Finale Mondiale 2018, Pitana conferma di essere un fuoriclasse ma…

Come è normale che fosse, anche nella finale la mia attenzione si è focalizzata sulla prestazione dell’arbitro Pitana, alla quinta direzione di questo Mondiale.

Francia – Croazia 4-2, arbitro Pitana (Argentina)

Come ormai ben sapete, gli episodi non sono mai stati e mai saranno gli unici elementi sui quali basare i miei (personalissimi) giudizi su una prestazione arbitrale.
Pertanto comincerò questo approfondimento con una riflessione generale.
Mondiale splendido per Pitana che, con la finalissima, ha diretto la quinta gara della manifestazione, un record rispetto al recente passato (Rizzoli, in Brasile, diresse quattro gare compresa l’ultimo atto). Una gestione particolare, come nelle abitudini di Collina.
Tra le cinque gare dirette, la finale è stata senza alcun dubbio quella di minor qualità ma che, nel complesso, è impossibile giudicare negativamente.
Pitana ha confermato tutti i pregi (tanti) e qualche difetto (uno, per la verità).
I pregi abbiamo imparato a conoscerli durante la rassegna mondiale: straordinarie qualità tecniche, personalità senza eguali (perlomeno in questa edizione), mai una minima esitazione nelle decisioni. Ha, forse, sbagliato un’ammonizione (su Mandzukic) ma, nel complesso, anche l’aspetto disciplinare è stato pressoché perfetto.
Una sola nota stonata: nella finale ha corso pochissimo, i problemi fisici già facilmente intuibili nelle precedenti gare sono emersi ancor più nell’ultimo atto. Normale: cinque gare in 40 giorni sono “pesanti” normalmente, figuriamoci per un arbitro fin dall’inizio apparso afflitto da qualche acciacco (peraltro abbastanza frequente in questo periodo della stagione, anche per i sudamericani). Non sarei stupito di vederlo tornare in campo tra un paio di mesi: quei tendini hanno bisogno di riposo e di cure conservative specifiche.
Nonostante ciò, è da evidenziare un particolare: lo spostamento, l’intuito tattico e la capacità di leggere le azioni sono di una tale qualità da poterli inserire alla voce “scuola arbitrare”. Straordinario. Se un giovane arbitro volesse studiare l’aspetto tattico/arbitrale, si riveda la finalissima. Più volte…

La gara ha offerto pochi episodi degni di nota ma uno di questi è stato, con ogni probabilità, decisivo per l’inerzia. Ci arriveremo e, naturalmente, mi riferisco al calcio di rigore concesso dopo “on field review“. Una curiosità: si è trattato del secondo episodio visionato in campo nella fase ad eliminazione diretta, l’unico decisivo ai fini del risultato (il precedente un rigore revocato alla Svezia a tempo scaduto).

Al minuto 17 la Francia trova il vantaggio con una sfortunata autorete di Mandzukic che devia nella propria porta un calcio di punizione calciato da Griezmann.
Dubbi sulla concessione del fallo, per una presunta infrazione di Brozovic sullo stesso Griezmann:

Fallo su Griezmann di Brozovic 17esimo

Interessante la posizione di Pitana.
Sia chiaro: questo posizionamento è assolutamente corretto, ha poca rilevanza la condizione atletica dell’arbitro argentino. In occasione di questo tipo di azioni, con pallone sulla destra del terreno di gioco, l’arbitro deve trovarsi esattamente in quella posizione: può controllare lo sviluppo sulla sua destra, può velocemente allargarsi verso sinistra per avere il controllo dell’area di rigore. Eventuali azioni irregolari sono sotto il controllo dell’arbitro e, in talune circostanze (lontananza, visuale coperta), anche del primo assistente.
Pitana fischia da solo, senza alcun aiuto. Ma è stata una decisione corretta?

