12^ giornata: grande prestazione di Maresca a Torino, un pomeriggio da incubo per Manganiello a Roma

Maresca era atteso dal secondo vero big match della sua carriera (poche settimane dopo l’eccellente Inter-Lazio, gara molto più intensa sotto il profilo degli episodi. Ci arriveremo.
Per una volta iniziamo dall’estero: ieri la Premier League proponeva il “nuovo classico” del campionato.

Liverpool – Manchester City 3-1, arbitro Oliver

Tre episodi chiave nella gara di Anfield.
Al quinto minuto il Liverpool passa in vantaggio con Fabinho con un tiro spettacolare da 25 metri.
Azione contestata dai calciatori del City per un presunto fallo di mano in partenza nell’area avversaria da parte di Alexander Arnold:

Il pallone arriva nei pressi di Alexander Arnold dopo un rimpallo sul braccio di Bernardo Silva.
E’ dunque da ritenersi corretta la scelta del VAR di non intervenire?
La risposta è negativa. L’unica parte nuova del regolamento sui tocchi di mano punibili riguarda proprio la fase offensiva (Regola 12, pagina 91):

Ebbene, il regolamento si riferisce a tocchi di mano che portano direttamente alla segnatura di una rete o che, nell’immediatezza, propiziano l’opportunità di una rete.
Non c’è alcun riferimento al calcio di rigore. In tal senso è da ritenere ininfluente la carambola sul braccio di Bernardo Silva. Il pallone, infine, finisce sul braccio di Alexander Arnold che è molto largo e, come tale, punibile.
La rete del Liverpool andava annullata e doveva essere concesso un calcio di rigore al Manchester City.
Ciò è espressamente previsto dal protocollo (punto 8.5, pagina 35):

Al 64esimo minuto il Manchester City chiede un calcio di rigore per un contatto tra Mané e Sterling:

Ottima la posizione di Oliver e decisione condivisibile: in Inghilterra questi contattini non vengono nemmeno presi in considerazione. Mané appoggia un gomito sulla schiena di Sterling che vola in terra con estrema facilità.
Oliver lascia proseguire e fa bene.

All’82esimo minuto altro tocco di mano di Alexander Arnold su cross di Sterling. Episodio che scatena la rabbia di Guardiola:

La protesta di Guardiola in questo caso è completamente fuori luogo:

Ancora buonissima la posizione di Oliver, posizionato a cinque metri di distanza e che percepisce perfettamente la dinamica: pallone calciato da pochi metri, braccio lungo il corpo, nessun movimento verso il pallone stesso, nessun aumento del volume.
Fallo di mano inesistente e corretta la scelta di Oliver.

Cagliari – Fiorentina 5-2, arbitro La Penna

Certamente il punteggio ampio con cui il Cagliari ha vinto la partita ha facilitato il laziale ma ciò non toglie che anche nell’anticipo di pranzo La Penna ha convinto pienamente, consolidando le ottime impressioni destate in questo inizio di campionato.
A breve mi aspetto il primo big match in carriera in Serie A.
Quel che mi ha decisamente entusiasmato è la concentrazione di La Penna anche a punteggio già deciso.
In particolare mi piace evidenziare quanto accaduto al minuto 77:

Sottil controlla un pallone all’interno dell’area e cade dopo un presunto contatto con Cigarini:

Perfetta la posizione e la prospettiva di La Penna che individua la simulazione di Sottil (è lui che allarga la gamba sinistra per cercare il contatto con Cigarini), fischia immediatamente ed ammonisce l’attaccante della Fiorentina.
Decisione ineccepibile e significativo il linguaggio silenzioso di un arbitro che dimostra una grande maturità:

Dopo aver ammonito Sottil, La Penna lo fulmina con uno sguardo, costringendo l’attaccante della Fiorentina a “girare i tacchi”.
A volte basta un atteggiamento del genere per far comprendere che in campo si gioca a calcio e non si cerca il rigore.
Bravo.

Sampdoria – Atalanta 0-0, arbitro Irrati

Un peccato.
E’ il primo commento che mi viene in mente pensando alla partita di Marassi, nel complesso ben diretta da Irrati ma macchiata da un errore oggettivamente grave, con la collaborazione del VAR Di Paolo (spiace doverlo sottolineare ma siamo ancora lontani da una affidabilità accettabile).

Al 40esimo minuto l’Atalanta protesta per un tocco di mano di Audero fuori dall’area di rigore, col quale interrompe un’azione d’attacco di Muriel che si sarebbe trovato solo davanti alla porta:

Episodio di difficile interpretazione ma la decisione di Irrati è pienamente condivisibile:

La postura del portiere Audero è naturale: nel tentativo di calciare un pallone a mezza altezza, il braccio sinistro è in posizione tale da consentire di mantenere l’equilibrio.
Audero anticipa Muriel e, sul contrasto, il pallone schizza sul braccio sinistro del portiere.
Tocco di braccio totalmente casuale e, ovviamente, non punibile.
Decisione inattaccabile.

Al minuto 72 Barrow conquista il pallone e si lancia verso la porta difesa da Audero. L’attaccante dell’Atalanta cade a terra dopo un contatto con Ferrari:

La prima immagine non lascia spazio a dubbi: pallone nel pieno possesso di Barrow, Audero distante circa venti metri, il primo difensore è talmente lontano da non immaginare nemmeno un possibile recupero.
Il fallo di Ferrari è evidente:

Una volta saltato da Barrow, il difensore della Sampdoria lo trattiene in modo evidente e l’espulsione è sostanzialmente automatica.
La sorpresa arriva in sede di decisione: Irrati estrae il cartellino giallo giustificando la scelta con la presunta vicinanza di un difensore a destra.
Scelta che non può essere condivisibile ed è oggettivamente inspiegabile che il VAR non abbia consigliato la “on field review” ad Irrati.
On field review” che, in questo caso, era obbligatoria perché il cartellino giallo non ha alcuna giustificazione.

Un minuto dopo l’Atalanta rimane in inferiorità numerica per la seconda ammonizione a Malinovsckyi:

Poco da aggiungere sui provvedimenti tecnici e disciplinari:

Ammonizione indiscutibile, Vieira anticipa Malinovskyi e viene dallo stesso colpito al piede sinistro. Espulsione corretta.

Spiacevole, di nuovo, il dopogara.
Capisco la delusione per l’errore commesso un minuto prima ma, nel momento stesso in cui Marino si lamenta dell’espulsione di Malinovskyi e Gasperini diserta le interviste, si passa dalla parte del torto, soprattutto dimenticando che, solo una settimana fa, l’Atalanta stessa aveva trovato la rete del pareggio dopo un contatto non certamente limpido ai danni di Llorente.

Udinese – SPAL 0-0, arbitro Massa

Succede tutto a pochi secondi dalla fine.
Al minuto 93, sul lato destro dell’area di rigore, si contendono il pallone Sema e Sala. Il pallone viene allontanato dall’area e nessuno si accorge di alcunché:

Bravissimo ed attento Abisso al VAR che coglie un fallo di mano di Sema.
L’attaccante dell’Udinese tenta in un primo tempo di anticipare di testa l’avversario e, subito dopo, colpisce il pallone con un pugno sul pallone.
Come accaduto in Roma-Napoli sabato scorso ed in Napoli-Genoa ieri sera, si tratta di un fallo di mano volontario.
Rigore ineccepibile e giusto non sanzionare disciplinarmente il calciatore dell’Udinese: non ha interrotto alcuna azione pericolosa, come si evidenzia dalla seconda immagine.

Lazio – Lecce 4-2, arbitro Manganiello

Spiace doverlo scrivere di nuovo ma anche ieri il piemontese (con la compartecipazione di Pairetto al VAR) ha offerto una prestazione molto negativa, mal supportato da sala VOR e secondo assistente.

L’episodio centrale al minuto 64, sugli sviluppi di un calcio di rigore parato dal portiere della Lazio.
Ma prima di affrontare l’episodio, torniamo alla genesi di tutto, cioè alla concessione della massima punizione.
Nei pressi dell’area di porta Mancosu cade a terra dopo un contatto con Milinkovic Savic:

Il rigore è un evidente abbaglio di Manganiello.
In una circostanza del genere la soluzione migliore sarebbe stata quella di lasciar correre, senza fischiare nulla.
Se proprio dovessi scegliere una soluzione alternativa, l’unica possibile avrebbe potuto essere una punizione a favore della Lazio: è Mancosu che sposta la gamba sinistra verso Milinkovic Savic che non si muove minimamente sull’attaccante del Lecce.
Siamo ai limiti della simulazione:

Alle solite: un contatto c’è, l’interpretazione del campo rimane ma, oggettivamente, questo rigore non è giustificabile da qualunque angolazione lo si osservi.
Se il VAR non interviene su queste fattispecie, forse sarebbe meglio dichiarare chiaramente che la tecnologia viene e verrà utilizzata solo per tocchi di mano e fuorigioco perché sta diventando quasi imbarazzante commentare certe decisioni.
Il tutto si complica ulteriormente sull’esecuzione del calcio di rigore.
Babacar tira, Strakosha para, il pallone arriva a Lapadula che spedisce il pallone in rete.
Il VAR interviene e annulla la rete, portando Manganiello a concedere un calcio di punizione indiretto alla Lazio (non per fuorigioco, per carità risparmiatemi questa assurdità…) e ad ammonire Lapadula, non per proteste ma per aver protestato dopo l’annullamento (o forse per aver eccessivamente festeggiato sotto i tifosi del Lecce):

La prima immagine è quella fornita dalla sala VOR per giustificare la scelta. Appare evidente che, oltre a Lapadula, in area ci sono almeno quattro giocatori della Lazio.
Perché, dunque, non ripetere il rigore, come previsto dalla regola 14, punto c) a pagina 116?

La prima spiegazione che “filtra” è che il non aver visto i calciatori della Lazio in area è un errore di Manganiello mentre la decisione di Pairetto sarebbe corretta sulla base del punto 8.11 del protocollo:

Secondo questa interpretazione, pertanto, dei calciatori della Lazio in area avrebbe dovuto accorgersi Manganiello mentre Pairetto poteva segnalare solo la posizione irregolare di Lapadula dato che, nel prosieguo dell’azione, lo stesso attaccante ha segnato una rete approfittando del vantaggio assunto entrando in area prima del tiro.
Francamente tale spiegazione mi convince il giusto, cioè poco.
Ciò che salta all’occhio è, in primo luogo, è che il protocollo non indica se si tratti di episodio da “on field review” oppure solo da rilevazione. Per quale motivo dovremmo pensare che questa fattispecie non possa essere rivista nel complesso? Soprattutto perché, con una “on field review“, Manganiello avrebbe potuto rilevare l’infrazione dei calciatori della Lazio, ciò che è previsto e consentito dal protocollo (l’arbitro può decidere anche in base ad elementi di cui non si era accorto sul terreno di gioco).
A me questa decisione convince pochissimo anche se Rizzoli, nella spiegazione delle regole a Coverciano del 24 agosto, si era così espresso:

Coverciano, incontro con i giornalisti del 24 agosto 2019

A mio parere il rigore andava ripetuto e la decisione assunta mi pare molto discutibile anche se, ad onor del vero, emerge una evidente discrasia tra il regolamento ed il protocollo VAR (che, peraltro, è da considerare parte integrante del regolamento stesso).
Il paradosso? Se Lapadula non avesse segnato, il rigore avrebbe dovuto essere ripetuto…

Al minuto 75 Manganiello assegna un calcio di rigore alla Lazio per un tocco di mano di Calderoni:

Sinceramente un altro rigore incomprensibile:

Calderoni sta cadendo, il braccio sinistro è posizionato in modo da evitare al calciatore di cadere in terra a corpo morto, come possa essere punibile un movimento del genere è materia che va oltre le mie capacità interpretative.
In questa circostanza che deve fare un calciatore? Tenere il braccio dietro la schiena per evitare un contatto col rischio di distruggersi una spalla cadendo senza protezione?
Non ha molto senso.
Peraltro, in questo caso, è forse da assolvere Manganiello: pare sia stato l’assistente Manganelli a segnalare il calcio di rigore, come potrebbe evincersi dal gesto dell’arbitro,

un pollice verso l’assistente per ringraziarlo dell’aiuto.
Un aiuto che avrebbe dovuto giungere anche da Pairetto al VAR: confermare una decisione del genere lascia quantomeno perplessi…

Parma – Roma 2-0, arbitro Fabbri

Bene Fabbri che conferma le positive uscite delle ultime settimane.
A Parma la partita è filata via tranquilla anche grazie all’autorevolezza mostrata dal direttore di gara che sembra aver recuperato almeno buona parte di quella fiducia smarrita dopo Juventus-Milan della scorsa stagione.

