12esima giornata: manca un rigore alla Juventus ed un gol al Verona…

Giornata abbastanza tranquilla sul fronte arbitrale, qualche imperfezione ed un errore grave, peraltro commesso da uno dei migliori assistenti in circolazione.
Iniziamo proprio da qui.

Cagliari – Verona 2 – 1

Due episodi.
Al minuto 10 Sau viene lanciato in area veronese, controlla il pallone e finisce a terra:

Rigore Cagliari

L’attaccante del Cagliari controlla (malino) il pallone riuscendo comunque ad anticipare il difensore. Caracciolo non riesce a controllare pienamente il proprio corpo e, con la gamba sinistra, colpisce il piede destro di Sau che (come tutti gli attaccanti) accentua la caduta sebbene l’irregolarità sia evidente. Fallo negligente, probabilmente involontario ma punibile.
Molto bravo, nella circostanza, Guida a fischiare il rigore senza attendere il conforto della VAR. Potrà sembrare affermazione sorprendente ma questi sono rigori molto complessi da individuare dato che l’attenzione dell’arbitro, in fattispecie del genere, si sposta immediatamente sul pallone poiché lo stesso si trova in una zona particolarmente pericolosa.

Non sono riuscito a trovare immagini della rete annullata a Pazzini (purtroppo è difficile rintracciare episodi particolari per gare come quella di Cagliari, gare che interessano solo marginalmente l’opinione pubblica). Per quanto il fermo immagine sia impietoso nei confronti di Meli, l’errore principale non è da individuare nella valutazione errata (giustificabile, è una fattispecie molto al limite) ma nelle modalità di segnalazione.
Le indicazioni, chiare, fornite agli assistenti impongono di non alzare la bandierina nei casi in cui non vi sia assoluta certezza sulla posizione di fuorigioco o meno.
Ieri, al minuto 56, Fares viene lanciato in sospetta posizione di fuorigioco, controlla il pallone e lo mette al centro ove arriva Pazzini che deposita in rete. Ultimo tocco inutile dato che Meli, inspiegabilmente, ha già segnalato la posizione di fuorigioco di Fares nel momento in cui calcia il pallone in mezzo all’area.
Segnalazione senza senso.
Le opzioni di Meli erano due:
– segnalare immediatamente il fuorigioco, interrompendo sul nascere l’azione;
– lasciare concludere l’azione, eventualmente segnalando la posizione nel momento in cui il pallone non fosse più in gioco (in tal modo i VAR avrebbero potuto intervenire per decidere se assegnare o meno la rete).
Sceglie l’unica opzione sbagliata, lasciando correre inizialmente e segnalando una posizione irregolare di 20 metri prima. Guida, ovviamente, non può far altro che recepire la segnalazione del proprio assistente, non potendo egli avere alcuna percezione certa della posizione di regolare o meno dell’attaccante. Guida, checché se ne dica, non ha alcuna responsabilità.
Un pasticcio.
Periodo non brillantissimo di Meli che, a parere personale, rimane un assistente straordinario ma con la necessità di ritrovare serenità e precisione.

Bologna -Crotone 2 – 3

Minuto 67.
Su un cross al centro dell’area bolognese, il difendente della squadra ospitante interviene in modo goffo sul pallone.
Pasqua lascia correre, parte un contropiede che si conclude in un nulla di fatto.
Dopo circa 30 secondi Pasqua viene richiamato dai VAR, interrompe il gioco con il pallone in zona neutra per consentire ai colleghi di individuare le immagini da sottoporre alla sua attenzione.
Immagini che vengono riversate in campo, Pasqua le osserva brevemente ed assegna calcio di rigore:

Rigore Crotone

Episodio che non necessita di particolari approfondimenti: fallo di mano evidente, braccio larghissimo, volontarietà del gesto indiscutibile. Giusto anche punire Krafth  con il cartellino giallo? Su questo punto ci sarebbe da discutere: ricordiamoci che, in area di rigore, le sanzioni disciplinari sono state depenalizzate. Per quanto ci siano motivi più che validi per discutere l’ammonizione comminata a Krafth, è innegabile che, colpendo il pallone di mano, lo stesso abbia evitato che lo stesso finisse nel possesso pieno dell’attaccante del Crotone appena dietro. Estremizzando potremmo anche qualificare l’episodio come DOGSO: è vero che il calciatore del Crotone non ha possesso del pallone ma è altrettanto vero che, senza fallo di mano, si sarebbe facilmente impossessato del pallone trovandosi completamente da solo di fronte al portiere del Bologna.

