10^ giornata: Giua e Giacomelli protagonisti di decisioni quantomeno discutibili

Sulle direzioni di Giua e Giacomelli ci saranno inevitabili polemiche. Per sdrammatizzare (ma scherzando sto dicendo la verità…) possiamo essere contenti del fatto che, tra tre giorni, si torna nuovamente in campo, sperando in una giornata con meno errori.
Errori che, peraltro, ci sono stati anche su altri campi, sebbene di differente origine.

Sampdoria – Lecce 1-1, arbitro Massa

Se l’arbitro internazionale italiano che dovrebbe prendere il posto di Rocchi ed Orsato viene designato per una partita di quarta fascia (alla vigilia ipotizzata per un CAN B), c’è oggettivamente da preoccuparsi. La speranza è che si riprenda presto perché anche ieri sera, in generale, ha convinto fino ad un certo punto.

Due episodi da rivedere nella gara di Marassi.

Al 45esimo minuto Massa, in ottima posizione, assegna un calcio di rigore al Lecce per un presunto fallo di mano di Ferrari su colpo di testa diretto in porta di Shakhov:

Anche da altre angolazioni la sensazione netta avuta in presa diretta è che Massa avesse visto bene:

La posizione del braccio sinistro di Ferrari, il netto cambio di direzione, la dinamica generale facevano pensare ad un fallo di mano piuttosto evidente, da punire con l’espulsione poiché l’attaccante del Lecce aveva indirizzato il pallone verso la porta ormai sguarnita.
Quel che non va in questa circostanza è il comportamento di Massa successivo alla decisione tecnica. Come vediamo in questa foto, infatti,

l’arbitro estrae il cartellino rosso ma non lo alza nei confronti del giocatore colpevole dell’infrazione, nonostante lo avesse già individuato. Rimane col cartellino in mano come se volesse aspettare una conferma del VAR Di Paolo.
E’ un errore: il protocollo prevede che il direttore di gara, a prescindere dal VAR, deve decidere in campo, al limite cambiando la propria decisione solo in un secondo momento, eventualmente anche revocando i provvedimenti disciplinari. In questo caso, se Ferrari avesse deviato il pallone con la mano, il cartellino rosso sarebbe stato corretto per aver impedito il concretizzarsi di una chiara occasione da rete.
Di Paolo, dopo circa un minuto, richiama Massa alla “on field review” ed è la scelta corretta:

Non è un errore grave di Massa.
Dal campo, per la dinamica dell’azione e per la percezione immediata, qualsiasi arbitro avrebbe sanzionato tecnicamente il contatto, assegnando il calcio di rigore.
In realtà le immagini ci restituiscono una verità del campo ben differente (e pensate quanto la prospettiva possa essere ingannevole…): Ferrari devia il pallone con il fianco sinistro, il pallone stesso scorre sotto il suo braccio. Naturalmente, in questo caso, un ruolo importante ha giocato la fortuna: il braccio, molto allargato ed in posizione del tutto innaturale, avrebbe portato al calcio di rigore in caso di contatto. Per fortuna del difensore, il pallone sbatte sul fianco e… c’era il VAR a riportare “giustizia”.

Al minuto 71 il Lecce rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Tachtsidis, autore di un fallo su Rigoni:

Massa non fischia nulla ed anzi sembra intenzionato a lasciar correre. E’ il primo assistente Tegoni a richiamare l’arbitro, inducendolo a fischiare il fallo e ad ammonire il difensore del Lecce.
Decisione che ci sta: Tachtsidis tocca col ginocchio il piede dell’avversario. Ovviamente non si tratta di fallo imprudente ma di azione potenzialmente pericolosa. Interpretazione oggettivamente un po’ “tirata”: posizione molto defilata, distanza dalla porta ragguardevole, un giocatore del Lecce che pareva nella condizione di recuperare sull’avversario. Il cartellino giallo è sostenibile ma anche sanzionare solo il fallo avrebbe avuto ampi margini di sostenibilità.

Sassuolo – Fiorentina 1-2, arbitro Mariani

In termini didattici avviene a Reggio Emilia l’episodio più interessante di giornata ma, come spesso capita, è la mediaticità a farla da padrona.

Al minuto 37 la Fiorentina trova la via della rete con Benassi.
Su calcio d’angolo battuto da Pulgar saltano al centro dell’area Pezzella e Marlon. Il difensore della Fiorentina tocca il pallone, poi lo tocca anche Marlon e torna a Pulgar che crossa verso il centro. L’azione si conclude con un tiro vincente di Benassi. L’assistente Prenna lascia concludere l’azione per poi segnalare la posizione irregolare di Pulgar:

Si dirà: “sarebbe stato il caso di alzare subito la bandierina dato che Pulgar si trovava in posizione irregolare di circa 5 metri“.
L’episodio è meno banale di quanto appaia: l’assistente non poteva avere assoluta certezza che il pallone fosse stato deviato da Pezzella, anche perché il secondo tocco di testa è chiaramente di Marlon.
Essendoci stato una deviazione del difendente, è sanata la posizione di Pulgar?
La risposta è nella domanda stessa: non è una giocata ma una semplice deviazione che, come tale, non sana la posizione di Pulgar.

Eccellente la valutazione di Prenna e rete giustamente annullata.

Cagliari – Bologna 3-2, arbitro Sacchi (CAN B)

Seconda presenza stagionale per il marchigiano, ad oggi il candidato numero 1 per la promozione alla CAN A (già sfiorata nella scorsa stagione e sfumata a favore di Giua proprio negli ultimi due mesi).

Due gli episodi da rivedere a Cagliari.

Al 21esimo minuto il Bologna si porta in vantaggio grazie ad un calcio di rigore conquistato per un fallo commesso da Joao Pedro su Soriano:

Perfetta la posizione di Sacchi, alla distanza ideale per poter valutare al meglio il contatto.

Rigore sul quale c’è poco da aggiungere: Joao Pedro viene saltato da Soriano e lo sgambetta ingenuamente, agganciando l’avversario sulla gamba destra. Proteste inesistenti, anche lo stesso attaccante del Cagliari ammette immediatamente l’infrazione.

Al minuto 62 l’ennesima dimostrazione della grande precisione del VAR in materia di fuorigioco:

Su tiro/cross di Krejci, il pallone giunge a Palacio che, di petto, devia in rete. Al momento del tiro di Krejci, Palacio è in posizione di fuorigioco di pochi centimetri. Come possiamo vedere ci sono due linee tratteggiate perché la parte più avanzata dell’attaccante e quella più arretrata del difendente non sono i piedi.
Rielaborazione VAR laboriosa ma, alla fine, decisione oggettiva sulla quale ogni discussione sarebbe inutile.

Udinese – Roma 0-4, arbitro Irrati

Due episodi anche nella gara di Udine.

Al 31esimo minuto la Roma rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Fazio, reo di aver commesso un fallo su Okaka, privando lo stesso di una chiara occasione da rete (DOGSO):

Prima immagine che non ci offre alcun elemento per giudicare il contatto tra attaccante e difensore ma che restituisce una prima certezza: in caso di sanzione tecnica, l’unica scelta possibile sarebbe stata il cartellino rosso.
Il problema è che c’è veramente pochissimo di irregolare nel contrasto tra Fazio ed Okaka:

Entrambi i calciatori si aiutano con le braccia in un contatto di gioco come ce ne sono mille in ogni gara. In tutta franchezza non riesco a vedere nulla che possa anche solo avvicinarsi ad un fallo, la scelta migliore sarebbe stata di non fischiare nulla.

Al minuto 63, su cross al centro dalla fascia destra, Becao allunga il braccio destro e devia nettamente il pallone poco prima che lo stesso giunga a Kluivert, libero al centro dell’area:

Più difficile comprendere il motivo per cui Irrati non abbia estratto alcun cartellino nei confronti del difensore dell’Udinese: se Becao non avesse deviato col braccio destro il pallone, lo stesso sarebbe arrivato a Kluivert. Quanto meno manca il cartellino giallo per aver interrotto un’azione potenzialmente pericolosa anche se è aperta la discussione per un eventuale cartellino rosso: Kluivert, una volta controllato il pallone (e ciò è piuttosto facile da immaginare) si sarebbe trovato da solo davanti al portiere.

Lazio – Torino 4-0, arbitro Orsato

Sulla carta una partita molto complessa ma che si è risolta in una goleada dei padroni di casa.
A testimoniare quanto Rizzoli “temesse” la partita dell’Olimpico, la designazione: Orsato aveva diretto domenica pomeriggio proprio a Roma ma, nonostante ciò, il designatore si è affidato ancora al veneto per avere le garanzie che evidentemente non trova in altri arbitri.
Se da un lato è incoraggiante vedere Orsato in condizione tecnica eccezionale, dall’altro è preoccupante constatare che si debba ricorrere spesso ai “soliti noti” per tutte le gare di cartello.

Al minuto 54 Immobile chiede un calcio di rigore per un fallo di Izzo:

Fallo evidente e che avrebbe potuto portare anche all’espulsione del difensore granata dato che avrebbe impedito ad Immobile di presentarsi solo di fronte al portiere avversario.
Nulla di tutto ciò per l’eccellente valutazione del primo assistente Preti. Al momento del lancio in profondità di Lulic, Immobile si trovava in posizione irregolare:

Segnalazione notevole, soprattutto perché i due calciatori coinvolti si trovavano a circa 30 metri da Preti.

Al 67esimo minuto la Lazio conquista un calcio di rigore per un fallo commesso da Nkoulou su Caicedo:

Caicedo, se non fosse stato atterrato irregolarmente dal difensore, si sarebbe presentato da solo davanti al portiere del Torino. Si trattava, pertanto, di chiara occasione da rete:

Orsato fischia l’indiscutibile calcio di rigore ed ammonisce Nkoulou (espulso per doppia ammonizione).
Decisione ineccepibile: il fallo è evidente, Nkoulou ha cercato di contendere il pallone all’avversario, cartellino rosso depenalizzato in ammonizione proprio per questo motivo.

Napoli – Atalanta 2-2, arbitro Giacomelli

Reduce dall’eccellente direzione di Sassuolo-Inter, altro banco di prova importante per il triestino che, nonostante la lunga permanenza alla CAN A, non ha mai trovato continuità nei big match.
Senza alcuna cattiveria ma ieri sera abbiamo avuto l’ennesima conferma del perché.
Giacomelli è un arbitro in possesso di buonissime qualità tecniche. E’ molto “amato” dai calciatori per la sua capacità di dialogo e per la tranquillità che trasmette. A fronte di queste indubbie caratteristiche positive, ce n’è una che è emersa più volte e che non riesce proprio a migliorare: non appena le partite si complicano, si perde totalmente. Non è un caso che, dopo il pareggio dell’Atalanta il gioco sia rimasto fermo per quasi cinque minuti e Giacomelli si sia dovuto aggrappare ai cartellini.
Alla fine ci sarà un giallo per proteste e due espulsi in panchina, tra i quali Ancelotti.

Al 32esimo minuto il gioco viene interrotto per un fuorigioco segnalato dall’assistente Bindoni:

Errore stranissimo di Bindoni, in questa stagione uno dei migliori in assoluto. Callejon, al momento del passaggio, è in gioco di almeno un metro (forse anche qualcosa in più). Probabile che Bindoni non si sia accorto della presenza del difensore disallineato rispetto alla difesa dell’Atalanta e che non lo abbia proprio considerato ai fini della valutazione. Rimane, oggettivamente, una svista molto grave.

Al minuto 66 il primo episodio chiave della partita.
Callejon recupera un pallone sui 18 metri, tenta di entrare in area e viene travolto da Pasalic:

La posizione di Giacomelli è molto buona (manca forse un minimo di profondità ma nulla di grave).
Due prime osservazioni:
– l’arbitro ammonisce Pasalic dopo parecchio tempo ed il linguaggio del corpo sembra quasi suggerire che si sia fatto convincere dalle proteste dei calciatori del Napoli;
– dentro o fuori dell’area?
La domanda è stata poco considerata nel dopo partita ma, a mio parere, c’è materiale di discussione:

Per quanto sia necessario essere prudenti in queste circostanze, la sensazione netta è che il contatto sia avvenuto a cavallo della linea dell’area di rigore e che, pertanto, il VAR avrebbe spostare il punto di contatto. Magari nei prossimi giorni l’AIA ci dimostrerà che la punizione dal limite era la decisione corretta ma, sulla base delle immagini a disposizione, il dubbio è molto forte.

Più importante il fallo in sé, però.
Facciamo un passo indietro:

Verona – Milan, fallo di Stepinski su Musacchio, Manganiello intervenne sanzionando l’attaccante con un cartellino giallo. Il VAR Orsato lo richiamò alla “on field review” e l’arbitro optò per la giusta espulsione.

Torniamo a Napoli:

Differenze?
Oggettivamente poche.
Anzi, per una volta direi che non ce ne sono proprio.

La differenza è che, in questo caso, il VAR Banti ha preferito non intervenire, confermando la scelta di Giacomelli. La questione è semplice: o hanno sbagliato Orsato e Manganiello a Verona oppure hanno sbagliato Banti e Giacomelli ieri sera.
A Verona non hanno sbagliato, perciò…

Al minuto 84 l’episodio di cui si discuterà molto nei prossimi giorni.
La dinamica la conoscete tutti perciò non vi tedio con la ricostruzione.
Prima nota:

Posizione eccellente di Giacomelli, senza alcun ostacolo visivo.
Passiamo alla parte importante dell’azione. Sul cross di Mertens, Kjaer perde il contatto col pallone in un momento nel quale lo stesso è ben lontano da lui e Llorente. Kjaer abbandona il controllo visivo del pallone e si preoccupa solo di contrastare (senza contesa del pallone) l’attaccante del Napoli:

Questo episodio non può essere giudicato solo sulla base di qualche frame ma è necessario vedere il video per comprendere l’esatta dinamica di quanto accaduto.
In particolare non ha senso attaccarsi al gomito alto di Llorente: l’attaccante del Napoli stava saltando ad una certa distanza dal difensore (prima immagine) ed il contatto con Kjaer è stato provocato dal difensore stesso che si è mosso verso Llorente disinteressandosi completamente del pallone. Incolpare l’attaccante per il contatto col gomito è senza senso: non ha posto in atto alcuna azione che possa essere interpretata come irregolare. Se Kjaer non gli fosse andato letteralmente addosso, probabilmente avrebbe potuto deviare il pallone verso la porta. Ovviamente non possiamo sapere l’esito del colpo di testa ma ciò non cambia assolutamente nulla: non è possibile pensare che un difensore si muova all’interno del regolamento se si disinteressa del pallone limitandosi a contrastare fisicamente un avversario.
Questo è chiaramente un calcio di rigore ma ci sono altri particolari da evidenziare:
– il VAR non poteva farci assolutamente nulla. Parliamo di protocollo, parliamo di direttive, parliamo di linee guida, parliamo di quel che volete ma ormai sappiamo che un episodio di questo genere, sotto il controllo dell’arbitro, è fuori dalla competenza del VAR;
Giacomelli non può scegliere di non giudicare. In episodi come questi è inconcepibile pensare di lasciar correre: o è fallo per la difesa oppure è calcio di rigore. Un comportamento del genere (lasciar correre perché non ci ha capito niente, tanto per dirla chiaramente) non ha senso, non ha alcun fondamento e, soprattutto, mette nei casini (scusate il francesismo) il VAR che si trova nella scomodissima situazione di dover decidere ciò che non può decidere;
– a chiudere il pasticcio, questa immagine:

Immagine VAR, come si vede in alto a sinistra.
Vi ricordate, per caso, un contatto tra calciatori giudicato con un fermo immagine e diffuso dal VAR?
Ma che vuol dire questa scelta? E’ ovvio che un’immagine del genere, in assenza di dinamica dell’azione e decontestualizzata, possa apparire come la spiegazione perfetta ma questo frame, semplicemente, ha un significato strumentale.

Il risultato di non decidere è che l’Atalanta è partita in contropiede, ha segnato ed è esploso il caos. Per non prendere una decisione, alla fine Giacomelli si è trovato con un taccuino pieno di ammonizioni ed espulsioni…

Juventus – Genoa 2-1, arbitro Giua

E’ giovane, hanno visto in lui una risorsa su cui investire ed anche rischiare. Non discuto la scelta di puntare sul giovane sardo ma è necessario una premessa sulla designazione.
Prima di ieri sera, l’ultima partita di Giua risaliva al 29 settembre, oltre un mese fa.
Udinese – Bologna, sotto gli occhi di Rizzoli, una prestazione molto negativa con alcuni errori evidenti. La settimana successiva venne tenuto a riposo, poi due uscite come VAR e quarto ufficiale. E’ tornato in campo ieri in una partita che non è di prima fascia ma che rappresenta comunque una sorta di premio per un ragazzo al primo anno di CAN A.
La domanda che sorge spontanea è la seguente: perché?
Per quale motivo impiegarlo per una gara di questo genere dopo uno stop di oltre un mese?
Tendo sempre a difendere le scelte coraggiose ma, oggettivamente, questa designazione è apparsa incomprensibile a tutti gli “addetti ai lavori” fin dal comunicato ufficiale.

Ieri sera sono emersi tutti i limiti di un arbitro a cui sarebbe servito almeno un altro anno in Serie B ma che è stato promosso un po’ a sorpresa, superando sul filo di lana Abbattista e Sacchi. Al di là dei singoli episodi non ha convinto per nulla a Torino: metro altalenante, scelte disciplinari incomprensibili, una costante sensazione di incertezza.

Andiamo con ordine perché di episodi ce ne sono stati tanti.

Al 37esimo minuto Rugani perde un pallone nella propria metà campo e atterra Agudelo. Giua interrompe il gioco, assegna il giusto calcio di punizione al Genoa ed ammonisce Rugani:

Detto che il fallo è indiscutibile, non si capisce il motivo per cui Giua abbia estratto il cartellino giallo:

Il possesso è dell’attaccante del Genoa (lo ha appena sottratto all’avversario), davanti a sé non ha alcun difensore, la possibilità di arrivare davanti alla porta pare evidente così come non ci sono elementi per non considerare l’azione come una chiara occasione da rete.
Ed il VAR? Anche questa è una buona domanda ma, probabilmente, ha deciso di sostenere la decisione di Giua pensando che il portiere della Juventus potesse anticipare l’attaccante del Genoa. Tutto sommato è una lettura che ci può stare ma è oggettivamente la ritengo piuttosto debole.
Preciso: la decisione di ammonire CI STA, soprattutto perché Buffon aveva la possibilità di arrivare sul pallone: è un episodio sul quale ci possono legittimamente essere letture differenti.

Al 50esimo minuto il Genoa rimane in inferiorità numerica per l’espulsione di Cassata. La seconda ammonizione è dovuta a questo fallo su Dybala:

Togliamoci il dubbio, il contatto su Dybala c’è, Cassata strattona l’avversario:

Non è, però, un fallo imprudente e, pertanto, l’unico motivo che possa giustificare l’ammonizione è l’aver interrotto un’azione potenzialmente pericolosa.
Il problema è che tale lettura non ha alcuna base: la difesa del Genoa è schierata, la porta è distante 35 metri almeno, senza fallo difficilmente Dybala avrebbe potuto mantenere il possesso del pallone.
La seconda ammonizione non ha alcun elemento a supporto.

All’86esimo minuto la Juventus rimane in dieci uomini per l’espulsione di Rabiot, reo di un fallo su Gumus:

Poco da approfondire: fallo netto, conta nulla che Rabiot abbia toccato o sfiorato il pallone, nell’azione travolge l’avversario con un fallo imprudente indiscutibile.

Un minuto dopo altro fallo della Juventus, questa volta di Bentancur (già ammonito) ai danni di Schoene:


Come spesso capita, una gara colma di polemiche viene ulteriormente esacerbata con episodi che non hanno un granché di importante ma che fanno “massa”. Il fallo di Bentancur c’è ma non è certo meritevole di cartellino giallo: è un normalissimo sgambetto. Se dovessero essere sanzionati disciplinarmente tutti i falli di una partita, mancherebbe il numero legale entro la fine del primo tempo. In questo caso non c’è nulla, solo un fallo giustamente fischiato a favore del Genoa.

Al minuto 94 la Juventus trova la rete della vittoria su calcio di rigore, guadagnato e trasformato da Ronaldo.
Chi mi conosce sa già come la penso:

Buona la posizione di Giua che non ha alcun ostacolo visivo di fronte a sé. Ronaldo cade a terra e l’arbitro fischia immediatamente il calcio di rigore:

Sanabria allunga la gamba destra, tocca leggermente lo stinco sinistro di Ronaldo che cade a terra con qualche attimo di ritardo.
C’è pochissimo ma in campo fischiare il calcio di rigore per la dinamica dell’azione ci sta. Il VAR, come ormai sappiamo, nulla può: per quanto si tratti di un contatto lievissimo, il contatto stesso c’è e, pertanto, il protocollo impedisce qualsiasi margine di intervento.
Siamo di fronte al solito problema: in presenza di un contatto, per quanto molto marginale, la scelta del campo non può che essere confermata.

Il paradosso del protocollo si concretizza un paio di minuti dopo.
Cuadrado, in piena area di rigore, allarga il braccio destro ed impatta il volto di Gumus:

Contatto leggerissimo anche in questo caso ma, a differenza di quanto accaduto due minuti prima, Giua non fischia e, ovviamente, il VAR nulla può anche in questo caso: qualunque fosse stata la decisione, il protocollo non consentiva spazi di manovra.

Il paradosso è proprio questo: o sono entrambi calci di rigore oppure nessuno dei due episodi è meritevole di massima punizione. La rigidità del protocollo, però, porta a questi estremi: in una metà campo un contatto leggero viene punito col calcio di rigore, nell’altra area nulla.

Oggettivamente così non si può andare avanti.

456 commenti
  1. duccio
    duccio dice:

    Buongiorno Dott. Marelli, le chiedo gentilmente un commento sull’arbitraggio di Rocchi in Chelsea-Ajax. Vorrei capire, perchè non ho capito la seconda ammonizione a Blind, non ho capito la concessione del rigore (altrimenti erano rigori anche quelli di de Ligt con il Lecce e Torino) e anche se fosse rigore avevo capito che l’ammonizione non è automatica, e in questo caso l’involontarietà e braccio aderente al corpo sono evidenti.
    Grazie
    cordialmente

  2. fulvio
    fulvio dice:

    Buonasera Luca, innanzitutto complimenti per il blog ormai punto di riferimento imprescindibile e dovrebbe esserlo sempre e non solo quando fa comodo! soprattutto perché fa sempre riferimento al regolamento lasciando solo spazio a qualche sfumatura che credo faccia parte del bagaglio di ogni giudice di gara.
    volevo farle una domanda o forse più una mia riflessione visto che molto elegantemente non giudica i suoi colleghi, ho perso qualche minuto per leggere il regolamento ufficiale AIA in particolare la regola 12 sui falli di mano viste le polemiche scaturite ultimamente, non riesco a capire come si possa avere dubbi su quanto è riportato a mio avviso è scritta bene poi come detto prima ci può essere un minimo di discrezionalità sull’episodio al limite ma arrivare a paragonare, come sentito in tv e letto sui giornali, oltretutto da ex arbitri di serie A, due episodi come quelli di de ligt in toro juve e callejon in roma napoli che sono tanto diversi quanto chiari, è veramente incomprensibile. grazie per l’attenzione, saluti.

  3. Sergio
    Sergio dice:

    Adesso ho scoperto che esistono delle “immagini Var”. Quando vengono “fatte uscire”? Perché non vengono proiettate su maxi schermo degli stadi laddove presenti?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Le immagini VAR sono fermo immagini di video che possiamo vedere tutti e sono sempre esistite.
      Verranno proiettate, prima o poi: nemmeno in Inghilterra lo fanno perciò un motivo ci sarà…

  4. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno Marelli, la ringrazio per la puntualità e esaustività del suo blog che a mio malgrado ho scoperto solo oggi.
    Nelle ultime partite e dalle sue analisi si nota sempre più come il regolamento non concilii perfettamente le scelte arbitrali con l’utilizzo della VAR. Chiaramente questo processo di “ottimizzazione” necessita di tempo essendo la VAR uno strumento relativamente nuovo. Secondo lei quanto tempo sarà necessario affinché la sinergia VAR-arbitro sia completa? Non intendo chiaramente che lei mi specifichi l’entità temporale di questo processo, ma, proprio grazie alla sua esperienza, ritiene che dovremo aspettare a lungo o già dalla prossima stagione potremmo affermare di aver raggiunto una se pur forse non completa perfezione del regolamento riguardo alla possibilità della VAR di correggere con più “libertà” l’arbitro?
    La ringrazio per l’attenzione e buon proseguimento.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Secondo il mio modesto parere, l’utilizzo del VAR è già ottimale se consideriamo corretta l’interpretazione del protocollo.
      La questione è proprio il protocollo: è corretto un utilizzo così limitato, di fatto circoscrivendole la “competenza” a tocchi di mano in area, fuorigioco e poco altro?
      Per quel che mi riguarda è un paradosso avere uno strumento così potente ed usarlo con limiti così evidenti di applicazione: è come se chiedessimo a Bolt di correre i 1500 metri. Era un atleta meraviglioso e correrebbe i 1500 più forte di quasi tutti noi ma non riuscirebbe ad ottenere i tempi di 100 e 200 metri.
      A me pare che l’asticella sia stata sollevata a tal punto da rendere quasi inutile la tecnologia.

      Grazie a te.

  5. Francesco
    Francesco dice:

    Salve Sig.Marelli, secondo me il tocco di Ronaldo e quello di cuadrado non si possono paragonare..Ronaldo fa un dribbling in area creando un azione pericolosa mentre cuadrado allarga il braccio x prendere posizione su un cross conteso da tanti.in merito al doppio giallo su cassata credo sia la somma dei tanti falli fatti dopo aver preso il primo giallo… ultima cosa non capisco xche’ in Juve Bologna fallo su deligt ,lei non si è espresso ..

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non ho paragonato gli episodi, ho paragonato l’entità del contatto.

      Non mi sono espresso su De Ligt?
      In realtà ne ho parlato per tre giorni…

  6. Cristiano
    Cristiano dice:

    Buonasera.

    Sono un tifoso genoano che vuole ringraziare il Sig. Marelli per la lucida analisi dei singoli episodi in Juventus-Genoa. L’ho trovata semplicemente perfetta. Noi tifosi di squadre “minori” dobbiamo gia’ combattere ad armi impari contro colossi finanziari che mettono in campo rose di un valore dieci volte superiorie al nostro. Non e’ giusto mortificare chi si e’ guadagnato il punto sul campo penalizzandoli ulteriormente con decisioni arbitrali a senso unico. Infatti l’Arbitro Guia ha sbagliato piu’ di una volta in momenti topici e lo ha fatto (ammonizione esagerata a Bentacour esclusa) sempre ai danni di una delle due squadre.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti ringrazio dei complimenti ma ci tengo ad una precisazione.
      Giua ha avuto una serata rivedibile. Anzi, negativa.
      Ma è un bell’arbitro, giovane e che deve evitare di montarsi la testa: è in crescita e deve lavorare tantissimo per migliorarsi.
      L’importante è che non gli venga detto di aver arbitrato bene a Torino, altrimenti son problemi.

  7. Andrea
    Andrea dice:

    Salve luca Marelli le volevo porre 2 domande:1)lei ha analizzato la seconda ammonizione di rabiot con la relativa espulsione, ma.:secondo lei la prima ammonizione comminata a rabiot fu corretta?
    2) in Napoli atalanta ho notato un episodio che mi ha incuriosito e perdoni la mia ignoranza: se un fallo avviene nella linea dell’area di rigore viene assegnato il rigore o il calcio di punizione?

  8. Marco
    Marco dice:

    Marelli abbia pazienza, ma si rende conto della castroneria (a mio giudizio ovviamente) che scrive a proposito di Llorente?
    Ha guardato filmati oltre che i fermo immagine? In questo che le propongo sotto si vede CHIARAMENTE che il difensore è interessato quanto Llorente alla traiettoria del pallone (è sufficiente seguirne lo sguardo e la direzione del capo per rendersene conto), finendo per prendere una gomitata sul volto: attenzione, non è il volto del difendente che impatta sul gomito, è il gomito che impatta sul volto, il che è ben diverso…
    PS. Aggiungo che non mi sembra in generale molto coerente (nè corretto) utilizzare fermo immagine a riprova dei propri argomenti, per poi sostenere che i fermo immagine ingannano e occorre guardare la dinamica complessiva degli episodi.
    Ebbene, ecco la DINAMICA dell’episodio di cui lei parla ma che non mostra.
    https://twitter.com/3dc8/status/1190022128290222081?s=21

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Facciamo così:
      1 – pubblico questo commento per spiegare per l’ennesima volta che le opinioni sono ben accette, i giudizi con parole come “castronerie” vengono immediatamente bypassate perché NON MI INTERESSA confrontarmi con persone ineducate. Ho mandato a quel paese oggi una radio con grandi ascolti, figuriamoci se mi faccio problemi a mandare commenti del genere nello spam;
      2 – Se mi paghi i diritti per i video, li pubblico. Forse sarebbe il caso di sapere di quel che si parla. Per esempio il video che hai condiviso viola la legge. Per esempio…

  9. Maciotonda
    Maciotonda dice:

    Non mi capacito del “ci può stare” sul rigore di Ronaldo.
    Ci può stare ammonirlo per simulazione, questo si !
    Come si fa a dire che non è um chiaro ed evidente errore ?
    Trascina il piede, si tuffo dopo l’eventuale ipotetico tocco, ci sono solo gli estremi per ammonizione per simulazione, non c’è altro !