Un solo episodio da rivedere.
Al decimo minuto Zaniolo viene ammonito per una sbracciata ai danni di Gagliolo sulla fascia destra del terreno di gioco:

Qualche dubbio sul colore del cartellino ma il giallo è corretto.
La soluzione del (facile) rebus nella seconda immagine: nel gesto di Zaniolo non c’era cattiveria ma solo imprudenza. La dimostrazione indiretta di questa interpretazione dalla mano sinistra di Zaniolo: se un calciatore avesse in animo di colpire con violenza l’avversario non muoverebbe il braccio con la mano aperta ma col pugno chiuso.
Provate voi stessi: se voleste colpire per “far male”, carichereste il braccio con il pugno chiuso.
Provate.

Juventus – Milan 1-0, arbitro Maresca

Eccellente prestazione di Maresca che chiude senza alcun episodio di rilievo il posticipo di Torino.
Non mi interessa minimamente approfondire ammonizioni mancate o sbagliate, sono argomentazioni che riguardano la chiacchiera per trovare una giustificazione alla sconfitta oppure per evidenziare motivi di una vittoria stentata.
In sintesi sono argomenti che prescindono dalla valutazione arbitrale e che non riguardano l’argomento di questo blog.
Ieri sera Maresca ha dimostrato di valere impegni di questo livello: ha ancora molto da lavorare ma, in questi anni di Serie A, ha smussato molto alcuni spigoli caratteriali che lo portavano spesso a fischiare la fine della gara con almeno un’espulsione.
L’anno scorso ha iniziato malissimo, arbitrando oggettivamente male fino a gennaio. Poi, una volta persa l’occasione di conquistare i gradi di internazionale, è apparso paradossalmente più sereno, inanellando una serie di gare di grande qualità che lo hanno portato ad essere scelto per incontri di primissima fascia come Juventus-Milan o Inter-Lazio.
A gennaio 2020, finalmente, potrà coronare il sogno di ogni arbitro: approdare al ruolo di internazionale, anche se le prospettive non sono così ampie (essendo penalizzato dalla carta d’identità).

Della serata voglio evidenziare due episodi che dimostrano la sicurezza acquisita e l’autorevolezza conquistata.

Al minuto 56 Scszesny anticipa Piatek mandando il pallone in fallo laterale.
Calhanoglu corre verso la linea laterale per battere velocemente ma Cuadrado, per consentire alla difesa di sistemarsi, allontana il pallone con un calcetto:

Maresca fischia ed estrae immediatamente il cartellino giallo per comportamento antisportivo. Le proteste successive di Cuadrado sono assolutamente senza alcuna base: la sanzione disciplinare è ineccepibile.
Subito dopo dimostra grande carattere affrontando Bonucci:

Prima di parlare pretende ed ottiene che il capitano della Juventus eviti di gesticolare di fronte a lui, costringendolo ad ascoltare con le braccia raccolte dietro alla schiena. Mi ha ricordato Orsato in Napoli-Juventus con Higuain.

Bene.
Se poi qualcuno vorrà sostenere che la prestazione di Maresca sia stata negativa… libero di farlo ma non è argomento che susciti la mia curiosità.

172 commenti
  1. Stefano
    Stefano dice:

    Ciao Luca. Ho letto da qualche parte un’idea che ho trovato abbastanza curiosa, e che ti giro qui per capire quanto sia fattibile: secondo te, per evitare casi come quello di Lazio-Lecce, sarebbe sensato cominciare a far ripetere tutti i rigori, applicando alla lettera il regolamento (anche perché con la VAR non si scappa) fino a quando i calciatori non imparano a stare al loro posto? Perché effettivamente dopo un rigore ripetuto 3/4 volte i calciatori probabilmente capiranno, non sono certo stupidi, ma solo troppo bene abituati… Oppure sarebbe una cosa inutile a tuo avviso?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Potrebbe essere una buona idea se tale indicazione arrivasse come direttiva vincolante da UEFA e FIFA.
      Altrimenti si rischia solo di diventare delle macchiette: i rigori sono tutti irregolari, non solo in Italia ma ovunque.

  2. Alessandro
    Alessandro dice:

    Dopo aver letto l’articolo sui tocchi di mano che ha ripostato stamattina, mi è tornata in mente una domanda: non crede che, oltre ai social e ai giornalisti, grande colpa della confusione generale sia da attribuire ad ex arbitri? Se moviolisti che sono stati in campo per anni (faccio qualche esempio, pur sapendo che non risponderà, per concretizzare il discorso: Chiesa, Cesari…) e dovrebbero essere autorevoli palesano scarsa conoscenza del regolamento, non fanno un danno maggiore rispetto ad un qualsiasi giornalista che fomenta le polemiche (in fondo sono figure di cui la gente tende a fidarsi, visto il loro passato)? Ma soprattutto, se il presidente dell’Aia dice che il tocco di mano in Cagliari-Brescia è punibile per le “nuove regole”, non fa un danno maggiore rispetto ad un qualsiasi giornalista? Se Rizzoli afferma che il tocco di mano di Skriniar è punibile, non fa un danno maggiore di un qualsiasi giornalista?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ una vecchia domanda a cui ho già risposto: non commento l’operato di altre persone sul medesimo argomento. E’ una questione di educazione e rispetto per il lavoro altrui.
      Su Nicchi: come ho sempre detto deve occuparsi di amministrazione e non di tecnica, per quest’ultima ci sono gli organi tecnici. Certamente ha creato un bel caos durante quell’intervento alla Domenica Sportiva ma ieri Rizzoli ci ha messo una pezza.

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Non chiedo assolutamente un’opinione sul lavoro dei suoi “colleghi”, ma solo se questa dicotomia arbitri=bene social/giornalisti=male non sia frutto di un’estremizzazione eccessiva. Ad esempio ieri Rizzoli (che, a scanso di equivoci, per me è una persona con preparazione ed intelligenza ben al di sopra della media) non è stato molto chiaro nella spiegazione del fallo di mano che ha portato al rigore per la Fiorentina nella prima giornata: se qualcuno farà polemica su quello, la colpa è – a mio parere- almeno in parte del passaggio confuso del designatore.

  3. Sascja
    Sascja dice:

    Se dovessi avere tempo, mi piacerebbe un tuo commento sulle parole di Rizzoli di oggi e se ti trovi d’accordo con lui.

    Buona giornata
    Sascja

  4. Adriano
    Adriano dice:

    Buongiorno Luca Marelli,

    Sono un appassionato tifoso del Liverpool e mi addolora vedere che una vittoria meritata possa essere in parte condizionata dal tocco di mano di Alexander Arnold al momento della prima rete dei Reds. Ho letto tanti commenti e articoli su Internet per farmi un’idea migliore di come siano andate effettivamente le cose. Quelli che mi hanno convinto di più sono stati infatti il Mirror e il Daily Mail, i quali esprimono in sostanza lo stesso parere. A tale proposito, spiegano abbastanza bene il motivo per cui la rete andava convalidata in quanto la palla viene deviata dal braccio di Bernardo Silva prima che la colpisse di mano il difensore del Liverpool. Ebbene, leggendo il suo commento sul rigore non dato al Manchester City, sono rimasto ancora più confuso non sapendo quale delle due versioni dei fatti accettare.

    Quello che dice lei non fa una grinza, ma secondo alcuni esperti arbitrali come il signor Mark Clattenburg, è proprio il braccio di Bernardo Silva a deviare la traiettoria del pallone che poi va a rimbalzare sul corpo di Alexander Arnold. Clattenburg non condivide pero’ la spiegazione fornita dalla Premier League secondo la quale il rigore andava concesso, ma pensa che ci sia comunque in quanto la palla viene prima deviata dal braccio di B.Silva, che poi va a sbattere a sua volta su Arnold.

    “The Premier League insisted the penalty was not given because Alexander-Arnold’s arm was not in an unnatural position. It was also stated that the Liverpool defender did not have time to get out of the way. But former official Mark Clattenburg insists that is not why the penalty shouldn’t have been given. “It is the arm of Manchester City forward Bernardo Silva that deflects the ball onto Alexander-Arnold and that is why, for me, play should not be brought back,” he told the Mail.”

    Lei invece afferma che in “tal senso è da ritenere ininfluente la carambola sul braccio di Bernardo Silva”, ma non sembra mettere in conto che è proprio il suo braccio a far si che Arnold la prende di mano. Sebbene fosse in posizione naturale, diventa tuttavia parte influente dell’azione. Come si legge nel commento di sotto, il rigore andava assegnato solo in caso la palla non venisse deviata dal braccio di Silva. Non ci sono infatti dubbi che Arnold avesse il braccio troppo largo e quindi punibile con il calcio di rigore, ma dal momento in cui il pallone viene deviato prima dal braccio di Silva, non può essere punibile come tale.

    “However, it is the arm of Manchester City forward Bernardo Silva that deflects the ball onto Alexander-Arnold and that is why, for me, play should not be brought back. If Silva’s arm does not divert the ball, then yes, I believe a penalty should have been awarded as Alexander-Arnold’s arm is in an unnatural position and he is using it to make himself bigger.”

    Se mi può magari schiarire questo mio forte dubbio tenendo conto di questa interpretazione fornita da Mark Clattenburg.

    Grazie,
    Adriano.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ovviamente rispetto quel che ha detto Clattenburg ma non sono affatto d’accordo.
      Il regolamento dice che deve essere punito qualsiasi tocco di mano offensivo con la quale si propizi una rete o venga creata un’occasione per segnare una rete.
      Ora, il calcio di rigore è certamente un’occasione da rete.
      Ma, nel caso di Alexander Arnold, l’occasione da rete da cosa sarebbe stata creata?
      Dal tocco di braccio di B. Silva?
      Direi di no, perché è un colpo casuale precedente al motivo per cui avrebbe dovuto essere creata un’occasione da rete, cioè il fallo di mano del difensore.

      Naturalmente siamo nell’ambito degli episodi “grigi”, sui quali non c’è giurisprudenza precedente (ed è normale, considerando la novità regolamentare e della tecnologia utilizzata) ma la mia personale opinione è che il tocco di mano di B. Silva non abbia creato alcuna occasione da rete, dato che il pallone è stato deviato casualmente verso il centro dell’area.

      Grazie a te.