Come mai Pasqua (autore di un’eccellente prestazione, nel complesso) non ha fischiato immediatamente il rigore, dovendo attendere l’aiuto del VAR Mazzoleni?

Perché arbitro può non vedere rigore distanza più impallato

Il superficiale risponde con “Pasqua è scarso”.
Lo sciocco con “non ha voluto vederlo”.
Il razionale con “era (perlomeno parzialmente) impallato”.

Nel fermo immagine proposto, Pasqua si trova nella posizione corretta per questa tipologia di azione: fermo sulla sinistra dell’area, intento a controllare quanto avviene nell’area di rigore.
Purtroppo per lui, nel momento decisivo, trova sulla propria visuale un calciatore del Crotone che gli impedisce di vedere con assoluta chiarezza il fallo di mano.
In situazioni del genere, con un giocatore sulla linea visuale, l’arbitro può vedere solo parzialmente l’azione: molto probabilmente Pasqua ha intuito l’irregolarità ma non ne ha potuto aver certezza proprio per la parziale copertura dell’episodio.
In casi come il presente la VAR rappresenta lo strumento perfetto per impedire palesi ingiustizie peraltro non dovute a qualità discutibili dell’arbitro od altre sciocchezze teoriche ma createsi per situazioni particolari, quasi sempre sorvolate per mancanza di interesse: molto più facile scandalizzarsi che comprendere.

Altra stupidaggine letta in questi giorni: “il gioco prosegue per oltre 2 minuti prima del rigore”.
Ovviamente falso: il gioco prosegue per alcuni secondi fino a quando Pasqua interviene per interrompere l’azione in zona neutra. I due minuti passano, al limite, tra l’episodio in sé e l’esecuzione del calcio di rigore.
In tutta franchezza non capisco il motivo per cui si debbano esagerare vicende del genere, sembra quasi che si cerchi volontariamente un motivo per ridicolizzare un compito complesso come quello dell’arbitro.
Sembra?

Sassuolo – Milan 0 -2

Partita senza particolari sussulti.
Solo un flash sulla rete di Romagnoli.

Gol regolare Romagnoli

Su un corner calciato dalla destra, il pallone si impenna e finisce nella zona di Romagnoli, bravo a deviarlo in rete per il vantaggio del Milan.
Proteste molto vibrate da parte del portiere del Sassuolo Consigli che si lamenta per qualcosa. Scrivo “per qualcosa” proprio perché non ho la minima idea del motivo per cui Consigli abbia protestato in quel modo contro Damato, colpevole (secondo lui) di aver convalidato la rete.
La rete è perfettamente regolare, Romagnoli non va nemmeno vicino a commettere un’infrazione: salta da solo, non impedisce in alcun modo al portiere di tentare di giocare il pallone, non si muove nella direzione di Consigli ma solo in elevazione. Nel momento in cui colpisce il pallone, le braccia sono in posizione assolutamente naturale ed è il portiere del Sassuolo che, nel disperato tentativo di evitare la deviazione in rete, si lancia contro il difensore del Milan.
Gara piuttosto approssimativa di Damato (e non è la prima volta quest’anno), molto impreciso e stranamente nervoso ma nulla da osservare sull’episodio specifico se non le ingiustificabili proteste di Consigli.