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non so che dirti.
      Se non capisci il motivo di quanto scritto, non posso farci nulla.
      Ho scritto (e ribadisco) che per me è un rigore che non assegnerei mai ma, regolamento alla mano, non si può negare che un contatto ci sia. Se poi vuoi un approfondimento che risponda ai tuoi desiderata sono convinto che troverai sui social tutti i gruppi che vuoi.
      Io giudico imparzialmente: se non ti piace, non aprire il blog.
      Semplice.

  10. Michele
    Michele dice:

    Caro Luca,io non sono di quelli che vogliono coinvolgerti in quelle che tu definisci chiacchiere da bar,ignorando quello che tu ed altri come te hanno,e magari ancora devono,subire.Al contrario,proprio perché lo intuisco mi sono espresso con l’argomentata prudenza dei miei rilievi.Che non mi aspettavo meritevoli di un congedo brusco,dopo il mio saluto,colpevole solo di essere affettuoso.Con immutata stima.Michele

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      I saluti affettuosi non servono a mitigare un commento espresso con termini non adeguati al luogo in cui ti trovi.
      Forse sarai abituato a scrivere quel che ti passa per la testa e senza pesare le parole. E’ un problema tuo, non mio. Ho dato una certa struttura al blog e non intendo fare eccezioni, anche se da parte di persone che commentano spesso.
      Ciao.

  11. Daniele
    Daniele dice:

    Ciao Luca
    Leggo di dichiarazioni di Mazzoleni sul giornale di bergamo, dove dice “conosciamo la piazza di Napoli, piange sempre”.
    Ritiene fallo quello di Llorente.
    Nel suo libro definisce Hamsik il giocatore che sopporta meno.

    Ora uno cosa deve pensare? A chi si riferisce parlando al plurale “conosciamo”? È normale che un ex arbitro ora comunque attivo al VAR esprima giudizi di questo tipo?

    Rizzoli e Nicchi tacciono ma fanno trapelare che “era meglio se fischiava fallo di llorente”.

    A quando l’azzeramento dei vertici AIA? Ne sta facendo la pelle quel 90% di classe arbitrale che merita solo applausi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      A Napoli il VAR era Banti.
      Detto ciò, non ho letto e non mi interessa nemmeno quel che ha detto Mazzoleni (sempre che l’abbia detto).
      Mi occupo di episodi, non di giornali locali.

      Su Rizzoli e Nicchi: credo che abbiano il diritto di sostenere la tesi che preferiscono, non sono mica obbligati a pensarla come me o te.

      Rizzoli mi auguro che rimanga a lungo.
      Nicchi mi auguro che lascia spazio a qualcuno di più giovane e moderno.

    • Daniele
      Daniele dice:

      Hai ragione, difficile nel calcio rimanere sugli episodi e basta. Si è borderline!

      Chi candideresti al posto di Nicchi?

  12. Fabio
    Fabio dice:

    Passato (???) il trambusto per l’episodio chiave, mi permetto di chiederti un parere su un episodio di Napoli Atalanta che non hai analizzato, ma che mi sembra didatticamente molto, molto interessante.
    Parlo del fallo subito da Ilicic al 5to minuto per una spinta di Allan, praticamente nello stesso punto del calcio in testa preso da Callejon nel secondo tempo.
    Non mi interessa sapere se per te fosse rigore o meno, di polemiche abbiamo già fatto il pieno per questo turno !
    Ispirandomi però all’accaduto, mi chiedo cosa preveda il regolamento in merito alla determinazione del punto del terreno di gioco in cui avviene un fallo per spinta o, più frequentemente, trattenuta prolungata. Di solito accade il contrario, cioè che una trattenuta iniziata fuori area ma proseguita in area determini un calcio di rigore. Ma ad un difensore che inizia a trattenere un attaccante che sta fuoriuscendo dall’area (magari è in prossimità della linea perimetrale) conviene continuare la trattenuta terminandola fuori area per non far fischiare il rigore ? (che è un po’ quello che sembrerebbe accadere tra Allan e Ilicic)
    Spero che tu possa trovare voglia ed energia per rispondermi, ti ripeto senza esprimerti, se non vorrai, sull’episodio di Napoli in sé.
    Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La spinta è avvenuta con le mani sul petto di Ilicic ed è infrazione commessa chiaramente fuori area.
      Una spinta non è una trattenuta, sono fattispecie opposte. Entrambe irregolari ma opposte per dinamica.

    • Fabio
      Fabio dice:

      Come detto, non mi interessava il parere sull’episodio, che uso solo come spunto.
      Provo a riformulare meglio, dimentica Ilicic e Allan!
      Se un attaccante subisce una trattenuta che inizia in area e finisce fuori, si fischia rigore considerando il punto di inizio, o punizione fuori area considerando il punto di fine della trattenuta e caduta dell’attaccante ?
      Di solito se, al contrario, la trattenuta inizia fuori ma prosegue in area, si fischia rigore, no?

      PS: eri al Forum stasera?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In linea generale è così ma se fai riferimento ad Allan ed Ilicic bisogna specificare che NON è una trattenuta ma una spinta, motivo per cui il concetto del “inizio del contatto” non è applicabile.

      Non era al forum, in settimana è difficile riuscire ad organizzare, lavorando su Como.

    • Fabio
      Fabio dice:

      Partita stratosferica dell’Olimpia. Quest’anno ci si diverte!
      Scusa se insisto, ma non ho capito la risposta.
      Quindi se un difensore posizionato poco fuori area si aggrappa alla maglia di un attaccante poco dentro e lo trascina fuori area, è punizione e non rigore perché il punto in cui si concretizza il fallo è quello in cui la maglia viene lasciata? (dimentica Ilicic/Allan: non c’entrano nulla)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Episodio completamente diverso per dinamica e, soprattutto, per tipo di fallo: tra trattenuta e spinta c’è la stessa differenza tra bianco e nero, sono due fattispecie opposte.

  13. Marco M.
    Marco M. dice:

    Luca,
    Molto difficile per me capire l’episodio di Llorente. Ogni volta che lo vedo cambio parere. Chiaro che l’atteggiamento del difensore è volto a ostacolare ma è anche vero che Llorente colpisce prima che il difensore faccia in tempo a concretizzare il fallo con il suo intento. Qui mi fermo e vorrei capire cosa va punito prima se l’intento o il primo gesto di Llorente che non è molto consono.
    Detto brutto, se vuoi il rigore almeno te lo fai fare.

    Così come, se non vuoi il rigore contro, stai attento perché abbiamo sempre detto che il giocatore è responsabile di come interviene, con mani e piedi.
    Sinceramente non vedo come si possa discutere il rigore su Ronaldo. Giocatore driblato che usa mani e piedi in area al 96… per fare cosa? Vero, contatto leggero, ma caro mio pensa a quello che fai.
    Grazie, ciao.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Che non sia un episodio semplice, siamo d’accordo.
      Per tal motivo ho evidenziato mille volte che si tratta di una mia opinione, null’altro, e non voglio convincere nessuno.

      Idem sul rigore di Ronaldo: si chiede un calcio più lineare però poi si chiedono questi rigori per sfioramenti.
      Mettetevi d’accordo.

  14. Nicola
    Nicola dice:

    Buongiorno Luca, intanto grazie per la precisione e la passione che ci metti nel cercare di rendere comprensibili le decisioni arbitrali. Spesso l’ignoranza del regolamento e del protocollo VAR generano dei “mostri” che fanno danni incalcolabili. Dopo l’ultima giornata di Campionato e a mente fredda, credo che le considerazioni da fare siano due:
    – le tue preoccupazioni sul livello arbitrale si stanno rivelando fondate. Più si alza il livello della gara, più gli arbitri vanno in confusione;
    – l’ignoranza regolamentare e del protocollo fa aumentare quelli che non vogliono il VAR senza pensare che il problema è di chi applica lo strumento, non dello strumento.
    A questo punto, dopo le disamine dei vari episodi, la domanda più importante è: come se ne esce? Perché ormai è evidente che c’è un corto circuito che potrebbe riportarci indietro all’era preVAR. E credo sia il caso di ricordare che il livello degli arbitri dell’era preVAR, era di gran lunga superiore a questo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – mi spiace questa tua affermazione. Speravo di sbagliarmi…
      – più che di chi utilizza lo strumento, il problema è in un protocollo scritto male e spesso contraddittorio.

      Se ne esce?
      Se ne uscirà ma non sarà un percorso facile.
      Di sicuro c’è che in questo modo il VAR serve molto a poco.

  15. Fabio
    Fabio dice:

    Orsù Luca, come si fa nello stesso post a definire fallo la gomitata di Cuadrado e non quella di Llorente? Al di là della intensità (praticamente nulla nel primo caso) Cuadrado manco lo vede l’avversario, Llorente invece sì e alza il gomito proprio per ostacolarlo. Il Var su un episodio simile? Saremmo ancora qui ad aspettare la decisone considerando che (come per tanti episodi) metà dei lettori di questo bel blog ci vede un rigore, l’altra metà no. Alla fine mi è parsa una banale applicazione della…seconda regola non scritta: palla contesa, palla alla difesa…insomma, nulla di particolarmente scandaloso. Scandaloso (e grave) quanto dichiarato invece dal presidente del Napoli, parole sulle quali non si dovrebbe sorvolare per questione di educazione, civiltà, rispetto. Un caro saluto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono due episodi che non hanno nulla in comune.
      E su Llorente, come scritto chiaramente, è una mia opinione, non impongo nulla a nessuno.
      Magari evita di scrivermi “palla contesa ecc. ecc” perché questi luoghi comuni (non regole non scritte: luoghi comuni) mi mandano più o meno in bestia come il “danno procurato”…

  16. Emanuele
    Emanuele dice:

    Buongiorno Luca,

    Una curiosità su Napoli-Atalanta. Dopo il fischio finale, Giacomelli ha lasciato il campo immediatamente senza fermarsi al centro con gli assistenti. Scelta che mi trova pienamente d’accordo, dato che la permanenza in campo avrebbe solo prolungato le infinite proteste del Napoli.

    Come viene presa questa decisione nelle categorie maggiori? Si tratta di una prassi nelle partite che terminano nelle polemiche, magari suggerita esternamente, o è una scelta a piena discrezione dell’arbitro? Gli assistenti possono fare una scelta diversa e rimanere? Ti è mai capitato di dover prendere questa decisione?

    Grazie
    EM

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un’eccezione consentita proprio per il motivo che hai ben individuato.
      Non c’è uno schema fisso ma, in circostanze particolari, non è solo consentito ma consigliato di evitare i convenevoli finali, proprio a tutela di chi potrebbe lasciarsi andare ad ulteriori proteste con conseguenze disciplinari (pensa a Fonseca dopo Roma-Cagliari).

      Non mi è mai accaduto per il semplice motivo che i saluti a centrocampo non erano previsti fino a pochi anni fa.

  17. Cesare
    Cesare dice:

    Leggendo i vari quotidiani in merito all’episodio del rigore in Napoli – Atalanta, la maggior parte propende per il fallo di Llorente mediante una gomitata su Kjaer… lei, invece, sembra tra i pochi favorevoli al rigore per il Napoli….e io concordo con la sua disamina…. è vero, sono tifoso del Napoli…. 🙂 …. ma mi ritengo uno sportivo….

    Ciao e grazie mille!

    • Cesare
      Cesare dice:

      OK, la ringrazio e le faccio i miei complimenti per il suo blog, davvero molto interessante per me che sono un neofita…..

      ….ne approfitto per porle un’altra domanda: l’arbitro può decidere autonomamente (cosa che NON sapevo fosse prevista dal protocollo!) di andare a rivedere l’azione ma, in pratica, se ho ben capito, NON è mai stata impiegata questa opportunità dagli arbitri, allora quale è il senso di averla prevista nel protocollo?

      Ciao e grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Esatto, non è mai successo.
      Il motivo è in una scelta piuttosto chiara della commissione di chiedere agli arbitri di decidere in campo e solo eventualmente essere corretti dal VAR.
      E’ una linea scelta che non amo particolarmente ma che capisco.

    • Cesare
      Cesare dice:

      Grazie mille!… ho seguito per la prima volta, con molto interesse, un suo intervento su C21 – “Campania Sport” e poi ho scoperto il suo blog….. mi farebbe piacere risentirla più spesso su C21: ci sarà questa possibilità? 😉

      Ciao

  18. Domenico
    Domenico dice:

    Vorrei condividere una riflessione partendo dal rigore dato alla Juventus. Si è detto che se Guia avesse revisionato l’azione, probabilmente ci avrebbe ripensato. Ecco il punto: siamo certi che le riprese lo avrebbero aiutato più di quanto lui abbia visto dal vivo? Ho qualche dubbio. Quante volte abbiamo preso atto che non bastano settimane di discussioni, di continue analisi video per venire a capo di un episodio, e pensiamo che qualche minuto, sotto pressione, siano sempre sufficienti a comprendere un’ azione? Ronaldo non è stato falciato, questo è evidente, ma siamo certi di poter dire, con le immagini disponibili, che Guia abbia sicuramente esagerato nella sua valutazione dal vivo? Ora, al di la di questo episodio, il vero limite del Var, a mio modesto avviso, non è tanto nel protocollo ma soprattutto nella tecnologia (tele)visiva. Fino a quando non si troverà una sistema di ripresa in grado di restituire immagini sostanzialmente “stereometriche”, dobbiamo fidarci di ciò che vede l’arbitro. Ricordiamoci di Sampdoria Juventus dello scorso anno, quando, grazie a un video dalla curva, si ebbe una prospettiva di un episodio talmente diversa da quella televisiva che spiazzò tutti, anche lei. In questi anni sono state introdotte tecnologie impensabili fino a poco tempo fa come il Cross Air o il GDS., adesso tocca sviluppare un sistema di ripresa che permetta di vedere l’azione da ogni lato, oppure aumentare il numero delle telecamere. Non è semplice, ma bisogna iniziare a lavorarci, altrimenti, secondo me, nemmeno il Challenge sarebbe di aiuto…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Le discussioni sono materia di giornalisti, ex calciatori, opinionisti ed a volte ex arbitri.
      Nessun arbitro ha mai espresso opinioni sui propri episodi, perlomeno non pubblicamente.

  19. Michele
    Michele dice:

    Caro Luca,innanzitutto buongiorno.Dopo tutti i commenti a cui hai avuto la pazienza e la disponibilità di rispondere dovrei semplicemente aggiungere un grazie anche da parte mia.Tuttavia,quando scrivi,a proposito del distacco fra Juventus e Napoli che non e’ questione di poco conto che,a causa delle decisioni arbitrali malauguratamente sbagliate verificatesi nelle partite di queste due squadre,questo avrebbe potuto essere di soli 4 punti e non degli attuali 8,a mio avviso ti sei lasciato tentare da un’interpretazione che va oltre la costatazione obiettiva del semplice errore e delle sue conseguenze.L’errore e’ sempre la risultante di un comportamento inadeguato,sia esso un gesto atletico come quello di un giocatore che,calciando sulla traversa il suo rigore in una finale mondiale determina la vittoria della squadra avversaria(questione non esattamente di poco conto come noi italiani abbiamo potuto sperimentare in positivo nel 2006…),sia esso la decisione di un arbitro che crede di vedere quello che non c’è’ o si lascia tentare dall’interpretazione piu’ comoda(per le famose considerazioni di opportunità di cui il regolamento non parla ma che pur ci sono…)di quello che nell’immediatezza gli si prospetta come idoneo ad essere giudicato in modo opposto.Ma dire che le sue conseguenze non sono di poco conto in un blog come il tuo che si propone di entrare nel dettaglio delle decisioni arbitrali per compiere la meritoria azione di spiegarle in relazione al regolamento non puo’essere liquidata come un’ovvia costatazione di un dato di fatto,perche’ lascia intuire il retro pensiero che quelle decisioni abbiano in realtà falsato l’esito della competizione sportiva;e questo e’ appunto il male da cui dobbiamo guardarci,fino,naturalmente,a prova del contrario.Cio’ premesso,nell’azione incriminata di Napoli-Atalanta ho l’impressione che il povero Giacomelli si sia accomodato a considerare un normale contrasto quello che gli offriva l’occasione di giudicarlo tale l’andamento dell’azione(vulgo:il braccio proteso di Llorente e la relativa gomitata,per eseguire la quale mi ha sorpreso che tu non abbia tenuto conto del fatto che un giocatore esperto non ha bisogno di guardare l’avversario di cui deve intuire il posizionamento non foss’altro perche’ la contesa e’ in atto)perche’ il Napoli era già’ in vantaggio e la partita prossima alla fine…Cordiali saluti

    • Michele
      Michele dice:

      Naturalmente,la tua frase ha tutt’altro-e pienamente condivisibile-senso,in relazione alle finalità’ che ti proponi con il blog,se la intendiamo come un richiamo-anche se non esplicitato??-agli operatori coinvolti-l’Aia e le sue componenti-affinché perfezionino i loro strumenti decisionali onde evitare che dall’esercizio lacunoso della funzione loro preposta possa essere in qualche modo falsato l’esito sportivo…Un abbraccio.Michele

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Materia che non mi interessa, abbi pazienza.
      E mi pare abbastanza evidente dal taglio che ho dato al blog fin dall’inizio.
      A scannarsi su questi argomenti lascio altri e quando ne vengo trascinato (a volte con metodi da schiaffi, anche se non è il tuo caso) reagisco con decisione: non voglio farmi coinvolgere in gazzarre da bar da gente che non sa niente di quel che abbiamo vissuto nel periodo che hai evocato.

      Non mi interessa.
      Fine.

  20. mpetaz
    mpetaz dice:

    Ciao avucat, sai che pur essendo di parte ovviamente tendo (quasi sempre lol) a valutare correttamente le situazioni…
    mi riferisco all’ultima tua considerazione sul paragone dei presunti falli in Juventus Genoa…
    la discriminante per cui NON sono paragonabili e NON devono essere valutati alla stessa stregua (contatto lieve per cui… in cavalleria) é il punto di contatto: se con le gambe non esiste la valutazione della leggerezza, con il corpo o braccia (spinte) é solo l’arbitro che decide (se vede) l’entità ecc…
    recentemente ho proprio assistito ad una rto di un collega CanA in cui veniva trattato questo argomento.
    detto ciò gran bell’approfindimento.
    a presto
    Mario

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ciao.
      Evidentemente non hai compreso pienamente quel che intendevo (e mi sorprende, in tutta franchezza).
      Non ho paragonato gli episodi ma semplicemente esposto una riflessione generale sul concetto di entità (e non è vero che cambia su contatti bassi od alti: sono due colpetti, non stiamo parlando di un colpo e di una trattenuta).
      La questione riguarda il paradosso secondo cui due episodi discutibili possono essere decisi diversamente in campo (ci sta) con la medesima reazione del VAR (ci sta un po’ meno).
      Affermare che oggettivamente il VAR è una ricchezza ma che così non funziona non mi pare un’affermazione rivoluzionaria. O no?

  21. Furia
    Furia dice:

    Buongiorno,
    Per quanto mi riguarda il fallo di Llorente è persino palese e sia i frame che le immagini non lasciano dubbi su come lo spagnolo allarghi volutamente il gomito, peraltro non c’è una legge che dica che il difensore deve per forza guardare il pallone, Kjaer va per disturbare Llorente ed è una cosa del tutto Legittima (poi erano problemi suoi se procurava il rigore) e peraltro il fallo dello spagnolo avviene prima che si consumi il fallo del danese. Giacomelli ha fatto bene a far proseguire visto che la palla va alla squadra Atalantina. In questo caso credo che bisognerebbe esaltare l’arbitro ma tant’è…..
    su Ronaldo il rigore c’è e persino i giocatori del Genoa se ne sono resi conto di aver commesso una stupidaggine.
    Severa l’espulsione di Cassata ma stava martellando Dybala da tempo forse la meritava addirittura prima e questo bisogna sottolinearlo.
    Saluti

  22. Giulio
    Giulio dice:

    Gentile Luca, io vorrei sottolineare la prova di Orsato (per me, il miglior arbitro, attualmente): probabilmente la partita non aveva un coefficiente di difficoltà altissimo ma non non gli ho visto sbagliare nulla, ma proprio nulla: non un cartellino, non un fallo laterale, non un corner. Condivido la tua opinione su Giacomelli e rinnovo i complimenti per questo spazio che gestisci davvero bene.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Orsato è in una condizione tecnica straordinaria.
      Manca qualcosina a livello fisico/atletico ma credo che la sua scarsa mobilità dipenda da qualche acciacco temporaneo (a naso mi pare una tendinite o qualcosa di simile).
      Se troverà anche una condizione ideale, rivedremo l’Orsato straripante di tre anni fa.
      Ma che sia un fuoriclasse assoluto non si discute. E non l’ho discusso nemmeno dopo quel famoso Inter-Juventus e mi vanto di averlo difeso contro tutto e tutti.

      Grazie per i complimenti, sempre graditi.

  23. Fabio
    Fabio dice:

    Un quesito:
    Nei minuti finali, nel caos totale, giacomelli spinge mettendo le mani sul petto di callejon..può farlo?.cosa sarebbe successo se il calciatore avesse reagito spintonando anche lui l’arbitro?..ovviamente giacomelli l’avrebbe espulso ma la regola del nn toccare nn vale anke x gli arbitri?..motivo in più per fermarlo x un mese…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, ha rischiato di perdere la testa, fortunatamente è tornato in sé velocemente.
      Sulle sospensioni non sono mai stato d’accordo e, in questo caso, non vedo un motivo valido. Anche se credo che tornerà a gare di fascia inferiore.

  24. Nicola
    Nicola dice:

    Una piccola riflessione su Giacomelli. Sicuramente il suo operato in Napoli Atalanta non è stato adeguato ma sinceramente reputo le dichiarazioni fatte post-gara eccessive e inadeguate. Proprio per questo avrei preferito che Giacomelli rimanesse in campo a fine partita. Le eventuali reazioni e proteste che sicuramente ci sarebbero state a fine partita sarebbero dovute essere punire a termini di regolamento se fossero risultare essere fatte in maniera inopportuna. Proprio per questo mi sorge una domanda, in queste situazioni di dichiarazioni di astio verso la classe arbitrale non ritiene necessario una presa di posizione chiara e decisa da parte delle principali cariche di lega e sia?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ormai non so più che dire dei dirigenti dell’AIA.
      Non ho nemmeno voglia di parlarne perché è tempo perso.
      Sono invece d’accordo sulla scelta di non fermarsi a centrocampo: si sono evitate proteste inutili che avrebbero potuto portare ad ulteriori strascichi polemici.
      La prevenzione non finisce al 90esimo ma continua anche dopo.

  25. Sergio
    Sergio dice:

    Salute, inizio da Napoli – Atalanta. Premetto che per me Kjaer travolge Llorente commettendo, a mio avviso fallo da rigore, ma quello che mi ha sorpreso non è tanto la mancata concessione del rigore quanto la gestione della fase successiva alle rete dell’Atalanta.
    Per le trattenute l’ammonizione è prevista anche per fattispecie diverse della SPA. A pagina 143 del Regolamento si legge “TRATTENERE UN AVVERSARIO Si ricorda agli arbitri di intervenire prontamente e trattare con fermezza l’infrazione di trattenere un avversario, in particolare all’interno dell’area di rigore in occasione di calci d’angolo e di calci di punizione. In queste situazioni l’arbitro deve:
    • richiamare verbalmente ogni calciatore che trattiene un avversario prima che il pallone sia in gioco
    • ammonire il calciatore se continua a trattenere l’avversario prima che il pallone sia in gioco
    • assegnare un calcio di punizione diretto o di rigore ed ammonire il calciatore se ciò avviene dopo che il pallone è in gioco.”
    Deduco che la trattenuta è fallo che è trattato disciplinarmente in modo diverso dagli altri e che Giua, applicando queste disposizioni, abbia deciso di comminare la seconda ammonizione al calciatore del Genoa.
    Inoltre una ammonizione può essere comminate al calciatore che “infrange ripetutamente le Regole del Gioco (non è definito un numero specifico di infrazioni a partire dal quale deve essere comminata l’ammonizione)”.
    Agudelo, anticipando Reguni, spinge il pallone ad una velocità tale che, a mio avviso, ne esclude il possesso eliminando un elemento essenziale per configurare la fattispecie di chiara opportunità di segnare una rete, tant’è che quando l’attaccante cade il pallone è già in possesso del portiere.
    Secondo me Giua non ha visto il contatto Cuadrado-Gumus, infatti al momento l’azione si svolgeva in prossimità della linea laterale e immagino che su quella fosse concentrato. Se così fosse sarebbe un contatto non visto dall’arbitro che avrebbe consentito l’eventuale intervento del VAR.
    Rigore assegnato alla Roma per fallo di mano di Becao. Diversi replay evidenziano che la palla colpisce prima il petto di Kluivert e poi finisce sul braccio largo del difendente. “… Di solito non è un’infrazione se il pallone tocca le mani / braccia del calciatore: …… – se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino”. A mio avviso rigore da non assegnare-
    Grazie per il lavoro che svolgi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie a te per l’attenzione ma, francamente, non so da che parte iniziare: dovrei scrivere nuovamente tutto quello che c’è in questo approfondimento.
      Rispetto le tue opinioni ma onestamente non mi trovo d’accordo con nessuna.

  26. Giovanni
    Giovanni dice:

    Gentile avvocato Marelli,
    leggo il suo blog sempre con piacere, questo è il mio primo intervento, spero me l’approverà.
    Lei ha detto che è nella facoltà degli arbitri in campo richiedere al VAR di rivedere una situazione se non gli è chiara, quindi il contrario rispetto alla norma (VAR che richiama arbitro), ma dice anche che non è mai accaduto. Presumo che questo sia perché sia stato vietato da Rizzoli? Oppure nessuno ha il coraggio di fare “il primo passo”?
    Mi sembra una cosa poca logica: se si ha uno strumento, se ne dovrebbero sfruttare tutte le potenzialità.
    L’arbitro che chiedesse di rivedere al VAR dal campo, riceverebbe una valutazione molto negativa?
    Onestamente, con Giacomelli così nel pallone, sarebbe stato comprensibile se avesse richiesto lui stesso al VAR la visione forzata.
    La ringrazio per la risposta che vorrà dare e buona serata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non è stato vietato ma è un po’ una contraddizione del protocollo: da una parte dice di arbitrare come se non esistesse il VAR, dall’altra che l’arbitro può autonomamente iniziare una review.
      In una tale situazione è ovvio che si sia presa una strada più limitante, cioè di decidere in campo ed eventualmente essere richiamati alla review.
      Troppo limitante? Può essere ma, per ora, questa è la direzione intrapresa, vediamo che accadrà in futuro.
      L’arbitro che sbaglia riceve a prescindere una valutazione negativa perciò è suo interesse uscire dal campo perlomeno con la decisione corretta. Per tal motivo non ha senso pensare che un arbitro non voglia cambiare la propria decisione iniziale, tanto non cambia nulla in termini “numerici”.

      Buona serata anche a Lei.

  27. Renzo
    Renzo dice:

    Buonasera,
    chiedo scusa per la precisazione un po’ polemica, ma quello che si sta facendo sul VAR in Italia oggi in termini di informazione (anche da parte di questo blog che apprezzo molto) occulta parte della realtà oggettiva e documentale.

    Il protocollo VAR prevede che:
    • The referee can initiate a ‘review’ for a potential ‘clear and obvious error’ or
    ‘serious missed incident’ when:
    • the VAR (or another match official) recommends a ‘review’
    • the referee suspects that something serious has been ‘missed’

    Sul primo punto l’informazione diffusa è corretta ed esaustiva. Nel caso di Napoli il VAR non avrebbe potuto consigliare la OFR.

    Perchè però viene nascosto a tutti che Giacomelli aveva il PIENO DIRITTO in base al protocollo di chiedere di sua iniziativa di rivedere le immagini?
    Perchè (almeno a mia memoria) nessun arbitro italiano lo ha mai fatto?

    Faccio due ipotesi:
    – Sono tutti arroganti che credono di essere infallibili e hanno dimenticato la regola 18 insegnata ad ogni corso arbitri. (ne dubito)
    – E’ stata data disposizione da parte di Rizzoli e/o Nicchi che quell’ipotesi NON deve essere usata dagli arbitri in campo. (ci credo già di più)

    Quante volte nella sua carriera, dopo aver preso una topica pazzesca se ne è reso conto immediatamente per la reazione delle squadre in campo e una serie di altri dettagli che qualsiasi arbitro di media esperienza è in grado di captare? Ma ha dovuto continuare e mantenere la sua decisione e immediatamente “dimenticare” quanto successo per non correre il rischio di compensare? Quanto le avrebbe fatto piacere in quei momenti poter dire “un momento, vado a rivedere il tutto e vi dico…”?