    • Adriano Amorosi
      Adriano Amorosi dice:

      Grazie per la sua risposta esaustiva come sempre. In ultimo, le volevo porre all’attenzione questo filmato che mostra magistralmente la dinamica dell’azione. Da questa prospettiva, si deduce infatti che il braccio di Bernardo Silva, seppur in posizione naturalissima, e’ troppo largo per non essere sanzionato. A mio parere, quando risulta cosi largo, l’involontarietà’ del gesto non e’ più’ determinante. Anche se ha deviato casualmente verso il centro dell’area non toglie il fatto che il suo braccio risulta troppo staccato dal corpo. In altre parole, e’ come se l’arbitro avesse fatto giocare la regola del vantaggio. Andava secondo me sanzionato prima quello del City e poi quello del Liverpool. Ma come ha detto lei qui entriamo nell’ambito degli episodi “grigi, molto opinabili.

      https://www.youtube.com/watch?v=lXbgLItUXkw

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      B Silva

      In realtà, come si vede dall’immagine, Bernardo Silva non guarda nemmeno il pallone.
      Oltre a ciò il braccio non è affatto largo ma, confrontandolo anche con la posizione del destro, appare del tutto naturale.
      Poi si possono avere idee differenti, ci mancherebbe: siamo nella zona grigia degli episodi, per i quali non è inverosimile la presenza di elementi a favore dell’una o dell’altra opinione.

  5. Giulio Ongaro
    Giulio Ongaro dice:

    Un po’ fuori tema, ma Lei cosa pensa della vicenda di Elena Proietti, l’arbitra picchiata a cui e’ stato ritirato il tesserino? Grazie.

  6. Fabio
    Fabio dice:

    Riferendomi all episodio del rigore richiesto dal ManCity per il fallo di mano, ritengo non necessaria la specifica all interno della casistica del calcio di rigore come sostituzione da punire. La dicitura immediata possibilità di segnare una rete a mio avviso rientra assolutamente all’interno della fattispecie. È di tutta evidenza che il calcio di Rigore dia la più limpida e chiara possibilità di segnare una rete, indi per cui ritengo giusto il non intervento Var, ancorché estrapolato il fallo di mano del difensore del Liverpool Poteva essere assolutamente sanzionato con il calcio di rigore.

  7. Paolo Venturini
    Paolo Venturini dice:

    Gentile dott. Marelli,
    ho aspettato qualche giorno a scrivere nella speranza che le domande si fossero affievolite e quindi avesse un po’ più tempo per rispondere con calma (se ha bisogno di aspettare il weekend per rispondere bene aspetto).

    Premessa: non voglio fare polemica o inventare discorsi su complotti vari.

    Io, come immagino abbia capito, seguo l’atalanta e quindi non ho la visione sulle altre partite, non so dire delle altre squadre. Vado a memoria e riporto i macroerrori che ci sono stati nelle partite che ho seguito:

    Genoa Atalanta: rigore inventato per il Genoa

    Atalanta Fiorentina: gol annullato che c’era tutto (so che lei non è d’accordo, ma a mio avviso prima del fallo di mano di De Roon c’è un fallo di Caceres sullo stesso che lo butta in terra)

    Lazio Atalanta: rigore inventato a Immobile

    Napoli Atalanta: rigore che si poteva ampiamente dare al Napoli

    Atalanta Cagliari: espulsione assurda per Ilicic (o almeno mancanza del secondo giallo all’altro)

    Samp Atalanta: espulsione mancante a Ferrari

    Su dodici partite almeno 6 di queste sono state influenzate da un macro errore. Non tutti gli errori hanno portato a condizionare il risultato, ma la maggior parte sì. Ora, queste sono solo le partite dell’atalanta, non oso immaginare la quantità di errori che ci sono sommando tutte le squadre (comunque leggendo tutti i suoi articoli direi che gli errori sono veramente tanti anche altrove).

    La prima parte della domanda è: ma nel calcio è sempre stato così? Ci sono sempre stati così tanti errori arbitrali, anche così grossi? Purtroppo sono troppo giovane per poterlo dire.

    La seconda parte è: il calcio è uno sport in cui il risultato si decide all’80% per pochi episodi. Non è come il basket (per basket io intendo NBA, il resto non conta a mio avviso) in cui una partita finisce per 95-90 e in cui quindi il singolo canestro non dato conta relativamente (a parte la questione dei last 2 minutes in cui infatti giustamente gli arbitri possono vedere maggiormente il video e la partita è più interrotta). Una partita di calcio che finisca 0-0, 1-0, 1-1, 2-1, è una partita in cui un singolo episodio conta un sacco, anche perché sappiamo bene che un gol, un espulsione, un rigore cambiano l’inerzia del gioco enormemente. Ora, dato questo preambolo, come è possibile che in uno sport così diffuso si faccia così fatica a giudicare gli episodi cruciali? Tanto che anche rivedendo le azioni non si abbia un giudizio netto e sicuro, ma ci siano sempre e comunque mille interpretazioni? Come mai secondo lei è così? A suo avviso la situazione sta migliorando o peggiorando? Quale sarebbe la soluzione?

    Io personalmente avevo ripreso una certa speranza con l’introduzione del VAR, ma ora la sto sinceramente perdendo… Senza considerare che ormai non è solo l’Italia ad essere piena di polemiche, ma mi pare che aumentino anche all’estero.

    Nella speranza che lei abbia voglia di rispondere in modo esaustivo,
    le auguro una buona serata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Paolo, al di là del fatto che una parte degli episodi citati sono MOOOOLTO discutibili (per esempio l’espulsione di Ilicic è al limite ma non certo sbagliata), spiace notare che hai dimenticato gli episodi chiaramente a favore (Shakhtar, per esempio, anche se non è campionato ma fa parte della stagione).
      Se pure i tifosi dell’Atalanta si mettono a recriminare, allora siamo davvero messi malissimo.
      Il VAR non ha eliminato gli errori ma li ha ENORMEMENTE diminuiti: certo, se andiamo dietro alle teorie di gente che ha allenato in seconda categoria o che vende polizze assicurative, allora possiamo pensare che il VAR abbia creato ulteriori problemi.

      In tutta franchezza queste discussioni mi amareggiano.
      Soprattutto su questo blog che ha un taglio decisamente differente…

    • Paolo Venturini
      Paolo Venturini dice:

      No ecco appunto non voglio assolutamente recriminare, tanto che ho riportato anche il caso di Napoli. Ci sono errori che capitano a favore e errori che sfavoriscono, capita. Immaginavo che mi avrebbe citato lo Shaktar, ma mi sono limitato al campionato. Comunque concordo pienamente con quello che lei dice. Su Ilicic concordo che potesse essere espulso, quello che manca è l’espulsione dell’altro giocatore. Comunque le prime due righe del suo commento credo che avvalorino la mia tesi: che nel calcio ci sono troppi episodi controversi o non giudicabili univocamente e comunque anche tanti errori: ripeto che ho preso l’atalanta solo ad esempio, perché è quello che seguo, dicendo che sicuramente ci sono tanti altri errori per tante squadre.

      Mi interessa solo il discorso generale: se si può, come fare in modo che non ci siano più errori di questo tipo nel calcio?

      Mi spiace ma non ho capito a cosa si riferisce qui: ” se andiamo dietro alle teorie di gente che ha allenato in seconda categoria o che vende polizze assicurative, allora possiamo pensare che il VAR abbia creato ulteriori problemi”

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Evitare del tutto gli errori è impossibile, considerando anche il fatto che alcuni errori possono essere giudicati come episodi ben interpretati.
      Quel che manca del tutto è la cultura dell’accettazione di una decisione da parte di un essere umano e, oltre a ciò, il rispetto del lavoro altrui. Arbitrare non è facile, chi banalizza il compito non ha la minima idea di quanto sia complesso decidere in due decimi di secondo. E non si tratta di una decisione in ogni partita ma decine e decine di decisioni in ogni circostanza.

      L’ultima parte è un sassolino personale, non c’entri nulla tu o chi interviene in questo blog.

  8. Giovanni
    Giovanni dice:

    Gentile Marelli,
    un paio di domande ed osservazioni.
    1) Quindi se ho capito bene, in caso di rilevazione dell’infrazione dell’invasione in area di Lazio – Lecce da parte dell’arbitro in campo, sarebbe stato applicato quello che c’è scritto nel regolamento, mentre se questo non accade, il VAR è autorizzato ad intervenire per rilevare solo l’infrazione di chi raggiunge la palla? Mi pare francamente poco sensato, io ritengo che il protocollo VAR non possa andare contro il regolamento, o almeno contraddirlo. Dovranno secondo me mettere a posto questa situazione con delle modifiche al protocollo, non certo al regolamento.
    2) Di questi rigorini non se ne può più. Ora, va bene che il protocollo VAR fa legare le mani e non si può intervenire, ma Rizzoli qualche considerazione su questa deriva la sta facendo? Secondo me il rigore per il Lecce è inesistente. Gli arbitri che fischiano questi rigori, seppur confermati dal VAR, dovrebbero essere valutati negativamente.
    3) Su Sampdoria – Atalanta, secondo lei il VAR non poteva avere un ulteriore stimolo ad intervenire, vedendo come l’arbitro in campo fosse indietro per la velocità dell’azione? Quando il fallo accade, è proprio lontano, non potrà mai fare una valutazione ad hoc. Sbaglio?
    Buona serata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Infatti è poco sensato. Sono pronto a scommettere che l’IFAB interverrà per sistemare la discrasia che è molto evidente;
      2 – Deriva non è, semplicemente (a mio parere) hanno stretto troppo i limiti di applicazione del protocollo
      3 – Il VAR, a Genova, doveva intervenire a prescindere, l’errore di Irrati è stato evidente (purtroppo).

      Ciao.

  9. Michele C.
    Michele C. dice:

    Partita mondiale U17 Italia-Brasile.
    Se ha avuto modo di vederla.
    Volevo sapere come è possibile che a livello internazionale (possibilità di chiamare i migliori arbitri del mondo) un arbitro possa avere una gestione dei falli ma sopratutto dei cartellini così incoerente e sopratutto così imprecisa.
    Grazie

  10. Valerio L.
    Valerio L. dice:

    Luca, dalle risposte ai commenti precedenti, leggo che secondo te le possibilità di vincita di un ipotetico ricorso del Lecce sono scarse (tendenti al nullo, mi pare di capire).
    Ti chiedo se, da un punto di vista di “gerarchia delle fonti”, il regolamento ed il protocollo VAR siano sullo stesso piano (ed allora sì, il ricorso ha possibilità zero) oppure se vi sia una preminenza del regolamento sul protocollo (ed allora il ricorso qualche chance di essere accolto potrebbe averla).
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, sono sullo stesso piano, dato che il protocollo fa parte del regolamento.
      Non è certo un caso che il Lecce, proprio questa mattina, abbia annunciato di non procedere al reclamo ufficiale.

      Grazie a te.

  11. Peppe
    Peppe dice:

    Buongiorno, sui calci di rigore da ribattere ci sarebbero da dire molte cose. Nella maggioranza dei casi si dovrebbe fare visto che sono in molti i giocatori ad entrare in area. Secondo lei non sarebbe utile far andare tutti a centrocampo? Si batte il rigore e se segna bene,se sbaglia finisce l’azione

  12. Dario Testaverde
    Dario Testaverde dice:

    Buonasera,
    Come le avevo anticipato la settimana scorsa, qui in Inghilterra si sono scatenate le polemiche per l’utilizzo del VAR dopo Liverpool-City, in fondo non c’e’ poi tutta questa differenza con l’Italia (interrogazioni parlamentari a parte). Ad ogni modo vorrei chiederle un suo sincero giudizio sulle capacita’ di Michael Oliver, arbitro dell’incontro sopracitato.