Fallo su Griezmann di Brozovic 17esimo 2

Tanti i dubbi in diretta e questa prima immagine ne ha lasciati di ulteriori.
A chiarire la fattispecie, a mio parere, un’inquadratura differente:

Fallo su Griezmann di Brozovic 17esimo piedi già per aria AGGIUNTA 1 Griezmann

Prima ancora del contrasto tra Griezmann e Brozovic, entrambi i piedi dell’attaccante francese sono sospesi per aria e le ginocchia piegate in avanti. Il contatto è ancor ben lungi dall’esserci e Griezmann sta già “volando” senza alcun tocco da parte di Brozovic. Il contatto si concretizza solo successivamente e non si può non notare che sia il giocatore francese ad allargare la gamba sinistra per trovare il fallo.
La punizione da cui scaturisce la rete del vantaggio della Francia non andava assegnata.
Errore di Pitana ma, oggettivamente, la dinamica può facilmente ingannare. Ciò a maggior ragione se torniamo un attimo alla prima immagine: come possiamo notare l’arbitro è coperto quasi completamente dal corpo di Brozovic ed è per lui impossibile avere certezza del contrasto irregolare. In questo caso si è affidato più all’esperienza che a quanto realmente visto.

Sulla punizione di Griezmann, come detto, la Francia passa in vantaggio grazie ad una autorete di Mandzukic. In presa diretta un altro dubbio è stato immediatamente sollevato da molti: Pogba è partito in posizione di fuorigioco?
Se fosse partito in posizione irregolare, avremmo dovuto rispondere ad un secondo quesito: con il suo movimento ha influito direttamente sulla capacità dell’avversario di giocare il pallone?

Per evitare discussioni inutili, dobbiamo partire dalla prima domanda:

IMMAGINE in diretta autorete Mandzukic

L’immagine live lascia più dubbi che certezze. Inutile sottolineare che, in fattispecie come questa, sia assolutamente impossibile che l’arbitro possa decidere senza alcun dubbio ed è altrettanto difficile per l’assistente, benché posizionato perfettamente in linea col penultimo difendente.

Ha stupito, per la verità, che il silent check sia durato pochissimi secondi.
Dobbiamo, però, tener presente un’innovazione di grandissima portata introdotta nel sistema VAR all’inizio di questo Mondiale: la tecnologia tridimensionale sul fuorigioco.
Un episodio di questo genere, nello scorso campionato di serie A, sarebbe stato oggetto di lunghissima review e, alla fine, si sarebbe deciso di avallare la scelta del campo solo per mancanza di certezze.
La differenza, fondamentale, è che la decisione su questa rete è stata assunta senza alcun dubbio sulla posizione di bacino, spalle o piedi dei calciatori, grazie alla tridimensionalità che ha “calcolato” in tempo reale anche la proiezione verso l’alto.

Le immagini successive ci confermano la bontà della scelta:

Posizione Pogba prima rete Francia Posizione Pogba prima rete Francia 3

Il primo frame ci fornisce un indizio sulla posizione regolare di Pogba, tenuto in gioco dal difensore croato Vida. La seconda immagine conferma ulteriormente la tesi sostenuta (clickate sulla foto per comprendere pienamente l’individuazione dei piedi).
Per togliere qualsiasi dubbio residuo, è chiarissima l’immagine da altra inquadratura ulteriore:

Posizione Pogba prima rete Francia 4

Il piede indicato precedentemente è senza alcun dubbio quello del difensore Vida e non possiamo nutrire alcun dubbio nemmeno sulla proiezione a terra del corpo di Pogba poiché, come sappiamo, la tecnologia tridimensionale tiene conto anche della proiezione dall’alto verso il basso e dal basso verso l’alto.

Al minuto 34 l’episodio più controverso della gara.
Sul calcio d’angolo battuto da Griezmann, proteste dei francesi per un presunto fallo di mano da parte di Perisic.
Pitana non fischia ed assegna un calcio di rinvio ai croati.