Atalanta – SPAL 1 – 1

Al minuto 67, con le squadre già in parità, si verifica un contrasto sulla tre quarti difensiva dell’Atalanta:

Espulsione Freuler posizione pallone

Pare un contrasto come se ne vedono tanti: pallone nelle vicinanze, arbitro in pieno controllo dell’azione, un calciatore che finisce a terra per un fallo subito che ha come conseguenza un cartellino giallo per il centrocampista dell’Atalanta Freuler.

Nel caso specifico l’apparenza inganna, e non poco.
E’ bravissimo, nell’occasione, il VAR Valeri ad individuare un fallo connotato da grande pericolosità per l’avversario, mal valutato dal giovane Chiffi (gran talento ma ancora troppo discontinuo).
Le immagini sono impietose e portano all’inevitabile cartellino rosso: piede a martello, colpo pericolosissimo per l’avversario, pallone non a distanza di gioco.

Espulsione Freuler Bergamo

Genoa – Sampdoria 0 – 2

Gran bel derby, diretto in modo impeccabile da Irrati (manca un’ammonizione ad inizio gara per Rigoni), tanti episodi ben valutati anche senza intervento dei colleghi VAR.
Mancano immagini in merito, mi limito a due flash.
Qualche protesta del Genoa nel primo tempo per un contatto in area tra Ferrari e Lapadula. Il contatto sull’attaccante c’è così come è evidente che Lapadula si aiuti parecchio con le braccia per liberarsi del difensore. Più che legittimo lasciar proseguire, entrambi i calciatori commettono piccole infrazioni non punibili.

Più discutibile l’episodio del minuto 27: Lapadula allarga pericolosamente il braccio e colpisce Torreira al volto. Irrati interviene ed ammonisce l’attaccante del Genoa.
In questa circostanza il dubbio sul colore del cartellino è più che legittimo: Lapadula alza pericolosamente il gomito che colpisce l’avversario non provocandogli danni per pura casualità.
Gesto volontario? Difficile affermarlo con assoluta certezza, così come era complesso per i VAR correggere l’arbitro per un episodio di lettura difficile e con immagini molto lontane.
In mancanza di certezze è impossibile modificare una decisione di tal importanza. Condivisibile, pertanto, la scelta dei VAR di limitarsi ad un silent check a supporto della scelta adottata da Irrati.

Juventus -Benevento 2 – 1

Partiamo da un presupposto: Abisso è un arbitro di talento cristallino. Sull’episodio del rigore richiesto più dai tifosi a casa che da quelli presenti allo Stadium non ha alcuna responsabilità (impossibile che possa vederlo). Ha colpa sull’ammonizione di Higuain e sugli ultimi 20 minuti di gara, diretti malissimo. Può capitare ma ciò non intacca minimamente le qualità mostrate anche ieri pomeriggio. Mostrate, ovviamente, a chi vuol osservare e non limitarsi a guardare…

L’episodio più importante al minuto 21.
Douglas Costa crossa dalla sinistra al centro dell’area. Il difensore Antei scivola senza riuscire a colpire il pallone che giunge nella zona del compagno di squadra Djimsiti:

Rigore nonn assegnato Juventus

Braccio destro larghissimo, pallone che viene colpito sicuramente dal difensore del Benevento.
Mano o stinco destro?

Precisiamo un particolare: nell’immediatezza dell’episodio nessun calciatore della Juventus, nemmeno Higuain vicinissimo a Djimsiti, accenna ad una minima protesta.
Certo, nelle ore successive sono spuntati centinaia di aquile che hanno visto l’irregolarità subito, senza replay, senza alcuna titubanza, senza nessuna indecisione.

Sono pronto a scommettere che qualcuno abbia visto il fallo ancor prima che accadesse!
Gli scienziati mi fanno impazzire…

Dopo aver estratto questo sassolino, scendiamo nel particolare.
Alla Juventus manca un calcio di rigore.

Punto primo, cosa colpisce cosa:
– il contatto è tra il pallone ed il braccio destro del difensore. Poteva esserci il dubbio su una deviazione con lo stinco destro, dubbio spazzato via dalle immagini rinvenute successivamente alla conclusione del primo tempo.
Perché così tardi? Perché in presa diretta quasi nessuno se n’era accorto, solo il tam tam dei social ha convinto i registi a cercare altri frames in merito.