    PS Questa volta qualche polemica e’ arrivata anche in Italia ma credo solo per il valore dell’incontro, fosse successo durante Leicester-West Ham o Newcastle-Watford sarebbe valso ancora il detto “all’estero e’ diverso”

    Saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Oliver ha subito moltissimo le pretestuose polemiche successive a Real Madrid – Juventus.
      Sebbene la decisione finale fosse stata assolutamente corretta, le polemiche scatenate hanno influito sulla sua serenità.
      Ti dico la verità: secondo me non è un fenomeno e non ha nemmeno grandissime prospettive di miglioramento ma è un buon direttore di gara.
      Sul VAR credo che gli inglesi siano molto restii alla tecnologia e queste prime giornate mi paiono confermarlo.

      Ti rinnovo il desiderio di fare quattro chiacchiere sull’ambiente inglese paragonandolo al nostro in tema di social e televisioni.

    • Dario Testaverde
      Dario Testaverde dice:

      Gentile Luca Marelli,
      Quattro chiacchere con lei? con piacere! Mi faccia sapere se per e-mail, messaggi o videochiamata e ci organizziamo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Prova a controllare tra lo spam, perché te l’ho mandata ieri sera alle 23.29 e risulta inoltrata.
      Non metto lo screenshot per ovvi motivi di riservatezza.

  13. Leo
    Leo dice:

    Ciao Luca, grazie come sempre per le tue analisi. Un favore, potresti gentilmente linkarci il protocollo VAR da cui hai tratto la schermata riferita al rigore di Babacar?
    Grazie in anticipo

  14. Matteo
    Matteo dice:

    Buonasera sig Marelli volevo chiederle un piccolo chiarimento a livello regolamentare.
    Sull’ammonizione di Cuadrado se non ricordo male lui allontana il pallone per non far riprendere il gioco ma il raccattapalle aveva già dato in mano al milanista la palla dunque,come ripeto se non ricordo male, non c’è stata effettiva perdita di tempo.
    Ai fini del regolamento va punito il gesto anche se non rallenta l’avversario o in questo caso si poteva sorvolare??
    Grazie in anticipo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Infatti ho scritto che l’ammonizione è stata comminata per comportamento antisportivo, cioè aver allontanato il pallone più vicino, ciò che non è consentito dal regolamento.
      Grazie a te.

  15. Matteo
    Matteo dice:

    Ciao Luca,
    Vorrei chiederti una precisazione riguardo al primo presunto rigore per il City. Si tratterebbe di rigore solamente perché sulla ripartenza il Liverpool ha trovato la rete/creato un’occasione da gol? Nel caso in cui il city avesse ottenuto il possesso del pallone subito dopo il tocco di mano l’arbitro non sarebbe dovuto intervenire?

    Ho visto Sky Sport Room sabato sera. Sono anni ormai in cui ci viene propiziato un giornalismo sportivo sensazionalista. Finalmente ho visto una trasmissione al cui centro c’era lo sport e nient’altro.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, nel caso di azione del City il VAR sarebbe potuto intervenire perché il fallo di mano “congela” virtualmente l’azione in quel momento.

      Grazie del commento sulla trasmissione: è stata un’esperienza straordinaria proprio per il garbo, l’educazione, la pacatezza, i contenuti. Merce rara.
      E da stasera si ricomincia con i bar…

    • Matteo
      Matteo dice:

      Ma si tratta secondo lei di chiaro calcio di rigore? Nonostante la deviazione evidente e con il braccio di Silva?

  16. MarcoS
    MarcoS dice:

    Concordo sull’interpretazione di Lazio-Lecce, tranne che sul rigore di Calderoni che a me sembra tuffarsi verso la palla, e parare volontariamente il calcio di Milinkovic con la mano. Come giustamente hanno osservato altri commentatori, Calderoni cade infatti sul fianco destro.
    Lei dice che se uno sta cadendo, è legittimato a fingere che il mani sia involontario, perché il movimento del braccio sarebbe “congruo”…?
    Era un rigore difficile da vedere, poteva non essere dato, ma che non sia “mai” rigore proprio non lo condivido.

  17. Roberto D
    Roberto D dice:

    Ciao. E di nuovo complimenti per la presenza su sky. Spero proprio diventi un appuntamento fisso.
    Lazio-Lecce: ho ascoltato anche i chiarimenti di Rizzoli e credo ci sia un errore nelle tue conclusioni. Il paradosso non c’è: se Lapadula non segna ma tira fuori il rigore non si ripete. La discriminante è solo chi arriva prima sul pallone tra quelli che partono dall’interno dell’area: difensore si ripete, attaccante calcio di punizione, insieme si ripete. Ci sto riflettendo da un po’ e in franchezza, dopo i dubbi iniziali, credo che questa sia la miglior scelta regolamentare possibile.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie per il complimento, sempre ben accetto.
      Il paradosso non è tanto quello ma il fatto che una norma aggiunta successivamente (perché il protocollo fa parte integrante del regolamento) deroghi ad una norma generale contenuta nella regola 14. E’ una discrasia piuttosto palese e quella di Rizzoli è un’interpretazione che tiene conto del protocollo ma non del regolamento.
      Ecco il paradosso ed a ciò a cui mi riferivo.
      In realtà è un mezzo bug del regolamento al quale stai certo che porranno rimedio, probabilmente specificando il punto 8.11 del protocollo perché così non sta in piedi.

  18. Alberto83
    Alberto83 dice:

    Non ho capito una cosa del rigore del Lecce:

    Facciamo finta che sia entrato in area in anticipo solo Lapadula e nessun giocatore della Lazio: in quel caso, si doveva riprendere con una punizione per la Lazio?

  19. Sergio
    Sergio dice:

    Oggi ho trovato il tempo e ho scaricato e visto la trasmissione Sky Sport Room alla quale hai partecipato. Spero che sia la prima di una lunga serie. In primis devo dire che non guardo mai trasmissioni sportive, di solito sono come i talk show politici dove tutti urlano e a casa non si capisce mai niente. Sono rimasto favorevolmente sorpreso dalla pacatezza e dalla chiarezza delle posizioni. Concordo con te che per ristabilire la verità del campo è doveroso prendere tutto il tempo che occorre: meglio uno o due minuti fermi che un grave errore. Hai citato la supercoppa olandese ma un esempio l’abbiamo avuto nel campionato scorso. Spal – Fiorentina arbitro Pairetto, Var Mazzoleni. Nel secondo tempo la Spal segna la rete del 2 a 1. L’arbitro convalida, da dopo un minuto viene richiamato da Mazzoleni al monitor. Rigore per la Fiorentina con conseguente annullamento di quanto successo dopo.
    A pagina 91 del Regolamento ci cono due frasi quasi identiche di cui non compreso bene come si interpretano. “Le suddette (tocco volontario, braccia larghe in posizione innaturale o al disopra delle spalle) infrazioni si concretizzano anche se il pallone tocca le mani / braccia del calciatore provenendo direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino.” Prosegue “Ad eccezione delle suddette infrazioni di solito non è un’infrazione se il pallone tocca le mani / braccia del
    – se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) del calciatore stesso
    – se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino
    – se mani / braccia sono vicine al corpo e non si trovano in posizione innaturale tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo
    – quando un calciatore cade a terra e mani / braccia sono tra corpo e terreno per sostenere il corpo, ma non estese lateralmente o verticalmente lontane dal corpo calciatore.
    Non riesco a capire quale casistica vorrebbe ricomprendere la seconda frase sottolineata, posto che è sempre punibile il tocco volontario, il tocco con le braccia in posizione innaturale che aumenta lo spazio occupato dal corpo e quando le braccia sono al di sopra delle spalle anche se il pallone proviene da un calciatore vicino (inaspettato). Però dopo spunta la seconda frase. Grazie della risposta e complimenti ancora.

  20. Lello
    Lello dice:

    Buonasera Luca,
    Tre domande:
    (1) Sul fallo di mano di Alexander-Arnold, pensi che bisognerebbe aggiungere il terzo fattore nel regolamento:
    • segna nella porta avversaria
    • crea l’opportunità di segnare una rete
    • propizi per la propria squadra un calcio di rigore
    A mio avviso il terzo elemento andrebbe inserito assolutamente (per coerenza), tu che ne pensi?
    (2) “Smussato spigoli caratteriali”….io ho sempre pensato che il punto forte di Maresca fosse proprio il suo carattere ‘tosto’. E poi ti chiedo, se un arbitro espelle, non è un buon segno perché vuol dire che non si fa mettere i piedi in testa? [mi ricordo Tagliavento pure che aveva il rosso facile quando lo insultavano o prendevano per i fondelli…io lo ammiravo per questo]
    (3) In Germania hanno applicato la VAR per espellere un membro dello staff dalla panchina (che ha messo le mani in faccia a un calciatore, il quale prima a sua volta aveva colpito l’allenatore avversario). Dunque il VAR si può usare anche per lo staff nei pressi della panchina?
    Grazie mille in anticipo per le risposte che fornirai e per la disponibilità che mostri sempre nonostante i tuoi numerosi impegni.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – Non so, il rischio è di allargare troppo l’ambito di applicazione della norma (che, peraltro, mi piace zero al cubo);
      – Vero ma era spesso esageratamente severo, soprattutto sulle seconde ammonizioni. Non lo aiutava nemmeno la mancanza di dialogo con i calciatori che, nel tempo, ha affinato molto;
      – Sì, certo.

      Grazie a te per l’attenzione.

  21. Livio
    Livio dice:

    Buongiorno Luca Marelli, complimenti per il blog che seguo da molto tempo. L’utilizzo della tecnologia (gol-line technology e v.a.r.) ha eliminato tutti gli errori oggettivi, cioè quelli che riguardano le segnature dei gol e/o eventuali posizioni di fuorigioco. Tuttavia resta l’enorme problema delle interpretazioni sui famosi “tocchi di mano”, sui quali non c’è (e ovviamente non ci sarà mai) un metro di giudizio uniforme.
    L’episodio in Liverpool-City è solo l’ultimo di una lunga serie, e su questo mi trovo in disaccordo con lei.
    Come è possibile considerare punibile con la massima punizione un tocco di braccio fortuito e/o casuale? Probabilmente il Var ha valutato (e scelto di non punire) il tocco di braccio, decidendo quindi di convalidare la rete di Fabinho.
    Per un motivo semplice: non è un chiaro ed evidente errore. Il tocco è involontario, non c’è colposità (sebbene il braccio sia leggermente largo), non è il braccio ad andare verso il pallone ma viceversa. L’arbitro ha valutato (opinione mia, ma non solo mia) e scelto di non punire. Il gioco va avanti (ma è un’altra azione, come ha scritto lei giustamente) e il Liverpool segna. Cioè siamo nel campo delle interpretazioni e non degli errori oggettivi. Non è un errore chiaro ed evidente al 100%.
    Per il futuro, spero si torni alla volontarietà e/o colposità, perché le nuove “direttive” dell’Ifab sulla punibilità dei tocchi di mano sono risibili.
    PS aggiungo che la famosa “distanza dal pallone”, di cui il regolamento faceva menzione fino a poco tempo fa, è relativa. Vale a dire che scrivere in un regolamento che l’arbitro deve valutare la distanza fra il punto di partenza del pallone e il punto di arrivo della mano/braccio non ha molto senso. Ciò che conta è il TEMPO che come sappiamo è inversamente proporzionale alla velocità’. ESEMPIO: un calciatore che improvvisamente lascia partire un tiro da fuori area alla velocità di 100Km/h, incontrerà matematicamente il braccio (in posizione lungo il corpo!) di un difensore posto a 10 metri di distanza dopo soli 0,36 secondi. E’ rigore?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Allora, andiamo per punti perché credo che tu abbia le idee un pelo confuse:
      1 – La volontarietà non c’entra nulla con questo episodio;
      2 – L’arbitro non ha visto con la prospettiva giusta (non aveva profondità per vedere la distanza tra braccio di Alexander Arnold ed il suo busto;
      3 – Se anche avesse visto e valutato, il braccio è larghissimo, impossibile considerarlo in posizione naturale;
      4 – Il pallone arrivava da almeno 5/6 metri, perciò è improprio definirlo inatteso (e, soprattutto, la velocità stessa del pallone era molto limitata).

