11^ giornata: una domenica positiva macchiata dall’ormai conclamato problema del razzismo

Razzismo.
Non voglio leggere le sciocchezze che elenco a titolo esemplificativo:
– non è successo nulla a Verona;
– Verona non è una città razzista (lo so e ci mancherebbe pure);
– “non conosci le dinamiche dello stadio”;
– è colpa di Balotelli e del suo carattere;
– altre varie ed eventuali cretinate dello stesso tenore.

La domenica di campionato è trascorsa serena sotto il livello tecnico ma il problema va affrontato.
Come dice quella santa donna di mia madre, “il miglior metodo per non affrontare un problema è negarlo“.

E perciò, per giustificare l’ingiustificabile, taluni scienziati si affidano a luoghi comuni, alla negazione, all’accusa degli altri. Il solito schema: vittimismo a non finire per evitare sanzioni o processi oppure (ancora più frequente) di assumersi il gravoso compito di non limitarsi ad osservare.

Non c’è politica in questo blog e non ce ne sarà mai. Ma chiudere gli occhi di fronte ad un problema gigantesco significa essere complici o stupidi.
Pensare che sia un caso che in tutte le undici giornate di campionato sia accaduto almeno un episodio di discriminazione razziale significa essere complici o stupidi.
Cercare giustificazioni di qualsiasi tipo significa essere complici o stupidi.

Non si può  più andare avanti in questo modo.
Oggi è Balotelli, ieri Kessié, l’altro ieri Koulibaly.
Naturalmente per qualcuno sarà solo sfottò.
Quel qualcuno è complice o stupido.

Stupido come i razzisti.
Ignorante come i razzisti.
Perché il razzista è stupido, oltre che ignorante.

Torniamo al nostro argomento principale, il campo, non prima di aver espresso tutta la solidarietà per Balotelli e per chiunque sia oggetto di discriminazioni di qualsiasi tipo.
Chiunque e qualsiasi.

Atalanta – Cagliari 0-2, arbitro Abisso

Designazione che ha rialzato dopo molto tempo la qualità delle partite affidate ad Abisso che, finalmente, mostra segnali chiari ed incoraggianti di ripresa dopo la serata di Firenze di qualche mese fa.
Con calma e pazienza Rizzoli lo sta recuperando, facendogli assaggiare gare tecnicamente migliori, approfittando anche della classifica molto positiva di Atalanta e Cagliari.

Al di là di qualche sbavatura, nel complesso un’ottima prestazione di Abisso che ha diretto con sicurezza un confronto spesso ruvido per la pesantezza del campo e la pioggia battente.

Un solo episodio da affrontare e che, sinceramente, mi lascia tuttora qualche dubbio.

Al minuto 38 l’Atalanta rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Ilicic, reo di un fallo di reazione nei confronti di Lykogiannis:

Lo scrivo subito: la mia idea in merito è un po’ differente da quella generale e sono ben consapevole di essere in netta minoranza.
Sarebbe molto più facile unirsi alla condanna unanime del gesto ma, purtroppo, ho il vizio di pensare con la mia testa, eventualmente sbagliando in autonomia. L’espulsione di Ilicic mi convince poco e, soprattutto, mi convince ancor meno la decisione di Abisso di non sanzionare Lykogiannis:

Questo è il calcio di Ilicic a Lykogiannis.
Ora, non ho alcuna intenzione di negare la sciocchezza del calciatore dell’Atalanta ma, in tutta franchezza, non vedo violenza nel gesto. O, meglio, vedo un colpo totalmente gratuito ma, osservando le immagini, ho avuto la sensazione che Ilicic si sia accorto della stupidata che stava per combinare, evitando di colpire con violenza la gamba dell’avversario.
Ripeto: so di essere in minoranza e probabilmente una voce fuori dal coro ma è una valutazione di cui mi assumo piena responsabilità.
Secondo il mio parere Ilicic poteva essere anche punito con un’ammonizione per comportamento antisportivo.
Ciò non significa che il cartellino rosso sia fuori da ogni logica: è anzi il contrario perché ci sono elementi abbondante a supporto.
E c’è anche un altro particolare che mi lascia ulteriormente perplesso:

Ilicic ha reagito in modo scomposto non certo a caso. La reazione è stata generata da un colpo (non violento ma certamente imprudente) del calciatore del Cagliari: il gomito destro è in posizione decisamente non adeguata e che ha poco a che fare con una dinamica di gioco.
Perché non ammonire Lykogiannis?
Lykogiannis era già ammonito, non è proprio un particolare banale.

Lecce – Sassuolo 2-2, arbitro Ros (CAN B)

Presenza di Ros che ha sorpreso un po’ tutti gli appassionati di vicende arbitrali. Era atteso un CAN B in questa giornata ma più a Firenze che a Lecce. Evidentemente l’inizio di stagione di Ros è stato giudicato molto positivo da Morganti e come tale meritevole di una presenza nella massima serie. Difficile che possa proporsi per la promozione in Serie A ma con altre 27 giornate davanti a nessuno è precludo sognare.

Un solo episodio da rivedere.

Al minuto 66 il Sassuolo reclama un calcio di rigore per un contatto in area tra Shakhov e Berardi:

Perfetta la posizione di Ros che vede perfettamente l’episodio e decide di lasciar proseguire:

Torniamo al concetto di contattini in area di rigore, a seguito dei quali gli attaccanti hanno preso l’abitudine di cadere con estrema facilità.
In questa circostanza un minimo contatto tra Shakhov e Berardi c’è ma giustamente Ros non ci pensa nemmeno un attimo all’ipotesi del calcio di rigore. Scelta che apprezzo molto: non c’è quasi niente in generale, decisamente nulla che possa definirsi sufficiente per un calcio di rigore.

Genoa – Udinese 1-3, arbitro Pasqua

Segnali di ripresa anche per Pasqua, grande talento incappato in un inizio di stagione molto sottotono.

Un solo episodio anche a Genova.
Al minuto 88 il Genoa reclama un calcio di rigore per un contatto in area tra Barreca e Wallace.
Siamo di fronte all’ennesimo episodio di contatto leggerissimo e di calciatore che si lascia andare con eccessiva facilità:

Indiscutibile la decisione di Pasqua: un minimo contatto c’è ma nulla che possa essere valutato come meritevole di calcio di rigore. Barreca, non appena sentito un minimo contatto con il difensore dell’Udinese, crolla a terra.

Verona – Brescia 2-1, arbitro Mariani

Pomeriggio difficile per Mariani, altro arbitro che arriva da un periodo non brillantissimo ma che sta tornando su buoni livelli. Pochissime sbavature, la critica gestione del caos Balotelli (sul quale è doveroso un accenno tecnico e con riferimento al famoso “buon senso” arbitrale) e un episodio che merita un approfondimento perché è molto meno banale di quanto possa apparire.

Partiamo proprio da quest’ultimo, accaduto al minuto 31.
Il Verona parte in contropiede, Salcedo si presenta nei pressi dell’area e cade dopo un contatto col difensore Mangraviti:

Mariani non fischia nulla in un primo momento.
Poi, su suggerimento dell’assistente Fiorito, assegna un calcio di rigore al Verona, nel contempo ammonendo il difensore per aver interrotto in area una chiara occasione da rete tentando di contendere il pallone all’avversario (sanzione depenalizzata).
Partiamo dal contatto in sé:

Mangraviti interviene nettamente sul pallone ed il contatto successivo è semplice conseguenza dinamica.
Quel che accade dopo potrebbe apparire come una palese violazione del protocollo giustificabile con l’aver evitato un’incredibile ingiustizia. L’apparenza, in realtà, nasconde una legittima via d’uscita:

Oltre a non esserci alcun fallo, il contatto stesso avviene ampiamente fuori dall’area di rigore.
Non trattandosi di cartellino rosso il VAR non potrebbe intervenire. Il VAR, pertanto, avrebbe dovuto semplicemente spostare la punizione, trasformando il calcio di rigore in calcio di punizione diretto dal limite.
Finito qui?
No, perché spostare il punto del contatto fuori dall’area implica anche il cambio del cartellino dato che la depenalizzazione per contesa del pallone si applica solo ed unicamente in area di rigore, non fuori.
Perciò il cartellino giallo estratto da Mariani avrebbe dovuto essere trasformato in rosso. Proprio per questo particolare, il VAR Massa ha potuto richiamare Mariani alla “on field review” per rivalutare un episodio da cartellino rosso ma che rappresenta un chiaro ed evidente errore.
Davanti alle immagini Mariani non ho potuto far altro che revocare il calcio di rigore e l’ammonizione per il difensore.
Male Fiorito e Mariani, corresponsabili dell’errore, bene Massa a districare una matassa non facile prendendo la decisione corretta.

Al terzo minuto di recupero del primo tempo è il Brescia a protestare per un contatto tra Romulo e Faraoni:

Mariani lascia proseguire e si tratta di un errore: il fallo del difensore del Verona che sgambetta l’avversario col piede destro.
Il VAR, però, non può agire in alcun modo perché

il fallo è avvenuto pochi centimetri fuori dall’area di rigore. Il VAR sarebbe potuto intervenire solo nel caso in cui questo fallo avesse dovuto essere punito col cartellino rosso per DOGSO. Non è questo il caso e, pertanto, rimane solo l’errore di valutazione di Mariani.
Peccato.

Al 55esimo minuto l’episodio che è destinato a far discutere anche nei prossimi giorni.
Balotelli controlla un pallone nei pressi della linea di fondo campo, si ferma, raccoglie il pallone e lo calcia con forza verso la curva occupata dai tifosi del Verona:

Ripeto l’affermazione: verso la curva dei TIFOSI.
Perché la curva è occupata da tante persone per bene e non importa giustificare gli ululati con la solita patetica difesa del “erano quattro cretini”.

Non importa che i cretini fossero quattro, dieci, cento od uno solo: un cretino deve essere allontanato da qualsiasi consesso civile, senza se e senza ma.
Il razzismo non è un’opinione, il razzismo è un reato: fine della discussione.