    Lei non poteva, io neppure… Giacomelli avrebbe potuto! Ma non l’ha fatto! E viene diffuso a gran trombone che non è vero che non avrebbe potuto perchè il VAR non può intervenire su questi casi. FALSO! Il VAR (inteso come persona) non può suggerire l’OFR, ma l’arbitro può (e dovrebbe) capire la situazione e decidere di andare a rivedere d sua iniziativa. Diciamolo alla gente che esiste nel protocollo questa possibilità!

    Chiusa questa parentesi, le chiedo: dato per assodato che la trattenuta del calciatore bergamasco è fallosa, dato per altrettanto assodato che la “gomitata”precedente può essere oggetto di discussione sulla sua regolarità e dato per fatto oggettivo che la rete dell’atalanta è frutto della stessa fase di attacco conseguente al fatto oggetto di valutazione: su quale base regolamentare la rete dell’atalanta può essere regolare? Che il rigore venga assegnato o meno è tutt’altro che certo ma che la rete non è possibile che risulti regolare non vedo un appiglio regolamentare per convalidarla.

    Grazie per l’attenzione e per il blog che gestisce

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mai detto o scritto che non sia possibile.
      Ho sempre detto e scritto che non è mai successo perché è stata presa una linea secondo la quale in campo si arbitra come se non esistesse il VAR ed il VAR interviene in caso di errori chiari ed evidenti.
      Nulla di particolarmente strano.
      Sulla regolarità della rete, come hai notato, non ho nemmeno accennato perché non c’è dubbio che lo sia. Quel che si deve discutere è l’episodio in sé, non certo quanto accaduto dopo che è perfettamente regolare una volta che il VAR ha compreso di non poter in alcun modo intervenire.

  28. Sergio
    Sergio dice:

    Ciao Luca, premetto che ti seguo sempre e ti stimo tantissimo. Sei una perla rara in questo mondo calcistico iperfazioso. Sono quasi sempre d’accordo con le tue opinioni. Stavolta però sul contatto Llorente-Kjaer volevo proporti questo filmato dal basso dove si evince che ben prima del “placcaggio” Llorente rifila una gomitata al difensore facendolo ruotare e innescando tutte le conseguenti (secondo me inutili e pretestuose) polemiche. Puoi per favore guardare il filmato e darmi il tuo parere ? Tante volte certe azioni che sembrano rigori nettissimi viste da differenti angolazioni provocano ripensamenti
    https://youtu.be/EBp18qzFd3w

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ho visto il filmato già ieri sera e non cambio di una virgola la mia opinione.
      Ovviamente sei libero di pensarla diversamente, ci mancherebbe.

  29. Matteo
    Matteo dice:

    Ciao Luca,
    l’ episodio di Llorente Kjaer a mio modo di vedere, è dubbio. Oltre che atipico. Però sarei più propenso al non-rigore.
    Quando il difendente corre sull’ attaccante senza guardare la sfera, al 99% gli verrà fischiato contro il rigore, perchè qualsiasi danno arrecchi all’ attaccante, sarà sempre nel torto.

    Il problema è che qui manca la “consumazione” del fatto: è Llorente che fa la prima mossa dandogli quella sbracciata prima che si instauri il contatto tra i corpi.

    Diverso sarebbe stato chiaramente se Llorente si fosse difeso con un colpo non proditorio.

  30. Luca
    Luca dice:

    Signor Marelli, conoscendo anche la sua passione per la F1, sarebbe opportuno inserire nella squadra VAR un “tecnico”, ovvero un ex calciatore, proprio come in safety commission in F, che possa intervenire su aspetti che sono puramente del campo e quindi sei giocatori, che bn appartengono al mondo arbitrale?
    Grazie in anticipo e complimenti per le varie analisi

  31. andrea
    andrea dice:

    Ciao Luca, sul caso LLOrente sbagli, a mio modesto parere: il fatto che il difensore guardi l’attaccante non è di per se punibile. Ha pieno diritto di andare a posizionarsi e poi contrastarlo regolarmente: se prima di poter contrastare l’attaccante quest’ultimo muove il gomito verso la sua faccia è in quel momento che deve essere rilevata l’infrazione. Tu invece punisci l’intenzione del difensore, ma ciò non è corretto; questa deve essere valutata solo nel momento in cui ha la possibilità di contrastare l’attaccante. E’ un mio parere, ripeto. Un caro saluto

    • Frsnco
      Frsnco dice:

      Mi hai anticipato: in diretta ho avuto l’impressione, che mi è parsa confermata dal replay, che Llorente anticipasse il difensore, che certamente stava per arrivargli addosso, commettendo fallo con quel braccio che va a prendere l’avversario, tanto che gli piega la testa, trascinandolo a terra. Questo dal filmato, cui arriva il supporto del fermo immsgine, che non rende l’azione, ma ne cristallizza una postura, a mio parere molto significativa. Capita raramente di dissentire dall’ottimo Luca. Ma questa è una di quelle.

  32. Pellegrino
    Pellegrino dice:

    wow un numero impressionante di commenti, la giornata più nera dall’inizio dell’epoca del VAR, mi sa.

    Due domande semplici:
    – perchè Giacomelli attende 5 minuti il controllo del VAR prima di riprendere il gioco dopo il gol dell’ Atalanta? (è chiaro che stessero riguardando il fallo di Kjaer, no?)
    – come giudichi il comportamento, a mio parere vergognoso, di Giacomelli, che abbandona il campo quasi scappando (non dovrebbe essere sempre l’ultimo ad uscire dopo aver salutato i calciatori?)

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – perché non riusciva a far riprendere il gioco: aveva in campo calciatori che protestavano, mezza panchina e parecchi dirigenti. Non ha aspettato, semplicemente non è stato in grado di far riprendere il gioco prima. Male…
      – Comportamento saggio: non aveva senso rimanere in campo, col rischio di squalifiche ulteriori per qualche protesta eccessiva.

      P.S.: te lo ripeto per l’ennesima volta (ma è davvero l’ultima). Basta con questi termini: di vergognoso c’è ben altro, non certo un comportamento ampiamente giustificabile.

    • Daniele
      Daniele dice:

      Quindi è colpa dell’arbitro se una squadra e relativa panchina impedisce di riprendere il gioco? Cosa avrebbe dovuto fare scusi? Io al massimo avrei espulso Callejon per l’atteggiamento irriguardoso

  33. GIANFRANCO
    GIANFRANCO dice:

    Credo che il giallo su Cassata sia figlio di altri 3 interventi dello stesso calciatore su Dybala, da uno di questi nasce il primo cartellino. Questo ha condizionato molto, a mio parere, la scelta di dare quel giallo per aver fermato una ripartenza, un po’ sevro ma figlio dei falli precedenti.

    • roberto
      roberto dice:

      Quindi Giua è improvvisamente impazzito e ha inventato una Spa che non esiste. E’ un giallo severo, forzato, ma di ammonizioni cosi se ne vedono ogni partita. Lo stesso Orsato in Roma-Milan ne ha tirate fuori 2 per Spa che erano simili a questa, con difesa schierata e un giocatore pronto a contrastare l’attaccante. E’ severa, ma non è vero che non ha alcuna base

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Commento senza senso: gli arbitri sbagliano e non per questo impazziscono. Altrimenti ciò significherebbe che tutti gli arbitri siano impazziti almeno una cinquantina di volte per ciascuno.
      Rimaniamo sul tema e, se proprio devi indicare dei paragoni, specifica perché così non si capisce niente del termine di paragone.

  34. Danilo
    Danilo dice:

    Complimenti Marelli! Analisi sempre interessanti…ero dubbioso su napoli atalanta ma mi hai convinto che fosse rigore. Su juve genoa indubbio l’errore su Cassata mentre su Ronaldo credo che il rigore ci stia tutto, troppo ingenuo il difensore genoano. Su Cuadrado nel finale x me non c’è prorio nulla come in udinese Roma tra okaka e fazio. A livello europeo non li considerano nemmeno episodi da discutere anche se poi si vedono di quegli errori macroscopici che dimostrano che tutto il mondo è paese… vedi roma borussia m. o napoli Liverpool.

  35. Steven
    Steven dice:

    Buona sera, volevo dire la mia opinione sul secondo giallo di Cassata.
    Il giocatore del genoa prima “trattiene” dybala con la mano sinistra, poi quando Dybala cerca di aggirarlo lo “trattiene” con la mano destra sulla spalla destra di Dybala… ecco io credo che il fatto di aver cercato il contatto con le mani due volte in così poco tempo abbia portato l’arbitro a punirlo. Può essere andata così? sarebbe comunque scorretto punirlo?

  36. Dario
    Dario dice:

    Salve sig. Marelli, relativamente al rigore su Cristiano Ronaldo, devo dire che a me è parso netto.
    Lei dice che il contatto è debolissimo e probabilmente è così, tuttavia questo è normale per quel tipo di fallo. Voglio dire, trattandosi di uno sgambetto, quale intensità ci dovrebbe essere per definire quel contatto un rigore ineccepibile? Il difensore non dà un calcio, semplicemente allarga la gamba andando ad interferire con il movimento dell’attaccante e toccando la gamba di quest’ultimo.
    Per un intervento del genere mi sembra ovvio che non serva un contatto violento per decretare fallo.
    La ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi e la saluto cordialmente.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Per esempio è un contatto da rigore quello su Lautaro Martinez col Parma, un vero sgambetto e non un tocchetto sul parastinco.
      Non abituiamoci a questi rigorini perché altrimenti diventa davvero danza classica…

  37. Mauro
    Mauro dice:

    Ciao, nella partita Udinese Roma c’è stato un episodio dove l’udinese ha reclamato il rigore per un contatto Sema-Santon. Volevo sapere se lo avesse analizzato perchè, da tifoso romanista, credo che potesse starci, almeno a guardare le immagini in diretta, e che il rosso a Fazio sia stato il tentativo da parte di Irrati di rimediare al primo errore

  38. Massimo
    Massimo dice:

    Complimenti per le sue attente analisi, il var è uno strumento utilissimo, ma da questo anno coi vari cambi del protocollo lo hanno reso un NON strumento utilissimo ma un semplice spettatore impotente com’è lo eravamo prima e lo siamo ora tutti noi tifosi ,io penso che dovrebbe essere introdotto il challenge, con due o tre chiamate per squadra che se non necessario non verranno usate, si dice che con questa introduzione le partite potrebbero durare un’eternita , non trovo che sia così seguendo il basket o il volley, penso solamente che noi tifosi preferiamo avere una sicurezza subito rispetto ad aspettare tre giorni o una settimana per vedere la successiva partita della nostra squadra e non sapere se siamo stati penalizzati o no. La saluto cordialmente e grazie per il suo blog.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Una precisazione: non c’è stato alcun cambio di protocollo, è rimasto invariato anche nelle virgole. Semplicemente è stata ulteriormente alzata l’asticella sul suo utilizzo.
      Sul challenge, con me, sfondi una porta spalancata.
      Grazie a te.

  39. Romeo
    Romeo dice:

    Buongiorno, quando Cuadrado allarga il braccio e prende posizione, l’attaccante è proprio dietro di lui, l’attaccante poi da dietro cerca di girargli intorno ma il braccio è già largo da un po’ a protezione della posizione, non sarebbe stato troppo generoso come rigore? Non dico che avrebbe potuto evitarlo facendo un altro passo alla sua destra, ma a me sembra che vada proprio a cercare quel braccio aperto.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Beh, la negligenza di un fallo è proprio questa: compiere un movimento senza curarsi delle conseguenze per un avversario. Non credo che un qualsiasi giocatore possa pensare di evitare un ostacolo irregolare per evitare all’avversario di compiere un’infrazione.
      E’ un po’ come se dicessi “Sanabria allarga la gamba per occupare terreno e Ronaldo doveva evitarlo”: non ha molto senso, non credi?

      Ciao.

    • Richard
      Richard dice:

      Ciao Luca , sono d’accordo con ciò che vuole dire , però non è la stessa cosa con il contatto Llorente-Kjaer?
      Anche in quel caso Llorente allarga il braccio ma deve pensare a non compiere un movimento senza curarsi delle conseguenze per un avversario?
      A differenza di Ronaldo-Sanabria il contatto Cuadrado-Gumus c’è davvero pochissimo (senza considerare che si mette le mani sul viso , ma sul viso non è mai stato toccato

    • Richard
      Richard dice:

      E mi scusi , perché invece Cuadrado deve preoccuparsi dell’avversario? Guarda sempre la palla anche lui
      Non capisco la differenza

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Negligenza.
      Mica Gumus gli va addosso, trova sulla traiettoria il braccio.
      Ma poi di che stiamo discutendo? Ho scritto chiaramente che, secondo me, è un contatto leggerissimo da non punire.

  40. Roberta
    Roberta dice:

    Caro Luca ho una curiosità sul fuprigioco di Palacio in Cagliari-Bologna. Se non avesse cercato di intervenire poteva risultare non attivo oppure la sua posizione è comunque sempre punibile? Per quanto riguarda il rigore a favore di Ronaldo come l’ho visto ho pensato per Marelli (aka Thanos) sarà un rigorino mentre sullo scontro tra Llorente e Kjaer mi sono domandata come mai non fischia qualcosa? Forse comincio a ragionare prima di urlare e questo è merito delle sue spiegazioni regolamentari, anche Lei cambia maglietta troppo in fretta, almeno secondo quello che Le scrivono (Scherzo ovviamente o forse dipende dal Thanos che è in Lei…). Continui così e grazie!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Bella domanda.
      No, se non l’avesse toccata il gol andava convalidato perché Palacio non ha impattato su alcun avversario. A condannare sportivamente Palacio è stata proprio la deviazione di petto (e sinceramente non sono sicuro che, in mancanza, il pallone sarebbe finito in rete).

      In media cambio maglia tra le cinque e le sette volte al mese, ormai sono confuso anche io sulla mia squadra del cuore (tra quelle che mi affibbiano a giorni alterni) 😀

  41. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Una cosa sull’espulsione di Fazio: è stato considerato un probabile possesso di Okaka? E per questo è stata considerata chiara occasione da rete?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In quella posizione del campo un fallo del difensore porta automaticamente all’espulsione per chiara occasione da rete: è chiaro che Irrati abbia visto un possesso od un facile possesso di Okaka per sanzionare Fazio con l’espulsione.

  42. Giacomo
    Giacomo dice:

    Buongiorno , ormai mi stò abituando a vedere la partita , e poi venire qua per chiarezze , stai diventando un punto fermo del post partita , grazie come sempre .
    Volevo chiedere riguardo al presunto rigore non dato al napoli per fallo del difensore dell’Atalanta …inutile dire che prima di commentare qui abbia rivisto più e più volte il video e mi sorge spontaneo la domanda , come si fa a prendersi una gomitata sulla tempia e fare pure fallo ? Mettiamo pure che si disinteressi del pallone e che cerchi soltanto di limitare i movimenti dell’attaccante avvicinandosi , non lo strattona non gli si attacca alla maglia si avvicina soltanto per vedere se magari nel controllo della palla sbaglia qualcosa si ritrova un gomito largo di Llorente che si avvicina al difensore alzando sempre più il gomito come se fosse Llorente stesso a volerlo colpire . Come si fa a pretendere rigore da uno che ti è caduto addosso dopo essere stato colpito alla tempia col gomito ….. francamente gli avrei chiesto una tac piuttosto che un rigore . Aspetto una Risposta esaustiva , sperando che come me si riveda il video da vicino https://youtu.be/EBp18qzFd3w

    Non veda il mio commento da tifoso (tifo venezia …) ma come uno che vede solo una presunta ingiustizia da amante del calcio , mi stia bene se non, sempre meglio !

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Pensa a questo: Kjaer guarda il pallone e tenta di intervenire sullo stesso.
      Avrebbe mai preso la gomitata (casuale) se non si fosse voltato correndo verso l’avversario?

  43. Graziano
    Graziano dice:

    Ciao Luca vorrei un chiarimento, il fallo di Cassata non può essere considerato una doppia trattenuta e quindi ammonizione? Complimenti per il Blog .

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No.
      Una trattenuta viene punita col cartellino giallo se interrompe un’azione promettente oppure se prolungata (e non è questo il caso: Cassata pizzica un paio di volte la maglia ma nulla di più).

    • Guido
      Guido dice:

      Dybala se esce da quella zona di campo si ritrova 2 contro 3.E Dybala ieri in un altra occasione si era “tirato” 4 giocatori arrivando a tu per tu con il portiere.Azione assolutamente promettente Che sia a 35 mt dalla porta a termini di regolamento non importa nulla.Nel primo tempo Bentacour è stato ammonito per molto meno Ronaldo si guadagna certamente di mestiere un rigore netto. L’episodio all’ultimo instante nell’aria juventina è chiaramente una sceneggiata. Lei afferma che entrambi i contatti siano “leggerissimi”, dovrebbe sapere che ne io ne lei e nemmeno il var siamo in grado di poter capire l’intensita’ di un contatto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Vabbé, se ci fosse stato Maradona portava in porta anche il suo portiere.
      Abbi pazienza ma gli episodi si valutano sui fatti, non su quello che avrebbe potuto fare.

      Che sia a 35 metri fa tutta la differenza del mondo. Non fa differenza per chi non ha idea di quel che parla.

      Lei sicuramente non sarebbe in grado. Da parte mia posso assicurarLe che l’entità si può capire eccome.
      Tralascio il tono del Suo commento, ho avuto forte la tentazione di cestinare.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Facciamo così, Guido: non seguire più il blog e non perdere tempo a scrivere stupidaggini.
      Non mi apprezzi e va bene, non mi offendo.
      Non mi piaci e fine.
      Non si può andare d’accordo con tutti.
      I tuoi prossimi messaggi non riceveranno risposta e finiranno direttamente nello spam.
      Fine della discussione.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La domanda che mi pongo è la seguente: ma non hai veramente nulla di meglio da fare?
      Davvero hai il tempo di passare di qui e lasciare una sequela di insulti a caso?
      Che vita orribile che devi avere, la mia solidarietà.

  44. Christian
    Christian dice:

    Buonasera, nell’episodio Llorente-Kyaer, la sua tesi (semplificando) che è la testa di quest’ultimo che va verso il gomito e non viceversa, se si guardano bene le immagini, è smentita dal fatto che l’attaccante (magari certo per proteggersi) sbraccia vistosamente col gomito prima di qualsiasi altro contatto.
    È vero che la postura di Kyaer è tecnicamente errata per un difensore, ma non può essere punibile un’intenzione (solo successivamente divenuta fallosa) piuttosto che un precedente contatto di un gomito di un un’attaccante che va verso la testa del difensore (che certo deve quantomeno ostacolare l’avversario).
    Nel filmato di YouTube postato in un commento precedente si denota chiaramente questa dinamica.
    La ringrazio per la risposta, e scusi se torno su quest episodio già citato da molti altri commenti.

    • vito
      vito dice:

      kjaer era partito con l’intenzione di ostacolare Llorente e quindi non vede nemmeno dove si trova il pallone. Gia’ questo ti fa capire che, per kjaer, era piu’ importante danneggiare l’attaccante che pensare a difendere. Nel calcio il contrasto e’ lecito quando e’ “onesto e sportivo”. Provi a contrastare l’avversario. Ci riesci, ok, non ci riesci, calcio di rigore. Ma se per un difensore e’ primario ostacolare l’attaccante, beh penso che dovrebbero dargli rigore ed espulsione. Quello che ha fatto kjaer non e’ calcio. E non dirmi che lo fanno tutti. Cominciamo a dare qualche rosso e la smetteranno.

  45. Gianluca
    Gianluca dice:

    Non sarebbe il caso che Nicchi e Rizzoli modifichino il protocollo? O è pura utopia?
    Così come è ora crea confusione e disinteresse.
    Infine come giudica il tocco di mano di Toloi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non è nei loro poteri.
      Il protocollo può essere modificato solo dall’IFAB.
      Il tocco di mano di Toloi non è punibile, braccio aderente al corpo.

    • Stefano
      Stefano dice:

      Sì, è vero, a modificare il protocollo può pensarci solo l’IFAB. Ma se, per ipotesi, Rizzoli desse indicazioni agli arbitri di allargare implicitamente un po’ il margine di intervento dei VAR? Rischierebbe sanzioni o reprimende dalla FIFA?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, nessuna sanzione, ci mancherebbe.
      Ma il protocollo è quello, difficile discostarsene.
      E’ come un regolamento: può piacere o meno ma quello è e bisogna utilizzarlo.

  46. Giorgio
    Giorgio dice:

    Caro Luca,
    mi è venuta in mente rileggendo degli episodi, del paradosso che si è creato con questa applicazione del protocollo e della piega che hanno preso certi attaccanti quando sono in area, una provocazione: non sarebbe un’idea dare direttiva agli arbitri ed evolvere il protocollo in modo da trattare l’area di rigore come un po’ “speciale” (cosa che in effetti è) e come si è fatto per gli assistenti di linea “nel dubbio non fischiare”?

    Sanzionare solo gli episodi che appaiono, scusami il termine, “clamorosi” e poi, al massimo, potrebbe essere il VAR a suggerire all’arbitro l’OFR.
    In questo modo penso che l’arbitro potrebbe essere più tutelato e decidere con più tranquillità perché concedere un calcio di rigore per poi revocarlo è ammettere un errore e psicologicamente è molto più difficile dal lasciar correre in attesa di una review più approfondita.

    Sinceramente da spettatore sono abbastanza stanco di attaccanti che tentano di ingannare l’arbitro con cadute anche comiche e proteste continue. Come hai detto in precedenza, il rigore è una cosa seria.
    Magari Giua se avesse avuto l’opportunità di riguardare l’episodio di Ronaldo senza aver ancora preso la decisione non avrebbe assegnato il rigore, penso che sia stato ingannato dalla dinamica della caduta, stesso discorso vale per tutti gli altri rigori visti assegnati per poco le scorse giornate (ricordo un paio su Immobile ma anche altri).

    Ormai il VAR da strumento utilissimo sembra diventato solo un modo per giustificare qualsiasi decisione presa in campo dall’arbitro perché il “chiaro ed evidente errore” praticamente non può mai essere sostenuto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà il problema esiste ma va affrontato in maniera differente: non sarà mica che i calciatori hanno “mangiato la foglia” e si buttano al minimo contatto ben sapendo che il VAR non potrà intervenire praticamente mai in caso di fischio a favore?

  47. Ant Giovanni
    Ant Giovanni dice:

    Complimenti per analisi. Domanda Giacomelli tecnicamente se non ha visto il fallo offensivo o difensivo che sia avrebbe potuto comunque interrompere ripartenza Atalanta per evitare eventuale gol di confusione? Tipo ci fermiamo un momento, discutiamo e ripartiamo? Domanda due che ne pensa della possibilità come nel rugby che arbitro abbia sempre microfono acceso (in onda – come la partita sui maxi schermi) e dia delle spiegazioni a voce alta con dialoghi col VAR a Voce alta?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Al di là di decisioni di “comodo”, in una circostanza del genere non si può semplicemente lasciar correre perché si sposta il problema dal terreno di gioco al VAR, a cui tocca decidere al posto dell’arbitro. Non è accettabile un cambio di responsabilità implicito come questo.
      Sui microfoni lasciamo perdere, aumenterebbero ulteriormente le polemiche: non oso immaginare quel che accadrebbe sui social, pronti ad analizzare anche le sillabe.
      Lasciamo perdere.

  48. Gus
    Gus dice:

    L’errore di Giua Sul secondo giallo a Cassata appare Oggettivamente incomprensibile. Sul momento ho pensato si fosse dimenticato di averlo già ammonito, ma in realtà si capisce chiaramente che era conscio trattarsi della seconda ammonizione. L’unica spiegazione che mi do è che abbia in qualche modo voluto punire la reiterazione. Prima del primo giallo infatti cassata l’aveva scampata per una ben più evidente trattenuta sempre a Dybala. Altra giustificazione non la vedo. Cosa ne pensi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può essere ma mi pare una spiegazione che rimane debolissima: per lasciare in inferiorità numerica una squadra non basta una minima trattenuta come quella di ieri sera.

  49. Alex
    Alex dice:

    Buongiorno Luca, come ha ben detto lei “Oggettivamente così non si può andare avanti”.
    Spero che per porre rimedio a queste gravi lacune del protocollo Var introducano al più presto i challenge. A tal proposito, oggi il Var può analizzare soltanto quanto successo nell’azione che ha portato ad un gol, e non quanto accaduto subito prima.
    A suo parere, in caso di challenge, quanto il protocollo dovrebbe consentire di andare indietro nel tempo? Per spiegarmi prendo ad esempio due episodi avvenuti in Juve – Bologna. Prima del gol di Pjanic, lo stesso centrocampista commette un fallo, il Bologna riconquista palla, la perde subito e Pjanic segna. C’è chiaramente un cambio di possesso tra il fallo e il gol di Pjanic, che oggi impedisce (credo) al Var di intervenire. Secondo lei col challenge il Bologna avrebbe potuto chiedere di rivedere il fallo di Pjanic?
    E in occasione del gol di Danilo, invece, quando tra il fallo del giocatore del Bologna ed il gol la palla esce e viene battuto un calcio d’angolo, si potrebbe tornare indietro così tanto? Oppure per valutare un fuorigioco non visto dall’assistente che ha originato un calcio d’angolo o un calcio di punizione che successivamente portano a un gol.
    Sono molto curioso di conoscere l’opinione di una persona competente come lei.
    Grazie e buona giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Nella mia idea di challenge l’episodio Pjanic che citi rientra nelle ipotesi (anche perché è difficile chiederlo in tempo reale).
      Diverso il caso del gol di Danilo: tornare su un episodio avvenuto in altra azione è da escludere (e non mi sento nemmeno di escludere che l’arbitro, rivedendo l’azione, potesse confermare quanto deciso in presa diretta). Lo stesso vale per episodi di fuorigioco ma avvenuti su azione generata da un pallone uscito dal terreno di gioco.

      Grazie a te.

  50. Max
    Max dice:

    A Torino manca il commento ad un episodio determinante, cassata meritava la seconda ammonizione già dopo dieci minuti per un brutto intervento, come mai non lo hai riportato?
    Inoltre episodi identici a quello su Ronaldo quest’anno sono quasi sempre stati considerati da rigore tranne che a Lecce su Emre Can. Casi invece come quello di quadrado (per gesto ed entità) invece non me ne risultano essere stati mai valutati da rigore (quadrado guarda il pallone e sente col braccio l’avversario come qualunque altro difensore, te lo insegnano con da bambino a fare così)
    Personalmente ritengo quindi sì esagerata la seconda ammonizione a Cassata nella fattispecie dell’episodio al 51esimo minuto, ma si tratta di un giocatore che comunque sarebbe dovuto uscire molto tempo prima da regolamento.
    Tutti gli altri casi invece sono stati valutati correttamente dall arbitro (da una parte e dall’altra)

    Per me la prestazione di Giua è quindi assolutamente positiva.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sei un po’ troppo tifoso.
      Cassata non ha commesso alcun fallo da ammonizione in precedenza, normalissimo fallo di gioco.
      Sensi a Barcellona, Emre Can a Lecce, Immobile in Lazio-Atalanta e ieri sera: quattro episodi quasi identici, due sono sbagliati. Quali? A mio parere non è rigore nessuno di questi ma affermare che quasi tutti sono rigori… ehm, anche no.

      Un consiglio: la prossima volta, se vorrai commentare, togliti la maglietta, questo non è un blog nel quale si difende la squadra del cuore.

      (In ogni caso il calciatore è Cuadrado 😉 )

  51. Roberto D
    Roberto D dice:

    Dopo aver letto l’articolo e qualche suo commento voglio fare qualche considerazione sull’episodio lorente-kjaer-ilicic. Tutti e tre perchè l’analisi non ha senso se non non si considera pure il gol di ilicic. Non avesse segnato infatti staremmo parlando del nulla. Episodio controverso, quindi per quel che mi riguarda o da rigore o non lo da non cambia assolutamente nulla. Ma non riesco a capire il senso del dover necessariamente fischiare qualcosa: Giacomelli fa chiari gesti che non lo giudica calcio di rigore (giusto o sbagliato non mi interessa) ma tra fischiare fallo per l’Atalanta e non fischiarlo passano almeno 30 secondi. Perchè se ipotizziamo il fischio del fallo tra posizionamento della palla, posizionamento dei giocatori del napoli e soprattutto proteste passano appunto almeno 30 secondi se non un minuto. Tutto a discapito dell’Atalanta per la quale quel tempo è prezioso. E non trovo da nessuna parte che non si possa concedere il vantaggio a 90 metri. Viene concesso regolarmente a 70, perchè mai non a 90? D’altra parte è nei fatti che, nel caso fosse stato fischiato fallo all’Atalanta sarebbe stato negato un vantaggio: ha segnato subito dopo! Inoltre non mi piace per niente un’altra sua considerazione, soprattutto per la spiegazione che da: deve fischiare “qualcosa” perchè SE dopo segnano allora mette in difficoltà il var. Posso capire è meglio, più conveniente ma DEVE non esiste. Il DOVERE presuppone un appiglio regolamentare che non trovo da nessuna parte. Inoltre c’è quel SE che ho messo bene in evidenza: spesso e volentieri ho provato come molti altri ad ipotizzare situazioni, qualche volte assurde ma spesso e volentieri molto vicine a casi che si sono verificati realmente. Bene, spesso e volentieri le sue risposte sono state di questo tenore: eh si, se ci mettiamo a ipotizzare tutto non ne usciamo più…poi leggi il regolamento e trovi le ipotesi più assurde. Tipo raccattapalle che mette il piede e devia la palla in rete. La quantità di partite è tale che qualsiasi cosa si ipotizza prima o poi succede…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non hai capito il concetto.
      E’ un episodio che mette in gravissima difficoltà il VAR, a prescindere dall’esito dell’azione.
      Chiaro, ha segnato l’Atalanta e perciò tutto diventa mediatico, molto più rispetto ad un semplice episodio dubbio. Ma il problema sarebbe rimasto: che cosa poteva fare il VAR se non supportare la decisione, in ogni caso generando polemiche?
      Chiaro che le polemiche siano esacerbate dal fatto che l’Atalanta ha pareggiato ma la criticità è un’altra, non il vantaggio o non vantaggio.

