Anticipi 31esima giornata: qualunque lettura degli episodi di Benevento provocherà polemiche

Anticipi della 31esima giornata con qualche criticità a Ferrara. Grande prestazione di Massa nel derby ligure.
Molto complessa la giornata di Pasqua a Benevento con quattro episodi di cui si discuterà molto ed a lungo.
Impossibile pensare che ci possano essere visioni coincidenti: non cercherò di convincere nessuno (come mai è stato mio obiettivo), mi limiterò ad esprimere la mia opinione sulla base di principi regolamentari e di protocollo VAR.

Delle dietrologie, ovviamente, mi interessa quanto gli studi su scie chimiche e sirene…

SPAL – Atalanta 1-1, arbitro Damato

Due episodi da approfondire.
Al minuto 78 contatto in area di rigore spallina tra Costa e Gomez. L’attaccante cade a terra, convincendo Damato a concedere il calcio di rigore:

Rigore Atalanta 78esimo 2 Rigore Atalanta 78esimo

Episodio molto simile a quello del 28 gennaio scorso tra Callejon e Masina in Napoli-Bologna (lo trovate qui): rigore molto generoso, caduta dell’attaccante ben poco conferente con la leggerissima spinta (o, forse, sarebbe meglio parlare di leggero appoggio delle mani sulla schiena dell’avversario). Visivamente un’ingenuità del difensore ma, in campo, non si deve punire l’ingenuità ma solo un’eventuale infrazione. Che, oggettivamente, fatico molto a vedere.
Il VAR, ieri a Ferrara come a Napoli, non poteva intervenire: per quanto si tratti di episodio che ha veramente poco di irregolare, un contatto c’è e ci troviamo nel campo dell’interpretazione soggettiva, esattamente accadde per l’episodio succitato.

Al minuto 88 proteste della SPAL per un contatto tra Masiello e Paloschi:

Contatto Masiello Paloschi 88esimo Contatto Masiello Paloschi 88esimo 2

Masiello si è preso un bel rischio perché, furbescamente, Paloschi pone la propria gamba destra davanti al difensore che non interrompe il movimento colpendo sia il pallone che (forse) la caviglia dell’avversario. Troppo poco, a mio parere, per la concessione di un calcio di rigore, bene in questo caso Damato a sorvolare.

Sampdoria – Genoa 0-0, arbitro Massa

Non lo nego: attendo sempre con impazienza il derby della Lanterna, storicamente il più combattuto, il più agonistico del nostro campionato e, come tale, da sempre ritenuto il più difficile da arbitrare.
L’edizione di ieri sera è stata decisamente una delle meno riuscite degli ultimi anni: poco agonismo, pochissimo spettacolo, un derby piatto come non ne ricordo da parecchie stagioni.
In una gara non certo indimenticabile emerge l’ennesima prova di grande valore di Massa, presente a livello tecnico, atletico e disciplinare. Un’altra conferma nel corso di una stagione di alto valore, una crescita esponenziale di colui che rappresenta (assieme a Valeri) l’unica speranza di vedere un arbitro italiano schierato per i Mondiali di Qatar 2022.

Al minuto 60 proteste doriane per un contrasto in area di rigore tra Praet e Rigoni:

Contatto Rigoni Praet 60esimo

In presa diretta qualche dubbio era rimasto, soprattutto vedendo la gestualità di Rigoni che, indubbiamente, ha cercato con le braccia l’avversario. I fermo immagine, al contrario, dipanano gli interrogativi:

Contatto Rigoni Praet 60esimo 3 Contatto Rigoni Praet 60esimo 2

Non possiamo nemmeno parlare di trattenuta: in realtà Rigoni (con un gesto pericoloso per l’impressione che può lasciare al direttore di gara) appoggia la mano sinistra sul fianco dell’avversario che, probabilmente, non aspettava altro per lasciarsi cadere a terra. I frames ci restituiscono un attaccante che, nel momento stesso in cui Rigoni appoggia la mano sul corpo, è già slanciato in caduta.
Bene, dunque, Massa a lasciar proseguire: troppo poco per concedere un calcio di rigore.