Quel che mi preme sottolineare è il comportamento di Mariani. Subito dopo l’accaduto, l’arbitro cerca di avvicinarsi a Balotelli per ammonirlo (tecnicamente ci stava tutta la sanzione disciplinare per aver allontanato il pallone scagliandolo verso i tifosi):

Col cartellino in mano ascolta i calciatori (molto agitati per ovvi motivi) e poco dopo ripone il cartellino nel taschino, decidendo di non sanzionare Balotelli,
Ecco un’applicazione intelligente del concetto di “buon senso”, troppo spesso citato a sproposito. In questo caso Mariani ha capito la particolarissima situazione creatasi e, nonostante un’ammonizione da comminare a norma di regolamento, decide di soprassedere facendo prevalere la scusante della provocazione (e non era la prima volta durante la gara di ieri). Inutile sottolineare che l’utilizzo della regola non scritta è un’eccezione, un avvenimento che capita una volta in un intero campionato.
E non per ogni singolo arbitro: mi riferisco all’intero campionato.

Questo è stato il caso.

Al 93esimo minuto il Brescia reclama un calcio di rigore per un contatto in area di rigore tra Matri e Dawidowitz:

Mariani lascia proseguire.
A fine gara Matri verrà espulso in campo per aver protestato in modo decisamente eccessivo nei confronti dell’arbitro.
Proteste totalmente infondate:

Se in altre circostanze abbiamo visto contatti minimi tra calciatori, in questo episodio non c’è niente di niente: Matri si lascia cadere a terra senza aver subito niente da nessuno. L’ammonizione per simulazione non sarebbe stata sbagliata.

Fiorentina – Parma 1-1, arbitro Pairetto

Direzione sicura del piemontese, con pochi fronzoli e tanta concretezza, sperando che non sia l’ennesima illusione momentanea.

Un solo episodio da rivedere.
Il Parma trova la rete del momentaneo vantaggio con Gervinho che scatta sul filo del fuorigioco su un lancio di Kucka:

Straordinaria la valutazione dell’assistente Vecchi che lascia proseguire l’azione e non alza la bandierina a fine azione. Valutazione di grandissima difficoltà tecnica per la lontananza dei due calciatori di riferimento cioè Gervinho ed il penultimo difendente (quello che tiene in gioco l’attaccante del Parma).
Nulla da aggiungere se non una nota di merito a Vecchi.

Milan – Lazio 1-2, arbitro Calvarese

Altra prestazione convincente dell’abruzzese anche se, a differenza di altre occasioni, qualche sbavatura c’è stata. Nulla di grave, nel complesso ha diretto benissimo una partita molto difficile e con molti episodi da rivedere ma, sul disciplinare, ci sono un paio di episodi discutibili.

Al 39esimo minuto timide proteste del Milan per un possibile fallo di mano in area di rigore di Immobile:

Difficile avere certezze sul tocco con la mano sinistra di Immobile.
Poniamo, a puro titolo didattico, che il tocco ci sia stato. Anche in questo caso il calcio di rigore non andava assegnato per i criteri che ormai dovrebbero essere chiari: braccio in posizione naturale, pallone che arriva da distanza minima ed a velocità elevata sul rilancio di Bastos ad un metro da Immobile. Facile la decisione del VAR di non intervenire.

Al 63esimo minuto proteste della Lazio per un presunto fallo da rigore commesso da Hernandez su Lazzari:

Già da questa immagine possiamo osservare il gesto rischioso di Hernandez che allunga un braccio sulla schiena di Lazzari. Rischioso non per l’entità del contatto ma perché, in campo, un arbitro potrebbe venir ingannato dalla dinamica.
Due particolari da rilevare:

Il primo elemento è che il contatto avviene nettamente fuori area. Nel caso in cui il VAR avesse intravisto un chiaro ed evidente errore (circostanza comunque da escludere per l’ormai recepito concetto di valutazione soggettiva dell’arbitro) avrebbe avuto spazio di intervento solo se avesse ritenuto la spinta meritevole di cartellino rosso per DOGSO.
La seconda osservazione è che il contatto è minimo: Hernandez rischia (per il motivo sopra esposto) ma non c’è alcun spinta, solo una mano appoggiata alla spalla sinistra di Lazzari.
Corretta la scelta di Calvarese di non intervenire.

Al 66esimo minuto fallo fischiato a centrocampo per un contatto tra Rebic ed Acerbi:

Fallo corretto ma manca un evidente cartellino giallo per imprudenza: gomito alto, colpo tra volto e collo di Acerbi.

Al 71esimo minuto quello che, a mio parere, è l’errore più chiaro di Calvarese. Su un lancio in profondità Correa entra in contatto con Duarte:

Duarte è in netto ritardo su Correa e si aiuta con le mani, trattenendo a lungo l’avversario:

In questa circostanza, secondo il mio parere, Calvarese ha sbagliato: si è probabilmente ricordato dell’ammonizione già esibita a Duarte ed ha forzatamente ritenuto nei limiti il contatto. In caso di sanzione tecnica, l’ammonizione sarebbe stata automatica per aver interrotto un’azione potenzialmente pericolosa.
Duarte, già ammonito, doveva essere espulso per secondo cartellino giallo.

Al minuto 93 altra protesta del Milan per un contatto tra Piatek e Bastos:

Calvarese lascia proseguire ed è la decisione corretta. Bastos salta assieme a Piatek, viene anticipato dallo stesso e nulla più. Contrasto aereo regolare come ce ne sono decine a partita.
Peraltro, all’inizio dell’azione, il Milan conquista il pallone con un chiaro fallo di Duarte su Correa:

Come sempre, per chiudere:

166 commenti
  1. Nicolò
    Nicolò dice:

    Ciao Luca,
    Hai visto la doppia espulsione comminata da Rocchi in Chelsea-Ajax?
    Come va valutata, come un eccesso di severità (e poco buon senso) oppure come una perla arbitrale del fiorentino?
    Potrei sapere la tua opinione, grazie e distinti saluti.
    Nicolò da Pescara

  2. Stefano
    Stefano dice:

    Ciao Luca… Per quanto riguarda la partita di ieri sera tra Borussia Monchengladbach e Roma, l’azione del primo gol del Borussia parte da un pallone uscito dal campo non segnalato dall’arbitro (anzi, più dall’assistente). In tal caso, se ci fosse stata la VAR, avendo portato questo errore a una segnatura di una rete nella stessa azione e nel giro di pochi secondi, il VAR avrebbe potuto annullare la rete in questione?

  3. Danilo
    Danilo dice:

    Buonasera Luca,
    Nella partita di EL Lazio-Celtic il tocco di braccio del difensore del Celtic è punibile col calcio di rigore?
    È ‘netto’ o ‘al limite’ come valutazuone?
    Grazie in anticipo, cordiali saluti

  4. Mario Bindelli
    Mario Bindelli dice:

    Buonasera sig. Marelli, ho una domanda riguardate la partita BVB-Inter (se l’ha vista).
    E’ normale che l’intervento di Schulz su Politano sia passato in cavalleria come normale contrasto di gioco? L’intervento del terzino del Borussia Dortmund è a dir poco scomposto e diretto sulla caviglia, che fa un movimento innaturale e che alla fine ha costretto l’Inter a fare l’assalto finale in 10 vs 11.
    Ricordo che in Inter-Slavia Praga il VAR ha chiamato alla OFR l’arbitro per un fallo molto meno duro di Asamoah.
    La ringrazio se vorrà rispondere, buona serata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Certo, perché è effettivamente stato un contrasto di gioco.
      Poi ci si è messa la sfiga ma il calciatore del Borussia non ha fatto altro che calciare il pallone e poi, sull’appoggio successivo, si è trovato la gamba di Politano sotto la suola.
      Purtroppo il calcio è anche fatalità e martedì ne ha subito le conseguenze l’Inter.

      Non confondere un tackle di Asamoah con un contatto del tutto fortuito.

      Buona serata anche a Lei.

  5. Manuel
    Manuel dice:

    Buongiorno Luca,
    Hai per caso visto il fallo di Son su Andre Gomes che gli ha distrutto la caviglia?
    Sarei stato curioso di sapere un tuo parere sull’episodio.

  6. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Curiosità sulla partita di CL dell’Atalanta: sul rigore dato al MCI e poi tolto perché fuori area, l’arbitro aveva ammonito il difensore dell’Atalanta.
    Una volta trasformato il rigore in punizione, non doveva a quel punto trasformare il giallo in rosso?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No perché non si trattava di fallo con contesa del pallone ma di trattenuta.
      In quel caso non esiste depenalizzazione: se avesse valutato il fallo come DOGSO, Kulbakov avrebbe espulso il difensore anche concedendo il calcio di rigore.

      Peraltro ho MOLTI dubbi sul fatto che il fallo fosse fuori area: la trattenuta di concretizza nel punto in cui si conclude, non è un “colpo”.

  7. Ommariuolo
    Ommariuolo dice:

    Una curiosità. Scriverà un pezzo a proposito della Champions League? Se no, chiederei un veloce approfondimento sull’arbitraggio di Rocchi in Chelsea-Ajax. Ritengo che il momento più concitato del match (2 espulsi più rigore) sia stato gestito dallo stesso seguendo correttamente il regolamento, mentre molti miei compagni e avversari di tifo ne parlano come di errori madornali. Sarei curioso di capire se sbaglio io o loro (o tutti quanti).

  8. Alessandro
    Alessandro dice:

    Ciao Luca,

    Complimenti per il Blog.
    volevo farti però una domanda, ieri nella partita del Barcellona, un giocatore del Barca passa il pallone a Ter Stegen che si trovava fuori dall’area, e l’ha riportata in area con il piede e l’ha presa con le mani.
    Tutto regolare?