Punto secondo, le leggende metropolitane:
– nel caso in cui dovesse essere appurato che il pallone abbia colpito prima lo stinco destro e poi il braccio, ciò non cambierebbe minimamente il concetto di base: questo è calcio di rigore. La leggenda narra che il tocco di mano non devrebbe essere ritenuto punibile in caso di precedente contatto con un’altra parte del corpo. E’ una sciocchezza. O, meglio, è vero nel caso in cui il tocco di mano sia totalmente casuale ed il braccio stesso si trovi in posizione naturale. Un esempio? Ricordate il rigore assegnato (e poi revocato) da Mazzoleni in Torino-Sassuolo (tocco di Cannavaro prima di testa e poi col braccio destro)? In quel caso il braccio destro si trovava a terra, in posizione naturale ed il pallone vi finì contro dopo una deviazione di testa. Tocco involontario, non punibile, rigore revocato.
Nel caso di ieri, invece, il braccio si trova in posizione chiaramente innaturale, allungato quanto più non si potrebbe ben oltre il corpo. Nel caso in cui il pallone avesse colpito prima lo stinco e poi il braccio, tale contatto sarebbe stato da punire: vale il concetto secondo cui un difensore che interviene nel gioco con tale postura, si assume il rischio di commettere un’infrazione punibile.

Punto terzo, le stupidate:
– soltanto persone labili a livello intellettivo possono pensare che la VAR sia stata introdotta per sfavorire la Juventus. Ieri, in presa diretta, nessuno e dico NESSUNO in campo si è minimamente lamentato. Per cortesia, non mi si dica che i calciatori della Juventus non protestano per correttezza: i giocatori della Juventus protestano come tutti i calciatori, né più né meno.
La verità è che, di questo episodio, nessuno se ne è accorto in diretta e, probabilmente, anche i VAR se ne sono resi conto solo in un momento successivo, a gioco ripreso da parecchio.

Verso fine gara Higuain viene ammonito per simulazione:

Volo pindarico higuain

Chiariamo subito: è un errore di Abisso, la scelta corretta sarebbe stata calcio di punizione diretta dal limite a favore della Juventus ed ammonizione di Antei.

Però voglio evidenziare un particolare: non vi sembra un po’ eccessivo il volo di Higuain?
Abisso, nella circostanza, ha commesso un errore (fatto indubbio) ed è stato probabilmente ingannato dal volo di Higuain che è tanto accentuato quanto visivamente eccessivo.
Abisso è stato anche poco furbo, nell’occasione: se non avesse avuto una fretta tremenda, avrebbe potuto notare la gestualità di Antei che si stava già avvicinando ad Higuain per scusarsi del fallo.
Nulla di grave, Abisso è giovane e saprà evitare queste trappole.

Capitolo VAR: non può intervenire in casi del genere, episodio totalmente estraneo al protocollo. Un episodio di questo genere avrebbe potuto essere preso in considerazione solo se avvenuto in area di rigore: nel caso, con la VAR, Abisso avrebbe assegnato il calcio di rigore e revocato l’ammonizione ad Higuain. Non avremmo avuto alcun cartellino per Antei, non trattandosi di DOGSO.

30 commenti
  1. Pietro
    Pietro dice:

    Buonasera Luca, vengo spesso su questo sito perché il contributo di un ex arbitro nello spiegare certe dinamiche è sempre un piacere. Però non sono d’accordo sulle risposte che dà a noi tifosi juventini. Per anni ci siamo sentiti dire che rubavamo, che voi arbitri ci favorivate in tutte le maniere e che l’Inter, la Roma e altre erano vessate in ogni maniera. La invito a leggere questo articolo (un pò lungo ma ne vale la pena), ci sono dati e non opinioni. Se poi vorrà commentarlo gliene sarò grato.
    http://www.juveatrestelle.it/il-var-tout-va-tres-bien-madame-la-marquise/
    Grazie
    Cordiali saluti