Al minuto 83 episodio curioso più didatticamente che tecnicamente.
Su un calcio d’angolo per il Genoa, Zukanovic serve Rigoni che si allarga sulla sinistra di Viviano, allunga il pallone verso la linea di fondo per poi cadere a terra reclamando la concessione del calcio di rigore:

Simulazione Rigoni 83esimo Simulazione Rigoni 83esimo 2

Nessun contatto tra Rigoni e Viviano: si tratta di una evidente simulazione che, se punita, avrebbe portato al secondo cartellino giallo per il centrocampista del Genoa.
Azione senza alcuna conseguenza dato che Rigoni, sul passaggio di Zukanovic, si trovava in posizione di fuorigioco (bravo l’assistente Alassio, perfetto come il collega Di Fiore).
Ma cosa sarebbe accaduto se Massa, punendo il giocatore per la simulazione, lo avesse ammonito?
Nonostante si sia trattato di episodio sostanzialmente concretizzatosi a gioco fermo, l’ammonizione per simulazione NON sarebbe stata revocata. E’ vero che il tutto sarebbe accaduto a seguito di azione irregolare ma ricordiamo che ogni episodio può essere valutato a livello disciplinare anche a gioco fermo.
Errore di Massa? Concettualmente sì ma scelta apprezzabile: in campo, oltre al regolamento, è fondamentale utilizzare il cervello. La posizione di fuorigioco è evidente, la scelta di limitarsi alla sanzione tecnica più che apprezzabile anche se non avrei disdegnato un richiamo ufficiale per Rigoni.

Roma – Fiorentina 0-2, arbitro Fabbri

Un solo episodio da approfondire.
Al minuto 88 Schick cade a terra in area, stretto tra i difensore della Fiorentina:

Contatto su Schick all'88esimo

Buona la scelta di Fabbri che decide di non concedere il calcio di rigore ma di lasciar proseguire. Pezzella non commette alcuna infrazione sull’avversario, respingendo il pallone col piede sinistro. Eccellente, per tempistica e velocità, il “silent check” del VAR Guida: pochi secondi per supportare la (giusta) decisione del collega.

Benevento – Juventus 2-4, arbitro Pasqua

Al di là degli episodi, deciso passo indietro (complessivamente) del talentuoso arbitro laziale (per la cronaca e per informazione dei complottari in perenne servizio: è iscritto alla sezione di Tivoli, a Nocera è solo nato). Nella valutazione odierna, oltre a qualche indecisione di troppo in merito agli episodi decisivi, da evidenziare una personalità che ha mostrato la necessità di tanto “pane duro” per poter aspirare ai traguardi che il talento (straripante) gli può garantire. Tecnicamente non sempre coerente, qualche passaggio a vuoto e troppa passività in alcune circostanze (orribile, in tutta franchezza, vederlo arretrare nell’affrontare le proteste dei calciatori del Benevento successivamente alla concessione del secondo calcio di rigore per gli ospiti).

Al minuto 37 contrasto in area di rigore tra Mandzukic ed il difensore Sagna. L’attaccante della Juventus cade a terra ma riesce a colpire il pallone mandandolo in rete.
Pasqua fischia ed annulla per fallo di mano del croato. Dopo breve review, l’arbitro decide di ammonire per il tocco di mano, considerandolo volontario e volto ad ingannare l’arbitro:

Rigore su Mandzukic 37esimo Rigore su Mandzukic 37esimo immagine SKY 2

Sull’ammonizione tornerò brevemente tra poco ma l’elemento più importante di questo episodio è un altro: annullare la rete è scelta condivisibile. Meno condivisibile (anzi, a mio parere completamente sbagliata) la scelta di punire Mandzukic e non il tackle (fuori tempo e palesemente irregolare) di Sagna:

Rigore su Mandzukic 37esimo immagine SKY (immagine Sky)

Il difensore del Benevento liscia completamente l’intervento sul pallone e sgambetta in modo evidente l’avversario, in particolare agganciandolo con la gamba destra.
La scelta migliore sarebbe stata la concessione del calcio di rigore e l’ammonizione di Sagna.