Prima osservazione.
Pitana pare completamente impallato, impossibilitato a vedere alcunché:

Rigore Francia mano Perisic 33esimo

Questo particolare è più una curiosità che un elemento importante della fattispecie.
Se da questa prima immagine potremmo pensare che Pitana non abbia visto nulla, coperto da almeno 5/6 giocatori; bastano un altro paio di inquadrature per comprendere quanto la prospettiva possa ingannare:

Rigore Francia mano Perisic 33esimo 4 Rigore Francia mano Perisic 33esimo 2

In realtà la visuale dell’arbitro è quasi perfetta, forse solo leggermente disturbata da un giocatore francese.
Ancora una volta una premessa è d’obbligo. Può sembrare un episodio facilissimo ma, in realtà, è una fattispecie di enorme difficoltà, per due motivi:
– nessun arbitro focalizzerà mai la propria attenzione sulle mani di difendenti ed attaccanti. In questi casi è rarissimo che un giocatore tocchi il pallone con la mano, molto più facile che possa esserci un contatto tra i calciatori. Un direttore di gara che si concentrasse su eventuali tocchi di mano commetterebbe un errore imperdonabile dal punto di vista arbitrale;
– valutare correttamente la volontarietà o meno, in presa diretta, è questione di fortuna. E forse non solo in presa diretta…

E’ da considerare come un tocco di mano punibile o meno?
Su questo punto non ci sarà mai un’opinione condivisa da tutti e, pertanto, ci troviamo all’interno della classica fattispecie interpretabile soggettivamente. Per tal motivo non pretendo di esprimere un’idea inattaccabile ma semplicemente un punto di vista soggettivo.

Partiamo dal regolamento (pagina 90, Regola 12):

Regolamento pagina 90 regola 12 fallo di mano

Il criterio che ci interessa è il secondo e cioè quello che impone di valutare il tocco sulla base della distanza tra avversario e pallone. E’ il concetto di pallone inaspettato, cioè dovuto ad un tiro improvviso da distanza minima oppure, per analogia estensiva, di pallone inatteso per un liscio dell’avversario nelle immediate vicinanze.
Due esempi in merito:

22esimo tocco di mano Koulibaly 3 23esimo tocco di mano Benatia 2

Koulibaly intercetta col braccio un tiro improvviso di Palacio in Napoli-Bologna (lo trovate qui) e Benatia tocca col braccio dopo un liscio di Cornelius (qui l’approfondimento): in entrambi i casi, come ben sapete, ho sostenuto (e confermo) che si trattasse di due tocchi non punibili.

Torniamo, dunque, all’episodio di ieri: è possibile affermare che il tocco di Perisic sia stato generato da un pallone inatteso?
A mio parere la risposta è sì: Perisic non salta certo per intercettare il pallone col braccio ma, al limite, per eventualmente deviare il colpo di testa di Matuidi.
Matuidi che si trova davanti a Perisic di 30 centimetri ed è veramente complesso immaginare che Perisic abbia avuto l’intenzione di colpire volontariamente il pallone.

Certamente ulteriori dubbi sovvengono visionando il movimento del braccio di Perisic che, ad un certo punto, pare muoversi verso il pallone. Ma siamo sicuri che non sia un movimento naturale? D’altronde Perisic sta ricadendo a terra, è abbastanza naturale che anche le braccia scendano dall’alto verso il basso.

Decisione veramente complessa: entrambe le scelte, a mio parere, avrebbero generato discussioni.
Non è un caso che Pitana, richiamato alla “on field review” da Irrati, abbia visionato le immagini per 30 secondi buoni, si sia allontanato dal monitor per poi tornare nuovamente a guardare il video:

Pitana torna di nuovo al monitor

Per quanto mi riguarda è più no che sì ma si tratta di una fattispecie sulla quale è quasi impossibile avere certezze tanto che, anche da parte mia, non posso darvi una sicurezza: se lo facessi significherebbe tentare di imporre una tesi che (scusate il gioco di parole) è oggettivamente soggettiva.

Per chiudere un ringraziamento.
Un ringraziamento a tutti voi che, anche per questo Mondiale senza Italia, avete continuato a seguire il mio umile lavoro di approfondimento, onorandomi di migliaia di visite ogni giorno.
Non me lo aspettavo e ciò rende ancor più soddisfacente trovare del tempo da dedicarvi.

45 commenti
  1. Matteo Bardini
    Matteo Bardini dice:

    Finalmente qualcuno che analizzi l’episodio del rigore prendendo in considerazione ogni dettaglio e, soprattutto, facendo riferimento al regolamento, senza aggrapparsi con banalità alla tipica formula “braccio troppo largo”. Se, come sembra, le direttive dall’alto definiscono questo come un rigore netto, forse bisognerebbe restituire più autonomia di interpretazione all’arbitro.