    Spero in una tua risposta,

    Alessandro

  9. Stefano
    Stefano dice:

    Buongiorno Luca. Pensando all’incontro che avverrà, a quanto pare, durante la sosta per le nazionali, mi è venuta un’idea, forse un po’ folle, forse rivoluzionaria, forse inutile: e se si decidesse, a livello di CAN A, per due/tre giornate (anche di più, se necessario) di non mandare gli arbitri alle partite di Serie A? So che sarebbe una soluzione estrema, però creerebbe un disagio davvero notevole alle società, e soprattutto scatenerebbe l’ira di Dio nell’opinione pubblica (in molti già malsopportano la pausa delle nazionali, figuriamoci un fermo totale del campionato…). Forse le società ci penserebbero meglio prima di disertare gli incontri organizzati appositamente per loro e di permettere ai loro tesserati di rilasciare le dichiarazioni che ormai vediamo tutti i giorni, e magari (forse solo nei miei sogni) comincerebbe a esserci un po’ più di rispetto per la categoria…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Metterebbe alla berlina gli arbitri e, soprattutto, non avrebbe alcun effetto reale.
      Peraltro credo che, in questa occasione, si presenteranno quasi tutti.

  10. Fabio
    Fabio dice:

    Luca buongiorno, una domanda sulle partite di ieri sera. Perchè il gol del Napoli non è stato annullato per fallo di mano di Insigne? E’ stato un errore o una corretta interpretazione delle regole?

  11. Costanzo
    Costanzo dice:

    Luca che Balotelli è sempre in cerca di modi per attirare l’attenzione mediatica su di sé rientra nell’elenco di sciocchezze cui ti riferivi all’inizio?
    Perché è la mia opinione.
    Grazie buona champions,
    Costanzo

  12. Stefano
    Stefano dice:

    Buonasera Luca, crede che possa servire a qualcosa l’incontro tra arbitri, calciatori ed allenatori per far conoscere il regolamento ed il protocollo VAR?
    Personalmente ne renderei obbligatoria la frequenza perché sentire Insigne (ma si potrebbero citare altri 100 casi) che si lamenta di Rocchi, che non va (o non viene chiamato) all’OFR per un fallo fuori area su Lozano, comincia dopo 3 anni ad essere inaccettabile

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, sempre che non si presentino come spesso accade in cinque…
      Ma in ogni caso le lamentele non serviranno a niente, questi incontri non servono assolutamente a niente.

  13. Jacopo
    Jacopo dice:

    Buongiorno Luca,
    due domande.
    1. Come giudica l’operato di Chiffi in Spal-Sampdoria di ieri sera?
    2. Riguardo al razzismo, avrei una proposta. Oltre all’introduzione delle telecamere con riconoscimento facciale con successiva individuazione e DASPO a vita per i colpevoli, io direi che la soluzione migliore sarebbero multe molto più salate delle attuali alle società con somma di denaro a salire (1° episodio, 300.000, 2° 500.000, 3° 600.000 + 1 turno di chiusura delle curva con perdita dell’incasso). Ritengo che l’unico modo per colpire questo fenomeno sia toccare i presidenti delle società nella cosa a loro più cara: il portafoglio, in modo da sollecitarli nell’individuare i colpevoli ed evitare ogni volta di dover pagare. Che ne pensa?

    Come sempre, grazie e complimenti per le spiegazioni.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Ottimo, mi è piaciuto molto.
      2 – Penso che la tua idea sia molto rischiosa: le società sarebbero esposte ancor di più al rischio ricatto da parte di gente che frequenta lo stadio ma a cui non frega un accidente della squadra e della società. Il metodo migliore è la prima parte del punto 2: processo con spese a carico, DASPO, obbligo di firma, carcere in caso di recidiva o mancata presentazione alla firma.

      Ciao e grazie a te.

  14. Sergio
    Sergio dice:

    Salute, non avevo intenzione di intervenire, di caricarti l’onore della ennesima risposta. Però non riesco ad astenermi. Sono perfettamente d’accordo quando affermi “Il problema non è nelle tifoserie. Il problema è la legittimazione che hanno ottenuto indirettamente nella società civile grazie alla propaganda di qualcuno…” Infatti oggi un sedicente capo tifoseria ha sentenziato che Balotelli non sarà mai italiano. Un autentico capolavoro di idiozia e delirio razzista per i quali l’Hellas non gli chiederà il conto. Ricordo il grande dispiacere di Gigi Riva, lombardo di origine, quando, senza che ne fosse al corrente,venne proposto da separasti sardi come candidato a presidente della Giunta Regionale per le elezioni del 2014. Il più diffuso giornale gli dedicò un editoriale che bocciava la proposta con un solo, e stupido, argomento: Riva non è sardo. Non è nato in Sardegna è vero. Però dalla Sardegna è stato adottato. Una adozione legittimante che l’ha reso più sardo di tanti supposti sardi. Ho letto in un quotidiano che gli autori dei buu a Balotelli erano “20” secondo ambienti della procura federale. Se li hanno contati li hanno individuati, fotografati o filmati. Aspettiamo che succeda qualcosa. Per la disamina sono d’accordo su quasi tutto, oggi al contrario del solito, faccio parte del coro. Però non faccio testo: sono tifoso del Cagliari . Grazie ancora per il tempo che ci dedichi.

  15. Christian
    Christian dice:

    Molti tifosi giustificano i cori razzisti sostenendo che non siano motivati da una vera e propria ideologia ma dalla volontà di provocare e destabilizzare un avversario. Io credo in parte sia vero, ma questo non significa che i cori razzisti siano accettabili.

    Innanzitutto a prescindere dalla motivazione, si compie comunque un gesto inaccettabile. Per fare un paragone, se sputo in faccia ad una persona che venga fatto per razzismo o per provocare non cambia l’inaccettabilità del gesto. Una ideologia razzista è una aggravante, ma se ci fosse dietro invece “solo” un tentativo di provocazione mica significa che il gesto diventa lecito. Il cori razzisti sono la stessa cosa: se c’è dietro una vera ideologia razzista è ancora più grave, se è mera provocazione resta un gesto inaccettabile.

    In secondo luogo, strumentalizzare il razzismo per qualunque fine è pericolosissimo: nascosti tra quelli che vogliono provocare e basta ci sono quelli che l’ideologia razzista ce l’hanno davvero. Il razzismo non va strumentalizzato, non gli va data legittimità e bisogna evitare in ogni modo di dargli terreno fertile.

    Le istituzioni devono decidersi a garantire che i responsabili vengano individuati e chiamati a rispondere personalmente: finché ci sarà sostanziale impunità per chi fa questi cori e a pagare sono le società attraverso la responsabilità oggettiva non si risolverà niente. L’esperienza di campionati esteri dimostra che pene severe e la consapevolezza di non poterla fare franca sono un deterrente che funziona.

  16. Alfonso
    Alfonso dice:

    Buonasera. A distanza di oltre 48 ore dal termine degli anticipi, nonostante il braccio di De Ligt sia stato vivisezionato meglio di una lezione di anatomia, continuano ad esserci pareri diversi. Naturalmente non mi riferisco ai tifosi per cui il il fatto contro la propria squadra sarà sempre visto diversamente dallo stesso fatto avvenuto alla squadra avversaria. Ne’ mi riferisco ad alcuni giornalisti che spesso sono più schierati dei tifosi. Mi riferisco ad ex arbitri che in varie interviste si esprimono a favore del rigore o contro.
    Per Lei ad esempio il rigore è un fatto serio e non avrebbe mai fischiato i rigori di. Ronaldo o Lautaro, per altri invece sono rigori senza se e senza ma.
    Quindi atteso che non sarà mai possibile avere tutti la stessa visione, non sarebbe il caso che gli allenatori/ dirigenti siano invitati dall’AIA a smettere di parlare di uniformità di giudizio della classe arbitrale e si inizi a parlare di uniformità delle decisioni dello stesso arbitro?
    Magari si svelenirebbe il clima sapendo che per l’arbitro X un piccolo tocco sul piede è sempre rigore mentre per l’arbitro Y è rigore solo se c’è più di un tocco.

  17. Roberta
    Roberta dice:

    Caro Luca per l’ennesima volta 1, 3 10,15 imbecilli fanno cori razzisti e la difesa d’ufficio è sempre la medesima: non siamo razzisti, è il giocatore a provocare, non abbiamo sentito, se anche fosse al limite sono 2 imbecilli e non si può colpevolizzare tutti etc etc.Il silenzio, la minimizzazione, il dire ma lo fanno anche altrove oppure gli ultras che spiegano che non è razzismo ma sfottò, non possono essere alibi per evitare di prendere posizione . E non mi importa sapere di che squadra siano questi ultras perché il tifoso medio pensa che il problema sia sempre altrove ma alla fine della fiera non c’è tutta questa differenza tra una tifoseria e l’altra.Tutto questo non ha diritto di esistenza non solo nel calcio ma ovunque e credo che in uno stadio sia più semplice isolare i razzisti ed identificarli e sarebbe ora di cominciare a farlo veramente. Chi è silente o è connivente o è uno struzzo e in entrambi i casi fa una pessima figura come essere umano. Grazie come sempre per il Suo eccellente lavoro.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il problema non è nelle tifoserie.
      Il problema è la legittimazione che hanno ottenuto indirettamente nella società civile grazie alla propaganda di qualcuno…

    • Roberta
      Roberta dice:

      Assolutamente d’accordo con Lei: parlavo di tifoserie solo perché si parlava di stadio e di un ambientazione precisa. Credo però che la legittimazione molti se la prendano anche per il silenzio colpevole di chi sente e gira le spalle, ritenendo il silenzio un’approvazione implicita. Se l’urlo di uno è seguito dal silenzio di molti crederà di poterlo fare ancora ed ancora. Se il suo urlo fosse disapprovato in maniera decisa, forse comincerebbe a stare zitto. Se poi subisse una giusta punizione sarebbe un piccolo passo avanti. In ogni caso credo sarebbe meglio dell’immobilismo imperante, che purtroppo non è limitato al solo stadio. Ancora grazie per il Suo tempo.