Vi starete chiedendo: perché solo giallo?
In merito dobbiamo ricordarci un punto fondamentale della nuova lettura di tal tipo di contrasti.
Se tale tackle irregolare fosse avvenuto fuori dall’area di rigore, non ci sarebbero stati dubbi: DOGSO, calcio di punizione diretto ed espulsione.
In area di rigore, invece, deve essere valutata l’intenzione del difendente. Siamo di fronte ad un DOGSO (posizione centrale, circa 8 metri dalla porta, possesso pieno) ma Sagna tenta di intervenire sul pallone. E’ la fattispecie che viene qualificata come “genuina intenzione di giocare il pallone“, ciò che viene impedito dall’anticipo dell’attaccante.
In questo caso, proprio per evitare la tripla sanzione (rigore, espulsione, squalifica automatica per la gara successiva) la novella regolamentare del 2016 ha depenalizzato questa tipologia di infrazione, punendola con il calcio di rigore e l’ammonizione del difendente.

Giusto annullare la rete?
Su tal argomento è giusto fare un passetto indietro.
Ve lo ricordate?

Cutrone 2

Milan – Lazio, rete di Cutrone realizzata di braccio. Con ogni probabilità un tocco di mano totalmente involontario ma, in quella circostanza, affermai che sarebbe stato corretto annullare la rete perché diventa veramente complesso ipotizzare la validità di una segnatura di tal genere (qui il testo completo).
Stesso discorso vale per quanto accaduto a Benevento: il tocco di braccio di Mandzukic, per quanto casuale (difficile ipotizzare una volontà di controllare il pallone irregolarmente), è molto evidente e sarebbe stato impossibile sostenere una scelta del genere.
D’altro canto l’ammonizione del croato appare decisamente forzata.
Perché Pasqua ha estratto il cartellino giallo?
Il motivo è nel voler dare un peso specifico alla propria decisione tecnica, evidenziando la valutazione del tocco come un tentativo di ingannare l’arbitro.
Tralasciando per un attimo il fallo da rigore, questa è una delle rare occasioni in cui il riferimento alla regola del buon senso appare fondata: da un lato punire un tocco di mano quantomeno dubbio, dall’altro evitare un’ammonizione perché molto vacua è la certezza di una volontarietà.

Al minuto 44 Pjanic, lanciato da Marchisio, controllo il pallone, lo sposta verso la sua destra ed entra in contatto col difensore Dijmsiti:

Rigore su Pjanic 43esimo

Pasqua è perfettamente posizionato, ha visuale libera e giudica il contrasto come regolare.
Il linguaggio del corpo nei secondi immediatamente successivi denota, però, una mancanza di sicurezza: la sensazione, osservando la diretta, è che l’arbitro fosse ben poco convinto della sua scelta.
Male, molto male la gestualità: muovere le braccia per segnalare l’insussistenza di un contatto irregolare è da eliminare. Ciò non vale solo per Pasqua ma per tutti. Con il VAR a disposizione è meglio evitare gesti del genere che non portano a null’altro se non a polemiche strumentali, più fuori che dentro il campo.

In presa diretta il contatto è parso molto dubbio.
I frames ravvicinati ci mostrano il difensore del Benevento colpire il centrocampista della Juventus con le gambe:

Rigore su Pjanic 43esimo 3 Rigore su Pjanic 43esimo 2

Il rigore doveva essere concesso senza ausilio del VAR: fallo negligente, Dijmsiti “buca” completamente il pallone contrastando irregolarmente Pjanic (seppur in modo non volontario).
La domanda, in merito a questo episodio, è un’altra: è episodio da VAR o da moviola?
A mio parere è episodio da moviola e non da VAR.
Il fallo c’è ma siamo ben lontani dal poterlo valutare come un chiaro errore. A maggior ragione se Pasqua, con ampi gesti, mostra a tutti di aver giudicato il contatto non ritenendolo meritevole di sanzione tecnica.

Torniamo sempre al solito problema: il protocollo.
Questo è un rigore che avrei concesso e che sarebbe stato un errore non concedere ma, dato che dobbiamo basarci sul protocollo vigente, la review è stata quantomeno forzata.
Aggiungo una riflessione personale che (lo ammetto previamente) presta il fianco a critiche. Ma lo scrivo ugualmente: in queste ultime giornate non sarei sorpreso (e, tutto sommato, lo auspico pure) che il protocollo venga un po’ forzato, magari utilizzando lo strumento su richiesta dell’arbitro più che per intervento dei VAR.
Paraculo? Un po’ sì, lo ammetto. Ma la domanda ce la dobbiamo porre: meglio una review in meno od una in più in questa fase del campionato?