  2. Aldo
    Aldo dice:

    Ho visto il mondiale dal Canada che non fa altro che ritrasmettere le dirette inglesi. Tutti daccordo sul fatto che non potesse essere un rigore, Webb ha detto che non lo avrebbe dato, cosi come altri arbitri che lo hanno definito non rigore 100%, poi ci sono stati famosi ex giocatori arrivati all’offesa dell’arbitro. Diciamo le cose come stanno: Pitana è stato un totale disastro, superando perfino Moreno, ha portato una squadra, che ha fatto il suo primo tiro in porta al 60°, in vantaggio 2 a 1 alla fine del primo tempo. Il piu grande scandalo arbitrale della storia visto che lo ha potuto vedere e rivedere alla moviola.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Direi che stai decisamente esagerando.
      Si può discutere all’infinito del rigore ma è fuori da ogni logica affermare che Pitana abbia portato il Mondiale alla Francia.

  3. Luca
    Luca dice:

    Due domande:
    1) Secondo Lei si arriverà al momento in cui il primo arbitro sarà davanti al video e il secondo in campo?
    2) un arbitro chiamato a rivedere non è già un arbitro indirizzato a cambiare la decisione?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      1 – no, la filosofia del VAR è di mantenere la centralità dell’arbitro. Anche perché il 99% delle decisioni vengono prese in totale autonomia dall’arbitro centrale. Ed è giusto così.
      2 – Fisiologico ed è il limite attuale del protocollo. L’ho scritto decine di volte: la rigidità del protocollo porta a questa conseguenza.

  4. luigi
    luigi dice:

    ciao luca, secondo me é calcio di rigore e non assomiglia molto al calcio di rigore non dato dal var che invece c’ era sul tocco di braccio di mertens in crotone napoli?

  5. Gianluca
    Gianluca dice:

    Buongiorno Luca,
    ho scoperto il suo interessantissimo blog soltanto domenica per merito dell’intervista a Elena Tambini sul settimanale della domenica della Gazzetta.
    Ricordava di aver avuto un ottimo maestro e leggendo il suo nome mi sono ricordato che il suo nome non mi era nuovo. Google ha fatto il resto…
    Spero che continui a scrivere di arbitraggio anche nel corso della prossima stagione così da poterla seguire e partecipare alle discussioni che mi sembrano molto educate tra i partecipanti.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Vedremo, trovare tempo tra mille impegni è sempre più complesso.
      Le discussioni sono molto corrette e di questo non posso che ringraziare coloro che vi partecipano 🙂

  6. franco
    franco dice:

    purtroppo è l’ennesima partita falsata dal VAR, un esperimento totalmente fallito che continuano a spacciare per buono.
    2 gol su 4 sono irregolari,i primi 2 tra l’altro…. nel 2018 con tutta la tecnologia possibile è inaccettabile.

  7. Giovanni
    Giovanni dice:

    A me sembra che il protocollo VAR non sia stato rispettato in quanto quello non può essere considerato un chiaro errore. Date le circostanze è chiaramente un episodio da moviola e non da VAR. E’ una situazione 50/50 o al più 60/40 o essere molto generosi 70/30. Mai e poi mai Pitana puo’ averlo considerato un rigore al di là di ragionevoli dubbi, conditio sine qua non per il cambio di decisione dopo una VAR review.

    Un saluto
    Giovanni

    PS: Buone vacanze

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Beh, Pitana ha assegnato un calcio di rinvio: più errore di questo…
      Irrati ha agito perfettamente, poi Pitana ha scelto la SUA soluzione.

      Buone vacanze anche a te (ma non chiudo per le ferie, ogni tanto aggiornerò il blog).

