10° giorno di Francia 2016: il pagellone

Non lo nascondo: ho sempre amato le pagelle, guardavo le mie con un misto di curiosità e tensione, gioendo per un bel voto ed incazzandomi come un toro per un valutazione negativa.

D’altronde credo che sia normale, soprattutto per una questione di orgoglio.

Siamo arrivati al decimo giorno degli Europei, tutte le squadre hanno giocato le prime due gare e cominciano ad esserci elementi sufficienti per le prime considerazioni.
Per non far torto a nessuno, seguirò l’elenco dei gironi.

Girone A

Albania, voto 6
Non c’è alcun dubbio che l’approdo all’Europeo per la prima volta nella storia della piccola nazione balcanica susciti simpatie, così come il fatto che l’allenatore sia l’italiano De Biasi. Ciononostante sarebbe poco oggettivo premiare eccessivamente la squadra che raggiunge la sufficienza per l’ottima organizzazione di gioco e per aver saputo annullare per 70 minuti la Francia. Rimane una piccola speranza per approdare agli ottavi come una delle migliori terze. Lo ammetto: tiferò Albania contro la Romania.

Francia, voto 6,5
Forse la rosa con più talento in assoluto (assieme al Belgio), ciò che (perlomeno nelle prime due gare) gli ha permesso di venire a capo di due partite giocate male, impostate pure peggio da Deschamps (voto 5) e risolte da episodi negli ultimi minuti o addirittura nel recupero.
La sensazione è che possa esplodere da un momento all’altro se e quando Pogba (voto 5,5 di stima) e Griezmann (voto 5)cominceranno a giocare al loro livello. Dubbi (e non pochi) sulla linea difensiva, piuttosto lenta e con limitata qualità tecnica.

Romania, voto 5,5
Bene nella gara di apertura contro i padroni di casa, maluccio nel match con la Svizzera. Tecnica ce n’è pochina, trovare la rete avversaria una chimera. Ci si aspettava di più, molto di più. Solo la formula le consente di poter sperare nel passaggio del turno ma non andrà molto lontano.

Svizzera, voto 5
Mi ha deluso e parecchio. La vittoria sull’Albania è stata più frutto del caso che dell’organizzazione del gioco. La rosa non è affatto mediocre ma i giocatori da cui ci si aspettava tanto stanno fornendo prestazioni molto al di sotto delle aspettative.

Girone B

Galles, voto 6,5
Non possiamo parlare di vera e propria sorpresa ma certamente è andata oltre le aspettative, soprattutto nel derby con l’Inghilterra alla quale ha ceduto solo nel secondo tempo dopo aver provocato incubi ad occhi aperti alla banda di Hodgson.Bale (voto 7) non vale tutti i soldi spesi dal Real Madrid ma è senza dubbio parte del ristretto numero di fuoriclasse presenti.

Inghilterra, voto 5,5
La solita Inghilterra: tanto, tantissimo talento (a questo giro forse ancor più di altre occasioni), un direttore d’orchestra discutibile (Hodgson, voto 4) che ha terribilmente incasinato la squadra lasciando fuori Vardy (che, quest’anno, la butterebbe dentro anche giocando con un tacco 12, voto 8) ed arretrando Rooney  (voto 6 per solidarietà) sulla linea del centrocampo. Se Hodgson dovesse cominciare a schierare una formazione come la Regina comanda, potrebbe fare molta strada, anche approfittando di un tabellone “morbido” nella fase ad eliminazione diretta.

Russia, voto 4
A mio parere la squadra più scadente dell’intero Europeo. A peggiorare la situazione un branco di idioti al seguito che ha reso più triste questo Europeo, spesso ponendo in secondo piano le sorti degli ragazzi russi. Talento non se ne vede, il pareggio con l’Inghilterra è stata frutto del caso mentre, con la Slovacchia, il risultato finale inganna.

Slovacchia, voto 6,5
Mi piace. Hamsik a parte (voto 7,5, giocatore che adoro) non ha grandissimi talenti ma è disposta bene, con un atteggiamento prudente ma capace di “pungere” in attacco. La sconfitta all’esordio col Galles è grave, soprattutto perchè li costringe a battere l’Inghilterra per evitare sorprese. Mi sbaglierò ma, se Hodgson continua a combinare casini, l’ipotesi di vincere il girone non è così lontana.