Al minuto 67 un episodio (sono pronto a scommetterci) sul quale si costruiranno film e polemiche. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Benatia e Diabaté si allacciano in stile wresting:

Trattenuta reciproca 67esimo

E’ senza dubbio vero che Benatia, a pallone lontano, si aiuti col braccio sinistro cinturando l’avversario. Ma sarebbe non particolarmente obiettivo sottacere che anche l’attaccante del Benevento si aiuti (e parecchio) con le braccia per impedire al difensore di prendere posizione.
Per quanto mi concerne, condivisibile la scelta di Pasqua: fischiare contro l’uno o contro l’altro calciatore sarebbe stato egualmente penalizzante.

Al minuto 73 l’episodio più controverso della gara. Su un cross dalla sinistra Higuain controlla il pallone, lo sposta sulla sua sinistra, entra in contatto con il difensore Viola e cade a terra:

Rigore su Higuain 72esimo

Pasqua fischia il secondo calcio di rigore a favore della Juventus, il VAR Nasca effettua il previsto “silent check” (previsto per ogni episodio di questo genere) e conferma la scelta dell’arbitro.
Ormai conoscete la mia visione in merito ai calci di rigore: trattandosi di una sanzione molto “seria”, anche il contatto falloso deve essere tale.
Questo rigore mi piace pochissimo. Per essere più espliciti, è un “rigorino” causato da un contatto molto lieve accentuato enormemente da Higuain.

Rigore su Higuain 72esimo 3 Rigore su Higuain 72esimo 2

Una volta operata questa scelta, il VAR non ha alcuna possibilità di intervenire: il contatto c’è, si tratta di una valutazione dell’arbitro sulla quale un intervento esterno, protocollo alla mano, risulterebbe concettualmente errato.
Detto ciò, la scelta appare decisamente incongruente con quanto accaduto nel primo tempo: perché consigliare una review nel primo tempo?
Il tema di discussione (civile, mi auguro) esiste ed è, a mio parere, evidente.

Per sintetizzare: Pasqua ha dovuto decidere su quattro episodi molto complicati. Ha sbagliato totalmente la scelta sul primo, ha assunto la decisione corretta sul secondo (forzando, in collaborazione con Nasca, il protocollo), ha sorvolato (giustamente) sul terzo, non mi trova d’accordo sulla decisione finale.

48 commenti
  1. giosanta
    giosanta dice:

    ciao Luca, se non ho capito male dalle spiegazioni di Rizzoli domenica sera su sky, l’utilizzo del VAR e’ corretto. Rizzoli ha spiegato che il protocollo prevede il non intervento del VAR su quei casi ove vi e’ discrezione dell’arbitro e non vi e’ un chiaro errore. Nel caso specifico, pero’, se l’ arbitro lo valuta innocuo perché non vede il tocco del difensore, diventa errore. Il VAR allora deve dirgli…guarda che il tocco c’e’ stato…cosi almeno mi pare di aver compreso la spiegazione di Rizzoli.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Hai capito perfettamente.
      Nel caso Pjanic, infatti, Pasqua non aveva visto contatto e gli è stato segnalato. Su Higuain, al contrario, ha visto un contatto (che c’era) ed il VAR non è potuto intervenire (è un limite del protocollo, a mio parere).

  2. Matteo Benito
    Matteo Benito dice:

    Credo che nel caso specifico, Pasqua avesse deciso per la non assegnazione del rigore perché convinto che il tunnel di Pjanic su Djimsiti fosse stato un contrasto nel quale il difensore avesse colpito anche il pallone, e dunque VAR lo avrebbe richiamato a vedere le immagini perché il contatto fra difensore e pallone in realtà non c’è stato. Per lo meno questa mi sembra la spiegazione più sensata.