  8. Lox
    Lox dice:

    In questo Mondiale mi sono divertito parecchio, ma la scoperta del tuo blog è stata la cosa che mi è piaciuta di più. Grazie! Pitana super anche in finale, la gestione e la personalità sono totali, e credo la Finale sia andata ad un arbitro che lo ha ampiamente meritato. Ma mi ha colpito anche la personalità degli assistenti, la gestualità, come parlavano tra di loro dopo la partita e con le altre persone . Visto da fuori mi è sembrata davvero una squadra, e questo ha permesso un lavoro nel complesso così positivo. Non amo molto il Var, ma mi è piaciuto come è stato gestito in questa versione più stretta. 5/6 arbitri sopra media, il resto un pò nel limbo, nel complesso il livello arbitrale mi è sembrato discreto.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Ti ringrazio per le belle parole.
      Livello arbitrale mediocre, buoni quelli dagli ottavi in poi con qualche rara eccezione (Cunha e Ramos, in particolare, Cakir e Mazic per gli europei). Fondamentale il VAR che ha coperto enormi carenze di molti arbitri.

  9. Giorgio
    Giorgio dice:

    Un brevissimo commento solo per ringraziarLa per i suoi approfondimenti durante tutto il mondiale. Pitana a me è piaciuto un sacco e a volte mi ha strappato anche un piccolo sorriso, come nel caso della sua grande gestualità durante l’esecuzione del rigore per la Francia..trasmetteva davvero passione e la classica garra Argentina, intimando da una parte al portiere di stare sulla linea di porta e agli avversari di non entrare prematuramente nell area, il tutto con le braccia protese e le gambe flesse…capisco che per la Classe arbitrale l eccessiva gestualità è un limite, ma a me quella di Pitana è piaciuta tanto.

  10. Faber63
    Faber63 dice:

    2) Penso che le fattispecie sottoposte al protocollo Var sono troppo ristrette. Mi spiego: la Francia Campione del Mondo ha goduto, in due partite fondamentali come la semifinale e la finale, di due errori errori dell’arbitro (come tu stesso hai sottolineato) per la stessa fattispecie di gioco: punizione di prima dal limite dell’area, situazione che nel calcio moderno, oramai, rappresenta una potenziale azione da gol pericolosissima. Mi riferisco, in Francia-Belgio, al nettissimo fallo su Hazard, inspiegabilmente non sanzionato (mi dirai che non c’è la controprova che il Belgio potesse pareggiare, ma se pensi agli specialisti a disposizione……), e, ieri, alla punizione fischiata a favore di Griezmann, al limite della simulazione, dalla quale è scaturito il primo gol francese, che pure ha spostato di molto gli equilibri. Non credi che il protocollo dovrebbe essere allargato anche alle fattispecie che nel calcio di oggi possono rappresentare potenzialmente azioni da gol, non limitandosi semplicemente a quelle che avvengono nell’area di rigore?
    Grazie e buone vacanze.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      E’ una possibilità sulla quale discuteremo ancora molto in futuro.
      Per ora non è nemmeno in programma un’eventualità del genere ma, se proprio dovessi lanciarmi, sono quasi certo che si arriverà alla richiesta di VAR agli allenatori su fattispecie più ampie. Ciò, però, non cambierà nulla: un allenatore terrà il challenge per un episodio più importante più che per una punizione al limite dell’area o (come ieri) per un calcio di punizione dalla trequarti campo.

      P.S.: grazie per i complimenti, li apprezzo molto.

  11. Faber63
    Faber63 dice:

    Ciao Luca e ben ritrovato, ottimo il servizio che hai reso con questo blog anche per il Mondiale, oltre che per la nostra serie A. Personalmente, pur avendoti letto con interesse per tutto il mese “mondiale”, è la prima volta che intervengo per questa manifestazione. Con alcune considerazioni personali, per le quali gradirei un tuo parere:
    1) Ho notato un utilizzo più “easy”, ossia più elastico, del VAR e soprattutto delle Review rispetto alla nostra serie A; qui da noi sia gli arbitri che i Var (e per questi ultimi forse c’è più un problema di “personalità”…) sono molti più restii all’utilizzo del mezzo tecnologico, applicando rigidissimamente il protocollo Var (che come sappiamo non è ancora scritto alla perfezione). Pensi che la rassegna mondiale potrà essere da guida anche per le nostre squadre arbitrali?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      In realtà non si è trattato di un utilizzo più elastico del VAR ma di un’interpretazione più “stringente” dato che l’errore, per essere oggetto di VAR, adesso deve rispondere non più al criterio di “clear wrong decision” ma di “clear AND OBVIOUS wrong decision”: ciò significa che, in Italia, vedremo il VAR usato molto meno rispetto alla scorsa stagione.
      La sensazione che sia stato utilizzato in modo più elastico è forse dovuta alla lunghezza molto limitata del Mondiale ed al fatto che ogni intervento del VAR potesse essere rivisto dato che in programma c’è sempre stata una sola partita in un certo orario.

