Cakir, una notte di (inusuale) tilt

Senza tentennamenti entriamo subito nel vivo dell’argomento: la serata di Cakir non è stata influenzate dalle (ridicole) polemiche rimbalzate dai quotidiani turchi (accuse di combine con l’Irlanda per eliminare la nazionale di Terim). La Turchia, in questo Europeo, è stata semplicemente una delle peggiori squadre viste all’opera e solo la formula del torneo le ha permesso di poter rimanere in lotta per il passaggio del turno fino alla rete dell’Irlanda.

Ieri sera Cakir (voto 4 di stima) è incappato nella classica serata storta, una serata nella quale (per sua fortuna) gli assistenti non hanno sbagliato alcuna valutazione.

Cakir 1

Per quanto Cakir sia un arbitro di sicura affidabilità (e negarlo oggi sarebbe quantomeno comico dopo tante prestazioni degne di nota, soprattutto nelle competizioni internazionali per club), può capitare la serata in cui inizia benino (con un errore marginale che vedremo) e che conclude nella confusione più totale.

Il primo episodio degno di nota all’11esimo minuto del primo tempo: un’azione piuttosto confusa in area di rigore si conclude con Giaccherini che, in rovesciata, colpisce il palo.
Per quanto il piede di Giaccherini sia altissimo (difficile pensare ad una rovesciata con le gambe a terra…) è anche vero che il difensore più vicino si trova ad almeno mezzo metro di distanza. Fischiare gioco pericoloso in area su tentativi di rovesciata è diventata quasi la normalità e, personalmente, trovo questa abitudine molto fastidiosa. I motivi sono, sostanzialmente, due:
– la rovesciata è uno dei gesti atletici più spettacolari del calcio ed è ovvio che, per portarla a termine, si debbano alzare i piedi da terra;
– nella gran parte dei casi (come ieri sera) non è l’attaccante che alza i piedi verso la faccia del difendente ma è il difendente che avvicina la propria faccia al piede.
A maggior ragione la decisione di Cakir appare discutibile (per non usare il termine più corretto: pilatesca) se lo confrontiamo con l’identica azione vista un paio di ore dopo, con una rovesciata in area respinta dal portiere inglese Hart. Gesto atletico identico, stessa confusione in area, stesso assembramento di attaccanti e difendenti. Skomina (voto 8, prestazione perfetta) ha correttamente lasciato correre.

Oggi, ad euforia ancora altissima, a risultato acquisito ed a gara terminata l’episodio appare marginale ma proviamo a pensare se Giaccherini avesse realizzato un gol del genere vedendoselo annullato. Sullo 0-0…

Il primo tempo scorre piuttosto velocemente anche se i ritmi non sono forsennati (normale, se pensiamo alla fisionomia delle due squadre in campo): qualche contrasto ruvido ma una sostanziale correttezza.

Al 24esimo del primo tempo viene correttamente ammonito De Sciglio per un fallo su Fabregas. Nulla di particolarmente grave ma decisione che mi trova d’accordo.

Si arriva al minuto 33. Calcio di punizione dal limite per l’Italia (corretto), tiro di Eder respinto in qualche modo da De Gea, irrompe Giaccherini che viene abbattuto dal portiere spagnolo, pallone che arriva a Chiellini che spinge in rete per il vantaggio dei “nostri”.
Tutto corretto? Certamente. La descrizione della rete è utile solo a porre in evidenza un quesito regolamentare, basato sulla nuova disciplina del comportamento gravemente sleale (impedire una chiara occasione da rete con un’azione irregolare): nel caso in cui l’Italia non avesse segnato, come andava punito il fallo (evidente) di De Gea? La risposta più immediata (ripensando alla famosa affermazione secondo cui non esiste più la tripla sanzione, cioè rigore, espulsione e squalifica) parrebbe calcio di rigore e giallo.

Cakir 2

Il fermo immagine, a mio modesto parere, conferma l’opzione del rigore e dell’ammonizione: De Gea allunga il piede destro per cercare di colpire il pallone, Giaccherini è più veloce e viene, infine atterrato. Bene, in questa occasione, Cakir ad attendere.
Nota di merito per il primo assistente, chiamato a due valutazione nel giro di pochissimi secondi: bravissimo a vedere Piquè che tiene in gioco Giaccherini, Pellè e Chiellini, prontissimo a scendere verso la linea di fondo per valutare Chiellini dietro al pallone sul tocco del compagno di squadra.

Al minuto 39 prima ammonizione anche per la Spagna: Nolito, per quanto cercando il pallone, rifila un pestone a De Rossi. Nessuna volontarietà ma sanzione corretta.

Passano 4 minuti e Fabregas ferma De Sciglio con un palese fallo tattico: sbaglia Cakir a non ammonire il centrocampista spagnolo.

Nel secondo tempo il primo episodio importante (e da questo istante Cakir comincia ad andare in palese confusione) al 54esimo: l’arbitro fischia un fallo contro Pellè e lo ammonisce per… non so per cosa. Probabilmente ha visto un gomito troppo alto o qualcosa che è sfuggito a noi comuni mortali. In presa diretta pareva un fallo inesistente, rivisto al replay abbiamo la conferma: Pellè è stato ammonito per nulla.