  2. Raffaele Squizzato
    Raffaele Squizzato dice:

    Buonasera Luca. Una richiesta che va assolutamente fuori tema: un tuo parere sul caos VAR in Germania…

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      La questione VAR in Germania nasce da una scelta assurda: quella di concentrare tutti i VAR a Colonia, in una sorta di grande fratello calcistico. E’ una struttura che non ha senso, soprattutto in una fase di sperimentazione come quella che ancor oggi stiamo vivendo. Al limite potrebbe essere un’evoluzione degli anni futuri ma scegliere scientemente di costruire uno studio unico, con tutte le difficoltà tecniche che ne conseguono, è pura follia.
      Poi mi esimo educatamente e prudentemente da ogni commento sulla persona indicata (ed oggi silurata) come responsabile del progetto per la Germania…

      Dimenticavo un altro aspetto: gli arbitri tedeschi, ad oggi, sono infinitamente più scarsi dei nostri. Il loro miglior elemento è Brych che, in Italia, verrebbe utilizzato per gare di terza fascia.

    • Raffaele Squizzato
      Raffaele Squizzato dice:

      Allora si può dire che c’ è un peccato originale per il VAR tedesco… Se poi ci aggiungiamo il livello dei direttori di gara, direi che il quadro generale è quantomeno desolante…

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Il tutto, secondo me, si riduce ad una scelta progettuale incomprensibile.
      Vediamo come evolve la vicenda.
      Nel frattempo prendiamo atto che la federazione inglese ha deciso di introdurre la VAR da gennaio per la FA Cup.

  3. Red5goahead
    Red5goahead dice:

    Sig. Marelli, si prepari perché sul caso Hellmut Krug in Germania Le verrà chiesto senz’altro qualcosa, almeno un parere 😀
    Ne approfitto per chiederle se anche per le designazioni per il Var oltre il buon senso vale la regola della città in cui si è nati e che sembrerebbe non essere stata in vigore in Germania

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Direi che la questione relativa alla medesima città è medievale, andrebbe superata come è stata superata da decenni negli USA. Ma siamo un popolo latino, un popolo che cerca la squadra tifata da questo o quell’arbitro (ancora oggi, a distanza di 10 anni, circola un fotomontaggio pacchiano di Damato con una sciarpa dell’Inter: patetico…). Ci vorrà tempo ma credo che anche questa assurda barriera verrà abbattuta.

      Sulla questione VAR/Germania ti rimando alla risposta fornita a Raffaele Squizzato.

  4. Davide Pezzetti
    Davide Pezzetti dice:

    Una domanda generale che esula dagli episodi della domenica. Come valuterebbe l’ipotesi di mettere alla VAR gli arbitri ormai giunti alla fine della carriera sul campo per limiti di età? In questo modo non se ne disperderebbe il bagaglio di esperienza e personalità.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Secondo me sarebbe la soluzione migliore, ci sono ex arbitri che conoscono il regolamento meglio di alcuni arbitri in attività (non tanti ma ci sono). Purtroppo questioni interne all’AIA non lo permettono, perlomeno fino a quando il presidente sarà l’attuale, il peggior presidente di sempre.

    • Raffaele Squizzato
      Raffaele Squizzato dice:

      Anche io avevo pensato che si potesse mettere al VAR direttori di gara ‘pensionati’… Luca, a tuo modo di vedere, chi sarebbe il presidente giusto per l’ AIA e che potrebbe, di conseguenza, rendere possibile questa riforma?