    • maurizio
      maurizio dice:

      scusatemi..
      se però, poi, l’addetto della procura federale sotto la curva dice che erano solo 15 (o 20 a seconda di dove si legge l’articolo) con un lessico che sembra quasi volerli giustificare…. è la fine.

  18. Stefano
    Stefano dice:

    Mi volevo complimentare con lei per l’aspetto didattico del blog che, secondo me, dovrebbe essere di competenza dell’AIA e sostituire le fuorvianti “moviole” televisive dove il regolamento è relegato a fastidioso orpello. Una curiosità che non c’entra con l’odierna giornata: in Roma Borussia, in presenza del VAR con conseguente revoca del rigore, come sarebbe ripreso il gioco?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo.
      Ma siamo sicuri che talune emittenti abbiano interesse a chiarire?
      In Roma – Borussia il pallone sarebbe stato consegnato al portiere della Roma (come avviene sempre in area nel caso di gioco interrotto).

  19. Giovanni Lovecchio
    Giovanni Lovecchio dice:

    Luca buon pomeriggio, al netto degli ormai abituali complimenti volevo chiederti una informazione che solo un addetto ai lavori può sapere con cognizione di causa. Come viene valutata la prestazione di un arbitro in relazione all’utilizzo/mancato utilizzo del var. Nel senso: l’arbitro perfetto è quello che decide e non sbaglia senza l’ausilio del var. Questo è facile. Ma l’intervento del Var come, e soprattutto se, modifica la performance valutabile ai fini di carriera di un arbitro? Con le attuali regole è premiante, non premiante od indifferente? Capisco che la regola del buon senso dovrebbe guidare il tutto ma come sai è merce rara. Diciamo così che in teoria siccome l’arbitro deve essere garante del corretto svolgimento di una partita, con meno errori possibili, e possibilmente non influenti, data la ormai estrema velocità e fisicità del gioco, l’abbinamento arbitraggio sul campo e var di supporto dovrebbe essere una cosa scontata. Ma anche in base al regolamento di utilizzo non sembra essere così. A volte si ha l’impressione, correggimi, che al di là degli errori che ci saranno sempre, che il cortocircuito che si crea può essere determinato dal voler dimostrare di essere in grado di arbitrare senza var. Solo una impressione eh, che è dovuta alla mancata conoscenza del criterio.
    Sui rigori/non rigori premessa la mia fede calcistica ormai seguo te, che cambi squadra ogni settimana, lazialeromanistajuventinonapoletanoetcetc. Scontenti ogni volta qualcuno e quindi forse hai ragione. Ritengo inoltre corretta la tua interpretazione dei regolamenti, sia dal punto di vista “fattuale” che semantico. Ma si sa l’italiano, o itagliano per alcuni, è una brutta bestia da capire…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Schematizzo con degli esempi:
      – rigore di Lecce assegnato dall’arbitro: penalizzazione
      – rigore di SPAL-Napoli: penalizzazione
      – rigore di Roma-Napoli: ininfluente sulla valutazione dell’arbitro, segno + al VAR
      – rigori di Atalanta-Udinese: penalizzazione dell’arbitro, segno + al VAR.

      Sono solo esempi.

      In sintesi: se un arbitro sbaglia in campo e, davanti al VAR, continua a sbagliare, verrà penalizzato due volte.
      Perciò non ha alcun beneficio a confermare una scelta sbagliata.

  20. Raffaele Squizzato
    Raffaele Squizzato dice:

    Buongiorno Luca. In molti hanno detto la loro sui cori di Verona, proponendo le loro ricette per cercare di risolvere, una volta per tutte, la faccenda. Mi permetto di dire, andando certamente OT, che la Juventus, aiutata certamente da un impianto di gioco di ultima generazione, ha sistemato (spero definitivamente) una faccenda molto grave, che è quella delle infiltrazioni mafiose nella sua curva, anche grazie alle riprese delle telecamere dello ‘Stadium’, che sono state fatte avere alle Forze dell’ Ordine, in modo che queste ultime sono andati a prendersi a casa questi ‘signori’… Sarò certamente un ingenuo, ma immagino si possa fare lo stesso con quelli di Verona e del resto d’ Italia…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La questione infiltrazioni non è stata sistemata dalla Juventus, abbi pazienza: è un’inchiesta della magistratura ordinaria, la Juventus non c’entra niente.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Va bene ma il lavoro sulla commistioni camorristiche è della magistratura.
      Adesso non esageriamo con i meriti: senza magistratura la Juventus non avrebbe potuto far nulla.
      Bene che le società collaborino ma non attribuiamo meriti eccessivi a chi non ha competenze per agire concretamente.

    • Roberto
      Roberto dice:

      Si si, giusto. Senza la magistratura la Juventus non avrebbe potuto fare nulla, hai ragione.
      Ma in un questo periodo storico, a mio modesto parere, quando una società importante come la Juventus ha il coraggio di denunciare la situazione e far partire un’indagine così ben approfondita, bisogna applaudirla e prendere esempio. Infatti la magistratura di Torino ha ringraziato pubblicamente la società, invitando anche le altre a fare lo stesso. Vediamo se il futuro ci restituirà altre risposte. Ciao, Roberto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nulla da eccepire a ciò e ci siamo.
      Quel che vorrei evitare è l’esaltazione di una società per un risultato che è frutto del lavoro soprattutto della Procura.

      Ciao.

  21. Antonio Benedetto
    Antonio Benedetto dice:

    Salve, hai visto per caso il fallo di Son su André Gomes? Trovi corretto cambiare un cartellino in ragione del serio danno inflitto (Son era stato ammonito, poi l’arbitro si è accorto della gamba rotta e ha espulso)? Secondo me era da giallo, non rosso.

  22. Mattia
    Mattia dice:

    Per la questione razzismo si continuano a sprecare parole inutili: è sufficiente individuare gli autori di questi ululati e dasparli a vita e il problema si risolve in breve tempo. Inutile sollevare un polverone per qualche deficiente, quando i primi verranno estromesso dagli stadi gli altri si guarderanno bene dal mettere in atto queste porcate, sapendo di venire facilmente individuati. Purtroppo il problema non si vuole risolvere e si preferisce blaterare di paese razzista e altre fesserie. Altrove non è che non ci siano i razzisti, semplicemente non manifestano la propria stupidità negli stadi perché sanno che è l’ultima volta che ci mettono piede.

  23. Gianluca
    Gianluca dice:

    Ciao Luca, volevo chiederti se il buon senso di Mariani con Balotelli non poteva essere applicato anche l’anno scorso da Mazzoleni con Koulibaly oppure c’erano delle differenze, fermo restando i cori razzisti. Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Diverso.
      In questa circostanza Balotelli ha scagliato il pallone sulle tribune.
      Koulibaly, lo scorso anno, ha applaudito ironicamente l’arbitro.
      C’è una gran bella differenza.

  24. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno Luca.
    Intanto complimenti per il Suo blog; articoli sempre molto chiari ed esaustivi.
    Le volevo chiedere una spiegazione del regolamento nel caso di Ballotelli.
    L’arbitro fischia il fallo di mano di Ballotelli e dopo tutto quello che è successo riprende il gioco con una sua rimessa… è giusto o sbagliato?
    Grazie per l’attenzione che vorrà dare.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Teoricamente sbagliato ma ci sta: ha ritenuto di interrompere il gioco con un fischio ma di considerarlo già sospeso prima del fallo di mano di Balotelli.
      Particolari oggettivamente marginali nella vicenda.

  25. Ernesto
    Ernesto dice:

    buongiorno
    non ritengo opportuno punire uno stadio intero e una tifoseria per un gruppo più o meno nutrito di idioti, d’altro canto non è nemmeno accettabile che questi la facciano franca.
    Faccio la mia “solita” proposta: gli stadi si dotino di un servizio di telecamere a circuito chiuso per individuare questi cretini e, una volta identificati, gli sia dato il daspo per almeno 10 anni.
    Il servizio di sorveglianza sia affidato a personale delle forze dell’ordine (terziarietà del giudicante) pagato dalla Lega calcio, non dalle società;
    Si dia un tempo congruo per l’installazione a chi non le ha ancora, scaduto il quale si chiudano le curve (e se è il caso anche gli stadi) al primo ravvisarsi del fenomeno.
    Sono certo che in questo modo cambieranno le cose.
    Saluti.

  26. Claudio
    Claudio dice:

    Mi permetta un focus su Verona – Brescia. Quello che è accaduto dalle tribune ovviamente lo condanno pesantemente.
    La mia opinione sull’intervento VAR è che Mariani non abbia quasi per nulla responsabilità, come fa a valutare qualcosa del genere da così lontano? Le chiedo se secondo lei Mariani potesse fare una valutazione del genere. Ovviamente qui è l’assistente che ha visuale migliore e deve aiutare. Purtroppo quest’ultimo fa il contrario e accade il patatrac con segnalazione a Mariani, che evidentemente non era sicuro sennò non l’avrebbe ascoltato. Sul VAR, ci mancherebbe sbagliare dinanzi al monitor a fronte di queste immagini. Lei scrive “Bravo” al VAR, io dico semplicemente ha fatto quello che doveva fare. Al contempo però non penalizzo Mariani, ma penalizzo estremamente l’assistente.
    Le chiedo poi se dunque secondo lei il fallo non fischiato a fine primo tempo, che il VAR ha dimostrato essere appunto punizione e non rigore, sarebbe stato, nel caso dentro, da intervento e richiamo al monitor? Io non ci metterei le mani sul fuoco, ma forse lei la pensa diversamente. Se questo fosse un rigore chiaro, possono due o tre metri fare una differenza di valutazione? Sarebbe una prestazione ancora più negativa per Mariani, secondo me, avendo perso evidentemente un rigore.
    ”Tentativo” di giallo a Balotelli: Mariani non ci poteva pensare prima, cercando di subodorare le ragioni del gesto, senza neanche tirare fuori il cartellino immediatamente, o secondo lei dal campo queste cose vengono istintive e non si riescono a fermare in tempo? Bene in ogni caso, anche per me, comunque non aver esibito il giallo di fronte ad una situazione straordinaria, dove il regolamento resta un po’ in astratto.
    Sull’episodio finale dico che il giallo per simulazione per me sarebbe stato provvedimento obbligatorio, a volte l’assenza di tali cartellini giustifica successivi e reiterati comportamenti simili anche da calciatori di grande esperienza. Mi devo inoltre chiedere perché Matri sia così stupido? Poi si fa anche espellere. Comunque, domanda a cui non mi deve per forza rispondere, e resta una mia osservazione.
    Per diverse delle ragioni che le ho citato, trovo la prova di Mariani comunque molto zoppicante nel complesso.
    La ringrazio e buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sull’episodio del rigore rispetto la tua opinione che, peraltro, ci sta tutta.
      Sul fallo su Romulo il dubbio ce l’ho anche io, in tutta franchezza.