    • Faber63
      Faber63 dice:

      Della nuova definizione di “clear AND OBVIOUS wrong decision” già discutemmo e tu sostenesti la stessa tesi, ossia che il Var verrà utilizzato molto meno…….
      In realtà speravo che, visto qualche strappo fatto al rigido protocollo in Russia, anche in Italia potesse accadere…….

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Direi proprio di no.
      Ma sarà un continuo “aggiustamento del mirino” nei prossimi 4/5 anni, non pensare che si sia arrivati al testo definitivo, la strada è ancora lunghetta…

  12. Federico
    Federico dice:

    Concordo sulla difficoltà dell’episodio: potrebbe essere una mia impressione, ma dal vivo la percezione di queste tipologie di rigori è più “reale” che rivedere il tutto alla o.f.r. la quale può dare un “parere” più freddo?

  13. Giovanni
    Giovanni dice:

    Buon giorno, al solito il commento tecnico è impeccabile e concordo sulla soggettività decisionale. Ho visto oggi l’intera azione ed un particolare mi fa propendere x il rigore, il comportamento di Perisic nei secondi successivi al tocco mi ha dato l’impressione di una persona che si è resa conto di aver fatto una frittata…. Grazie e continua così… Finalmente da quando ho scoperto il tuo blog le discussioni al lavoro stanno a zero…

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Innegabile, hai ragione e mi complimento per l’osservazione.
      Ma ti pongo un’altra domanda: non sarà che i giocatori, conoscendo poco il regolamento, vivano questi tocchi come sempre punibili? E per questo motivo protestano sempre nel caso in cui la sanzione riguarda la squadra avversaria? 😉

    • Giovanni
      Giovanni dice:

      In effetti è una osservazione che non avevo preso in considerazione… Grazie e buona continuazione

  14. Roberto
    Roberto dice:

    Caro Luca, voglio complimentarmi con per l’analisi e il commento del rigore di ieri. Con una marea di amici, ieri sono stato l’unico, in presa diretta, a dire che il rigore non c’era perchè rientrava nella casistica del “pallone inaspettato” e il movimento di Perisic è stato assolutamente congruo (sta riportando il braccio lungo il corpo dopo aver saltato, con il pallone che gli sbuca all’improvviso per il goffo liscio di Mautidi). Eppure, ancora stamattina, i “soloni” della Gazzetta, e lo stesso nicchi, con totale incompetenza lodano Irrati per aver fatto cambiare la decisione con la “on field review”…l’esempio che hai citato di Benatia a Bergamo è PERFETTO. Anche lì, rigore dato con Var, quando la “non intenzionalità” era palese da subito…BASTA con questi rigori: non è più calcio!

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Alt, alt, alt.
      Occhio alle competenze.
      Irrati ha fatto non bene ma BENISSIMO a richiamare Pitana alla “on field review”, non ha deciso assolutamente nulla (come da protocollo la decisione finale tocca all’arbitro).
      Pitana ha indicata il calcio di rinvio, segno evidente che non abbia minimamente visto il tocco di Perisic. Ciò significa che Irrati lo ha portato alla review perché Pitana non aveva espresso un giudizio sull’episodio che non ha chiaramente visto.
      Su Nicchi non mi esprimo: è in perenne campagna elettorale, ormai posso prevedere con giorni di anticipo ciò che dirà. In epoca di populismo, è stato probabilmente il precursore: e devo ammettere che, in questo, è stato bravo e furbo…

  15. bruno
    bruno dice:

    Ciao Luca,

    per me mano nettissima, rigore solare (braccio largo, spostato istintivamente verso il pallone). Invece sul fatto della punizione dell’1-0, è vero che l’attaccante stava già cadendo, ma l’intervento del difensore sulla gamba sinistra c’è comunque stato…Ti chiedo: questo non basta a giustificare il fallo?