Passano 4 minuti e Cakir commette un errore incredibile. Incredibile (ed ingiustificabile) per due motivi:
campo aperto, si tratta di un duello tra Piqué ed Eder senza alcun altro calciatore vicino a tal punto da poter interferire con la perfetta visuale;
fallo gigantesco, facile, evidente, difensore che addirittura si ferma be consapevole dell’infrazione.
In sostanza Eder (nettamente più veloce di Piquè) si allunga il pallone (costruendosi un’azione molto pericolosa), il difensore spagnolo si disinteressa del pallone e va solo a cercare il corpo dell’avversario. Inspiegabilmente Cakir non solo non ammonisce il difensore ma non fischia nemmeno fallo. Questi sono i classici non fischi che non capisco in alcun modo e non provo nemmeno a trovare una spiegazione logica per una decisione semplicemente assurda.

Passano due minuti e De Sciglio viene travolto da Silva a centrocampo. Giallo facile anche in questo caso, errore clamoroso di Cakir che, anche in questo caso, lascia correre.

Subito dopo Pellè rischia tantissimo con un fallo inutile quanto evidente al limite dell’area spagnola, portando un pressing molto alto ma sgambettando in platealmente Piquè. L’ammonizione non sarebbe stata un errore, l’errore lo commette Cakir che fischia il fallo ma si limita ad un richiamo verbale. Tradotto: resosi conto di averne combinate un paio, evita di lasciare l’Italia in dieci.
Sì, gli arbitri molto spesso si accorgono dei propri errori in tempo reale. La sensazione è che Cakir, ieri sera, sia entrato in un loop di compensazioni infinite dopo due abbagli clamorosi nel giro di pochi minuti. Che siano stati entrambi sfavorevoli ai nostri è solo una casualità, come vedremo più avanti.

Conseguenza più che ovvia è il nervosismo che aumenta in termini esponenziali: ogni decisione, giusta o sbagliata che sia, provoca proteste a non finire, le decisioni di Cakir non vengono mai rispettate e la gara rischia di degenerare. E degenererà. Si finirà in 11 contro 11 solo ed esclusivamente per altri due gravi errori del turco, ormai completamente “in bambola”.

Al 74esimo Lucas Vazquez colpisce il palo dopo essere stato liberato da un passaggio in area. Bene (ancora una volta) il collaboratore di Cakir a cogliere la posizione irregolare, sebbene piuttosto evidente.

Cakir 3

La gara si trascina fino all’88esimo senza episodi particolari ma sempre in una gestione tecnica totalmente incoerente, tra contatti leggeri sanzionati ed interventi pesanti lasciati correre, rischiando di trasformare la partita in una corrida.

All’89esimo Cakir grazia letteralmente Thiago Motta. Il centrocampista italiano rifila un’inspiegabile manata a Lucas Vazquez sulla trequarti avversaria, con il pallone lontanissimo e con l’avversario avulso dall’azione. Fallo stupido, inutile, palesemente violento (per essere tale non è necessario che ci siano fratture od emorragie, la filosofia del regolamento non è questa), indubbiamente da espulsione. Cakir continua a sbagliare tutto e si limita ad ammonire il (lentissimo) centrale del PSG. Nell’occasione ammonito per proteste anche Busquets che chiedeva l’espulsione di Thiago Motta. Proteste eccessivamente plateali ma, ad onor del vero, più che fondate.

Regolare la rete del raddoppio azzurro, sul passaggio al centro di Darmian Pellè è tenuto in gioco da ben due difendenti spagnoli.

Cakir 4

Ultimo episodio nei minuti di recupero. Nei pressi della bandierina d’angolo, Chiellini difende il pallone dall’attacco di Pedro che commette fallo (oggettivamente stiracchiato ma ci sta). Pedro, non esattamente solidale con l’avversario, decide di calpestarlo rimediando solo il giallo. Il rosso non era un’opzione, era l’unica scelta corretta.

In sintesi una serata da dimenticare per Cakir che rimane, a mio parere, un buon arbitro ma che, ieri sera, ha mal interpretato la gara finendo per infilare una serie di errori impressionante e non giustificabile a questi livelli.

Permettetemi, infine, un moto di orgoglio tutto italiano.
Mi provocano una pena infinita le diatribe sui singoli calciatori italiani. Personalmente non me ne frega assolutamente nulla che segni il difensore della Juventus, che raddoppi il giocatore del Southampton, che recuperi mille palloni il giocatore della Roma, che tiri la punizione il giocatore dell’Inter, che inventi un passaggio geniale il giocatore del Napoli sul raddoppio, che alleni un uomo simpatico od antipatico.
Quando accendo la televisione per questi incontri, io vedo solo ed esclusivamente la maglia azzurra, 11 calciatori che difendono la MIA bandiera ed un allenatore che ci mette l’anima in ogni occasione. E che, oggi, ha letteralmente umiliato tatticamente l’allenatore campione d’Europa per due edizioni consecutive.

Non mi dilungo nemmeno sugli italiani che tifano altre nazionali, semplicemente li trovo penosi. 

Vivo in Italia, mi sento italiano, sono orgogliosamente italiano. La mia bandiera la difenderò sempre, fin quando mi sarà concesso di campare. 

Cakir 6

Forza ragazzi!

 

2 commenti
  1. Gianluca
    Gianluca dice:

    Luca, solo una piccola osservazione: Del Bosque non ha vinto due Europei di fila, il primo la Spagna lo ha conquistato con Aragones. Ovviamente non rovina l’articolo e ciò di cui parli è ugualmente chiaro. Ho solamente voluto farti notare una leggera sbavatura.

  2. Gabry
    Gabry dice:

    Ritengo Cakir un grandissimo arbitro, sicuramente in un momento non positivo. Resta comunque un grandissimo! Forse, se uno è in un momento NO deve essere lasciato a risposo! Tutto qua.

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