      Sul resto non rispondo: non ho tempo né voglia di andar dietro a queste osservazioni.

  52. Luigi
    Luigi dice:

    Sig. Marelli, la sua onestà intellettuale è scemata nel momento in cui paragona il fallo su Ronaldo con il presunto fallo di Cuadrado su Gumus. Lei scrive “o sono entrambi calci di rigore oppure nessuno dei due episodi è meritevole di massima punizione.” Ma come fa a paragonare due situazioni così diverse??? Quando i suoi lettori mettono a paragone (giudicandoli simili) episodi diversi capitati nella stessa o in diverse partite, stesso lei ripete e ripete e ripete che gli episodi in questione non hanno nulla a che vedere tra di loro. Ora come fa a paragonare un calcio sullo stinco con una sbracciata? Bah

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie al cielo non è Lei che decide la mia credibilità.
      Ti consiglio, però, di capire quel che leggi. In particolare ho scritto: “Contatto leggerissimo anche in questo caso ma, a differenza di quanto accaduto due minuti prima, Giua non fischia e, ovviamente, il VAR nulla può anche in questo caso: qualunque fosse stata la decisione, il protocollo non consentiva spazi di manovra”.
      NON ho paragonato i due episodi, ho scritto che sono due contatti molto leggeri.

      Prima di criticare a caso, cerca di capire il concetto, peraltro molto semplice.

  53. Michele
    Michele dice:

    Buongiorno Luca…una curiosità legata a quello che vedo abbastanza regolarmente nei campi minori. Dici che la seconda ammonizione su Cassata non ci sta perché non interrompe un’azione promettente. Posso dirti? Io credo che nei campi di categorie inferiori (parlo di Serie D, Eccellenza, Juniores nazionali o Primavera, quindi sempre con terna in campo), quel tipo di fallo mi vien da dire che venga sanzionato con il giallo 98 volte su 100 indipendentemente da dove avviene. Mi sembra quasi un automatismo, chi interrompe “volontariamente” una azione, foss’anche nella metà campo avversaria, il giallo esce appunto con quelle percentuali. Quindi è un errore? Grazie per la risposta.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se venisse davvero sanzionato con quella frequenza, saremmo messi malissimo.
      Per fortuna non è così e di partite di serie inferiori ne vedo parecchie. Non è così perché gli arbitri conoscono il regolamento. Diciamo che 2 volte su 100 vengono puniti falli simili e quei due casi sono due errori.

    • Michele
      Michele dice:

      Credimi Luca, io ogni settimana sono su campi Veneti, Friulani, Emiliani e qualche lombardo, non sarà 98% ma la probabilità di giallo è molto molto alta…Tant’è che ho posto il quesito perché pensavo, sbagliando evidentemente, che venisse adottato un provvedimento per condotta “antisportiva” che forse manco esiste come fattispecie nel regolamento; perché se la ratio della norma è di punire l’interruzione di azione promettente allora veramente vengono ingiustamente ammoniti molti giocatori….forse un bel refresh a tutti i direttori che operano nelle categoria minori glielo potresti fare!!!!

  54. Alberto Cicale
    Alberto Cicale dice:

    Buongiorno dott. Marelli, premetto che La seguo da poco, non sapevo del suo blog, l’ho scoperto da quando mi hanno consigliato di leggerLa dopo il “non mani” di De Ligt, che Lei ha egregiamente spiegato. Mi diletto ad arbitrare uno sport minore e sono sempre alla ricerca di utili punti di vista di chi ha più esperienza nella gestione del campo, soprattutto in uno sport così controverso come il calcio dove tutti sono allenatori, arbitri e opinionisti. La mia domanda, è proprio sull’atteggiamento in campo del collega Giacomelli dal momento del “fattaccio” e Le chiedo: 1) rigore o non rigore, come dice lei un fischio doveva esserci, o fallo in attacco o rigore ma c’è di più, come da Lei già osservato non esiste alcun vantaggio da poter dare, oltretutto Kjaer riceve un colpo al volto (ripeto rigore o non rigore), come è stato possibile non interrompere il gioco? 2) L’atteggiamento successivo del collega è chiaramente di quelli che non sa più che pesci prendere, è possibile (o preventivabile) l’intervento di un “supervisor” in quel momento che giudichi se è psicologicamente in grado di proseguire la gara o no dal disciplinare arbitrale? La faccia diceva tutto, ma anche l’uso dei cartellini, la spinta a Callejon e l’espulsione di Ancelotti non mi sembrano un atteggiamento di uno che “sia pienamente cosciente di quello che ha fatto o che sta facendo”. Concludo, a fine gara il Giacomelli è palesemente fuori luogo quando abbandona il campo senza nemmeno il terzo tempo fuggendo come uno che palesa di averla fatta grossa. La ringrazio dell’attenzione, spero di continuare a leggere le sue osservazioni sempre più spesso, e Le auguro di avere possibilità di poter commentare in sedi più giuste alla sua preparazione, una persona come lei nei posti giusti farebbe passare dei lunedi migliori a parecchi italiani. A presto

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Non so risponderti, solo Giacomelli potrebbe spiegarlo;
      2 – Concordo, dopo la rete dell’Atalanta la faccia di Giacomelli diceva “vorrei essere ovunque adesso tranne che qui”. I cinque minuti, infatti, non sono stati persi per il check del VAR ma perché non riusciva a far riprendere il gioco nel caos generatosi tra campo e zona panchine.

      Sulla fine della gara, invece, non sono d’accordo: è una di quelle eccezioni per le quali è consigliabile uscire il prima possibile dal terreno di gioco, anche per evitare che qualche giocatore si lasci andare a proteste eccessive (e con conseguenze disciplinari).
      Ci stava non fermarsi sul terreno.

  55. Luciano Goglia
    Luciano Goglia dice:

    Salve Luca,
    grazie innanzitutto per realizzare questo blog che ci insegna tanto.
    Ho ascoltato poco fa su Radio Punto Nuovo le tue valutazioni su Giacomelli, in particolare sulle sue scarse attitudini a dirigere big match. A questo punto ti chiedo se i designatori secondo te lo valutano diversamente, viso che lo hanno inviato ad arbitrare la partita di ieri sera, o i criteri sono altri, e quali???

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma no, onestamente me lo aspettavo a Napoli dopo l’ottima gara di Reggio Emilia.
      La questione è un’altra: oggettivamente, nel momento in cui accade qualcosa di particolare, Giacomelli di perde. Tecnicamente è molto bravo, dialoga benissimo coi calciatori ma entra in confusione in queste circostanze. Sono otto anni che vediamo ripetersi questa circostanza e non credo che possa essere sempre un caso…

  56. Andrea
    Andrea dice:

    Buongiorno, le avevo scritto 2 domande inerenti le partite, ma noto con mio rammarico che non appaiono, come mai?

  57. Roberto
    Roberto dice:

    Ciao Luca ti sto ascoltando a radio 24 in via eccezionale alle 14..In via eccezionale perché credo sia la prima volta che intervieni a quest’ora e sicuramente è sintomo della particolarità del periodo,anche se Mauro continua a dire sciocchezze(secondo me)..Sono deluso..sembra che ci sia una corrente che voglia”sputtanare” e delegittimare il var e questo è come dire reazionario..Mi spiace per Ancelotti perché è un signore ma io gli do’ ragione anche se il Napoli fino ad ora ha perso molti punti per colpa propria.
    Capitolo Giua.1)Fallo da ultimo uomo: giallo o rosso…giallo
    2)fallo di Cassata: giallo o niente..giallo..e quindi espulsione
    3)fallo su Ronaldo:rigore o niente..rigore
    4)gomitata di Cuadrado: rigore o niente…niente
    Se tre indizi fanno una prova…mi spiace ma non ci siamo..E come volevasi dimostrare oggi non c’è stato l’editto di Nicchi…Ma ci avrei scommesso.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il fallo da ultimo uomo non esiste. Chiara occasione da rete o no?

      Sulle opinioni di Mauro non mi esprimo, ha detto quel che pensa ed è legittimo, non sta a me giudicare.

      Per quanto riguarda il resto una richiesta personale: se devi scrivere ancora di dubbi sulla malafede, non seguire più il blog e non scrivermi, non mi interessa.
      Grazie.

  58. Carlo
    Carlo dice:

    Luca, verso il 95esimo su cross dalla destra di Mertens c’è un tocco evidente di mani in area di Toloi…alle sue spalle c’era Llorente pronto a colpire di testa che protesta e fa il gesto delle mani. Come mai Banti al Var ha lasciato correre? grazie

  59. maraschino
    maraschino dice:

    Ricordo che già ai corsi arbitri degli anni 70, per situazioni come quella di ieri a Napoli, si consigliava di fischiare per evitare problemi successiv. La chiamavano la Regola 18, fallo di buonsenso. Spesso funzionava.
    Ho un paio di questioni da porre:
    1) nel caso del challenge chi dovrebbe valutare l’azione? Se l’Arbitro ha già preso una sua decisione, come potrebbe il VAR ribaltarla? Si capovolgerebbe la ratio che è l’arbitro l’unico che può decidere.
    2) i varii Presidenti, allenatori e giocatori si alterano quando subiscono un errore e stanno zitti quando ne traggono vantaggio. Un po’ di decenza non guasterebbe.
    3) ieri il bravo Mariani è riuscito a gestire la partita grazie alla correttezza delle squadre ma anche grazie ad un atteggiamento formale ma in certe occasioni anche sorridente. Mi piace che si ritrovi anche il paicere ed il divertimento ad arbitrare: si abbassa quella tensione che porta spesso all’eccesso di autoritarismo. L’arbitro è bravo quando è autorevole e non autoritario.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La definizione non mi piace ma il concetto è quello.

      1 – La decisione deve essere sempre e solo dell’arbitro. In caso di challenge il VAR dovrà solo fornire le immagini necessarie per valutare;
      2 – E’ necessario tornare ai deferimenti della Procura Federale, altrimenti sarà sempre peggio;
      3 – Sono contento di leggere commenti positivi su Mariani: non sei il primo oggi e ne sono felice. Non ho visto la gara ma sono contento di questi apprezzamenti. Bene.

  60. AstroMaSSi
    AstroMaSSi dice:

    Concordo con tutto quanto da lei detto. Aggiungo inoltre che la storia dei falli di mano in area è a mio avviso andata fuori controllo. C’è una confusione che lascia sgomenti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non sono d’accordo sui tocchi di mano: c’è qualche interpretazione forzata ma, in linea generale, non è difficile distinguere i contatti regolari da quelli irregolari.

  61. Gianluca
    Gianluca dice:

    Ciao Luca, visto che so che sei un tifoso di basket, non pensi che si potrebbe introdurre anche nel calcio quella regola per cui negli ultimi 2 minuti gli arbitri hanno facoltà di andare a rivedere tutto al monitor? Se non sbaglio nella pallacanestro è così. In questo modo, nelle fasi più calienti di certe partite, il direttore di gara potrebbe togliere la “scusa” del: “perché non è andato a rivederla” ai dirigenti/allenatori.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sport troppo differenti.
      Peraltro anche nella NBA hanno introdotto il challenge da quest’anno ed in qualunque momento della gara: funziona perché concede la possibilità di discutere una decisione e, soprattutto, responsabilizza le società stesse.

  62. Marcello
    Marcello dice:

    Buongiorno Luca, apprezzo molto le tue disamine settimanali, ma questa settimana non mi trovo d’accordo nell’episodio principale di napoli atalanta Continuo a rivederlo e a mio avviso ci sono delle inesattezze nella tua disamina. Innanzitutto llorente non salta, non cerca nemmeno di staccare ma cerca la posizione spostandosi leggermente verso destra, per andare a impattare il pallone. E trovo che il movimento del braccio destro non sia determinato da un tentativo di stacco ma più di protezione rispetto all’arrivo dell’avversario. Si vede bene da un video posteriore (che credo sia lo sesso del frame del VAR) come una frazione prima del contatto il gomito destro sia perfettamente a 90° rispetto al corpo, a differenza del sinistro che rimane basso. Il peso è tutto caricato sulla gamba destra mentre la sinistra è in distensione a ribadire come si stia direzionando lateralmente verso destra. Di fatto per me lui cerca la posizione (guardando la palla che scende e arriva dalla sua sinistra verso destra) proteggendosi dall’arrivo dell’avversario. Solo che si protegge in maniera irregolare con il gomito alto che colpisce il volto dell’avversario. Qui l’altra inesattezza nei frame che mostri all’inizio in cui si vede il contatto ma già in fase avanzata. In realtà la gomitata kijer la riceve quando è si girato verso l’uomo ma non ancora a contatto. Probabilmente se il gomito fosse stato basso gli sarebbe franato comunque addosso e sarebbe stato rigore netto, ma in questo caso per me prima c’è il contatto irregolare con il gomito, non capisco come possa essere considerato ininfluente, l’impatto sulla nuca è netto e pericoloso e solo dopo il difensore frana sull’attaccante. Il video da cui è estrapolato il frame del VAR è il migliore per valutare e si vede bene la dinamica del braccio che si alza per cercare la protezione/posizione, ma vuoi anche che sia per un ulteriore slancio sta di fatto che colpisce in pieno l’avversario in maniera pericolosa e prima che l’altro lo abbia raggiunto. Video di sintesi Sky da min 3:30 esattamente tra il 2:27 e il 2:28 (a 2:28 corrisponde il frame da te postato del VAR).
    Sono d’accordo sul fatto che Giacomelli si sarebbe dovuto comunque fermare perché, a torto o a favore, c’era un’irregolarità

    • Dario
      Dario dice:

      Mi scusi, signor Marelli, ma non condivido la sua risposta (quell’occhiolino finale, poi, perché?).
      L’utente Marcello ha fatto una disamina precisa, che mi trova perfettamente d’accordo.
      E’ vero che Kjaer non guarda il pallone, sceglie invece il contatto visivo con l’attaccante che deve marcare. Scelta tecnicamente sbagliata ma perfettamente legittima.
      Ora questo non mi sembra che giustifichi un colpo di gomito in piena faccia, mi perdoni. Non mi dilungo sui dettagli, che il lettore ha già ampiamente esposto, ma ho voluto replicare perché la sua risposta non mi ha proprio convinto. Che vuol dire che “tutto ciò non sarebbe accaduto se Kjaer avesse guardato il pallone invece dell’avversario” ? Quale regolamento ha violato guardando Llorente invece della palla?
      Per inciso, io avrei fischiato fallo in attacco.
      La ringrazio e la saluto cordialmente.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ribadisco il commento precedente.
      Se Kjaer non avesse centrato la sua attenzione su Llorente ed avesse saltato verso il pallone, non avrebbe mai ricevuto il colpo che è stato generato dal suo movimento verso l’avversario.
      Quale regolamento ha violato?
      Quello del calcio, semplice: il regolamento prevede il gioco del pallone, non l’opposizione fisica all’avversario.

      Saluti anche da parte mia.

    • Luigi
      Luigi dice:

      Come può essere definito “opposizione fisica” se prima di ricevere la gomitata il difensore non sfiora nemmeno llorente? Mai ho visto un gomito largo a quel modo non punito perché “utile per saltare o prendere posizione”. Il fatto che un avversario sia mal posizionato e spalle alla traiettoria del pallone non legittima certo llorente a sbracciare in quel modo. Non guardare il pallone ma solamente l’avversario non è certamente irregolare, può essere un semplice tentativo di vedere cosa fa llorente per poi contendergli il pallone in un secondo momento

  63. Rocco
    Rocco dice:

    Grazie per l’analisi Luca.
    E’ molto interessante questo suo blog e apprezzo molto la sua professionalita’ e applicazione tecnica, veramente ammirevole. a volte non sono d’accordo con alcuni punti di vista, ma credo che questo tipo di analisi manchi nei mainstream media.

    Due domante:
    – Perche’ l’arbitro non va al centro del campo a fine partita? A livello regolamentare e consuetudinario e’ un’anomalia?
    – L’arbitro chiede la collaborazione di Ancelotti, che, seppur molto adirato (comprensibilmente) intima piu’ volte ai giocatori di giocare. Dice poi a Giacomelli che ci puo’ essere un dubbio e viene espulso. Non le sembra una cavolata?
    – Questa magari per lei e’ un dettaglio, ma secondo lei e’ normale che Giacomelli “spinga” Callejon quando quest’ultimo protesta animatamente vicino a lui? Mi sembra di non aver mai visto una cosa del genere in una partita di questo livello.

    La ringrazio e buona giornata.

    Rocco

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – è un’anomalia ma giustificata dalla tensione: meglio saltare i convenevoli ed evitare proteste che potrebbero sfociare in altre sanzioni disciplinari. E’ stata scelta saggia di Giacomelli;
      – credo che Ancelotti l’abbia raccontata un po’ a modo suo. Scommettiamo che verrà squalificato per espressione ingiuriosa?
      – no, non è affatto normale. E non è scusabile.

      Ciao.

  64. Stefano
    Stefano dice:

    Ciao Luca. La cosa che mi fa impallidire dell’espulsione di Tachtsidis non è tanto la seconda ammonizione (che come hai detto è opinabile ma comunque sostenibile), quanto la prima: il calciatore è stato ammonito (giustissimamente) per aver protestato platealmente per diverse decine di secondi dopo che Massa aveva deciso di revocare il rigore al Lecce al 45° del primo tempo. A parte che non capisco cosa ci fosse da protestare (soprattutto dopo che Massa aveva mimato il tocco con il costato e non col braccio), ma è possibile che i calciatori non si rendano conto che le proteste di quel genere sono inutili, anzi (come dimostra l’esito finale del match) dannose? Se dovesse arrivare, come più volte auspicato, il challenge per le società, spero che gli ex arbitri che verranno conseguentemente ingaggiati dalle squadre per decidere quando chiedere il challenge e quando no insegnino anche ai calciatori un po’ di rispetto nei confronti dei loro ex colleghi, se non per una questione di principio quantomeno per i loro stessi interessi…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono onesto: ho girato proprio in quel momento (avvertito da un amico che mi segnalava l’episodio) ed ero basito nel vedere un calciatore “cercarsi” un’ammonizione dopo una OFR.
      Boh, sembra quasi che non ci arrivino proprio a capire che una protesta del genere e così prolungata possa portare solo ed esclusivamente ad una sanzione disciplinare.

      Sai cosa mi auguro?
      Che, a prescindere dal challenge, quel che scrivi trovi applicazione. Non è un caso che il Parma (nel quale è tesserato Pinzani) sia da due anni la squadra con meno sanzioni disciplinari a carico…

  65. Roberto
    Roberto dice:

    Buongiorno.
    Premessa: sono un appassionato di calcio, ex giocatore di livello minore senza competenze arbitrali, che crede che arbitrare sia il ruolo più complicato di questo sport (a maggior ragione in Serie A, terra di italiani, per natura polemici ed accecati dal tifo, non solo sportivo).
    Considerazioni: la “moviola in campo” credo sia stata sviluppata con l’idea di portare gli errori il più possibile vicino allo zero, limitando le influenze esterne in uno sport che già per natura si gioca sul filo degli episodi di campo, e quindi semplificando la vita di chi compie questo lavoro difficile.
    L’anno scorso, pur con qualche errore, probabilmente ineliminabile, il risultato secondo me è stato ottimo, oserei dire quasi straordinario.
    Questo anno mi sembra evidente invece un netto peggioramento: quasi ad ogni partita riscontro errori abbastanza evidenti non corretti, a quanto pare a causa di un’attenzione strettissima al protocollo a discapito degli episodi in sé e per sé. Forse è proprio il concetto di “errore grave” ad essere troppo ampio (oltre che comunque soggettivo), dato che ormai mi pare che la Var non intervenga mai ad aiutare gli arbitri di campo, anche di fronte ad eventi che hanno del surreale (tipo l’espulsione di Fazio ieri, per dirne una).
    Conclusione: penso che sia preferibile rivedere qualche episodio in più per poi decidere di correggerlo, piuttosto che applicare rigidamente regole che stanno praticamente vanificando l’aiuto della tecnologia (esclusi i dati oggettivi tipo il fuorigioco)
    Da quanto leggo nei commenti non sono l’unico a crederlo.

  66. Alessandro
    Alessandro dice:

    Buongiorno, giusto per avere un quadro completo ha avuto modo di valutare due contatti in area della Roma, su Lasagna e soprattutto Sema? Dallo stadio non sono riuscito a capire l’entità del contrasto. Altre due considerazioni/domande:
    – volevo chiederle, se ha visto, il comportamento di Irrati: al di là del fatto che pensi (con sarcasmo visto che tifo Udinese) abbia espulso Fazio solo per “limitare” il vantaggio della Roma, ci ha messo tanto tempo per decidere muovendosi poi dal guardalinee quasi verso il monitor VAR per poi tornare indietro creando solo confusione e agitazione (infatti due ammoniti susseguenti l’espulsione);
    – sono d’accordo con lei sul fatto che ormai si fischia ogni singolo contattucolo in area (ma anche fuori area direi): così non si rischia che ci sia da una parte la “ricerca” del contatto così magari l’arbitro potrebbe anche fischiare e dall’altra che tifosi, stampa e soprattutto società pensino che ogni contatto sia punibile e grave danno a loro stessi? (il riferimento è per tutte le società, ormai l’incoerenza è galoppante);
    La ringrazio comunque per il tempo speso e per dare valutazioni imparziali e soprattutto critiche basate su dati e regolamenti in un periodo piuttosto opaco di qualità della stampa.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, li ho guardati ma nulla di che: c’era già abbastanza di cui discutere.

      – Sono onesto: non ho visto la partita, mi sono limitato a valutare i due episodi principali della partita;
      – Hai perfettamente colto il problema: anche io ho notato questa tendenza a volare per aria al minimo contatto, perché i calciatori sono consapevoli che tali rigori non potranno essere oggetto di review.

      Grazie a te per l’attenzione.

  67. Nicola
    Nicola dice:

    Ciao Luca, complimenti per i tuoi contributi settimanali che leggo sempre con grande attenzione.
    La mia domanda è sull’episodio di Pasalic: a me pare chiaramente che il fallo sia avvenuto dentro l’area, e quindi mi chiedo perché il VAR nn sia intervenuto, come invece era avvenuto (giustamente) a Lecce sabato scorso in occasione del rigore a favore della Juve (fallo su Pjanic).
    Chiaramente avrebbe potuto, essendo una fattispecie per il quale il VAR ha possibilità di intervento, nn mi spiego come mai non sia successo.
    Cosa ne pensi? Grazie, saluti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Secondo me perché non aveva certezza che il contatto fosse avvenuto in area (anche la mia, come scritto, è una sensazione). Quello su Pjanic era nettamente in area e c’era un’immagine chiara, esattamente ciò che mancava ieri.

      Ciao.

  68. Andrea76
    Andrea76 dice:

    Ciao Luca, come sempre grzie per l’approfondimento e le spiegazioni. Giacomelli ieri era in giornata no, lo si è visto dall’inizio con la gestione dei cartellini. Alla fine non è andato neanche a fare il terzo tempo. Una curiosità sul protocollo : se avesse fischiato il fallo di llorente. il var sarebbe potuto intervenire?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non sarebbe intervenuto in alcun caso: sarebbe stata una sua valutazione soggettiva sulla quale il VAR non avrebbe potuto far nulla se non confermare la decisione assunta in campo.

  69. Marco Gallotti
    Marco Gallotti dice:

    Salve Luca, solo 1 domanda se posso nell’analisi relativa alla partita del Napoli non ha considerato un episodio che mi lascia perplesso : nel finale di partita Llorente solo a un paio di metri dalla porta viene anticipato da un difensore che con un tocco di mano spizza la palla mettendo fuori causa l attaccante. Il braccio era vicino al corpo ma senza la mano il pallone sarabbe giunto a destino per cui la mano ha effettivamente aumentato il volume del corpo del difensore… Mi spiega qualcosa? Grazie

  70. Fra
    Fra dice:

    Secondo me, seconda ammonizione di Cassata inesistente, Kjaer non fa in tempo a far fallo su Llorente che gli dà una gomitata e poi ginocchiata, su Ronaldo è un rigorino e Cuadrado su Gumus non c’è niente. Dimenticavo, ai miei tempi nemmeno quello di Rabiot era un fallo da ammonizione, ormai il calcio è sport per femminucce (con tutto il rispetto per le donne, sono un femminista convinto). Saluti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Pure una ginocchiata?
      Tra poco vedremo pure un pugno ed un calcio nel sedere.
      Perdona l’ironia ma sto veramente leggendo delle robe al limite del surreale.

      Non so quali siano i “tuoi tempi” ma quello di Rabiot non era fallo solo nel calcio fiorentino e, forse, nella preistoria.
      Abbi pazienza ma perlomeno scrivi “sono juventino e vedo la partita a bande bianche e nere”…

    • Fra
      Fra dice:

      Non sono juventino, tifo Ascoli (quindi le bande bianconere rimangono) e mi piace il calcio. A mio avviso quello di Rabiot è un bell’intervento duro sul pallone, poi ho detto che non avrei dato rigore su Ronaldo e la seconda ammonizione su Cassata è inesistente, sono due commenti poco juventini, mi pare. Su Kjaer non è una ginocchiata ma col gomito spinge la testa contro la coscia, quindi, come hanno detto in molti, per fortuna di Kjaer (che probabilmente avrebbe fatto fallo da rigore) il fallo l’ha fatto prima Llorente. E’ la mia visione dei fatti. L’ironia è comunque sempre ben accetta.

  71. Valerio
    Valerio dice:

    Salve sig. Marelli! Ottima analisi su alcune cose non cordo ma apprezzo nonostante il tempo che dedica a fornirci le sue opinioni da ex-arbitro di Serie A.
    La Var per come è adesso in molti casi amplifica le polemiche. Credo si debba evolvere.
    Ossia fornire i gettoni alle squadre per utilizzarla su alcuni episodi a discrezione dell’allenatore.
    Mantenerla per il fuori-gioco,uscita della palla dal campo e azioni violente a palla lontana. Ossia quelle cose tecnica e oggettive sui cui non ci sia “arbitrarietà”.
    Darei 2 gettoni a squadra per tempo di gioco. Ne troppi ne troppo pochi.
    Solitamente non ci sono più 2-3 errori gravi in una partita.
    In questo caso si tornerebbe a dare una centralità all’arbitro. Che comunque tornerebbe a valutare lui anche se rivedendo le immagini alla Var.
    Senza però penalizzarlo nei punteggi di valutazione post-partita.

    La moviola! è assurdo come non abbiano dato il rosso al giocatore dell’Atalanta che entra coi tacchetti sul cranio del giocatore del Napoli.
    Assurdo come non sia intervenuta la Var!
    Perchè la Var non è intervenuta come a Lecce con la Juve correggendo da punizione a rigore??
    Queste diversità di utilizzo creano imbarazzo e polemiche inutili!

    Sul rigore di Ronaldo il tocco sullo stinco c’è , Sanabria non arriva neanche vicino a toccare il pallone.
    Ronaldo come tutti gli attaccanti ovviamente accentua il contatto che però di base c’è ed è punibile.
    Non concordo sull’equiparare il rigore dato a Ronaldo non la SCENATA di Gumus al 97′
    Perchè non subisce ne pugni ne gomitate invece simula proprio un colpo al viso rotolandosi al terreno.
    Di sicuro le braccia di Cuadrado sono larghe ma siamo al paradosso.
    Palla lontana e simulazione di un pugno/gomitata di Cuadrado
    Non direi quindi se c’è quello di Ronaldo c’è anche quello per Gumus

    Grazie per il suo lavoro e la pazienza nel rispondere a tutti!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sul fallo di Pasalic credo che non avessero certezze sul punto esatto (ed anche io ho qualche perplessità).
      Non ho paragonato i due episodi, ho scritto che sono due contatti molto leggeri. E se è una scenata quella di Gumus, allora è una scenata anche quella di Ronaldo (o credi davvero che si possa cadere per un calcetto leggerissimo al parastinchi?).