      Sinceramente, con tutto l’impegno possibile, non trovo un singolo elemento che possa giustificare la non punibilità del tocco di Alexander Arnold.

      Poi sono opinioni, ci mancherebbe.
      Ma anche per le opinioni bisogna basarsi su fatti reali, non su inesistenti indicazioni regolamentari.

      Ciao.

    • Livio
      Livio dice:

      Ho rivisto il video. A velocità normale (che è cosa ben diversa dal fotogramma singolo) si può notare che Alexander-Arnold allarga il braccio solo dopo essere stato colpito dal pallone. Quindi opinioni, il Var non può intervenire, anche ammesso (e non concesso) che l’arbitro non abbia visto. A prescindere dall’episodio singolo, mi ripeto: auspico che in futuro il regolamento (in poche semplici righe) lasci totale libertà all’arbitro di valutare un eventuale “fallo di mano” (a centrocampo come in area di rigore) solo ed esclusivamente su due presupposti
      1 VOLONTARIETA’, cioè movimento del braccio verso il pallone e non viceversa
      2. COLPOSITA’, cioè braccia larghe in posizione innaturale, purché il pallone non arrivi improvviso, imprevedibile, inaspettato

  22. Stefano
    Stefano dice:

    Buongiorno Luca: non le sembra che per il mancato rigore assegnato al City, non servisse il VAR, ma che l’infrazione fosse ben visibile anche dal campo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non era per nulla facile: Alexander Arnold era di lato rispetto ad Oliver. L’arbitro non aveva la minima prospettiva, l’assistente era coperto da almeno due giocatori.
      In campo questi tocchi di mano si intuiscono dalle proteste dei calciatori ma sono invisibili alla percezione.

  23. Antonello
    Antonello dice:

    Attendevo con curiosità le sue attente disamine ed in particolare quelle su Lazio-Lecce. La lettura corretta dei 3 episodi rigore (lecce, annullamento lapadula e rigore lazio) non può che essere la sua..
    Sull’annullamento: se, come molto probabile, hanno operato in ottemperanza al protocollo indicato da rizzoli sono nel giusto sbagliando.. perdoni il paradosso.. l’errore è il protocollo che consentirebbe al var di non applicare una norma chiarissima del regolamento e non se ne capisce francamente il motivo: il protocollo serve anche a “limitare” l’intervento del var ma nel momento in cui interviene poi lo fa in contraddizione con il regolamento.. è un errore senza se e senza ma..
    Il caso, o forse no, vuole che siano 3 errori sintomatici delle problematiche attuali: i rigorini, il protocollo, la valutazione della corretta postura nei falli di mano. Sui primi ci vuole un input dall’alto per una inversione di tendenza immediata per non trasformare in barzelletta una cosa seria come il calcio di rigore, sugli altri punti occorre solo puntualizzare meglio aspetti tecnici e lavorare sulle persone.
    Ancora complimenti anche per la brillante ed interessantissima prima puntata di Sky Sport Room

  24. Mara
    Mara dice:

    Concordo con ottima valutazione a Maresca.
    Solo una piccola sbavatura nel primo tempo.
    Sulla trequarti avversaria Cuadrado difende palla incalzato da in difensore che lo pressa e mette un braccio davanti al corpo. Per intenderci lo incravatta. Poi Cuadrado cede alla pressione e su lascia cadere. Maresca fischia fallo a Cuadrado!
    Ho notato che Cuadrado che reputo fortissimo è spesso bistrattato dagli arbitri…
    Sa dirmi il motivo?
    Un suo modo di porsi sbagliato?

  25. Angelo Ratti
    Angelo Ratti dice:

    Bene leggere e ricordare che “in Inghilterra questi contattini non vengono nemmeno presi in considerazione”, ma mercoledì ero a San Siro per la partita Atalanta-ManCity e ho visto la squadra inglese utilizzare tutti i peggiori trucchetti per portare in porto una partita (non che avessero questo bisogno disperato di punti). In pratica, dal momento del fallo di Bravo su Ilicic (che per me resta “simulazione”) si è giocato veramente pochissimo, con scenette stucchevoli in campo e sulla panchina…

  26. Carlo Simone
    Carlo Simone dice:

    Salve dottor Marelli. Le faccio i complimenti e la ringrazio per il lavoro che fa per dipanare le spinose matasse degli episodi “da moviola”.
    Detto questo, ho due domande:
    1. la società del Lecce ha speranze di vincere un eventuale ricorso per errore tecnico?
    2. Dall’incontro tra arbitri, allenatori e capitani scaturiranno dichiarazioni pubbliche?
    La ringrazio

  27. Renato
    Renato dice:

    Ciao Luca.
    Nulla da eccepire sul giallo a Cuadrado, evidentissimo comportamento antisportivo, mi chiedo solo come mai non abbia usato lo stesso metro con Donnarumma, solo redarguito molto dopo, che, ad ogni rinvio dal fondo anche nel primo tempo, rallentava oltremodo la ripresa del gioco salvo poi avere fretta dopo il gol subito.
    So che è una quisquilia ma a me pare antisportivo anche ritardare troppo la ripresa del gioco.
    Grazie

  28. Antonio Scanu
    Antonio Scanu dice:

    Perdoni se ritorno sull’argomento.
    Rigore per il Lecce: supponiamo che dopo la respinta del portiere un giocatore della Lazio arrivi per primo sulla palla e rinvii. In questo caso è il difensore a trarre vantaggio. Il VAR in questo caso ha voce in capitolo ?

  29. Mattia
    Mattia dice:

    Buongiorno,
    A mio avviso Rizzoli ha sbagliato nel designare Manganiello e Pairetto per la stessa partita: sono evidentemente i 2 arbitri più in difficoltà in questa stagione, credo che al var fosse necessario mandare un arbitro più affidabile.
    Sull’esecuzione del rigore io rimango veramente basito: gli arbitri in campo tollerano sostanzialmente qualsiasi infrazione, per poi far intervenire il var che contraddice ciò che è scritto nel regolamento. Io mi chiedo perché vengano scritte delle regole così illogiche e confusionario, se interviene il var deve intervenire dicendo: “guarda che al momento della battuta c’erano attaccanti e difendenti in area, il rigore è da ripetere”; non ha senso che intervenga applicando una regola diversa, siamo alla follia.
    Per fortuna è accaduto in Lazio-Lecce, fosse accaduto in una partita diversa ci sarebbe stato il finimondo.

    • Federico
      Federico dice:

      Buongiorno Luca, vorrei dire la mia a proposito del commento dell’utente. Sulla parte finale è impossibile non essere d’accordo, bisogna riconoscere che se fosse stata una partita di cartello sarebbe stato un problema ben più grande. La mia riflessione riguarda soprattutto la prima parte del commento. È indubbio che il rendimento di Pairetto e Manganiello non sia propriamente positivo quest’anno, ma credo che, sulla designazione, non si possano imputare particolari colpe a Rizzoli. Ciò che voglio dire è, sempre con grande rispetto per i due arbitri in questione (e ci mancherebbe altro, non si può non averne per due arbitri che si trovano a quel livello), che la cosa preoccupante è vedere due arbitri che sono al terzo anno andare così in difficoltà in una gara piuttosto semplice, che in sede di designazione era quasi pronosticabile per un primo anno. Ora, è chiaro che giornate storte possano capitare anche ai migliori arbitri del pianeta, ma non credo si possa parlare di designazione rischiosa da parte di Rizzoli.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Infatti non penso che sia stata una designazione rischiosa: se arbitri al terzo anno non sono in grado di gestire al meglio una gara di terza fascia… le conclusioni tiratele voi…

  30. Gino Castangia
    Gino Castangia dice:

    Volevo sapere la lettura del tocco di mano durante la partita della Lazio in Europa league contro il Celtic. Sbaglio a dire che non è stato sanzionato (correttamente) perché il braccio che impatta il pallone è quello che in caduta sta per poggiare sul terreno? Mi ricorda benatia Vs icardi di 2 stagioni fa..

  31. Fabio
    Fabio dice:

    A riguardo della carambola sul braccio di Bernardo Silva, possiamo quindi dire che ottenere un rigore non è considerato dal regolamento come “opportunità di segnare una rete”, altrimenti il tocco sarebbe stato punibile.
    Volevo segnalarti che sabato, durante Tottenham-Sheffield Utd, abbiamo visto un esempio di applicazione della tecnologia 3D sul fuorigioco trasmesso in real time dalla TV (se ti è sfuggito, ho la registrazione): non pensi che, come per la goal line technology, potrebbe essere il caso di fare lo stesso in Italia, tanto più che ne siamo i precursori ? Meno polemiche, più spettacolo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ la mia idea.
      Il rigore è conseguenza del tocco di braccio di Alexander Arnold, non del tocco di mano di B. Silva.

      Sulla gara di Londra cercherò il video non appena avrò un attimo di tempo.

  32. Bruno Sala
    Bruno Sala dice:

    Buongiorno Dr. Marelli,

    avrei una domanda che esula dalle direzioni arbitrali di ieri ma di cui sono curioso di sapere la risposta, e lei, che e’ stato nell’organizzazione per anni, mi pare la persona piu’ adatta a fornirla: Perche’ ci sono cosi’ tanti arbitri, almeno in serie A, di Roma o delle sezioni vicine? Tanto per dire, non mi viene in mente nessuno della sezione di Milano.

    Grazie mille e cordiali saluti

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Questione di generazioni e di numeri.
      Milano è stata la capitale arbitrale per molto tempo, poi è stato il Veneto, poi la Puglia, oggi il Lazio.
      Merito anche del CRA Cavanna che ha formato un gruppo di arbitri di gran valore, molti dei quali sono oggi in serie A.

      Onore a lui.
      Grazie a te.

  33. Francesco Leo
    Francesco Leo dice:

    Ciao Luca, vorrei farti una domanda relativa al big match inglese. Nel caso in cui il tocco di Bernardo Silva fosse stato influente nel prosieguo dell’azione, come si sarebbe dovuto comportare l’arbitro Oliver? Annullare il gol e fischiare fallo di mano del portoghese? Annullare il gol e fischiare lo stesso il rigore? Far proseguire l’azione?
    Grazie mille per quello che fai, spero di vederti ancora sul grande schermo ?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mi stai facendo venir mal di testa 😀
      Semplifichiamo così: in caso di rete direttamente o su passaggio ad un compagno sul tocco di mano, la rete sarebbe stata annullata.