  5. Nicola
    Nicola dice:

    Ciao Luca, in un post precedente parli degli episodi dubbi del VAR a favore della Juve e menzioni Atalanta! a cosa ti riferisci al rigore assegnato alla Juve? ma, secondo me in quel caso non c’è stato nessun errore del VAR che ha giustamente invitato il direttore di gara a rivedere il tocco di Petagna, poi sono d’accordo con te che la decisione di confermare il rigore sia assurda! Ti ripeto il mio pensiero generale, devono essere istruiti arbitri specialisti del VAR e centralizzato in modo che sia sempre lo stesso Team di esperti a valutare! altrimenti ci troviamo in partite come a Udine che il VAR sembra morto e altri casi dove per piccolissimi tocchi interviene!! La differenza di personalità tra arbitro e arbitro si vede pure li!!! Inoltre dovrebbe essere esteso a tutti i fatti che portano direttamente a goal, esempio? fallo inesistente, tiro in porta o cross che porta al goal si verifica che il fallo ci fosse! stessa cosa per i calci d’angolo! estenderei pure la verifica per le simulazioni anche fuori area di rigore! In alternativa l’assegnazione di 2 coach challange richiesti per rivedere sempre in caso di goal per rivedere se la punizione o l’angolo erano stati giustamente assegnati, per rivedere un secondo cartellino giallo! Il VAR deve evolvere e migliorerà anche con il miglioramento della tecnica immagini 3d per fuorigioco e slowmotion che permetta d’identificare con maggiore precisione la partenza della palla!!

    Ciao e buona lavoro

  6. Stefano
    Stefano dice:

    Andando a memoria a me pare di ricordare che in Juve-Benevento i due telecronisti Sky abbiano avuto subito il dubbio del possibile contatto di mano, e che il replay sia stato mostrato alla prima pausa di gioco, non a fine primo tempo. Non capisco il discorso sulle mancate proteste di giocatori e stadio. Il VAR interviene o fa silent check in base all’intensità dei mugugni? Sarebbe grave. Anche perché in Genoa-Juve venne accordato un rigore ai bianconeri per una parata di mano che neppure Mandzukic, autore del tiro, aveva contestato. Se il VAR non interviene per un episodio come quello di Juve-Benevento allora è uno strumento troppo arbitrario che penalizza le squadre che hanno la sfortuna di trovare assistenti video ciechi.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Hai ragione.
      Ma l’esempio dei tifosi presenti allo stadio e dei calciatori non significa “se non protesta nessuno, ci facciamo gli affari nostri”. Il concetto è che si è trattato di un episodio quasi invisibile.
      Sul fatto che Sky abbia proposto l’episodio dopo parecchi minuti te lo confermo, anche perché gli ho sussurrato qualcosa all’orecchio 😉

  7. Luigi
    Luigi dice:

    Chiedo scusa… in base a quanto lei scrive sulla posizione del braccio dopo il tocco con un’altra parte del corpo se ne deduce che lei avrebbe concesso il famoso rigore in Juve-Genoa arbitrata dall’arbitro Guida?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Mai nascosto che, secondo il mio parere, quello fosse un rigore da assegnare.
      Detto ciò, non andiamo a riprendere episodi di un lustro fa, è stucchevole…

    • Luigi
      Luigi dice:

      No no, era semplice curiosità, a titolo quasi didattico, perchè quello fu l’episodio “principe” da cui nacque la questione del “doppio tocco” ed è ormai derubricato come “non rigore”. Tutto qua. Grazie per la risposta.

  8. Tonino
    Tonino dice:

    E’ chiaro che l’International Board non ha introdotto il VAR per danneggiare la Juve, però gli episodi dubbi a suo sfavore sono sotto gli occhi di tutti (Genoa, Atalanta, Udinese,Benevento). Sembra che gli arbitri siano condizionati nel non voler sbagliare a favore, una sorta di “sudditanza psicologica” al contrario

    • Luca
      Luca dice:

      Beh diciamo che l’errore su Mandzukic con l’Udinese è talmente macroscopico (rigore negato, aggressione di Adnan, prima ammonizione assurda e beffa dell’espulsione) che fosse avvenuta a favore della Juve avremmo le interrogazioni parlamentari e titoli a ove colonne sulla Gazzetta: anche questo, con un po’ di obiettività, andrebbe riconosciuto, Poi è chiaro che la memoria del tifoso è selettiva per definizione.Q La tua compresa, ci scommetto 🙂