      Grazie a te ma la prossima volta togliti la maglietta prima di commentare 😉

  72. Francesco C.
    Francesco C. dice:

    Salve Luca,
    Totalmente d’accordo con tutte le Tue analisi.
    Converrai con me che dopo le simulazioni di Lecce, siamo passati a quelle di Torino. Vedo sempre la stessa gente che si tuffa in modo ignobile, senza mai provare a giocare la palla e lucrando vantaggi da questa condotta antisportiva.
    Un tempo i tuffatori erano noti agli arbitri e conseguentemente puniti…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Togliti la maglietta prima di commentare 😉
      Non è Torino e non è una sola squadra: si buttano tutti (e, se vuoi, faccio un paio di esempi sulla tua squadra).
      Per essere credibili bisogna essere obiettivi, non attaccare una determinata squadra, altrimenti si rischia di passare per tifosotti medi…

    • Francesco C.
      Francesco C. dice:

      Esempi di tuffi, possiamo trovarne, Luca.
      Esempi di rigori dati per un tuffo non ne ricordo.
      Mi aiuti? ?

    • Francesco C.
      Francesco C. dice:

      Fermo restando che io parlavo della squadra di cui sono tifoso (l’unica a ricevere una espulsione per simulazione ?) ciò che contesto (per carità, potrei anche sbagliare) è l’atteggiamento di gente come cuadrado, ronaldo, dybala e compagnia cantando.
      Arrivare in area per tuffarsi non può essere lo scopo del gioco.
      Se guardo l’Inter, vedo in Lautaro Martinez uno che fa troppo il furbo, lasciandosi andare ad ogni soffio.
      Però, poi, di rigori inventati non gliene danno.
      Ecco, io mi aspetterei che un calciatore che si tuffa perdesse credibilità di fronte agli arbitri; che gli arbitri si dicessero “occhio, ché dibala si butta. Alla prima che fa ammonitelo”.
      Invece in Italia, a parte l’espulsione a caso di Sanchez, si continuano a tollerare le furbate (non solo di giocatori della juve, sia chiaro) ed a fischiare una miriade di falli minimi, se non del tutto insussistenti.
      Se mi chiedo il perché, credo di dover dare gran parte della colpa alla televisione; al fatto che il calcio è stato deformato in uno sport virtuale per fini extracalcistici (politici, economici, di audience… ).
      Certe crociate strumentali, alla lunga, hanno pesato sulla interpretazione del gioco da parte degli arbitri, trasformando il campionato in cui giocava gente come Gentile, in una gara di ballo con casque.
      Che ne pensa?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’arbitro deve scendere in campo e decidere sulla base di quel che accade, non sulla base di quel che è accaduto nelle partite precedenti: il giorno che si arbitrasse in questo modo, le polemiche diverrebbero non più strumentali come oggi ma doverose.
      Non esiste entrare in campo con questi schemi.
      Sono d’accordo con la parte finale: ormai ogni contattino viene visto come punibile o perlomeno giustificabile, il che porta a definire come corretti rigori per minimi sfioramenti.

  73. Ivan
    Ivan dice:

    Prima di tutto grazie dell’analisi Luca, oggi più che mai abbondante in diverse partite ed episodi (e quindi immagino quanto estenuante). Volevo domandarti qualcosa sulla partita di Napoli. Ci sono alcune cose che per usare un eufemismo mi sono piaciute pochissimo. La prima: capisco il protocollo, capisco il chiaro ed evidente, conosco tutto. Ma in una condizione ambientale come quella di ieri, con le squadre ferme da diversi minuti e una fornita protesta in campo, secondo quale premessa Giacomelli non ricorre all’OFR? Mi spiego meglio, non è che a ogni protesta sia obbligatoria l’OFR. Ma ieri la situazione è sfuggita COMPLETAMENTE di mano al signor Giacomelli, che da dinamiche ed espressione (oltre che dal racconto di Ancelotti, su cui torno più avanti) non aveva idea di cosa fare. In una situazione chiaramente eccezionale, con gli schermi a due metri e la protesta a tre, le squadre nemmeno pronte a tornare in campo e una tale confusione, non è aderente al buon senso – che fa parte regolamento – calmare gli animi di tutti e anche il proprio, stiracchiando leggerissimamente il protocollo per ricorrere all’OFR?
    Mi allaccio a questa situazione, da cui tutto si è disperso, per proseguire. Callejon del Napoli si è lamentato con Giacomelli per aver subito una spinta… dall’arbitro stesso, senza provocazione iniziale (altrimenti sarebbe stato palesemente espulso, non è stato nemmeno ammonito). Ancelotti ha dichiarato di aver prima ricevuto da Giacomelli l’invito a “dargli una mano”, e poi di essere stato espulso a seguito dell’aiuto e di una domanda che non ha nulla per far espellere; anzi visto il momento era il minimo attendibile, e non è possibile che un arbitro che “chiede una mano” all’allenatore dei protestanti non si aspetti una semplice frase senza offese. A fine partita non solo Giacomelli non ha eseguito il terzo tempo, ma non ha atteso nemmeno che tutti i calciatori uscissero dal campo, cosa che se ben ricordo è obbligatoria per l’arbitro, potrei sbagliarmi. In quale condizione psicologica allora Giacomelli ha operato nel finale di ieri sera? Aver consentito l’esplosione di quella confusione, aver spinto un calciatore per primo, aver espulso un allenatore per un nonnulla dopo averlo indotto ad aiutarlo (al massimo poteva ammonire per protesta se voleva intenderla come tale, non ha sfruttato nemmeno quest’arma.), non aver atteso i calciatori e non essersi mostrato sportivo nel terzo tempo, al di là dell’errore arbitrale, per me sono segni pessimi, ancora peggiori dell’errore stesso. Perdonami se l’ho fatta un po’ lunga ma l’errore arbitrale è una cosa, la condizione psicologica e di sportività ne è un’altra. Vorrei da te un parere sulla situazione Giacomelli, sulla sua gravità, se subirà degli stop, quanto lunghi, grazie ancora.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La questione tifosi, squadra e dirigenti che protestano non può MAI essere un motivo per ricorrere al VAR: se così fosse, allora dovremmo attenderci review a richiesta perché “lo chiede il popolo”. Dio ce ne scampi…
      Giacomelli non avrebbe stiracchiato il protocollo, lo avrebbe stuprato. Non esiste violare le regole per quieto vivere, toglietevi in fretta dalla testa una simile baggianata (che so che avete sentito per radio o letto su qualche social).
      Giacomelli ha fatto benissimo ad uscire subito: è un’eccezione ma ci sta tutta (anche per evitare ulteriori problemi disciplinari).

      Su Ancelotti ti consiglio prudenza: è una persona corretta ma credo che abbia un po’ “modellato” quanto accaduto. Scommettiamo che verrà squalificato per espressione ingiuriosa all’arbitro?
      Non credete ciecamente a tutto ciò che vi dicono, ragionate sempre!

      Sono contrario agli stop tecnici e, secondo me, non verrà sospeso.

    • Ivan
      Ivan dice:

      Grazie mille per la risposta, Luca. Ci tenevo a specificare che non ho ascoltato da nessuna parte l’argomento del quieto vivere (che comunque intendevo diversamente, non vorrei passasse così il messaggio, era legato alla gestione della partita e degli uomini, elemento importante per un arbitro). Non seguo quasi per nulla TV, radio e social in ambito sportivo, se non per il minimo sindacale e indispensabile. Si tratta di una supposizione che avevo maturato io, e se è sbagliata beh, almeno l’ho sbagliata personalmente 🙂
      Ho visto poi il referto su Ancelotti di cui accennavamo: “per avere, al 44° del secondo tempo, entrando a giuoco fermo sul terreno di giuoco, contestato una decisione arbitrale”. Alla fine non c’è stata alcuna espressione ingiuriosa. Premettendo questo, e premettendo non dico la perfetta e totale verità, ma almeno la buona affidabilità media delle parole di Ancelotti, ti chiedo: questa motivazione regge? Contestare una decisione arbitrale senza ingiurie, senza urla, e arrivando sul campo di gioco solo dopo averne ricevuto espressa richiesta, non è al massimo da giallo? Insisto su questo punto perché a mio parere Giacomelli nel finale ha del tutto perso di mano la gestione non solo della partita, ma anche degli uomini, della situazione ambientale, e soprattutto di se stesso. Solo con quest’ultimo punto posso interpretare la richiesta di aiuto fatta all’allenatore e la successiva espulsione dell’allenatore per essere entrato in campo (indispensabile per l’aiuto richiesto). Praticamente un paradosso: mi chiedi di entrare e poi mi espelli adducendo come parte dell’infrazione l’essere entrato. Mi piacerebbe come sempre un tuo parere. Grazie ancora per l’esaustività.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Guarda, su Ancelotti, con me, sfondi una porta spalancata: credo che si contino sulle dita di una mano le volte che si è lamentato perciò sono stato anche sollevato nel leggere la motivazione dell’espulsione. La sanzione ci sta per il fatto di essere entrato sul terreno di gioco, ciò che non è consentito ad un dirigente.
      Grazie a te.

  74. Ciro Romano
    Ciro Romano dice:

    Buongiorno Luca,
    una domnda: aldilà del protocollo, l’arbitro può chiedere al VAR di poter rivedere l’episodio?
    Giacomelli avrebbe potuto farlo di sua iniziativa perchè aveva un dubbio?
    Nel caso avesse potuto farlo e non l’ha fatto devo desumere che fosse convintisimo della sua decisione e mi chiedo come sia possibile visto che, come giustamente fai osservare, qualcosa è successo e quindi doveva prendere una decisione nel senso o nell’altro.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, può farlo ma non è mai accaduto.
      Motivo?
      Il protocollo si contraddice: da un lato dice che l’arbitro può chiedere la review, dall’altro dice che deve arbitrare come se il VAR non esistesse. Alla fine la conseguenza è che nessun arbitro ha mai chiesto di rivedere un episodio.

  75. Alfonso
    Alfonso dice:

    So che non ama commentare quello che non è avvenuto sul campo ma le chiedo un parere sulle dichiarazioni di Ancelotti in cui dice sostanzialmente che Nicchi e Rizzoli diranno che c’è la gomitata di Llorente per non andare contro ad un proprio arbitro e che tutto si chiuderà lì. Secondo lei andrà proprio così e nel caso, quali sarebbero dovute essere secondo Lei le decisioni da prendere.
    Grazie mille

    • Corrado
      Corrado dice:

      Penso che il designatore degli arbitri dovrebbe invece avere come priorità quella di essere autorevole e credibile. Questo sarebbe anche il modo migliore per sostenere le posizioni dei propri tesserati, non quello di difenderne gli errori negandoli. Mi sembra che anche lei in questo caso fraintenda quello che dovrebbe essere il gioco delle parti.

  76. Renato Galigani
    Renato Galigani dice:

    Ciao Luca. Possibilità che Giacomelli non abbia fischiato nulla ipotizzando un fallo a favore dei bergamaschi, perché la palla l’ha presa Gollini e di conseguenza, sbagliando, abbia applicatouna norma del vantaggio? Su Giua, da juventino, stendo un velo pietoso. Improponibile. In pratica ha azzeccato solo il rigore finale. Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può essere ma è comunque un errore concedere il vantaggio a 90 metri dalla porta avversaria. In circostanze del genere non si può non decidere: un arbitro deve pensare al fatto che il VAR verrebbe messo in grandissima difficoltà da un’eventuale rete o rigore dalla parte opposta.

  77. Valentino
    Valentino dice:

    Buongiorno sig Marelli. Ho 2 domande.
    Se un difensore guarda l attaccate e non il pallone può essere steso da una gomitata dell attaccante?
    Mi sembra evidente che ci sia una gomitata di llorente prima del contatto tra i 2. E i filmati lo documentano ampiamente, non sono foto ma filmati evidenti.
    Seconda domanda,. Ha visto più immagini del contratto su Ronaldo? Perché da quella che ho visto io non è un contattino ma un rigore solare.
    Grazie

  78. Jeko
    Jeko dice:

    Buongiorno Luca,
    complimenti per il lavoro (molto corposo) e per il “tr0iai0” di ieri sera su Twitter, da toscano ho apprezzato tantissimo ;-). Una sola domandina, visto che sugli episodi chiave si è già ampiamente soffermato: ho visto SAS-FIO ieri sera. A parte la situazione già analizzata del fuorigioco di Benassi, mi è sembrato di vedere un Mariani discreto, con una gestione dei cartellini corretta. Concorda con me nella valutazione?

  79. Mirko
    Mirko dice:

    Buongiorno, porto solo una considerazione per sapere come la pensa. L’intervento di Rabiot negli anni 90 fatto da Maldini, Brehme o Kohler era meritevole di applausi. Oggi doppio giallo e si va a casa. È cambiato il calcio, la velocità delle azioni e quindi anche le dinamiche ed in questo caso anche i 3 fantastici difensori oggi sarebbero in difficoltà secondo te o vedo io l’azione in modo sbagliato? Grazie per l’eventuale risposta

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Se negli anni ’90 avessero preso applausi per un fallo evidente, allora avremmo parlato di un errore dell’arbitro.
      Il secondo giallo di Rabiot non ammette interpretazioni, è chiarissimo.

    • Valentino
      Valentino dice:

      Buongiorno sig Marelli.
      Concordo pienamente con mirko. L intervento di rabiot è chiaramente sul pallone. Forse non ha visto la prospettiva da dietro.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Potete vedere quel che volete.
      E se anche ci fosse un tocco del pallone, non cambia nulla: il fallo imprudente è evidente.
      Va bene tutto ma non difendiamo l’indifendibile.

  80. Antonello
    Antonello dice:

    Complimenti per le disamine particolari e sopratutto per la vision più ampia sulle conseguenze che l’attuale protocollo comporta avendo al momento depotenziato uno strumento che doveva aiutare gli arbitri a sbagliare di meno. Su Napoli-Atalanta: attendo curioso che qualcuno confermi che il contatto tra Pasalic e Callejon sia fuori area ma resta la grave difformità rispetto a Stepinski su Musacchio. Sull’episodio Llorente-Kjaer (che ha fatto passare inosservato il caso precedente) la sua disamina è l’unica possibile e quel fotogramma VAR oltre ad essere scorretto induce purtroppo a cattivi pensieri e questo fa male agli arbitri e al calcio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      D’accordo tranne sull’ultima frase: la malafede (perché è di questo che parli) la escludo a priori perché è una convinzione da frequentatori di bar.
      Scusa la durezza ma, in questo modo, non scriverai più affermazioni del genere, perlomeno non qui.

    • Antonello
      Antonello dice:

      Apprezzo la franchezza ma non frequento bar dello sport ma sono nello sport da decenni e lungi da me entrare in polemica ma purtroppo FATTI non molto lontani hanno superato di gran lunga le peggiori “chiacchiere da bar”.. Mi interessa però che mi chiarisca un aspetto tecnico-procedurale riguardo quel fermo immagine: da dove esce fuori? e’stata chiesta una review? e una volta prodotta non doveva andarla a vedere Giacomelli? Ah se si potesse sapere cosa è successo in 5 minuti tra arbitro e collaboratori al var.. Grazie per la pazienza

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sono fatti di 13 anni fa con sentenze passate in giudicato per persone che non fanno più parte del calcio.
      Perciò vediamo di evolverci e di passare oltre.

      Tutti gli episodi vengono sottoposti a “check”, ci sono decine di immagini VAR che non vengono proposte perché superflue. Che ci sia stato un controllo è fuor di dubbio.
      In quei cinque minuti tutti sappiamo cos’è successo, l’abbiamo visto: proteste a non finire, panchina in campo, Giacomelli che non riusciva a far riprendere il gioco.
      Molto più semplice di quel che si vuole immaginare.

  81. Mario
    Mario dice:

    Caro Luca, Il protocollo, a quanto pare, è stato violato. Errore grave da parte di Giacomelli perché la revisione può essere intrapresa anche per “gestire i calciatori o la gara o rendere credibile una decisione, ad esempio una decisione cruciale nel finale della gara”. Esattamente quello che accaduto ieri con gli azzurri che si rifiutavano di riprendere il gioco e due espulsi dalla panchina. Quindi Giacomelli doveva assoluamente andarlo a vedere…

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Di tutto possiamo parlare tranne che di violazione del protocollo: non esiste alcuna violazione nell’episodio.
      L’unica scelta non possibile è proprio quella di andare a vedere l’episodio.

    • Alessio
      Alessio dice:

      Scusate l’intromissione, ma anche avesse sbagliato Giacomelli, è possibile che una squadra si rifiuti di riprendere il gioco? Così si rischiano anche ripercussioni di ordine pubblico e pericoli per la incolumità degli arbitri. Io resto sbigottito, è possibile che ci siano delle sanzioni per questo comportamento?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Certo, è possibile.
      E se non ci sono possibilità di riprendere, si sospende la partita con lo 0-3 del Giudice Sportivo.
      E’ già accaduto, anche se non in Serie A.

  82. David
    David dice:

    Buongiorno. Volevo porLe alcuni quesiti sulle gare di ieri:
    In Juve-Bologna Lei affermò che Bernardeschi aveva subito un netto fallo nel tentativo di rinviare il pallone ma che, da quel momento al gol felsineo, era passato un evidente lasso di tempo per giustificare una “soluzione di continuità” tra i due eventi. Ma, più o meno, è lo stesso lasso di tempo che intercorre tra il fallo subito da Llorente ed il gol di Ilicic (fermo restando il netto fallo sullo spagnolo, così come lo era quello su Bernardeschi)). Che differenze ci sono tra i due casi che non ravvedo?
    Lei afferma che il rigore su CR7 sia un “rigorino”, che dal campo si da ma che, rivisto, di falloso c’è pochissimo. Ma è lo stesso “rigorino” di Palomino su Immobile in Lazio-Atalanta (leggero tocco sul piede, un passo e poi caduta. Ieri la caduta è stata immediatamente successiva al tocco). Francamente non vedo differenze tra i due episodi. O sono rigori entrambi o nessuno dei due. Paragonare poi l’intervento di Sanabria ad una delle centinaia di “sbracciatine, trattenutine, spintarelline” che avvengono in area(la sbracciata leggera di Cuadrado da Lei menzionata) mi sembra mischiare “mele con pere”. Perchè se il metro è quello, allora anche in Lazio-Atalanta ci sarà stata in area laziale un “fallettino” tale da poter essere paragonato al rigore concesso su Immobile e su cui l’Atalanta potrebbe dolersi. A forza di questi paragoni, non ne usciamo più. Se facessimo paragoni continui “mischiando” i vari episodi accaduti, allora anche Cassata avrebbe rischiato un primo giallo già dopo 3 minuti per un fallo identico a quello che gli farà prendere la prima ammonizione. Ma questo non avrebbe sanato l’errore di Guia che lo espelle successivamente per un 2do giallo inesistente.
    Non crede che sulla Juventus ci sia una “attenzione mediatica” nettamente superiore alle altre squadre, anche di alto rango, che porta a “vivisezionare” particolarità su cui si sorvola nei confronti di altre società?
    Grazie
    David

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Partendo dal presupposto che, in ogni caso, il VAR non poteva intervenire in nessuno dei due casi, quello su Bernardeschi avviene in un’azione differente (il gol arriva su un calcio d’angolo successivo, cioè una nuova fase d’attacco), quello di ieri avviene all’inizio di un’azione dell’Atalanta che recupera il pallone in conseguenza di quanto accaduto tra Llorente e Kjaer. Il lasso di tempo è solo un elemento, quello fondamentale è la fase d’attacco differente.
      Nemmeno io vedo differenze tra Ronaldo ed Immobile, ed infatti ho scritto che entrambi non sono rigori. La coerenza vuole che ci sia la medesima linea interpretativa per episodi non uguali ma simili.
      Che ci sia attenzione mediatica superiore è normale, è la squadra che ha più tifosi…

  83. Ernesto
    Ernesto dice:

    dimenticavo una cosa importante
    dopo il gol del 2 a 2 dell’Atalanta il VAR poteva intervenire poichè l’azione è stata viziata da un fallo in partenza? del resto l’arbitro non ha fischiato e quindi, per lui, non c’è alcun fallo.

  84. Roberto
    Roberto dice:

    Buongiono sign. Marelli, riguardo l’episodio di Napoli tra i giorcatori Llorente e Kjaer non ritengo superfluo il fatto che uno vede o non vede il pallone, è sempre stato importante se c’è un contatto e se questo determina un fallo. Cosa c’entra che Kjaer sta andando verso Llorente, il var ha semplicemente determinato che il contatto, anche se di decimi di secondo l’ha provocato prima LLorente col gomito, stop, tutto il resto è soggettivo e come i preti dicono in chiesa… andate in pace! 🙂

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Lo ritieni superfluo?
      Beh, il calcio è basato sul gioco del pallone.
      Se ritieni superfluo cosa stia facendo Kjaer, evidentemente non è calcio ma un altro sport.

  85. Dario
    Dario dice:

    Buongiorno,
    volendo ragionare sulle sequenze video e non sui frame ho cercato ma non è facile trovare sequenze lunghe e chiare sull’episodio di Llorente.
    Tra le poche sezuenze trovate mi sono imbattuto in questo video https://www.youtube.com/watch?v=EBp18qzFd3w.
    Al 9° secondo del video c’è il contatto e noto le seguenti cose:
    1. Il movimento (sia del corpo che del braccio) di Llorente verso Kjaer è più evidente, se si prende come riferimento il pubblico sullo sfondo si nota come la testa di Kjaer sia rimasta quasi “immobile” rispetto al secondo 0;
    2. Al momento del contatto (tra l’8° e il 9° secondo) del braccio di Llorente sulla testa di Kjaer, quest’ultimo non ha le mani sul corpo dello spagnolo.
    Non riesco a decidere, ad occhio nudo e a velocità normale sembra rigore, al replay no.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Quel che conta non è la testa del difendente ma il movimento complessivo dello stesso verso l’avversario (che, peraltro, mi pare molto evidente);
      2 – Non è un episodio facile ed infatti ho scritto che PER ME è rigore ma non posso negare che ci possano essere margini (limitati) di discussione.

  86. Francesco
    Francesco dice:

    Dottor Marelli buongiorno, complimenti per la chiarezza delle sue esposizioni.
    Ho un dubbio e spero che lei possa risolverlo: Come da lei più volte ribadito, sappiamo che in casi come quello di Llorente, avendo l’arbitro valutato l’episodio, Il Var non può richiamare l’arbitro.
    Ora mi domando: avendo il contropiede subito successivo portato ad un gol, non si poteva richiamare l’arbitro con la “scusa” di rivedere un fallo in partenza di azione, quello cioè su Llorente?
    in questo modo si sarebbe “aggirato” il protocollo e restituita la verità di campo.
    Sono in errore?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, perché si tratta di episodio visto e valutato da Giacomelli.
      E non è corretto aggirare il protocollo per quieto vivere. Se lo si concede una volta, diventa un’abitudine in un attimo.

  87. Valerio
    Valerio dice:

    L’episodio Kjaer – Llorente non è facile secondo me. Io sono d’accordo che Kjaer finiva addosso a Llorente indipendentemente da qualsiasi manata pesante o leggera commettendo un fallo anche piuttosto goffo… Ma il colpo al viso c’è (e forse fa perdere la coordinazione a Kjaer) perché non può essere considerato fallo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non è per nulla facile ed infatti ho scritto che secondo me è un rigore evidente.
      Ma sono consapevole che la mia è un’opinione soggettiva, non legge.

  88. Luigi
    Luigi dice:

    Complimenti vivissimi, gli episodi episodi sono spiegati con competenza e dovizia di particolari. Trovo oggettivamente imbarazzanti gli arbitraggi di Giacomelli e Giua e certe assurde disparità di trattamento su fattispecie analoghe.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Grazie ma non essere eccessivo nei giudizi: il termine imbarazzante lasciamolo per qualcos’altro, tipo un’interrogazione parlamentare sul calcio…

  89. Ernesto
    Ernesto dice:

    Buongiorno
    le rinnovo i complimenti e passo al dunque.
    Il tocco di mano in are atalantina al 93′ è punibile? le è sfuggito o non lo ha considerato poichè non è fallo?
    Come al solito propongo un’altra idea “bislacca” perché non affidiamo alla valutazione automatica, in tempo reale, di una macchina il fuorigioco? sarebbe relativamente semplice da applicare, si potrebbe lasciare al giudice di linea o all’arbitro, la decisione su quelli influenti/ininfluenti. In questo modi si eviterebbe di fermare azioni regolari per sviste arbitrali. Cosa ne pensa?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, braccio aderente al corpo, non l’ho considerato perché non c’è nulla di rilevante ed avevamo già parecchio di cui discutere senza disperdere attenzione su un episodio molto marginale.
      Spero che quel che ipotizzi non si verifichi mai: manca solo di sostituire uomini con macchine anche nel calcio.

  90. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno sig.Marelli,
    per quanto riguarda Samp-Lecce, poniamo il caso che, dopo che l’arbitro concede il rigore per il tocco di mano di Ferrari, la palla torni in possesso di palla del Lecce a pochi metri dalla porta e poi, dopo la VAR review, il rigore venga cancellato: il possesso di palla successivo in quel caso, sarebbe stato del Lecce e a pochi metri dalla linea di porta? La squadra che attacca in questo ipotetico caso non subirebbe una sorta di penalizzazione?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sì, è possibile.
      Ma non era questo il caso: Tachtsidis ha protestato per questo motivo ma il pallone non stava andando nella sua direzione, infatti è stato raccolto dal portiere della Sampdoria.

  91. Massimo
    Massimo dice:

    Buongiorno Luca da un lettore ormai abituale del suo blog, per il quale Le rinnovo i complimenti per la costanza delle analisi, la dovizia dei temi trattati ed il taglio didascalico che ha voluto attribuire.

    Le scrivo riguardo alla partita di ieri a Napoli, in particolare per l’episodio dell’84° minuto, premettendo di essere di “fede” atalantina e quindi forse non un analista imparziale di prima linea.

    Partendo dalla base assodata che Kjaer sbaglia tutto quello che un difensore potrebbe sbagliare, da quando parte il cross a quando viene recapitato (posizionamento, vigoria, scelta dell’intervento), e che il fatto che non sia stata comminata la massima sanzione sia più una questione fortuita e di fortuna (il gomito largo di Llorente che ha dato pane al VAR per giudicare quanto poi è stato scelto), volevo gentilmente chiedere un approfondimento prendendo a tema quanto da Lei scritto a riguardo:
    “[…] l’attaccante del Napoli stava saltando ad una certa distanza dal difensore (prima immagine) ed il contatto con Kjaer è stato provocato dal difensore stesso che si è mosso verso Llorente disinteressandosi completamente del pallone. Incolpare l’attaccante per il contatto col gomito è senza senso: non ha posto in atto alcuna azione che possa essere interpretata come irregolare. Se Kjaer non gli fosse andato letteralmente addosso, probabilmente avrebbe potuto deviare il pallone verso la porta. […] non è possibile pensare che un difensore si muova all’interno del regolamento se si disinteressa del pallone limitandosi a contrastare fisicamente un avversario.”

    La questione che mi pongo (con un ovvio taglio provocatorio) è la seguente: perché un difendente deve sempre giocare pulito sul pallone, senza potersi permettere le “astuzie” che invece spesso si trova ad affrontare quando limita un attaccante? Perché un avversario che, vedendo caricato un rinvio del pallone, si frappone all’attrezzo allargando furbescamente la gamba “prendendo posizione” (ma di fatto senza ancora aver toccato la sfera) viene tutelato guadagnando rigore (pur essendosi disinteressato di contendere il pallone) mentre un difensore non guadagna fallo applicando lo stesso comportamento?

    Il mio è un discorso generale, sul rapporto difendente-attaccante, dove mi pare che quest’ultimo sia sempre più tutelato, ma potrebbe essere contestualizzato, per esempio, con quanto accaduto non più di due settimane fa, in Lazio-Atalanta, quando Immobile conquista il secondo rigore con uno di questi espedienti; rigore che regolamento alla mano è ineccepibile e su cui mi trova d’accordo, tuttavia, permettendomi di riutilizzare quanto da Lei scritto quest’oggi, cambiando i soggetti, sinceramente non vedo sostanziali differenze nei comportamenti, il difensore dell’Atalanta stava rinviando il pallone in corner ed il contatto con Immobile è stato provocato dall’attaccante stesso che ha mosso la gamba verso De Roon. Se Immobile non avesse allargato l’arto, probabilmente avrebbe potuto deviare il pallone in angolo.

    RingraziandoLa per il tempo dedicato, Le auguro un buon prosieguo della giornata.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà le astuzie sono certamente parte del gioco, sia dell’attaccante che del difendente.
      In questo caso, però, non stiamo parlando di un’astuzia ma di un movimento verso un avversario che non ha nulla in comune col gioco del calcio: se un difensore abbandona la visuale sul pallone per occuparsi di un avversario, non sta utilizzando un’astuzia ma un comportamento irregolare. Questa volta gli è andata bene perché il contatto col braccio c’è stato (sufficiente per indurre il VAR, giustamente, a non reputarlo chiaro ed evidente errore) ma l’atteggiamento di Kjaer (come hai sportivamente ammesso) tutto può essere tranne un movimento regolare.
      L’episodio di Roma è molto diverso: Immobile ha posizionato in anticipo la gamba (legittimo) ma sempre contendendo il pallone, ieri Kjaer tutto ha fatto tranne il tentativo di giocare il pallone.