      Grazie a te.
      Vedremo in futuro cosa accadrà…

  34. Marco
    Marco dice:

    Buongiorno, sulla questione lazio-lecce alla fine si è capito che c’è una contraddizione col regolamento e le parole di rizzoli, e questo non fa che generare ulteriori dubbi e polemiche, penso che su questo sia d’accordo con me, però bisognerebbe riscrivere la parte di regolamento o farla rispettare cosi com’è. Poi lei si domanda: “perchè punire solo il lecce anche quando i giocatori della lazio commettono un infrazione?” Io le dico, perchè i giocatori della lazio sono totalmente ininfluenti quindi cambia veramente poco e sono d’accordo con rizzoli, ma la regola va riscritta.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Essere ininfluenti mi sta bene.
      Ma concordi sul fatto che, entrando in area di rigore a loro volta, violano il regolamento?
      Altrimenti vale il concetto di “due pesi e due misure”…

  35. Gio
    Gio dice:

    Ciao Luca e grazie! Argomento Lazio Lecce. Domanda provocatoria: Ma non potevano convalidarlo e chiuderla lì? Il partito di chi dice “va ripetuto” è il partito di chi dice “va annullato” (tralasciando la cosa più importante: il rigore non c’era). Il tutto per una norma che in tutto il mondo non ha mai rispettato nessuno, e di cui nessuno ha fatto polemica. Io non ricordo a memoria in serie A punizioni concesse di questo tipo. Se il gol fosse stato convalidato il caso non ci sarebbe proprio stato, e sono convinto che chiunque altro al Var avrebbe avallato la convalida del gol. Purtroppo stiamo parlando di 2 profili, Pairetto e Manganiello, che al di là del caso specifico in cui si infilano in una decisione cervellotica, sono totalmente inadatti in serie A. Designazioni e prestazioni ahimé lo confermano. Purtroppo, vista la politica del “non dismetto nessuno per ragioni tecniche neanche sotto tortura”, li dovremo sopportare ancora per tanto tempo. Almeno fin quando non avranno troppe preclusioni da non poter essere più designati. E poi si discute della (non) deroga a Rocchi, senza pensare che a fine anno smettono anche Giacomelli e Calvarese. Scusa ma ieri ho visto la partita e al di là degli episodi ho visto un arbitro totalmente inadatto per certi palcoscenici. Ed è un terzo anno..

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se l’avessero convalidato e stop, probabilmente nessuno avrebbe detto una sillaba, concordo.
      Sul resto ho letto con attenzione la tua opinione 😉

  36. Giorgio A
    Giorgio A dice:

    Luca, possiamo dire che “tecnicamente” l’errore più grave di Manganiello sia il rigore contro Calderoni? La “dinamica” dell’azione doveva essere valutata direttamente da lui. Qualunque tocco di mano in quella situazione sarebbe stato a mio avviso non punibile, anche perché il giocatore sta cadendo non “per sua colpa” ma dopo un contrasto (falloso o di gioco?) con l’attaccante

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, tecnicamente l’errore più grave è il rigore per il Lecce.
      Quello per la Lazio può ingannare per dinamica, quello assegnato al Lecce è totalmente inesistente.

  37. andrea
    andrea dice:

    Ciao Luca, caso Lapadula: ma ti pare normale che un VAR di serie A si limiti a fare il compitino dicendo all’arbitro che è entrato l’attaccante (“invasore”) omettendo di riferirgli dei 4 difensori?? A mio parere è una grave leggerezza. E leggo poi sulla gazzetta che il Var avrebbe fatto bene, essendo compito dell’AE rilevare l’ingresso dei difensori!
    A mio parere un VAR diligente avrebbe dovuto dire: “è entrato l’attaccante che che segnato, ma guarda che sono entrati anche 4 difensori, quindi FAI RIPETERE”. Come Tu ben sai, le informazioni che provengono dagli assistenti (AA-VAR) debbono essere complete per consentire all’AE di assumere la decisione corretta.
    ps: ottimo lavoro!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, il protocollo gli consente quello, come scritto nel testo, mica è colpa sua se il protocollo non gli permette altro.
      Non ho letto la Gazzetta dello Sport ma, se ha scritto ciò, ha ragione l’autore dell’articolo: il protocollo prevede proprio questo.

      Grazie del complimento, faccio del mio meglio

  38. Paolo Pietro Giannetti
    Paolo Pietro Giannetti dice:

    Grazie mille dott. Marelli per le sue disamine. Per me lei è un punto di riferimento per quanto riguarda i commenti sugli episodi arbitrali di campionato. Dovrebbe tenere un corso per addetti ai lavori e tifosi in modo da non alimentare polemiche spesso senza nessun fondamento regolamentare.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un’idea.
      Irrealizzabile ( 😀 ) ma un’idea.
      Diciamo che mi accontento di allargare la base di chi mi segue, sperando che almeno loro comincino a ragionare sugli episodi…

  39. francesco
    francesco dice:

    Quindi, alla fine, per quanto riguarda il rigore non ripetuto in lazio lecce l’arbitro ha sbagliato a non vedere l’ingresso in area dei laziali. Il var però ha agito correttamente, non potendo avvisare l’rbitro del fatto che anche 3 giocatori della lazio sono entrati in area prima di Lapadula?

  40. Gianni F.
    Gianni F. dice:

    Buongiorno Sig. Marelli,
    una curiosità sul gol del vantaggio del Liverpool, con un occhio ben distaccato dal tifo nostrano: il contropiede che porta al gol del vantaggio nasce da un tocco di mano di TAA, sul cross in area dalla fascia sinistra ci sono due tocchi dei difensori del City, il primo magari meno ma il secondo seppur pressato ha il tempo di fare la giocata, spazza l’area e il suo rinvio finisce sui piedi del giocatore del Liverpool che lo calcia poi in rete. Si può considerare un possesso pieno del pallone quello del City? In maniera astratta, se lo fosse interromperebbe la catena di eventi che porta al gol macchiato dal fallo di mano iniziale?
    Grazie del suo tempo, buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sicuramente no, è certamente una giocata ma non c’è mai il possesso pieno del pallone.
      In ogni caso il fallo di mano precedente, se valutato punibile, avrebbe portato ad annullare tutto quel che è accaduto successivamente perché, di fatto, il gioco si sarebbe interrotto in quel momento.

  41. supertanino
    supertanino dice:

    Buongiorno Luca, e grazie per l’analisi.
    La penso come te sui “rigorini” e sulle brutte abitudini che stanno assumendo gli attaccanti in area, per cui credo che il protocollo dovrebbe essere modificato circa le simulazioni, consentendo al Var di intervenire anche in questi casi.
    Ma ti dirò di più, sono francamente stanco di vedere tutti i giocatori, compresi anche quelli della mia squadra, protestare per ogni decisione, accampare scuse ridicole (tipo “è il primo fallo”…al 70esimo più o meno).
    Anche perché non so a cosa servano, non ho mai visto cambiare una decisione grazie ad una protesta!
    Si arriverà mai alla serena accettazione delle decisioni dell’arbitro o è un’utopia? Ne gioverebbe la tranquillità della direzione arbitrale secondo te?

  42. Alberto Fantoni
    Alberto Fantoni dice:

    condivido pienamente il giudizio su Maresca, ieri probabilmente il migliore in campo!
    forse anche fortunato a non essersi trovato a dover decidere su alcun episodio complesso ma fin dall’inizio ha arbitrato fischiando solo il necessario e lasciando giocare molto, anche se purtroppo i 60′ di gioco effettivo in serie A restano sempre una chimera, troppe le perdite di tempo ad ogni interruzione, ieri a Torino non si è arrivati a 52′

  43. Riccardo
    Riccardo dice:

    Che ne pensa delle polemiche su Rocchi da parte dell’Ajax?
    Per un ex arbitro vedere quel vantaggio è stato come per un tifoso esultare per un eurogol da parte del suo calciatore preferito.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vero, il vantaggio è stato stupendo ma, purtroppo, il rigore non c’è.
      Le polemiche non le giustifico mai ma, in questo caso, direi che hanno fondamento.

  44. Pierluigi Oggiano
    Pierluigi Oggiano dice:

    A parziale discolpa di Irrati sulla mancata espulsione (e aggravare quindi quella del VAR) vista l’azione repentina su rilancio del portiere ed Irrati stesso posizionato almeno a 40 metri dal fallo, magari la prospettiva schiacciata potrebbe aver fatto percepire i due difendenti della Sampdoria più vicini di quanto lo fossero in realtà. Una review avrebbe risolto (anche in tempi brevi presumo) questo caso.

    Ciao e complimenti per il blog, ormai lettura obbligata dopo ogni weekend XD

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo.
      E’ una decisione comunque sbagliata ma quel che non concepisco (e forse si intuisce anche dal commento all’episodio) è il mancato intervento del VAR. Se non si attiva per cambiare decisioni così palesemente sbagliate, a che serve?

      Grazie a te.

  45. Christian P
    Christian P dice:

    Maresca ieri veramente eccezionale. grande personalità: è riuscito a mantenere in pugno la partita e sappiamo benissimo che quel tipo di partite possono esplodere in qualsiasi momento.
    Hai scritto che sarà penalizzato dalla carta di identità. potresti spiegarmi? grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Maresca non è giovanissimo, compirà 39 anni il prossimo aprile, pertanto ha davanti solo 6 stagioni da internazionale: oggettivamente poche per aspirare a grandi traguardi.

  46. Marco Rossi
    Marco Rossi dice:

    Complimenti Marelli, è sempre un piacere leggerla. Grazie per le analisi precise e lucide.

  47. Alfredo
    Alfredo dice:

    Una domanda regolamentare , anche un pò fantasiosa. Se in area di rigore un difendente sputa a un offendente, esempio , Douglas Costa sputa a Di Francesco in area di rigore in quel famoso Juve-Sassuolo, viene concesso il calcio di rigore?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ rigore, certo: lo sputo è equiparato ad un gesto violento.
      La partita a cui ti riferisci, peraltro, non c’entra nulla: Douglas Costa venne espulso per uno sputo a gioco fermo.

  48. Angelo
    Angelo dice:

    Buongiorno Dott. Marelli , come prima cosa le faccio i complimenti per aver segnalato il rigore inesistente contro il lecce ; (costringeremo i giocatori a rompersi faccia e spalle andando avanti cosi ) lei e’ l’unico che ha evidenziato quest’ errore grave . Detto questo in questa partita ci sono 3 chiari ed evidenti errori su cui il var poteva e doveva intervenire .
    1) rigore per il lecce inesistente , arbitro valuta male , semmai la punizione era per il difendente
    2) ripetizione del calcio di rigore non concessa
    3) rigore inventato per la lazio , il difendente e’ in caduta e non puo’ tagliarsi le braccia e neache rischiare di farsi male cadendo :
    La domanda che mi pongo e’ : si tratta di tre chiari ed evidenti errori dell’ arbitro , perche’ il var pur potendo non e’ intervenuto ?
    Grazie sempre e complimenti .

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sul punto 2) non concordo: non è affatto certa la ripetizione del rigore.
      Per quanto mi riguarda rimango prudente anche se la spiegazione di Rizzoli, in punta di regolamento, mi convince veramente poco.
      Tolto di mezzo il punto 2, non so risponderti.
      Ritengo che non sia intervenuto avendo valutato come sostenibili le decisioni ma il VAR, usato così, rischia di diventare un problema grave.

      Grazie a te.

    • David Genovese
      David Genovese dice:

      Io non sono molto d’accordo sul fatto che il fallo di mano di Calderoni non sia da punire con il rigore, l’intervento è scomposto, si sbilancia da solo per cercare di contrastare Milinkovic Savic che, se non fosse stato fermato dal fallo di mano, si sarebbe trovato da solo davanti a Gabriel. E’ vero che il difensore è in caduta, ma il braccio con cui tocca la palla non è quello con il quale sta andando a frenare la caduta, tant’è che poi atterra sull’altro braccio. Magari siamo molto al limite sulla volontarietà, ma sembra che non si valuti più questo aspetto nell’assegnare i falli di mano, a giudicare da ciò che è stato fischiato finora.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Posso accettare un parere differente ma partendo da presupposti validi, altrimenti non ci potremo mai confrontare.
      Dici: “se non fosse stato fermato dal fallo di mano, si sarebbe trovato da solo davanti a Gabriel”.

      Va bene tutto, però:

      Lazio Lecce

      se ti inventi una posizione geografica… eh!
      Peraltro, come ormai dovresti ben sapere, il tocco di mano deve essere giudicato nella sua singolarità, non nelle possibili conseguenze.