      Nel merito, viste le tue obiezioni mi pare che in sostanza valga la vecchia bistrattata regola empirica per cui gli errori e/o gli episodi si compensano. In ogni caso se è come dici tu, una volta di più c’è da chiedersi quale sia l’utilità della VAR, visto che un episodio dubbio resta tale anche se visto venti volte al rallentatore: io se vedo per altre cento volte lo scontro Iuliano-Ronaldo continuo a non vedere un fallo, giusto per citare il caso dei casi.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Insomma, da questo messaggio non traspare esattamente un’obiettività olimpica.
      Con tutto il rispetto, chiudere il commento con “se vedo per altre cento volte lo scontro Iuliano-Ronaldo continuo a non vedere un fallo” direi che sia sufficiente per domandarsi se si vedano gli episodi con un minimo di equidistanza.
      Per quanto mi riguarda, dopo Udinese-Juventus, sono stato bollato come “juventino sfegatato”: ormai sono abituato alle insinuazioni, una più una meno non mi cambia la vita.
      Saluti.

    • Luca
      Luca dice:

      Mi dispiace se si è voluta leggere un’insinuazione in un commento che voleva essere pacatissimo, chiedo venia se ho dato questa impressione. L’assunto di base è che abbiamo tutti, nessuno escluso, una visione selettiva della realtà. Poi c’è chi si sforza di essere obiettivo e chi meno, ma non si può mai aver la pretesa di esserlo al 100%. Ragion per cui bisognerebbe essere un po’ indulgenti anche verso le persone “labili a livello intellettivo”.

      Mi spiace anche che certi luoghi comuni (il presunto fallo di Iuliano assurto a paradigma dell’ingiustizia sportiva) diventino dei dogmi indiscutibili al punto tale che basta citarli, come ho fatto io, per essere espulsi dalla discussione. E senza nemmeno entrare nel merito della questione. In sostanza io non sarei obiettivo (ma abbiamo appena stabilito che non può esserlo nessuno) perché non considero un fallo, o quantomeno un fallo clamoroso, quell’episodio. In virtù di questo nemmeno le mie argomentazioni sono degne di essere prese in considerazione. Non mi sembra la maniera più corretta per condurre una discussione.

      Ci riprovo, sarò più fortunato? La mia obiezione alla VAR è filosofica, perché, checché se ne dica, la sua implicita premessa è che renda i risultati “più giusti”, il che è una assurda pretesa, moralistica e giustizialistica. Quel che serve è un arbitro che giudichi con un minimo di competenza e in fretta, punto. Capisco che lei (passo al lei così non mi prendo troppa confidenza) abbia una percezione dell’importanza del ruolo dell’arbitro diversa dalla mia, ma l’arbitro non serve a rendere “più giusta” una partita più di quanto un semaforo non serva a rendere “più giusto” il traffico a un incrocio. Serve ad arrivare al 90° senza troppa anarchia e discussioni. Fatta salva la buona fede e la competenza di base dei giudici, di un sistema giudiziario possiamo e dobbiamo giudicare l’efficienza generale, non la giustezza di ogni singola sentenza: motivo per cui un campionato come quello tedesco, in cui abbiamo (parole sue, mi fido) arbitri di terza categoria funziona egregiamente e non è ammorbato da polemiche sistematiche su ogni episodio. Per conto mio la sperimentazione delle sperimentazioni dovrebbe essere la partita giocata senz’arbitro! Oppure l’abolizione del calcio di rigore…

