Arbitro menato e, su Facebook…. lo insultano!

Il teatro di questa ennesima giornata da dimenticare (e dimenticata da chi dovrebbe occuparsi della sicurezza dei propri arbitri) è ancora una volta il Lazio, per la precisione lo Stadio Comunale di Pomezia ove si disputa l’incontro tra Lupa Frascati ed Anzio. Non so chi giocasse in casa e, detto francamente, non me ne frega niente così come non mi frega un accidente del risultato finale.

Quel che accade a fine gara è qualcosa di già visto centinaia di volte, nel più rumoroso silenzio istituzionale: un arbitro (solo) inseguito, colpito e menato da una decina di “giovani tizi” con una divisa di gioco.

Il motivo scatenante? Una partita di calcio, categoria Juniores.

L’arbitro si chiama Dario Boukhari, in forza alla sezione di Roma 1. Al fischio finale il capitano della Lupa Frascati si toglie uno scarpino e pensa bene di lanciarlo in testa all’arbitro. Risultato: fortunatamente solo un bernoccolo in testa e ringraziamo il cielo che i tacchetti non l’abbiamo preso alla tempia o in un occhio…

Come sempre l’arbitro, ligio al proprio dovere (ben remunerato: circa 40 euro comprensive di spese di trasferta), si limita ad osservare (un po’ incredulo) l’autore del gesto che, nel frattempo, viene trattenuto da un avversario e da un compagno di squadra. Chissà che aveva in animo di fare, magari voleva solo riaccoppiare gli scarpini lanciando anche l’altro…

Tutto finito?

Macchè! L’arbitro si avvia, con qualche difficoltà, verso gli spogliatoi. Ma potremmo mai pensare di lasciarlo andare così, senza commentare pacatamente e civilmente il suo operato?
Non sia mai!
Ecco dunque che lo stesso calciatore (che furbamente e per non farsi riconoscere, s’è tolto la maglia di gioco) si lancia all’inseguimento dell’arbitro.
Con fascia di capitano ben in vista e senza uno scarpino.Resterà certamente anonimo…

Il signore che corre per intercettarlo e per evitare che possa portare a termine l’assurda aggressione è l’allenatore della Lupa Frascati.
Lo stesso allenatore, ieri, ha annunciato le proprie dimissioni.
Affermo sommessamente che si tratta di un errore: non doveva dimettersi lui, la società avrebbe dovuto cacciare immediatamente gli autori dell’aggressione. 
Sulla società e sull’incredibile comunicato diffuso torneremo più avanti.

Naturalmente la caccia all’arbitro non si è conclusa, al contrario: è stato inseguito sulla pista di atletica e pare che sia stato nuovamente colpito, sempre dagli stessi calciatori della Lupa Frascati che, evidentemente, non erano ancora soddisfatti dall’esempio del proprio capitano:

Sarà il Giudice Sportivo a sanzionare il coraggioso calciatore di nero mutandato che, sulla pista di atletica, ha cercato di colpire con un cazzotto il direttore di gara.
Dario trova, finalmente, un luogo in cui scappare (e cosa avrebbe dovuto fare? Confrontarsi da solo contro più virili e coraggiosi eroi mutandati?), la palestra di atletica, in quel momento occupata da ragazzini di 10 anni che si stavano allenando.
Pensate che ciò abbia portato a più miti consigli i mutandati eroi? 
Macchè.
Leggete:

Fonte: http://gazzettaregionale.it/notizie/aggredito-l-arbitro-ecco-cosa-e-successo-a-pomezia-le-foto

Tutti gli screenshots verranno riportati col nome dell’autore oscurato per ovvi motivi, con indicazione del link a cui poterli visionare direttamente.

Tutto finito?
Magari!

I prossimi screenshots non li commento nemmeno, leggeteli da soli e valutate. Trattandosi di commenti postati da tesserati presenti sul campo, ho provveduto ad inoltrare le immagini al Giudice Sportivo competente che, come vi ho già spiegato, può (anzi: DEVE) sanzionare, soprattutto in presenza di affermazioni gravemente lesive come queste.

Link: https://www.facebook.com/gazzettaregionale/posts/488652424673571

Manca qualcosa?

Ah sì, manca la società.
Che naturalmente ha condannato senza se e senza ma l’accaduto, annunciando provvedimenti nei confronti dei suoi tesserati.

Ne siamo certi? Andiamo a vedere. Sedetevi…

Link: http://gazzettaregionale.it/notizie/la-posizione-della-lupa-frascati-in-relazione-alla-gara-di-ieri

Insomma, un giro di parole per approfittare dell’aggressione e per commentare l’operato degli arbitri, giungendo alla denuncia di direzioni di gara che avrebbero penalizzato la squadra.

Mi sia consentito, caro scriba di questa “roba”: faceva meglio a non scrivere nulla, questo comunicato mi nausea fors’anche più di quanto accaduto.

Una vergogna.
Una vergogna sulla quale il Giudice Sportivo può intervenire dato che la pubblicazione su social network di frasi offensive nei confronti di altri tesserati può essere punita a norma del Codice di Giustizia Sportiva.

Sperando che, prima o poi, comincino a farlo perchè la violenza sta diventando talmente “normale” che non si esaurisce nelle vili, stupide, idiote, codarde aggressioni di gruppo ma continuano sotto forma di ingiurie sui social.

E’ inaccettabile.

Come il silenzio istituzionale…