      Buon prosieguo anche a Lei.

  92. Bruno
    Bruno dice:

    Gent.mo dott Marelli,Lei spesso dice che 2 episodi simili non sono confrontabili,qui invece Lei dice “o sono entrambi calci di rigore oppure nessuno dei 2 episodi è meritevole di massima punizione” per episodi completatemente diversi….

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non lo ho confrontati.
      Ho scritto che sono due contatti minimi.
      Diversi ma minimi.
      Dai, su, non facciamo filosofia su un’affermazione chiara, occupiamoci di questioni più serie.

  93. Francesco
    Francesco dice:

    Buongiorno Luca, secondo te si arriverà mai a considerare gli errori per quello che sono? (Errori appunto) Oppure senza cercare di giustificare anche in modo improponibili gli episodi a proprio favore? Sono Juventino e ovviamente felice per la vittoria di ieri. Però non fatico ad ammettere che il secondo giallo a Cassata sia senza senso e che il rigore su Ronaldo sia in rigorino (purtroppo ne danno molti). Dissento un po’ sull’espulsione di Rabiot (mi sembra abbastanza severa).

    Grazie e buona giornata.

  94. LORENZO TADDEI
    LORENZO TADDEI dice:

    La prestazione di Giua in Juventus – Genoa dovrebbe sollevare dubbi e dibattiti non tanto sul regolamento (perfettibile) o sul protocollo VAR (altrettanto perfettibile) quanto sull’effettiva preparazione dei direttori di gara e sulle possibili e auspicabili evoluzioni dell’arbitraggio. Giua ha arbitrato di fischietto e cartellini una gara che Orsato avrebbe chiuso con la metà delle chiamate. Arbitri che fischiano ogni respiro finiscono non solo per riempire il tabellino di cartellini, ma anche a stimolare la vena tuffatoria di vecchi marpioni dei campi di calcio, Ronaldo in primis, ma anche lo stesso Dybala che si ferma al minimo contatto chiedendo subito l’ammonizione. Per quanto mi riguarda auspico da anni un’inversione di tendenza, direttive più europee se vogliamo, una tolleranza maggiore verso il contatto sano (alla ricerca del pallone, per intenderci, seppur energico) e, di contro, tolleranza zero verso perdite di tempo e simulazioni (e il rigore di Cristiano Ronaldo, per me, rientra in quest’ultima casistica). Aldilà di questo, Luca, vorrei un tuo parere su un alcune proposte che, a mio modestissimo parere, potrebbero migliorare la mission arbitrale. Introdurrei il tempo effettivo per il recupero. Diamo 5′ di recupero, sono 5′ effettivi, si ferma il cronometro se uno ha i crampi, se il portiere non rinvia, etc. etc.
    Ultimamente sono tornato al mio vecchio amore, il rugby, ho seguito i mondiali che si concluderanno questo fine settimana, e, aldilà di uno spirito sportivo totalmente differente, due cose mi hanno favorevolmente impressionato. Le immagini del VAR (nel rugby si chiama diversamente) sono trasmesse allo stadio sui maxischermi in modo che il pubblico veda l’azione come la rivede l’arbitro. L’arbitro è microfonato e quando parla con i giocatori quello che dice lo sentono tutti. Per me, questa è trasparenza e mi sono immaginato il buon Giua (non lui, ne servirebbe uno di diverso stampo) spiegare a CR7, con tutta tranquillità, che un tocco sulla caviglia c’è stato ed è stato visto, ma che è umanamente troppo poco per pensare che abbia causato una caduta tanto rovinosa. Forse, alla fine, l’unico modo per evitare il tuffo cronico è quello di trasmetterlo a tutti e, diciamo così, irriderlo, più che punirlo.
    Chiudo con i complimenti di rito, sono dovuti, ma, ti assicuro, profondamente sentiti.
    un cordiale saluto,
    Lorenzo

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il tempo di recupero, di fatto, è già tempo effettivo.
      La criticità è che spesso questa indicazione non viene rispettata e si passa più tempo a pallone non in gioco che in gioco.
      Le immagini VAR arriveranno ma ci vuole tempo: un passo alla volta.
      Sul microfono, no: già ci sono polemiche sui labiali, figuriamoci cosa accadrebbe in caso di vivisezione delle singole parole utilizzate. Lasciamo perdere, manca solo questa…

      Grazie a te.

  95. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Premesso che non conosco il regolamento e quindi per le valutazioni degli episodi e la conseguente azione disciplinare mi affido e confido in lei. Per il cartellino rosso di Rugani non mi sembra proprio che l’ attaccante sia in possesso del pallone quindi una valutazione oggettiva ammette il cartellino giallo e non il rosso. Per il fallo presunto di kjaer, come può non essere considerato fallo dell’attaccante? il gomito è alto ed e proprio nel momento prima del salto che avviene il contatto quindi mi sembra proprio un fallo in attacco (concordo sul fatto che andava fischiato) perché la polemica è scoppiata, vale la pena ricordarlo, perché nel cambio di fronte vi è stato il pareggio (ridicola a mio avviso quello che succede dopo con i giocatori del napoli che si rifiutano di riprendere il gioco). Sul rigore di ronaldo come si può ancora accettare a livello di regolamento che anche con un contatto minimo vi sia una accentuazione cosi palese che porti comunque al rigore?
    Grazie per le eventuali risposte

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sul rosso a Rugani si può discutere.
      Diciamo che il giallo ci sta tutto ma anche il rosso non sarebbe stato un errore: siamo nella classica zona grigia.

      Sul contatto Kjaer/Llorente ho già risposto varie volte alla medesima domanda, trovi le risposte in calce all’approfondimento.

      Ciao.

  96. Stefano
    Stefano dice:

    Caro Luca,
    Ma cosa sta succedendo? Concordo pienamente su ognuno dei tuoi commenti alla giornata di ieri. Non ricordo una tale percentuale di errori arbitrali clamorosi (e ripetuti) dall’introduzione del VAR. Sembrano tutti allo sbando totale. O e solo una mia impressione? Grazie ancora e buon lavoro

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Allo sbando totale no ma c’è un problema di qualità che prima o poi andrà affrontato.
      Il modo migliore per non affrontarlo è negarlo: lo sport preferito di Nicchi…

  97. Valerio
    Valerio dice:

    Grazie Luca, apprezzo sempre molto le tue valutazioni sugli episodi ed opinioni in generale.
    Non posso dire di essere d’accordo il 100% delle volte, ma credo che questo sia un merito dovuto alla tua volontà di essere obiettivo sempre. Obiettività che nonostante gli sforzi, un tifoso più o meno acceso come me, probabilmente non riesce ad avere appieno.

  98. MisterGP
    MisterGP dice:

    In un regolamento che lascia spazio al giudizio soggettivo dell’arbitro, alla fine è l’uniformità del metro di giudizio che determina la prestazione dell’arbitro. Diciamo che questo è il mio argomento preferito in quasi tutti i commenti che ho scritto sul suo blog. In Lecce-Juventus ho giudicato la prestazione dell’arbitro positiva proprio per questo motivo, in quel caso entrambi i rigori sono stati generosi, ma entrambi sono catraddistinti dallo stesso grado di severità, lo stesso si può dire per le altre decisioni. La bravura di un arbitro consiste quindi nel giudicare tutti gli episodi con lo stesso metro, dal primo all’ultimo minuto, e ovviamente nei limiti del regolamento. Riuscire ad avere un team di arbitri bravi da questo punto di vista sarebbe il top. Diventa più complicato far comprendere che è impossibile ottenere una uniformità di metro di giudizio tra i vari arbitri, perchè, sempre nei limiti concessi dal regolamento, ci sarà sempre un arbitro che vedrà rigore dove un altro non lo vede. Modificare il protocollo può essere utile solo per l’uniformità di una partita, ma la sarà poco nei casi in cui si cerca uno stesso trattamento perchè lo si è visto in un’altra partita. Anche rivedendo l’azione, difficilmente un arbitro cambierebbe la propria decisione se questa è corretta dal punto di vista del regolamente ed uniforme con il metro di giudizio adottato nella gara, anche se non uniforme con episodi simili di altre gare. Buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Concordo su quasi tutto tranne sulla chiosa finale: ti assicuro che gli arbitri sarebbero ben felici di vedere episodi preclusi dal protocollo e non amano essere oggetto di critiche per un errore non corretto con la tecnologia…

  99. Angelo
    Angelo dice:

    Juve-Genoa
    Quello che è stata pessima è la conduzione di gara: tanta incertenza e poca personalità. Ok è giovane e dagli errori si cresce, ma qui mi sembra che manchi la materia prima.
    Napoli-Atalanta
    Provo a spiegare l’errore di Giacomelli sul rigore: ha pensato che le due mezze irregolarità si compensassero e non ha fischiato nulla. Il VAR non serve a niente, ma il pieno è nato perchè hanno segnato sul capovolgimento. Se l’Atalanta non avesse segnato saremmo qui a parlare di uno dei tanti errori degli arbitri. Non ho visto la partita quindi non posso giudicare l’arbitraggio nel suo complesso.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Su Giacomelli: sì, è una lettura che ci sta ma che non lo giustifica, rimane un errore non fischiare nulla. E naturalmente concordo sul fatto che il tutto è stato amplificato proprio dal pareggio dell’Atalanta.

  100. Antonio Scanu
    Antonio Scanu dice:

    A proposito del fallo di mano che ha generato il rigore per la Roma, Lei obbietta che ci poteva stare il cartellino rosso (per assurdo mi pare che il giocatore non sia stato neanche ammonito). Nella partita Fiorentina Lazio a proposito del rigore assegnato per il fallo di mano di Ranieri Lei afferma che la decisione di ammonire semplicemente il giocatore fosse la decisione più ragionevole; a me il ragionamento sembra contraddittorio.
    Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non è contraddittorio, è regolamento.
      Su un tiro in porta col portiere in traiettoria, non c’è chiara occasione da rete ma azione potenzialmente pericolosa.
      Se il calciatore, invece, ha il possesso del pallone con il solo portiere davanti, ha una chiara occasione da rete.

      Se ci ragioni un attimo capisci la differenza.

  101. Ponchia
    Ponchia dice:

    Buongiorno Luca!
    Due rapide domande:
    1 – Sull’intervento Pasalic/Callejon al limite dell’area di rigore, non avendo certezze sul dentro/fuori, non è stato corretto l’operato del Var?

    2 – le regole dell’Aia danno possibilità riguardo una promozione dalla CanB alla CanA durante la stagione, tipo a fine girone di andata? In alternativa, c’è un numero massimo di partire in A per un arbitro della CanB?

    Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Sì, certo. Infatti ho scritto anche io di una sensazione, non di una certezza;
      2 – No, le promozioni e le dismissioni hanno un’unica finestra al 30 giugno di ogni anno.
      3 – No, non c’è né un limite minimo né uno massimo.

      Ciao.

  102. Alessandro Nicotra
    Alessandro Nicotra dice:

    Buongiorno dottore. leggo sempre con piacere il suo blog. Ieri non ho visto le partite, ma è da un po’ di giornate che mi assilla un’idea. Il nuovo protocollo Var lo ha molto depotenziato, praticamente lo si usa solo per i tocchi di mano e per controllare i gol, non sarebbe il caso di rivedere tale protocollo? Usare una tecnologia, utile e che rende il gioco più giusto, al 50% delle sue potenzialità non ha senso. Per il resto ottima analisi, professionale e super partes, come sempre.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Precisazione: non esiste alcun nuovo protocollo, è rimasto inalterato anche nelle virgole.
      E’ vero, però, che il VAR è stato molto depotenziato per un’interpretazione eccessivamente limitativa.

      Grazie per i complimenti, sempre ben accetti.

  103. Mattia Gaudio
    Mattia Gaudio dice:

    Signor Luca riguardando le immagini del contatto Gumus (mi pare fosse lui) e Cuadrado, non le sembra che il giocatore del Genoa vada di corsa a sbattere su Cuadrado già in quella posizione e non che siano le braccia di Cuadrado a cercare l’avversario? Ieri in diretta è sembrato così. Sul resto niente da dire. Felicissimo che questo blog esista e sia consultabile, anche se non tutti ne fanno uso o ne capiscono i contenuti. Grazie come sempre.

  104. jacopo_r
    jacopo_r dice:

    buongiorno avvocato.
    sul rosso a fazio in udinese roma il var non interviene perché non può giudicare l’entità del contatto che rimane una discrezione dell’arbitro, giusto? dalle immagini si vede che okaka cade non per la spinta ma perché si auto sgambetta. questa situazione non avrebbe potuto indurre il var a richiamare l’arbitro e valutare le immagini oppure si è ritenuto che il movimento di okaka (e quindi lo sgambetto auto provocato) fosse conseguenza della spinta? in ogni caso irrati è sembrato in confusione. non ho capito la scelta di andare a parlare con il guardalinee. ha senso una cosa del genere?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Esattamente.
      Non conta che si autosgambetti ma quel braccio sinistro di Fazio su Okaka.
      Peraltro siamo d’accordo sul fatto che non sia mai espulsione.
      Anzi, non c’è proprio fallo.
      Non è un gran periodo per Irrati, sta attraversando un periodo non sfavillante.

  105. Armando
    Armando dice:

    Grazie mille per le analisi.
    Volevo segnalarle la trattenuta col braccio su Ronaldo in occasione del rigore che è un contatto molto più evidente di quello dei piedi. E sapere la sua sul tocco col braccio in area di Toloi in Napoli-Atalanta, altro fallo di cui si parla tanto, menzionato anche da Ancelotti in conferenza stampa.
    Grazie ancora,
    Armando

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Su Ronaldo, tra poco, si troveranno i segni di una fucilata alla schiena.
      Perdona l’ironia ma ne sto leggendo di ogni.
      Il tocco di Toloi non è punibile, braccio aderente al corpo.

  106. Ciro
    Ciro dice:

    Premetto che sono un Arbitro.
    Premetto che faccio parte di uno degli organici nazionali.
    Mi piace tanto leggerti, spesso anche per ripassare alcuni concetti regolamentari che ritrovo in campo la domenica.
    Su una cosa oggi però mi sorge legittimamente il dubbio.
    Hai detto che il comportamento del calciatore del Napoli non è da punire poiché è naturale allargare il braccio per prendere posizione. Noi arbitri invece abbiamo la rigida disposizione di punire SEMPRE comportamenti di questi tipo che sono spesso pericolosi per chi li subisce. Piantare il braccio in faccia ad un altro calciatore anche solo per prendere spazio è pericoloso per chi subisce l’intervente, ed a seconda di come avviene viene punito almeno con un un’ammonizione, in alcuni casi se intenzionale e violento addirittura espulsione. L’analisi di questo episodio sembra semplice, soprattutto didatticamente. Il calciatore azzurro pianta letteralmente il braccio in faccia all’attaccante per prendersi lo spazio. Poco importa se il bianco aveva l’intento successivo di trattenere l’avversario. Non si può fare un processo alle intenzioni ma valutare ciò che temporalmente arriva prima. Didatticamente adesso si rischia ( soprattutto per i giovani arbitri) di lasciare proseguire a centrocampo e di non punire più calciatori che piantano gomiti in faccia agli avversari per prendere spazio.
    Non voglio fare nessuna polemica e nessun parallelismo ma speravo vivamente ti dissociassi dall’analisi valutativa ( non parlo di Var) fatta da Cesari nella trasmissione diseducativa “Tiki Taka”.scusami se appare come critica non sarebbe mia intenzione.
    Continuo a seguirti con enorme piacere!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Aspetta Ciro, un attimo.
      Non ho scritto “prendere posizione” su un avversario ma prendere posizione per il colpo di testa. Sei arbitro e conosci perfettamente la differenza. Se poi Kjaer si lancia addosso a Llorente che si sta coordinando per il colpo di testa, non possiamo farne una colpa a Llorente stesso, non credi?
      Non mi permetterai MAI di scrivere che sia legittimo prendere posizione SU UN AVVERSARIO con i gomiti aperti, non sono un pazzo.

      Nessun problema, ci mancherebbe: semplicemente hai mal inteso quel che ho scritto.

    • Ciro
      Ciro dice:

      Allora mi sa che vediamo l’episodio diversamente. Io vedo Llorente che allarga il braccio per tenere a distanza l’avversario e crearsi spazio. E quindi lo reputo punibile. Un mio semplice punto di vista, diverso dal tuo Grazie mille per la risposta

  107. Enrico
    Enrico dice:

    Buongiorno,
    prima volta che leggo il Suo Blog.
    Complimenti lavoro eccezionale.
    Spiega i protocolli e le decisioni tecniche in modo professionale.
    Tutti gli appassionati di calcio dovrebbero farsi questa cultura “regolamentare”.

  108. Daniele
    Daniele dice:

    Ho visto e rivisto il fallo su Ronaldo, mettendo in pausa e avanzando piano. L’impressione che ho, magari solo mia, è che Ronaldo “inizi” la caduta prima del reale contatto (comunque troppo lieve per giustificare caduta e soprattutto rigore). A me sembra simulazione.
    Poi c’è l’espulsione di Fazio: non capisco come arbitri “first class” come Massa, Orsato, Irrati, nella loro carriera abbiano collezionato errori marchiani sempre contro la Roma. E’ evidente che l’errore di Irrati è grave: lascia una squadra in 10 uomini per 60 minuti, per una lettura incomprensibile, come dice anche lei nell’analisi. Questo genera due tipi di penalizzazioni: rischio di perdere quella partita (cosa che poi fortunatamente per la Roma non si concretizza) e impossibilità di schierare il giocatore (che andrà in squalifica) nella partita cruciale contro il Napoli di sabato prossimo.
    Quando vedo queste cose mi chiedo se non sia lecito pensare che certi arbitri, anche quelli innegabilmente più capaci e talentuosi, non siano sereni quando arbitrano la Roma. Alla fine siamo tutti essere umani e, per quanto possa essere esecrabile, qualche sentimento di disistima per una squadra potrebbe starci. Fermo restando che Orsato domenica è stato inappuntabile.

    Detto questo: così il VAR è troppo poco utile secondo me.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Simulazione no, un tocco c’è.
      Ma da tocco a rigore ce ne passa.

      Tutti gli arbitri hanno commesso errori contro tutte le squadre: sono esseri umani.
      In questo blog troverai utenti che accusano gli arbitri di errori in serie contro Roma (tu), Inter, Juventus, Napoli, Milan… tutte.
      Evidentemente avete una visione molto parziale.

      Ciao.

  109. Michele
    Michele dice:

    Dai, non puoi mettere sullo stesso piano il calcetto sullo stinco e il braccio largo a tenere la posizione in area. Dal punto di visto della procedura Var sulla valutazione dei due episodi forse sì ma nella sostanza del gioco sono due cose diverse. Non esiste il fallo di Cuadrado, mentre quello su Ronaldo è rigore tutta la vita.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Infatti non li ho messi sullo stesso piano, ho semplicemente scritto che sono due contatti leggeri.
      Perciò Sensi a Barcellona era da rigore, giusto?

  110. Mario Turchio
    Mario Turchio dice:

    Riguardo la dinamica dell’episodio incriminato di Napoli, sono dell’idea che la sbracciata (non involontaria) di Llorente che colpisce Kjaer in faccia è, comunque, temporalmente precedente al contatto falloso difensore/attaccante, da lì il mancato fischio (per la regola del vantaggio?). Troppo peregrina come ipotesi?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Può essere ma non sarebbe accaduto se Kjaer non si fosse lanciato verso Llorente.
      Se avesse mantenuto la posizione, guardato il pallone e tentato di intercettarlo, non avrebbe mai avuto un contatto con l’avversario.

  111. Philippe
    Philippe dice:

    Gentilissimo Luca,
    Nella sequenza del fallo di Cassara su Dybala e conseguente seconda ammonizione, e’ possibile che l’arbitro abbia valutato antisportivo il fatto che Cassara cerca due volte (con due mani diverse) di aggrapparsi alla maglia di Dybala?
    Grazie per le sue analisi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sinceramente vedo solo un falletto come ce ne sono mille.
      Un comportamento antisportivo si può ipotizzare su una trattenuta prolungata, in questo caso vedo due leggerissimi contatti e nulla di più.

  112. Andrea
    Andrea dice:

    Hanno ucciso il VAR, le premesse c’erano tutte, “grave ed evidente errore”. Lo spettacolo è per gli spettatori, la tecnologia è per fornirci uno spettacolo il più possibile reale e leale. Della onorabilità degli arbitri non è fregato mai niente a nessuno, sono utili allo spettacolo ma non ne fanno parte! Se un arbitro arbitra bene fa il suo, se sbaglia rovina la partita e quindi lo spettacolo. Questa deve essere la linea. Della carriera degli arbitri, del fatto che vengano nominati internazionali, e altro, non frega a nessuno!
    Il VAR deve servire a non permettere ad un errore di rovinare lo spettacolo. Va a discapito del potere dell’arbitro in campo? E CHI SE NE FREGA! L’arbitro non fa parte dello spettacolo, è uno strumento, non sarà mai un protagonista.
    Rigore su Lautaro, assurdo il VAR non possa intervenire, rigore e rosso per il fallo su Callejon assurdo il VAR non possa fare nulla, rosso per Rugani, assurdo il VAR non dica nulla, secondo giallo a Cassata assurdo il VAR non possa dire nulla, rosso a Fazio da barzelletta assurdo il VAR non possa dire nulla, però poi c’è chi perde tempo a parlare del fuorigioco di Candreva.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Hai messo assieme una serie di concetti che c’entrano poco l’un con l’altro.
      Affrontare così le tante tematiche che hai accennato non serve a nulla, crea solo una grandissima confusione (e ce n’è già a sufficienza).

    • Andrea
      Andrea dice:

      Il concetto è che si limita il VAR per paura di far perdere potere agli arbitri. I quali stanno commettendo una serie di errori che si potrebbero correggere semplicemente modificando il protocollo, non lo si fa per difesa della casta arbitrale. Il concetto è solo uno, il potere dell’arbitro. Il fatto che quello che scrive su un referto valga più delle immagini e della realtà. Il fatto che il giudice sportivo non possa intervenire per cose decise da un arbitro e rifarsi solo al referto e non potendo accedere alle immagini. Tutto è figlio di quel concetto iniziale. Il potere dell’arbitro. Insindacabile.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Leggenda metropolitana.
      Un arbitro non gode certo nel sbagliare e si incazza non poco se si accorge di un errore sul quale il VAR non ha potuto far nulla.
      Basta con queste cazzate, per favore!
      Questo è un blog serio, non un ricettacolo di tutte le balle che si inventano pseudogiornalisticomplottariturboopinionisti.

      Basta!

  113. Alessandro
    Alessandro dice:

    Scusi avvocato, perché in merito al fallo su Llorente il Var non può intervenire? Non si tratterebbe di chiaro ed evidente errore la mancata assegnazione del rigore?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, l’ho spiegato tante volte: è sostenibile (anche se, secondo me, fuori da ogni canone) una possibile irregolarità di Llorente od un fallo reciproco.

    • Francesco
      Francesco dice:

      Se nel protocollo o nelle linee guida è indicato che “se l’arbitro vede l’azione, il VAR nn può intervenire” allora il VAR non serve a nulla. Se la correzione può avvenire solo x fuorigioco o dentro/fuori, tanto vale mettere un software e risparmiare lo stipendio di VAR e AVAR.

      Che senso ha mettere degli arbitri dietro lo schermo se poi non possono intervenire su giudizi da arbitro? O che senso ha non accettare la OFR come strumento positivo e non negativo dell’operato dell’arbitro?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Purtroppo è molto, molto depotenziato: di questo si parla da due anni e mezzo, in particolare in queste settimane.
      Il software non potrebbe funzionare da solo, qualcuno che lo utilizzi ci deve comunque essere.

  114. Federico Massacesi
    Federico Massacesi dice:

    Gentilissimo Marelli
    il Challenge come concepito nel Volley mi sembra un primo correttivo indispensabile per il VAR
    Altro fatto
    la giusta valutazione del leggero contatto che A IMMAGINI RALLENTATE O A FERMO IMMAGINE sembra un fallo nettissimo
    determina la differenza tra grande arbitro e arbitro normale (incluso addetto VAR)
    La simulazione è un atto antisportivo odioso perchè spesso tende a far sanzionare un avversario in maniera scorretta
    tutte queste mani al volto o alla testa su contati inesistenti andrebbero sanzionati In campo o fuori campo (se non trascritti a referto)
    Mi permetta infine una breve digressione sul fallo si mano
    che attualmente sta scatenando polemiche
    ci sarebbero due correttivi immediati da fare
    1) se prima del braccio il pallone tocca un’altra parte del corpo il fallo non esiste mai salvo i casi in cui l’arto stesso si muova verso il pallone
    2) a una distanza inferiore al mezzo metro circa se il braccio non è vistosamente allargato il fallo non c’è
    grazie per l’attenzione
    Federico Massacesi
    p.s a proposito di sudditanza o meno psicologica invito a controllare in un campionato o in un girone il rapporto tra falli e ammonizioni/espulsioni
    subite di tutte le squadre di serie A qui si vede la vera differenza tra Juventus e per esempio la Spal

    • Federico Massacesi
      Federico Massacesi dice:

      Grazie della cortese risposta
      Mi sembra di aver visto tuttavia concedere rigori
      anche in presenza di un tocco precedente del corpo
      forse perchè le mani erano davvero troppo larghe?
      grazie ancora per il suo Blog
      Federico Massacesi

  115. Thomas
    Thomas dice:

    Buongiorno Luca. Grazie per la solita analisi impeccabile. Sono sconcertato dalla continua regressione della nostra classe arbitrale. La divisione della can ha fatto un vero disastro. Ma io dico, possibile mai che Nicchi, al netto del suo ego obeso, possa continuare a legittimare questo scempio? Quale credibilità può avere un presidente che si dimostra ottuso a tal punto da reiterare il problema da oltre dieci anni? Eppure non è uno stupido… bah, mistero!
    Ps: apprezzo tantissimo la tua pagina pubblica di Facebook anche se, di 100 commenti, 99 sono di analfabeti funzionali incapaci di leggere un articolo, peraltro ben scritto. Quanta pazienza…
    A presto!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La pagina pubblica non so quanto rimarrà aperta e se rimarrà aperta.
      Era un tentativo soprattutto perché mi consentiva di provare le dirette video e qualche altro esperimento, vedremo.

      Sul resto leggo la tua opinione e ne prendo atto: quel che penso l’ho già detto molte volte.

  116. Nataniel
    Nataniel dice:

    Luca, grazie per i tuoi commenti come sempre. Ti seguo dagli Stati Uniti. Per me il non fischiare il contatto in area con Llorente alza al livello di un “chiaro ed evidente errore”. Non è sempre che se l’arbitro sia in controllo dell’azione, non può venire revisato. La linea di intervento è ampiamente più alto, ma può assolutamente stare che il VAR intervenga. In questo caso, essendo un contatto così chiaro, il VAR avrebbe dovuto invitare al collega a fare un OFR. Quel contatto non è un episodio da moviola, è un rigore sacrosanto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti ringrazio in primo luogo per il tempo che mi dedichi.
      Capisco il tuo ragionamento ma la verità è che tutto si poteva decidere tranne di… non decidere. Il VAR, in tali fattispecie, non può fare assolutamente nulla se non sostenere la decisione assunta in campo.
      Che poi un commentatore opti per il rigore o meno, è soggettivo.
      Di certo c’è che non si può lasciare continuare l’azione, è impossibile sostenere che non ci sia nulla in quel contatto.

  117. Mariano
    Mariano dice:

    Domanda forse ingenua: capisco che non si possa intervenire sull’entità di un contatto, ma perché il VAR non può intervenire su ammonizioni ed espulsioni legate alla pericolosità dell’azione interrotta? Le telecamere sono decisamente più credibili da questo punto di vista rispetto alla vista dell’arbitro, soprattutto per unq questione di prospettiva dall’alto.

    Per altro sono anche juventino, ma non mi piace vedere una partita che prende una strada così condizionata da scelte sbagliate e che non sapremo mai come sarebbe finita altrimenti.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il VAR può intervenire in casi come quello di Rugani ma, come ho scritto, è un’interpretazione che ci sta, soprattutto per la velocità del pallone e la possibilità di Buffon di arrivare sul pallone.
      Se Giua avesse espulso Rugani, il commento sarebbe stato identico: sarebbe stata decisione supportabile ed il VAR non sarebbe intervenuto.