Girone C

Germania, voto 6
Si potrebbe dire: “la solita Germania, gioca malino ma arriva sempre in fondo”. E allora diciamolo: fa schifo ma è solida, incredibilmente solida, per batterla ci vuole sempre un’impresa.
Detto ciò è innegabile che abbia deluso nelle prime due gare: la vittoria contro l’Ucraina è stata abbastanza netta ma ha sofferto terribilmente per buona parte dell’incontro, con la Polonia ha evidenziato il grande limite di questa rosa ovvero la mancanza di una prima, vera punta. Ha, infatti, schierato sia Goetze (voto 5, se Ancelotti lo ha scaricato un motivo c’è) eGomez (voto 4, non sopporto i paracarri) non cavandone nulla. D’altro canto ha tonnellate di talento nella parte offensiva del centrocampo (Draxler, Muller e soprattutto Ozil), ha un portiere fenomenale (Neuer, voto 7 sempre e comunque) ed una difesa solida. Hanno un grosso problema: nei quarti incontreranno con ogni probabilità l’Italia: nel ritiro tedesco sono già pronte le solite scorte di Maalox plus…

Irlanda del Nord, voto 7
La vera sorpresa dell’Europeo, almeno finora. Sconfitta di misura con la Polonia all’esordio, netta vittoria contro l’Ucraina. Ha qualche possibilità di passare il turno (prevedibile il pullman di traverso davanti alla porta contro la Germania) e sarebbe un risultato clamoroso per una squadra priva di stelle ma con un cuore grande così.

Polonia, voto 6
Voto basso perchè non sta esprimento tutto il potenziale. La rosa è certamente la migliore di sempre, in attacco il fenomenale Lewandowski (voto 6, può e deve dare molto di più), negli altri reparti tanto, tanto talento,da Milik (voto 6,5 di incoraggiamento ma la porta bisogna cominciare ad inquadrarla, non basta il gol nella prima apparizione) a Glik (voto 7, solidissimo e sicuro), da Fabianski (voto 7, portiere solidissimo)Blaszczykowski (voto 7, se solo si rendesse conto delle sue qualità…).
Contro la Germania soffre ma gioca e, alla fine, si avvicina alla vittoria più dei tedeschi. Il passaggio del turno, sulla carta, è una formalità ma occhio al talento cristallino degli ucraini che, nella singola partita, possono far di tutto.

Ucraina, voto 4
Voto bassissimo per il talento inespresso, per la mancanza di gioco e per l’atteggiamento al limite dell’irritante.
Nella rosa sono presenti talenti purissimi (per tutti cito Konoplyanka, voto 5) ma di gioco non c’è traccia. La sconfitta d’esordio con la Germania ha delle attenuanti (il pareggio non sarebbe stato scandaloso), con l’Irlanda del Nord gli ucraini sono stati impresentabili. Praticamente già a casa ma non mi stupirebbe affatto una partita positiva con la Polonia.

Girone D

Croazia, voto 5,5
Talento straripante, da Rakitic (voto 7, giocatore stupendo) a Modric (voto 7, peccato per l’infortunio che, peraltro, sembra di poco conto), da Perisic (voto 7, eccellente finora) a Brozovic (voto 6,5 ma, potenzialmente, un giocatore di categoria superiore alla media). Difesa solida con Corluka (voto 7) a guidare un reparto che concede poco agli avversari. Mezzo punto in meno per il finale contro la Repubblica Ceca (folle farsi raggiungere dopo il doppio vantaggio) ed un altro punto per i dementi al seguito della squadra (e, purtroppo, non nuovi ad episodi di idiozia organizzata). Paradossalmente rischia di arrivare terza nel girone e, per noi, sarebbe un regalo non da poco.
Nota di merito per Mandzukic (voto 7) che si vede poco ma svolge un lavoro fondamentale, nella Croazia come nella Juventus.
Può fare di tutto, può uscire agli ottavi come pure andare a vincere l’Europeo.

Repubblica Ceca 6
Onestamente “poca roba”, individualità non se ne vedono di livello assoluto tanto è vero che il personaggio è ancora l’inossidabile Cech (voto 6,5). Nota di merito per il carattere mostrato contro la Croazia, è emersa la qualità di non arrendersi mai. E, nell’ultimo turno contro la Turchia, ha grandi possibilità di passare il turno, fors’anche come seconda.