  3. enrigo
    enrigo dice:

    Non concordo del tutto sul “rigore” richiesto, neanche tanto poi, dal Benevento, per me la trattenuta del difensore è assai più netta e decisiva di quella dell’attaccante, che invece mi pare quella “ordinaria” nel piazzamento in area su un cross. Però ci può stare ignorarlo. Non sono sicuro però che sia stata davvero analizzata dall’arbitro. Se gli fosse sfuggito del tutto il contatto il Var poteva segnalarglielo? Come possiamo sapere se è avvenuto o no il check e in caso la conferma da parte di Pasqua?
    Altra piccola cosa: sul gol di Mandzukic al momento del cross davanti alla coppia Sagna Mandzukic c’è Matuidi, in posizione di fuorigioco, che all’ultimo momento lascia sfilare il pallone, facendo come un velo. Potrebbe essere considerata punibile la sua posizione?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Il silent check è senza dubbio avvenuto, come sempre in queste occasioni.
      Evidentemente hanno valutato il contatto non sufficiente per l’assegnazione di un rigore. E sono d’accordo.

    • enrigo
      enrigo dice:

      Riguardo al fuorigioco di Matuidi cosa puoi dirci? Hai visto dall’inquadratura larga che è davanti a tutti e che di fatto lascia sfilare il cross sul quale era in traiettoria?

  4. michele paciello
    michele paciello dice:

    Gentile Luca Marelli, innanzi tutto complimenti per il suo blog. Spiegazioni in modo dettagliato, di episodi importanti e non, senza urlare. Bravo. Ieri sera ho ascoltato Rizzoli al Sky Calcio Club 3 parte. Interrogato sulla questione “rigore su Pjanic” ha detto che è il Var è intervenuto perché è un chiaro errore. Lei dice che l’intervento del Var è quanto meno forzato. Può aiutarmi a capire? Grazie

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Come detto precedentemente, non ho alcuna intenzione di entrare in contrasto con Nicola.
      A mio parere siamo molto al limite ma è utile ricordare un concetto che ho espresso: questo rigore era da assegnare. Se per assegnarlo hanno forzato un pelo il regolamento, non mi spiace (anche perché il protocollo mi piace zero al cubo per come scritto).

  5. paolo b.
    paolo b. dice:

    In effetti sul fallo da rigore, evidente a prima vista ( almeno in Tv) su Mandzukic, non se n’è parlato molto. La rete segnata subito dopo e la discussa somministrazione del cartellino giallo al croato ,hanno indirizzato i commenti in un ‘ altra direzione. La non immediata concessione del rigore su Pjanic , a mio parere, fa onore allo sforzo di analisi e valutazione dell’arbitro. Non capisco l’intervento del Var, doto che poteva non essere un chiaro errore di Pasqua. L’immediata concessione del rigore su Higuain , data la dinamica suggestiva in tempo reale e viste le discussioni sui casi precedenti che sicuramente ci saranno state, mi sembra causata da un atteggiamento reattivo tipo ” stavolta non pensiamoci. troppo”. La volontà di analisi accurata degli episodi da parte dell’ arbitro mi sembra evidente. Ovviamente non è un compito semplice, anche se meritevole di lode

  6. Roberto
    Roberto dice:

    Dico la mia. Sul primo rigore per la juventus mi sembra giusto l’intervento del var. Il fatto che l’arbitro faccia ampi gesti di proseguire mi fa pensare piuttosto ad un contatto non visto che ad un contatto valutato non punibile. In ogni caso quello del chiaro errore è una lacuna da risolvere al più presto: non è possibile che oltre alla valutazione di un fallo il var debba pure valutare se è chiaro errore. Sempre più d’accordo con la soluzione proposta del probabile errore. Riguardo il rigore su Higuain mi pare non sia stato evidenziato il comportamento del difensore: nessuna protesta ed atteggiamento “tipico” di chi sa di aver commesso fallo. Non mi piace come Higuain accentui ma non mi piace neanche la definizione di rigorino. Il fallo c’è. Considerazione più generale e che va ben oltre il regolamento, ma che fa riferimento piuttosto al gioco: se proprio dovessi usare il termine rigorino la userei sui falli di mano, praticamente tutti. È talmente evidente ormai che con la var non sfugge un tocco di mano che la discussione sulla volontarietà è piena di sfaccettature che non hanno nulla a che fare con il gioco.
    Cerco di spiegarmi meglio, ribadendo che si tratta di una sorta di riflessione su cosa è diventato il gioco con la var e ben conscio di ciò che è il regolamento. Lo spirito del gioco è di fare gol: il fatto che molte partite vengano decise da rigori per falli di mano netti per regolamento, ma del tutto occasionali nel contesto del gioco (squadre che non fanno un tiro in porta ma che per caso fortuito prendono un rigore per fallo di mano su un cross senza pretese) mi fa storcere decisamente il naso, e mi fa “piacere” molto di più un rigore alla higuain, che tenta dribbling in area per andare al tiro rispetto al più plateale fallo di mano.
    Potessi trasformerei il fallo di mano da calcio di punizione diretta ad indiretta, con tutte le conseguenze del caso…