      In ogni caso o ci si fida del giudizio degli arbitri o non si va da nessuna parte. Interrompere le partite per diversi minuti, lasciare in sospeso l’esultanza di uno stadio, in nome di cosa? Davvero abbiamo la pretesa di prendere decisioni “più giuste”? Ovviamente l’introduzione della VAR è stata accolta con un’overdose di retorica, in cui l’episodio Iuliano-Ronaldo è stato presentato come l’esempio supremo di “ingiustizia” che sarebbe stata sanata se ci fosse stata la VAR (ieri il TG sportivo di Mediaset parlava di “medioevo calcistico” dei tempi, non poi così lontani, in cui la VAR non esisteva). Ecco, io credo che persino su quell’episodio si possano rivedere i replay cento volte senza ad arrivare ad una conclusione unanime e definitiva (qui un esempio, di parte ma non fazioso, di quanto sostengo io: http://www.juventibus.com/iuliano-castan-lichtsteiner-rigore/ Se ne può almeno discutere?). Morale: la decisione dell’arbitro è più che sufficiente. Per evitare polemiche la soluzione è… evitare polemiche.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Sono dispiaciuto a mia volta per il tono utilizzato ma, alla fine, mi sento di non aver sbagliato nell’individuare la problematica del tuo precedente commento (rimaniamo sul “tu”, non ho alcuna intenzione di scontrarmi con qualcuno).
      Parto da un assunto relativo alla Germania.
      Scrivi: “un campionato come quello tedesco, in cui abbiamo (parole sue, mi fido) arbitri di terza categoria funziona egregiamente e non è ammorbato da polemiche sistematiche su ogni episodio”.
      Questa affermazione appare quasi surreale dato che, proprio in questi giorni, il responsabile VAR per la Germania, Krug, è stato silurato in conseguenza delle fortissime polemiche che continuano a svilupparsi nel campionato tedesco dall’inizio della stagione.
      Evidentemente non hai ben presente l’ambiente tedesco, soprattutto in questo periodo.
      Per quanto concerne l’episodio Ronaldo/Iuliano non l’ho mai preso ad esempio ma ho semplicemente risposto ad una tua valutazione in merito dato che lo ritieni un episodio non chiaro. Oggettivamente è difficile non valutare quel contrasto come palesemente irregolare. In ogni caso si tratta di un falso problema, trovo inutile basare delle teorie su fatti accaduti vent’anni fa con arbitri diversi, regole diverse, velocità differenti e percezioni totalmente dissimili da quelle odierne.
      Per quanto concerne il link condiviso: sebbene sia aperto a visioni diverse, è di prima evidenza che non sia propriamente un sito oggettivo dato che l’argomento base è la Juventus. Suvvia…
      Tendo ad essere il più obiettivo possibile. Gran parte delle persone che mi onorano della loro attenzione mi ritengono attendibile e totalmente avulso da logiche “da tifo”. Se qualcuno pensa che agisca spinto dalla passione per una squadra o per l’altra, pazienza.

  9. Paolo
    Paolo dice:

    Ottima analisi come sempre ma con un unico neo: in realtà Douglas Costa ha protestato con una certa visibilità sul fallo di mano poi, come è giusto che sia, visto che non otteneva nulla si è rimesso a giocare

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Direi che un solo giocatore che protesta su 11, nessuna reazione in panchina e 40mila spettatori che non si sono accorti di niente potrebbe dir qualcosa, non credi?

  10. Giovanni
    Giovanni dice:

    Ciao Luca, hai per caso un’opinione sul fallo di Alex Sandro che ha portato alla punizione per il Benevento? In diretta la punizione mi era parsa generosa ma non ho avuto modo di vedere i replay. Grazie, Giovanni

  11. Massimo
    Massimo dice:

    Approfitto del caso di mano in Juventus-Benevento (che io non avevo visto) per fare una domanda. Chi stabilisce quali siano i replay e le immagini che i VAR rivedono, i registi di mediaset e sky? Io non ho alcun dubbio che i VAR agiscano in perfetta buona fede, ma chi garantisce sull’imparzialità di chi seleziona le immagini da far vedere ai VAR?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      i VAR hanno a disposizione tutte le inquadrature possibili, siano esse di Sky o Mediaset od Infront. La scelta tocca a loro. Ma può capitare che alcuni episodi (come quello di ieri a Torino) possano sfuggire ad arbitro, assistenti, var, registi, giocatori, dirigenti e 40mila spettatori. Poi, da casa e dopo un quarto d’ora, è facilissimo diventare occhi di falco 😀

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