    • David Genovese
      David Genovese dice:

      ah, dimenticavo, sul punto 2): a Firenze, in Fiorentina – Lazio, è successa quasi la stessa cosa: Caicedo tira il rigore, Dragowski para e Parolo, entrato in area prima del tiro, arriva primo sulla ribattuta, venendo atterrato da un difensore: l’arbitro Guida assegna una punizione per la Fiorentina invece di un altro rigore per la Lazio. Nessuno ha protestato in quell’episodio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Probabilmente, in quel caso, è stato applicato lo stesso concetto di ieri a Roma, cioè è stato valutato che Parolo, arrivando per primo sul pallone, ha influito per primo approfittando della sua posizione.
      Lo so, è tirata.
      Però anche io, scrivendo di quell’episodio, non ho espresso certezze su quanto deciso da Guida.

    • David Genovese
      David Genovese dice:

      Vero, non a tu per tu con Gabriel, ma in una situazione 3 contro 2, con Correa e Lulic davanti al portiere, in una posizione vantaggiosa per la Lazio. Al di là delle conseguenze, comunque il movimento di Calderoni è completamente scoordinato e volto solo a cercare di evitare l’intervento di Milinkovic, e la posizione del braccio con cui colpisce la palla non è congrua all’atto di preparare l’impatto col terreno, anche perché sta ruotando il corpo per atterrare di schiena, o, comunque, con l’altro braccio. di fatto ferma con il braccio un’azione pericolosa, a termini di regolamento mi sembra ci siano gli estremi per fischiare un rigore.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Difesa schierata.
      Ma, in ogni caso, non conta nulla: il regolamento non tiene conto della posizione ai fini della punibilità ma solo in termini di sanzione disciplinare.
      Sul movimento di Calderoni, il calcio di rigore è totalmente inesistente: posso capire la visione da tifoso ma in questo caso i dubbi sono pari a zero. Ci sono episodi discutibili (come ad esempio il rigore di Caicedo a Firenze, da più parti segnalato) e sui quali non esistono certezze ma questo è oggettivamente ingiustificabile, non c’è un singolo elemento che possa far pensare alla punibilità.

  49. Federico
    Federico dice:

    Ciao Luca, complimenti per la consueta chiarezza. Ormai leggere la tua moviola sta diventando un appuntamento fisso, e sta facendo chiarezza su molte questioni. Una sola domanda..non andava ripetuto anche il rigore di Petagna? Sulla respinta, la palla finisce a un difensore che è già in area ben prima che parta il tiro. Io non vorrei che con la decisione di ieri nascessero in futuro polemiche pure sulla battuta dei rigori, che era una delle poche cose di cui fortunatamente non si parlava mai

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Aaaaaargh!
      Non chiamarla moviola, ti prego: tutto vuol essere tranne una moviola 😀
      No, il rigore di Petagna non andava ripetuto perché è stato deviato fuori. C’erano mezzo pianeta in area e questi rigori non li farei mai ripetere, a meno di giocatori a cinque metri dalla porta al momento dell’esecuzione.
      Il precedente di Roma di ieri è molto rischioso…

  50. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    ciao, una curiosità/dubbio: ma l’ingresso in area anticipato sul rigore viene misurato come il fuorigioco (come la linea blu sulla foto pare suggerire), oppure conta dove stanno i piedi? Io l’ho sempre immaginata in questo modo, non so perché, e con questa mia interpretazione Lapadula non sarebbe ancora entrato in area, visto che i piedi sono appena prima della linea (forse la pesta, in realtà, ma la curiosità rimane), mentre il solo corpo è abbondantemente avanti.
    Grazie

    • Valentini
      Valentini dice:

      Una domanda, siccome la linea fa parte dell’area di rigore e siccome in pratica ad ogni rigore viene calpestata (o invasa dalla proiezione della figura) da tutti o quasi i giocatori al limite, praticamente ogni rigore sarebbe da ripetere o non valido, corretto? A mio parere questo caso “Lapadula” va urgentemente regolamentato o meglio essendoci la regola andrebbe fatta rispettare e da ora ogni volta si guarderanno i millimetri. Complimenti per il blog

    • Andrea
      Andrea dice:

      Volevo manifestare un’ulteriore perplessità, forse solo una speculazione: non posso fare a meno di notare che mentre sulla regola del fuorigioco il regolamento è molto circostanziato, parlando di testa, piedi e corpo, nella regola del calcio di rigore si parla solo genericamente di “entrare in area”, come se i due casi fossero da trattare diversamente.

  51. LORENZO TADDEI
    LORENZO TADDEI dice:

    Ciao Luca,

    a me Maresca è piaciuto tantissimo, come piace tantissimo, aldilà di possibili sbavature, ogni arbitro che lascia giocare e non fischia anche i respiri troppo rumorosi. E condivido l’apprezzamento per l’ammonizione a Cuadrado, ogni furbatina anti sportiva deve essere stroncata senza pietà. Se vogliamo partite con ritmi alti e intensità, servono arbitraggi coraggiosi che rischino il vantaggio e consentano gli interventi anche energici, ma tesi alla riconquista del pallone. Ieri Juventus e Milan hanno avuto l’opportunità di giocare una gara dell’intensità di Liverpool-City, non ci sono riusciti per demeriti loro, troppi errori, o magari disabitudine a cadere e rialzarsi per continuare a giocare, invece che rotolarsi aspettando il fischietto risolutore.

  52. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Beh Luca,grazie delle spiegazioni e soprattutto non si smette mai di imparare

    Ieri ho visto Liverpool-City ed ero certo al 100% che il rigore all’inizio,non fosse stato concesso per il tocco di mano iniziale di Bernardo(la rewiew ero sicuro avesse rilevato quello)

    Per le altre,ottimo davvero Maresca

    Mentre è sconcertante il rigore concesso alla Lazio.
    Ti chiedo secondo te ,cosa ha portato nella fattispecie,il var a supportare la decisione dell’arbitro?

    Eppure c’erano precedenti incoraggianti ,di review in Spal-Napoli e Atalanta-Udinese

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non ne ho la minima idea.
      Di certo c’è che il rigore per il Lecce è una roba ingiustificabile: se si cominciano a supportare pure questi tuffi, è finita davvero, prepariamoci a mesi di videogame…

  53. Giancarlo Raineri
    Giancarlo Raineri dice:

    Sull’episodio di Lecce, si potrebbe creare una regola di buonsenso. Punire solo se il comportamento del giocatore influisce sull’azione. Mi spiego meglio:
    rigore parato, il difensore entra prima in area e spazza = rigore da ripetere.
    rigore parato, il difensore entra prima in area non è lui a spazzare, non influenza l’azione, spazza la palla un compagno entrato regolarmente = azione valida
    rigore parato, l’attaccante entra prima in area e segna = azione irregolare, non si ripete il rigore
    entrano prima in area difensore e attaccante, se attaccante segna = azione irregolare
    entrano prima in area difensore e attaccante, se difensore respinge o influenza l’azione= rigore da ripetere.
    In caso di rigore segnato il tiro non va mai ripetuto se non per un’azione irregolare di chi tira.
    Si valuta la conseguenza dell’azione e non l’azione in sé.

    Cosa ne pensa?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Che è più o meno già così.
      Mi sfugge per quale motivo, in caso di ingresso in area di attaccante e difensore, l’azione dovrebbe essere irregolare in caso di rete. Perché favorire così platealmente la difesa che ha commesso a sua volta un’infrazione?

  54. Giacomo
    Giacomo dice:

    Salve sig Marelli e come al solito grazie per il blog. Inizio dicendo che ho appena finito di vedere la (bellissima) puntata di sky sport room. Passiamo alle domande, o meglio alla domanda, solo a me sembra che sia cambiato qualcosa nelle direttive ai guardalinee? Mi sembra che il fuorigioco venga fischiato prima e non ci sia più l’attesa a cui eravamo abituati.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie per aver visto la trasmissione: è stata una grande soddisfazione.
      Questa domenica ho notato anche io una tendenza a valutare senza attendere troppo.
      Vediamo nelle prossime giornate se si sia trattato di una casualità o di una tendenza.

    • Stefano
      Stefano dice:

      anche io ho notato una accelerazione in questo senso
      Non posso che esserne contento, a me sembra pericoloso e privo di senso far andare avanti una azione in cui il fuorigioco è chiaro ed evidente. Ieri c’è stato un episodio in Juve Milan in cui (se ricordo bene) Piatek è partito in evidente fuorigioco e l’azione è proseguita con un’uscita a valanga di Szczesny. Se in un altro caso simile accadesse un infortunio, nonostante l’evidentissimo fuorigioco, come lo si potrebbe giustificare? Tra l’altro in molti casi, i giocatori sono i primi a rendersi conto di essere a rischio fischio, con la possibile conseguenza di assumere un atteggiamento diverso (“tanto poi fischia…”) e magari a porsi con più leggerezza mentre magari l’avversario arriva giù duro…
      Sarò catastrofista, ma mi stupisce molto questa scelta di far andare avanti l’azione, salvo fischiare dopo diversi secondi.
      Posso capire quelle effettivamente indecifrabili, ma la gran parte sono davvero macroscopiche.
      Spero che si prosegua nella direzione di cui anche io mi sono accorto in questa giornata.

  55. Stefano
    Stefano dice:

    Buongiorno Luca. Secondo te, premesso che il Lecce non ha poi tanto da lamentarsi su questa situazione perché nasce da un rigore quasi (e forse neanche quasi) inesistente, se la società giallorossa decidesse di fare ricorso contro l’omologazione del risultato, basandosi sulla contraddizione tra la Regola 14 e il Protocollo VAR, potrebbe ottenere qualcosa? Perché, non vorrei sbagliarmi (e so bene anche che queste cose sono di competenza del Giudice Sportivo e non degli arbitri) ma mi pare che in caso di errata ripresa del gioco si possa incorrere in errore tecnico, con tutte le conseguenze annesse e connesse…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, perché il protocollo espressamente sancisce che non si può parlare di errore tecnico nel caso di applicazione scorretta del protocollo.
      Non escludo che il Lecce possa presentare ricorso ma le possibilità che venga accolto sono pari all’1%.
      Sinceramente un errore tecnico è difficile vederlo, vedo più una palese contraddizione tra regolamento e protocollo.

    • Stefano
      Stefano dice:

      Va bene, spiegazione chiarissima.
      Ora però ho un altro grosso dubbio: ho appena visto il contributo di Rizzoli che hai allegato all’articolo, e alla fine del video (attorno al minuto 2:00) dice “Nei due casi in questione si rifà”, anche se prima ha detto chiaramente che “paga” chi interviene nel gioco.(Tra l’altro, in che modo “paga” l’attaccante? Con la semplice ripetizione del rigore, visto che in questo modo l’attacco perde una rete segnata? O con una punizione indiretta?)
      Scusa se intervengo di nuovo, ma il video mi ha lasciato più confuso di prima ?…
      Grazie di cuore per la pazienza e complimenti per la chiarezza delle tue risposte.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Guarda, te lo dico onestamente: credo si sia capita la stima personale che nutro per Nicola Rizzoli ma la conferenza stampa di Coverciano è stata un mezzo disastro sia mediaticamente che comunicativamente.
      Ma credo che lo sappia anche Rizzoli stesso di aver combinato un mezzo disastro a Coverciano.

      Grazie a te.