  118. Simone
    Simone dice:

    Buongiorno sig. Marelli
    Ormai è diventato un appuntamento fisso del giorno dopo per la sua competenza e bravura nello spiegare il regolamento a noi tifosi. Le chiedo: nell’intervento llorente-kjaer, è un’interpretazione totalmente sbagliata quella di Giacomelli? La gomitata, anche se totalmente involontaria, c’è e a centrocampo questi interventi vengono sempre sanzionati. Credo che senza quel gomito alto niente avrebbe potuto salvare kjaer dal rigore, ma non è contro il regolamento marcare male o non guardare il pallone. La fortuna del difensore, a mio parere, è stata quello di ricevere il colpo prima di qualsiasi contatto, quindi prima di concretizzare un fallo che ci sarebbe stato al 110%. Forse per questo motivo il var non lo ha ritenuto un chiaro ed evidente errore… La cosa che mi lascia perplesso tuttavia, come lei ha sottolineato, è che, se effettivamente Giacomelli ha visto e valutato, perché non ha preso subito una decisione da un lato o dall’altro? Per un possibile vantaggio? Improbabile ma possibile… Alla fine di tutte queste discussioni, e guardando gli episodi delle altre partite, non rimane che constatare quanto sia superfluo il var utilizzato in questo modo. La tecnologia è stata introdotta per garantire il più possibile la correttezza delle partite e, probabilmente, il primo var era lo strumento che ci riusciva meglio nonostante le molte interruzioni. Urge correre ai ripari alla svelta perchè siamo solo alla 10ª giornata e le polemiche già sono feroci, quando in primavera si deciderà il campionato se si continua così non oso immaginare quel che succederà.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Che l’interpretazione sia sbagliato, non c’è dubbio: non si può non decidere nulla, è lui che deve arbitrare e non il VAR. La mia opinione l’ho espressa ma il tema è soprattutto un altro: o fischia fallo alla difesa o fischia rigore, non si può lasciar correre come se non fosse accaduto nulla. Perché qualcosa è accaduto.
      Il vantaggio è escluso: non esiste un vantaggio a 90 metri dalla porta e con 9 calciatori del Napoli dietro la linea del pallone.
      Il VAR lo hanno depotenziato in maniera evidente, ormai serve solo per tocchi di mano e poco altro.

  119. Niccolò Mazza
    Niccolò Mazza dice:

    Buongiorno signor Marelli,

    da molto tempo mi interesso al suo blog, leggendolo però solamente in modo saltuario perchè mi chiamo fuori dall’utente medio italiano che guarda il calcio con ottica moviola-centrica, tuttavia sono affascinato dagli aspetti tecnici e ci sono talvolta alcuni episodi che mi piace approfondire tramite chi è imparziale e ovviamente molto più preparato di me.
    Devo dire che per una volta mi trovo in disaccordo con lei, in merito all’episodio più chiacchierato della giornata, quello fra Llorente e Kjaer, e le spiego il motivo che potrebbe tranquillamente essere a suo parere errato: da difensore a calcio, sono assolutamente concorde nel ritenere irregolare il tentativo difensivo in extremis del giocatore danese, che tenendosi di spalle rispetto all’attaccante cerca maliziosamente di contrastarlo dando l’impressione di finirci addosso per caso, e su questo non discuto, almeno nella parte iniziale dell’azione. Tuttavia, il braccio di Llorente è oggettivamente largo in modo scomposto, e la mia domanda è: se il gomito di Llorente fosse stato in posizione corretta e non avesse colpito in piena faccia Kjaer, probabilmente il tentativo di Kjaer sarebbe andato completamente a vuoto senza franare addosso allo spagnolo come ha fatto dopo aver subito l’indubbia gomitata. Di qui, la mia reticenza a pensare che sia un episodio netto come lei ritiene.
    Curioso di avere una sua risposta tecnica in merito

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Un attaccante potrebbe dirti che quel braccio è naturale perché Llorente si stava slanciando verso l’alto per ottenere un’elevazione maggiore. Guarda il video: Llorente non guarda mai l’avversario ma solo il pallone.
      Kjaer, ancor prima del contatto col braccio di Llorente, era già lanciato verso l’avversario perché quello era il suo scopo: altrimenti per quale motivo disinteressarsi del pallone?

    • Niccolò Mazza
      Niccolò Mazza dice:

      Secondo me il gomito di Llorente non può essere ritenuto in alcun modo in posizione naturale dato che quello che colpisce Kjaer è evidentemente molto più alto dell’altro, il frame lo evidenzia chiaramente.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ quel che ho scritto: un contattino sulla gamba.
      Ingenuo Sanabria? Senza dubbio ed infatti ho scritto che in campo si può concedere il rigore.
      Altro è sostenere che sia rigore: non posso e non voglio cambiare opinione su questi contatti da un giorno all’altro per paraculismo (e chi vuol intendere, intenda).

  120. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Buongiorno Luca

    Parto dell’episodio per me più insensato di giornata,il contatto presunto fra Fazio e Okaka.

    In questo caso,il var poteva richiamare alla OFR?
    Spero di spiegarmi bene:
    questo contatto essendo inesistente ,il var poteva attivare il protocollo e scavalcare la valutazione di Irrati?
    Giustificando la OFR appunto come contrasto non avvenuto e non come valutato da Irrati.

    Sono d’accordo con te per quanto riguarda l’operato di Giua:
    A prescindere dagli episodi,partita gestita in modo a dir poco balbettante

    Espulsione di Cassata a dir poco severa,mentre secondo me le decisioni su Rugani e soprattutto il calcio di rigore sono sostenibili.
    Il contatto per quanto lieve,ci sta e per fare un paragone ,è molto più chiaro di quello di Palomino su immobile.
    Sinceramente io l’avrei fischiato

    Per quanto riguarda Giacomelli,mi spiace per la serata negativa perchè è un arbitro che mi piace come stile di direzione
    Trovo degli elementi di sostenibilità sul contatto fra Llorente e Kjaer(anche se chiaramente avrei fischiato calcio si rigore),secondo me gli animi si sono esacerbati più che altro perché ha pareggiato l’Atalanta

    Mentre non ho capito il mancato rosso a Pasalic con la mancata rewiew:
    La prima cosa che ho pensato anche io è stata al calciatore del Verona …

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Parti da un presupposto sbagliato: non è vero che il contatto sia inesistente. Un contatto c’è ma non è irregolare.
      La criticità dell’attuale interpretazione del protocollo è proprio questa: in presenza di un contatto, viene supportato di tutto, anche questa espulsione che non ha alcun senso tecnicamente.

      Nessun dubbio che siano sostenibili le scelte su rigore e Rugani (l’ho scritto, infatti). Per quanto mi riguarda gli episodi Immobile e Ronaldo sono molto simili e non cambio certo valutazione a seconda dello stadio o dei colori.

  121. Franco
    Franco dice:

    Buongiorno Luca , complimenti per aver fatto chiarezza sugli episodi piu’ “caldi” della giornata ma volevo farti una domanda sulle dichiarazioni di De Laurentis a fine partita

  122. Massimo
    Massimo dice:

    Caro Luca,
    in Napoli-Atalanta, al 5 minuto di recupero del secondo tempo, c’è stato un netto tocco col braccio del difensore atalantino Toloi che, pur avendo il braccio non lontano dal corpo, va decisamente incontro alla palla anche in concomitanza di uno spostamento dell’asse di corsa (aumentando cosi il volume ). Ti ho “taggato” in un video su twitter. Sarei molto contento di una tua valutazione dell’episodio e del mancato intervento del VAR in tale occasione. Grazie come sempre. Massimo PS la tua serietà è dimostrata dal fatto che ieri eri juventino per mezza Italia oggi napoletano per l’altra metà.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Su Twitter, oggi, è impossibile trovare un tag: ne ho quasi mille in meno di un’ora…
      L’episodio l’ho visto, non c’è nulla di punibile, il braccio è aderente al corpo.

  123. francesco maria mattacchione
    francesco maria mattacchione dice:

    Ciao Luca, complimenti per la tua dedizione e per la puntualità con cui svolgi questo lavoro, perché di questo si tratta. Una cosa volevo chiederti : perché in tv, senza fare nomi, non si spiega della rigidità del protocollo imposto dall’ifab e si va invece giù contro arbitro, var e chi più ne ha ne metta? Perché i vertici arbitrali non alzano la voce? Perché la nostra associazione deve sempre apparire mediaticamente passiva??
    Grazie

  124. Christian P.
    Christian P. dice:

    Indipendentemente dal rigore o non rigore, Giacomelli ha completamente subito la situazione. Basta guardarlo in faccia durante l’interruzione della partita dopo il gol dell’atalanta per capire tutto.
    Oggettivamente non è modo di stare in campo.
    Una partita del genere non può essere lasciata a se stessa: dal primo secondo avrebbe dovuto far sentire la sua presenza in campo perchè, come poi è successo, basta un’occasione per perderla completamente e non la recuperi più.
    Si può sbagliare e si continuerà a sbagliare ma non si può stare per 5 minuti a gioco fermo perchè non sai che fare.
    Tornando poi sul rigore: mi ricordo quando anni fa si chiedeva l’introduzione della moviola sul campo. Molto è migliorato, ma quando ci sono certe situazioni non credo si possa fare niente di più, anche se ci fosse stato il “challenge” alla fine è sempre la persona che decide e le persone non sono tutte uguali.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Oh, finalmente!
      Ieri sera è emerso proprio in quel momento l’enorme difetto di Giacomelli: appena la gara prende una piega inattesa, si perde completamente. L’espressione del viso non era serenità ma significava “adesso non so che fare”. Ed infatti si è aggrappato ai cartellini ma, nonostante ciò, ci ha messo cinque minuti per riprendere.

      Sull’ultima parte concordo: non è escluso che, rivedendo le immagini, Giacomelli avrebbe confermato la sua scelta.

    • Corrado
      Corrado dice:

      E questo rende ancora più inspiegabile il comportamento di Giacomelli: se stai lì per cinque minuti dopo il gol dell’Atalanta ed evidentemente sei incerto e non sai che fare, perchè non vai a rivedere l’azione al VAR?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà il gioco è rimasto fermo perché non riusciva a farlo riprendere per il caos che c’era in campo e nella zona della panchina.
      Ma il ricorso all’OFR è da escludere, perlomeno con l’interpretazione attuale.

    • christian P
      christian P dice:

      vorrei aggiungere un paio di cose:
      non so se ti sei accorto che Giacomelli dopo l’occasione del rigore non rigore alza il braccio: ha dato il vantaggio? o voleva dire continuate a giocare non c’è niente? in entrambi i casi è da lì che nasce tutto. Perchè se ha dato il vantaggio, come hai già spiegato tu, non ha senso darlo in quella circostanza. Se invece significa giocate che non c’è niente, la cosa per me è un pò più pesante perchè andrebbe ad evidenziare l’astinenza nel prendere decisioni in una situazione critica.
      Tutto questo lo dico consapevole del fatto che a parlare il giorno dopo aver visto e rivisto la situazione per me è molto semplice, come lo è per tutti. Non è semplice invece prendere decisioni sul campo ed è per questo che bisognerebbe trovare una soluzione più “ragionevole” per il VAR in modo tale da dare all’arbitro tutto il supporto necessario.
      L’altra cosa che vorrei aggiungere è che secondo me ieri Rizzoli ha fatto delle prove, perchè Rizzoli ha bisogno di fare prove così come fanno le prove gli allenatori con i calciatori. Si fanno dei rischi: a volte va bene, a volte va male. Per me ieri Rizzoli ha voluto testare fino a che punto potrà fidarsi di Giacomelli in un prossimo futuro, futuro che, almeno per adesso, non vedrà la presenza di Rocchi e Orsato.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, è il segnale di “continuate a giocare” ed è inaccettabile in una situazione del genere perché crea un’enorme criticità al VAR, chiamato a decidere al posto dell’arbitro.
      Sulla prova non sono molto d’accordo: Giacomelli, a fine anno, chiude la carriera per limiti di permanenza nel ruolo (otto anni).

    • Michele
      Michele dice:

      Una curiosità su Giacomelli. A fine partita è uscito da solo e prima che uscissero i giocatori. Non deve rimanere in campo per verificare che non ci siano situazioni da tenere sotto controllo o da refertare?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In alcune circostanze è meglio evitare, anche e soprattutto per evitare che qualche giocatore potesse esagerare in proteste rischiando ulteriori sanzioni disciplinari.
      Non è la norma ma eccezionalmente ieri ha agito bene Giacomelli ad andare via dal terreno di gioco velocemente.

  125. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Ciao Luca,
    disamina perfetta a mio avviso su Napoli – Atalanta.
    Tua impressione sul presunto mani di Toloi nel recupero?

    Colgo l’occasione per farti i complimenti sul tuo lavoro sul blog.
    Grazie!

  126. Giacomino
    Giacomino dice:

    Ciao Luca, hai detto che sul fallo su Dybala non c’era la seconda ammonizione perché era lontano dalla porta e c’erano altri giocatori avversari.
    Però lui era lanciato in velocità e sulla parte sinistra del campo c’era campo libero.
    In definitiva, per quanto mi sembri severa la decisione, non vedo grosse differenze con una ammonizione data per una classica ripartenza che parta addirittura dalla propria metà campo, in cui pur c’è tutto un campo da fare e avversari da superare.
    In definitiva, non mi sembra un errore in senso stretto, ma solo severità soprattutto perché era già ammonito.
    Grazie mille

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ho capito ma la direzione generale dell’azione qual era? Verso il centro, perciò verso una zona nella quale c’era un giocatore del Genoa.
      Tra ripartenza e questa trattenutina ce ne passa e non poco, non ha mica campo libero di fronte.
      Anzi, non ha proprio campo.

  127. giuseppe
    giuseppe dice:

    buongiorno Luca Marelli volevo un chiarimento sulla regola del vantaggio,spesso sento dire che in area di rigore del difendente non è applicabile e si fischia sempre fallo,pero sul regolamento non lo vedo scritto da nessuna parte

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Norma del vantaggio.
      Ovvio che non ci sia scritto ma come può esserci vantaggio a 90 metri dalla porta avversaria?
      Il vantaggio viene concesso se si apre una possibile azione pericolosa.
      Dura ipotizzarla a 90 metri di distanza.

  128. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Ciao Luca, come sempre complimenti per il blog. Volevo chiederti “il prendere posizione” con il gomito largo di Llorente come può non essere considerata un’infrazione ? considerando anche che non avviene in elevazione ma con i piedi piantati per terra, a prescindere dall’atteggiamento di kjaer completamente goffo e scomposto.

  129. Corrado
    Corrado dice:

    Dopo la serata di ieri ero proprio interessato a conoscere i suoi commenti. Da vecchio tifoso sono preso da scoramento. E’ difficile dopo una giornata come questa evitare la sensazione di essere presi in giro (io sono tifoso del Napoli). Spero proprio che lei abbia un’opinione diversa. Preferisco che la mia squadra perda in un campionato nel quale posso aver fiducia piuttosto che rendermi conto di assistere a qualcosa di, non dico falsato, ma comunque condizionato. E’ difficile spiegarsi non gli errori ma i comportamenti. E quante volte avrò letto di partite come quella di ieri di Torino in cui alla fine le decisioni sono andate a senso unico. Lo dico non per polemica, ma con autentico dispiacere. Grazie e ciao

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma è ovvio che la penso diversamente.
      Se dovesse avere questi dubbi, dovrei averli anche per il rigore di Mertens a Firenze o quello di Callejon contro il Liverpool.
      Sono episodi che accadono, nulla di strano e nessun disegno superiore.
      Abbandoniamo queste credenze che fanno male a te ed al calcio in generale.

  130. Antonio Cambria
    Antonio Cambria dice:

    Una curiosità, il fallo iniziale su Dybala di Cassata che gli vale la prima ammonizione, poteva essere valutata in modo magari severo come espulsione? L’unica flebile spiegazione che mi sono dato per la seconda ammonizione è la possibilità che l’arbitro avesse avvisato il giocatore che al prossimo fallo lo avrebbe ammonito …. ma anche così mi sembra veramente poca cosa. Comunque trovo decisamente più inconcepibile e irritante la disparità di giudizio sui due interventi nelle aree di rigore opposte nei minuti finali: a prescindere dal merito, è palese la simile intensità. Questi effettivamente sono errori che fanno imbestialire le tifoserie e creano poi le base per le teorie degli esagitati complottisti ..–

    • Antonio Cambria
      Antonio Cambria dice:

      Per favore correggimi il congiuntivo là in alto ..- non se po’ vede’ – …lo AVREBBE ammonito –
      Grazie.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non c’era assolutamente alcun elemento di vigoria sproporzionata: giallo giusto ma nulla di più.
      Sui due episodi è proprio questo il punto: fattispecie diverse ma intensità simile. Ed è questo il punto su cui sto insistendo.

  131. Michele Paciello
    Michele Paciello dice:

    Ciao Luca. Grazie per la tua analisi che, nel mio piccolo e miserabile essere tifoso azzurro, ha un che di consolatorio. Due cose vorrei chiederti:
    1) In area, in casi come questo, si da o meno il vantaggio? Cosa dice il regolamento?
    2) Il braccio di Toloi che anticipa Llorente nei confusi minuti finali, te lo sei perso o non hai ritenuto utile una disamina? Perché è vero che é il braccio é attaccato al corpo, ma Llorente era in vantaggio. Toloi gli passa davanti e con spinge pallone verso il centro dell’area.
    Grazie di tutto. E sempre complimenti per il lavoro che svolgi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – la norma del vantaggio si concede nel caso in cui si “apra” un’azione pericolosa. Dura ipotizzarla a 90 metri dalla porta avversaria…
      2 – No, l’ho visto ma non c’è niente: braccio aderente al corpo. Non l’ho citato perché avevamo già parecchi spunti di discussione, come vedi dal discreto numero di commenti 😀

      Grazie a te per l’attenzione.

  132. Emanuele Pantisano
    Emanuele Pantisano dice:

    L’espulsione di Cassata non ci stava, ma non capisco come uno bravo come Marelli equiparai il fallo su Ronaldo con l’episodio di Quadrado, assurdo parlare di rigore

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non li ho equiparati.
      Ho scritto (e lo ribadisco) che l’entità dei due contatti è simile, sebbene si tratti di due dinamiche completamente diverse.

  133. Franco
    Franco dice:

    Buondì avvocato, Le faccio 2 mie considerazioni e relative domande:
    1-La seconda ammonizione di Cassata: Dybala si libera di un groviglio di uomini e Cassata lo trattiene, va bene la distanza dalla porta e la difesa schierata del Genoa ma anche la Juve occupava bene il campo e mi sbaglio a dire che si è fermata una potenziale occasione da Gol e quindi il cartellino giallo anche se severo ci può stare?
    2-Mi sembra un paradossale paragonare il rigore su ronaldo con quello potenzialmente causato da Cuadrado, sono 2 episodi totalmente diversi. Detto ciò io ho visto un contatto in aerea e mi sembra in linea con le decisioni prese in questa stagione. Non è che le direttive di Rocchi agli arbitri siano state volte a fischiare rigori del genere e basta?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      1 – Direi che sbagli, sì: 35 metri dalla porta, giocatori del Genoa attorno, direzione generale verso uno spazio occluso. Impossibile vederci una SPA;
      2 – Lo so. Ed infatti non li ho equiparati o paragonati, ho scritto che l’entità dei due episodi è molto simile, cioè leggerissima. E non è vero che quegli episodi vengano tutti puniti: secondo te, dunque, Sensi a Barcellona doveva essere premiato con un rigore? Il contatto c’è stato…

    • Franco
      Franco dice:

      Buondì avvocato, sul punto 1 grazie per avermi dato maggior chiarezza; mentre sul punto 2 la partita Barcellona-Inter l ho piacevolmente vista ma sinceramente il rigore nn me lo ricordo così bene, so però che il Barcellona non gioca in seria A ne tantomeno Rocchi fa in designatore all’ UEFA. Mi riferivo al fatto che quest’ anno vengono fischiati molti rigori in più rispetto agli anni passati (dato statistico), che sia per falli di mano o per leggeri contatti, un esempio successo non molti giorni fa “il rigore su immobile in lazio atalanta”. Intendo dire, per Lei il rigore è una cosa seria, e personalmente mi trova d’ accordo, ma non è che per Rocchi e le sue direttive basta un contatto anche leggero per concederlo?
      La ringrazio per il tempo dedicatomi nella risposta

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non è un mistero che ritenga eccessivi questi rigori, l’ho scritto chiaramente più volte.
      Il calcio internazionale, peraltro, si basa sullo stesso regolamento perciò non ritengo affatto fuori luogo confrontarsi con le abitudini fuori dai confini.

  134. Andrea
    Andrea dice:

    Buongiorno Marelli, volevo porle 2 domande ,se possibile:
    1) nel blog non è analizzato e parla solo della seconda ammonizione di rabiot, le volevo chiedere :per lei fu corretta la prima ammonizione di rabiot ?
    2) mi scusi per la poca conoscenza, vedendo il fallo su callejon in Napoli atalanta , mi ha incuriosito una domanda:qualora il fallo avvenga nella linea dell’area di rigore, bisogna assegnare il rigore o il calcio di punizione?

  135. sergio
    sergio dice:

    L’utilizzo del var è quello di aiutare gli arbitri a sbagliare di meno. Fatta questa premessa mi chiedo e Le chiedo come è possibile che episodi come quelli di Napoli e Torino non siano stati visionati dall’arbitro per garantire la regolarità degli incontri. Ed è quantomeno allucinante far vedere un fotogramma su una azione che in diretta sembrava evidente.. Ma perchè perdere cinque minuti di tempo in discussioni inutili e futili quando basterebbe vedere in pochi secondi le azioni incriminate.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Perché, come già detto più volte, il VAR non poteva intervenire su valutazioni soggettive dell’arbitro.
      I cinque minuti di interruzione a Napoli non sono stati voluti e, ovviamente, non potevano essere occupati da una review non prevista dal protocollo: semplicemente Giacomelli non è riuscito a far riprendere il gioco prima.

  136. Pino
    Pino dice:

    Complimenti per l’ennesima disamina attenta e minuziosa. In merito a Napoli-Atalanta, non avevo dubbi che quel gomito, non potesse “scagionare” la decisione dell’arbitro errata, perché provocata dalla stessa spinta del difendente. In una domanda: che motivo ha Llorente, di far fallo, vedendosi arrivare il pallone, e in vantaggio di posizione sul suo marcatore? Nessuno. Non so se nel caos totale, hai avuto modo di valutare il fallo di mano in area atalantina, nei minuti di recupero. Forse 94’….Grazie e complimenti.

  137. Alfonso Martinisi
    Alfonso Martinisi dice:

    Buongiorno avvocato, innanzitutto sentiti complimenti per le sue analisi e la sua imparzialità. Volevo dirle, a Napoli c’è gente che si è lamentata per il tocco di mano di Toloi in area, mi sembra, su un’azione avvenuta dopo il pareggio dell’Atalanta. Per quanto tifoso del Napoli, per me quello non è mai rigore, ma mi sembrava utile rilevarla in quanto può essere un’interessante e chiara aggiunta alla casistica dei tocchi di mano non punibili con il tiro dagli undici metri.
    La saluto e le rinnovo i complimenti e la stima

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non c’è rigore, il braccio era aderente al corpo.
      Non l’ho affrontato perché episodio marginale che avrebbe tolto spazio ad altro più interessante.

      Saluti anche a te e grazie della stima: fa piacere.

  138. Gianpiero Iannuzzo
    Gianpiero Iannuzzo dice:

    Buongiorno, da sostenitore del buon senso apprezzo spesso le sue letture delle situazioni di campo. Mi permetto di chiedere se la dinamica della azione-scontro Pasalic-Callejon possa aiutare la decisione arbitrare indipendentemente dal fermo immagine: Pasalic corre in direzione del centrocampo dall’interno dell’area di rigore, salta ed atterra con i piedi in prossimità della linea.
    Cosa pensa del reclamato fallo di mano di Toloi che nel finale di partita toglie praticamente il pallone dalla testa di Llorente?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il punto di contatto Pasalic/Callejon è veramente difficile perché avviene a quasi due metri di altezza. Molto difficile individuare il punto esatto.
      Il tocco di Toloi c’è ma il braccio è aderente al corpo: non c’è nulla di punibile.

  139. giorgio
    giorgio dice:

    Una annotazione. In Samp Lecce dopo aver revocato il rigore Massa assegna la palla al portiere della Samp. E’ corretto? Tachsidis protesta per questo (e si prende il primo giallo, poi decisivo) sostenendo che il pallone fosse in possesso del Lecce. Non doveva essere restituito alla squadra in attacco? e se sì dove?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In realtà, subito dopo il fischio, è il portiere della Sampdoria che si impossessa del pallone.
      Peraltro protesta senza senso: se il Lecce avesse avuto il possesso, Massa non avrebbe fischiato nemmeno sotto tortura e, in ogni caso, è il regolamento che impone la consegna del pallone al portiere in tali circostanze: ed è pure codificato.
      No, in area di rigore il pallone viene sempre consegnato al portiere.

    • Carlo Simone
      Carlo Simone dice:

      A tal proposito, dottor Marelli, ritiene corretta l’attuale normativa sulle rimesse dell’arbitro in area di rigore?

  140. Carmine
    Carmine dice:

    Gentile Marelli un grande plauso al suo costante contributo di “lucidità” nella valutazione degli episodi-
    Con riferimento al rigore assegnato a Ronaldo, mi pare di capire che il “pasticciaccio brutto” del protocollo var rimandi tutto alla personalità del direttore di gara. Richiamando per analogia l’episodio della scorsa giornata di Biraghi (in Inter-Parma), per il quale l’arbitro, correttamente, valutata la leggera entità del contatto non ferma l’azione, Le chiedo: se nell’occasione l’arbitro avesse fischiato allora il var sarebbe stato “costretto” a confermare il rigore?

  141. Fabio
    Fabio dice:

    Mah… che Kjaer si disinteressi della posizione del pallone non è un’aggravante finché non avviene un contatto. Il difensore può anche difendere camminando sulle mani, se vuole, e finché non tocca l’avversario non è punibile a meno che non effettui una entrata potenzialmente pericolosa che obbliga l’attaccante a saltarlo.
    Il primo contatto tra i due, ricostruendo cronologicamente la dinamica, è quello tra l’avambraccio di Llorente e la testa di Kjaer.
    Llorente sbraccia (per prendere posizione, per saltare, per proteggersi ? importa poco) ben prima di essere anche solo sfiorato da Kjaer, e lo colpisce inequivocabilmente sulla testa PRIMA di essere travolto.

    • Fabio
      Fabio dice:

      Grazie per la pazienza. Hai già risposto a non so quanti altri lettori che, come me, ritengono fallo la sbracciata di Llorente, non sussistendo le basi regolamentari per poter essere depenalizzata da qualsivoglia postura o movimento di Kjaer: arriva troppo in anticipo rispetto al contatto tra i corpi. Llorente non allarga il braccio per liberarsi dal contatto, ma per precederlo. E se non era questa l’intenzione, poco importa. Avviene prima.
      Abbiamo sensibilità diverse. Ma l’arbitraggio non è una scienza esatta ! Ad esempio, ho anche delle perplessità sulla tua valutazione del “fallo” di Cuadrado: anche se comprendo la tua logica sul metro arbitrale, è un azzardo collegarlo a quello su CR7 perché CR7 il contatto non lo cerca, mentre Gumus sì. Come ami dire tu, due fattispecie completamente diverse ! 😉
      Grazie ancora di tutto.

  142. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Purtroppo Luca, quel VAR nulla può da te detto in punta di diritto e perché così è il protocollo fa a cazzotti con il senso di giustizia dal quale il diritto dovrebbe essere ispirato. Anzi sembra favorire le zone d’ombra complicando la vita forse agli arbitri o forse per consentire a qualcuno di sguazzare nelle zone d’ombra. Io faccio veramente fatica a continuare a credere nel sistema calcio…speculare sulla mia passione per il PALLONE è ingiusto e il bambino che c’è in me non ne avrà mai abbastanza ma l’uomo mi spinge a seguire altro…sono affranto. Ieri si è toccato il fondo che pensavo fosse arrivato con Orsato a Milano e invece no. Non c’è mai fine al peggio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Che il protocollo sia molto limitante lo sostengo da due anni e mezzo.
      Non favorisce le zone d’ombra ma, semplicemente, certifica che questi episodi esistono.
      Averne di Orsato… Però è un uomo anche lui, può sbagliare. Ma avercene…

  143. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    Spero che tonelli del napoli venga squalificato per la chiara provocazione all’arbitro di porgergli il pallone come migliore in campo E ricordando il gesto delle manette non è nuovo a queste azioni.

  144. Francesco Paolo Chioccarelli
    Francesco Paolo Chioccarelli dice:

    Forse sono stato poco attento, ma temo che, di Napoli Atalanta, le sia sfuggito il “presunto” fallo di mani di un difensore orobico negli ultimissimi minuti di gioco.

  145. Martino Simionato
    Martino Simionato dice:

    Ma se Giua fosse stato in una posizione tale da non vedere il contatto finale fra Cuadrado e Gumus
    Il var avrebbe potuto intervenire?

  146. Riccardo
    Riccardo dice:

    Chiarissimo come sempre Dott. Marelli… Alcune considerazioni…1) Giacomelli ha sicuramente sbagliato ma é stato pure un po’ sfortunato… Senza il gol dell’atalanta le discussioni sarebbero state minime
    2) non crede che l’espulsione di Ancelotti sia stata una sorta di punizione… Nel senso non ammonisce i giocatori ma mando fuori l’allenatore…3) qualche dubbio sul suo giudizio su rugani più che altro perché la palla mi sembrava già arrivata nei pressi di buffon…

  147. Dani
    Dani dice:

    Salve signor Marelli. Non voglio pensare male, è possibile che Giuia non fosse abituato alla pressione di un grande pubblico e abbia fatto tutti quelli errori unilateralmente a favore di una squadra? Il rigore su Ronaldo come dice lei ci sta per una falla del protocollo, ma situazioni come il giallo su cassata e il mancato rosso su rugani sono talmente semplici che non me Lo posso spiegare in altro modo ( e non voglio invocare la malafede ).