      Sull’episodio Balotelli hai centrato il punto: è istinto, poi la testa arriva oltre l’istinto e suggerisce azioni più aderenti alla realtà, una volta accertato il motivo. Non escludo che Mariani, in un primo momento, abbia interpretato il gesto come una protesta nei suoi confronti per un qualche fallo reclamato da Balotelli e solo in un secondo momento abbia compreso quanto accaduto.

      Matri non è affatto stupido, è anzi il contrario: avendo visto episodi di calci di rigore assegnati per carezze, ci ha provato. Guarda quanti episodi simili ieri: Genova, Lecce, Verona.
      Attenzione perché i calciatori hanno mangiato la foglia e si rischia un’esasperazione di queste dinamiche.
      Sull’espulsione… inutile commentare.

      Buona giornata anche a te.

  27. Rocco
    Rocco dice:

    Buongiorno, sono un arbitro OTS e seguo sempre con molta attenzione ed interesse il suo blog!
    Prima di tutto volevo complimentarmi con lei per l’accuratezza e soprattutto la schiettezza.
    Poi avrei due domande.
    – Perché Di Bello non è più sceso in campo da circa un mese?
    – Ho notato che Calvarese corre quasi “saltellando” in campo… È nornale?

    Grazie mille e buona giornata☺️

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – E’ in Brasile per il Mondiale Under 17;
      – E’ il suo stile. Diciamo che non è il massimo dell’eleganza ma l’importante è che sia efficace.

      Ciao.

  28. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Buongiorno Luca

    Innanzitutto volevo esprimerti la mia stima per la tua introduzione sui fatti di Verona
    Hai tutto il mio apprezzamento non solo a livello didattico ,ma anche umano

    Riguardo gli episodi,io non concordo solo con la disamina del contatto fra Theo e Lazzari

    Per me è chiaramente un’infrazione del difendente e il rosso per Dogso ci stava tutto

    Parliamo di una trattenuta (per quanto lieve,comunque in velocità )che fa perdere il netto vantaggio acquisito dall’attaccante

    Il difendente non ha alcuna possibilità più di intervento in quella fattispecie,se non aiutandosi

    Ed è una dinamica che influisce in maniera tutt’altro che marginale ,a differenza di una trattenuta o uno sbilanciamento lieve su un cross (a titolo di esempio)

    Per me questo è un fallo sempre da sanzionare

    Grave anche il mancato secondo giallo a Duarte

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Addirittura rosso…
      Si può essere su posizioni differenti ma il rosso no: posizione defilata, distanza dalla porta, specchio della porta ridotta, per segnare da lì doveva inventarsi un eurogol. Giallo, al limite.
      Sull’episodio rispetto la tua opinione ma io vedo solo ed esclusivamente una mano appoggiata. Rischiosa, come ho scritto, ma nulla di più.

      Sul secondo giallo a Duarte, come scritto, concordo.

  29. Alessandro
    Alessandro dice:

    Non voglio aprire una polemica su questioni di lana caprina, solo che “se non sai usarlo sono problemi tuoi” lascia trapelare un minimo di fastidio. O almeno così mi è parso. Se ho sbagliato, errore mio

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E certo che c’è un minimo di fastidio: migliaia di commenti, nessuno si è mai lamentato della fruibilità (tranne per i commenti, ove c’è un problema di incolonnamento che stiamo cercando di risolvere).
      Più che mettere una lente per cercare le parole chiave, non so che fare.
      Faccio una fatica pazzesca a star dietro a tutti voi (e lo faccio con gioia), indicizzo nel miglior modo possibile ogni pagina, ho inserito una lente per la ricerca per termini e sentire una critica del genere mi deprime, abbi pazienza. Soprattutto perché sei l’unico in due anni.

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Guardi che ho specificato anche nel precedente commento che il mio giudizio sul sito “organizzato maluccio” era riferito non al suo blog, ma al sito UEFA in merito alle designazioni per le coppe. L’ho già scritto e lo ripeto: la critica non era rivolta a questo sito!

    • Luca
      Luca dice:

      chiedo scusa se mi permetto di intromettermi in questa discussione a due, ma credo che la diatriba sia nata da un equivoco: io ho l’impressione che Alessandro non abbia criticato la fruibilità del tuo blog, Luca, bensì di quella del sito dell’UEFA (che peraltro io non ho mai frequentato). cari saluti

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Nessun problema. Ringrazio Luca, molto cortese ad intervenire per evidenziare l’equivoco.

  30. Alex
    Alex dice:

    Premetto: non ero a Verona e non ho visto/sentito video dell’episodio. Quindi la mia domanda si riferisce al problema in generale: perché gli organi competenti non vogliono risolvere il problema degi ululati, scaricando le responsabilità su società (colpevoli di non si sa che cosa), resto dello stadio (che dovrebbe coprirli quando spesso nemmeno li sente – se sono pochi cretini, essere in un settore lontano e “distratti” da quanto accade in campo impedisce di sentirli) e arbitri (che mentre arbitrano, parlano coi loro colleghi tramite auricolare e macinano km di corsa, dovrebbero pure tenere sempre un orecchio teso a quanto accade in tribuna)?
    Esistono telecamere in ogni impianto e in ogni settore. Esistono i biglietti nominali e nelle curve, dove non viene rispettato l’ordine dei posti, chi è frequentatore abituale è spesso conosciuto dalla Digos. Qual è la difficoltà di colpire i colpevoli? Non si riescono ad indentificare tutti? Basta cominciare da 10, 5, o anche solo 1. Dopo alcune partite in cui anche solo una persona viene “daspata” per gli ululati, chi l’ha passata liscia capisce che deve cambiare metodo per innervosire i calciatori avversari.
    Invece pare che la condanna inflitta all’Inter lo scorso 26 dicembre sia stata solo strumentale per i fatti accaduti all’esterno dello stadio (e di cui il 99% abbondante degli spettatori era ignara e incolpevole). Altrimenti non si spiega perché in tutti gli altri casi avvenuti dopo si sia sempre scelto di far finta di non sentire.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Riflessioni molto intelligenti.
      Resta il fatto che il problema esiste e qualcosa bisogna cominciare a fare.
      Nel passato erano episodi isolati, quest’anno sta accadendo in ogni singola giornata.

    • Alex
      Alex dice:

      Secondo lei, quali strumenti ha a disposizione il sistema (federazione, società, Aia, assocalciatori) per mettere pressione agli organi competenti affinché si decidano ad intervenire?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Multe, squalifiche (in particolare ai tesserati che negano ‘sto schifo), iniziare senza paura a sospendere le partite.
      Cominciamo regolarmente ad interromperle momentaneamente: a Roma, dopo la sospensione, nessuno si è più azzardato ad intonare cori idioti.

  31. david
    david dice:

    Buongiorno Dott. MARELLI. Una domanda regolamentare. Oggi il calcio è diverso da decenni fa ed anche il modo di applicare il regolamento. Personalmente credo che si sia andati un tantino troppo in là. Una ventina d’anni fa si è verificata la “battaglia finale” tra il metodo arbitrale latino e quello anglosassone/nordeuropeo. Ed ha vinto quest’ultimo. Solo che invece di venir fuori un’applicazione del regolamento più dinamica e meno “scolastica” di quella che spesso si notava nei campionati latini, è nata una evoluzione regolamentare più simile al rugby che al calcio, tipica proprio dei paesi sopracitati.
    Il calcio è sport di contatto. Ma il contatto non contempla una spinta volontaria anche di lieve entità..Perchè la decisione di spingere di per sè è fallosa. Perchè il contatto corpo a corpo, l’uso delle braccia per prendere posizione in modo lecito fa parte di uno sport di contatto. Ma spingere per sbilanciare anche lievemente un avversario non ha nulla a che fare con il contatto, ma solo con la volontà di creare danno. Però, ormai da anni, si è cominciato ad usare il termine “di lieve entità, non sanzionabile”. Stesso discorso, se non più grave, per la trattenuta. Trattenere, prendere per la maglia un avversario, anche fosse talmente lieve da creargli poco o nulla in termine di danno, non ha nulla a che fare con il concetto di “sport di contatto”. Infatti i maestri vecchia maniera insegnavano calcio urlando sempre “braccia larghe”. Prendere per la maglia è azione fallosa in quanto tale. E se oggi si è arrivati a considerarla “normale”, a meno che non rechi danno evidentissimo, secondo me è una forzatura del regolamento per soddisfare la voglia di spettacolo pretesa dalle tv. (anche un calcio di punizione ben eseguito può essere “spettacolare”, non trova?)
    Siamo passati da campionati nei quali si fischiava manco fossero gare di calcio a 5 (ma non quello odierno, ma di 25 anni fa), a campionati in cui si reputano “normali” condotte che fanno a pugni anche con un’interpretazione di “manica larga” delle 17 regole:
    Leggo sempre le sue ottime argomentazioni inerenti gli episodi verificatisi. Spesso Lei scrive “trattenuta di lieve entità, non c’è nulla”. Vediamola da un altro punto di vista: perchè debbo trattenere? Non c’entra nulla con il concetto di “contatto”. Allora perchè trattengo? Per creare danno all’avversario? Ok, allora è fallo. Mi dirà: ma è lieve. Vero, ma visto che non è permessa, perchè continuo a farlo? (ed in area ne vediamo certe che tutto sono fuorchè lievi):
    Ieri in Milan-Lazio, mano appoggiata sulla spalla di Lazzari che cade. Lei scrive: “è solo una mano appoggiata, non è niente”. Vediamola dall’altro lato: ma a cosa serve quella mano “appoggiata” (che poi in corsa, in velocità, certi “appoggi” possono creare complicazioni non da poco) dato che non c’entra nulla con il concetto di “contatto” nè serve al difensore per trovare equilibrio di alcun tipo? Quale necessità aveva il difensore di “appoggiare” la mano su Lazzari se non quella di provocargli comunque un danno, data la pericolosità dell’azione?
    Ho portato il caso di ieri sera solo perchè l’ultimo in ordine di tempo, ma ce ne sono innumerevoli dello stesso tipo.
    Vorrei da Lei una opinione a riguardo:
    Grazie
    David