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      In realtà è esattamente il contrario: non esistono rigorini per tocchi di mano. Il tocco di mano è volontario od involontario. I contatti tra calciatori, al contrario, si prestano a mille interpretazioni.

    • Roberto
      Roberto dice:

      Cerco di spiegarmi meglio. E’ chiarissimo che alla luce del regolamento è più rigorino quello di Higuain, proprio perchè il fallo di mano è più facilmente classificabile. Stavo cercando di andare oltre, sulla base di una considerazione che spesso fai: il rigore è roba seria!
      Considerazione sulla quale sono perfettamente d’accordo.
      Immagino che quando sia stata inventata la regola l’idea era quella di punire in maniera severa chiunque impedisse irregolarmente ad un avversario di provare a far gol, con un fallo sull’uomo o con un fallo di mano di un difensore che provasse a sostituirsi al portiere. Con l’introduzione della var i calci di rigore per fallo di mano sono aumentati a dismisura, ed in molti casi la “punizione” per un tocco di mano è esagerata rispetto all’idea originaria della regola, almeno credo.
      A scanso di equivoci prendo ad esempio il rigore in Juve Milan dell’anno scorso, che se ci fosse stato il var immagino sarebbe stato confermato. Un cross da posizione estremamente defilata, a difesa ben schierata, che se non avesse colpito la mano di De Sciglio non avrebbe creato con molta probabilità nessun pericolo. Il fatto che abbia colpito la mano di De Sciglio, sul cui rischio di un braccio staccato dal corpo in corsa potremmo stare a discutere per ore, comporta una sanzione, il calcio di rigore, pesantissima rispetto alla potenzialità dell’azione. Questo è il motivo per cui mi sono permesso di parlare di rigorini nella stragrande maggioranza dei casi di falli di mano.
      Ogni tanto penso a come sarebbe più bello, parer mio, se il fallo di mano in area non venisse sanzionato con il calcio di rigore; e ricordando che il gioco pericoloso è sanzionato sempre con calcio di punizione indiretto ho immaginato un trattamento analogo per il calcio di mano ( ovviamente con l’esclusione, peraltro rara, dei casi in cui il fallo di mano impedisce chiaramente un gol).
      Ne approfitto quindi anche per una domanda: in qualche modo è mai stata messa in dubbio la regola del fallo di mano da un punto di vista regolamentare? Tutto sommato nel tempo di variazioni importanti ne sono state fatte, var compresa.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Il fallo di mano è e rimane la fattispecie più complessa in assoluto.
      Concordo con te: spesso la sanzione del rigore è sproporzionata all’effettiva pericolosità ma non c’è modo di alleviare questa proporzione. Il fallo di mano prevede un calcio di punizione diretto, l’unico modo per diminuirne la portata sarebbe quello di trasformarlo in un’infrazione punibile con calcio di punizione indiretto. Ma ciò snaturerebbe il gioco del calcio e, pertanto, non posso che essere in disaccordo con una tale teoria.