  56. Giovanni Milesi
    Giovanni Milesi dice:

    Buongiorno e complimenti per il blog!
    Siccome non ho letto commenti sulla prestazione di Rocchi in Champions, con l’episodio della doppia espulsioni, mi permetto di chiederle un commento.
    Grazie per la disponibilità.
    Buona giornata!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non ho tempo per approfondimenti “decenti” in settimana, la professione porta via quasi tutto il tempo disponibile.
      Il secondo rigore è un errore, c’è poco altro da aggiungere (purtroppo).

      Grazie a te,
      buona settimana.

  57. Matteo
    Matteo dice:

    Un chiarimento su Irrati: dopo l’errore clamoroso dell’espulsione di Fazio a Udine è sceso subito in campo senza essere fermato (un turno lo consideriamo fisiologico nelle normali turnazioni, giusto?) commettendo un errore, forse ancor più grave, sulla stessa situazione di gioco.
    Volevo sapere: secondo te il designatore, facendolo arbitrare senza nessun periodo di riflessione dopo Udine, ha avallato la scelta dell’espulsione di Fazio o se semplicemente non c’erano i crismi per un salutare “stop” ad Irrati?

    Grazie e complimenti per il blog!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ una domanda che mi sono posto anche io ma credo che si sia trattato di una scelta emergenziale: non c’erano alternative.
      Per fortuna arriva la pausa, Irrati potrà ricaricare un po’ le “batterie”, soprattutto perché Rizzoli ha assoluta necessità di ritrovarlo per il prossimo futuro.

      Grazie a te.

  58. Simone
    Simone dice:

    Riguardo l’episodio del primo rigore richiesto dal City, non sarebbe possibile considerare la conquista di un calcio di rigore come opportunità di segnare una rete, rendendo punibile il tocco di Bernardo Silva?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Siamo sul filo dell’interpretazione.
      Per quanto mi concerne preferisco la lettura dinamica, cioè una rete segnata direttamente o nell’immediatezza.
      Il calcio di rigore, in fondo, è una nuova azione.

  59. Andrea
    Andrea dice:

    Buongiorno Luca e complimenti come sempre.
    Non concordo oggi con la sua analisi sul comportamento della dirigenza atalantina nel dopo gara: ritengo molto saggia la decisione di non far parlare Gasperini, che spesso non è in grado di mantenere l’equilibrio, e ho trovato le parole di Marino non accusatorie verso Irrati. Si è limitato a osservare l’evidenza dell’errore facendo riferimento, in modo educato, al mancato aiuto del var. Perché lei scrive che ció significa passare dalla parte del torto?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Forse ti sei perso l’intervista a Sky nella quale Marino si lamentava dell’espulsione di Malinovskyi. Si passa dalla parte del torto se ci si lamenta anche di una decisione corretta.
      E no, non mi piace per niente il comportamento di Gasperini: non mi pare che si sia sottratto alle interviste in casi (che ci sono stati) di episodi a favore.
      E non vale solo per Gasperini, vale per TUTTI i dirigenti che tengono comportamenti del genere.

    • Andrea
      Andrea dice:

      In effetti ho ascoltato Marino a Radiorai.
      Sui dirigenti e allenatori che si lamentano di continuo solo pro domo propria, hai perfettamente ragione: per quanto bravi possano essere in panchina o dietro la scrivania, questa loro mancanza di obiettività lascia spesso sconcertati. Credo che le interviste post gara siano una vera e propria sciagura. Per tutti. Giornalisti compresi.
      Grazie
      Alla prossima

  60. Stanislas Touchot
    Stanislas Touchot dice:

    Buongiorno Luca e grazie per questo blog sempre utile. Ti posso chiedere dove si puo trovare il protocollo cosi dettagliato da cui parli per esempio sul caso di ieri per Lazio-Lecce ? Grazie !

  61. Stefano
    Stefano dice:

    Episodio del contatto con la mano di Calderoni: visto che Calderoni arriva scomposto nella zona attiva del campo non a causa di un fallo di Milinkovic e ha il braccio largo fuori dalla silhouette del corpo, e impedisce col braccio la prosecuzione dell’azione in area di rigore, a me sembra irrilevante che sia in caduta o meno. La regola dice che non c’e’ il rigore “…quando un calciatore cade a terra e mani / braccia sono tra corpo e terreno per sostenere il corpo, ma non estese lateralmente o verticalmente lontane dal corpo”. Quando il braccio e’ per aria perche’ il giocatore sta cadendo ma non e’ ancora caduto non dovrebbe essere un’eccezione alla regola del fallo di mano, altrimenti tutti i difendenti si butterebbero a braccia larghe come Calderoni al momento del tiro dell’attaccante e non sarebbe mai rigore. Quindi per me l’arbitro ha fatto bene, e’ un problema del difendente se arriva scoordinato e cade. E’ lo stesso principio del difendente che in area si copre il volto col braccio e la palla gli impatta addosso: che dovrebbe fare, prendersi la pallonata in faccia? Pero’ e’ rigore, giusto? Grazie per l’ottimo blog che seguo sempre volentieri.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La prosecuzione o meno dell’azione non ha alcun valore nella valutazione di un tocco di mano, deve essere valutata solo la punibilità o meno del gesto, della postura, della posizione.
      In questo caso, dato che il calciatore stava cadendo a terra, dove avrebbe dovuto mettere il braccio? Ovviamente in quella posizione per non cadere al suolo con tutto il peso e senza protezione.
      Ora, io capisco la lettura delle regole e la voglia di giustificare un rigore per la propria squadra ma mi pare eccessivo: per evitare un rigore un calciatore deve cadere come un sacco di patate rischiando di sfasciarsi? Non mi sembra molto equo.

      C’è una certa differenza con la pallonata in faccia: se la mano rimane FERMA di fronte al viso, non è punibile.
      Se il braccio si alza oltre la testa (Napoli-Genoa) è ben differente.

      Grazie per i complimenti, li apprezzo molto.

  62. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno sig.Marelli,
    quali differenze ci sono tra il rigore provocato dal tocco di mano di Mateju e quello di Calderoni?
    Perchè, secondo lei, uno è punibile e l’altro no?

  63. Alessandro
    Alessandro dice:

    Gli errori in Lazio-Lecce, purtroppo, sono stati causati dalla scelta di Rizzoli di mandare insieme i due elementi più deboli dell’organico (non me ne vogliano Manganiello e Pairetto, che comunque per essere arrivati in serie A meritano rispetto); mi pare che quest’anno ci sia stata già qualche designazione sbagliata di troppo, o sbaglio? Forse pesa la mancanza di Banti e, soprattutto, Mazzoleni?
    In premier, intanto, non capisco perché sia stato introdotto il var: per non spezzettare il gioco non lo usano mai. Credo che il primo rigore col Var sia stato assegnato nell’ultima giornata di campionato (o almeno così mi pare di aver letto), mentre da noi già nella prima partita del primo turno di campionato fu – correttamente- utilizzato.
    P.s. continua il recupero di Abisso. Dai dai che alla fine ci prendo!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Che la mancanza di Mazzoleni e Banti si sarebbe sentita, si sapeva.
      Sul VAR in Inghilterra mi pongo la medesima domanda: in tutta franchezza, se non la vogliono, possono anche eliminarlo, non è obbligatorio il suo utilizzo. Francamente trovo discretamente ridicolo l’utilizzo in Premier, tra clamorose topiche non corrette e on field review inesistenti col VAR che, di fatto, arbitra.
      Boh.

  64. FrancescoP
    FrancescoP dice:

    Buongiorno.
    Domanda per la partita di Premier, Nel gol del City, secondo lei non ci poteva essere un fallo di De Bruyne su Fabinho in area quando il City ha recuperato palla? Ho vi sto un Klopp inferocito….e qualche dubbio l’episodio me lo ha dato.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Forse siamo troppo abituati al fischio delle folate di vento in Italia.
      Azione che per i parametri inglesi non appartiene nemmeno alla categoria degli episodi dubbi, a mio parere.

      Grazie a te.

  65. Alex
    Alex dice:

    Buongiorno,
    concordo che stia diventando imbarazzante vedere rigori assegnati per simulazioni degli attaccanti col Var inerme. Finché non verrà modificato il protocollo oppure introdotto il challenge, quali strumenti ha a disposizione Rizzoli per intervenire?
    Sui rigori respinti (gol annullato a Lapadula) concordo con lei che ci sono perplessità, però le indicazioni fornite da Rizzoli nel video sono per una volta chiare e facilmente comprensibili a tutti (calciatori, addetti ai lavori, tifosi). Credo che possano essere utili ad evitare polemiche, a patto che vengano seguite da tutti i Var fino al termine della stagione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Rizzoli deve sensibilizzare gli arbitri a fischiare di meno in area, ad alzare “l’asticella” invece di continuare ad abbassarla: ormai sta diventando quasi stucchevole vedere calciatori volare per aria ad ogni sospiro.
      Per quanto riguarda il video concordo: ma siamo sicuri che quanto detto da Rizzoli sia in linea col regolamento? E siamo sicuri che il protocollo non sia in parziale contrasto col regolamento?
      Queste sono le domande da porsi.

  66. Giorgio
    Giorgio dice:

    Buongiorno Luca, riguardo al rigore per il Lecce io credo che sia stato giusto non farlo ripetere…ovviamente non si avrà mai la prova contraria, ma come diceva anche ieri Jacopo Volpi alla DS, lapadula ha un vantaggio dall essere entrato prima in area, magari se non l avesse fatto, non sarebbe arrivato lui sulla respinta di strakosha e quindi non avrebbe segnato.. Il regolamento non è chiaro, questo è evidente, però la regola, in astratto, a me pare giusta (forse ecco, magari sanzionare anche col cartellino giallo si potrebbe eliminare, già ti hanno annullato il gol, poi prendi anche il giallo, sa di doppia sanzione) e anzi, spero possa fare da deterrente in futuro così da evitare entrare premature in area sia dei difendenti che degli offendenti. Ps complimenti per la trasmissione su sky, spero di rivederti presto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il paradosso di questo episodio è che non posso dirti “hai ragione / hai torto” perché io stesso, dopo 12 ore, ancora non sono sicuro di quale sia la strada giusta.
      E se non l’abbiamo capito dopo tutto questo tempo, evidentemente un problemino esiste…

      Grazie dei complimenti, li apprezzo molto.

  67. giuppy91
    giuppy91 dice:

    Analisi come sempre perfette, per me Maresca è stato perfetto e mi è piaciuto molto il fatto che ha lasciato giocare fischiando poco e solo quando era veramente inevitabile

  68. Matteo
    Matteo dice:

    Ciao Luca, nessuna domanda riguardante le partite del weekend.
    Ieri mattina ho visto Sky Sport room e, a parte farti i complimenti per la grande capacità comunicativa, volevo chiederti se per i falli di mano può essere una soluzione una cosa del tipo:
    1) se il fallo di mano ostacola un tiro in porta : rigore;
    2) tutti gli altri casi (quindi tocchi involontari, cross, palloni vaganti etc..) : punizione a 2 per la squadra che attacca.

    Come avete detto in puntata il rigore è una cosa seria che può decidere una partita e punire tutti i tocchi di mano alla stessa maniera non mi sembra tanto corretto.

    Complimenti ancora!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie per i complimenti, è stata una splendida esperienza.
      La punizione indiretta per fallo di mano non si può leggere/sentire/ipotizzare: è una proposta che ogni tanto salta fuori ma che non ha alcun senso, snaturerebbe completamente lo spirito del gioco. Oltre al fatto che una punizione indiretta in area genererebbe una serie infinita di spinte, spintarelle, capannelli, casini irreali, proteste.
      Lasciamo perdere, fidati.

      I tocchi di mano non vengono tutti puniti allo stesso modo: vengono puniti solo quelli che rispondono agli elementi valutativi.

      Ciao e grazie di nuovo.

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