    • david
      david dice:

      Mi scusi, ma forse o non mi sono spiegato(probabile…) o ha mal interpretato Lei.
      Gliela pongo direttamente: Cosa c’entra il calcio “sport di contatto” con la decisione del difensore milanista di appoggiare (spingere?) la mano su Lazzari? A cosa doveva servire questa azione? Non certo a difendere una posizione geografica sul terreno di gioco nè a trovare un equilibrio dinamico: Allora perchè il milanista allunga il braccio, se non creare “disturbo” non consono all’attaccante?
      Cosa c’entra il calcio “sport di contatto” nella decisione di un giocatore di tirare la maglietta all’avversario? Non serve nè come difesa nè come ricerca di un equilibrio.
      Grazie
      David

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Semplicemente l’entità del tocco con la mano sulla spalla di Lazzari non farebbe cadere nessuno, a meno che non si cerchi un calcio di punizione o di rigore. Semplice.
      E’ una sciocchezza? Certo.
      E’ un fallo? Non scherziamo, altrimenti dovrebbero essere fischiati 150 falli a partita.
      Se vogliamo discutere seriamente cerchiamo di mantenerci su un livello di discussione serio, senza vedere ciò che non esiste strumentalmente.

    • david
      david dice:

      Dott.Marelli, a me piace discutere di regolamento, non c’è nulla di strumentale. Non capisco perchè debba sempre vedere un qualcosa che non c’è.
      La ringrazio cmq delle risposte.
      Saluti
      David

  32. Fra
    Fra dice:

    Buongiorno, sono d’accordo su quasi tutto. Le uniche valutazioni sulle quali sono in dubbio sono le due vicende di Bologna, sull’intervento di Bani, se lo guarda bene, sembra quasi che è Lazaro facendo la “ruleta” ad andare addosso a Bani, che prova ad allungare il piede toccando appena il pallone. Io non avrei fischiato rigore. Su Lautaro per me il rigore ci sta, Orsolini è stato un po’ “pollo”, ha poco senso intervenire in quella circostanza e la prudenza deve essere sempre molta in area.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Su Lazaro il fallo non è facilmente discutibile, discutibile è il punto del fallo.
      Sul rigore rispetto la tua opinione ma non sono affatto d’accordo.

  33. Cris
    Cris dice:

    Buongiorno signor Marelli, mi trovavo allo stadio bentegodi ieri, più o meno vicino al punto in cui Balotelli ha scagliato il pallone. Io, come altre persone, non abbiamo sentito alcun ululato dai tifosi ma solo fischi. Presumo che tali fischi siano stati fatti perché, dagli spalti, sembrava che Balotelli avesse controllato il pallone con il braccio. Concordo che tutte le forme di razzismo vadano bannate, ma cerchiamo di non cadere in fallo. Il signor Balotelli a più volte provocato i tifosi sia durante che all’inizio della riscaldamento e se vogliamo dirla tutta, già sabato sui social. Buona giornata.

  34. Antonio Scanu
    Antonio Scanu dice:

    Milan – Lazio: sono d’accordo con lei sull’errore di Calvarese, quello che più mi lascia perplesso è che oltretutto redarguisce Correa. Un altra cosa che non mi è piaciuta è l’ammonizione di Duarte avvenuta solo dopo le prolungate proteste di Luis Alberto (l’ammonizione peraltro era sacrosanta). Calvarese egregio tecnicamente ma deve avere più coraggio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, Calvarese sono due anni che arbitra benissimo.
      Diciamo che ieri sera c’è stata qualche sbavatura ma quanto a coraggio non si può dire nulla a Calvarese.

  35. Efi
    Efi dice:

    Buon giorno,
    è chiaro nell’interesse di tutte le parti , che serve chiarezza. Se il giornale sportivo più letto oggi fa un’articolo dove mette a confronto diversi falli di mano e motiva che non ci capisce più niente (naturalmente il non capirci a loro porta vantaggio), che un presidente di una società di serie A dice è rigore perchè in un’altra occasione è stato dato, facendo riferimento ad un episodio dove ,a quanto sembra, l’arbitro ha preso una decisione sbagliata. Occorre che periodicamente la dirigenza arbitrale in conferenza stampa spieghi facendo riferimenti a filmati reali di episodi accaduti , cosa è giusto e cosa è sbagliato. Pazienza i tifosi “ultras” che non hanno interesse a capire ma almeno da media e addetti non è possibile accettare dichiarazioni del genere …..istruiamoli .

    • maurizio
      maurizio dice:

      Mi permetto di aggiungere (sottoscrivendo il commento fatto qualche giorno fa da qualcun altro): è assurdo che sia un ex-arbitro che avrebbe altre cose da fare a gestire un sito come questo, per di più solo per passione sua.
      Queste cose dovrebbero essere gestite direttamente dall’AIA. Oggi Rizzoli o Nicchi o non so chi, avrebbero dovuto scrivere: quello è rigore perchè…, quello non lo è perchè…
      Motivando le spiegazioni con riferimenti chiari al regolamento.
      Senza paura di andare contro corrente o di dire che si è sbagliato o ancora che è un episodio al limite e poteva essere giudicato in un modo o nell’altro.
      Esattamente quello che fa, per passione e rubando tempo al suo lavoro, il “nostro” ex-arbitro…..

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono totalmente d’accordo.
      Nicchi no, deve occuparsi dell’amministrazione dell’AIA, non della parte tecnica (che è e deve rimanere esclusiva competenza degli Organi Tecnici).

  36. Dario
    Dario dice:

    Gentile Sig. Marelli,
    mi permetto di fare una domanda che e’ anche un opinione. Perche’ non si pensa a far utilizzare il Var in maniera diversa e quindi responsabilizzare gli arbitri e dar loro piu’ potere decisionale, nel senso, invece di avere una persona esterna che controlla e decide, dare la possibilita’ all’arbitro stesso di fermare il gioco ed andare a controllare un’azione al video. Nella velocita’ delle azioni, nella confusione all’interno dell’area ecc. puo’ capitare di non vedere perfettamente, credo quindi sarebbe un’ottima maniera per permettere agli arbitri di lavorare meglio ma soprattutto con piu’ tranquillita’? Grazie

  37. Alessandro
    Alessandro dice:

    Buongiorno dottor Marelli, ho un unico dubbio sui casi riportati oggi. Secondo me la spinta di Hernandez su Lazzari era punibile con una punizione da fuori area. Vero che non è un intervento particolarmente intenso, ma secondo me non è solo una mano appoggiata sulla spalla, c’è una spinta leggera, ma sufficiente a sbilanciare un giocatore in piena corsa.

    Il fattore dinamico quanto viene considerato in queste valutazioni? Perché ovviamente non avrebbe senso chiamare fallo un tocco del genere su un giocatore fermo, ma su di un giocatore in corsa, con un equilibrio instabile, una inerzia particolare, assume una rilevanza tutto sommato diversa.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ripeto il mio punto di vista: tutti questi contattini, secondo me, sono marginalissimi ed è rischioso ritenerli punibili. Il rischio è che qualsiasi giocatore, non appena sente un minimo contatto, si butti a terra.
      Il calcio è un gioco di contatto, lo stiamo trasformando in un gioco di “Prendi il rigore”…

  38. Giovanni
    Giovanni dice:

    Buongiorno.
    Relativamente al razzismo, secondo il mio parere il primo problema è rappresentato dalle società (vogliamo parlare dell’Hellas, nella fattispecie) che tendono a minimizzare invece di prendere posizioni nette. Non c’è collaborazione su tutti i fronti, poi le squalifiche dei settori dello stadio servono a poco o nulla. Si inizi davvero a sospendere le partite del tutto e togliere punti alle squadre, poi si vede. Sogno degli stadi con tutti gli spettatori schedati (intendo in senso buono ovviamente, lei mi capirà), dove si possa avere tutto sotto controllo avere nome e cognome del singolo a portata di mano e il primo che sgarra non solo viene messo alla pubblica gogna, ma pure altro. Secondo lei c’è un barlume di fattibilità in tutto questo? Altrimenti stia certo che si continuerà su questo copione per sempre.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non sono d’accordo.
      La posizione del Verona è allucinante, lo sappiamo tutti.
      Ma il problema è nella società che ormai vive il razzismo come normalità. Il razzismo non è normalità, è degrado. Se non si capisce nemmeno di fronte ad episodi del genere o, peggio, lo si nega, ci aspettano anni difficili.
      Sono d’accordissimo sul fatto che bisogna cominciare a sospendere in via definitiva le partite, altrimenti non se ne esce più.
      E chi nega, se tesserato, deve essere squalificato per anni.