    • carlo
      carlo dice:

      Però se la differenza è solo questa, allora il gol di mandzukic sarebbe stato da convalidare. (posto che anche per me era da annullare per l’indubbio vantaggio ottenuto, ma la cosa allora dovrebbe valere anche per i difensori)

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      E’ un ragionamento che ci sta ma è veramente difficile far passare come regolare una rete realizzata con la mano. Anche il gol di Cutrone contro la Lazio tutto era tranne che volontario ma nessuno lo ritiene regolare. Nemmeno gli arbitri, per dirla tutta…

  7. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Speriamo che il protocollo sia cambiato è che i rigori come higuain ieri Mertens oggi si possano vedere al VAR è levarli , sembrano quasi delle simulazioni.Una curiosità come mai come VAR spesso mandano degli arbitri di serie B?

  8. MartyJuve
    MartyJuve dice:

    D’accordo anche io sono per non dare i rigorini,cioè lieve contatto,e svenimento del giocatore,quello di Higuain non è rigore,ma purtroppo in Italia molti arbitri sono abituati a darli (come quello del Papu Gomez x esmpio),credo che una “riunione” tra arbitri discuterne sarebbe necessaria,io del fallo su Madzukic non me ne ero accorta,ma quindi la var non poteva comunicare all’arbitro che prima del fallo di mano c’era un probabile rigore?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Se ne parla in continuazione nei raduni di rigori e rigorini.
      Purtroppo, spesso, l’impressione dal campo è molto differente da quella in televisione: non escludo che Pasqua abbia visto un rigore gigantesco dal campo. Le immagini, al contrario, hanno restituito un rigore perlomeno generoso.

    • Hellfire
      Hellfire dice:

      Mi domando quanti arbitri, inciampando, buttino le braccia al cielo. La mia supposizione è: nessuno. Se la regola della simulazione prevede non solo l’inventare un contatto ma anche l’accentuazione dello stesso, quella di Higuain è simulazione netta. Come il 90% dei falli fischiati nel calcio moderno.
      E lo dico da juventino ed ex calciatore.
      O la smettono di sanzionare queste assurdità (si può chiedere sul curriculum degli aspiranti arbitri di aver partecipato ad almeno tre risse?) o si cambia il regolamento e la penalità per simulazione passa a espulsione e 5 giornate di sospensione.
      Altrimenti via i campi in erba e benvenuti i campi di cemento. A quel punto se hai il coraggio di buttarti con la faccia a terra per inventare un fallo, te lo sei guadagnato.

    • Hellfire
      Hellfire dice:

      Adoro le iperboli. Tranne quella delle 5 giornate di squalifica, lì ero serissimo. Se lo ricorda quando introdussero l’ammonizione a chi chiedeva l’ammonizione? Il primo anno fu un massacro, mandrie di idioti venivano ammonite perché non conoscevano le regole. Poi hanno imparato, e per qualche anno è stato il paradiso. Adesso i calciatori hanno (quasi tutti) imparato a fare le stesse identiche richieste ma prive del tipico gesto di mano e polso e ogni fallo leggermente fuori la norma diventa un capannello intorno all’arbitro che pare non abbia idea che le regole gli darebbero ragione se solo si decidesse a farle rispettare.
      Allo stesso modo, con le 5 giornate di squalifica il primo anno sarebbe un nuovo massacro ma già al secondo chi, con un minimo di buonsenso, rischierebbe di passare alla storia come più pollo di Luis Oliveira?

    • enrigo
      enrigo dice:

      Geniale! Anche io sono d’accordissimo, la verità è che quasi tutti i falli fischiati attualmente sono voluti dagli attaccanti. E concessi dagli arbitri. Come se superare un difensore in dribbling o con una finta ti concedesse a quel punto un credito da spendere. Se cadi hai un fallo quasi sempre.

    • Michele Serra
      Michele Serra dice:

      Signor Marelli, mi scusi ma, lei prima scrive: è un “rigorino” causato da un contatto molto lieve. Effettivamente il contatto tra loe gambe e molto lieve. Temo purtroppo che lei non ha approfondito la visione del filmato, perche se lo avesse fatto, avrebbe visto la caduta (fortemente accentuata) non e’ dipesa dal contatto ginocchio contro ginocchio ma quanto dal pestone sul piede che lo ha fatto cadere. Si riguardi il il video con piu’ attenzione. Anche in questo breve video, se fa il fermo immagine allo 0:15, si vede chiaramente il pestone sulla punta del piede. e scrivera’ che le immagini, hanno restituito un giusto rigore. Specialmente pensando al suo commento su questo episodio.
      https://www.youtube.com/watch?v=K9yqUSjuK10&t=48s
      Grazie

  9. Riccardo Ric
    Riccardo Ric dice:

    Non concordo sull’applicazione errata del protocollo Var in occasione del rigore su Pjanic. Se non è un chiaro errore non concedere quel rigore mi chiedo cosa mai può essere considerato chiaro errore.