    Mi ha ricordato abisso a Firenze che, al momento del fatidico errore, aveva gli occhi sbarrati come un cerbiatto in autostrada e il volto terrorizzato, Con il pubblico che gliene urlava di ogni.

    Non so se sia più grave la mancanza di personalità o l errore in sé.
    So che è difficilissimo reggere la pressione, ma in a gli arbitri dovrebbero essere la crème de la crème

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      No, non credo, aveva già arbitrato (bene) allo Stadium.
      E’ stata una serata un po’ così, capita.

      Sono giovani, cerchiamo di essere positivi.

  148. Gaetano Guarino
    Gaetano Guarino dice:

    Aldilà della valutazione degli episodi, non me la prenderei con Giacomelli per la gestione post gol Atalanta. C’era una squadra che si rifiutava di ritornare in campo e pressava l’arbitro per cambiare la decisione assunta.
    Ha aspettato e ha tirato fuori i cartellini inevitabilmente, senza punizioni e conseguenze sarebbero stati alti 10 minuti a discutere. Strano che un arbitro come lei non se ne sia reso conto. Rigore non dato e gol subito con accerhiamento annesso e panchina in campo.
    Non si poteva certo discutere con calma, era ormai scesa la catena come si suol dire.

    Per il resto io sono del parere che il Var va utilizzato per errori marchiani tipo Roma Borussia, per intenderci.
    Gli episodi possono essere interpretati in maniera diversa,perchè in un azione ci sono mille componenti, dalla furbizia dell’attaccante all’ingenuità del difensore. Nel dubbio conta sempre l’interpretazione arbitrale e il Var non è una macchina ma un interpretazione arbitrale ulteriore. Un episodio dal vivo può dare una sensazione e dalla tv una sensazione diversa.

    L’errore è pensare che con la Var si debba itervenire su tutti i contatti.
    Un fallo commesso 30 secondi prima da cui nasce un gol non può essere oggetto di var per come io intendo lo strumento.
    Utile per i fuorigioco, per tutti falli di mano lo utilizzerei indistintamente, scambi di persona.
    Deve essere una specificazione dell’arbitro non sostituirlo.
    La dinamica del fallo Llorente e Kjaer è stata valutata sul campo, nessun fermo immagine e nessun video può dare la stessa sensazione, se fermiamo due frame prima o due frame dopo abbiamo risultati diversi.
    Finisce lì, si continua a giocare.
    C’è questa esigenza che il Var debba intervenire su tutto, diventa la moviola in campo.

    Come dico sempre se chiediamo alla var di intervenire su tutto, poi chiederemo di farlo sul secondo giallo, poi sul primo, sulla rimessa laterale sbagliata, sul corner.
    È un calcio alla deriva. La Var nasce come strumento per evitare abbagli punto.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      In che senso “strano che non me ne sia accorto”?
      E’ da stamattina che lo scrivo: per riuscire a riportare un minimo di calma si è aggrappato ai cartellini, un arbitro con maggior autorevolezza non sarebbe dovuto ricorrere ad un giallo e due rossi.
      Per quanto mi riguarda non penso che il VAR debba intervenire su tutto: non l’ho mai scritto e nemmeno mai pensato.
      Sull’episodio Kjaer/Llorente non ho usato i frame: ho pubblicato i frame (quel che posso dato che non ho i diritti per i video) ma ho scritto chiaramente che deve essere giudicato con il video.

      Il VAR non nasce come strumento per gli abbagli, il protocollo dice altro.
      E’ stata posta un’asticella molto alta ma è un’interpretazione restrittiva degli utilizzatori.

      P.S.: il “punto” finale evitalo, mi irrita terribilmente.

    • Gaetanno Guarino
      Gaetanno Guarino dice:

      Rispondo ora e mi scuso per il punto, non volevo irritarla.
      Sulla gestione post episodio ho interpretato male le sue parole, ho ricavato un suo parere negativo sulla gestione del nervosismo.
      Secondo me è stato lucido nella gestione emotiva del momento. Diciamola è stato sfigato, da un possibile episodio controverso, un minuto dopo segna l’Atalanta.
      I giocatori del napoli si rifiutavano di ritornare in campo e obbligavano Giacomelli ad andare al monitor, è stato inevitabile ricorrere i cartellini. In quel contesto nessun arbitro avrebbe potuto fare diversamente secondo me.

      Sullo strumento del Var sono d’accordo con lei, le aspettative sono troppo alte, ma sinceramente apprezzo molto di più un interpretazione restrittiva che estensiva del Var. Il calcio è uno sport che non può essere vivisezionato come in questi giorni lo si sta facendo nelle tv nazionali.
      Ancora oggi ci sono posizioni contrastanti sull’episodio.

      Io dopo averlo rivisto parecchie volte un’idea chiara non sono riuscito a farmela. E quando è così è giusto che rimanga la prima impressione dell’arbitro.
      Quelli del “almeno vallo a rivedere” sono amanti della pornografia moviolistica. Perché mettiamo che l’arbitro rivedendolo decida per il fallo di Llorente, l’Atalanta si sarebbe vista negare il gol successivo per un fallo che ha subito. È un paradosso.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Mi fa piacere che abbia scritto questo commento, soprattutto la parte iniziale.
      Per il resto nulla da eccepire, neppure sulla difficoltà di un’interpretazione condivisa dell’episodio.

  149. Giuseppe Tonello
    Giuseppe Tonello dice:

    Buongiorno Luca,
    è ormai chiaro a chi ti segue che il VAR non può intervenire sul contatto Kjaer – Llorente, certo ci sono ex arbitri che dicono che il VAR sarebbe dovuto intervenire.
    Una curiosità, il fatto che dall’azione sia poi scaturito il gol dell’Atalanta non avrebbe dato la possibilità a Banti di richiamare Gacomelli a rivedere l’azione aggirando cosi il protocollo?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non commento quello che dicono altri che commentano la medesima materia.
      Il protocollo non si può aggirare e non c’era motivo per poter chiamare all’OFR Giacomelli.

  150. Giacomo
    Giacomo dice:

    Leggendo il tuo commento su Juventua-Genoa si evince come Giua abbia fischiato sbagliando solo a favore della Juve. Non capisco come ciò possa capitare nel pieno di una lotta per il primo posto molto delicata. Se un arbitro si trova in serie A, deve avere le palle (lasciami passare il termine) di non farsi condizionare dall’ambiente, e Giua ieri non mi pare non si sia fatto trascinare. Tra noi tifosi si parla di malafede, io cerco di non pensarci. Dico solo che ieri, come spesso capita in quello stadio, è stato molto casalingo nelle decisioni.
    Speriamo che questi due punti in più non pesino alla fine e che il var venga tolto se deve essere usato in questa maniera. Si deve tornare al primo anno quando funzionava bene.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ stata una serata così, lascia perdere tutto il resto che appartiene alla tifosotto complottista.
      E chi scrive sul mio blog non può esserlo, per definizione.

  151. Fulvio
    Fulvio dice:

    Ma un posto rilevante per te all’AIA?
    Come sempre scrivo solo sulle cose su cui non mi trovi d’accordo. Per me è fallo di Callejon. È in ritardo ed è ormai una sua caratteristica ricercare il fallo e non la palla. E poi Fazio…a velocità normale vedo chiaramente che si aiuta irregolarmente col braccio per recuperare alla sua iniziale dormita. Ed in questo caso, sapendo di andare contro il regolamento, Fazio l’avrei solo ammonito. Perché per me le regole vanno applicate sempre con criterio.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Fin quando ci sarà Nicchi e la sua combriccola, me ne sto serenamente a casa.
      Fallo di Callejon? A cosa ti riferisci?
      Fazio non poteva essere ammonito: se si fischia, è sempre rosso.
      Ma non c’è veramente nulla.

  152. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Buongiorno Luca. In giornate come queste veramente si fa fatica a non avere voglia di non seguire più il calcio. Indifendibili e pavidi giacomelli e giua, soprattutto quest’ultimo dava proprio la sensazione di voler propiziare la vittoria della juve. Sicuramente dirai che non sarà così ma una serie di errori così francamente io faccio veramente fatica a spiegarla, è difficile si tratti di errori tecnici anche perché alcune scelte (come quella di rugani) erano talmente facili che appare difficile giustificarle se non con la paura di fare un torto alla Juventus. Per quanto riguarda la partita di Napoli dopo il 2-2 c era anche un fallo di mano di toloi in area molto simile a quello di de ligt a Lecce che tra l altro ha tolto il pallone dalla testa di llorente

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Posso chiederti una cortesia?
      Pubblico il tuo commento perché non è in nessuna parte offensivo ma non scrivermi più: se credi a complottismi, a favoritismi, ad arbitri proJuventus sei nel posto sbagliato.
      Rispondo a tutti, appena ho tempo: non fatemi perdere tempo con queste sciocchezze.
      Per favore.

  153. Rosario
    Rosario dice:

    La discrezionalita’ arbitrale pare essere uscita dalla porta per poi rientrare dalla finestra. Questa regola sul “chiara ed evidente” depotenzia uno strordinario strumento come il var, ma stando cosi’ le cose le ingiustizie continueranno a verificarsi ……. ma almeno introducete il challenge, cosi’ se tu arbitro una cosa non la vedi ne’ la vuoi rivedere ti ci costringo io … e poi vediamo se hai l’umilta’ di tornare sui tuoi passi ….. ma falsare cosi’ le gare quando si ha la tecnologia a disposizione e’ inaccettabile!

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La discrezionalità arbitrale c’è sempre stata e sempre ci sarà: è un gioco di contatto, è ovvio che esista.
      Che il VAR sia depotenziato, concordo. Così come sfondi una porta spalancata sul challenge.

  154. AlbyM
    AlbyM dice:

    Due piccoli appunti:

    -Guia in diretta spiega che Buffon è in netto vantaggio su Agudelo perchè Rugani prima di commettere il fallo tocca la sfera verso l’estremo difensore posizionato al limite dell’area

    -Paragonare il leggero sgambetto di Sanabria con Cristiano Ronaldo in fase di dribbling in area alla presa di posizione di Cuadrado che guarda il pallone a distanza di 50 metri mi sembra un po’ forzato

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      – non ho visto questo dialogo ma mi fido (ma poi ti cazzio se non trovo le immagini che confermino);
      – non ho paragonato i due episodi, ho detto che sono due episodi di entità minima.

  155. Danilo Robello
    Danilo Robello dice:

    quando dice che oggettivamente così non si può andare avanti, cosa suggerisce?
    mi può fare gentilmente un breve riassunto di quello del protocollo che cambierebbe?
    perchè secondo me l’intervento del Var solo per errori evidenti, lasciando quindi preponderanza alle scelte di campo, è la strada da perseguire

  156. JP
    JP dice:

    Con tutto il rispetto, ma il paragone tra il “lieve” sgambetto (entrata in ritardo) su Ronaldo in possesso del pallone in area e il “lieve” contatto di Cuadrado che nemmeno si accorge di toccare il giocatore del Genoa e a palla lontana, non si può proprio sentire…

  157. Alberto
    Alberto dice:

    Gli arbitri sono umani e come tali fallibili. Per cercare di limitare, almeno, gli errori potrebbe intervenire la tecnologia.
    Possiamo serenamente affermare che se ieri fosse già esistita la possibilità da parte delle squadre in campo di chiamare una review molto, ma molto probabilmente Napoli Atalanta sarebbe terminata con una vittoria dei partenopei e Juve – Genoa con un pareggio?
    Pare poco ma questi due risultati avrebbero portato a un distacco in classifica tra Juventus e Napoli di 4 punti, mentre oggi sono 8. Non esattamente una questione da poco

  158. Enrico
    Enrico dice:

    Non per fare l’ingordo di rigori negati ma ti è capitato il filmato di un tocco di braccio di toloi al 93esimo per anticipare milik? Andava visionato al var secondo indicazioni di rizzoli, no?

  159. Federico
    Federico dice:

    Buongiorno, nell’episodio del fallo di rugani se si lasciano scorrere le immagini, il pallone dopo l’intervento sembra proprio finire dalle parti del portiere bianconero. Lei ha giudicato questa come una argomentazione debole per poter giustificare il cartellino giallo, ma non crede che l’arbitro abbia invece valutato questo aspetto?
    Complimenti per la chiarezza nelle disamine

  160. pasquale
    pasquale dice:

    Buongiorno Luca,
    sono pienamente d’accordo con te, non si può continuare così, oramai il Var interviene solo x situazioni relative a falli di mano. Non considerare dei chiari errori quelli di Udine, Napoli e Torino ha del clamoroso. Bisogna, assolutamente, dare la possibilità ad ogni squadra di avere una o più richieste di Var a partita altrimenti che lasciassero il Var solo x decidere se un goal è in fuorigioco oppure no.

  161. Giuseppe
    Giuseppe dice:

    Ciao Luca, grazie per quanto fai per noi “profani” del regolamento. Ho atteso con ansia la tua analisi e devo dire che condivido tutto. Volevo porre alla tua attenzione un ulteriore episodio sul finale di Napoli-Atalanta: c’è un cross dalla destra e Toloi, molto distante dalla zona del cross, anticipa col braccio Llorente, che di testa tutto solo poteva concludere a rete. Non so se Giacomelli abbia visto l’episodio perché era coperto da molti giocatori. Come mai il VAR non è intervenuto? È vero che toloi non sembra allargare il braccio ma il cross era molto distante e con la sua giocata ha impedito a Llorente di concretizzare un’azione pericolosa (se non erro era in area piccola). Volevo sapere cosa ne pensassi in merito. Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      L’ho volutamente tralasciato perché c’erano altri episodi più importanti.
      Non c’è nulla: braccio aderente al corpo, posizione naturale.

  162. Aldo Gentileschi
    Aldo Gentileschi dice:

    Ahimé, un’altra giornata piena di roventi polemiche… Sono tifoso Juventino, ma non sono affatto contento quando gli arbitri sbagliano in mio favore. Certo gli errori sono insiti nella natura umana e il VAR non può intervenire a sanare gli errori derogando al suo regolamento. Forse l’unica consolazione di queste “disgrazie” calcistiche, è che diventa evidentissimo il grande limite dell’utilizzo VAR, rendendo urgentissima l’introduzione del challenge. Scusa per lo sfogo e grazie per l’analisi.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Direi che hai ragione, a prescindere dal campo preso in considerazione: qualcosa deve essere inventato perché il VAR utilizzato in questo modo è quasi inutile.

    • Mario cap
      Mario cap dice:

      Grazie per la preziosa analisi sugli episodi di Napoli, che trovo davvero imbarazzanti e difficili da giustificare se non per qualche antipatia nei confronti del Var o dei napoletani (purtroppo vivendo al nord è ipocrita nascondere che questo sentimento esiste, così come la sudditanza psicologica verso i potenti, sono entrambi sentimenti umani, seppure indice di debolezza). Volevo chiederle se dopo questa giornata non si rafforzi ancora di più quel desiderio di “challenge” invocabile dalle singole squadre, forse l’unica strada per salvare la var in Italia. Ieri era ridicolo vedere quel monitor acceso sul campo che mandava i replay e l’arbitro a pochi metri che per 6 minuti si rifiutava ostinatamente di avvicinarsi per consultarlo. Trovo comunque sbagliato che il monitor var resti accesso e trasmetta immagini che giustamente inquietano giocatori e membri dello staff che increduli devono accettare l’arroganza di un arbitro che gioca a fare il galletto. Almeno spegnessero quel monitor a bordo campo!!! Grazie e scusi lo sfogo, fa male anche quando il maggior quotidiano sportivo contesta quel rigore nettamente e, a seguire, tutti i soliti personaggi in tv che usano quel riferimento come Vangelo.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Lascia perdere complotti ed altre sciocchezze, non aumentano la tua credibilità: parliamo di argomenti seri, dai.

      Il challenge non può essere introdotto in Italia, solo l’IFAB può autorizzarlo.
      Ieri il monitor non trasmetteva proprio niente ed il gioco è rimasto fermo per il semplice motivo che Giacomelli si è trovato in campo giocatori, panchina e dirigenti. Semplicemente non riusciva a far riprendere il gioco.
      Non inventiamoci sciocchezze: è paradossale che inventi immagini sul monitor con me che conosco il VAR fin nei minimi particolari.

      Non leggo quotidiani sportivi.
      Un motivo ci sarà…

    • Michele Andolfo
      Michele Andolfo dice:

      Io sono un tifoso Interista e come puo’ immaginare anch’io non sono per nulla felice di queste roventi polemiche, pero’ fa piacere vedere che la pensiamo alla stessa maniera sul VAR e sul challenge. Buon campionato e che vinca il migliore! 🙂

    • Mario Cap
      Mario Cap dice:

      Luca ho usato la parola “antipatia” proprio perché mi rifiuto di pensare a complotti e scemenze simili, non mettermi in bocca parole non mie. E’ un banale concetto di psicologia/sociologia, non credo di dire assurdità scrivendo di antipatia degli arbitri per il var e antipatia per i napoletani diffusa, non c’entrano nulla i complotti. Un arbitro è umano e ha le sue simpatie, antipatie o paure, così come è facile intuire perché sia diffusa (nei deboli o inesperti) la volontà di non far dispiacere la famiglia più potente d’Italia è altrettanto umano comprendere che, in casi dubbi, se una tua decisione può far vincere e gioire una squadra di cui disprezzi la tifoseria (per ignoranza o mille altri motivi) sarai sempre un po’ più severo e non ti verrà mai in mente in situazioni dubbie di dargliela vinta. Possiamo fare i santi e bravi quanto vogliamo ma i sentimenti profondi dell’inconscio umano non puoi azzittirli e ignorarli. Non si capisce perché non vai a rivedere il fallo su Calleon, perché non dai il rosso (come fatto altrove pochi giorni fa), non si capisce perché non chiami l’arbitro al monitor in una situazione così delicata che inverte l’esito di una partita intera, non si capisce perché metti due volte in onda (due volte!) un fotogramma statico di un’azione di cui hai più video per dimostrare una gomitata al pubblico televisivo, non si capisce perché il VAR diventi l’arbitro effettivo della partita, in campo e negli spogliatoi (vedi ultime dichiarazioni di Ancellotti). E cmq, non per fare polemica, ma il monitor era acceso in campo, lo sto rivedendo adesso.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ma tu pensi davvero che gli arbitri possano avere antipatia per i napoletani?
      Dopo aver letto questa affermazione ho avuto la tentazione di buttare il commento nello spam.
      Pubblico perché… non so perché.
      Forse per non perdere questo concentrato di complottismi, luoghi comuni, fuffa. Magari tra qualche anno, rileggendo, potrai dire “ma quante cazzate scrivevo”…

  163. Giorgio
    Giorgio dice:

    Grazie per l’analisi Luca.

    La confusione come sempre in chi commenta anche negli organi di informazione è tanta.
    Ho sentito di tutto sulla trattenuta di Cassata a Dybala. “Fallo tattico”, “comportamento antisportivo”.
    Vogliamo chiarire una volta per tutte quando un giocatore può essere ammonito per una trattenuta?
    Perché a quanto ho capito la trattenuta è un fallo come un altro e il giallo c’è solo per SPA, giusto?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      La trattenuta è un fallo identico a tutti gli altri, diventa antisportività solo nel caso in cui un calciatore si aggrappi all’avversario per più secondi. Purtroppo è difficile estirpare le leggende metropolitane come il “fallo tattico”.

      Ciao.

  164. Alessandro
    Alessandro dice:

    Sull’episodio di Rugani dissento totalmente. Come si fa a considerarla chiara occasione da gol con palla non più nella disponibilità dell’attaccante e avviata tra le braccia del portiere? Le segnalo anche un intervento con cravatta di Cassata si Dybala all’inizio della partita, non sanzionato con cartellino giallo. Grazie

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Si fa così: si scrive (come ho scritto) che per me è rosso ma che (come ho scritto) una lettura differente ci sta perché siamo in zona grigia.
      Semplice: c’è scritto.

    • Alessandro
      Alessandro dice:

      Scusi se insisto ma mi sembra illogico affermare che l’intervento è da rosso ma che si può dare anche il giallo. Il fatto certo è che l’attaccante non avrebbe più avuto il possesso del pallone, ormai quasi nelle braccia del portiere. Nessuna chiara occasione da gol, dunque.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Non ho scritto questo.
      Ho scritto che PER ME è rosso ma che ci sono elementi a supporto del giallo.
      E’ un episodio grigio, sul quale sono legittime posizioni diverse.

      Oh, è italiano, non è difficile.

  165. Matteo
    Matteo dice:

    Ciao Luca, da quando ti seguo sono diventato molto più zen, non reagisco con impulsività a certi episodi ma cerco di valutare oggettivamente ciò che succede.
    Dire che Giua ha fatto dei danni è riduttivo, seguendo il tuo resoconto: manca un rosso a Rugani, espulsione di Cassata inventata e infine o manca un rigore al Genoa o ne han dato uno generoso alla Juve.
    La squadra di Sarri è già fortissima e di certo non ha bisogno di queste attenzioni per vincere partite e campionato.
    Così facendo non si fa che continuare ad alimentare polemiche e dubbi, già la serie A è 2 spanne sotto i campionati top e di certo non è solo per colpa delle squadre inferiori o della minore disponibilità economica.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Il rosso a Rugani è interpretativo, sia chiaro.
      Per il resto prendo atto del tuo sfogo ma (tra il serio ed il faceto) devi ancora lavorare sullo zen 😀

  166. Paolo Venturini
    Paolo Venturini dice:

    Buongiorno,
    La ringrazio come sempre della sua disamina.
    Vorrei chiedere migliori delucidazioni riguardo al contatto Kjaer Lorente. È evidente che Kjaer sbagli il posizionamento difensivo, non vedendo il pallone (ma questo non penso sia punibile), però Kjaer, prima del contatto con il braccio, non tocca l’attaccante e quindi non ha ancora svolto nulla di irregolare.
    È Llorente che, abbassando il braccio, trova in mezzo la testa di Kjaer che viene oggettivamente scomposto da questo e, in seguito, frana addosso a Llorente. La mia domanda è: senza il contatto braccio-testa (che comunque è irregolare a mio avviso), Kjaer sarebbe franato ugualmente addosso facendo fallo? Probabilmente sì, non lo sapremo mai, ma di fatto c’è stato un fallo di Llorente prima. Quindi secondo me non è così assurdo non dare rigore.

    Altra domanda: il fatto che il pallone sia andato a Gollini consente di dare il vantaggio? O, in caso, andava per forza fischiato fallo? (Chiaramente secondo l’ipotesi di non rigore)

    Altra domanda: dopo tutto il casino i giocatori del Napoli (in particolare koulibaly) si rifiutano di tornare nella propria metà campo, impedendo di ricominciare il gioco. Non esiste alcuna sanzione disciplinare per questo? Si possono dare gialli solo per proteste? In questo caso si è recuperato bene il tempo perso, ma se questo non viene punito allora chiunque può permettersi di perdere 10 minuti a ogni gol….

    Mi permetto un ultimo appunto che è un po’ più una provocazione: come mai questa volta nessuna critica e urla allo scandalo per i presunti (perché non ho visto, ma solo letto) cori razzisti di Firenze?

    Chiaramente sono tifoso dell’Atalanta, ma spero di non essere sembrato troppo partigiano: le mie domande sono per capire.

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Ti rispondo con una domanda.
      Cosa sarebbe accaduto se Kjaer avesse continuato a guardare il pallone, tentato di intercettare il pallone e mantenuto la posizione, ci sarebbe stato il contatto?

    • Paolo Venturini
      Paolo Venturini dice:

      Beh probabilmente non sarebbe successo niente… Nè la gomitata né la franata. Ma ha risposto ampliamente a tanti altri per cui direi di non andare avanti a discuterne…
      La cosa che veramente mi lascia esterrefatto è la caciara che si è generata, fino anche a interrogazioni parlamentari. Questo, a prescindere dell’esistenza o meno di un rigore, mi sembra veramente assurdo e inammissibile. E credo sia anche la differenza fra una mentalità vincente e una perdente: quando sbagli 5/6 palle gol nettissime poi non puoi appellarti unicamente all’arbitro… Piuttosto devi cercare di migliorare la cattiveria sotto porta.

      Rinnovo la domanda: commenti sui fatti di sassuolo fiorentina?

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sull’interrogazione parlamentare preferisco calare un velo pietoso.

      Su Sassuolo-Fiorentina: come detto non ho visto la partita, a quali fatti ti riferisci?

    • Paolo Venturini
      Paolo Venturini dice:

      Mi riferisco ai presunti cori razzisti per cui è stata interrotta la partita. ( prendo il primo link che trovo su google: https://www.blitzquotidiano.it/sport/sassuolo-fiorentina-sospesa-cori-razzisti-3111695/). Nemmeno io l’ho vista ma mi ha sorpreso che quando questo è avvenuto con Atalanta Fiorentina si alzò un polverone mediatico pazzesco; qua invece non ne parla nessuno. Posto che rimango dell’idea che non si debba condannare nessuno senza avere evidenze di nulla, ma quantomeno mi stupisce la differenza nei trattamenti: sia a livello di media nazionali, che di social, che sul suo blog.

      Certamente credo che da parte sua sia stata semplicemente una svista e non ci sia malafede.

      Buona giornata

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      Sinceramente l’ho saputo adesso di quanto accaduto.
      Ovviamente la condanna dei cretini vale allora come oggi.
      Purtroppo ho anche un lavoro. Anzi, ho soprattutto un lavoro e non posso passare le giornate a guardare partite e leggere tutto ciò che accade in ogni campo.

      Buona serata a te.

  167. Francesco
    Francesco dice:

    Il fallo che ritieni da rosso di rugani in realtà non è chiara occasione perché la palla finisce a Buffon, perciò è irraggiungibile per il genoano.
    […]

    • Luca Marelli
      Luca Marelli dice:

      E’ un’interpretazione che ci sta, come ho scritto nell’approfondimento.

      Sul resto non rispondo ma ti chiedo cortesemente di usare toni meno confidenziali, più rispettosi ed educati.
      Altrimenti ci sono mille gruppi ove puoi scrivere ai tuoi amici.
      Non lo sono: sono qui a rispondere ma non accetto apprezzamenti men che rispettosi, come io rispetto voi investendo ore per rispondere a tutti.

      Grazie.

  168. Tommaso
    Tommaso dice:

    Ciao Luca:
    – “Per come la vedo io rigore su CR7 molto dubbio, il contatto c’è ma come spesso accade in area lui accentua al massimo questo contatto. Come ho gia detto su questa fattispecie di contatti il VAR non può nulla perchè è un contatto che deve essere valutato soggettivamente per la sua entità dall’arbitro. In campionati minori per dinamica questi rigori vanno sempre dati…” Ieri davo questa spiegazione del rigore su Ronaldo. E’ corretta?
    – Pensi che Nicchi o Rizzoli si esprimeranno sulle direzioni di questo turno? Chi sarà passibile di stop?

  169. Matteo
    Matteo dice:

    Salve Marelli, le volevo chiedere un parere su un fallo di mano in area dell’Atalanta in Napoli-Atalanta, quando mancava un minuto alla fine.

  170. stefano
    stefano dice:

    A me quello su Ronaldo è sembrato un fallo evidente! Però sono juventino, e leggo il blog proprio per avere un parere neutrale e “filtrare” il mio sguardo da tifoso. quindi apprezzo molto l’analisi. (Sono invece d’accordo con quanto scritto in merito agli altri episodi di Juve-Genoa).

  171. Lorenzo
    Lorenzo dice:

    In Napoli-Atalanta c’è un ulteriore episodio dubbio, nel finale di gara (sul 2-2) su un cross da destra un difensore dell’Atalanta anticipa Llorente impattando la palla con il braccio destro. Il braccio forse non è molto distante dal corpo, ma è laterale e aumenta significativamente il volume del corpo. Inoltre il difensore è rivolto verso il pallone, il cross viene da lontano per cui avrebbe potuto benissimo evitare il contatto del braccio se avesse voluto. Dietro di lui Llorente era già pronto a colpire di testa. A me anche questo sembra rigore. In ogni caso, la raccomandazione di Rizzoli sui falli di mano era di andare a rivedere al Var tutti gli episodi dubbi, invece anche in questo caso il fatto è stato totalmente ignorato dal Var.

  172. Raffaele
    Raffaele dice:

    Buonasera e scusi l’ignoranza, ma non è stata trasmessa un’immagine per spiegare come mai non sia stato assegnato il rigore su callejon? L’anno scorso in napoli cagliari assegnarono un rigore al napoli per fallo di mano proprio sulla linea dell’area di rigore, come mai per quest’episodio esiste ancora il dubbio se fosse o meno in area?

  173. Luca Marelli
    Luca Marelli dice:

    Perché, purtroppo, non c’è un’immagine che mostri contemporaneamente punto di contatto del piede sulla testa e linea dell’area di rigore.

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  1. […] il suo blog, l’ex arbitro Luca Marelli, confuta i numerosi episodi discutibili di cui si è reso […]

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