    • Marco
      Marco dice:

      Vedendo il video della curva stiamo parlando di 2-3 persone (e mi tengo largo): vi sembra il caso di scatenare questo pandemonio per 2 idioti? Come mai l’arbitro, a 2 metri da Balotelli, non ha sentito niente? State facendo passare Verona per una città razzista, ma vi rendete conto che stiamo parlando del nulla? Magari adesso tiriamo fuori che l’Italia è un paese razzista perché vota Salvini…

  39. Luca Valanghi
    Luca Valanghi dice:

    Ciao Luca, purtroppo ho scoperto il tuo blog da pochissimo e volevo farti i complimenti. Vedendo come vanno le cose, è raro trovare una pagina inparziale come la tua che commenta tutti gli episodi di una partita e non solo il singolo episodio clamoroso di giornata.. Rinnovo la mia stima per te, e d’ora in avanti seguirò costantemente il tuo blog.

  40. Ommariuolo
    Ommariuolo dice:

    Grazie come sempre per la splendida disamina.
    Solo una curiosità: “poco dopo ripone il cartellino nel taschino, decidendo di sanzionare Balotelli”. Ma l’ha ammonito o no?

  41. Dario Testaverde
    Dario Testaverde dice:

    Gentile Luca Marelli,
    Potrebbe includere nei casi da moviola i due rigori non dati durante la partita Tottenham-Everton? Il primo per fallo di un difensore dell’Everton che cadendo ha fatto fallo su Son mentre il secondo è un tocco di mano di un difensore del Tottenham. Da molti anni vivo in Inghilterra che solo in questa stagione ha introdotto il VAR, anche qua tutti si lamentano e la situazione mi sembra parecchio simile a quella italiana (nonostante qualcuno in Italia dica che in Inghilterra sia tutto diverso). Grazie per la sua risposta e se potrà per la sua analisi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Questo commento andrebbe appeso in parecchie redazioni per far capire che sono tutte leggende le affermazioni secondo le quali “all’estero non si parla mai delle decisioni arbitrali”.
      E’ un luogo comune insopportabile, avendo anche io vissuto all’estero per un periodo.
      Un giorno ci saremo una chiacchierata su questo tema, se ti va.

      Non ho visto la gara, magari recupero gli episodi per qualche pillola sui social.

    • Dario Testaverde
      Dario Testaverde dice:

      Grazie per la risposta, in effetti qua in Inghilterra col VAR stanno andando ai matti in parecchi. Spero possa recuperare i video della partita perché sono curioso di capire se il regolamento è stato rispettato alla lettera nei casi sopracitati (a mio parere no)

  42. Massimiliano
    Massimiliano dice:

    Nell’ultimo episodio che cita di Milan Lazio rappresenta che Bastos non commette fallo di rigore aggiungendo che, tra l’altro, l’azione era iniziata con un chiaro fallo su correa. Domanda nel caso Calvarese avesse concesso il calcio rigore il var sarebbe potuto intervenire? Grazie in anticipo per la risposta.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Eh, bella domanda.
      Credo di no perché un contatto c’è ma ringraziamo Calvarese di non aver aperto la questione valutando alla perfezione il contatto.
      Grazie a te.

  43. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno Luca, ieri ho seguito Verona – Brescia. Peccato l’errore sul rigore fischiato da Mariani, perché oltre a quello il laziale mi era piaciuto tantissimo, molto preciso sia a livello disciplinare che tecnico, ha gestito con grande lucidità anche i momenti di maggiore tensione. È comunque positiva la sua crescita rispetto ad inizio stagione, ma deve limitare questi errori perché si perde in situazioni apparentemente non difficili e rischia di “pregiudicare” delle prestazioni ottime.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ piaciuto molto anche a me ma quel rigore pesa come un macigno sulla prestazione: è vero, è un episodio isolato ma hanno combinato un bel macello. Nulla di grave, è tutta esperienza, soprattutto per averlo risolto nel migliore dei modi.
      Mariani mi pare ben indirizzato ed in crescita costante dopo una stagione, quella scorsa, che mi ha preoccupato non poco.

  44. Andrea Scarpa
    Andrea Scarpa dice:

    Buongiorno, complimenti per il blog che leggo con passione e curiosità!
    Vorrei sapere cosa ne pensa del monologo di Fabio Caressa di ieri
    https://video.sky.it/sport/calcio/serie-a/var-sky-calcio-club-caressa-video/v550475.vid
    Mi sembra che rispecchi il suo pensiero sulle carenze comunicative dell’AIA ..

    Poi se mi permette vorrei fare una critica “tecnica” sul blog: quando nei commenti c’è un botta e risposta prolungato tra lei e il commentatore, i vari messaggi di risposta vengono sempre più indentati nella pagina, spesso così si arriva ad un testo che viene incolonnato su uno spazio ridottissimo in cui sono visibili solo poche lettere per riga.
    Grazie. Andrea

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Quello della comunicazione è un problema che ho messo in risalto da anni, sono contento che se ne stiano accorgendo anche altri. Non so se abbia preso spunto o meno ma conta poco: l’importante è sollevare la questione che è facilmente emendabile.

      Sul blog hai ragione, è una criticità che non riusciamo a risolvere ma ci stiamo lavorando anche se è limitato ai cellulari, sul pc i commenti sono molto più fruibili.

      Grazie a te.

    • Otto
      Otto dice:

      Sul pc è fruibile per chi utilizza monitor 1080p o risoluzione superiori. Per cui usa vecchi monitor, io ad esempio sono su un monitor 768p, è necessario rimpicciolire la pagina per ovviare al problema.
      P.s: manca un ” non ” davanti ad ” ammonire Balotelli”.

    • FrancescoP
      FrancescoP dice:

      Per risolvere il problema da smartphone (se usi l’app di chrome) basta andare su impostazioni e spuntare “sito desktop” in tal modo cambia la visualizzazione e diventa come da pc e quindi facilmente leggibile.

  45. Sergio
    Sergio dice:

    Premesso che sono atalantino ed ero allo stadio ieri, e che penso che il Cagliari abbia vinto meritatamente, personalmente non mi è sembrato un buon arbitraggio quelli di Abisso. Sono d’accordo con lei sull’episodio dell’espulsione di ilicic: giusto sanzionare lo sloveno, ma o dai giallo e nulla al difensore, oppure decidi di seguire una linea più fiscale e dai rosso e giallo.
    Secondo me invece nel secondo tempo Abisso ha perso la misura del l’arbitraggio tenuto in precedenza, con due cartellini ingiustificati a Malinovsky e Toloi (che ha protestato da capitano), mentre non ha sanzionato un’entrata a gamba tesa pericolosa sulle mani di Gollini.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Punti di vista ma devi tener conto anche delle condizioni atmosferiche che hanno reso la partita enormemente difficile. A me Abisso è piaciuto molto ma sono punti di vista. Su Toloi non sono d’accordo: un capitano può parlare, non protestare. In caso di protesta viene ammonito come qualsiasi altro calciatore, nessuno è legittimato a protestare.

  46. Michele
    Michele dice:

    Buongiorno Luca, solo per evidenziarti che anche in questo week end ci sono state ammonizioni che i telecronisti hanno definito “falli tattici” (!!!!) e quindi meritevoli di ammonizione (una se non due in Toro Juve) ma ne ho viste anche delle altre. Tutti falli a centrocampo (o anche nella metà della squadra offendente, quindi molto lontani dalla porta) e tutti falli non cattivi ma “volontari” per interrompere un’azione di gioco (che però definirla promettente mi sembra troppo). Mi torna in mente sempre il secondo giallo di Cassata….vedo che c’è poca uniformità di applicazione su questo tipo di interventi, soprattutto se, come dici tu non siamo di fronte ad una azione che si presenta pericolosa…te ne avevo già parlato settimana scorsa (parlando degli stessi episodi in campi minori). Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non posso farci nulla, spero che col tempo anche queste espressioni verranno sostituite da una terminologia più adeguata: sono contentissimo, per esempio, di non sentire più concetti come danno procurato o disponibilità del pallone, è già un grande successo.

      Grazie a te.

  47. Matteo
    Matteo dice:

    Luca credo ci sia un errore…Verona-Brescia, nella frase: “decidendo di NON sanzionare Balotelli”

    • Ommariuolo
      Ommariuolo dice:

      Credo intendesse dire la stessa cosa che intendevo io, che Lei ha scritto “decidendo di sanzionare Balotelli” invece di scrivere “decidendo di NON sanzionare Balotelli”.

    • Luca
      Luca dice:

      Probabilmente Matteo si riferisce al fatto che nel tuo commento non hai scritto il “non” sanzionare Balotelli

    • Stefano
      Stefano dice:

      È proprio lì il problema. Nell’articolo c’è scritto “decidendo di sanzionare Balotelli”, manca un NON. Nonostante ciò, è comunque chiarissimo ciò che intendevi dire, cioè che Mariani ha gestito bene la situazione non ammonendo Balotelli.

    • Luca
      Luca dice:

      Luca, credo che Matteo abbia ragione… riprendendo le tue parole nel commento a Verona – Brescia: “Col cartellino in mano ascolta i calciatori (molto agitati per ovvi motivi) e poco dopo ripone il cartellino nel taschino, decidendo di sanzionare Balotelli”. Convengo con Matteo che manchi un NON sanzionare Balotelli (se ho seguito giusto il filo del tuo discorso..)
      Come sempre, complimenti per quello che scrivi e soprattuto COME lo scrivi!

    • Carlo
      Carlo dice:

      Matteo ha ragione manca il NON sulla frase.. e già che ci sei Luca c’è un typo su “con altre 27 giornate davanti a nessuno è precludo sognare.”

    • Ommariuolo
      Ommariuolo dice:

      Si metta una mano sul cuore, dott. Marelli. A furia di essere così preciso in materia di regolamento ha creato un clan di piccoli pignoli! (mi faccio paura da solo)

  48. Fabio
    Fabio dice:

    Prima di tutto le faccio i complimenti per il servizio che rende a tutti gli appassionati di calcio: un luogo dove analizzare le situazione controverse senza filtri e bandiere di sorta. Piaccia o non piaccia.
    Una piccola notazione su Calvarese: la sua gestualità e mimica mi sembra eccessiva, non crede anche Lei che sarebbe opportuno un maggior aplomb?