Spagna, voto 7,5
Per quanto sia un’altra squadra rispetto a quella che ha dominato tra il 2008 ed il 2012, anche questa Spagna ha tutto per arrivare in fondo. Portiere giovane ma con tanta esperienza internazionale (De Gea, voto 7), difesa ferrea con Piqué (voto 7)e Ramos (voto 7) che potranno essere simpatici come un cactus nelle mutande ma superarli è un miracolo. A centrocampo il fenomenale Iniesta (voto 30 e lode), ha 32 anni ma corre come un ragazzino ed ha materia grigia a quintalate, davantiMorata (voto 8) pare vicinissimo all’esplosione definitiva. Chi li ferma? Boh…

Turchia 3
Un disastro. Inutile dilungarsi troppo, sotto la maglia c’è tanto cuore ma qualità nada de nada.

Girone E

Belgio, voto 6,5
Sinceramente non sapevo che voto assegnare. E’ forse la rosa con più individualità. E’ forse la squadra peggio allenata (Wilmots, voto 4). E’ forse… forse… boh! Un portiere fantastico (Courtois, voto 7,5), una difesa discutibile, un centrocampo favoloso e ben assortito ma che si esprime a corrente alternata, un attacco che si basa su un Lukaku (voto 6) che sparisce per lunghi tratti per poi segnare con una regolarità pazzesca. Rimane una grandissima incognita ma è indubbio che, da un momento all’altro, potrebbe esplodere od implodere.

Irlanda, voto 5
Benino all’esordio, travolta dal Belgio nel secondo turno. Nota di merito per la splendida tifoseria ma, sotto sotto, c’è poco o nulla di rilevante.

Italia 7,5
Decisamente oltre le attese. La vittoria all’esordio non se la aspettava (quasi) nessuno. No, non l’aspettavo nemmeno io, lo ammetto serenamente.
Abbiamo il miglior allenatore della competizione (Conte, voto 8,5 migliore di un’incollatura rispetto a Del Bosque, voto 8), un portiere straordinario (Buffon, voto 9), la miglior difesa dell’Europeo per dispersione (voto 9 nel complesso), un centrocampo modesto ma con coppie di attributi rilevanti per dimensioni, un attacco sgraziato ma efficace.
L’unica squadra ad essere già sicura del primo posto, potremo affrontare l’ultimo impegno con un certo relax e, per una volta, senza dover rincorrere una qualificazione semi miracolosa.
Il problema diventerà, poi, il calendario della seconda fase ma farci un gol è un’impresa sovrannaturale.

Svezia 2,5
Ha Ibrahimovic (voto 4,5), null’altro. Se gioca in questo modo, ne risentono tutti. Ibrahimovic sta giocando malissimo (e la carta d’identità, a mio parere, comincia a farsi sentire) e la conseguenza è che la Svezia, in due gare, non ha mai tirato in porta. Mezzo punto in più per la qualità delle tribune, alcune giovanotte (voto 10+) sono degne di una riflessione approfondita sull’opportunità di trasferirsi a Stoccolma…

Girone F

Austria, voto 5,5
Arrivata in Francia con grandi ambizioni, è subito caduta all’esordio contro la meno quotata Ungheria. Sta pagando la scadente forma di Alaba (voto 5, pessimo in entrambi gli impegni e sostituito giustamente contro il Portogallo), l’eccessivo credito ad Arnautovic (voto 5, accostarlo ad Ibra è pura blasfemia) ed un girone eliminatorio che aveva esageratamente aumentato le aspettative. Il punto strappato al Portogallo può portarli a giocarsi la qualificazione nell’ultima gara contro l’Islanda ma il cammino sarà molto limitato.

Islanda 6,5
Il pareggio col Portogallo è frutto di fortuna, quello con l’Ungheria di una potente dose di sfiga (anche se, ad onor del vero, i magiari hanno sfiorato spesso il gol nei minuti precedenti).
Ammettiamolo: li seguiamo con simpatia, rappresentano un popolo che conta gli abitanti del Molise e sono tutti biondi, di blu colorati e colmi di entusiasmo. Se ci distacchiamo un attimo dalla naturale simpatia per la matricola, vediamo tanto impegno, tanto fisico e poca qualità. Non è da escludere il passaggio del turno (decisiva la gara contro la deludente Austria) ma gli ottavi sarebbero un risultato clamoroso ed un probabile capolinea.