  10. Gianluigi
    Gianluigi dice:

    Buongiorno Luca, è possibile o è un’utopia che in futuro situazioni come quella di Higuain vengano risolte con calcio di rigore ed ammonizione all’attaccante?

  11. Roberto
    Roberto dice:

    Analisi sempre precise e chiare. Il rigore su Higuain vede la punta non fare nulla per evitare il contatto, come tanti ovviamente. Vedo abbastanza ingenuo il gesto del difensore , un rischio esagerato il suo.
    Complimenti per questo blog che ho scoperto da poco ma che apprezzo sempre di più. Saluti

  12. Stefano
    Stefano dice:

    Siamo sicuri che il calcio d’angolo che ha generato il pareggio del Benevento ci fosse? A me in diretta, e anche dopo un rapido replay (non ho approfondito) sembrava di no.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      Potrebbe anche essere un errore ma il VAR non poteva intervenire, come non può intervenire su nessuna ripresa di gioco (giustamente, secondo il mio punto di vista).

  13. Giovanni R
    Giovanni R dice:

    Ciao Luca,

    E’ possibile che nel caso del rigore su Pjanic gli ampi gesti stessero a indicare che secondo l’arbitro non vi era stato contatto. E’ lo stesso corpo di Pjanic infatti a frapporsi fra l’arbitro e il punto del contatto, ostruendone cosi’ la visione. Una volta rivisto l’arbitro potrebbe essersi reso conto di aver valutato male.

  14. Sergio Franceschini
    Sergio Franceschini dice:

    Perché Pasqua sul secondo calcio di rigore fischiato (molto generoso?) non va a vedere l’episodio al video e si fida ciecamente della propria decisione?Posso pensare male?

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      No, non puoi.
      Semplicemente è un episodio sul quale non ci può essere review. Se Nasca l’avesse imposta a Pasqua, avrebbe commesso un grave errore.

  15. Alessio
    Alessio dice:

    Concordo su tutte le sue analisi. Le segnalo una curiosità: l’angolo da cui il Benevento segna il 2-2 è un’invenzione di Pasqua che si è sognato una deviazione che ha solo lui, la gestualità dei giocatori lo mostra benissimo 😀

  16. simone
    simone dice:

    Buongiorno Luca; vorrei chiederti una precisazione sul “rigorino” di Higuain: il fatto che il contatto ci sia è oggettivo, quindi la valutazione dell’arbitro come deve avvenire in questa situazione? Mi spiego meglio: il principio fondamentale deve essere se l’attaccante sia o meno in grado di mantenersi in equilibrio e proseguire la sua azione? A me sembra che ci sia un calcetto sul piede che in quell’istante è l’appoggio determinante di Higuain, quindi la caduta, anche se “spettacolare”, non sia evitabile, a meno di non voler presumere una premeditazione nel lasciarsi cadere appena sentito un tocco, cosa che non è comunque “provabile” in tribunale. Grazie e complimenti per il tuo ottimo lavoro.

    • LUCA MARELLI
      LUCA MARELLI dice:

      No, il principio è di valutare se un contatto sia irregolare o meno. Il calcio è un gioco di contatto, non tutti i contatti sono irregolari.

  17. Marco
    Marco dice:

    Ottima lettura..sulle.prime tre è quasi ovvia, nel senso che erano talmente evidenti ad occhio nudo. Sul rigore pro Higuain è sicuramente l’attaccante che con mestiere non evita il contatto che pure c’è..poteva non fischiarlo ma avrebbe ugualmente lasciato strascichi polemici…buona giornata.

  18. Stav
    Stav dice:

    Va bene Massa, ma come mai anteponi Valeri a Irrati a livello di chance per i Mondiali? Il pistoiese è spanne sopra il romano per intelligenza arbitrale, a mio modo di vedere.

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