  49. Davide
    Davide dice:

    Buongiorno Luca, in occasione del 2 a 0 del Cagliari, Simeone mette in mezzo un pallone che Palomino forse tocca con la mano, per la dinamica sarebbe stato un tocco punibile? Ammesso che il tocco ci sia, è una semplice valutazione sul tipo di intervento.
    Grazie un saluto

    • Sergio
      Sergio dice:

      Un tocco di mano di palomino c’è stato anche sul primo gol prima della deviazione decisiva di pasalic. In quel caso, non fosse entrato il pallone, sarebbe stato rigore o la deviazione di cacciatore era troppo ravvicinata?

  50. brunello
    brunello dice:

    ho avuto la (s)ventura di imbattermi, ieri sera, in uno spezzone di TikiTaka, laddove si “dibatteva” (parola grossa, lo so, meglio sarebbe dire “straparlava”) del tocco di braccio di de Ligt nel derby… io non ho mai visto un concentrato simile di caciara e disinformazione: Cassano che blaterava di regolamenti (Cassano!), Cesari che regalava “solide” certezze, e altre facezie assortite, con (al culmine) i siparietti dal copione logoro tra Auriemma e Zampini… roba da restare trasecolati, e non sto scherzando.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Prendo atto.
      Ma, come ben sai, non commento le esternazioni altrui: ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero e lo spettatore è libero di seguire chi preferisca.
      Non ho visto la trasmissione, in ogni caso: stavo scrivendo l’approfondimento 🙂

  51. Alessandro F.
    Alessandro F. dice:

    Si, mi sa che su Ilicic-Lykogiannis è in nettissima minoranza. Rosso sacrosanto e ammesso anche da Gasperini (che come minimo l’avrà simpaticamente appeso al muro all’intervallo): calcio di reazione gratuito e fuori dal campo con palla non in gioco, ci manca solo che gli debba spaccare il perone per avere un rosso. Sul giallo a Lykogiannis invece è forse più opinabile, ma io credo che sia stata la normale dinamica della prolungata “trattenuta”, il greco era già con le braccia larghe da ben prima, non ha mai sbracciato e sgomitato. Il calciatore del Cagliari poi è almeno 10-15 cm più alto di Ilicic, mi pare normale che il gomito possa sembrare alto. Poi ognuno giustamente, in un giudizio, la vede come meglio crede…

    Deprecabile solo il commentatore di DAZN che per tutta la partita ha invocato l’intervento del VAR su Lykogiannis. Dopo 2 anni è ancora difficile capire che il VAR non interviene sui cartellini gialli? Perché l’AIA non interviene per sanare questi difetti di comunicazione? Poi ci stupiamo se anche gli allenatori vanno in confusione…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’ho scritto e ne sono consapevole. Rimane un mio punto di vista che, ovviamente, è ampiamente opinabile.
      Sulle altezze dei calciatori sei un po’ fuori strada: entrambi sono alti 1.90, dati Transfermarkt.
      Non ho ascoltato la telecronaca di DAZN: ho seguito la partita senza volume, preferendo una conversazione con i miei genitori ospiti a pranzo <3

  52. Giorgio
    Giorgio dice:

    Ho registrato la partita di Verona e ascoltato 7 volte l’audio dello stadio, si sentono solo ed esclusivamente ifischi e le urla “Mario Mario Mario”. Dove sarebbe il razzismo? Mariani che è a 2 metri infatti lo ammonisce perché non ha sentito assolutamente niente, così come tutti gli altri calciatori. Questa volta il razzismo non c’entra nulla, Balotelli ha semplicemente perso la testa perché non ha retto ai fischi.

    • Simone Zoni
      Simone Zoni dice:

      Purtroppo invece si sono sentiti anche gli ululati (“uh uh uh” per la precisione).
      Erano “mischiati” ai fischi, ma si sono sentiti.

    • Cris
      Cris dice:

      Meglio della testimonianza di chi era allo stadio non c’è ne. Signor marelli sa che possono essere modificati tali video? Le ho incollato sotto al mio precedente post un link dove c’è la testimonianza dell’assenza di ululati. Ho risposto al suo commento-leggi e rifletti-(Post non approvato dal suo sito immagino non lo leggo da nessuna parte) Questo è un episodio che non può essere assolutamente giudicato da chi non era allo stadio. E aggiungo un’altra cosa. Come ha fatto il signor Balotelli a sentire ululati durante una fase di gioco concitato? Era più concentrato sul gioco e a a sentire i tifosi?

    • Cris
      Cris dice:

      Premetto che non sto difendendo nessuno, ero allo stadio per lavoro non sono un tifoso E TUTTE le forme di razzismo vanno condannate. Ho letto poco fa che gli ispettori della lega hanno quantificato in 15 persone gli autori di questi ululati (fonte gazzetta). Ok va bene, abbiamo trovato i colpevoli non so come abbiano fatto a trovarli tra almeno due/trecento persone.. Mi permetto di fare una piccola riflessione: sono stati quantificati 16525 spettatori, gli ululati di 15 persone sono stati più forti delle voci dei restanti 16510 spettatori più il rumore della pioggia battente e il ritmo di gioco.. e non solo.. Balotelli ha percepito le onde sonore di questi 15 dal campo, diviso dalla pista di atletica e da un altro settore degli spalti (almeno 70metri) durante una fase di gioco??? Siamo seri. Vogliamo condannare il razzismo benissimo ma non è facendo una battaglia sul ma si forse però non so che si ottengono risultati.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Forse non hai compreso il problema: il razzismo è un RE A TO.
      Se anche fosse UNO SOLO, sarebbe inaccettabile.
      E se non usciamo da queste logiche da menefreghisti, andrà sempre peggio.
      Undici giornate, non ce n’è stata UNA che non sia stata segnata da episodi di razzismo.

      NEMMENO
      UNA.

  53. Paolo Venturini
    Paolo Venturini dice:

    Buongiorno!
    La ringrazio come sempre dei suoi commenti. Non so se abbia avuto modo di vedere la partita Atalanta-Cagliari, ma mi ha stupito una cosa: la posizione di Abisso in occasione di un paio di punizioni del Cagliari nei primi 15 minuti (mi pare al 3′ e al 13′); era perfettamente in traiettoria di un eventuale pallone rivolto in porta. Ed essendo punizioni dal limite mi è parso un posizionamento quantomeno curioso.

    Per quanto riguarda l’episodio di Ilicic concordo con lei: mi è sembrato veramente un falletto stupido e di piccola entità, c’è da dire però che se fai una cosa così ti assumi il rischio che l’arbitro la intenda come voglia e ti dia il rosso. Sei stupido tu a farlo e devi evitarlo.
    Però la prego, non finisca il pezzo con “Perché non ammonire Lykogiannis? Lykogiannis era già ammonito…” perché ci induce o a pensare male o generare un casino inutile… Tra l’altro, lì mi è parso che per qualche secondo Abisso comunicasse con il VAR: secondo lei cosa stavano riguardando? In teoria sull’entità del calcio il VAR non può intervenire, giusto?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ho modificato quel passaggio perché effettivamente era mal interpretabile ma la questione rimane aperta e sarebbe sbagliato nascondere la conseguenza.
      La comunicazione col VAR rientra nella normalità: tutti gli episodi potenzialmente da VAR vengono analizzati ma, come hai detto, in questo caso non poteva che concludersi con una conferma della decisione assunta in campo.

  54. Alessandro
    Alessandro dice:

    Credo che la designazione di Abisso per una partita così delicata sia stata una grande scelta di Rizzoli: dopo una serie di partite dirette non benissimo, ma in cui ha azzeccato tutti gli episodi chiave, ho visto il palermitano più tranquillo e fiducioso (ha addirittura sorriso in qualche occasione). Esprimo un’opinione assurda se affermo che, dopo i soliti  noti, Abisso è l’arbitro con più talento?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Direi che esageri.
      E’ un arbitro che non ho mai nascosto di apprezzare ma ci sono altri arbitri con qualità (al momento) migliori: La Penna e Piccinini hanno potenzialità più elevate, anche perché non hanno passato un periodaccio come Abisso.
      Ci aggiorniamo a fine campionato per tirare una linea sulla stagione e sul pieno recupero di Abisso.

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Purtroppo, a differenza di molti colleghi (come la Penna e Piccinini, citati da Lei), Abisso non è sereno quando arbitra e questo incide molto;peccato perché mi dà sempre l’idea di avere un grande talento Inespresso (e forse, proprio perché non so quanto inespresso, lo ingigantisco io). Una domanda completamente slegata: ma le designazioni di Champions ed Europa League dove vengono comunicate? Quelle di serie A escono sul sito dell’Aia, per le competizioni europee come funziona?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti dirò: ieri l’ho visto più sereno rispetto al recente passato ed è proprio questo particolare che mi lascia ottimista per il futuro. Se ritrova serenità diventa una risorsa in più per Rizzoli (che ne ha tanto bisogno).

      Le designazioni per le Coppe si trovano sul sito della UEFA ma non tutte assieme, bisogna clickare sulle singole partite.

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Ah ecco, grazie per l’informazione; ammetto che mi ero perduto, il sito è organizzato maluccio…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà è facilissimo: tutti gli approfondimenti sono in ordine cronologico e si può cercare con la “lente”.
      Se non sai usarlo sono problemi di pigrizia tuo, non certo miei.

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Non comprendo la sua irritazione, sia perché mi riferivo al sito della UEFA, sia perché non mi sembra un’eresia dire che essere costretti a consultare ogni partita per conoscere le designazioni è abbastanza fastidioso. Boh, mi pare onestamente una reazione eccessiva.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non mi pare di aver risposto in modo irritato, ti ho solo risposto che non esiste un comunicato della UEFA ma che bisogna aprire ogni partita una per volta.
      Boh, mi sa che hai mal inteso la risposta.

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