    Grazie!
    Buona giornata.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Che Perisic abbia toccato il pallone, non c’è dubbio: il tocco è nettissimo. Altro è capire se fosse punibile o meno. Da parte mia ho enormi dubbi ma sono ben consapevole che si tratti di un episodio molto, molto al limite.
      Sul fallo su Griezmann: in campo si fischia sempre quella dinamica e, soprattutto, si fischia più d’istinto che per una certezza. Nulla di grave, si tratta solo di un approfondimento doveroso.

  16. flavio
    flavio dice:

    Il mani in area rimarrà sempre nella terra di nessuno, perchè è una infrazione punita in eccesso. O si opta per la volontarietà integrale, ed allora è un fallo che sparisce come la presa del portiere sul retropassaggio, perchè volontariamente il fallo di mani lo fai solo sulla linea di porta per salvare un goal a pochi minuti dalla fine, o, parere personale, si dovrebbe trovare una una sanzione diversa (es punizione indiretta), riscrivendo il regolamento. Cosi’ com’è rimane una questione troppo soggetta all’interpretazione

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      E’ una questione da cui non si uscirà mai.
      Certamente il calcio di punizione indiretto non è una soluzione, snaturerebbe del tutto il Regolamento.

  17. Luca
    Luca dice:

    Luca una domanda che non c entra con la partita come mai l arbitro brasiliano che ha direttto la finale del coppa America due anni fa non è stato convocato per questi mondiali

  18. Roberto
    Roberto dice:

    Dopo tutto quello che abbiamo detto sui rigori per fallo di mano è chiaro che siamo vicini ai limiti della regola. Secondo me è, “purtroppo”, rigore.
    La domanda da farsi probabilmente è un’altra: quanto difficile sarebbe stato per Pitana non dare quel rigore dopo che lo hanno richiamato alla on field review?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Concordo: a mio parere questo è un rigore difficile da assegnare a velocità normale, molto più facile dopo averlo rivisto. Un rigore più televisivo che da regolamento.

  19. Claudio
    Claudio dice:

    Ma non sarebbe più corretto non dare il rigore nel dubbio? Eventualmete meglio “sbagliare” per il no che per il si e come si è visto anche Pitana non era sicuro tanto che è tornato indietro a rivedere il monitor

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Evidentemente Pitana si è convinto più per il sì che per il no.
      Ma siamo di fronte (a mio parere) ad un episodio davvero borderline, per il quale ogni decisione sarebbe stata giusta e sbagliata.

    • Claudio
      Claudio dice:

      Si mai il mio concetto dovrebbe essere che la “linea guida” sia “se non sei sicuro al 100% non darlo” tanto é vero che dal var con tanti video e in pieno relax hanno scaricato la patata bollente a Pitana

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Beh, oddio, “in pieno relax” davanti al VAR non credo proprio: anche con un monitor sotto il naso non è esattamente semplice decidere.
      E ricorda un concetto: i VAR non “scaricano” la responsabilità all’arbitro ma gli mostrano le immagini perché è L’ARBITRO che deve decidere.

    • Ronnie
      Ronnie dice:

      ,,,nel dubbio (e quello dell’arbitro era grosso), in una partita del genere e per di più in un’azione di gioco non proprio pericolosa, quel rigore non lo assegni …

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Siamo nell’ambito delle ipotesi: l’impressione è che Pitana avesse molti dubbi ma, evidentemente, si è convinto rivedendo le immagini.
      Ripeto: episodio veramente al limite, qualsiasi decisione sarebbe stata opinabile.

  20. gian
    gian dice:

    Sono sostanzialmente d’accordo sull’interpretazione dell’episodio del rigore. Addirittura ho la sensazione che istintivamente Perisic cerchi di ritrarre il braccio che si era allargato nel salto, ma senza curarsi del pallone. Forse questo movimento ha fatto propendere per la volontarietà. Comunque non si può condannare la decisione.
    Trovo più “triste” che molti addetti ai lavori l’abbiano definito netto accampando spiegazioni al limite del ridicolo.
    Per il resto praticamente nessuna sbavatura, grazie anche alla correttezza delle due squadre

I commenti sono chiusi.