia.
Sul gol di Insigne ho già risposto alla tua domanda nel corpo dell’articolo pubblicato domenica, già affermando che i VAR hanno sbagliato a modificare la scelta di Costanzo.
Sull’ammonizione di Perisic concordo, manca. Mi auguro che non si giudichi pessima una giornata per un’ammonizione. E’ un errore ma niente di particolarmente grave.
Condivido in pieno l’articolo, anche se mi viene difficile comprendere come facciano i due VAR a capire se l’arbitro non ha visto o ha valutato secondo i suoi parametri. E poi, questa sfumatura non rischia di creare disomogeneità nelle decisioni?
E’ più semplice di quanto tu non possa pensare: glielo chiedono. 🙂
OK, quindi se nella stessa azione Guida avesse detto di non aver visto nessun contatto, la VAR sarebbe intervenuta con l’on field review?
E’ quindi nel caso in cui,nell’episodio Gobbi, l’arbitro avesse detto di aver visto sarebbe stato chiaro errore o sfera dell’arbitro?
Ti rimando alla risposta precedente.
Salve Marelli complimenti per le puntuali e precise analisi. Volevo chiederle un suo parere sul terzo goal doriano. Posto che khedira si comporta da fesso mettendosi a protestare in area piccola a gioco in corso invece di occuparsi di ferrari, la spinta che subisce sul cross pare netta. Non sarebbe stato auspicabile un intervento del VAR per episodio falloso nel contesto della fase di attacco?
Ciao Luigi.
Ti rimando alla risposta in merito già fornita ad altri commentatori. Un saluto.
Ottimo Marelli, come valuta la situazione sul terzo goal blucerchiato?
Ciao Giorgio, grazie per il complimento, apprezzo molto.
Ti rimando alla risposta in merito già fornita ad altri commentatori. Un saluto.