Portogallo 7
Il voto è alto anche se, con due soli punti, rischia seriamente di andare a casa dopo il primo turno. Detto ciò è il solito Portogallo: infinito palleggio, qualità a grappoli ma pochissima concretezza. Se poi anche Ronaldo (voto 6,5) si mette a sbagliare conclusioni e rigore, allora diventa problematico sognare.
Però mi è piaciuto, al di là dell’assurdo pareggio con l’Islanda. Nota a parte per Pepe (voto 1, mi sta sulle palle) che proprio non riesce a giocare per più di 20 minuti senza cedere alle sue voglie hollywoodiane. Ma che gran difensore… Se avesse anche un cervello sarebbe senza dubbio vicinissimo ad essere un fuoriclasse.

Ungheria 7
Sorprendente. La vittoria nel primo turno contro l’Austria è stato frutto di cattiveria agonistica, impegno ed organizzazione. Il pareggio (meritato) contro l’Islanda spalanca le porte del secondo turno anche se la gara contro il Portogallo bisognoso dei tre punti pare più un Everest che un ostacolo. Nota di colore per Kiraly (voto 7), anni 40 e millemila paia di pantaloni della tuta distrutte in campo: nonostante ciò sa anche parare.

Capitolo arbitri, voto 8
Scriverlo è più doloroso di una camminata a piedi nudi su una spiaggia interamente coperta da ricci di mare ma l’onestà lo impone: Collina è stato bravo.
Prendendo spunto dagli osceni mondiali svoltisi in Brasile, il metro imposto è stato totalmente differente: in campo si arbitra e non si amministra, i cartellini si usano e non si lasciano volontariamente in albergo per far contente le varie federazioni, il regolamento si applica e non si interpreta a pene di quadrupede.
Nel complesso abbiamo visto direzioni di gran qualità.

Note positive.
Rizzoli (voto 8): trova nuovamente due fuoriclasse sulle linee laterali (Tonolini, voto 8 e Di Liberatore, voto 7,5 con mezzo punto in meno per l’errore di questa sera a Parigi) e torna ai suoi livelli abituali. Qualche sbavatura sul disciplinare ma, tecnicamente, non sbaglia mai nulla. Si conferma una tendenza: Rizzoli in campo internazionale è straordinario, in Italia sembra un altro da almeno 3/4 stagioni (sì, anche prima dei mondiali brasiliani). Motivi?  A mio parere anche per lui è difficile trovare motivazioni valide all’interno dei confini. Ne riparleremo.

Clattenburg (voto 7,5): piace la sua grandissima calma (che, a volte, potrebbe facilmente confondersi con un certo scazzo), piace tecnicamente, sta arbitrando a grandi livelli. Mi urta i nervi la divisa a maniche lunghe con 40 gradi all’ombra, non oso immaginare lo stato della maglietta a fine gara e l’aria che si respira negli spogliatoi. Il motivo? Boh… Tatuaggi troppo evidenti?

Karasev (voto 7): la grande sorpresa di questo inizio Europeo. Un progetto di grande arbitro, onore a Roberto Rosetti per aver scoperto questo moscovita poco appariscente ma con enormi prospettive future.

Note negative.
Moen (voto 4): mai capito per quale motivo sia diventato Elite, men che mai comprensibile perché possa (debba?) arbitrare in un campionato europeo. Galles – Slovacchia è il manifesto di come non si debba scendere in campo, col chiaro intento di ammonire il meno possibile per non far arrabbiare le federazioni. Senza voler essere “cattivo” spero di non rivederlo più in campo, se ne può fare tranquillamente a meno.

Eriksson (voto 3): lo avevamo lasciato dopo i disastri combinati nella finale di Europa League, gara nella quale avrebbe indovinato più decisioni se avesse diretto bendato fischiando a caso. Riprende da dove aveva lasciato, dirigendo in modo indecente Turchia – Croazia. Corre per circa 287 metri complessivi, non ne becca una manco per sbaglio, scontenta tutti dal primo al novantesimo minuto, si dimentica il capitolo “sanzioni disciplinari” rischiando di trasformare il terreno di gioco in un luogo franco per regolamenti di conti. Un disastro ma non certo sorprendente.

Turpin (voto 4,5): è francese, gli Europei si giocano in Francia e non poteva mancare un rappresentante della federazione locale. In tre mesi è passato da perfetto sconosciuto ad Elite. Ne sentiremo parlare poco in futuro.